l'Industria Meccanica 694 - novembre-dicembre 2014

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l’INDUSTRIAMECCANICA impresa. economia. politica. norme. export.

think green Poste Italiane SpA - Sped. in Abb. Post. D.L. 353/2003 (conv. in L. 27.02.2004, n. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano

Revisione Conto Termico, come farlo funzionare Efficienza energetica: dall’accordo quadro Anima/Enea gli strumenti per le imprese

FONDATA NEL 1919

694 NOVEMBRE DICEMBRE 2014

MAGAZINE UFFICIALE ANIMA | CONFINDUSTRIA

Macchine e automazione, il mercato interno si risveglia Componentistica e impianti la caldareria italiana nelle commissioni Asme Pressure equipment, cooperation between Usa and Italy All’interno: Tabella Listino Prezzi Materiali di Interesse della Meccanica Varia n. 687


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L’Industria Meccanica - Pubblicazione bimestrale di ANIMA/Confindustria Registrazione Tribunale di Milano N. 427 del 17.11.73 Direttore responsabile Giuseppe Bonacina - bonacina@anima.it Direttore editoriale Alessandro Durante - durante@anima.it

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ensa verde. Un colore che si abbina senz’altro all’attenzione ambientale, certo, ma che rappresenta una filosofia dai fondamenti essenzialmente economici: “produrre di più con meno”, attraverso processi e prodotti migliori. Presentiamo in questo numero il concetto di Efficienza energetica declinato nei vari campi della meccanica, a cominciare dall’accordo quadro appena siglato fra Anima ed Enea, che offre alle imprese l’accesso a strumenti tecnologici per implementare le proprie performance. Temi che saranno inoltre fra le prossime sfide del nuovo semestre italiano alla presidenza europea: ne parliamo con Adrian Harris Direttore Generale di Orgalime. Ma trattare di efficienza significa anche entrare nelle case degli italiani. Parliamo infatti di Conto Termico, il meccanismo incentivante nato per promuovere la riqualificazione energetica degli edifici e spingere il settore italiano della climatizzazione e degli impianti termici: vi spieghiamo perché l’avvio è stato un flop, e come lavorare per rilanciarlo immediatamente. Efficienza inoltre significa anche per un’azienda avere il controllo dell’intero ciclo di vita del prodotto, abbiamo intervistato per questo Paolo Trezzi, di Siemens. Parliamo inoltre di due grandi settori: quello delle macchine e mezzi di produzione, che stanno mostrando, dopo anni difficili, importanti segnali sul mercato interno, come evidenziano le interviste a Ugo Ghilardi, Mauro Biglia, Maurizio Ravelli e Gianluca Branca. E quello dell’impiantistica industriale per cui intervistiamo Mark Sheehan di Asme, che ci ha spiegato la nuova cooperazione fra Italia e Usa nella caldareria, che anche alla luce del prossimo TTiP Usa-Ue apre nuove possibilità alle Pmi. Passiamo poi alle novità in campo doganale emerse dalla conferenza mondiale Picard 2014, e riflettiamo sulle integrazioni fra imprese per fronteggiare la crisi. Settori protagonisti di questo numero sono rappresentati da Avr, che si è da poco riunita in un convegno ricco di spunti, e da Assopompe, che ha appena pubblicato un importante studio settoriale. Notizie di mercato, news dalle aziende e le recensioni dei libri consigliati per voi concludono questo numero della rivista. La Redazione - @IndMeccanica

Comitato editoriale Michele Bendotti, Giuseppe Bonacina, Sandro Bonomi, Maurizio Brancaleoni, Alberto Caprari, Alessandro Durante, Paola Ferroli, Andrea Orlando, Mario Salvi Comitato tecnico-scientifico Pierangelo Andreini, Antonio Calabrese, Roberto Camporese, Pietro Luigi Cavallotti, Alessandro Clerici, Rodolfo De Santis, Marco Fortis, Ennio Macchi, Giovanni Riva, Pietro Torretta, Giuseppe Zampini Redattore Carlo Fumagalli - fumagalli@anima.it Segretaria di redazione Cinzia Alchieri - alchieri@anima.it - Tel. 02 45418.211 Hanno collaborato a questo numero: Laura Aldorisio, Alessandra Castaldo, Paolo Colaiemma, Marco Fioretti, Fulvio Liberatore, Loredana Nicola, Gloria Presotto, Arianna Veroni Impaginazione Alessia Garbujo e Fabio Lunardon Responsabile della pubblicità Mario Salvi - salvi@anima.it Direzione e Redazione ANIMA Federazione delle Associazioni Nazionali dell’Industria Meccanica Varia e Affine Via Scarsellini 13 - 20161 Milano | Tel. 02 45418.500 - Fax 02 45418.545 www.anima.it - anima@anima.it Online: www.industriameccanica.it Twitter: @IndMeccanica Gestione, amministrazione, abbonamenti e pubblicità A.S.A. Azienda Servizi ANIMA S.r.l. Via Scarsellini 13 - 20161 Milano - Tel. 02 45418.200 Abbonamento annuo (6 numeri) Italia 80 euro - Estero 110 euro Si comunica ai Sigg. abbonati che, avvalendosi del contenuto dell’art. 74 lettera C del D.P.R. 26.10.1972 N. 633 e del D.M. 28.12.89, A.S.A. S.r.l. non emetterà fatture relative agli abbonamenti Progetto editoriale e grafico ANIMA - L’Industria Meccanica Stampa Bonazzi Grafica - Sondrio - www.bonazzi.it

È vietata la riproduzione di articoli e illustrazioni de “L’Industria Meccanica” senza autorizzazione e senza citarne la fonte. La collaborazione alla rivista è subordinata insindacabilmente al giudizio della Redazione. Le idee espresse dagli autori non impegnano né la rivista né ANIMA e la responsabilità di quanto viene pubblicato rimane degli autori stessi. .

Associato all’Unione Stampa Periodica Italiana ROC N. 4397

l’industria meccanica 694 | 2


SOMMARIO | NUMERO 694 “Tutti i grandi cambiamenti sono semplici” (Ezra Pound 1885 – 1972)

EDITORIALE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 7 RUBRICA | Donne e uomini al timone. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8 NEWS | from Bruxelles. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 10 Il semestre europeo all’insegna della strategia energetica 2030 Intervista a Adrian Harris, Orgalime

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FOCUS | Macchine ed efficienza Se si parla di crisi c’è chi risponde numeri alla mano. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 12 di Carlo Fumagalli Il futuro del manufacturing - Future of manufacturing. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 16 Intervista a Paolo Trezzi, Siemens

FOCUS | Efficienza Energetica

16

“Patto” per l’efficienza tra Anima ed Enea. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 20 di Laura Aldorisio Comunicare l’efficienza energetica. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 22 Conto termico, i conti tornano mettendo mano a remunerabilità e procedure . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 24 di Carlo Fumagalli Comfort technology in tour . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 28 Riciclare l’energia Exploiting the heath produced by compressors to obtain energy. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 30 di Paolo Colaiemma

FOCUS | Impiantistica I settori dell’impiantistica industriale. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 35 Caldareria, anche i tecnici italiani nelle commissioni Asme Pressure Equipment, cooperation between Usa and Italy . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 36 di Arianna Veroni

TERMOIDRAULICA | Ati Sviluppare nuove soluzioni sostenibili . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 40

IL SETTORE PROTAGONISTA | Avr / Anima Valvole e rubinetti pronti a ripartire. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 42 di Loredana Nicola 3 | NOVEMBRE DICEMBRE 2014

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SOMMARIO | NUMERO 694

ANIMA | Assemblea 2014

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Export, riparte tutto dall’Europa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 46

NEWS Imprenditoria al femminile, Silvia Merlo vince il premio Mela d’oro . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 48 di Gloria Presotto Una vetrina per il gelato vince il Compasso d’oro di Giò Ponti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 62

PROGETTO DOGANA FACILE | Eventi internazionali Picard 2014, alla vigilia delle grandi trasformazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 50 di Fulvio Liberatore e Alessandra Castaldo

STRUMENTI CONTRO LA CRISI Integrazioni fra imprese: nuove sfide per la competitività. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 54

FIERE Italia che esporta, numeri positivi alla fiera della perforazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 58

FLASH INTERNAZIONALIZZAZIONE. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 60 CASE HISTORY Chimar la nostra visione è integrare . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 64

In copertina: elaborazione grafica su ©Depositphotos

MERCATO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 66 Bosch Rexroth vola nella stratosfera con il progetto Polaris 50 anni di Dupont al Museo della Scienza Un ottobre denso di impegni per Clivet Ardea: Ozono Wedeco per dimezzare i fanghi Sistemi di trasmissione, movimento e potenza Tripla ricertificazione per i sistemi di gestione Esab Due riconoscimenti per il successo di Sandvik Caprari amplia la linea Desert con le nuove elettropompe sommerse

NEWS | Dalle aziende. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 74 APPUNTAMENTI ANIMA. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 80 RECENSIONI. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 83 TABELLE ARANCIO Listino prezzi materiali di interesse della meccanica varia - n. 687 (ottobre 2014) . . . . . . . . . . . . . . . . 85 5 | NOVEMBRE DICEMBRE 2014

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EDITORIALE

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Gli imprenditori che fanno unita l’Europa

Sandro Bonomi Presidente Anima

entre scrivo questo editoriale, sto preparando i discorsi per l’Assemblea di Orgalime del 5 novembre e per l’Assemblea Anima del 10 novembre, l’ultima da Presidente della Meccanica italiana. In entrambi i casi mi trovo a riflettere sulle stesse necessità, le medesime opportunità che accomunano le realtà manifatturiere italiane così come quelle di tutta Europa, che negli ultimi due anni ho avuto modo di conoscere più da vicino. Come mai prima d’ora, in questi giorni ci rendiamo conto che Europa e Italia sono facce della stessa medaglia, un tassello dentro l’altro. Non solo perché abbiamo il grande onore della Presidenza di turno dell’Unione Europea. Ma perché oggi più che mai abbiamo l’onere di prendere l’iniziativa per cambiare il modo di intendere la politica, il lavoro, la produzione industriale, l’approccio ai mercati, le relazioni umane, giacché ora la nostra visione abituale non è più adatta a supportare la mutata realtà sociale intorno a noi. Sarebbe un errore cedere alla tentazione di accontentarsi di ciò che abbiamo fatto e ottenuto in passato. Guardiamo avanti, al futuro. Ogni imprenditore sa che questo è il momento più critico da superare, la fase delicatissima che deve trasformare l’entusiasmo del successo in energia, essenziale per nuovi obiettivi da raggiungere, limiti da superare, sogni da realizzare. La mia impressione è che nei Governi di molti Paesi dell’Unione questa sensazione sia diffusa avendo ottenuto o conquistato quasi niente, se non lievi boccate d’ossigeno che riempiono di speranza lo spazio di una stagione. Politiche miopi e a senso unico – austerità senza sviluppo - ci hanno portato 7 anni di decrescita che hanno messo in evidenza tutti i limiti di un’Europa incompiuta. Siamo lontani dalla visione che unì i padri fondatori della Cee alla firma del primo trattato costitutivo dell’Unione a Roma nel 1957. Sono convinto che tutto quello che l’Europa è riuscita a costruire in 57 anni sia stato fatto essenzialmente grazie all’industria e alla volontà di crescita degli imprenditori che ha rappresentato l’unica vera visione condivisa e partecipata che ha unito gli ormai prossimi 28 Paesi Membri che formano l’Europa odierna. Una Comunità che ha un cuore industriale e una vocazione manifatturiera che va ben oltre le promesse, ahimè spesso effimere, della Politica. Manufacturing at Heart è il nome del manifesto che mira a riportare la produzione industriale europea a rappresentare, ancora una volta, il motore della nostra economia di oggi e di domani a partire dalla condivisione della passione imprenditoriale che ci accomuna tutti da Lisbona a Tallin, da Helsinki a Roma. Mai come ora il Manifesto dell’Industria rappresenta un perentorio last call per l’Europa, per l’Industria e per tutti noi. Non perdiamo l’occasione, cogliamo l’opportunità. Sicuramente, ci vorranno duro lavoro, fatto di umiltà e pazienza, ma al tempo stesso determinazione e perseveranza. Virtù personali e morali che sono le necessarie stelle polari. Con molto fiducia, molto coraggio e tanta Manifattura nel cuore.

7 | NOVEMBRE DICEMBRE 2014


RUBRICA | Donne e Uomini al timone

Andrea Villa

nuovo Amministratore Delegato di Auma Italiana Il Gruppo Auma annuncia la nomina di Andrea Villa a nuovo Amministratore Delegato della filiale Auma Italiana. Nel gennaio 2014 è nominato Direttore Generale di Auma Italiana, occupandosi principalmente della riorganizzazione della rete di vendita nazionale e dell’efficientamento dei processi aziendali. Dal 1 novembre 2014, Andrea Villa sarà il nuovo Amministratore Delegato dell’azienda, con l’incarico di accompagnare Auma Italiana in una nuova fase. “Ho accolto con gratitudine ed entusiasmo questa nuova sfida lavorativa. Auma Italiana si è costruita negli anni una reputazione di azienda affidabile, solida ed attenta all’innovazione; proprio su questi cardini vorrei impostare anche in futuro lo sviluppo della società”. Andrea Villa succede nell’incarico a Maurizio Brancaleoni, che passa il testimone proprio nell’anno in cui si festeggiano anche i 50 anni del Gruppo AUMA. Nel prossimo futuro, Maurizio Brancaleoni - nell’ambito del gruppo AUMA - continuerà comunque ad operare come suo rappresentante ed esperto di normativa tecnica presso gli organismi nazionali ed internazionali (UNI, CEN, ISO, ISA), dove ha rivestito e riveste ruoli direttivi.

Manuela Taccia, nuovo General Manager in Emerson Nell’ottica di perseguire l’ obiettivo di imporsi quale player di riferimento in ambito di drives & motors technology, Emerson Industrial Automation ha nominato Manuela Taccia, General Manager della sede italiana. La nuova nomina si inserisce all’interno di una più ampia strategia aziendale volta a sostenere ed accelerare la crescita sul mercato italiano nei settori del manufacturing automation e process. Taccia si occuperà di definire le linee strategiche dell’azienda, sostenerne la crescita e consolidarne il ruolo di leader. Classe 1972, laureata in chimica, Manuela Taccia vanta una vasta esperienza nel mondo del processo e dell’automazione avendo ricoperto negli anni diversi incarichi in Emerson Process Management.

Claudio Andrea Gemme nuovo Presidente Comitato Strategico Centro Studi Grande Milano Anie Confindustria aderisce in qualità di socio al Centro Studi Grande Milano e il Presidente, Claudio Andrea Gemme, ha ricevuto l’incarico di Presidente del Comitato strategico. Il Centro Studi Grande Milano è un’associazione nata con lo scopo di promuovere e divulgare l’idea e i valori di una Milano sempre più grande e autorevole, al passo con le diverse realtà metropolitane europee ed internazionali. “È una nomina che accetto con grande orgoglio – ha commentato Gemme. - Milano ha davanti a sé sfide affascinanti dal punto di vista economico, sociale e culturale. Expo 2015 non sarà solo un grande evento, ma rappresenterà un vero laboratorio di eccellenza.”

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RUBRICA | Donne e Uomini al timone

Nuovo management team in Siemens Italia

Con l’inizio dell’esercizio fiscale 2015, Siemens Italia – guidata dal Presidente e Amministratore delegato Federico Golla - annuncia il nuovo management team, a regime dal 1° ottobre 2014. Le nomine riguardano i capi delle Divisioni in cui sono state organizzate le attività di Siemens nell’ambito del riallineamento strategico, annunciato il 7 maggio scorso. La Divisione Power and Gas che include, tra gli altri, il portafoglio relativo alle grandi turbine a gas e vapore, compressori e turbine per la generazione di energia distribuita sarà guidata da Luigi Velati. Wind Power and Renewables è la divisione che si focalizza sul mercato della generazione eolica onshore e offshore. Il responsabile sarà Alessandro Mancino. Power Generation Services comprende il business del service per l’ampia base installata di Siemens. La divisione sarà diretta da Heider Gilberto Castro. Building Technologies offre soluzioni di automazione integrata e tecnologie intelligenti per gli edifici e a guidare la divisione sarà Fabio Del Prete. Mobility include le attività legate alla tecnologia dei treni e all’automazione ferroviaria per il mercato della Smart Mobility con soluzioni integrate e intelligenti. Il responsabile della divisione sarà Gimmi Trombetta. Entrambe le divisioni – Digital Factory e Process Industries – vedranno la guida di Giuliano Busetto.

Fabio Santini e Andrea Cardillo nuove nomine in Microsoft Italia Microsoft Italia annuncia la nomina di Fabio Santini quale Direttore della divisione developer experience and evangelism. Santini ha l’obiettivo di guidare il costante impegno verso i giovani, gli sviluppatori e i professionisti dell’IT, definendo strategie e azioni volte a offrire strumenti tecnologici e opportunità di crescita per consentire a chiunque di trasformare le proprie idee in progetti concreti. Microsoft Italia affida la guida della divisione cloud & enterprise ad Andrea Cardillo, che nel nuovo ruolo dirigerà il team dedicato all’innovazione dell’information technology delle aziende di grandi, medie e piccole dimensioni.

Thorsten Klapproth è il nuovo Ceo Hansgrohe Thorsten Klapproth entra in carica come Ceo Hansgrohe SE al posto di Siegfried Gänßlen nell’azienda produttrice di rubinetteria e docce. Fondata nel 1901 a Schiltach, da Hans Grohe, l’azienda che ancora oggi porta il suo nome. Thorsten Klapproth ha ricoperto varie posizioni direttive nel settore distribuzione e marketing presso Siemens e Bosch-Siemens. Nel 1996 passa alla Gaggenau dove svolgerà il ruolo di portavoce della Direzione a livello mondiale per le divisioni distribuzione, marketing e sviluppo commerciale, incorporate poi in Bosch-Siemens. Siegfried Gänßlen in Hansgrohe da vent’anni, dal 2008 è stato al vertice di Hansgrohe. Fino a maggio 2015 affiancherà Keith Allman Ceo di Masco Corporation per l’orientamento strategico.

9 | NOVEmbre dicembre 2014


NEWS | From Bruxelles

A novembre l’Assemblea Orgalime mette in campo energia e politica industriale

Il semestre europeo D

all’insegna della strategia energetica

2030 Puntare su sostenibilità e uso efficiente delle risorse per un nuovo Rinascimento industriale

al 1 luglio al 31 dicembre l’Italia assume la Presidenza del Consiglio dell’Unione Europea, presiederà le riunioni a tutti i livelli nell’ambito del Consiglio, contribuendo a garantire la continuità dei lavori dell’Ue in seno al Consiglio. In quale scenario si è aperto il semestre italiano di Presidenza del Consiglio dell’Unione Europea? Lo scorso 23 ottobre l’Unione europea ha approvato l’obiettivo di riduzione dei gas a effetto serra per il 2030 di almeno il 40% rispetto al 1990, insieme agli altri principali elementi costitutivi del framework 2030 per clima ed energia, come già proposto dalla Commissione europea nel gennaio 2014. Questo quadro politico mira a rendere il sistema di economia ed energia dell’Unione europea più competitiva, sicura e sostenibile e stabilisce anche un obiettivo di almeno il 27% per il risparmio energetico e di energie rinnovabili entro il 2030. È in questo contesto che si focalizzano i principali argomenti da trattare. Ora con una nuova Commissione e un nuovo Parlamento inizia il tempo di discutere e prendere decisioni, spero che la presidenza italiana porti buoni frutti, devo ammettere che incontrare personalmente i ministri italiani non è sembrato sempre così facile, almeno in questi primi frangenti. Quali punti in particolare dovranno essere trattati per assicurare che gli obiettivi di sostenibilità ambientale siano perseguiti salvaguardando la competitività delle imprese? Le argomentazioni maggiori vertono in particolare su due elementi: politica industriale ed energia. Riguardo alla politica industriale avevamo già avuto una discussione a marzo, nell’ottica di individuare gli elementi per adottare una strategia volta a un nuovo Industrial Renaiassance europeo. Riguardo all’energia è necessario prendere posizione sui target climatici e iniziare riflessioni per l’Europa. Nel caso specifico dell’efficienza energetica, intesa nell’ambito dell’energy security, Orgalime auspicava un obiettivo al 40% entro il 2030, o eventualmente un 30%. La decisione di puntare al 27% ci spinge dunque

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NEWS | From Bruxelles

Intervista ad Adrian Harris, Direttore Generale Orgalime

ad aumentare l’attenzione a efficienza, risparmio energetico e di energie rinnovabili, per arrivare a risultati adeguati. Quali punti forti emergono dall’assemblea di Orgalime del 5 e 6 novembre? L’Assemblea generale è per noi un appuntamento molto importante, a maggior ragione quest’anno, in cui Orgalime celebra il suo sessantesimo anniversario. Durante questo appuntamento vengono trattati in particolare tre temi. Innanzitutto una sessione speciale è dedicata al tema dell’energia, segue una discussione che riguarda il Parlamento europeo con una focalizzazione sull’ambiente. Importante poi un confronto che ripercorre l’evoluzione della politica industriale in Europa, con gli interventi del Presidente di Ogalime Sandro Bonomi insieme agli ultimi quattro Past President. Come si presenta il mercato europeo secondo i dati dei comparti rappresentati da Orgalime? Il mercato europeo è davvero molto variabile. Gli economisti di Orgalime hanno previsto un aumento della produzione dell’1,1% per quest’anno: un segnale positivo dopo due anni in tono minore. Speriamo il trend possa migliorare, in questo siamo ottimisti, anche se le difficoltà nell’area ucraino-russa rende il tutto più variabile. Quale futuro si apre dunque per l’industria manifatturiera europea? Lo sviluppo dell’industria in Europa passa dall’implementazione di processi produttivi, servizi e sistemi attraverso una “rivoluzione” all’insegna di innovazione tecnologica e formazione per le imprese. E potremo tornare a crescere proprio grazie al valore aggiunto che viene dall’integrazione di software nelle macchine e nei processi, oltre che dalle possibilità generate dall’utilizzo dei big data. Ci avviamo verso una nuova era di sviluppo delle tecnologie. In Europa abbiamo le conoscenze per portarla a termine. Ci riusciremo, ne sono convinto e con me tanti imprenditori europei. □ 11 | NOVEMBRE DICEMBRE 2014


FOCUS | Macchine ed Efficienza

Foto © Depositphotos

Segnali positivi per l’Italia dei robot e delle macchine utensili: nel 2014 la crescita dei consumi nazionali sale a 2,1 miliardi di euro. Ma la strada è ancora lunga. Ecco le imprese che a Bimu Sfortec lo hanno dimostrato

di Carlo Fumagalli l’industria meccanica 694 | 12


FOCUS | Macchine ed Efficienza

Se si parla di crisi del mercato in Italia c’è chi smentisce con numeri alla mano

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FOCUS | Macchine ed Efficienza

Ugo Ghilardi, Dmg Mori: “A Brembate investimento di 15 milioni, si prevede forte crescita”

Mauro Biglia: “Prevediamo aumento di fatturato grazie al mercato domestico”

«G

uardi, il nostro gruppo ha da poco investito 15 milioni di euro per produrre il tornio Nlx250Sy/700 nello stabilimento di Brembate». Se si parla di immobilità del mercato interno Ugo Ghilardi ci smentisce con una sola frase. Del resto se la filosofia di Dmg Mori, di cui è Amministratore Delegato in Italia, è quella di produrre le proprie macchine “a chilometro zero” rispetto al mercato in cui se ne prevede l’utilizzo, un simile investimento è indice di un dinamismo da rimarcare. «Per conseguire le capacità di produzione», continua Ghilardi, «sono stati inoltre rinnovati gli impianti stessi, rivisto il layout di fabbrica e le facility». Interventi a tutto tondo che sembrano andare, per così dire, controcorrente rispetto alla media italiana degli anni di crisi. «In Italia registriamo una crescita fortissima», conclude Ghilardi, «per quanto ci riguarda prevediamo di raggiungere un market share che coprirà il 25% del mercato italiano, significa un aumento di quasi 10 punti in tre anni». Segnale positivo dunque. E non è l’unico. Nei giorni della biennale dedicata alla macchina utensile, la ventinovesima edizione di Bimu Sfortec (a Milano dal 30 settembre scorso al 4 maggio scorso), non sono pochi i commenti in cui emerge un certo ottimismo fra gli espositori. Anche Mauro Biglia, fra i titolari dell’omonima azienda che da più di cinquant’anni è protagonista nella produzione di impianti di tornitura e che divide equamente la propria quota export e quella domestica, parla di un 2014 – visto il periodo –

