Kelly

Page 1

Vittorio Cagnoni Kelly

Giulio Cesare Uccellini

collana tracce - radici

1 Capitolo 1 I presupposti per la nascita delle
Randagie
Aquile
Kelly -
Uccellini 2
Giulio Cesare

Vittorio Cagnoni Kelly

Giulio Cesare Uccellini

Il “Bad Boy” dello Scautismo Italiano

in collaborazione con Ente Educativo e Fondazione

Mons. A. Ghetti-Baden

3 Capitolo 1 I presupposti per la nascita delle Aquile Randagie
edizioni scout • fiordaliso

Prima edizione: TiPi edizioni, marzo 2017

Seconda edizione: Fiordaliso, luglio 2023

Incaricata nazionale al Settore comunicazione: Andreina Del Grosso

Grafica e impaginazione: Studio Marabotto

Coordinamento editoriale: Francesco Casale

In redazione: Sara Milana

In collaborazione con Ente Educativo e Fondazione Mons. Andrea Ghetti-Baden

ISBN 978-88-8054-950-5

© 2023 Fiordaliso S.r.l. SB

Piazza Pasquale Paoli, 18 00186 Roma

www.fiordaliso.it

4
Kelly - Giulio Cesare Uccellini
5 Capitolo 1
Prefazione 12 Introduzione 16 Capitolo I 1904-1927 Semel Scout Semper Scout 22 1904-1917 22 Le origini degli Uccellini 22 1918-1922 24 Voglio diventare Esploratore! 24 Chiarificazione 25 Fatto per gli Scout 26 Tigre 27 Senza nido 27 Buon esempio 29 Diplomi 30 Spiritualità 30 Travestimenti 31 Si lavora 32 1923 32 Impostazioni chiarissime 32 Informazione 33 1924 34 Gite 34 Militare 34 1925-1927 36 Nel Lazio 36 IPISE 37 Indicazioni autorevoli 37 Si licenzia 38 Capitolo II 1928-1942 Lo scautismo clandestino 40 1928 40 La catastrofe 40 Le inconcepibili motivazioni 40 L’inizio della “resistenza” 42 Avanti imperterrito 43 Si prosegue… 45 S. Vincenzo 46 Convegno Delpiano 47 1929 47 Verso il volo 47 Morte di mons. Merisi 47 Attività del Convegno 48 Complicazioni 48 Documentazione fotografica 48 Incompatibilità di Mussolini 49 Introbio 50 INDICE
I presupposti per la nascita delle Aquile Randagie
6 Limitazioni 51 Nascita delle Aquile Randagie 51 Motivazioni 54 Nomi-totem e prime attività 54 Corrispondenza 56 L’importanza della Tecnica Scout 57 Uscite 58 1930 59 Ricordo delle persone amate 59 Carattere accattivante 60 1931-1933 61 Attività 61 Un nuovo impiego 61 La sofferenza sorride 62 Le feste religiose 63 Il Campo Estivo Mobile 63 Evoluzione sociale 65 Esperienza oratoriana e indianismo 65 Il censimento belga 65 Umori contrapposti 66 La visione di Kelly 66 Non si sposa 67 L’Anno Santo 67 Gödöllő 67 L’avvento della pellicola 69 Kelly e le tecnologie informatiche 69 1934 74 Accoglienza e ordine 74 Restare uniti 74 Rinnovo della Promessa 75 Reputazione oltre confine 75 Chiareggio 76 1935 78 L’importanza della segnalazione 78 Piazza Cordusio 80 Il