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Wine Resort

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Il giardino indoor

Il giardino indoor

‹ WINE RESORT › COME È CAMBIATO IL VINO AMATO DA GIACOMO CASANOVA

PRODOTTO INTORNO AL CASTELLO DI SPESSA DALL’IMPRENDITORE VISIONARIO LORENZO PALI CHE COLTIVA OGGI IL PINOT COME LO CHAMPAGNE

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di CLAUDIA SUGLIANO

HOW GIACOMO CASANOVA'S BELOVED WINE HAS CHANGED

PRODUCED AROUND THE CASTELLO DI SPESSA BY THE VISIONARY ENTREPRENEUR LORENZO PALI, WHO TODAY GROWS PINOT AS WELL AS CHAMPAGNE

Com ’è noto Giacomo Casanova fu non solo il libertino per eccellenza, ma un uomo di notevole intelligenza e cultura, capace di apprezzare tutti i piaceri della vita. Fra questi non poteva mancare il nettare di Bacco e quindi non è strano leggere nelle sue memorie di “ un vino eccellente ” , prodotto dai vigneti intorno al Castello di Spessa, dove nel 1773 il proprietario conte Luigi Torriani lo aveva invitato a soggiornare. Siamo a Capriva del Friuli, vicino al confine con la Slovenia, nelle colline del Collio goriziano digradanti dolcemente verso la pianura del fiume Isonzo, un fertile territorio che, grazie alla posizione geografica, alla composizione dei terreni, al clima, continua a essere una delle più pregiate zone enologiche italiane. Sono trascorsi secoli ma il Castello di Spessa, dopo vari cambiamenti e passaggi di proprietà, acquistato nel 1987 dalla famiglia Pali, non ha tradito la sua vocazione e l’ azienda vinicola, cui si affianca il complesso Castello di Spessa Golf Wine Resort&SPA, continua a scrivere la storia del vino friulano e a portarlo nel mondo. Le uve lavorate, dalle quali si producono annualmente circa 400 mila bottiglie, provengono tutte dai terreni di proprietà, 90 ettari in totale, 28 dei quali sulle colline della DOC Collio intorno al castello, dove in terreni formati da millenarie stratificazioni di marna e arenaria, nascono vini, soprattutto bianchi, dal carattere unico. Sono i cru aziendali che portano il nome delle nobili famiglie cui il maniero è appartenuto, fra questi la Ribolla Gialla Yellow Hills, il Bianco Collio riserva San Seff e poi i rossi Merlot Torriani, Pinot Nero Casanova. Sessanta ettari si trovano nella pianura della Friuli DOC Isonzo: in un terreno in cui si alterna-

CASTELLO DI SPESSA VIA SPESSA, 1 CAPRIVA DEL FRIULI (GO) TEL. 0481 808124 WWW.CASTELLODISPESSA.IT

A SINISTRA, IL CASTELLO DI SPESSA, SULLE COLLINE DEL COLLIO GORIZIANO. IN BASSO, UNA SCELTA DELLE PIÙ PREGIATE ETICHETTE. IN ALTO, LA VIGNA DEI 3 PINOT. A SINISTRA, LA CANTINA E A DESTRA LORETTO PALI, CHE HA FATTO RIVIVERE IL CASTELLO DI SPESSA E I SUOI VIGNETI. LEFT: THE CASTELLO DI SPESSA, IN THE HILLS OF THE COLLIO GORIZIANO WINE REGION. BOTTOM: A SELECTION OF THE MOST PRESTIGIOUS WINE LABELS. TOP: THE VINEYARD OF THE 3 PINOTS. LEFT: THE WINE CELLAR. RIGHT: LORETTO PALI, WHO HAS REVIVED THE CASTELLO DI SPESSA AND ITS VINEYARDS.

no strati di minerali, come ferro e alluminio, e poi argilla e ghiaia, in cui nascono vini di spiccata mineralità, particolarmente longevi. Oltre ai bianchi Ribolla Gialla, Friulano, Pinot Grigio, Sauvignon, ci sono i rossi Cabernet Sauvignon, Merlot, gli spumanti Perté e Ribolla Gialla, il vino dolce Perté IGT. L’ azienda produce anche grappe di altissima qualità. Loretto Pali è un imprenditore visionario, innamorato della sua bellissima terra, che dopo avere acquistato negli anni Settanta i primi vigneti in zona La Boatina a Cormons, nell’Isonzo, ha portato la tenuta Castello di Spessa ai massimi livelli dell’ enologia friulana. Nel 2014 collaborando con l’ enologo trentino Enrico Paternoster, è riuscito a rispondere alla domanda internazionale di vini freschi e sapidi, lanciando un nuovo stile dei vini del Collio, più raffinati, morbidi e persistenti. Recente poi è la collaborazione con gli specialisti di fama internazionale Simonit&Sirch per allevare le viti della

“Vigna dei 3 Pinot” (Grigio, Nero e Bianco), con una forma di coltivazione tipica della Borgogna e dello Champagne. Importante è l’ approccio green, che ha fra l’ altro eliminato nelle coltivazioni dell’ azienda i diserbi chimici e i trattamenti antiparassitari, sostituendoli con tecniche alternative come il diserbo termico. E, last but not least, le scenografiche cantine di invecchiamento (anche visitabili) con le barrique dove vengono affinati i nobili cru della tenuta. Situate sotto il castello, si sviluppano su due livelli, il primo risalente al Medioevo, il secondo, a circa 18 mt di profondità, ricavato da un bunker militare.

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