FiemmeFassa Magazine Estate 2018

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magazine

Selvatici Saturnismo e aquile

Natura

Le Alpi un patrimonio a rischio

Estate 2018

Personaggi Passioni al limite

Eventi

Musica Sport&Co


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EDITORIALE

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Dolomiti:

un luogo privilegiato, ma non immune al cambiamento

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Foto credits Pixabay

n questo numero estivo del magazine abbiamo voluto in parte riproporre un argomento trattato nello Speciale della nostra seconda rivista: Dolomiti Première, per l’occasione distribuita durante la kermesse internazionale della 66. edizione del Trento Film Festival. Parliamo di global warming e delle conseguenze che questo comporta: i cambiamenti climatici. Un tema “scottante” che coinvolge tutti noi, nessuno escluso. Come giustamente ci fa notare il noto climatologo Luca Mercalli, il fatto più grave è che non c’è la percezione del problema, che è epocale. La lettura che vi suggeriamo riguarda soprattutto le Alpi-Dolomiti, ma se desiderate leggere l’intera inchiesta consultate il sito: www.dolomitipremiere.com. Fiemme&Fassa magazine vi stupirà anche per le pagine dedicate alla magnificenza di questo territorio, i suoi personaggi e tutte le stimolanti attività culturali, ludiche e sportive che offre. Gli articoli si susseguono con allegria, proponendo svariati reportage correlati da immagini esclusive. Un ringraziamento speciale va ai nostri sponsor e sostenitori, senza di loro non potremmo comunicare quanto proposto nelle pagine a seguire. Buona lettura. La Redazione



Terme Dolomiti

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Un bagno nel cuore del Patrimonio dell’UNESCO: le Dolomiti ospitano il centro termale immerso nella natura incontaminata della Val di Fassa. La cultura ladina rivive negli spazi del centro grazie alla ricerca di arredi tipici della tradizione artigiana.

na nuova esperienza di balneoterapia alpina immersi nella natura incontaminata delle Dolomiti. La struttura offre i più innovativi servizi benessere in un concept moderno, in armonia con la sostenibilità dell’ambiente circostante. Tre livelli di benessere, per un totale di 4.300 metri quadri, oltre a piscine e spazi esterni che permettono di godere dei benefici della “forest bathing”, l’immersione nella natura come medicina preventiva, presenta anche la Sauna Chèder, la prima a offrire agli Ospiti la visione di un palinsesto di cortometraggi dedicati alla natura, e due stimolanti novità: la Sauna Perlage e la Sauna Nigola. In questo luogo di pura energia è possibile inoltre QC Terme Dolomiti e Cantine Ferrari lanciano la prima Sauna Perlage. Un connubio di due eccellenze dell’ospitalità italiana e trentina, dedicato a chi ama “degustare” esperienze indimenticabili. Le bollicine dell’acqua di QC Terme e quelle del vino di Ferrari Trento raccontano di un vero e proprio stile di vita, incentrato sul piacere di condividere, di accogliere, di celebrare e gratificarsi. Dalla condivisione di questi valori e dall’amore per il territorio trentino nasce l’idea di creare un’esperienza nuova che celebri le due realtà attraverso una nuova versione della sauna. Nasce così nel giardino termale del centro benessere la Sauna Perlage, una sauna di design realizzata ispirandosi all’esperienza visiva e olfattiva di una Cantina Ferrari. Più di 150 bottiglie firmate Ferrari Trento rivestono l’esterno della sauna, incastonate come in una cantina e poste in posizione simbolica a rappresentare il “remuage”, la nota rotazione periodica, mentre 50 casse in legno originali compongono la parete interna. Le sedute sono invece arricchite da più di 500 tappi Ferrari Trento in sughero, mentre

usufruire dei più innovativi servizi benessere in un concept moderno, in armonia con la sostenibilità dell’ambiente circostante, alimentato con la preziosa acqua termale della sorgente Alloch. Numerose le pratiche: vasche idromassaggio, percorsi kneipp, cascate d’acqua, bagno giapponese, bagni a vapore, saune e biosaune, stanze del sale, aree relax. Ampio spazio è dedicato ai massaggi e all’esperienza gastronomica con diversi appuntamenti quotidiani tra i quali il prelibato buffet del pranzo e l’Aperiterme serale che il venerdì è firmato Cantine Ferrari termalismo internazionale. Ampio spazio è dedicato ai massaggi e all’esperienza gastronomica con diversi appuntamenti quotidiani tra i quali il prelibato buffet del pranzo e l’Aperiterme serale che il venerdì è firmato Cantine Ferrari. all’esterno un’autentica tinozza, recuperata dagli archivi storici delle Cantine Ferrari diventa una botte idromassaggio abbinata. Per un frizzante bagno di bolle con una vista privilegiata sulle Dolomiti, completando la “degustazione” di benessere. E come l’incantevole vigneto di uve Chardonnay circonda le Cantine Ferrari, racchiuse come un tesoro dai monti trentini, anche il giardino di QC Terme Dolomiti custodisce questa piccola eccellenza di benessere italiano. Sauna Nigola. Con la stessa leggerezza di una nuvola, la Sauna Nigola si è posata nel giardino di QC Terme Dolomiti. Circondati dalla foresta e immersi nella natura incontaminata della Val di Fassa, potrai godere l’atmosfera da fiaba in questa sauna che per qualche tempo ha vissuto come una nuvola e che sarà il tuo rifugio per una pausa di relax. Con la stessa leggerezza di una nuvola, la Sauna Nigola si è posata nel giardino di QC Terme Dolomiti per farvi godere di una vista privilegiata sulla natura incontaminata e farvi vivere quella dolce sensazione di sospensione tra terra e cielo.


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FOTOSTORIE

Immagine e testo di Bruno Boz, biologo e fotografo naturalista. www.brunoboz.com


Di Passaggio

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rari incontri con il “popolo dei migratori” hanno sempre un gusto particolare: due strade che si possono incontrare solo in quel luogo e in quel momento. Mi chiedo quante volte sono arrivato un attimo troppo presto, o troppo tardi. Quest’oggi invece tempo e luogo coincidono e posso diventare per qualche ora un curioso compagno di sosta per un folto gruppo di pivieri tortolini, graditi ospiti delle nostre cime più alte durante il grande viaggio dalla tundra artica, all’Africa settentrionale. Lo scenario è degno dell’appuntamento, un altopiano di alta quota coperto da rocce dolomitiche dipinte di licheni, frammiste a piccoli lembi di prateria alpina. Le ore passano in fretta, ma poi il tempo cambia all’improvviso qui a quota 2250 metri e, a malincuore, devo scendere a valle, chiedendomi se questi indomiti volatori nel proseguo del loro viaggio porteranno con loro qualche ricordo di quel buffo e infreddolito uomo nascosto dietro a un teleobiettivo…

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Urla e t t o n nella Trovo la volpe intrigante: è bella, astuta e si adatta a qualsiasi ambiente con grande facilità. Qualità che vorremmo possedere tutti. Quello che però sto per raccontarvi mi ha fatto accapponare la pelle.

Abito in un luogo isolato, vicino a un boschetto che scende fino al fiume e, di tanto in tanto, mi è capitato di vedere una volpe aggirarsi in giardino. Ogni qualvolta ne sono rimasta affascinata perché possedeva la giusta dose di diffidenza, senza però essere impaurita dalla mia presenza. Sono riuscita a fotografarla più volte. Una notte però… stavo dormendo profondamente quando mi sono svegliata di soprassalto a causa di un ripetuto e potente grido provenire dal giardino. Ero terrorizzata e ho impiegato molto tempo prima di alzarmi e andare alla finestra. Lì per lì ho pensato che qualcuno stesse aggredendo un’altra persona, ma mi sembrava alquanto improbabile che potesse accadere qui da noi. Abito in un paese tranquillo dove queste cose di solito non accadano. A quel punto un altro urlo umano mi colpito con la forza di un tuono. Ho aperto la finestra e mi sono affacciata: la fievole luce di un lampione rischiarava il corpo sinuoso di una volpe che teneva la testa e la folta coda sollevate. Di lì a poco un altro grido e ho capito: era lei che lo emetteva. Mai avrei pensato che un verso così umano potesse appartenere anche a un animale. Mi sono informata: questo richiamo lo usano sia i maschi per intimorire i rivali, sia le femmine per attirare i partner. Non saprò mai per quale motivo stesse “gridando”, ma sicuramente era per qualcosa d’importante per via della potenza che ci metteva nell’emettere quei versi. Sofia Brigadoi, direttrice della rivista.


FOTOSTORIE

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In vetta per sentirmi libero Marco Zanoner è un giovane fotografo paesaggistico di Moena, amante di tutti gli sport outdoor in montagna. Durante le frequenti escursioni non perde occasione di ritrarre le sue affezionate vette. Attraverso la fotografia Marco riesce a stabilire un legame con la natura, diventando anche lui parte di essa. Questa passione è nata dal desiderio di rivivere le emozioni che i vari paesaggi gli suscitano.

In questo suggestivo scatto in notturna vediamo il Sassolungo immerso in un cielo stellato da cui è difficile distogliere lo sguardo. Marco, armato di trepiede, obiettivo luminoso e soprattutto tanta pazienza, riesce a catturare tutto l’incanto di questo panorama.

Per vedere altri scatti di Marco si può visitare il suo profilo Instagram www.instagram.com/marco.zanoner


FOTOSTORIE

Fotografia scattata sulla cima del Sas da Ciamp durante un colorato tramonto invernale. Grande è l’affezione di Marco per la montagna di casa, luogo in cui la sensazione di felicità raggiunge in lui i picchi più alti.

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#marcialonga @marcialonga_ marcialonga.it

Get involved_

02·09·2018

16THEDITION 26Km

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Sei un ciclista? Sai che esiste un brevetto se completi un percorso di Marcialonga CRAFT?

1. SCEGLI IL PERCORSO 2. TIMBRA IL BREVETTO 3. RITIRA IL DIPLOMA E IL TUO PREMIO CRAFT

Marcialonga cambia nel simbolo che l’ha rappresentata per più di 45 anni. Il nuovo logo racchiude in una perfetta sintesi tutti i nostri valori, il nostro territorio e la nostra storia. Il risultato è un marchio moderno, forte e rigoroso che diverrà simbolo indissolubile di un movimento sportivo che raccoglie più di 15.000 atleti ogni anno in 3 discipline differenti: Sci di Fondo, Ciclismo, Corsa. Questo corpo rappresenta tutta la bellezza del gesto atletico, fuso nell’essenza minimalista del nostro nuovo logo. Benvenuti nella nuova MARCIALONGA: Get involved_

27·01·2019

30.06.2019

Get involved in our events!


L’arte? Per me è passione

Disegno da quando son o stata in grado di tenere in mano la matita . Usare le mani è sempre stato il modo in cui esprimevo meglio me stessa, i viaggi di fan tasia e il mondo che mi circondava, ma soprat tutto è stato ed è tutt’ora il modo per rea lizzare concretamente quello che ho sempre vol uto essere. Non ho mai avuto dubb i sul percorso che avrei intrapreso, e senza indugi mi sono iscritta al liceo artistico più vicino, a Pozza di Fassa. Lì ho avuto la po ssibilità di studiare e scoprire il vastissimo mo ndo dell’arte in tutte le sue forme. Grazie anc he alla musica mi sono avvicinata al teatro e ho scoperto il fascino del palcoscenico. Non a caso dopo il liceo ho scelto di frequentare il cor so di scenografia all’Accademia di Belle Art i di Verona, che mi sta formando a 360° nell’ambito dello spettacolo teatrale e cin ematografico. Grazie anche alla passio ne per il fumetto sto cercando di aprirmi al mo ndo dell’illustrazione. Infatti a Natale dell’anno scorso, insieme a Sara Segantin, ho pubb licato la nostra prima opera, “...e Splende la No tte”, un libro di favole natalizie il quale ricavato è devoluto in beneficenza. Una volta concluso il mio percorso in Accademia spero di riusci re a studiare musical e a proseguire con l’illust razione, cercando di creare un lavoro person ale.

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Mariasole Vinante

IN COPERTINA


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magazine

Estate 2018

sommario Fotostorie Racconti e splendide immagini dalle Dolomiti Di passaggio Urla nella notte In vetta per sentirmi libero

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Global warming Panoramica sui cambiamenti climatici e una riflessione sul nostro margine d’azione Le Alpi, un patrimonio a rischio

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Personaggi Due gli interventi ai quali non potevamo rinunciare Sassolungo Foto Marco Zanoner

Intervista al Maestro Andrea Bocelli Il messaggio di Papa Francesco I

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sommario 11 In copertina L’artista Mariasole si presenta 16 I Suoni delle Dolomiti Programma dettagliato di tutti gli appuntamenti

in Fiemme e Fassa

21 Intervista a Mattia Felicetti Emozioni al limite 28 Saturnismo e aquile Rapaci in difficoltà 32 Paesaggi sonori Le misteriose vibrazioni della natura 46 Panorami Incanto al Passo Carezza 50 Storia di un rifugio Larezila, uno dei più antichi insediamenti della Val di Fassa 58 Fiemme e Fassa Super Estate

Musei&Mostre

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Collezioni permanenti, progetti espositivi, ricchi programmi di attività, laboratori, meeting e visite guidate PH. Francesca Ferrai

SPECIALE SPORT&CO Eventi e programmi dell’estate in quota

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Val di Fiemme

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Val di Fassa

Salute&Sport Sapori Rifugi, Agritur, Ristoranti&Bicigrill

Fiemme&Fassa Magazine estate 2018 Iscr. Tribunale di Trento Nr. 7/15 del 13/05/2015 Direttore Responsabile Sofia Brigadoi Ufficio Marketing&Communications Federica Zanon Pubbliche Relazioni&Ufficio Stampa Luigi Casanova

In copertina Oro estivo di Mariasole Vinante Art&Graphics Grafart - Trento Stampa Litografica Editrice Saturnia Molte immagini utilizzate nella rivista sono di Pixabay www.pixabay.com

fiemmefassamagazine@gmail.com redazionefiemmefassa@gmail.com www.fiemmefassamagazine.com Fiemme&Fassa Magazine


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EVENTI

Anche quest’anno il Festival più atteso dell’estate regala forti emozioni. Dieci gli eventi in Fiemme e Fassa da segnare in calendario, e non solo per la magnificenza degli scenari ma anche per la qualità sempre più rilevante degli artisti. In caso di maltempo i concerti vengono recuperati. Per luogo e orario consultare il sito.

I SUONI DELLE DOLOMITI

Vette musicali Jazz

Canzone d’autore 30.6 ore 12 Val di Fassa Rifugio Micheluzzi, Gruppo del Sassolungo GRAHAM NASH Pochi possono vantare la straordinaria carriera artistica di Graham Nash, il cantautore e compositore inglese, poi naturalizzato statunitense, che ha di fatto contribuito a creare la storia della musica prima con gli Hollies e quindi in quel gruppo di fuoriclasse che erano Crosby, Still, Nash e Young. Non ha tralasciato di seguire anche un percorso più indipendente fino all’ultimo album “This Path Tonight” (2016). La sua inconfondibile voce sarà accompagnata da Shane Fontayne alla chitarra e da Todd Caldwell alle tastiere.

12.7 ore 12 Val di Fiemme Passo di Lavazé, Gruppo Corno Nero – Pala Santa YAMANAKA ELECTRIC FEMALE TRIO The Spheres Con quindici dischi all’attivo e un talento unico, la giapponese Yamanaka si è imposta come una tra le pianiste più importanti e seguite della scena jazz contemporanea. Tra le pieghe dei suoi brani si ritrova di tutto – swing, ritmo, melodia –, una giostra infinita di soluzioni musicali mai scontate e sempre sorprendenti, abbinate a una tecnica invidiabile. Il tutto ritorna anche nelle composizioni di “The Spheres” proposte al fianco di una sezione ritmica tutta al femminile con Ilaria Capalbo al basso elettrico e contrabbassi e con Sophie Alloway alla batteria.


EVENTI

Musica classica Maria Pia Devito & Ensemble Burnogualà - ph Paolo Soriani

Jazz 14.7 ore 6 Val di Fassa L’Alba delle Dolomiti Col Margherita, Gruppo Lusia - Bocche MARIA PIA DEVITO &ENSEMBLE BURNOGUALÀ Moresche e altre invenzioni L’Africa, Napoli, il Mediterraneo e l’improvvisazione si mescolano a melodie del Rinascimento così come a quelle di grandi autori contemporanei. Il tutto basato sulle voci dell’Ensemble Burnogualà che sotto la guida della cantante e compositrice Maria Pia Devito affrontano e rielaborano in chiave jazzistica le “Moresche” di Orlando di Lasso – cicli carnevaleschi, parodie, danze – portando il pubblico in storie di schiavi e liberti, tra suoni di mondi lontani, imitazioni di strumenti e versi di animali.

18.7 ore 12 Val di Fassa Rifugio Contrin, Gruppo Marmolada-Cima Bocche-Monzoni AVI AVITAL Nato a Be’er Sheva nel sud di Israele, Avi Avital è un’autentica star della musica. Fin qui nulla di cui stupirsi se non che i riconoscimenti e la nomination ricevuta ai Grammy Awards come solista è arrivata per la sua straordinaria abilità con il mandolino. Uno strumento quasi sconosciuto che ha riportato alla ribalta anche grazie a grandi incisioni, a decine di composizioni, a interpretazioni al fianco delle più importanti orchestre internazionali. Avital studia il mandolino sin dall’età di otto anni e si è aggiudicato la prestigiosa Aviv Competition di Tel Aviv, primo mandolinista a esserci riuscito.

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EVENTI

World music 29.7 ore 12 Val di Fassa Rifugio Roda di Vael, Catinaccio PAOLO FRESU, MUSEGA DE POZA Direzione artistica dell’evento di Marco Somadossi Progetto Speciale Cosa fanno insieme un’orchestra della tradizione musicale ladina – la Musega de Poza – e un grande musicista jazz come Paolo Fresu? La risposta è semplice ma per nulla scontata: tentano di dare forma alla musica della montagna attingendo non solo al patrimonio del folklore musicale ma anche ai suoni e ai rumori per interagirvi in modo nuovo, per percorrere nuove strade. Il tutto con la collaborazione di uno strumentista e compositore, Marco Somadossi, docente della cattedra di Composizione e Strumentazione per Orchestra di Fiati del Conservatorio “Jacopo Tomadini” di Udine. Musica classica 1.8 ore 12 Val di Fiemme Laghi di Bombasèl, Gruppo del Lagorai VISION STRING QUARTET Jakob Encke e Daniel Stoll al violino, Sander Stuart alla viola e Leonard Disselhorst al violoncello sono i componenti di questo quartetto spumeggiante fondato nel 2012 e che si è già affermato come uno dei più raffinati ensemble emergenti a livello internazionale. Li contraddistingue una particolare versatilità che li vede muoversi tra composizioni classiche e altri generi con riconoscimenti e collaborazioni prestigiose, dai premi vinti sia al Concorso Felix Mendelssohn Bartholdy di Berlino sia al Concorso Internazionale di Ginevra nel 2016 fino alle esibizioni al fianco di Avi Avital e alle collaborazioni con il celebre coreografo John Neumeier.

Canzone d’autore 7.8 ore 12 Val di Fiemme Malga Canvere, Gruppo Viezzena - Bocche GRANT-LEE PHILLIPS Con la sua voce inconfondibile in grado di muoversi tra ruvidezze e melodie sognanti, GrantLee Phillips appartiene a quella categoria di cantautori sofisticati capaci di muoversi con originalità nella tradizione della canzone americana rinnovandola e portandola verso nuovi orizzonti. Con i Grant Lee Buffalo aveva affascinato un’intera generazione e alla fine di quell’esperienza ha continuato a farlo con una straordinaria carriera solista: nove lavori sulla lunga distanza fino al recentissimo Widdershins. Jazz 10.8 ore 12 Val di Fassa Rifugio Bergvagabunden, Gruppo Costabella – Cima Uomo FERENC SNÉTBERGER, TONY LAKATOS Un incontro tra due grandi virtuosi della chitarra e del sassofono. Ferenc Snétberger viene da una famiglia di musicisti e dal padre apprende a suonare la chitarra muovendosi tra tantissime influenze dal jazz alla musica brasiliana, da Django Reinhardt a Egberto Gismondi e persino Johann Sebastian Bach. Un mix unico come unico è il suono della sua chitarra. Al suo fianco Toni Lakatos, uno dei sassofonisti più noti al mondo, ricercatissimo, tanto da essere coinvolto nella registrazione di centinaia di album jazz.

Paolo Fresu, Musega de Poza

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EVENTI

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Musica classica 22.8 ore 12 Val di Fiemme Località La Porta, Gruppo Cornacci – Monte Agnello ISABELLE FAUST, KRISTIN VON DER GOLTZ, ANNE KATHARINA SCHREIBER, DANUSHA WASKIEWICZ Un quartetto formato da grandissime interpreti apprezzate a livello internazionale a partire da Isabelle Faust – già ospite de “I Suoni delle Dolomiti” – che a soli cinque anni ha imbracciato il violino e a 15 si è aggiudicata la prestigiosa Leopold Mozart Competition continuando a guadagnarsi l’ammirazione del pubblico e dei critici. Con lei torna sulle montagne trentine anche Danusha Waskiewicz prima viola con importantissime orchestre dalla Mahler Chamber Orchestra a quella della Scala di Milano, solo per citarne due. Con loro la brava violoncellista tedesco-norvegese Kristin von der Goltz, esperta di musica barocca, e la violinista Anne Katharina Schreiber, membro della Freiburger Barockorchesters e di altre formazioni musicali.

World music 28.8 ore 12 Val di Fassa Località Baita alle Cascate, Val San Nicolò, Gruppo Marmolada-Cima Bocche-Monzoni DAKHABRAKHA Per alcuni l’Ucraina è la porta dell’Europa. Forse è l’immagine giusta per comprendere la musica di questo originalissimo quartetto. Loro amano definirla ethno-chaos ma quello che sfornano gli ucraini Dakhabrakha è tutt’altro che un insieme incoerente. È invece l’incontro felice e fecondo tra antico e contemporaneo, tra i suoni senza tempo e i nuovi orizzonti sonori che possiamo perlustrare digitalmente. La musica popolare di un Est in gran parte a noi sconosciuto si presenta così al pubblico occidentale in una forma nuova e rivoluzionaria. Un modo diverso per guardare alle proprie radici e vivificarle senza tradirle.

