Corpo senza organi_Esame di Teoria della Progettazione Architettonica

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SULL' AUTORE



Corso di Teoria della progettazione architettonica a.a. 2014 - 2015 / Sara Marini / con Cristina Baggio, Verdiana Chiesatto, Sara Dotto, Chiara Paone

R&Sie{n}- Il corpo senza organi

Federica Caregnato

SULL' AUTORE


Il corpo senza organi- L'attenzione di questo percorso monografico è rivolta al gruppo di architettura R&Sie{n} che è stato attivo a Parigi dal 1989 al 2011. Francois Roche, architetto, e la moglie Stephanie Lavaux, artista, erano i titolari di questo studio non-convenzionale che coinvolgeva anche numerosi collaboratori. Visionari, ricercatori, poeti della contemporaneità, hanno sfidato i limiti del territorio stesso del loro lavoro, trasgredendoli. I loro progetti fanno parte infatti di quella serie di visioni architettoniche contemporanee cui espressione è insieme ricerca critica letteraria e produzione tecnica, fino ad attraversare il confine mentale e storico fra conoscenza ed azione, fra scrittura e lettura del mondo. Hanno disegnato una architettura virtuale e costruito al tempo stesso il possibile. Costruttori,quindi, di significati e di intuizioni che hanno permesso loro di inventare i propri metodi di produzione, fortemente liberati dai dogmi della disciplina. È interessante studiare tutto ciò oggi perchè incoraggia il mondo


dell'architettura, da studenti ad addetti ai lavori, a dubitare della centralità del concetto di architettura e di andare, perciò, fino ai suoi margini. Mettendo in questione la norma che circoscrive lo spazio dell'arte e delle opere d'arte in generale, l'architettura concepita dal gruppo R&Sie{n} riflette situazioni che coinvolgono la cecità con lo scopo di provocare una apparizione effimera nell'osservatore concentrata sull'oscurità, sull'inquietudine e su una visione bloccata. Queste sono condizioni che appartengono a tutti i fenomeni ottici, mentali e sensoriali che innescano e rivelano un' ipotesi corporale ricca di significato: l'arte, nel suo intento e nella sua massima fertilità, può essere localizzata e raggiunta da qualche parte negli spazi interstiziali del mondo, oltre i territori tradizionalmente accettati della creazione artistica. La genealogia sviluppata dagli R&Sie(n) è legata ad una dinamica dell'apparizione e della sparizione, al medesimo tempo è manifestazione fisica dell'intangibile, che interroga l'ampia e accet-


tata divisione tra naturale ed artificiale, organico e meccanico. È l'umanità nient'altro che una pila di molecole proteiche? Come possiamo definire politicamente, socialmente, culturalmente il "confine"? La figura dell'architetto può oggi essere centrale nella ricerca di ambienti innovativi, vie alternative per riorganizzare il mondo, proponendo una percezione poetica dell'abitare? Parte di questa indagine è anche basata su come l'umanità comunichi, oggi, e crei naturali relazioni con gli oggetti. La sua esistenza può essere riprodotta artificialmente nella contemporaneità, in un mondo che ormai non sembra più avere differenze tra umano ed artificiale, dove l'uomo e la macchina diventano un unico trasformato in un ibrido di instabile essenza. Attraverso una forma non-verbale di comunicazione la monografia proposta può essere vista come un gioco intellettuale per stimolare la mente, ma anche una analisi critica delle accettate idee di genere, sessualità e bellezza, con l'interesse di capire tutto cìò che è, oggi,


giudicato come abietto. Siamo obbligati a vivere in questa condizione di "umano, troppo umano" in cui l'opposizione tra forma e contenuto dimentica che la prospettiva della morte è costantemente presente e il vero limite è, forse, la soppravvivenza.


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François Roche t t o

Stéphanie Lavaux s t a Parigi 1989- 2011

= BoyeRoche (1989); Roche (1990); Roche & François (1991); Roche,Francois, Lewis, Huber, Roubaud, Perrin (1992); Roche, DSV & Sie (1993–97); R, DSV & Sie. P (1998); R & Sie. D/B: L (1999–2001); v R&Sie{n} (2001-2011), [2] [eIf/b t/c] dal 2011.

R&Sie{n}


Ritratto di François Roche e Stephanie Lavaux

Gli R&Sie(n) sono rappresentati da un clone digitale il cui viso è la fusione della faccia di Roche e Lavaux.


24 Rue des Maronites, 75020 Paris






Roche e Lavaux (foto Haupt & Binder, Singapore,2006)







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