l'Industria Meccanica n. 685, maggio-giugno 2013

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685 maggio giugno 2013

Poste Italiane Spa - Sped. in Abb. Post. D.L. 353/2003 (conv. in L. 27.02.2004, n° 46) art. 1, comma 1, DCB Milano

685 maggio-giugno 2013 Fondata nel 1919

Pubblicazione bimestrale tecnico economica per gli atti dell’ANIMA Fe d e r a z i o n e d e l l e A s s o c i a z i o n i N a z i o n a l i d e l l a I n d u s t r i a M e c c a n i c a Va r i a e d A f f i n e

SPECIALE ENERGIA TERMICA Sen, necessaria applicazione Rendere efficace il Conto Termico

7 punti per l’Italia produttiva

Assemblea ANIMA 25 marzo 2013

“Cambio di rotta”, il mittente conosciuto Movimentazione, sicurezza e formazione NUOVE TABELLE Listino prezzi materiali di interesse della meccanica varia Computo costo orario medio di un operaio del settore della meccanica generale



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L’INDUSTRIA MECCANICA

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Maggio/Giugno 2013 - n. 685

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Pubblicazione bimestrale tecnico-economica per gli atti di ANIMA Registrazione Tribunale di Milano N. 427 del 17.11.73 Direttore responsabile Giuseppe Bonacina - bonacina@anima.it Direttore editoriale Alessandro Durante - durante@anima.it Comitato Editoriale Michele Bendotti, Giuseppe Bonacina, Sandro Bonomi, Maurizio Brancaleoni, Alberto Caprari, Alessandro Durante, Paola Ferroli, Andrea Orlando, Mario Salvi, Emanuela Tosto Comitato Tecnico-Scientifico Pierangelo Andreini, Antonio Calabrese, Roberto Camporese, Pietro Luigi Cavallotti, Alessandro Clerici, Rodolfo De Santis, Marco Fortis, Ennio Macchi, Giovanni Riva, Pietro Torretta, Giuseppe Zampini Direzione e Redazione ANIMA Federazione delle Associazioni Nazionali dell’Industria Meccanica Varia ed Affine Via Scarsellini, 13 - 20161 Milano Tel. 02/45418500 - Fax 02/45418545 www.anima.it - anima@anima.it Redattore Carlo Fumagalli – fumagalli@anima.it Segretaria di redazione Cinzia Alchieri - alchieri@anima.it Impaginazione Fabio Lunardon - lunardon@anima.it Responsabile della pubblicità Mario Salvi - salvi@anima.it Gestione, amministrazione, abbonamenti e pubblicità A.S.A. Azienda Servizi ANIMA S.r.l. Via Scarsellini, 13 - 20161 Milano Tel. 02/45418200 Abbonamento annuo (6 numeri) Cinzia Alchieri Tel. 02/45418211 - alchieri@anima.it Italia 80 euro - Estero 110 euro Una copia Italia 8 euro - Una copia Estero 10 euro - Numeri arretrati il doppio Si comunica ai Sigg. abbonati che, avvalendosi del contenuto dell’art. 74 lettera c del D.P.R. 26.10.1972 N. 633 e del D.M. 28.12.89 la A.S.A. S.r.l. non emetterà fatture relative agli abbonamenti Stampa Bonazzi Grafica - Sondrio www.bonazzi.it

È vietata la riproduzione di articoli e illustrazioni de “L’Industria Meccanica” senza autorizzazione e senza citarne la fonte. La collaborazione alla rivista è subordinata insindacabilmente al giudizio della Redazione. Le idee espresse dagli autori non impegnano né la rivista né ANIMA e la responsabilità di quanto viene pubblicato rimane degli autori stessi. . ASSOCIATO ALLA UNIONE STAMPA PERIODICA ITALIANA ROC N. 4397

SPECIALE ENERGIA TERMICA Energia, la stretta via dell’Italia Pierangelo Andreini Conto Energia Termico Federico Musazzi ANIMA La meccanica di ANIMA tiene seppure a fatica, sostenuta dell’export Mariagrazia Micucci ANIMA/COAER Climatizzazione, necessario sviluppo in Italia Mara Portoso

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ANIMA/Progetto Dogana Facile Il “Mittente Conosciuto” cambio di rotta Alessandra Castaldo e Katia Morichetti, Easyfrontier ANIMA/ANASTA 40 anni di saldatura, il passato consolida il futuro Giuseppe Maccarini ANIMA/ASSOFOODTEC Celle frigorifere prefabbricate, ora la marcatura Ce A cura di Assofoodtec ANIMA/UCIF Ucif prende il volo Marcello Zinno

ANIMA/FORMAMEC Formazione, le risorse ci sono

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FIERE CORSI e CONVEGNI , INTERNAZIONALIZZAZIONE 39 • Omc, l’eccellenza delle valvole industriali italiane • “L’albero della vita”, ecco l’Italia all’Expo di Milano • Programma fieristico di ANIMA e delle Associazioni Federate – Anno 2013

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ANIMA/AISEM Materials handling: la sicurezza passa da manutenzione e formazione 20 Intervista a Pietro Almici ECONOMIA Nuove e vecchie frontiere dell’automazione italiana Carlo Fumagalli

APPROFONDIMENTI TECNICI a cura dell’Area Tecnica ANIMA

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MERCATO 44 • Accordo strategico tra Nke e Stratasys per hardware e software 18 • Nuova sede di Karrell per Om Still 30 • “Made in Rulmeca” l’estate porta novità • Nuova filiale di Linde Material Handling Italia • Cinquant’anni di Flygt in Italia • Caprari, elettropompe verticali multistadio RECENSIONI

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NEWS

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28 INSERTI ECONOMICI a cura dell’Area Comunicazione, Marketing e Ufficio Studi

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Listino prezzi materiale di interesse della meccanica varia (Tab. arancio) ultimo aggiornamento n. 671 – 1° Quindicina di Aprile 2013 Computo costo orario medio di un operaio del settore della meccanica generale ultimo aggiornamento n. 19 – 14 gennaio 2013


SPECIALE ENERGIA TERMICA Strategia Energetica Nazionale, un grazie in “tonalità minore”

Energia, la stretta via dell’Italia La Sen delinea le misure necessarie per il raggiungimento di una maggiore sostenibilità entro il 2020, perseguendo l’efficienza energetica tramite lo sviluppo di fonti quali solare termico, biomasse e geotermia. Tuttavia uno strumento di riflessione al momento “virtuale”, poiché non specifica nel concreto gli strumenti per raggiungere gli obiettivi stabiliti. Un’ulteriore passo dovrà essere il perseguimento di una migliore organizzazione delle attività istituzionali, un monitoraggio più efficace delle azioni autorizzate e del rispetto dei corrispondenti impegni, un più attento coordinamento della ricerca applicata di sistema e una comunicazione certa e affidabile sui temi dell’energia. PIERANGELO ANDREINI

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ario Silvestri(1), antesignano degli insegnamenti di energetica e fondatore dell’impiantistica nucleare in Italia, alla fine del 1988, concludendo una delle sue ultime fatiche, “il Futuro dell’Energia”(2), scriveva: «Agli estensori del Pen (Piano Energetico Nazionale – ndr) va però dato atto che si trovavano davanti a un problema più difficile della quadratura del cerchio. Non solo essi dovevano escludere l’energia nucleare dalle opzioni accettabili (pur dovendo diversificare le fonti e ridurre la vulnerabilità del sistema energetico totale ed elettrico), ma dovevano ritagliare il nuovo piano, tenendo conto della ideologizzazione dei problemi dell’ambiente imposta o subita dalle forze politiche, in assenza di proprie visioni filosofiche costruttive. […] La loro immane e inane fatica mostra l’impossibilità di affrontare la programmazione energetica nell’attuale situazione italiana. Ma un grazie lo meritano». A distanza di 25 anni il magistrale commento conserva tutta la sua validità nel descrivere la situazione attuale e le difficoltà incontrate dagli estensori della Strategia Energetica Nazionale(3), il documento di programmazione e indirizzo, approvato dal Governo nel marzo scorso per guidare lo sviluppo energetico dell'Italia sino al 2020. Di nuovo l’imprevedibilità degli eventi: allora, due anni prima, la catastrofe di Cernobyl,

ora, due anni fa, quella di Fukushima, che in entrambi i casi hanno messo fuori gioco il nucleare. Ma, di nuovo, anche le difficoltà della politica nell’individuare e perseguire con la necessaria tenacia le priorità per guidare con successo la transizione energetica. E ciò, tenendosi in rapporto costante con la realtà e con le sue evoluzioni tecnologiche e sociali e distinguendo in tal modo gli interessi da salvaguardare. Tuttavia, allora come oggi, una strategia per ammodernare il sistema energetico continua a essere di fondamentale importanza per l’Italia. Un Paese che basa la propria economia sulla trasformazione, la cui manifattura è la seconda in Europa e la quinta al mondo. Un Paese che sopporta un costo dell’energia molto più elevato di quello medio europeo, più del 25% per l’elettricità, che per le imprese, specie medio piccole, implica un aggravio intollerabile, con progressiva perdita di competitività dei prodotti Made in Italy. Di nuovo un grazie, quindi, agli autori della Sen per lo sforzo compiuto, ma in tono minore. Un colpevole ritardo E ciò per il ritardo di un quarto di secolo dalla precedente pianificazione, durante il quale il Paese ha colpevolmente omesso di adeguare infrastrutture e modelli di produzione

(1) Mario Silvestri, 1919-1994, ingegnere e storico, ordinario di impianti nucleari, poi di fisica tecnica e quindi di energetica nella Facoltà di Ingegneria del Politecnico di Milano, medaglia d’oro del Collegio degli ingegneri e Architetti di Milano. (2) Ultime righe del capitolo finale “Il caso Italia” del volume “Il futuro dell’Energia” di Mario Silvestri, Bollati Boringhieri, ottobre 1988, Torino. (3) “Strategia Energetica Nazionale: Per un’energia più competitiva e sostenibile”. Approvata con decreto interministeriale del Ministro dello Sviluppo Economico e del Ministro dell’Ambiente e della Tutela del territorio e del mare dell’8.3.2013.

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Milano, 24 giugno 2013 Per poter raggiungere l'efficienza energetica attraverso lo sviluppo delle rinnovabili è necessario dare concretezza all’analisi della nuova Strategia Energetica Nazionale. A tale scopo ANIMA organizza un momento di condivisione per discutere i punti necessari a dare una reale attuazione alle interessanti linee guida contenute nella Sen valutando, tra le altre misure, nuovi standard normativi, ricercando meccanismi di incentivazione che siano all’altezza degli ambiziosi obiettivi europei del 20-20-20, e prevedendo semplificazioni amministrative e burocratiche. Interverranno rappresentanti del Ministero dello Sviluppo Economico, Enea, Gse, Rse e il Presidente di ANIMA. L’evento avrà luogo in sede ANIMA, via Scarsellini 13, Milano Visita www.industriameccanica.it per informazioni dettagliate e compilare il form di partecipazione. e consumo, incapace di traguardare la transizione geopolitica e sociale in atto con velocità ormai esponenziale. Un ritardo ancor più colpevole, stante l’inveterata dipendenza di oltre 4/5 dagli approvvigionamenti esteri di energia, e il corrispondente peso sulla bilancia dei pagamenti, fortunosamente compensato dall’attivo commerciale del macro settore della meccanica non elettronica, metalli, prodotti in metallo e apparecchi elettrici, che difende il suo buon posizionamento. Un onere che è tra le principali cause del progressivo indebolimento del nostro sistema produttivo e sociale, con una produttività ferma da dieci anni, un impressionante calo di fatturato della manifattura, una disoccupazione prossima al 12% e sulla soglia del 40% per quella giovanile tra i 15 e i 24 anni. E con una produzione sempre più alle corde, anche per i manufatti tecnologici di base o di largo consumo, pure di quelli storici sui quali si è fondato per decenni lo sviluppo italiano, come la chimica, l’automobile o la meccanica. E un ritardo che è causa della sostanziale stasi degli investimenti in un settore cruciale per gli assetti futuri del Paese e perciò responsabile delle carenze delle reti infrastrutturali, dell’obsolescenza delle centrali elettriche, peraltro in overcapacity, dell’insufficiente innovazione tecnologica degli impianti di conversione e impiego dell’energia, specie per il suo risparmio e lo sfruttamento delle fonti rinnovabili. Un quadro a dir poco sconfortante al quale nessun Governo, dal 1988, ha mes-

so risolutamente mano, lasciando colpevolmente crescere il costo dell’energia per l’anomalo mix energetico, conseguenza della già detta insufficienza delle strutture e per l’elevato carico fiscale e degli oneri impropri che grava sui prodotti energetici. Di qui la crucialità del “testimone” passato alla nuova legislatura con il varo della Sen, che elenca una serie di problemi tuttora da risolvere per rimediare alle numerose inadempienze cronicizzate nei 25 anni sterilmente trascorsi dalla precedente programmazione(4). Una strategia virtuale Una strategia, però, al momento “virtuale”, perché non specifica nel concreto gli strumenti per raggiungere gli obiettivi stabiliti, esercizio difficile stante la rapidità dei cambiamenti che interessano il settore. In ogni caso non così largamente condivisa, come afferma l’introduzione al provvedimento, da alcune parti considerato improvvido per un Governo al termine del mandato e squilibrato nell’enfasi assegnata alle alternative possibili. Né è immaginabile, per quest’ultima ragione, che l’attuale Parlamento possa rapidamente tradurre la Sen in un quadro organico di azioni, stanti i veti incrociati sulle differenti opzioni, impliciti nel nuovo assetto politico. Ma è anche difficile che non ne condivida pienamente la finalità, esplicitata in premessa al documento, dove dice: «Il settore energetico ha un ruolo fondamentale nella crescita dell’economia del Paese, sia co-

(4) Piano Energetico Nazionale (Pen) del 1988, attuato con la legge 9/91: Norme di attuazione per il nuovo Piano Energetico Nazionale: aspetti istituzionali, centrali idroelettriche ed elettrodotti, idrocarburi e geotermia, autoproduzione e disposizioni fiscali e la legge 10/91: Norme di attuazione per il nuovo Piano Energetico Nazionale in materia di uso razionale dell’energia, di risparmio energetico e di sviluppo delle fonti rinnovabili di energia. Vari decreti applicativi dei due provvedimenti sono stati poi emanati con grande ritardo.

Pierangelo Andreini è ordinario di fisica tecnica nel Politecnico di Milano. Nato a Milano nel 1947, è ingegnere chimico. Dal 1974 al 2001 segretario generale, presidente e poi vicepresidente del Comitato Termotecnico Italiano. Dal 1992 vicepresidente generale dell’Associazione Termotecnica Italiana. Dal 1988 presidente del comitato di Certificazione di Icim, attualmente presidente di AssoIcim e Icim Spa. Dal 1986 direttore responsabile del mensile “La Termotecnica”, organo ufficiale di Ati e Cti, dal 2006 condirettore del periodico “Il Giornale dell’Ingegnere”, organo ufficialo del Collegio degli Ingegneri e Architetti di Milano. È autore di oltre 150 pubblicazioni e 10 manuali in materia di termo-fluidodinamica, trasmissione del calore, energetica industriale e civile, metrologia, normazione tecnica, qualità.

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SPECIALE ENERGIA TERMICA me fattore abilitante (avere energia a costi competitivi, con limitato impatto ambientale e con elevata qualità del servizio è una condizione essenziale per lo sviluppo delle imprese e per le famiglie), sia come fattore di crescita in sé (pensiamo per esempio al potenziale della Green economy). Assicurare un’energia più competitiva e sostenibile è dunque una delle sfide più rilevanti per il futuro del nostro Paese». È nel raccogliere la sfida, infatti, che nascono i problemi, quando si passa a declinare le priorità e le azioni conseguenti. Perché nessuno può essere contrario all’obiettivo della Sen di ridurre di 14 miliardi di euro all’anno la fattura per la fornitura estera di energia, rispetto ai 62 miliardi attuali, da portare a 19 nel 2020, con un calo dall’84 al 67% della dipendenza dall’estero per la copertura del fabbisogno energetico nazionale. E questo azionando le leve possibili: l’efficienza energetica, lo sfruttamento delle fonti rinnovabili, delle risorse fossili nazionali e una minore importazione di elettricità. Un importo che corrisponde a circa l’1% del Pil, capace di riportare finalmente in attivo la bilancia dei pagamenti. Ma rende perplessi l’entità degli investimenti previsti dalla Sen: 180 miliardi di euro da qui al 2020, per promuovere le rinnovabili e l’efficienza energetica nella green e nella white economy, e per incrementare reti di distribuzione, rigassificatori, stoccaggi, sviluppo degli idrocarburi, nei settori più tradizionali. Investimenti che, ovviamente, solo in piccola parte sono supportati da incentivi e quindi prevalentemente privati. Certamente, in una fase meno critica dell’attuale e in un contesto semplificato di procedure, gli impegni economici attesi potrebbero essere plausibili e altrettanto la stima dei risultati. Indubbiamente un tale stanziamento avrebbe l’effetto di accelerare l’adozione delle “migliori pratiche” e un notevole impatto in termini di competitività e sostenibilità del sistema energetico. In tal modo assicurando la graduale evoluzione del settore, così che al 2020 raggiunga gli obiettivi stabiliti e possa rispettare ampia-

mente i target europei detti del 20 20 20: un calo delle emissioni di gas serra del 21% rispetto al 2005 (target europeo: 18%), del 24% dei consumi primari rispetto all’andamento inerziale (target europeo: 20%), il raggiungimento del 19-20% dell’incidenza delle energie rinnovabili sui consumi finali lordi rispetto al circa 10% del 2010 (target europeo: 17%). Per le rinnovabili la Sen prevede che arrivino a coprire una quota dei consumi primari di energia pari al 23% e che diventino la prima fonte nel settore elettrico, eguagliando o superando di poco il gas. Complessivamente il traguardo fissato è, come detto, un calo delle forniture estere di energia, una maggiore flessibilità del sistema e, quindi una maggiore sicurezza degli approvvigionamenti, con l’obiettivo primario di abbassare i prezzi all’ingrosso dell’energia ai livelli europei. Sette priorità Per raggiungere i vari target la strategia si articola in sette priorità da perseguire dando concreta attuazione a specifiche misure già avviate o in corso di definizione nei diversi comparti. Il miglioramento dell’efficienza energetica, leva primaria il cui potenziale di miglioramento è ancora significativo e che agisce in senso trasversale per conseguire tutti gli obiettivi. La promozione di un mercato del gas competitivo, integrato con l’Europa e con prezzi a essa allineati. La crescita sostenibile delle energie rinnovabili, contenendo l’onere che grava sulle tariffe. Lo sviluppo di un mercato elettrico pienamente integrato con quello europeo, con un graduale inserimento dell’elettricità verde. La ristrutturazione del settore della raffinazione e della rete di distribuzione dei carburanti. Lo sviluppo sostenibile della produzione nazionale di idrocarburi, nel rispetto dei più elevati standard internazionali in termini di sicurezza e tutela ambientale, da cui sono attesi importanti benefici economici e di occupazione. La modernizzazione del sistema di governance per rendere più efficaci ed efficienti i processi decisionali.

Le sette priorità della Sen La Sen – “Strategia Energetica Nazionale: Per un’energia più competitiva e sostenibile”, indica 7 priorità con obiettivi specifici per raggiungere i quattro traguardi di fondo: ridurre i costi energetici, superare i target europei in materia ambientale, accrescere la sicurezza dell’approvvigionamento, potenziare lo sviluppo industriale del sistema energetico. 1. Efficienza energetica: (ridurre i consumi energetici primari; ridurre le importazioni di energia; rafforzare la normativa; prolungare e revisionare le detrazioni fiscali). 2. Sviluppo mercato competitivo e Hub del gas sud-europeo: (allineare i prezzi a quelli dei principali Paesi europei, creando un mercato concorrenziale; incrementare la sicurezza e la diversificazione delle fonti di approvvigionamento; completare l’integrazione con il mercato e la rete europea, consentendo all'Italia di diventare un Paese di interscambio e di esportazione e di offrire servizi ad alto valore aggiunto). 3. Sviluppo sostenibile delle energie rinnovabili: (superare gli obiettivi di produzione europei 20 20 20, con un più equilibrato bilanciamento tra le diverse fonti rinnovabili, in particolare in favore delle termiche; assicurare la sostenibilità dello sviluppo del settore, con allineamento dei costi di incentivazione a livelli europei e graduale accompagnamento verso la grid parity; promuovere le tecnologie con maggiori ricadute sulla filiera economica nazionale; progressiva integrazione con il mercato e la rete elettrica delle rinnovabili elettriche). 4. Sviluppo dell'infrastruttura e del mercato elettrico: (allineare i prezzi e i costi dell'elettricità ai valori europei; ridurre il livello di importazioni nette di elettricità; assicurare la piena integrazione europea con la realizzazione di

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L’ottava priorità della titivo riconosciuto alle ricerca energie rinnovabili, il Infine, compiendo un cui peso ricade direttavolo nel lontano futuro mente sulle bollette (2030 e 2050), piuttoelettriche pagate da sto modesto nei contemilioni di consumatonuti, la Sen fa sua la ri. Così, in tanti anni, Roadmap europea anche nei più recenti 2050 di sostanziale denonostante la crisi, vi è carbonizzazione delstato un ingente trasfel’economia, con un abrimento di risorse fibattimento fino nanziarie a spese dei all’80% delle emissiocittadini con scarsi beni di CO2 equivalente nefici per l’indotto tecrispetto ai livelli del nologico e produttivo 1990. La penetrazione nazionale. Per questo, elettrica dovrà assicu- Grafico 1 - Scenari dei consumi energia primaria in assenza di un’inforrare il raddoppio della quota di consumi finali, fino al 36mazione esaustiva e organica sugli effetti e le interazioni del39%, e contribuire a ridurre l’uso dei fossili nei settori dei le varie misure previste, è lecito che vari soggetti economitrasporti e del riscaldamento, da cui dovrà prescindere lo ci considerino squilibrata l’enfasi assegnata nella Sen alle stesso sistema di generazione elettrica. Tutto ciò contando opzioni energetiche proposte e dubitino della loro convesui risultati attesi dal rispetto di un’ottava priorità di carattenienza. Una convenienza oltretutto condizionata da un re trasversale, quella della ricerca e dello sviluppo tecnoloquadro regolamentare tecnico e amministrativo da ammogico. Una R&S che si spera introduca fattori di discontinuità dernare che impedisce ai soggetti deputati a decidere ai vacapaci di generare una rapida riduzione dei costi delle tecri livelli di operare in modo sollecito e omogeneo. Dunque, nologie rinnovabili e di accumulo, dei biocarburanti, dei sivi è un’ulteriore priorità, quella di una migliore organizzastemi di cattura e stoccaggio della CO2, ecc. Ma anche dei zione delle attività istituzionali, potenziando le strutture precosti di estrazione e conversione sostenibili di combustibili poste in modo che assicurino un monitoraggio più efficace e vettori energetici innovativi, cui tende la ricerca nel mondelle azioni autorizzate e del rispetto dei corrispondenti imdo. Tuttavia lo stesso volume di Mario Silvestri citato in prepegni, un più attento coordinamento della ricerca applicamessa, mostrano come sia difficile prevedere il percorso delta di sistema e una comunicazione certa e affidabile sui tel’evoluzione tecnologica e dei mercati, soprattutto su orizmi dell’energia. Ancora un plauso, in ogni caso, agli estenzonti di lungo periodo. Un esempio tra i tanti, per non parsori della Sen per l’impegno profuso. Ma è solo un primo lare della vicenda del nucleare passata e recente che ha vapasso, al quale occorre farne seguire rapidamente altri. Donificato gli sforzi di due generazioni, la scelta di privilegiapo il documentato richiamo della Sen sarebbe colpa grave re il gas naturale e la sottoscrizione di contratti oggi valutaperpetuare gli sprechi perversi che si sono per troppi anni ti come molto onerosi, di cui pagano il conto le utenze doverificati e non ridurre tra i tanti spread che penalizzano il mestiche e le imprese. E anche il grande vantaggio compe❒ Paese almeno quello del costo dell’energia.

nuove infrastrutture e l'armonizzazione delle regole di funzionamento dei mercati; mantenere e sviluppare un mercato elettrico libero e integrato con la produzione da fonti rinnovabili, eliminando progressivamente tutti gli elementi di distorsione del mercato stesso). 5. Ristrutturazione della raffinazione e della rete di distribuzione dei carburanti: (indirizzare il settore della raffinazione a una progressiva ristrutturazione e ammodernamento, salvaguardando la sua rilevanza industriale e occupazionale; contenere i prezzi dei prodotti petroliferi e migliorare la qualità del servizio della distribuzione, razionalizzando e rinnovando le forme di gestione). 6. Produzione sostenibile di idrocarburi nazionali: (sviluppare la produzione nazionale di idrocarburi, con un ritorno ai livelli degli anni novanta e un incremento del 7-8 % della copertura del fabbisogno nazionale, nel rispetto dei più elevati standard ambientali e di sicurezza internazionali; promuovere lo sviluppo industriale di un settore che costituisce un importante motore di investimenti e occupazione e si avvantaggia della grande competenza ed esperienza internazionalmente riconosciute). 7. Modernizzazione del sistema di governance: (rafforzare e coordinare la partecipazione italiana ai processi internazionali, soprattutto europei, che determinano le scelte di lungo termine e definiscono gli strumenti normativi; migliorare e semplificare il coordinamento “orizzontale” a livello nazionale, ovvero le modalità di interazione sui temi energetici tra i diversi soggetti: Ministeri, Autorità per l'energia elettrica e il gas, Gestori di reti e servizi; promuovere migliori forme di coordinamento tra Stato e Regioni nelle attività legislative, e tra Stato, Regioni ed Enti locali per quelle amministrative, per determinare un quadro di regole certe e una semplificazione e accelerazione significativa delle procedure autorizzative, con l’obiettivo di rendere più efficaci e più efficienti i processi decisionali).

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SPECIALE ENERGIA TERMICA

Conto Energia Termico Il decreto sull’incentivazione della produzione di energia da fonti rinnovabili, pubblicato in Gazzetta Ufficiale a gennaio, è anche frutto di un’intensa attività di ANIMA (Assotermica e Co.Aer). Non tutti gli obiettivi iniziali sono stati raggiunti: i prossimi mesi saranno importanti per rendere ancora più efficace questo strumento.