Informazioni: isuonidelledolomiti.it I Suoni delle Dolomiti è ideato e curato da Trentino Marketing in collaborazione con le Apt della Val di Fassa, della Val di Fiemme, di San Martino di Castrozza, Passo Rolle, Primiero e Vanoi, della Val di Non, di Madonna di Campiglio – Pinzolo – Val Rendena, di Dolomiti Paganella e della Valsugana.


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PERSONAGGI

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Mattia Felicetti Quando le passioni ti portano al l“imite”

La paura è una costante del coraggio e ti aiuta ad affrontare con coscienza anche le imprese più estreme. I limiti sono fatti per essere raggiunti e superati, nello sport, come nella vita.

Foto Thomas Monsorno

FEDERICA ZANON


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PERSONAGGI

Freeride di Mattia al Passo San Pellegrino. Foto Federico Modica


PERSONAGGI

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’emozione di una giornata con gli amici in neve fresca, una camminata su una corda sospesa tra le montagne, un lancio adrenalinico con il parapendio per rientrare a casa in volo dopo aver raggiunto una vetta. Mattia, moenese classe 1990, maestro di sci e di freeride, il tempo libero che ha lo trascorre così, mettendosi alla prova tra uno sport e l’altro. Chi lo conosce sa che il suo divertimento più grande è la continua ricerca di nuove eccitanti avventure, da raccontare e immortalare in splendide immagini. La sua voglia di sperimentare l’ha portato fino in Groenlandia dove, insieme ai suoi amici, si è fatto conoscere per un’impresa mai provata prima, l’Iceberg Challenge.

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PERSONAGGI

l i’ ntervista

Com’è nata la tua passione per lo sport? Ho avuto la fortuna che fin da bambino i miei genitori mi hanno portato in montagna, ho sempre praticato lo sci da discesa, gareggiato, e ho provato tantissime discipline sportive diverse. A 18 anni sono diventato maestro di sci e freeride. Ed è in età più adulta che ho iniziato a sentire la vera e propria necessità di praticare lo sport e che sono nate quelle che oggi sono le mie passioni, come il parapendio, il freeride (che ho comunque sempre sperimentato fin da bambino) e lo slackline.

Quando e perché ti sei avvicinato allo slackline? Durante il corso per diventare maestro di sci un mio amico mi ha proposto di cimentarci in questa disciplina. Quando abbiamo iniziato, 10 anni fa, lo slackline non era molto popolare in Italia. Al principio ricordo che non eravamo ben visti, ci consideravano quasi dei pagliacci che camminavano su una corda. Col passare del tempo però, questo sport mi ha regalato sempre più soddisfazioni e anche i più scettici si sono ricreduti. Siamo riusciti a creare un bel gruppetto in Val di Fassa, i bambini ci seguono incuriositi e molti giovani provano ad avvicinarsi a questa disciplina. Siamo riusciti inoltre a portare a termine diversi progetti importanti, tra i quali il successo della nostra trasferta in Groenlandia.


PERSONAGGI

Com’è nato e in che cosa consiste il progetto in Groenlandia? A seguito di un documentario sui Fiordi che mi aveva molto incuriosito, mi sono trovato un giorno a parlare con il mio amico Federico di come mi sarebbe piaciuto provare lo slackline in quelle zone. Da qui la proposta di Federico (il fotografo che immortala Mattia nelle sue imprese) di farlo su un iceberg e, vista l’intrigante idea, abbiamo coinvolto anche il nostro amico Benjamin, esperto di slackline. All’inizio tutti ci consideravano dei pazzi, gli iceberg non si conoscono e sono notoriamente instabili, esplodono e implodono: la reazione alle nostre richieste di partnership ad alcune aziende era di completa sfiducia. Alla fine però, dopo numerosi studi e dimostrazioni, abbiamo trovato chi ha creduto in noi e nel nostro progetto e siamo riusciti così a compiere la prima slackline e la prima highline a 30 mt di altezza su iceberg, impresa mai tentata prima.

Mattia durante uno slackline tra gli iceberg in Groenlandia.

Ci sono donne che praticano lo slackline? Sì, ce ne sono sempre di più, anche qui in Val di Fassa. Qualche anno fa è venuta una delle più forti ragazze al mondo sulle Torri del Vajolet per fare una pubblicità di una nota marca di abbigliamento sportivo. Ci sono delle competizioni di slackline? No, è fatto in maniera amatoriale e il bello è proprio questo: non c’è agitazione per una gara, lo fai solo quando e dove vuoi.

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PERSONAGGI

Tu pratichi diversi sport, e quando lo fai, lo fai decisamente senza limiti. Insegui le tue passioni senza paura? Che cosa è fondamentale per praticare uno sport a certi livelli? Gli sport estremi regalano molte emozioni, sono adrenalinici, e sicuramente incutono timore. La paura c’è sempre ma il bello sta nel superarla e sconfiggerla. Nulla è lasciato al caso… la sfida che voglio affrontare la metto in pratica solo a seguito di molto allenamento e di una buona preparazione mentale. Inoltre, per portare uno sport a un determinato livello, non bisogna mai sottovalutare il pericolo: va bene sfidare la natura ma non bisogna mai andarle contro.

Ti è mai capitato di tirarti indietro o di non riuscire a portare a termine una slackline? Certo, molte volte. Quando hai la giornata no, capita di avere più paura del solito, una sorta di blocco mentale, che t’impone di fermarti e tranquillizzarti 10 minuti prima di riprendere la camminata. Poi magari cadi numerose volte, e in certe circostanze capita anche di non riuscire a portar a termine l’obiettivo. In questo caso, lascio trascorrere del tempo e affronto la sfida un altro giorno, fino a quando non riesco a percorrere l’intera corda.

Mattia durante una traversata. Torre di Pisa, Passo Feudo. Foto Federico Modica


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FIENILE MONTE

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una vacanza diversa ... in baita a 2225 mt nel mezzo delle Dolomiti


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PARADISO ANIMALE

LUIGI CASANOVA

SATURNISMO anche le aquile cadono


PARADISO ANIMALE

L’aquila, il rapace simbolo di forza e determinazione è sconfitto da un pericolo subdolo e invisibile: IL SATURNISMO

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i tratta di una malattia che porta a gravi problemi dell’apparto digerente, dell’intestino e del sistema nervoso e può colpire ogni forma di vita animale. Questa patologia è dovuta all’ingestione di piombo, in polvere o di schegge del minerale, e conduce la bestia che la ingoia sino alla morte. Il nome saturnismo deriva da Saturno, il dio romano che era associato dagli alchimisti al piombo. Nel mondo dei rapaci sono per lo più interessate le specie necrofage: queste mangiano prede uccise e non recuperate dai cacciatori che nel corpo contengono pallini o frammenti di proiettili. Nell’attività venatoria è inoltre consuetudine che i visceri delle prede siano lasciati sul territorio. Aquile e altri rapaci, specie nelle stagioni fredde, si nutrono di questi residui e ingoiano anche i frammenti di piombo.

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Nei Grigioni, ma anche in Provincia di Sondrio, le munizioni contenenti piombo sono state sostituite con quelle di rame. In più i cacciatori sono stati avvisati di seppellire, sempre, i visceri degli animali colpiti. Nelle nostre valli, Fiemme e Fassa, è opportuno che quanti incontrino i resti di un’aquila, o di altri rapaci, invece di privarle del fantastico piumaggio, di toglierle le zampe per un rituale dell’imbalsamazione sempre più discutibile, avvisino immediatamente i servizi forestali sul territorio per poter permettere un rapido recupero dell’animale. Dopodiché sarà possibile avviare un’indagine sanitaria che analizzi le cause della morte. Solo un monitoraggio approfondito e diffuso può permetterci di mettere in atto delle misure di tutela efficaci. L’aquila, regina dei cieli alpini, deve continuare ad accompagnarci con i suoi voli, con la sua forza e con la sua bellezza in ogni istante delle nostre vite e delle nostre escursioni sulle Dolomiti.

Foto Crediti Pixabay

I dati che arrivano dal mondo scientifico sono sempre più preoccupanti: intere colonie di condor della California si sono estinte per questo motivo e sempre più spesso sulle Alpi si ritrovano carcasse di rapaci morti per questa malattia. Le due specie più a rischio sono l’avvoltoio degli agnelli e, sul nostro areale, l’aquila. In seguito a studi scientifici condotti dal Parco nazionale dello Stelvio si è stabilito che su 153 casi esaminati, 95 sono dovuti al saturnismo (62,1%). Più del 70% delle aquile è ormai ammalato di questa pericolosa malattia. I dati sono confermati da analoghi studi condotti dall’Università di Zurigo: sembra che sulle Alpi siano state ritrovate più di 10 aquile all’anno morte per questa causa, specie nel cantone dei Grigioni. Ora l’allarme arriva anche sulle Dolomiti. È una preoccupazione che ormai non coinvolge più solo il mondo scientifico, ma sta diventando oggetto di interesse in tutto il mondo ambientalista e in alcuni settori sensibili del mondo venatorio.

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CURIOSITĂ€

Paesaggi

sonori La foresta di Paneveggio e le Pale di San Martino da Malga Bocche


CURIOSITÀ

La natura è parte di noi e in essa possiamo ritrovare quella serenità che spesso crediamo perduta. Quando ci sentiamo affaticati o abbiamo bisogno di rilassarci e riacquistare energia, ci avvaliamo appunto della natura e dei suoi suoni. Onde acustiche che apportano benessere fisico e positività.

Kopjes mountain, Tanzania

Ma ci sono luoghi singolari nei quali le vibrazioni sonore sono a dir poco straordinarie. Le dune di Mingsha sono uno di questi siti e si trovano in Cina. Si dice che gli abitanti della città di Dunhuang, durante le giornate di vento, odano provenire dalle gigantesche montagne dei “sussurri”. Il motivo non è ancor ben noto e i ricercatori suppongono sia dovuto alla particolare composizione dei granelli di sabbia che “toccandosi” tra loro creano un bizzarro effetto di risonanza. Un altro luogo straordinario si trova nel nord della Tanzania e più precisamente nel Parco Nazionale del Serengeti, una delle riserve più grandi del continente africano. Lì si rivelano i Moru Kopjes, formazioni rocciose molto sceniche e particolarmente curiose dal punto di vista geologico. In questo luogo è possibile suonare la “Rock Gong”, una roccia esclusiva che se battuta con un legno, effonde un suono simile a quello di un gong. E che dire di Stonehenge, sito neolitico che si trova vicino ad Amesbury nello Wiltshire in Inghilterra? Monoliti speciali, ovvero con insolite proprietà acustiche, quindi dei veri e propri strumenti a percussione fatti di pietra, che se “percossi” producono un effetto sonoro simile a quello d’una campana. Anche nel nostro territorio abbiamo un’eccellenza sorprendente: il Parco di Paneveggio Pale di San Martino, denominato anche la “Foresta dei violini”. Un bosco di abeti rossi da risonanza conosciuti per le loro qualità tecno-acustiche. Alberi singolari che tra le mani di grandi maestri liutai sono divenuti la “voce” di strumenti unici al mondo. In molte sale da concerto di tutto il mondo abbiamo la fortuna di poter ancora ascoltare il suono di un violino creato da Stradivari con il pregiato legno della Val di Fiemme. Ancor oggi rinomati liutai da ogni parte della Terra si recano quassù per scegliere i ceppi migliori per la creazione delle casse armoniche dei loro strumenti. Ciò che però più sorprende di questo luogo “magico” sono le misteriose vibrazioni che si provano camminando lungo i sentieri che attraversano il bosco. Un’esperienza sensoriale irripetibile: onde energetiche che donano un senso di armonia e tranquillità.

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La Marmolada dal Sass Pordoi. Ph credits TT Studio


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PANORAMICA sulle Alpi-Dolomiti SOFIA BRIGADOI

La ricchezza alpina. Un patrimonio a rischio.

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Cosa possiamo ancora salvare? Cristina Dalla Torre, Eurac Research, CIPRA Italia, ci offre una panoramica sui cambiamenti climatici a livello alpino, e una riflessione sul nostro margine d´azione. “Nelle Alpi vivono circa 14 milioni di persone, 30.000 specie animali e 13.000 specie vegetali. Il cambiamento climatico si sta verificando qui più rapidamente che altrove: le temperature sono salite di quasi 2°C, rispetto alla media registrata sul resto della Terra. Il cambiamento climatico si manifesta non soltanto con l’innalzamento delle temperature: secondo i dati dell’Agenzia Europea per l’Ambiente (EEA), si prevede una diminuzione delle precipitazioni variabile tra l’1 e l’11% e i periodi siccitosi estivi aumenteranno del 36%. Le precipitazioni nevose subiranno un drastico ridimensionamento sparendo quasi completamente a quote inferiori (1800 metri). Avremo un acuirsi, già evidente, degli eventi estremi. Abbiamo disponibili i dati sulla riduzione della superficie e dello spessore dei ghiacciai alpini: da 110 km2 del 1850, agli attuali 32 km2. A lungo termine si prevede che troveremo alterata la portata d’acqua in torrenti e fiumi, con ricadute notevoli per l’ecologia delle Alpi, per l’agricoltura, la produzione d’energia, e, dato allarmante, per la fornitura d´acqua dolce per mezza Europa (170 milioni di persone). Il cambiamento climatico nelle Alpi influenzerà anche la ricca flora e fauna. Diverse specie vegetali e animali alpine Tre Cime di Lavaredo – Ph. credits Pixabay sono predisposte a vivere solo in areali freddi, quindi saranno costrette a migrare verso altitudini maggiori con la conseguente perdita di superficie nel loro habitat. Alcune specie potrebbero essere allontanate da altre più adattabili provenienti da regioni di altitudine inferiore (Convenzione delle Alpi, 2017). Si avrà anche un’alterazione di tutti i ritmi della natura, causa il propagarsi di squilibri nella catena alimentare nella fauna autoctona. Un altro aspetto legato ai cambiamenti climatici sulle Alpi è l´aumento d’instabilità geomorfologica: si avranno eventi estremi sempre più frequenti con situazioni d’imprevedibilità geostatica”.


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ATempi duri ancheA Aper la fauna montana:A Ain pochi anni in alcune aree delle AlpiA Ale popolazioni di stambecchiA Asono diminuite notevolmente.A AIn grande sofferenzaA Ae a rischio di scomparsaA Aanche la pernice bianca.A

“Aumentare le temperature significa creare condizioni ecologiche differenti e favorire, detto in termini semplici, la ricolonizzazione di determinate aree con specie meglio adattate a climi più caldi”, fa presente Luca Pedrotti, coordinatore scientifico del Parco Nazionale dello Stelvio e tecnico del Settore Grandi carnivori della PAT. “E sulle Alpi questo porta le specie adattate ai climi più freddi a non trovare più le condizioni idonee per la vita. Per le Alpi sono previsti scenari variabili a seconda delle zone, ma un orientamento generalizzato indica una variabilità molto più alta dei fenomeni piovosi, con conseguenti alternanze di inverni molto secchi o molto nevosi. Con tali variazioni nelle temperature la vegetazione rinverdisce prima e in meno tempo durante la primavera. I ricercatori impegnati a studiare le popolazioni di stambecco, ipotizzano che la forte diminuzione della specie nello storico Parco Nazionale del Gran Paradiso sia legata a questo. La vegetazione rinverdisce prima che le femmine diano alla luce i propri piccoli e nelle fasi successive l’erba da brucare non ha più le caratteristiche sufficienti a garantire un latte di elevata qualità per la buona sopravvivenza dei propri piccoli. Fenomeni simili riguardano anche gli insetti, ad esempio le api che vedo mutare rapidamente il periodo di fioritura per loro fondamentali per la produzione del miele. Se prendiamo poi in considerazione specie alpine fortemente legate a condizioni di freddo e di innevamento come la pernice bianca, la situazione si fa ancora più delicata e gli habitat idonei alla specie diventeranno sempre più esigui, quindi preziosi”.

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Gli ecosistemi forestali sono fondamentali per la conservazionea della biodiversità e non solo: nel tempo si sono evoluti e adattatia ai cambiamenti meteorologici in atto.a Negli ultimi anni, però, vi è stata un’accelerazione del fenomenoa che non permette alle specie di mettere in atto, come in passato,a strategie di conservazione sufficienti per sopravvivere.a

“Stiamo assistendo a uno spostamento di gran parte delle specie vegetali verso altitudini più elevate con il rischio che lo spazio più in alto diventi sempre più stretto”, chiarisce Vanda Bonardo, della presidenza nazionale Comitato Scientifico Legambiente e responsabile nazionale Alpi Legambiente. “Si prevede un aumento dei parassiti forestali, così come saranno in crescita le specie aliene (emblematiche le palme che stanno aumento spontaneamente nei nostri boschi pedemontani). Ai cambiamenti climatici si associano anche maggiori fenomeni erosivi, dissesto e desertificazione. Fattori questi che impediranno agli ecosistemi di funzionare al meglio. Sempre in conseguenza dei cambiamenti climatici,

gli incendi nei prossimi anni costituiranno la peggior piaga dei territori forestali. Ribadisco che i boschi e le foreste sono fondamentali nel mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici per la capacità che le piante possiedono nel fissare il carbonio atmosferico sia nella parte epigea (fusto e foglie) che al suolo (carbon sink). Torbiere e paludi sono i tipi di habitat più vulnerabili e a rischio scomparsa. Ci sono forti rischi di estinzioni e perdita di biodiversità soprattutto per quel che concerne la flora alpina di alta quota. Sono anche previsti cambiamenti nella tipologia delle specie forestali che vivono a quote più elevate con possibili riduzioni di range in quelle poco resistenti alla siccità (faggio, olmo, abete bianco)”.


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Ghiacciaio del Travignolo (settembre 2014): è ancora presente neve vecchia dell’inverno precedente, neve che oltre ad essere un potenziale accumulo per la massa glaciale, ha la importantissima funzione di coprire e preservare il ghiaccio sottostante. È visibile anche la copertura detritica diffusa sopratutto nella parte bassa. La paretina di roccia emergente in primo piano era il luogo dove si assestava la fronte dell’apparato fino al 2003, anno in cui la fronte ha fatto un vero balzo all’indietro (dal 1981 al 2000 è arretrato di 137.50 m).

Vittime del global warming a sono soprattutto le masse ghiacciate del Pianeta.a Una situazione preoccupante, a poiché i ghiacciai sono una riserva a d’acqua importantissima per tutti a gli organismi viventi. a

“Un titolo di pochi giorni fa dichiarava che ci saranno ancora soli 10 anni di vita per il Ghiacciaio della Marmolada, il più importante delle Dolomiti”, ribadisce Gino Taufer, Responsabile del Settore Tecnico, Territorio e Strutture presso l’Ente Parco Naturale Paneveggio Pale di San Martino. “Cosa accadrà nel momento della scomparsa degli attuali apparati glaciali si può sintetizzare nei seguenti punti: perdita di un’importante riserva di acqua dolce, sia per utilizzo umano, in agricoltura che per i bacini idroelettrici. Perdita di geositi di grande interesse, essendo i ghiacciai veri e propri “archivi” che ci raccontano importanti notizie del passato. Perdita di attrattività per i territori. Aumento del rischio di crolli e del rischio idrogeologico. La nostra Provincia ha messo in campo molti studi, ricerche e prospettive di adattamento, ma, secondo me, dovrebbe essere maggiormente incisiva sul consumo di suolo, acque e risorse primarie, non solo nelle enunciazioni del PUP, ma nel concreto. Ognuno di noi, come cittadino, può e deve adottare stili di vita più ecologici, partendo dalle piccole cose, per contenere e abbattere il folle consumismo che ha travolto tutto e tutti”.

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Quest’anno la stagione invernales è stata “salvata”s da abbondanti nevicate.s Tuttavia non possiamo ignorares un dato preoccupante:s uno dei settori più a rischios causa il riscaldamento globales è sicuramente quello sciistico.s

Foto Alex Filz – Crediti IDM Alto Adige

“Abbiamo studiato attentamente i trend climatici per i prossimi decenni e, fortunatamente, posso dire che, nonostante sia indubbio che le temperature invernali che si registreranno in futuro sulle Alpi saranno più miti rispetto al passato, esse non impediranno la presenza di neve (anche artificiale) almeno su parte del territorio”, spiega Arno Kompatscher, Presidente della Provincia Autonoma di Bolzano e Assessore all’economia, innovazione ed Europa. “Chiaramente, nonostante queste rilevazioni parzialmente positive, abbiamo deciso di non ignorare il fenomeno. Al contrario, ci stiamo muovendo su più fronti. Certo, per ragioni climatiche e logistiche, stimiamo che un 20% degli impianti non potrà più contare in futuro su sicure nevicate, naturali e non. Si tratta soprattutto di piccole strutture, per le quali si apriranno però nuovi orizzonti di offerta turistica”.


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Qualche ulteriore intervento per fare chiarezza sul cambiamento climatico e il futuro del “nostro” Pianeta. Luca Mercalli, climatologo di fama

Una domanda sorge spontanea:s “Se anche fossimo disposti cambiare, quanto tempo ci resta s per rimediare ai danni compiuti? s Quali le azioni più urgenti s da intraprendere s a livello mediatico, politico s e da cittadini di questo Pianeta?s

internazionale, dirigente della rivista Nimbus e Presidente della Società meteorologica italiana, risponde all’interrogativo. “Il fatto più grave è che non c’è la percezione della dimensione del problema, che è epocale: se non facciamo qualcosa subito, la situazione diventerà irreversibile. L’inquinamento raggiungerà livelli mai percepiti prima con conseguenze disastrose anche per la nostra salute. A livello mediatico c’è scarsa informazione, e anche quando si fa informazione, non è assorbita con piacere. In sostanza, molti rifiutano il coinvolgimento per non assumersi responsabilità: se non sei consapevole, non sei responsabile. Arriviamo al politico che avrebbe il potere s di cambiare le cose in fretta: applica una legge e obbliga tutti. Questo sarebbe il modo più efficace per raggiungere i risultati. Ma queste scelte sono spesso impopolari oppure vanno contro interessi economici, quindi il politico è lento nella decisione perché deve mettere in atto mille compromessi. E questa è una situazione di ulteriore blocco. La soluzione è certamente informare di più, poiché cittadini informati sostengono una politica più coraggiosa. Abbiamo anche gli accordi internazionali che dovrebbero servire proprio a mettere tutti i Governi del mondo in condizioni di fare delle scelte omogenee. Purtroppo anche gli accordi internazionali per ora sono dei bei pezzi di carta. Quindi, in sostanza, stiamo perdendo tempo prezioso. Le leggi della natura non aspettano le leggi degli uomini. Noi crediamo di avere un tempo infinito per le nostre decisioni, ma non è così. Dobbiamo assolutamente intervenire e subito! Attenzione, non possiamo più tornare indietro, ormai in parte i danni ambientali li abbiamo fatti, ma possiamo ridurli. Se non facciamo niente si va a 5° in più a fine secolo, con conseguenze disastrose. Invece se applichiamo l’accordo di Parigi e diminuiamo le emissioni dannose in fretta, quindi entro pochi anni, potremmo mantenere l’aumento di temperatura entro i 2°, il minimo della febbre che ci spetta. Ma è indiscutibile che è meglio avere la febbre con + 2°, anziché + 5°!