servizio nelle periferie 80 In Belgio 81 La guerra all’Etiopia 81 La foto storica 82 Partenze e verifiche 83 I tedeschi nei lager 84 1936 84 Im-possibile 84 S. Giorgio 84 Contestazione coraggiosa 85 Il buon educatore 87 I Lupetti 88 Non un voto, ma il voto! 89 Musica in strada 91 Chiarimenti 91 1937 92 L’antisemitismo fascista 92 La polemica con Baden 92 Vogelenzang 93 Analogie 95 Comunione generale 95 1938 96 In gondola 96 Decennio 96 Campo Nazionale Svizzero 96 Cerimonia delle AR 97 1939 99 La prima Messa di Baden 99 Simi 99 Una prima valutazione 100 Auguri speciali 102 1940 102 Il binomio 102 Sensibilità 103 Montecchio 103
Kelly - Giulio Cesare Uccellini
7 Capitolo
1941 104 Un po’ di allegria 104 Lo scherzo 105 Val Codera 106 1942 108 Si va avanti! 108 Di nuovo in Val Codera 108 Non un incidente ma un brutale pestaggio! 110 La Messa per Kelly 111 Il Battesimo di Cavadini 112 La riflessione delle AR 112 Capitolo III 1943-1945 Periodo di guerra 114 1943 114 Momento di debolezza di Kelly 114 I bombardamenti 114 Colico 115 25 luglio! 116 La questione AC 116 Dal cardinale 116 Frenetica corrispondenza 117 Si continua a scrivere 118 Decisi a lottare 118 8 settembre 118 OSCAR 120 I prigionieri greci 122 Aria “condizionata” 123 Invisibili 123 Balcone 123 Investigato 124 Lealtà a tutti i costi 124 1944 125 La banda Beltrami 125 Uscite AR e UELPI 125 Artisti pittori 126 Le bombe! 126 La tensione di Kelly 126 1945 128 Il coro di S. Maurizio 128 Si continua! 128 Il S. Giorgio della libertà 129 Il treno tedesco 131 Il Comitato Regionale 131 Divisione MI I e II 131 L’articolo di Baden 131 Primi Riparti 132 Patriota 132 Scout americani e inglesi 133 Le proposte di modifica 134 La lettera a «Il Popolo» 134 Roma 134 Parole accorate 136 Capitolo IV 1946-1957 Il Capo 140 1946 140 I Capi di II Classe 140 Competenza 140 Divergenze 142 Kelly in lacrime 143 La sensibilità di Baden 143 Le Giornate dello Spirito 143 Istruzione cittadina 143 L’autorità di Kelly 144 Lo scautismo è uno 144 Un aiuto immediato 145 Un primo approfondimento 146 Un secondo approfondimento 146 Lo Stile Scout 146 Il primo Consiglio Generale dell’ASCI 147 Il riconoscimento 147 Pressanti sollecitazioni 147 Un primo scricchiolio 149 Un secondo scricchiolio 149
1 I presupposti per la nascita delle Aquile Randagie