FEDERICO MUSAZZI

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lavorare nei prossimi mesi per rendere ancor più efficace ià da diverso tempo è stato pubblicato in Gazzetta Ufquesta leva incentivante. ficiale (n. 1 del 2 gennaio 2013) il Decreto MinisteriaIn particolare, se rapportato al Conto Energia per il fotole 28 dicembre 2012 “Incentivazione della produzione di voltaico, o anche più semplicemente agli obiettivi estreenergia termica da fonti rinnovabili ed interventi di effimamente ambiziosi che l’Europa ha assegnato all’Italia, i cienza energetica di piccole dimensioni”, meglio noto covalori dell’incentivo rischiano di non essere adeguati. me “Conto Energia Termico”. Tra le novità principali del Decreto vi è il fatto che i beneQuesto decreto, in attuazione del Decreto Legislativo 3 ficiari non sono più solamente i privati che effettuano degli marzo 2011 n. 28, che recepisce la Direttiva Europea interventi migliorativi dell’impianto bensì anche le pubbli2009/28/Ce sulle fonti rinnovabili, stabilisce le modalità di che amministrazioni, il cui parco edilizio è largamente inefincentivazione per gli interventi di incremento dell’effificiente dal punto di vista dei consumi e le potenzialità socienza energetica e di produzione di energia termica da no assai elevate. fonti rinnovabili, realizzati a decorrere dal 3 gennaio 2013, Come inizio, per il 2013, lo Stato ha messo sul tavolo un data di entrata in vigore dello stesso. valore cumulato di 900 milioni di euro complessivi, a vaLa nuova misura legislativa è anche frutto di un'intensa atlere sulle tariffe del gas, destinando 700 milioni di euro per tività che ANIMA e le sue associazioni (Assotermica e incentivi riconosciuti ad interventi realizzati da parte di sogCo.Aer in particolare) hanno sviluppato nell'ultimo anno getti privati ed i restanti 200 milioni di euro per l’amminiper sensibilizzare le Istituzioni sull'importanza delle tecstrazione pubblica. Le misure di incentivazione saranno nologie impiantistiche legate all'edilizia. sottoposte ad aggiornamento periodico con Decreto del Gli obiettivi prioritari che hanno guidato le iniziative induMinistro dello sviluppo economico, di concerto con il Mistriali verso le Istituzioni possono essere riassunti in ciò che nistro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare segue: e con il Ministro delle politiche agricole e forestali, decor• raggiungimento degli obiettivi europei al 2020 in termisi due anni dalla data di entrata in vigore del provvedimento ni di sviluppo delle rinnovabili e incremento dell’effie, successivamente, ogni tre anni. La tabella che segue ricienza energetica; porta l’elenco dei soggetti ammessi e la durata dell’incen• definizione di un meccanismo d’incentivazione stabile e tivo in anni in base alla tipologia di intervento (fonte Gse). potenzialmente più attrattivo rispetto alle detrazioni fiNon da ultimo è bene ricordare che nel mese di aprile, a scali, che periodicamente vengono messe in discussione distanza di qualche mese dall’approvazione del “Conto • ampliamento della platea dei soggetti aventi diritto alEnergia Termico”, il Gse ha reso note le Regole Applicative l’incentivo; per l’attuazione delle disposizioni del Decreto con un arti• individuazione di uno strumento finanziariamente atcolato documento che detraente, sul modello del scrive tutte le diverse fasi per Conto Energia del fotovoll’accesso agli incentivi; quetaico, appetibile per il sto passaggio è ciò che ha damondo del credito e per le to effettivamente piena opebanche; ratività al nuovo meccani• sostegno di una filiera spesmo. cialistica tipicamente naAnche nelle fasi di consultazionale. zione svolte dal Gse, ANIMA La pubblicazione del Decree le sue associazioni hanno to “Conto Energia Termico” è dato un importante contribusicuramente un fatto importo tecnico alla definizione del tante, anche se è bene rilevadocumento con la richiesta di re che non tutti gli obiettivi semplificare le procedure che iniziali sono stati raggiunti e riguardano la richiesta di consarà importante continuare a Pannello solare termico (Wagner & Co.)

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cessione dell’incentivo a setri, la sostituzione degli imguito della realizzazione delpianti di climatizzazione. l’intervento, la documentaSuccessivi provvedimenti, tra i zione da presentare e conserquali il Decreto Legge n. vare, le modalità di calcolo e 83/2012, pubblicato in Gazzetdi erogazione degli incentivi ta Ufficiale il 26 giugno 2012, per ciascuna tipologia di inhanno prorogato questi incentervento, i controlli e le veritivi fino al 30 giugno 2013. fiche. A fine giugno, se non dovesIn sostanza, come stabilito sero esserci ulteriori prorodal Decreto stesso, l'incentighe, alcune tecnologie quali vo è erogato dal Gse, che ha ad esempio la condensazione predisposto un portale inter- Pompa di calore (impianto Climaveneta) applicata ai generatori di canet dedicato attraverso il quale i soggetti interessati a rilore (caldaie e generatori d’aria calda) si troverebbero scochiedere l’incentivo possono compilare e inviare la docuperte da qualsiasi incentivo per i privati con gravi effetti sul mentazione necessaria. mercato e sugli obiettivi nazionali di efficienza energetica. Tra le principali criticità segnalate dall’industria del riscalMentre nel caso delle pompe di calore, il conto termico, damento sia a Gse, ma soprattutto al Legislatore vi è il nenonostante preveda incentivi anche in ambito privato, non cessario coordinamento con le detrazioni fiscali del 55% per sembra sufficientemente remunerativo. L’industria sta pergli interventi di riqualificazione energetica degli edifici. tanto lavorando per rendere stabile e strutturale anche la La legge 27.12.2006, n. 296 (Finanziaria 2007) ha introdetrazione del 55% e sta formulando alcune proposte per dotto le agevolazioni relative agli interventi di riqualificarenderla ancora più efficace, tra le quali quella di ridurre zione energetica degli edifici, che comprendono, tra gli alda 10 a 5 anni il periodo di recupero dell’incentivo. ❒ Tipologia dell’intervento

Soggetti ammessi

Durata dell’incentivo (anni)

Isolamento termico di superfici opache delimitanti il volume climatizzato

Amministrazioni pubbliche

5

Sostituzione di chiusure trasparenti comprensive di infissi delimitanti il volume climatizzato

Amministrazioni pubbliche

5

Sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con generatori di calore a condensazione

Amministrazioni pubbliche

5

Installazione di sistemi di schermatura e/o ombreggiamento di chiusure trasparenti con esposizione da ESE a O, fissi o mobili, non trasportabili

Amministrazioni pubbliche

5

Sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti di climatizzazione invernale utilizzanti pompe di calore elettriche o a gas, anche geotermiche con potenza termica utile nominale inferiore o uguale a 35 kW

Amministrazioni pubbliche e soggetti privati

2

Sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti di climatizzazione invernale utilizzanti pompe di calore elettriche o a gas, anche geotermiche con potenza termica utile nominale maggiore di 35 kW e inferiore o uguale a 1000 kW

Amministrazioni pubbliche e soggetti privati

5

Sostituzione di scaldacqua elettrici con scaldacqua a pompa di calore

Amministrazioni pubbliche e soggetti privati

2

Installazione di collettori solari termici, anche abbinati sistemi di solar cooling, con superficie solare lorda inferiore o uguale a 50 metri quadrati

Amministrazioni pubbliche e soggetti privati

2

Installazione di collettori solari termici, anche abbinati sistemi di solar cooling, con superficie solare lorda superiore a 50 metri quadrati e inferiore o uguale a 1000 metri quadrati

Amministrazioni pubbliche e soggetti privati

5

Sostituzione di impianti di climatizzazione invernale o di riscaldamento delle serre esistenti e dei fabbricati rurali esistenti con generatori di calore alimentati da biomassa con potenza termica nominale inferiore o uguale a 35 kW

Amministrazioni pubbliche e soggetti privati

2

Sostituzione di impianti di climatizzazione invernale o di riscaldamento delle serre esistenti e dei fabbricati rurali esistenti con generatori di calore alimentati da biomassa con potenza termica nominale maggiore di 35 kW e inferiore o uguale a 1000 kW

Amministrazioni pubbliche e soggetti privati

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ANIMA

La meccanica di ANIMA tiene, seppure a fatica, sostenuta dall’export Necessario rilanciare la crescita: presentati al Circolo della Stampa di Milano i dati di settore della meccanica varia nel corso della conferenza stampa che ha seguito l’Assemblea Generale Ordinaria dei Soci ANIMA lo scorso 25 marzo. Il Presidente di ANIMA Sandro Bonomi espone 7 priorità per il nuovo Governo, indispensabili per avviare un percorso di ripresa per il comparto. MARIAGRAZIA MICUCCI, RELAZIONI ESTERNE E COMUNICAZIONE ANIMA

Sette punti per l’Italia produttiva Intervento di Sandro Bonomi, Presidente di ANIMA

S

che abbiamo chiamato: ANIMA per l’Italia. Un percorso per enza governabilità anche l’export è a rischio. Questo il lo sviluppo che meritiamo». focus della Conferenza Stampa annuale della Federazione ANIMA, tenutosi il 25 marzo scorso presso il CircoBonomi espone così i 7 punti programmatici che ritiene lo della Stampa, accompagnato dalla presentazione dei daprioritari per la meccanica: ti congiunturali della meccanica varia, di preconsuntivo 1) Aumentare le esportazioni per puntare a raggiungere nel 2012 e previsioni 2013. medio periodo un incremento annuo dell’export pari al 9%; «Se fino a ieri le nostre aziende riuscivano a fronteggiare la 2) Investimenti di carattere fiscale, cioè non costi per lo Stacrisi grazie all’export – ha esordito Sandro Bonomi, Presito ma esenzioni per le aziende, per la modernizzazione deldente ANIMA – oggi la crisi l’attuale parco macchine da del mercato interno sta assuproduzione così da assicuramendo proporzioni tali che re una crescita concreta, stanon è più sufficiente neanche bile e duratura; aggrapparsi alle esportazioni 3) Efficienza energetica e sviper mantenere i livelli di fattuluppo delle rinnovabili termirato accettabili. Per questo riche: la Sen, Strategia Energetengo sia fondamentale inditica Nazionale, presentata dai rizzare al nuovo Governo che Ministri Passera e Clini, è un verrà, qualunque esso sia, un utile strumento di riflessione documento derivato anche che però non aiuta le nostre dalla condivisione del recente imprese. Abbiamo bisogno di documento programmatico una strategia da mettere in atpresentato da Confidustria Sandro Bonomi e Andrea Orlando durante l’Assemblea dei Soci to in tempi brevi per poter far

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ripartire il mercato interno, vero grande punto debole della nostra industria; 4) Stimolare la collaborazione nelle filiere italiane, tra le grandi imprese appaltatrici che lavorano all’estero e le imprese fornitrici meccaniche italiane, così da affidare alle stesse la promozione delle produzioni Made in Italy all’estero e incentivare l’innovazione tecnologica e l’occupazione in Italia; 5) Investire sul controllo del mercato, per impedire che ven-

gano commercializzati prodotti industriali che solo apparentemente sono conformi alle norme; 6) Made in per la meccanica: ANIMA chiede una reale identificazione dei prodotti in ingresso nella UE il che comporta l’adozione di nuovi criteri di valutazione; 7) I titolari di gare d’appalto nazionali non hanno una sufficiente attenzione alla qualità delle forniture meccaniche: la ricerca del minor prezzo va a scapito della qualità e ciò agevola l’importazione di prodotti extra Ue di bassa qualità.

Le carte da giocare per il manifatturiero Intervento di Marco Fortis, Vice Presidente Fondazione Edison

«L

ciolo duro dell’industria itaa manifattura italiana liana che all’estero appare nel suo complesso va un paese che ha ancora caraddirittura meglio di Frante da giocare. cia e Germania, è la seconLa manifattura italiana nel da in Europa e la quinta al suo complesso va addirittumondo per valore aggiunto ra meglio di Francia e Germa il fatturato totale dell’inmania, è la seconda in Eudustria italiana è trascinato ropa e la quinta al mondo verso il basso dalla perdita per valore aggiunto. L’Italia, di domanda interna». Quetuttavia, deve registrare sto il messaggio di Marco molte inefficienze a livello Fortis (Vice Presidente Fonpolitico, istituzionale, burodazione Edison e Docente cratico e infrastrutturale che di Economia industriale e penalizzano le imprese e in commercio estero, UniverMarco Fortis, relatore alla Conferenza Stampa particolare il comparto delsità Cattolica di Milano), inl’edilizia, colonna portante della nostra industria. tervenuto alla conferenza stampa. L’Italia è uno dei soli 5 Paesi del G-20 (con Cina, GermaFortis si sofferma a tracciare il quadro attuale della meccania, Giappone e Corea) ad avere un surplus commerciale nica italiana, che ha assunto un ruolo preponderante, rapstrutturale con l’estero per i manufatti. presentando ormai i tre quarti del manifatturiero, mentre Nel 2012 l’Italia ha fatto registrare il più alto attivo manifattutessile e arredamento si sono indeboliti. riero della sua storia: 94 miliardi di euro e secondo paese più Perdita di domanda interna, dunque, più che di competicompetitivo al mondo per la capacità di presidiare mercati in tività sui mercati internazionali, ecco il problema della notermini di export e saldo commerciale (non energetico). stra industria. La nostra capacità di diversificare i mercati è enorme: la Il Trade Performance Index Unctad-Wto, nel considerare la Russia rimane uno dei mercompetitività dei cosiddetti cati più forti e l’espansione “Magnifici 7” cioè i settori sui mercati asiatici è in del manifatturiero a livello espansione. mondiale nell’anno 2011, La Fondazione Edison ha (abbigliamento, prodotti in condotto una ricerca su pelle, tessile, macchine 4000 prodotti esportati nel non elettroniche, lavora2011 per individuare quali zioni base, produzioni vasiano i paesi che battono la rie, tecnologie alimentari), Germania per attivo di biha collocato l’Italia al prilancia commerciale: ne è rimo posto nell’abbigliasultato che la Cina è al primento, nei prodotti in pelmo posto con 2134 prodotle, nel tessile, mentre la ti, seguita al secondo posto meccanica italiana mantiedall’Italia con ben 1215 ne il secondo posto dopo la prodotti, mentre al terzo e Germania. È questo il noc- Dati Fondazione Edison

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ANIMA quarto posto sono Usa e Giappone. Per quanto riguarda i prodotti italiani, nei primi 50 circa la metà afferiscono al comparto della meccanica. Fra questi valvole e rubinetti (al 2° posto), turbine a gas, pompe per liquidi, banchi frigoriferi, compressori, macchine per la panificazione, pasticceria e pasta, scambiatori di calore, apparecchi per la preparazione di bevande e alimenti. Avere conquistato molte nicchie di mercato è importante anche perché ormai molte produzioni sono dominate dall’Estremo Oriente. Purtroppo questi elementi incoraggianti non vengono presi in considerazione dall’Unione Europea, e la percezione

è che l’Italia non sia abbastanza competitiva, percezione alimentata in parte da noi stessi, dalla nostra cronica tendenza all’autocommiserazione, che finisce per peggiorare all’esterno la nostra immagine. Fortis osserva come il nostro export, dopo il tonfo del 2008, abbia recuperato molti punti attestandosi nuovamente ai livelli pre-crisi. L’export si conferma dunque sempre più pilastro della nostra economia, anche se l’anello debole rimane il mercato interno, penalizzato in gran parte dalla politica di austerità impostaci dall’Unione Europea. Quindi la responsabilità della nostra condizione attuale è solo in parte italiana, ma anche europea.

Un quadro della meccanica varia U

mondiale, e ciò ha agevolato l’acn quadro dettagliato della situaEXPORT (valori 25.659 mil/euro) cesso a mercati asiatici di alcune zione economica del comparto produzioni come le valvole, che è stato delineato dal Direttore GeVARIE AFRICA 3% 7% hanno raggiunto gli stessi livelli di nerale di ANIMA, Andrea Orlando. EXTRA EU27 penetrazione dei mercati europei. Orlando ha evidenziato la moltepli12% Paesi di sbocco tradizionali restano cità di produzioni che afferiscono al Francia e Germania che hanno ricomparto della meccanica e le tanAMERICA preso quota dopo il 2009, e gli Stati CENTRO SUD te sfaccettature di trend: il dato neEU27 7% 40% Uniti, di nuovo cresciuti in modo sigativo di preconsuntivo 2012 (gnificativo. 0,8%) ne è il risultato, ma vi sono tutAMERICA DEL NORD L’indice delle esportazioni ha un tavia molte realtà positive da consi8% trend in continua crescita. Nel 2012 derare. Come le turbine e le pompe, il 40% dell’export è stato rivolto alper fare un esempio, in netta ripresa. ASIA l’Ue, mentre si è avuto un aumento Male invece i dispositivi di sicurez23% verso i paesi asiatici (+23%). Per za, le macchine per pastifici, gli im(dati Ufficio Studi ANIMA) quanto concerne il saldo commerpianti di insonorizzazione. ciale il trend è ampiamente positivo per l’estero. Un altro vantaggio che caratterizza la meccanica, è costiSettori in netta ripresa le turbine, le pompe, mentre motori tuito inoltre dalle attività su commessa di lungo periodo di a combustione interna, macchine per pastifici e per insomolti nostri settori, il che consente di fronteggiare la crisi norizzazione hanno indici negativi. più agevolmente. Attualmente la perdita di competitività del mercato domeL’elemento determinante che continua a sostenere la mecstico è dovuta ad una serie di fattori concomitanti: elevati canica italiana rimane comunque l’export: nel 2012 le nocosti del lavoro, dell’energia, dei materiali, dei trasporti. stre esportazioni sono ancora aumentate, facendo salire la Per recuperare un cammino di crescita è dunque necessaquota export/fatturato dal 50% del 2009 al 56% nel 2012. rio compensare questi elementi negativi. Le previsioni per Il Direttore Generale di ANIMA osserva come la propensiol’anno in corso evidenziano un’ulteriore contrazione per le ne all’export delle aziende della meccanica sia riuscita in difficoltà persistenti del parte a contenere la crimercato interno. L’ecosi del mercato interno, 17.000 nomia italiana risulta penalizzato soprattutto 16.500 quindi bloccata dal cadal collasso dell’edili16.000 lo dei consumi delle fazia pubblica e privata miglie e dalla mancandegli ultimi anni che ha 15.500 za di liquidità delle trascinato verso il basso 15.000 aziende per poter invetutto l’indotto. È lo stes- 14.500 stire. so comparto dell’edili14.000 Da ultimo la persistenzia che si sta risollevante difficile situazione do grazie ancora alle 13.500 13.000 governativa che non esportazioni. 2008 2009 2010 2011 2012 agevola la ripresa delle L’eccellenza della no❒ nostre aziende. stra industria ha fama Saldo commerciale (dati Ufficio Studi ANIMA)

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ANIMA/CO.AER Presentati il 12 aprile scorso a Padova i risultati dell’indagine statistica Co.Aer 2012

Climatizzazione, necessario sviluppo in Italia Mercato Italia in calo per molti componenti per la climatizzazione. Fanno eccezione le pompe di calore. Tiene l’export per alcuni prodotti. Bellò: «I sistemi idronici italiani sono apprezzati in Europa e nel mondo. L’industria locale del settore pompe di calore è molto preparata e capace: se adeguatamente incentivata e valorizzata avrebbe un’importante ricaduta in termini di investimenti e creazione di nuovo lavoro». MARA PORTOSO

«N

zionatori d’ambiente trasferibili regiel campo della climatizzaziostrano un +13% e i climatizzatori mone e in particolare dei sistemi nosplit un aumento dell’1%, restando idronici l’industria italiana continua ad però molto lontane dalle quantità che essere molto apprezzata in tutti i mersi registravano fino al 2008: poco più di cati, sia europei sia extraeuropei, per 700mila unità monosplit installate nel l’elevato livello di qualità e per l’ec2012 contro il milione e oltre del pecellenza tecnologica. Questi fattori, riodo pre-crisi. Decisamente in calo, pur nella strenua competizione con inintorno al -10%, le vendite dei multidustrie minori, ci consentono di mansplit e dei sistemi Vrf. La tenuta della litenere un buon livello di esportazione. nea dei prodotti monosplit, secondo Purtroppo la mancanza in Italia di Alessandro Viganò di Daikin e Paolo chiare politiche governative per lo sviCaimi di Hitachi Air Conditioning Euluppo dell’efficienza energetica, delle rope, è quasi certamente dovuta alle rinnovabili termiche e, in particolare, buone condizioni climatiche dell’estadelle pompe di calore non ha permeste 2012. La distribuzione Eldom, uno so quegli attesi miglioramenti della dodei canali attraverso cui vengono venmanda interna che avrebbero consen- Bruno Bellò, Presidente Co.Aer dute queste apparecchiature, indicava a settembre-ottobre tito alla nostra industria di sfruttare adeguatamente i propri 2012 i monosplit come una delle pochissime categorie di livelli di capacità e operatività». È questa in sintesi l’opiprodotti con un risultato significativamente positivo. Semnione espressa da Bruno Bellò nel corso della presentazione dei risultati dell’indagine statistica 2012 svolta da Co.Aer pre secondo Caimi e Viganò è inoltre possibile che verso la sul mercato dei componenti per impianti di climatizzaziofine dell’anno ci sia stato un trasferimento al mercato di prone: climatizzatori d’ambiente, climatizzatori sistemi split e dotti non conformi alla direttiva ErP, come possono essere multi split, condizionatori packaged e roof top, unità di tratle macchine on/off, che dal primo gennaio 2013 non postamento aria, gruppi refrigeratori di liquido con condensasono più essere né prodotte né importate, e questo effetto zione ad aria e ad acqua, unità terminali. I risultati dell’inpotrebbe aver leggermente migliorato il dato delle vendite dagine sono stati presentati a Padova il 12 aprile 2013 da dei monosplit. Secondo i commentatori ci sarà stato sicuCarmine Casale e commentati dai responsabili marketing ramente qualcuno che ha approvvigionato volutamente di alcune delle principali aziende del settore. questa tipologia di prodotto riversandola sul mercato a fine 2012 per cercare di fornire fino all’ultimo secondo diIl mercato dei sistemi split, multisplit e Vrf sponibile un prodotto di fascia di prezzo molto bassa. L’indagine Co.Aer 2012 rileva nel complesso un ulteriore Come detto all’inizio, il decremento dei multisplit è stato calo di circa il 10% del mercato Italia della climatizzaziopiuttosto importante (-10% rispetto al 2011): analizzando ne, sia residenziale che terziario, rispetto al 2011, pur con la differenza tra unità interne e unità esterne si deduce che andamenti diversi per le varie tipologie di prodotti. Nel il mercato si è spostato progressivamente su macchine dual comparto residenziale, ad esempio, le vendite di condie trial e che hanno sofferto maggiormente le macchine con

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connessioni supetor stranieri che non riori. partecipano all’inMentre l’acquisto di dagine Co.Aer. Per un monosplit viene questa tipologia di fatto di impulso, somacchine è diminuiprattutto sulla base to molto di più il mix delle condizioni climedio-grande rimatiche estive, quelspetto ai roof top più lo di un sistema mulpiccoli. Il motivo sta tisplit viene pianifinel fatto che non si fa cato perché si tratta più un investimento di una spesa imporunico con macchine tante. «E sappiamo di grossa potenza tutti - ha commentama si tende a fare into Viganò - che il povestimenti su più tere di acquisto degli step con macchine italiani è calato ripiù piccole. spetto al 2011 del L’indagine rileva ca5,8%». A conferma li più contenuti delle della scarsa capacità Fig 1 - Raffronto produzione pezzi/fatturato negli ultimi 10 anni vendite dei gruppi di spesa degli Italiani refrigeratori di liquic’è la forte differenza di andamento tra il canale professiodo con condensazione ad aria (-8%), che costituiscono la nale dell’idrotermosanitario, dove si trovano apparecchiamaggioranza della produzione, e con condensazione ad ture più performanti e più costose per l’utente e che ha sofacqua (-2%). Quello dei gruppi refrigeratori di liquido è un ferto sia sul multisplit che sul monosplit, e il canale dei nesettore importante, che nel 2012 ha prodotto macchine per gozi e delle catene di elettrodomestici, che hanno avuto un circa 430 milioni di euro, di cui 350 ad aria; un valore di buon risultato. un certo rilievo per la produzione delle aziende italiane. Per quanto riguarda i Vrf, purtroppo il mercato risente delL’aspetto importante è che sta aumentando il mercato della situazione delle costruzioni. Secondo Caimi, sulle basse le pompe di calore, in particolare nelle taglie tra 18 e 50 potenze c’è stato quasi un fenomeno di cannibalizzazione kW. Ad esempio per i refrigeratori di liquido con condentra mini Vrf e multisplit, un fenomeno non particolarmente sazione ad acqua il mercato Italia è calato in totale del 2%, importante che però ha lasciato qualche traccia. Dalla rima per le macchine a pompa di calore è cresciuto del 20%. levazione risulta anche che hanno tenuto un po’ di più gli «Non smetterò mai di ricordare – è intervenuto Bellò - che impianti Vrf a tre tubi a recupero di calore, un dato tutto quello delle pompe di calore è un settore in cui esiste un’insommato positivo dal punto di vista di miglioramento di tecdustria locale molto preparata e capace, un’industria che nologia; per contro c’è stata una diminuzione dei Vrf conse adeguatamente incentivata e valorizzata avrebbe un’imdensati ad acqua, un’applicazione di nicchia in cui pochi portante ricaduta in termini di investimenti e creazione di lavori possono spostare notevolmente il risultato finale. nuovo lavoro». Più complessa l’analisi del mercato delle unità di trattaLe apparecchiature mento aria, che semper impianti centrabrerebbe far segnare lizzati un +7%, un dato – Negativa anche la sisecondo Francesco tuazione nel comZoppellaro dell’oparto centralizzato, monima società – analizzata da Andrea che non è molto siBorghin di Climavegnificativo perché il neta e Pierluigi Cecpanel di aziende che colin di Clivet: i roof ha risposto alla riletop hanno fatto regivazione non comstrare un decremenprende molti produtto, a livello di mercatori importanti. In to Italia, di oltre il termini di fatturato e 20% essenzialmente di numero di unità dovuto alla quasi toprodotte il dato è tale mancanza di quindi sicuramente nuove aperture di sottostimato. Intecentri commerciali e ressante, sempre seal fatto che sono ricondo Zoppellaro, è comparsi sul mercail panel costante che to italiano competi- Fig 2 - Raffronto andamento mercato Italia negli ultimi 10 anni evidenzia una legge-

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ANIMA/CO.AER ra contrazione per quanto ca che a livello di vendita al riguarda il mercato naziodi fuori dell’Italia i produtnale ma un aumento sensitori italiani sono riusciti a bile per quanto concerne la mantenere gli stessi numeri produzione. Da segnalare rispetto al 2011. Un aspetto inoltre che in Italia c’è la positivo è che si registra un tendenza a vendere l’unità aumento delle vendite di di trattamento “nuda” e poi fancoil a portata variabile l’installatore o chi per esso con inverter (+30% per il provvede all’installazione fatturato Italia e +64% per della componentistica di l’export). Quello che si era regolazione, mentre in Euintravisto già l’anno scorso ropa la macchine vengono si sta quindi confermando: vendute con regolazione uno spostamento della riintegrata e quindi con un Alessandro Viganò e Paolo Caimi commentano la linea di prodotti chiesta verso macchine a monospilt costo molto più importante. maggiore efficienza». Ancora in discesa il mercato dei fancoil con un -15% nel Il conclusione, il mercato Italia della climatizzazione è og2012 rispetto al 2011. «Quello dei ventilconvettori – ha gi fermo a meno di 1 miliardo e 100 milioni di Euro (comcommentato Luca Binaghi di Sabiana – è un mercato parpresi i sistemi split di importazione, che valgono circa 700 ticolarmente complicato in Italia, che va fortunatamente un milioni di Euro) contro il miliardo e 200 milioni del 2011. po’ meglio in Europa. In Italia siamo reduci da due anni Unico dato “consolante” in questo quadro generalmente molto negativi e non sembra che ci siano segnali incoragnegativo è quello relativo all’export: l’esportazione ha asgianti per il futuro. Dal punto di vista dell’export il dato a sorbito il 52% del totale della produzione nazionale, per panel costante è sostanzialmente invariato, questo signifiun valore di circa 450 milioni di Euro. ❒

MERCATO

Accordo strategico tra Nke e Stratasys per hardware e software Si allarga l’offerta di prodotti informatici per l’ottimizzazione dei cicli produttivi, dell’ingegnerizzazione dei prodotti e della prototipazione rapida

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ke (Negroni Key Engineering), unico rivenditore Autodesk Platinum Partner del sud Europa, con un’esperienza di oltre 20 anni di esperienza nella progettazione industriale Cad Cae Cam e Plm, ha stretto un accordo con il leader del mercato delle stampanti 3D, Stratasys. In effetti, l’accordo si inquadra in un contesto molto più ampio di completamento dell’offerta hardware e software in grado di supportare al meglio le necessità dei clienti di sistemi integrati affidabili e performanti a supporto delle applicazioni di: ideazione, sviluppo, analisi, ingegnerizzazione, prototipazione virtuale, realizzazione finale e manutenzione nel tempo di nuovi prodotti di alto valore qualitativo e di grande competitività. L’accordo siglato da Nke, riguarda le linee di

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stampanti 3D: Mojo; UPrint (simili alle stampanti HP Designjet 3D, oggetto di un precedente accordo strategico tra le due case); Dimension. Nke, che dispone in Italia di 10 sedi operative e vanta oltre 2500 clienti, è oggi una fra le realtà leader di mercato nella fornitura di soluzioni Cad ad alto contenuto tecnologico, nell’implementazione di progetti Plm in grado di ottimizzare l’intero ciclo di produzione delle moderne aziende manifatturiere, nell’installazione di soluzioni per l’industrial design e nell’implementazione di progetti Bim. Inoltre, grazie alla qualifica di Hp Gold Partner, propone tecnologie hardware avanzate e affidabili insite nelle workstation, nei server, nei plotter e nelle stampanti 3D per la prototipazione rapida, più diffusi in Italia e nel mondo.