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Il Maestro Andrea Bocelli, cantante e tenore italiano, una delle voci più conosciute al mondo, con umiltà ci avvicina a una grande verità: “insieme” possiamo vincere.

Da artista e cittadino del mondo, quale contributo si sente di dare a quest’umanità che deve trovare nuovi percorsi di sviluppo e di rapporto con la natura? Più che un contributo, posso accampare un parere, posso dare un consiglio: io sono nato e cresciuto in campagna e mi sento di caldeggiare con forza una simile scelta. Credo sia importante, quando possibile, per la qualità della nostra vita, fisica e spirituale, vivere a contatto con la natura, immersi nella pace dei boschi e dei prati. È un suggerimento che propongo sovente ai miei figli e che sono lieto di ribadire anche in questa sede. Parliamo di diritti umani. Sappiamo che ha istituito una Fondazione che si occupa delle persone in difficoltà e soprattutto della povertà, intesa anche


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come emarginazione sociale. I cambiamenti climatici accentueranno le problematicità di vita di molti popoli. Assisteremo a grandi esodi: la sete e la fame in tante aree del mondo saranno sempre più palpabili. Come può la nostra società, consapevole e ancora ricca di risorse, operare per diminuire il più possibile questa quantità di sofferenza che è destinata ad aumentare e ad accrescere la diseguaglianza sociale? Credo siano domande da porre non tanto a un povero cantante di provincia, quale sono, che si sforza di essere pronto alla data della performance, quanto invece ai politici, agli scienziati che studiano simili gravi fenomeni, agli economisti che ne approfondiscono le cause e ne prevedono le conseguenze. Non mi permetto di congetturare prescrizioni

risolutive. Posso giusto ricordare, sommessamente, come non esista sogno non realizzabile se si è in tanti a sognarlo, se si uniscono le forze... vale per la filantropia, vale per la vita tout court: “insieme” è la parola magica. Viviamo in una realtà sotto molti aspetti fragile, eppure in tanto caos, la ‘bellezza’ s’impone. La troviamo in ogni dove, anche nelle situazioni più drammatiche. La domanda: le ‘cose belle’ salveranno il mondo? È un’asserzione che porta la firma di un uomo ben più importante e più intelligente di me. Però sì, mi piace crederci, lo desidero e in fondo lo condivido: la bellezza salverà il mondo. Anche perché penso che bellezza e bontà vadano sempre per mano. Ciò che è bello è buono e ciò che è buono è anche bello.

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arissimi, le Dolomiti sono state dichiarate dall’UNESCO Patrimonio Naturale dell’Umanità. Un patrocinio che impone a noi tutti responsabilità e consapevolezza nella gestione di un Bene collettivo. Un Bene destinato a essere vissuto in termini di qualità paesaggistica, di bellezza e biodiversità anche dalle generazioni future. Ritengo sia urgente una conversione ecologica globale e l’avvio di una rivoluzione culturale nei nostri comportamenti. Dobbiamo infatti avere sempre presente che: Noi non siamo Dio. La Terra ci precede e ci è stata data. Le Dolomiti patrimonio dell’Umanità mi portano a pensare al paragrafo 114 dell’Enciclica, dove sta scritto: Insieme al patrimonio naturale, vi è un patrimonio storico, artistico e culturale, ugualmente minacciato… bisogna integrare la storia, la cultura e l’architettura di un determinato luogo, salvaguardandone l’identità originale. Perciò l’ecologia richiede anche la cura delle ricchezze culturali dell’umanità, nel loro significato più ampio. Sono certo che il prestigioso riconoscimento dell’UNESCO rivolto alle Dolomiti saprà indicare ai decisori e alle comunità locali l’urgenza della necessità di affrontare, uniti e forti, una riconversione ecologica basata su azioni e comportamenti coerenti con lo scopo della difesa delle bellezze uniche al mondo, anche se sono consapevole del fatto che l’uomo moderno non è stato educato al retto uso della potenza. “cfr enciclica Laudato si’”

Sua Santità Papa Francesco I a invita il popolo delle Dolomitia alla responsabilità collettiva. a


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■ Strada del Passo Pordoi vista gruppo Sella nel 1956.

Panorami d’incanto sul Passo Carezza CRISTINA MARCHETTI

■ La stessa strada nel 2011.


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Recenti interventi di ripristino ambientale-paesaggistico hanno restituito all’automobilista che percorre il conosciuto valico alpino, la possibilità di vivere un’esperienza di viaggio emozionante e suggestiva.

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urante i primi anni del ‘900 la costruzione di strade di passo era già avviata e contemporaneamente iniziava a prender piede una nuova economia basata sul turismo, sviluppatasi dal nuovo concetto d’intendere il territorio introdotto da Theodor Christomannos, l’ideatore della Gran Strada delle Dolomiti. I gruppi dolomitici, tra le più belle montagne della Terra e per questo riconosciute Patrimonio dell’Umanità UNESCO, costituiscono una sorta di “isole” rocciose separate da valichi e vallate. In questo contesto la rete viaria mette in relazione i paesaggi attraversati, rendendoli così fruibili da utenti e visitatori. Nel tempo i territori delle attività agricole e pastorali di montagna sono diventati luoghi del tempo libero, spostando l’interesse per il territorio sempre più in alto, fino alle cime dolomitiche. Contestualmente però si è verificata una perdita d’identità di questi siti, causata da una fruizione sempre più basata sulla velocità e sul consumo, ed è venuta a mancare una reale consapevolezza del loro valore. Il riconoscimento UNESCO fra le altre cose punta proprio a elaborare un nuovo approccio culturale generale, un’opportunità importante per mettere in atto un processo di riqualificazione paesaggistica in zone di pregio incommensurabile.


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■ La strada del Passo Carezza prima e dopo il ripristino dei coni visuali originali, con vista sul gruppo del Latemar.

Un percorso quasi scavato tra le conifere Nel transitare sulle strade di passo è cambiata nel tempo la percezione degli elementi ambientali. Il bosco d’alto fusto, a seguito di una riduzione d’interesse nei confronti delle aree da pascolo, ha invaso molte zone delle strade di passo, fino a chiuderne la visuale sui due lati, privando il viaggiatore delle bellezze naturali, quali le meravigliose pareti dolomitiche. Chi la percorre ha così una percezione più limitata e chiusa dei diversi punti di riferimento che costituiscono il percorso viabilistico; il risultato è un tragitto noioso e sempre uguale. Quando la strada è stata costruita era visibile da molto lontano proprio grazie alla scarsa vegetazione e ai numerosi tratti aperti. Una tale situazione è fortemente penalizzante per l’automobilista che sceglie di percorrere queste strade per godere di ambienti meravigliosi e vivere le emozioni che essi sono in grado di suscitare. L’emozione del paesaggio tra curve e tornanti La strada di passo è caratterizzata dal tornante, l’elemento che permette di superare dislivelli importanti. Mentre si percorre una fila di tornanti la visuale cambia continuamente, l’attenzione viene richiamata verso la valle sottostante, inoltre si è obbligati ad andare più piano. Dal basso della valle la percezione dell’ambiente appare quasi sfumata e spesso è nascosta alla vista, al contrario diventa sempre più chiara via via che si sale e che ci si avvicina al passo. Questa percezione aiuta a suscitare l’emozione della salita e costituisce l’elemento dell’esperienza del viaggio che può essere amplificata sensibilmente grazie alla realizzazione di varchi studiati appositamente per aprire la vista su tratti di paesaggio degni di attenzione, che contribuiscono a rendere il percorso più interessante e affascinante.

L’intervento a Passo Carezza Una di queste azioni è stata portata avanti lungo il passo Carezza: nel tratto che va verso l’abitato di Vigo l’amministrazione comunale, in accordo con la Forestale, è intervenuta per ripristinare i cosiddetti “coni visuali”, un’azione di diradamento della vegetazione con lo scopo di valorizzare il paesaggio, restituendo alla strada l’importante funzione di scoperta della vista che il bosco col tempo aveva negato. Alla base dell’intervento c’è il lavoro di tre architetti locali, Franco Ghetta, Alessandro Tamion e Markus Daprà, facenti parte di un gruppo di progettazione e ricerca al quale hanno collaborato anche esperti del luogo di altri settori. Questo studio, durato circa un anno e pubblicato nel 2013 sul numero 2 della collana “Quaderni del paesaggio trentino”, da cui sono tratte anche le foto del Passo Pordoi, si colloca all’interno di un percorso curato dal Servizio urbanistica e tutela del paesaggio della Provincia autonoma di Trento, in collaborazione con la Scuola di Ingegneria dell’Università della stessa città, finalizzato a definire modalità di lettura efficaci circa le dinamiche di trasformazione del paesaggio e a elaborarne adeguati strumenti di gestione.


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Tito, oggi come ieri, è sinonimo di Speck ed altri salumi tipici prodotti seguendo antiche ricette, frutto di esperienza di oltre mezzo secolo. La produzione si svolge nel maso di famiglia sito sull'altipiano delle Ganzaie, nei pressi del paese di Daiano ad un altitudine di 1300 m, dove qualità ed eccellenza sono garantite dall'utilizzo di materie prime selezionate e una lavorazione accurata. Il Maso dello speck è anche agriturismo con cucina tipica, da assaporare al tepore del camino acceso o all’esterno, immersi nella natura delle Ganzaie. Vi aspettiamo al Maso dello Speck per degustare ed acquistare i nostri prodotti fra i quali speck, pancetta, salami, filetto affumicato e molte altre specialità della tradizione. Daiano, Pozze di sopra, 2-Ganzaie Info e prenotazioni 0462.342244 info@titospeck.it - www.titospeck.it

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STORIA DI UN RIFUGIO

Ununa rifugio. . vita! Il rifugio Larezila è uno dei più antichi insediamenti ladini della Valle di Fassa, unico rifugio sul territorio comunale di Moena. Si trova a 1800 metri di quota in una radura incantevole sull’Alpe di Lusia.


STORIA DI UN RIFUGIO

Angel de Larezila, il proprietario, racconta… …la zona era abitata fin dagli inizi del 1700 e il nome “Larezila” deriva da “larice”. La storia ebbe inizio quando i miei avi di ritorno dalla campagna contro l’invasore Napoleone, con la loro paga da Schützen, ripresero l’attività della fienagione e contribuirono con il mio trisnonno a costruire, verso la fine del 1700, il fienile, la stalla e gli alloggi con una baita di legno annessa. Poi il mio bisnonno trasformò la baita in un punto di ristoro per i contadini e per i primi escursionisti. Alla fine dell’800, mio nonno chiese un prestito di duecento corone e costruì l’attuale rifugio in muratura che consisteva in una cantina semi interrata, in due minuscole sale per gli ospiti e la cucina al piano terra, al primo piano quattro stanzette e più su la soffitta. La struttura, per la sua posizione strategica sul fronte italo-austriaco, durante la Grande Guerra fu requisita e adibita a sito di comando austroungarico per la zona Lusia-Bocche e a luogo di primo soccorso. Al termine del conflitto, il rifugio riprese l’attività come bar e ristorante e, in qualche rara occasione, come alloggio per ospiti prevalentemente esteri. Il rifugio in quegli anni non era dotato di corrente elettrica, né di acqua corrente e i servizi igienici consistevano in un vecchio “cesso a tonfo”.

Rifugio Storico Larezilla m. 1870 (Posta Moena di Fassa) Dolomiti - Cento anni di storia

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STORIA DI UN RIFUGIO

Dal libro di Angel “E poi il fuoco” [… Il caro, vecchio cesso a tonfo, se lo avessi ancora farei pagare il biglietto non per usarlo ma solo per visitarlo! Un minuscolo sgabuzzino dalla rudimentale porta in assi verticali consumate dal sole, che ti chiudeva fuori il mondo; di fronte alla porta un’ampia finestra senza vetro, elementare, economico e sempre funzionante sistema di aerazione. Sulla destra una spessa panca di larice con buco e, sulla sinistra, una risma di pezzi di quotidiani tagliati a misura, oleosi e poco utili per lo scopo, però passavamo il tempo a leggerli, anche se una parte dell’articolo, molte volte, te lo dovevi inventare poiché era già stato usato per altri poco nobili scopi. Quando la seduta si prolungava e se le notizie non ti piacevano o non le condividevi potevi, con grande comodità, mandare tutti letteralmente a cagare! Sotto c’era una vasca a tenuta stagna, pure questa in legno che in autunno, o in ogni caso quando era piena, doveva essere svuotata e, considerando che a quei tempi niente poteva essere sprecato, il tutto veniva ovviamente usato come ottimo concime nel prato vicino…] Gli avventori durante la settimana erano quasi esclusivamente contadini impegnati nella fienagione in quota, cacciatori e boscaioli, mentre la domenica pomeriggio si riunivano, attirati dalla musica di un’orchestrina o di un grammofono, con la voglia di ballare e stare in compagnia anche ospiti e paesani e questo accadeva non solo in estate.

Dal libro di Angel “E poi il fuoco” […Qualsiasi piccolo guadagno era linfa vitale per i miei genitori, compresa l’apertura invernale del rifugio, ovviamente solo la domenica. Tutto era coperto di neve, in quei periodi non si faceva certo desiderare: - Nove scalini, ben nove scalini - mi raccontava mio padre - dovevo scolpire nella neve per scendere ed aprire la porta! - Poi una volta entrati, venivano accese subito le stufe per tentare di dare un misero tepore al bar ed alla cucina, veniva raccolta la neve per scioglierla nei pentoloni per rifornirsi dell’acqua che serviva per il minestrone, la polenta e le salsicce bollite. Per i gabinetti, per fortuna, non serviva visto che era ancora in uso il cesso a tonfo, indenne


STORIA DI UN RIFUGIO

allo sciacquone. Io non le ho vissute quelle domeniche ma dovevano essere qualche cosa di magico, almeno per i nostri clienti. La maggior parte degli avventori arrivavano nel primo pomeriggio, pochi potevano permettersi di mangiare a pranzo al ristorante, e salivano per la strada trascinandosi dietro gli slittini, altri scendevano dal Passo con gli sci. Era un appuntamento fisso, si fermavano sì, per il vin brulé, le grappe e per qualche minestra ma, molto di più, per ballare…] Il rifugio proseguì la sua attività fino al secondo dopo guerra, quando fu ampliato da mio nonno per renderlo più funzionale all’incremento dell’attività turistica della zona. Durante la stagione estiva le poche e piccole stanze del rifugio venivano occupate da ospiti che si ritiravano in quota in cerca di tranquillità e temperature più fresche, nel verde e nella pace delle nostre splendide montagne, fermandosi con noi anche per mesi interi. Per anni italiani ed esteri ritornavano presso il rifugio, che ha accolto anche illustri personaggi: l’arciduca d’Austria e la Sig.ra Pasternak, sorella del noto scrittore russo Boris. L’attività fiorente di quegli anni, permise a miei genitori di investire e rendere ancora più efficiente e funzionale il rifugio: finalmente arrivò l’acqua corrente in casa, nuovi servizi e, con l’installazione di una piccola centralina, anche la corrente elettrica a 24 volt e con questa l’abbandono delle candele a fiamma libera che scongiurò il pericolo di incendi… a volte mi chiedo come morirà questa casa… il fuoco sarà la sua fine!

Dal libro di Angel “E poi il fuoco” […Cosa farei se tutto prendesse fuoco? Combatterei per spegnerlo ma lui è troppo avido, so già che non riuscirei a rinchiuderlo in qualche secchio d’acqua o in qualche estintore. Tenterei poi di portare fuori le cose più care, le vecchie foto, l’orologio a cucù, i quadri, le sculture, trascinerei in strada qualche mobile ma, lo so, senza risultato, troppo poco tempo! Mi fermerei e, con gli occhi gonfi di fumo e di pianto, riprenderei in mano ogni oggetto che ho salvato e lo rimetterei al proprio posto. Quando qualche cosa deve morire, deve morire per intero! Quando questo accadrà per mio errore o per invidia, sarà un giorno sbagliato. Questa è la mia casa, la sento viva e intera e anche se rimuovo un solo quadro la sento vuota e offesa. La mia casa? Due piani più soffitta che sfidano il vento, più la cantina, zona scura e silenziosa. Potrei girarla a occhi chiusi ecco perché il buio non m’intimorisce. Quando arriva il vento, i rami graffiano i muri delle pareti esterne, rovinandosi ma mai spezzandosi, il vento entra nei cammini con un ululato sordo, prigioniero nella stufa ma libero e potente nel caminetto, spegnendo il fuoco e spargendo fuliggine sul pavimento. Le finestre di vecchi vetri soffiati, sembrano tendersi e gonfiarsi pronte a esplodere e quella fessura sotto la porta è strumento, tante volte sentito, di richiami di lupi, ma non l’ho mai chiusa, mi mancherebbe. La descriverei così la mia casa, parlerei dei suoi acciacchi, più che della sua bellezza, la sentirei così più umana e più vicina…]

E infine, invito anche voi a provare a sentirla più vicina!

Accampamento militare austro-ungarico.

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STORIA DI UN RIFUGIO

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Come arrivare - a piedi, da Moena fino a quota 1.800 msl. - a piedi o in auto da Moena fino alla partenza degli impianti del Lusia, e all’arrivo in loc. Valbona sentiero botanico 625, 20 minuti. - in auto dalla loc. “Fango”, dalla SS. per il passo San Pellegrino, sentiero 625. - in auto, per i più pigri o in caso di pioggia, al secondo Km della SS. per il Passo San Pellegrino, parte la strada sterrata (4 km.) che porta al parcheggio del rifugio.

Escursioni

La zona dell’Alpe di Lusia offre diverse possibilità di escursioni a piedi in zone poco frequentate e pertanto ancora intatte e selvagge, che si addentrano nel Parco Naturale di Paneveggio. Da non perdere, dopo una bella passeggiata lungo il secondo tratto del percorso botanico (sentiero n. 625), si arriva alla loc. Malga Colvere dove parte il percorso storico, da poco ripristinato, delle gallerie e postazioni d’artiglieria ausburgiche della I^ guerra mondiale.

A pranzo e cena con noi… La cucina tipica Ladina è sicuramente, nella sua semplicità, una delle più gustose e riproporla nella sua essenza più vera e antica, nella scelta degli alimenti e nei vari accostamenti è un’occasione per entrare nella storia e nella quotidianità di chi ama e rispetta la montagna e tutto ciò che offre.

A cena con le fiaccole Particolarmente suggestivo l’arrivo nel tardo pomeriggio con la cabinovia del Lusia-loc. Valbona cena e poi discesa a piedi al parcheggio con le fiaccole (40 minuti).

Cene su prenote traasport zione o INFO: Angelo 339.5211077 - 0462.573357 www.rifugiolarezila.it Seguiteci su Facebook rifugio Larezila Man spricht Deutsch We speak English




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Fiemme e Fassa

E T A T S E R E P U S

Nelle pagine a seguire tante proposte per rendere unica la vostra vacanza!

MUSEI&MOSTRE Qui la cultura è di casa

Una sezione della rivista è dedicata all’offerta museale e a tutti gli appuntamenti proposti per conoscere meglio la ricca storia che permea questi luoghi. Collezioni permanenti, progetti espositivi, ricchi programmi di attività, laboratori, meeting e visite guidate adatte ai visitatori di ogni fascia di età.

HIKING, TREKKING, CLIMBING&FUN Riposanti, inconsueti o audaci

Per approfondire e apprezzare la magnificenza di queste montagne niente è più indicato che percorrere la collana di itinerari che si snoda sia nel fondovalle sia in alta quota. A piedi, in bicicletta o, per i più temerari, anche appesi a una corda. Una moderna rete d’impianti di risalita offre l’opportunità, anche caricando le bici, di raggiungere con facilità e in breve tempo luoghi di rara bellezza paesaggistica, oltre a proporre svariate attività ludiche e culturali per grandi e piccini.


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SALUTE&SPORT

Terapie antiche e supertecnologie per rigenerare mente e corpo. E per chi ama il movimento? Tanto sport! In queste vallate regna ancora un ambiente puro e selvaggio. Perfetto per chi desidera unire il divertimento a cure termali, oppure rilassare la mente e ridisegnare le forme del corpo in universi d’acqua e vapore. Gli appassionati di sport trovano in questi luoghi tutto e di più: dalle discipline classiche come il tennis e il pattinaggio, a quelle particolarmente grintose come la mountainbike e perché no… il deltaplano.

GOURMET&SAPORI

Una montagna di sapori tutti da provare Tradizione, qualità e passione sono le caratteristiche che contraddistinguono i prodotti realizzati da numerose aziende del territorio. Tutte da provare e assaporare o anche da portare a casa. Speck, formaggi d’alpeggio, birra artigianale, grappe, distillati e raffinati vini bianchi e rossi.

RIFUGI, AGRITUR, BAITE&RISTORANTI

Un viaggio alla scoperta di ambienti unici e di stimolanti tradizioni culinarie La cucina delle Dolomiti propone pietanze legate alla terra, alle tradizioni e ad antiche ricette, sapientemente rivisitate e riproposte dagli chef con tocchi d’innovazione. Ricette realizzate con prodotti genuini locali, servite in ambienti accoglienti e curati.


MUSEI&MOSTRE

Un luogo in continua trasformazione...

