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AZIENDE/PROSECCO Più effervescenti di così
AZIENDE/PROSECCO
PIÙ EFFERVESCENTI DI COSÌ…
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GLI SPUMANTI A BASE GLERA CONTINUANO LA LORO ASCESA: TRA DOC E DOCG, IL MERCATO È IN COSTANTE CRESCITA, IN ITALIA E ALL’ESTERO, MA SCONTA NOTEVOLI DIFFICOLTÀ NELL’APPROVVIGIONAMENTO DI BOTTIGLIE DI VETRO
DI MADDALENA BALDINI
Il Prosecco vede rosa. O meglio Rosé: la versione “colorata”, lanciata a partire dall’autunno 2020, ha dato ulteriore spinta all’alfiere del bere italiano nel mondo, contribuendo al buon andamento delle vendite, a dispetto della pandemia. In base ai dati diffusi dal Consorzio di Tutela Prosecco Doc, sono state 627,5
milioni le bottiglie commercializzate nel 2021, con un incremento del
25,4% sull’anno precedente. L’export ha inciso per l’80% e ha abbracciato circa 150 Paesi con un primato per Regno Unito, Stati Uniti, Germania e Francia. Ottimi risultati dalla Docg
Conegliano-Valdobbiadene: la produzione ha toccato i 100 milioni di bottiglie, per un valore che supera
i 620 milioni di euro; l’Italia è di gran lunga il primo mercato, ma sono buoni i riscontri ottenuti all’estero, grazie a iniziative come l’apertura di nuovi sbocchi in Giappone e Cina.
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GEMELLI DIVERSI
Due “effervescenti realtà” (Doc e Docg) dell’enologia italiana, ciascuna con le proprie peculiarità, anche dal punto di vista territoriale. Se le uve per la produzione sono le stesse (grappoli di Glera con l’aggiunta di una percentuale di Pinot Nero o altre varietà a bacca nera concesse dal disciplinare per il Prosecco Rosé) e anche il metodo di spumantizzazione – Martinotti-Charmat – è comune, ciò che le contraddistingue è la zona di coltivazione dei vigneti. Nel caso del Conegliano-
Valdobbiadene Docg è un’area da
tempo Patrimonio dell’Unesco, composta da vigneti collinari non semplici da lavorare e spesso dislocati su più appezzamenti. Altro aspetto fondamentale è la resa per ettaro concessa: per la Docg una resa massima di 135 quintali contro i 215 della Doc. Giusto per quantificare, ogni 100 bottiglie in commercio,
82 sono riferite al Prosecco Doc, 16 di Conegliano Valdobbiadene e 2 di
Asolo Prosecco Docg. Numeri che inevitabilmente incidono sui prezzi, creando qualche disorientamento tra i consumatori e nel mercato.
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L’INCREMENTO DEI COSTI
Sul fronte commerciale, i produttori hanno stretto legami molto solidi con i distributori Horeca, condividendo strategie e criticità per raggiungere gli obiettivi comuni e cercando di soddisfare al meglio il cliente finale. Restano tuttavia le criticità attuali:
costi di produzione aumentati in maniera vertiginosa, tempi d’attesa triplicati per l’approvvigionamento di vetro, senza peraltro la certezza
della consegna. E tra le voci che pesano maggiormente sul conto economico c’è quella dell’energia: nei primi tre mesi del 2022 le aziende hanno sostenuto costi maggiori di tutto il 2021. Serve organizzarsi al meglio per i mesi futuri con la consapevolezza che ci sono poche alternative per contenere gli aumenti: abbassare i costi, con
LE DIFFERENZE TRA DOC E DOCG
Grappoli di Glera per Doc e Docg che hanno in comune anche il metodo di spumantizzazione Martinotti-Charmat, mentre le differenze sono, in parte, di carattere geografico. Per quanto concerne
la Doc – ottenuta nel 2009 – il Disciplinare prevede l’uso di uve (minimo 85%) che giungono dalle province del Veneto (escluse
le province di Verona e Rovigo) e dal Friuli-Venezia Giulia. Per ciò che riguarda la Docg le uve – con un minimo dell’85% di Glera e fino a un massimo del 15% di Verdiso, Bianchetta trevigiana, Perera e Glera lunga – coinvolgono zone circoscritte delle colline di Conegliano e Valdobbiadene (ricche di minerali) e della zona di Asolo. Tutto ciò implica diversità in fatto di numeri complessivi e di qualità, con rese per ettaro decisamente inferiori per la Docg.
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un conseguente calo qualitativo, oppure selezionare i mercati, ricercando maggiore qualificazione per ottenere una più alta percezione del valore.
PROSECCO ROSÉ: UN BLEND DI DUE VINIFICAZIONI SEPARATE
L’11 agosto 2020 è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica l’approvazione delle modifiche al disciplinare di produzione dei vini Doc Prosecco, tra cui l’inserimento della nuova tipologia Prosecco Spumante Rosé.
Sempre vinificato con metodo MartinottiCharmat, per il Rosé si possono utilizzare uve del vitigno Glera per un 85-90% e uve di Pinot Nero
vinificato in rosso per un 10-15%. Quest’ultima percentuale deve comunque provenire dall’iniziale riclassificazione di prodotti ottenuti da uve Pinot Nero di altre denominazioni di origine sempre nell’area di riferimento della Doc Prosecco. In più c’è l’obbligo di indicare l’annata in etichetta. Il
Prosecco Doc Rosé Millesimato si contraddistingue per un colore rosa tenue, note fruttate e
delicati accenti floreali. Al gusto è fresco, vivace, asciutto e con una buona persistenza.
