l'Industria Meccanica 699 - settembre-ottobre 2015

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l’INDUSTRIAMECCANICA impresa. economia. politica. norme. export.

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699 SETTEMBRE OTTOBRE 2015 | l’INDUSTRIAMECCANICA

699 SETTEMBRE OTTOBRE 2015

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Ecco come continuare a fare business

Cina nel panico. Disgelo a Cuba cambia l’economia mondiale Le norme EN non sono obbligatorie. Vero solo in teoria

All’interno: Listino prezzi materiali di interesse della meccanica varia - n. 696

Speciale: Tecnologie per nutrire il pianeta

Costo orario medio dell’operaio - n. 21 Rilevazioni statistiche tariffe prestazioni di personale, gennaio 2015

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FEDERAZIONE DELLE ASSOCIAZIONI NAZIONALI DELL'INDUSTRIA MECCANICA VARIA ED AFFINE

Se la politica mondiale mette alla prova l’industria È vero: gli Stati Uniti crescono così tanto che sono ormai “il” mercato. È vero: Cuba e Iran sono di nuovo in gioco. Ma il quadro si complica, e di molto, se consideriamo altri aspetti geopolitici. Per l’Italia il mercato russo è off limits da più di un anno, dopo che l’Unione europea – in linea con l’America – ha imposto sanzioni alla Russia (prorogate quest’estate) con pronta risposta del Cremlino. La Cina nel frattempo ha scoperto il lato più oscuro del capitalismo, e il violento scoppio della bolla finanziaria ha mostrato un paese in forte mutamento. Mentre il Brasile è ridotto a livello “Junk” da Standard&Poor’s. Insomma, se l’industria italiana aveva sopperito alla flessione del mercato interno con un efficacissimo export, sempre di più deve superare ostacoli improvvisi. La soluzione preventiva sarebbe una: diversificare i mercati. Ma non sempre è possibile. In questo numero ci occupiamo di Russia, raccontiamo come è possibile continuare a operare in un mercato d’un tratto aspro e complicato, con l’intervista a Ernesto Ferlenghi, Presidente di Confindustria Russia. E diamo la parola a chi lo sta facendo già oggi, con le parole di Edoardo Garibotti, Ceo di Termomeccanica Pompe. Altro grande tema è l’industria alimentare. Pubblichiamo all’interno della rivista una raccolta di tecnologie per il food. Soluzioni per l’industria che in parte saranno presenti alla fiera Host, a Milano da 23 al 27 ottobre. Il focus si completa con un’intervista a Carlo Ratti, curatore del supermercato del futuro a Expo 2015. Protagonista anche l’acqua, intervistiamo Mauro D’Ascenzi di Utilitalia sul presente e il futuro delle reti idriche, in vista del Festival dell’acqua, nel capoluogo lombardo dal 5 al 9 ottobre. E poi spazio alla macchina utensile: quest’anno la fiera internazionale Emo passa da Milano, dal 5 al 10 ottobre, con interessanti novità tecnologiche. Ma questo è anche il mese della “rivoluzione termica”, dal 26 settembre sono scattate le misure europee di Ecodesign ed etichettatura energetica: una guida spiega come lavorare con le caldaie a condensazione. E infine un po’ di chiarezza, davvero necessaria, sull’obbligatorietà delle norme armonizzate europee. La Redazione - @IndMeccanica

L’Industria Meccanica - Pubblicazione bimestrale di ANIMA/Confindustria Registrazione Tribunale di Milano N. 427 del 17.11.73

Direttore responsabile Giuseppe Bonacina - bonacina@anima.it Direttore editoriale Alessandro Durante - durante@anima.it Comitato editoriale Michele Bendotti, Giuseppe Bonacina, Sandro Bonomi, Maurizio Brancaleoni, Alberto Caprari, Alessandro Durante, Paola Ferroli, Andrea Orlando, Mario Salvi Comitato tecnico-scientifico Pierangelo Andreini, Antonio Calabrese, Roberto Camporese, Pietro Luigi Cavallotti, Alessandro Clerici, Rodolfo De Santis, Marco Fortis, Ennio Macchi, Giovanni Riva, Pietro Torretta, Giuseppe Zampini Redattore Carlo Fumagalli - fumagalli@anima.it Segretaria di redazione Cinzia Alchieri - alchieri@anima.it - Tel. 02 45418.211 Hanno collaborato a questo numero: Laura Aldorisio, Roberto Cattaneo, Alessandro Di Simone, Alessandro Maggioni, Maria Grazia Micucci, Mauro Ippolito, Gloria Presotto Contributo speciale di: Diana Bracco, Presidente di Expo 2015 SpA e Commissario per Padiglione Italia Impaginazione Alessia Garbujo e Fabio Lunardon Responsabile della pubblicità Mario Salvi - salvi@anima.it Direzione e Redazione ANIMA Federazione delle Associazioni Nazionali dell’Industria Meccanica Varia e Affine Via Scarsellini 13 - 20161 Milano | Tel. 02 45418.500 - Fax 02 45418.545 www.anima.it - anima@anima.it Online: www.industriameccanica.it Twitter: @IndMeccanica Gestione, amministrazione, abbonamenti e pubblicità A.S.A. Azienda Servizi ANIMA S.r.l. Via Scarsellini 13 - 20161 Milano - Tel. 02 45418.200 Abbonamento annuo (6 numeri) Italia 80 euro - Estero 110 euro Si comunica ai Sigg. abbonati che, avvalendosi del contenuto dell’art. 74 lettera C del D.P.R. 26.10.1972 N. 633 e del D.M. 28.12.89, A.S.A. S.r.l. non emetterà fatture relative agli abbonamenti Progetto editoriale e grafico ANIMA - L’Industria Meccanica Stampa Bonazzi Grafica - Sondrio - www.bonazzi.it

È vietata la riproduzione di articoli e illustrazioni de “L’Industria Meccanica” senza autorizzazione e senza citarne la fonte. La collaborazione alla rivista è subordinata insindacabilmente al giudizio della Redazione. Le idee espresse dagli autori non impegnano né la rivista né ANIMA e la responsabilità di quanto viene pubblicato rimane degli autori stessi. .

Associato all’Unione Stampa Periodica Italiana ROC N. 4397

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SOMMARIO | NUMERO 699 “Dico che il mondo non è così grande come lo pretende la gente” Cristoforo Colombo (1451 - 1506)

EDITORIALE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 9

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RUBRICA | Donne e uomini al timone. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 10 FOCUS | Termoidraulica

Thermoevolution: la rivoluzione green è arrivata . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 12 Caldaie a condensazione: la guida di Assotermica per i professionisti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 13

FIERE | Emo Milano 2015 Emo 2015: macchine per costruire il futuro. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 14

ECONOMIA

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Cina in frenata. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 20 di Mauro Ippolito, Wings Partners

FOCUS | Internazionalizzazione “Todos somos americanos”: Cuba si apre all’occidente . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 22 di Gloria Presotto Italia e Cuba: questione di feeling. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 24 Intervista a Licia Mattioli

FOCUS | Russia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 28 di Laura Aldorisio, Alessandro Di Simone e Carlo Fumagalli Quanto perde la meccanica in Russia. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 30 Sanzioni: cosa esportare e cosa no. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 32 Fare business in Russia, nonostante tutto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 34 Intervista a Ernesto Ferlenghi, Presidente di Confindustria Russia Case history: chi ce l’ha fatta / Who has managed to do it. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 36 Intervista a Edoardo Garibotti, Ceo di Termomeccanica Pompe

FLASH INTERNAZIONALIZZAZIONE. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 40 FOCUS | Food Alimentare e distribuzione, un campo inesplorato per la robotica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 42 Future food district? Un grande esperimento. Presto parte del mondo reale. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 44 Intervista a Carlo Ratti 5 | SETTEMBRE OTTOBRE 2015

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SOMMARIO | NUMERO 699 TECNOLOGIE PER NUTRIRE IL PIANETA | TECHNOLOGIES FOR FEEDING THE PLANET Le associazioni / Associations. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 46 Le aziende / Companies. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 52 News. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 74

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FOCUS | Acqua Ripartono i servizi idrici italiani . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 80 Intervista a Mauro D’Ascenzi

FOCUS | Food Host: quando il food sposa la tecnologia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 82

FOCUS | Tecnologia alimentare Automatizzare il food packaging. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 84

NORMATIVA TECNICA IN PILLOLE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 86 EUROPA | Normative e prodotti La norma EN non è obbligatoria? Vero. In teoria. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 88 di Roberto Cattaneo

NEWS | Sicurezza . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 91 MERCATO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 92 RUBRICA | Lo sfrido. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 94

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RECENSIONI. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 95 ABBONAMENTI. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 96 TABELLE BIANCHE

Rilevazioni statistiche tariffe prestazioni di personale, gennaio 2015 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 97

TABELLE AZZURRE Costo orario medio dell’operaio - n. 21

TABELLE ARANCIO Listino prezzi materiali di interesse della meccanica varia - n. 696

In copertina: Il Presidente USA Barack Obama incontra il Presidente russo Vladimir Putin a Los Cabos, Messico, il 18 giugno 2012 - Foto © Reuters / Contrasto 7 | SETTEMBRE OTTOBRE 2015

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EDITORIALE

Expo 2015: missione compiuta I

bilanci si fanno alla fine, ma qualche riflessione sulla straordinaria avventura di Expo 2015 possiamo già farla. Gli obiettivi raggiunti dall’Esposizione Universale di Milano sono infatti numerosi. Risultati conseguiti sia in termini di visitatori, sia di contenuti espositivi e livello del confronto internazionale sui grandi temi, sia per l’impatto economico che l’Expo ha avuto sulle imprese italiane. L’Expo ha attratto ingenti investimenti esteri, ha dato opportunità lavoro preziose in questi difficili anni ed è stata una gigantesca piattaforma bilaterale per i rapporti di business. Expo Milano 2015 si è dimostrata un’occasione imperdibile per avviare relazioni d’affari che speriamo si prolunghino negli anni con benefici per il sistema Paese e per le nostre esportazioni. Questi effetti positivi sono registrati dalle statistiche, che segnano un balzo in avanti soprattutto per le filiere agroalimentari. Fenomeno che fa il paio con i dati di questi mesi sul boom del turismo, non solo a Milano ma in tutta Italia. A Palazzo Italia abbiamo avuto centinaia di visite di cariche istituzionali con oltre 50 Capi di Stato, circa 200 delegazioni business, migliaia di aziende registrate alla piattaforma online della Camera di commercio “Expo Business Matching”, centinaia di meeting bilaterali tra aziende italiane e straniere di tutti i settori produttivi

promossi da Confindustria. Complessivamente l’Italia ha davvero saputo cogliere appieno l’opportunità di Expo facendo sistema e raggiungendo l’obiettivo che ci eravamo dati: accelerare l’internazionalizzazione delle nostre imprese. Personalmente sin dall’inizio ho creduto che l’Expo sarebbe stata una grande opportunità per le nostre imprese e per rilanciare l’immagine dell’Italia nel mondo. Nei mesi precedenti l’apertura dicevamo che il mondo sarebbe venuto a Milano e dal 1° maggio abbiamo accolto a Palazzo Italia i leader di tutto il pianeta. Dicevamo che Expo sarebbe stato una grande piattaforma – di relazioni internazionali, economiche, culturali, sociali e di esperienze per i nostri giovani – e chiunque abbia passato anche un solo giorno nel sito espositivo lo ha toccato con mano. Padiglione Italia, ha incantato milioni di visitatori con le sue affascinanti forme architettoniche, con il suo Albero della vita e con la sua ricchissima offerta espositiva. Offerta che non si è limitata alla Mostra delle Identità italiane, ma che comprendeva ad esempio “Fab food. La fabbrica del gusto italiano”, mostra realizzata da Confindustria con il supporto tra gli altri di Anima che merita un plauso particolare per il suo importantissimo ruolo educativo e per i contenuti scientifici su food safety e food security. □

di Diana Bracco, Presidente Expo 2015 SpA e Commissario per il Padiglione Italia 9 | SETTEMBRE OTTOBRE 2015


RUBRICA | Donne e Uomini al timone

Claudio Gemme

nuovo Presidente di Animp Claudio Andrea Gemme è stato nominato nel corso dell’assemblea Generale Ordinaria dei Soci Animp (Associazione Nazionale di Impiantistica Industriale), Presidente dell’Associazione per il biennio 2015-2017. Genovese, laureato in Scienze Economiche e Politiche, Gemme è entrato nel gruppo Finmeccanica in Ansaldo nel 1973, ha gestito il processo di privatizzazione di Ansaldo Sistemi Industriali SpA, è stato vice presidente di Nidec Asi SpA e Amministratore Delegato di Nidec Asi Japan Corporation. Attualmente è Presidente e Amministratore delegato di Fincantieri Si (Sistemi Integrati). Esperto di energia e di efficienza energetica, Gemme ricopre numerose cariche nei principali enti e associazioni di settore a livello nazionale ed europeo. In qualità di Presidente Anie (Federazione nazionale imprese elettrotecniche ed elettroniche), siede nel Consiglio generale di Confindustria ed è membro di numerosi comitati tecnici. Gemme assume la guida dell’Associazione in un momento cruciale per l’economia italiana, perché il 2015 appare come uno spartiacque tra un lungo e profondo periodo di recessione e una fase di debole ripresa, favorita anche dal crollo del prezzo del petrolio e il riequilibrio del cambio tra euro e dollaro.

Ezio Miglietta nominato Amministratore delegato di Skf Industrie SpA Il Consiglio di Amministrazione di Skf Industrie SpA ha nominato Ezio Miglietta Amministratore delegato. Miglietta è stato eletto consigliere nel corso dell’assemblea degli azionisti tenutasi lo scorso maggio 2015. Aurelio Nervo mantiene la carica di Presidente della consociata italiana e - nella nuova veste di Director of Business & Technology Development operativa dal 1° maggio 2015 - guiderà lo sviluppo del settore automotive per tutto il Gruppo Skf. Ezio Miglietta, 53 anni, ingegnere, in Skf dal 1989 ha ricoperto diversi incarichi in Italia e all’estero. Il 1° gennaio 2015 è stato nominato direttore vendite per tutto il mercato industriale italiano e responsabile mondiale dello sviluppo della distribuzione industriale di Skf.

Remi Eriksen nominato Ceo di Gruppo di Dnv Gl Il Board of Directors di Dnv Gl Group ha nominato Remi Eriksen nuovo Presidente e Ceo di Gruppo. Succederà a Henrik O. Madsen. Leif-Arne Langøy, Presidente del Board of Directors di Dnv Gl Group ha dichiarato: «Parlando a nome dell’intero Consiglio, sono felice di annunciare che Remi Eriksen ha accettato la posizione di Amministratore Delegato e Presidente del Gruppo Dnv Gl. Eriksen ha ricoperto posizioni direttive negli ultimi vent’anni all’interno della società. Conta su una vasta esperienza in campo internazionale nei settori dell’oil&gas, marittimo e delle energie rinnovabili ed è stato a capo delle nostre operazioni in Asia, Europa e America». Remi Eriksen ha dichiarato: «Sono grato per l’opportunità di guidare l’azienda».

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RUBRICA | Donne e Uomini al timone

Luca Burrafato nuovo Country Manager Euler Hermes Italia Euler Hermes ha nominato Luca Burrafato Country Manager per Euler Hermes Italia. Burrafato guiderà la unit italiana composta da oltre 400 collaboratori e risponderà direttamente a Michele Pignotti, Capo della Regione Paesi Mediterranei, Medio Oriente e Africa (Mmea). Luca Burrafato ha conseguito una laurea in Economia presso l’Università degli Studi di Bergamo e ha ottenuto un Master in Business Administration presso l’Università Bocconi di Milano. Euler Hermes è uno dei maggiori provider di soluzioni di assicurazione crediti commerciali, con oltre 100 anni d’attività.

Renzo Comacchio è il nuovo Presidente di Ucomesa Nell’ambito dell’assemblea dei soci Ucomesa è stato eletto il suo nuovo Presidente, Renzo Comacchio, che rimarrà in carica fino al 2017. Renzo Comacchio è Presidente della Comacchio Srl, fondata nel 1986 assieme ai fratelli Pasqualino e Patrizio. Dal 1989 l’azienda si specializza nella produzione di perforatrici idrauliche di piccolo e medio diametro. Oggi l’azienda annovera circa 100 dipendenti ed esporta oltre il 90% della produzione, con particolare attenzione al mercato europeo e nord-americano. «Avverto la responsabilità dell’elezione alla Presidenza di Ucomesa in una congiuntura economica cruciale per il nostro comparto», ha dichiarato Comacchio.

Marco Lavazza è il nuovo Presidente di Aiipa Marco Lavazza, vicepresidente Luigi Lavazza SpA, è stato eletto nei giorni scorsi, presidente dell’Aiipa (associazione italiana industrie prodotti alimentari). Marco Lavazza, ha dichiarato: «Desidero anzitutto ringraziare i colleghi di Aiipa per la fiducia mostrata nei miei confronti. È un grande onore per me ricoprire questo incarico, perché mi offre l’opportunità di portare avanti idealmente l’eredità intellettuale di Emilio Lavazza. Un ringraziamento particolare va anche al presidente uscente Cesare Ponti». Ad aprire l’assemblea pubblica, il saluto del presidente uscente Cesare Ponti, che lascia il mandato preso nel 2007. Marco Lavazza si è laureato nel 2001 alla Scuola di Amministrazione Aziendale di Torino.

Barbara Colombo nominata Vicepresidente Ucimu Nel corso del Consiglio Direttivo di giugno di Ucimu-Sistemi Per Produrre, Barbara Colombo (Ficep, Gazzada Schianno ,Va) è stata nominata Vicepresidente dell’associazione dei costruttori italiani di macchine utensili, robot, automazione e prodotti ausiliari. Proposta dal presidente Luigi Galdabini, Barbara Colombo, già membro del board, affiancherà i tre vicepresidenti: Sergio Bassanetti (D’andrea, Lainate,Mi) Massimo Carboniero (Omera, Chiuppano, Vi) e Riccardo Rosa (Rosa, Rescaldina, Mi).

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FOCUS | Termoidraulica

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i siamo. Il traguardo del 26 settembre è stato tagliato. Sono entrate in vigore in tutta Europa le nuove misure europee di Ecodesign ed etichettatura energetica, che coinvolgono i prodotti di climatizzazione invernale e gli scaldacqua fino a una certa potenza. Norme che non solo permetteranno di ridurre le dannose emissioni di CO2, con beneficio dell’ambiente, ma anche di risparmiare fino al 30% sulla bolletta. L’80% dell’energia consumata dagli edifici è infatti quella utilizzata per il riscaldamento e la produzione di acqua calda. La sostituzione del vecchio apparecchio è perciò una delle soluzioni più convenienti per la riqualificazione di un’abitazione e per tagliare le spese.

Tanto più se si considera che il dispendio energetico degli edifici rappresenta il 40% del consumo totale. Un bel cambiamento per il mercato della termoidraulica: salvo rari casi, d’ora in poi si potranno installare solo macchine ad alta efficienza. Una svolta “epocale”, che le associazioni di settore (Angaisa, Assistal, Assotermica e la fiera Mce) hanno deciso di seguire da vicino con il progetto Thermoevolution: workshop e corsi che guidano gli operatori in questo delicato passaggio. Il tutto si inquadra nella direttiva europea 20-20-20, il cui scopo è ridurre del 20% le emissioni entro il 2020, alzando al 20% la quota di energia prodotta da fonti rinnovabili.

Thermoevolution, la rivoluzione In vigore dal 26 settembre le nuove misure europee di Ecodesign ed etichettatura energetica

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green è arrivata Con l’installazione dei nuovi apparecchi ecocompatibili si potranno risparmiare infatti fino a 56 milioni di Tep all’anno, riducendo di 136 milioni di tonnellate l’emissione di CO2. In questo scenario, l’Italia dovrà tagliare il 13% delle emissioni di CO2 e coprire almeno il 17% dei consumi energetici da fonti rinnovabili rispetto ai valori di riferimento del 2005. Obiettivi ambiziosi, ma non irraggiungibili. Negli ultimi dieci anni la tecnologia dei componenti e dei materiali ha subito un’importante evoluzione, che rende oggi disponibili tecnologie per realizzare edifici e impianti termici con efficienze nettamente superiori e con riduzioni dei consumi nell’ordine delle due cifre percentuali. □ l’industria meccanica 699 | 12


FOCUS | Termoidraulica

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aldaie a condensazione. Quasi il 30% degli installatori non ne ha mai montata una. Fino ad ora hanno rappresentato meno del 40% del venduto. E tutto ciò nonostante l’Italia sia leader, assieme alla Germania, nella loro produzione. Una situazione destinata tuttavia a cambiare, con l’applicazione delle nuove normative Ecodesign ed etichettatura energetica. Ecco il perché di Orizzonte 2020, la guida realizzata da Assotermica per i professionisti che dovranno installare questi apparecchi, con l’obiettivo di diffondere una più ampia consapevolezza sulle loro potenzialità. Una guida che – come spiega Montanini, Presidente di Assotermica – vuole rovesciare la logica a cui siamo abituati.

Caldaie a condensazione: la guida di Assotermica per i professionisti

Foto © Charles Yeager

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Non si parte cioè dalle norme e dalla legislazione, ma dai problemi concreti che i professionisti riscontrano sul campo. «Ci siamo concentrati sulle possibili soluzioni, fornendo ove possibile casi esemplificativi e illustrazioni di semplice fruizione» dice Montanini. Un manuale chiaro e dettagliato allo stesso tempo. Si comincia con la descrizione dei generatori di calore a condensazione, per passare alle principali problematiche relative all’installazione – l’integrazione con gli impianti termici esistenti, ad esempio – giungendo poi all’integrazione con le fonti rinnovabili e concludendo con una descrizione di incentivi, regolamenti Ecodesign ed Etichettatura energetica. La caldaia a condensazione si caratterizza per il raffreddamento dei fumi di scarico fino a temperature alle quali il vapore acqueo, contenuto nei fumi stessi, viene fatto condensare adottando soluzioni tecniche particolari. □ g.p.


FIERE | EMO MILANO 2015

Emo 2015: Macchine per costruire il futuro La mondiale della meccanica quest’anno è a Milano Macchine per costruire il futuro. Soluzioni d’avanguardia che permettono di realizzare ciò che l’uomo ha sempre immaginato. Tecnologie da cui dipende il miglioramento della qualità della vita. È solo un assaggio delle novità presenti a Emo 2015, a Milano dal 5 al 10 ottobre, la mondiale della macchina utensile promossa da Cecimo e ospitata alternativamente ad Hannover e nel capoluogo lombardo, con la collaborazione organizzativa di Ucimu - Sistemi per produrre. In questa edizione, i riflettori saranno puntati sulle macchine utensili capaci di richiamare gli utilizzatori di tutti i principali settori che utilizzano sistemi per la lavorazione dei metalli. Ci saranno macchine a deformazione e asportazione, per la saldatura, trattamenti termici e delle superfici, robot, meccatronica, tecnologie additive, hardware e software di automazione ma anche assemblaggio, utensili, parti, componenti, accessori, metrologia, controllo qualità, sistemi per la sicurezza e la tutela ambientale. Evento di riferimento per gli operatori dell’industria manifatturiera, Emo è stata capace negli anni di favorire l’incontro tra domanda e offerta di sistemi di produzione. Anche per questo il Ministero dello Sviluppo economico l’ha inserita nella rosa delle manifestazioni espositive rilevanti per il sistema economico del paese, includendola nel progetto speciale “Made in Italy”. Grazie a ciò la fiera può contare su una serie di iniziative promozionali realizzate in collaborazione con ICE-Agenzia. l’industria meccanica 699 | 14 Foto © Emo 2013


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Software di progettazione

Un nuovo impianto assicura qualità e tempi ridotti di processo La finitura a flusso robotizzata (“wave finishing”) rappresenta una soluzione per il trattamento di superfici metalliche attraverso la quale si possono raggiungere nuovi traguardi produttivi: massimi livelli di automazione del processo di finitura, grande efficienza qualitativa e operativa, tempi di ciclo ridotti a pochi minuti. Grazie al design innovativo, come la tecnologia multichannel (patent pending) gli impianti di finitura a flusso RoboTEP-Mch della Rollwasch possono effettuare sbavatura, levigatura e lucidatura con spazi e tempi molto contenuti. Coniugando l’impiego di questi impianti con l’innovativa tecnologia di processo Rotodry (patent pending) è possibile operare processi interamente a secco. Infine, grazie infine alla tecnologia di asservimento Media Smart, gli impianti possono beneficiare della sostituzione automatica dei media di finitura. Nella figura è rappresentato un impianto di finitura a flusso RoboTEP della Rollwasch durante la fase di finitura a secco di un componente meccanico dalla geometria complessa.

Soluzioni di automazione gestiscono complessi sistemi produttivi MCM (Machining Centers Manufacturing) presenta, accanto alla gamma storica dei centri di lavoro a 4 e 5 assi, la gamma multitasking. Gamma che garantisce, su una sola macchina, versatilità e precisione in operazioni di tornitura, fresatura e rettifica. Il concetto di multifunzione viene applicato a tutte le famiglie di prodotto: dalla Clock Dynamic 700 e Clock 1200 fino alla serie i.Tank nelle versioni 1300, 1600 mm e oltre. L’azienda si propone al mercato come un fornitore di soluzioni globali e integrate. Realizza impianti flessibili e integrati, dove al centro vi sono i centri di lavoro multitasking e intorno ai quali si realizza una automazione flessibile, standard o customizzata, che garantisce la gestione anche dei più complessi processi produttivi, anche grazie al software di controllo e supervisione jFMX, sviluppato e continuamente implementato nel corso di 30 anni dalla divisione software e architetture informatiche dell’azienda. MCM, fondata nel 1978 a Vigolzone, ai piedi delle colline piacentine, è stata un precursore nello sviluppo della fabbrica automatizzata.