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sorprendente: «Se nel 2013 abbiamo chiuso con un fatturato di 55 milioni di euro» spiega Biglia, «prevediamo di attestarci quest’anno intorno ai 60 milioni, proprio grazie alla crescita della raccolta ordini sul mercato interno», notizia che, peraltro, va a confortare una situazione di incertezza su alcuni scenari esteri come ad esempio quello russo, in cui le sanzioni recentemente applicate rendono incerta l’evasione degli ordini acquisiti. Analogo ottimismo anche da parte di Ts Robot, storica azienda del bresciano specializzata in soluzioni per l’automazione: «Nonostante uno strano alternarsi fra buone prestazioni del mercato, cali e riprese» spiega il presidente Maurizio Ravelli, «bisogna ammettere che la vivacità e la voglia di investire registrate quest’anno nel settore della robotica non si erano viste con la stessa intensità lo scorso anno». Insomma, il robot italiano si presenta quest’anno con una maggiore sicurezza, confermando in parallelo i dati elaborati da Ucimu Sistemi per produrre, che da ventinove edizioni promuove la Bimu: se infatti non si può ancora parlare di rimbalzo del mercato, la crescita dei consumi nazionali di macchine utensili prevista per il 2014 del 3,3% (fino ad arrivare a 2,1 miliardi di euro) indica una seppur timida ripresa. Dato che autorizza per una volta a un po’ di positività, e che va di pari passo con la previsione di un aumento della produzione del 4,7%, pari a 4,7 miliardi di euro, dei quali 1,1 miliardi saranno legati alle consegne dei costruttori sul mercato italiano. «Gli incrementi non sono certo


FOCUS | Macchine ed Efficienza

soddisfacenti», spiega il presidente di Ucimu Luigi Galdabini, anche alla luce del generale contesto di incertezza, «È infatti evidente la debolezza della domanda italiana, nonostante il positivo andamento nell’utilizzo della nuova legge Sabatini», che infatti ha permesso finanziamenti agevolati da aprile ad agosto per 1,9 miliardi di euro. Indicazioni che per Galdabini «dimostrano la presenza di una domanda “latente” di macchinari in Italia, con il rischio, però, che ancora una volta resti bloccata a causa della mancanza di visibilità sul medio periodo». Del resto per portare vantaggi economici duraturi in Italia è senz’altro necessario portare ogni anno sul mercato prodotti nuovi, tema questo protagonista proprio al convegno inaugurale della manifestazione a fiera Milano: «È necessario innovare continuamente» ha spiegato fra gli altri Giulio Sapelli, docente di storia economica all’università di Milano, «investendo sul capitale umano e rendendo così la manodopera sempre più competente e specializzata». Punto di forza della nostra industria è poi la capacità di interpretare le esigenze del cliente, cliente che spesso, tuttavia, è oltreconfine. Per le macchine utensili italiane l’export vale infatti tre quarti dei ricavi, ed è solo grazie alla tenuta dell’export che l’Italia rimane terzo esportatore al mondo, alle spalle delle sole Germania e Giappone. «Il mercato oggi è per noi molto positivo grazie soprattutto all’automazione che viene esportata all’estero», racconta Gianluca Branca, Ceo in Italia di Kuka, storico produttore tedesco di robot industriali, «in questo

modo siamo cresciuti molto negli ultimi tre anni». Tanto più che per i “robot arancioni” ci sono mercati importanti che crescono a due cifre: «come la Cina» continua Branca, «dove Kuka ha aperto a marzo una nuova sede dove facciamo anche produzione per il mercato locale, è su questi investimenti che costruiamo il nostro futuro». Un fronte estero che, per citare nuovamente i dati Ucimu, ha visto quest’anno un rimescolamento geografico: nel periodo gennaio-giugno 2014, le vendite italiane di macchine utensili oltreconfine infatti hanno patito il rallentamento della domanda espressa dai Brics e dagli Usa, ottenendo invece buoni risultati nei paesi di area euro. I principali mercati di sbocco sono risultati: Cina (–25,8%), Germania (+4,1%), Stati Uniti (–18,3%), Francia (+15,6%), Russia (–19,4%), Polonia (+28,5%), Turchia (–11,9%), India (–31,4%) e Brasile (–33,9%). Ma l’ottimismo in Italia non deve sparire, e gli esempi positivi non sono da vedere come casi isolati. «Forse come italiani pensiamo di essere sempre gli ultimi dell’Europa» conclude a questo proposito Maurizio Ravelli, «e invece per molti settori siamo i primi, soprattutto nei processi di Automazione e quindi di evoluzione nell’ottimizzazione dei costi di produzione» ovvero il mezzo per diventare competitivi sul mercato estero; «Le proposte che anche noi forniamo devono essere però supportate dall’evoluzione del mercato, è insomma necessario che le aziende credano a quello che si sta proponendo e credano al loro sviluppo interno». □

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Maurizio Ravelli, Ts Robot: “Quest’anno nuova vivacità, ma le aziende devono credere al loro sviluppo interno”

Gianluca Branca, Kuka Roboter: “Ma l’export rimane la principale via di crescita”


AUTOMAZIONE | Meccatronica

Gestire il processo produttivo

Intervista a Paolo Trezzi, Business developement manager di Siemens Italia

durante l’intero ciclo di vita

Foto © Siemens Italia

del prodotto

GUARDA IL VIDEO DELL’INTERVISTA A PAOLO TREZZI NELL’AMBITO DELLA 29^ BI.MU SU INDUSTRIAMECCANICA.IT

È la ricetta di Siemens per il

futuro del manufacturing

l’industria meccanica 694 | 16


AUTOMAZIONE | Meccatronica

S

Future of manufacturing

aper utilizzare al meglio l’enorme mole di dati disponibili in una smart factory è la chiave per prepararsi alla quarta rivoluzione industriale. Alla ventinovesima edizione di Bimu Sfortec, la biennale dedicata alla macchina utensile a Fiera Milano lo scorso ottobre, Siemens ha presentato le diverse fasi di gestione dei processi produttivi durante l’intero ciclo di vita del prodotto: dal product design alla pianificazione della produzione, fino all’engineering, l’esecuzione dei prodotti in macchina e le attività di service e di formazione.

Manage the production process during the entire product lifecycle

L’industria italiana soffre ancora di un costo dell’energia molto elevato, attraverso quali canali Siemens va incontro all’esigenza del risparmio energetico? Oltre a ottimizzare progettazione e costruzione utilizzando particolari componenti, è a livello di soluzioni che si vede l’innovazione maggiore: in ogni controllo

Knowing how to make the most of the huge amount of data available in a smart factory is the key to getting ready for the fourth industrial revolution. At the twenty-ninth edition of Bimu Sfortec, the biennial machine tool exhibition held at Fiera Milano in October, Siemens presented the various production management phases for the whole product lifecycle: product design, production planning, engineering, production execution and service and training activities.

Interview with Paolo Trezzi, Business developement manager at Siemens Italia

High energy costs are still negatively impacting on Italian industry; what channels does Siemens use to meet the need to save energy? In addition to streamlining design and construction, using special components, the greatest innovation can be seen at the level of solutions: every numerical control fitted to a machine includes a section of the operating surface dedicated to monitoring consumption. Siemens delivers special high-tech Sentron-Pac measuring devices to analyse the current consumed at all the key points of the machine tool, and as a consequence to optimise the components in order to obtain increasingly energy-efficient machines. Manufacturers can use our Sinumerik Operate interface and Control Energy function to select the range of operating times to ensure that the machine configuration is optimised for energy saving.

numerico che equipaggia una macchina, dedichiamo una sezione della superficie operativa al monitoraggio dei consumi. Siemens offre appositi multimetri ad alta tecnologia Sentron-Pac, per analizzare la corrente consumata nei vari punti nevralgici della macchina utensile e conseguentemente ottimizzare i componenti per ottenere macchine sempre più efficienti energeticamente. Attraverso le pagine della nostra interfaccia operativa Sinumerik Operate e la funzionalità Control-Energy, il costruttore può scegliere i vari momenti di operatività

Optimising energy is also one of the points that characterise Industry 4.0: how popular is this “revolution” in Italy? In a decade or so, Industry 4.0 will be a reality in Italy. In the meantime, manufacturers need to set themselves up, and we are getting a lot of requests from them to find out the best way to get ready for this. This is also why we recently entered into a collaborative agreement with Kuka, to help make machines more efficient (by integrating the robotic unit with the Siemens Sinumerik 840D sl CNC). Italy is getting ready and we’re helping Italy set itself up. Lots of solutions for the future of manufacturing were presented at the recent Bimu; what are your proposals in this area? Siemens offers the possibility of covering the whole production cycle. All these phases were presented at the exhibition, including production: we even took two machine tools there, producing the pieces created by our integrated NX CAD/CAM system. In addition to the integration concept, we also presented a wide range of products: motor spindles, CNCs, including the 840D Solution Line, a

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AUTOMAZIONE | Meccatronica cutting-edge control system designed for hi-tech machines but that is also an excellent solution to help the entire Italian market.

per far sì che la macchina si presenti nella configurazione ottimale per risparmiare energia.

How do you see the machine tool market right now? For the Italian market, I hope the new laws (such as the new Sabatini law) can help the manufacturing industry break out of its deadlock. The situation is still very tough, there’s no denying that. Still, manufacturing market is recording some improvements, provided by its strong propensity towards exports.

Ottimizzare l’energia è peraltro uno dei punti che caratterizza l’Industria 4.0: quanto è già diffusa in Italia questa “rivoluzione”? Fra una decina d’anni l’Industria 4.0 sarà una realtà in Italia, nel frattempo bisogna attrezzarsi, e in questo senso sono molte le richieste che ci arrivano dai costruttori, curiosi di sapere come prepararsi al meglio. A tale scopo abbiamo recentemente avviato una collaborazione con Kuka che aiuterà a rendere le macchine più efficienti (attraverso l’integrazione dell’unità robotica con il controllo numerico Siemens Sinumerik 840D sl). L’Italia si sta preparando, e noi la aiutiamo in tal senso.

What do you think could drive revival? The first step to kick-start production in Italy could be to boost incentives for scrapping old machines. We carried out some studies in this area and discovered that the average age of Italian machines is quite dated. So we set up a group to help our shops carry out retrofits, revamping the installed machines and making them more efficient.

Fra 10 anni l’Industria 4.0 sarà una realtà in Italia

Molte soluzioni che rappresenteranno il futuro del manufacturing sono state presentate alla recente Bimu, quali sono state le vostre proposte in quest’ambito? Siemens offre possibilità che coprono l’intero ciclo produttivo. Tutte queste fasi sono state presentate in fiera, compresa la produzione: abbiamo portato infatti due macchine utensili che hanno prodotto pezzi creati dal nostro sistema Cad-Cam Nx. Oltre al concetto di integrazione abbiamo presentato prodotti di vario genere: elettro-mandrini, controlli numerici, tra cui l’840D Solution Line, un controllo di ultima generazione rivolto non soltanto a macchine hi-tech, ma che rappresenta una ottima soluzione per aiutare tutto il mercato italiano. Come vede attualmente il mercato della macchina utensile? Per quanto riguarda il mercato italiano, spero che le nuove leggi (ad esempio la nuova legge Sabatini) possano aiutare la produzione a uscire da questa fase di stallo. Non posso negare che la situazione sia ancora molto difficile, tuttavia il mercato dei costruttori, data la forte propensione all’export, registra dei miglioramenti. Quale potrebbe essere, a suo avviso, una buona spinta per ripartire? Un primo passo per far ripartire la produzione in Italia, potrebbe essere incentivare la rottamazione delle vecchie macchine. Abbiamo fatto delle analisi in questo senso, rilevando come il parco macchine italiano abbia una media d’età abbastanza alta. Abbiamo così creato un gruppo che aiuta le nostre officine a fare retrofit, ammodernando e aumentando l’ efficienza delle macchine installate. □ c.f.

l’industria meccanica 694 | 18


BEING PART OF INNOVATION Fieramilano, 19-23 maggio 2015 ipack-ima.com

IPACK-IMA, la più completa mostra delle tecnologie e dei materiali per il processing e il packaging del settore alimentare e non alimentare, vi invita a partecipare all’appuntamento mondiale che darà il via a una grande svolta in ambito fieristico. Nell’edizione del 2015, IPACK-IMA vedrà il debutto delle sue nuove fiere correlate e altamente specializzate Meat-Tech, Fruitech Innovation e Dairytech – sviluppate per valorizzare tre importanti business community del settore food che compongono la grande IPACK-IMA.

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FOCUS | Efficienza Energetica

N

on si tratta di un convegno come tanti e non è una speculazione teorica sul tema energia. Gli Stati Generali dell’efficienza energetica, promossi da Enea nell’ambito di Smart Energy Expo, sono la conclusione e la ripartenza di un lungo lavoro. Anima c’è. Per due ragioni essenziali. Anima rappresenta i produttori e gli utilizzatori di energia. In forza di questo, Anima ed Enea hanno firmato un accordo quadro presentato ai media e al pubblico il 9 ottobre, alla seconda giornata degli Stati Generali. In rappresentanza di Anima era presente Paola Ferroli, Past President Assotermica, che si è confrontata sul tema con esponenti del Gse, di Enea e alcuni esponenti politici. Presente inoltre il Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti che ha confermato che «investire in efficienza energetica significa risparmiare fino al 40% di quello che si spende in gas ed elettricità, con un ritorno fortis-

simo in spending review nell’ambito della pubblica amministrazione». E non solo. «Fare efficienza energetica sicuramente riduce le bollette di famiglie e imprese», ha dichiarato il Commissario dell’Enea, Federico Testa. Gli elevati costi dell’energia, per i quali l’Italia detiene il primato rispetto ai principali Paesi europei, impattano direttamente sui costi di produzione delle imprese e in particolar modo sulle piccole e medie imprese, vero tessuto industriale e patrimonio nazionale dagli anni del dopoguerra. E in questo contesto l’industria manifatturiera italiana guarda con favore al semestre di Presidenza italiana del Consiglio europeo attualmente in corso. Il Governo Italiano può infatti dettare un’agenda che marchi in maniera netta il percorso verso l’efficienza energetica. Il protocollo d’intesa tra Anima ed Enea segue questa direzione per-

ché mira a sostenere la crescita del sistema Paese in modo particolare attraverso lo sviluppo delle energie rinnovabili termiche quale asset tecnologico del nostro Paese. È la concreta possibilità di mettere la migliore ricerca italiana a disposizione del sistema produttivo del Paese e, nel caso specifico, dei servizi alle imprese. Anima, con le sue Associazioni (Assoclima, Assopompe, Assotermica, Climgas, Italcogen), rappresenta le aziende italiane che producono sistemi, macchinari e tecnologie ad alta efficienza energetica e che utilizzano fonti rinnovabili termiche. Il protocollo d’intesa ha l’obiettivo di sostenere le eccellenze della manifattura meccanica nazionale affiancando le Pmi nei programmi di innovazione tecnologica. Il patto siglato, secondo Federico Testa, «mette a disposizione del sistema delle piccole e medie imprese italiane la capacità di ricerca, di studio, di approfondimento, oltre a un col-

Enea e Anima, di Laura Aldorisio

patto per l’efficienza l’industria meccanica 694 | 20


FOCUS | Efficienza Energetica legamento internazionale nell’ambito della ricerca di Enea, che è il fattore principale di competitività del sistema industriale italiano. Per fare efficienza energetica serve un sistema di imprese capaci, portate all’export, portate all’innovazione, che è proprio il nostro patrimonio da sempre. L’efficienza energetica può dare un contributo fondamentale allo sviluppo del Paese». Paola Ferroli, da imprenditrice e da rappresentante di un’associazione di imprese, esprime la piena soddisfazione per l’accordo con Enea perché «ribadisce la necessità di sviluppare strategie di medio-lungo periodo che pongano la “questione energetica” come un’assoluta priorità e che diano stabilità alle aziende, troppo spesso disorientate in una giungla di provvedimenti. Le tecnologie per l’efficienza energetica e le rinnovabili termiche trovano una loro naturale collocazione nel comparto dell’edilizia, che detiene circa il 40%

dei consumi complessivi di energia in Europa e che può giocare un ruolo di rilievo se accompagnato da misure legislative di semplificazione. In particolare riteniamo che sia necessario puntare sulla riqualificazione degli edifici esistenti, a maggior ragione in un contesto di crisi e di stagnazione della nuova edilizia». Anima ha in programma con Enea lo sviluppo di un programma di formazione per gli operatori del settore dato che, come ha sottolineato il Past President Paola Ferroli, «soluzioni anche molto valide alle volte sono penalizzate da una cattiva installazione e progettazione del sistema impianto. Siamo pertanto assolutamente favorevoli a compartecipare a qualsiasi iniziativa di formazione della filiera e di comunicazione verso le imprese e l’utente finale per promuovere i benefici che vi sono nel fare efficienza energetica». Tanto più oggi dove risulta sempre maggiore il rischio che operatori

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scorretti approfittino della situazione per immettere sul mercato prodotti non conformi, ma puntando unicamente sulla certezza degli scarsi controlli attualmente in uso. È indispensabile che vi sia un chiaro impegno dell’Europa e un sostegno agli Stati Membri affinché effettuino una sorveglianza del mercato che eviti il probabile diffondersi di pratiche scorrette. □

Affiancare le Pmi nei programmi di innovazione tecnologica e di efficienza energetica, sostenere le imprese per aumentare la competitività sui mercati internazionali


FOCUS | Efficienza Energetica

Comunicare l’efficienza energetica U

no. Due. Tre. Quattro. Cinque. Sono 5 le priorità emerse dalla consultazione pubblica lanciata da Enea e durata cinque mesi. Da maggio 2014 Enea ha raccolto infatti le provocazioni e le richieste di enti pubblici e privati, associazioni, imprese e cittadini interessati a rispondere a una importante sfida: contribuire e definire le misure necessarie a rendere efficaci le migliore pratiche di efficienza energetica. Il

gnata efficienza energetica. Ora, in mancanza di una uniformità e chiarezza legislativa, di frequente si opta per tecnologie desuete e semplici. Si favorisca, quindi, un testo unico nazionale sull’efficienza energetica che non preveda eccezioni regionali. Si valutino i meccanismi di incentivazione. Si potenzi la formazione per ottenere domande di efficientamento energetico qualificate. Nell’affrontare il secondo punto, la

L’efficienza energetica è una scelta che attraversa la quotidianità di ogni singolo cittadino; non esistono ad oggi informazioni trasparenti, diffuse e chiare sul consumo energetico pubblico e privato 30% dei contributi sono pervenuti dalle aziende del settore. Ecco nello specifico da dove ripartire, punto per punto, soluzione per soluzione. Il primo tema da affrontare è la “Semplificazione”, intesa come riforma del processo normativo che ora vede tempi lunghi e rallentamenti burocratici. Spesso le condizioni non facilitanti fanno desistere gli investitori dall’investire. Ma non solo. La semplificazione procedurale renderebbe appetibile anche l’utilizzo di tecnologie avanzate e innovative che alimenterebbero la tanto ago-

“Finanziabilità”, si evidenza una difficoltà nel reperire i finanziamenti atti allo sviluppo di efficienza energetica sia come privati che come pubblico. I tempi di ritorno dell’investimento sono considerati troppo lunghi ed è un rischio che oggi pochi possono correre. Si prevedano agevolazioni per chi effettua interventi di efficienza energetica. Si promuovano forme di finanziamento per chi ha difficoltà ad accedere al credito. Si potenzi il meccanismo dei Certificati bianchi e delle detrazioni fiscali. l’industria meccanica 694 | 22

La “Formazione” invece è tanto più necessaria laddove, come in questo caso, si discute di efficienza energetica ma spesso non se ne ha piena consapevolezza. La corretta informazione ai cittadini e la specializzazione di figure aziendali sono elementi necessari a un comportamento corretto nell’uso dell’energia. Si predispongano linee guida condivise sul risparmio e l’efficienza energetica che costituiscano l’offerta formativa in sinergia tra enti e aziende. Sarebbe poi necessario integrare la formazione curriculare a tutti i livelli con i temi dell’efficienza energetica, attraverso ad esempio master o percorsi di laurea per progettisti che abbiano le competenze per interventi di riqualificazione energetica. Altro punto nodale riguarda la “Dinamica domanda/offerta”. Si può notare in questo caso una situazione definita per la domanda, che nasce da norme e standard energetici, e una meno definita per l’offerta, in difficoltà nel proporre soluzioni tecnologiche a sviluppo delle politiche ambientali viste le condizioni di concorrenza e non solo. Si garantiscano in questo senso attività di controllo adeguate. Si crei una rete che ottimizzi la domanda delle amministrazioni e l’offerta delle imprese impegnate nell’efficienza energetica. Si ristrutturi il mercato


FOCUS | Efficienza Energetica

Insieme a semplificazione, finanziabilità, formazione e dinamica domanda/offerta, ecco gli elementi emersi dalla consultazione pubblica di Enea dei Titoli di efficienza energetica evitando possibili speculazioni. La Comunicazione è risultata il fattore vincente, il più richiesto. L’efficienza energetica è una scelta che attraversa la quotidianità di ogni singolo cittadino. Tale consapevolezza è determinante. Il semplice atteggiamento corretto di ognuno può produrre un risparmio fino al 20% circa anche senza alcun tipo di tecnologia. Non esistono ad oggi informazioni trasparenti, diffuse e chiare sul consumo energetico pubblico e privato. Mancano figure specialistiche e non c’è un piano di comunicazione sistematico e condiviso a livello nazionale. Si riformulino le bollette in modo più chiaro e si renda più consapevole l’utente tramite i contatori intelligenti. Si differenzi la comunicazione a seconda dei target spogliandola di tecnicismi laddove necessario. Si valuti l’efficacia degli strumenti di comunicazione. Si predispongano in tal senso linee guida per enti locali e operatori di mercato. Da quanto emerso dalla consultazione pubblica, i cittadini richiedono a gran voce un aiuto concreto su un risparmio effettivo in bolletta. L’efficienza energetica è una responsabilità, un vantaggio e un compito di tutti, dalla pubblica amministrazione all’imprenditore fino al consumatore, nessuno escluso. □ l.a.

Mettere a disposizione delle Pmi strumenti e impianti sperimentali, oltre a formazione e accesso ai bandi di ricerca europei: ecco il valore dell’accordo Anima-Enea per le imprese di Andrea Lazzari, Enea Il protocollo siglato fra Enea e Anima è molto ampio: oltre a permetterci di organizzare workshop e seminari congiunti e realizzare position paper settoriali, ha il significativo obiettivo di far conoscere alle Pmi le competenze e le strutture di Enea sul territorio e di metterle così a loro disposizione anche per progetti specifici. Spesso, infatti, importanti strumenti per la competitività non sono accessibili alle imprese, mentre già a partire da dicembre inizieranno le prime visite di associati Anima al “Centro Ricerche della Casaccia” a Roma, il più grande complesso Enea di laboratori e impianti sperimentali e dimostrativi a supporto dei programmi di ricerca, dove lavorano 1185 ricercatori in un contesto che comprende 190 edifici diversi. In questo modo le imprese possono capire quali strutture sono a disposizione per le loro specifiche esigenze e avere accesso a strumenti complessi e spesso inarrivabili. Inoltre le imprese potrebbero beneficiare in questo ambito di prodotti che Enea sta mettendo a punto in maniera prototipale ma ancora da industrializzare, un trasferimento sul mercato che può essere attuato proprio grazie alle aziende interessate. Un’altra importante proposta ad aver già preso il via è quella di collaborazione relativa formazione e informazione sui temi dell’efficienza energetica, in base al Decreto 102/2014; Enea, in collaborazione con le associazioni, deve infatti predisporre un piano triennale di formazione finalizzato all’uso efficiente dell’energia. Un ulteriore progetto pronto a partire è l’attività di supporto alle Pmi nella procedure di accesso ai progetti di ricerca europei. Un obiettivo ambizioso in questo senso potrebbe essere la nascita di una task force fra Enea, Associazioni e imprese, capace di strutturare proposte di ricerca complete da presentare all’Unione europea.