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ANIMA/AISEM Il 4 aprile scorso a Made in Steel il convegno dedicato agli apparecchi di sollevamento organizzato da Aisem

Materials handling: la sicurezza passa da manutenzione e formazione La verifica del buon funzionamento di macchinari e apparecchiature è strettamente legato alla sicurezza degli utilizzatori e dei clienti. Un tema che (già affrontato su queste pagine a inizio 2013) merita approfondimenti: il quadro legislativo in materia di manutenzione e verifiche periodiche, infatti, non è sempre chiaro a tutte le parti. Anche la sorveglianza del mercato incide su questi temi, è infatti fondamentale evitare prodotti non conformi a norme di sicurezza. INTERVISTA A PIETRO ALMICI, PRESIDENTE DI AISEM

Il Consiglio Direttivo dei soci Aisem (Associazione italiana sistemi di sollevamento, elevazione e movimentazione) ha nominato presidente dell’associazione nello scorso dicembre Pietro Almici. L’ingegner Almici è azionista della Carpenteria meccanica Almici SpA. È stato responsabile del Gruppo Sollevamento costituito all’interno di Aisem. Aisem nasce come associazione nel 1992. Oggi annovera più del 70% delle imprese italiane operanti nei settori: trasporti continui; gru mobili; apparecchi di serie per il sollevamento e del sollevamento pesante; carrelli industriali e attrezzature.

L

senzialmente dall’alto livello di safety e prea federazione europea del materials stazioni dei prodotti. Allo scopo stiamo orhandling (Fem) ha sempre incoraggiato un’attenta sorveglianza dei mercati. Qual è ganizzando numerosi gruppi di lavoro e, col’importanza del pacchetto sulla market me associazione, stiamo promuovendo consurveillance presentato in sede europea nel vegni che abbiano come tema la sicurezza febbraio scorso? delle macchine e la loro manutenzione. Si tratta senz’altro di un decreto che fornisce un importante aiuto alle imprese che inFa parte di questi il convegno organizzato vestono nella qualità dei propri prodotti, un da Aisem nel corso di Made in Steel 2013? aiuto soprattutto in termini di semplificazioPrecisamente. Si tratta di un convegno che ne della legislazione esistente. abbiamo voluto a Made in Steel, in quanto È necessario che la Comunità europea sia inil mondo del sollevamento ha molti utilizcisiva, sempre di più. Perché soprattutto in Pietro Almici, Presidente di Aisem zatori nella filiera dell’acciaio. Cerchiamo di alcuni dei settori rappresentati da Aisem le sensibilizzare manutentori, costruttori e utiimportazioni di prodotti non conformi alle norme di siculizzatori sui temi appena citati, fornendo un supporto inforrezza fanno male alle aziende e ai consumatori. Ed è promativo su come debba essere svolta la manutenzione delprio questa attenzione alla figura del cliente che deve dile macchine e migliorare così anche il livello di sicurezza ventare un passaggio fondamentale: è necessario fare in delle fabbriche; si pensi che dal 50 al 60 percento dei macmodo, cioè, che lo stesso cliente sia sensibilizzato sull’archinari di sollevamento hanno ormai più di 30 anni. gomento, e che possa riconoscere alle aziende Aisem un Stiamo inoltre producendo documenti che aiutino il maquid in più rispetto ad altre. Un vantaggio rappresentato esnutentore nel proprio lavoro. Ritengo sia un apporto inte-

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............................................................................................................................................................ Produzione

Esportazione

Occupazione

............................................................................................................................................................ 12/11

13/12

12/11

13/12

12/11

13/12

............................................................................................................................................................ %

................................................................................................................................................................................................................... -4,9

-0,2

-5,8

0,8

-0,7

0,0

Impianti ed apparecchi per il sollevamento e trasporto

-3,9

0,0

-8,9

1,2

-1,0

0,0

Carrelli industriali semoventi

-7,5

-0,5

1,3

0,0

-0,4

0,0

0,4

0,2

0,2

0,2

0,0

0,0

Totale

................................................................................................................................................................................................................... ................................................................................................................................................................................................................... ................................................................................................................................................................................................................... Ruote

................................................................................................................................................................................................................... Logistica e movimentazione merci, andamento percentuale (dati Ufficio Studi ANIMA)

ressante, soprattutto perché, nel bene e nel male, chi meglio di noi conosce le macchine che produciamo?

te fermo, è un dato di fatto la competitività sempre alta della nostra manifattura.

I dati di preconsuntivo 2012 evidenziano un lieve calo di produzione ed export nei settori della movimentazione merci. Non si può dire che il settore sia in crescita, risente ancora, infatti, della forte crisi che ha portato, come quest’anno, a perdere dal 2 al 3% in termini di fatturato. Dati negativi che tuttavia non ci impediscono di mantenere le nostre posizioni sul mercato. Si sta perdendo qualche unità anche in termini di occupazione, per quanto non in modo grave come altri settori. Il 2013 è e sarà probabilmente ancora difficile, soprattutto considerando l’attuale instabilità politica che decisamente non ci aiuta: più credibilità al livello internazionale gioverebbe sicuramente ai mercati. Detto questo, e nonostante l’export sia nel nostro settore leggermen-

Cosa possiamo aspettarci da Aisem in questo suo biennio di presidenza? Durante la presidenza è mia intenzione rafforzare la presenza di Aisem nei tavoli istituzionali per rendere la nostra associazione un interlocutore sempre più qualificato ed ascoltato, confidando sulla grande professionalità ed esperienza delle aziende associate. Nel mondo del sollevamento, inoltre, sono presenti moltissimi potenziali associati: l’incremento della base associativa si sta verificando in forza di azioni mirate, che negli ultimi due anni hanno già portato buoni risultati, nonostante il periodo di crisi economica. Questo testimonia il fatto che le aziende del settore sentono il bisogno di essere rappresentate da una voce autorevole come Aisem. L’industria manifatturiera merita, insomma, il nostro impegno.

Formazione, patente per i carrellisti

S

e per guidare un’autovettura è necessaria la patente di guida, così per guidare un carrello semovente con uomo a bordo sarà necessario seguire un apposito percorso formativo. La formazione per operatori di “Carrelli industriali semoventi” sarà condotta da Asa Srl, Società di Servizi ANIMA, in partnership con le aziende del settore associate ad Aisem. La Conferenza Stato-Regioni del 22 febbraio 2012 ha individuato le attrezzature di lavoro per le quali è richiesta una specifica abilitazione degli operatori nonché le modalità per il riconoscimento di tale abilitazione, i soggetti formatori, la durata, gli indirizzi, e i requisiti minimi di validità della formazione. Asa Srl - Azienda Servizi ANIMA è la società che realizza tutte le attività commerciali della Federazione ANIMA e di tutte le Associazioni/Unioni ad essa federate. Asa si configura come soggetto formatore abilitato secondo quanto previsto dall’Allegato A, punto 1.1 d) dell’Accordo 22 Febbraio 2012.

Asa ha individuato nelle aziende associate ad Aisem un partner qualificato per le attività di formazione degli operatori addetti alla conduzione dei carrelli semoventi con uomo a bordo avvalendosi in particolare delle competenze dei docenti individuati dalle singole aziende e delle sedi formative delle aziende e dei loro clienti. “Abbiamo accolto con favore la decisione della Conferenza Stato Regione in quanto è necessario sviluppare un percorso formativo garante della conduzione in sicurezza dei macchinari da lavoro. - dichiara Andrea Orlando, Amministratore delegato di Asa Srl - Le aziende costruttrici di carrelli, associate ad Aisem, raccolgono al loro interno le maggiori competenze disponibili in Italia in tema di utilizzo in sicurezza delle macchine prodotte e hanno sviluppato una pluriennale esperienza nella formazione degli operatori. Asa, in partnership, permette ai produttori di rendere efficiente l’attività formativa al servizio dei clienti e dei singoli. E’ un’iniziativa atta a armonizzare i percorsi formativi e le procedure d’esame per gli operatori sia a livello teorico

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ANIMA/AISEM che a livello pratico”. matore gli strumenti necessari Tale attività di formazione riper organizzare e verificare la sponde al D.Lgs. 81/08 e s.m.i. formazione dello stesso. che ha previsto agli articoli 71 e Le Linee guida forniscono, dun73 l’obbligo della formazione e que, i suggerimenti di Aisem, asaddestramento dei lavoratori sociazione storicamente impeche utilizzano tali attrezzature. gnata a diffondere, al fianco dei A partire dal 12 marzo 2013, la costruttori associati, la cultura formazione dovrà essere erogadella sicurezza delle attrezzatuta secondo quanto disposto dalre da lavoro. l’Accordo Stato Regioni del 22 Asa Srl, in collaborazione con febbraio 2012. Aisem, rilascerà agli utenti forAisem, l’associazione che rapmati l’attestato di abilitazione e presenta i produttori dei sistemi il tesserino di “operatore qualifidi sollevamento, elevazione e cato Aisem”, garanzia di una movimentazione, ha redatto le formazione svolta secondo le inLinee guida associative che prodicazioni della Linea Guida repongono la maniera migliore datta dall’Associazione. L’abiliper attuare in modo efficace il Stand delle associazioni ANIMA a Made in Steel 2013 tazione dovrà essere rinnovata testo di legge. La guida suggerisce come trasferire al futuro ogni cinque anni, come garanzia di una continuità di foroperatore le nozioni necessarie e fornisce al soggetto formazione e di aggiornamento da parte dell’operatore.

Ucc, Cicof e Aisem a Made in Steel Milano, nel cuore dell’industria italiana, ha Made in Steel per confrontarsi con il Paese portato una ventata di novità e di internazioreale e non delle parole. ANIMA ha partecinalità: tanti i visitatori stranieri, tante le occapato all’evento fieristico con le associazioni sioni per le aziende associate Cicof espositrici Aisem, Ucc e Cicof, per incontrare e dialogain fiera per consolidare rapporti e portare avanre con tutto il mondo che vive “di” e “per” ti discorsi già iniziati. La crisi purtroppo si fa l’acciaio. ancora sentire e la produzione di forni rimane Sollevamento, forni industriali e caldareria ancora ridotta ma la speranza al momento presono, infatti, i tre settori che, tutelati dalle riTutti gli approfondimenti spettive associazioni, hanno movimentato i su industriameccanica.it sente viene dall’estero, e questa fiera ha costituito per il nostro settore una grande opportugiorni di fiera con la vasta presenza presso lo nità di ripresa». stand istituzionale e i workshop e seminari realizzati su tematiche tecniche utili alle aziende. «Esperienza complessivamente positiva – ha commentaAisem, presente a Made in Steel per la prima volta così to il Presidente di Ucc, Luca Pellizzer – questo è il bicome Ucc, ha organizzato un seminario dal titolo “Silancio che posso dare della nostra presenza a Made in curezza e manutenzione degli apparecchi di sollevaSteel. La nostra associazione ha suscitato interesse da parmento”, un tema molto caldo per gli addetti del settore. te di esponenti di settori che Cicof, presente a Made in Steel ruotano intorno al mondo delper la terza edizione, ha colto la caldareria, interessati anche l'opportunità di accrescere la ai servizi che possiamo offrire. sua visibilità al pubblico del L’impressione generale che ho settore siderurgico. potuto raccogliere è stata un Il flusso di visitatori anche straritorno di ottimismo, la rinnonieri, risulta positivo, indice di vata volontà delle aziende di un risveglio del mercato, alrimettersi a fare delle cose a meno per quanto riguarda i dispetto della situazione stasettori rappresentati in ANIgnante che sta vivendo il merMA. cato domestico. Questa fiera Il Presidente di Cicof, Michele ci ha permesso di fare il punto Bendotti, ha dichiarato: «Cicof della situazione attuale ed è è una veterana di Made in stata utile anche per questo Steel, ma l’edizione di que- Il convegno organizzato da Aisem allo Speaker corner di aspetto». st’anno, con il trasferimento a Made in Steel

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ECONOMIA Si è tenuto il 17 aprile scorso il Profibus & Profinet Day 2013

Nuove e vecchie frontiere dell’automazione italiana Fra i primati che la nostra ingegneria può rivendicare rientrano lo sviluppo dell’automazione nella produzione di energia geotermica, termoelettrica e nucleare, settori che si sono dovuti scontrare con la storia recente e che necessitano di forti investimenti. Questo uno dei temi affrontati durante il convegno.

P

rofibus & Profinet Day 2013: il tradizionale appuntamento dedicato alle tecnologie della comunicazione industriale, si è svolto il 17 aprile scorso presso il Parco e Museo del Volo Volandia di Somma Lombardo. Aperto dal Presidente del Consorzio Pni Antonio Augelli, sono seguiti autorevoli interventi in tema di automazione. Fra i relatori Maurizio Brancaleoni, Amministratore Delegato di AUMA in Italia e Presidente di Avr, che ha sviluppato, fra gli altri, il tema dell’automazione legata a impianti geotermici il relativo impiego di valvole manuali o telecomandate. «Se si potesse sfruttare adeguatamente il calore contenuto nei primi 5 chilometri della crosta terrestre si potrebbe soddisfare un fabbisogno energetico pari a circa 500mila volte quello attuale». Questa la stima di uno studio del Financial Times che, nonostante le difficoltà di una disponibilità geotermica non uniforme su scala globale, pone enfasi su una possibilità per risolvere il grave problema dei cambiamenti climatici legati alla crescente domanda di energia. Una risorsa che, peraltro, non manca all’Italia: in Toscana, per esempio, Enel Green Power ha investito oltre 600 milioni di Euro per trasformare l’energia geotermica a bassa temperatura (o a bassa entalpia) in elettricità, ottimizzandone la ricerca e le tecniche di perforazione, implementando a tal fine quello che è ormai conosciuto come Progetto Amis. «In una centrale geotermica moderna di tipo modulare vengono impiegate centinaia di valvole, manuali o telecomandate. Le valvole vanno da diametri relativamente piccoli (50 mm) a diametri elevati (2 metri) e sono utilizzate come organi finali di intercettazione e di regolazione dei fluidi, sia liquidi che gassosi» ha spiegato Brancaleoni, sottolineando l’importanza di manovrabilità, affidabilità e garanzia di funzionamento nel tempo per assicurare corretta gestione degli impianti, nel rispetto della sicurezza e della protezione dell’ambiente e delle persone. «Dalla stretta collaborazione fra industria italiana e Enel, emerse l’interessante necessità di realizzare valvole a sfera e a farfalla ad alte prestazioni e a tenuta metallica lamellare, azionate

elettricamente con dispositivi di emergenza ad accumulo di energia meccanica: oggi si può davvero dire che l’Italia, di fatto, rappresenta il principale produttore mondiale di valvole a farfalla e a sfera ad alta tecnologia». Fra i primati che la nostra ingegneria può rivendicare, dunque, rientra lo sviluppo dell’automazione nella produzione di energia geotermica, dove gli italiani sono stati dei precursori nel mondo, così come per la prima centrale elettrica termoelettrica in Europa e la prima centrale nucleare europea negli anni ’50. Eccellenze che si sono dovute scontrare, tuttavia, con la storia recente: soprattutto nei confronti di nucleare e acqua, infatti, sono evidenti –in particolare per l’intera industria nazionale - gli effetti nefasti del risultato dei due recenti referendum abrogativi del giugno 2011, che hanno provocato nell’industria una grande delusione. Soprattutto nel settore idrico si sente ora la necessità di una forte ripresa degli investimenti, tema che avrà modo di essere affrontato durante il Festival dell’Acqua del prossimo autunno. Altro tema significativo, esposto da Marco Vecchio, segretario AssoAutomazione/Anie, riguarda la comunicazione wireless industriale. I dispositivi wireless, infatti, non sono più visti solo come alternativa ai cavi, ma come un aspetto fondamentale del processo di ottimizzazione degli stabilimenti. Un’analisi di Frost & Sullivan rileva che il mercato mondiale ha prodotto entrate per 218 milioni di dollari nel 2011 e stima che questa cifra raggiungerà quota 539,5 milioni di dollari nel 2016. Il mercato del wireless industriale dopo la crescita del 2011 di circa il 30% rispetto all’anno precedente, nel 2012 registra risultati particolarmente penalizzanti per quel che riguarda il mercato nazionale. Una delle cause maggiormente responsabili della situazione è la stretta creditizia che ha di fatto reso complicato l'avvio di programmi produttivi più corposi. Un’utile Guida per la tecnologia wireless sarà presentata a Sps Italia (Parma, ❒ 21-23 maggio 2013). C. F.

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ANIMA/PROGETTO DOGANA FACILE Nuove regole per la sicurezza nel trasporto aereo delle merci, ecco la certificazione che riduce tempi e costi

Il “Mittente Conosciuto”, cambio di rotta La definitiva applicazione delle nuove disposizioni sulla sicurezza dell’aviazione civile è alle porte, anche se la pubblicazione del Regolamento comunitario nella Gazzetta Ufficiale Ue e la sua entrata in vigore risalgono a ormai tre anni fa. Tuttavia, sono ancora poche le aziende che si sono già attivate per ottenere il riconoscimento quale “mittente conosciuto”, certificazione che permette di evitare controlli di tipo screening sulle merci in partenza per via aerea. ALESSANDRA CASTALDO E KATIA MORICHETTI, EASYFRONTIER

D

al 29 aprile 2013(1) entrano pienamente in vigore le nuove disposizioni previste dal Reg. (Ue) n. 185/2010 sulla sicurezza dell’aviazione civile: a partire da tale data tutte le merci spedite per via aerea devono essere sottoposte a controlli di sicurezza prima di essere caricate a bordo di un aeromobile. L’esigenza di rendere ancora più sicuro il settore dei trasporti aerei trae origine dai tragici avvenimenti dell’11 settembre 2001: al fine di proteggere la sicurezza dell’aviazione civile, era necessario adottare un approccio comune, definendo i principi fondamentali delle misure da adottare (ci si riferisce al Reg. (Ce) n. 300/2008) ed adottando poi disposizioni particolareggiate (il già citato Reg. (Ue) n. 185/2010). Nella diffusa esigenza di salvaguardia, trae fondamento la necessità di sviluppare le attività inerenti tale settore mantenendo un certo grado di riservatezza. Il controllo di security previsto dalla normativa è un controllo di tipo screening (controllo Rx), attuato con mezzi atti a rilevare la presenza di cosiddetti “articoli proibiti”, utilizzabili per commettere un atto di interferenza illecita che metta in pericolo la sicurezza dell’aviazione civile. Tali controlli comportano un aggravio in termini di costi e tempi. Lo stesso Regolamento prevede dunque alcune eccezioni che consentono di evitare di sottoporre le merci allo screening. Si tratta, infatti, di un’analisi del rischio differenziata, che comporta oneri diversi, questo perché le varie attività esercitate nel settore dell’aviazione civile non sono necessa-

riamente soggette allo stesso livello di minaccia (ad esempio, le merci possono viaggiare a bordo di aerei passeggeri o su aerei cargo dedicati esclusivamente al trasporto merci). In questo quadro, il Regolamento identifica ciascun soggetto interessato dal “sistema merci” e riporta le eccezioni al precetto fondamentale, così come riepilogate in tabella 1. La normativa comunitaria prevede che l’Enac(2), Autorità competente per l’Italia, rediga un proprio “Programma Nazionale per la Sicurezza dell’aviazione civile” (Pns), che definisca le responsabilità per l’attuazione delle norme fondamentali comuni e gli adempimenti prescritti per i soggetti coinvolti. Il Reg. (Ce) n. 300/2008 stabilisce che l’Autorità competente mette a disposizione le parti appropriate del Programma ai soggetti che a suo giudizio hanno un legittimo interesse a riceverle, e che i provvedimenti attuativi (e, dunque, anche il Pns), che contengono informazioni riservate sotto il profilo della sicurezza, dovrebbero essere considerati come “informazioni classificate Ue”(3). Volendo fornire un quadro prettamente pratico in ordine alle conseguenze che la nuova normativa avrà sul sistema dei soggetti coinvolti nella filiera della sicurezza delle spedizioni aeree, ci siamo rivolti a Fabrizio Piazzi, amministratore della società Improve Srl, che si occupa di consulenza e formazione professionale in materia di sicurezza dell’aviazione civile, approfondendo con lui i temi di più diretto interesse delle aziende associate.

(1) Si tenga conto che il presente articolo viene chiuso il 12 aprile, dunque prima della definitiva applicazione della normativa. Potrebbero pertanto verificarsi diversi scenari – tra cui anche una possibile proroga, che potrebbe scattare immediatamente prima del 29 aprile. (2) www.enac.gov.it (3) Le “informazioni classificate Ue”, ai sensi della Decisione 2011/884/Ce, sono distribuite solo alle persone aventi necessità di sapere e che hanno ricevuto l’apposito nulla osta di sicurezza.

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Soggetto

Definizione

Eccezioni

agente regolamentato (AR)

soggetto che garantisce l’effettuazione di controlli di sicurezza sulle merci

spedizione sottoposta ai previsti controlli da parte di un AR e protetta da interferenze illecite fino all’imbarco

mittente conosciuto (MC)

mittente da cui originano merci soggette a procedure conformi a norme e disposizioni comuni di sicurezza tali da consentire il trasporto della merce su aeromobili di qualsiasi tipo

spedizione sottoposta ai prescritti controlli da parte di un MC e protetta da interferenze illecite fino all’imbarco

mittente responsabile (MR)

mittente da cui originano merci soggette a procedure conformi a norme e disposizioni tali da consentire il trasporto della merce in questione su aeromobili cargo

spedizione sottoposta ai previsti controlli da parte di un MR, protetta da interferenze illecite fino all’imbarco e non trasportata da un aeromobile per il trasporto di passeggeri

Tabella 1 - Soggetti interessati dal “sistema merci” ed eccezioni previste

Dottor Piazzi, come cambia il sistema di riconoscimento dello status di “mittente conosciuto” con l’entrata in vigore della nuova normativa? Si passa da un sistema basato su un rapporto “di reciproca fiducia” fra gli operatori, che vedeva l’agente regolamentato procedere direttamente al riconoscimento e alla designazione del mittente conosciuto mediante una “dichiarazione d’impegno” avente un anno di validità, a un sistema ove la sicurezza degli operatori passa necessariamente per il vaglio e la certificazione dell’Enac che approverà, così, lo status di mittente conosciuto. In questo aspetto risiede una delle principali novità della normativa di riferimento in fase di attuazione.

Qual è la situazione attuale nel nostro Paese per quanto riguarda le aziende certificate? Dalle 00:00 del 29 aprile i mittenti conosciuti precedentemente designati dagli agenti regolamentati perdono il loro status e, qualora di interesse, dovranno provvedere alla nuova certificazione rilasciata dall’Autorità competente. È fondamentale ricordare che il termine indicato non è un termine perentorio per ottenere la certificazione: l’azienda potrà certificarsi anche dopo tale termine. Pur trattandosi di una tematica di grande interesse e valore per le imprese italiane, l’Enac stesso ha confermato che, pur avendo ricevuto numerose istanze di certificazione, sono davvero poche le aziende a essersi già attivate per ottenere in concreto tale status.

Cosa cambia, in concreto, dal 29 aprile 2013 nell’ambito dei controlli riguardanti la sicurezza? Il sistema e il modello basato su semplici “meccanismi di fiducia” tra agente regolamentato e mittente conosciuto non sarebbe stato in grado di garantire con ragionevole certezza la sicurezza delle merci destinate al trasporto aereo. Dal 29 aprile 2013 solo le merci aeree originate da un mittente conosciuto certificato dall’Autorità competente Enac possono ottenere una sorta di “corsia preferenziale”. In tal modo, le aziende possono facilitare e semplificare le loro operazioni di esportazione evitando, così, il controllo di sicurezza sulla propria merce presso i siti operativi degli agenti regolamentati e presso gli aeroporti. L’azienda, che produce e distribuisce beni destinati ad essere trasportati come merci aeree, diventa corresponsabile della sicurezza della propria merce (aerea) riducendo al contempo i tempi logistici legati alla movimentazione e riducendo notevolmente gli alti corrispettivi previsti per i controlli di sicurezza.

Quali sono gli step da seguire per ottenere la certificazione di mittente conosciuto da parte di Enac? Gli operatori interessati devono presentare domanda di approvazione presso la Direzione Aeroportuale Enac competente nel territorio in cui insiste la sede legale della società richiedente. Una volta ricevuta comunicazione del suo accoglimento, il soggetto interessato, recandosi presso la Direzione Aeroportuale di competenza, potrà avere la “Guida per i Mittenti conosciuti”(4), un documento riservato contenente le disposizioni necessarie al fine di poter valutare i requisiti di sicurezza previsti per l’ottenimento della certificazione in oggetto.