8 Un terzo scricchiolio 149 L’abbandono di Kelly 149 Il recupero di Baden 150 1947 150 Richieste di Baden 150 Bad Boy 151 Il Jamboree di Moisson 152 Il suo pensiero sul Roverismo 152 Roverismo nel MI II 152 La fede di Kelly 154 Lasciare sempre un posto libero 155 Kelly e l’Assistente Ecclesiastico 156 1948 157 Roma 157 Canto di primavera 157 Ventesimo delle AR 157 Assoluzione 158 Compositore 158 Educatore 158 1949 162 Don Gnocchi e De Gasperi 162 Il Cappellone 162 Le Uscite nelle campagne 162 Sede 164 Campo Estivo e Duno 165 1950 166 Pizzo Camino 166 Il Campo Scout del MI II 166 Il Bivacco 169 In tono scherzoso 170 Anno Santo a Roma 170 1951 173 Capo Riparto 173 L’Ordine dell’Osso 176 Jamboree 177 La lettera di Kelly a Baden 180 Polesine 181 1952 182 Siniscola 182 «Sono i tuoi concetti» 183 Giornata Missionaria 184 Promessa e cerimoniale 184 1953 187 Consiglio Generale dell’ASCI 187 Corned Beaf 188 Brevettato 188 Metodo Sq. 189 L’annuncio 190 1954 191 Pellegrinaggio a Lourdes 191 Caravaggio 196 La Divisa 196 Dotazione personale 198 1955 199 La prima pietra 199 Canada 200 Artisti in Divisa 200 Il palinsesto del Riparto 203 1956 205 Paramilitare 205 Ultimo Campo 206 Il male 208 1957 210 Vuoto 210 Il Foulard di Gilwell 212 Ultimi giorni 212 Tutto è compiuto 213 Annuncio funebre 213 Funerale 213
Kelly - Giulio Cesare Uccellini
9 Capitolo 1 I presupposti per la nascita delle
Randagie Sull’immaginetta 216 Dedica 217 Ad-Dio 217 Appendice 220 Scritti di Giulio Cesare Uccellini Kelly-Tigre 220 In ricordo di mons. Merisi, a un anno dalla morte 220 Auguri di Natale 224 Lettera alla madre dal Jamboree ungherese di Gödöllő 224 Lettera a don Pantalini per la rinascita dell’ASCI 226 Basco e cappellone. Lettera al quotidiano «L’Italia della Domenica» 229 Lettera a don Andrea Ghetti e per conoscenza ai Commissari Prada e Antonio Fossati 230 Boy Scouts 234 Le cose fatte male, sono fatte male! 236 Note e consigli per i dirigenti ASCI 238 La giornata di uno Scout 240 Cos’è il Campo Estivo 242 Conclusioni del Campo Scout 243 Canto di primavera – A don Ghetti 246 Testimonianze 248 La nostra resistenza 1928-1945 248 Ultima Uscita. Ricordo di Giulio Uccellini 249 Giulio Cesare Uccellini. Arrivederci Kelly 252 Lo scautismo clandestino: le Aquile Randagie 252 Un esempio di fedeltà all’ideale Scout 254 Sono tornati a casa... Kelly 255 Campo Assistenti e i nostri preti 256 Sulla strada della libertà aperti all’amore del servire 256 Le Aquile Randagie della Lombardia 257 Dal discorso celebrativo del Capo Scout 259 Salvatore Salvatori Capo Scout nazionale ASCI 259 Aquile Randagie: una testimonianza diretta di mons. Andrea Ghetti 259 Presentazione introduttiva alla edizione italiana 260 Sigle e abbreviazioni 262 Canti richiamati nel testo 263 Il dossier sulle Aquile Randagie 265 Le vicende di questo libro e ringraziamenti 314 Giulio Cesare… Raffaele 316
Aquile
Kelly - Giulio Cesare Uccellini 10