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FOCUS | Efficienza Energetica

Conto termico: Era nato per spingere la filiera tutta italiana della climatizzazione e degli impianti termici. L’avvio è stato un flop, ma i conti possono tornare mettendo mano a remunerabilità e semplificazione delle procedure di Carlo Fumagalli

l’industria meccanica 694 | 24


FOCUS | Efficienza Energetica

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Foto © Depositphotos

metà ottobre sono poco più di 8000 le richieste inviate al Gse da soggetti privati e pubbliche amministrazioni per accedere agli incentivi del Conto Termico, il meccanismo nato a fine 2012 per promuovere interventi tesi a migliorare l’efficienza energetica degli edifici già esistenti e la produzione di energia da fonti rinnovabili. Poche? No. Pochissime. Soprattutto se comparate ai numeri che descrivono gli accessi ad altre forme di incentivo, come le circa 350 mila richieste per l’eco-bonus del 65% (di cui poco più di un terzo relative agli impianti). Al 30 settembre scorso le richieste accolte dal Gestore dei servizi energetici per il Conto Termico, fra contratti già attivati e da attivare, sono 4215 e solo il 2% di queste riferite

alla Pa. A voler guardare il lato positivo significa che il potenziale di crescita per usufruire in pieno dei 900 milioni di euro annui messi sul piatto per l’incentivazione è enorme. In negativo (o meglio, realisticamente) significa che qualcosa non va. Eppure i presupposti per uno strumento di successo ci sarebbero tutti. Il Conto Termico nasce nel momento in cui viene recepita in Italia la direttiva europea sull’energia rinnovabile (Renewable Energy Sources), con l’intento, oltre a premiare il binomio tecnologie rinnovabili ed efficienti, di andare a sostituire nel breve periodo il provvedimento relativo alle detrazioni fiscali (l’allora 55%) che ogni anno andava – come oggi – inevitabilmente in scadenza accompagnato dalla consueta in-

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cognita di una proroga. Insomma, a differenza degli eco-bonus, il Conto Termico avrebbe tutte le carte in regola per dare finalmente certezze al mercato, che non può certamente vivere a lungo di strumenti non strutturali. Ma non solo, un’altra nota positiva del meccanismo del Conto Termico è la possibilità di dare incentivi in rapporto al risultato, e non alla spesa. Incentivi che vengono inoltre erogati in tempi brevissimi (rispetto ai 10 anni del 65%, può infatti variare, a seconda della tecnologia installata, da 2 anni fino a un massimo di 5) e il tutto tramite bonifico, andando così a eliminare il limite costituito dalla capienza dell’utente. Uno strumento potenzialmente funzionale dunque, che già nella


FOCUS | Efficienza Energetica

RICHIESTE INVIATE AL GSE

ACCESSO DIRETTO

8.018

PRENOTAZIONE

124

AMMESSE AI REGISTRI

29

TOTALE

8.175 Dati aggiornati al 15 ottobre 2014

fase di proposta si era scrollato di dosso tutti gli errori commessi in casi precedenti, come negli incentivi al fotovoltaico. Ma allora cosa non sta funzionando? Oltre a problemi di comunicazione – a livello intuitivo è probabilmente più semplice per il mercato assimilare il numero di una percentuale – i fattori più critici possono essere forse rintracciati in alcuni importanti limiti di remunerabilità e nella complessità delle procedure. Proprio per fare fronte a quest’ultimo fattore, oltre che ai criteri di ammissibilità richiesti per ogni tipologia di intervento, il Ministero dello sviluppo economico si è recentemente aperto alla valutazione di proposte costruttive. E a questo scopo (come previsto dal Decreto “Sblocca Italia”) il Gruppo consultivo tecnico del Cti sta attualmente lavol’industria meccanica 694 | 26

rando alla revisione del decreto che ha istituito il Conto Termico. Anche Assoclima e Assotermica (le associazioni che rappresentano in Anima i costruttori di sistemi di climatizzazione e i produttori di apparecchi e componenti per impianti termici) che del Conto Termico sono stati genitori, hanno da poco presentato alcune proposte di revisione. Il primo punto a cui mettere mano, e su cui entrambe le associazioni hanno richiamato l’attenzione, riguarda la procedura per accedere ai fondi del Conto Termico, un’operazione gestita dal Gse attraverso l’apposito portale online (portaltermico.it, lanciato a fine 2013). Per eliminare le complicazioni da molti riscontrate nella fase di accesso, viene ad esempio proposto di ridurre il più possibile la fase di istruttoria da parte del Gse facendo in modo che il soggetto responsabile possa compilare fin da subito la scheda-contratto per l’erogazione degli incentivi senza dover aspettare ulteriori 60 giorni; una misura che permetterebbe di evitare ripetuti passaggi di contratti e analisi preliminari, su documenti spesso obbligatori per legge, dando inoltre un messaggio di maggiore semplicità all’utenza (lasciando naturalmente al Gse la possibilità di effettuare in seguito le verifiche su soggetti scelti a campione). Ma non solo, un ulteriore semplificazione deriverebbe evitando di richiedere l’invio di un documento di difficile gestione da parte del soggetto che richiede l’accesso al Conto Termico (ad esempio eliminare l’obbligo di inviare foto caricandole elettronicamente sostituendole con un’autocertificazione) o di documenti già obbligatori per legge. Uno snellimento nelle procedure che andrebbe a tamponare il dato più triste di questa inaugurazione del Conto Termico: la scarsissima risposta da parte della pubblica amministra-


FOCUS | Efficienza Energetica zione (solo 2,5 milioni di euro erogati fin ora) uno dei principali target per i quali era stato pensato il Conto Termico. È comunque evidente – al di là delle specifiche competenze del Cti, che ha titolo per lavorare sulle procedure ma non sull’incentivo – che un’operazione di semplificazione procedurale servirà comunque a ben poco se non si potrà mettere mano anche alla remunerabilità. Se è vero infatti che il Conto Termico risulta conveniente nel caso, ad esempio, delle biomasse, non può certamente dirsi lo stesso per una tecnologia come le pompe di calore: allo stato attuale il meccanismo del Conto Termico riesce a malapena a incentivare, secondo Assoclima, meno del 25% della spesa dell’impianto, tanto da renderlo poco appetibile in caso di sostituzione dell’impianto termico esistente. Dove invece il Gruppo consultivo tecnico del Cti può lavorare è sicuramente nel campo dei criteri di ammissibilità che, sempre nel caso già sfortunato delle pompe di calore, risultano paradossalmente più onerosi. Ciò è soprattutto dovuto ai parametri richiesti nel caso dei coefficienti di prestazione minimi per pompe di calore elettriche per pompe di calore a gas; parametri che, analoghi a quelli richiesti nel caso dell’eco-bonus del 65%, aggiunge due importanti parametri: i valori di efficienza Cop e Gue vengono richiesti anche a -7 gradi centigradi per determinate zone climatiche, oltre ai consueti +7 gradi. Un dato di prestazione che già sarebbe di peso se bastasse una dichiarazione dell’azienda costruttrice, ancor peggio se (come previsto dall’allegato II del decreto che istituisce il meccanismo) per verificare tale criterio di ammissibilità vi sia invece l’obbligo di un test specifico il laboratorio svolto da un ente terzo accreditato. Tradotto: più tempo e più soldi da mettere a budget. Semplificazione, remune-

Il Gruppo consultivo tecnico del CTI sta lavorando alla revisione del decreto che istituisce il Conto Termico Assoclima e Assotermica: poche e semplici proposte per rendere lo strumento incentivante più efficace rabilità e allineamento dei criteri di ammissibilità all’incentivo per le pompe di calore a quelli delle detrazioni fiscali. Ma sono solo alcuni dei punti a cui poter mettere mano per rendere più efficace il Conto Termico. Uno fra tutti, di stringente attualità, è la possibilità di far rientrare nel meccanismo incentivante anche le installazioni di apparecchi ibridi fra pompa di calore e caldaia a condensazione, vista la rapida diffusione che stanno registrando e le riconosciute elevatissime prestazioni che renderanno questa tecnologia con ogni probabilità molto sviluppata nel prossimo futuro. Una proposta che va incontro al privato, che nel caso di installazione di una caldaia combinata con pompa di calore o solare dovrebbe fare due pratiche diverse per accedere allo stesso incentivo. 27 | NOVEMBRE DICEMBRE 2014

C’è tempo fino al 31 dicembre, stando allo “Sblocca Italia”, per rivedere almeno i criteri di ammissibilità (ancora nulla si può dire rispetto alla remunerabilità dello strumento) e dare così nuovo slancio a un meccanismo dalla forza potenzialmente tanto importante quanto disattesa nella pratica. E gli esempi virtuosi non mancano: l’avvio oltremanica del Renewable Heat Incentive, ad esempio, dopo essere stato rinforzato nei contenuti, in pochi anni ha cambiato il mercato. Se una simile dinamica non avvenisse anche in Italia riguardo al Conto Termico dovremmo davvero parlare con rammarico di un’occasione sprecata, essendo infatti nato per incentivare una filiera, quella del solare termico, delle pompe di calore, delle biomasse, che a differenza del fotovoltaico è squisitamente italiana. □


FIERE

Comfort technology in tour Parte da Milano il 20 novembre prossimo il tour di Roadshow di Mce, obiettivo informazione e formazione in materia di Efficienza Energetica

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orte del successo del tour Comfort Technology Roadshow del 2013, con oltre 1.000 operatori presenti nelle 4 tappe, Mce – Mostra Convegno Expocomfort torna sul territorio con una nuova serie di appuntamenti. L’obiettivo è fare il punto sulle tecnologie impiantistiche che possono essere messe in campo per ottimizzare le prestazioni energetiche degli edifici, integrando funzionalità, strumenti di gestione e controllo in grado di assicurare il massimo comfort con consumi ridotti. Un approccio che non si esaurisce solo all’interno

dell’edificio, ma si estende al territorio e ai quartieri per arrivare alle città del futuro, le Smart Cities. In uno scenario normativo internazionale e nazionale complesso, dove il recepimento di alcune direttive europee ha affidato alle Regioni il compito di predisporre programmi per rendere più efficiente il patrimonio edilizio esistente, sono sempre più forti le esigenze d’aggiornamento. Inoltre, il Dlgs 115/2008 prevede l’obbligo della Diagnosi Energetica per gli edifici pubblici o a uso pubblico, rimandando all’Enea la definizione di procedure e modelli di diagnosi

l’industria meccanica 694 | 28

e l’obbligatorietà di questo strumento anche per le grandi imprese e per quelle energivore con cadenza quadriennale. «Il quadro legislativo e politico – dichiara Massimiliano Pierini, Business Unit Director di Reed Exhibitions Italia, organizzatore di Mce – sta generando un momento di grande trasformazione in materia di efficienza energetica, che coinvolge l’intera filiera industriale presente a Mce». In quest’ottica si inserisce la nuova edizione del Roadshow, che andrà ad approfondire tutti gli aspetti di maggior attualità del settore: da Smart plant e smart city, dall’integrazione impiantistica tra edificio e territorio all’aggiornamento sul quadro legislativo per l’efficienza energetica degli edifici, dal recepimento nazionale delle norme tecniche europee per l’efficienza energetica alla diagnosi, dalle tecnologie per l’efficienza energetica alle potenzialità di mercato ed opportunità finanziarie. I 6 appuntamenti di Comfort Technology Roadshow 2015 si rivolgono ai professionisti dell’efficienza energetica: progettisti, imprese di installazione, gestori e manutentori, ma anche a grandi utenti. □


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Efficienza energetica | Case history

Risparmiare annualmente 26,7 Tep e ottenere un’incentivazione di circa 45mila euro in cinque anni: è possibile grazie alla tecnologia degli assorbitori, che trasformano in refrigerazione l’energia termica dispersa dai compressori d’aria

Di Paolo Colaiemma l’industria meccanica 694 | 30

Hot water

RICICLARE L’ENERGIA

Compressed Air

Hot water

Electricity

Chilled water


Efficienza energetica | Case history

P

er l’industria della climatizzazione si presentano ora nuove opportunità dettate dalle attuali pressanti esigenze di maggiore efficienza energetica; ciò in particolare per applicazioni nel settore industriale. La produzione di aria compressa è responsabile di circa il 10% dei consumi totali di energia elettrica nel settore industriale. L’aria compressa è largamente utilizzata in diversi processi: nel trasporto e nella movimentazione di merci, per i cuscini ad aria, negli utensili di alta precisione e in numerose applicazioni nella tecnologia del vuoto e degli imballaggi. Un impianto che utilizza aria compressa è spesso caratterizzato da prestazioni insoddisfacenti relativamente all’efficienza energetica: i margini di miglioramento quantificabili con opportuni interventi possono variare fra il 10% e 40%, a seconda della tipologia di soluzione adottata. Il mercato dei compressori d’aria propone infatti nuove soluzioni tecniche al fine di incrementarne le prestazioni e ridurne i consumi energetici. Come è noto, circa il 90% dell’energia elettrica utilizzata dai compressori si trasforma in energia termica. Per tale motivo, utilizzando appositi scambiatori, risulta interessante recuperare il calore generato nella compressione per produrre acqua calda. Se si recuperasse tutta l’energia termica prodotta nella compressione, si potrebbe ottenere acqua calda il cui valore energetico è superiore all’80% dell’energia elettrica assorbita. Tale valore potrebbe poi arrivare al 105%, se si condensasse anche il vapore d’acqua contenuto nell’aria compressa: l’energia impiegata verrebbe così utilizzata ben due volte. L’acqua calda di recupero è disponibile a una temperatura compresa tra 70 °C e 90 °C, intervallo di valori adatto anche a varie applicazioni

di processo. Tra queste è di grande interesse la generazione di acqua refrigerata ottenuta per mezzo di macchine frigorigene particolari, gli assorbitori, apparecchiature il cui effetto utile è conseguito appunto tramite energia termica fornita a un opportuno livello di temperatura. Le macchine ad assorbimento sono attualmente oggetto di un rinnovato interesse, in quanto costituiscono un’alternativa ai tradizionali gruppi a compressione e quindi all’uso dei fluidi frigorigeni basati sugli idrocarburi alogenati, con benefici ambientali rispetto alle problematiche di impatto sull’effetto serra e di mantenimento e riciclaggio tipiche dei fluidi frigorigeni quali i Cfc e gli Hcfc. Le apparecchiature frigorigene ad assorbimento sono infatti percorse da una miscela binaria di fluidi costituita da acqua e bromuro di litio. Sono dispositivi che a fronte di energia termica immessa sotto forma di acqua calda a temperature anche relativamente basse, sino a 70° C, rendono energia frigorifera sotto forma di acqua refrigerata con temperature minime di 5,5 °C. Le prestazioni termodinamiche nominali degli assorbitori sono sintetizzate dal Cop (Coefficiente di Prestazione) che è il rapporto fra potenza frigorifera ricavata e quella termica utilizzata, il cui valore è pari a 0,7. L’utilizzo di questa tecnologia, per la verità poco nota, si traduce nella possibilità di non avvalersi dell’energia elettrica necessaria per l’azionamento dei tradizionali gruppi a compressione di vapore usualmente adottati. Ciò permette di conseguire un altro vantaggio in quanto si evita l’emissione della CO2 che verrebbe generata per la produzione dell’energia elettrica necessaria all’azionamento dei tradizionali gruppi sostituiti. Gli assorbitori sono peraltro carat31 | NOVEMBRE DICEMBRE 2014

Energy Recycled Exploiting the heat produced by compressors to obtain energy An ecological way of recycling heat energy produced by compressors is possible and economically advantageous, thanks to absorption technology Production of compressed air is responsible for about 10% of total electricity consumption in the industrial sector. Compressed air is widely used in various processes: in transport and movement of goods, for air bags, for high-precision tools and in numerous applications of vacuum technology and packaging. A plant using compressed air often performs unsatisfactorily as far as energy efficiency is concerned. The margins for measurable improvement following suitable intervention can vary from 10% to 40%, depending on type of solution chosen. The air compressor market, indeed, offers new technical solutions to increase performance and reduce energy consumption. It is known that about 90% of electricity used by compressors is transformed into heat energy. This is why it would be good, using special exchangers, to recover the heat generated during compression to produce hot water. If all the heat energy produced by compression were recovered, the energy value of hot water obtained could be over 80% of the electricity absorbed. This value might reach 105%, if the steam contained in the compressed air were also condensed - the energy involved would thus be used twice over. Recycled hot water is available at a temperature between 70°C and 90°C, a range suited to various process applications. One very interesting application is the generation of chilled water obtained using special refrigerant machines, absorbers, which work using heat energy supplied at a certain temperature level. Absorbers are currently arousing renewed interest, as they are an alternative to the traditional compressors and therefore to the use of refrigerant fluids based on halogenated hydrocarbons, with environmental benefits compared with problems of impact


Efficienza energetica | Case history

In figura è rappresentato l’assorbitore di potenza frigorifera nominale pari a 100 kW considerato nell’esempio citato nell’articolo. L’azionamento dello stesso è operato con acqua calda alla temperatura di 88°C

terizzati, al contrario dei gruppi a compressione, da una sostanziale assenza di parti meccaniche in movimento con conseguente silenziosità, affidabilità e ridotta manutenzione. Oltre a questi aspetti tecnici e ambientali, a rendere attraente la tecnologia proposta sono anche dei fattori economici, che ne potrebbero accelerare la diffusione. In Italia il recupero di calore da cascame termico è oggetto di riconoscimento di Titoli di Efficienza Energetica (Tee) secondo quanto stabilito dal Decreto Ministeriale 28/12/2012, con la scheda tecnica Enea n. 35E, allegata. Utilizzando l’algoritmo di calcolo ivi proposto, è possibile quantificare sia i risparmi di energia primaria conseguibili, sia la conseguente incentivazione economica. Si prenda ad esempio un compressore da 150 kW; secondo quanto sopra

indicato, utilizzando una macchina ad assorbimento con un rendimento di trasformazione pari al 70%, si possono produrre 100 kW frigoriferi. Supponendo due turni di lavoro, per un totale di circa 4000 ore/anno, questa configurazione impiantistica permette di risparmiare annualmente 26,7 di Tonnellate di Petrolio Equivalente (Tep) di energia primaria, che corrispondono a circa 90 Tee annui. Considerando un valore unitario dei Tee di 100 euro, si otterrebbe un’incentivazione complessiva di circa 45 mila euro in cinque anni, intervallo temporale previsto dalla legge sopra indicata. Tutto ciò costituisce un consistente incentivo economico, che ridurrebbe considerevolmente i tempi di ritorno dell’investimento necessario all’acquisto dell’assorbitore e alla realizzazione del relativo impianto. □ l’industria meccanica 694 | 32

on the greenhouse effect and storage and recycling of refrigerant fluids like CFCs and HCFCs. A binary mixture of fluids made up of water and lithium bromide runs through the refrigerant absorbers. With a heat energy input in the form of hot water even at relatively low temperature, up to 70°C, these devices generate cooling energy in the form of chilled water with minimum temperature of 5.5°C. The nominal thermodynamic performance of the absorbers are described by the Coefficient of Performance (COP) which is the ratio between cooling power obtained and heating power used, for a value of 0.7. This little-known technology makes it possible to avoid using the electricity needed to run the traditional steam compressors usually used. This makes it possible to achieve a further advantage in that it avoids emission of the CO2 that would be generated for the production of electricity required to operate the traditional compressors replaced. The absorbers also, unlike compressors, have practically no moving mechanical parts, resulting in silence, reliability and reduced maintenance. In addition to technical and environmental aspects, this technology also has attractive economic features, which might speed up its diffusion. In Italy, the recovery of heat from wasted energy is recognised by Energy Efficiency Certificates (TEE) as determined by Ministerial Decree of 28/12/2012, with Enea technical data sheet no. 35E, attached. Using the algorithm proposed therein, it is possible to quantify both the primary energy savings achieved and the resulting economic incentive. Take for example a compressor 150 kW: as indicated above, using an absorber with an efficiency yield of 70 %, one can produce 100 refrigeration kW. Assuming two working shifts, for a total of about 4000 hours/year, this plant configuration gives an annual saving of 26.7 Tonnes of Oil Equivalent (TOEs) of primary energy, which corresponds to about 90 TEEs per year. Considering a TEE unit value of 100 Euro, we would obtain an overall incentive of about 45 thousand Euro in five years, the time period specified in the above-mentioned law. All this comprises a considerable economic incentive, which would notably reduce ROI times for purchase of the absorber and building the associated plant. □



IL SETTORE PROTAGONISTA | Assopompe/Anima

Overview 2014:

il settore pompe continua a crescere «U

na punta d’eccellenza nel sistema manifatturiero nazionale». Così Carlo Banfi, Presidente di Assopompe ed Europump, definisce il settore italiano delle pompe, industria che nel 2013 ha fatturato circa 2 miliardi di euro e prevede di crescere ulteriormente nei prossimi tre anni. «Abbiamo affrontato la crisi senza subirne troppo le conseguenze grazie a un export molto forte, che coinvolge più del 70% della nostra produzione» continua il Presidente «L’Italia è infatti tra i primi cinque produttori di pompe al mondo; in alcuni specifici rami è addirittura prima, davanti alla Germania». Per quanto orientate a un mercato estero, tuttavia «le nostre imprese ritengono il mantenimento della propria produzione in Italia un obiettivo strategico». Ma quale futuro possiamo immaginare per il settore delle pompe in Italia e quali sono le prospettive di una parte così rilevante della nostra industria? È per rispondere a queste domande che Assopompe ha pubblicato L’industria delle pompe in Italia. Overview 2014, un documento, realizzato dall’ufficio studi insieme a un team di ricerca accademico e a cui la commissione marketing di Assopompe ha partecipato indirizzando il taglio dello studio, su cui fondare analisi

L’analisi di un’eccellenza italiana pubblicata in un volume

e prospettive e con cui introdurre il lettore in un mondo importante per l’industria nazionale. È inoltre proposta un’analisi congiunturale del settore delle pompe industriali con focus sul suo peso all’interno del macro-comparto dell’impiantistica industriale, al quale le pompe contribuiscono con ben il 16%: «La produzione italiana di pompe rappresenta una fetta importante della nostra impiantistica» conferma l’industria meccanica 694 | 34

infatti Banfi, «e continuerà a essere scelta per il suo alto valore tecnologico e d’innovazione». Lo studio prosegue con la presentazione dei dati import-export nel quinquennio 2008-2012, che comparano il mercato italiano delle pompe a quello dei principali competitor mondiali: Germania, Stati Uniti, Cina e Giappone. Da queste rilevazioni si può notare come, nonostante la crisi che ha attraversato il nostro Paese, il settore abbia mantenuto una posizione di primo piano. Nell’ultima sezione della pubblicazione sono state condotte delle interviste in profondità, supportate dall’analisi dei documenti ufficiali (bilanci e relazioni sulla gestione). Dopo aver analizzato la catena del valore vengono individuate le principali tendenze attuali e prospettiche, tra cui spiccano una forte vocazione internazionale, una decisa specializzazione ed una marcata differenziazione da cui conseguono notevoli vantaggi competitivi. Da ultimo viene proposta un’analisi di tipo finanziario indirizzata al riesame dei principali indicatori di bilancio, su una base che comprende la quasi totalità delle imprese del settore, in modo da valutarne la performance economica e l’adeguatezza della struttura finanziaria nel quinquennio 2008-2012. □


FOCUS | Energia e incentivi

I settori dell’impiantistica industriale

Foto © Depositphotos

Animp in collaborazione con Anima e Anie per far dialogare le imprese che compongono la filiera e discutere le strategie globali e industriali sostenibili con opportunità di crescita per le imprese

A

Il 30 ottobre scorso ha avuto luogo il Convegno Animp della Sezione Componentistica d’Impianto, giunto alla sua 20° edizione

nima supporta attivamente, oltre che col proprio patrocinio, l’iniziativa di Animp - Sezione Componentistica d’Impianto: in questa edizione del Convegno Animp sono stati affrontati temi che riguardano gli scenari internazionali e gli indirizzi del mercato, ed è stato presentato lo “Studio dei settori dell’impiantistica industriale”. Questi argomenti hanno un enorme impatto sul business delle società di engineering & contracting, e delle imprese fornitrici di beni e servizi. Del resto dibattere con i thought-leader dell’industria italiana e consolidare i rapporti di partnership e di sviluppare nuove relazioni commerciali è fondamentale in un settore come l’industria petrolifera, del gas, della chimica e petrolchimica, e dell’energia globale, che si trovano ad affrontare sfide importanti che coinvolgono il valore degli appalti e le attività della supply chain. Le pressioni sui costi stanno costringendo i contractor e gli end -user a ottimizzare le loro operazioni strategiche. Il rapporto cliente/fornitore è diventato fondamentale e le attività di procurement globale sono in cima alle agende di tutte le aziende del settore. □

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FOCUS | Energia e incentivi

Caldareria, anche i tecnici italiani nelle commissioni ASME L’International Working Group tra Asme e Ucc darà slancio allo sviluppo degli standard

Intervista a Mark Sheehan, ASME S&C Managing Director Development

Foto © Depositphotos

di Arianna Veroni

l’industria meccanica 694 | 36


FOCUS | Energia e incentivi

È

iniziato il Progetto di Asme International Working Group con Ucc e la federazione Anima. Cosa vi aspettate da questa collaborazione? Come Asme abbiamo cominciato il programma International Working Group circa tre anni fa, quando ci siamo resi conto che il numero dei Fabbricanti certificati Asme stava crescendo più velocemente nel panorama internazionale che in quello degli Stati Uniti. Di fatto il numero dei Fabbricanti certificati all’estero ha sorpassato il numero di quelli certificati negli Stati Uniti, e il trend continua tuttora. Ciò significa che è più alto il numero di tecnici esperti che utilizzano ogni giorno il Codice Asme Bpv fuori dagli Stati Uniti, rispetto a quelli che lo usano in territorio statunitense. Alla luce di questa situazione, per mantenere il Codice Asme Bpv realmente significativo per l’industria mondiale delle apparecchiature in pressione, abbiamo valutato la necessità di incoraggiare la partecipazione di questi esperti all’interno delle nostre commissioni dedicate all’implementazione e allo sviluppo degli standard. Oggi tutto questo è realtà: Asme vede come punto di riferimento dell’industria delle apparecchiature in pressione in Italia, l’Associazione Ucc e la Federazione Anima. Riteniamo, infatti, che l’Associazione e la Federazione avranno la capacità di riunire i migliori esperti di Pressure Equipment nel panorama italiano e mantenere lo slancio del progetto Iwg a un alto livello. Quale contributo Asme Iwg Italia può dare per la crescita e lo sviluppo del codice Asme Bpv? Asme si aspetta che i membri di Iwg Italia Bpv VIII condividano la loro esperienza all’interno del gruppo. Il risultato di questi confronti potrà essere trasmesso alla Commissione Asme Standards Committee on Pressure Vessels (BPV VIII) sotto forma di proposta di revisione della Sezione VIII del Codice Asme. Il gruppo potrà discutere anche richieste di interpretazione del Codice da sottoporre alla Commissione di riferimento; tali interpretazioni serviranno a tutti gli utenti della Sezione VIII del Codice Asme per facilitare la comprensione del codice. La Standard Commitee potrà invitare i membri di Iwg Italia a partecipare ai lavori di altri gruppi, focalizzati su problematiche sollevate da altri canali; in tal modo, le esperienze e le conoscenze italiane hanno l’occasione di diventare parte integrante dello sviluppo di importanti revisioni del Codice Asme Bpv. Qual è la vostra idea sul settore italiano delle attrezzature in pressione?