Supporta i processi industriali ed è facile da usare SolidWorld propone la nuova soluzione “SolidCam” che, con il suo innovativo modulo iMachining, è integrata in un’unica finestra di SolidWorks e genera un percorso utensile completamente associativo con il modello 3D. Tutte le operazioni possono essere definite, calcolate e verificate senza lasciare l’ambiente parametrico dell’assieme. Tutte le geometrie 2D e 3D, utilizzate per le lavorazioni, sono associate al modello SolidWorks: se si modifica quest’ultimo verranno aggiornate automaticamente anche tutte le operazioni Cam. SolidWorks è lo strumento ideale per realizzare ottimi progetti, grazie anche alla sua facilità d’uso. Dalla progettazione alla produzione, le soluzioni proposte da SolidWorld supportano i processi industriali e offrono una visione 3D dell’intero ciclo di vita del prodotto consentendo di gestire tutte le fasi in modo efficiente e redditizio. L’azienda è “Certified Training and Support Provider”, una certificazione che attesta la qualità del servizio e delle strutture offerte per la formazione e l’assistenza al cliente.

15 | SETTEMBRE OTTOBRE 2015


FIERE | EMO MILANO 2015

www.hexagonmetrology.it

www.siemens.it

www.scmsrl.com

Macchina di misura a coordinate

Un nuovo sistema di automazione

Mandrino maschiatore per lavorazioni accurate

Ideale per controlli di processo nella produzione in serie Ultima nata nella serie di macchine di misura a coordinate Leitz Sirio di Hexagon Metrology, la”Leita Sirio Xi” è la soluzione ottimale per l’officina grazie all’elevata efficienza e velocità e per soluzioni tecnologiche innovative proiettate verso l’industria del futuro. In pratica, questa macchina offre il massimo supporto nei controlli di processo applicati alla produzione in serie. Con le macchine di misura della serie Leitz Sirio è possibile effettuare una misurazione molto veloce e precisa di ogni tipo di ingranaggio e di utensili da taglio per ingranaggi, quali creatori, brocciatrici, coltelli e rasatori. Offrono infatti diversi vantaggi rispetto a un apparecchio di misurazione tradizionale: • maggiore flessibilità, in quanto è possibile misurare in modo molto preciso anche altri tipi di pezzi e geometrie; • massimo volume di pezzi con il minimo di costi di controllo; • misurazione completa degli ingranaggi su alberi lunghi fino a 2400 mm; • misura di tutte le caratteristiche indicate a disegno, anche in caso di ingranaggi interni complessi.

Aumenta flessibilità e velocità delle macchine utensili Siemens presenta un’innovativa soluzione che permette di ottenere processi lavorativi efficienti utilizzando il controllo numerico “Sinumerik 840D sl” sotto forma di “Smart Operation”. Il nuovo sistema comprende aspetti come pianificazione del lavoro, rete informatica, maggiore usabilità grazie alle funzioni touch e utilizzo di dispositivi e terminali portatili per eseguire il monitoraggio e le funzioni di controllo. Inoltre, semplifica notevolmente l’integrazione delle macchine nei processi di produzione e può essere avviato autonomamente dall’operatore della macchina. La soluzione “Smart Operation” comprende quattro aree: Smart Prepare, Smart IT, Smart Operate e Smart Mobile. La prima permette la pianificazione e la preparazione del lavoro da svolgere e la creazione di programmi CNC al pc. La seconda permette l’accesso e la gestione dei dati. La terza comporta una serie di innovazioni per potenziare l’utilizzo e migliorare l’interfaccia utente Sinumerik Operate, che offre ora un controllo touch completo. La quarta è una soluzione progettata per permettere l’utilizzo di dispositivi e terminali portatili sulle macchine utensili.

Risponde alle necessità dei nuovi centri di lavoro Il mandrino maschiatore Syncrolize di SCM risponde alla necessità, dei nuovi centri di lavoro, di sincronizzare automaticamente la velocità d’avanzamento col passo del maschio. Comprende un maschiatore a cambio rapido e bussole portamaschi di nuova concezione, in cui la microcompensazione, la rigidità e l’allineamento perfetto foro-maschio determinano una maggior durata del maschio e filetti in perfetta tolleranza. Nel momento dell’inversione del moto di rotazione, infatti, sui primi filetti del maschio avviene una contemporanea concentrazione di forze elevate sia assiali sia radiali. La microcompensazione sincronizzata assicura modularità, velocità, versatilità oltre a un significativo vantaggio di tempo ciclo e costo d’acquisto. Quando l’utensile è usurato viene sostituita solamente la bussola, con possibilità di scelta tra bussole di diversa lunghezza. Un’esclusiva molla di compensazione, abbinata a un gommino in compressione, garantisce assorbe le forze del maschi in sfilamento. L’accuratezza della lavorazione consente un accoppiamento bussolamaschiatore molto preciso, mentre i grani permettono di utilizzare pinze standard, senza quadro.

l’industria meccanica 699 | 16


FIERE | EMO MILANO 2015

www.rollon.it

www.jobs.it

www.walter-tools.com

Movimentazioni lineari per macchine

Centro di fresatura a traversa mobile

Punte di foratura con lubrificazione interna

Consentono di gestire carichi sino a 2 tonnellate Rollon ha ampliato la gamma di soluzioni lineari per macchine industriali grazie alla recente acquisizione della Tecno Center, con un know-how specifico nel campo della robotica cartesiana. Si tratta di assi cartesiani con scorrimento a guide a ricircolo di sfere o a cuscinetti, movimentati da sistemi a pignone e cremagliera, a cinghia o a vite. I profili in alluminio raggiungono sezioni importanti (fino a 360 × 200 mm), permettendo di gestire carichi fino a 2 tonnellate. Sono presenti inoltre guide prismatiche con cuscinetti in acciaio e guide con profili autoportanti in alluminio che aprono le porte a numerose soluzioni progettuali alternative. L’estensione della gamma prodotto ha permesso a Rollon di consolidare il suo ruolo nel mercato del linear motion applicato alla macchina industriale, attraverso nuove soluzioni dedicate agli asservimenti e a sistemi di carico e scarico pezzi per torni, centri di lavoro, rettificatrici e presse. Altre applicazioni di punta in questo settore sono la movimentazione dei portelloni e dei pannelli di controllo, la gestione degli assi X-Y-Z nelle macchine per il taglio piano (getto d’acqua, plasma, laser), le estrazioni telescopiche di numerose parti o componenti.

Si caratterizza per polifunzionalità e capacità di lavorazione All’edizione 2015 di Emo, a Milano, sono presenti, per la prima volta insieme, tutte le aziende del gruppo Fair Friend Group, di cui fanno parte anche le italiane Jobs, Rambaudi, Sachman e Sigma. Fra le 31 macchine esposte c’è la “Jobs eVer 7”, centro di fresatura a traversa mobile, su cui è presentato il processo di lavorazione di uno stampo sulla base di un’applicazione realizzata recentemente per un’industria automobilistica tedesca. Lo scopo è quello di mostrare le elevate prestazioni di questa macchina in termini di polifunzionalità, capacità di lavorazione in sgrossatura, finitura e superfinitura ad alta velocità. I principi progettuali di questa macchina sono: elevate rigidità e dinamica assicurate dalla struttura della traversa a sezione multi-triangolare “MT–frame”, flessibilità d’impiego, design ergonomico e facilità di carico e scarico, eccellente cabinatura per un efficiente contenimento dei residui di lavorazione, ampie possibilità di personalizzazione con teste fisse o intercambiabili. Disponibile anche una vasta gamma di accessori e opzioni di tornitura con costi di esercizio estremamente contenuti.

Il nuovo design dei pattini assicura una efficiente lubrificazione Grazie al nuovo design, i pattini di guida delle punte “DC170” della Walter Italia (Wit) sono in grado di assicurare la foratura perfetta di materiali ISO-P e ISO-K. Le punte sono dotate di lubrificazione interna grazie agli appositi intagli piani, che consentono al lubrorefrigerante di scorrere agevolmente e, nel contempo, prevengono rischiosi annidamenti di trucioli. Inoltre, il design dei pattini di guida consente all’intera punta di essere costantemente irrorata dal fluido, creando un elevato effetto lubrificante. La solida massa in metallo duro, direttamente dietro al raggio inserto, rende queste punte molto stabili anche a temperature più estreme. La qualità di foratura è elevata grazie al nuovo orientamento dei pattini di guida, il funzionamento della punta è molto regolare. La conduzione continua dei pattini riduce le oscillazioni al minimo. Le scanalature di lubrificazione assicurano anche un’ottimale temperatura d’esercizio. Da nuove, le punte presentano otto scanalature ben visibili, che fungono nel contempo da scala graduata di riaffilatura. Le punte DC170 si possono rigenerare fino a tre volte.

17 | SETTEMBRE OTTOBRE 2015


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www.fanuc.it

www.rittal.it

www.imtintermato.it

Il primo robot collaborativo

Condizionatori ad alta efficienza

Tornio verticale ad alta capacità

Sicuro, affidabile e adatto ad affiancare un operatore, solleva sino a 35 kg Fanuc ha realizzato “CR-35iA” (nella figura), primo robot collaborativo capace di sollevare fino a 35 kg. Sicuro, affidabile e adatto ad affiancare un operatore umano in totale sicurezza, permette di aumentare la produttività e la flessibilità dell’ambiente di lavoro. L’impiego di questo robot rende l’ambiente di lavoro più sicuro e confortevole per gli operatori, che possono condividere lo spazio con il robot senza necessità di alcuna recinzione di protezione. Fanuc si caratterizza nel mercato mondiale con tre divisioni di prodotti: CNC, robot e robomacchines. La prima comprende sistemi di controllo, azionamenti, motori e sistemi laser per macchine utensili. La seconda comprende una ampia gamma di robot estremamente flessibili e con opzioni specifiche per ciascun campo di applicazione. La terza comprende il centro di lavoro Robodrill, macchine per elettroerosione a filo Robocut e macchine elettriche per stampaggio a iniezione Roboshot. Inoltre, Fanuc offre agli utenti supporto applicativo e assistenza personalizzata con una vasta gamma di soluzioni durante l’intero ciclo di vita dei prodotti grazie a un team di specialisti.

Utilizzano una innovativa tecnologia ibrida Con il nome “Blue e+” Rittal lancia sul mercato una nuova generazione di condizionatori. Oltre all’efficienza energetica, che con questo prodotto è resa decisamente più elevata rispetto alle soluzioni di raffreddamento precedenti, questi condizionatori si distinguono per flessibilità, sicurezza e maneggevolezza. Allo scopo l’azienda ha implementato una tecnologia ibrida innovativa, utilizzata per la prima volta nei sistemi di raffreddamento della quadristica. Questa tecnologia opera insieme a un sistema condizionatore-compressore abbinato a un condotto termico che fornisce un sistema di raffreddamento passivo. Il compressore entra in funzione solo quando il raffreddamento passivo non è sufficiente. Altre proposte per il mondo dell’automazione di Rittal, da più di 50 anni fornitore di fornitore leader a livello mondiale di sistemi per armadi di comando, distribuzione di corrente, climatizzazione, infrastrutture IT, software e servizi, sono le “piattaforme di sistema”, la gamma di quadri per armadi di comando TS 8 e SE 8, ai pulpiti TP, gli armadi PC, i sistemi a braccio e contenitori CP e le cassette AE, le soluzioni di climatizzazione.

Si caratterizza per elevata capacità di carico e asportazione IMT Intermato SpA, fondata nel 1983, con un giro d’affari prossimo ai 40 milioni di euro ed estesa su un’area di oltre 15.000 metri quadrati, ha una capacità produttiva di torni verticali sino al diametro ammesso di 7 metri. La continua ricerca di alte prestazioni, abbinata alla competitività dei prezzi, ha portato l’azienda a realizzare soluzioni che si scostano dalla tradizionale macchina standard a torretta. In particolare, ha realizzato il tornio verticale “VL60”, che ha una elevata capacità di carico e asportazione grazie alla trasmissione tavola a ingranaggi finale ed esuberanti slitte con movimento a montante mobile. Creato per la lavorazione di qualsiasi materiale, il nuovo tornio è realizzato in versione standard con torretta oppure con teste di lavoro abbinate a magazzini utensili per soddisfare le più svariare necessità produttive. Le sue caratteristiche si possono riassumere in: diametro ammesso 1300 mm per altezza di 1000 mm; diametro tavola 1000 mm (1200); potenza motore della tavola 60-75 kW e coppia fino a 16.600 Nm; velocità massima tavola 550 rpm; capacità di carico 5000 kg; peso macchina 30 t.

l’industria meccanica 699 | 18


FIERE | EMO MILANO 2015

www.smcitalia.it

www.nskitalia.it

www.airliquide.it

Soluzioni e prodotti per l’industria meccanica

Cuscinetti ad alte prestazioni

Prodotti di alta gamma per la saldatura

Tecnologie per l’automazione pneumatica ed elettrica SMC è un’azienda leader a livello mondiale nella componentistica pneumatica, offrendo oltre 12mila prodotti base e 700mila varianti, che interessano svariati settori dell’automazione industriale. Nell’area sensori si segnala il sensore digitale di posizionamento Serie ISA3 (nella figura). Progettato pensando agli operatori, rende semplice la misurazione della distanza tra la superficie di rilevazione e l’utensile, grazie a una semplice configurazione a tre fasi che permette di inserire il valore del punto di commutazione. Queste caratteristiche garantiscono un risparmio in termini di costi di tempo, manodopera, energia e operativi. Un altro prodotto interessante è anche il cilindro Serie RHC e la valvola per fluidi refrigeranti Serie SGC. È ideale per operazioni ad alta velocità o carichi pesanti a basse velocità, grazie a una maggiore lunghezza dell’ammortizzo pneumatico. Compatibile con velocità fino a 3000 mm/s con carichi leggeri, ha la capacità di assorbire da 10 a 20 volte più energia dei cilindri tradizionali. La valvola garantisce una vita utile di 5 milioni di cicli. La Serie SGC è altresì a basso impatto ambientale, permette un risparmio energetico ed è conforme alla direttiva RoHS

Nuovi modelli per le applicazioni più impegnative Diverse sono le novità presentate da NSK alla Emo a Milano in ottobre. La Serie di viti a ricircolazione di sfere DS con rettifica di precisione (dimensioni secondo DIN 69052), appositamente progettata per offrire in grado elevato velocità, precisione e silenziosità. I cuscinetti per supporto vite Serie NSKHPS BSBD e NSKHPS TAC-C assicurano precisione di posizionamento e sono state sviluppati per fornire elevata capacità di carico dinamico. Per la realizzazione di mandrini per macchine utensili vi è la nuova Serie Robust E di cuscinetti a contatto obliquo per velocità molto elevate. È in grado di garantire prestazioni analoghe alla lubrificazione a olio con lubrificazione a grasso. La nuova Serie Robust BSR comprende cuscinetti a contatto obliquo di dimensioni inferiori per velocità molto elevate e con protezione dai contaminanti esterni. La Serie di cuscinetti a rulli di precisione a singola e doppia corona CRB APTSurf è adatta a smorzare effetti vibrazionali, migliorare la precisione di funzionamento e prolungare la durata. Le guide lineari Serie NH/NS offrono un alto livello di carico nominale e durata più che doppia delle guide lineari convenzionali.

Sistema di stoccaggio criogenico e vaporizzazione Air Liquide Italia con la sua Business Line Industrial Merchant partecipa a Emo 2015 a Milano, ove presenta i suoi prodotti di alta gamma relativi al settore aereonautico, navale e automotive, destinati al lancio sul mercato nel 2016. In particolare, sono esposti e presentati i prodotti relativi alle principali applicazioni del mercato: dalla saldatura, con il brand Arcal, al taglio e le applicazioni laser, con il brand Lasal, fino al trattamento termico, con il brand Alnat. Inoltre, viene esposto il sistema integrato di stoccaggio criogenico e vaporizzazione, lo Skid Tank (nella figura). La Business Line Industrial Merchant di Air Liquide assicura la produzione e la distribuzione di gas liquefatti e in bombole, e fornisce ai clienti le applicazioni e i servizi richiesti per l’utilizzo di questi gas. I suoi clienti, che spaziano dal piccolo artigiano alla grande azienda, utilizzano gas industriali in cinque settori chiave: agroalimentare e farmaceutico, automotive e costruzioni meccaniche, artigianato e distribuzione, materiali ed energia, e tecnologia e ricerca. Nel 2014, la Business Line Industrial Merchant ha generato a livello mondiale un fatturato di circa 5,1 miliardi di euro.

19 | SETTEMBRE OTTOBRE 2015


ECONOMIA

E

Cina in frenata Le banche svalutano lo yuan e il calo della domanda abbassa il prezzo delle commodities

di Mauro Ippolito, Wings Partners

conomie di scala, svalutazioni, politiche restrittive; sono questi i temi caldi dell’estate 2015. Con i mercati finanziari sempre più connessi tra loro e soggetti a risentire degli avvenimenti macroeconomici anche se non direttamente interessati. È il caso di quanto visto con la decisione della Cina, tramite la banca centrale, di svalutare la propria moneta (lo yuan renminbi) nei confronti del dollaro. E per ben tre volte (rispettivamente dell’1,98%, dell’1,62% e dell’1,1%), portando il valore ufficiale del cambio giornaliero dai 6,1160 yuan contro dollaro dell’11 agosto al 6,4010 del 13 agosto. Tre manovre che hanno sorpreso i mercati finanziari in quanto inattese, e soprattutto perché effettuate da una nazione che fino a pochi giorni prima confermava la politica di un lento ma continuo apprezzamento dello yuan favorendo la libera convertibilità del cambio. Ma la scelta della People’s Bank of China rientra nella politica espansiva dell’economia cinese, frenata dal calo dei consumi interni e quindi impossibilitata a centrare le stime di crescita del governo poste al 7%, se non spingendo l’export (in particolare di commodities e prodotti derivati). L’hard lending, ovvero una brusca frenata della crescita

l’industria meccanica 699 | 20 Foto © Kevin Jaako


ECONOMIA economica cinese, ipotizzata da molte banche d’affari appare quindi sempre più probabile imponendo al governo centrale di Pechino di agire affinché possa rendere meno “dura” la discesa della seconda economia mondiale. La decisione della Cina di svalutare la propria valuta mette in difficoltà non solo i mercati finanziari, che naturalmente hanno reagito con paura e quindi hanno subito pesanti flessioni, ma anche le politiche delle altre banche centrali. Tra queste, la Federale Reserve americana che per settembre aveva in procinto un aumento dei tassi di interesse ponendo fine al periodo di tassi allo 0%. L’attesa di un rialzo dei tassi era quasi scontata ormai dalla maggior parte degli analisti, dopo che anche uno dei più favorevoli alle politiche accomodanti, il presidente della Fed di Atlanta Dennis Lockhart, aveva sottolineato come l’economia Usa era matura tanto da poter assorbire gli effetti negativi di una stretta monetaria. Il terzo tema caldo riguarda direttamente le materie prime (Tabella 1). In particolare il continuo calo dei prezzi dei metalli, e di molte commodities minerarie, dovuto al rallentamento della domanda. Una motivazione di questo fenomeno è da ricercare in una politica, che in economia viene chiamata “economia di scala”, dove a fronte di un aumento della produzione si riducono i costi e quindi si difendono i margini. Questa politica è stata applicata dapprima sul minerale di ferro e successivamente sull’oro e sui metalli non ferrosi, con il rame ad essere posto sotto la lente d’ingrandimento avendo costi marginali stimati poco oltre i $5.000/T. I temi estivi rimarranno pertanto caldi anche durante l’autunno con la ripresa economica mondiale che potrà favorire un recupero delle quotazioni ed un miglioramento del sentiment economico. □

RAME Quotazione media LME 3 mesi

luglio-15

$5.474

€ 4.969

Quotazione media LME cash

luglio-15

$5.457

€ 4.961

Quotazione media SHFE

luglio-15

$6.512

¥40.427

Quotazione media Comex ($/lb)

luglio-15

$2,4822

Scorte LME (tonnellate)

17-ago-15

350.650

Scorte SHFE (tonnellate)

17-ago-15

121.258

Scorte Comex (tonnellate)

17-ago-15

33.451

Quotazione media LME 3 mesi

luglio-15

$1.679

€ 1.525

Quotazione media LME cash

luglio-15

$1.638

€ 1.489 ¥12.333

ALLUMINIO

Quotazione media SHFE

luglio-15

$1.986

Scorte LME (tonnellate)

17-ago-15

3.345.600

Scorte SHFE (tonnellate)

17-ago-15

320.076

Quotazione media LME 3 mesi

luglio-15

$2.008

€ 1.823

Quotazione media LME cash

luglio-15

$2.002

€ 1.820 ¥15.305

ZINCO

Quotazione media SHFE

luglio-15

$2.465

Scorte LME (tonnellate)

17-ago-15

462.925

Scorte SHFE (tonnellate)

17-ago-15

163.064

Quotazione media LME 3 mesi

luglio-15

$1.776

€ 1.612

Quotazione media LME cash

luglio-15

$1.762

€ 1.602 ¥13.112

PIOMBO

Quotazione media SHFE

luglio-15

$2.112

Scorte LME (tonnellate)

17-ago-15

203.700

Scorte SHFE (tonnellate)

17-ago-15

14.216

Quotazione media LME 3 mesi

luglio-15

$11.440

€ 10.386

Quotazione media LME cash

luglio-15

$11.386

€ 10.351

Quotazione media SHFE

luglio-15

$13.607

¥84.477

Scorte LME (tonnellate)

17-ago-15

454.818

NICKEL

STAGNO Quotazione media LME 3 mesi

luglio-15

$14.924

€ 13.549

Quotazione media LME cash

luglio-15

$14.962

€ 13.602

Quotazione media SHFE

luglio-15

$17.460

¥108.394

Scorte LME (tonnellate)

17-ago-15

6.345

EUR-USD

luglio-15

1,1000

USD-CNY

luglio-15

6,2083

VALUTE

Tabella 1 - Fenomeni di economie di scala provocano un calo dei prezzi di metalli e commodities minerarie. (Fonte: Wings Partners)

21 | SETTEMBRE OTTOBRE 2015


FOCUS | Internazionalizzazione

“Todos somos americanos”

Cuba si apre all’Occidente

Foto © Fotolia

di Gloria Presotto l’industria meccanica 699 | 22


FOCUS | Internazionalizzazione

«T

odos somos americanos» ha detto il presidente Usa Barack Obama il 17 dicembre 2014. Siamo tutti Americani. E così, dopo mezzo secolo, Cuba si apre all’Occidente. Gli Stati Uniti hanno infatti deciso di riprendere i rapporti diplomatici con l’isola, soffocata da un embargo durato 54 anni, da quel 1961 in cui l’amministrazione Eisenhower decise di interrompere ogni relazione con lo Stato comunista, reo di aver rovesciato il governo filo statunitense di Batista e di ospitare missili sovietici. Una manovra politica del presidente democratico che, grazie agli ordini esecutivi, lascia davanti a sé un’eredità importante per le presidenziali del 2016. Ma anche una scelta economica: se le sanzioni imposte a Cuba non hanno indebolito l’autorità dei Castro, che da 90 anni restano saldamente al potere, hanno invece fatto perdere molte risorse (le stime parlano di 264 milioni di dollari solo in tentativi propagandistici di rovesciare Fidel) al Governo Statunitense. Via libera dunque a commercio e viaggi; riaperte il 14 agosto le ambasciate, per l’eliminazione totale dell’embargo si attende invece il voto del Congresso. Al di là dei significati politici e simbolici – la conclusione della Guerra Fredda e il crollo di un sistema fondato su ideologie contrapposte – la fine dell’isolamento cubano rappresenta un’ottima opportunità economica per molti Paesi, Italia in primis. Il processo di normalizzazione delle relazioni diplomatiche con gli Stati Uniti ha infatti accelerato l’integrazione di Cuba nell’economia globale, aprendo svariate occasioni d’investimento. D’altronde la stessa Cuba pare fortemente motivata a entrare nel commercio internazionale. A marzo 2014 il Governo di Raoul Castro ha approvato la Ley de Inversion Extrajera (legge 118), definendo l’apporto di capitali stranieri come il principale mezzo per 23 | SETTEMBRE OTTOBRE 2015

rafforzare lo sviluppo economico del Paese e identificando oltre 220 progetti di investimento in diversi settori per un valore complessivo di 8,7 miliardi di dollari. Periodicamente il Ministerio del Comercio Exterior de Cuba (Mincex) predispone una lista aggiornata di opportunità di investimento (Cartera de Oportunidades de Inversion Extranjera), dove sono elencati i progetti varati, con il dettaglio delle operazioni e l’indicazione della controparte locale interessata ad avviare una partnership con investitori stranieri. Investimenti che possono essere effettuati attraverso la forma di joint-venture con soci cubani, tramite un contratto di associazione economica internazionale (questo riguarda di solito contratti per hotel, fornitura di servizi di gestione manageriale, o professionali), oppure totalmente a mezzo di capitali esteri. Ogni investimento proveniente dall’estero è soggetto a previa autorizzazione che deve essere rilasciata, a seconda del settore, dal Consiglio di Stato, Consiglio dei Ministri, o da altra Authority nominata da quest’ultimo, subordinatamente all’esibizione di un progetto d’investimento da parte dello straniero. Le modifiche principali alla precedente normativa in materia di investimenti esteri riguardano la riduzione dell’imposizione sui profitti, che passa dal 30% al 15% per la maggior parte dei settori industriali interessati. C’è poi la possibilità per lo straniero di essere proprietario fino al 100% (in precedenza, quasi mai ammessa). Inoltre, gli investitori nelle joint-venture avranno 8 anni di esenzione da qualsiasi imposizione sui profitti e non ci sarà alcuna imposta o tariffa doganale neppure sull’importazione a Cuba di macchinari e attrezzature necessarie a eseguire l’investimento estero. Infine, gli investitori stranieri avranno il diritto di riesportare all’estero i profitti o dividendi ottenuti dai loro investimenti a Cuba. □