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MUSE

Foto Matteo De Stefano. Archivio MUSE

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… è questa l’identità cangiante del MUSE - Museo delle Scienze di Trento, disegnato da Renzo Piano. Accanto al percorso espositivo della collezione permanente dedicato a scienza, natura, biodiversità, innovazione e tecnologia trovano spazio progetti innovativi e numerose mostre temporanee che approfondiscono diverse tematiche nel corso dell’anno. Grazie a questi progetti speciali, mostre ed eventi collaterali, il MUSE invita il pubblico ad allargare lo sguardo, per abbracciare temi di interesse planetario, come lo sviluppo sostenibile e la cura dell’ambiente. La sua offerta sempre varia e rivolta a tutti i target e le età, lo rende una meta ideale per una gita fuori porta o per passare una giornata all’insegna della cultura e del divertimento. Grazie alle numerose proposte, in meno di cinque anni di apertura, il MUSE ha saputo attirare quasi due milioni e mezzo di visitatori, un risultato importante che lo colloca ai vertici delle classifiche dei musei più visitati in Italia e primo fra i musei scientifici. Tra i progetti espositivi più importanti del 2018 la nuova grande mostra “Genoma umano. Quello che ci rende unici” propone un viaggio nelle scoperte, storie e scelte che nascono dalla ricerca sul genoma umano e invita a riflettere su interrogativi suscitati dal progresso della genomica: Perché le persone sono tutte diverse? Da dove provengono i talenti? Perché c’è chi invecchia in modo invidiabile e chi, purtroppo, no? Perché la vita ha un termine biologico e come possiamo prevenire le malattie?

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Visita il MUSE e scopri la mostra “Genoma umano” Se acquisti un biglietto intero, con questo voucher il secondo è gratuito.


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Oltre alla mostra, altri spazi del MUSE da non perdere…

®Hufton+Crow - Archivio MUSE

La serra tropicale. Una superficie di 600 metri quadrati ricrea un lembo della foresta pluviale dei Monti Udzungwa in Tanzania. Il Maxi Ooh! Uno spazio dedicato ai bambini da 0 a 5 anni dove possono toccare, annusare, guardare, vedere e sentire. La più grande mostra di dinosauri dell’arco alpino. Numerosi resti fossili conducono in un incredibile viaggio nel tempo profondo, dalla comparsa delle prime molecole all’evoluzione di dinosauri e mammiferi seguendo il filo rosso della “nostra” storia.

Il MUSE sul territorio: il Museo Geologico delle Dolomiti a Predazzo Il MUSE è capofila di una rete museale che comprende altre sette sedi territoriali distaccate, affermatesi negli anni come satelliti indispensabili del sapere scientifico trentino e globale. Soprattutto nel periodo estivo, le sedi offrono un ricco programma di attività, laboratori, conferenze e visite guidate adatte ai visitatori di tutte le fasce di età. Tra queste il Museo Geologico delle Dolomiti a Predazzo, un museo moderno nel cuore delle Dolomiti che si focalizza sulla storia geologica dei leggendari Monti Pallidi, dal 2009 Patrimonio UNESCO. Con un patrimonio di oltre 12.000 esemplari - tra cui la più ricca collezione di fossili invertebrati delle scogliere medio-triassiche in Italia - è una meta imperdibile per turisti e studiosi alla scoperta dell’affascinante cuore di pietra del nostro territorio. Oltre al percorso permanente, recentemente rinnovato, offre mostre temporanee, attività laboratoriali a tema per grandi e piccini, escursioni sul campo e conferenze di approfondimento. La mostra più rilevante del 2018 inaugurerà venerdì 13 luglio alle 17.00 e racconterà “La Regola Feudale di Predazzo, economia del bene comune”. Tutte le info su www.muse.it

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MUSEO LADIN DE FASCIA E S T A T E

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lunedì dal 2 luglio al 27 agosto

APERITIVO AL MUSEO COn... LE dOLOMITI UnESCO dOLOMITI. MOnTAgnE, UOMInI E STORIE Nove sistemi monutosi. Nove incontri. Nove tematiche. Esperti e studiosi per presentare le sei puntate del reportage realizzato da Piero Badaloni per la Fondazione le Dolomiti UNESCO. L’aperitivo è offerto da: Enoteca Valentini, Canazei e Caseificio Sociale Val di Fassa Orario: 17.00 - Tariffa: € 3,00 (vedi programma a parte)

martedì dal 3 luglio al 4 settembre

CHEL dAL FORMAI… • LA CASEIFICAZIOnE Visita guidata con assaggio di prodotti caseari

I segreti della lavorazione tradizionale e moderna dei prodotti caseari Orario: 10.00 Prenotazione obbligatoria presso il Museo entro le ore 19.00 del giorno precedente. Ritrovo presso il Caseificio Sociale a Pera di Fassa alle ore 9.45 (max 25 persone) Tariffa: € 3,00 - gratuito con Val di Fassa Card.

IL ZEbERCHIE dELLA FORTUnA Attività laboratoriale per bambini

Orario: 17.00 Per bambini dai 6 ai 10 anni (max 20 persone). Prenotazione consigliata. Tariffa: € 3,00 - gratuito con Val di Fassa Card. I genitori hanno la possibilità di visitare il Museo a tariffa ridotta € 3,00

mercoledì dal 4 luglio al 5 settembre

L STònT • IL CASInO dI bERSAgLIO Visita guidata alla postazione di tiro degli Schützen austroungarici Singolare testimonianza di una storia plurisecolare, questo è il solo “Casino di bersaglio” conservatosi in valle fino ai giorni nostri. Orario: 10.00 Prenotazione obbligatoria presso il Museo entro le ore 19.00 del giorno precedente (max 25 persone). Ritrovo presso il Casino di Bersaglio di Campitello in str. Pent de Sera. Tariffa: € 3,00 - gratuito con Val di Fassa Card


MUSEI&MOSTRE

m emr ec ro cl oe ldeì d ì dal dal 4 luglio 4 luglio al 5al settembre 5 settembre

VISITA VISITA gUIdATA gUIdATA ALLA ALLA MOSTRA: MOSTRA: 1914-1918 1914-1918 “LA“LA gRAn gRAn VERA” VERA” La grande La grande guerra: guerra: galizia-dolomiti galizia-dolomiti

Orario: Orario: 17.00 17.00 Prenotazione Prenotazione obbligatoria obbligatoria presso presso la Mostra, la Mostra, tel. 346.2415776 tel. 346.2415776 Ritrovo Ritrovo presso presso il Teatro il Teatro Navalge Navalge di Moena di Moena (max (max 20 persone) 20 persone) Tariffa: Tariffa: € 5,00 € 5,00

g i go ivoevdeì d ì dal dal 5 luglio 5 luglio al 6al settembre 6 settembre

CHEL CHEL dAL dAL FORMAI… FORMAI… • LA • LA CASEIFICAZIOnE CASEIFICAZIOnE Visita Visita guidata guidata concon assaggio assaggio di prodotti di prodotti caseari caseari

I segreti I segreti delladella lavorazione lavorazione tradizionale tradizionale e moderna e moderna dei prodotti dei prodotti caseari. caseari. Orario: Orario: 10.00 10.00 Prenotazione Prenotazione obbligatoria obbligatoria al 0462.764076 al 0462.764076 entro entro le ore le ore 19.00 19.00 del giorno del giorno precedente. precedente. Ritrovo Ritrovo presso presso il Caseificio il Caseificio Sociale Sociale Val di ValFassa di Fassa (max (max 25 persone) 25 persone) Tariffa: Tariffa: € 3,00 € 3,00 - gratuito - gratuito concon Val di ValFassa di Fassa Card Card

VIjITA VIjITA VIdèdA VIdèdA VISITA VISITA gUIdATA gUIdATA ALAL MUSEO MUSEO LAdInO LAdInO Operatori Operatori esperti esperti del Museo del Museo vi condurranno vi condurranno alla alla scoperta scoperta di usi di eusi costumi e costumi delladella comunità comunità ladina. ladina. Orario: Orario: 10.00 10.00 Prenotazione Prenotazione consigliata consigliata Tariffa Tariffa speciale: speciale: € 5,00 € 5,00 - gratuito - gratuito concon Val Val di Fassa di Fassa Card Card

v evneenr ed rì d ì dal dal 6 luglio 6 luglio al 31 alagosto 31 agosto

dAL dAL bOSCH bOSCH A LA A LA SIASIA LALA LAVORAZIOnE LAVORAZIOnE dEL dEL LEgnO LEgnO Visita Visita guidata guidata allaalla sezione sezione

Lo sfruttamento Lo sfruttamento del bosco del bosco e la elavorazione la lavorazione tradizionale tradizionale e moderna e moderna del legname del legname Orario: Orario: 10.00 10.00 Prenotazione Prenotazione obbligatoria obbligatoria presso presso il Museo il Museo entro entro le ore le ore 19.00 19.00 del giorno del giorno precedente. precedente. (max (max 25 persone). 25 persone). Ritrovo Ritrovo presso presso la segheria la segheria frazionale frazionale di Meida di Meida (di fronte (di fronte all’Hotel all’Hotel Valacia). Valacia). Tariffa: Tariffa: € 3,00 € 3,00 - gratuito - gratuito concon Val Val di Fassa di Fassa Card Card

www.istladin.net www.istladin.net SènSèn JanJan / San / San Giovanni Giovanni di Fassa di Fassa tel. tel. 0462 0462 760182 760182 – museo@istladin.net – museo@istladin.net ISTITUT CULTURAL ISTITUT CULTURAL LADIN LADIN

ORARIO ORARIO dal 10 dalgiugno 10 giugno al 10alsettembre 10 settembre aperto aperto tuttitutti i giorni i giorni 10.00-12.30 10.00-12.30 e 15.00-19.00 e 15.00-19.00 TARIFFE TARIFFE Biglietto Biglietto intero intero € 5,00 € 5,00 Biglietto Biglietto ridotto ridotto € 3,00 € 3,00

MUSEO LADIN MUSEODE LADIN FASCIA DE FASCIA

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Il Palazzo

della Magnifica Comunità di Fiemme

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el centro storico di Cavalese si erge grandioso il Palazzo della Magnifica Comunità di Fiemme, una delle opere più rappresentative dell’intero panorama artistico trentino, nonché un simbolo delle millenarie tradizioni di autogoverno ed autonomia della popolazione locale. Il palazzo, nato come sede del vicario vescovile deputato a riscuotere le tasse e amministrare la giustizia, venne in seguito utilizzato anche come residenza estiva dagli stessi presuli trentini che s’impegnarono in importanti campagne di ampliamento e abbellimento della struttura. Le principali furono quelle condotte da Bernardo Clesio (1514-1539) e Cristoforo Madruzzo (1539-1567) che, tra il 1537 e il 1540, diedero avvio a un organico programma di rinnovamento dell’edificio coinvolgendo la bottega del vicentino Marcello Fogolino (1480 ca - post 1548).

Info e prenotazioni: palazzo@mcfiemme.eu - 0462 340812 - www.palazzomagnifica.eu


L’estate 2018 del Palazzo della Magnifica Comunità si prospetta ricca d’iniziative L’evento più importante sarà la mostra Wundertiere. Magnifici animali del mito e del territorio di Fiemme. che verrà inaugurata venerdì 20 luglio, alle ore 17.30. Tra le successive novità della stagione estiva segnaliamo: - Visita guidata alla mostra Wundertiere. Magnifici animali del mito e del territorio di Fiemme. ogni domenica dal 22 luglio 2018 al 09 settembre 2018, ore 17.00. - Due musei da scoprire... in una settimana 24-27 luglio / 7-10, 21-24 agosto e 4 - 7 settembre 2018, orario 9.00 -12.00 Attività e laboratori per bambini presso il Palazzo della Magnifica Comunità e il Centro Arte Contemporanea di Cavalese. - Storia e Arte in famiglia ogni giovedì dal 05 luglio al 06 settembre 2018 – ore 16.30. Un’occasione per vivere il Palazzo della Magnifica Comunità di Fiemme ed il Museo d’Arte Contemporanea di Cavalese in modo giocoso. - Circolo d’Arte e Gusto ogni venerdì dal 06 luglio al 07 settembre 2018 – ore 17.00. Continua la brillante collaborazione con l’APT di Cavalese per l’ormai imperdibile appuntamento. Arte e Gusto s’incontrano al Palazzo della Magnifica Comunità di Fiemme in un’occasione intima ed esclusiva. Opere sconosciute e curiose si mostrano al visitatore che potrà lasciarsi affascinare dall’incanto dell’arte. Il Gusto coronerà l’iniziativa con la degustazione di raffinati prodotti locali d’eccellenza. - Il Palazzo nel tempo giovedì 02 agosto, lunedì 13 agosto e giovedì 06 settembre 2018 – ore 16.00. Un viaggio entusiasmante tra storia e musica. Con la partecipazione di Stefano Dell’Antonio alla Ghironda.

L’offerta museale, finalizzata alla valorizzazione , del patrimonio culturale locale

à prevede, inoltre, svariate attivit atiche, quali, concerti, conferenze tem rio. arte-aperitivi e visite sul territo

MUSEI&MOSTRE

Saranno riproposte, inoltre, alcune uscite sul territorio e alcune piacevoli novità - La casa-museo del pittore don Antonio Longo da Varena tutti i mercoledì, dal 04 luglio al 5 settembre 2018, dalle 16.00 alle 17.00. Visita guidata con gli operatori museali del Palazzo della Magnifica Comunità di Fiemme al monumento e alla ricca pinacoteca. - Biblioteca Muratori: un tuffo nel passato, ogni lunedì dal 02 luglio al 03 settembre 2018, ore 17.00. Visita guidata alla Biblioteca Muratori che contiene al suo interno una serie d’interessanti volumi databili tra il 1500 ed il 1700. - Pieve: un gioiello ritrovato, ogni venerdì dal 06 luglio al 07 settembre 2018 – ore 10.00. Visita guidata alla pieve situata nel parco di Cavalese. - I 12 rintocchi: Magnifici Contemporanei lunedì 13 agosto dalle 17.30 alle 24.00. Arte, musica e degustazioni animeranno la lunga notte dei musei: Centro Arte Contemporanea e Palazzo della Magnifica Comunità di Fiemme. - Termeno e i suoi mostri, lunedì 23 luglio e lunedì 13 agosto, ore 16.00. Visita guidata alla chiesa romanica e al suo mostruoso ciclo pittorico; in collaborazione con il Museo di Termeno (BZ).

Continueranno anche le visite guidate, a orario fisso, al Palazzo e alla pinacoteca e le attività dedicate alle famiglie che si terranno ogni giovedì alle 16.30. Vi aspettano anche diverse conferenze, collaterali alla mostra Wundertiere. Magnifici animali del mito e del territorio di Fiemme, tanta musica con la famosa rassegna Più Piano, e alcuni concerti proposti dalla Scuola Musicale di Tesero Il Pentagramma. Per consultare gli eventi completi e la programmazione settimanale, che potrebbe subire delle integrazioni, potete iscrivervi alla nostra newsletter, consultare la pagina Fbk (palazzo magnifica comunità) oppure il sito www.palazzomagnifica.eu

Con la secolarizzazione del Principato vescovile il Palazzo fu affidato al governo bavarese che, dal 1808, lo trasformò in carcere giudiziario. Nel 1850 l’edificio fu acquistato dalla Comunità Generale di Fiemme con l’intento di farne la propria sede istituzionale. Oggi la nobile residenza, riaperta al pubblico nel luglio 2012, è adibita a museo. La sua pinacoteca è costituita dai dipinti dei maggiori rappresentanti della Scuola pittorica di Fiemme, attivi tra la metà del XVII e la fine del XIX secolo. Sono inoltre accessibili le prigioni ottocentesche caratterizzate da innumerevoli incisioni che ci tramandano le memorie, e i pensieri, dei detenuti. Oltre alla collezione permanente il museo propone, ogni anno, delle interessanti mostre temporanee la prossima delle quali sarà intitolata Wundertiere. Magnifici animali del mito e del territorio di Fiemme e riguarderà gli esseri fantastici e gli animali mostruosi che popolano le pareti del Palazzo della Magnifica Comunità e del nostro immaginario.

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TAN-ART

Arte contemporanea nel cuore delle Dolomiti Anche quest’anno la Galleria d’Arte TanArt di Sergio Rossi apre la stagione estiva con una programmazione avvincente.

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a Galleria è attiva già da tre anni con una collezione d’arte moderna e contemporanea che presenta opere permanenti di Josef Costazza e Lome e, dallo scorso inverno, si è ulteriormente arricchita di capolavori di pittori dell’Ottocento italiano. Quest’estate propone un ciclo di appuntamenti che attirerà l’attenzione non solo dei turisti, ma anche della gente del posto particolarmente attenta alle proposte culturali. La progettazione delle mostre culturali è come sempre affidata al Curatore Flavio Rossi. Gli eventi

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ronologicamente parlando, aprirà la serie d’incontri firmati TanArt la rassegna Sentinelle di Pietra (ARTEFORTE), promossa dal Servizio Attività Culturali della Provincia Autonoma di Trento e curata dal Centro Servizi Culturali S. Chiara e dalla Fondazione Museo Storico del Trentino, nella quale la suggestiva esposizione dal titolo Aspettando il momento presenterà delle opere degli scultori Matthias Sieff e Federica Cavallin. ono poi in programma altri due eventi: a luglio la mostra personale di Matthias Sieff e ad agosto un’esposizione dei pittori della montagna. TanArt propone il lavoro di Matthias Sieff poiché la sua ricerca artistica, basata sullo studio del corpo sia femminile, sia maschile, è caratterizzata da un’interpretazione forte e personale. Le figure erette hanno spesso capi leggermente girati verso l’alto, un torace voluminoso sorretto da forti gambe e, talvolta, non presentano nemmeno le braccia: tutto ciò che devono dire, ovvero l’essenziale, è già presente. d agosto s’inaugurerà e si porterà fino alla fine della stagione estiva, una collezione di opere di artisti che hanno scelto la montagna come musa ispiratrice, esaltandola nelle sue mille sfaccettature. Dai paesaggi innevati ai campi fioriti, pittori fassani e non solo, come dimostra la grande quantità di paesaggisti tedeschi, hanno interpretato pittorescamente con la propria tecnica personale, cime, laghi e fenomeni come l’enrosadira. Sono così resi immortali gli sbalorditivi spettacoli della natura di cui la Val di Fassa mantiene l’eccellenza.

Maternità di Matthias Sieff

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Info: TANART s.n.c – Streda Roma, 66 – Canazei (TN) Orario al pubblico: aperto dal martedì alla domenica 10.30 - 12.30 / 16.00 - 19.30. Dal 20 luglio al 31 agosto apertura serale 20.00 - 22.00. Disponibilità di visita anche in altri orari su appuntamento ai numeri cell. 340.8194060 – tel. 0462.602428, presso Locanda degli Artisti che si trova di fronte alla Galleria tel. 0462.601143, oppure contattate il Rifugio Fuciade, tel. 0462 574281 – www.fuciade.it - Mail: tanartcanazei@gmail.com


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FIEMME

ed emozioni a non finire S

ulle orme dell’entusiasmo in magnifici scenari che restano nel cuore, tra ampi altipiani, splendide foreste, suggestivi laghi, si trovano i 4 parchi divertimento che offrono tante opportunità per i bambini e le famiglie. Fiabe, laboratori, spettacoli, prove d’abilità e tanti giochi liberano nella natura le emozioni dei bimbi, che si sentono i protagonisti di tante avventure tra le leggendarie vette dolomitiche. Attrazioni che consentono anche ai più piccini di mettersi nei panni di simpatici personaggi: da contadini a metereologi, da boscaioli a cercatori di draghi o di gnomi, o di riscoprire la vita d’alpeggio, stabilendo un contatto diretto con gli animali che ne fanno parte come le mucche, gli asinelli e le caprette, imparando ad accudirli, amarli e rispettarli.

La Val di Fiemme propone ogni giorno diversi programmi per bambini, attività gratuite grazie a due Card la Trentino Guest Card e la FiemmE-motion Plus. Quest’ultima, distribuita dagli Hotel FiemmE-Motion, offre anche la possibilità di viaggiare gratuitamente sugli impianti di risalita. Dall’1 al 15 luglio la valle ospiterà folletti, fate e streghe della “Melevisione” e i personaggi di Rai YoYo più amati. Nei Kindergarten troverete animatori che vi proporranno numerosi giochi e laboratori creativi. I bambini sono anche gli ospiti prediletti del Parco Naturale di Paneveggio Pale di San Martino, con i suoi cervi, e del Parco Naturale del Monte Corno, con le sue rare specie di volatili.

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ALPE CERMIS L

a montagna a misura d’uomo, perfetta per ogni tipo di attività, dalla mountain bike al trekking, il tutto facilmente raggiungibile dal centro di Cavalese. In quota si trovano rifugi e parchi giochi circondati da un incredibile panorama a 360 gradi. PANORAMIO LAGORAI 360° (Località Paion del Cermis 2250 m). Osservatorio attrezzato sulla più grande area wilderness in tutto il Trentino, che permette di riconoscere e ammirare il nome di ogni cima del panorama. PARCO GIOCHI CERMISLANDIA Il magico regno dei bimbi (Località Doss dei Laresi 1280 m). Parco giochi all’aria aperta vicino al rifugio Chalet Baita Grana, dove i bambini possono svagarsi vicino al laghetto e gli adulti rilassarsi presso lo Chalet. FATTORIA ‘JJJAA JAA HOO’ A scuola di natura (Località Paion del Cermis 2250 m). Fattoria didattica in cima all’alpe Cermis. Dall’asinello, alle ochette e caprette. Mucche, conigli situati in un ambiente costruito per insegnare ai bambini ad amare e rispettare gli animali nel loro habitat naturale.

Info: Funivie Alpe Cermis - Tel. 0462 340490 - info@alpecermis.it - www.alpecermis.it


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PROGRAMMA SETTIMANALE

NOVITÀ ESTATE 2018

CERMISKYLINE La ferrata dei laghi Skyline: l’orizzonte disegnato contro il cielo

Inaugurazione 14 luglio Dopo aver raggiunto la cima Paion del Cermis in 40 minuti si arriva alla partenza della ferrata dei 3 laghi. Tutto il percor so è perfettamente segnalato e si conclude tornando alla cima Paion. Difficoltà: Ferrata con bre vi passaggi di media diffico ltà. Offerte alcune varianti più difficili per gli escursion isti più esperti. Dislivelli: Salita 315 m ca. , discesa come salita Sen tiero nr. L03/353 - L04 - L03/353.