E cosa accadrà materialmente alle aziende che, evidentemente, non abbiano potuto certificarsi prima di quella data? Tutte le merci aeree originate da aziende prive della certificazione in parola saranno sottoposte a controlli di sicurezza con conseguente aggravio di costi e di tempi. Però gli operatori non saranno obbligati a diventare mittenti conosciuti: si tratta solo di una semplificazione che può produrre, in modo significativo, i benefici citati in precedenza.

E una volta ottenuta la “Guida”? L’approvazione come Mc da parte di Enac è relativa ad un sito specifico o a più siti specifici, assoggettati a una verifica in loco da parte degli ispettori dell’Autorità. Il sito operativo dovrà rispondere a determinati requisiti che garantiscano la sicurezza delle merci quali, per esempio, limitazione e controllo agli accessi al sito nonché possibilità di avere accesso alla merce aerea soltanto in capo al personale operativo che ha seguito un apposito training professionale certificato. Ha parlato di “training”, in cosa consiste e chi sono i destinatari? Il training riguarda due tipologie di interventi presso le aziende richiedenti, tenuti da parte di Istruttori certificati Enac: una prima formazione è diretta al Responsabile del-

(4) È lo stesso Reg. (Ue) n. 185/2010 ad individuare la “Guida”, rimandando ad una Decisione della Commissione non pubblicata nella Gazzetta Ufficiale dell’UE. Viene da chiedersi come la riservatezza potrà essere garantita quando la “Guida” sarà presso gli operatori. Inoltre, è on line la “Guidance for Known Consignors” del Department for Transport inglese, volta alla valutazione delle misure di sicurezza esistenti in base ai criteri richiesti per la qualifica di Mc.

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ANIMA/PROGETTO DOGANA FACILE la sicurezza che deve essere, pertanto, specificamente individuato. La seconda tipologia di formazione riguarda il personale operativo che, per ragioni di servizio, può avere accesso alla merce identificabile per essere successivamente trasportata via aerea. Al termine delle sessioni didattiche saranno rilasciati gli attestati di formazione che verranno successivamente controllati dall’ispettore di Enac in sede di verifica ispettiva del sito. Fabrizio Piazzi, Amministratore

portuale Enac competente comunicherà l’esito positivo della verifica alla Direzione Centrale Coordinamento Aeroporti la quale, a sua volta, provvederà all’inserimento delle coordinate del mittente conosciuto nel “Database Ue degli agenti regolamentati e dei mittenti conosciuti”. Il responsabile della sicurezza riceverà tramite posta elettronica una comunicazione contenente i “codici per l’accesso” alla banca dati citata. Soltanto dal momento dell’inserimento nel Database Ue il soggetto interessato acquisisce la certificazione di mittente conosciuto.

L’attività posta in essere dall’azienda richie- Delegato di Improve Srl dente ai fini della certificazione si limita agli adempimenti richiesti dalla “Guida”: protezione del sito e formazione del personale? Dal colloquio con Fabrizio Piazzi sono emerse molte inforNo, non solo. All’azienda viene, inoltre, richiesto di predimazioni preziose circa lo sviluppo della procedura di certisporre un proprio “Programma di sicurezza” in cui si doficazione; vale però la pena di svolgere alcune ulteriori concumentano le misure e procedure di sicurezza che si apsiderazioni, in particolare in merito alla rilevanza, prevista plicano all’interno del sito per garantirne la sicurezza deldal Reg. (Ue) n. 185/2010, della titolarità di un certificato la merce aerea. Una volta erogata la formazione, verificaAeo da parte del richiedente lo status di mittente conosciuta la rispondenza ai requisiti della “Guida” e predisposto il to. Se ne è fatto accenno già nel precedente articolo pubProgramma di sicurezza, l’azienda è pronta per richiedere blicato su L’Industria Meccanica(5), con riferimento ai vantaggi indiretti della certificazione(6): la legislazione nel setl’intervento di Enac per la certificazione del sito, o dei siti, tore dell’aviazione costituisce proprio uno dei casi di ricooperativi. noscimento dello status di Aeo da parte di altre Autorità diverse da quelle doganali. Nel processo di verifica, infatti, l’EIn cosa consiste l’intervento di Enac presso l’azienda? È nac deve considerare se il richiedente sia un soggetto certipossibile conoscerne in anticipo la durata? ficato Aeo, evitando così di gravare con ulteriori controlli siL’Enac verificherà sia la rispondenza del sito a quanto stacurezza luoghi già verificati in precedenza dall’Autorità dobilito nel Programma di sicurezza ed in generale dalla speganale. cifica normativa comunitaria di settore, sia l’avvenuta forIl Progetto Dogana Facile è a disposizione delle aziende asmazione del personale. L’attività di verifica dell’ispettore di sociate per avviare le procedure per ottenere la certificaEnac si svolgerà mediamente nel corso di una mezza giorzione di Mc e assiste gli operatori, con la collaborazione di nata per ogni sito operativo coinvolto anche in ragione delpartner qualificati, nelle fasi legate al rilascio della certifil’effettiva estensione nonché delle dimensioni del sito intecazione e fino all’ottenimento della stessa. ❒ ressato. Al termine della visita ispettiva, la Direzione Aero-

Dogane efficienti, ANIMA al Capacity Building Committee Easyfrontier, partner tecnico della Federazione ANIMA per il Progetto Dogana Facile, è stata invitata a partecipare alla quarta sessione del “Capacity Building Committee” della World Customs Organization (Wco, l’Organizzazione Mondiale delle Dogane - www.wcoomd.org), tenutasi a Bruxelles dal 25 al 27 febbraio 2013 con la partecipazione di rappresentanti di moltissime dogane da tutto il mondo e del settore privato. Il ”Capacity Building Committee” (Cbc) si inserisce nell’approccio strategico globale della Wco, fornendo assistenza ai suoi Membri in materia di capacity building e supportando le attività di assistenza alle Amministrazioni doganali nei loro sforzi di riforma e modernizzazione. A tal fine, il Cbc definisce standard per lo sviluppo delle capacità professionali, propone strumenti e iniziative per migliorare la formazione e l’assistenza tecnica, promuove il miglioramento dell’efficacia delle Dogane, favorisce lo scambio di opinioni, esperienze, ricerche e best practice e facilita una migliore cooperazione fra le Amministrazioni doganali, il settore privato e le organizzazioni internazionali. Fra i numerosi temi affrontati, particolarmente sentito quello della necessità di un adeguamento delle dogane alle crescenti esigenze di fluidità del commercio mondiale, coerentemente con uno degli obiettivi prioritari del Cbc: mettere le dogane in grado di svolgere una funzione efficace ed efficiente nell’ambito della trade facilitation. In particolare, tematica fondamentale è il riconoscimento effettivo e concreto della certificazione Aeo, questione di una certa familiarità per le aziende italiane che hanno intrapreso il processo di certificazione e che, lamentando proprio qualche difficoltà nel percepire e misurare concretamente i vantaggi derivanti dall’acquisizione dello status di Aeo, sentono sempre di più la necessità che semplificazioni e vantaggi promessi dalla certificazione siano reali, effettivi e misurabili. Il tema è sentito, a quanto pare, in tutto il mondo: lamentavano, infatti, un non sufficientemente adeguato riconoscimento della certificazione anche i rappresentanti del Private Sector presenti ai lavori. (5) L’Operatore Economico Autorizzato secondo la Dogana Europea, L’Industria Meccanica, 2013, 684, pp.32-35. (6) Documento Taxud/B2/047/2011 – Rev 3 – Operatori Economici Autorizzati – Orientamenti, del 17 aprile 2012, di cui la Commissione europea ha recentemente fornito agli Stati membri le versioni linguistiche ufficiali e cui si fa riferimento a decorre dal 1° gennaio 2013.

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Lei è il suo capo.

Lui è il responsabile della progettazione.

IL SEGRETO DI UN DESIGN VINCENTE? GERARCHIE DISTINTE. Customer First: il cliente prima di ogni cosa. E l’operatore prima di tutti. Questa è la filosofia su cui si basa il concetto «Smooth Operator» della nuova gamma BT Optio serie L. Con un gradino di accesso molto basso, lo sterzo completamente regolabile e il sistema FAS (Frequency Adapted Suspension) che riduce al minimo le vibrazioni, offre un livello di comfort e di produttività senza precedenti nel commissionamento degli ordini. Pertanto è con grande orgoglio che riceviamo il premio iF Gold Award 2012 per l’eccellenza del design del prodotto e lo dedichiamo alle migliaia di operatori che rappresentano la nostra principale e inestimabile fonte di ispirazione e di informazione. Questo riconoscimento è per tutti voi!

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ANIMA/ANASTA Il 10 aprile scorso l’Assemblea generale di Anasta ha celebrato l’importante anniversario ed eletto il nuovo Presidente per il prossimo triennio

Sala dove si è svolta l’Assemblea generale dei soci Anasta

40 anni di saldatura, il passato consolida il futuro La volontà di favorire la collaborazione e la cooperazione fra imprese emerge come una delle attività più intense degli ultimi anni, e che Anasta si propone di incrementare nell’immediato futuro. Così come lo studio dei problemi di carattere tecnico, commerciale, economico e fiscale connessi alle attività di categoria. L’esperienza associativa pone le aziende produttrici di apparecchi e prodotti per la saldatura e taglio operanti in Italia ai primi posti tra i paesi produttori GIUSEPPE MACCARINI

L’

rie agli interessi del settore. Associazione Anasta è Il risultati nel 2013 sono le stata legalmente e autoquattro Commissioni Tecninomamente costituita il 12 che Operative di Anasta: giugno 1973 a Milano presFiamma Gas; Saldatrici, so la sede ANIMA. Nel 2013 Consumabili e Automazioè entrata nella Federazione ne di Saldatura e Taglio che ANIMA con tutte le altre asannoverano la partecipaziosociazioni della meccanica ne diretta di trentacinque varia. delegati delle aziende per Dopo la prima scelta di conto di ventiquattro azienuscire dalle associazioni de associate ad Anasta. Anie, ANIMA e Nufe per coIl dato esprime appieno l’imstituire una associazione au- Luigi Frasson, nuovo Presidente di Anasta con il predecessore portanza delle attività Tecnitonoma ed indipendente, Giuseppe Maccarini co normative dei Gruppi Professionali Anasta, il cui benefiquarant’anni dopo i rappresentanti delle aziende decidono cio ricade su tutto il comparto della Saldatura e Taglio Italiadi entrare in una Federazione Settoriale affiliata a Confinno. I tavoli di lavoro a cui i delegati tecnici partecipano sodustria. La scelta di ANIMA oltre ad essere adeguata settono sette. Con la conferma del metodo e della composizione rialmente è anche motivata dalla convivenza con altre assi arriva al futuro in cui si decide di chiedere alla Direzione sociazioni che sono la maggioranza degli utilizzatori. Tecnica di ANIMA di accettare la proposta delle aziende delL’evoluzione dei mercati nel tempo favorisce il “fare sistel’automazione di avere un loro rappresentante quale coordima” dalla semplice autonomia. Non per caso nel richianatore della Commissione Tecnica Automazione. mare gli scopi associativi, si invitano i rappresentanti delle Emerge che Anasta ha una base solida di scopi, obiettivi ed aziende a tener presente che l’Associazione avrà lunga viattività per cui può contare in un futuro altrettanto importa e corrisponderà agli scopi, soltanto se gli associati vi partante se saprà mantenere, evolvere ed aggiornarsi. teciperanno con elevato spirito associativo. L’attività tecnica normativa è uno strumento “commerciaAlla costituzione dell’Associazione, tra gli scopi è prioritale”, per la libera circolazione delle merci in Europa, ma anria la partecipazione ai Comitati Nazionali, europei ed inche una garanzia di qualità in tutto il mondo. Essendo l’Iternazionali affinché non vengano prese decisioni contra-

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Luigi Frasson è il nuovo Presidente di Anasta Luigi Frasson è stato nominato nuovo Presidente di Anasta, Associazione Nazionale Aziende Saldatura Taglio e Tecniche Affini, federata ANIMA. Il Presidente Frasson, originario di Cittadella, è laureato in Economia Aziendale all’Università Ca’ Foscari di Venezia. Già membro del Consiglio Direttivo di Anasta e Presidente del Terzo gruppo consumabili di saldatura, Frasson ha maturato la propria esperienza presso l’azienda Ine SpA Industria Nazionale Elettrodi, di Cittadella di cui è Amministratore Delegato. La prima dichiarazione programmatica del neoeletto ha già rilevato una personalità forte e rinnovatrice: «Ringrazio vividamente il lavoro svolto in questi anni dal Presidente Maccarini che mi ha lasciato con fiducia il testimone. Sono conscio dell’impegno che l’Associazione pretende dato il ruolo fondamentale che ricopre per il nostro settore» ha dichiarato il neo Presidente - «Tutto il mio entusiasmo seguirà una scia di mantenimento e consolidamento delle attività attuali nei contesti nazionale ed estero e sarà all’insegna del rinnovamento per altri aspetti quali la formazione, la tutela e la promozione del settore. Abbiamo in animo di coinvolgere maggiormente la filiera in un’ottica di collaborazione e convogliare così le sinergie per il bene comune della nostra industria e del nostro Bel Paese».

talia una delle poche nazioni europee con prevalente economia manifatturiera ci coinvolge la trasversalità legislativa e il numero di leggi in aumento. Nel futuro dobbiamo rendere concreti questi rapporti con le istituzioni nazionali (Ministeri, Enti ecc.) e internazionali con Orgalime (organizzazione di raccordo delle problematiche di settore con la Comunità Europea). Più solida e costruttiva deve diventare l’attività di collaborazione con le Associazioni Federate ad ANIMA, che rappresentano i settori prevalenti degli utilizzatori della saldatura e taglio. La promozione di tutte le iniziative nell’interesse generale della categoria rientra negli scopi di Anasta (pubblicazioni, corsi professionali, mostre, concorsi, congressi, formazione, ecc.). Dalla fondazione dobbiamo ricordare la “Mostra della Saldatura” a Genova organizzata dall’Istituto Italiano della Saldatura, il “Mondo della Saldatura” all’interno della Bimu, “Saldat Mostra Convegno” organizzata con successo da Anasta a Verona per tre edizioni, continuando poi con due edizioni di “Saldat Forum” con una formula più attuale.

del valore della produzione (−4,5%). Le previsioni per il 2013 sono di un parziale recupero, si prevede infatti una crescita (+1,1%) rispetto al 2012. Le esportazioni sono diminuite (−2,5%), mentre si prevede un parziale recupero nel corso del 2013 (+1,6%). I nostri 5 gruppi professionali spaziano dal prodotto di consumo, all’investimento corrente e quello produttivo. I prodotti di consumo rappresentano circa il 43% del totale fatturato nazionale 2012. La stabilità del risultato in quantità evidenzia un utilizzo stabile della saldatura nell’industria italiana. Gli investimenti produttivi dei gruppi automazione saldatura e taglio evidenziano un calo del fatturato nel 2012 di qualche punto percentuale. L’industria italiana non è statica e si sta attrezzando per migliorare la produttività e qualità. Il primo gruppo professionale rappresenta gli apparecchi per la saldatura ed il taglio ossigas manuale, essendo una tecnologia matura, seguono il generale andamento del settore metal-fabrication. Purtroppo questo andamento si ripercuote anche su quelle apparecchiature, in particolare riduttori di pressione e valDati del settore vole di sicurezza, che dovrebbero essere controllate, maIl profilo congiunturale del settore Saldatura e Taglio è elanutenute ed eventualmente sostituite periodicamente per borato da Anasta con l’Ufficio Studi di ANIMA con la stesgarantire maggiore sicurezza nell’ambiente di lavoro. sa metodologia utilizzata per tutte le associazioni aderenti In tema di maggiore sicurezza negli ambienti di lavoro, nel per comporre quello totale della meccanica varia. 2012, la nostra Associazione si è attivata per sensibilizzare Per quanto riguarda il settomaggiormente il mercato. A re della meccanica varia, i supporto, la Commissione 1.081 1.043 1.032 dati di preconsuntivo 2012 Tecnica Operativa del grup696 indicano una leggera contrapo ha attivato un progetto per 685 702,5 zione del livello produttivo la realizzazione di una norpari a −0,8% e di un ulterioma relativa alla manutenziore −0,4% stimato per il ne delle attrezzature ossigas. 2013, dovuto all’eterogeIl secondo gruppo professioneità del campione preso in nale rappresenta il materiale Consuntivo 2011 Preconsuntivo 2012 Previsioni 2013 esame. arco e resistenza. L’analisi Eterogeneo è anche il settodelle vendite deve essere fat█ Produzione █ Esportazione re della “Saldatura, taglio e ta separando i risultati delle (Valori in milioni di euro) tecniche affini” che chiude il saldatrici arco da quella del2012 con una diminuzione Grafico 1 (fonte Ufficio Studi ANIMA) le macchine a resistenza,

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ANIMA/ANASTA sempre per applicazione manuale. Per le prime siamo arrivati ai livelli minimi degli ultimi dieci anni, mentre le seconde, resistenza manuale, si mantengono ai livelli mediamente costanti nel lungo periodo con variazioni non importanti e paragonabili a quelle degli investimenti produttivi. Il risultato negativo delle vendite del materiale arco sul mercato nazionale del −14% si ripartisce in modo analogo per i vari procedimenti di saldatura, ed in sintonia con il prodotto di consumo. L’export, con un risultato seppur negativo del −4%, da un po’ di ossigeno alle aziende. Oggi che l'appuntamento con l’importante fase di rinnovamento verrà imposta con nuovi Regolamenti e Direttive, i nostri associati sono pronti ad accettare la sfida nel miglioramento dell'efficienza energetica. Il terzo gruppo professionale rappresenta i prodotti consumabili. Sul mercato nazionale il 2012, rispetto al 2011, segna una diminuzione sia della quantità venduta −3,27%, sia del volume d’affari −5,27%. Numeri che indicano che la quantità di saldatura è quantitativamente invariata, ed un più attento esame fa emergere la differenzazione nei settori applicativi ed una evoluzione tecnologica e di composizione. Per quanto riguarda l’attività tecnica, oltre a sottolineare i vari incontri tenuti presso le sedi istituzionali, vorremmo soffermarci sulla evoluzione della Direttiva Cpd che evolve in Regolamento Europeo 305/2011/Ce - Cpr, che entrerà in vigore con il 1° luglio prossimo nel settore delle costruzioni. La differenza sostanziale è quella tipica tra un regolamento europeo ed una direttiva, che diventa quindi applicabile in forma unificata in tutta Europa, senza recepimenti nazionali, per cui le norme armonizzate non sono più volon-

tarie ma obbligatorie. L’Associazione Anasta ha predisposto un documento che comprende i dati delle prestazione del prodotto di saldatura per dare al direttore dei lavori uno strumento uniforme in Italia ed in tutta Europa. L’andamento del mercato del quarto Gruppo Professionale, che rappresenta l’automazione di saldatura, nel 2012 si è confermato sostanzialmente stabile e lontano dai valori antecedenti la crisi, con i valori del fatturato del comparto pressoché allineati all’anno 2011. La Commissione tecnica dell’automazione di saldatura e di taglio sta lavorando con il supporto della struttura ANIMA per approfondire temi legati all’applicazione delle recenti normative agli impianti automatici di saldatura. L'obiettivo è quello di arrivare a un documento Anasta che indichi alcune linee guida e raccomandazioni per l'applicazione agli impianti di saldatura delle nuove normative di sicurezza. Ciò anche al fine di elevare la sicurezza degli impianti mediante un'azione di formazione degli operatori e di rendere le soluzioni più' "robuste" di fronte agli organismi di controllo. Le vendite sul mercato nazionale del quinto gruppo professionale che rappresenta l’automazione di taglio, dopo un 2011 in calo del 3,64% sul 2010, è continuato il trend negativo. Il 2012 ha così fatto segnare un ulteriore –4,39% rispetto all’anno precedente Nonostante questo risultato negativo, le vendite 2012 (108 milioni di euro) restano ancora sopra rispetto ai valori registrati nel 2009 (102 milioni di euro). Le commesse anche se in calo, permettono alle aziende del settore di continuare a produrre, anche se con ❒ margini segnalati in riduzione.

MERCATO

Nuova sede di Karrell per Om Still Destinata alla commercializzazione e all’assistenza di carrelli nuovi e usati

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arrell, concessionario ufficiale di Om Still, ha inaugurato la nuova sede di Pontemerlano di Roncoferraro, nei pressi si Mantova. Complessivamente la struttura occupa un’area di 6000 metri quadrati, di cui 2600 coperti, e ospita gli uffici amministrativi, un’officina, un magazzino ricambi, una sala per corsi di formazione di circa 300 metri quadrati e ulteriori due piani dedicati a sviluppi futuri. Impiega una trentina di persone. Le aspettative di Karrell sulla nuova struttura sono importati in termini sia di fatturato, in considerazione della posi-

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zione strategica rispetto al Nord Italia, sia di efficienza e produttività. La nuova sede è infatti dotata di strutture e tecnologie all’avanguardia: officina meccanica ed elettronica con pedane di sollevamento, carro ponte, sistemi di diagnostica e controllo, due forni di verniciatura, area di lavaggio e stoccaggio carrelli, magazzino verticale automatico per i ricambi. In totale sono tre le sedi del gruppo Karrell, già concessionario ufficiale di Om Still per le provincie di Trento e Bolzano.


IL FUTURO DEL TAGLIO AUTOMATICO La nuova ESAB Suprarex HD (Heavy Duty) è molto più di una macchina da taglio. Rappresenta una concezione totalmente innovativa ed è il risultato della competenza e dell’esperienza di tanti anni nelle tecnologie di taglio. E’ studiata per offrire i massimi livelli di produttività, precisione, flessibilità e sicurezza anche nelle condizioni di lavoro più impegnative. Può gestire fino a 4 torce plasma o 6 cannelli ossitaglio, oppure una combinazione tra di essi. I sistemi di sicurezza, in conformità a tutte le norme internazionali e alla nuova normativa macchine rappresentano una soluzione unica sul mercato, garantendo la più completa sicurezza senza limitare l’operatività e la produttività dell’impianto.

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ANIMA/ASSOFOODTEC Le celle frigorifere prefabbricate vengono impiegate per stoccaggio di derrate fresche e congelate, sono di dimensioni sufficienti a permettere l’ingresso alle persone

Celle frigorifere prefabbricate, ora la marcatura Ce Verifica dell’isolamento delle celle: un argomento più volte affrontato senza tuttavia trovare una concretizzazione finale. La recente presa di posizione della Commissione europea sembra ora segnare uno storico punto di svolta, sintetizzando i lavori svolti dall’Eota (European Organization for Technical Approvals) per quasi un ventennio. A CURA DELLA SEGRETERIA ASSOFOODTEC

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iclicamente l’argomento della verifica dell’isolamento delle celle per la valutazione del reale consumo di energia viene trattato in diversi ambiti che ne esaltano la necessità e poi il tutto si assopisce e si disperde in rivoli più o meno sconosciuti. Oggi sembra che questa problematica sia stata affrontata dalla Commissione europea includendo il prodotto walk-in cold room nell’Entr Lot. 1. Questa volontà sembra confermata dal fatto che nel Mandato n. 495 viene affidato al Cen/TC44 “Commercial refrigerated cabinets, catering appliances and industrial refrigeration” l’incarico di predisporre le norme europee per le celle mutuando per quanto possibile dalla Guida Eota 21. Il comitato Cen/TC44 si è riunito il 23 marzo 2012 ed ha costituito i gruppi di lavoro per la preparazione delle norme En richieste dal suddetto mandato. Queste poche righe riassumono all’incirca 18 anni di lavoro effettuato principalmente all’Eota (European Organization for Technical Approvals) e che verrà ora proseguito in sede Cen. Lo studio della Guida Eota inizia nel lontano 1995 con un contratto di ricerca tra l’Associazione Costruttori Impianti Frigoriferi di ANIMA e l’Icite - Istituto Centrale per Industrializzazione e la Tecnologia Edilizia del Cnr per studi e sperimentazioni sulle celle isotermiche. Questa sperimentazione e ricerca era il supporto tecnico per verificare ed ef-

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fettuare prove di conferma ai requisiti che venivano indicati durante lo studio della Guida Eota 21. Questo contratto è stato successivamente perfezionato con Itc–Cnr (Istituto per le Tecnologie della Costruzione, già Icite) nel maggio 2003 per continuare lo studio della Guida Eota 21 e portare le aziende associate ad avere prodotti conformi ai requisiti richiesti ed iniziare lo studio degli Eta applicabili ai prodotti che venivano immessi sul mercato. La Guida Eota 21 inizialmente doveva essere un documento obbligatorio per i prodotti da introdurre nel quadro di riferimento operativo derivante dall’applicazione della Direttiva 89/106/Cee “Prodotti da costruzione” (attualmente sostituito dal Regolamento 305/2011). Tale Regolamento prevede il rispetto dei seguenti requisiti essenziali: • resistenza e stabilità; • sicurezza in caso di incendio; • igiene, salute e ambiente; • sicurezza e accessibilità nell’uso; • protezione contro il rumore; • risparmio energetico e ritenzione del calore; • uso sostenibile delle risorse naturali. I suddetti requisiti sono stati precedentemente tenuti in considerazione nell’elaborazione della Guida 21. L’Eota prevedeva, tramite il benestare tecnico, la predisposizione di specifiche tecniche ar-


Le regole della marcatura Pur non esistendo una norma En armonizzata, obbligatoria e preventiva, è stata prevista e costituisce cogenza per tale marcatura di prodotto il rilascio di un Benestare Tecnico Europea (Eta), ossia un’approvazione dell’idoneità all’impiego coerente con linee guida (Etag) predisposte anch’esse su Mandato Ce da una apposita organizzazione europea l’Eota (European Organization for Technical Approvals) composta da Amministrazioni Nazionali e Istituti competenti alla valutazione dell’idoneità tecnica di prodotti innovativi. Le celle si possono dunque marcare Ce con sistema di Attestazione (AoC). Se esiste un Eta il produttore può marcare Ce in accordo con il proprio Eta, in mancanza di un Eta il produttore non può marcare Ce. Un Eta riguarda esclusivamente il prodotto oggetto del benestare tecnico. È come una norma europea riferita esclusivamente ad uno specifico prodotto e valida solo per quello. Il produttore dichiara la conformità Ce del proprio prodotto alla propria norma, l’Eta. monizzate il cui rispetto permette di apporre sul prodotto la marcatura Ce che garantisce i requisiti essenziali previsti dal Regolamento. Dal momento che non si è ancora in presenza di una norma europea per apporre la marcatura Ce, rimane sempre valida l’alternativa del Benestare Tecnico Europeo (Eta), ossia un’approvazione dell’idoneità all’impiego, coerente con linee guida (Etag), predisposte anch’esse su mandato da un’apposita organizzazione europea Eota. Quindi un Eta è una valutazione tecnica positiva dell’idoneità all’impiego di un prodotto per un uso previsto, basata sul soddisfacimento dei requisiti essenziali. Il rilascio di un Eta è competenza di un Approval Body (per l’Italia Itc – Cnr). Che sia un Eta o una norma En armonizzata, il produttore deve applicare le procedure per l’attestazione della conformità. Secondo le indicazioni Eota le celle prefabbricate dovevano essere obbligatoriamente marcate Ce a partire dal 22 agosto 2008. Per eventi burocratici tutt’oggi non ancora chiariti, è stato aperto il periodo di transizione, cioè commercializzazione con e senza marcatura Ce, che non è sta-

to mai chiuso e quindi si è continuato ad immettere sul mercato prodotti anche non marcati Ce. Per l’ottenimento dell’Eta e quindi la possibilità di applicare la marcatura Ce, i costruttori diligenti hanno investito risorse per: • istituire un controllo di processo di fabbrica; • effettuare prove iniziali di Tipo sul Prodotto; • assoggettarsi all’ispezione iniziale di Fabbrica e del Controllo del processo di Fabbrica; • assoggettarsi alla sorveglianza continua della corretta applicazione del processo di Fabbrica da parte dell’Organismo Notificato. La disponibilità del mercato di premiare i costruttori che rispondono a tali requisiti, scegliendo celle frigorifere marcate Eta Ce, è un presupposto fondamentale per permettere agli utenti di disporre di prodotti per la conservazione nei vari ambiti applicativi che permettono una reale sostenibilità del prodotto stesso, sia in termini economici (di carattere gestionale, soprattutto), che ambientali e di sicurezza e salubrità. ❒

Che cosa si intende per cella refrigerata Le celle prefabbricate hanno almeno una parte di dimensioni sufficienti a permettere l’ingresso alle persone. Lo scopo principale è lo stoccaggio di derrate fresche e congelate e vengono ampiamente utilizzate in supermercati, ristoranti, alberghi, macellai e fiorai. In accordo con la norma sulle “walk-in coldrooms”, attualmente in fase di definizione ,sono stati definiti due ambiti di temperature : T< -5° C è definita Bassa Temperatura (Lt) T>- 5°C è definita Media Temperatura (Mt) Nel caso di Bassa Temperatura di funzionamento le celle sono denominate per “alimenti congelati “nel caso di funzionamento a Media Temperatura sono denominate “per alimenti freschi”. Alcune celle possono avere due compartimenti con diverse temperature. Possono essere locate sia all’interno che all’esterno di edifici. Inoltre le celle possono essere configurate per refrigerazione remota o plug-in.