Pressure Equipment, cooperation between Usa and Italy Interview with Mark Sheehan, ASME S&C Managing Director Development ASME Italy International Working Group (BPV VIII)’s project in collaboration with UCC Association and Federazione Anima has started. What do you expect from this collaboration? At ASME, we began the International Working Group program about three years ago. We realized that the number of manufacturers certified to apply the ASME mark was growing faster internationally than in the US. In fact, at about the same time, the number of certified manufacturers outside the US surpassed the number certified inside the US, and that growth trend continues to this day. What that means is that there are more technical experts using the ASME Boiler and Pressure Vessel (BPV) Code outside the US than within. We realized that in order to keep the ASME BPV Code truly relevant to the global pressure equipment industry, we needed to encourage participation by those foreign experts on our standards development committees. Now that this opportunity is available, ASME sees the UCC Association and Federazione Anima as the focal point of the pressure vessel industry in Italy. We realize that they are in a unique position to bring together the best pressure vessel experts in Italy, and keep the momentum of the IWG at a high level. What contribution ASME IWG Italia should give to increase and develop ASME BPV Code? ASME looks for the experts on the BPV VIII IWG Italia to bring their experiences to the table for discussion by the group. The results

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FOCUS | Energia e incentivi of those discussions can then be transmitted to the ASME Standards Committee on Pressure Vessels (BPV VIII) in the form of proposed revisions to the Section VIII Codes. Discussions may also result in the submittal of an inquiry to the Standards Committee that will result in an interpretation that all users of Section VIII can use to help clarify their understanding of Code rules. The Standards Committee will also call upon the experts on the IWG Italia to join project teams working on proposals generated through other channels, to ensure that the experiences and knowledge in Italy are part of the development of significant Code revisions. What’s your idea about Italy’s pressure equipment industry? In your opinion, what are strengths and weaknesses? Italy’s pressure equipment industry has always been a world leader. ASME began certifying manufacturers outside the US in the early 1970’s and Italy held the position of most certificate holders outside the US for more than 35 years. Recently, Italy was overtaken by China and South Korea, but still holds the position of third most ASME certified manufacturers outside the US. Italy has a tradition of ingenuity and innovation in engineering, and pressure equipment is among the most highly engineered products on the market today. Italy also enjoys a geographic advantage. Its location puts Italy in perfect position to serve the market in mainland Europe, and to ship products to North Africa, the Middle East, Asia Minor and beyond. Wherever the oil and gas industries are flourishing, there will be a need for large, highly engineered vessels in refineries and process plants. As I see it, Italy’s only challenge is socio-economic, not technological. The relative strength of the Euro and maintaining an environment favorable to the success of the manufacturing sector are keys to the future success of the Italian pressure equipment industry. Looking forward, what should be the new common points for us on which collaborating with ASME the American society of Mechanical Engineers? Standards are just one of the things ASME does to advance the science of engineering around the world. As the global economy continues to grow, there will be severe challenges to making that growth sustainable. The solutions to those challenges will come from engineers and scientists. ASME has over 300 training programs delivered all over the world to help provide the engineers and technical workforce of tomorrow with the knowledge and tools they will need to be successful in the future. ASME is always looking for partners to help train the workforce of tomorrow, and would welcome collaboration with UCC Association and the Federazione Anima in advancing those goals. □

Quali i pregi e le debolezze? L’industria italiana delle apparecchiature in pressione è da sempre un’eccellenza nel mondo. Asme ha iniziato a certificare i fabbricanti fuori dagli Usa all’inizio degli anni ’70 e l’Italia è stata, per più di 35 anni, la nazione con il maggior numero di aziende certificate, subito dopo gli Stati Uniti. Recentemente è stata sorpassata dalla Cina e dal Sud Corea, tuttavia l’Italia è la terza nazione al mondo per il numero di fabbricanti certificati Asme fuori dagli Usa. L’Italia ha da sempre una tradizione di fantasia e innovazione nell’ingegneria, e le apparecchiature in pressione sono tra i più alti prodotti d’ingegneria attualmente sul mercato. Inoltre, l’Italia gode di un vantaggio geografico: la sua posizione è perfetta per lavorare con il mercato Europeo e per commerciare con il Nord Africa, il Medio Oriente, l’Asia minore, etc. Laddove l’industria dell’Oil&Gas è fiorente ci sarà sempre più bisogno di prodotti ad alto contenuto ingegneristico, per le raffinerie e per l’industria di processo. Per come la vedo, l’unica sfida che l’Italia si trova a combattere è socio-economica, non tecnologica. La relativa forza dell’euro e l’impegno ad assicurare un ambiente favorevole al successo del settore manifatturiero sono le chiavi per il futuro successo dell’industria italiana delle attrezzature in pressione. Guardando al futuro, quali potrebbero essere i nuovi punti in comune sui quali collaborare con Asme, the American society of Mechanical Engineers? La normazione è solo uno dei fattori su cui Asme lavora per innovare la scienza dell’ingegneria e della progettazione nel mondo. Man mano che l’economia globale si sviluppa compaiono sempre nuove sfide per rendere tale crescita sostenibile; sfide le cui soluzioni arriveranno dagli ingegneri e dagli scienziati. Asme realizza oltre 300 programmi di formazione in tutto il mondo, per fornire agli ingegneri ed ai tecnici di domani le conoscenze e gli strumenti utili per essere vincenti nel futuro. Asme è sempre alla ricerca di partner qualificati che collaborino nella formazione dei tecnici del domani ed, a questo scopo, una collaborazione con l’Associazione Ucc e con la Federazione Anima sarebbe un ottimo risultato. □

Si ringraziano, oltre all’intervistato, Steve Rossi (ASME S&C Project Engineering Advisor, Liaison to Italy IWG-VIII), Giancarlo Gobbi, FOMAS Quality Group Senior Coordinator e membro internazionale del comitato ASME per le certificazioni nucleari, e Giulio Pontiggia, STF Project Engineer e Chairman del gruppo ASME Italy International Working Group (BPV VIII). l’industria meccanica 694 | 38


Focus Italcogen

DEE 2012/27/UE Efficienza Energetica:

REGISTRATI SUBITO

una direttiva, molte opportunità. Giovedì 6 novembre 2014

ore 10.00, sala Mimosa 2 presso Fiera Key Energy, Rimini 10:00 - Introduzione e saluti. Silvio Rudy Stella, Presidente Italcogen 10:10 - DLgs 102/14: gli obiettivi italiani e i DM attuativi alla luce del PAEE 2014. Marcello Capra, Direzione Generale per il mercato elettrico, le rinnovabili e l’efficienza energetica, il nucleare - Ministero dello Sviluppo Economico 10:30 - European energy and climate framework: EED an outlook to the european 2020 opportunities and what the 2030 targets imply. Fiona Riddoch, Managing director - COGEN Europe 10:45 - DLgs 102/14: possibili scenari evolutivi per la normativa sull'efficienza energetica. Giuseppe dell'Olio, Direzione Efficienza Energetica ed Energia Termica - Gestore Servizi Energetici 11:00 - L'evoluzione del meccanismo dei TEE e l'implementazione del d.lgs.102/14. Marco De Min, Direzione Mercati. Unità Produzione di energia, fonti rinnovabilied efficienza energetica - Autorità per l'energia elettrica il gas ed il sistema idrico 11:15 - CODE2: Roadmap per la Cogenerazione in Italia. Giorgio Tagliabue, consulente FAST 11:30 - Il ruolo delle ESCo nello sviluppo dell’efficienza energetica. Andrea Tomaselli, Presidente AssoEsco 11:45 - Presentazione best technology. 2G Italia 12:05 - Presentazione best technology. AB Energy 12:25 - Presentazione best technology. Turboden 12:45 - Question time e chiusura dei lavori

Media e Partner

l’INDUSTRIAMECCANICA

impresa. economia. politica. norme. export.

Convegno organizzato da

ASSOCIAZIONE ITALIANA DEI COSTRUTTORI E DISTRIBUTORI DI IMPIANTI DI COGENERAZIONE

Per maggiori informazioni Segreteria Italcogen - via Scarsellini 13 - 20161 Milano tel. +39 0245418.500 - fax +39 0245418.545 italcogen@anima.it - www.italcogen.it

Partecipazione gratuita previa iscrizione, fino a esaurimento posti disponibili.


TERMOTECNICA | Ati

Ati, sviluppare

nuove soluzioni sostenibili con opportunità di crescita

per le imprese Innovazione al centro del 69° Congresso dell’Associazione Termotecnica Italiana, l’evento si è tenuto a Milano dal 10 al 12 settembre scorso e ha visto, fra i 210 partecipanti a questa edizione, la partecipazione di numerose personalità scientifiche di alto rilievo nazionale e internazionale, che si sono confrontate sulle principali novità tecniche e sulle prospettive di sviluppo del settore.

Intervista a Maurizio Brancaleoni, Presidente Ati Lombardia

D

a sempre il Congresso Ati è un’occasione di incontro fra il mondo dell’Università e della Ricerca e il mondo industriale, una sinergia che diventa ancora più importante in tempi di crisi economica, su quali temi in particolare si sta lavorando per una sempre maggior cooperazione? Dal 1947 - anno della sua Fondazione - l’Ati ha sempre operato a favore dello sviluppo della cultura tecnica, della ricerca scientifica e industriale, dell’innovazione tecnologica e dell’applicazione della normativa nei settori dell’energia e dell’ambiente. Con la scelta di organizzare a Milano la 69° edizione del suo Congresso Annuale, l’Associazione ha voluto dare il proprio contributo al poten-

l’industria meccanica 694 | 40


TERMOTECNICA | Ati ziamento dei rapporti tra il mondo accademico e quello Industriale, alla diffusione della conoscenza e alla creazione di nuovo valore aggiunto per tutto il Paese. In un momento così difficile per l’economia nazionale – caratterizzata da una produzione che stenta a decollare anche per la mancanza di investimenti nel settore energetico e da una preoccupante situzione dal punto di vista dell’occupazione, in particolare quella giovanile – momenti come questo possono servire a creare nuove occasioni di incontro e di scambio di conoscenze. Per questo siamo particolarmente soddisfatti dell’esito di questo convegno, che ha visto l’adesione dei più importanti atenei e centri di ricerca italiani, con la presentazione di oltre 130 memorie tecniche dedicate alle tematiche congressuali, spesso sviluppate in collaborazione tra Università e azienda. Il tema dello sviluppo sostenibile, sia ambientale che economico, è un punto chiave da tenere in considerazione per un’industria competitiva. Il titolo scelto per l’edizione 2014 del Congresso Ati “L’innovazione termotecnica per uno sviluppo sostenibile e competitivo”, riassume due tendenze di grande attualità. Da una parte, infatti, c’è il bisogno di ridare competitività al nostro Paese, che continua a subire l’effetto negativo dell’instabilità politica, della corruzione e di un’economia ancora sostanzialmente stagnante, a dispetto delle previsioni. Dall’altra c’è il tema della sostenibilità, vista come chiave per uno nuovo sviluppo sociale ed economico più consapevole, nel quale giocano un ruolo di primo piano la ricerca e l’innovazione tecnologica. Da quanto emerso durante le varie fasi del Congresso, questi due aspetti dovranno imparare sempre più ad andare di pari passo, al fine di aumentare la competitività della nostra economia sullo scenario internazionale. Nei prossimi anni assisteremo a una trasformazione radicale della società, che l’edilizia (smart bulidings), le città (smart cities), le reti energetiche (smart grids), la mobilità (veicoli ibridi plug-in ed elettrici), la produzione e il consumo di energia. È fondamentale quindi iniziare fin da subito mettere in campo una politica scientifica e industriale lungimirante, in grado di unire lo sviluppo di nuove soluzioni sostenibili con nuove opportunità di crescita per le imprese. Quali sono le principali innovazioni tecnologiche per il settore dell’efficienza energetica e rinnovabili? Tra le memorie tecniche presentate in occasione del Congresso, un’elevata percentuale ha approfondito il tema delle energie alternative e rinnovabili, dell’efficienza

energetica e delle soluzioni sostenibili per la produzione e l’utilizzo di energia. Per quanto riguarda le rinnovabili, sono stati presentati numerosi progetti afferenti al settore delle biomasse e del biogas, che sembrano avere ancora notevoli potenzialità di sviluppo anche nel nostro Paese, in particolare per quanto riguarda le applicazioni nel settore agricolo e nel waste-to-energy. Da segnalare anche alcune soluzioni tecnologiche particolarmente innovative che sono riuscite ad integrare nello stesso impianto diverse fonti di energia alternativa, ad esempio eolico e fotovoltaico oppure biomasse e fotovoltaico o solare termico. Attraverso quali canali è possibile ottenere finanziamenti adeguati per questo genere di applicazioni? Per lo sviluppo di nuove soluzioni tecnologicamente avanzate e rispettose dell’ambiente, fondamentale diventa la capacità di trovare finanziamenti: in questo senso, il Congresso Ati ha voluto dare spazio anche alla presentazione delle più interessanti opportunità dei bandi internazionali. Partendo dall’analisi dei Fondi Ue 2014-2020, si è parlato in particolare di Horizon 2020, programma finanziato dedicato ai progetti di ricerca e innovazione, e del nuovo Fondo Crescita Sostenibile, avviato con la riforma degli incentivi alle imprese, che prevede finanziamenti agevolati all’innovazione. □

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IL SETTORE PROTAGONISTA | Avr / Anima

Valvole e rubinetti:

pronti a ripartire

Il Convegno Avr a Baveno: come migliorare la visione del settore per stare al passo col cambiamento l’industria meccanica 694 | 42

di Loredana Nicola


IL SETTORE PROTAGONISTA | Avr / Anima

Quali spinte stanno modificando l’industria mondiale e come può reagire il settore manifatturiero ai nuovi orientamenti?

I

l convegno organizzato dal’Associazione italiana costruttori valvole e rubinetteria ha avuto lo scopo di aggiornare la visione della produttività e della competitività del settore, valutandone pregi e difetti. Oggi il comparto manifatturiero deve infatti considerare diversi e importanti cambiamenti, potenzialmente in grado di modificare il panorama dell’industria mondiale: una sfida importante è quella di anticipare e reagire a queste tendenze. Il comparto valvole e rubinetteria presenta tutte le caratteristiche tipiche dell’industria italiana: tradizione secolare, dimensioni di piccola e media impresa, flessibilità produttiva, forte orientamento

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all’esportazione, concentrazione in aree territoriali. Ma essere vincenti nell’attuale contesto europeo non è certamente facile, nonostante efficienza, qualità e affidabilità restino gli elementi fondamentali della produzione delle nostre aziende e non venga trascurata l’innovazione nella tecnologia e nel design. La ricetta del successo arriva da Giorgio Ziemacki: «Partire dalle analisi di mercato e dalla definizione di obiettivi ambiziosi, attraverso un approccio globale a un mercato di nicchia, essere innovativi e al contempo vicini al cliente: così i membri Avr possono trovare competitività nello scenario attuale». Continua sempre il fondatore di Gz Consultans, che si


IL SETTORE PROTAGONISTA | Avr / Anima concentra particolarmente sulle opportunità di crescita di piccole e medie imprese: «Tutti voi sapete come realizzare ottimi prodotti ma non è sempre facile comprendere quale processo vi porterà i migliori ricavi». Un punto d’estrema urgenza è anche quello di «restare focalizzati sullo “Ue Sme”, se vogliamo supportare lo sviluppo delle imprese nel nostro settore» come afferma il Presidente Avr Ugo Pettinaroli alla fine della presentazione. Un’occasione mondiale per le com-

Expo 2015 e pianificato la loro visita al resto dell’Europa». È poi seguito un aggiornamento sulle iniziative e le posizioni dell’Associazione Europea con l’intervento del presidente Ceir Klaus Schneider, che ha illustrato «L’importanza di Ceir nel presente contesto Europeo», sottolineando la necessità di essere attivi a livello europeo. Di economia italiana in generale e del settore valvole e rubinetti nello specifico ha discusso invece Marco Fortis, vice presidente della fonda-

“L’ industria manifatturiera in Europa, pregi e difetti: una visione strategica, le sfide di Avr”

Ugo Pettinaroli, Presidente Avr

pagnie del settore è invece Expo 2015, come sottolineato da Sandro Bonomi, Presidente di Anima: «Expo sarà la prima grande occasione per Italia ed Europa di voltare pagina in senso positivo: la sua portata globale farà giungere milioni di turisti», spiega Bonomi. «Per avere un’idea di ciò che accadrà possiamo citare l’esempio della Cina: al momento la difficoltà principale che stiamo affrontando riguarda la possibilità di fornire visti turistici a più di sei milioni di turisti cinesi che hanno già inviato la richiesta di venire ad

zione Edison recentemente nominato Consulente dell’economia dal Premier Renzi: «I dati italiani di produzione ed esportazione sono molto positivi. Abbiamo un export di più di 113 miliardi di Euro, in cui il settore valvole e rubinetteria rappresenta una punta d’eccellenza. Inoltre l’Italia ha accumulato il più alto government primary surplus del mondo nelle ultime due decadi. È importante sottolineare come sebbene la burocrazia e la debolezza del Paese stiano minacciando la forza del manifatturiero, i nostri associati l’industria meccanica 694 | 44

non debbano essere identificati dalle agenzie di rating con gli aspetti negativi dell’Italia». Maurizio Brancaleoni, past President Avr e Vice Presidente Anima, ha poi illustrato i fattori chiave del settore italiano valvole: «Un esempio di eccellenza nel mondo, dice Brancaleoni, «basti pensare che una valvola su quattro nel mondo è di nostra produzione». Dove si potrebbe arrivare – dunque – con un Governo efficiente? Ugo Pettinaroli, presidente Avr, ha concluso affermando che le nostre compagnie non possono vincere i cambiamenti mondiali da sole, ma è necessario mantengano una forte cooperazione all’interno dell’ Associazione Europea Ceir dando, ricevendo e condividendo idee. «Bisogna dare forma al futuro seguendo queste parole chiave: semplicità, chiarezza, fiducia nel futuro e visione pragmatica, in Italia così come in tutta l’Unione Europea, in modo tale da sostenere lo sviluppo del mercato interno Europeo, dove la nostra competenza nel manifatturiero è nata e cresciuta nei secoli e dove, ne sono certo, continuerà a svilupparsi in termini di sempre maggior internazionalizzazione». Nel pomeriggio i partecipanti hanno visitiato il Jrc, Joint Research Center di Ispra. Terzo sito più importante della Commissione europea dopo Bruxelles e Lussemburgo, con un’area di 167 ettari, 183 strutture e 850 addetti, dopo più di 50 anni di sviluppo è uno dei maggiori campus di ricerca europei. Al suo interno vi sono i seguenti istituti scientifici: sviluppo e sostenibilità, parte dell’istituto dell’energia e dei trasporti e parte dell’istituto per gli elementi transuranio. Alcuni rappresentanti di Jrc, collegati in video-conferenza da Siviglia, hanno presentato le ultime news sugli studi preparatori del Meerp per l’applicazione dell’ecodesign a valvole e rubinetti. □


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FOCUS | Energia e incentivi

EXPOrt 2015: Foto © Yuri Vazzola - www.yurivazzola.com

riparte tutto dall’Europa Torna l’annuale Assemblea Generale Ordinaria Anima, che si terrà a Milano il 10 novembre a Palazzo Mezzanotte in Piazza Affari 6. Focus di quest’anno saranno le prospettive introdotte da Expo 2015 e l’evoluzione delle attività di internazionalizzazione, che da sempre vede Anima accanto a imprese e istituzioni con azioni e progetti di supporto concreto. Il programma, suddiviso in due momenti principali, consisterà in una prima parte (dalle 9.00 alle 10.00) dedicata esclusivamente ai soci, con l’assemblea privata ANIMA, e in una seconda (dalle 10 alle 12.30) aperta al pubblico e intitolata “Export 2015: riparte tutto dall’Europa”. Nel corso della giornata interverranno: • Giorgio Squinzi, presidente Confindustria, • Sandro Bonomi, presidente Anima e presidente Orgalime, • Marco Fortis, Consigliere economico del governo Renzi e Vice Presidente della Fondazione Edison e numerosi altri ospiti. l’industria meccanica 694 | 46


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FOCUS | Energia e incentivi

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mesi a EXPO


NEWS

Imprenditoria

al femminile Silvia Merlo ha vinto la Mela d’Oro: uno spicchio a tutte le donne dell’azienda

di Gloria Presotto

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iconoscere la leadership femminile come fondamentale per lo sviluppo del nostro Paese e premiarne i successi: questo il proposito della Mela d’Oro, premio istituito dalla fondazione Bellisario, nata nel 1989 da un’idea di Lella Golfo e ispirata alla prima donna manager italiana, Marisa Bellisario, storico amministratore delegato di Italtel. A ricevere l’edizione 2014 di questo prestigioso omaggio è la cuneese Silvia Merlo, vincitrice della “Mela d’oro” Marisa Bellisario “Donne ad Alta Quota”, che la premia in quanto “donna italiana esportatrice di eccellenze nel mondo”. Un riconoscimento che l’imprenditrice piemontese, amministratore delegato del Gruppo Merlo, ha accolto con grande emozione: «Il momento della premiazione è stato molto inteso» racconta Silvia Merlo. «Questo premio, ricevuto alla presenza di Napolitano, rappresenta un traguardo importante non solo per me ma per tutta l’azienda. Ne

consegno idealmente un “pezzo” a ciascuna delle donne che contribuiscono ogni giorno, col loro lavoro, al successo della nostra impresa. Lo dedico inoltre alle figure femminili della mia famiglia, che mi hanno ispirata in tutti i campi, non solo in quello imprenditoriale. Sono loro ad avermi insegnato a essere donna e imprenditrice, a coniugare impegni lavorativi e cura per la famiglia». Una fatica non da poco: «ma il multitasking è caratteristica tipicamente femminile». La Mela d’oro non è l’unico motivo per cui la ditta Merlo festeggia: nel 2014 l’impresa di San Defendente di Cervasca ha compiuto il suo cinquantesimo anno di attività. Era infatti il 1964 quando Amilcare e Natalina Merlo fondarono la loro azienda specializzata nella produzione di sollevatori telescopici; impresa che negli anni crebbe e si sviluppò fino a trasformarsi in un gruppo. Dopo tutto questo tempo, Merlo SpA è ancora molto legata al

donna manager italiana, Marisa Bellisario, storico amministraMarisa Bellisario, icona dia alla unprima Premio per donne ad “Alta Quota”

tore delegato di Italtel. A ricevere l’edizione 2014 di questo prestigioso omagè laSessanta cuneesesfida Silviai pregiudizi Merlo, vincitrice dellasi “Mela d’oro” Marisa Bellisario Una donna manager che nell’Italia degligio anni di genere, immette in un settorequello advette Alta Quota”, che la premia in quanto “donna italiana esportatrice delle nuove tecnologie- allora poco noto“Donne e scala le dell’imprenditoria. Questa l’icona che ispira il Premio “Mela di eccellenze nel mondo”. d’oro” Marisa Bellisario, promosso dall’omonima Fondazione, sorta nel 1989 da un’idea di Lella Golfo (per ricordare Un riconoscimento che l’imprenditrice piemontese, amministratore delegalo storico amministratore delegato di Italtel.) to del Gruppo ha accolto con lagrande emozione: «Il momento della Nata nel 1935 fra le colline di Cuneo, Marisa si laureaMerlo, in Economia e inizia sua carriera alla Olivetti, nell’allora premiazione è stato molto inteso» racconta Silviaapproda Merlo. in «Questo premio, semi-inseplorato settore dell’informatica. Dotata e intraprendente, la manager nel 1965 America, dove ricevutoPresidente alla presenza di Olivetti Napolitano, rappresenta un traguardo importante grazie alle sue doti viene in seguito nominata della Corporation of America. Tornata in Italia non solo perribaltando me ma perletutta Ne che sembrava destinata a fallire nell’81, diventa amministratore delegato di Italtel, sorti l’azienda. di un’azienda l’industria meccanica 694 | 48