Lunedì - 09.30-12.00 o 14.30-17.00 I GIOCHI DI UNA VOLTA Ogni lunedì è offerta ai bambini la possibilità di riunirsi e giocare proprio come facevano i loro nonni. Piccoli tornei, faremo le corse con i sacchi, gare di tiro alla fune e tanti altri giochi. La giornata termina con una merenda di pane e marmellata. Martedì - 8.45-14.00 NEW STARS ROCK alla scoperta del mondo delle rocce. Ciò che avvenne 280 milioni di anni fa è ancora visibile al giorno d’oggi sulle montagne del Lagorai. Cercando con attenzione si possono anche trovare sassi colorati e di diverse forme ma anche “cristalli lucenti”. Mai sentito parlare della “Stars rock”? È la pietra più preziosa che si nasconde dai tempi più antichi attorno al lago e che nessuno ha mai recuperato. Mercoledì - 09.30-12.00 o 14.30-17.00 ACQUA E VITA Una guida esperta accompagnerà i bambini durante quest’attività dove conosceranno alcuni aspetti della vita che si trova nascosta nei nostri torrenti e scopriranno che essi sono dei veri e propri tesori con tanti esseri viventi. Conclusione presso il rifugio con una sana merenda. Giovedì - 9.30-12.30 MIMETISMO L’attività prevede il graduale riconoscimento di tutti e 5 i sensi, con giochi ed esperienze sensoriali. Cosa metto nel mio zaino? Come mi comporto se cambia il tempo? Capire e giocare con il mimetismo servirà per imparare ad osservare gli animali selvatici nel loro ambiente naturale senza farli fuggire. Venerdì - 9.30-16.30 GIORNATA DA BOSCAIOLO I bambini potranno costruire la loro piccola baita per trovare riparo in caso di pioggia, trasportare i tronchi, facendoli scendere a valle con la teleferica e utilizzando il canale d’acqua come insegna la tradizione della Val di Fiemme. Sabato - 10.00-14.00 CACCIA AL TESORO Percorso ideato per bambini accompagnati, seguendo gli indizi che la natura suggerisce. Passeggiata semplice “Camminando con mamma e papà” a Salanzada. Da per-correre anche con i passeggini.

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ALPE DI PAMPEAGO N

umerosi percorsi tematici, di diverse difficoltà, per famiglie e non. Flora, fauna, arte, scienza circondate da magnifici panorami e un vasto programma di attività.

PERCORSI Lasciatevi emozionare da un Patrimonio Naturale UNESCO, dalle sue forme, dalla sua incantevole bellezza e scopritene i segreti lungo i suoi sentieri, giocando con le stazioni interattive dislocate lungo molteplici percorsi avventura. LATEMAR.METEO - Percorso tematico che dal Monte Agnello si snoda in direzione di località Tresca e del sentiero geologico del Doss Capel. Lungo il percorso potrete scoprire gli effetti degli agenti atmosferici sul meteo. LATEMAR.ART - Percorso che si snoda in uno dei parchi d’arte tematici più alti al mondo, pensato per gli amanti dell’arte e le famiglie. Opere di grandi artisti e stazioni interattive conducono alla scoperta di arte e natura. LATEMAR.ALP - Lungo i verdeggianti prati dell’Alpe Pampeago e della Val d’Ega, questo nuovo percorso fa scoprire la gestione dei pascoli e del patrimonio mondiale dell’umanità.

LATEMAR.NATURA - Sentiero naturalistico alla scoperta degli habitat alpini, pensato per le famiglie e gli amanti della natura; stazioni interattive conducono alla scoperta di ora e fauna. LATEMAR.PANORAMA - Direttamente sotto il massiccio del Latemar, questo percorso offre un susseguirsi di punti panoramici in cui scoprire affascinati la storia e le favole di questi luoghi. LATEMAR.UNESCO - Per gli escursionisti più esperti questo è il perfetto itinerario: questo labirinto creato dai massi di una frana si snoda fino a quota 2.671 s.l.m., con vista fino alla Marmolada.


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PROGRAMMA SETTIMANALE

LATEMAR.360° - Piattaforme panoramiche che evidenziano le cime più alte e importanti segnalandone la posizione esatta rispetto alla prospettiva dell’osservatore. LATEMAR.RELAX - Il sentiero Latemar. Tempo a Obereggen è stato creato per farvi rallentare, rilassare e godere la natura. GEOTRAIL DEL DOS CAPEL - Ogni stazione del Geotrail Dos Capèl è stata creata per guidare nella storia del mondo fino a 240 milioni di anni fa. Undici postazioni tematiche ti racconteranno le Dolomiti dal vero. Come guida ci saranno le illustrazioni dell’artista portoghese Bernardo Carvalho e semplici testi esplicativi: un viaggio nel tempo e nello spazio alla scoperta delle origini dei Monti Pallidi. RESPIRART - Il Parco d’Arte RespirArt è una green gallery in continua evoluzione. Artisti di tutto il mondo s’ispirano al paesag-gio dolomitico per creare opere nella natura.

Martedì - 10.00-12,30 CUCCIOLI D’OM SELVADEC CRESCONO AL RIFUGIO DAI VENTI.
Per un’esistenza sostenibile, collettiva e naturale, basta osservare ciò che il bosco suggerisce e metterlo in pratica. Scegliere il luogo adatto, prolungare l’architettura della Natura e intrecciare idee, rami e fiducia. Percorso leggermente impegnativo. Martedì - 15,30-17,30 UN GIORNO DA FATTORE Dopo una breve passeggiata si giunge a Malga Pampeago dove ad attendere bambini e genitori ci sono vitellini, asinelli e maialini. Al ritorno delle mucche dal pascolo merenda con latte fresco, pane e marmellata. Passeggino country sì. Attività a numero chiuso. Mercoledì - 9.30-12.30 METEO LAB, CHE TEMPO CHE FARÀ? Un’esperienza per chiunque voglia imparare, lungo un semplice percorso panoramico, i segreti del tempo atmosferico. Giovedì - 14.30-16.30 PICCOLE BONTÀ MONTANE - LABORATORIO DI CUCINA. Ospiti del Rifugio Monte Agnello si prepareranno, cucineranno e gusteranno specialità montane reinventate dagli iscritti. Venerdì - 10.00-12.00 NON CHIAMATEMI...
EL KRAMPUS: ALLA SCOPERTA DE L’OM SELVADECH. Percorso leggermente impegnativo alla ricerca di colui che vive ai margini della tradizione del suo parente sudtirolese. Alcuni lo chiamano “Om Selvadech”, altri il conte David.

Info: Alpe di Pampeago Tel. 0462 813265 – info@latemar.it www.latemar.it – ww.latemarium.com

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LATEMAR MONTAGNANIMATA A

i piedi del Latemar, con le Dolomiti UNESCO come cornice, attività e percorsi per chiunque voglia intraprendere e scoprire tutti i segreti della montagna. Racconti di pastori, boscaioli, apicoltori e falegnami. Luogo perfetto per camminare, mangiare, sognare e divertirsi. SENTIERI TEMATICI LA FORESTA DEI DRAGHI. Nella Foresta dei Draghi puoi trovare le tracce dei draghi del Latemar in un percorso incantevole. La Foresta dei Draghi è una passeggiata facile. Il sentiero è accessibile a tutti, anche ai disabili. Si fa in 1 ora circa, senza bisogno di essere accompagnati. SENTIERO DEL PASTORE DISTRATTO. Il sentiero è un percorso ad anello alla scoperta degli strumenti “dimenticati” da Martìn: un pastorello talmente distratto da lasciare i suoi attrezzi da lavoro fra i rami e le radici degli alberi. Il sentiero del Pastore Distratto è una passeggiata facile per famiglie e bambini. GEOTRAIL DOS CAPEL. Il Geotrail Dos Capèl è stato rinnovato con la collaborazione del Muse di Trento e il Museo Geologico delle Dolomiti di Predazzo. Passeggiata di media difficoltà per bambini e famiglie. Il sentiero è un anello di 3,5 km, con un dislivello di 268 m. COLLANA IN ERBA. Dal libro “I Draghi del Latemar” sono nati i primi giocolibro, tra i quali gli amatissimi “Il mistero dei Draghi del Feudo”, “Il giardino storto del Dahù”, “A spasso con La Pina”, “Piccolo Circo Quassù”. Simpatiche avventure per divertire e accompagnare i più piccoli alla scoperta della nostra Foresta dei Draghi.

Info: Latemar MontagnAnimata Tel. 0462 502929 - info@montagnanimata.it - www.montagnanimata.it


Attività e Spettacoli

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dal 24 giugno al 9 settembre

Domenica ore 11.00-12.00/14.45-15.45 . 1 Luglio al 19 agosto - SEI MESI CON UN DRAGO PELOSO. Risate a perdifiato e tanta allegr ia nella Foresta dei Draghi. 26 agosto - SPETTACOLO IN ANFITEAT RO con il CLOWN BERGAMOTTO. Un clown vagab ondo, in carne e ossa che ama giocare con tutti i bambini. Lunedì ore 11.00-12.30 2 luglio e 20 agosto - CLAUDE CHARPENT IER E IL MISTERO DEGLI ATTREZZI SCOMPARS I. Una caccia all’ultimo respiro per ritrovare gli oggetti scomparsi di un falegname. 9 luglio e 6 agosto - IL PROF. PROPOLIS E L’APE GIGANTE. Uniamoci al Professor Propo lis per conoscere come le api trasportano il miele , dove lo portano e che sapore ha. 16 luglio e 13 agosto - PER FARE UN ALBERO. Osserviamo radici, tronco, corteccia, foglie e aghi e piantiamo nuovi alberelli al posto di quelli tagliati per costruire pavimenti, tetti, tavol i e sedie. 30 luglio e 27 agosto - STORIE DI PAST ORI E MAGLARI. Con Albina e Alberto scoprirai come si mungeva una volta, come si fa il burro e il formaggio e come pascolano mucche e caprette. Martedì ore 11.30-12-30 dal 3 luglio al 28 agosto (escluso il 24/0 7) - HAI MAI VISTO UN DAHÙ? Aiutiamo le due scienziate a continuare la ricerca dall’animaletto con due gambe corte e due lunghe, che ormai purtroppo rischia l’estinzione.

Mercoledì ore 11.00-12-30 4 luglio al 29 agosto (escluso il 25/07) - C’ERA UNA VOLTA IL MARE. Vieni a scoprire la geologia del Triassico! Potrai annusare le rocce , cercare fossili e scoprire le tracce dei fondali marin i. Giovedì ore 11.00-12-00 5 luglio - BRUNO LO ZOZZO E IL MEGA PANETTONESAURO. Poco prima di Natale Bruno trova in soffitta un panettone preistorico! Il suo amico Giovanni se ne prenderà cura. Cosa ne uscirà? 12 luglio - HOGARD FACCIA DI DRAG O. Ascolteremo le storie di Lancillotto e Mago Merli no, armati di fogli e pennarelli. 19 luglio - STORIE DEL LATEMAR, TRA ESSERI STRANI E MERAVIGLIOSI. Sentirai storie di esseri strani e meravigliosi che abitano sul Latem ar, vicino a Passo Feudo. Ci saranno anche i draghi? 2 e 23 agosto - LE NUOVE PALLONCINERI E. Otto il Bassotto crea numeri strabilianti: magi a comica, fantasia, palloni di ogni forma e dimension e. 9 agosto - SONO NATO COSÌ. Ernesto è un coniglio, Filippo un lupo, e non potrebbero essere più diversi di così: uno ha paura di tutto , l’altro di nulla. Cambieranno mai? 16 agosto - STORIE DI TUTTO IL MON DO, TRA ESSERI MISTERIOSI. In Svezia può capit are di vedere un Troll. A Haiti c’è il mostro Bagai. Sul Latemar abitano draghi e animali miste riosi come il dahù. Vieni a scoprirli! 30 agosto - MALABARISTA GIOCOEQU ILIBRISTA. Giocoliere, fantasista, equilibrista. Uno spettacolo colorato per famiglie e bambini. Per tutte le attività e spettacoli il ritrov o è alla stazione a monte della telecabina Preda zzo-Gardonè. del suo monocclo gigante Corrado a risolvere il mistero!

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BELLAMONTE ALPE LUSIA C

on la nuova cabinovia Bellamonte 3.0, potete raggiungere in totale sicurezza e comodamente seduti nelle avveniristiche cabine da 10 posti il parco Giro d’Ali. Ponticelli sospesi, cascatelle, scale di pietra sommerse, giochi in legno che galleggiano su piccoli specchi d’acqua. Tutto ciò si può trovare presso l’area di Bellamonte e Alpe Lusia, raggiungibili sia da Predazzo che da Moena. PERCORSI GIRO D’ALI. Un percorso che si snoda per qualche centinaia di metri portando a scoprire in maniera divertente tutti i segreti della natura. E tra un’avventura e l’altra, non c’è niente di meglio che sdraiarsi vicino al ruscello, lasciandosi cullare dal dolce fruscio dell’acqua.

FRAINUS. Percorrendo questo comodo sentiero ad anello è probabile riuscire a fare degli incontri interessanti. Aguzzando la vista e l’udito ci si rende conto di quanti uccelli vivono liberamente sulle nostre montagne.

Impianti Bellamonte - Tel. 0462 576234 - info@bellamonteski.it - www.skiareaalpelusia.it


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PROGRAMMA SETTIMANALE dal 23 giugno al 9 settembre

LUNEDÌ - 10.00-12.00 - LEGO ACADEMY. Quantità enorme di pezzi per creare delle vere e proprie sculture con i mitici mattoncini LEGO originali. Tantissimi pezzi saranno utilizzati dai partecipanti per creare la loro costruzione, sviluppando creatività ingegno e manualità. Novità - 15.00-17.00 - LEZIONI... DI MONTAGNA. Per imparare tutte le competenze necessarie per muoversi in autonomia nelle escursioni.
Mini corso di escursionismo per piccoli camminatori con genitori al seguito. Novità - MERCOLEDÌ 15.00-17.00 - BELLAMONTE ART ATTACK. Laboratorio creativo itinerante. Ogni piccolo “artista” avrà la possibilità di creare il proprio capolavoro ispirato dai colori, dai profumi, dai suoni del bosco. Novità - GIOVEDÌ 10.00-15.00 - ESTA”TREK”. Ammaliante escursione giornaliera che da Loc. Morea (1.970 mt) condurrà nel cuore della foresta di Paneveggio. VENERDÌ - 15.00-17.00 - A SCUOLA DI AVVENTURA. I giovani iscritti impareranno a costruire un campo base nella natura, montando le tende, costruendo panche e sostegni con il solo utilizzo di corde. SABATO - 10.00-12.30 - CACCIA AL TESORORIENTEERING. Avvincente caccia al tesoro con l’utilizzo delle bussole. LEGO ACADEMY 15.00-17.00. Quantità enorme di pezzi per creare delle vere e proprie sculture con i mitici mattoncini LEGO originali. DOMENICA - 10.00-13.00 - SENTIERI DI GUERRA. Escursione guidata lungo le trincee, strade militari e fortificazioni della Prima Guerra Mondiale che si nascondono da ormai cent’anni nella vegetazione dell’Alpe Lusia.

Eventi

4 e 11 Luglio - 8, 22 e 29 Agosto 10.30-12.00 - FALCONIERE AL CIAMP DE LE STRIE. Spettacolari dimostrazioni di volo con rapaci, accompagnate da dettagliate spiegazioni sulle specie, il loro habitat, il metodo di caccia e la falconeria dalle origine della storia a oggi. Attività indicata a tutti. Ritrovo c/o partenza cabinovia Bellamonte 3.0 – Loc. Castelir alle 9,45. Attività GRATUITA – Escluso costo Impianto. 18 e 27 Luglio - 10, 19 e 31 Agosto - UN GIORNO DA PECORA. Sei mai stato due ore al centro di un gregge? Per te c’è un’esperienza nuova, avvolgente e autentica. Il pastore Baio, ti invita attraverso i gesti e le parole a scoprire tante cose sul mondo della pastorizia nomade e dell’alpeggio estivo. Ritrovo c/o partenza cabinovia Bellamonte 3.0 – Loc. Castelir – Attività GRATUITA – Escluso costo Impianto. 23 Luglio, 07 Agosto 16.30-23.00 STREGHE E LUNE c/o Baita Ciamp dele Strie Alpe Lusia Bellamonte. Escursione serale e cena sul prato davanti al fuoco. Attività indicata per adulti e famiglie con ragazzi dai 10 anni. Quota di partecipazione comprensiva: Guida, cena ed una bevanda a testa. Adulto €18,00 - Ragazzo €15,00 – Escluso costo impianto. Prenotazione obbligatoria entro le ore 20.00 del giorno antecedente l’attività. Info e prenotazioni: 346.3639538.

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PanoramaPass

con la straordinaria bellezza delle montagne Patrimonio Naturale dell’Umanità Unesco che la Val di Fassa accoglie i suoi ospiti. Ma quest’estate lo fa anche con un’importante novità che rende le sue vette, dal Sella alla Marmolada, facilmente accessibili a tutti grazie all’uso dei tanti impianti di risalita aperti e dei mezzi pubblici: le apprezzate PanoramaPass tessera (a pagamento) per l’uso illimitato degli impianti a fune, e Val di Fassa Card, che offre un’infinità di iniziative, attività e ingressi scontati a quanti alloggiano in hotel, appartamenti e campeggi soci dell’Apt Val di Fassa, si uniscono in un’unica tessera consegnata dal datore di alloggio all’arrivo nella struttura. Basta quindi attivare la tessera - negli uffici turistici, alle casse degli impianti di risalita o negli Sport Check Point - secondo le proprie necessità (in base alla durata del soggiorno) e cominciare lo straordinario viaggio tra le cime di Fassa. E vale davvero la pena salire perché molte località in quota, durante la bella stagione, diventano palcoscenici di prestigiosi spettacoli d’arte e cultura e di eventi sportivi.

dell’estate fassana

La tessera, con accesso illimitato agli impianti di risalita, si unisce alla Val di Fassa Card con le sue infinite offerte per vivere appieno i mesi caldi, soprattutto in quota Tra questi, i sei concerti valligiani del prestigioso festival “I Suoni delle Dolomiti”, che si inaugurano proprio in Fassa il 30 giugno in Val Duron con Graham Nash, così come quelli della rassegna “Val di Fassa Panorama Music” (5 luglio-26 agosto). Ma ce ne sono anche molti sportivi come la nuova DoloMyths Run (14-22 Luglio) che vede i migliori skyrunner sfidarsi in Fassa, mentre per le due ruote Sellaronda Bike Day (23 giugno), Sellaronda Hero - Südtirol Dolomites (18 giugno), Superenduro Mtb (24 giugno) e Maratona dles Dolomites (1 luglio) e sul fronte del calcio, invece, l’ACF Fiorentina in ritiro pre-campionato a Moena (7-22 luglio). Infine, tra quelli gastronomici l’importante festival “DOLOMITES Top of the Chefs - Food & Trentodoc Days in Val di Fassa” (6-7 luglio Sèn Jan di Fassa) e tra quelli di folk e cultura “Festa ta Mont” in Val San Nicolò (3-5 agosto) che si abbina per la prima volta a “Latte in festa” (29 luglio - 5 agosto) e la “Gran festa da d’istà” di Canazei (6-9 settembre).

Azienda per il Turismo della Val di Fassa Strèda Roma, 36 - Canazei (TN) - tel 0462.609500 - fax 0462.602074

www.fassa.com


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CIAMPAC

Una montagna di attività in quota

La salita da Alba di Canazei alla conca del Ciampac è un piacevole viaggio con la nuova Cabinovia “Alba-Ciampac” 10 posti di ultima generazione: ampie vetrate per ammirare il paesaggio dolomitico in tutto il suo splendore, pochissimi rumori e vibrazioni per immergersi nei suoni della natura e comode sedute per una partenza in totale relax. Arrivati nell’ambiente naturale del Ciampac, tra la Crepa Neigra e il Colac, tra rocce vulcaniche e verdi pascoli, il divertimento è assicurato. Il Ciampac è anche centro o punto di partenza di tante escursioni: da passeggiate adatte a tutta la famiglia, fino alla ferrata dei Finanzieri consigliata per esperti scalatori; questa magnifica conca affascina tutti, sia grandi che piccini.


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Survivor

Scuola di sopravvivenza ed escursionismo

Novità dell’estate 2018 è il nuovo parco giochi “CIAMPARK” dove i bambini si possono divertire tra altalene, dondoli, scivoli, castelli con ponti mobili e pareti da arrampicata, ed è interamente costruito in legno nel rispetto dell’ambiente circostante. Se tutto questo divertimento in alta montagna mette appetito, i 4 rifugi e ristoranti del Ciampac vi accoglieranno in un ambiente familiare con piatti tipici della tradizione ladina. Dal martedì al venerdì, incluse nel prezzo del biglietto di risalita (nonché in quello dell’abbonamento “PanoramaPass”), al Ciampac vengono offerte tantissime attività: imparare a fare il burro, riscoprire antichi giochi attorno ad una mucca di legno, passeggiare alla ricerca delle marmotte che abitano i prati circostanti, scoprire i magici segreti della flora e fauna delle Dolomiti e “Geogiocando” con la caccia al tesoro più buffa di sempre. - Tutte le attività devono essere prenotate entro le ore 18:00 della sera precedente presso gli uffici dell’Azienda per il Turismo della Val di Fassa www.fassa.com.

Info: CIAMPAC Strèda de Contrin, 17 ALBA DI CANAZEI (TN) Tel. 0462.608851 - info@ciampac.org www.valdifassalift.it

Si tratta di un’attività unica organizzata lunedì 2 luglio (in occasione della settimana Baby Kinder Festival che Canazei Events dedicata alle famiglie) e lunedì 20 agosto per tutti coloro che vogliono avvicinarsi alla montagna e scoprire un po’ di più sé stessi.