FOCUS | Internazionalizzazione

Italia e Cuba:

questione di feeling Per Cuba l’Italia La prima volta di Confidustria a Cuba rappresenta Settanta imprese, sette associazioni imprenditoriali, cinque gruppi bancari. Per un totale di oltre 140 partecipanti. Sono i numeri della missione anche l’unico imprenditoriale che ha fatto tappa per la prima volta a L’Avana, dal 6 all’8 luglio. Organizzata da Confindustria, Ice, Abi, Alleanza delle Cooperative contrappunto e Unioncamere e guidata da Carlo Calenda, viceministro per lo Sviluppo economico, e dal sottosegretario agli Esteri Mario Giro, la delegazione per la ha identificato e approfondito le reali prospettive di cooperazione che il nuovo coinvolgimento di Cuba nella comunità internazionale potrà offrire conservazione al nostro sistema industriale. Le analisi per il 2015 stimano infatti per della storia locale l’isola una crescita del 4,4%, accompagnata da una rapida espansione degli

Investimenti Esteri (oltre 1 miliardo di dollari statunitensi in base alle stime Unctad). Grazie a un accordo tra banca Intesa e Sace, è stato messo a disposizione delle imprese italiane un plafond rotativo di 80 milioni di euro, dedicato a conferme di crediti documentari emessi da istituti bancari cubani per il pagamento di singoli contratti commerciali del valore massimo di 5 milioni di euro. Intesa Sanpaolo e Sace consentiranno infatti agli esportatori italiani di vendere i propri prodotti o servizi con dilazioni fino a 18 mesi, garantendone i pagamenti. Oltre 473 i milioni di euro stanziati dalle banche per le imprese italiane che scelgono di operare a Cuba. l’industria meccanica 699 | 24


FOCUS | Internazionalizzazione

Intervista a Licia Mattioli, Presidente del Comitato tecnico per l’internazionalizzazione e gli investitori esteri di Confindustria, che ha partecipato alla missione confindustriale Italia-Cuba

Di quali prodotti industriali c’è più bisogno a Cuba? Che opportunità si aprono per le Pmi della meccanica? I cubani ricercano moltissimo le nostre macchine: è quanto abbiamo riscontrato assieme al Ministero dell’Industria locale. Partiti con l’idea di esportare macchinari di trasformazione per il settore alimentare, una volta lì ci siamo resi conto che in realtà tutte le nostre tecnologie destano interesse, basti pensare che le macchine per produrre scarpe sono “made in Italy”. C’è necessità di strumenti per lavorare i pellami, dunque, e per il tessile. Ma non solo: è fondamentale anche tutto ciò che riguarda il packaging e la trasformazione alimentare. Servono macchine per realizzare i tappi delle bottiglie, ad esempio. Per non parlare delle infrastrutture: bisogna costruire ponti, strade e porti, e ingrandire gli aeroporti. La “Ley de Inversion Extrajera” prevede 220 progetti da 8,7 miliardi di dollari per favorire gli investimenti in questo senso. Infine, i cubani vogliono delle macchine agricole all’avanguardia, che aumentino la produzione e la resa dei loro terreni. La modernizzazione di Cuba significa anche investimenti nell’edilizia. In seguito alla graduale riduzione dei vincoli imposti ai turisti statunitensi, si prevede un aumento del turismo del 12,5%. Ciò porterà alla realizzazione di 53 nuove strutture alberghiere, da 4 e 5 stelle. Hotel di lusso, che avranno perciò bisogno non solo delle costruzioni in sé e per sé, ma anche di mobili, rubinetti, serramenti e impianti elettrici di qualità: un’opportunità interessante per le aziende del legno e l’impiantistica nostrana. Cuba ha poi un’enorme necessità di restauro: L’Havana è piena di palazzi antichi molto belli ma rovinati dal tempo, che richiedono interventi esperti. Da questo punto di vista, tra Cuba e il nostro Paese esiste un feeling particolare. Eusebio Leal, “Historiador de la Ciudad” (un concetto intraducibile in italiano: si tratta sostanzialmente del responsabile di quel gioiello architettonico che è il centro storico de L’Havana Ndr), figura culturale di primissimo piano e molto vicina alla famiglia Castro, ha studiato in Italia ed è rimasto in stretto contatto con le nostre scuole

di restauro. Per lui il nostro Paese rappresenta l’unico contrappunto per la conservazione della storia locale. Raoul Castro ha affermato che Cuba vuole innovare, senza perdere tuttavia la propria identità (come hanno fatto Cina e Russia). Come può aiutarla l’Italia? La caratteristica principale del tessuto industriale italiano è l’essere composto da Pmi: particolarità che si presta bene quando c’è da collaborare con Paesi che vogliono sviluppare la loro industria partendo da piccole e medie imprese. A differenza di altri, dunque, possiamo “insegnare” un tipo di imprenditoria diversa, più legata al territorio, alle tradizioni e a un tipo di struttura familiare. L’Italia è al secondo posto in Europa per aziende installate a Cuba: finora le imprese italiane erano 14, per un totale di 430 dipendenti e un fatturato superiore a 14 milioni di euro, ma il numero è destinato a crescere. Facile pensare a interessanti sinergie. □ g.p.

25 | SETTEMBRE OTTOBRE 2015


FOCUS | Internazionalizzazione

I principali settori di investimento A CUBA Meccanica Agricola e Trasformazione Alimentare

A Cuba esistono 6,3 milioni di ettari di terreno agricolo, dei quali solo 2,6 coltivati, per un valore potenziale del mercato interno di circa 2 miliardi di dollari. A causa del clima e dell’arretratezza delle macchine i livelli di produzione si sono molti ridotti negli ultimi anni; ecco perché il Governo cubano punta ad attrarre imprese straniere che favoriscano la modernizzazione delle tecniche di lavorazione delle materie prime.

Ambiente ed energie rinnovabili

Attualmente a Cuba solo il 4,3% dell’energia è ottenuto da fonti rinnovabili. Necessario dunque modificare la matrice energetica del Paese: si punta all’installazione e la gestione di parchi fotovoltaici, all’ammodernamento degli impianti idroelettrici e alla costruzione di nuovi impianti di produzione di energia da fonte eolica e biomasse.

Infrastrutture e costruzioni

Grazie a un investimento di circa 900 milioni di dollari messo a disposizione dal BNDES (la Banca di Sviluppo brasiliana), è stato creato il nuovo porto di Mariel con annesso centro logistico e Zona Economica Speciale. La nuova struttura, gestita dalla compagnia singaporiana Psa, rappresenta attualmente una delle più grandi opere dei Caraibi, in grado anche di accogliere le navi post-Panamax. Il contributo di tecnologie e know how straniero saranno inoltre fondamentali per l’attività di recupero e restauro degli edifici storici delle principali città cubane.

Biomedicale

Oggi a Cuba si contano circa 16 grandi imprese manifatturiere attive nel settore con oltre 70 impianti di produzione e 11 filiali all’estero, che occupano un totale di 21.000 dipendenti con livelli di istruzione avanzati. Il governo Cubano intende sviluppare la filiera della salute attraverso partnership con realtà estere.

Turismo

Il comparto turistico rappresenta già oggi uno dei principali fornitori di valuta estera di Cuba (oltre 2 miliardi di dollari nel 2013). Il 2014 ha fatto segnare un aumento delle presenze straniere nell’Isola fino a 2,7 milioni di visitatori, che il Governo prevede in ulteriore aumento quest’anno grazie alla graduale riduzione dei vincoli imposti ai turisti statunitensi. In programma la realizzazione di 53 nuove strutture alberghiere di categoria 4 e 5 stelle per un totale di oltre 4 mila nuove camere.

l’industria meccanica 699 | 26


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FOCUS | Russia

Ritorno ai blocchi.

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FOCUS | Russia

Tensioni nella politica estera: l’industria italiana paga un conto salato. Ecco come fare business, senza aspettare il disgelo fra i padroni del mondo

29 | SETTEMBRE OTTOBRE 2015


FOCUS | Russia

La politica estera si intreccia con l’industria. Ecco quanto sta perdendo la meccanica italiana in Russia. Export verso Russia: i settori della meccanica più penalizzati 2014

2013

saldo

Δ%

125.594.195

175.345.723

49.751.528

-28%

Macchine edili, stradali, minerarie ed affini

94.558.972

140.330.070

45.771.098

-33%

Saldatura, taglio e tecniche affini

26.495.200

39.380.315

12.885.115

-33%

108.662.075

121.162.459

12.500.384

-10%

Forni industriali

30.724.916

42.169.176

11.444.260

-27%

Pompe

75.391.320

85.803.347

10.412.027

-12%

Posateria

19.853.672

29.793.271

9.939.599

-33%

Caldareria

Turbine a gas

(Fonte: Ufficio Studi Anima) l’industria meccanica 699 | 30


FOCUS | Russia

G

iugno 2015. G7 di Schloss Elmau. Vladimir Putin non è fra gli invitati al vertice dei capi di Stato e di governo. Il presidente Usa Barack Obama: «Se non si rispettano gli accordi per la pace in Ucraina restano le sanzioni alla Russia». Pochi giorni dopo la conferma: sanzioni prorogate fino a gennaio 2016. Un passo indietro per capire come si è arrivati fin qui. Marzo 2014: con una mossa a sorpresa il Cremlino strappa la penisola della Crimea al controllo dell’Ucraina. Le reazioni di Stati Uniti e Unione Europea sono immediate: vengono cancellati i visti di alcuni personaggi non graditi, e viene impedito alle aziende russe di finanziarsi sui mercati occidentali. In risposta, Mosca vieta con un embargo le importazioni di molti prodotti alimentari dall’Europa. Ora il mantenimento della pressione sulla Russia fino alla completa attuazione degli accordi di Minsk (i protocolli per la pace in Ucraina) provoca ulteriori difficoltà per il prodotto interno lordo russo. Tanto più che l’economia di Mosca è basata in gran parte sulla vendita di gas e petrolio, e il tracollo del prezzo del greggio, da quasi un anno ormai fermo intorno

ai 50 dollari al barile, ha ulteriormente aggravato la situazione generale. Ma in questo scenario da guerra fredda, i temi legati alla politica estera e alla sicurezza si intrecciano con l’economia industriale europea. Europea ma soprattutto italiana. Siamo (o eravamo) il terzo partner commerciale europeo della Russia, e il quarto a livello mondiale. E la perdita in esportazioni non impatta solo sul settore alimentare, ma colpisce direttamente la meccanica italiana. Dai dati elaborati dall’Ufficio studi di Anima/Confindustria si può avere un’idea del valore dell’export dei prodotti della meccanica varia e affine verso la Federazione Russa. Alla conclusione del 2014 si è registrata una diminuzione delle esportazioni rispetto al 2013 pari al 9%. Si avverte l’effetto delle sanzioni. Ma sarà sicuramente maggiore nel 2015. È certo però che dal 2009 e fino al 2013 le esportazioni verso la Federazione russa erano sempre in crescita alla fine di ogni anno, mentre nel 2014 si registra un improvviso cambio di tendenza. Interessante poi analizzare il calo settore per settore (tabella 1). Fra settori più colpiti

macchine edili, stradali e minerarie, ma anche posateria e macchinari di saldatura e taglio, che perdono tutti il 33% dal 2013 al 2014. Importante anche il calo (-27%) della caldareria, che ha perso quasi 50 milioni di euro. Lo scenario peggiore, tuttavia, non riguarda solamente la perdita del valore economico dell’export. Nel medio-lungo termine, infatti, il ruolo dell’industria italiana in Russia, da tempo apprezzato per l’alta qualità dei suoi prodotti, può essere con troppa facilità scalzato da altri produttori, magari asiatici, rendendo il danno ancora più preoccupante per un’industria come la nostra, che con un mercato domestico piatto, vive da anni soprattutto di export. Mentre stampiamo questo magazine, il New York Times annuncia la decisione di Barack Obama di incontrare il presidente russo Vladimir Putin alla prossima assemblea Onu, a cui fa seguito una presa di distanza del Cremlino. Impossibile prevederne oggi gli esiti. Ma le strategie commerciali dell’industria europea e italiana passano anche da questo clima di incertezza. In questa fase navigare a vista forse è ancora necessario. □ c.f.

Ed è solo l’inizio. 31 | SETTEMBRE OTTOBRE 2015


FOCUS | Russia

Sanzioni, cosa esportare e cosa no?

di Alessandro Di Simone, Easyfrontier

I

l regime sanzionatorio dell’Ue verso la Federazione Russa poggia su due pilastri: misure restrittive all’export e congelamento fondi per determinate entità coinvolte nella crisi ucraina. Di specifico interesse per le aziende della meccanica sono le restrizioni commerciali varate con il Reg. (UE) 833/2014 del 31 luglio 2014 (il “Regolamento”), modificato dal Reg. (UE) 960/2014 e, in ultimo, dal Reg. (UE) 1290/2014. Tali misure sono entrate in vigore il 1 agosto 2014 e la durata, inizialmente fissata in un anno, è stata prorogata di ulteriori sei mesi con la Decisione (Pesc) 2015/971. Attuale termine delle misure previste è il 31 gennaio 2016. Nello specifico, tali restrizioni riguardano in primis i beni dual use elencati in All. I del Reg. (CE) l’industria meccanica 699 | 32

428/2009 e successive modifiche e integrazioni, la cui esportazione non viene autorizzata (in Italia le autorizzazioni vengono rilasciate dalla Div. IV della DG per la politica commerciale internazionale del Ministero dello Sviluppo Economico) qualora i beni siano destinati a un uso o a un utilizzatore finale militare oppure siano destinati ad aziende operanti in ambito militare (elencate in All. IV del Regolamento). Non sono, quindi, vietate le esportazioni di prodotti e tecnologie duali per l’industria aeronautica e spaziale, per uso non militare e per utenti finali non militari. È importante sottolineare che i beni non duali possono essere, invece, esportati anche ad enti militari ed alle aziende sopracitate. Ulteriori restrizioni interessano determinati prodotti


FOCUS | Russia

Misure restrittive Ue nei confronti della Federazione Russa – aspetti doganali connessi all’industria petrolifera (tubi e aste utilizzati per oleodotti, gasdotti e per l’estrazione del petrolio, utensili di perforazione, pompe – identificati in base al relativo codice di Nomenclatura Combinata ed elencati nell’All. II del Regolamento), la cui esportazione è soggetta ad un regime di autorizzazioni preventive (in Italia è sempre competente la sopra citata Div. IV del MiSE, in conformità a quanto prescritto per le autorizzazioni relative all’esportazione di beni dual use). Qualora tali prodotti siano destinati all’utilizzo per prospezione e produzione di petrolio in acque profonde o in Artico o per progetti relativi allo scisto bituminoso, il MiSE non concede l’autorizzazione. Per tali tipologie di impieghi, è vietata altresì la fornitura di trivellazio-

ni, prove pozzi, carotaggi e strutture galleggianti. Il quadro sanzionatorio non si applica ai contratti stipulati prima del 12 settembre 2014 (nel caso del dual use, il termine è il 1 agosto 2014). Un suggerimento pratico sulla compilazione della casella 44 del Dau: per tutti quei beni per i quali è richiesta un’autorizzazione deve essere utilizzato il codice X002 ed il numero di licenza o di autorizzazione; per gli altri beni per i quali non è necessaria l’autorizzazione deve essere riportato il codice Y901. Nel caso in cui sia necessaria una richiesta di autorizzazione, tra le informazioni che gli esportatori debbono fornire al MiSE può assumere particolare rilevanza una dichiarazione relativa all’uso finale del bene (c.d. end user statement). □ 33 | SETTEMBRE OTTOBRE 2015


FOCUS | Russia

Fare business in Russia. Nonostante tutto Parola d’ordine: joint venture. La Russia ha già una lista di quali e quanti prodotti acquistare localmente nei prossimi 5 anni l’industria meccanica 699 | 34


FOCUS | Russia

Intervista a Ernesto Ferlenghi, Presidente di Confindustria Russia

P

er un mercato che si chiude ce n’è un altro che si apre. Pura teoria. Nella pratica non è sempre possibile, o conveniente, adattare una tipologia di prodotto ai bisogni di un paese totalmente diverso. Insomma, cambiare mercato di esportazione per una Pmi non è cosa da poco. Lo sa bene chi operava da mezzo secolo nel contesto Russo, e che con l’irrigidirsi dei rapporti fra Mosca e l’Occidente ha dovuto ridimensionare la propria strategia commerciale. «Ma è fondamentale ritornare a dialogare con i partner russi sui temi industriali», spiega Ernesto Ferlenghi, Presidente di Confindustria Russia (punto di contatto per le imprese italiane in Russia), «ed è importante farlo prima ancora di aspettare nello sblocco delle sanzioni imposte nell’estate del 2014 e prolungate almeno fino a gennaio». In Europa siamo il terzo partner commerciale della Russia, e il quarto a livello mondiale. In che modo si può rientrare nel mercato russo? La parola d’ordine è localizzare. In questo momento difficile lo Stato russo ha riconosciuto necessario un principio di indipendenza. E per questo sta rivoluzionando le sue dinamiche interne. L’Interscambio non è più la via maestra per fare business: in poco più di un anno l’Italia ha registrato un calo di circa l’80% come esportazione diretta verso la Russia. In che modo è possibile localizzare? Ci sono due vie possibili: si possono vendere delle quote della società per entrare nel mercato russo, oppure localizzare tramite joint venture. Questa seconda possibilità richiede un cambio culturale importante, ma ci sono ormai decine di aziende italiane che hanno percepito questa tendenza e hanno costituito la joint venture localizzando linee di produzione dedicate. Quali settori industriali si prestano maggiormente alla dinamica della joint venture? In molti casi aziende che lavorano nel settore Oil & Gas, molto spesso produttori di pompe o valvole per il gas. E hanno successo. Del resto i piani di sviluppo russo sono

chiari: acquistare il 70% del fabbisogno industriale localmente. E il ministero dello Sviluppo economico russo ha già stilato una lista di quali e quanti prodotti saranno acquistati nei prossimi 5 anni. Quali competitor stanno già localizzando in Russia? Francia e Germania stanno già aumentando la capacità di esportazione grazie alle joint venture. E il rapporto con la Germania è purtroppo schiacciante: per ogni caso italiano ce ne sono 15 tedeschi. Del resto a fronte di 400 Pmi italiane che esportano in Russia, si contano circa 6.000 aziende tedesche. Ma l’Italia è da sempre pioniera nei rapporti con Mosca, questo ci da molti vantaggi. Ci sono strumenti a disposizione per un’azienda italiana in Russia? Confindustria Russia ha stretto alcune partnership con due associazioni imprenditoriali russe, Delovaya Rossiya e Opora Rossii, che possono agevolare accordi per sviluppare sinergie tra italiani e russi, in particolare sotto il profilo di B2B e regolamentazione fiscale. Il mondo russo è vastissimo, e un impegno continuo nella ricerca di soluzioni è fondamentale. □

di Laura Aldorisio e Carlo Fumagalli

35 | SETTEMBRE OTTOBRE 2015


FOCUS | Russia

Case history. Chi ce l’ha fatta Nel momento più difficile per la meccanica in Russia, di Carlo Fumagalli

Nella foto: pompa main line (API 610 di tipo BB1) per stazione di pompaggio per pipeline

C

ome nasce una joint venture industriale in Russia? «Primo ingrediente: devi avere buone referenze». È la ricetta di Edoardo Garibotti, Amministratore delegato di Termomeccanica pompe, storica azienda di La Spezia del gruppo Termomeccanica, specializzato nella produzione di grandi pompe industriali e nell’impiantistica ecologica. «Secondo ingrediente: trova i partner giusti. E noi abbiamo incontrato professionisti tenaci nel perseguire gli obiettivi». L’esperienza in Russia di Termomeccanica pompe parte da lontano, dagli anni ’70, in piena guerra fredda. Si è guadagnata negli anni la fama di impresa affidabile per prodotto e post vendita. E nel 2013 ha aperto una prima società con sede a Mosca per valutare meglio il mercato e creare una base logistica e commerciale. Ma era solo l’inizio. «Nel 2014 siamo entrati in contatto con un partner industriale locale», spiega Edoardo Garibotti, «che ci ha coinvolto nella costituzione di una joint venture per progettare, costruire e testare pompe per il settore dell’Oil&Gas sel’industria meccanica 699 | 36


FOCUS | Russia

Termomeccanica pompe localizza a Cheliabinsky uno stabilimento per il settore Oil&Gas condo le normative internazionali e Russe». La partecipazione di Termomeccanica alla joint venture è pari al 25%. E i partner sono dei colossi: Transneft, compagnia specializzata nel trasporto di pipeline, e Konar, produttore nel settore Oil&Gas. Gli stabilimenti sono localizzati nel comprensorio industriale di Cheliabinsky dove sono già insediate da tempo aziende con partecipazione italiana che operano nello stesso settore. «È previsto che la fabbrica abbia piena operatività entro fine anno» racconta ancora Garibotti, «Tra gli elementi produttivi più qualificanti c’è senza dubbio il centro prove, che prevede la possibilità di fare collaudi con potenze fino a 25 MW e portate fino a 35.000 m3/h». Il progetto di Termomeccanica pompe non è solo un buon esempio di business in Russia, raggiunto in un momento difficile. Ma per il sistema industriale italiano può essere una via per non perdere ulteriori fette di mercato nella Federazione russa a vantaggio di paesi non coinvolti nelle tensioni con l’Ue. «Durante questo periodo abbia37 | SETTEMBRE OTTOBRE 2015

mo altresì acquisito una serie di contratti importanti con primari clienti locali che operano nel settore dell’Oil&Gas e della Power Generation, contratti nei quali abbiamo coinvolto diversi sub fornitori strategici italiani (quali motori elettrici, package ausiliari, fonderie)» spiega infatti il Ceo Edoardo Garibotti, «confidiamo possano cogliere questa opportunità per dare continuità a relazioni commerciali per lo sviluppo business e, perché no, a localizzazioni produttive come abbiamo fatto noi». Certo, costituire una joint venture non è semplice: «La stessa Termomeccanica ha dovuto superare una serie di qualifiche stringenti tipiche del settore per verificare tutti i requisiti sia tecnici che finanziari necessari per lo scopo della società», spiega ancora Garibotti, «ma vediamo la Russia come un paese complementare all’Europa, ricco di risorse e bisognoso di alcune nicchie tecnologiche che non sono più disponibili nella Confederazione in quanto rimaste in paesi esclusi che appartenevano alla vecchia Urss». □


FOCUS | Russia

Case history. Who has managed to do it. H

ow does an industrial joint venture see the light in Russia? “First ingredient: you must have good references”. That is the recipe of Edoardo Garibotti, Managing Director of Termomeccanica Pompe, long-established company of the Termomeccanica Group based in La Spezia, a group specialized in manufacturing both large industrial pumps and environmental plants. “Second ingredient: find suitable partners. We have met experts determined to follow their targets”. The experience of Termomeccanica Pompe in Russia dates back to the seventies, during the cold war. Over the years, it has gained the reputation of a reliable company, for both products and aftersales service. In 2013, it opened a first company based in Moscow in order to better evaluate the market and create a logistic and commercial base. That however was only the beginning. “In 2014, we got in touch with a local partner” says Edoardo Garibotti, “who involved us in setting up a joint venture to engineer, manufacture and test pumps for the Oil&Gas market, in compliance with international and Russian standards.” The partners are indeed giants: Transneft, a company specialized in pipeline transport, and Konar, a manufacturer of the Oil&Gas sector. The factories are located in the industrial district of Cheliabinsk, where companies with Italian participation operating in the sector have already been set up for some time. “The factory is expected to operate at full speed by the end of the year” says Garibotti.