NEWS territorio d’origine e investe tutto nell’unico stabilimento piemontese, con l’obiettivo di realizzare prodotti interamente concepiti e lavorati in Italia, pur avendo un mercato proteso soprattutto verso l’estero. «Esportiamo quasi il 90% della nostra produzione» ci conferma Silvia Merlo, «siamo market leader in Germania e nel Nord Europa; abbiamo inoltre una forte presenza in Inghilterra e operiamo attraverso 600 concessionarie e sei filiali di proprietà: attualmente stiamo aprendo la settima negli Stati Uniti». Per quanto riguarda il mercato interno, certo, la contrazione attuale dell’edilizia non ne aiuta l’espansione: «Speriamo nei prossimi anni di vedere un miglioramento anche in quest’ambito» conclude l’imprenditrice cuneese. Ma il successo dei Merlo comincia ben prima dei sollevatori telescopici: «Sono ormai cent’anni che la mia famiglia è nell’attività imprenditoriale» ci racconta Silvia «Cominciò tutto un secolo fa, con mio nonno Giuseppe Amilcare che, fabbro di professione, possedeva una bottega artigiana di lavorazione in ferro. All’epoca era già noto sulla piazza locale per essere un artigiano molto fantasioso, pronto a cercare sempre nuove soluzioni di mercato: insomma, un vero e proprio fabbro-imprenditore». Cent’anni di imprenditoria che sono stati premiati dalla Camera di Commercio con l’assegnazione alla ditta del logo di “azienda storica”. □

e che invece, grazie alla sua sapiente ristrutturazione, torna in attivo nell’arco di tre anni. Ispirandosi all’esempio della Bellisario, il Premio omaggia le donne che ogni anno si distinguono nella professione, nel management, nella scienza, nell’economia e nel sociale, sia a livello nazionale che internazionale. La Fondazione, inizialmente nata per promuovere il Premio, ha nel tempo ampliato i suoi obiettivi rivolgendosi a diversi progetti che richiamino l’attenzione sul mondo delle eccellenze al femminile. L’idea è proprio quella di tenere puntati i riflettori della politica, delle Istituzioni, dell’imprenditoria e del mondo del lavoro su progetti che affermino e promuovano le professionalità femminili. Uno dei progetti della Fondazione è quello dell’Archivio storico: fondato in occasione del ventennale del Premio intende ordinarne e valorizzarne la memoria storica, rendendola disponibile a studiosi e ricercatori. 49 | NOVEMBRE DICEMBRE 2014


PROGETTO DOGANA FACILE | Eventi internazionali

Picard 2014: alla vigilia delle grandi trasformazioni di Fulvio Liberatore e Alessandra Castaldo Easyfrontier, Progetto Dogana Facile

Innovazione tecnologica in campo doganale, trade facilitation, compliance doganale e contrasto al commercio illegale: questi i temi guida della Conferenza Picard 2014, oggetto dei numerosi lavori presentati da ricercatori ed esperti in materia doganale provenienti da universitĂ , amministrazioni doganali e private sector di tutto il mondo

l’industria meccanica 694 | 50


PROGETTO DOGANA FACILE | Eventi internazionali

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nche quest’anno Anima, rappresentata da Easyfrontier, ha partecipato ai lavori di Picard, Partnerships in Customs Academic Research and Development. Picard 2014 si è svolto a Puebla (Messico), grazie all’organizzazione congiunta della Dogana messicana, del Politecnico de Monterrey e, naturalmente, della World Customs Organization. La Conferenza annuale è sempre un’ottima occasione per conoscere i problemi, le soluzioni, le visioni e l’evoluzione concreta degli istituti doganali e degli strumenti per lo sviluppo del commercio internazionale, così come condivisi e studiati in tutte le dogane del mondo: la pluridimensionalità dei temi trattati consente di comprendere meglio le necessità di protezione e promozione dei commerci e delle imprese – necessità che, nel loro apparente contrasto, sono invece complementari. Ma quali sono stati i temi affrontati in modo più approfondito? Impatti dell’Agreement on Trade Facilitation Anzitutto, di importante attualità sono stati l’Agreement on Trade Facilitation (Atf)1 e le sue numerose implicazioni per la dogana, con particolare riferimento alla protezione dei confini (attività che, con locuzione estremamente “politica”, viene definita border management), agli accordi di libero scambio (gli ormai noti Free Trade Agreements) e alla capacità di riscossione delle dogane (le customs revenue). Tra gli impegni previsti dall’Atf vi è il miglioramento delle movimentazioni e dello sdoganamento delle merci attraverso le frontiere, in termini di efficienza, rapidità, procedure comuni e requisiti documentali uniformi2, ma in tutte le dogane del mondo resta fortissima la percezione che, una volta attraversato il confine (in entrambi i sensi, in uscita

e in ingresso), non vi siano rimedi efficaci contro il commercio illegale, l’usurpazione dei diritti di proprietà intellettuale, le violazioni degli embarghi. Sul tema, particolarmente interessante è stato l’intervento di Patricia Kumenko Furlan, dell’Università di Sao Paulo, che ha messo in luce taluni aspetti critici del border management in Brasile, caratterizzato da problematiche simili a quelle europee, tra cui la forte interdipendenza tra burocrazia e flussi fisici, la mancanza di coordinamento operativo, la parziale o mancata implementazione di sistemi informatici efficienti. La dogana unionale (nel senso di dogana dell’Ue e di tutte le istituzioni di governo comuni delle do-

infatti, può avvenire solo quando la Pa potrà bypassare i controlli senza assumere rischi significativi e agire con più efficienza per la tutela degli interessi collettivi mondiali. Una strada percorribile solo nella misura in cui le aziende aderiscano a quella partnership tra imprese e dogane, fortemente promossa da più di 90 Paesi nel mondo, che va sotto il nome di Aeo, Authorised Economic Operator. Secondo quanto previsto dall’Agreement on Trade Facilitation, le autorità doganali sono tenute a semplificare le procedure commerciali a livello globale; d’altro canto, la moltiplicazione degli accordi di libero scambio e la non armonizzazione delle regole di origine creano di fatto l’effetto

Semplificazione e trade facilitation devono passare da incremento di compliance doganale e operatori economici gane nell’Unione europea) e quella italiana hanno peraltro individuato una soluzione magistrale (anche se non tutti i Paesi Wco la condividono senza riserve): semplificazione e trade facilitation devono passare da un incremento della compliance doganale degli operatori economici. Creare sportelli unici, coordinamento telematico della documentazione necessaria per gli sdoganamenti, interfacce tra amministrazioni pubbliche titolari dei poteri di controllo e autorizzazione, infatti, è un meritorio e importantissimo passo avanti, ma si tratta pur sempre della rimozione di ostacoli ingiustificati, di efficientamento dell’azione della Pubblica amministrazione, non di semplificazione vera e propria. Essa, 51 | NOVEMBRE DICEMBRE 2014

contrario. Accordi e regole, infatti, hanno profonde influenze sui flussi commerciali e sulla facilitazione del commercio: poiché gli accordi concedono preferenze tariffarie sulla base dell’origine dei prodotti, la proliferazione di accordi con regole di origine divergenti (non a caso si parla di “Noodle Bowl Syndrom”, la sindrome della scodella di spaghetti) spesso complica le procedure di attestazione e verifica dell’origine, le quali possono comportare un aumento dei costi di conformità per le imprese, creando di fatto un’ulteriore barriera al commercio stesso. Sul tema, di particolare interesse è il lavoro di Jisoo Yi, dell’Università di Canberra, sull’effettivo sfruttamento degli Fta i cui risultati, sebbene


PROGETTO DOGANA FACILE | Eventi internazionali basati sull’osservazione condotta presso alcune aziende produttrici coreane, sono condivisibili in particolare da quegli operatori che muovono i primi passi all’interno della tematica della gestione dell’origine: le procedure necessarie per avvalersi degli Fta comportano oneri in termini di costi interni, stimati nel costo e nel tempo necessari per conformarsi alle norme di origine da parte dello staff coinvolto e nella preparazione dei documenti, e costi esterni (ad esempio per consulenze), che risultano tipicamente più onerosi per le imprese di più piccole dimensioni. In un contesto globale di sempre nuovi e intricati accordi, con regole di origine diverse, dovrebbero essere attivate iniziative volte a ridurre tali costi di conformità, costi che possono ridurre sensibilmente i benefici derivanti dagli accordi di

modo pressoché trascurabile, una diminuzione delle revenue doganali, l’attuazione dell’Atf non dovrebbe incidere (stando ai paper presentati proprio da ricercatori e studiosi provenienti da tali Paesi) sul volume delle riscossioni delle dogane; anzi, il previsto aumento negli scambi transfrontalieri reso possibile da procedure più trasparenti e prevedibili dovrebbe portare effetti positivi anche su questo versante. Strumenti per l’anticontraffazione Un altro tema emerso dai lavori presentati e dal dibattito sviluppatosi durante la Conferenza, particolarmente sentito anche dalle aziende del nostro comparto, è stato quello del ruolo delle dogane nel rendere sicura la supply chain e nel prevenire il commercio illegale.

Lotta al falso: necessarie norme più coerenti e protocolli di intesa da parte della Wco libero scambio. La maggior parte delle misure previste dall’Atf sono pensate per migliorare e snellire i processi doganali. Tuttavia alcuni governi, in particolare quelli dei Paesi meno sviluppati, dove una quota sostanziale delle entrate fiscali è rappresentata proprio dalle customs revenue (dazi), hanno manifestato una certa preoccupazione verso i potenziali impatti dell’Atf, temendo perdite e impatti negativi sulla propria fiscalità. Sebbene un limitato numero di misure possa potenzialmente provocare, ma in

Vi è sempre più consapevolezza della necessità di una gestione rapidissima dei traffici alle frontiere, volta a eliminare barriere inutili e a ridurre gli oneri sul commercio; tuttavia, la globalizzazione ha facilitato anche il commercio illegale, con impatti negativi su crescita economica, stabilità, salute e sicurezza. Per far fronte alla continua evoluzione di tali minacce transfrontaliere, vi è la necessità di una maggiore cooperazione fra le diverse agenzie specializzate e di un miglioramento del ruolo che le dogane, grazie alla loro posizione “unica” alle frontiere, possono giol’industria meccanica 694 | 52

care sul fronte della lotta al commercio illegale, che si sta spostando sempre più verso la contraffazione e la violazione della proprietà intellettuale. E proprio il tema della tutela dei diritti di proprietà intellettuale (che va ad agganciarsi alle più acute preoccupazioni delle imprese italiane capaci di fornire grande valore aggiunto ai prodotti industriali: protezione del made in, lotta alla contraffazione, tutela della riservatezza commerciale) è quello che polarizza oggi l’attenzione delle dogane e che rende delicatissima la transizione verso il pacchetto di semplificazioni previsto dalla Wto. Nel nostro comparto la contraffazione è molto insidiosa, sia dal punto di vista degli operatori da essa danneggiati, sia per la sicurezza delle persone in quanto, a prima vista, i prodotti contraffatti sono molto meno facilmente individuabili dai consumatori rispetto a quelli di altri settori quali, ad esempio, il tessile e l’abbigliamento. Si pensi all’utilizzo di acciai radioattivi, materiali che hanno un’intrinseca pericolosità riscontrabile sul lungo periodo, ma che non creano all’utilizzatore nessun tipo di disturbo tecnico-operativo nell’immediato: difendersi da tale forma di illicit trade è molto difficile per le aziende che operano nella piena legalità. A livello globale, le tutele sono ancora poco armonizzate e talora contraddittorie ed è qui che l’azione della Wco sarà particolarmente intensa nei prossimi anni, favorendo protocolli di intesa ma anche l’adozione di norme più coerenti, che consentano di ridurre un fenomeno altrimenti destinato a crescere in modo esponenziale. Il digital dilemma Altro tema caldo della conferenza è stato poi quello del cosiddetto “digital dilemma”, ossia dell’impatto che la crescente digitalizzazione dei


PROGETTO DOGANA FACILE | Eventi internazionali commerci comporta sull’operatività delle dogane. La crescita del commercio elettronico pone, infatti, una sfida non soltanto per la tassazione sul reddito delle aziende che operano nel mondo degli scambi di bit, ma anche per la tassazione doganale. Grazie all’ecommerce, i consumatori di un Paese possono acquistare da venditori situati in altri Paesi senza la necessità di un intermediario fisico. Nel caso di vendita di beni, l’oggetto viene intercettato dalla dogana al passaggio del confine e viene da questa tassato, non rilevando la localizzazione di chi vende ma solo quella di chi acquista (entro certi limiti). Tuttavia, il problema diviene acuto e inedito per la dogana quando la vendita riguardi quei prodotti realizzati attraverso strumenti elettronici (quali, ad esempio, progetti e disegni per la realizzazione remota di prodotti mediante stampanti 3D) che fisicamente non “passano” attraverso le frontiere geografiche vigilate dalle dogane. Le tematiche emerse a Picard 2014, sulle quali Wto e Wco stanno lavorando, non riguardano perciò solo contesti locali limitati, ma stimolano un crescente livello di attenzione in tutto il mondo, attribuendo alle dogane un ruolo sempre più ampio di controllo e “gestione” dei confini, intendendo per tali non solo quelli geograficamente posti tra un Paese e il resto del mondo ma soprattutto quelli idealmente collocati sulla soglia delle aziende, laddove concretamente si realizzano gli interessi degli operatori economici. A questi ultimi resta, pertanto, la scelta di percorrere la strada di una collaborazione aperta con le amministrazioni doganali del mondo, attraverso l’adozione delle certificazioni previste da tutte le normative dei Paesi aderenti alla Wco come, ad esempio, l’Aeo. □

Validazione dei Programmi Formativi Anima da parte di Incu Proprio durante la Conferenza Picard 2014, il Progetto Dogana Facile di Anima ha ottenuto da Incu – International Network of Customs Universities, di cui la Federazione è membro – il riconoscimento dei propri programmi formativi su tematiche doganali. Tali percorsi formativi, articolati in moduli tematici, sono declinati allo scopo di guidare le aziende attraverso il tortuoso cammino del commercio internazionale e sono progettati per fornire loro la comprensione di base, gli strumenti e le conoscenze necessarie per essere compliant con la normativa, in modo da governare i numerosi adempimenti, documenti e dichiarazioni che riguardano la movimentazione delle merci nei traffici internazionali, affinché possano gestire le procedure e le attività doganali con maggiore consapevolezza. Il primo incontro formativo dopo il positivo riconoscimento di Incu si è tenuto il 24 settembre scorso presso la sede di Anima, sul tema della classifica doganale. Il 22 ottobre scorso si è tenuta un’altra giornata sulla conoscenza delle regole e dei criteri per la determinazione del valore delle merci in dogana, le voci di costo che concorrono a definire il valore e le sue eccezioni.

Le sfide dell’e-commerce: come tassare un prodotto stampato in 3D? Accordo sottoscritto in sede di World Trade Organization (Wto) a Bali, nel dicembre 2013, con la volontà di giungere finalmente a vere facilitazioni procedurali, garantendo al contempo la sicurezza degli scambi. Nonostante l’immediata accoglienza molto positiva e l’impegno aperto e incoraggiante dei vari membri Wto, l’accordo ha subito una grave battuta d’arresto quando è venuto a mancare, in corrispondenza della deadline prefissata al 31 luglio 2014, il consenso all’adozione del Protocollo che avrebbe dovuto aggiungere l’Atf all’attuale framework normativo della Wto. Le riflessioni e le consultazioni con i singoli membri per cercare di sbloccare la situazione e arrivare a un’intesa comune sono già state avviate.

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Alcune facilitazioni tecniche erano già presenti nelle Guidelines for Immediate Release of Consignments by Customs adottate nel 2007 dalla Wco, che riflettono i principi applicati dalle moderne amministrazioni doganali nel garantire sdoganamenti rapidi, tenendo conto dell’uso diffuso dello scambio elettronico dei dati; i Paesi che già hanno dato implementazione alle linee guida Wco si troveranno, pertanto, più facilitati nell’implementazione delle previsioni dell’Atf. Vedi: Dr. Cezary Sowinski, Dhl Express: “Wco Immediate release guidelines – State of application in the eve of the Tfa adoption”.

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Strumenti contro la crisi

Integrazioni fra imprese: nuove sfide per la competitivitĂ

di Marco Fioretti l’industria meccanica 694 | 54


Strumenti contro la crisi

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el difficile contesto economico degli ultimi anni è sempre più evidente che le Pmi, a causa delle loro ridotte dimensioni, hanno progressivamente perso di competitività nel settore di riferimento. Tra le motivazioni più rilevanti ci sono la produzione di prodotti o servizi limitati, che non completano le esigenze dei clienti; una ristretta estensione geografica dell’attività e una pressoché nulla internazionalizzazione; la mancanza di ricerca e quindi di sviluppo di competenze; il fatto che l’impresa non riesca a ottimizzare gli acquisti perché non ha massa critica e infine una scarsa solidità finanziaria, che preclude investimenti e appalti di rilievo. Davanti a tali difficoltà una valida soluzione – adottata sempre più spesso dalle aziende – è l’integrazione con altre imprese allo scopo di raggiungere una massa critica sufficiente per svolgere attività che non sarebbero altrimenti alla portata della singola azienda. L’associazione temporanea tra imprese (Ati) L’associazione temporanea tra imprese è certamente la forma di integrazione-collaborazione più semplice e più economica, un’aggregazione temporanea e occasionale per lo svolgimento di un’attività, limitatamente al periodo necessario per il suo compimento. Essa nasce dalla convenienza, per due o più imprese che partecipano ad una gara d’appalto (o che stipulano contratti di grande valore con la pubblica amministrazione), a collaborare tra loro, con lo scopo da un lato di garantire al committente l’esecuzione integrale e a regola d’arte dell’opera, e dall’altro di non essere costrette a ricorrere alla costituzione di un’impresa comune o di un consorzio che, in caso di esito negativo della gara, sarebbe destinato a scomparire immediatamente, con dei costi peral-

tro difficilmente recuperabili. Con la costituzione dell’associazione temporanea, le imprese associate, pur restando giuridicamente soggetti distinti, possono quindi formulare un’offerta congiunta, obbligandosi a realizzarla congiuntamente. Questa offerta viene presentata per il tramite di una delle imprese associate, che assume la veste di impresa capogruppo e si assume l’impegno di curare i rapporti tra il raggruppamento e il committente. Il rapporto esistente tra le associate e la capogruppo si identifica con la figura del mandato collettivo con rappresentanza. Prima della presentazione dell’offerta, infatti, le imprese associate devono conferire un mandato collettivo speciale con rappresentanza a una di esse, qualificata capogruppo, che

sua individualità e un suo distinto rapporto fiscale con l’Erario. L’Associazione temporanea di scopo (Ats) L’Ats è invece una forma di Ati costituita per il raggiungimento di un determinato scopo, per esempio lo sviluppo di un progetto di R&S complesso (l’Ati di solito è invece utilizzata per la partecipazione ad appalti consistenti). In genere quando nella Associazione Temporanea vengono coinvolti Istituti Universitari o Centri Pubblici di Ricerca che non sono inquadrabili tra le ordinarie imprese industriali, di servizi o commerciali aventi come fine il lucro, si opta per la Ats , il cui scopo è lo sviluppo del programma di R&S.

Collaborare è spesso l’unica via per svolgere attività altrimenti non alla portata della singola azienda formula l’offerta in nome e per conto proprio e delle mandanti. Ci possono essere Ati di tipo orizzontale, quando le società partecipanti effettuano la medesima attività e si costituiscono in Ati solo allo scopo di dividere un lavoro di elevate dimensioni, oppure ATI verticali, che si caratterizzano invece per la presenza di imprese che effettuano attività differenti ma corrispondenti a parti complementari di un’opera complessa. Per la costituzione è necessaria la stipula di un atto pubblico o di una scrittura privata autenticata. Dal punto di vista fiscale, tranne il caso in cui le opere siano indivisibili o le imprese si comportino in modo unitario, ogni azienda mantiene la 55 | NOVEMBRE DICEMBRE 2014

Quando viene costituita una Ati o Ats è necessario dettagliare accuratamente gli oneri e gli obblighi del Capofila verso terzi e verso i membri nonché gli oneri degli altri membri, le modalità e le percentuali di ripartizione dei costi e dei ricavi. Di norma ricade sulla impresa Capofila il coordinamento e la rendicontazione al committente. I contratti di rete A differenza dell’Ati, il contratto di rete costituisce una forma di associazione e integrazione non occasionale ma stabile allo scopo di portare avanti nel tempo una attività comune fra le imprese. Nel momento in cui è previsto un fondo patrimoniale comune (una


Strumenti contro la crisi sorta di capitale sociale) e un organo di gestione, il contratto di rete assume una fisionomia giuridica assimilabile, secondo alcuni, al Consorzio di imprese con attività esterna. In pratica si passa da una “rete contratto” a una “rete soggetto” che può assumere impegni con soggetti terzi. Il contratto di rete è soggetto a iscrizione nella sezione del registro delle imprese presso cui è iscritto ciascun partecipante e l’efficacia del contratto inizia a decorrere da quando è stata eseguita l’ultima delle iscrizioni prescritte a carico di tutti coloro che ne sono stati sottoscrittori originari. Le modifiche al contratto di rete sono redatte e depositate per l’iscrizione a cura dell’impresa indicata

autenticata, ovvero per atto firmato digitalmente a norma dell’articolo 25 del Decreto Legislativo 7 marzo 2005, n. 82. Dal punto di vista fiscale solo nel caso di “rete soggetto” si viene a creare una nuova entità autonoma, distinta dalle imprese o cooperative partecipanti, e pertanto titolare di partita Iva e soggetto a Ires e Irap. Per i contratti di rete era prevista un’agevolazione fiscale che consisteva in una sospensione d’imposta della quota degli utili dell’esercizio destinata, fino al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2012, al fondo patrimoniale comune o al patrimonio destinato all’affare. La quota degli utili doveva essere

Associazioni temporanee, contratti di rete e fusioni sono le principali forme d’integrazione nell’atto modificativo, alla sezione del registro delle imprese presso cui è iscritta la stessa impresa. L’ufficio del registro delle imprese provvede alla comunicazione della avvenuta iscrizione delle modifiche al contratto di rete a tutti gli altri uffici del registro delle imprese presso cui sono iscritte le altre partecipanti, che provvederanno alle relative annotazioni d’ufficio della modifica; se è prevista la costituzione del fondo comune, la rete può iscriversi nella sezione ordinaria del registro delle imprese nella cui circoscrizione è stabilita la sua sede. Con l’iscrizione nella sezione ordinaria del registro delle imprese nella cui circoscrizione è stabilita la sua sede la rete acquista soggettività giuridica. Per acquistare la soggettività giuridica il contratto deve essere stipulato per atto pubblico o per scrittura privata

accantonata in una apposita riserva e concorreva a formare il reddito se utilizzata per scopi diversi dalla copertura delle perdite di esercizio ovvero venendo meno l’adesione al contratto di rete. L’importo che non concorre alla formazione del reddito d’impresa non poteva, comunque, superare il limite di un milione di euro. C’è inoltre la possibilità di accedere a finanziamenti, contributi in conto interesse e contributi in conto capitale previsti da vari bandi promossi da Enti Pubblici in corso continuo di aggiornamento. La fusione La fusione societaria consiste in un procedimento di integrazione, per sua natura definitivo e irreversibile, attraverso il quale due o più società confluiscono in una unica entità sol’industria meccanica 694 | 56

cietaria. Esistono due tipi essenziali di fusione: quella che comporta la costituzione di una nuova società (fusione propriamente detta o in senso stretto) e quella in cui una o più società si fondono in una di esse, che le assorbe (fusione per incorporazione). Di seguito vengono esaminati i principali vantaggi e scopi della fusione: • produttivo: migliore utilizzo e sfruttamento degli impianti; aumento ed integrazione delle capacità produttive; integrazione delle fasi produttive; • commerciale: aumento della competitività; riduzione della concorrenza mediante l’acquisizione di una impresa concorrente; ampliamento e integrazione della gamma dei prodotti; miglioramento della posizione contrattuale o delle possibilità in tema di pubblicità e tecniche di commercializzazione; • tecnologico: acquisizione di marchi, brevetti, licenze, segreti di fabbricazione, know-how, diritti di sfruttamento; conseguimento di economie di scala; sviluppo di ricerca e progettazione; • amministrativo: riduzione dei costi amministrativi; uso di strutture e sistemi informativi avanzati; • logistico: ottimizzazione del processo distributivo (trasporto, magazzinaggio ecc.); • finanziario: compensazione di squilibri nelle strutture delle imprese che si fondono; miglioramento delle condizioni di negoziazione con gli istituti di credito. La fusione viene realizzata per mezzo di un iter complesso, disciplinato dagli art. 2501-2505 quater CC. I principali passaggi per porre in essere una fusione sono i seguenti: progetto di fusione, delibere di fusione, atto di fusione, adempimenti contabili e fiscali successivi. □


global comfort technology

MCE organizza il Roadshow

COMFORT TECHNOLOGY Progettare e installare l’integrazione per l’efficienza I temi portanti Smart plant e smart city, l’integrazione impiantistica tra edificio e territorio. Aggiornamento sul quadro legislativo per l’efficienza energetica degli edifici. Il recepimento nazionale delle norme tecniche europee per l’efficienza energetica degli edifici. La diagnosi energetica degli edifici, aspetti applicativi e procedurali. Le tecnologie per l’efficienza energetica, elementi di innovazione in relazione al nuovo contesto: impianti e building automation. Riqualificazione energetica degli edifici: potenziali di mercato ed opportunità finanziarie.