Hike&Bike

Assapora i differenti aspetti paesaggistici che la Val di Fassa offre Hike&Bike è un percorso alternativo che ti porta a scoprire, con una comoda passeggiata in cresta, le vette più alte tra Ciampac e Buffaure (Pozza) per poi scendere in valle e, saltando in sella a una mountain-bike, seguendo la ciclabile tra i boschi fino a Pozza e chiudere il giro. Hike&Bike è un tour circolare tra Buffaure (Pozza di Fassa) e Ciampac (Alba di Canazei), percorribile mediante l’utilizzo di 4 impianti di risalita (a pagamento o con l’abbonamento “PanoramaPass”) e il noleggio delle mountain-bike (a pagamento) per info www.valdifassalift.it. Hike&Bike è accompagnato tutti i giovedì di luglio e agosto con guida FassaOutdoor - per costi e info www.fassasport.com - info@fassasport. com.

Cena con delitto in rifugio La montagna fa vivere intense emozioni, ma quelle che fanno sussultare di più i cuori sono sempre al tramonto, o meglio dopo il crepuscolo. Venerdì 17 agosto un magnifico aperitivo all’interno del panoramico magazzino di monte della cabinovia “AlbaCiampac”, verrà seguito dalla cena con delitto in rifugio, dove tutti i commensali si sfideranno per svelare il mistero. Un evento con cena e spettacolo in una location unica, che renderà la vostra vacanza ancora più indimenticabile. Attività organizzata in collaborazione con “Sentieri in compagnia”. Per info e prenotazioni www.valdifassalift.it info@ciampac.org - Tel. 0462 608851. Il Panorama Music porta in quota la grande musica, al Ciampac due straordinari concerti: giovedì 2 agosto alle ore 12.00 con la musica balcanica dei “Panorama Klezmer”, e la musica jazz in lingua minoritaria dei “Me+Marie”, giovedì 23 agosto alle ore 12.00.


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BUFFAURE - IL LUOGO GIUSTO PER LE FAMIGLIE


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ltre all’incantevole panorama a 360 gradi sulle Dolomiti Fassane, al Buffaure potrete trovare attività adatte a tutti. I vari percorsi tematici v’intratterranno per l’intera giornata, spaziando dal Bosco di emozioni con gli animali nel loro ambiente naturale, il Sentiero Incantato con le varie prove da superare seguendo il nostro libro gioco da ritirare alle casse, il Sentiero Geologico per scoprire come si sono formate le montagne dove adesso camminate, il Giardino Alpino con la flora tipica dell’alta montagna, non mancano splendidi rifugi per rifocillarvi e la possibilità di camminare vista dolomiti. Per tutte le attività e per tutte l’età, da svolgere per conto vostro o con le nostre guide durante il programma di visite settimanale. ATTIVITÀ ESTIVE 2018 CENTRO ESCURSIONI BUFFAURE dal 2 luglio al 7 settembre Ritrovo: stazione a monte della Cabinovia del Buffaure (Pozza di Fassa). Ogni Lunedì dalle ore 9:30 alle ore 12:30 Un bosco di emozioni Immaginando di essere animali, conosciamo il bosco e i suoi abitanti, scoprendone abitudini e segreti. Per famiglie con bambini dai 5 anni in su, difficoltà facile, passeggino sì. Ogni Martedì dalle ore 9:30 alle ore 12:30 Alla scoperta della terra, dagli antichi vulcani ai prati fioriti dei giorni nostri Seguendo il percorso geologico, impariamo come si è formata la nostra montagna. Per famiglie con bambini dai 6 anni in su, difficoltà media, passeggino no.

La novità per quest’estate À è il percorso ad acqua NOVIT della Vecchia Maga! Un percorso di giochi d’acqua interamente costruito in legno di larice che si snoda vicino al Bosco del Salvan, a monte del Centro Escursionistico del Buffaure. Realizzato da cascatelle, pompe d’acqua e canali di ricircolo che portano al lago con la zattera, dove i bambini ritroveranno i personaggi mitici delle leggende ladine, la Bregostana, la Vivena e la Stria. Il percorso costruito su un prato verdeggiante invita a scoprire, giocando, i materiali della natura: il legno e l’acqua, ricchezza fondamentale della montagna. I bambini dovranno aiutare gli gnomi a portare la sfera magica lungo il tortuoso percorso per poi superare l’ultima prova sparando col getto d’acqua e attraversando infine il lago sulla zattera degli Gnomi. L’obiettivo è consegnare la sfera alla Vecchia Maga per la sua pozione nel grande paiolo!

Ogni Martedì dalle ore 14:30 alle ore 16:00 Il ciclo dell’acqua Giocando scopriamo quanto sia preziosa l’acqua, immaginando di essere delle gocce d’acqua. Per famiglie con bambini dai 4 anni in su, difficoltà facile, passeggino sì. Ogni Mercoledì dalle ore 9:30 alle ore 12:30 Il Sentiero incantato Ascolta e immagina che… storie e leggende. Narratori in costume ci accompagnano lungo un vario e colorato percorso animato. Per famiglie con bambini dai 4 anni in su, difficoltà facile, passeggino no. Ogni Giovedì dalle ore 9:30 alle ore 15:30 Una vera delizia: il formaggio Una passeggiata di 40 minuti ci porterà a conoscere i segreti di una malga… Per famiglie con bambini dai 6 anni in su difficoltà medio / impegnativo, passeggino no, possibilità di pranzo in malga. Ogni Venerdì dalle ore 9:30 alle ore 12:30 Un bosco di emozioni: escursione con la Guardia Forestale Accompagnati dai custodi del bosco, le Guardie Forestali, conosciamo i suoi abitanti e le loro abitudini Per Tutti, difficoltà facile, passeggino sì. CONCERTI VAL DI FASSA PANORAMA MUSIC 2018 Domenica 22 luglio – ore 12.00: DOLOMITI BRASS QUINTET. Giovedì 9 agosto – ore 12.00: MALDALSABIDA.

Per ulteriori notizie: FUNIVIE BUFFAURE - Pozza di Fassa Tel. 0462.764085 - funiviebuffaure@tin.it - www.regnodelsalvan.it Info e prenotazioni attività: dal lunedì al giovedì c/o Uffici APT Val di Fassa entro le ore 18.00 del giorno precedente - Tel. 0462.609670


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CENTRO ESCURSIONI CATINACCIO ROSENGARTEN

Un viaggio nella natura Siamo al Ciampedie, davanti al gruppo del Catinaccio Rosengarten, uno dei principali gruppi dolomitici patrimonio UNESCO. Una balconata panoramica sulla Val di Fassa e sulle Dolomiti raggiungibile con la funivia da Vigo di Fassa o con le nuove seggiovie da Pera di Fassa. All’arrivo degli impianti si trovano sei rifugi, con terrazze panoramiche e gustosi menu della cucina tradizionale. Le opportunità di svago e attività sono numerose: sentieri facili da percorrere anche con il passeggino, escursioni lunghe, trekking di più giorni, vie ferrate, vie di arrampicata, sentieri tematici ed escursioni accompagnate. In tutto il gruppo ci sono oltre venti rifugi e in alcuni è possibile anche pernottare. All’arrivo della funivia e delle seggiovie si trova un grande parco giochi con servizio di animazione e custodia, curato da personale qualificato. Al Ciampedie si trova il percorso FLY LINE Catinaccio Rosengarten, un’attrazione unica in Trentino! Un percorso aereo nel bosco, da Ciampedie a Pian Pecei, lungo 1100 metri, appeso agli alberi. La discesa si effettua con un carrello a velocità controllata seduti in una comoda imbragatura a seggiolino. Un percorso adatto a qualsiasi età (da 20 a 120 kg di peso). Una volta partiti, bisogna solo godersi sei minuti di discesa sospesi nel bosco. Da Pian Pecei è possibile tornare al punto di partenza con la seggiovia oppure intraprendere il Sentiero delle Leggende. Le novità dell’estate 2018 sono le nuove seggiovie Vajolet 1 e 2, sostituite nell’autunno 2017. Le vecchie e romantiche seggiovie a 2 posti sono diventate delle moderne seggiovie a 4 posti, con cupola di copertura, molto più veloci e confortevoli. Novità anche negli eventi: il programma VIVI LA MONTAGNA (vedi a lato) si arricchisce con FALCONIERE PER UN GIORNO (venerdì 06/07, 20/07, 03/08, 31/08 ore 10.00 al Ciampedie): per un giorno vivi l’emozione della falconeria, l’antica arte venatoria medioevale praticata anche da Carlo Magno. Sullo sfondo delle cime del Catinaccio Rosengarten sarà possibile ammirare il volo e le evoluzioni dei rapaci.

Ph. Pixabay

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Ph. Nicola Angeli

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E... lasciati trasportare… VIVI LA MONTAGNA: programma settimanale di escursioni accompagnate gratuite in quota con partenza dal Ciampedie (dal 18/06 al 09/09, impianti di risalita a pagamento).

Al Ciampedie trovate anche i sentieri tematici: ■ Te coa de la Schieràtola (nella tana dello scoiattolo): comoda e facile passeggiata di 45 minuti, adatta a tutti, attorno all’altopiano del Ciampedie. Lungo il percorso si trovano 8 tabelle dipinte a mano con testi descrittivi dell’habitat e delle abitudini di questo simpatico animaletto; ■ il Sentiero della Foresta, lungo il sentiero nr. 540 Ciampedie-Gardeccia. Il sentiero è facile, percorribile anche spingendo il passeggino (con ruote grosse!), con pannelli didattico/ informativi sulla natura di alta montagna; ■ il Sentiero delle Leggende, la strada forestale da Pian Pecei a Gardeccia, dove si trovano i riassunti di alcune leggende ambientate nel Catinaccio Rosengarten e legate alla tradizione ladina;

Info: Catinaccio Impianti a Fune S.p.A. Strada de Col de Mè, 10 Vigo di Fassa Tel. 0462.763242 www.catinacciodolomiti.it www.valdifassalift.it FB Val di Fassa Lift

■ Lunedì ore 9.30: Nordic Walking/trekking e kneipp sotto le cime dolomitiche: escursione verso Gardeccia con apprendimento della tecnica del nordic walking e della camminata in montagna. Lungo il tragitto proverete l’esperienza di un percorso di idroterapia tra i ciottoli di un ruscello sotto le cime dolomitiche. ■ Martedì e sabato ore 10.15: Te coa de la Schieràtola (nella tana dello scoiattolo). Facile gita di 2 ore circa, adatta a tutti dove conosceremo il bosco e le sue piante ed entreremo proprio nell’habitat degli scoiattoli. ■ Giovedì ore 9.30: Geologia Leggende e storia, sulla scia del “Diavolo delle Dolomiti” Tita Piaz: seguendo il Sentiero della Foresta ci dirigiamo verso il Gardeccia e da qui proseguiamo verso il Vajolet per seguire le orme di Tita Piaz, leggendario alpinista del primo ‘900. Arrivo alle 12.30 circa al Vajolet per pranzo al sacco o nei rifugi Vajolet o Preuss. Rientro verso le 15.30. ■ Domenica ore 9.00, Sapori e Sapere e dintorni. Gita un po’ lunga nei tempi ma di facile camminata. Ci dirigiamo verso la Roda di Vael per i sentieri “Vial de le Feide” o “Alta Via dei Fassani”, ripercorrendo le tappe della vita rurale prima dell’avvento del turismo. Ore 12.30 ca arrivo al Vael per il pranzo al sacco o ai rifugi Roda di Vael o Baita Marino Pederiva. Si prosegue verso il Passo di Costalunga su sent. 549 e discesa in seggiovia. Rientro con bus di linea verso Vigo e Pera. Periodi e orari apertura Funivia Vigo-Ciampedie dal 02/06/2018 al 07/10/2018 Seggiovie da Pera di Fassa Vajolet 1 e Vajolet 2: dal 24/06/2018 al 16/09/2018. Seggiovia Pian Pecei-Ciampedie dal 17/06/2018 al 02/09/2018. Fly Line Catinaccio Rosengarten dal 17/06/2018 al 02/09/2018


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ALPE LUSIA

LA MONTAGNA PER PICCOLI ESPLORATORI

A pochi minuti di macchina da Moena, nel cuore della Val di Fassa, l’Alpe Lusia è un luogo fatato per le famiglie con bambini di ogni età. Non solo per l’incantevole paesaggio, gli ampi prati verdi e le cime maestose da cui è circondata, ma soprattutto per l’intreccio di storie e leggende, i tanti giochi e le divertenti attività che offre durante la stagione estiva.


Si sale facilmente in quota con la moderna cabinovia che collega località Ronchi con lo Chalet Valbona (1820 m), fino a raggiungere il punto più alto e panoramico a Le Cune (2200 m). Da qui parte il bel Sentiero degli Animali, un percorso in discesa, della durata di circa un’ora e 20 minuti, percorribile anche con il passeggino, lungo il quale sono posizionati alcuni cartelli che spiegano ai bambini quali sono gli animali che vivono in montagna e le loro abitudini. Ad ogni stazione, un indovinello fa scoprire un nuovo animale, l’orso, la lepre, il capriolo e molti altri… trasformando questa passeggiata in una piccola avventura in mezzo al bosco. Il punto di arrivo è lo Chalet Valbona, ottimo ristorante self service e bar con terrazza panoramica dove rilassarsi gustando un piatto tipico trentino e far giocare i più piccoli nell’ampio giardino dotato di slackline, ponti tibetani e teleferica, oltre a un mini zoo con galline, asini, caprette e pecore. Dallo Chalet Valbona parte anche un altro percorso pressoché pianeggiante, il Sentiero della Natura, che in circa 50 minuti porta a Colvere.

APERTURA IMPIANTI dal 17 giugno al 16 settembre 2018 (orari: 08.30 – 13.00 / 14.00 – 18.00) Info: Impianti Funiviari Lusia Località I Ronc, 4 – Moena Tel. 0462.573207 moena@skiareaalpelusia.it www.skiareaalpelusia.it

re al 9 settemb Dal 1 luglio ne o p pro l’Alpe Lusia gramma ro p o cc ri un divertirsi er p di iniziative sieme! e giocare in

Ogni lunedì dalle ore 14.30, Chalet Valbona Laboratorio Il mio Alpenstock Chi non ha mai utilizzato un pezzo di legno per accompagnarsi durante una camminata? Divertiamoci a decorare e personalizzare il nostro bastone da montagna con colori e materiali per farlo diventare il nostro inseparabile compagno di avventura per tutta la vacanza! Costo: 5 € a bambino escluso costo impianto. Laboratorio incluso per chi acquista il pacchetto family. Iscrizioni: 0462.573207.

Ogni mercoledì dalle ore 10.00, partenza impianti (Ronchi) Lusia Family Day Il dolce mondo delle api Raggiungiamo con un comodo sentiero la baita dell’apicoltore che ci porterà alla scoperta del mondo delle api per ammirare il loro lavoro e assaggiare il dolce miele. A seguire pranzo presso lo Chalet Valbona. Costo: 23 € adulti. 15 € ragazzi 8-16 anni. 10 € bambini 3-8 anni. INCLUSO impianto + pranzo a Chalet Valbona + laboratorio. Iscrizioni: Sport Check Point Moena – 331 9938100 (presso Ufficio Moena Perla Alpina).

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Ogni mercoledì dalle 14.30, Chalet Valbona Laboratorio Le bombe di semi Costruiamo delle bombe ecologiche da lanciare negli spazi verdi per combattere la scomparsa delle api e portare un arcobaleno di fiori nelle città. Costo solo laboratorio: 5 € a bambino. Iscrizioni per i non iscritti al Lusia Family Day 0462.573207.

Ogni sabato dalle 9.00, partenza impianti (Ronchi) Lusia Family Day I tesori del bosco Una giornata all’Alpe di Lusia dedicata alla famiglia che prevede una facile passeggiata attraverso il Sentiero degli Animali e un gustoso pranzo presso la terrazza panoramica dello Chalet Valbona. Costo: 23 € adulti. 15 € ragazzi 8-16 anni. 10 € bambini 3-8 anni. INCLUSO impianto + pranzo a Chalet Valbona + laboratorio. Iscrizioni: Sport Check Point Moena – 338.1769900 (presso Ufficio Moena Perla Alpina).

Ogni sabato dalle 14.30, Chalet Valbona Laboratorio A caccia di natura Un’originale caccia al tesoro che ci farà scoprire i tesori nascosti nella natura e conoscere fiori e piante. Costo solo laboratorio: 5 € a bambino. Iscrizioni per i non iscritti al Lusia Family Day 0462.573207.


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FASSA

SUMMER TIME SAN PELLEGRINO D

alle semplici passeggiate, ideali anche per bambini piccoli e passeggino, alle escursioni in quota a piedi o in mountain bike, dai parchi tematici alla scoperta delle Dolomiti ai sentieri sulle tracce della Grande Guerra, dalla visita alle malghe alla degustazione dei piatti tipici nei rifugi: c’è solo l’imbarazzo della scelta per chi decide di trascorrere qualche giorno di vacanza a Falcade e Passo San Pellegrino. Chiudete gli occhi e immaginate immense distese verdi, prati fioriti, laghetti alpini, boschi rigogliosi, maestose vette e paesaggi straordinari… adesso riapriteli e prendete nota di ciò che non dovete assolutamente perdere!

APERTURA IMPIANTI DI RISALITA - ESTATE 2018

Funivia Col Margherita dal 23 giugno al 16 settembre 2018 ore 9.00 / 12.30 e 13.45 / 17.30 Seggiovia Costabella dal 24 giugno al 16 settembre 2018 ore 8.30 / 12.50 e 14.00 / 17.30 Cabinovia Falcade - Le Buse dal 1 luglio al 2 settembre 2018 ore 9.00 / 13.00 e 14.00 /17.30 Info: www.skiareasanpellegrino.it/estate/

Col Margherita Park Facilmente raggiungibile in funivia dal Passo San Pellegrino, il Col Margherita Park (2514 m) è un parco tematico realizzato in collaborazione con il MUSE museo delle scienze di Trento con l’intento di trasmettere in modo giocoso nozioni scientifiche sulla storia e sulla geologia delle Dolomiti attraverso un percorso fatto da 3 diverse installazioni capaci di stuzzicare la curiosità di grandi e piccoli, tra vulcani, ghiacciai, isole, fondali marini, ere geologiche e testimonianze fossili. ISOLE O MONTAGNE? S’inizia con un immaginario viaggio nel tempo lungo un sentiero di circa 30 metri. Ogni metro di questo sentiero corrisponde a 10 milioni di anni e percorrendolo, passo dopo passo, è possibile scoprire le diverse ere geologiche e le principali tappe che hanno caratterizzato la nascita delle Dolomiti Patrimonio Unesco. IN EQUILIBRIO SUL TEMPO Si prosegue con un’entusiasmante sfida contro il tempo alla ricerca di fossili e reperti che contraddistinguono i 9 gruppi dolomitici, ricchissime testimonianze di antiche forme di vita preservate nella crosta terrestre dopo la loro morte.


FASSA

Il Giardino delle Formiche e il Bosco degli Artisti Salendo in quota con la cabinovia Falcade-Le Buse, s’incontra Il Giardino delle Formiche, un emozionante sentiero a quasi 2.000 metri di altezza, impreziosito da immagini e didascalie che descrivono la vita della Formica Rufa, mostrando da vicino i suoi grandi e complessi formicai, vere opere di ingegneria animale. Il percorso, molto semplice e adatto a tutti, si snoda in mezzo al bosco, tra scorci mozzafiato sulla piana di Falcade e il fascino senza tempo delle Dolomiti, offrendo anche l’occasione di ammirare le opere di diversi scultori e pittori della Val Biois ispirati dalla bellezza e dalle tradizioni del territorio.

I Sentieri della Grande Guerra Dalla stazione a monte della seggiovia Costabella e della funivia Col Margherita partono interessanti escursioni di interesse storico che ripercorrono le tracce dei cruenti scontri avvenuti durante la Prima Guerra Mondiale tra l’esercito italiano e le truppe austroungariche. Strada facendo si trovano numerosi resti di opere belliche quali trincee, baracche, scale e passatoie di legno, postazioni per mitragliere e ricovero di persone e munizioni: un vero e proprio museo all’aperto avvolto nel silenzio delle cime dolomitiche. Assolutamente consigliate l’Alta Via Bruno Federspiel, l’Alta Via Bepi Zac e l’Alta Via Mariotta.

IL TIMONE DELLE DOLOMITI Sul punto più alto e panoramico del Col Margherita, a 2550 metri, si trova infine un’enorme ruota interattiva, il Timone delle Dolomiti, che consente di giocare con i profili delle cime dolomitiche che si stagliano tutt’attorno, visibili con un solo sguardo a 360˚, provando a indovinarne i rispettivi nomi. Sul Col Margherita è presente anche un parco giochi con casette, scivoli e altalene dove i bambini possono divertirsi mentre mamma e papà si riposano guardando il panorama, prima di tornare a valle.