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LE AZIENDE
COL VETORAZ ORGOGLIO DOCG
In casa Col Vetoraz nascono due nuove
etichette Conegliano-Valdobbiadene Docg, frutto dell’esperienza di 25 ven-
demmie: Cuvée 5 e Cuvée 13. Un modo per ribadire le caratteristiche della Docg Conegliano-Valdobbiadene. “Col Vetoraz si basa sulla profonda identificazione con la propria terra, la riconosciuta qualità del prodotto, la coerenza e la costanza – dichiara l’enologo Loris Dall’Acqua –. La nostra attenzione è rivolta alle storiche colline del Conegliano-Valdobbiadene, terra dove da più di 800 anni si coltiva la vite, e riteniamo di non avere nulla in comune con i nuovi territori che oggi vengono definiti universo Prosecco.
Una specificità alla base dello spumante che nasce esclusivamente dalle uve raccolte nella fascia collinare della denominazione Conegliano-Valdobbiadene
e un aspetto imprescindibile per i consumatori che desiderano alta qualità”.
www.colvetoraz.it
MONTELVINI ALLEANZA CON I DISTRIBUTORI HORECA
Il punto di forza dell’azienda? Alberto Serena, Amministratore Delegato di Montelvini non ha dubbi: “L’ampia gamma, che va a soddisfare le esigenze del distributore e dei suoi clienti,
dalle bollicine di Montelvini del Prosecco e dell’Asolo Docg ai vini fermi del Veneto della cantina S. Osvaldo, alla gamma alla
spina Monvin. I nostri prodotti garantiscono una rotazione con margini adeguati, una qualità e un’immagine da azienda di prestigio. Poi, il Prosecco è in grado di adattarsi all’esigenza dei winelovers”. Serena evidenzia quanto valga il rapporto con i distributori per un comune successo: “Lavoriamo assieme da 40 anni, siamo cresciuti in parallelo per diventare tra i protagonisti dell’Horeca. Li consideriamo nostri alleati e li abbiamo sempre supportati con attività di sell-out e trade marketing. In pieno lock-
down abbiamo stanziato 350.000 euro a favore dei distributori, attraverso
sconti e aiuti di varia natura”.
www.montelvini.it
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VALDO LAVORO IN TEAM E CREATIVITÀ
“La massima espressione della produzione aziendale”: così Pierluigi Bolla, Presidente Valdo Spumanti, definisce
la nuova Collezione Atelier
Valdo. Le uve provengono da una selezione dei conferitori del comune di Valdobbiadene, con tempi di spuman-
tizzazione in autoclave che vanno da un minimo di 5 mesi per Cuvée di Boj Brut e Cuvée 1926 extra dry, fino ai 12 mesi per la
Cuvée del Fondatore Brut. “L’Atelier Valdo – sottolinea Bolla – lavora in modo similare allo studio di un artista o al laboratorio di un sarto. Un’attività in team della famiglia e del gruppo enologico guidato da Gianfranco Zanon”. Il risultato? Piccole produzioni innovative e d’eccellenza, con un’attenzione all’evoluzione del settore e con un occhio di riguardo alla veste grafica: “Abbiamo scelto come
riferimento culturale e stilistico gli anni ’20 – spiega Bolla – in onore dell’anno di nascita dell’azienda:
1926. Ogni etichetta presenta tratti grafici e decorazioni distintive dai motivi futuristi all’art decò”.
www.valdo.com
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SERENA WINES QUALITÀ E RICONOSCIBILITÀ DEL BRAND
Per Luca Serena, titolare di Serena Wines, i punti di forza del Prosecco sono evidenti: “È uno spumante versatile, molto trasversale e soddisfa un’ampia fascia del mercato, con la quale lavoriamo a stretto contatto, supportati da grossisti e distributori. Siamo in grado
di offrire prodotti di qualità al giusto prezzo, affinché il distributore stesso abbia soddisfazione eco-
nomica nel rivenderli. E con il distributore cerchiamo di allargare il ventaglio dei clienti Horeca e le giuste modalità di promozione che, nel nostro caso, sono basate su referenze e attività che possano rendere ben riconoscibile Serena Wines nei vari locali. Per quanto concerne le etichette, abbiamo alcuni prodotti di punta come il
Prosecco Doc Treviso Brut Nature Serena 1881, il Prosecco Doc Treviso Millesimato 2021 Brut Ville d’Arfanta
e il Prosecco Doc Rosé Brut Millesimato 2021 Serena 1881 e Ville d’Arfanta”.
www.serenawines.it VITICOLTORI PONTE FAVORIRE UN’AGRICOLTURA SOSTENIBILE
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“La produzione di Prosecco, con circa 13 milioni di bottiglie su un totale annuale di 20 milioni, è la nostra forza – esordisce Luigi Vanzella, Direttore Generale di Viticoltori Ponte –. Il più venduto
è il Prosecco Doc Extra Dry Treviso, pluripremiato in tutto il mondo e da tre anni Official Supplier
del MotoGP, oltre al Millesimato, al ConeglianoValdobbiadene e alle altre innumerevoli varietà che compongono il nostro ventaglio di proposte. Tra le novità, il Prosecco Doc Rosé Millesimato Brut e il
Prosecco Doc Extra Dry Biologico, pensato per favorire un’agricoltura sempre più sos-
tenibile”. Spumanti piacevoli, versatili, ideali per un tutto pasto e per gli aperitivi, contraddistinti da un costante lavoro di ricerca che abbraccia la qualità, ma anche il packaging.
www.ponte1948.it
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