Ricordatevi dei vostri capi, i quali vi hanno annunziato la parola di Dio; considerando attentamente l’esito del loro tenore di vita, imitatene la fede.

San Paolo (Eb 13,7)

Prefazione

Poche figure come Giulio Cesare Uccellini (“Kelly”) hanno segnato la storia dello scautismo cattolico italiano, e per questo dobbiamo esser grati a Vittorio Cagnoni, per la non facile ricerca di documenti e testimonianze sulla sua figura.

La funzione essenziale di Kelly nella storia dello scautismo in Italia è stata, naturalmente, la guida del movimento antifascista Scout delle Aquile Randagie. È al momento dello scioglimento che la sua figura di leader emerge.

Fino ad allora la sua carriera di giovane Capo dell’ASCI era stata del tutto normale, senza momenti forti. Colpisce, ad esempio, che dinanzi all’iniziale opposizione del padre circa la sua iscrizione agli Scout egli non abbia atteggiamenti forti, di ribellione, e invece per piegare tale opposizione ricorra (con successo) ad una… novena alla Madonna. Segue una medaglia d’argento per 5.000 punti di merito.

Allo scioglimento (maggio 1928) la sua ribellione è immediata, totale, senza compromessi: «Non è giusto, e noi non lo accettiamo». La Resistenza delle Aquile Randagie inizia da subito, e continuerà, con immutata forza, spirito e determinazione, fino alla Liberazione, il 25 aprile del 1945.

Il suo spirito, il suo stile, ma anche la sua gioia di vivere – così bene descritti nelle testimonianze raccolte da Vittorio Cagnoni – gli assicurano una presa eccezionale sull’animo dei suoi ragazzi: non solo i primi, ma quelli che via via sono conquistati da un ideale Scout che è incarnato solo da Uccellini e dai suoi, e che per giunta è divenuto illegale nell’Italia fascista.

Il lato che forse lascia più stupefatti è come Uccellini sia riuscito ad assicurare, per un periodo di quasi 17 anni, il ricambio del suo Gruppo con ragazzi che non erano stati Scout, ma che rispondevano con entusiasmo alla sua proposta; e anzi ad allargare il suo movimento ad altre città, come Monza, Parma e Roma. In totale si calcola che oltre 150 giovani siano transitati nel movimento durante l’intero periodo. Tale è la sua dedizione a questa missione che egli non si sposa, non per un voto espresso di celibato, ma perché una famiglia non può proprio rientrare nel suo orizzonte personale. In fondo, la sua famiglia sono le Aquile Randagie.

Kelly - Giulio Cesare Uccellini 12
13 Prefazione
Francia, 1947. Jamboree di Moisson

La determinazione di Kelly non è scalfita neppure nel periodo che segna l’apogeo della popolarità del regime fascista, cioè la guerra d’Etiopia. Mirabile è la lettera scritta al Patriarca di Venezia, cardinal Piazza, per criticarne l’appoggio all’impresa etiopica (ma un analogo atteggiamento filo-fascista assunsero presuli che avevano in passato appoggiato lo scautismo, come Nasalli Rocca a Bologna e Schuster a Milano), ed ancor più, per la sua nitidezza aliena da ogni invettiva, la lettera con cui nel novembre 1936 egli reagisce all’esposizione della bandiera italiana da parte degli amici Glisenti in occasione della proclamazione dell’impero. Contro l’aggressione italiana all’Etiopia, Uccellini trova accenti che anni dopo saranno usati da uno dei grandi profeti del nostro tempo, don Lorenzo Milani1.

Dopo l’8 settembre inizia la fase OSCAR, in cui Kelly, anche se presente in molte azioni, assume un ruolo minore di quello di Baden, anche perché spetta a lui mantenere un ritmo accettabile alle attività delle Aquile Randagie come tali.

Invece Kelly, ormai sempre in coppia con Baden, ha una parte di primo piano nel contrasto alle intenzioni del Presidente della GIAC, Luigi Gedda, di inglobare gli Esploratori cattolici nella Gioventù Cattolica: addirittura Kelly dichiara che occorre opporsi alle idee geddiane «con la stessa determinazione e risolutezza con cui si è combattuto il fascismo».

Il libro di Vittorio Cagnoni si sofferma, infine, su una fase meno conosciuta e più sofferta della vita di Kelly, quella post-bellica. Kelly, nominato dopo la guerra Commissario Regionale per la Lombardia, dà le dimissioni all’inizio del 1947. Dando prova di eccessiva rigidezza, non riesce ad approvare le nuove strutture, soprattutto la Branca Rover, ispirata alle esperienze franco-belghe che lui respinge. Non accetta il passaggio degli Esploratori adulti a una Branca tutta per loro, né che sia posto un limite di età alla Branca Rover, né il concetto stesso di Partenza. Per lui gli Esploratori adulti devono rimanere nel Riparto, come Aiuti o comunque come presenza. Critica il concetto di Gruppo come evanescente (e all’epoca – fine anni Quaranta, inizio anni Cinquanta – lo era, magari, ma si andava evolvendo), ma in realtà non comprende la Branca Lupetti e non accetta il Clan. Ritiene che tutto ciò sia una sovrastruttura che tradisce l’ASCI di anteguerra e arriva a sostenere che non si è rifondata l’ASCI, ma si è invece dato vita a una nuova associazione. Ma, grazie anche all’influenza di Baden, rimane nell’ASCI, non rompe con l’Associazione, e l’ultimo suo atto importante è, nel 1954, il viaggio a Lourdes e lo scioglimento del voto.