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SALUTE

TERME DOLOMIA

ALLA SORGENTE DELLA SALUTE

Centro termale convenzionato con il Servizio Sanitario Nazionale per aerosolterapia, fangoterapia e cura idropinica. Accreditato per fisioterapia e riabilitazione motoria

È l’acqua termale del “bagn da tof di Alloch” - unica sorgente solforosa del Trentino - a rendere esclusivo il Centro, che propone numerosi trattamenti naturali, esaudendo il desiderio sempre più diffuso di restare sani e in forma. Cure super-tecnologiche unite a un’assistenza di altissimo livello, e terapie antiche, potenziate dall’azione terapeutica dell’acqua termale, sono sapientemente abbinate per nutrire l’anima e ridare energia al corpo. Le terme sono convenzionate per la cura idropinica, l’aerosolterapia e la fangoterapia. Oltre alle terapie convenzionate, sono effettuati molteplici trattamenti tra i quali menzioniamo la balneoterapia, la massoterapia, la fisioterapia. In aggiunta ai rimedi terapeutici, il Centro è specializzato in percorsi di benessere termale e propone sedute anti-cellulite, impacchi disintossicanti alle erbe medicinali, impacchi idratanti al latte e oli essenziali. Manipolazioni fisioterapiche e anti-stress, massaggi curativi e rigeneranti, peeling orientali con argille, e molto altro. Una linea di prodotti cosmetici d’avanguardia completa l’offerta. Da ricordare: l’acqua termale è fonte di salute nelle fasi di prevenzione, per impedire o diminuire i sintomi e la frequenza di varie patologie - della terapia, sono infatti indicate in determinate patologie croniche per mitigare i sintomi di picco e migliorare le condizioni di salute del paziente - della riabilitazione, aiutando notevolmente il paziente a riprendere una vita normale in seguito a interventi chirurgici (vascolari o ortopedici). Dona un reale beneficio alle seguenti patologie: Sindrome dell’intestino irritabile (stipsi, colite spastica…) – Otorinolaringoiatriche (gola,orecchio,naso) – Broncopneumologiche ((bronchite, asma, broncopatie…) – Reumatiche (osteoartrosi, reumatismi extra articolari) – Dermatologiche (psoriasi, dermatiti…) – Angiologiche (ulcere venose, postumi di flebopatie…) La tecnologia al servizio della salute: Tecarterapia – Raggi infrarossi – Lampada al quarzo – Magnetoterapia. Tutti i trattamenti proposti sono eseguiti da operatori qualificati. I benefici delle acque termali non hanno età. Tutti possono fruire di un ciclo di cure convenzionato all’anno se in possesso della ricetta medica. Info: Terme Dolomia presso l’Hotel Terme Antico Bagno Strada di Bagnes, 25 Pozza di Fassa Tel. 0462 762567 – 3298926298 www.termedolomia.it – info@termedolomia.it


SPORT

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Piscina Comunale Stadio del Ghiaccio La Piscina Comunale offre un servizio a 360° con una vasca a cinque corsie per il nuoto libero, vasche ricreative adibite al gioco e al divertimento, e diversi Whirlpool per il relax. In estate poi la piscina si trasforma in un vero e proprio lido con il prato attrezzato da lettini prendisole e un’ampia vasca esterna riscaldata. La vista è spettacolare e dà la sensazione di poter toccare con un dito le vette circostanti. Completano l’offerta il fitness bar e il chiosco nel prato che invitano i bagnanti ad assaporare gustosi primi piatti e rinfrescanti bibite. Si ricorda che l’uso della cuffia è necessario. Grazie alla Scuola nuoto “ADS Amatori Nuoto Fiemme” è possibile frequentare corsi collettivi e privati per ogni età e livello. Anche quest’anno tornano i CAMP ESTIVI che in passato hanno riscosso un grande successo: per i più piccini il SUMMER BABY (dai 3 ai 6 anni) e per i più grandicelli il SUMMER YOUNG (dai 6 ai 13 anni). Lunedì, mercoledì e venerdì dalle ore 10.00 alle 16.00. Da quest’anno è possibile, solo previa prenotazione, anticipare l’attività alle ore 9.00.

Lo Stadio del Ghiaccio Le Ruffinella Clinics hanno un modo di è una struttura raccontare la propria storia spettacolare poichénon attraverso le ricorda la forma parole, ma condi un la diamante. professionalità di un team È agibile sia altamente specializzato. d’inverno che Leader nel settore Ortopedico Traumatologico d’estate grazie all’ampia pista nell’area Val di Fassa – Alta Badia, grazie refrigerata. Niente di all’apporto di tecnologia all’avanguardia e di meglio per passare un pomeriggio un’equipe medica esperta,o una il servizio offerto è serata sui pattini con competente e didegli alta qualità. amici, o per le famiglie che desiderano provare l’ebbrezza di una scivolata sul L’assistenzaghiaccio. Ortopedica Traumatologica, Un’arena sportiva utilizzata anche dai tutti rivolta a tutti i casi di infortunio, è prestata giocatori di hockey e per il pattinaggio i giorni, con orario continuato dalle osservare 9 alle 19. artistico. Per chi desiderasse i propri cari vi è una comoda tribuna che si Il coordinamento tra le due sedi montane affaccia sulla pista. delle Ruffinella IClinics Alta Val di Fassa Alta pattini si–possono noleggiare nello e stadio oppure portare da casa. Badia - unitamente al proprio Traumacenter Lo stadio è situato a pochi minuti a piedi inserito nella storica casa di curaeMarienklinik di dal centro di Cavalese per chi venisse dai paesi circostanti vi è un vasto parcheggio. TRAUMA Bolzano e la La preziosa collaborazione con le zona è servita anche dagli autobus, con fermata di fronte al palaghiaccio.rendono società di impianti sciistici e soccorritori, MEDICAL CLINIC La piscina è aperta tutti i giorni con orario continuato fino al 7 settembre: possibile l’assistenza a9 luglio oltreal 95000 pazienti Aperto dal settembre: dal lunedì al venerdì con orario 9.00/21.00. dal lunedì al sabato con orario 15.00/17.00 all’anno. CANAZEI (TN) Sabato, domenica e festivi con orario e alla sera 21.00/23.00. 9.30/20.00. La struttura si trova a pochi Nell’eventualità di trauma che richieda un Alla domenica è possibile pattinare passi dal centro di Cavalese e mette a dalle 15.00 alle 17.00. S t rdisposizione e d a d e C un e r ccomodo e n à , 8 parcheggio.intervento chirurgico, le Ruffinella Clinics dispongono di ambulanze proprie con cui +39 0462 601476 trasferire il paziente presso il Traumacenter Marienklinik di Bolzano, dove i tempi di attesa sono annullati con immediata presa in carico del caso e degenza in camere silenziose e dotate di ogni comfort.

Per maggiori informazioni: Piscina Comunale di Cavalese Via Rossini, 3 – Cavalese - Tel. 0462.341810 www.sagis.tn.it – piscinacavalese@gmail.com Piscina Comunale Cavalese ADS Amatori Nuoto Fiemme Cell. 329.0503497 - piscinacavalese@gmail.com info@traumamedicalclinic.com Amatori Nuoto Fiemme

Per maggiori informazioni: Stadio del Ghiaccio – www.traumamedicalclinic.com Via Cermis, 3 – Cavalese TN – Tel. 0462.231252 info@sagis.tn.it – www.sagis.tn.it

Foto crediti Pixabay

A Cavalese sport, divertimento e relax


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SPORT

Adventure Dolomiti Un parco sugli alberi

Il parco aereo Adventure Dolomiti si trova nella bellissima Val di Fiemme, circondato da maestose montagne ed immerso nel verde della natura, tra gli alti alberi di un bosco secolare. Il parco rientra nel progetto Safety Network. Safety Network, è la garanzia di trovare un servizio di alta qualità per gli ospiti che decidono di vivere delle vacanze in completa sicurezza e divertimento. L’impianto del parco e tutto il materiale in esso impiegato rispondono agli standard di sicurezza, il personale dello staff provvede alla consegna del set attrezzatura, gli utenti possono accedere ai percorsi solo muniti dell’attrezzatura e dopo essere stati istruiti dal personale sulle procedure di sicurezza e l’impiego del materiale in dotazione, ogni utilizzatore poi compie il percorso scelto autonomamente. Tutti potranno così vivere, in totale sicurezza, la loro emozionante esperienza.

I PERCORSI

Ai suoi ospiti il Parco offre 61 percorsi acrobatici in linea, suddivisi in 4 livelli di difficoltà crescente, per dare modo a tutti di mettersi alla prova secondo le proprie capacità e per soddisfare tutte le esigenze, dai bambini fino agli sportivi più preparati. Kid Explorer: facile percorso per i piccoli più inesperti, è situato ad un metro da terra, ciò consente la possibilità della costante presenza di un adulto durante tutto il percorso. Divertimento garantito, in piena sicurezza! Junior Adventure: per gli ospiti più temerari, che vogliono provare altezze diverse e passaggi leggermente impegnativi, tutto all’insegna della sicurezza e del piacere di stare immersi tra gli alberi! Emotion: percorso emozionante, che permette di sfoderare e scoprire capacità di equilibrio e buona presa. Bellissimi passaggi con carrucole, per volare da un ramo all’altro atterrando su morbidi e sicuri cuscini! Braves Only: il percorso più elevato di tutto il Trentino, posizionato nelle parti più alte degli alberi del bosco, dove i passaggi si fanno più impegnativi e le emozioni del vero “arrampicatore” sono garantite!

Adventure Dolomiti propone attività per scuole e gruppi di ragazzi. Il Parco e le attività che offre, lo sport, la natura, il gioco di squadra, sono tutti elementi essenziali che devono rientrare nel percorso formativo dei giovani e sono ottime occasioni per vivere momenti di divertimento a contatto con l’ambiente naturale. Il Parco è altresì adatto alle aziende, che possono organizzare avventurosi Team Building gareggiando fra squadre e costruendo così l’affiatamento indispensabile fra colleghi per raggiungere obbiettivi importanti perché le attività del Parco sviluppano nei partecipanti conoscenza di sé, consapevolezza e collaborazione. Adventure Dolomiti è location ideale anche per festeggiare in modo divertente ed unico l’addio al celibato/nubilato di fratelli, sorelle, amici, cugini, colleghi e anche di chi non è particolarmente amante dello sport, ma vuole ricordarsi per sempre questo momento. Info e prenotazioni Adventure Dolomiti P.31 Piazzol – Castello-Molina di Fiemme Cell. 327.3195985 info@adventuredolomiti.it Adventuredolomiti.it www.adventuredolomiti.it


SPORT

Fassa Bike MTB School

Foto Andrea Costa

Nel regno della mountain bike, con noi ovunque!

Prendete le Dolomiti, con le loro vette, strade sterrate, distese di prati, e un gruppo di amici, che per passione pratica la MTB in ogni sua forma. Ed ecco che nasce Fassa Bike MTB School, Scuola della Federazione Ciclistica Italiana, la cui missione è insegnare con professionalità e competenza ad andare in bicicletta ai più piccoli e divertire i più grandi con l’accompagnamento di guide e maestri su percorsi e tour organizzati, alla ricerca di emozioni e alla scoperta delle meravigliose cime delle nostre montagne. Si organizzano lezioni di preparazione private o di gruppo per apprendere o migliorare la tecnica in salita, in discesa (bilanciamento e frenata), in curva (lenta e veloce).

I Single Trail, Bike Park e Skill Park sono il luogo giusto dove acquisire tutte queste tecniche e dove sperimentare paraboliche, drop e salti e scatenarsi con il Freeride. Vasta è la scelta dei tour (ben 24 differenti!) accompagnati dalle guide per divertirsi e provare a vivere la montagna sulle due ruote emozionandosi in adrenaliniche esperienze sui diversi tracciati che le Dolomiti di Fassa e delle valli circostanti offrono. Per raggiungere alcune vette a volte sono utilizzati gli impianti di risalita. Le diverse discipline proposte sono l’Enduro, il Cross Country, il Freeride, l’All-Mountain, l’E-Bike e facili gite di mezza o intera giornata dedicate alle famiglie o ai bambini. Per i più piccini, si organizzano corsi di avviamento alla MTB, corsi di tecnica base e corsi avanzati.

Info e prenotazioni: Fassa Bike MTB School Strèda Dolomites, 147 Canazei Cell. +39 340.1147382 info@fassabike.com www.fassabike.com

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SAPORI

CEMBRANI D.O.C. Una Valle da scoprire e gustare

CAMPOBASE INSOLITI SPIRITI Le radici nella tradizione, il futuro nell’innovazione

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renota la tua visita gratuita (tel. 393.5503104) alle aziende dei Cembrani D.O.C. e scopri l’unicità dei vini di montagna, come il profumato Müller Thurgau, la Schiava, l’intenso Pinot Nero, la fragranza degli spumanti Trentodoc e l’eleganza delle grappe Trentine prodotte in Val di Cembra, giardino terrazzato sorretto da oltre settecento chilometri di muretti a secco, Paesaggio Storico Rurale d’Italia! Il venerdì pomeriggio su prenotazione ti aspettano a Cembra Alfio Nicolodi e Zanotelli, a Giovo Opera Vitivinicola In Valdicembra, Villa Corniole e Simoni Michele che è anche agritur, e il martedì a Faver le distillerie Paolazzi Vittorio e Pilzer. Con la Fiemme Trentino Guest Card è gratuito. L’esperienza si arricchisce con proposte gastronomiche dalla terra al piatto in armonia con il mutare delle stagioni: Pensione Maria Turismo Rurale, Ristobar Chiosco Piramidi, Hotel Piramidi, Locanda del Passatore, Agritur Le Cavade, Albergo Lago Santo, Happy Ranch, Hotel Europa, Hotel Fior di Bosco e Maso Franch vi aspettano per deliziarvi. E’ possibile anche scoprire la filiera corta delle carni, presso la Macelleria Zanotelli, la Macelleria Paolazzi Luigi, il Salumificio di Casa Largher e Macelleria Paolazzi di Altavalle. Venite a scoprire i segreti delle erbe officinali di GioVe o la lavorazione della birra presso l’agribirrificio Maso Alto. Una Valle unica dove la qualità vi aspetta!

Prenota visite e laboratori su ww.cembranidoc.it sezione Tour e scopri le Caneve Aperte, in programma il 13 ottobre.

a ricerca di nuove esperienze liquide parte da Moena in Val di Fassa, dove CAMPO BASE ha la propria testa e il proprio cuore, e si sviluppa in Trentino come luogo nel quale trovare la capacità di realizzare prodotti di altissima qualità grazie al sapere tramandato di generazione in generazione. In questo contesto, partendo dall’esperienza pluriennale nella vendita di grappe e distillati e dal desiderio di far avvicinare sempre più persone a questo mondo affascinante ma spesso di nicchia, è nato il progetto CAMPO BASE – INSOLITI SPIRITI. Grazie alla collaborazione con una delle più importanti realtà a livello trentino e nazionale, il progetto ha preso forma comprendendo che la chiave per il successo è il coraggio dell’innovazione. I nostri prodotti sono una sfida e un nuovo modo di proporre le tradizioni che parte dalla conoscenza della propria storia e, passando per la ricerca, arriva all’innovazione e alla distinzione. Siamo un gruppo che ha messo le basi da cui partire per esplorare nuove vie sconosciute e non ancora sperimentate. L’incontro tra diverse culture e realtà è il valore aggiunto dei prodotti CAMPO BASE, ad esempio nel liquore al Fieno è aggiunto Rhum Caraibico, la tradizionale grappa alla genziana è rivisitata nel liquore Genziana e Camomilla dove quest’ultima è chiamata a smorzare le note grevi della radice di genziana, il liquore allo Zenzero e miele è l’emblema dell’incontro della tradizione con le culture orientali. I prodotti CAMPO BASE stanno avendo sempre maggior successo anche al di fuori del territorio trentino grazie alla loro vocazione internazionale e sono utilizzati da alcuni dei più famosi bartender nazionali per comporre i loro ricercati cocktail e ben si prestano per ottimi longdrink con aggiunta di ghiaccio e soda. CAMPO BASE SRL è presente nei migliori negozi e locali delle Valli di Fassa e Fiemme ed è distribuita in esclusiva da ZORZI MAX. Preparatevi a intraprendere questa meravigliosa avventura con noi! Info: Zorzi Max - Via Nazionale, 100 - Ziano di Fiemme Tel. 0462.571132 www.campobasespirits.it CampoBaseSpirits


SAPORI

PASTICCERIA DOLCE FIEMME Peccati di gola per gratificare lo spirito

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BIRRA DI FIEMME Quando la birra è sinonimo di tradizione

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partire dagli ultimi anni ‘90, quando ancora i birrifici artigianali erano rari, la birra ha iniziato ad assumere un ruolo fondamentale per la famiglia Gilmozzi. Sono Stefano e Michele, padre e figlio, a dedicarsi con passione alla produzione di Birra Fiemme, supportati anche dagli altri componenti della famiglia: mamma Luisa, Stefania e Francesca. Birra di Fiemme, prodotto naturale e di qualità, può contare su materie prime presenti sul territorio: la preziosa acqua di alta montagna; il luppolo, coltivato direttamente dalla famiglia nei campi di Masi a Cavalese; il malto d’orzo che, di recente, oltre alla produzione in provincia di Verona, viene anch’esso coltivato in Valle. Birra di Fiemme è una birra destinata a essere prodotta al 100% in Trentino e ben si accosta all’aggettivo artigianale, in questo caso sinonimo anche di famiglia, qualità, territorialità. I campi, per chi volesse passeggiare nel verde, si trovano a Masi di Cavalese sopra la Località Santa; a Lago di Tesero in Località Gatto; a Ziano di Fiemme in Via Nazionale. Info: Birra di Fiemme - Via Colonia, 60 – Daiano Tel. 0462.479147 www.birradifiemme.it – info@birradifiemme.it Aperto dal lunedì al sabato, dalle ore 8.00 alle ore 12.00 e dalle ore 14.00 alle ore 18.00. La domenica dalle ore 9.00 alle ore 12.00. Birra di Fiemme

mpossibile non fermarsi davanti alla pasticceria Dolce Fiemme a Cavalese. Un profumo inebriante fuoriesce dalla porta d’ingresso e conquista l’olfatto, mentre una serie di pasticcini e torte finemente decorate si mostrano in tutta la loro bellezza e conquistano lo sguardo. In ogni singolo dolcetto traspare tutta la passione e la fantasia di chi lo ha creato. Per gratificare anche il palato non c’è che entrare e assaggiare una di quelle meraviglie che vi lasceranno sorpresi per la delicatezza con la quale sono stati realizzati. Dolci indimenticabili preparati con aromi naturali e materie prime, quali latte, burro e uova. Filippo Pasetto è l’artista pasticciere che tutti i giorni con professionalità e una costante ricerca della qualità s’impegna per concretizzare golosità per tutti i gusti e per tutte le occasioni: dai mignon (piccoli capolavori da mangiare in un sol boccone), ai più vivaci ed eleganti macarons. Non mancano le creazioni tipiche come lo strudel trentino e i frollini al burro aromatizzati con oli essenziali di pino mugo, cirmolo, vaniglia o liquirizia. Novità tutta da gustare è il panstrudel, una felice combinazione tra l’impasto del panettone arricchito da mele candite, uvetta australiana e pinoli mediterranei uniti a un aromatico pizzico di cannella. Grazie a Lina, di origini napoletane, sfilano anche prelibatezze come il babà, tipico dolce partenopeo, inzuppato di rum. Che dire: ricchezza nelle proposte e qualità fanno della pasticceria Dolce Fiemme un punto d’incontro per chi ama circondarsi di dolci sapori.

Info: Pasticceria Dolce Fiemme Via Gianpietro Muratori, 1 – Cavalese Tel. 0462.230694 Dolce Fiemme

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Produzione propria di carni scelte e salumi trentini

FRATELLI CORRÀ N

el 1850 Giacomo Corrà iniziò a produrre salumi che presto divennero noti in tutta la Val di Non per la loro bontà. Oggi, dopo quattro generazioni, i fratelli Luca e Pio, ereditando dal padre le antiche ricette e le tecniche d’un tempo, continuano a lavorare carni selezionate per preparare artigianalmente e nel segno della tradizione di famiglia salumi tipici trentini. Un ritorno alla natura e ai sapori genuini: è da questa filosofia che i fratelli Corrà prendono spunto producendo prodotti gustosamente preparati secondo antiche tradizioni “insaporiti” da tocchi d’innovazione che non mancheranno di appassionare anche i palati più esigenti. Modeste produzioni dai sapori unici, ricette che raccontano con i loro profumi la mescolanza di tradizioni trentine e tirolesi, essendo la Val di Non terra di confine. Ponendo maggior cura nella scelta dei tagli di carne da lavorare (da noi direttamente macellati) abbiamo lasciato immutati i metodi di lavorazione, di affumicatura (completamente naturale e non forzata) e di lenta stagionatura, garantendo prodotti unici, in grado di distinguersi per la loro fattezza artigianale, il loro profumo e soprattutto per la loro genuina bontà. Prodotti nati dall’orgoglio e dalla maestria dei nostri avi, e mantenuti in vita da noi con la stessa tenacia e passione. Nostra grande specialità è la “Mortandela Affumicata della Val di Non”, prodotto tipico della nostra Valle: consiste in un prodotto simile al salame composto da trita scelta di Puro Suino, avvolta nel retino del maiale, affumicata con segatura di faggio e bacche di ginepro, e stagionata. Siamo anche maestri nella produzione di Lucaniche, sei diverse selezioni di Speck, Carne Salada, Pancetta Affumicata, Salamini di Selvaggina, Prosciutto Cotto affumicato e molti altri prodotti. Un’ulteriore nota di qualità alla nostra produzione è data dall’aggiunta di una nuova linea di Wurstel completamente naturali; i wurstel denominati “Valdivù” si contraddistinguono infatti per la totale assenza di conservanti, coloranti, glutine e lattosio; sono stati inseriti nel prontuario della celiachia. E come questi potrete scoprire molti altri prodotti golosi e genuini.

INFO: PUNTO VENDITA DI SMARANO Via Roen 2/C - Predaia fraz. Smarano - Val di Non (TN) Telefono 0463.536160 - Fax 0463.631039 PUNTO VENDITA DI MOENA Piaz de Ramon, 13 - Moena - Val di Fassa, (TN) www.fratellicorra.it - info@fratellicorra.it Fratelli Corrà


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Caseificio sociale Val di Fiemme La boutique del formaggio

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i respira aria nuova al Caseificio sociale Val di Fiemme di Carano: “Risveglia i tuoi sensi!” recita la nuova pubblicità e una figura femminile quasi ricorda una Madre Natura avvolta dal paradiso dei paesaggi della Val di Fiemme. L’obiettivo è di risvegliare e far vivere a ciascuno delle emozioni ed entrare nel Caseificio sociale Val di Fiemme è un viaggio dei sensi a 360°. Da qui la necessità di un restyling completo, iniziando da quella che è la vetrina dell’Azienda, in altre parole il punto vendita. Grazie alle sapienti mani degli artigiani valligiani si è valorizzato ciò che la nostra amata Val di Fiemme ha da offrirci: legno invecchiato e pietra con un tocco sapiente di modernità. Ne esce un’opera di assoluta maestria fatta d’incastri e accostamenti ben studiati e realizzati.