The test center, where it is will be possible to run final tests for powers up to 25 MW and capacities up to 35,000 m3/h, is undoubtedly among the most qualifying aspects of the production facilities.” The project of Termomeccanica Pompe is not only an example of good business in Russia, achieved in a difficult moment, but it could also represent for the Italian industrial system a way not to lose further shares of the market in the Russian Federation to the advantage of countries that are not involved in conflicts with the Eu. “During this time, we have also acquired important contracts with major local customers operating in the Oil&Gas and Power Generation markets, contracts for which we have included many strategic Italian sub-suppliers (electric motors, auxiliary packages, castings)” Ceo Edoardo Garibotti explains: “Hopefully they can seize the opportunity to give continuity to commercial relations to develop business and open local production facilities, just as we did”. Setting up a joint venture is not at all easy: “Termomeccanica itself had to overcome several strict inspections related to the sector in order to verify all technical and financial requirements necessary for the company purpose” Garibotti continues. “However, we consider Russia as a country complementary to Europe, rich of resources and in want of some technological niches that are no longer available in the Confederation as they are located in ex Ussr countries which have been excluded from it”. □ c.f. l’industria meccanica 699 | 38

At the worst of times for the mechanical industry in Russia, Termomeccanica Pompe localizes a factory in Cheliabinsk to serve the oil and gas sector


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FOCUS | Sicurezza nel Mercato

flash interna KAZAKHSTAN – Esteso fino al 2018 il regime di esenzione dal visto per i paesi industrializzati Il Governo kazako ha esteso fino al 31/12/2017 il regime di esenzione dal visto per i cittadini dei paesi industrializzati, la cui lista è stata ulteriormente ampliata e comprende 19 paesi: Commonwealth Australia, Ungheria, Italia, Principato di Monaco, Belgio, Spagna, Olanda, Norvegia, Svezia, Malaysia, Emirati Arabi Uniti, Singapore, Regno Unito e Irlanda del Nord, Stati Uniti d’America, Germania, Finlandia, Francia, Svizzera e Giappone. Dal 15 luglio 2015, ai cittadini di questi paesi è consentito l’ingresso senza visto in Kazakhstan per un soggiorno fino a 15 giorni di calendario. (Fonte ICE Almaty) MAROCCO - Collettiva ICE a Pollutec Marocco Casablanca, 21/24 ottobre 2015 L’Ice organizzerà nuovamente una partecipazione collettiva italiana alla Fiera Pollutec Marocco che si terrà a Casablanca dal 21 al 24 ottobre 2015. La manifestazione riguarda: prodotti, tecnologie e servizi dedicati all’ambiente (acqua, aria, rifiuti, riciclaggio, energie rinnovabili, prevenzione rischi e sviluppo sostenibile). Sarà messa a disposizione delle aziende partecipanti un’area riservata, con un punto informazione sulle imprese italiane dove il personale Ice-Agenzia, assistito da hostess ed interpreti, avrà il compito di accogliere, ospitare e orientare i visitatori e fornire assistenza agli espositori italiani. UE - Stanziati 350 milioni di euro per l’Africa Centrale La UE – attraverso il Fondo Europeo per lo Sviluppo – ha stanziato per l’Africa Centrale 350 milioni di euro per il periodo 2014-2020. Il programma coprirà tre aree di intervento finanziando

progetti su: integrazione politica e cooperazione per il mantenimento della pace e della sicurezza (43 mln); integrazione economica e commerciale della regione (211 mln – di cui 135 attraverso l’Infrastructure Trust Fund); sviluppo sostenibile delle risorse naturali (88mln). Altri 68 mln saranno destinati al supporto tecnico della cooperazione. I progetti finanziati attraverso il Fondo Europeo per lo Sviluppo saranno resi pubblici durante tutto l’arco della programmazione attraverso bandi di gara disponibili sul portale della Commissione europea: EGITTO - Nuove opportunità di investimento per lo sviluppo del Canale di Suez Nel corso di un incontro recentemente organizzato dal Governo egiziano sono stati illustrati i punti principali del progetto riguardanti le infrastrutture logistiche e portuali e le prospettive di investimento a breve e a lungo termine legate ad uno dei 5 mega-progetti in programma nel Paese, ovvero quello relativo allo sviluppo integrato dell’area del Canale di Suez. Nel Master Plan del progetto è previsto in particolare lo sviluppo di sei porti (Port Said; Ismailia; Suez; Qantara; Ain Sokhna; Adabiya) e il potenziamento delle infrastrutture relative ai trasporti (ampliamento della rete stradale; espansione della rete ferroviaria; costruzione di nuovi tunnel). Il needs assesment per le infrastrutture sarebbe di circa 15 miliardi di dollari, mentre per i sei porti sarà di oltre 20 miliardi di dollari. (Fonte Ministero degli Esteri e della Cooperazione Internazionale) BRASILE - Lanciato piano per infrastrutture da 57 miliardi di euro Il Governo brasiliano ha annunciato un nuovo piano di investimenti in infrastrutture e logistica che include una serie di progetti per un valore stimato intorno ai 198

l’industria l’industriameccanica meccanica699 699 | 40 40


FOCUS | Sicurezza nel Mercato

zionalizzazione miliardi di reais (circa 57 miliardi di euro). In particolare, 66 mld di reais saranno destinati al settore ferroviario, 66 mld al comparto autostradale, 37,4 mld a quello portuale e 8,5 mld agli aeroporti. Il Brasile prevede una prima fase di concessioni per circa 70 miliardi di reais nel triennio 2015-2018. Gli altri progetti fanno parte di una seconda tappa, con inizio nel 2019.

MESSICO – Sostegno Sace ai processi di internazionalizzazione delle imprese italiane In occasione della riunione del Business Council ItaloMessicano, che si è svolto recentemente a Milano, Sace ha confermato l’impegno del gruppo per il sostegno ai processi di internazionalizzazione delle imprese italiane in Messico e annunciato nuovi progetti allo studio per 250 milioni di euro in diversi settori. Attualmente, il gruppo può contare nel Paese sudamericano su un portafoglio di operazioni di export e investimenti garantiti pari a 1,4 miliardi di euro. Il mercato messicano è considerato uno dei più promettenti per l’export made in Italy. Le esportazioni italiane in Messico ammontano oggi a 3 miliardi di euro, soprattutto nei settori: meccanica, mezzi di trasporto; metallurgia. Buone opportunità di esportazione sono previste soprattutto nei settori della componentistica automotive, delle energie rinnovabili e delle tecnologie per lo sfruttamento di giacimenti offshore. CINA – Accordo tra Sace e Bank of China per l’internazionalizzazione Sace e Bank of China, Milan branch, hanno concluso un importante accordo di collaborazione destinato ad espandere le opportunità di interscambio e investimento tra Italia e Cina, facilitando la realizzazione di operazioni di mutuo interesse. L’accordo prevede il rafforzamento dei canali di comunicazione e dello scambio di

informazioni tra Sace e la filiale italiana di Bank of China al fine di individuare progetti strategici, facilitando l’accesso a fonti di finanziamento sia per le imprese cinesi interessate ad acquistare beni e servizi dall’Italia, sia per le imprese italiane interessate a progetti di investimento in Cina. «Questa nuova intesa conferma l’impegno di Sace nel sostenere le imprese italiane in un mercato chiave per il Made in Italy come quello cinese, in cui esiste ancora un ampio margine di penetrazione per i nostri prodotti – ha dichiarato Michal Ron, Managing Director, Head of International business di Sace». ROMANIA - L’industria delle macchine è prima nella graduatoria delle esportazioni romene nel 1° trimestre 2015 Secondo i dati del Ministero romeno dell’Economia, Commercio e Turismo (Mect), nel primo trimestre del 2015 i prodotti dell’industria romena delle macchine, inclusi quelli elettrotecnici, hanno occupato il primo posto nella graduatoria delle esportazioni romene, con un valore complessivo di oltre 6,127 miliardi di euro. Dal totale di 13,382 miliardi di euro all’export, il valore dei prodotti di questo settore rappresenta il 47,79%, in crescita dell’1,78% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. La stessa industria ha occupato il primo posto anche nella graduatoria delle importazioni romene, con un valore complessivo di oltre 5,747 miliardi di euro. Secondo il Mect, nei primi tre mesi del 2015 il commercio estero della Romania ha raggiunto un valore complessivo di oltre 28,138 miliardi di euro, in crescita del 5,6% rispetto allo stesso valore del 2014, di cui le esportazioni sono aumentate fino al valore complessivo di 13,382 miliardi di euro (+4,9%) e le importazioni hanno registrato un valore totale di 14,756 miliardi di euro (+6,3%). (Ice Bucarest)

4141 | SETTEMBRE SETTEMBREOTTOBRE OTTOBRE2015 2015


FOCUS | Food

Foto Š Coop

Alimentare e distribuzione,

un campo inesplorato per la robotica l’industria meccanica 699 | 42


FOCUS | Food

A Expo Milano 2015 la tecnologia aiuta il visitatore nella scelta del prodotto nel supermercato del futuro

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ì ma questi supermercati esisteranno quando noi non ci saremo più, tipo nel 2100». Una ragazzina di quinta elementare sfodera questo commento, fra il cinico e il sognante, davanti ai compagni della scolaresca in gita a Expo 2015. Il supermercato del futuro fa anche questo effetto. Allestito all’interno del Future food district in collaborazione con Coop, il supermercato non propone tanto un nuovo modello di distribuzione, di fatto analogo a quanto siamo abituati ad aspettarci nel 2015, ma crea un rapporto nuovo, più consapevole e intuitivo, tra il prodotto e le persone. I prodotti sono esposti su ampi tavoli interattivi: il semplice sfiorarli con la mano permette al visitatore di ottenere su uno schermo (addio alla classica lavagnetta con il prezzo all’ortofrutta) informazioni “aumentate” sul prodotto: da che zona del mondo arriva, come è nato, qual è la sua impronta ecologica, quali sono i suoi principi nutritivi. Informazioni che aiutano nella scelta d’acquisto. 43 | SETTEMBRE OTTOBRE 2015

Ma c’è di più. Il mondo del food, infatti, può diventare un campo applicativo del tutto inesplorato per la robotica, rivoluzionando il rapporto fra uomo e macchina. Come? All’interno del Future food district di Expo lavorano due YuMi (acronimo di You and Me), i robot collaborativi a due braccia presentati quest’anno alla fiera di Hannover da Abb. I robot confezionano mele in scatole di materiale ecologico e le collocano in un area self service dove possono essere acquistate dai visitatori. È insomma il robot che esce dalle gabbie, dove siamo abituati a vederli – per ragioni di sicurezza – negli stabilimenti industriali di tutto il mondo. Quando si imbatte in un ostacolo, che può essere anche il contatto con un essere umano, YuMi si arresta in meno di un secondo. Infiniti i campi di applicazione: è stato pensato per le esigenze dell’industria elettronica, ma l’esperimento di Expo Milano lascia immaginare al visitatore di poter vedere una simile applicazione ogni volta che facciamo la spesa. Magari anche prima del 2100. □ c.f.


FOCUS | Food

Future food district? Un grande esperimento. Presto parte del mondo reale.

Intervista a Carlo Ratti Architetto, docente al Mit di Boston, Carlo Ratti ha curato insieme allo studio di design Carlo Ratti Associati il Future Food District di Expo Milano 2015. In cui vengono presentati possibili scenari legati all’applicazione estesa delle nuove tecnologie a ogni passaggio della catena alimentare.

Il supermercato del futuro progettato all’interno di Expo 2015 è un esperimento collettivo per il domani. Quanto di questo progetto è una “visione”, e quanto si aspetta di vedere realmente applicato, un giorno, nelle città? Il Future Food District è un grande esperimento, ma potrebbe costituire il prossimo passo nella costruzione di spazi di vendita. Valuteremo nel post-Expo quali aspetti del padiglione sono piaciuti di più e cercheremo di lavorare in questa direzione. Sappiamo che Coop sta già valutando come trasferire alcuni di questi aspetti nel mondo reale. Vorrei però precisare un punto: l’obiettivo per noi non è cercare di prevedere il futuro – sarebbe un esercizio inutile e destinato all’insuccesso (niente è più ridicolo delle previsioni sul futuro fatte in passato). Al contrario, ci interessa esplorare alcuni possibili aspetti del mondo di domani attraverso la progettazione – in questo caso la progettazione di un supermercato. Da quale idea siete partiti per progettare il supermercato del futuro? Siamo partiti dall’idea che i prodotti possano raccontarci

le loro storie. Un’immagine che mi è sempre piaciuta è quella del signor Palomar di Italo Calvino che, immerso in una fromagerie parigina, ha l’impressione di trovarsi in un museo o in un’enciclopedia: “Dietro ogni formaggio c’è un pascolo d’un diverso verde sotto un diverso cielo (…) Questo negozio è un museo: il signor Palomar visitandolo sente, come al Louvre, dietro ogni oggetto esposto la presenza della civiltà che gli ha dato forma e che da esso prende forma.” La tecnologia sta cambiando la nostra vita ad una velocità mai vista in passato. Anche nel Future Food District la meccanica è presente. Quanto conta il ruolo delle imprese in questa evoluzione tecnologica? Il nostro universo è oggi diventato cyber-fisico; è costituito da atomi e bits. Le tecnologie ci stanno dando infinite possibilità per migliorare questo nuovo mondo e molte sono ancora inesplorate. Le aziende innovative sono capaci di sperimentare con queste possibilità. L’importante è non dimenticare che la tecnologia è semplicemente un mezzo – l’obiettivo deve sempre essere il miglioramento delle condizioni di vita delle persone. □ c.f.

l’industria meccanica 699 | 44


FOCUS | Food

La tecnologia è semplicemente un mezzo, l’obiettivo è il miglioramento delle condizioni di vita delle persone.

Foto © Coop

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TECNOLOGIE PER NUTRIRE IL PIANETA | Le associazionI

Tecnologie per nutrire il pianeta Technologies for feeding the planet l’industria meccanica 699 | 46


TECHNOLOGIES FOR FEEDING THE PLANET | Associations

Tavola rotonda: le associazioni protagoniste Come impatta la tecnologia alimentare nei paesi in via di sviluppo? Che valore porta a chi cerca la “qualità“ totale? L’importanza delle tecnologie alimentari per i paesi emergenti

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paesi emergenti richiedono maggiormente le tecnologie legate alla trasformazione alimentare rappresentate da Assofoodtec rispetto a quelle agricole. La Banca mondiale infatti ha rilevato che quasi il 50% della produzione agricola nelle aree emergenti è soggetta a importanti difficoltà proprio nella conservazione e trasformazione, un problema sentito soprattutto in Africa. La sfida, quindi, più che concentrarsi sulla coltivazione dei terreni, è da giocarsi nel campo della tecnologia. E l’Italia da questo punto di vista non conosce rivali. Basti pensare, ad esempio, che siamo i primi esportatori di macchine e impianti per pastifici (30% dell’export mondiale), di macchine per caffè espresso (21%) e di attrezzature frigorifere (19%). E questo il mondo lo sa.

The importance of technologies related to food processing for developing countries

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eveloping countries require technologies related to food processing - represented by Assofoodtec - to a greater extent than agricultural ones. World Bank has indeed found that almost 50% of farming production in emerging areas is undergoing important difficulties just in preservation and processing, a problem felt in Africa above all. The challenge, thus, more than focusing on land culture, is to be played on technology field. Italy, from this point of view, knows no rivals. It’s enough considering that we are first exporters of machines and plants for pasta factories (30% of the world export), of espresso coffee machines (21%) and refrigerating plants (19%). This is known worldwide.

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Nicola Marzaro

Presidente Assofoodtec, Associazione Italiana Macchine, Impianti, Attrezzature per la Produzione, la Lavorazione e la Conservazione Alimentare President of Assofoodtec Italian Association of Machinery and Plant Manufacturers for Food Production, Processing and Preservation


TECNOLOGIE PER NUTRIRE IL PIANETA | Le associazionI L’industria della conservazione italiana risponde a necessità specifiche con strumenti su misura

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i stima che un terzo del cibo disponibile al mondo venga sprecato. Talvolta per comportamenti ingiustificabili, spesso a causa della mancanza di un processo di lavorazione e confezionamento adeguati. Con la quantità di cibo perduta si riuscirebbe a sfamare 4 volte i malnutriti del pianeta. La conservazione, insomma, è un aspetto culturale e tecnologico importante, che può assumere un ruolo fondamentale specialmente nei mercati emergenti. E l’industria italiana ha delle ottime chance per essere protagonista nella diffusione di tecnologia adatta a questo scopo: siamo dei produttori, per così dire, empatici, capaci di sintonizzarci con le culture con cui interagiamo per rispondere a necessità specifiche con prodotti su misura. Ciò è vero anche nei mercati già sviluppati, dove l’adeguato processo alimentare deve sempre di più volgere a un packaging ecologico, e non solo economico. È fondamentale, per questo, che cambi la sensibilità dell’utilizzatore finale, e l’industria della conservazione è un aiuto per concretizzare questa aspirazione.

Italian industry answers to specific requirements with customized products

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Giuseppe Lesce

Presidente Ucima, Unione Costruttori Italiani Macchine Automatiche per il Confezionamento e l’Imballaggio President of Ucima, Italian Packaging Machinery Manufacturers Association

t is estimated that a third of the food available worldwide is wasted. Sometimes owing to unjustified behaviors, often for lack of right manufacturing and packaging. The wasted food could feed the undernourished people of world 4 times. The preservation, thus, is an important cultural and technological aspect, which may play a main role especially in emerging countries. And the Italian industry has excellent chances to be key player in the spread of technology for this target: we are empathetic producers, so to speak, able to harmonize ourselves with cultures with which interact in order to meet specific requirements with customized products. This is true also in already developed countries, where the correct food process should point to green packaging more and more, not only to a cheap one. It is basic, therefore, that the sensitivity of the end user change, and the industry of preservation helps realize this desire.

Italia, prima al mondo nella lavorazione degli alimenti grazie a una solida tradizione

I

l successo dell’offerta delle aziende italiane nel settore è riconducibile a diversi fattori, iniziando dalla sua lunga tradizione. Era infatti il 1873 quando un giovane meccanico bolognese, Luigi Giusti, presentò la prima affettatrice meccanica di salumi. Fin dall’immediato dopoguerra la propensione all’export ha poi contribuito alla diffusione della meccanica italiana nel mondo, grazie anche al cambiamento della tecnica costruttiva e all’evolversi delle normative tecniche di settore. L’instancabile inventiva di processo e di prodotto ha permesso agli imprenditori di competere con grandi player internazionali, nonostante le piccole dimensioni delle aziende della manifattura italiana. Guardare sempre avanti senza dimenticare il nostro passato ci ha resi la prima nazione al mondo nella produzione di macchine a uso professionale per la lavorazione di alimenti. Abbiamo visto una lenta ma costante crescita della produzione e dell’export, dovuta alla domanda di apparecchiature di alto livello qualitativo e al fatto che il “Made in Italy” ha ancora un appeal che traina.

Italy first in the world in food processing thanks to a strong tradition

T Andrea Salati-Chiodini

Presidente Costruttori Affettatrici, Tritacarne ed Affini President of Food Slicers, Mincing Machines and Similar

he success of products manufactured by Italian companies is to be ascribed to different factors, starting from their long tradition. As a matter of fact it dates back to 1873 when a young mechanic from Bologna, Luigi Giusti, introduced the first automatic slicer for cured meats. Already since the first post-war period, vocation to export took part to the spread of Italian engineering in the world, thanks also to the changes of building techniques and development of technical standards of the sector. Process and product innovations have allowed entrepreneurs to compete with major international players, notwithstanding small dimensions of Italian manufacturing companies. Looking ahead without forgetting our past, has made us the first country in the world as far as production of food processing professional machines is concerned. We have witnessed a slow but constant growth of both production and export, due to the demand of high quality equipment and to the still driving appeal of Made in Italy. l’industria meccanica 699 | 48


TECHNOLOGIES FOR FEEDING THE PLANET | Associations Produttori di macchine di caffè, ambasciatori del made in Italy nel mondo

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cimac è un comparto che continua ad avere successo a livello mondiale, anche in tempi difficili come quelli attuali, grazie all’impegno delle aziende verso l’innovazione di prodotto, processo e distribuzione. In virtù di ciò la tecnologia italiana è considerata all’avanguardia, perché indice di elevate prestazioni qualitative, di servizio e affidabilità. Tutti sappiamo che il caffè è un’icona della cultura italiana: forse pochi sanno, però, che oltre l’80% delle macchine da espresso prodotte in Italia sono destinate all’export. Ma non è sempre stato cosi. Per decenni i produttori hanno lottato per far percepire il nostro valore in altri Paesi, cosa spesso difficile, perché il caffè prodotto con le nostre tecnologie era una bevanda diversa, per aroma e miscela, rispetto alle abitudini locali. Possiamo quindi dire che i produttori di macchine di caffè italiani sono stati ambasciatori del made in Italy nel mondo.

Espresso coffee machines manufacturers, ambassadors of Made in Italy worldwide

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cimac branch is still successful worldwide, even in difficult times as the present ones, thanks to the commitment of companies in product innovation, process and distribution. As a result, Italian technology is considered a vanguard one, thanks to the high quality efficiency, service and reliability. As everyone knows, coffee is a symbol of Italian culture, but perhaps only a few are informed that over 80% of espresso coffee machines is produced in Italy. However, it has not ever been so. Workers of the branch have been struggling for decades in order to make value of Italian products be appraised in other countries, which often resulted difficult, since coffee produced by means of our technologies was a different beverage, both for taste and mix, in comparison to foreign customs. We can thus say that Italian Coffee machines manufacturers have been ambassadors of Made in Italy worldwide.

Maurizio Giuli

Presidente Costruttori Italiani Macchine per Caffè Espresso ed Attrezzature per Bar – UCIMAC President of UCIMAC, Espresso Coffee Machines Manufacturers

Una refrigerazione all’avanguardia che rispetta l’ambiente

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a refrigerazione è stata una delle maggiori evoluzioni del sapere umano nel XX Secolo, grazie alla quale nei mercati emergenti si può risparmiare quel 30% di alimenti che giornalmente andrebbe buttato per mancanza di corretta conservazione. Inoltre le persone di questi paesi possono trasformarsi da semplici produttori a commercianti che colgono i migliori prezzi del mercato, potendo aspettare i momenti favorevoli per la vendita. Nei mercati maturi la necessità di conservazione si associa al rispetto dell’ambiente e qui l’esperienza dell’associazione fa la differenza: i nostri associati sono plurivincitori di premi internazionali quali “The Cooling Industry Award”, “Grand Prix du Froid”, “EHI Retail Design Award” o “Ecocare”, che dimostrano quanto la tecnologia italiana sia, oggi, all’avanguardia dal punto di vista tecnologico e di efficienza energetica, cosa che permette grandi risparmi ai nostri clienti.

Vanguard refrigeration respecting environment

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efrigeration has been one of the major achievements of human knowledge in XX century, which has allowed 30% saving of food in emerging countries that would be daily wasted for lack of right preservation. Moreover, people of the above countries may turn from simple producers into retailers able to catch best prices of the market and favorable chances for sale. Need for preservation matches on developed markets with the attention for environment and the experience gathered by the Association makes the difference: our members have won several international awards as “The Cooling Industry Award”, “Grand Prix du Froid”, “EHI Retail Design Award” o “Ecocare”, which prove how much Italian technology is up to date from the technological and energy efficiency point of view, which allows great savings to our customers.

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Marco Nocivelli

Presidente del comparto Costruttori Impianti Frigoriferi di Assofoodtec e Vicepresidente Anima President of Refrigeration Equipment Manufacturers


TECNOLOGIE PER NUTRIRE IL PIANETA | Le associazionI Mettiamo al primo posto la sicurezza e la qualità dei materiali dei nostri impianti

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Italia è leader nelle tecnologie di trasformazione di tutta la filiera agroalimentare. I consumatori finali conoscono i marchi d’eccellenza delle nostre produzioni, ma raramente sanno che a monte di tutto ciò c’è l’eccellenza impiantistica. Fra i nostri associati abbiamo grandi aziende che esportano tra l’80 e il 90% della loro produzione, ma anche imprese piccole che arrivano comunque il 50 e 60%. Un successo dovuto in primis al fatto che nel nostro paese l’amore per il cibo è patrimonio genetico, nonostante l’agroalimentare sia stato elevato a livello accademico solo nel 1978. Oggi le cose sono cambiate e l’università si è avvicinata all’industria, con decine di dipartimenti che collaborano con le aziende. Altro motivo di successo l’attenzione per la sicurezza igienica, la conformità e la qualità dei materiali a contatto con alimenti e bevande. Motivo per cui Ucma e tutta Assofoodtec si avvalgono dell’apporto specialistico di Tifq.

Let us put safety and quality of materials in our plants in the first place

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Claudio Maria Pollini

Presidente Costruttori Macchine per l’Industria Alimentare – UCMA President of UCMA, Food Processing Machines Manufacturers

taly is leader in processing technologies of the whole agribusiness supply chain. End users are acquainted with the excellence brands of our productions, but seldom know that upstream is the excellence of plants. Among our members we count big companies exporting between 80 and 90% of their products, but also small companies achieving 50-60% exportations anyhow. A success due first of all to love for food in our Country, a genetic endowment notwithstanding agribusiness only in 1978 has been promoted to academic level. Today things have changed and university world has approached industry, through tens of departments co-operating with companies. Another factor of success is the attention paid to hygiene safety, compliance and quality of materials in contact with food and beverage. This is the reason why Ucma and Assofoodtec in the whole take advantage of the specialized support of Tifq.

Dalla preparazione alla conservazione in piena sicurezza

L’

Italia detiene la leadership per le attrezzature, gli arredamenti e le macchine per il Gelato Artigianale: una straordinaria e completa filiera di attività produttive, esempio del miglior “Made in ltaly”. Acomag, Associazione Nazionale Costruttori Macchine Arredamenti Attrezzature per Gelato, raggruppa e rappresenta i principali produttori italiani. L’Associazione ha l’impegno prioritario di promuovere e sviluppare il mercato del gelato di qualità, sia in Italia che all’estero. I prodotti di progettazione, di tecnologia e di fabbricazione italiana delle aziende associate ad Acomag rappresentano lo stato dell’arte e soddisfano le direttive internazionali per le approvazioni, le indicazioni delle modalità d’uso, la sicurezza sul lavoro, l’igiene e la salute delle persone, il rispetto dell’ambiente. Tutte le macchine, vetrine, arredamenti e attrezzature sono realizzate in conformità alle normative e permettono di preparare, conservare e somministrare, in tutta sicurezza, delizie per il palato dei consumatori di tutte le età.

From processing to conservation in full safety

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Vittorio Bartyan

Presidente Costruttori Macchine, Arredamenti, Attrezzature per Gelato President of Gelato Machines, Shop Fittings and Equipment Manufacturers

taly has the leadership of equipment, shop fittings and machines for Artisan Ice-cream: an extraordinary and complete supply chain of production activities, example of the best Made in Italy. Acomag, Italian National Association of Gelato Machines, Shop Fittings and Equipment Manufacturers, groups and represents major Italian manufacturers. The Association is aimed to promote and develop the market of quality ice-cream, both in Italy and abroad. Products related to Italian design, technology and manufacturing of Acomag member-companies represent the state of the art and meet with international standards as for approvals, indications on conditions of use, work safety, hygiene and health, safeguard of environment. All machines, display cabinets, shop fittings and equipment are realized in compliance with standards and allow to prepare, preserve and supply, in complete safety, delights for the taste of consumers of all ages.

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TECHNOLOGIES FOR FEEDING THE PLANET | Associations Non solo alta tecnologia ma attenzione per l’ambiente

I

l cibo e la sua preparazione sono sempre espressione della cultura e della società. La sua evoluzione è quindi un fenomeno complesso cui noi produttori guardiamo con grande attenzione. Il nostro comparto industriale, che fattura oltre 1 milione di impianti all’anno, di cui più del 70% esportato, conseguentemente, segue due fondamentali linee di sviluppo: secondo la direttrice prestazioni - consumi - affidabilità - sicurezza - automatizzazione che garantisce all’utente la disponibilità di attrezzature al massimo livello tecnologico e con una grande sensibilità ai temi ambientali. In particolare la nostra Associazione Efcem Italia - ha presentato e sta sviluppando una serie di studi e progetti su Ambiente ed Energia con grande anticipo sui programmi Europei.