Gli incontri del Roadshow Milano / Politecnico Bovisa ~ 20 novembre 2014

La partecipazione agli incontri

Padova / Villa Ottoboni ~ 26 febbraio 2015

sarà gratuita e darà diritto

Roma /Università La Sapienza ~ 22 aprile 2015 Catania /Università degli Studi ~ 18 giugno 2015

a ricevere crediti formativi.

Bari /Politecnico ~ 24 settembre 2015

È richiesta la preregistrazione

Milano /Politecnico Bovisa ~ 19 novembre 2015

online su www.mcexpocomfort.it Per informazioni: sabrina.lattuada@reedexpo.it - tel. 02.43517026

organizzato da:

in collaborazione con:

con il patrocinio di:

www.mcexpocomfort.it


FIERE

Italia che esporta

numeri positivi a Geofluid l’industria meccanica 694 | 58


FIERE

S

oluzioni all’avanguardia e una forte propensione all’export: questi gli elementi presenti fra gli stand di Geofluid, la biennale dedicata alla perforazione e ai lavori del sottosuolo svoltasi a Piacenza tra il 1 e il 4 ottobre. Alla mostra erano rappresentati tutti i settori del comparto, dalla ricerca e perforazione di pozzi d’acqua, ai pozzi esplorativi e geotermici a bassa entalpia fino alle più recenti macchine e tecnologie per la messa in opera di fondazioni speciali, dalle metodologie di indagine geotecnica, geologica e geofisica al risanamento idrogeologico e ambientale. Quattro le aree tematiche principali: Geotech, dedicata alle macchine e alle attrezzature per le indagini geognostiche e geotecniche; Geotunnel, in cui l’esposizione verteva su attrezzature e strumentazioni per la costruzione di gallerie; No Dig, focalizzata sulla perforazione guidata e la trivellazione orizzontale e infine Geocontrol, con l’esposizione di strumentazioni ed attrezzature per analisi, monitoraggio ambientale, bonifica dei terreni, idrogeologia e difesa del suolo. «I clienti vengono perché hanno un interesse specifico, sanno bene cosa e chi troveranno», conferma Federico Pagliacci, Developement Vice President di Soilmec, ditta che ha puntato molto sulla nuova perforatrice idraulica per pali di grande diametro SR-45.

A ottobre la ventesima edizione della fiera della perforazione Un risultato positivo, ma che attualmente non apre tuttavia spiragli su un’immediata ripartenza del mercato domestico: i contatti creati in fiera sono stati infatti, a detta delle aziende espositrici, quasi tutti esteri. Comportamento che è una proiezione del trend economico attuale: «I nostri clienti sono per lo più stranie59 | NOVEMBRE DICEMBRE 2014

ri: quest’anno sono entrati in gioco anche gli africani» conferma Ilaria Favella, marketing manager di Saer, che per quanto riguarda il mercato interno sostiene invece che «purtroppo è fermo e non vediamo, a breve, segnali di ripresa». Leggermente più positiva l’opinione di Raffaella Viola, addetta marketing di Comacchio Srl, azienda che a Geofluid ha presentato quattro nuovi modelli di macchine, tutte relative al settore delle fondazioni: «In Italia qualcosa in più rispetto all’anno scorso c’è, ma i segnali di ripresa sono molto deboli». L’azienda esporta infatti quasi il 95% della produzione, in un centinaio di Paesi diversi «Si va dai mercati del Nord Europa, dove siamo tradizionalmente molto forti, fino ad arrivare agli Usa e all’America latina». Più ottimista Silvia Barone, marketing manager di Mattei, azienda specializzata nella produzione di compressori nudi, ossia privi di motore abbinato «Per noi la fiera è stata molto positiva: abbiamo registrato diversi nuovi contatti, anche italiani, interessati alle nostre novità, vale a dire i compressori M e Mc. D’altronde i nostri clienti sono in gran parte essi stessi espositori di Geofluid». Espositori che a Geofluid hanno raggiunto in questa edizione il numero di 244, e con 331 brand e 12 mila visitatori, la fiera si è confermata un evento ad alto contenuto specialistico e una manifestazione completa in termini di offerta espositiva del settore di riferimento. Oltre alla parte espositiva, la fiera ha ospitato una serie di convegni di grande interesse a attualità, organizzati da associazioni, istituzioni e università. Iniziative che hanno costituito un’utile occasione di aggiornamento professionale presentando nuove normative, tecnologie innovative e anticipando le tendenze di mercato. □ g.p.


FOCUS | Sicurezza nel Mercato

flash interna ROMANIA - Il piano Grande Infrastruttura in Commissione Europea Il Ministero dei Fondi Europei ha trasmesso il 15 ottobre alla Commissione europea tramite il sistema informatico di comunicazione – Structural Funds Communication, la proposta del Programma Operativo Grande Infrastruttura 2014 - 2020. Questo programma ha un’allocazione finanziaria di circa 9,4 miliardi di euro e promuove gli investimenti d’interesse nazionale nei settori trasporti, ambiente e gestione del rischio energetico. L’invio della proposta ufficiale del Programma è un passo importante per la Romania, date le sfide dello sviluppo nel periodo 2014 - 2020 e l’esperienza del periodo 2007 -2013 e dimostra l’importanza di un coordinamento efficace e di una visione strategica nella promozione delle infrastrutture nazionali. (ICE BUCAREST) ROMANIA - Il governo promuove rinnovabili, biomasse e cogenerazione Per promuovere le energie rinnovabili, i programmi 2014-2020 del governo romeno prevedono importanti sovvenzioni per la produzione di biocombustibile e una allocazione di quasi 245 milioni di euro per la crescita della capacità installata derivante da fonti rinnovabili di energia elettrica e termica e per la promozione dell’utilizzo della cogenerazione energetica (elettrica e termica) ad alto rendimento (fonte newsletter DEI/Sole 24 Ore) RUSSIA - Accordo con la Cina per fornitura gas Entrato in vigore l’accordo delle forniture del gas russo verso Cina attraverso il gasdotto orientale – firmato ieri il rispettivo accordo intergovernativo russo – cinese. Il Ministro dell’energia Alexander Novak e il Presidente dell’Ente statale dell’Energia della Cina hanno firmato ieri l’accordo di collaborazione nel settore delle forniture del gas naturale russo attraverso il gasdotto orientale,

dice il lancio pubblicato sul sito web del Governo russo. Il 21 maggio scorso Gazprom e la Cnpc avevano sottoscritto un accordo trentennale per la fornitura di 38 miliardi di metri cubi di gas naturale lungo il gasdotto Sila Sibiri (tratto orientale) dai giacimenti Ciajanda e Kovykta a partire dal 2019. L’importo complessivo del contratto è di $400 miliardi. E’ stato sottoscritto pure l’allegato tecnico all’accordo – dallo stesso Miller e dal vice presidente Cnpc Wang Yongchun. Il contratto di maggio prevede che la Cina versi a Gazprom un anticipo di 25 miliardi di dollari da destinare a coprire le spese di costruzione del gasdotto Sila Sibiri. In effetti, i lavori sono iniziati il 1° settembre scorso.

BRASILE - Distribuzione di gas naturale Con la prospettiva di un aumento dell’offerta di gas naturale nel Paese, derivante principalmente dallo sfruttamento della falda del prè-sal nei prossimi anni, i principali distributori di energia elettrica stanno investendo in un nuovo ramo: la gestione e la commercializzazione di gas naturale. In accordo con il Piano decennale di espansione dell’energia 2023 (Pde), la produzione di gas naturale del Brasile dovrà crescere dagli attuali 62,2 milioni di metri cubi giornalieri ai 134,31 milioni in dieci anni. Lo studio fatto dalla Epe, indica anche che la domanda di energia in Brasile crescerà da 82,5 milioni di metri cubi giornalieri a 127,7 nello stesso periodo. Considerando soltanto la domanda dell’industria si stima che passerà dai 32,2 milioni di metri cubi ai 54,3 milioni entro il 2023. Così la Comerc ha creato una joint-venture con la Gas Energy per prestare servizi nell’area del gas naturale chiamata Comerc Gas (la Comerc detiene il 60% e la GE il 40%). La nuova impresa prevede una crescita del 40% per il mercato industriale di gas naturale nei prossimi cinque anni con la commercializzazione di piú di 40 milioni di m3 giornalieri. (ICE SAN PAOLO)

l’industria meccanica 694 | 60


FOCUS | Sicurezza nel Mercato

zionalizzazione ARGENTINA - PlusPetrol acquisisce Apco La compagnia Pluspetrol, importante produttore del settore petrolifero in Argentina, Perù, Bolivia e Angola, ha dichiarato venerdì di aver raggiunto un accordo per l’acquisto di Apco Oil & Gas, per 427 milioni di USD dollari. WPX energia, che controlla il 69% di Apco, si dichiarata a favore dell’accordo. (ICE BUENOS AIRES) ARGENTINA - Cresce del 2,26% l’indicatore Construya L’lndicatore Construya (IC), che misura l’evoluzione dei volumi di materiali da costruzione venduti al settore privato dalle imprese leader del settore, parte appunto del Grupo Construya (mattoni ceramici, cemento Portland, calcestruzzo, tondino in acciaio, infissi in alluminio, pavimenti e rivestimenti ceramici, adesivi, pitture impermeabilizzanti, sanitari, rubinetteria e tuberie per l´acqua), ha segnalato che le vendite delle imprese del gruppo, corrette per stagionalitá, hanno avuto un incremento mensile pari al 2,26 % nel mese di settembre c.a. rispetto ad agosto.(ICE BUENOS AIRES) MESSICO - Aumenta la domanda di componentistica automtive Cresce la domanda di componenti per il settore automotive messicano. L’ingresso produttivo nel Paese Latinoamericano delle maggiori case automobilistiche mondiali ha generato una vigorosa domanda di componenti, soprattutto di secondo e terzo livello, non soddisfatta a livello locale. Il Messico importa 71,764 miliardi di dollari in componenti per il settore automotive, pari a circa il 71% della domanda domestica. Nel paese operano 1.500 imprese del comparto di cui cui 345 sono fornitori di primo livello (tier 1). Delle maggiori 100 imprese mondiali del

settore 89 sono presenti in Messico con stabilimenti produttivi. Il superministro dell’economia Videgaray ha chiesto al Banco Nacional de Comercio Exterior (Bancomext) di lanciare un programma per aumentare il contenuto nazionale del settore automotive.(ICE CITTÀ DEL MESSICO) THAILANDIA - Piano di sviluppo infrastrutturale Il piano di sviluppo infrastrutturale annunciato dal nuovo governo avrà un valore di quasi 20 miliardi di Euro, sensibilmente ridotto rispetto al piano da 50 miliardi del governo precedente. La priorità va al trasporto su rotaia, soprattutto a Bangkok con 6 nuove linee metropolitane; a seguire, autostrade, aeroporti (priorità al Terminal 2 dell’aeroporto internazionale di Bangkok) e porti.

ITALIA - La presenza delle imprese di costruzione italiane nel mondo – Rapporto ANCE Fatturato prodotto all’estero più che triplicato in meno di 10 anni (dai 3 miliardi del 2004 ai 9,5 del 2013), produzione aumentata dell’8,6%, portafoglio commesse arricchito di 319 nuovi lavori per complessivi 17 miliardi di euro. Sono i risultati dell’indagine Ance sulle imprese di costruzione italiane presenti all’estero. SUD AFRICA - Progetto macchine per industria alimentare CE L’Associazione federata Assofoodtec, insieme a Confindustria, ha recentemente incontrato esponenti del Department of Trade and Industry del Sud Africa per analizzare le opportunità e verificare la fattibilità di una missione imprenditoriale nel paese incentrata sulle macchine per trasformazione, conservazione e confezionamento alimentare.

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FOCUS | Energia e incentivi

Una vetrina per il gelato vince il Compasso d’Oro di Giò Ponti V

incere il premio più importante del design grazie a una vetrina per il gelato: è il caso di Ifi, che con Bellevue Panorama ha ricevuto a maggio di quest’anno il Compasso d’Oro, vero e proprio Oscar del design nato nel 1954 da un’idea di Gio Ponti e assegnato ogni tre anni da Adi, la celebre Associazione per il Disegno Industriale. L’azienda di Tavullia ha vinto grazie al tavolo-bacheca Bellevue con tecnologia Panorama, oggetto innovativo disegnato da Marc Sadler in collaborazione con il dipartimento R&D di Ifi.

La novità principale di questo prodotto – oltre all’innegabile valore estetico – è stata coniugare caratteristiche finora ritenute inconciliabili: la perfetta conservazione del gelato nei banchi a pozzetto e la visibilità dei gusti nelle vetrine. In Bellevue ciò è reso possibile da un sistema che sostituisce i classici coperchi rotondi con chiusure ermetiche in vetro pirolitico, temperato e riscaldato. Coperchi che, sollevati, fungono anche da barriera tra operatore e consumatore e permettono al contempo di vedere il prodotto e conservarlo in modo ottimale. Le

vasche, dalla struttura a U, possono essere accostate potenzialmente all’infinito, mantenendo le carapine sempre equidistanti. L’altezza ribassata del piano (87 cm invece dei consueti 95 cm) permette infine di vedere meglio il gelato rispetto ai pozzetti tradizionali. Così ha commentato il Presidente di Ifi, Gianfranco Tonti: «Ricevere il massimo riconoscimento nel campo del design è una grande soddisfazione, e una testimonianza per le aziende che, con passione e sacrificio, intendono continuare a operare e a dare lavoro in Italia, un’occasione

Ifi si dedica alla , cultura dell’innovazione fin dagli anni 60 l’industria meccanica 694 | 62


per rilanciare il messaggio che guardare al domani significa veicolare nuovi linguaggi, nuove idee, nuovi percorsi». D’altronde Ifi si dedica alla cultura dell’innovazione fin dagli anni Sessanta, quando progettò il primo banco bar industriale, e prosegue su questa via grazie al suo dipartimento di ricerca e sviluppo, dove oltre trenta professionisti interni lavorano con industrial designer affermati ed emergenti e collaborano con gli studenti di design. «Per la nostra filosofia e per la nostra vision» continua Tonti «il Compasso d’Oro è il traguardo più ambito, una

medaglia che tutti, alla Ifi, possono appuntarsi con merito e orgoglio. Allo stesso tempo va inteso come una responsabilità e un nuovo punto di partenza, perché, come è giusto che sia, ci impone di essere onorato nel tempo a venire, nel segno dell’innovazione». Un premio ancor più importante poiché si tratta del Compasso d’Oro più recente, quello con cui l’Adi si presenterà all’Expo Universale del 2015 e tramite cui Ifi diventa ambasciatrice nel mondo del “saper fare”

nazionale. Inoltre, vincere il Compasso d’Oro significa per un’azienda entrare a far parte della Collezione Storica del Premio Compasso d’Oro Adi, dichiarata “Bene di interesse Nazionale”. Il marchio non è nuovo ai riconoscimenti per le idee innovative: aveva già ottenuto una Segnalazione Compasso d’Oro con la vetrina gelato Tonda nel 2008, oltre a diverse selezioni negli annuari Adi Design Index. □ g.p.

Ifi sarà ambasciatrice a Expo 2015 del “saper fare” nazionale


FOCUS Case | Energia History e incentivi

Chimar:

La nostra visione è

integrare Intervista a Marco e Giovanni Arletti, Ceo e Presidente di Chimar SpA

In tempi di crisi vince chi è capace di trasformarsi. E il 2009 è stato l’anno della svolta per Chimar, l’azienda fondata a Carpi da Giovanni Arletti e il figlio Marco: invece che dedicarsi esclusivamente alla produzione di imballaggi, ha sviluppato la logistica per offrire un servizio totale

Chimar trasforma legno, compensato, cartone, plastica, per produrre imballaggi in grado di proteggere prodotti in trasporti di lunga durata. Ma c’è molto altro: soluzioni su misura, stoccaggio, carico, collaudo a destinazione. Chimar ha al suo interno due anime. La prima è quella produttiva/manifatturiera, con la quale siamo nati: è composta da una apposita divisione in grado ormai di offrire la produzione di tutte le tipologie di imballaggio. L’altra anima, nata nel 2009, in pieno periodo di crisi economica per il mercato italiano, è una divisione dedicata interamente alla logistica, rendendo l’azienda un vero e proprio provider di servizi a tutto tondo. Insomma, nati con un’attività di produzione packaging abbiamo integrato la dimensione del servizio di logistica, e i numeri danno ragione a questa strategia: oggi lavoriamo su 18 stabilimenti produttivi e servizi logistici, fatturiamo 40 milioni di euro e diamo lavoro a più di 300 persone. Ed è proprio la parte dedicata alla logistica che ci permetterà di crescere ulteriormente, prevediamo infatti di chiudere il 2014 con un +25% rispetto all’anno scorso. Fra i nostri clienti ci sono, ad esempio, New Holland, Iveco, e siamo l’unico centro ricambi al mondo di Lamborghini.


Quali soluzioni per integrare ulteriormente la dimensione logistica? Proprio allo scopo di sviluppare i trasporti internazionali e offrire un servizio a 360 gradi, è da poco nata una rete di impresa, si chiama Scinet, frutto dell’intesa fra Chimar, la Arcese di Arco, grande player nel settore spedizioni come e la Ventana Serra di Cavenago, partecipata al 100% dal gruppo Arcese e specializzata nelle spedizioni mare-aereo. In questo modo il cliente può relazionarsi con un unico referente per le operazioni non solo di imballaggio, ma anche di logistica e spedizioni. Con il raggio d’azione di Scinet si apre così la possibilità di conquistare, oltre a Italia ed Europa –anche commesse e affari oltreoceano, in particolare in paesi in forte espansione, come ad esempio il Brasile. Che genere di iniziative possono essere prese in tema responsabilità sociale? Come Chimar consegniamo circa 2000 metri cubi di legno al mese, ed è per questo motivo che ci siamo impegnati verso la tutela ambientale. Oltre alla realizzazione di prodotti ad hoc, come ad esempio la linea di casse riutilizzabili “E-Box” che vanno a sostituire i tradizionali imballi a perdere, abbiamo ottenuto la certificazione al Pefc, il Programma per il riconoscimento di schemi nazionali di Certificazione Forestale. Con questa certificazione ci impegniamo ad acquistare legname soltanto da operatori che garantiscono un taglio legale e responsabile dei boschi. Certo, una scelta ambientale come questa genera dei costi, ma che possono diventare un’opportunità e partendo da un concetto di ambiente abbiamo stravolto l’organizzazione dei nostri stabilimenti. In che modo si può rendere economicamente sostenibile una scelta ambientale? Invece di alzare il prezzo dei nostri prodotti abbiamo deciso di investire in una ristrutturazione della nostra rete informatica, della rete commerciale, oltre alla programmazione e progettazione del lavoro, utilizziamo anche un apposito software 3D per individuare le misure di sezionamento del legno in ottica di risparmio del materiale: tutte misure che ci permettono di avere meno scarti e meno consumo energetico. Inoltre da 3 anni abbiamo aperto un impianto a biomasse (che stiamo modificando in un impianto di gassificazione) per il recupero energetico da scarti di produzione: con questa soluzione siamo autonomi nel nostro stabilimento principale a Limidi sia per quanto riguarda l’energia elettrica sia per l’energia termica. □ 65 | NOVEMBRE DICEMBRE 2014


MERCATO

Bosch Rexroth vola

nella stratosfera con il progetto Polaris

L

a tecnologia Bosch Rexroth, partner del progetto studentesco Polaris, è salita nella stratosfera a bordo del pallone BEXUS-18, decollando dalla base spaziale svedese Esrange, a 150 km a nord del Circolo Polare Artico, il 10 ottobre. Polaris, creato da un team composto da studenti iscritti alle facoltà di Ingegneria Aerospaziale, Elettrica, Elettronica ed Informatica dell’Università di Padova, è un progetto finalizzato allo sviluppo di un innovativo concetto di radiatore per applicazioni spaziali o planetarie e relativo test in ambiente stratosferico. Con i profili di alluminio Rexroth è stata costruita la struttura di sostegno di Polaris. Il prodotto, per la sua alta affidabilità e modularità, è stato la prima scelta nella progettazione meccanica di Polaris. Le caratteristiche di Polaris, quali l’originalità e l’innovazione, sono stati il motivo per cui gli esperti dell’Educational Office dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) hanno scelto questo progetto tra centinaia di altre proposte. Il radiatore Polaris, differentemente dalla maggior parte dei radiatori oggi esistenti, è in grado di modificare attivamente la propria forma. Grazie a questa proprietà è possibile controllare la quantità di calore ceduta all’ambiente ed è quindi relativamente facile ottenere un controllo termico attivo che supera le criticità tipicamente connesse al controllo dei radiatori spaziali (utilizzo di riscaldatori, fluidi o attuatori tradizionali con meccanismi e organi in movimento). La sua notevole inno-

Utilizza profili d’alluminio Rexrtoh la tecnologia ideata dall’Università di Padova per testare un innovativo radiatore spaziale.

vazione si basa su due aspetti: da un lato sull’architettura originale a piastra multipla che ne permette un facile controllo meccanico, dall’altro sull’utilizzo di attuatori basati su polimeri elettroattivi, una partico-

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lare classe di materiali gommosi con prospettive molto interessanti nel campo della robotica spaziale. Un progetto tecnologicamente avanzato e riconosciuto per aver sviluppato un nuovo concetto di radiatore. □


MERCATO

50 anni di Dupont al Museo della Scienza

L’azienda festeggia il 50° anniversario con una mostra al Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia

N

ell’ambito delle celebrazioni per il suo 50° anniversario in Italia, DuPont ha inaugurato la mostra “Scienza fatta Innovazione – 50 anni di DuPont in Italia”, frutto della collaborazione con il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia “Leonardo Da Vinci” di Milano. L’esposizione, inaugurata da Ellen Kullman, DuPont Chair and Chief Executive Officer, sarà aperta al pubblico per un mese, dal 16 ottobre al 16 novembre, e offrirà ai visitatori la possibilità di scoprire come la scienza applicata diventa innovazione. Questa mostra su DuPont propone un’istallazione per esplorare i due secoli di storia di una società che ha saputo trasformarsi costantemente,

prestando sempre maggiore attenzione ai problemi che affliggono il nostro pianeta, lasciandosi guidare dalla ricerca di prodotti più efficienti e sostenibili, evolvendosi dalla chimica tradizionale in una società basata sulla scienza che si occupa di agricoltura, alimentazione, materiali avanzati e soluzioni bio. Fiorenzo Galli, Direttore Generale del Museo Nazionale della Scienza e Tecnologia «Leonardo da Vinci», dichiara, «Abbiamo voluto cogliere la sfida di esplorare e raccontare concretamente, in maniera semplice e intuitiva ai non addetti ai lavori, come la scienza si sia evoluta e si evolva ogni giorno». La mostra trae ispirazione da due