Giulio Cesare Uccellini era, in fondo, un «bad weather man», un uomo per il tempo cattivo, che emerge e ispira gli altri nei periodi difficili, ma che prova qualche difficoltà a rientrare nella normalità, a vivere i piccoli conflitti di idee della quotidianità.

Kelly - Giulio Cesare Uccellini 14
1. Cfr. Lettera ai giudici, 18 ottobre 1965.

Kelly ritorna invece se stesso nel passaggio più difficile e più solenne: la malattia e la morte, che affronta con enorme forza d’animo, serenità e coraggio, andandosene a cinquantatre anni con abbandono fiducioso a Dio, tra la commozione e il rimpianto di tutti.

Dopo il fondamentale lavoro su “Baden”2, il volume su “Kelly” getta ulteriore luce su quel passaggio storico eccezionale, non solo per la storia dello scautismo, ma per la storia d’Italia, che è rappresentato dal movimento delle Aquile Randagie.

2. Cfr. V. Cagnoni, Baden. Vita e pensiero di mons. Andrea Ghetti, TiPi edizioni, Belluno, 2014.

15
Prefazione
Mario Sica3 3. Mario Sica è attualmente l’unico italiano ad aver ricevuto il Lupo di Bronzo (Bronze Wolf ), onorificenza attribuita dal World Scout Committee in riconoscimento di eccellenti servizi resi al movimento Scout mondiale. Groane, 1936. Pino Glisenti e Giulio Cesare Uccellini

Introduzione

Il “Capo” per due Aquile Randagie

Cosa intendiamo per “ Capo” ?

Prendiamo in prestito la definizione di un grande educatore Scout, mons. Andrea Ghetti-Baden:

Chi è Capo? Colui che più sa e più può, ma soprattutto chi più ama. Chi dona se stesso al servizio degli altri. Chi fa il Capo deve sapere che non avrà molto in cambio, se non la gioia di avere donato qualcosa agli altri. Prima di tutto occorre una “passione” per il mestiere di educatore. Cioè bisogna aver capito cosa significa aiutare il ragazzo a raggiungere un livello valido della sua personalità 4 .

In molti ambienti educativi il “Capo” lo si confonde spessissimo con l’animatore vacanziero, l’istruttore, l’organizzatore di sporadiche riunioni e di giochi di gruppo, forse anche il più loquace. Altre volte con colui che, per un periodo più o meno stabilito, svolge un iter formativo associativo di qualche giorno. E via discorrendo.

Il “Capo Scout”, nel ruolo di “fratello maggiore”, è una vocazione e richiede un assiduo percorso formativo presso un “maestro” dell’educazione, una preparazione culturale e profonda attinta dai libri fondamentali di Baden-Powell, per una questione di onestà nei confronti delle famiglie e dei ragazzi, per non avere una visione parziale e incorretta, con scarsi e a volte dannosi risultati. Il faro comune rimane sempre Il libro dei Capi 5 del Fondatore dello scautismo.

Il “Capo” persegue una preparazione al servizio del prossimo sempre in crescendo, che rifugge da quella situazione che il Manzoni richiama parlando del card. Federigo Borromeo che «ebbe a combattere co’ galantuomini del ne quid nimis,

Kelly - Giulio Cesare Uccellini 16
4. V. Cagnoni, Baden. Vita e pensiero di mons. Andrea Ghetti, TiPi edizioni, Belluno, 2014. 5. Cfr. R. Baden-Powell, Il libro dei Capi, Fiordaliso, Roma, 2006.

i quali, in ogni cosa, avrebbero voluto farlo stare ne’ limiti, cioè ne’ loro limiti... che predicano sempre che la perfezione sta nel mezzo; e il mezzo lo fissan giusto in quel punto dov’essi sono arrivati, e ci stanno comodi»6 .