High technology and a great awareness to environmental matters

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ood and its preparation have always been expression of both culture and society. Its development is therefore a complex phenomenon at which we as producers look with great attention. Our industrial branch, producing over 1 million plants per year, of which more than 70% is exported, follows - in relation to this - two main development lines, according to the pattern: performance - consumptions – reliability – safety – automation which grants to end users availability of equipment at the maximum technological level and great awareness to environmental matters. In particular our Association Efcem Italia has presented and is developing a number of studies and projects on Environment and Energy in large advance on European programs.

Amerigo Po

Presidente CECED Italia Associazione Nazionale Produttori di Apparecchi Domestici e Professionali President of CECED Italia Italian association of manufacturers of domestic and professional appliances

Strumenti di cottura: quando la bellezza sposa la praticità

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uando si parla di tecnologie per il food molto spesso ci si focalizza sul cibo, sulla sua sicurezza per la salute. Tutto vero: ma bisogna ricordare che è altrettanto importante lo strumento di cottura, che permette non solo di esaltare i sapori degli alimenti ma soprattutto di evitarne la contaminazione. All’estero abbiamo riscontrato un notevole interesse in questo senso. In molte aree in cui il cibo è quasi un culto, in Asia ad esempio, l’utensile di cottura assume un’importanza fondamentale. C’è una grande attenzione ai materiali, ai rivestimenti, laddove un buon materiale significa resistenza del prodotto e tranquillità per chi lo compra. Producendo oggetti che finiscono nelle nostre case entra poi in campo, accanto all’aspetto pratico, quello estetico. I nostri sono articoli di qualità, ma anche di design: l’Italia è scelta da sempre per la sua capacità di creare bellezza. Da questo punto di vista restiamo l’eccellenza. Penso ad esempio a Paesi come Usa e Russia: qui il prodotto europeo è considerato un prodotto premium.

Cooking methods: when beauty matches with practicality

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hen speaking about food technologies, focus is often on food and its safety for health. Which is true: however keeping in mind cooking methods is equally important, since it does not only permit to intensify food flavors but to avoid contamination above all. We have noticed abroad a strong interest in the matter. In many geographical areas where food is almost a cult - Asia for instance - cooking tools get a basic importance. Great attention is put to materials, to surfaces, given that good materials mean both product resistance and comfort for customers. By producing things for our houses, besides practical aspects, also aesthetic aspects should be considered. Our products do not only have quality but also design. Italy has ever been selected for its ability in creating beauty. From this point of view we keep being the excellence. There are countries such as USA and Russia for instance where European products are considered premium products.

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Andrea Barazzoni

Presidente Fiac, Associazione fabbricanti italiani articoli casalinghi President of Fiac, Italian Association of Household Items Manufacturers


TECNOLOGIE PER NUTRIRE IL PIANETA | Le aziende

THE Epta Way UP: preservare il valore del cibo Epta

www.eptarefrigeration.com

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pta, gruppo multinazionale specializzato nella refrigerazione commerciale, vanta una posizione competitiva mondiale molto forte grazie ai suoi marchi Costan, Bonnet Névé, George Barker, Eurocryor, Misa e Iarp. Core business del Gruppo è la produzione e commercializzazione di sistemi completi per la refrigerazione commerciale. Dai banchi tradizionali a temperatura positiva e negativa, ai banchi a gruppo incorporato (plug-in), dalle celle frigorifere, alle centrali di media e grande potenza, Epta offre un’ampia gamma di soluzioni. La caratterizza un approccio responsabile, espresso con il concept “The Epta Way UP: preserving food value” attraverso soluzioni tecnologicamente avanzate, che assicurano la perfetta conservazione ed esposizione degli alimenti. Nello specifico, grazie a un’attività di ricerca e sviluppo, che ha visto negli ultimi 5 anni oltre 50 milioni di investimenti, Epta progetta soluzioni innovative, a garanzia di genuinità, freschezza e sicurezza alimentare. Come la RevUP Family, la gamma di banchi che, grazie a un mix di stile e tecnologia, permette di arredare un intero punto vendita con un’unica famiglia di prodotti. L’impegno di Epta nel preservare il valore del cibo è confermato dai numerosi riconoscimenti e certificazioni conseguiti dal Gruppo: l’Eco-Conception 2015, il Janus de L’Industrie 2013 e 2014, l’Ecocare 2014, il RAC Cooling Industry Awards 2014 e la Certificazione Integrata ISO 9001, ISO 14001 e OHSAS 18001. Ulteriore elemento di eccellenza è stato il raggiungimento del 33% di soluzioni ad alta efficienza energetica all’interno delle gamme dei marchi Epta.

The Epta Way UP: preserving food value The multinational group Epta specialises in commercial refrigeration for retailers and has a very strong, well balanced and competitive position both geographically and in various business segments through its brands: Costan, Bonnet Névé, George Barker, Eurocryor, Misa and Iarp. The Group’s Core business is the production and marketing of complete systems for commercial refrigeration. From traditional positive and negative-temperature refrigerated cabinets, to self-contained (plug-in) cabinets with integrated cooling unit, from cold rooms to medium and high power cooling packs: Epta offers a wide range of solutions . A responsible attitude expressed by the leading concept “The Epta Way UP: preserving food value” through technologically advanced solutions to ensure perfect preservation and display of foodstuffs thereby enhancing their value. Specifically, through research, development and investment of over 50 million in the past 5 years, Epta designs innovative solutions that safeguard food freshness and safety. As the RevUP Family, a range of cabinets with a winning mix of style and technology that can furnish an entire store with one family of products. Epta’s commitment to preserve the value of food is also expressed in resource conservation, amply demonstrated by the numerous awards and certifications achieved by the Group and its Brands: the Eco-Conception 2015, the Janus de L’Industrie 2013 and 2014, the Ecocare 2014, the RAC Cooling Industry Awards 2014 and the ISO 9001, ISO 14001 and OHSAS 18001 integrated certification. A further excellence factor is that 33% of products offered by Epta brands achieved high energy efficiency ratings. l’industria meccanica 699 | 52


AT II O N UP GGEENNEERRAT TECHNOLOGIES FOR FEEDING THE PLANET | Companies

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Epta è partner attivo di Federazione Anima, presente ad Expo2015 in Padiglione Italia attraverso il progetto speciale Confindustria.


TECNOLOGIE PER NUTRIRE IL PIANETA | Le aziende

ElleK, “impulso vitale” per l’automazione Ellek

www.ellek.it

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lleK Automazioni nasce nel 1999. Dopo 15 anni di attività ha considerevolmente ampliato il proprio business, originariamente incentrato sulla produzione di quadri e impianti elettrici, con una ricca gamma di prodotti e tecnologie avanzate. ElleK ha condotto un’aggressiva politica di investimenti di capitale e di Ricerca e Sviluppo, che si è concretizzata nel potenziamento di settori chiave quali Ceramico, Alimentare, Agroalimentare, Plastico Siderurgico, Depurazione acque e recupero energetico. L’intero staff tecnico sta già lavorando per lo sviluppo di futuri business e l’espansione di quelli esistenti. L’azienda opera oggi nella progettazione e produzione di tecnologie per l’automazione elettrica ed elettronica industriale, sistemi hardware e software, impiantistica a bordo-macchina, quadri elettrici, per i settori dell’industria ceramica, per l’industria plastica, per l’industria siderurgica, per l’industria meccanica e robotica, per l’industria vetraria, agroalimentare, alimentare, per l’industria dei refrattari e laterizi e nella depurazione e trattamento acque. Fornisce inoltre servizi di post-vendita necessari, come training del personale addetto, e pronta “assistenza guasti”. Tutte le fasi produttive sono sottoposte a sistema di qualità aziendale, riconosciuto dalla certificazione ISO 9001. L’azienda è inoltre in grado di realizzare forniture conformi alle normative richieste (CEI, IEC, VDE, UL-CSA).

ElleK, “vital impulse” for automation ElleK Automazioni was established in 1999 and, after 15 years of activity, has expanded its business considerably, adding a rich variety of advanced technologies and products to the original core activities which were based on the production of electrical systems and control panels. ElleK has adopted an aggressive Research and Development and capital investment policy, which materialised in the development of key sectors such as Ceramics, Food, Food Processing, Plastic, iron and steel industry, waters treatment and energy savings. The entire technical staff is already working on developing future business opportunities and expanding existing services. ElleK Automazioni operates in the production and design of technologies for industrial electric and electronic automation, hardware and software systems, on-board machine systems, control panels, for the ceramics industry, plastics manufacturing, the iron and steel industry, for the mechanics and robotics industry, for the glass industry, for the food and food processing industry, for the brick and firebrick industry and waters treatment industry. Also providing the necessary post-sale services, such as training the assigned personnel as well as immediate technical assistance. All productions are subordinates to our quality system, recognized from ISO 9001 certification. ElleK is able to supplies realizations to demanded norms (CEI, IEC, VDE, UL-CSA).

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Festo: prodotti specifici per il food and beverage Festo

www.festo.com

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esto è un’azienda familiare indipendente, leader internazionale nell’automazione di fabbrica e leader di mercato nella formazione nel campo industriale. Festo investe il 9% del suo fatturato in ricerca e sviluppo: il risultato sono circa 100 nuovi prodotti all’anno e 2900 brevetti internazionali. Il portfolio prodotti standard Festo include tecnologia pneumatica, servopneumatica e meccatronica: comunicazioni perfette nella catena di controllo sono garantite da terminali elettrici, sensori, sistemi di visione e controllori robotici. La nostra gamma completa e la competenza specifica di settore sono applicate ai principali settori industriali: automotive, elettronica, printing, packaging, food, medicale e automazione di processo. Lo sviluppo di prodotti specifici per il Food& Beverage risponde alle esigenze del settore. I prodotti Clean Design, in particolare, sono stati studiati per favorire la pulizia della macchina e la sua lubrificazione, in conformità con la normativa NSF-H1, che salvaguarda la qualità degli alimenti. I progettisti e i System Integrator possono utilizzare l’Application Center di Festo: uno spazio tecnologico funzionale, dove testare soluzioni e fare formazione.

Festo: specific products for the food and beverage The independent company in its third generation of family ownership is a worldwide leader in automation and a world market leader in industrial training and development. Festo invest il 9% of its tornover in research and developement: about 100 new products per year and 2,900 international patents. Our standard range includes pneumatic, servo-pneumatic and electrical drive technology as well as valves and manifolds. Perfect communications in the control chain are ensured by sensors, intelligent compact-camera systems and controllers. Our comprehensive range and our industry-specific expertise are applied in various industrial segments. Whether it is the automotive or electronics industry, printing and packaging technology, the semiconductor or solar industry, Festo knows the demands of the most diverse industries exactly and accompanies its customers from the initial consultancy stage to continuous follow-up support. The development of specific products for the food and beverage meets the needs of the industry. The products Clean Design, in particular, have been designed to facilitate cleaning of the machine and its lubrication, in accordance with the legislation NSF-H1, which guarantee the quality of the foods. Designers and system integrators can use the Application Center in Festo, functional space technology, where test solutions and do training.

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TECHNOLOGIES FOR FEEDING THE PLANET | Companies

Noi siamo l’impulso dell’automazione. Noi siamo il vostro partner verso il successo. Noi modelliamo il futuro con voi.

Sicurezza | Semplicità | Efficienza | Competenza Un’azienda, per avere successo, ha bisogno di consolidare costantemente la competitività in ogni settore in cui opera. Lavoriamo insieme per raggiungere un grande obiettivo: l’incremento della produttività. Sicurezza, efficienza, semplicità e competenza sono le qualità distintive dei nostri prodotti e servizi per l’automazione di processo e di fabbrica: a vostra disposizione ogni giorno in qualsiasi parte del mondo. 57 | SETTEMBRE OTTOBRE 2015

www.festo.it


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Senzani Brevetti, packaging customizzato nel mondo Senzani Brevetti www.senzani.com

C

on una storia alle spalle di oltre 60 anni, Senzani Brevetti rappresenta oggi uno dei maggiori player internazionali nella produzione di macchinari industriali e di tecnologie per l’imballaggio automatico. L’azienda è infatti presente sul mercato di tutti i 5 continenti, con un fatturato costituito per il 90% dall’export. Specializzatasi inizialmente in astucciatrici per la pasta e incartonatrici per il tabacco, settori nei quali è leader da più di 40 anni, Senzani Brevetti ha allargato negli anni i propri ambiti di intervento, acquisendo un bacino clienti mondiale che comprende grandi multinazionali e spazia tra vari settori merceologici, in primis quello alimentare (pasta, cereali, latticini, caffé, dolciario, surgelati e piatti pronti). L’azienda oggi è in grado di progettare e produrre macchinari per il packaging primario e secondario, caratterizzati da elevati standard qualitativi e di sicurezza. Con la fornitura di impianti e linee complete, in particolare, Senzani Brevetti si propone oggi come un vero e proprio partner per le aziende: grazie ad un’esperienza pluriennale e ad una consolidata struttura di project management e di engineering meccanico ed elettronico, riesce a proporre infatti soluzioni customizzate, efficienti ed adatte a rispondere alle attuali esigenze del mercato.

Senzani Brevetti, customized packaging in the world Senzani Brevetti, with its 60-year history, is one of the main international players in the production of industrial machinery and automatic packaging technologies. The business is present on the 5 continents markets and its turnover is 90% due to the export. Senzani specialized at first on the production of pasta cartoners and tobacco case packers, having kept the market leadership for 40 years now. The firm then widened its scope and acquired a wide variety of customers, including multinational corporations. It also lead to an expansion in many different commodities sectors, most importantly food (pasta, cereals, dairy, coffee, confectionery, frozen products, readymeals). Today the company designs and manufactures primary and secondary packaging machinery, all featuring high quality and safety standards. Namely supplying machinery and complete lines, Senzani Brevetti clearly is a real business partner. Thanks to the firm’s long experience, solid project management and the mechanical and electronic engineering, Senzani Brevetti can offer customized, effective and up-to-date solutions, according to the market’s demands.

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Pavan Group, non solo pasta P

avan Group è fra le aziende leader mondiali nella progettazione, ingegnerizzazione e realizzazione di tecnologie e linee integrate di produzione di alimenti a base di cereali, una realtà che opera nel settore alimentare come fornitore globale di soluzioni industriali, dalla movimentazione delle materie prime al prodotto finito e confezionato, attraverso otto brand prestigiosi: Golfetto Sangati, Pavan, Mapimpianti, Montoni, Toresani, Stiavelli, Dizma e Pizeta. Pavan Group offre la più vasta gamma di soluzioni per la produzione di pasta secca lunga, corta e a nidi, pasta precotta come il couscous, nonché macchinari per pasta fresca ripiena, piana ed estrusa, piatti pronti e gnocchi. Sviluppa inoltre la produzione di trafile, lavatrafile e sistemi di confezionamento per pasta, prodotti da forno, snack, generi alimentari e altri articoli. Con 70 anni di esperienza, Pavan Group è in grado di fornire raffinate soluzioni di processo e automazione, che siano l’applicazione di una singola tecnologia o di un approccio multidisciplinare chiavi in mano. Tutte soluzioni caratterizzate da creatività e personalizzazione d’intervento. Nell’industria del food infatti, l’eccellenza non si misura solo nella qualità del prodotto finito, ma anche e soprattutto nella capacità di innovare il processo produttivo, personalizzandone le prestazioni e adeguando ogni intervento all’incessante richiesta di novità, efficienza ed economicità su vasta scala.

Pavan Group, not only pasta Pavan Group is among the worldwide leaders, in the design and engineering of technologies and integrated product lines for cereal based food. A strong and solid organization, operating in the food industry as global suppliers of industrial solutions, from the handling of raw materials to the final packaging. We operate in the business through our eight prestigious brands: Golfetto Sangati, Pavan, Mapimpianti, Montoni, Toresani, Stiavelli, Dizma and Pizeta, all leading Italian brands in the food processing industry. Pavan Group offers the widest range of solutions for the production of all types of dry and fresh pasta, snack pellets and breakfast cereals. They can also provide dies, cutting systems, die washing equipment, packaging lines for pasta, baked goods, snacks and the food industry. With their 70 year experience and knowhow the Group can fully provide highly sophisticated processes and automation solutions, both for single technologies as for a multidiscipline turnkey approach. All our solutions are characterized by extremely creative and highly personalized projects. Today in fact, in the food industry, excellence is not measured only by the product taste, but also and mainly by the company capability in creating innovation and fulfilling their customers’ continuous demand for new, more efficient and more profitable solutions.

59 | SETTEMBRE OTTOBRE 2015

Pavan Group www.pavan.com


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Minerva Omega Group, da 70 anni nel mondo del food Minerva Omega Group

www.minervaomegagroup.com/it/

M

inerva Omega Group progetta e produce, da 70 anni, attrezzature utili alla lavorazione e trasformazione degli alimenti per gran parte delle attività nel settore food. Nella lavorazione delle carni e nella conservazione degli alimenti esposti sui banchi nei centri commerciali o nei negozi al dettaglio c’è tutta l’affidabilità, la sicurezza e le prestazioni della tecnologia ed esperienza elettromeccanica del gruppo. La particolarità di alcune di queste macchine è nella tecnologia di refrigerazione applicata durante le fasi di lavorazione, in particolare delle carni. Un plus di qualità che consente il contenimento della carica batterica, l’assenza di ossidazione del prodotto lavorato e il mantenimento delle proprietà organolettiche. Il 70% della produzione viene esportata all’estero, con clienti prestigiosi in tutto il mondo, come la maggior parte delle catene di Supermarket. Tra le serie di macchine prodotte da Minerva Omega Group abbiamo: - segaossi, tritacarne, mescolatori, hamburgatrici automatiche, insaccatrici , affettatrici, pelacipolle, pelapatate, tagliaverdure, confezionatrici sottovuoto per il prolungamento dei tempi di conservazione degli alimenti - produttori di ghiaccio per la presentazione e conservazione dei prodotti sui banchi espositivi.

Minerva Omega Group, for 70 years in food sector For 70 years, Minerva Omega Group has designed and produced food processing and transformation equipment for a large part of the food sector. Meat processing and the preservation of food displayed at shopping centres or in retail stores deliver all the reliability, safety and performance of their technology and electromechanical experience. The particular feature of some of these machines lies in the refrigeration technology applied during the processing phases, particularly with meat. A quality leap which contains the bacterial load, prevents product oxidation, and maintains organoleptic properties - important aspects that help make food better and healthier for consumers. 70% of production is exported abroad, with prestigious clients around the world, including the majority of supermarket chains. The machine series produced by Minerva Omega Group include: - bone saws, mincers, mixers, automatic hamburger forming machines, sausage filling machines, slicers, onion peelers, potato peelers, vegetable processors, vacuum packing machines to prolong food storage times - ice makers for product presentation and preservation on display counters.

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Telme dal 1987 investe nel futuro T

elme produce dal 1987 macchine professionali per gelateria, pasticceria, gastronomia e cioccolateria. La sede è collocata in un’area di 22.000 metri quadri dove sono concentrati i vari uffici, la progettazione, la ricezione dei materiali, il controllo qualità in entrata, i diversi servizi, la produzione dei componenti, l’assemblaggio delle macchine, i magazzini dei ricambi e dei prodotti finiti, il controllo d’uscita e la spedizione delle merci. La sicurezza, la tutela dell’ambiente e della salute delle persone, la riduzione dei consumi energetici sono gli obiettivi primari di Telme, che con i suoi partner investe sul futuro. Opera in ogni continente, in ogni stagione al centro di un mondo dove il dolce-freddo allieta piccoli e grandi. I siti produttivi, 50 modelli di macchine e l’estesa rete di vendita internazionale consentono un’attività globale. Telme sostiene che la sfida futura sarà sempre di più legata alla conoscenza. Fondamentale è l’investimento in formazione e aggiornamento.

From 1987, investing in Future From the 1987, Telme has been manufacturing professional machines for gelato, patisserie, gastronomy and chocolate. Here are the different offices, R&D, goods receipt, quality control of incoming parts, various services, production of components, assembling, warehouses of spare parts and finished products, quality control of outgoing products and shipment. Protecting the environment, promoting health and safety in the workplace and reducing energy consumption are the main goals of Telme. Together with their partners they invest in the future, operating in every continent, in every season and at the centre of a world where gelato brightens both the elder and the younger. Telme offers 50 different models of Italian ice cream machines across the international sales network, making Telme a global player, convinced that expertise is the only way to meet tomorrow’s challenges and that investing in training and upgrading is fundamental.

61 | SETTEMBRE OTTOBRE 2015

Telme

www.telme.it


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La San Marco, tecnologia e design d’avanguardia La San Marco

www.lasanmarco.it

U

n’azienda che ha accompagnato, dal 1920 ad oggi, con le proprie macchine, le tappe e gli avvenimenti salienti del secolo, una brillante realtà italiana, che ha esportato con successo in tutto il mondo la grande tradizione dell’espresso italiano e che oggi, attraverso una consolidata organizzazione e un’efficiente rete commerciale, si posiziona ai vertici dei costruttori mondiali di macchine per caffè espresso. Quando lo stile diventa elemento distintivo di un oggetto esso viene mantenuto anche a fronte della sua evoluzione tecnologica. Ed è quanto avviene per le macchine e i macinadosatori progettati e fabbricati in Italia da La San Marco il cui rinnovamento tecnologico, sempre in linea con lo stato dell’arte, non altera i tratti stilistici di un design che caratterizza in modo inequivocabile lo stile noto in tutto il mondo dei prodotti de La San Marco.

La San Marco, technology and design innovation A company that has accompanied, from 1920 to the present, with its machines, the stages and the most important events of the century, a brilliant Italian company, which has successfully exported all over the world the great tradition of Italian espresso and today through a well-established organization and an efficient sales network is at the top of the global manufacturers of espresso coffee machines. When the style becomes a distinctive feature of an object it is maintained even in the face of its technological evolution. And this is what happens to the machines and coffee grinders designed and manufactured in Italy by La San Marco whose technological renovation, always in line with the state of the art, it does not alter the stylistic features of a design that characterizes unambiguously the style known in worldwide product de La San Marco.

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Gli asPiraTori indusTriali nilfisk Perfezionano il Processo di Produzione deGli alimenTi L

e metodologie produttive e di packaging alimentare nascono da precise decisioni tecniche, logistiche e normative. Il minimo comune denominatore di ogni scelta è il mantenimento della qualità del prodotto eliminando, alla fonte, rischi di contaminazione. Le aziende alimentari, nell’assumere tali decisioni, hanno da tempo imposto come primaria la scelta di tecnologie che garantiscano “l’integrità qualitativa”. Caratteristica che può essere assicurata dall’utilizzo di aspiratori industriali Nilfisk che permettono di mantenere incontaminati l’ambiente produttivo, il packaging e quindi il prodotto. Nilfisk produce aspiratori industriali mobili, trasportatori pneumatici, e impianti centralizzati di aspirazione conformi alle specifiche GMP, tutti progettati per la produzione alimentare. Le soluzioni offerte sono: • Il recupero costante di polveri e scarti dai nastri trasportatori • Il recupero costante di ritagli di carta, plastica o altro materiale nell’area del confezionamento • La pulizia degli ambienti e degli impianti • Il trasporto di polveri e granuli all’interno delle macchine confezionatrici • La pulizia dei forni di cottura • Il recupero di ogni tipo di materiale in grandi quantità e su ampie superfici Altre possibili soluzioni sono visibili su http://industrial-vacuum.nilfisk. com

nilfisk indusTrial Vacuums comPleTe The food ProducTion Process The production and packaging processes in the food sector have specific logistic and technical needs and should comply with strong directives. Any choice is driven by the need to maintain a top product quality, avoiding any contamination risk. Choosing Nilfisk industrial vacuums means choosing solutions that allow to keep the working environment, the packaging and the product decontaminated (and dust-free). Nilfisk produces mobile industrial vacuums, pneumatic conveyors and centralized vacuum systems conform to the GMP and have been designed specifically for the food sector. The suggested solutions are: • The continuous recovery of dust and waste from the conveyor belts • The continuous recovery of paper, plastics cutting trims from the packaging area • The general cleaning of the working environments and plants • The convey of powder and granules to the packaging machines • The cleaning of the ovens • The recovery of great quantities of any kind of material and on big areas Find more solutions on http://industrial-vacuum.nilfisk.com

63 | SETTEMBRE OTTOBRE 2015

Nilfisk

http://industrial-vacuum.nilfisk.com


Cillichemie®

TECNOLOGIE PER NUTRIRE IL PIANETA | Le aziende

Lunga vita all’acqua

Il costante impegno di Cillichemie® dedicato alla ricerca e sviluppo, consente di realizzare impianti, apparecchi e prodotti di elevatissima qualità e efficienza, in grado di produrre sempre acqua idonea per ogni tipo di utilizzo per l’industria, l’acquedottistica, nel settore civile fino agli impianti domestici, in assoluto rispetto alle leggi e normative e loro aggiornamenti.

Con gli impianti e prodotti Cillit® è sempre possibile Cil

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rilasciare la dichiarazione di conformità.