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ANIMA/UCIF 40 anni e non sentirli. Quest’anno l’anniversario dell’Unione dei costruttori impianti di finitura

Ucif prende il volo Lo scorso 6 marzo si è tenuta presso ANIMA l’Assemblea Generale Ordinaria dei Soci di Ucif che ha visto, per l’occasione, un’attivissima partecipazione. Non si è trattato di un incontro elettivo, ma l’intenso numero di attività in programma per il 2013 ha permesso di avviare un utile confronto tra tutti i presenti. “Giro di tavolo” all’Assemblea Ucif 2013

MARCELLO ZINNO

L’

Assemblea Ucif quest’anno ha rappresentato un’occasione di importanti festeggiamenti. Il 2013 per l’associazione è un anno molto importante poiché compie 40 anni dalla sua fondazione. Eppure, tramite le attività e il confronto vissuti in occasione dell’ultimo incontro assembleare, possiamo dire che Ucif è nel pieno della giovinezza. Innanzitutto al discorso del Presidente si è preferito suddividere la presentazione per singoli gruppi di lavoro costituiti da qualche anno in Ucif, in modo che ciascun responsabile potesse condividere con i soci presenti le attività svolte nel 2012 e quelle pianificate per il 2013, alla luce del proprio mandato. Il Consiglio Direttivo, eletto dai soci ha ritenuto pregnante e corretto nei confronti degli associati presentare tutte le attività tramite le quali l’associazione ha offerto servizi o ha goduto di visibilità; ne è emerso uno scenario intenso e attivo: due sessioni formative in ambito tecnico, due occasioni fieristiche (Metef-Foundeq e Airet) nelle quali Ucif è stata presente, tre incontri con gli Associati per diffondere cultura specifica, diciannove contributi editoriali pubblicati in un solo anno sulle riviste di settore (L’Industria Meccanica, Ipcm, Rmo) esclusa la pubblicazione di un articolo Ucif su Il Sole 24 Ore del settembre scorso. Ma l’agenda era anche ricca di nuove iniziative, soprattutto legate alla cadenza quarantennale di Ucif: un evento per festeggiare questa data che avrà luogo il 20 giugno prossimo (poiché proprio in occasione del 20 giugno 1973 fu siglato l’atto costitutivo), una nuova campagna pubblicitaria volta a rafforzare la rappresentanza di Ucif nel settore della finitura e la diffusione dei propri prodotti in tantissimi set-

tori industriali, la pubblicazione di un libro dedicato ai trattamenti superficiali che conterrà le interviste ai principali personaggi che in questi quaranta anni hanno contribuito allo sviluppo del nostro settore. Durante l’assemblea sono stati presentati anche altri nuovi progetti. Tra quelli conclusi è stato condiviso l’aggiornamento dell’albero merceologico che costituisce la mappa della attività rappresentate dall’associazione. Più lungo è risultato l’elenco delle attività a piano: le quattro giornate di formazione dedicate alla documentazione tecnica a corredo di un impianto e il percorso formativo sul tema dell’internazionalizzazione e del diritto commerciale internazionale hanno riconfermato l’attenzione di Ucif al tema della cultura. Inoltre l’associazione è molto impegnata sul fronte della comunicazione: tramite la newsletter l’associazione è in grado di offrire informazioni tempestive e utili a più di 140 aziende del settore. L’incontro assembleare di quest’anno è stato organizzato in una sala con un tavolo circolare in modo che fosse veicolato un messaggio preciso ai soci di confronto e di contributo verso lo sviluppo associativo. L’invito è stato accolto piacevolmente dagli oltre trenta presenti che durante l’ultima sessione hanno offerto idee e opinioni sulla direzione da dare a Ucif riconoscendo nel presente dell’associazione una maggiore incisività in termini di iniziative e una spiccata dinamicità nel rispondere alle esigenze degli associati. Con questi presupporti non poteva esserci un compleanno più bello per Ucif che prende il volo per i prossimi 40 anni di grandi ❒ successi associativi.

Gli appuntamenti dell’anniversario Le occasioni nell’anno per festeggiare i 40 anni di Ucif saranno numerosissimi a partire da una pubblicazione che raccoglierà le interviste degli imprenditori del comparto della finitura rappresentanti della vecchia e della nuova generazione. La storia delle imprese costituisce l’ossatura stabile anche delle attività attuali dell’associazione canalizzandone le iniziative e avanzando proposte volte al bene dell’imprenditore e del cliente.

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APPROFONDIMENTI TECNICI NOTIZIE GURI

LA PLENARIA DEL CEN TC33 18-19 APRILE, BRUXELLES Lo scorso 18 e 19 aprile a Brussels, presso la sede del CEN, si è tenuta l’annuale riunione plenaria del CEN TC 33 “Doors, windows, shutters, building hardware and curtain walling”, il Comitato Tecnico Europeo che ha in carico lo sviluppo delle norme tecniche nel campo: • delle finestre, anche incorporate nelle coperture; • delle porte, interne ed esterne; • delle persiane e tende, interne ed esterne; • degli accessori per serramenti, come i dispositivo per le uscita d'emergenza, i dispositivi di chiusura controllata delle porte, cilindri per serrature, serrature e chiavistelli, lucchetti; • delle porte e cancelli industriali, commerciali e da garage; • delle facciate continue La riunione plenaria è stato il momento in cui i diversi gruppi di lavoro hanno presentato il bilancio di un anno di attività e in cui sono state presentate e condivise le linee guida operative per il nuovo anno. Nella due giorni di lavoro è stato quindi fatto il punto della situazione relativamente ai gruppi: • Ad-hoc group ‘Fire/smoke’; • Ad-hoc group ‘Powered pedestrian doorset’; • WG 1 “Windows and doors’; • WG 3 ‘Blinds and shutter’; • WG 4 ‘Building hardware’; • WG 5 ‘ Industrial and garage doors/gates’; • WG 6 ‘Curtain walling’ In più è stato presentato il nuovo WG 7 “Burglary resistance”, chiamato a lavorare sulla serie di norme nel campo della “resistenza all’effrazione”. Soffermandoci brevemente sullo stato di avanzamento dei lavori normativi portati avanti in alcuni di questi gruppi. • Il prEN16034 “Pedestrian doorsets, industrial, commercial, garage doors and windows - Product standard, performance characteristics - Fire resistance and/or smoke control characteristics” (product standard per i prodotti con caratteristiche di resistenza al fuoco e/o controllo del fumo), a seguito di alcune osservazione formulate dal CEN Consultant, è attualmente oggetto di un rimaneggiamento finalizzato al alla razionalizzazione delle disposizioni in esso contenute, alla luce della EN14600 “Porte e finestre apribili con caratteristiche di resistenza al fuoco e/o tenuta al fumo - Requisiti e classificazione”; • sono partiti i lavori di revisione della EN1125 “Requisiti e metodi di prova per i dispositivi per le uscite antipanico azionati mediante una barra orizzontale per l'utilizzo sulle vie di esodo” e della EN179 “Requisiti e metodi di prova per i dispositivi per uscite di emergenza azionati mediante maniglia a leva o piastra a spinta per l'utilizzo sulle vie di fuga”; • è in fase di completamento il prEN14351-2, la Norma di prodotto per le finestre e porte esterne pedonali senza caratteristiche di resistenza al fuoco e/o di tenuta al fumo; • è in sviluppo di un progetto di norma per gli accessori meccatronici.

DATA: 11 marzo 2013 – GURI n. 59 ENTE DI RIFERIMENTO: Ministero dello Sviluppo Economico TITOLO: Decreto 15 febbraio 2013 AMBITO: Energia DESCRIZIONE: Stoccaggio associato al servizio di rigassificazione e approvvigionamento di gas naturale liquefatto per le imprese. Il DM è destinato alle imprese del sistema del gas naturale che esercitano l’attività di importazione, rigassificazione e stoccaggio di gas naturale, nonché alle imprese industriali. Di questa capacità di stoccaggio di GNL, 50 milioni di mc sono assegnati “agli utenti del servizio di rigassificazione, a garanzia del rispetto dei programmi di rigassificazione in presenza di eventi imprevedibili”, 450 milioni di mc sono invece assegnati “per l’offerta di servizi integrati di rigassificazione, comprensivi dello stoccaggio di gas naturale, finalizzati a consentire l’approvvigionamento diretto di GNL dall’estero alle imprese industriali”. DATA:13 marzo 2013 – GURI n. 61 ENTE DI RIFERIMENTO: Ministero delle Infrastrutture e Trasporti TITOLO: Decreto 21 gennaio 2013 AMBITO: Trasporto merci pericolose – normativa ADR DESCRIZIONE: Recepimento della direttiva 2012/45/UE della Commissione del 3 dicembre 2012 che adegua per la seconda volta al progresso scientifico e tecnico gli allegati della direttiva 2008/68/CE del Parlamento europeo e del Consiglio relativa al trasporto interno di merci pericolose. DATA: 20 marzo 2013 – GURI n. 67 ENTE DI RIFERIMENTO: Ministero del Lavoro TITOLO: Comunicato 20 maro 2013 AMBITO: Segnaletica stradale DESCRIZIONE: la Comunicazione del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali informa della pubblicazione – sul portale del predetto Ministero (http://www.lavoro.gov.it/Lavoro/SicurezzaLavoro) del Decreto Interministeriale individuante i criteri generali di sicurezza relativi alle procedure di revisione, integrazione e apposizione della segnaletica stradale destinata alle attività lavorative che si svolgono in presenza di traffico veicolare (criteri che non precludono l’utilizzo di altre metodologie di consolidata validità). Il Decreto, in particolare, prevede un articolo specifico (art. 3) sull’informazione e formazione dei lavoratori - in relazione alle procedure apposizione della segnaletica stradale – nonché un articolo (art. 4) per i dispositivi di protezione individuali. DATA: 25 marzo 2013 – GURI n. 71 ENTE DI RIFERIMENTO: Ministero della Salute TITOLO: Decreto 4 febbraio 2013 n. 23 AMBITO: Materiali a contatto con alimenti DESCRIZIONE: Regolamento relativo all’aggiornamento del decreto del Ministro della sanità 21 marzo 1973, recante: “Disciplina igie-

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APPROFONDIMENTI TECNICI NOTIZIE GURI nica degli imballaggi, recipienti, utensili, destinati a venire in contatto con le sostanze alimentari o con sostanze d’uso personale” DATA: 27 marzo 2013 – GURI n. 73 ENTE DI RIFERIMENTO: Ministero dello Sviluppo Economico TITOLO: Comunicato MiSE 27 marzo 2013 AMBITO: SEN Strategia Energetica Nazionale DESCRIZIONE: il comunicato informa che in data 8 marzo 2013 è stato adottato il decreto interministeriale del Ministro dello sviluppo economico e del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare con cui e’ approvato il documento contenente la Strategia energetica nazionale. Il testo integrale del decreto e dei relativi allegati sarà reso disponibile sul sito web del Ministero dello sviluppo economico, www.sviluppoeconomico.gov.it. DATA: 28 marzo 2013 - GURI n. 74 ENTE DI RIFERIMENTO: Presidenza della Repubblica TITOLO: Decreto Legislativo 5 marzo 2013 n. 26 AMBITO: Regolamento (CE) n. 842/2006 gas fluorurati ad effetto serra DESCRIZIONE: Disciplina sanzionatoria per la violazione delle disposizioni di cui al regolamento (CE) n. 842/2006 su taluni gas fluorurati ad effetto serra. Entrata in vigore: 12 aprile 2013.

NOTIZIE GUUE DATA: 2 Marzo 2013 ENTE DI RIFERIMENTO: Parlamento e Consiglio Europei AMBITO: veicoli agricoli e forestali TITOLO: REGOLAMENTO (UE) N. 167/2013 DESCRIZIONE: REGOLAMENTO (UE) N. 167/2013 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 5 febbraio 2013 relativo all’omologazione e alla vigilanza del mercato dei veicoli agricoli e forestali DATA: 6 Marzo 2013 ENTE DI RIFERIMENTO: Commissione Europea AMBITO: quota di energia da fonti rinnovabili prodotta a partire da pompe di calore TITOLO: 2013/114/UE DESCRIZIONE: DECISIONE DELLA COMMISSIONE dell’1 marzo 2013 che stabilisce gli orientamenti relativi al calcolo da parte degli Stati membri della quota di energia da fonti rinnovabili prodotta a partire da pompe di calore per le diverse tecnologie a pompa di calore a norma dell’articolo 5 della direttiva 2009/28/CE del Parlamento europeo e del Consiglio

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EN16005 – PORTE PEDONALI MOTORIZZATE - SICUREZZA IN USO - REQUISITI E METODI DI PROVA A fine 2012 il CEN ha rilasciato la norma EN 16005 sulla sicurezza in uso delle porte pedonali motorizzate e successivamente è entrata a far parte del parco normativo nazionale. La norma, che definisce i requisiti minimi di sicurezza che devono essere soddisfatti da tutte le tipologie di porte pedonali motorizzate (scorrevoli, battenti e girevoli), fatte salve alcune specifiche esclusione (porte poste sulle piattaforme di metropolitane e ferrovie con treni senza manovratore, porte di compartimentazione antincendi ecc.) affronta con approccio dinamico le problematiche relative alla sicurezza in uso delle porte pedonali motorizzate, definendo semplicemente i rischi che devono essere protetti e i requisiti minimi di protezione accettabili, lasciando ai costruttori totale libertà di scelta delle tecniche da adottare per raggiungere gli obiettivi di sicurezza richiesti, quindi consentendo loro non solo di predisporre soluzioni tecniche adeguate alla situazione specifica e alle richieste del committente ma dando loro la possibilità di valutare la sicurezza di porte innovative nell’ottica dell’evoluzione tecnica dei prodotti. Recentemente, con Comunicazione 2013/C99/01 - pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea n.99 del 5 aprile 2103 – la EN 16005 è stata inserita nell’elenco delle norme armonizzate alla Direttiva Macchine. Da questa data, quindi, il rispetto delle prescrizioni di cui alla EN16005, entro i limiti del campo di applicazione della stessa, conferisce la presunzione di conformità con i pertinenti Requisiti Essenziali di Sicurezza della Direttiva Macchine.

AMBIENTE: AIUTARE LE IMPRESE A ORIENTARSI NEL LABIRINTO VERDE La Commissione europea propone metodologie valide in tutta l’UE per la misurazione delle prestazioni ambientali per prodotti e organizzazioni e invita gli Stati membri e il settore privato ad applicarle. Al giorno d’oggi le imprese che vogliono mettere in rilievo le prestazioni ambientali dei loro prodotti devono affrontare diversi ostacoli: devono districarsi tra diverse metodologie promosse nel quadro di iniziative pubbliche e private, affrontare diversi costi per fornire informazioni in materia di ambiente e fare i conti con la sfiducia dei consumatori confusi dalla giungla di etichette informative che rendono difficile il confronto dei prodotti. In base all’ultimo Euro-barometro sui prodotti verdi il 48% dei consumatori europei è confuso dal flusso di informazioni sull’ambiente. Anche diverse federazioni industriali hanno invocato un approccio paneuropeo basato su valutazioni scientifiche e analisi del ciclo di vita a livello europeo. Le stesse temono che una moltitudine di iniziative a livello di Stati membri possa essere contraria ai principi del mercato unico e non faccia che creare confusione tra i consumatori e maggiori costi per l’industria. Il Commissario per l’Ambiente Janez Potočnik ha sostenuto: "Se vogliamo favorire la crescita sostenibile dobbiamo assicurarci che i prodotti più efficienti sotto il profilo delle risorse e più ecologici sul mercato siano conosciuti e riconoscibili. Fornire ai consumatori informazioni affidabili e confrontabili sugli impatti ambientali e sulle credenziali di prodotti e organizzazioni vuol dire metterli in condizione di scegliere, mentre aiutare le imprese ad allineare le metodologie

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applicate equivale a tagliare i loro costi e oneri amministrativi." La proposta presentata oggi sotto forma di una comunicazione dal titolo “Costruire il mercato unico dei prodotti verdi” e di una raccomandazione sull’uso delle metodologie è volta a fornire informazioni ambientali confrontabili e affidabili, a dare fiducia ai consumatori, ai partner commerciali, agli investitori e ad altre imprese interessate. La proposta • promuove due metodologie che consentono di misurare le prestazioni ambientali per tutto il ciclo di vita rispettivamente dei prodotti (Product Environmental Footprint - PEF) e delle organizzazioni (Organisation Environmental Footprint - OEF); • raccomanda agli Stati membri, alle imprese, alle organizzazioni private a alla comunità finanziaria di applicare su base volontaria queste metodologie; • preannuncia una fase di prova di tre anni che consenta di sviluppare norme specifiche per prodotto e per settore nel quadro di un processo che coinvolge portatori d’interesse a diversi livelli, dando modo alle organizzazioni che si avvalgono di altre metodologie di valutare queste ultime; • formula principi per comunicare le prestazioni ambientali, tra cui la trasparenza, l’affidabilità, la completezza, la comparabilità e la chiarezza; • sostiene gli sforzi compiuti a livello internazionale per un maggiore coordinamento nello sviluppo di metodologie e nella messa a disposizione dei dati. Prossime tappe Si prevede che la fase di prova di tre anni sia avviata poco dopo l’adozione della comunicazione. La Commissione pubblicherà un appello sui portali web PEF (Product Environmental Footprint) e OEF (Organisation Environmental Footprint), con cui inviterà le imprese, le organizzazioni industriali e le organizzazioni dei portatori d’interesse nell’UE e in paesi terzi a partecipare, su base volontaria, all’elaborazione di norme specifiche per categorie di prodotti e settori. La seconda fase si baserà su una valutazione approfondita delle conclusioni del periodo di prova triennale e di ulteriori azioni realizzate nel quadro della comunicazione e della raccomandazione. In funzione di questa valutazione la Commissione deciderà le future strategie politiche relative alle metodologie PEF e OEF. Contesto Queste azioni contribuiscono ad attuare la tabella di marcia per un’Europa efficiente nell’impiego delle risorse, in particolare la sezione dedicata al consumo e alla produzione sostenibili. Tra le azioni previste figurava l’elaborazione di un approccio metodologico comune e per tutto il ciclo di vita che consenta agli Stati membri e al settore privato di valutare, illustrare e misurare le prestazioni ambientali di prodotti, servizi e imprese nonché la diffusione di informazioni migliori sull’impronta ambientale dei prodotti. Il mercato unico dei prodotti verdi è stato indicato come azione fondamentale nell'Atto per il mercato unico1 del 2011 e nella comunicazione del 2012 che aggiorna una comunicazione precedente in materia di politica industriale2. Le metodologie PEF e OEF sono state sviluppate dal Centro comune di ricerca della Commissione europea. Sono basate sulla valutazione del ciclo di vita e possono pertanto riguardare gli impatti ambientali (e indicare opportunità di miglioramento) dall'estrazione delle materie prime allo smaltimento di un prodotto (o di una gamma di prodotti nel caso di organizzazioni).

(fonte Commissione Europea)

NOTIZIE GUUE DATA: 13 Marzo 2013 ENTE DI RIFERIMENTO: Commissione Europea AMBITO: dispositivi di protezione individuale – norme armonizzate TITOLO: 2013/C 74/02 DESCRIZIONE: Comunicazione della Commissione nell’ambito dell’applicazione della direttiva 89/686/CEE del Consiglio, del 21 dicembre 1989, concernente il ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri relative ai dispositivi di protezione individuale DATA: 15 Marzo 2013 ENTE DI RIFERIMENTO: Consiglio Europeo AMBITO: Antidumping TITOLO: REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) N. 214/2013 DESCRIZIONE: REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) N. 214/2013 DEL CONSIGLIO dell’11 marzo 2013 che istituisce un dazio antidumping definitivo e dispone la riscossione definitiva dei dazi provvisori istituiti sulle importazioni di determinati prodotti d’acciaio a rivestimento organico originari della Repubblica popolare cinese DATA: 19 Marzo 2013 ENTE DI RIFERIMENTO: Commissione Europea AMBITO: sistema comunitario di ecogestione e audit TITOLO: 2013/131/UE DESCRIZIONE: DECISIONE DELLA COMMISSIONE del 4 marzo 2013 che istituisce le linee guida per l’utente che illustrano le misure necessarie per aderire a EMAS, a norma del regolamento (CE) n. 1221/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio sull’adesione volontaria delle organizzazioni a un sistema comunitario di ecogestione e audit (EMAS) DATA: 19 Marzo 2013 ENTE DI RIFERIMENTO: Consiglio Europeo AMBITO: proprietà intellettuale TITOLO: 2013/C 80/01 DESCRIZIONE: Risoluzione del Consiglio relativa al piano d’azione doganale dell’UE in materia di lotta contro le violazioni dei diritti di proprietà intellettuale per il periodo 2013-2017 DATA: 21 Marzo 2013 ENTE DI RIFERIMENTO: Commissione Europea AMBITO: Regolamento REACH TITOLO: REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) N. 254/2013 DESCRIZIONE: REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) N. 254/2013 DELLA COMMISSIONE del 20 marzo 2013 che modifica il regolamento (CE) n. 340/2008 della Commissione relativo alle tariffe e agli oneri pagabili all’Agenzia europea per le sostanze chimiche a norma del regolamento (CE) n. 1907/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio concernente la registrazione, la valutazione, l’autorizzazione e la restrizione delle sostanze chimiche (REACH)

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ANIMA/FORMAMEC

Formazione, le risorse ci sono A livello nazionale e regionale sono disponibili diversi strumenti finanziari per sostenere i processi di accrescimento del capitale umano; FormaMec affianca le imprese nella pianificazione organica della formazione continua e nell’accessibilità ai finanziamenti disponibili

U

no dei luoghi comuni imperanti nell’attuale momento critico è che manchino risorse finanziare sufficienti a sostenere la tenuta e lo sviluppo delle imprese, soprattutto di quelle piccole e medie che più risentono delle difficoltà creditizie. In realtà, il sistema pubblico delle politiche di sviluppo mette a disposizione diversi strumenti di finanza agevolata e a fondo perduto per consentire alle aziende di avviare processi di formazione, innovazione e internazionalizzazione sostenibili dal punto di vista finanziario. Occorre però avvalersi del supporto di un ente accreditato che gestisca la progettazione e l’erogazione delle attività formative e consulenziali. FormaMec, ente di formazione della Federazione ANIMA, certificato e accreditato presso Regione Lombardia, è titolare di finanziamenti pubblici a favore della competitività delle imprese e dell’occupabilità dei lavoratori. Come soggetto accreditato e gestore di progetti-quadro finanziati, garantisce alle imprese e ai lavoratori l’accessibilità ai finanziamenti a fondo perduto per la formazione, erogati da enti pubblici, Fondimpresa (fondo costituito da Confindustria e Cgil-Cisl-Uil) e altri Fondi paritetici interprofessionali per la formazione continua. Ecco di seguito un quadro delle risorse oggi a disposizione delle imprese per investire sul proprio sviluppo e successo durevole. Finanziamenti a fondo perduto • Bonus economico per l’assunzione di tirocinanti. 8000 euro per le imprese lombarde che ospitano tirocinanti tra i 18 e i 19 anni e che provvedono all’assunzione del giovane per un periodo di almeno 12 mesi.

• Welfare aziendale per la conciliazione famiglia/lavoro: fino a 100 mila euro per pagare ai dipendenti delle imprese lombarde le rate dell’asilo nido, quote dei centri estivi, buoni pasto, buoni spesa, eccetera. Il contributo a fondo perduto copre l’80% della spesa sostenuta. • Finanziamenti Formazione Continua Regione Lombardia: 100 mila euro per la formazione di tutti i lavoratori e degli imprenditori lombardi. È possibile presentare un progetto aziendale per la singola impresa, un progetto interaziendale (che permetta alle imprese di prenotare un pacchetto di ore) e un progetto di rete. • Sviluppo delle competenze e conoscenze legate allo sviluppo della rete di impresa. fino a 15 mila euro per il piano formativo su misura, che integrano l’accantonato Conto Formazione Fondimpresa, per aziende che hanno un contratto di rete. • Piani formativi finanziati attraverso Fondimpresa con integrazione di 3000 o 8000 euro: l’unico vincolo è di non aver mai utilizzato la medesima integrazione. • Sostegno alle aziende colpite da crisi: fino a 100 mila euro per finanziare i piani formativi rivolti ai lavoratori a rischio di perdita del posto di lavoro. • Brevettazione di prodotto e valorizzazione di brevetti già esistenti: 70 mila euro dal ministero dello Sviluppo Economico per le aziende micro, piccole e medie con sede legale in Italia. • Promozione di sistemi di gestione ambientale: fino a 30 mila euro per le micro, piccole e medie imprese italiane per la registrazione Emas, certificazione Iso 14001 e Emas per pmi già certificate Iso 14001.