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tematiche principali: il percorso evolutivo che partendo da un approccio scientifico di tipo tradizionale accademico ci ha proiettati in un presente che non può più prescindere dall’applicazione della scienza alle bioscienze e ai biomateriali e la ricerca di soluzioni che siano sempre più performanti ed efficienti, attente al risparmio energetico e al rapporto costi-benefici. I due argomenti vengono sviluppati in tre grandi settori di applicazioni di DuPont, che costituiscono le aree in cui è divisa l’esposizione: i prodotti che si indossano, i prodotti che ci circondano nella nostra quotidianità e le soluzioni che non hanno un impatto visivo ma che permettono di produrre molto di ciò che giornalmente consumiamo. Luigi Coffano, Country Leader DuPont Italiana, commenta, «Abbiamo deciso di rendere protagonisti di questa esposizione solo alcuni tra i prodotti di DuPont che sono entrati a far parte della storia, come nylon e DuPont Kevlar, per citarne due tra i più famosi. Attraverso tali prodotti è possibile ripercorrere le singole fasi aziendali e industriali che hanno cambiato nel corso degli anni l’approccio che dalla scienza conduce all’innovazione. Grazie alle sinergie e collaborazioni con partner pubblici e privati e alle scienze integrate, siamo riusciti a sostituire prodotti presenti sul mercato da molto tempo con nuovi prodotti più efficienti, più sostenibili e pertanto rispettosi delle persone e dell’ambiente in cui viviamo». «Questa mostra per celebrare il nostro anniversario in Italia è motivo di orgoglio e di incoraggiamento per i nostri dipendenti a fare di più, insieme ai nostri partner, per rispondere alle sfide sempre più impegnative che il mondo ci lancia, applicando la scienza con nuovi strumenti, prodotti e soluzioni che contribuiscano a creare un mondo migliore» conclude Coffano. □


MERCATO

Un ottobre denso di

impegni per Clivet I

l 3 ottobre 2013 ha avuto luogo la visita tecnica agli stabilimenti Clivet di AIPI, l’Associazione industriale dei progettisti italiani. I soci AIPI, accompagnati dal presidente di Confindustria Belluno Gian Domenico Cappellari e dal presidente di AIPI Ambrogio Nicora, hanno fatto il punto sulla situazione attuale dell’industria italiana e sulle sue prospettive future e visitato i 50.000 metri quadrati di stabilimenti di Clivet, esempio di un’azienda dalla produzione esclusivamente italiana, ma con un export molto sviluppato, capace di generare valore. Commenta Bruno Bellò, fondatore e presidente Clivet: «È stato un piacere ospitare la delegazione AIPI, condividere con gli industriali provenienti da tutto il nord Italia l’entusiasmo per le sfide che il mercato ci pone e approfondire insieme le opportunità che la qualità e la competenza delle aziende italiane offrono in termini di sviluppo economico ed occupazionale per il nostro paese». Il 2 e il 3 ottobre è stata invece la volta dei centri assistenza Clivet di tutta Italia, che si sono confrontati con Clivet sullo stato dell’arte del servizio post vendita e hanno avuto modo di fare squadra con l’intero staff Clivet: un forte segnale di coesione e di condivisione dei principi fondamentali alla base dell’innovativa proposta Clivet tra le persone impegnate sul campo e le varie funzioni aziendali. L’After Sales Meeting è stato inoltre l’occasione per i centri assistenza di conoscere i nuovi strumenti del servizio post vendita ed esprimere i loro suggeri-

Porte aperte in Clivet per l’associazione AIPI e i centri assistenza Clivet di tutta Italia menti sull’implementazione di quelli esistenti, quali ad esempio la ClivetAPP, al fine di generare un flusso più fluido di informazioni con lo scopo comune di soddisfare nel più breve tempo possibile e nel modo più efficace le esigenze del cliente. Commenta Riccardo Bianchi, responsabile del Servizio Post Vendita Clivet: «Come lo scorso anno anche quest’anno abbiamo voluto mettere al centro dell’After Sales Meeting la squadra e il contatto diretto con l’azienda. La nostra è una squadra fatta di persone giovani che ogni giorno svolgono il proprio lavoro

l’industria meccanica 694 | 68

Bruno Bellò, Presidente e fondatore di Clivet

con passione e competenza, caratteristiche che ci accomunano con i centri assistenza sul territorio e che ci permetteranno insieme di affermarci sempre più come punto di riferimento per il comfort completo e sostenibile nei settori residenziale, terziario e industriale». □


MERCATO

Ardea: Ozono Wedeco per dimezzare i fanghi

Dopo un anno di funzionamento i fanghi da smaltire sono diminuiti del 43% (circa 1300 tonnellate) con un risparmio di oltre 170 mila euro

I

l depuratore di Ardea serve una vasta zona tra Pomezia ed Anzio, zona originariamente con vocazione turistica, che negli ultimi anni si è popolata notevolmente diventando una zona periferica di Roma. Progettato originariamente per 60mila abitanti equivalenti, questo impianto si trova oggi a doverne sopportare 72mila. Un carico maggiorato che Idrica, la società che gestisce l’intero servizio idrico integrato, ha potuto fronteggiare utilizzando le tecnologie più avanzate per incrementare l’efficienza dell’impianto, mantenendo elevata però la qualità delle acque depurate, che devono essere sversate in mare in una zona che non ha perso la sua vocazione turistica. Inoltre l’impiego di tecnologie all’avanguardia permette a Idrica di contenere i consumi energetici a tutto beneficio dei costi sopportati dalla popolazione. Uno dei problemi che ha dovuto affrontare Idrica nella gestione dell’impianto di depurazione di Ardea è dato dalla quantità dei fanghi da smaltire che sono cresciuti proporzionalmente all’aumento del carico dell’impianto. I costi di smaltimento di questo rifiuto sono ormai di oltre 130 euro per tonnellata, una quota significativa dei costi di gestione che, per essere contenuta, ha portato alla scelta di utilizzare la tecnologia dell’ozonolisi dei fanghi. L’ozono è una molecola triatomica

di ossigeno, altamente reattiva e in grado di rompere i legami chimici di molecole complesse che i normali procedimenti di ossido-riduzione degli impianti di depurazione non riescono a trattare. L’ozonizzazione dei fanghi di supero permette quindi di ridurre notevolmente la quota di fanghi da smaltire e aumenta la quota di materiale biodegradabile nella depurazione. Nell’impianto di Ardea è stato perciò installato un sistema Wedeco per la produzione di ozono ed approntate le vasche di contatto con i fanghi dotate di appositi diffusori a bolle fini. Xylem Water Solutions, di cui Wedeco è uno dei marchi, ha proposto e installato in prova una soluzione pre-allestita del generatore di ozono e dei relativi sistemi di gestione per la distribuzione del gas. Tale soluzione, alimentata ad ossigeno liquido, realizzata in fabbrica e alloggiata in un apposito container pronto per l’allaccio all’impianto, ha permesso 69 | NOVEMBRE DICEMBRE 2014

tempi estremamente rapidi per l’installazione. Trascorsi sei mesi di prove per monitorare i risultati anche in relazione alle variazioni stagionali di carico dell’impianto, i risultati sono stati estremamente soddisfacenti per Idrica, che ha deciso di acquistare il generatore ozono. A regime, dopo un anno di funzionamento i fanghi portati in discarica sono diminuiti del 43% (circa 1300 tonnellate) con un risparmio economico sui costi di smaltimento di oltre 170 mila euro che permette di calcolare l’ammortamento in soli due anni dell’investimento sostenuto. Come ulteriore beneficio per Idrica si è osservato anche un interessante riduzione delle ore di lavoro necessarie per la rimozione dei fanghi da smaltire: dalle 10 ore giornaliere iniziali, dopo la messa a regime dell’impianto Wedeco sono state necessarie solo 16 ore settimanali di lavoro con un risparmio ulteriore nei costi generali. □


MERCATO

Sistemi di trasmissione, movimento e potenza L’

industria italiana dei sistemi di trasmissione, movimento e potenza si conferma in salute, pur a fronte di un contesto macroeconomico ancora debole e nonostante dati generali del manifatturiero ancora negativi. È questo quanto emerge dai dati presentati da Assiot (l’Associazione italiana costruttori organi di trasmissione, movimento e potenza) all’Assemblea dei soci nel luglio scorso. Infatti, il 2013 si è chiuso per l’industria italiana del settore con un fatturato complessivo di oltre 6,2 miliardi di euro e quindi con un leggero incremento (+0,7%) rispetto al 2012. Le consegne sul mercato interno presentano un dato sostanzialmente positivo (+0,4% rispetto al 2012) do-

I dati di Assiot indicano un mercato in leggera ascesa nel 2013 (+0,7%) nonostante la crisi vuto principalmente a due fenomeni: il primo, più strutturale, legato alle esportazioni indirette, ovvero la vendita di componenti a clienti nazionali che esportano prodotto finito all’estero e il secondo, che sta prendendo piede nell’ultimo anno, del “reshoring”, ovvero la rilocalizzazione di alcune produzione in Italia a seguito di una prima fase di internazionalizzazione. Per le importazioni si evidenzia una buona tenuta dell’Europa, un buon trend dell’America settentrionale, mentre sono in calo le importazioni dall’America centro-meridio-

nale e ancor più dall’Asia (Giappone, e Corea in particolare). Per l’export tiene l’Europa, grazie anche all’ottimo trend dei paesi fuori dall’Unione monetaria (+9,8%), mentre si registra un calo verso l’America settentrionale. Il primo paese a cui sono destinate le nostre esportazioni resta la Germania, ma sono positivi anche i trend del Belgio (+6,8%) e della Cina (+16,1%). Il trend nella prima parte di quest’anno mostra una sostanziale stabilità rispetto al 2013, che si prevede si manterrà per i restanti mesi. □

Tripla ricertificazione

per i sistemi di gestione Esab E

sab, uno dei più grandi ed esperti fabbricanti di prodotti di saldatura e taglio, ha ottenuto la ricertificazione ISO 9001, ISO 14001 e Ohsas 18001 per i sistemi di gestione qualità, ambiente e salute e sicurezza sul lavoro. Interessa tutte le attività, persone e unità dell’azienda nel mondo: oltre 8700 dipendenti e stabilimenti produttivi in quattro continenti. Esab è stata la prima società nel settore a ottenere una certificazione esterna completa per questi tre

fondamentali standard di gestione. La completa ricertificazione, eseguita ogni tre anni, certifica tutti gli aspetti dell’attività commerciale internazionale e testimonia l’impegno della società verso un continuo miglioramento. L’International Organization for Standardization (ISO) è l’ente di sviluppo e pubblicazione più grande del mondo in materia di standard internazionali. I rigidi criteri sono riconosciuti in quasi 200 paesi nel mondo. La certificazione ISO 9001 accerta che i processi e i l’industria meccanica 694 | 70

sistemi di qualità di Esab soddisfino criteri specifici per garantire sistemi di qualità unificati e in continuo miglioramento in grado di ottemperare alle richieste dei clienti. L’Ohsas 18001 è considerato il più noto tra gli standard dei sistemi di gestione di salute e sicurezza sul lavoro. Questo sistema di gestione aiuta l’azienda a identificare e controllare in modo coerente i rischi per la salute e la sicurezza, a ridurre il potenziale per gli incidenti e a migliorare le prestazioni operative generali. □


MERCATO

Due riconoscimenti per il successo di Sandvik nella sostenibilità: FTSE4Good e Ethibel Excellence

S

andvik è stata nuovamente inclusa nel prestigioso FTSE4Good Index, che misura le performance ambientali, sociali e di governance delle aziende internazionali. Lanciato per la prima volta nel 2001, il FTSE4Good Index fornisce agli investitori uno strumento per identificare le imprese che, a livello globale, meglio si allineano agli standard aziendali di sostenibilità. Il FTSE4Good Index è, insieme al Dow Jones Sustainability Index, uno dei più riconosciuti indici internazionali sulla sostenibilità. Il FTSE4Good valuta le imprese sulla base di informazioni rese pubbliche riguardanti tre aree chiave – Ambientale, Sociale e di Governance con più di 300 indicatori. «Abbiamo obiettivi ambiziosi nel campo della sostenibilità, poiché siamo convinti che ciò ci condurrà, tra l’altro, a incrementare la soddisfazione dei clienti e di conseguenza la crescita. Oltre a ciò, porterà benefici nel nostro impegno per attrarre investitori internazionali e futuri dipendenti», ha dichiarato Olof Faxander, Presidente e CEO del Gruppo Sandvik. Un altro ottimo risultato per Sandvik è la riconferma nell’Ethibel Excellence Investment Register: aumenta l’attrattività per gli investimenti e attesta il lavoro svolto fino ad ora

Il Gruppo Svedese si riconferma tra le aziende eccellenti a livello globale per l’impegno verso una crescita sostenibile

Olof Faxander, Presidente e CEO del Gruppo Sandvika 71 | NOVEMBRE DICEMBRE 2014

per diventare una delle aziende leader nel campo della sostenibilità. La classifica – stilata da Forum Ethibel, agenzia di consulenza per la responsabilità sociale delle imprese (CSR) e gli investimenti socialmente responsabili (SRI) – include infatti le aziende best performer di settore nella Corporate Social Responsibility (CSR). Il punteggio della graduatoria è assegnato in base alla valutazione delle aree aziendali legate alla CSR e di una consultazione di tutti gli stakeholder rilevanti dell’azienda. Questi due riconoscimenti sono un’importante dimostrazione dell’impegno e degli obiettivi raggiunti a livello globale da Sandvik nell’integrare sempre di più la sostenibilità nella cultura aziendale e in tutte le attività di business del Gruppo. Il Gruppo Sandvik, storico player nella produzione di utensili da taglio, nella fabbricazione di acciai e leghe speciali, e di macchine e attrezzature per l’industria estrattiva, è presente in tutto il mondo con diverse società e marchi. Sandvik ha oltre 47.000 dipendenti in 130 Paesi e un fatturato globale di 10 miliardi di euro. È presente in Italia dal 1950, dove fattura complessivamente oltre 350 milioni di euro e impiega 700 persone. □


MERCATO

Caprari amplia la linea Desert

con le nuove elettropompe sommerse N

el 2011 Caprari ha lanciato per la prima volta sul mercato le elettropompe sommerse da pozzo 4” Desert con l’obiettivo di rispondere alle applicazioni con forte contenuto di sabbia e sostanze solide. Gli ottimi risultati riscontrati e la crescente richiesta di elettropompe Desert hanno spinto Caprari ad ampliare la gamma con nuovi modelli 4” e con l’estensione alla grandezza 6”. Caprari offre così una linea completa per queste applicazioni estreme: la linea Desert.

Dopo la crescente richiesta si aggiungono i nuovi modelli 4” e con l’estensione alla grandezza 6” SMART-FIX System (Caprari International Patent): sistema brevet-

E4XED e E6XD Rendimenti e prestazioni al vertice del settore; Macchine conformi alla Direttiva 2009/125/CE (EcoDesign - ErP) e al Regolamento 547/2012; Bussole in materiale antisabbia; Cuscinetti protetti dal­ l’ingresso di sabbia; Giranti in tecnopolimero resistente all’abrasione; DEFENDER (Caprari International Patent): soluzione brevettata per la passivazione dell’acciaio inox che garantisce massima durata e affidabilità contro la corrosione; SAND-OUT System (Caprari International Patent): sistema brevettato per veicolare significative quantità di sabbia e contenuti solidi; l’industria meccanica 694 | 72

tato di bloccaggio idoneo per alte pressioni; Le macchine Desert sono certificate per l’impiego in acqua potabile secondo le leggi vigenti. E4XPD e E6XPD Alcuni modelli della linea Desert, grazie alla struttura dei diffusori ancora più rinforzata e ai condotti idraulici più ampi, sono in grado di lavorare con contenuti di sostanze solide fino a 450 g/m3. Sono macchine eXtra Performace appositamente studiate da Caprari per applicazioni specifiche ad elevatissimo contenuto di sabbia. Il gruppo Caprari è tra le principali realtà internazionali nella produzione di pompe ed elettropompe centrifughe e nella creazione di soluzioni avanzate per la gestione del ciclo integrato dell’acqua. Grazie al know-how esclusivo e diversificato, vengono fornite le migliori e più efficienti soluzioni per le principali esigenze idriche: dalle captazioni nei pozzi profondi al sollevamento, delle acque reflue e di drenaggio, dall’alimentazione e distribuzione idrica nei settori civile, industriale e agricolo, alle più svariate applicazioni nel trattamento delle acque. □


FILIALI: Altopascio, Ancona, Anzola E., Bari, Caserta, Frosinone,Milano,Padova, Reggio Emilia, Rimini, Treviso

www.gberardi.com info@gberardi.com


NEWS | Dalle Aziende

www.bosch.it

Caldaia a condensazione Versatile ed economica, consente di adattare i consumi al fabbisogno Junkers, marchio della Divisione Termotecnica di Bosch, presenta Cerapurcompact, la caldaia a condensazione versatile ed economica. L’efficienza e il comfort sanitario a 3 stelle (EN 13203) della caldaia assicurano acqua calda istantanea in qualsiasi momento e una temperatura costante. Inoltre, lo scambiatore primario in alluminio-silicio garantisce rendimenti fino al 109% . Cerapurcompact, con una modulazione di potenza 1:8, consente di adattare i consumi ai reali fabbisogni, senza sprechi. Conforme all’Energy performance building directive, la modulazione consente un dimensionamento corretto dell’impianto termico in combinazione all’isolamento dell’involucro abitativo (tetto, cappotto, ecc.). La modulazione è resa possibile da un sistema pneumatico che ottimizza il tubo di Venturi e rende la caldaia particolarmente affidabile nel tempo. Inoltre, può essere facilmente integrata in un impianto solare termico. La conversione elettronica da gas metano a GPL è possibile senza bisogno di ulteriori accessori adattabile, quindi, ad ogni contesto abitativo. Il controllo, la gestione e la regolazione della caldaia è possibile sia tramite il display LCD retroilluminato, dotato di pulsanti intuitivi, sia da remoto tramite l’app JunkersHome.

www.datalogic.com

Scanner omnidirezionale Assicura alte performance nell’acquisizione di codici a barre Datalogic amplia la propria offerta di scanner bar code con il nuovo Cobalto CO5300, scanner omnidirezionale con tecnologia laser high performance per l’acquisizione dei codici a barre in ambienti retail e office. La finestra di scansione dello scanner è circondata da un anello blu ‘Ring of Light’, che diventa verde quando la lettura è andata a buon fine. Inoltre, essendo dotato di un altoparlante polifonico di alta qualità, può essere customizzato con suoni o jingle personalizzati, per un’ulteriore conferma audio di una buona scansione del codice a barre. Tramite il trigger ‘SCAN’ posto sulla parte superiore del prodotto è possibile attivare la lettura a linea singola che, combinata ai grip in gomma e alla possibilità di ruotare di 30° il modulo di lettura, permette a Cobalto di essere usato comodamente come se fosse un lettore portatile. Cobalto è dotato di tecnologia di scansione 1D ad alte prestazioni, con modalità di lettura omnidirezionale a 20 linee e 1.500 scansioni al secondo. La scansione omnidirezionale permette all’operatore di presentare allo scanner il codice a barre indipendentemente dall’orientamento del prodotto, aumentando così l’efficienza delle operazioni in fase di check-out. l’industria meccanica 694 | 74

www.emerson.com

Pacchetti per la refrigerazione industriale Consentono di controllare senza sensori i motori a magneti permanenti Control Techniques e Leroy-Somer, business unit di Emerson presentano nuovi pacchetti composti da convertitori di frequenza e motori elettrici. Control Techniques ha presentato i suoi nuovi convertitori Powerdrive F300. Integrabili in un armadio elettrico, permettono di controllare senza sensori i motori a magneti permanenti, una gamma flessibile di ventilatori, pompe e compressori offrendo un PLC integrato e un’ampia scelta di taglie di potenza da 1,1 kW a 2,8 mW. Della soluzione fanno parte i nuovi convertitori di frequenza Powerdrive MD2M di Leroy-Somer., con le stesse caratteristiche dei modelli Powerdrive MD2, famiglia di convertitori di frequenza di alta potenza di utilizzo immediato inseriti in un involucro con grado protezione IP54, che combinano semplicità e possibilità di controllare senza sensori i motori a magneti permanenti. Entrambe offrono l’integrazione immediata con la gamma di motori di Leroy-Somer, come le serie LSRPM (IP55) e PLSRPM (IP23) ad altissima efficienza energetica Super Premium, che superano i requisiti IE4 e i nuovi motori a induzione IMfinity ad alta efficienza e Premium (IE2 & IE3).


NEWS | Dalle Aziende

www.gravograph.com

Energy 8, un laser economico Dimensioni ridotte e flessibilità di parametri Energy 8 appartiene alla gamma di soluzioni per l’incisione pensata per rispondere al meglio alle necessità del mercato. Le funzionalità ergonomiche del laser grande formato LS1000 XP quali il caricamento frontale, il pilotaggio del laser tramite il pannello di controllo interattivo della macchina, le capacità di stoccaggio integrate, l’autofocus si ritrovano anche nell’Energy 8. Con Energy 8, il gruppo Gravotech focalizza la sua attenzione alle necessità degli utilizzatori occasionali che non hanno un’attività di marcatura intensa. Con le sue dimensioni ridotte (775 x 725 x 450 mm), Energy 8 può essere facilmente installato in un piccolo laboratorio e permette di realizzare incisioni immediate. Il cliente può scegliere direttamente il materiale da incidere tra l’ampia gamma di prodotti laserabili proposta da Gravograph. Energy 8 viene consegnato di serie con GravoStyle Discovery, che offre nello stesso tempo la sicurezza di un software affidabile e la flessibilità di parametri salvati in relazione ai materiali scelti. Ergonomia, polivalenza, performance sono le caratteristiche che permettono a una macchina laser dal costo ridotto grandi prospettive di lavoro e risultato.

www.honeywell.it

www.kennametal.com

Occhiali di sicurezza

Sistemi di fresatura

Design moderno e performance ottimali

Lavorano leghe ad elevata durezza

Honeywell ha lanciato la nuova generazione dei suoi occhiali di sicurezza Millennia 2G. Gli occhiali Millennia 2G hanno una struttura della lente avvolgente che offre una protezione superiore degli occhi e degli zigomi contro proiezione di particelle in movimento, polvere e rischi da impatto. Gli occhiali offrono una visione periferica eccezionale e una piccola sporgenza in corrispondenza dell’arcata superiore impedisce alla polvere di cadere dall’alto attraverso la montatura. Il comfort è garantito dai materiali morbidi e flessibili integrati nella montatura e nelle stanghette, mentre i morbidi naselli impediscono agli occhiali di scivolare assicurando stabilità. Sono disponibili con montatura nera e sei colorazioni di lenti che includono incolore, grigio, giallo HDL, argento I/O, IR 3 e IR5, per performance ottimali in qualsiasi condizione di luce. Presentano un trattamento antigraffio esterno ultra resistente (marcatura K in tutti i codici) e un rivestimento antiappannamento interno di qualità superiore (marcatura N - cod. 10 32179, 1032181 & 1032180). Certificati in base ai requisiti delle norme EN166, il design dielettrico del modello Millennia 2G ne consente l’utilizzo anche in caso di rischio elettrico. 75 | NOVEMBRE DICEMBRE 2014

Gli utensili e gli inserti ad alte prestazioni per elevati avanzamenti 7793 sono una delle numerose soluzioni di spicco Stellram ora disponibili presso Kennametal. Il portafoglio di prodotti Stellram include i sistemi di utensili di fresatura ad elevato avanzamento 7792 e 7793 e il sistema di utensili di fresatura ad Istrice 5230 (Chevron Long Edge), oltre alla tecnologia degli inserti al carburo X-Grade. Questa specifica gamma di prodotti è stata studiata per lavorare con alte performance materiali come le leghe di Titanio, a basso peso ed elevata resistenza meccanica e leghe resistenti al calore utilizzate nel settore aerospaziale. Le gamme di fresatura Stellram 7792 e 7793 ad alto avanzamento sono disegnate per orientare le forze di taglio lungo l’asse del mandrino, riducendo l’usura dello stesso e migliorando la stabilità durante la lavorazione. Le frese Stellram 7792 possono essere applicate anche a operazioni in rampa ed apertura di fori con interpolazione elicoidale comprese le operazioni a tuffo. Gli inserti di fresatura ad alto avanzamento Stellram sono disponibili anche con la tecnologia X-Grade, che utilizzando il rutenio in combinazione con il Cobalto migliora la resistenza allo shock termico e alla fessurazione. La serie di frese ad Istrice Stellram 5230 permette di ridurre i tempi di lavorazione delle leghe ad elevata durezza.


