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avventure
UNA COPPIA SEMPRE IN VIAGGIO (SECONDA PARTE)
CIAO... CI VEDIAMO TRA QUALCHE ANNO!
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Continua la storia di Vera e Aldo, che in quattro anni hanno visitato ben 51 paesi con “totò”, il loro Toyota Land Cruiser opportunamente modificato. Questo mese scopriamo le emozioni provate nei luoghi visitati e i loro programmi quando finirà l’emergenza covid19
A Key West (Florida), il punto più a sud degli USA, a solo 90 miglia da Cuba
L’incredibile Quebrada de las Flechas in Argentina
Nel numero scorso di fuoristrada4x4 ci siamo occupati del fenomeno degli overlarders, coloro che (beati loro) girano il mondo su automezzi adatti per potere superare percorsi impervi e, nel contempo, adatti pure a divenire perfette dimore, grazie a opportune modifiche e accessori. Abbiamo anche detto che ci sono aziende statunitensi e tedesche che, per cifre variabili, mettono a disposizione camion a 4 o 6 ruote motrici con interni da hotel a 5 stelle, comprensivi di lavatrice, pannelli solari, impianto satellitare… e chi più ne ha più ne metta. Soldi a parte, per essere un vero overlander ci vuole soprattutto un po’ di spirito di avventura e tanta voglia di viaggiare, non dando troppo peso alle comodità ma mostrando capacità di adattamento, abilità varie (anche di guida naturalmente) e pazienza per districarsi in situazioni difficili, sia con il mezzo sia con le varie burocrazie con cui si viene in contatto. In certi paesi infatti le complicazioni iniziano già con le pratiche doganali, che a volte richiedono attese pressoché “eterne”.
Vera e Aldo, che abbiamo conosciuto il mese passato, sono diventati overlarders per passione e dopo quattro anni di viaggio sono già riusciti a visitare ben 51 paesi in 5 continenti.
I due viaggiano su un Toyota Land Cruiser, soprannominato “totò”, scelto per le sue doti fuoristradistiche e per le sue ridotte dimensioni, che permettono di poterlo imbarcare all’interno di un container. Ovviamente “totò” è stato opportunamente modificato per poter ospitare, di giorno e di notte, i due nostri overlanders.
Un relitto sulla costa della Patagonia (Cile)
Le Dunes di Paracas in Perù
Australia, attraversamento del fiume Pentecost
In Giappone, nei pressi del monte Fuji
Ma di questo lungo peregrinare cosa è rimasto nel loro animo? E quali ricordi dei molti paesi visitati sono maggiormente vivi?
Va premesso che i due viaggiatori confessano che tutti i luoghi, nessuno escluso, hanno lasciato in loro grandi emozioni, con sensazioni diverse e forti in ogni paese visitato.
Tra le esperienze più belle c’è senz’altro l’attraversamento di tutta la Russia da ovest a est, viaggiando per chilometri senza incontrare nessuno o a fianco della famosa linea ferroviaria Transiberiana, ove è possibile incrociare treni lunghi centinaia di vagoni.
Ma, si dice, che il primo amore non si scorda mai e il primo loro importante traguardo/ amore è stato il Giappone, un paese dove il moderno e le tradizioni culturali viaggiano sempre a braccetto.
Ricordi rimasti incisi nel cuore soprattutto dopo aver visitato la città di Nagoya, dove c’è lo stabilimento “numero uno” di Toyota, e dove il loro Land Cruiser “totò” ha reso omaggio alla sua “casa natale”.
Dal ricco Giappone hanno poi potuto toccare con mano la povertà di alcune aree quali il Nepal, o alcune zone dell’India, dove si vive in condizioni di precarietà e dove tuttora manca l’acqua potabile. Restando in Asia, ovviamente non si sono fatti mancare il mare meraviglioso e gli ornatissimi templi della Thailandia, per poi attraversare l’Indonesia e il Borneo.
Sensazioni ed emozioni completamente diverse in Australia, con condizioni climatiche assolutamente differenti da nord a sud, dove si arriva a sfiorare i 50 gradi.