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www.cillichemie.com IMPIANTI DEPURAZIONE E TRATTAMENTO DELL’ACQUA Per maggiori informazioni rivolgetevi al vostro installatore di fiducia Cillichemie - Via Plinio, 59 - 20129 Milano - Tel. 02 2046343 r.a. - Fax. 02 201058

l’industria meccanica 699 | 64


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DAL 1945 AL SERVIZIO DELL’UOMO E DELL’AMBIENTE C

aprari è un gruppo indipendente leader a livello mondiale nella progettazione e produzione di pompe ed elettropompe centrifughe e di soluzioni avanzate per la gestione del ciclo integrato dell’acqua. L’esperienza nel settore, l’innovazione continua, l’elevato contenuto tecnologico dei prodotti, l’affidabilità e la flessibilità del servizio hanno permesso a Caprari di diventare un punto di riferimento a livello mondiale. La continua ricerca di Caprari è tesa alla realizzazione di prodotti al servizio dell’ambiente, inteso sia come protezione dell’ecosistema che come ottimizzazione dei rendimenti e dei risparmi energetici. In particolare nel settore irriguo professionale, il principale ambito applicativo dei prodotti Caprari è il prelievo dell’acqua dalle falde sotterranee, dai laghi e dai fiumi e il suo trasporto in superficie o direttamente sulle aree da irrorare. Le soluzioni proposte da Caprari sono utilizzate anche per la bonifica delle superfici agricole, per l’approvvigionamento idrico degli allevamenti, per il trattamento dei reflui zootecnici e ittici e per la gestione di serre e giardini. I prodotti Caprari possono trovare applicazione in svariati altri settori, nell’ambito del tempo libero: irrigazione di impianti sportivi, alimentazione di piscine e parchi acquatici, innevamento artificiale dei campi da sci e irrigazione campi da golf.

since 1945 at DISPOSAL of man and environment The Caprari group is a leading independent group on a worldwide level in the production of centrifugal pumps and electric pumps and in the creation of advanced solutions for management of the integrated water cycle. Its experience in this sector, its continuous innovation, its products’ high technological content, the reliability and flexibility of its service have enabled Caprari to become a point of reference worldwide. Caprari’s continuous research is aimed at manufacturing products at the service of the environment, both as protection of the ecosystem and as optimisation of energy performances and savings. In particular, in the professional irrigation sector, the main application field of Caprari products is drawing water from underground aquifers, lakes and rivers and its transportation to the surface or directly to the areas to be sprayed. The solutions proposed by Caprari are also used for the reclamation of agricultural land, for the supply of water to breeding farms, for the treatment of livestock and fishing wastewaters and for the management of greenhouses and gardens. Caprari products can find application in various other sectors in the area of leisure: irrigation of sport plants, supply of swimming pools and water parks, programmed snowmaking in ski resorts and irrigation of golf courses.

65 | SETTEMBRE OTTOBRE 2015

Caprari

www.caprari.com


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Linde, un valido partner nel food and beverage Linde Material Handling Italia www.linde-mh.it

L

inde Material Handling Italia. Già leader indiscusso nel segmento dei carrelli elevatori termici, è ora un vero protagonista anche nel settore in crescita dei carrelli elettrici e da magazzino. Grazie ad una gamma di prodotti completa e di riconosciuta qualità e a un ventaglio di servizi orientati al cliente, Linde MH è un valido partner nel comparto food & beverage. La massima produttività e la grande precisione offerta dai carrelli Linde, si adattano perfettamente alla movimentazione dei freschi caratterizzata da tempistiche rapide, spazi di manovra ridotti e carichi pallettizzati per la maggior parte slegati. Negli ambienti di lavorazione alimentare, dove sono richiesti massimi livelli di igiene e protezione da acqua e agenti corrosivi, Linde offre carrelli in acciaio inox e impiega olii e lubrificanti dedicati. La speciale cabina rialzata o girevole garantisce, infatti, una miglior visibilità a 360° quando si movimentano pallet ingombranti di bevande, incrementando la sicurezza e l’efficienza. Grazie alla robustezza offerta dai cilindri di brandeggio posizionati in alto, i carrelli Linde sono in grado di movimentare con la massima precisione anche 6 pallet di bevande contemporaneamente. Linde Italia, con sede vicino a Varese, dispone di una capillare struttura commerciale e di assistenza, composta da 19 concessionarie e da quattro filiali dirette a Milano, a Bologna, a Treviso e a Roma. Ogni giorno, oltre 800 collaboratori qualificati e competenti sono al servizio del marchio Linde e dei suoi clienti e sono a disposizione per trovare la migliore soluzione alle differenti esigenze di applicazione.

Linde, a valid partner in the food and beverage field Linde Material Handling Italia, already unquestioned leader in the field of the IC forklift trucks, Linde becomes now a leader in the growing field of the electric forklift trucks and warehouse trucks too. Thanks to the high quality products and to a range of services thought for the customers, Linde is a valid partner in the food & beverage field. The high productivity and precision supplied by Linde trucks fit completely to the fresh produce handling characterised by quick times, reduced driving spaces and unfastened loads on pallets. In the food working environments, where the highest levels of health and protection from water and corrosive agents are required, Linde offers stainless steel trucks and uses properly dedicated oils and lubricants. The special elevating or rotating cabin ensures a 360° better view when handling bulky pallets thus increasing safety and efficiency. The sturdiness of the tilt cylinders located at the top allows Linde trucks to handle even 6 beverage pallets at the same time. Linde Italia, with headquarter near Varese, has an extensive commercial and service structure made up of 19 dealers and four branch offices located in Milan, Bologna, Treviso and Rome. Every day more than 800 qualified and competent collaborators are at Linde customer disposal to find better solutions for different application needs.

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Da Rovatti Pompe una nuova generazione di prodotti ad alto rendimento R

esponsabilità sociale d’impresa, innovazione tecnologica, sviluppo sostenibile. Sono i tre principi che da sempre contraddistinguono la filosofia imprenditoriale della reggiana Rovatti Pompe, specializzata nella progettazione e costruzione di pompe ed elettropompe centrifughe. «Per noi la sfida più importante è quella di sviluppare innovazioni nell’interesse della collettività. Perseguiamo quotidianamente questo obiettivo, anche nel nostro particolare settore di attività - spiega il direttore tecnico dell’azienda - e se consideriamo che a livello globale gli attuali sistemi di pompaggio assorbono una percentuale elevatissima del consumo energetico industriale, è chiaro come il ridurre i consumi e ottimizzare le risorse significhi non soltanto contenere i costi di gestione a carico delle imprese, ma anche tutelare l’ambiente». Un versante, questo, sul quale l’impiego di pompe ad alto rendimento è in grado di fare la differenza. Soprattutto nel contesto dell’Unione Europea dove circa il 30% dell’energia utilizzata è imputabile ai motori elettrici, impiegati in gran parte per sistemi di pompaggio. Ed è proprio a partire da queste considerazioni che i tecnici della Rovatti Pompe hanno messo a punto un’ampia gamma di modelli, progettati per assicurare performance al massimo livello, anticipando le normative in materia di efficienza energetica.

A new generation of high efficiency pumps from Rovatti Pompe The social responsability of the company, technological innovation and sustainable development are the three key points in the business philosophy of Rovatti Pompe, a company in Fabbrico, near Reggio Emilia, specialized in the design and manufacture of centrifugal pumps and electric pumps. A Rovatti release said, «for us the most important challenge is the innovative design at the service of the community. We pursue this objective daily, also in our special sector of work, and if we consider that pump systems absorb a high percentage of the electricity consumed today by industry at the global level, it is clear that reducing this consumption and optimizing resources means not only limiting the cost of a company’s management, but also protecting the environment». In this connection, the use of high efficency pumps is able to make the difference. This is true especially in the European Union where 30% of the energy consumption is accounted by electric motors, most of them committed to pumping systems. These requirements mark the precise starting line for Rovatti technicians for the development of a wide range of models designed to ensure top level performances in compliance with international norms on energy efficiency. 67 | SETTEMBRE OTTOBRE 2015

Rovatti Pompe www.rovatti.it/


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ARNEG

IL FUTURO DELLA

www.arneg.it

YO UR NAT U RA LLY I NNOVATI VE PA R T N E R F OR RETAI L S OLU T I ON S

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ARNEG

SPESA INTELLIGENTE Il Futuro del Supermercato è oggi. E lo dimostra lo straordinario entusiasmo con il quale il primo maggio è stato inaugurato il cuore pulsante del Future Food District, all’interno di Expo Milano 2015. Oltre 2.500 mq di spazio sperimentale capace di generare nuove interazioni tra consumatori, prodotti e produttori nel segno di un’innovazione tecnologica che migliora la vita riportando l’uomo al centro della filiera alimentare, consapevole delle proprie scelte d’acquisto. Un progetto unico al mondo nato dalla sinergia tra il MIT Senseable City Lab dell’architetto Carlo Ratti e Coop Italia che, per supportare lo sviluppo di un’intuizione così evoluta, tramite Inres (Consorzio Nazionale di Consulenza Progettazione, Ingegneria) ha scelto Arneg. Un’altra stimolante sfida per l’azienda, leader mondiale nella refrigerazione commerciale, nonché partner di grandi nomi della GDO in progetti d’eccellenza, che per l’occasione ha messo in campo il suo migliore know how, un’esperienza di oltre mezzo secolo nel retail e la forte spinta all’innovazione che da sempre la contraddistingue. E che oggi lascia il segno nel ‘Supermercato del Futuro’: tavoli refrigerati, mobili verticali, retrobanchi, totem e altre soluzioni d’arredo all’avanguardia studiate su misura per un’esperienza d’acquisto inedita nella quale la valorizzazione del prodotto e della sua storia, la tracciabilità, l’ecosostenibilità e la trasparenza sono i perni di una nuova cultura alimentare. Una cultura nella quale Arneg crede fortemente, supportandone la crescita per una nuova generazione di consumatori intelligenti.

Interazione tra consumatore, prodotti e produttori

69 | SETTEMBRE OTTOBRE 2015

studioverde

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MATERIALI E OGGETTI A CONTATTO CON ACQUA POTABILE: CERTIFICAZIONE DI PRODOTTO L’ATTIVITÀ DI TIFQ TIFQ qualifica sistemi di trattamento, componenti e tecnologie a contatto con acqua potabile in conformità alle normative vigenti, necessarie per la commercializzazione sul mercato italiano. LA NORMATIVA Conformità dei materiali e degli oggetti a contatto con acqua potabile al Decreto Ministeriale 174/2004. Per i sistemi di trattamento, conformità delle attrezzature al Decreto Ministeriale 25/2012. Buone pratiche dei processi di fabbricazione (Regolamento 2023/06/CE). I PRODOTTI CERTIFICABILI Apparecchiature di trattamento dell’acqua potabile, sistemi filtranti, raccorderie, tubazioni, elettrovalvole, valvole, pompe e, più in generale, qualsiasi oggetto o tecnologia impiegata a contatto con acqua potabile.

“TIFQ è un ente di terza parte per la certificazione di prodotto e la qualifica igienica dei processi“

IL LABORATORIO TIFQ si avvale del proprio laboratorio TIFQLAB, spin-off dell’Università della Calabria accreditato secondo la norma UNI EN ISO/IEC 17025 (ACCREDIA n.1461) ed iscritto all’anagrafe della ricerca MIUR, per l’esecuzione di prove di cessione, prove microbiologiche e sperimentazioni prestazionali nel settore del trattamento dell’acqua. ATTESTAZIONE E MARCHIO DI CONFORMITÀ Al termine del percorso certificativo TIFQ rilascia un’attestazione di conformità che garantisce l’adempimento degli obblighi normativi, assicura la rispondenza dei prodotti e dei processi ai criteri di tracciabilità dei materiali e l’applicazione delle buone pratiche di fabbricazione (GMP). I prodotti saranno qualificati con il Marchio di Qualità Igienica TIFQ, garanzia e simbolo del rispetto dei principi di igienicità e di sicurezza alimentare.

MATERIALS AND OBJECTS IN CONTACT WITH DRINKING WATER: PRODUCT CERTIFICATION THE CERTIFICATION ACTIVITY TIFQ qualifies treatment systems, components and technologies used in contact with drinking water in compliance with Italian regulation. THE REGULATIONS Compliance of materials and objects used for contact with drinking water with Decreto Ministeriale 174/2004. Compliance of drinking water treatment with Decreto Ministeriale 25/2012. Good Manufacturing Practices (Regolamento 2023/06/CE). CERTIFIABLE PRODUCTS Drinking water treatment equipment, filtering systems, fittings, tubes, valves, pumps and any other objects used in contact with drinking water. LABORATORY TIFQ avails itself of its laboratory TIFQLAB, spin-off with Università della Calabria, accredited UNI EN ISO/IEC 17025 (ACCREDIA n.1461) and registered to MIUR list of Research Centres, to perform migration tests and performance tests of plants and technologies. CERTIFICATION AND CONFORMITY MARK At the end of the certification process TIFQ releases a conformity certification that guarantees the fulfilment of legislative requirements and assures the compliance of products and processes with the traceability criteria of materials and the application of the Good Manufacturing Practices (GMP). Products will be qualified with TIFQ Hygienic Quality Mark as guarantee and symbol of the accomplishment of hygienic and food safety principles. l’industria meccanica 699 | 70

“TIFQ is a third party body for product certification and the hygienic qualification of processes”


TECHNOLOGIES FOR FEEDING THE PLANET | Companies

“As easy as drinking water”

campbelladv.com - 11115A

Certification of Materials in Contact with Drinking Water Italian decree DM 174/2004

71 | SETTEMBRE OTTOBRE 2015


TECNOLOGIE PER NUTRIRE IL PIANETA | Le aziende

MATERIALI E OGGETTI A CONTATTO CON ALIMENTI: CERTIFICAZIONE DI PRODOTTO L’ATTIVITÀ DI TIFQ L’Istituto TIFQ attesta l’idoneità di attrezzature e componenti al contatto con alimenti in conformità alle vigenti normative italiane e comunitarie. LA NORMATIVA Regolamento 1935/04/CE disciplina dei materiali e oggetti a contatto con gli alimenti per la libera circolazione delle merci nei paesi dell’Unione Europea. Buone pratiche dei processi di fabbricazione (Regolamento 2023/06/CE). I PRODOTTI CERTIFICABILI Rientrano tutte le tecnologie domestiche e professionali destinate alla preparazione, lavorazione, trasformazione o conservazione di alimenti.

“TIFQ è un ente di terza parte per la certificazione di prodotto e la qualifica igienica dei processi“

IL LABORATORIO TIFQ si avvale del proprio laboratorio TIFQLAB, spin-off dell’Università della Calabria accreditato secondo la norma UNI EN ISO/IEC 17025 (ACCREDIA n.1461) ed iscritto all’anagrafe della ricerca MIUR, per l’esecuzione di prove di cessione e sperimentazioni prestazionali di impianti e tecnologie. ATTESTAZIONE E MARCHIO DI CONFORMITÀ Al termine del percorso certificativo TIFQ rilascia un’attestazione di conformità che garantisce l’adempimento degli obblighi normativi e assicura la rispondenza dei prodotti e dei processi ai criteri di tracciabilità dei materiali e l’applicazione delle buone pratiche di fabbricazione (GMP). I prodotti saranno qualificati con il Marchio di Qualità Igienica TIFQ, garanzia e simbolo del rispetto dei principi di igienicità e di sicurezza alimentare.

MATERIALS AND OBJECTS IN CONTACT WITH FOOD: PRODUCT CERTIFICATION THE CERTIFICATION ACTIVITY TIFQ certifies the eligibility of technologies and components to be used in contact with food, in compliance with the Italian and European legislation. THE REGULATIONS Regulation 1935/04/CE on materials and objects in contact with food for the free circulation of goods in the European countries. Good manufacturing practices (Regolamento 2023/06/CE). CERTIFIABLE PRODUCTS The certification involves domestic and professional equipment intended for preparation, production, transformation and conservation of food. LABORATORY TIFQ avails itself of its laboratory TIFQLAB, spin-off with Università della Calabria, accredited UNI EN ISO/IEC 17025 (ACCREDIA n.1461) and registered to MIUR list of Research Centres, to perform migration tests and performance tests of plants and technologies. CERTIFICATION AND CONFORMITY MARK At the end of the certification process TIFQ releases a conformity certification that guarantees the fulfilment of legislative requirements and assures the compliance of products and processes with the traceability criteria of materials and the application of the Good Manufacturing Practices (GMP). Products will be qualified with TIFQ Hygienic Quality Mark as guarantee and symbol of the accomplishment of hygienic and food safety principles.

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“TIFQ is a third party body for product certification and the hygienic qualification of processes”


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73 | SETTEMBRE OTTOBRE 2015


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EPTA group

SKF

Crev up family di Costan: the Revolution is complete

Soluzioni Skf per l’industria alimentare

Costan rev up family: The Revolution is complete

SKF solutions for the food industry

Costan completa la Rev Up Family, la gamma di banchi che permette di arredare un intero punto vendita con un’unica famiglia di prodotti. L’obiettivo della Rev Up Technology è, infatti, di rivoluzionare i moderni concept espositivi per potenziare il business dei Retailer, creando una nuova immagine dell’area Freddo, all’insegna della massima visibilità, del comfort, della qualità e del risparmio energetico. Nello specifico, protagonisti della nuova gamma sono: GranVista e Aeria Up il verticale e semiverticale positivo, i frozen, Elephant UP e Cayman Up ed il banco tradizionale Rossini Design.

Costan completes the Rev UP Family – a range of cabinets with a winning mix of style and technology that can furnish an entire store with one family of products. In fact, the goal of REV UP Technology is to revolutionize modern display concepts, to support Retail business by creating a new image for the Cold zone, offering maximum visibility, comfort, quality and energy savings. Specifically, the stars of the new range are: GranVista and Aeria UP, vertical and semi-vertical chillers; Elephant UP and Cayman UP freezers; and the Rossini Design serve-over cabinet.

SKF fornisce ai propri clienti prodotti e soluzioni per il processamento e il packaging. Un’offerta integrata che assicura elevate performance, controllo di processo ed efficienza energetica. A partire dai cuscinetti, l’offerta commerciale del Gruppo svedese si è progressivamente ampliata alle tenute, ai sistemi di lubrificazione e alla meccatronica. SKF offre inoltre servizi di condition monitoring, prodotti portatili per l’analisi delle condizioni operative delle macchine, soluzioni per l’ottimizzazione dell’efficienza degli asset e programmi ad hoc di ingegneria di manutenzione.

SKF provides its customers with products and solutions for processing and packaging. An integrated set of services that ensures high performance, process control and energy efficiency. Starting from bearings, the commercial offer of the Swedish Group has gradually included also seals, lubrication systems and mechatronics. SKF also offers condition monitoring services, portable products and fixed systems to analyze the operating conditions of machines, solutions for the asset efficiency optimization and ad hoc maintenance engineering programs, all supported by return-oninvestment analysis.

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BARAZZONI

Barazzoni rilancia Tummy, la pentola da Compasso d’Oro

Tummy è una serie storica che ha contribuito al successo del marchio Barazzoni, distinguendosi per la forma bombata e la combinazione di finitura lucida e satinata. Disegnata nel 1970 da Ennio Lucini nel corso degli anni è stata insignita di numerosi riconoscimenti (tra cui il Compasso d’Oro dell’ADI nel 1979) ed è stata più volte aggiornata. La nuova Tummy Evolution, ridisegnata da Claudio Bellini, si propone in due versioni, una con coperchio in acciaio e una con coperchio in vetro silicone. Il restyling rilancia la collezione Tummy verso il futuro, in sintonia con il gusto e le esigenze della cucina contemporanea.

Restyling of Tummy, the historical series of Barazzoni

Tummy is a historic series that has contributed to the success of the company. It stands out by its rounded shape and its combination of polished and satinfinished. It was designed by Ennio Lucini in 1970. It won many awards (including the ADI Compasso d’Oro award in 1979) and it has been updated different times. The new Tummy Evolution, designed by Claudio Bellini, is available in two versions: one with a stainless steel lid and one with a silicone glass lid. The restyling launches Tummy towards the future; to meet the taste and needs of contemporary cuisine.


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ALBAEQUIPMENT

Albaequipment, qualità nei prodotti gluten free

Albaequipment propone una nuova gamma di linee per prodotti in forte ascesa, i gluten free. Albaequipment basa la sua filosofia sul rispetto della qualità del prodotto e delle necessità del cliente, elementi che portano l’azienda a risolvere di volta in volta nuove sfide nella delicata automazione del processo gluten free. Il crescente numero di persone intolleranti al glutine e di coloro che apprezzano un nutrimento sano potranno trovare piena soddisfazione nel gusto ricco e nella grande qualità dei prodotti realizzati grazie all’esperienza e alla passione di Albaequipment.

Albaequipment, quality in Gluten free products

Albaequipment proposes a new range of equipments for products of great relevance, as gluten free. Albaequipment bases its philosophy on the respect for the quality of product and the needs of the customer. These elements cause us to solve case by case new challenges in the gluten free process. The increasingly large number of gluten intolerant people and those who want to enjoy a healthy nourishment can fully enjoy the rich taste and the great quality of the products by means of the experience and passion of Albaequipment.

Arneg

Cannes, esposizione e vendita in chiave contemporanea

Performante, trasparente, stilosa. Cannes, la nuova vetrina “total vision” dedicata alla vendita assistita della carne, è il frutto della più avanzata ricerca Arneg per interpretare in chiave contemporanea le esigenze dei professionisti del settore e ottimizzare il valore emozionale del prodotto. Massimo utilizzo della verticalità, elevata visibilità, refrigerazione totale del volume interno, servizio assistito bifronte con l’ausilio di ante in vetro e ampia disponibilità di accessori, la identificano come la più brillante espressione di versatilità espositiva e funzionalità d’impiego.

Cannes, meat experience

High-performing, transparent, stylish. Cannes, the new “total vision” assisted meat sales cabinet, is the result of Arneg’s most advanced research into providing a contemporary interpretation of industry professionals’ requirements and optimising the product’s emotional value. Maximum use of vertical space, extreme visibility, total refrigeration throughout the cabinet interior, double-sided assisted service with the addition of glass doors and a wide range of available accessories make this the most brilliant expression of versatile display and functional application. 75 | SETTEMBRE OTTOBRE 2015

Schmersal

Schmersal, protezione nel settore food&packaging

Sicurezza nel sistema: Protezione per l’uomo e per la macchina. Seguendo questo motto il Gruppo Schmersal produce da più di 70 anni dispositivi e sistemi di sicurezza e automazione industriale. Schmersal sviluppa soluzioni specifiche per i diversi settori applicativi. Il settore food & packaging riveste un ruolo fondamentale nell’ambito dell’industria Italiana. Schmersal è sempre al fianco di costruttori e utilizzatori finali mediante soluzioni innovative e sicure, studiate partendo dalle necessità e dai requisiti specifici del settore.

Schmersal, protection in the food & packaging

Safety in system: Protection for man and machine. Following this motto, the Schmersal Group has been producing for more than 70 years safety devices and systems for the industrial automation. Schmersal develops specific solutions for the different application areas. The food & packaging’s segment plays a key role for Italian industry: Schmersal is always on the side of manufacturers and end users through innovative solutions, designed starting from the needs and the specific requirements of the industry, including versatility, the resistance to severe environmental and operating conditions as well as in binding production cycles and the stringent hygienic requirements.


TECNOLOGIE PER NUTRIRE IL PIANETA | News

BALLARINI

Ballarini, una lunga storia italiana

Induzione. A partire dalla sua diffusione in Europa Ballarini sviluppa fondi specifici per questo tipo di tecnologia. Performance eccellenti e riconoscimenti internazionali sanciscono la vocazione dell’azienda alla sicurezza, alla funzionalità e al risparmio energetico. Radiant è l’ultimo brevetto depositato dalla Ballarini per fondi a induzione: consente il quasi totale utilizzo dell’energia elettrica erogata ed eccellenti performance in termini di stabilità del fondo.

Ballarini, a long Italian history

Induction. Since its spreading across Europe, Ballarini has developed specific bases for this type of technology. Excellent performance and international acknowledgement confirm the company’s attitude towards safety, functionality and energy saving. Radiant is the most recent patent filed by Ballarini for induction bases; it allows almost 100% use of electricity supply and guarantees excellent performances in terms of base stability. The RADIANT patent is Ballarini ‘s first base to fulfil concavity criteria in relation to the thinnest stainless steel disc thickness onto the aluminium base .

OMAS

Omas e il progetto LaVolano

L’obiettivo era costruire la miglior affettatrice a volano sul mercato a un prezzo competitivo. Ci siamo riusciti, dando vita a un mix perfetto di stile, passione artigianale, tecniche costruttive all’avanguardia. Ecco le ragioni per cui secondo noi è unoa deille migliori affettatrici disponibili oggi sul mercato: - Facilità di pulizia: parti asportabili, in acciaio inox, lavabili - Anello di sicurezza copertura 360°, unico sul mercato - Taglio perfetto: affilatoio automatico professionale, volano extra fluido - Solidità e robustezza “come si faceva una volta” - Capacità di taglio 210mmx225mm

OMAS and LaVolano project

The aim of the project was building the best flywheel slicer on the market at a competitive price. We made it. We gave life to a perfect balance between style, craftsman’s passion and cutting edge manufacturing techniques. Here is the best flywheel on today’s market and here are the reasons for: - Incomparable cleaning ease to grant rapid and effortless total hygiene: removable, stainless steel, washable - Safety 360° blade guard, unique on the market - Incredibily perfect cut: professional automatic sharpener, extra fluid flywheel - Slicing capacity 210 mm x 225 mm l’industria meccanica 699 | 76

OCME

Ocme, packaging con un occhio all’ambiente

Nell’anno di Expo Milano Ocme non poteva fare a meno di partecipare all’evento “Non c’è food senza packaging” a Parma dal 12 al 27 Settembre. Occasione per presentare la tecnologia Packetto, una soluzione che migliora la qualità del pacco, risparmiando soldi e materia prima, il tutto nel pieno rispetto ambientale. Da sempre Ocme si impegna nella salvaguardia nei confronti dell’ambiente, ha infatti adottato una politica aziendale “World Care”, dove i principi sono: abbassare i consumi aziendali e creare macchinari con il massimo rispetto ambientale.

Ocme, packaging with “world care”

This year, where at the center of all there is the Expo in Milan, Ocme could not help but participate in the event “There is no food without packaging” in Parma from 12 to 27 September. It is an opportunity to present Packetto technology, a solution that improves the quality of shrink-wrapped bundles, saving money and raw materials, all in full respect of the environment. Ocme is committed to safeguarding the environment, it has adopted a company policy “World Care”, where the principles are: lower fuel consumption and, with the collaboration of their employees, to manufacture packaging machines with the maximum respect for the environment.