Un altro Capo Scout scrive:

Carissimo, dopo quella di Giulio Cesare Uccellini-Kelly ho assistito all’agonia di Giulio Simi. La voce non c’era più e rimaneva solo il movimento delle labbra. Accostando la bocca al volto, fattosi affilato dopo due settimane di digiuno (l’esofago era completamente occluso), la moglie gli sussurrava la preghiera del “Gloria al Padre...” e Giulio muoveva le labbra per ripeterle. In questo solenne contesto ho pensato ad una tua frase pronunciata nell’ultimo, recente, incontro: «A cosa serve, che cosa farne dell’attività dell’Ente Baden 7?».

Nel tentativo (probabilmente fallito) di dare una risposta mi sono soffermato su questi aspetti:

* Educare. Il verbo equivalente è cambiare. Da una situazione o da un livello ad una/o diversa/o sperabilmente più lungimirante ed elevato.

* Il prodotto dell’educazione (in qualsiasi campo) è di difficile – se non impossibile – valutazione.

* Gli obiettivi sono ispirati allo stile, al pensiero, al modo di essere prete-uomo-Scout di Baden. È una difficile linea di comportamento sulla quale riflettere: quali scelte e cosa avrebbe fatto Baden?

* Baden, nostro modello per la sua integrale dedizione educativa, ha più volte ripetuto che la salvezza di un ragazzo vale il sacrificio della vita dell’educatore. Ma Baden chi ha veramente salvato? E comunque lui o lo Spirito Santo?

* Chi educa deve sapere che il suo ruolo è quello di seminare senza sperare di vedere nascere la spiga. Non ci interessano le aperture, gli elogi e/o l’apprezzamento. Quello che conta è il seme che può attecchire negli ambiti più impensati e in quantità imprevedibile.

Carissimo, non resta che badilare seguendo la traiettoria del solco scavato da Baden avendo per guida le nostre coscienze.

A parziale rettifica dei risultati, a breve termine, dell’educazione rimangono la vita e la morte di chi ha scoperto, grazie allo scautismo, la sua identità di persona credente. La morte di Kelly e di Simi sono due testimonianze di uomini che hanno saputo vivere e morire con Spirito Scout. Accanto a loro, tanti altri che

6. A. Manzoni, I promessi sposi, cap. 22.

7. L’Ente Educativo Mons. Andrea Ghetti-Baden è stato costituito nel 1980, pochi mesi dopo la morte di questo eccezionale educatore, con lo scopo di divulgare il suo pensiero e le sue intuizioni formative nel mondo Scout. Conserva la documentazione di questo libro e dell’attività delle Aquile Randagie. È possibile seguirne le iniziative all’indirizzo: https://www.facebook.com/EnteFondazioneBaden [N.d.A.].

17 Introduzione

non credo sia qui il caso di ricordare. «A che cosa serve ed è servita tutta l’attività educativa dell’Ente?» (la tua domanda). Ipotesi. «A bisbigliare il Gloria al Padre durante le nostre agonie».

Affettuosamente Vittorio Ghetti

Che l’educazione sia arte finissima, scienza morale, istruzione, grazia, semina è cosa risaputa, come è noto che raramente è apprezzata dai più, ma che a un educatore venga riconosciuto un premio è rarissimo; se alla memoria, poi, è straordinario.

Addentriamoci dunque alla scoperta di questo Capo, Giulio Cesare Uccellini, educatore capace di versare «qualche lacrima su di una mancanza di un proprio ragazzo».