Il libretto formativo. Validazione e certificazione delle competenze: una responsabilità sociale Il 15 maggio la Tavola rotonda organizzata da Formamec nella sede ANIMA di via Scarsellini con l’obiettivo di condividere con istituzioni (amministrazione regionale), parti sociali (datoriali e sindacali), e soggetti tecnici (enti accreditati) gli elementi di governance e le procedure per certificare le competenze dei lavoratori e delle lavoratrici attraverso il libretto formativo. Barbara Pigoli e Elena Righetti hanno presentato la pubblicazione “I l libretto formativo e la certificazione delle competenze: il ruolo delle imprese”, che offre elementi di riflessione sull’attuale sistema di articolazione della domanda formativa, e sulle sperimentazioni in atto per la certificazione delle competenze attraverso il libretto formativo. La riflessione intende sollecitare l’emersione di elementi di convergenza e soluzioni operative per certificare le competenze dei lavoratori e delle lavoratrici delle piccole e medie imprese manifatturiere. Ciò al fine di condividere soluzioni attivabili presso le imprese poco strutturate, per evitare che anche la certificazione delle competenze e il libretto formativo siano strumenti che accumulano condizioni di svantaggio per i soggetti con interessi recessivi nel sistema (le Pmi manifatturiere).

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FIERE, CORSI E CONVEGNI

Omc, l’eccellenza delle valvole industriali italiane «Le aziende del settore Oil & Gas hanno diversificato i loro sforzi riuscendo a concentrarsi sui principali mercati internazionali». Intervista a Maurizio Brancaleoni, Presidente Avr, in occasione dell’Offshore Mediterranean Conference, a Ravenna dal 20 al 22 marzo con oltre 13.700 partecipanti. I produttori di grandi macchinari, valvole, serbatoi in pressione, caldareria e pompe sono realtà fondamentali anche per il benessere della nostra bilancia dei pagamenti.

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nitaria e del valvolame idrotermosanitario in ome vede in questi primi mesi del 2013 genere. il mercato del settore Oil & Gas? In definitiva, al settore delle valvole italiane Il mercato Oil & Gas vede le industrie itaè ancora riconosciuto un alto livello di qualiane particolarmente attive anche grazie a lità, anche da parte dei Paesi emergenti, douna forte attività delle società di ingegneria ve il petrolio e il gas rappresentano delle fone delle principali aziende che si occupano ti primarie. Mi riferisco in particolar modo della progettazione e costruzione in Italia, all’Arabia Saudita, al Qatar, al Bahrain, agli le quali portano avanti moltissimo i prodotEmirati Arabi e, esempio significativo, alla ti e i componenti italiani. Russia, dove continuiamo ad esportare molI mercati di principale sviluppo sono attissimi prodotti della meccanica (tra cui valtualmente quelli del Medioriente, dell’Evole, compressori, pompe e turbine). I risulstremo Oriente, del Sudamerica e della Russia. In questo settore i produttori di grandi Maurizio Brancaleoni, Presidente Avr tati finora conseguiti e le prospettive nel medio termine sono più che confortanti, lamacchinari, di serbatoi in pressione, caldasciando capire come i mercati di riferimento (Oil & Gas ed reria, pompe, valvole ecc. sono realtà fondamentali anche energia, in primis) continuino a dare segni di forte stabilità per la nostra bilancia dei pagamenti. Non va infatti dimene di apprezzamento per il “Made in Italy”. ticato che nel settore della meccanica una forte attività delTanto che in questi mesi del 2013 rileviamo un aumento sile nostre imprese, soprattutto sull’export, permette di bignificativo delle commesse in fase di acquisizione. Buon lanciare in maniera positiva la nostra bilancia, e questo è parte dei produttori nazionali, operanti in questi mercati, vero in particolar modo nel caso di componenti utilizzati hanno, oggi, un portafoglio ordini abbastanza consistente, nel settore Oil & Gas. a differenza di un altro settore, quello delle valvole per l’inNel settore della produzione di energia e delle grandi opetero settore delle risorse idriche, dove nel settore delle opere pubbliche, bisogna dirlo, abbiamo avuto un forte calo re pubbliche è da registrare un totale blocco di investimenti, nell’immediato passato anche per effetto dei due ben noti sia per la realizzazione di nuovi impianti che per la moreferendum: il primo, riguardante il blocco nella privatizdernizzazione e manutenzione degli esistenti. zazione del settore idrico, e il secondo ha portato al bando la costruzione degli impianti nucleari che stavano iniUn suo commento su questa edizione dell’Offshore Mediziando a essere realizzati nel nostro Paese. Tutto questo ha terranean Conference. obbligato le aziende a modificare le proprie strategie e a diOmc è una manifestazione che cresce di volta in volta. Riversificare gli sforzi e a concentrarsi molto di più sui merspetto alle precedenti edizioni e a quella di due anni fa, in cati internazionali. particolare, ho notato un notevole incremento dello spazio espositivo e delle aziende internazionali qui presenti, Come Presidente di Avr, come valuta in questo contesto la sia come fornitori, come realizzatori di impianti (EPC) che produzione di valvole e rubinetteria? come Clienti Finali, che sono venuti a Ravenna da tutti i Per quanto riguarda il settore delle valvole industriali, è da paesi del mondo per presentare le loro più recenti e prosriconoscere una presenza capillare della maggior parte delsime realizzazioni impiantistiche. È quindi è una vera e le aziende italiane in tutti i paesi del mondo, presenti nelle propria vetrina dove le imprese italiane hanno l’opportucosiddette “vendors’ list”. Aziende che quindi riescono a nità di consolidare i rapporti e continuare a farsi conosceesportare anche in Paesi molto lontani, quali ad esempio Inre al mondo. dia e Cina: paesi nei quali vediamo crescere, al contrario, i C. F. nostri principali concorrenti nel settore della rubinetteria sa-

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FIERE, CORSI E CONVEGNI

“L’albero della vita”, ecco l’Italia all’Expo di Milano Presentato lo scorso 19 aprile il progetto che darà il volto al “Padiglione Italia”: vetrina strategica per il Made in Italy a Expo 2015. L’articolazione volumetrica del progetto è basata su quattro blocchi principali, organizzati intorno ad un vuotopiazza centrale, collegati tra loro da elementi-ponte; al loro interno sono organizzate le macro funzioni principali: area espositiva, auditorium, uffici e sale riunioni.

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avventura del Padiglione Italia di Expo Milano 2015 è entrata nel vivo. È stato presentato lo scorso 19 aprile il progetto vincitore del concorso di progettazione dell’area dedicata al nostro Paese all’interno del sito dell’Esposizione Universale. il design architettonico del Padiglione Italia sarà il “volto”, il biglietto da visita con cui le Regioni, le Province e i Comuni italiani si presenteranno al mondo. Dopo la presentazione del concept, avvenuta il 20 novembre scorso, e il successivo lancio del Concorso internazionale di progettazione per “Casa Italia”, si è giunti alla fase

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di aggiudicazione della gara. La Commissione Giudicatrice ha terminato i lavori di selezione delle 68 proposte pervenute, e durante un evento pubblico alla Triennale di Milano è stato presentato il progetto di Nemesi&Partners, Proger e Bms Progetti, vincitore del concorso. Un’idea studiata come spazio in dialogo con l’ambiente circostante, che i suoi autori hanno così descritto: «L’albero della vita. Questo simbolo, stimolante sotto il profilo figurativo, ci interessa soprattutto per il valore della interconnessione che l’albero della vita rappresenta: attraverso le


sue fronde l’albero della vita stabilisce un contatto con l’uomo che lo rigenera e lo nutre e quel nutrimento diventa energia vitale quando si diffonde alla comunità degli uomini». Hanno aperto l'incontro Claudio De Albertis, presidente della Triennale di Milano, e di Paolo Peluffo, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri. È intervenuta Diana Bracco, Presidente di Expo 2015 SpA. e Commissario Generale di Sezione del Padiglione Italia, oltre a Giuseppe Sala, Amministratore Delegato di Expo 2015 SpA, Marco Balich, ideatore del concept del Padiglione Italia, e Antonio Acer- Secondo progetto classificato bo, presidente della Commissione Giudicatrice del concorso. L’area dedicata all’Italia in Expo Milano 2015 sarà una vetrina imperdibile per il “Made in Italy”, con l’importante compito di rappresentare e valorizzare la cultura, la tradizione, le eccellenze agroalimentari e la capacità di innovazione che caratterizzano la storia del nostro Paese. Il progetto dell’architettura del Padiglione Italia si costruisce come una co- Terzo progetto classificato munità riunita attorno alla sua piazza: è il vuoto che accoglie il fulcro simbolico dello spazio espositivo e che dà forma ai volumi dell’architettura; la stessa architettura è concepita non come un unico contenitore, ma come un sistema di volumi/spazi in relazione sistemica tra loro. «Attraverso l’immagine avvolgente e accogliente del nuovo Padiglione Italia – scrivono i progettisti – intendiamo dare vita e forma al tema della con- Quarto progetto classificato nessione e della condivisione, e quindi al valore della Comunità, inteso sia come aspetto peculiare del Paese-Italia, sia come invito a tutto il mondo a una maggiore responsabilità e solidarietà nella

condivisione e gestione delle risorse del Pianeta». Palazzo Italia: architettura, urbanità e natura L’articolazione volumetrica del progetto è basata su quattro blocchi principali, organizzati intorno ad un vuoto-piazza centrale, collegati tra loro da elementi-ponte; al loro interno sono organizzate le macro funzioni principali: area espositiva, auditorium, uffici e sale riunioni. I quattro volumi architettonici, come se si trattasse di alberi, presentano degli appoggi massivi puntuali a terra che simulano le grandi “radici” del percorso espositivo del piano terra; gli stessi volumi, visti dall’interno della piazza, aprendosi e ampliandosi verso l’alto, si liberano poi con “chiome” leggere, attraverso superfici vetrate su cui si allungano “rami” che in maniera dinamica tessono la trama di queste chiome. La forma dell’edificio prevede inoltre un grande spazio interno aperto, la cui chiusura superiore sarà realizzata mediante un lucernario vetrato. Ribaltando il concetto tradizionale di scatola espositiva, il Palazzo Italia accoglie il visitatore al piano terra con uno spazio aperto, permeabile e avvolgente, posto in continuità con il percorso espositivo principale del Cardo. Un livello mezzanino prevede lo spazio Vivaio, per attività ed eventi legati ai giovani talenti, così come ai temi della ricerca ed innovazione. Da qui il visitatore ha accesso ai livelli espositivi, dove, attraverso un percorso circolare, avrà modo di percorrere interamente lo spazio architettonico, riprendendo poi la scala per raggiungere i livelli successivi.

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FIERE, CORSI E CONVEGNI

DA EFFETTUARE

EFFETTUATE

PROGRAMMA FIERISTICO DI ANIMA E DELLE ASSOCIAZIONE FEDERATE TRACCIA ANNO 2013 data 15-18 GENNAIO 24-27 GENNAIO 12-15 MARZO 12-16 MARZO 20-22 MARZO 3-5 APRILE 8-12 APRILE 9-12 APRILE 15-17 APRILE 15-21 APRILE 19-21 APRILE 4-9 MAGGIO 19-23 MAGGIO 21-23 MAGGIO 25-26 GIUGNO 16-21 SETTEMBRE 18-21 SETTEMBRE 23-27 SETTEMBRE 24-26 SETTEMBRE 26-28 SETTEMBRE 2-5 OTTOBRE

(*) B A A B B B B A A T A T A A B Qa

16-19 OTTOBRE 16-19 OTTOBRE 17-20 OTTOBRE 29 OTT-1 NOV. 17-18 OTTOBRE 18-22 OTTOBRE 6-9 NOVEMBRE 6-9 NOVEMBRE NOVEMBRE 9-12 DICEMBRE

B B

A B B B

A A B A A A A

nome CHEMTECH +Pharma World Expo MACEF PRIMAVERA MIPIM ISH OMC MADE IN STEEL COMVAC/ Hannovermesse DJAZAGRO WETEX BAUMA KBIS Kitchen & Bath Industry Show IFFA LIBYA BUILD SPS / IPC / DRIVES Italia VALVE WORLD EXPO AMERICAS SCHWEISSEN & SCHNEIDEN BAUMA AFRICA CERSAIE CHEM MED (RIC MACH) GIS Giornate Italiane del Sollevamento MADE

sede MUMBAI, India MILANO, Italia CANNES, Francia FRANCOFORTE, Germania RAVENNA, Italia MILANO, Italia HANNOVER, Germania ALGERI, Algeria DUBAI, U.A.E. MONACO, Germania NEW ORLEANS, USA FRANCOFORTE, Germania TRIPOLI, Libia PARMA, Italia HOUSTON. Tex., USA ESSEN, Germania JOHANNESBURG, S. Africa BOLOGNA, Italia MILANO, Italia PIACENZA, Italia MILANO, Italia

AMBIENTE LAVORO (contestuale a Saie) BOLOGNA, Italia SAIE BOLOGNA, Italia EXPO TUNNEL (contestuale a Saie) BOLOGNA, Italia PCV Expo (Pumps, Compressors, Valves) MOSCA, Russia TT Expo Mostra Convegno Trattamenti Termici e Tecnologie collegate PIACENZA, Italia HOST MILANO, Italia ECOMONDO RIMINI, Italia KEY ENERGY RIMINI, Italia S.I.T.P. Salon Int. Travaux Publics ALGERI, Algeria MS Africa middle east Marmomacc Samoter show IL CAIRO, Egitto

Associazioni di riferimento ANIMA / settori chimica FIAC ANIMA/Federcostruzioni ANIMA / settori 'comfort' ANIMA / settori energia AISEM, CICOF ANIMA, COMPO ASSOFOODTEC ANIMA / settori energia- ambiente UCoMESA ANIMA, AVR ASSOFOODTEC ANIMA settori edilizia ANIMA - L'Industria Meccanica AVR ANASTA UCoMESA AVR ANIMA / settori chimica AISEM, UCoMESA ASSOFERMA, UNAC, ASSOSIC, CIADI, ASSOGRIGLIATI, UCoMESA ASSOSIC AISEM, UCoMESA UCoMESA ASSOPOMPE, AVR, COMPO CICOF ASSOFOODTEC ANIMA ITALCOGEN UCoMESA UCoMESA

(*) frequenza : A=annuale, B=biennale, T=triennale, QA= quadriennale, QI=quinquennale

LEGENDA SIGLE ASSOCIAZIONI E UNIONI ACISM associazione costruttori italiani strumenti di misura; AQUA ITALIA associazione costruttori impianti e componenti per il trattamento delle acque primarie; AISEM associazione italiana sistemi di sollevamento, elevazione e movimentazione; ASSOFERMA associazione nazionale fabbricanti serrature ferramenta maniglie; ASSOFOODTEC associazione italiana costruttori macchine, impianti e attrezzature per la produzione, la lavorazione e la conservazione alimentare (costituita da: ACOMAG associazione costruttori macchine arredamenti attrezzature per gelato COMACA costruttori macchine per la lavorazione delle carni - UCIMAC costruttori macchine per caffè espresso ed attrezzature per bar - UCMA costruttori macchine per l’industria alimentare - unione costruttori affettatrici, tritacarne e affini - unione costruttori impianti frigoriferi); ASSOGRIGLIATI associazione nazionale tra i produttori italiani di grigliati elettrosaldati e pressati in acciaio e leghe metalliche; ASSOPOMPE associazione italiana produttori pompe; ASSOSIC associazione italiana fabbricanti e commercianti prodotti antinfortunistici; ASSOTERMICA associazione produttori apparecchi e componenti per impianti termici; AVR associazione italiana costruttori valvole e rubinetteria; CICOF comitato italiano dei costruttori di forni industriali; CLIMGAS associazione costruttori e distributori di apparecchiature a gas per la climatizzazione; COAER associazione costruttori apparecchiature ed impianti aeraulici; FIAC unione fabbricanti italiani posateria, coltelleria, vasellame, pentolame e affini; ITALCOGEN associazione dei costruttori e distributori di impianti di cogenerazione; UCC unione costruttori caldareria; UCIF unione costruttori impianti finitura; UCoMESA unione costruttori macchine edili, stradali, minerarie e affini; UNAC associazione costruttori di infissi motorizzati e automatismi per serramenti in genere

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Ucif, Unione Costruttori Impianti di Finitura,

celebra 40 anni di impegno, di passione, di traguardi raggiunti con successo portando all’eccellenza il Made in Italy. La finitura accompagna ogni processo produttivo sin dal suo inizio. Lo sapevi? Se fai prodotti di qualità sicuramente sì!

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2013 Federata ANIMA / Confindustria


MERCATO

“Made in Rulmeca”, l’estate porta novità Da giugno una nuova gamma di prodotti per la logistica interna. La serie resa possibile dall’intensa attività di Ricerca e Sviluppo svolta dall’azienda testimonia l’impegno dell’azienda sul mercato italiano.

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partire da giugno 2013, Rulmeca, azienda con sede ad Almè in provincia di Bergamo, presenterà una nuova gamma di componenti per la logistica interna, tutti a marchio Rulmeca. Termina contemporaneamente l’accordo di distribuzione in Italia dei prodotti del partner storico. Rulmeca conferma con questi investimenti la priorità data al settore del trasporto industriale. La rinnovata gamma di prodotti Rulmeca per la logistica interna comprenderà rulli, motorulli, mototamburi per la movimentazione di materiali nonché corsie e moduli per sistemi di magazzinaggio dinamico. Una lunga serie di prodotti, dunque, resa possibile dall’intensa attività di Ricerca e Sviluppo svolta dall’azienda, e che sarà presentata al pubblico degli addetti ai lavori da giugno 2013. Abbiamo intervistato l’amministratore delegato di Rulmeca Marco Ghisalberti. Investire in Ricerca e Sviluppo è un passo importante, soprattutto in questo momento. È fondamentale. Per noi si tratta di dare continuità al lavoro sin qui fatto nell’ottica di soddisfazione dei bisogni del cliente, in particolare sul mercato italiano. Per Rulmeca sono ormai ben 50 anni di lavoro nel settore della movimentazione merci. Produciamo e commercializziamo componenti all'avanguardia e continueremo a farlo. È questo il modello in cui crediamo: vogliamo restare vicini ai nostri Clienti, continuare a crescere con loro per essere presenti quando ci sarà bisogno di nuove soluzioni e creatività. Puntate molto sul mercato italiano, come influisce sul vostro settore la generale crisi di domanda interna? Anche per noi si è presentata qualche criticità sul mercato interno, ma nonostante il contesto generale non sia facile abbiamo molta fiducia nei nostri mezzi. Da giugno proporremo una gamma, per così dire, più “Made in Rulmeca”, ancor più di quanto lo fosse già prima e con una continuità di impegno davvero importante da parte

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dell’azienda. Altro punto di forza che ci permette di essere competitivi in Italia è la nostra forte specializzazione: il nostro è un settore molto di nicchia, abbiamo investito tanto per mantenere alto il nostro valore. Quanto è importante fare rete? In questo momento è strategico. Le esperienze fatte da Rulmeca non rientrano formalmente nella categoria della rete d’impresa, ma lo sforzo fatto in questa circostanza da Rulmeca si è concretizzato in un rafforzamento dei rapporti con i nostri partner. Significa apprendere sempre nuovo know how e crescere: sono tutti ingredienti di collaborazioni importanti e strategiche e si tratta di esperienze per noi significative. ✽✽✽ Rulmeca è nata nel 1962 ad Almè, in provincia di Bergamo, dalla volontà e dallo spirito imprenditoriale di Antonio Ghisalberti. Durante i primi anni di attività la produzione si concentra sullo sviluppo e la produzione di rulli per convogliatori a nastro di grande e media portata per impiego in cave e miniere. L'esperienza e la competenza acquisite negli anni hanno permesso all’azienda di crescere costantemente e ampliare la gamma degli articoli prodotti, fino ad arrivare fra i primi posti per produzione di componenti e soluzioni per la movimentazione di materiali sfusi. Rulli Rulmeca S.p.A. ha costituito a partire dal 2000 un importante Gruppo internazionale di aziende, denominato "Gruppo Rulmeca", specializzato nello sviluppo, nella produzione e nella vendita di rulli/stazioni, mototamburi, tamburi ed altri componenti per il trasporto a nastro di prodotti sfusi (Bulk Handling). Il Gruppo Rulmeca, con sede centrale a Bergamo, conta oggi oltre 1200 dipendenti in 19 aziende nel mondo, tutte specializzate nella produzione e vendita di rulli, mototamburi e componenti per la movimentazione di materiali. Rulmeca è presente con propri uffici vendite in 20 paesi nel mondo. C. F.


Nuova filiale di Linde Material Handling È destinata a servire i clienti delle Province di Bologna, Ravenna, Forlì Cesena, Pesaro Urbino, Rimini e Repubblica di San Marino. L’azienda, in crescita anche nel 2012 nonostante la generale recessione del mercato, presenta una nuova interessante generazione di carrelli retrattili per magazzino.

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stata inaugurata ufficialmente a Castel Maggiore, nei pressi di Bologna, nell’aprile scorso (sebbene operativa dal settembre dello scorso anno) la nuova filiale diretta di Linde Material Handling (MH) Italia. È destinata a servire con attività di post vendita, vendita e back office i clienti delle Province di Bologna, Ravenna, Forlì Cesena, Pesaro Urbino, Rimini e Repubblica di San Marino. Si prevede che entro l’anno raggiunga un organico di 20 persone. Nonostante una generale recessione del mercato, il fatturato di Linde Material Handling è cresciuto anche nel 2012 (+9,8%), arrivando a 3132 milioni di euro (pari al 66,3% del fatturato consolidato di Kion, di cui fa parte). Particolarmente elevata la crescita del segmento dei carrelli nuovi (+16%), con in testa i carrelli elettrici. Significativa però anche la crescita sia dei segmenti relativi al “service” e al noleggio. Di recente la società ha presentato al mercato la nuova generazione di carrelli retrattili R14 / R20 con portata da 1,4 a 2 t e altezza di sollevamento sino a 13 m, che si caratterizzano per molteplici innovazioni tecniche e l’ergonomia. Oltre diciassette sono le configurazioni base tra cui scegliere, senza contare le numerose lunghezze e larghezze del telaio, le versioni drive-in o celle frigorifere, le batterie di diverse dimensioni e le centinaia di tipologie di montanti. Da segnalare l’innovativo concept del montante, realizzato con profili più resistenti e rinforzati, che consentono una riduzione delle oscillazioni abbinata a una portata residua incrementata fino al 20%. Il preciso ed efficace assemblaggio dei profili del montante, delle guide catene e dei cilindri di sollevamento permette di ottenere una visibilità ottimale attraverso il montante. I nuovi carrelli possono raggiungere una velocità di sollevamento di 0,55 m/s, con un incremento del 41% rispetto alla serie precedente (0,7 m/s senza carico, con un miglioramento del 27%). Anche la velocità di abbassamento senza carico è stata incrementata del 22% rispetto ai modelli precedenti fino a raggiungere 0,55 m/s. Per allineare il più possibile il consumo energetico alla produttività, è possibile selezionare una tra le tre differenti pa-

rametrizzazioni dinamiche di guida: “Performance”, per la massima produttività, “Efficiency”, per combinare le prestazioni con l’efficienza energetica, ed “Economy” per le applicazioni più leggere. Il design del carrello retrattile è stato progettato attorno all’operatore e al posto di guida, ruotato di 90°. Grazie alla combinazione della doppia pedaliera Linde e dello sterzo a 180°, i carrelli retrattili possono girare velocemente e con precisione anche in spazi ridotti. Ciò significa: raggio di volta ridotto al minimo e massima manovrabilità nei corridoi. L’elevato livello di affidabilità rappresenta una priorità assoluta per l’operatività di un carrello. ed il tempo di inattività deve essere sempre ridotto al minimo. Per questo motivo Linde ha ulteriormente migliorato l’accesso ai componenti per la manutenzione, rendendo gli interventi più veloci ed efficienti. Gli operatori influenzano significativamente le prestazioni dei carrelli. Per queste ragioni, Linde ha prestato molta attenzione al miglioramento dell’ergonomia. Le migliorie introdotte riducono lo stress per il conducente e contribuiscono a salvaguardare la sua salute. Gli operatori possono regolare la console di comando, il volante, il display, i joystick e il bracciolo, in modo da adattare perfettamente il posto di guida alle proprie esigenze. Le vibrazioni causate da superfici irregolari, dossi o pavimentazioni danneggiate vengono ridotte al minimo grazie a un sedile ammortizzato ad aria. In relazione al peso dell’operatore, è anche disponibile il posizionamento automatico ottimale della corsa del sedile. Inoltre, ammortizzazione all’avanguardia proteggono l’operatore da urti e colpi e la cabina, isolata dal telaio, evita la trasmissione delle vibrazioni. I carrelli possono essere equipaggiati con il nuovissimo tettuccio panoramico in vetro antisfondamento che protegge l’operatore dalla caduta accidentale di oggetti e consente una visuale superiore senza alcun ostacolo. Sistemi di sicurezza supplementari, alcuni dei quali in opzione, includono la protezione addizionale all’altezza delle spalle, il dispositivo Linde BlueSpot con tecnologia a led che informa preventivamente tutto il personale nelle vicinanze cir-

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MERCATO ca l’imminente uscita del carrello dal corridoio e i quattro sistemi di frenatura indipendenti, che garantiscono spazi di frenatura ridotti anche nei casi di emergenza. Molte delle nuove funzioni e delle innovazioni del carrello retrattile sono già incluse nella versione di serie. Esterno della sede della nuova filiale diretta di Linde Material Handling Italia a Castel Maggiore, nei pressi di Bolo-

gna, destinata al servizio dei clienti delle Province di Bologna, Ravenna, Forlì Cesena, Pesaro Urbino, Rimini e Repubblica di San Marino La nuova generazione di carrelli retrattili Linde R14/R20 comprende modelli con portata da 1,4 t a 2 t, raggiungono un’altezza di 13 m e si caratterizzano per molteplici innovazioni tecniche e per l’ergonomia.