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EASYSNAPS

Easysnap, il segreto del packaging in sole due dita

Easysnap è l’unica confezione monodose per prodotti liquidi ad apertura facilitata con una sola mano. Si apre piegandola a metà con due dita: viene sollecitata una micro-rottura nel materiale plastico che si espande progressivamente fino a permettere un’ erogazione dosata e controllata del prodotto. Innovativa e brevettata a livello mondiale Easysnap può sostituire tutte le confezioni mono porzione convenzionali, come le bustine flessibili a tre o quattro saldature, i tubetti, i flaconcini o le vaschette termoformate. È un nuovo concetto nel packaging alimentare, con vantaggi in termini di usabilità, design e durata del prodotto.

Easysnap, the secret of packaging in just two fingers

Easysnap is the the only worldwide one hand opening and dispensing single-dose unit for liquid products. It opens by folding it in half using only two fingers: while the pouch is folded, a previously mechanically made center cut tends to break open progressively and the product to flow out in a completely controlled manner. Innovative and worldwide patented Easysnap can replace any conventional portion pack tear top flexible sachet, monodose tubes, small bottles and thermoformed cups. It’s a concept in food processing and packaging, with numerous advantages in terms of usability and design.

ArOL

CAVANNA

Arol, soluzioni di tappatura

Slim, oltre 1000 confezioni al minuto

Fondata nel 1978, Arol è oggi riconosciuta come uno dei leader mondiali in soluzioni di tappatura, specializzata nella realizzazione di unità di capsulatura, sistemi di alimentazione e orientamento capsule e sorters. Appartengono al gruppo: FT System and L-PRO. FT System fornisce sistemi di controllo e ispezione sia in linea che in laboratorio. Il team di L-PRO è specializzato nella realizzazione di sistemi di controllo di CO2 e O2 non invasivi applicando le tecnologie di spettroscopia laser. + di 680 macchine e torrette Arol e + di 430 sistemi di inspezione FT System consegnati nel 2014. + di 18.200 clienti Arol e + di 3.900 clienti FT System nel Mondo.

Arol, capping solutions specialist

AROL was founded in 1978. Pursuing its mission globally achieved the title of capping solutions specialist leader. AROL is specialized in providing: machines & capping turrets, caps feeding systems, caps orienting systems, caps sorters. Part of Arol company are Ft System and L-PRO. Ft System provides control & inspection solutions, both in-line and laboratory. L-PRO team is specialized in realizing CO2 and O2 non-invasive control & inspection systems applying laser spectroscopy technologies. + 680 Arol machines /turrets and + 430 FT System inspection solutions delivered in 2014. + 18.200 AROL customers and + 3.900 Ft System customers worldwide. 77 | SETTEMBRE OTTOBRE 2015

Slim è una confezionatrice orizzontale a movimento continuo che permette il confezionamento di prodotti utilizzando materiali termosaldabili e/o a freddo prelevati da una bobina. Il vantaggio principale è rappresentato dalla sua compattezza, è lunga 2 metri e larga circa 1 metro. Si possono combinare due macchine in parallelo (Twin Slim) con un lato operatore a una distanza di soli 480 millimetri, utilizzando la stessa quantità di spazio. Inoltre è facilmente integrabile con un’isola robotizzata per il confezionamento primario e secondario. Può raggiungere la velocità di oltre 1000 confezioni al minuto.

Slim, over 1000 packages per minute

Continuous motion horizontal flowpackaging machine for wrapping products by using heat-sealable and /or coldsealable materials for a reel. The unique feature of the Slim it is very compact, in fact it is only 2 meters long and about 1 meter wide. Furthermore, you can combine two parallel machines (Twin Slim) with a single-sided operator at a distance of only 480 mm, with the same amount of space. It is easy to integrate with the “robotic” island as primary and secondary wrapping. This wrapper machine can reach over 1000 packs per minute.


TECNOLOGIE PER NUTRIRE IL PIANETA | News

SYSTEM LOGISTICS

Nuovo magazzino automatico per Mafin

System Logistics ha terminato con successo il collaudo dell’impianto per lo stoccaggio automatico dei prodotti di Mafin SpA a Galliera Veneta (PD), snack pellet semilavorati distribuiti alle aziende alimentari. Il progetto sviluppato da System Logistics consiste in un sistema AS/ RS composto da 2 trasloelevatori dall’altezza di 21 m che si muovono su 2 corridoi in doppia profondità a piani sfalsati, una navetta rettilinea, una baia di ingresso e 2 baie di uscita. Il software WMS Systore governa la movimentazione dei pallet con costante monitoraggio delle giacenze e organizza le spedizioni dei prodotti Mafin nel mondo.

A new system for automatic storage of products of Mafin

System Logistics has successfully completed the testing of the system for automatic storage of products of Mafin SpA in Galliera Veneta (PD), snack pellets semis distributed to food companies. The project developed by System Logistics is a system AS/RS composed 2 stacker cranes from the height of 21 m moving on double deep corridors bunk, a straight, a shuttle Bay and input 2 output bays. WMS software Systore pallet handling rules with constant monitoring of inventory and organize shipments of Mafin products worldwide. Space optimization and maximizing storage capacity are the main advantages of the project.

B&R

B&R, l’automazione per il food

Dai display ai PowerPanel con PC a bordo, i pannelli operatore B&R in acciaio inox hanno livello di protezione IP69K e sono disponibili in diversi formati e taglie, con ricca dotazione di interfacce, design moderno ed ergonomico, perfetti per ambienti asettici. I motori 8JSB rispettano gli standard EHEDG, 3A e FDA e sono i motori con la maggiore densità di potenza della loro categoria. Unico sul mercato, il loro speciale connettore rimovibile, certificato IP69k, permette un agevole trasporto, un cablaggio semplificato e una semplice manutenzione in caso di sostituzione di un cavo danneggiato.

B&R the food automation

From the display to the PowerPanels with on-board PSs, the stainless steel B&R’s operator panels are IP69K protection level certified and are available in different sizes and formats, with a wide range of interfaces and a modern and ergonomic design; they are perfect for aseptic environments. The 8JSB motors, complying with EHEDG, 3A and FDA standards, are the motors with the higher power density in their category. Unique on the market, their special IP69K certified removable connector, eases handling, storage and cabling and simplifies the service in case of damaged cables.

l’industria meccanica 699 | 78

DOMINO

Twin-tech: la nuova impastatrice a bracci tuffanti “green”

In arrivo la nuova impastatrice a bracci tuffanti: più efficiente, più silenziosa, più “Green”. Innovativa macchina brevettata da Domino, TWIN-TECH è dotata di ingranaggi in Tecnopolimero che assicurano maggiore silenziosità grazie al minor attrito e rispetto per l’ambiente, in quanto questo nuovo sistema non richiede olio. Un altro passo in avanti per Domino, azienda che da sempre si impegna a creare macchine affidabili al servizio di panificatori, pasticceri e pizzaioli.

Twin-tech: the new “green” double-arm mixer

Now available, the new double-arm mixer: more efficient, quieter and “greener”. An innovative Domino-patented machine, the TWIN-TECH has technopolymer gears that ensure improved noise reduction thanks to the the reduced friction in addition to respect for the environment as this new system does not require oil. Another step forward for Domino, a company that has always focused on creating reliable machines at the service of bakers, pastry chefs and pizza makers.


TECHNOLOGIES FOR FEEDING THE PLANET | News

minerva

Macchine per il confezionamento degli alimenti

Nuove abitudini e normative impongono sistemi adatti al trattamento degli alimenti per garantire igiene e conservazione controllata nel passaggio tra produzione e distribuzione al consumatore. Minerva Omega Group ha messo a punto una serie di macchine a completamento di una gamma di attrezzature professionali tra le più complete nel settore per tipologia di utilizzo. Di questa gamma PACK fanno parte una serie di confezionatrici sottovuoto capaci di conservare ogni tipo di alimento in modo perfetto e velocemente, disponibili in versione economica, per piccoli o medi operatori, o professionale, per alta produttività.

Food packaging machines

New habits and regulations call for food handling systems that guarantee hygiene and controlled preservation between production and distribution to the consumer. In line with Minerva Omega Group’s renowned tradition of reliability and efficiency, we have developed a series of truly superior machines, which completes one of the most comprehensive ranges of professional equipment in the specific sector. This PACK range includes a series of vacuum packing machines capable of preserving any kind of food perfectly and quickly, available in a low-cost version for small and medium businesses, or professional for high output.

telme

Ribot, la pentola hi-tech

La “Superpentola” hi tech Ribot, macchina multifunzione di Telme, realizza una cottura sana con calore omogeneo a temperatura controllata, che protegge le qualità organolettiche ed esalta i sapori naturali. Con Ribot gli impasti della pasticceria, grazie alla possibilità della temperatura controllata, danno risultati ottimali di resa, aumento di volume e fluidità del prodotto. Ribot ha il cilindro disposto verticalmente per un facile riempimento ed è caratterizzato da un efficace mescolamento del gelato che si va formando. Le diverse tempere del cioccolato, grazie al preciso controllo delle temperature, si caratterizzano con un’elevata lucentezza del prodotto finito.

Ribot, the high-tech pot

The hi tech “Magicpot”, Telme multifunction machine optimize cooking times whilst checking the process are increasingly in demand. Their ability to guarantee low cost production with the utmost hygiene is invaluable. The controlled temperature ensures that the bakery dough achieves optimal results, volume increase and product fluidity. Ribot has a vertical cylinder with significant advantages: easy filling, constant product visibility and the ability to add ingredients at any time. The precise temperature control ensures that various chocolates can be tempered with a high gloss of the finished product. 79 | SETTEMBRE OTTOBRE 2015

SAN MARCO

Espresso Leva with Class

Se La San Marco ha raggiunto un grande livello di riconoscibilità sul mercato italiano e internazionale lo deve anche alla sua tecnologia del sistema Leva. Leva è una macchina con la storica unità a leva per la quale La San Marco ha sempre rappresentato il punto di riferimento per questo metodo tradizionale di erogazione dell’espresso, il quale non è apprezzato solo in Italia ma in tutto il mondo.

Espresso Leva with Class

If La San Marco reached a great recognizable level on the Italian and international market is also thanks to its Leva technology system. Leva is a machine with the historical lever unit, for which La San Marco has always represented the point of reference for this traditional method for dispensing espresso, which is not only appreciated in Italy, but all over the world. The brewing unit of New 80 Leva is completely mechanic and is robust and reliable as well as very easy to use and service.


FOCUS | Acqua

Ripartono i servizi idrici italiani

Foto © Fotolia

Maggiori investimenti e gare d’appalto che riconoscono l’offerta più vantaggiosa

l’industria meccanica 699 | 80


FOCUS | Acqua

Intervista a Mauro D’Ascenzi, Vice Presidente di Utilitalia

C

ome vede gli sviluppi sugli investimenti nel settore nei prossimi 10 anni? Si vedono segnali di ripresa? Un metodo funzionario inefficace e le incertezze legate alla stagione del referendum hanno portato il sistema italiano dei servizi idrici a spendere 1,6 miliardi di euro, meno di 30 euro per abitante all’anno, un terzo di quello che si spende nei Paesi del centro e nord Europa. Già nel biennio successivo, con l’approvazione del nuovo metodo tariffario transitorio, siamo risaliti a 32 euro e contiamo nel 2015-2016 di superare i 50, il minimo per adeguarci alle norme Comunitarie ed evitare possibili sanzioni. Ciò nonostante ritengo che le tariffe continueranno come oggi ad essere le più basse in ambito europeo. Il clima sta cambiando, e un tema molto attuale riguarda le zone a rischio idrogeologico: quali misure si possono attuare per mettere in sicurezza aree particolarmente esposte? I tempi di ritorno plurisecolari di eventi come le alluvioni sono stati letteralmente polverizzati (basti vedere cosa è successo in Liguria negli ultimi anni), causa anche una crescente ed eccessiva impermeabilizzazione dei suoli, che amplifica i fenomeni di alluvione. Si tratta di un tema molto serio, che può presentare implicazioni tecniche e giuridico-amministrative del tutto nuove per il mondo dei gestori dei servizi idrici. Ne parleremo durante il prossimo Festival dell’Acqua di Milano: contiamo di avere un intervento del meteorologo Luca Mercalli. È in atto un cambio nell’assegnazione delle gare d’appalto: da un sistema che premiava l’offerta “al massimo ribasso” a un metodo che favorisce l’offerta economica “più vantaggiosa”. Cosa significa? Nel campo degli appalti, esclusi naturalmente quei casi patologici che ogni tanto leggiamo sulle cronache giudiziarie, gli operatori devono essere capaci di muoversi in presenza di fattori diversi e spesso fra loro contrastanti. Da un lato non dobbiamo avere costi eccessivi o irragionevoli della fornitura, ma al tempo stesso occorre evitare fallimenti economici dell’impresa con blocco delle consegne o l’abbandono dei cantieri e non dovrebbero prodursi condizioni per l’innesco di contenziosi. L’attuale legislazione complessa e farraginosa non ha certo aiutato a districarsi. In ogni caso, le soluzioni in grado di premiare la qualità della fornitura sono certamente da preferire: la qualità paga in tutti i sensi. Anche se non mi sento di dire che questo sia un aspetto comune a tutti i tipi di appalto e in particolare a quelli di bassa complessità e

minore apporto tecnologico, in ogni caso chiarezza delle specifiche norme, controlli e penalizzazioni efficaci sono strumenti indispensabili per qualunque stazione appaltante e qualunque tipo di appalto. Ai sensi del Dl 163/2006, come pensate di premiare le aziende italiane ed europee? Anche senza entrare nel merito degli aspetti qualitativi della fornitura, capisco l’esigenza, come cittadino italiano ed europeo di favorire in qualche modo il nostro sistema produttivo. Già diverse aziende tengono conto di questo aspetto nei loro appalti. Si tratta tuttavia di un tema delicato che potrebbe prestarsi all’innesco di contenziosi, anche di opposta natura. Se il legislatore vuole favorire il sistema europeo forse dovrebbe pensare a qualche forma che possa in qualche modo incentivare tale scelta evitando il più possibile la trappola dei contenziosi. Ritengo che anche in questo caso la qualità paghi, purché accompagnata da efficaci sistemi di controllo. Fino a maggio la federazione delle aziende di servizi pubblici locali dei settori idrico ed energetico si chiamava Federutility. Oggi Utilitalia. Solo un restyling del nome o un cambio di rotta? È un problema di sostanza, spia di un’evoluzione iniziata negli ultimi quindici anni, che ha visto la confluenza progressiva dei sistemi di rappresentanza dei servizi gas e acqua con quelli elettrici e poi infine con i servizi di igiene urbana. D’altra parte i principali operatori nazionali operano o cominciano a operare su tutti questi mercati. In questo modo è possibile migliorare per via dell’aumentata scala dimensionale e delle forti sinergie, prestazioni di carattere economico-organizzativo oltre a fornire risposte più soddisfacenti sotto il profilo ambientale. Tutto ciò a vantaggio del territorio e del cittadino. □ c.f.

81 | SETTEMBRE OTTOBRE 2015


FOCUS | Termoidraulica

FEDERAZIONE DELLE ASSOCIAZIONI NAZIONALI DELL'INDUSTRIA MECCANICA VARIA ED AFFINE

ANIMA LOUNGE A HOST 2015 LE TECNOLOGIE ITALIANE PER FOOD E HORECA

Per la prima volta quest’anno e in concomitanza con le attività in Expo, ANIMA, Federazione delle associazioni nazionali dell’industria meccanica varia e affine, sarà presente in HOST con un ampio spazio lounge in rappresentanza dei costruttori di tecnologie per trasformazione e conservazione alimentare. Saranno presenti le associazioni Assofoodtec, EFCEM Italia e Fiac, accanto a un ricco programma di “pillole informative”, brevi presentazioni e aggiornamenti tecnici e formativi, di grande interesse per tutto il comparto Food e Horeca.

VI ASPETTIAMO DAL 23 AL 27 OTTOBRE IN FIERAMILANO RHO PAD. 24 STAND N06/N16 - Q05/Q11

Con la partecipazione di:

Media partnership:

l’INDUSTRIAMECCANICA

impresa. economia. politica. norme. export.

ASSOCIAZIONE FABBRICANTI ITALIANI ARTICOLI CASALINGHI

anima.it l’industria meccanica 699 | 82


FOCUSFOCUS | Termoidraulica | Food

Host: quando il food sposa la tecnologia T

radizione e sapore da un lato, futuro e innovazione dall’altro. Una fiera li unisce: si tratta di HostInternational Hospitality Exhibition, in fieramilano a Rho da venerdì 23 a martedì 27 ottobre prossimi, una delle maggiori manifestazioni a livello mondiale per le filiere Horeca, foodservice, retail, Gdo e hôtellerie. Un connubio che convince le aziende: la fiera si presenta con 14 padiglioni, due in più rispetto al 2013, per una crescita del 12% nei metri quadrati occupati e oltre 1.900 espositori, per il 38% esteri. E che si esprime in un concetto espositivo

tunità nella spinta all’internazionalizzazione per le Pmi che, grazie anche alla sinergia con Ice, possono affacciarsi su mercati altrimenti difficili da approcciare. Coinvolti specialmente i produttori di forni, affettatrici, abbattitori, macchine per il caffè e il gelato: motivo per cui Anima è presente con una Lounge dedicata alla Federazione e alle sue associazioni, con lo scopo di far conoscere le eccellenze della meccanica italiana a ogni visitatore e buyer della fiera. Tutto ciò nel periodo di Expo, che ha già visto ottimi risultati dal punto di vista degli incontri

Sempre più internazionale la Fiera dedicata all’ospitalità professionale organizzato in tre macro-aree che raggruppano filiere affini. La prima è dedicata alla ristorazione professionale con Pane-Pasta-Pizza; nella seconda troviamo invece l’area Caffè-Tea con Sic (Salone Internazionale del Caffè), Bar-Macchine per caffè-Vending e Gelato Pasticceria; infine c’è il settore riservato ad arredo e tavola. Sempre più internazionali i tre settori, a riflettere la ripresa dell’economia. In testa alla top 5 dei Paesi più rappresentati, infatti, assistiamo alla conferma di tradizionali mercati forti come la Germania (+7,69%) e la Francia (+22,22%), al ritorno della Spagna (+12,7%) e a una forte crescita di aziende dagli USA (+22%), anche grazie alla “certificazione” di HostMilano da parte del Commercial Service dello US Department of Commerce nella ristretta cerchia di manifestazioni internazionali dove gli Stati Uniti sono presenti con uno stand ufficiale. La cinquina è chiusa dalla Svizzera (+25%). Host rappresenta una grossa oppor83 | SETTEMBRE OTTOBRE 2015

B2B. Inoltre, nel quadro del progetto Export Sud, HostMilano supporterà l’Agenzia Ice in una missione incoming di circa 90 top buyer da aree dinamiche come Scandinavia (Norvegia, Svezia, Finlandia, Danimarca), Maghreb (Algeria, Marocco, Tunisia), Europa centro-orientale (Germania, Romania, Slovenia, Croazia, Ungheria), USA, Australia e Brasile. Gli incontri con le aziende saranno facilitati dalla piattaforma Expo Matching Program, il sistema di Fiera Milano che la scorsa edizione ha organizzato 38.400 appuntamenti mirati. Vengono da 60 Paesi dei 5 continenti anche gli oltre 1.500 top buyer profilati, che quest’anno spaziano dalle grandi catene fino ai purchasing manager di boutique hotel, hotel di charme, design hotel a 5 e a 7 stelle, con numerose delegazioni da Usa, Cina, Russia, India. Sempre in collaborazione con l’Agenzia Ice, nel programma saranno inseriti altri 33 top buyer da Australia, Canada, Giappone e Uk. □ g.p.


FOCUS | Tecnologia alimentare

Automatizzare il food packaging

Foto Š Sew Eurodrive

Sew Eurodrive segue tutto il processo di confezionamento

l’industria meccanica 699 | 84


FOCUS | Tecnologia alimentare

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50 cioccolatini confezionati al minuto. 9000 cioccolatini all’ora. 2.160.000 al giorno. Basta la velocità per un confezionamento perfetto? Secondo Sew Eurodrive c’è anche bisogno di efficienza, di controllo e di passare dal prodotto alla soluzione. Che tradotto significa seguire tutto il processo del packaging, dal confezionamento allo stoccaggio. Non solo per il cioccolato, certo, ma per tutta la filiera dell’alimentare. Un’idea che l’azienda ha rappresentato durante l’ultima edizione di Ipack-Ima, a Milano nel maggio scorso, attraverso due modelli: una confezionatrice verticale realizzata in collaborazione con Wolf per un’impresa del dolciario e un sistema composto da quadripode, nastro trasportatore e Agv. Case history: un modello di automazione applicabile in molti ambiti della food industry La confezionatrice Vpc180 è una Ffs verticale in grado di confezionare – per l’appunto – fino a 150 cioccolatini al minuto. In questo caso Sew ha fornito al cliente un’automazione di macchina completa, che va dalla parte di safety, al pannello operato-

re, al Plc con motion control integrato, moduli di ingresso e uscita, servoazionamenti multiasse Moviaxis, motori e riduttori. Sono stati anche forniti un insieme di blocchi funzione relativi ad applicazioni del packaging come controllo di tacca, camme, svolgitori, tracking. Il sistema composto consta invece di nastro trasportatore, quadripode e Agv. A movimentare il materiale è un nastro trasportatore realizzato con Movigear e Movifit basic. Particolare attenzione viene data al consumo energetico, costantemente monitorato per verificare quanta energia si risparmia con una soluzione ad alta efficienza rispetto a una tradizionale. Il Movigear è invece un sistema decentrato, che combina un motore brushless, un riduttore e la parte elettronica in un unico componente. Ciò permette di ridurre al minimo le perdite di potenza elettriche e meccaniche, tanto da vantare la classe IE4, con un risparmio energetico di circa il 15-20% rispetto ai sistemi tradizionali IE2 e di circa un 50% rispetto a un avviamento tradizionale da rete. Ma è il quadripode la parte centrale della struttura: un robot a quat-

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tro assi, che può far ruotare il polso dello stesso senza avere un motore montato sull’area di lavoro. I motori possono così essere collocati liberamente, a seconda della richiesta applicativa, sia sulla parte superiore del robot che su quella inferiore, senza modificare radicalmente le geometrie del modello, poiché il moto è trasmesso tramite puleggia e cinghia. Semplice, rigida e leggera (ma può sollevare fino a 100 kg) la struttura è composta da pochi componenti: questo permette una grande accessibilità alla stessa. Quando il robot viene utilizzato in ambienti alimentari, ad esempio, può essere lavato con estrema semplicità e senza intaccare le parti sotto tensione. A conclusione del sistema c’è Automated Guided Vehicle (Agv), movimentato grazie a un trasferimento di energia a induzione: non sono presenti contatti striscianti né batterie. Sistema molto utilizzato nell’industria automobilistica per asservire le isole di montaggio, sta prendendo sempre più piede anche in settori come l’intralogistica e la movimentazione tra il fine linea e lo stoccaggio. □ g.p.


normativa tecnica in pillole FOCUS | Sicurezza nel Mercato

Revisione Direttiva Etichettatura Energetica La Commissione Europea ha pubblicato un importante pacchetto di proposte legislative che s’inquadra nell’ambito della Comunicazione della nuova politica energetica europea (Energy Union). Il pacchetto prevede, in particolare: •P roposta di revisione della Direttiva Etichettatura Energetica •P roposta legislativa di revisione del sistema per lo scambio di quote di emissioni nell’UE (ETS), in linea con il quadro di politica climatica ed energetica a orizzonte 2030. Per il primo punto la Commissione propone una revisione di tutte le etichette energetiche; si vuole pertanto ripristinare la scala da A a G con un “re-scaling” delle etichette esistenti, eliminando quindi le classi A+ e superiori, che confondono il consumatore. Inoltre la Commissione propone che tutti i prodotti immessi sul mercato dell’UE siano registrati in una banca dati online. In questo modo le informazioni essenziali sulla conformità del prodotto saranno retroattivamente a disposizione delle autorità garanti dell’applicazione delle regole negli Stati membri, evitando loro di perder tempo ed energia per ottenere queste informazioni dagli operatori economici. Allo scopo di definire la posizione nazionale sulla proposta di Regolamento europeo, il Ministero dello sviluppo economico ha effettuato una consultazione pubblica al fine di raccogliere le osservazioni di tutti i soggetti interessati in vista dell’avvio del negoziato europeo. Certificati Bianchi – Consultazione del Ministero dello Sviluppo Economico Nel mese di settembre si è svolta una consultazione pubblica del Ministero dello Sviluppo Economico per la revisione delle linee guida riguardanti il meccanismo dei Certificati Bianchi o Titoli di Efficienza Energetica. La consultazione è stata avviata dal ministero in ottemperanza all’articolo 7 del Decreto Legislativo 102/2014 e dell’articolo 6 del DM 28/12/2012, che prevedono la revisione delle linee guida ora in vigore, pubblicate con la Deliberazione AEEG del 27 ottobre 2011 EEN 9/11 e s.m.i. I Certificati Bianchi sono lo strumento con cui il

Governo intende raggiungere almeno il 60% degli obiettivi nazionali cumulati di risparmio energetico (in totale 25,5 Mtep, da conseguire nel periodo 2014-2020), come indicato sempre all’art. 7 del Decreto Legislativo 102/14. Nel tempo anni questo strumento si è molto evoluto, con un progressivo passaggio dal settore civile/terziario a quello industriale, come dimostrato anche dalla progressiva riduzione di certificati emessi da “schede standardizzate” e dall’aumento degli interventi “a consuntivo”. Le linee guida contenute nella EEN 9/11 hanno modificato pesantemente le regole precedenti, introducendo tra l’altro il parametro “tau”, avente l’effetto di anticipare economicamente i risparmi ottenibili da interventi di efficientamento lungo tutta la loro vita tecnica. Alcune criticità legate al parametro “tau”, così come la verifica del “criterio di addizionalità” (che valuta i risparmi energetici potenzialmente conseguibili confrontandoli con una “baseline” di riferimento) richiedono oggi un aggiornamento del meccanismo, avviato con la consultazione del Ministero i cui risultati saranno resi pubblici entro la fine dell’anno. Pubblicato il nuovo Codice di Prevenzione Incendi Sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n.192 del 20 agosto (SO n.51) è stato pubblicato il Decreto 3 agosto 2015 “Approvazione di norma tecniche di prevenzione incendi”, ai sensi dell’articolo 15 del decreto legislativo 8 marzo 2006 n. 139. Il provvedimento entrerà in vigore il prossimo 20 novembre. L’obiettivo è razionalizzare l’attuale corpo normativo relativo alla prevenzione degli incendi attraverso l’introduzione di un unico testo organico e sistematico, contenente disposizioni applicabili in fase di progettazione, realizzazione ed esercizio di alcune delle attività soggette ai controlli di prevenzione incendi, indicate all’allegato I del Decreto del Presidente della Repubblica n.151/2011. Le norme tecniche introdotte con il Decreto 3 agosto 2015 si possono applicare in alternativa alle specifiche disposizioni di prevenzione incendi del Ministro dell’interno, ovvero ai vigenti criteri tecnici di prevenzione incendi di cui all’articolo 15, comma 3, del decreto legislativo 8 marzo 2006, n. 139.

