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IL RENT-A-CAR RIPORTA IN POSITIVO IL MERCATO DELL’AUTO IN ITALIA

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IL RENT-A-CAR RIPORTA IN POSITIVO IL MERCATO DELL’AUTO IN ITALIA

Le immatricolazioni di aprile hanno segnato quasi 3.000 macchine in più rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Robetta di stagione. Senza le 7.400 auto in più del rent-a-car (che ha spostato ad aprile quello che non aveva fatto a marzo, causa calendario pasquale) la musica sarebbe stata un’altra. I privati continuano ad acquistare più dello scorso anno. Che significa? Come si legge questo dato? Nei privati ci finiscono anche le Partite IVA non societarie, che in Italia sono intorno ai 4 milioni, di cui una metà intestataria di un’auto. Sono gli stessi clienti che hanno alimentato la crescita del NLT negli ultimi 4 anni. Ora il NLT sta acquistando meno: mancano 7.800 macchine nel quadrimestre e aprile è in positivo solo grazie a una bella iniezione di 4.600 auto sui noleggiatori captive - quelli grandi, di volume, hanno fatto -11% nel mese e -17% nel quadrimestre. Sempre i privati, poi, comprano anche il nuovo a km0, che statisticamente vale come usato. Ad aprile le case hanno continuato a fare meno auto-immatricolazioni (soprattutto quelle dirette, ma questi sono interna corporis in cui è bene non entrare): meno 10.000 e meno 37.500 nei 4 mesi. È un fatto positivo, perché significa che stanno vendendo meglio, senza scontare troppo, ossia portando a casa più valore per ogni auto costruita – questa è la loro funzione, creare ricchezza. A distribuirla poi ci pensa il sistema politico. Però, se uno vuole una macchina nuova e non la trova a km0, finisce che se la fa immatricolare, portando su il canale privati. In conclusione, il mese si legge alla luce della stagionalità del rent-a-car, mentre l’anno continua a navigare a vista, scambiando ferro (km0) con soldi (margini). Articolo pubblicato su Il Sole 24 Ore, il 3 maggio 2019

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