Cinquant’anni di Flygt in Italia Una lunga storia di innovazioni tecnologiche, di passione e di collaborazione con i clienti per raggiungere insieme l’eccellenza tecnica e gestionale degli impianti

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er molti anni quella che oggi è Xylem Water Solutions è stata identificata dal mercato con il nome del suo marchio più conosciuto: Flygt. Tutti sanno che Flygt ha inventato la pompa sommergibile, risolvendo molti dei problemi del pompaggio di acque cariche, con un successo di mercato immediato e duraturo, che ha ridefinito i concetti tecnici base del pompaggio. La storia dell’azienda svedese in Italia comincia il 29 aprile del 1963 con la creazione a Milano della società Flygt Italia SpA. Le prospettive sono subito interessanti, soprattutto nei cantiere, dove le elettropompe sommergibili, così efficienti per mantenere asciutti gli scavi, semplici da installare e da spostare all’interno del cantiere, riscuotono immediato successo. Fin dall’inizio la ricerca e lo sviluppo continuo di prodotti e tecnologie innovative è una costante di tutte le scelte aziendali. Già nel 1968 la nuova potentissima pompa da drenaggio B 2250, ancora oggi in produzione, viene presentata alla 46° Fiera Campionaria e ottiene un immediato riscontro da parte del mercato. L’innovazione epocale arriva però con l’estensione del concetto di “pompa sommegibile” anche alla realizzazione delle stazioni di sollevamento fognario. I vantaggi in termini di riduzione dei costi, semplicità d’installazione e gestione sono talmente evidenti che presto questa soluzione diventa uno standard per questa tipologia di impianti. Nel 1977 un'altra invenzione Flygt che cambierà gli standard del mercato nel settore del trattamento delle acque reflue. Arriva il primo mixer sommergibile: una macchina molto efficiente e che permette grandi risparmi energetici, molto silenziosa e robusta, estremamente versatile e può essere installata senza problemi in ogni tipo di vasca senza svuotarla. Nello stesso periodo i Tecnici di Flygt Italia realizzano il sistema di aerazione meccanica Flo-Get che si evolverà poi in diverse versioni negli anni successivi. L’innovazione non si ferma neppure nel settore del pompaggio con le nuove pompe sommergibili ad elica utiliz-

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zate come idrovore per portate fino a 5 m3/s. La loro installazione è molto semplice perché basta calarle all’interno di un tubo-contenitore e sono pronte a entrare in servizio. La produzione in serie di queste pompe ha permesso di standardizzare i particolari costruttivi semplificando la progettazione, sia dei nuovi, che nella riconversione di vecchi impianti. Risalgono al 1981 le prime tre pompe idrovore 7080 da 110 kW installate nell’impianto idrovoro di San Michele al Tagliamento. Naturalmente non è possibile citare nel dettaglio il grande numero di impianti a cui Flygt Italia ha fornito macchinari e apparecchiature, ma la filosofia aziendale, che sta alla base del lavoro di tutti questi anni, è sempre la ricerca continua delle soluzioni tecniche, economiche e gestionali più vantaggiose. È questa una caratteristica che da allora non si è mai modificata, la costante collaborazione con i clienti insieme ai quali si è sempre cercato di trovare la soluzione innovativa più efficiente ed efficace per ottimizzare i loro impianti di sollevamento o depurazione. Il rapporto di collaborazione tra Flygt ed utilizzatore finale non si conclude con la vendita, ma prosegue lungo tutto il ciclo di vita del prodotto. L’assistenza continua e le manutenzioni programmate periodiche sono garantite dai 3 Centri service e le 67 Officine Autorizzate, in modo che le pompe Flygt mantengano inalterate nel tempo le loro prestazioni al massimo dell’efficienza. Anche le stazioni di pompaggio diventano la soluzione per risolvere problemi storici di allagamento in alcune citta come Roma, dove oltre 30 impianti di sollevamento di grosse dimensioni lungo i fiumi Tevere e Aniene hanno risolto il problema degli allagamenti periodici e il recapito delle acque reflue ai depuratori. Efficienza e rapidità di intervento di Flygt Italia, in supporto alla Protezione Civile, sono stati risolutivi durante le alluvioni come con lo svuotamento del Lago di Pola nel 1987 in Valtellina, l’intervento di pompaggio del lago effimero


nel ghiacciaio sul Monte Rosanel 2002, l’alluvione di Capoterra in Sardegna nel 2008 o l’intervento per lo svuotamento della linea 3 della Metropolitana Milanese allagata dall’esondazione del torrente Seveso nel 2010. Sono anni in cui diventa anche importante l’aggiornamento di vecchie stazioni di pompaggio e le pompe Flygt vengono utilizzate per sostituire le vecchie idrovore nella “Bonifica Agro Pontino” e nell’Agro Romano. Nel 2001 Flygt introduce ancora una volta una pompa talmente innovativa da rappresentare negli anni che seguiranno un punto di riferimento per il pompaggio di acque reflue: è la pompa N con una girante inintasabile a elevato rendimento in grado di pompare senza problemi reflui fognari contenenti solidi di dimensioni rilevanti. Il successo è immediato e i risultati misurabili sia come riduzione effettiva dei consumi energetici che come drastica riduzione dei costi per gli interventi di manutenzione e sbloccaggio delle pompe. Contemporaneamente i sistemi di telecontrollo Flygt vengono sempre più utilizzati per automatizzare le reti di stazioni di sollevamento distribuite sul territorio conferendo all’Ente Gestore un controllo totale su loro funzionamento. Nel 2008 cambia nome e diventa ITT Water & Wastewater

riunendo in un’unica società il marchio Flygt, Sanitaire per i sistemi di aerazione a bolle fini, Leopold per la filtrazione, Wedeco per gli impianti UV e ozono e Godwin per le pompe per drenaggio con motore diesel o elettrico dalle caratteristiche di prestazione superiori. Prosegue e si sviluppa ulteriormente anche il Dewatering & Noleggio, un servizio in più, che propone soluzioni complete per il drenaggio e la realizzazione di bypass con motopompe autoadescanti e sistemi wellpoint. Nel 2011 nasce, dallo spin-off del gruppo ITT, la nuova società Xylem Water Solutions e, ancora una volta, cambia il nome per adeguarsi alle rinnovate ambizioni del gruppo che, avendo deciso di dare completa autonomia al settore operativo sull’intero ciclo dell’acqua, si pone a livello mondiale come entità esclusivamente orientata a questo bene sempre più prezioso. Nel 2012 arriva un nuovo caposaldo della tecnologia Flygt: Flygt Experior, non un semplice prodotto ma un sistema per ridurre del 30% i consumi di energia per il funzionamento delle stazioni di pompaggio delle acque reflue con l’idraulica N adattiva, motori ad alta efficienza e l’innovativo sistema di controllo basato sulla variazione della frequenza con funzioni avanzate chiamato Smart Run.

Caprari, elettropompe verticali multistadio Lanciata una nuova linea di prodotti in linea con la direttiva Erp-EcoDesign, performanti dal punto di vista dell’efficienza energetica

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al primo gennaio 2013 è entrata ufficialmente in vigore la Direttiva 2009/125/CE, meglio conosciuta come Direttiva ErP–EcoDesign, che impone a tutti i costruttori di pompe di immettere sul mercato prodotti sempre più performanti dal punto di vista dell’efficienza energetica. Caprari ha lanciato la nuova gamma di elettropompe verticali multistadio in acciaio inox stampato con bocche di ingresso/uscita in-line. Questa nuova serie garantisce elevata efficienza dei gruppi elettropompa ai vertici del settore, un prodotto qualitativamente al top e una gamma estesa che soddisfa tutte le esigenze applicative. I motori accoppiati alle nuove idrauliche sono in classe di efficienza IE2, secondo la classificazione prevista per i motori di superficie normalizzati contenuta nel Regolamento 640/2009. I rendimenti della serie CVX Energy sono in linea o migliori di quelli della migliore concorrenza. Costruttivamente le macchine si caratterizzano per robustezza, inossidabilità e protezione delle parti massive: tutte le parti a contatto con il liquido sono in acciaio inox, le

parti massive in ghisa sono protette e verniciate per cataforesi. Le macchine hanno tutte le certificazione per l’impiego in acqua potabile secondo le diverse legislazioni nazionali. È stato inoltre affinato il progetto delle flange che, per facilitare il collegamento alle tubazioni, sono di tipo flottante, offrendo così maggior facilità d’installazione. Caprari ha introdotto la configurazione delle elettropompe CVX Energy con CapDRIVE integrato: il variatore di frequenza evoluto e intelligente direttamente montato sulla macchina. Il gruppo Caprari è tra le principali realtà internazionali nella produzione di pompe ed elettropompe centrifughe e nella creazione di soluzioni avanzate per la gestione del ciclo integrato dell’acqua. Grazie al know-how esclusivo e diversificato, offre le più avanzate ed efficienti soluzioni per le principali esigenze idriche: dalla captazione nei pozzi profondi al sollevamento delle acque reflue e di drenaggio, dall’alimentazione e distribuzione idrica nei settori civile, industriale e agricolo alle più svariate applicazioni nel trattamento delle acque.

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RECENSIONI IL PRIVATE INSURANCE IN PRATICA

A cura di A. Deiana e B. Zanaboni Prefazione di Biagio Massi Ed. Gruppo24Ore 2012 Euro 25,00 Gli italiani sono restii a programmare il futuro. Tendono a essere un po’ fatalisti e ad affidarsi al destino, ignari di rischi che potrebbero cambiare anche drasticamente le proprie sorti. Eppure i passaggi generazionali sono all’ordine del giorno, le situazioni familiari si fanno sempre più complesse. Tutto ciò dovrebbe far riflettere… e agire. Come? In molti casi sottoscrivendo una polizza, come dimostra questo libro. Dopo Il Private Insurance del 2009, AIPB propone un manuale che illustra a private banker, consulenti e potenziali clienti come le polizze possono proteggere patrimonio e tenore di vita nel tempo e nelle generazioni. Accanto a un’analisi puntuale del settore e delle possibilità di sviluppo, il libro si concentra sui bisogni di manager, professionisti e imprenditori a cui le polizze possono dare risposta. AEC Master Broker è sponsor dell’iniziativa editoriale e in pari tempo ha contribuito alla redazione dello stesso volume.

MANAGEMENT DEI SERVIZI PUBBLICI Per lo sviluppo competitivo e la crescita del sistema paese

A cura di S. Cherubini e A. Padula Prefazione di G. De Rita Ed. FrancoAngeli 2012, Euro 36,00 L'importanza dei servizi pubblici per la crescita di un paese a livello economico, sociale, tecnologico e per la sua competitività è ormai riconosciuta sia dagli studiosi sia dagli operatori. L'impostazione complessiva del lavoro combina la dimensione concettuale più aggiornata con quella pratica-operativa così da risultare interessante e funzionale sia a chi vuole potenziare le proprie conoscenze, a partire dagli studenti universitari, sia a chi cerca spunti operativi per favorire il reale conseguimento di risultati significativi. I servizi pubblici sono fattore di produttività per le imprese e di qualità della vita per i cittadini. Questo libro vuole contribuire ad accelerare questa evoluzione, cercando di sfatare alcuni tabù, come quello del necessario orientamento al mercato di tutti i servizi pubblici, siano essi erogati dalla pubblica amministrazione o dai concessionari.

L’ORGANIZZAZIONE DAVVERO ECCELLENTE. I 25 errori da evitare

PUBBLICITTÀ. Forme pubblicitarie del moderno

A cura di S. Antonioni Ed. FrancoAngeli 2012 Euro 18,00

A cura di S. Greco Ed. FrancoAngeli 2012 Euro 15,00 Una guida pratica per consentire alle piccole imprese di evitare i più diffusi errori che ne compromettono la qualità dei prodotti e dei servizi. Perché se è vero che “sbagliando s’impara” è altresì vero che “saperlo prima è meglio”! L'organizzazione davvero eccellente è quella utile, utilizzabile e desiderabile per chi ci lavora, per chi ne acquista prodotti e servizi e per l'ambiente. L'eccellenza nelle organizzazioni, infatti, rischia di rimanere un'astratta idea-mito se non viene ancorata alla concretezza delle competenze, alla qualità dei prodotti e dei servizi e soprattutto a prassi manageriali orientate alla prevenzione di quegli errori - di cui l'autore ne evidenzia i venticinque più diffusi e nello stesso tempo più pericolosi - che possono compromettere lo sviluppo dell'azienda o la sua stessa esistenza.

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La pubblicità è in crisi, la pubblicità è finita, la pubblicità è ripetitiva. Questo il giudizio espresso da molti non addetti ai lavori. Come si sta trasformando la comunicazione di carattere promozionale, quali sono i nuovi abiti che indossa per cercare di apparire sempre seduttiva e coinvolgente? Oggi più che mai vale la pena chiederselo ripercorrendo le principali tappe evolutive che hanno interessato le teorie della comunicazione, dei media e della pubblicità. Vale la pena, inoltre, interrogarsi sull'attualità e sulla validità del concetto di persuasione, che generalmente si ritiene sia lo scopo principale della pubblicità. Il nodo centrale, infatti, pare essere proprio questo: il modo di interpretare la pubblicità - da parte degli studiosi - e nel contempo di farla - da parte di chi ci lavora - necessita di un ripensamento sia dei paradigmi interpretativi, sia della pratica professionale, in maniera che non sia più concepita come un'attività che abbia lo scopo di ottenere risultati sulle persone ma con le persone.

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DARE FORMA E SENSO AI PRODOTTI. Il contributo del design ai processi d'innovazione

A cura di L. Rampino Ed. FrancoAngeli 2012 Euro 19,00 Che cosa ha a che fare il design con l'innovazione? Nonostante l'intenso dibattito dell'ultimo decennio su questo tema, la risposta alla domanda non è né banale né scontata. Proprio a partire dall'analisi di tali debolezze inizia questo libro, il cui obiettivo è chiarire - prima di tutto ai designer - il contributo che il design può dare all'innovazione di un prodotto. Per questa ragione, il testo offre un resoconto dei principali strumenti utili per sostenere le varie fasi del processo creativo. I primi due capitoli sono dedicati a una definizione ragionata dei due termini chiave: design e innovazione. Gli ultimi due capitoli analizzano come si svolga nelle aziende lo sviluppo di prodotti innovativi e il ruolo che il design può assumere in tale processo. Infatti, il successo di un'innovazione guidata dal design dipende, oltre che ovviamente dalla qualità del designer, dalla qualità del rapporto che si stabilisce tra designer e impresa.

TECNICHE DI COMUNICAZIONE Per gli Istituti Professionali Servizi commerciali

A cura di I. Porto, G. Castoldi Ed. Hoepli 2012 Euro 25,00 Il testo è diviso in quattro moduli secondo un preciso percorso di apprendimento: dalle nozioni fondamentali relative alla comunicazione fra le persone, si passa all’analisi della comunicazione compiuta dai mass media e all’influenza della relazione sulla comunicazione, per concludersi con le indicazioni su come può essere gestita, alla luce di quanto appreso nei moduli precedenti, la comunicazione aziendale. In appendice è affrontato il tema della compilazione del curriculum vitae e della gestione dei colloqui da sostenere nella ricerca di lavoro. La trattazione è organizzata in paragrafi brevi ed è arricchita di numerosi esempi che si riferiscono all’esperienza diretta degli studenti. L’opera si caratterizza per la chiarezza espositiva e per il linguaggio, volutamente piano e colloquiale. Le numerose illustrazioni e gli schemi riassuntivi hanno la funzione di sintetizzare le nozioni fornite e di evidenziare il percorso logico seguito.


NEWS Climatizzatori inverter

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riston Thermo presenta Kyris, nuovo climatizzatore 3D Inverter che precorre i tempi dettati dal Regolamento ErP e con ben quattro anni di anticipo ottiene la Classe di efficienza A++. Con la nuova tecnologia sono assicurati un maggiore risparmio energetico, il controllo e la contemporanea modulazione di tutti i principali parametri del climatizzatore. Il design è elegante e lineare, ma sempre pensato per una pronta accessibilità. Il prodotto è disponibile nei modelli con potenza da 3 kW e 3,5 kW. L’assoluta novità Ariston 2013 è un sensore di presenza intelligente, in grado di rilevare i movimenti delle persone in una stanza. Se non viene rilevata alcuna presenza nell’ambiente climatizzato, il sistema attiva la modalità di funzionamento di risparmio energetico. Il climatizzatore nasce con un filtro predisposto: basta acquistare l’olio essenziale della fragranza preferita, metterne alcune gocce sul filtro, e si può deodorare l’ambiente attraverso un originale diffusore di fragranza che emana un gradevolissimo aroma. Con la funzione Follow Me è possibile un controllo più puntuale del-

Colonnine luminose

E

aton presenta una nuova serie di colonnine luminose modulari in due versioni: “SL7” (diametro 70 mm) ed “SL4” (diametro 40 mm). Si possono combinare fino a 5 moduli in un’unica colonnina. L’uso di led (a scelta a 24, 120 e 230 V) rende le colonnine

la temperatura. Con il telecomando, che diventa un termostato grazie al sensore integrato, è possibile far funzionare il climatizzatore in relazione alla temperatura effettiva rilevata nel punto dell’ambiente in cui il telecomando è posizionato. Il filtro Platinum rimuove batteri, muffe e previene le cause delle comuni allergie, catturando gli allergeni presenti nell’aria e rompendo la loro struttura. Per ognuna delle tre velocità base (high, med, low) il climatizzatore dispone di ulteriori tre sottolivelli di velocità impostati automaticamente. Questi, sommati alle velocità delle funzioni deumidificazione, turbo e silence, consentono di disporre in tutto di ben 12 velocità del flusso d’aria. La funzione Memory permette di impostare e memorizzare sia la temperatura che la velocità della ventola (anche la funzione Sleep, se attivata) per garantire maggior comfort alla successiva accensione. www.ariston.com

Telefono cellulare a sicurezza intrinseca

E

com presenta una nuova generazione di telefoni cellulari GSM 07 per zone 2/22. Si tratta di apparecchi basati sulla piattaforma dell’Ex-Handy 07 Ex-GSM 07 e sono ideali per l’uso nelle aree a rischio di esplosione. Inoltre, si caratterizzano per la flessibilità delle funzioni, l’autonomia e il display a elevato contrasto. Le principali caratteristiche tecniche sono: reti supportate Triband; GSM 900 / 1800 / 1900 MHz: trasferimento dati GPRS & EDGE classe 12; display LCD da 5 cm (2 pollici) (240 × 320 pixel); batteria Li-Ion 1950 mAh; dimensioni: 126 × 60 × 25 mm; peso circa 200 g; temperatura di lavoro da -20 a +55 °C; grado di protezione IP68; certificazioni: Atex, II 3G Ex ic IIC T4 Gc, II 3D Ex ic IIIB T130°C Dc IP5X. www.ecom-ex.com

Dispositivo per la sicurezza molto visibili. La gamma di segnalazioni ottenibile è amplissima: scelta tra 6 colori (rosso, giallo, verde, blu, bianco e arancione/ambra), a luce continua, flash, strobe e multistrobe. I segnalatori acustici hanno fino a 8 differenti tonalità per distinguere chiaramente i diversi stati da segnalare e possibilità di regolazione del volume fino a 100 dB. Il nuovo sistema a baionetta e innesto rapido semplifica le operazioni perché consente di smontare e rimontare a scatto la colonnina, realizzando in un unico gesto le connessioni meccanica ed elettrica. Tutte le colonnine sono robuste e hanno grado di protezione IP66.

“PSS4000” della Pilz Italia è un sistema per tutte le funzioni di automazione. Riunisce infatti le funzioni standard, di sicurezza, motion control, diagnostica e visualizzazione in un unico dispositivo, che permette di programmare operando da una piattaforma di controllo con elevate prestazioni. Si caratterizza per semplicità d’utilizzo grazie alla disponibilità di

www.eaton.eu

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NEWS linguaggi di programmazione conformi a IEC 61131-3 all’interno della piattaforma di gestione e programmazione Pilz Automation Suite. Lo strumento consente di realizzare una soluzione di automazione altamente decentrata, ma gestita centralmente, con i vantaggi di tempi di reazione rapidi, elevata disponibilità e flessibilità. Il collegamento dei dispositivi e la comunicazione avvengono tramite SafetyNET p, Real Time Ethernet di sicurezza. www.pilz.it

Tubi per trasporto di petrolio e gas

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tubi prodotti da lamiere placcate metallurgicamente per co-laminazione sono un’ottima scelta tecnica ed economica per il trasporto di petrolio e gas. Al riguardo Allied International, che riunisce unità produttive e commerciali nel mondo garantendo il ciclo completo di produzione, stoccaggio e commercializzazione di ogni tipologia di fitting e piping per i mercati dell’energia, presenta i suoi prodotti claddati e la sua Unità Gieminox Tectubi Raccordi Welded Pipes Division, uno dei pochi produttori a livello mondiale di tubi placcati saldati longitudinalmente, in acciaio inossidabile, duplex, superduplex e leghe di nichel. Si tratta di tubi placcati meccanici (lined) e metallurgici (clad) fino a 12 m di lunghezza, ottenuti grazie ad avanzate tecnologie di produzione. Affrontano il severo controllo del diametro interno, per garantire condizioni ottimali nel fit-up di saldatura e purezza della passata di radice, in modo da soddisfare le tolleranze più strette, fino a ±0,25 mm alle estremità dei tubi. www.allied-group.com

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Controllori di sicurezza modulari

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e e r presenta la linea di controllori di sicurezza modulare “Mosaic”, in grado di concentrare in un unico dispositivo la gestione delle funzioni di sicurezza di una macchina o di un impianto. La linea è stata ora arricchita con i modelli: “MOR4”, “MU1” ed “MU2”. Il modulo MOR4 comprende 4 relè di sicurezza con contatti guidati, le cui uscite possono essere configurate, tramite il software MSD, come 4 uscite mono-canale in categoria di sicurezza 1 o 2 o 2 uscite bi-canali in categoria 4. Integra 4 ingressi per feedback esterni. Il modulo “MOR4 S8” dispone inoltre di 8 uscite di stato programmabili. I moduli MV1 e MV2 consentono il controllo in sicurezza della velocità di due assi indipendenti. Possono controllare: velocità zero, massima, range di velocità e direzione di movimento. Il software MSD permette di configurare fino a 4 soglie di velocità per ogni uscita logica (asse). Possono essere collegati encoder incrementali del tipo TTL, HTL o Sin/Cos e proximity PNP/NPN. www.reer.it

Servoazionamenti integrati

L

a serie “Lexium ILM 62” fa parte dei servoazionamenti PacDrive 3 di Schneider Electric che, insieme ai servoazionamenti per armadio di controllo (serie LXM 62), sviluppano un concetto di soluzioni multiasse con unità dotate di software reciprocamente compatibili. I servomoduli (flangia 70, 100 e 140 mm) e i drive singoli e doppi sono azionati dallo stesso alimentatore centrale. Cavi ibridi collegano contemporaneamente il bus di azionamento dal controller, passando per l’alimentatore, e il bus DC che lega l’ar-

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madio con i servomoduli a bordo macchina. I cavi possono essere usati con scatole di distribuzione per creare strutture lineari, ad albero o un mix delle due varianti. Inoltre, vi è un modulo di connessione per collegare la prima scatola di distribuzione di una rete di ILM 62 a un alimentatore, che è anche componente del sistema multiasse. L’integrazione porta vantaggi anche per le funzioni di sicurezza in configurazioni con più servomoduli, permettendo di integrare i disegni di sicurezza EN 954-1 Categoria 3 o EN 13849/PLd. www.schneider-electric.it

Analizzatori di spettro

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e k tronix ha ampliato la gamma di analizzatori di spettro introducendo due nuovi modelli con tecnologia DPX che permette l'acquisizione veloce dell'intero range da 1 Hz a 26,5 GHz e la possibilità di catturare segnali con durata di 3,7 µs. Inoltre, c’è possibilità di trigger su qualsiasi segnale visualizzato sullo schermo e di catturare rapide variazioni di frequenza e ampiezza, di analisi correlate nel dominio del tempo e della frequenza (analisi del segnale acquisito in ampiezza, fase, frequenza e modulazione). RSA5000” (nella figura)combinano le migliori prestazioni della categoria RF fino a 110 MHz di larghezza di banda con la terza generazione della tecnologia DPX, che arriva a processare fino a 292.000 spettri al secondo. Il range di frequenza va da 1 Hz a 3, 6,2, 15, 26,5 GHz, La larghezza di banda real time è 25 MHz standard (opzionale 40, 85, 110 MHz) con 100% di probabilità di cattura di eventi con durata minima di 31 µs, 24 µs, 5,8 µs ed SFDR fino a -78 dBc www.tek.com


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High Flow Line è la nuova linea di prodotti e soluzioni dedicata al pompaggio di grandi portate d’acqua. I prodotti di questa gamma sono interamente concepiti, ingegnerizzati e costruiti per rispondere a tutte le esigenze di pompaggio, con una scelta che permette ai progettisti e agli utilizzatori di ottimizzare prestazioni e costi di esercizio. Sono prodotti studiati per garantire altissimi livelli di efficienza, durata e affidabilità.