In Australia Vera e Aldo hanno conosciuto una coppia brasiliana con cui hanno
Una cascata di ghiaccio in Canada
La città di Guatape in Colombia
Località Kho Lanta, in Tailandia
La statua di sale a ricordo della Dakar a Uyuni, in Bolivia
condiviso parte del viaggio e… diviso le spese del container per imbarcare i propri mezzi con destinazione sud America, ove sono giunti dopo 60 giorni di navigazione.
Proprio in sud America hanno portato a termine i primi due anni di viaggio e, visto che avevano speso meno del previsto, hanno affrontato il tour sudamericano con più “calma”, investendo più tempo per poter godere la vista di Ushuaia, punta più meridionale dell’Argentina, la selvaggia natura della Patagonia o i percorsi di rafting “più belli del mondo” in Cile.
In Bolivia hanno addirittura percorso la famosa strada della morte, stretta e a strapiombo, percorsa quotidianamente da camion e pullman come una qualsiasi provinciale di casa nostra.
E a proposito di strade una che è rimasta nel loro cuore è la Transamazzonica in Brasile, che attraversa la selvaggia Amazzonia, finita sulle cronache di questi ultimi anni per una deforestazione non regolamentata, che va a squilibrare l’ecosistema globale.
Vera e Aldo hanno anche potuto constatare in prima persona come la costa pacifica del Perù sia ormai completamente deturpata dalla plastica monouso, mentre è stato curioso scoprire che la città di Quito, in Ecquador, si trova esattamente allo 0.00:00” di latitudine.
Proprio a Quito i nostri eroi hanno tagliato il traguardo di 100 mila chilometri percorsi.
Passando in Nord America, come ricordare con nostalgia il Messico, rimasto impresso nel cuore di Aldo e Vera per le bellezze naturali, la cultura e la cucina.
Gli Stati Uniti invece hanno entusiasmato i nostri overlanders per il senso di esagerazione di tutto… e non poteva essere diversamente!
Brasile, nella zona detta Pantanal
Lo spettacolo dell’aurora boreale in Alaska
All’ingresso di Toyota City
USA: il selvaggio paesaggio dello Utah
Vita frenetica e consumismo eccessivo delle metropoli si contrappongono però alle bellezze dei parchi e dei panorami dello Utah, dell’Arizona e del Nevada, capaci di regalare forti emozioni con percorsi ora scavati sulla roccia, poi tra attraverso deserti di sabbia o di terra arida e rossa.
Ma il luogo “più bello di tutti”, che viene subito in mente a Aldo e Vera è indubbiamente l’Alaska. Un mese di permanenza che ha regalato loro forti emozioni ed esperienze mai vissute, come pescare il salmone, preparare il caviale o essere ospitati dalla gente del luogo.
Hanno anche avvistato orsi grizzly, aquile e alci oltre ad aver assistito più volte all’aurora boreale. L’Alaska ha offerto il meglio di sé e sicuramente li ha colpiti più di tanti altri paesi.
Il Canada ha poi segnato la fine dell’avventura panamericana, arrivando alla punta più settentrionale e raggiungendo l’Oceano Artico… ove i due si sono tolti lo sfizio di assaggiare con i piedi le gelide acque.
Da qui, causa pandemia Covid19, i nostri overlanders hanno dovuto rivedere i loro programmi. Sono infatti riusciti a far rientrare in un container il Land Cruiser e, non senza difficoltà, sono tornati in Italia, ove ora sono in modalità “pausa” in attesa di riprendere il “largo”.
Ma non stanno fermi… attualmente Aldo e Vera si tengono in allenamento (anche se non ne avrebbero proprio bisogno) e in questi ultimi mesi hanno molto viaggiato in Italia, scoprendo (o riscoprendo) le bellezze di casa e nel frattempo preparando nuove avventure, con probabili destinazioni Grecia, Turchia, Medio Oriente e Africa…
Buon viaggio e… vi terremo informati!