Ribelle per amore

Palazzo Isimbardi, sede della Provincia di Milano, Sala Consigliare, ore 11:30. Durante la Giornata della Riconoscenza, il Presidente avv. Adrio Casati, alla presenza del Ministro on. Dino Del Bo e di mons. Giovanni Battista Montini, consegna alla madre, sig.ra Maria Redaelli, la Medaglia d’Oro di Benemerenza alla memoria di Giulio Cesare Uccellini con questa motivazione:

Kelly - Giulio Cesare Uccellini 18
24 dicembre 1957. Adrio Casati e Maria Redaelli 24 dicembre 1957. Il card. Montini e il MI II

DEDICÒ LA SUA LUMINOSA ESISTENZA ALL’AFFERMAZIONE DELLO SCOUTISMO, DA LUI

CONCEPITO ED ATTUATO COME METODO DI PEDAGOGIA E DI VITA, E FORMÒ – CON L’ESEMPIO E COL SACRIFICIO – GENERAZIONI DI ADOLESCENTI ALLE RESPONSABILITÀ DEL DOMANI.

IN UN’ORA BUIA PER LA PATRIA SEPPE ESSERE RIBELLE, PER AMORE ALL’IDEALE, SOFFRENDO PER LA LIBERTÀ LA DURA PERSECUZIONE DELLA DITTATURA.

FONDATORE DELLE «AQUILE RANDAGIE» DI MILANO, TENNE ALTA COI SUOI GIOVANI LA FIAMMA DELLA SPERANZA, OPERANDO ATTIVAMENTE NELLA LOTTA CLANDESTINA PER LA LIBERTÀ E L’ONORE DEL PAESE.

Tra le altre personalità premiate in quell’occasione figura Enrico Mattei, Comandante partigiano e presidente dell’ENI.

19 Introduzione
24
dicembre 1957. Medaglia d’Oro di Benemerenza alla memoria di Giulio Cesare Uccellini
Kelly - Giulio Cesare Uccellini 20

Capitolo 1 1904-1927

Semel Scout Semper Scout

21
Capitolo 1 1904-1927 Semel Scout Semper Scout

Capitolo 1

1904-1927

Semel Scout Semper Scout

1904-1917

Le origini degli Uccellini

Giulio Cesare Uccellini nasce a Greco-Milano1 l’11 marzo 1904 in una famiglia di estrazione medio-borghese. Il padre Giuseppe è impiegato come ragioniere presso la Banca d’Italia, mentre la madre, Maria Redaelli, è maestra diplomata in pianoforte. Gli otto figli, in ordine di anzianità, sono: Maria Pia, Linneo, Piera, Gian Vittorio, Giulio Cesare, Giovanni, Costantino, Franco.

La famiglia abita in un palazzo signorile in via Olindo Guerrini 5, nei dintorni di piazzale Loreto, e l’impronta educativa dei genitori è fondata su una forte propensione a favorire la formazione individuale, respirando, sul piano culturale e religioso, una chiara adesione ai valori cristiani.

Le buone condizioni economiche permetteranno ai figli di raggiungere almeno la licenza superiore.

1. Il quartiere Greco era, allora, alla periferia di Milano, nella zona nord-orientale e fu annesso definitivamente a Milano nel 1923. Una suggestiva ipotesi ricondurrebbe la denominazione a uno stanziamento di greci ai tempi di Giulio Cesare!

Kelly - Giulio Cesare Uccellini 22
1906. A due anni, sul cavallo a dondolo 1908. Recita di fine anno all’asilo Principe di Piemonte
23
Capitolo 1
1904-1927 Semel Scout Semper Scout Dall’alto verso il basso, da sinistra a destra: 1910. Sul terrazzo di casa con il padre Giuseppe; 1912. A otto anni; 1915. A undici anni, sguardo determinato; 1917. Finalmente Scout!

Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.