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NEWS Analizzatore di umidità

L’

analizzatore di umidità a canale singolo “dew.IQ” di GE Measurement & Control è stato progettato per un utilizzo con le consolidate sonde della serie M dell'azienda o con la nuova sonda IQ, in grado di rilevare cambiamenti di parti su miliardo nella concentrazione di umidità. L'analizzatore include un'interfaccia utente intuitiva. L'orologio in tempo reale e il data logger permettono il monitoraggio della performance e una efficiente funzionalità di ricerca guasti. La sonda IQ. è caratterizzata da un modulo elettronico integrale che memorizza i dati di calibrazione nel sensore e comunica con l’analizzatore digitalmente per mezzo di un doppino intrecciato standard. Tutte le sonde utilizzano un sensore all'ossido di alluminio in grado di funzionare a pressioni di processo che vanno dal vuoto a 345 bar. Ciò garantisce una misurazione affidabile con il sensore installato sul punto di misurazione e l’analizzatore posizionato nella sala dell'analizzatore, che può essere a un'elevata distanza. www.ge.com

Pompa di calore in armonia con l’ambiente

S

chüco Italia presenta una pompa di calore da 100 litri ecocompatibile e ad alto rendimento energetico, pensata sia come prodotto unico, sia come soluzione integrata con un impianto fotovoltaico. L’energia elettrica richiesta è soltanto quella necessaria per far funzionare il ventilatore che cattura l’aria e il compressore che fa circolare il flui-

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do frigorigeno nel circuito. Grazie alla possibilità di connessione e dialogo tra la pompa di calore e l’inverter Schüco, è possibile utilizzare l’energia fotovoltaica per il riscaldamento dell’acqua. Questa funzione viene attivata automaticamente nelle ore diurne, quando l’impianto sta producendo energia e spesso in assenza delle persone che abitano l’edificio, sfruttando al massimo le potenzialità del sistema e in quasi totale autonomia dalle rete. Maggiori infatti sono i consumi dell’abitazione durante la produzione di energia fotovoltaica, maggiori i benefici dati dall’impianto. La nuova pompa di calore è semplice da installare. Dotata di sistema di montaggio a parete e grazie alle dimensioni compatte non richiede grandi spazi e può essere installata anche in abitazioni prive di locale termico. www.schueco.it

Maniglia di sicurezza

T

ritecnica presenta la nuova maniglia multifunzionale di sicurezza “Euchner ESL” per la chiusura e il controllo di posizione dei ripari di protezione di macchine e impianti. Il dispositivo è realizzato con una maniglia metallica con robusta battuta di fermo in cui è integrato un sensore di sicurezza a transponder che ne permette l’utilizzo anche in ambienti gravosi secondo la norma EN ISO 13849-1. Infatti, le nuove maniglie sono conformi alla categoria 4 e al PLe e garantiscono il massimo livello di protezione anche contro le manomissioni. Inoltre, nelle versioni con centralina elettronica integrata è possibile collegare in serie sino a 20 sistemi ESL. Ogni maniglia è equipaggiata con 2 led ad alta visibilità che permettono la visualizzazione dello stato e la diagnostica in modo semplice e rapido. La forma compatta e il particolare design ne permettono la facile installazione sui profili standard, nonché l’utilizzo su porte incer-

L’Industria Meccanica - Maggio/Giugno 2013

nierate sia a destra che a sinistra. Il collegamento elettrico avviene per mezzo di un connettore M12 che può essere ruotato di 180° per permettere il montaggio anche su porte con cerniere in posizioni opposte. Un dispositivo di chiusura a chiave impedisce l’apertura accidentale del riparo. www.tritecnica.it

Condizionatori d’aria locali

P

er ridurre gli elevati consumi elettrici dei climatizzatori e dei ventilatori, l’Unione Europea ha emanato il Regolamento 6 marzo 2012, n. 206/2012 UE in applicazione della Direttiva ErP 2009/125/CE che prevede specifiche tecniche per la progettazione ecocompatibile da applicare ai condizionatori d'aria alimentati da rete elettrica con capacità frigorifera (o capacità calorifera, se non possiede la funzione di raffreddamento) nominale minore o uguale a 12 kW. In applicazione della nuova normativa Vortice ha adeguato la serie dei condizionatori d’aria locali “all in one” Vort-Kryo Polar. Gli apparecchi sono in classe A e dotati di doppia modalità di funzionamento: aria/aria e acqua/aria (adiabatica); quest’ultima garantisce maggiori capacità refrigeranti e un significativo miglioramento dell’efficienza energetica. Le principali specifiche di prodotto sono: 4 modalità di funzionamento (automatico, raffrescamento, deumidificazione, ventilazione); gas refrigerante R 410 A; timer programmabile; funzione “sleep” che ottimizza i consumi notturni; comandi elettronici con display LCD e telecomando a infrarossi per il controllo a distanza; sistema di scarico continuo che trasforma automaticamente la condensa in vapore che viene poi espulso all’esterno; sistema di filtri antipolvere facilmente accessibili e lavabili. www.vortice.com


Interruttori di manovrasezionatori

Rivelatore di composti organici volatili

A

“I

BB ha ampliato e migliorato la gamma degli interruttori di manovra-sezionatori “OTDC”, capaci di interrompere correnti continue da 100 a 250 A a 1000 V c.c. con soli due poli e dimensioni molto compatte (113 × 126 mm). Questi dispositivi garantiscono il necessario isolamento galvanico e nel mercato del fotovoltaico sono utilizzati come interruttori di manovra sezionatori per la disconnessione di ogni stringa, del quadro di campo e come sezionatori generali del lato c.c. La soluzione tecnologica brevettata DMB (Dual Magnetic Breaking) costituisce un’innovazione nel settore delle applicazioni in corrente continua, poiché ha permesso di progettare delle camere spegniarco per ottimizzare il potere di interruzione dell’arco elettrico e il sezionamento delle linee (positiva e negativa) con soli due poli. La nuova gamma di OTDC include 4 taglie elettriche da 100 A, 160 A, 200 A, 250 A (categoria DC-21B) a 1000 V c.c., conformi alla norma IEC 60947-3 e due taglie da 100 A e 200 A conformi alla norma americana UL98B. La tecnologia impiegata consente di offrire prestazioni più elevate con la taglia fisica da 1500 V c.c. in versione tripolare. Il design simmetrico permette al meccanismo di manovra di essere situato tra i poli o sul lato dell’interruttore; speciali versioni tetrapolari possono essere realizzate per applicazioni a doppio circuito (2 × 1000 V c.c.). www.it.abb.com

onScience Gas C h e c k TVOC”, commercializzato da Crami Group, è il primo strumento fisso PID (Atex) per la rilevazione continua e la misura dei composti organici volatili (VOC). È semplice da montare e, grazie all’uscita analogica 4-20 mA, può essere inserito agevolmente in un sistema di controllo. Le principali caratteristiche tecniche sono: sensore di rilevazione lampada PID 10,6 eV con tecnologia brevettata; sicurezza intrinseca II 2 G EEx ia T4 e IECEx; alimentazione da 5 a 28 V c.c., max 65 A; campo di misura 0,1–100 ppm, 1-1000 ppm selezionabile; monitoraggio a diffusione; tempo di risposta con sensore T90 meno di 5 s, con rivelatore 1 min come standard; accuratezza 0-100 ppm inferiore al 2%, 100-1000 ppm inferiore al 5%; linearità 0-100 ppm superiore al 98%; calibrazione ad accesso magnetico, con accessorio KIT 100 ppm con isobutilene; campo di lavoro con temperatura da -20 a +50 °C e 0-95% di umidità. www.crami.it

Saldatrici portatili

L

e nuove saldatrici portatili a inverter “Caddy® Mig C160i” e “C200i”di Esab sono compatte, leggere e potenti. Entrambe sono state sviluppate per la massima semplicità d’uso: basta impostare lo spessore del materiale e i parametri di saldatura sono regolati automaticamente. La dotazione standard delle macchine comprende la torcia con cavo da 3 m, il cavo di alimentazione da 3 m, il tubo di alimentazione per il gas di protezione, il cavo di massa con morsetto e cinghia a tracolla per il trasporto, una bobina contenente 1 kg di filo Esab per saldatura OK Autrod 12.51. Il modulo ad alta efficienza PFC (Power Factor Correction) migliora l’efficienza energetica con il risultato che il 30% in più di energia è effetti-

vamente disponibile per la saldatura, a parità di potenza dissipata rispetto alle macchine convenzionali. www.esab.it

Catene portacavi

C

on la serie di prodotti “R4.1-Light”, Igus presenta catene portacavi chiuse specificam e n t e progettate per l'impiego su macchine utensili, che combinano caratteristiche di stabilità, tenuta e rapidità di montaggio con un peso ridotto. Le catene sono disponibili nelle versioni con altezza interna di 38 mm, 31 mm e 48 mm. In tutte le misure possono contare su un vano interno molto liscio. I vari componenti della separazione interna contribuiscono a migliorare la protezione dei cavi da abrasione e usura mentre il design esterno del coperchio garantisce una riduzione delle aperture fra le maglie e quindi una migliore tenuta della catena, consentendo un'ottima protezione dei cavi anche dopo milioni di cicli. Le nuove catene offrono anche la possibilità di apertura su ambo i lati (cosa che semplifica il montaggio dei cavi), un'altissima stabilità (fino a 26 kg di carico al metro) grazie a un collegamento perno/foro che consente un'ottima resistenza alla torsione e un doppio dente di fermo con ampie superfici in grado di distribuire il carico in modo ottimale. www.igus.it

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NEWS Monitor per ambienti industriali

P

epperl+Fuchs presenta un nuovo monitor della serie VisuNet 922 con schermo da 22”, ampliando la gamma che comprendeva due modelli, da 15” e da 19”. Realizzato per resistere agli urti, alle vibrazioni e ai lavaggi ha classe di protezione IP66, che indica la completa protezione contro polveri e acqua (escluso l’immersione). È certificato per aree pericolose Classe I, Div. 2.

Inoltre è idoneo per installazione in zona 2 secondo la classificazione Atex. Il monitor è inserito in un alloggiamento resistente e compatto di tipo 4/4X in acciaio inossidabile 316 L, oppure verniciato, con giunture saldate in modo continuo e accuratamente molate. La custodia, con elevata resistenza meccanica, dissipa il calore prodotto all’interno senza dover ricorrere a dispositivi di ventilazione o raffreddamento. Altri vantaggi sono: elevata risoluzione di 1680 × 1050, WSXGA, ampio spazio per la visualizzazione, superfici inclinate per impedire il ristagno dell’acqua, tastiera resistente agli agenti chimici; design privo di spigoli vivi; ventola di raffreddamento. La temperatura di esercizio va da -20 a +50 °C.

che offrono un risparmio energetico superiore al 45% rispetto ad altre unità sul mercato e una considerevole riduzione delle emissioni di CO2, grazie soprattutto alla funzione di controllo “eco-mode control”, che permette una gestione del clima mirata alle reali esigenze. Il concetto Blue “e” trova applicazione nel nuovo TopTherm Chiller, sviluppato come soluzione standardizzata dedicata ai mondi dell'automazione industriale e dell’IT e caratterizzata da una struttura modulare e da un design che assicura una superficie di ingombro minima e una notevole facilità di montaggio, manutenzione e sostituzione di moduli con potenza frigorifera diversa. Rittal SpA è la filiale italiana del gruppo internazionale tedesco Rittal, leader a livello mondiale nel settore degli armadi per quadri di comando, della loro climatizzazione e di componenti per la distribuzione di corrente elettrica. www.rittal.it

Gruppo di trasporto in vuoto

R

obuschi, azienda specializzata nella produzione di compressori a bassa pressione e pompe industriali, presenta soluzioni all’avanguardia per impianti di trasporto pneumatico. Le soluzioni comprendono: i gruppi compressori “Robox Screw” versione

www.it.pepperl-fuchs.com

Unità di condizionamento

T

ra le recenti novità di prodotto della Rittal si segnalano le unità di condizionamento della linea Blue “e”

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L’Industria Meccanica - Maggio/Giugno 2013

WS 65/F e versione WS 65/F low pressure (fino a 1000 mbar); il gruppo aspiratore “Robox evolution” versione ES 55/dv; il gruppo per vuoto KRVS versione 17 (nella figura). In particolare, a completamento della gamma in vuoto, il gruppo KRVS 17 è costituito da pompe per vuoto ad anello liquido della serie RVS, con serbatoio di separazione per il ricircolo parziale del liquido di servizio e di scambiatore di calore nella versione a ricircolo totale. Estremamente silenzioso e semplice, Il gruppo può raggiungere una portata fino a 4200 m³/h e pressione fino a 33 mbar. È utilizzabile per molteplici applicazioni in diversi settori industriali. www.robuschi.it

Controller per macchie e impianti

S

iemens introduce una famiglia di controllori di nuova generazione “Simatic S7-1500” per macchine di fa-

scia medio-alta e per impianti. Dispongono di diverse funzionalità integrate di serie facilmente implementabili, tra cui Motion Control, Security Integrated per la massima sicurezza informatica e Safety Integrated per la sicurezza delle applicazioni. Grande efficienza per un funzionamento semplice e una messa in servizio sicura è data dalle funzioni di diagnostica dello stato dell’impianto facilmente configurabili e dall’integrazione in TIA Portal, che consente di ridurre i costi di progetto. Inizialmente, il portafoglio dei nuovi controllori sarà costituito dai tre tipi di CPU per la fascia di potenza media, ciascuna disponibile anche in versione F (fail-safe) per applicazioni sicure, con diverse caratteristiche prestazionali. www.siemens.com


LA PERFETTA EvoLuzionE

vedi sul nostro sito tutto il decreto legge 192/05

Nel corso degli anni Enolgas, da produttore leader di valvole, ha ampliato la propria offerta includendo, in linea con i nuovi concetti di comfort e risparmio energetico, sistemi integrati intelligenti sempre più evoluti, capaci di migliorare la qualità della casa. Da questa ricerca è nato EnergySat, il contabilizzatore interamente costruito da Enolgas, che ha tutti i vantaggi del sistema termoautonomo e - allo stesso tempo - di quello centralizzato. L’agio di decidere la temperatura desiderata, senza avere all’interno dell’appartamento la caldaia, condivisa con le altre unità abitative. La sicurezza di essere a norma di legge. Libertà, sicurezza, risparmio energetico ed economico: la perfetta evoluzione.

www.enolgas.it


NEWS Dall’acciaio dolce ai fori pronti per il bullone

Unità mobile di trasferimento per SF6

P

C

rodurre costantemente fori di qualità con un sistema automatizzato di taglio al plasma può essere una sfida difficile nel campo delle lavorazioni meccaniche. La qualità finale del taglio non dipende solo dalla qualità dei singoli componenti del sistema (generatore, torcia al plasma, controller CNC, sistema di controllo dell’altezza di torcia e banco di taglio) ma anche dal fatto che tali componenti siano correttamente integrati tra loro e assicurino un controllo preciso di tutte le variabili coinvolte nel processo di taglio. I migliori risultati si possono ottenere con un sistema pienamente integrato che consenta al controller CNC di coordinare con intelligenza le potenzialità di un generatore avanzato di elevata precisione, come un generatore Ultra-Cut® di Victor Thermal Dynamics.

on la nuova unità mobile di trasferimento “GTU-10” Wika entra nel mercato delle attrezzature per il riempimento e la gestione per gas SF6 (esafluoruro di zolfo). L’apparecchio è particolarmente interessante sia per le elevate prestazioni sia per il funzionamento semplice e intuitivo. Gestisce portate di gas fino 1,8 m3/h (tra le più elevate del mercato), mentre il compressore del tipo “oilfree” evita la contaminazione da lubrificante del gas SF6. Il principio di funzionamento esclude l’emissione di gas nell’ambiente. I lunghi intervalli di manutenzione consentono di ridurre i costi di esercizio in modo significativo. Il nuovo apparecchio com-

pleta la gamma di prodotti e servizi di Wika per SF6, che comprende: strumentazione di misura della densità (densimetri, densostati, manodensostati, trasmettitori di densità); valvole e connessioni di tenuta; unità di riempimento e gestione del gas; analizzatori di gas e localizzazione perdite. www.wika.com

Rubinetto tecnologico

P L’azienda ha sviluppato la tecnologia Diameter PRO, che facilita l’integrazione tra i componenti consentendo ai generatori al plasma di elevata precisione di tagliare fori pronti per il bullone con conicità minima o nulla. Appena tagliati i fori, il pezzo è pronto per la finitura o il montaggio, risparmiando tempo e denaro grazie all’eliminazione di ulteriori processi e al conseguente aumento di produttività. Questo è il processo ideale quando si devono tagliare fori con rapporti diametro/spessore 1:1 o superiori su acciaio dolce da 3 a 50 mm di spessore. Diameter PRO è una soluzione software integrata nei controller iCNC™ XT di Victor Thermal Dynamics e consente ai generatori Ultracut di tagliare fori ottimizzati di elevata qualità con il semplice clic su un pulsante nel software CNC. www.victortechnologies.com

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arigi Industry ha investito nella ricerca e nello sviluppo di un prodotto destinato alle rubinetterie d’avanguardia. Sempre di più, infatti, le aziende di questo settore sono orientate a proporre al mercato rubinetti di design e tecnologici, soluzioni destinate a impreziosire l’ambiente bagno e la cucina. In quest’ottica, una delle nuove esigenze che le migliori rubinetterie richiedono, è quella di poter istallare led luminosi in vari parti del rubinetto, soprattutto in corrispondenza del punto di uscita dell’acqua. La maggior difficoltà riscontrata nella fase di progettazione di un prodotto di questo tipo, è stata quella di poter far “correre” un filo elettrico di pari passo a un tubo per il passaggio dell’acqua. Per risolvere questa difficoltà, Parigi Industry ha realizzato e brevettato Parilight,. un tubo in silicone, quindi con tutte le approvazioni di potabilità a livello mondiale, in cui l’interno viene separato in due differenti sezioni, la prima dove far passare l’acqua e l’altra destinata al passaggio del filo elettrico. La soluzione, applicabile sui tubi pullout per rubinetti da cucina o sui tubi

L’Industria Meccanica - Maggio/Giugno 2013

per docce con cromoterapia, rende molto semplice l’istallazione e permette di mantenere un elevato livello di sicurezza all’impianto nel suo insieme, garantendo la separazione netta tra il passaggio acqua e il cavo elettrico, evitando anche gli inestetismi dovuti al solito posizionamento esterno al tubo del filo elettrico. Il nuovo tubo è disponibile nelle versioni nei DN 8 e DN 10 a seconda dell’utilizzo a cui viene destinato ed essendo approvato presso i maggiori enti di certificazione di prodotto nel mondo può essere utilizzato in qualsiasi Paese sia europeo sia extra europeo. L’azienda ha previsto anche una gamma completa di raccordi che consente di soddisfare ogni possibile esigenza. www.parigispa.com


Ricordo di Giacomo Elias (1937-2013) Il primo maggio scorso è mancato, a 75 anni, Giacomo Elias, parte della storia di ANIMA, docente, manager, e fra i “grandi” della normazione europea. Della Federazione della meccanica varia fu Vice Presidente dal 1984 al 1994 con delega ai Rapporti Interni . Ingegnere per oltre 50 anni, ha espresso nell’insegnamento le sue capacità: professore ordinario di fisica tecnica dal 1976, prima nell’Università di Palermo e poi, dal 1983, all’università Statale di Milano. È ricordato come parte della storia della normazione e dell’unificazione. Dal 1983 è stato, per quattro mandati, Presidente del Comitato Termotecnico Italiano, al quale ha trasmesso un forte impulso di rinnovamento. Dal 1985 al 1999 Elias ha ricoperto la carica di Presidente dell'Uni, Ente Nazionale Italiano di Unificazione, oltre ad essere stato Presidente del Cen nel biennio 1993/1994 e di Presidente dell’Iso nel biennio 1999/2000. Lo stesso Uni, ricordandone la figura il giorno successivo alla scomparsa, scrive: «Nei 15 anni di presidenza, Elias ha guidato l'Uni con lungimiranza politica, accrescendone la visibilità e credibilità anche a livello internazionale. Con passione e competenza ha guidato la riorganizzazione della struttura – razionalizzando i processi e valorizzando le risorse umane interne – raggiungendo risultati di efficienza e qualità che hanno avvicinato aziende, professionisti e pubbliche amministrazioni alla normazione con la consapevolezza dell'importanza di avere un Ente di normazione efficiente, che rappresenti gli interessi italiani anche in sede internazionale». Ma ancor prima, dal 1976 al 1990, Elias è stato l’artefice di un’opera assai più rilevante con la grande mole dei risultati prodotti dal Progetto finalizzato Energetica Cnr-Enea, nelle due fasi del suo sviluppo (76-81 e 83-89) di cui ha diretto i lavori. Esperto di problemi energetici e ambientali, con all'attivo oltre 150 pubblicazioni, Elias ha diretto il Progetto impegnando magistralmente le sue grandi doti intellettuali per sfruttare appieno il potenziale culturale del Paese nel settore dell’energia. E questo attuando forme innovative di organizzazione e gestione della ricerca, sia dal lato della proposta, che da quello della valutazione, stimolando nel settore pubblico e privato la formazione della figura cardine del manager della R&S, il cui ruolo era fondamentale per il successo delle singole iniziative e l’impiego ottimale delle risorse. Le conseguenze di questa sistematica azione, che ha rinnovato il settore dell’energia, sono ben visibili nella miriade di pubblicazioni cui hanno dato origine le attività del Progetto, anche dopo la sua conclusione, oltre che negli indirizzi che hanno guidato in quegli anni la stesura di norme e regole tecniche in materia di energia, come la legge 308/82 sullo sviluppo delle fonti rinnovabili di energia e le fondamentali leggi 9 e 10 del gennaio 1991, attuative del Piano Energetico Nazionale. In anni più recenti, a partire dal 2005, Elias è stato di nuovo chiamato a Roma, dal Ministro dell'Istruzione, dell’Università e della Ricerca a presiedere la Commissione incaricata di predisporre gli indirizzi per la valutazione del servizio scolastico, attività che ha proseguito dopo il 2009 come consigliere scientifico dell’amministrazione. Essendo stato uno dei suoi più diretti collaboratori mi è grato poterne qui ricordare la figura di docente e di manager, il costante esempio del suo tenace, responsabile, lungimirante impegno nel ricercare e conoscere, la sua capacità di entrare nel concreto delle cose per superarne le prospettive, affinché la conoscenza diventasse azione e si tramutasse poi in organizzazione. L’incontro con lui era sempre un arricchimento, sia che si parlasse di scienza, di management o di morale, e richiamo al proposito la sua ultima fatica “Elogio dell’incompetenza”, pubblicato nel 2010 con Bruno Bordignon per Rubettino(1), un agile saggio che riflette sui concetti di competenza e conoscenza e sulle grandi sfide che pone il rinnovamento del sistema educativo alle prese con una realtà sempre più complessa e difficile da leggere. Era una di quelle rare figure di scienziato-manager che sono state di grande importanza in settori chiave del nostro Paese. Con il Suo esempio non ha mancato di dirci cosa fare per proseguire il cammino. A noi ora la responsabilità di continuarne il lavoro, nel grande rimpianto per la Sua scomparsa, con un accorato grazie per il Suo prezioso lascito. Pierangelo Andreini

(1) Elogio dell’incompetenza. Riflessioni a quattro mani. Giacomo Maria Elias – Bruno Bordignon – Casa Editrice Rubettino, 2010, Soveria Mannelli, Calabria.

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INSERTI ECONOMICI a cura dell’Ufficio Studi ANIMA Listino prezzi materiale di interesse della meccanica varia (Tabella arancio) ultimo aggiornamento n. 671 – 1° Quindicina di aprile 2013 - pubblicata su L’Industria Meccanica n. 685 (maggio-giugno 2013) Computo costo orario medio di un operaio del settore della meccanica generale (Tabella azzurra) ultimo aggiornamento n. 19 – 14 gennaio 2013 - pubblicata su L’Industria Meccanica n. 685 (maggio-giugno 2013) Rilevazioni statistiche delle quotazioni medie delle tariffe prestazioni di personale Italia / estero (Tabella bianca) (1° gennaio 2013) - “settore industria meccanica varia ed affine” - “ settore impianti e componenti di grande dimensione per la produzione di energia” - pubblicata su L’Industria Meccanica n. 683 (gennaio-febbraio 2013) Per richieste urgenti contattare: alchieri@anima.it - abbonamenti@asa-srl.it

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LISTINO PREZZI

MATERIALI DI INTERESSE DELLA MECCANICA VARIA N. 671 (Piazza di Milano)

1a QUINDICINA DI APRILE 2013

AREA RISERVATA alle aziende associate alla Federazione ANIMA e agli abbonati della rivista

EDIZIONI: A.S.A. S.r.l. - Via Scarsellini 13 - 20161 Milano - tel. +39 0245418.200 - fax +39 0245418.240 Direttore Responsabile: dott. Giuseppe Bonacina Riproduzione vietata - Autorizzazione del Tribunale di Milano n. 334.1981.


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Costo orario medio di un operaio del settore della meccanica generale

TABELLA N. 19 (14 gennaio 2013) A) 1) 2) 3) 4) 5) 6)

RETRIBUZIONE DIRETTA Retribuzione minima media Indennità vacanza contrattuale Ex premio di produzione Superminimo individuale e collettivo Aumenti periodici di anzianità Elemento distinto di retribuzione

B) 7) 8) 9) 10) 11) 12) 13)

RETRIBUZIONE INDIRETTA Ferie Festività nazionali e infrasettimanali Gratifica natalizia Onere per malattia e infortunio Onere per permessi retribuiti Mensa Premio di produzione

C) 14) 15) 16) 17) 18) 19) 20) 21) 22) 23)

ONERI PREVIDENZIALI ED ASSISTENZIALI Fondo pensione lavoratori dipendenti Disoccupazione involontaria T.F.R. Cassa Assegni Familiari Cassa Integrazione Guadagni ordinaria Cassa Integrazione Guadagni straordinaria INAM-Cassa malattia addizionale INAM-Tutela lavoratrici madri INAIL-Assicurazione infortuni malattie professionali Contributi di mobilità

Onere Orario Euro

Totale

Totale

9,03 0,00 0,06 0,45 0,77 0,00

10,32

1,00 0,54 1,08 0,32 0,67 0,33 0,31

4,26 3,47 0,23 0,03 0,10 0,32 0,09 0,32 0,07 1,02 0,04

AREA RISERVATA Totale 5,70 D) TRATTAMENTO DI FINEaziende RAPPORTO 1,34 alle associate alla Federazione ANIMA COSTO ORARIO TOTALE 21,62 e agli abbonati della rivista Variazione rispetto alla tabella N. 18 del 26-01-12 = 0,981%

in %

47,73

19,69

26,37 6,21 100,00

NUMERO INDICE BASE 1-04-2000 = 134,872  NUMERO INDICE BASE 1-01-1987 = 250,473

A) RETRIBUZIONE DIRETTA

1) Retribuzione minima media – Calcolata tenendo conto della distribuzione percentuale delle maestranze per i livelli dal 1 al 5 (secondo indagine statistica) che riportiamo di seguito: 1° livello: 0,1%; 2° livello: 4,6%; 3° livello: 35,3%: 4° livello: 28,5%; 5° livello: 31,5%. 2) Indennità vacanza contrattuale – L’importo è stato soppresso a partire dal 1 gennaio 2006 3) Ex premio di produzione - L’importo rimane congelato come da Art. 9 CCNL vigente: Dall’entrata in vigore del nuovo CCNL non trova più applicazione la disciplina per l’istituzione del “premio di produzione” di cui all’art. 9 del CCNL 14 dicembre 1990 e l’indennità sostitutiva di cui al punto 4 dell’articolo sopracitato, per le aziende dalla stessa interessate, resta definitivamente fissata negli importi in essere al 30 giugno 1994 ai fini della retribuzione dei lavoratori. 4) Superminimo individuale e collettivo - Come risulta da indagine ANIMA. 5) Aumenti periodici di anzianità - Considerando un’anzianità di 10 anni. 6) Elemento distinto della retribuzione - In base al protocollo luglio ‘92 sul costo del lavoro viene inglobato nel minimo tabellare.

B) RETRIBUZIONE INDIRETTA

Per la determinazione dell’onere sulle retribuzioni indirette si è tenuto conto: di 1.637,133 ore lavorative annuali N.B. : a decorrere dall’anno 2001 la festività del 2 giugno è stata ripristinata andando ad aumentare su base annua il numero delle ore perse e di conseguenza a diminuire il numero delle ore lavorative. 7) Ferie = ore 160 8) Festività nazionali e infrasettimanali = ore 86,658 9) Gratifica natalizia = ore 173 11) Oneri per permessi retribuiti : 10) Oneri per malattia e infortunio = ore 51,710 - festività soppresse = ore 32 - riduzione di orario = ore 72 - permessi – sindacali studio = ore 4,08 C) CONTRIBUTI PREVIDENZIALI E ASSISTENZIALI 12) Mensa = valore rivalutato annualmente (indice ISTAT) 14) Fondo pensioni lavoratori dipendenti = 23,81% 13) Premio di produzione = elargito in forma forfettaria 15) Disoccupazione involontaria = 1,61% 16) T.F.R. = 0,20% 17) Cassa Assegni Familiari = 0,68% (2,48% - 1,80% esonero Cuaf) 18) Cassa Integrazione Guadagni ordinaria = 2,20% 19) Cassa Integrazione Guadagni straordinaria = 0,60% 20) INAM Cassa malattia addizionale = 2,22% 21) INAM Tutela lavoratrici madri = 0,46% 22) INAIL – Assicurazione infortuni malattie professionali – dall’indagine effettuata presso un gruppo di aziende associate ANIMA, è risultato che il contributo medio per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro è pari al 7,03%. 23) Contributi di mobilità = 0,30%

D) TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO

Comprende la quota maturata durante l’anno comprensiva della rivalutazione del Fondo T.F.R. dell’anno precedente e l’onere derivante dalla indicizzazione della quota accantonata, secondo le disposizioni vigenti dall’1.1.90 (Legge 29.05.82). EDIZIONI: A.S.A. S.r.l. - Via Scarsellini 13 - 20161 Milano - tel. +39 0245418.200 - fax +39 0245418.240 Direttore Responsabile: dott. Giuseppe Bonacina Riproduzione vietata - Autorizzazione del Tribunale di Milano n. 334.1981.


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