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STRISCIONI, DIESEL E MULTE
STRISCIONI, DIESEL E MULTE
La giostra è cominciata. A novembre e dicembre i consumatori toccheranno con mano che significa imporre per legge di guidare un’auto a emissioni di CO2 contenute. Senza troppi distinguo, chi ha ordinato una vettura con emissioni contenute si prepari a vedersela consegnare nel nuovo anno, mentre per le altre si farà di tutto per anticiparne l’immatricolazione. Anzi, per dirla tutta, tante auto ad emissioni non particolarmente basse saranno targate entro l’anno a prescindere e saranno oggetto di buoni affari per i clienti. Meglio fare un forte sconto che doverle poi trovare nel computo totale delle emissioni del 2020 e pagare le multe. Sì, le multe che la Commissione Europea comminerà sulla base delle emissioni medie delle auto vendute da ciascun gruppo automobilistico.
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Ora, il ruolo dei governi è proprio questo: orientare i mercati attraverso le regole. In molti casi, le regole agevolano o ostacolano i consumi di determinati beni e servizi. Si pensi ai prodotti di prima necessità ovvero alle armi da fuoco. Nell’auto, tutta la storia europea dagli anni ‘70 ha registrato ad esempio un’agevolazione verso i motori diesel, perché più efficienti e dunque con meno emissioni di CO2, che è un clima-alterante e non un inquinante. Tanto che questa tecnologia è diventata un’eccellenza del vecchio mondo. Poi purtroppo recentemente si sono fatti infinocchiare da un movimento americano, che mal tollera il deficit commerciale nell’auto e ha deciso di colpire proprio il gioiello della corona. Tutto lecito. Peccato che la corona non abbia reagito e abbia chinato il capo. L’ha fatto a Bruxelles, e ci può stare visto il livello della politica, sensibile più a Greta che ai fatti scientifici. Quello che non torna è che l’abbiano chinato pure i costruttori, invece di urlare forte che no, questo propulsore non si tocca perché le sue emissioni inquinanti (polveri sottili e NOx) sono ormai irrilevanti, come ha mostrato alla Capitale Automobile un video di Bosch
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sui test in stato di guida normale (RDE). Tanto che qualcuno ha suggerito di esporre fuori a ogni concessionaria un grande striscione sulla sostenibilità ambientale del diesel. Una boutade? Certo, ma potrebbe accadere, proprio a causa delle multe, visto che il diesel emette meno CO2 del benzina: la crudele ironia della vita.
Articolo pubblicato su il Giornale, il 27 novembre 2019
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