Una boutique del formaggio e un punto di riferimento dove ciascuno può farsi guidare dall’esperienza e dalla professionalità dei banconieri Filiberto e Cinzia tra le 40 referenze che il caseificio propone, suddivise in tre gamme in modo da guidare e facilitare il cliente al momento dell’acquisto. Un contatto umano che nella realtà moderna si sta perdendo, ma che è fondamentale e deve essere valorizzato. “Ispirati dalla montagna”, questo è diventato il motto del Caseificio, una montagna che se rispettata sa essere un’amica preziosa e può essere una risorsa importante per un’economia come quella della Val di Fiemme. La montagna infatti è la musa ispiratrice del Caseificio Val di Fiemme: una tradizione secolare, pascoli genuini, prati ricchissimi di fiori e di erbe spontanee che arricchiscono la bontà del latte, che assieme alla maestria dei mastri casari sono requisiti fondamentali per ottenere dei formaggi di qualità ed unici. Insomma un mondo tutto da scoprire, nel rispetto delle tradizioni, di un passato che ormai è presente con un occhio sempre proiettato al futuro. L’essere umano è sempre alla ricerca di emozioni e una visita al nostro punto vendita e l’assaggio dei nostri prodotti potrebbe essere un buon inizio, quindi vi aspettiamo! Ricordiamo inoltre che tutti i venerdì dalla fine di giugno, ci saranno le visite guidate per vedere e vivere di persona la vita del Caseificio.

Per maggiori informazioni e per prenotazioni telefonare allo 0462.340284 oppure scrivere a info@caseificiocavalese.it www.caseificiocavalese.it


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RIFUGI, AGRITUR&RISTORANTI

Rifugio Vajolet

Rifugio Carlo Valentini

Ospitalità tra natura e storia

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er chi ama il contatto con la natura più selvaggia, proponiamo un rifugio storico, silenzioso e ospitale. Sotto le rinomate Torri del Vajolet, nella zona del Catinaccio, al centro di numerose camminate, escursioni e vie attrezzate, si trova uno dei luoghi più spettacolari dove guardare le Dolomiti. Rifugio Vajolet, 2243 metri, è raggiungibile da Pera con un servizio di pulmini per Gardeccia (+ un’ora di cammino), sempre da Pera con la seggiovia (mezz’ora di cammino per Gardeccia + un’ora) o da Vigo con la funivia del Catinaccio (un’ora e mezza). L’invidiabile posizione del rifugio permette di compiere numerose passeggiate ed escursioni, oltreché delle mitiche scalate (Torri del Vajolet, Catinaccio, Punta Emma e molte altre). Oltre a ciò nei pressi del rifugio vi è una palestra di roccia naturale con difficoltà che variano dal terzo al sesto grado. I gestori Karin e Fabio saranno lieti di ospitarvi per il pranzo o la cena, con piatti tipici della cucina Ladina e Regionale, oltre che piatti per celiaci, vegetariani e vegani. Delle vere chicche le stanze per trascorrere la notte (140 posti letto divisi tra camere da 2-3-4-5 posti e camerate con 4 docce a gettoni), che vi consentiranno di svegliarvi all’alba, in un luogo unico, dove osano solo le aquile. Oltre al pernottamento è possibile effettuare anche il trattamento di mezza pensione o di pensione completa. Apertura dalla metà di giugno alla fine di settembre. Si accettano cani per prenotazioni in camera, non in camerata.

Info: Rifugio Vajolet 2243 mt – Proprietà S.A.T di Trento Gestione Fabio Bernard – E. Karin, Strada de Ciarnadoi, 13 – Vigo di Fassa Tel/Fax: 0462.769045 (ab.) – 0462.763292 (rifugio) – Cell. 335. 7073258 www.rifugiovajolet.com – info@rifugiovajolet.com Rifugio Vajolet

Il sapore della tradizione in un rifugio storico

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l Rifugio Carlo Valentini, a 2218 m di quota, è situato in una conca ai piedi dei gruppi dolomitici del Sella e del Sassolungo. Una posizione invidiabile che lo rende un ottimo punto di riferimento per gli amanti della natura, per gli escursionisti che desiderano scoprire la bellezza di questi luoghi e per gli alpinisti che vogliono arrampicare cime divenute leggendarie. Il rifugio è stato costruito da Carlo Valentini nel 1884, un luogo storico che regala la reale sensazione di trovarsi in montagna. Nel 2013 la struttura è stata rinnovata senza perdere però quella tipicità che la rende unica nel suo genere. Il rifugio è dotato di camere da letto con servizi privati disposte su tre piani e arredate con cura e in modo funzionale (spettacolare la vista sulle montagne circostanti). È possibile soggiornare in solo pernottamento, in pernottamento con prima colazione o in trattamento di mezza pensione. Il ristorante è curato dai proprietari e propone piatti della cucina casalinga seguita in ogni particolare, anche nella scelta dei prodotti. Il menù è molto vario e presenta specialità stagionali con una scelta tra piatti trentini, fassani e mediterranei. A richiesta menù per celiaci. Presso il rifugio è inoltre a disposizione dei clienti anche una sala attrezzata con pareti per arrampicata, per consentire ai principianti di avvicinarsi in tutta sicurezza a questa disciplina, e agli esperti di affinare la tecnica prima di affrontare le vere pareti naturali. Insomma un luogo ancora autentico per quelle persone che amano la vera montagna.

Info: Rifugio Carlo Valentini, Strada del Sella, 23 – Passo Sella – Canazei Tel. 0462.601183 – Cell. 339.8482308 www.dolomitesrefugeandhut.it - info@rifugiocarlovalentini.com Rifugio Carlo Valentini Passo Sella


RIFUGI, AGRITUR&RISTORANTI

Rifugio Sandro Pertini

Rifugio Alpe di Tires

Montagne di favola e ottima cucina tradizionale

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l Rifugio Sandro Pertini è situato in Val di Fassa nel Gruppo del Sassolungo, a una quota di 2.300 m. È comodamente raggiungibile a piedi lungo il facile sentiero “Friedrich August”: in 40 minuti dall’arrivo a monte della Funivia del Col Rodella, oppure in 1 ora e 15 minuti dal Passo Sella. Una meta ideale per effettuare un’escursione in famiglia, per una sosta durante lo spettacolare giro del Sassolungo, e un’eccellente tappa di passaggio per numerose escursioni verso o dal Sasso Piatto, l’Alpe di Siusi, la Val Duron, Catinaccio d’Antermoia e le Dolomiti di Gardena. Il Rifugio Pertini è anche un perfetto punto di partenza per la nota via ferrata “Oskar Schuster”, per i sentieri d’alta quota e per le vie d’arrampicata sulle magnifiche pareti del Gruppo del Sassolungo. Il rifugio è adagiato al centro di un esteso prato, l’ideale per chi desidera trascorrere una giornata di relax in un contesto unico grazie alla magnificenza del paesaggio. La cucina è aperta tutto il giorno per offrirvi piatti genuini tipici ladini come polenta, salsicce, funghi, crauti, formaggi di malga, canederli, e altre prelibatezze. Il rifugio dispone inoltre di 25 posti letto e docce con acqua calda. Tutti i letti sono dotati di cuscino e piumone. Come da regolamento Cai/Sat, per una maggiore igiene personale e nel rispetto degli altri, è obbligatorio munirsi di sacco lenzuolo. Previo pagamento il rifugio fornisce sacchi-lenzuolo puliti. (È gradita la prenotazione).

Info: Rifugio Sandro Pertini Località Pian di Sasc – Campitello di Fassa – Val di Fassa, Sassolungo Guida alpina Lorenzo cell. 328.8651993 www.rifugiopertini.com – info@rifugiopertini.com Rifugio Sandro Pertini

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Tra le rocce e l’infinito

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hi c’è stato l’ha provato. Mentre ci si avvicina si prova la particolare sensazione che il rifugio vigili sull’Eden naturalistico che lo circonda: lo Sciliar e il Catinaccio. Il tetto rosso e la solida struttura s’inseriscono perfettamente nel paesaggio montano e regalano l’emozione al viaggiatore di essere arrivato a casa. Ed è così, non solo per il calore che si prova entrando in un ambiente dall’architettura innovativa e nel frattempo accogliente, ma anche per l’ospitalità di Judith e Stefan, che hanno perseguito il sogno dei loro nonni Laura e Max, che per tutta la vita hanno investito le proprie energie nel rifugio. La volontà di fare “bene” traspare da ogni piccola cosa, in modo particolare nella ristorazione. Con il motto “quel che piace a noi, piace sicuramente anche ai nostri ospiti” colpiscono nel segno: cucina tirolese arricchita di note mediterranee e preparati a base di ingredienti di primissima qualità, possibilmente a km 0, sono realizzati freschi giornalmente. I dolci e i dessert sono a dir poco squisiti. Per placare la sete degli ospiti, i gestori spillano inoltre dell’ottima bionda, ma anche la Weizen e la birra artigianale del birrificio Antonius di Fiè allo Sciliar. Agli appassionati di vini è proposto il Merlot del veronese o una selezione Lago di Caldaro. Una nota di merito agli alloggi, arredati in modo accogliente. Le camerate presentano stanze da otto, dieci o dodici posti letto, complete di guanciali e coperte. Le camere da due, tre, quattro o sei posti letto sono invece complete di guanciali, coperte, piumini e lenzuola, nonché servite da un bagno privato. Numerosi i trekking e le vie ferrate che partono dal rifugio, non c’è che l’imbarazzo della scelta. Raggiungibile da Campitello in 3,5 ore per la Val Duron, dal Rif. Micheluzzi in 2 ore, dal Rif. Sasso Piatto in 2 ore, dal Rif. Vajolet in 2,5 ore, dal Rif. Principe in 2 ore.

Info: Rifugio Alpe di Tires Via Ratzes, 7 – Siusi BZ - Cell. 333.6546865 - Tel. 0471.727958 info@alpeditires.com - Apertura dal 27.5 al 15.10.2018 Rifugio Alpe Di Tires 2440 M


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Baita Ciamp dele Strie

RIFUGI, AGRITUR&RISTORANTI

Rifugio Passo San Nicolò (2340m.)

Panorama mozzafiato

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dagiato su di un’ampia sella erbosa a cavallo tra l’omonima valle e la Val Contrin, il rifugio Passo San Nicolò è situato in uno dei posti più panoramici di tutta la Val di Fassa: da qui potrete ammirare lo splendido gruppo del Catinaccio, la maestosità del Sella e del Pordoi e la Marmolada che s’infiamma al calar del sole... Raggiungibile dalla Val San Nicolò, dalla Val Contrin, dal Ciampac o dal sentiero Lino Pederiva con percorsi di diversa difficoltà che conciliano le esigenze di alpinisti esperti e di famiglie con bambini di tutte le età, il Rifugio ripaga ampiamente la fatica offrendo una calda accoglienza e un ottimo servizio di ristorazione nel clima tipico dei rifugi di montagna. Il rifugio offre inoltre la possibilità di pernottamento per vivere un’esperienza che lascerà un ricordo indimenticabile delle vostre vacanze: cenare con l’abbraccio del tramonto, svegliarsi all’alba e meravigliarsi davanti al mare di nuvole e perché no, incontrare marmotte e caprioli che corrono nei prati. Il Rifugio Passo San Nicolò è inoltre punto di partenza per la ferrata Kaiserjäger che porta a quota 2670 metri in vetta al Col Ombert. Realizzata durante la Grande Guerra nel 1915 dai Kaiserjäger - un reparto di fanteria leggera dell’Impero Austro Ungarico - ancor oggi il percorso presenta resti di postazioni, ripristinati nel 1996. La difficoltà di questa ferrata è medio/difficile.

Info: Rifugio Passo San Nicolò, Località Passo San Nicolò - Pozza di Fassa Tel. 0462.763269/601466 - Cell. 338.9087327 Aperto dal 20 giugno al 30 settembre 2018 rifugiopassosannicolo@gmail.com

Metti una “strega” nel piatto

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ontagne da favola e ottima cucina sono il felice connubio che rendono questa baita unica nel suo genere, anche grazie a un locale originale, creato prendendo spunto dalla leggenda ladina di Re Laurino (il Re dei Nani) e delle streghe, che sembra abitassero nella vallata. Con il castello, le stube dedicate a Streghe e Vivane, il pozzo dei desideri, la miniera degli Gnomi, il ponte levatoio, le cascatelle d’acqua che sgorgano dalla roccia, il tutto animato da stupendi affreschi murali, si ha l’impressione di entrare in un mondo fatato. Sulla vostra tavola troverete ottimi piatti tipici e gustosi dessert, il tutto di produzione casalinga, con possibilità di scelta anche per celiaci. Le ampie terrazze che circondano la baita sono posizionate in modo da godere al meglio della spettacolare vista delle Pale di San Martino e della Catena del Lagorai. Il Ciamp dele Strie, è raggiungibile da Moena con gli impianti dell’Alpe Lusia (da località Ronchi, in 10 minuti dal centro del paese) che portano comodamente fino alle Cune, punto estremamente panoramico; da qui scendendo lungo una strada sterrata, in soli 20 minuti, si arriva a destinazione. In alternativa, da Bellamonte, località Castelir si prende la nuova cabinovia e, raggiunta località “La Morea”, attraversando un bosco che invita a una tranquilla passeggiata, in 15 minuti si arriva alla baita.

Info: Ciamp dele Strie, Loc. Campo – Castelir, Bellamonte Cell. 339.8685080 – www.ciampdelestrie.it – info@ciampdelestrie.it Baita Ciamp dele Strie


RIFUGI, AGRITUR&RISTORANTI

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Agritur Malga Secine, Vael, Monzoni Nel cuore delle Dolomiti ospitalità e cultura della buona tavola

Q Info: Agritur Malga Secine Passo Costalunga – Vigo di Fassa – Cell. 339.1221774 –

Info: Agritur Malga Vael Val di Vael – Vigo di Fassa – Cell. 338.5616210 –

Malga Secine

@agriturmalgavael

Info: Agritur Malga Monzoni Val Monzoni Munciogn – Pozza di Fassa – Tel. 338.1660720 –

@malga.monzoni

uando la notte lascia pian piano il proprio spazio al giorno possiamo ammirare in tutta la sua rosea bellezza il gruppo montuoso più importante d’Europa: le Dolomiti, Patrimonio dell’Umanità UNESCO. Ai piedi di questi giganti si estendono valli lussureggianti e accoglienti come l’incantevole Val di Fassa che racchiude fra le sue braccia floridi monti, accessibili attraverso sentieri che costeggiano profumate foreste di pini e abeti fino ad arrivare a malghe e agritur, punto d’appoggio per tutti gli appassionati di escursioni ad alta quota o semplicemente per chi ama camminare. Qui possiamo assaporare cibi di produzione trentina e ladina con formaggi e latticini provenienti perlopiù dalla malga adiacente al rifugio; carne e uova sono di produzione propria e locale; patate, verdure, frutti di bosco come peraltro miele e prodotti d’alta montagna sono prodotti da aziende agricole del luogo e, dulcis in fundo, non sarà difficile trovare anche pane e pasta fatta in casa. Dal 1 giugno al 20 ottobre è aperto l’Agritur Malga Secine - Passo Costalunga, comodamente raggiungibile in auto, mentre per chi preferisce camminare o pedalare vi è un comodo percorso che parte da Moena e arriva fino al passo dove è situata la malga. Poco lontano, percorrendo il sentiero che dalla funivia Paolina costeggia il Catinaccio, si può salire fino all’Agritur Malga Vael aperto da giugno a settembre. Qui vivrete momenti indimenticabili, una sfida aperta tra la terra e il cielo con scenari mozzafiato da catturare e portarsi a casa. La piccola malga con la sua nuova gestione vi accoglierà con il calore della propria cucina ed è aperta esclusivamente a pranzo. Questo punto di ristoro è utilissimo a tutti coloro che dal Costalunga desiderano raggiungere l’abitato di Vigo di Fassa partendo dalla stazione a monte della funivia del Ciampedie, percorrendo il sentiero CAI 545 in direzione Rifugio di Vael. Inoltre, partendo da Meida in direzione Val San Nicolò e svoltando poi per la Val Monzoni Munciogn, si giunge all’Agritur Malga Monzoni aperta tutto l’anno eccetto aprile e novembre. La malga è facilmente raggiungibile da un servizio estivo di bus navetta, mentre d’inverno sono organizzate cene con trasporto in motoslitta e rientro con slittini. La sua cucina è aperta a pranzo e cena e potrete gustare anche i formaggi di produzione propria.


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RIFUGI, AGRITUR&RISTORANTI

Ristorante Miralago

Baita Passo Feudo

Buona cucina con vista lago

Vette del gusto

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a Baita Passo Feudo, improntando il suo stile sull’accoglienza e sulla professionalità, si propone di offrire ai propri ospiti il meglio di quello che la Val di Fiemme può dare sia a livello paesaggistico che gastronomico. Infatti, all’interno dell’accogliente ristorante o all’esterno sulla magnifica terrazza panoramica, si possono gustare insoliti piatti tipici oltre che godere di un’impagabile panorama. Il risotto al profumo di pino mugo, i ravioli di capriolo su burro di mirtilli, gli straccetti di cervo e l’ottima pizza sono solo alcuni dei piatti che la famiglia Felicetti è lieta di offrire. Inoltre sarete consigliati al meglio anche sui vari itinerari che da lì prendono il via. Posta ai piedi del massiccio del Latemar, la Baita Passo Feudo è il punto di partenza di numerose escursioni tra le quali quella nel cuore dei campanili del Latemar fino alla Torre di Pisa (spettacolare la vista di guglie e pinnacoli che si alzano fino al cielo), oppure il sentiero geologico del Dos Capèl, che offrendo natura e cultura in un unico itinerario, vi farà scoprire l’affascinante origine di queste montagne. La baita è raggiungibile comodamente da Predazzo con gli impianti di risalita del Latemar (arrivo della seggiovia Gardonè/Passo Feudo), altrimenti a piedi in 30 minuti dall’arrivo a monte della seggiovia Latemar che parte dall’Alpe di Pampeago (Tesero), oppure in un’ora a piedi dalla stazione a valle di Pampeago.

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l Ristorate Miralago è nel circuito delle “OSTERIE TIPICHE TRENTINE E STRADA DEI FORMAGGI”. Inoltre è anche albergo ed è situato al Passo San Pellegrino sulle rive di un laghetto alpino circondato da catene dolomitiche che regalano una vista mozzafiato. La cucina, curata dai proprietari, è attenta a ogni esigenza e si avvale di prodotti territoriali lavorati con amore e nel rispetto della tradizione. L’albergo propone nuove stanze tutte graziosamente ammobiliate con arredi in legno e deliziosi particolari tipicamente alpini, un piccolo Centro Benessere, e offre la possibilità di avvalersi del trattamento di B&B, mezza pensione o pensione completa. I clienti possono compiere delle belle escursioni estive oppure prendere il sole in terrazza o pescare sulle rive del lago. Consigliato a chi ama la tranquillità e il ritmo semplice della vita in montagna. Nato come rifugio, all’hotel Miralago diventa facile sentirsi in armonia con la natura circostante, coccolati da ambienti rilassanti e dalla gentilezza e disponibilità dei proprietari. Il ristorante fa parte del circuito AIC (cucina senza glutine).

Info: Ristorante-Hotel Miralago – Loc. Lago delle Pozze Passo S. Pellegrino – Soraga – 
Tel. 0462.573791 – Fax 0462.573088 www.albergomiralago.com – miralago@dolomiti.com Info: Baita Passo Feudo – Località Passo Feudo – Predazzo Cell. 347.9919582 - baitafeudo@alice.it

Rifugio Miralago


BICIGRILL&RISTORANTI/PIZZERIE

Ristorante Pizzeria Valle Verde

Bicigrill Moena Un punto di ristoro a portata di mano

Cortesia, eleganza e tradizione

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ituato a poco meno di un chilometro dal centro di Moena, di fronte campo di calcio, il Bicigrill è dotato di un ampio parcheggio, di un parco giochi attrezzato con una piccola palestra d’arrampicata per bambini, e di un grazioso giardino che costeggia il fiume Avisio. Naturalmente si trova anche accanto alla splendida pista ciclabile delle Dolomiti che attraversa le valli di Fiemme e Fassa. Un luogo ideale per le famiglie con bambini, per festeggiare un compleanno, ma anche semplicemente per chi ama godere di un po’ di relax lontano dal traffico. La cucina è ottima: Vittorio, il proprietario, la segue personalmente, proponendo gustosi piatti che non mancheranno di soddisfare grandi e piccini: taglieri misti, primi piatti, carne alla griglia e dessert, tutti preparati con grande attenzione e cura. Durante il periodo che va da maggio a ottobre, in collaborazione con il Racing Team Fiemme e Fassa, si organizzano su prenotazione escursioni in Mountain Bike, E-Bike, Feet Bike accompagnati da professionisti del settore che vi faranno conoscere e ammirare Moena e i suoi dintorni.

Info e prenotazioni ristorante: cell. 348.5415249 Vittorio – vittorio.dariz@gmail.com Info e prenotazioni Bike: maestro UCI Gianfranco Degiampietro - cell. 347.5804956 Bicigrill Moena

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l Ristorante Pizzeria Valle Verde è una struttura calda e accogliente, realizzata interamente in legno con ampie vetrate: una parte è costruita con il metodo “Blockbau”, come le tipiche baite alpine, dove il calore del legno rende l’atmosfera molto romantica, mentre l’altra è quasi completamente in vetro e dona la sensazione di open-air space, offrendo l’opportunità agli ospiti di ammirare la rigogliosa natura che la circonda. Il menù del ristorante offre cibi genuini e tipici del territorio, con particolare attenzione alla provenienza e alla qualità degli alimenti. La pasta fresca, fatta rigorosamente in casa, è assolutamente da provare. Una nota di plauso va alla pizza cotta nel forno a legna che si può gustare in molteplici versioni, tutte in grado di appagare anche i palati più delicati. Il contesto in cui è collocata la struttura, e cioè all’interno di uno dei più rinomati campeggi delle Dolomiti, offre alle famiglie con bambini la possibilità divertirsi nel parco giochi adiacente al ristorante. Dal campeggio partono inoltre facili e panoramiche passeggiate; il suggestivo orrido di Sotto Sassa con il ponte della Lizata e il ponte sospeso (tibetano), inoltre l’attrattiva “Cava delle bore” con le sculture in legno che affascinano anche i piccoli visitatori.

Per favorire la digeribilità delle pizze, l’impasto è preparato con il metodo della “biga” al quale segue un processo di lunga lievitazione (minimo 48 ore)

Info: orario di apertura dalle 8.00 all 11.00 e dalle 17.00 alle 22.00. I mesi di luglio agosto siamo aperti dalle 8.00 alle 22.00 e vi aspettiamo anche a pranzo con pizza e ristorante. Potete raggiungerci anche con il trenino da Predazzo. Gradita la prenotazione al numero 0462.502394

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