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EUROPA | Normative e prodotti

La Norma EN non è obbligatoria? Vero. In teoria L’

obbiettivo delle direttive di prodotto è quello di assicurare la libera circolazione dei prodotti marcati CE in conformità della direttiva stessa. L’adeguamento della fabbricazione dei prodotti alla direttiva, ma soprattutto la definizione delle caratteristiche tecniche dei prodotti, è una questione che coinvolge conoscenze tecniche specifiche, che non possono essere risolte dal dettato della direttiva. L’organo mediatore tra le disposizioni per la sicurezza dei prodotti fissate dalle direttive UE e i fabbricanti, che immettono sul mercato i prodotti, è stato individuato nei comitati normatori CEN e CENELEC. I comitati normatori redigono le norme tecniche armonizzate per l’applicazione delle direttive di prodotto su esplicito e formale mandato della Commissione UE. Lo scopo delle norme è quello di liberare il fabbricante dalla responsabilità e dall’impegno richiesto per trovare accorgimenti costruttivi che consentano di immettere sul mercato prodotti conformi alla direttiva di prodotto, e offrire soluzioni già

pronte, condivise a livello UE, che possono essere implementate dall’iniziativa dei fabbricanti. Le norme costituiscono il livello minimo da cui partire per fabbricare prodotti sempre migliori. Alla domanda se le norme armonizzate siano o no obbligatorie per il fabbricante la risposta corretta è no, le norme non sono obbligatorie. Ma fermarsi qui, a questa sola affermazione, potrebbe indurre a commettere errori madornali, che possono manifestarsi nella mancanza di conformità del prodotto alla direttiva. La presunzione legale di conformità - l’onere della prova della conformità Le direttive di prodotto, ivi compresa la direttiva macchine, prevedono che i prodotti costruiti in conformità ad una norma armonizzata godano della presunzione legale di conformità rispetto alla direttiva di prodotto. Questo significa che nel caso sia necessario verificare la conformità del prodotto, l’onere di provare la presunta mancanza di conformità è l’industria meccanica 699 | 88

a carico di chi la rilevi: il prodotto è conforme fino a prova contraria da parte di un organo competente per il controllo, per quanto riguarda i controlli previsti dalla legge, dalla direttiva, e da parte di clienti scrupolosi, nel caso in cui i rapporti contrattuali tra cliente e fornitore prevedano controlli di qualità della produzione. Nel caso invece il fabbricante decida di non applicare o applicare solo parzialmente la norma armonizzata, non godrà più della presunzione legale di conformità del prodotto alla direttiva. Privato della presunzione di conformità, il fabbricante avrà l’onere di provare che il prodotto è conforme ai requisiti di sicurezza e di tutela della salute pertinenti e fornisce un livello di sicurezza almeno equivalente a quello che si otterrebbe con l’applicazione delle indicazioni della norma armonizzata specifica. Quindi, in sostanza, il fabbricante si trova nella situazione di provare in che modo abbia soddisfatto i requisiti essenziali di sicurezza previsti dalla direttiva e come mai ritenga


EUROPA | Normative e prodotti

Un fabbricante può scegliere. Non applicare le norme armonizzate significa dover provare in che modo abbia soddisfatto i requisiti essenziali di sicurezza previsti dalla direttiva di riferimento

di Roberto Cattaneo

che le soluzioni tecniche che ha individuato, alternative rispetto a quelle previste dalla norma, offrano una sicurezza equivalente a quella che si otterrebbe applicando la norma. Si può scegliere di ignorare la norma armonizzata? L’applicazione della norma non è obbligatoria, ma l’alternativa alla mancanza dell’applicazione della norma armonizzata non è quella di non applicare nessuna norma per soddisfare i Res (requisiti essenziali di sicurezza Ndr) della direttiva presi in considerazione dalla norma armonizzata. L’alternativa alla mancanza dell’applicazione della norma armonizzata è invece la produzione, da parte del fabbricante, di soluzioni che abbiano efficacia equivalente a quelle previste dalla norma armonizzata, che costituiscono la prova della conformità del prodotto alla direttiva. Prova dovuta, considerando che non opera più la presunzione legale di conformità del prodotto alla direttiva. Le soluzioni adottate saranno par89 | SETTEMBRE OTTOBRE 2015

te della documentazione tecnica di prodotto che è custodita dal fabbricante e che può essere richiesta dalle autorità di controllo. È vero che l’applicazione della norma non è obbligatoria, ma la mancanza dell’obbligo non lascia al fabbricante la facoltà di ignorare la norma e di non trovare soluzioni alternative alla norma per immettere sul mercato un prodotto con sicurezza del tutto analoga a quella prevista dalla norma. In sostanza, può essere molto meno pericoloso considerare la norma armonizzata come obbligatoria, piuttosto che non obbligatoria. Se infatti il fabbricante considera la norma armonizzata come non obbligatoria, nel senso assoluto ed errato che abbiamo visto, e quindi non prevede soluzioni tecniche costruttive equivalenti a quelle previste dalla norma stessa, la conseguenza sarà che il prodotto non potrà essere mai considerato conforme al dettato della direttiva di prodotto. Bisognerà sperare che il prodotto non sia mai oggetto di controlli da parte delle


EUROPA | Normative e prodotti autorità competenti nel paese UE di destinazione, o di controlli da parte di clienti esigenti o che applicano rigorosamente sistemi di controlli delle forniture.

nicare questa scelta ai propri clienti e alle autorità competenti per possibili controlli; la dichiarazione di conformità completata con le norme EN a cui il prodotto è conforme, attesta

Il prodotto conforme a norme armonizzate lo è fino a prova contraria da parte di un organo di controllo. Nel caso opposto dovrà provare in che modo abbia soddisfatto i requisiti essenziali di sicurezza previsti dalla direttiva di riferimento

Foto © Fotolia

Conformità alla norma armonizzata e dichiarazione di conformità del prodotto La dichiarazione di conformità del prodotto non prevede che sia dichiarata la conformità alle norme armonizzate che siano state applicate al prodotto. Includere l’elenco delle norme armonizzate applicate al prodotto è una facoltà del fabbricante, da valutare con attenzione. Visto quanto appena detto, se il fabbricante ha applicato una norma armonizzata, avrà l’interesse a comu-

che il prodotto immesso sul mercato gode della presunzione legale di conformità alla direttiva. Il riferimento normativo offre una migliore possibilità di verifica della conformità del prodotto alla direttiva di riferimento; costituisce un riferimento certo, obiettivo e condiviso su tutto il mercato UE. Quindi, seppur l’indicazione delle norme che sono state rispettate per la costruzione del prodotto non sia obbligatoria sulla dichiarazione di conformità, può essere opportuna,

l’industria meccanica 699 | 90

per le ragioni appena dette. È solo il caso di ricordare che la dichiarazione deve essere rigorosamente veritiera: se nella dichiarazione di conformità è indicata una norma EN alla quale si dichiara che il prodotto sia conforme, il fabbricante deve aver rispettato la norma per la costruzione del prodotto, in caso non avesse rispettato la norma la dichiarazione non sarà considerata veritiera e il prodotto non potrà essere considerato conforme alle prescrizioni della norma e della direttiva. Qualunque sia la scelta del fabbricante in relazione all’applicazione della norma armonizzata all’applicazione del prodotto, la norma stessa costituisce lo stato dell’arte in tema di sicurezza, che non può e non deve essere ignorato dal fabbricante stesso. Il fabbricante deve comunque confrontarsi con il contenuto della norma armonizzata e, qualora decida di non applicarla, deve offrire una soluzione alternativa ed equivalente rispetto a quella prevista dalla norma. □


NEWS

Sicurezza in casa

A dominare il mercato sono ancora porte blindate e serrature Presentati i dati di uno studio commissionato da Sicurezza, fiera della security e antincendio in programma a Milano dal 3 al 5 luglio Tre italiani su quattro possiedono un sistema di sicurezza, per il quale investono mediamente 1200 euro

Q

uanto è importante la sicurezza per gli italiani? Più della salute e dei problemi ambientali, secondo la ricerca di Ispos Italia. L’indagine, commissionata da Sicurezza, la manifestazione dedicata agli operatori del settore security e antincendio a Fiera Milano dal 3 al 5 luglio, fa emergere dati interessanti. Se nel 2004 solo il 56% delle persone possedeva sistemi di sicurezza, oggi la percentuale è salita al 75%: 3 italiani su 4. D’altronde, solo il 49% degli intervistati ha dichiarato di sentirsi completamente al sicuro a casa propria. Così, per avere più garanzie di protezione oggi si è disposti a rinunciare anche a un po’ di privacy e a investire l’equivalente di uno stipendio mensile, 1200 euro. A dominare il mercato sono ancora i sistemi tradizionali, in cui porte blindate e serrature costituiscono il 69% del totale, seguite da soprapporte e ringhiere (30%), assicurazione furto e incendio (25%) e casseforti (21%). Ma si stanno facendo sempre più spazio quelli tecnologici (il 48% di chi ha un sistema di sicurezza ne possiede uno): allarmi antintrusione in primis (33%), ora sempre più legati a controllo da tablet e smartphone. Tuttavia i due metodi «non si cannibalizzano» spiega Andrea Alemanno, Group director ricerche economiche finanziarie di Ipsos « ma continueranno a coesistere. Ovviamente quelli “tradizionali” avranno 91 | SETTEMBRE OTTOBRE 2015

una crescita più lenta, tuttavia non sono sostituibili, semmai integrabili con i concetti più hi-tech». «Oggi più che mai gli italiani avvertono il bisogno di difendersi da furti e rapine» spiega Nando Pagnoncelli, Presidente di Ispos Italia «da un lato gioca un ruolo importante la crisi economica, che induce maggiori preoccupazioni nei cittadini. Dall’altro, secondo la ricerca del sociologo Marco Barbagli, il numero di reati è drasticamente aumentato dal 2009 ad oggi». La prossima edizione di Sicurezza offrirà così un panorama completo delle soluzioni più innovative dirette a offrire protezione a negozi di prossimità e grande distribuzione, banche, uffici, mezzi di trasporto, residenziale, infrastrutture critiche, grandi eventi e luoghi della cultura e dell’arte, fino alle smart cities, ossia le città gestite attraverso strumenti ad alto tasso di tecnologia. Per questo per la prima volta si darà spazio non solo ai prodotti ma a soluzioni pensate su misura per specifici ambiti d’applicazione, con un’attenzione particolare al futuro del comparto: all’Internet of Things ad esempio, la realtà dove ogni cosa, ogni strumento tecnologico è collegato agli altri via internet per garantire sicurezza e monitoraggio dei processi a livello civile e industriale, ma anche alla progettazione e all’uso dei droni in ambito security. □ g.p.


MERCATO

Venezia, carrelli per grandi navi

OM Still consegna 10 nuovi mezzi alla cooperativa che gestisce la movimentazione delle merci nel terminal passeggeri del porto

O

M Still, primaria azienda nella progettazione e produzione di carrelli elevatori, macchine da magazzino, trattori e sistemi per la logistica integrata, ha consegnato nelle scorse settimane 6 carrelli Diesel RC 40-25 e 4 transpallet elettrici uomo a bordo con pedana ripiegabile ExuSF alla Cooperativa Portabagagli del Porto di Venezia, l’operatore che ge-

stisce in esclusiva il carico e lo scarico delle navi da crociera che approdano in laguna. I 10 nuovi mezzi, che si aggiungono ai 19 carrelli diesel e ai 10 trattori OM Still già di proprietà della Cooperativa, sono stati noleggiati per rinforzare la flotta in vista del picco di attività per la stagione estiva. Dal Terminal Passeggeri di Venezia

l’industria meccanica 699 | 92

sono transitati nel 2014 quasi un milione e 800mila crocieristi provenienti da oltre 170 paesi e, presso i suoi 10 terminal multifunzionali e le 7 banchine, sono approdate lo scorso anno 78 navi appartenenti a 42 compagnie di crociera. Numeri simili non sarebbero possibili senza una straordinaria organizzazione, e la Cooperativa Portabagagli del Porto di Venezia è indubbiamente un ingranaggio fondamentale all’interno di questo perfetto meccanismo. “Siamo fornitori esclusivi della Cooperativa dal 2004 – ha spiegato Alessandro Trombini, Key Account della Filiale Veneto OM Still – anno in cui ha iniziato a operare nel porto. Grazie ai nostri mezzi la Cooperativa è in grado di gestire nella massima efficienza tutte le fasi della movimentazione, dallo scarico dei bagagli, che tipicamente viene effettuato con dei trattori R06, al carico dei rifornimenti in stiva, effettuato con i carrelli Diesel RC 40-25”. □


MERCATO

Climatizzazione del padiglione

Vanke Cina a Expo 2015 È

di Clivet, la società veneta specialista in sistemi di climatizzazione e trattamento aria in pompa di calore per il residenziale e l’industria, il sistema di climatizzazione di Vanke Cina, il primo padiglione ad essere consegnato ad Expo 2015 e completamente dedicato a una multinazionale cinese: il gruppo immobiliare Vanke. Si tratta di una vera e propria opera d’arte: una Montagna Sacra di oltre 4200 piastrelle in gress, 8000 metri lineari di bambù, 140 tonnellate di ferro, 800 metri quadrati di resina cementizia, una vasca d’acqua da 180 metri quadrati, al cui progetto hanno lavorato ben 15 architetti, di cui quattro specialisti in modellazioni in 3D, realizzata in soli 9 mesi.

Il sistema è alimentato con pompe di calore ad alta efficienza di Clivet Bruno Bellò, presidente di Clivet, ha commentato: “Siamo molto orgogliosi che la Gianni Benvenuto SpA, installatore degli impianti di climatizzazione di Vanke Cina, abbia scelto i nostri sistemi in pompa di calore per il comfort, offrendoci l’opportunità di dare il nostro contributo alla realizzazione di questa eccellenza edilizia e alla sua consegna in tempi record. Le nostre unità

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sono preassemblate e testate nelle loro funzionalità in fabbrica e integrano in sé i principali elementi dell’impianto, in modo da rendere la loro installazione estremamente semplice e rapida. Questo è un elemento fondamentale in tutti quei casi in cui si vogliano accelerare i tempi di realizzazione di una costruzione, garantendo nel contempo la massima qualità, affidabilità ed efficienza energetica”. Vanke Cina non è l’unico padiglione a beneficiare del comfort sostenibile Clivet, che ha fornito per Expo 2015 oltre 100 unità tra rooftop, chiller, pompe di calore, armadi ad acqua, terminali ambiente, unità di trattamento aria e sistemi di trattamento aria con filtrazione elettronica. □


RUBRICA MERCATO | Lo sfrido

Scricchiola il made in Germany?

Dimissioni con fair play (e qualche milione) Made in Germany creaks? Resignation with fair play (and a few million)

Lettera di dimissioni di Martin Winterkorn Resignation letter of Martin Winterkorn

Sono scioccato dagli avvenimenti dei giorni scorsi. Soprattutto, sono colpito dal fatto che un comportamento tanto malvagio e su scala così vasta sia stato possibile nel Gruppo Volkswagen. Nella mia qualità di Ceo assumo la responsabilità per le irregolarità che sono state trovate nei motori diesel ed ho chiesto pertanto al Consiglio dei Supervisori di accettare di porre termine alle mie funzioni di Ceo del Gruppo Volkswagen. Lo faccio nell’interesse dell’azienda, anche se, da parte mia, non mi sento, in coscienza, colpevole di tutto. La Volkswagen ha bisogno di una nuova partenza – anche in termini di personale. Apro la strada a questa nuova partenza con le mie dimissioni. Sono sempre stato guidato dal mio desiderio di servire questa azienda, soprattutto i nostri clienti e i nostri dipendenti. La Volkswagen è stata, e sarà sempre, la mia vita. Questo processo di chiarificazione e di trasparenza deve proseguire. È questa l’unica strada per ritrovare la fiducia. Sono convinto che il Gruppo Volkswagen e il suo team supereranno questa gravissima crisi.

I am shocked by the events of the past few days. Above all, I am stunned that misconduct on such a scale was possible in the Volkswagen Group. As Ceo I accept responsibility for the irregularities that have been found in diesel engines and have therefore requested the Supervisory Board to agree on terminating my function as Ceo of the Volkswagen Group. I am doing this in the interests of the company even though I am not aware of any wrong doing on my part. Volkswagen needs a fresh start – also in terms of personnel. I am clearing the way for this fresh start with my resignation. I have always been driven by my desire to serve this company, especially our customers and employees. Volkswagen has been, is and will always be my life. The process of clarification and transparency must continue. This is the only way to win back trust. I am convinced that the Volkswagen Group and its team will overcome this grave crisis.

Foto © Volkswagen - Wikimedia Commons

Martin Winterkorn si è dimesso Ceo di Volkswagen il 23 settembre, a seguito dello scandalo “Dieselgate” che ha coinvolto la casa automobilistica tedesca. Martin Winterkorn, Ceo of Volkswagen, resignes from his position on September 23rd following the scandal “Dieselgate” l’industria meccanica 699 | 94

Martin Winterkorn


Recensioni

Certificazione energetica degli edifici residenziali Antonio Mazzon, Ed. Dario Flaccovio Editore, 2015 - Euro 38,00

Manuale indispensabile per il tecnico certificatore energetico che sviluppa un esempio completo per la compilazione di un Attestato di Prestazione Energetica (Ape) di un edificio esistente con destinazione d’uso residenziale, partendo dai metodi ideali per determinare il fabbisogno energetico sia di un intero edificio, sia dei singoli appartamenti. Con la nuova Direttiva Europea, l’Attestato di Certificazione Energetica (Ace) è stato sostituito con l’Attestato di Prestazione Energetica (Ape) e, soprattutto nel prossimo periodo, si può presumere che la maggior parte dei professionisti sarà impegnata nella certificazione energetica del patrimonio edilizio esistente, che dovrà essere successivamente sottoposto a interventi di riqualificazione energetica.

Come essere produttivi. Raggiungere i risultati in minor tempo con il metodo di Harvard Robert C. Pozen, Ed. FrancoAngeli, 2014 - Euro 25,00

Non un manuale di gestione del tempo, ma uno strumento per determinare gli obiettivi, dare priorità a quelli più significativi, raggiungere una conoscenza più profonda di noi stessi e dell’organizzazione in cui lavoriamo. Cosa significa essere più produttivi? La produttività spesso è intesa come il mero raggiungimento degli obiettivi; in questo libro è un concetto più ampio: è la capacità di raggiungere la qualità e la quantità dei risultati che riteniamo più importanti. Suggerimenti, esempi, esercitazioni che possono modificare in tanti piccoli gesti quotidiani il proprio atteggiamento, trasformando il proprio approccio da difensivo e opprimente a proattivo, strategico e lungimirante.

Pompe di calore. Tipologie, progettazione e benefici nell’utilizzo Enrico Casali, Ed. Dario Flaccovio Editore, 2015 - Euro 35,00

Questa pubblicazione vuole fornire un quadro di riferimento per tutti coloro i quali desiderano approfondire il funzionamento e l’applicazione delle pompe di calore elettriche e ad assorbimento a gas, in particolare aerotermiche, partendo dal loro funzionamento fino alla classificazione e alla determinazione dell’efficienza, per capirle, installarle, trarne le migliori applicazioni, a tutti gli incentivi economici a cui queste apparecchiature possono accedere Il manuale di Enrico Casali, scritto in modo semplice e comprensibile anche per chi non ha particolari basi di termotecnica, propone numerose indicazioni sulla progettazione e sugli accorgimenti più opportuni per trarne le migliori prestazioni, anche in abbinamento ad altre tecnologie.

Tempo della vita e mercato del tempo

Aldo Masullo, Paolo Ricci, Ed. FrancoAngeli, 2015 - Euro 13,00 Un filosofo e un economista si confrontano sui grandi mutamenti che la contemporaneità ci pone dinnanzi. I dialoghi sono il frutto di un fortunato incontro tra un grande Maestro della filosofia e un brillante economista, i quali si soffermano, confrontandosi, sui grandi mutamenti che la contemporaneità ci pone. Crisi economica, insostenibilità dei processi produttivi, globalizzazione finanziaria fanno parte della scena sulla quale i due dialoganti si muovono per comprendere meglio il tempo, nella vita e nell’azienda. Nella società dell’economia, così come alcuni studiosi amano chiamare la vita di comunità, si registrano più fallimenti che successi, sono segni tangibili di questo tempo, del nostro tempo. Nei dialoghi emergono, proprio attraverso il tempo, le contraddizioni dell’azienda capitalistica e possibili, nuovi paradigmi.

Come le medie imprese di successo hanno superato la crisi Salvatore Garbellano, Ed. FrancoAngeli, 2015 - Euro 23,00

Alla guida di una nuova generazione di imprese italiane leader vi sono imprenditori e manager che hanno raccolto la sfida della crescita negli anni della crisi. Hanno implementato non soltanto innovazioni di prodotto o di processo, ma hanno rinnovato l’intero modo di competere. Senza snaturarsi hanno modificato il modello di business per acquisire unicità nei mercati globali e diventare più veloci e flessibili. Il libro individua e approfondisce i sette aspetti comuni alle imprese che “ce la fanno”. Un libro importante, frutto di ricerche approfondite, ricco di testimonianze ed esempi di buone prassi realizzate dalle imprese che hanno affrontato con coraggio il cambiamento, dell’innovazione e dell’ internazionalizzazione. 95 | SETTEMBRE OTTOBRE 2015


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Listino prezzi materiale di interesse della meccanica varia | Tabella arancio ultimo aggiornamento n. 696 - 1^ Quindicina di luglio 2015 pubblicata su questo numero de L’Industria Meccanica n.699 (settembre-ottobre 2015)

Computo costo orario medio di un operaio del settore della meccanica generale | Tabella azzurra ultimo aggiornamento n. 21 - 26 gennaio 2015 pubblicata su L’Industria Meccanica n. 699 (settembre-ottobre 2015)

Rilevazioni statistiche delle quotazioni medie delle tariffe prestazioni di personale Italia / estero | Tabella bianca 1° gennaio 2015 “Settore industria meccanica varia ed affine” e “Settore impianti e componenti di grande dimensione per la produzione di energia” - pubblicata su L’Industria Meccanica n. 699 (settembre-ottobre 2015)


TABELLA GENNAIO 2015 | Rilevazioni statistiche delle quotazioni medie delle tariffe per prestazioni di personale

IN ITALIA

SETTORE INDUSTRIA MECCANICA VARIA ED AFFINE January 2015

Statistical survey on average tariff quotation for staff ’s services in Italy Sector mechanical and engineering industries

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TABELLA GENNAIO 2015 | Rilevazioni statistiche delle quotazioni medie delle tariffe per prestazioni di personale in Italia


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TABELLA GENNAIO 2015 | Rilevazioni statistiche delle quotazioni medie delle tariffe per prestazioni di personale in Italia


TABELLA GENNAIO 2015 | Rilevazioni statistiche delle quotazioni medie delle tariffe per prestazioni di personale

ALL’ESTERO

SETTORE INDUSTRIA MECCANICA VARIA ED AFFINE

January 2015

Statistical survey on average tariff quotation for staff ’s services abroad Sector mechanical and engineering industries

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TABELLA GENNAIO 2015 | Rilevazioni statistiche delle quotazioni medie delle tariffe per prestazioni di personale all’estero


TABELLA GENNAIO 2015 | Rilevazioni statistiche delle quotazioni medie delle tariffe per prestazioni di personale

nei Paesi europei ed extra europei

SETTORE IMPIANTI E COMPONENTI DI GRANDE DIMENSIONE PER LA PRODUZIONE DI ENERGIA

January 2015

Statistical survey on average tariff quotation for staff services in Europe and outside Europe Sector energy generation plants and large components

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TABELLA GENNAIO 2015 | Rilevazioni statistiche delle quotazioni medie delle tariffe per prestazioni personale nei Paesi europei ed extra europei


TABELLA GENNAIO 2015 | Rilevazioni statistiche delle quotazioni medie delle tariffe per prestazioni personale nei Paesi europei ed extra europei

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Edizioni: A.S.A. S.r.l. Via A. Scarsellini 13 - 20161 Milano - tel. +39 0245418.200 - fax +39 0245418.240 Direttore Responsabile: dott. Giuseppe Bonacina Riproduzione vietata - Autorizzazione del Tribunale di Milano n. 334.1981.


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TABELLA N. 21 - 26 GENNAIO Costo| orario di un operaio del settore della meccanica generale TABELLA N. 21 - 2015 GENNAIO| 2015 Costo medio orario medio di un operaio del settore della meccanica generale


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TABELLA N. 21 - GENNAIO 2015 | Costo orario medio di un operaio del settore della meccanica generale


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TABELLE 1^ QUINDICINA LUGLIO DI2015 Listino| Prezzi di Interesse della Meccanica Varia N.Varia 696 (Piazza di Milano) TABELLE 1^DIQUINDICINA LUGLIO| 2015 ListinoMateriali Prezzi Materiali di Interesse della Meccanica N. 696 (Piazza di Milano)


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