NEWS | Dalle Aziende

www.linde-mh.it

Carrelli retrattili Incluse importanti funzioni di sicurezza Linde Material Handling (MH) ha introdotto nella propria gamma i nuovi carrelli retrattili Linde R10BR16B con portate da 1,0-1,6 t. Le principali caratteristiche includono una postazione di lavoro con regolazione indipendente, un quadro di comando regolabile longitudinalmente, il sistema di sterzo reologico (progressivo e reattivo), il sedile del conducente regolabile in altezza, i freni sulle ruote di carico, l’ammortizzazione del fine corsa del montante durante il brandeggio ed il sollevamento. Incluse anche importanti funzioni di sicurezza quali Linde Curve Assist, che riduce la velocità di marcia in curva in modo proporzionale, quattro sistemi frenanti completamente indipendenti e display con visualizzazione dell’altezza di sollevamento una volta superata l’alzata libera. I carrelli retrattili versione B sono equipaggiati con motori di trazione trifase da 6,5 kW esenti da manutenzione per una velocità di traslazione fino a 11 km/h con/senza carico. Oltre alla versione Triplex, i carrelli possono essere dotati di montante Simplex, sempre anti-torsione. Il sedile del conducente è ammortizzato meccanicamente ed assorbe i sobbalzi causati da superfici irregolari. Le batterie da 360 a 620 Ah sono disponibili per i carrelli a 48-volt.

www.mueller.it

www.olimpiasplendid.com

Sensori modulari economici

Ventilradiatore con pannello radiante

Per controllo temperatura, pressione, livello e portata

Dimensioni ridotte e risparmio energetico

Dopo l’introduzione sul mercato delle linee di sensori MH, per applicazioni in processi anche gravosi, e MK, per le fasce di mercato a basso costo, Mueller GmbH e Innovative Instruments presentano la nuova linea di sensori ME, di caratteristiche intermedie tra le due precedenti. Questa nuova serie di apparecchi viene costruita in diverse versioni, per il controllo della temperatura, della pressione, del livello e della portata; tutti i modelli sono equipaggiati con segnale 4-20 mA 2 fili, protocollo Hart e due switches o relay di allarme. In opzione è disponibile la trasmissione dati via radio e i tasti con tecnologia M-touch. I sensori hanno una testa in Policarbonato opaco e un display integrato a 4 digits. La testa può ruotare di 300° e il display può essere rovesciato di 180° se montato sopra la testa. Per le applicazioni in ambiente farmaceutico/alimentare si tengono in considerazione le norme igienico-sanitarie, usando materiali (es. acciaio inox) e lavorazioni appropriate, così come attacchi al processo flangiati. La modularità di questa linea consente inoltre esecuzioni cieche senza display per il cliente finale e/o versioni OEM per essere abbinate ai vari costruttori di sensoristica.

Si chiama Bi2 Smart il nuovo ventilradiatore total flat con pannello radiante brevettato e prodotto da Olimpia Splendid che riscalda o raffresca con la rapidità di un fan coil, mantiene la temperatura senza consumare energia e regola il tasso di umidità. Grazie al design ultra piatto, caratterizzato dalla totale assenza di griglie frontali, Bi2 Smart è facilmente integrabile in qualsiasi ambiente. Ha uno spessore di appena 12,9 cm che lo rende fino al 50% più sottile dei fan coil tradizionali e fino al 25% più leggero rispetto a una normale piastra radiante. Bi2 Smart concentra le prestazioni e il risparmio energetico della tecnologia made in Italy di Olimpia Splendid, unendo all’irraggiamento di un pannello radiante classico la ventilazione di un tradizionale fan coil: una volta raggiunta la temperatura ambiente con l’ausilio del ventilatore, questo si spegne automaticamente lasciando al pannello radiante il compito di mantenere il comfort impostato con un consumo elettrico pari a zero. Inoltre, insieme al riscaldamento o al raffrescamento deumidifica e filtra l’aria. Infine, è estremamente silenzioso grazie alla speciale ventola tangenziale.

l’industria meccanica 694 | 76


NEWS | Dalle Aziende

www.om-still.it

Carrelli elettrici compatti e maneggevoli Con batteria di 1240 Ah possono lavorare senza soste per più turni OM Still ha realizzato i nuovi carrelli elettrici “RX 60 60/80” con portata sino a 8 t. Sono particolarmente efficienti ma anche compatti e maneggevoli. Il motore a corrente trifase da 80 V e raggiunge velocità di marcia di 17 km/h; la batteria, sostituibile lateralmente, è di 1240 Ah per cui i carrelli possono lavorare su più turni senza necessità di soste per la ricarica. Le dimensioni compatte e la manovrabilità ne fanno la soluzione ideale per lavorare in corridoi di stivaggio inferiori a 5 m, mentre l’ingombro ridotto del telaio consente l’impilaggio a blocchi. La visuale a 360 gradi è garantita dal sedile di guida elevato, dalla cabina di guida spostata lateralmente, dalla grande finestra d’ispezione nel tettuccio e dal montante posteriore. Il basso baricentro del veicolo e l’asse di trasmissione con cuscinetto oscillante alto garantiscono stabilità. La cabina di guida è spaziosa, confortevole e personalizzabile. La facilità di accesso ai comandi, il servosterzo idraulico con volante piccolo e il quadro strumenti centrale garantiscono una movimentazione semplice e precisa.

www.panasonic.it

www.parigispa.com

Un nuovo tablet 5’’

Tubi estraibili

Un dispositivo all-in-one piccolo e resistente

Atossici e di design

In occasione di IFA, la fiera dell’elettronica di Berlino, Panasonic ha lanciato uno dei tablet 5’’ più resistenti al mondo, dotato di funzionalità dati e voce. I due dispositivi Toughpad FZ-E1 (Windows Embedded 8.1 Handheld) e Toughpad FZ-X1 (AndroidTM) riuniscono il meglio di palmari, smartphone e tablet in un device rugged, semplice da usare e dotato di grande autonomia: il dispositivo ideale per i mobile worker di settori come trasporti, logistica, pubblica amministrazione, servizi di pronto intervento, utility, commercio, attività manifatturiere e aviazione. “Nonostante le piccole dimensioni, i nuovi Panasonic Toughpad, rispetto ai device della stessa categoria, sono più resistenti, più potenti, e sono dotati di maggiore autonomia; rispondono così alle sfide delle aziende alla ricerca dei dispositivi più adatti al lavoro in mobilità” ha affermato Jan Kaempfer, General Marketing Manager di Panasonic Computer Product Solutions. Il Toughpad FZ-E1, dotato di Windows Embedded 8.1 Handheld, e il Toughpad FZ-X1, dotato di sistema operativo Android 4.4.2, rappresentano un importante ampliamento della gamma Panasonic Toughpad: la più vasta linea di tablet professionali al mondo. 77 | NOVEMBRE DICEMBRE 2014

Docciamix è il flessibile Parigi per i rubinetti estraibili installati sui lavelli delle cucine. Alla versione tradizionale in EPDM si affianca quella in silicone platinico, certificata in tutta Europa, anche nei Paesi Scandinavi, sempre molto selettivi con riferimento ai materiali a contatto con l’acqua potabile. Docciamix è dotato inoltre di un raccordo anti torsione brevettato, che permette al flessibile di non attorcigliarsi mai e di essere estremamente maneggevole. I raccordi possono essere fabbricati anche in ottone CW 602N (ADZ) e CW510L. Parigi produce anche tubi flessibili equipaggiati con raccordi fabbricati su disegno del cliente. CRG, è la versione più competitiva per il tubo pull-out, utilizzabile nei rubinetti da cucina e in particolari applicazioni nelle cabine doccia. Il tubo corrugato interno garantisce massima flessibilità e resistenza allo schiacciamento. Glideflex è il flessibile elegante, scorrevole, ultraleggero, utilizzabile come pull-out nei miscelatori da cucina, sulle maniglie dei rubinetti installati sui lavatesta dei parrucchieri, sui lavamani e lava piedi e in particolari applicazioni nelle cabine doccia; un pull-out di alta gamma, con tubo interno atossico e innovativo, approvato in molti paesi per il contatto con acqua potabile


NEWS | Dalle Aziende

www.siemens.it

Nuovi motori Simotics Elevata efficienza, risparmio energetico e bassi costi di gestione Siemens prosegue il suo percorso verso un futuro a elevata efficienza energetica con i motori Simotics a bassa tensione, basati sulla tecnologia a induzione, nella classe di efficienza più alta. I motori con classe di efficienza IE4 delle serie Simotics GP e Simotics SD sono caratterizzati sia da un numero ridotto di perdite sia da un livello di efficienza superiore del 14% rispetto ai motori in classe IE1. Ciò consente di ottenere risparmi energetici particolarmente elevati e di beneficiare di una riduzione di costi operativi e di manutenzione. I motori Simotics della classe di efficienza IE4 sono progettati secondo lo standard DIN EN 50347, grazie al quale è possibile sostituire facilmente i motori delle classi IE1, IE2 o IE3. In considerazione delle norme sul risparmio energetico, Siemens è in prima fila per equipaggiare gli impianti industriali del futuro. I motori Simotics a bassa tensione nella classe di efficienza IE4 sono adatti per l’utilizzo su pompe, ventilatori e compressori e in molte altre applicazioni industriali. Basati sulla piattaforma 1LE1, i motori altamente efficienti della classe IE4 sono disponibili in alluminio (Simotics General Purpose) con potenze da 2,2 a 18 kW, o in ghisa (Simotics Severe Duty) da 2,2 a 200 kW, in versione a 2 e 4 poli.

www.tycoretailsolutions.com

www.vortice.com

Software per l’inventory visibility

Asciugacapelli e asciugamani da parete

Consente ai retailer di accelerare le implementazioni dell’RFID su larga scala

Permette di ottimizzare spazi e costi

Tyco Retail Solutions presenta TrueVUE 5.1, che accelera i tempi delle implementazioni RFID su larga scala in ambito retail a costi più contenuti. Con la versione 5.1, Tyco permette implementazioni retail su larga scala. I recenti avanzamenti migliorano i cicli di conteggio e abilitano un maggior numero di utenti e di sessioni di conteggio a operare simultaneamente sull’inventario degli store su un unico server centralizzato. La reportistica sulle prestazioni aggiuntiva fornisce informazioni sui conteggi, assicurando ottimizzazione di processi, produttività dei dipendenti ed efficienza operativa. I recenti potenziamenti estendono inoltre il valore delle tecnologie mobile nel punto vendita. La piattaforma sfrutta l’investimento dei retailer in dispositivi iOS dal costo contenuto con reader RFID add-on, rafforzando gli obiettivi strategici di mobilità in store dell’azienda. Inoltre è stato progettato un nuovo sled reader RFID per comunicare con una device host mediante tecnologia Bluetooth I prodotti già assemblati montano i device iOS sul reader, sfruttando i dispositivi portatili già in uso presso lo store come per esempio iPhone o iTouch. l’industria meccanica 694 | 78

Easy Dry Dual 1300 è un unico apparecchio che svolge la doppia funzione di asciugacapelli e asciugamani, permettendo di ottimizzare spazi e costi. È stato rinnovato il design della bocchetta erogatrice che, di sezione più ampia, assicura un’uniforme erogazione dell’aria e favorisce un’asciugatura più veloce. Anche la posizione della bocchetta è stata ristudiata cosicché si possa utilizzare in modo comodo anche come asciugacapelli. È particolarmente adatto a un uso intensivo tipico di locali pubblici, centri benessere, palestre e piscine. Le sue principali caratteristiche sono: - Modello ad azionamento manuale attivabile premendo il pulsante. L’erogazione dell’aria è reimpostabile da 5 a 60 secondi circa; - Coperchio frontale in resina ABS autoestinguente V0. - Filtro antipolvere per proteggere la componentistica interna. - Grado di protezione IPX4. - Dimensioni H (inclusa bocchetta) 380 mm – base 248 mm – profondità 160 mm


NEWS | Dalle Aziende tensitico che garantisce ottima resistenza alla corrosione). La gabbia del cuscinetto è in fluororesina, un materiale che garantisce eccellenti proprietà di autolubrificazione, anche alle temperature più basse.

www.nsk.com

www.bohler-uddeholm.it

Cuscinetti per pompe

Lavorazione acciai, scegliere il trattamento termico

Realizzati secondo specifiche richieste per ogni tipologia di macchine A seconda del design e della tipologia, i cuscinetti in una pompa possono sostenere carichi assiali, radiali o agenti in entrambe le direzioni. Le velocità ammissibili possono variare in maniera significativa, mentre la lubrificazione condiziona le prestazioni in termini di durata e di intervallo tra i guasti. NSK fornisce soluzioni specifiche per i cuscinetti rispetto a ogni tipo di pompa. Per le pompe centrifughe dispone di cuscinetti radiali rigidi a sfere ad alta capacità (“serie HR”) che hanno elementi volventi di dimensioni maggiori rispetto ai cuscinetti radiali rigidi a sfere standard. Questo design garantisce un aumento del carico dinamico fino al 19%. Per le pompe a pistone ha sviluppato un cuscinetto radiale a rulli cilindrici con la speciale gabbia L-PPS, che garantisce elevata resistenza al calore e all’usura e grande stabilità chimica. Per le pompe a immersione ha sviluppato una soluzione antiscorrimento che integra un doppio anello o-ring nella superficie esterna del cuscinetto. Per le pompe per GNL (gas naturale liquefatto), che operano in condizioni molto severe, ha sviluppato cuscinetti radiali rigidi a sfere utilizzando materiali speciali (come acciaio mar-

Continua la collaborazione per supportare i clienti

www.hoffmann-group.com

Carrello portautensili Protegge efficacemente anche i materiali delicati e di precisione Il carrello portautensili “Garant” della Hoffmann, è dotato di sistema ComfortClose, che assicura una morbida e silenziosa chiusura dei cassetti grazie a un sistema di rientro automatico per gli ultimi 30 mm. La guida di uscita evita sollecitazioni da urto sugli utensili contenuti, una precauzione importante soprattutto per utensili di precisione e di elevato valore. Il carrello ha un’altezza di 950 mm e una base con superficie di 720 x 464 mm. È disponibile a scelta con 6, 7, 8, 9 o 10 cassetti di altezza 60 mm o 120 mm, incluse i divisori. I cassetti dispongono di una superficie utilizzabile di 530 x 390 mm. Hoffmann Group è un’azienda tedesca che, in qualità di System Partner leader in Europa per utensili di qualità, garantisce agli oltre 135mila clienti sicurezza di approvvigionamento, qualità e produttività nel settore degli utensili, offrendo anche consulenza a partire dall’analisi individuale di fabbisogno fino all’impiego efficiente dei prodotti. 79 | NOVEMBRE DICEMBRE 2014

A dieci anni dall’avvio del progetto di qualifica del servizio di Trattamento Termico, Böhler e Uddeholm continuano con profitto la collaborazione con il gruppo di aziende selezionate al fine di poter offrire ai propri clienti un valido supporto nella scelta del trattamento termico. Il trattamento termico riveste un ruolo di grande importanza nel processo di lavorazione degli acciai per utensili, garantendo il pieno sviluppo delle potenzialità del materiale, migliorandone la resistenza e in generale aumentandone il livello di prestazioni. Consapevoli di ciò, Böhler e Uddeholm hanno elaborato una severa specifica tecnica in collaborazione con i reparti tecnologici delle acciaierie e seguono costantemente le attività di qualifica del servizio offerto. Gli elenchi dei trattamentisti che hanno superato l’audit annuale condotto dall’ente certificatore Intertek Italia sono disponibili sui siti www. bohler.it e www.uddeholm.it Nel numero 693 di questa rivista è stato citato l’anno 1890 come fondazione di Böhler Uddeholm, una data che, specifichiamo, fa riferimento all’inizio dell’attività della sola divisione Böhler in Italia, mentre l’intera organizzazione Böhler Uddeholm Italia Spa è operativa in Italia nell’attuale forma societaria dal 1999


EVENTI ANIMA

Le attività di Anima

per le Imprese Novembre - Dicembre 2014

l’industria meccanica 694 | 80


EVENTI ANIMA

Iniziative per la crescita sui mercati esteri Novembre 2/8 novembre 2014 - Havana

Partecipazione collettiva alla Fiera Internazionale de l’Havana – FIHAV

7 novembre 2014 - Roma

Seminario con la Banca Africana di Sviluppo

8/12 novembre 2014 - Giordania e Kurdistan Iracheno

Seminario macchine per le costruzioni (presenza Ucomesa) in Giordania e Kurdistan Iracheno

9/12 novembre - Astana-Almaty

Kazakistan: Missione imprenditoriale

25 novembre 2014 - Milano (sede Anima)

Roadshow Confindustria - Dogana e internazionalizzazione (seconda tappa)

Eventi istituzionali di promozione del comparto e delle tecnologie Novembre 5/8 novembre 2014 - Rimini Fiera

Key Energy 2014 (presenza Italcogen)

10 novembre 2014 – Milano

ASSEMBLEA GENERALE ANIMA

20 novembre 2014 - Milano

Roadshow MCE Comfort Technology (patrocinio e presenza Anima)

Aggiornamenti normativi, legislativi e tecnici Novembre 6 novembre 2014 - Rimini Fiera

DEE 2012/27/UE Efficienza Energetica: una direttiva, molte opportunità - Convegno Italcogen

27 novembre 2014 - Padova

Uman: Sicurtech Village

Dicembre 3/12 dicembre 2014 - Milano

Workshop Anima “Come muoversi nella giungla dei conti e dei finanziamenti bancari: dal controllo alla tutela dei propri diritti” – nell’ambito del Progetto Checking Bank

11 dicembre 2014 - Milano

Seminario Anima, Animp e Ipma Italy - “La competitività delle imprese nella gestione dei progetti”

81 | NOVEMBRE DICEMBRE 2014


DIVENTA SPONSOR

INSIEME PER UNA NUOVA CULTURA ANTINCENDIO

padova

27 novembre

2014

9-18

Centro Congressi “A. Luciani” Via Forcellini, 170

Una mostra-seminario itinerante dedicata ai temi riguardanti la «cultura della sicurezza antincendio, le soluzioni e gli aspetti tecnico-normativi-impianti fissi antincendio» (art. 7 del D.M. 05 Agosto 2011 e s.m.i.). L’obiettivo è far conoscere e divulgare le più recenti innovazioni con il contributo di tecnici, professionisti, addetti antincendio, addetti ai servizi di sicurezza e di prevenzione, consulenti, esponenti degli ordini professionali, aziende, imprenditori.

Ministero del lavoro e delle politiche Sociali

STI

I PREV

ITI CREDATIVI FORM ONE PAZIA I C E PARTGRATUIT

CONSIGLIO NAZIONALE DEI PERITI INDUSTRIALI E DEI PERITI INDUSTRIALI LAUREATI PRESSO IL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA

ore


Recensioni

Analisi Pushover. Calcolo non lineare per la verifica degli edifici esistenti e ottimizzazione dei nuovi Angelo Biondi - Ed. Dario Flaccovio Editore 2014 - Euro 28,00

Il testo descrive, dal punto di vista prettamente pratico e operativo, le diverse modalità di impiego dell’analisi pushover, come procedura necessaria a svolgere la verifica dei fabbricati esistenti e alla valutazione della vulnerabilità sismica degli stessi, ma anche come strumento per il controllo dei fabbricati nuovi e l’ottimizzazione del loro progetto. Il tecnico professionista della progettazione strutturale e del recupero del patrimonio esistente troverà utili indicazioni sulla scelta delle procedure e degli strumenti più adatti, nonché alcuni validi suggerimenti per la risoluzione dei problemi che insorgono in questo campo; il tutto, ovviamente, nel rispetto delle prescrizioni e indicazioni previste dalle Norme Tecniche per le Costruzioni.

Branded content. La nuova frontiera della comunicazione d’impresa Paolo Bonsignore, Joseph Sassoon - Ed. FrancoAngeli, 2014 - Euro 16,00

Il Branded Content rappresenta una grande novità nel mondo della comunicazione d’impresa. Tre elementi principali ne alimentano la diffusione: l’esigenza per le aziende di limitare costosi investimenti in pubblicità; la spinta dei social media che stimola le aziende a diventare publisher capaci di proporre validi contenuti informativi ed educativi; la notevole disponibilità di canali, anche televisivi, interessati a ospitare contenuti di qualità di fonte aziendale, a costi molto bassi o nulli. Sebbene il fenomeno stia diventando sempre più rilevante, sono ancora pochi i testi che aiutano ad inquadrarlo e a comprenderlo. Con una scrittura scorrevole e informale, un taglio pragmatico e una ricca serie di case histories (illy, Hyunday, CocaCola, Lacta Greece, Ibm) e interviste ai maggiori esperti sul tema.

La riscossa competitiva delle pmi del territorio. Come sviluppare imprenditoria e benessere in sintonia con l’ambiente, la comunità, le forze locali e l’occupazione giovanile Paolo Ricotti - Ed. FrancoAngeli, 2014 - Euro 30,00

Una guida innovativa per imprenditori, amministratori locali e decisori nazionali per favorire un vero e proprio rinascimento dell’economia italiana. Efficienza, dimensione di scala, fusioni, outsourcing, delocalizzazioni sono tutte best practices che caratterizzano le grandi multinazionali e i grandi paesi emergenti. Per l’Italia la possibilità di definire una dimensione competitiva sostenibile può realizzarsi solo tramite una chiaro indirizzo di sviluppo economico imperniato sulle PMI di territorio. Per queste imprese occorre riformulare una nuova cultura d’impresa e un indirizzo complessivo che superi quello oggi proposto.

Tecniche di web marketing. E-commerce digitale e social media: tutte le opportunità per le Pmi Andrea Boscaro, Riccardo Porta - Ed. FrancoAngeli, 2014 - Euro 25,00

Questo libro è rivolto a imprenditori e direttori marketing, consapevoli del ruolo che il digitale può giocare nel marketing mix della propria azienda e nei processi di competizione e internazionalizzazione, offrendo strumenti concettuali e leve operative per accelerare il business e la performance della propria strategia multicanale. Particolarmente utile a chi desidera orientarsi fra motori di ricerca, social media, performance marketing, smartphone e tablet, eBay e tutti gli altri elementi che compongono questo complesso - ma non complicato - mondo che è il marketing digitale. Gli autori vogliono offrire alle PMI, alle imprese del Made in Italy e della grande distribuzione, una guida utile sulle prospettive che il digitale può offrire.

Comunicazione integrata e PR: istruzioni per l’uso. Strategie, strumenti e tecniche nel secolo della trasparenza Raoul Romoli Venturi, Cecilia Casalegno, Pasquale De Palma - Ed. FrancoAngeli, 2014 - Euro 25,00

Ipercompetizione, tecnologia, cambiamenti nelle attitudini mediatiche e di quelle al consumo hanno spinto le imprese a ripensare alle proprie strategie di comunicazione. Come si ridisegna la Comunicazione d’impresa, la Comunicazione integrata in questo nuovo contesto? Quale il ruolo delle PR? Quali gli strumenti più efficienti per coinvolgere il consumatore e tutti gli stakeholder ? Domande alle quali intende dare risposta questo volume. Per farlo, cerca di porre le basi per un vocabolario comune alla professione e di fornire indicazioni utili circa i metodi preferibili di misurazione dei risultati. La particolarità del testo sta nell’essere frutto del lavoro di tre sensibilità diverse: accademica, manageriale e consulenziale. 83 | NOVEMBRE DICEMBRE 2014


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Listino prezzi materiale di interesse della meccanica varia | Tabella arancio ultimo aggiornamento n. 687 - 1^ Quindicina di ottobre 2014 pubblicata su questo numero de L’Industria Meccanica n.694 (novembre-dicembre 2014)

Computo costo orario medio di un operaio del settore della meccanica generale | Tabella azzurra ultimo aggiornamento n. 20 - 24 gennaio 2014 pubblicata su L’Industria Meccanica n. 689 (gennaio-febbraio 2014)

Rilevazioni statistiche delle quotazioni medie delle tariffe prestazioni di personale Italia / estero | Tabella bianca 1° gennaio 2014 “Settore industria meccanica varia ed affine” e “Settore impianti e componenti di grande dimensione per la produzione di energia” - pubblicata su L’Industria Meccanica n. 690 (marzo-aprile 2014)


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