FLORIANA PORTA
A RIDOSSO DEL CIELO
DODICI POESIE DEDICATE AL PITTORE FERNANDO BIBOLLET
HAIKU, TANKA E BAISHÙ
EBOOK GRATUITO Finito di stampare: febbraio 2021
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Crediti fotografici: Regione autonoma Valle d'Aosta Archivi Struttura attività espositive e promozione identità culturale
Si ringraziano: Dott.ssa Ilaria Bibollet Architetto Bruno Orlandoni Fotografo Roberto Goffi
Info: florianaporta@libero.it
FLORIANA PORTA
A RIDOSSO DEL CIELO
DODICI POESIE DEDICATE AL PITTORE FERNANDO BIBOLLET
HAIKU, TANKA E BAISHÙ
INTRODUZIONE
FERNANDO BIBOLLET: L’OPERA PITTORICA E LA GRANDEZZA DELLA SUA EREDITÀ ARTISTICA
Un uomo senza tempo, animato dal desiderio di trasmettere le proprie conoscenze artistiche e la passione per l’arte ai suoi giovani allievi. Fernando Bibollet è stato un importante pittore, apprezzato e conosciuto nel panorama artistico piemontese, ma soprattutto un professore di Ornato del Liceo Artistico Cottini di Torino che ha saputo trasmettere ai suoi allievi creatività, tecnica e amore per l’arte. Traendo ispirazione dalla natura e dalla sua amata Valle d’Aosta Bibollet ha realizzato opere dense di energia vitale, caratterizzate da uno stile unico ed inimitabile. La sua pittura scrupolosa e misurata, di grande raffinatezza, recupera l’armonia perduta tra l’uomo e la natura. Questa panoramica riguarda soprattutto gli acquerelli, opere su carta caratterizzate da colori tenui e disegni a matita appena abbozzati, ma le sue opere spaziano in più direzioni: utilizzando l’olio, in modo materico e con colori scuri e drammatici, ci regala momenti unici di astrattismo, dinamismo e potenza espressiva. Secondo me è proprio lì, nel profondo del suo sperimentare, che definisce la propria autenticità; ci si ritrova infatti catapultati in una nuova dimensione e in uno spazio che non si muove più nella verticalità o nella orizzontalità ma in un unico grande spazio, molto più ampio. Ma a saper vedere c’è di più. La sua pittura va oltre le immagini: è poesia vera, ispirata e di rara intensità. È meditazione, raccoglimento, contemplazione, in sintonia con la bellezza e i prodigi della natura. Egli cercava la poesia in ogni luogo: lungo i sentieri montani, sulle vette innevate, nelle sue amate valli e in tutta una serie di elementi naturali. E proprio grazie a queste sue scelte tematiche – che rivelano una pregnante spiritualità, in rapporto ad un’attitudine alla dimensione del sacro – che ho deciso di omaggiare questo mio professore che mi ha insegnato tutto quello che so. Bibollet ci ha lasciato un’immensa eredità. Personalmente, oltre agli insegnamenti e i preziosi consigli legati alla tecnica dell’acquerello, conservo di lui molti ricordi e lo ringrazierò per sempre perché mi ha dato gli strumenti per ampliare i miei orizzonti e per far emergere le mie potenzialità. E in questo momento così delicato e incerto di pandemia è importante, anzi doveroso, riflettere sul fatto che siamo parte di un’unica grande storia, di un universo che ci contempla e ci contiene. L’arte è
anch’essa un notevole strumento capace di creare bellezza, connessioni e armonia, e se davvero la consideriamo così preziosa non dobbiamo tradirla mai.
A Bibollet, un uomo straordinario, un pittore di una granitica fede in continua rinascita. La sua arte è un universo contemplativo di un’eccezionale intensità, che scava nelle profondità dell’essere e che affonda le radici nella spiritualità cristiana. E in tutta questa intensa sensibilità vi leggo una potente e prodigiosa matrice poetica. (Floriana Porta)
LA POESIA GIAPPONESE di Floriana Porta
Il poeta è il medium della Natura che spiega la sua grandezza con delle parole. FEDERCO GARCÍA LORCA, Poema del cante jondo
Questi miei testi poetici, scabri ed essenziali, vogliono trasformare in voce ciò che segna il confine tra il mondo reale e l’incanto, interpretando quei segni, quei gesti e quelle pennellate in versi. Ho voluto portare il mio contributo artistico traducendo il messaggio di Bibollet in poesia perché lo ritengo un pittore inimitabile, insuperabile. Le poesie seguono la metrica haiku, un componimento poetico nato in Giappone nel XVII secolo e composto da tre versi di 5-7-5 sillabe. Una poesia dai toni semplici, senza fronzoli, ispirata alla natura, che richiede una grande sintesi di pensiero e d’immagine. L’estrema concisione dei versi crea un vuoto sospeso che lascia spazio al sentimento del lettore. L’haiku è una raffinata miniatura di parole ed è una poesia profondissima che circoscrive l’infinità, intuitiva e vivificante, densa di sfumature e suggestioni. L’haiku ha un’energia prodigiosa che fa vibrare le cose. Coglie l’eternità nell’istante, la parola nel suo farsi e predilige una circolarità: in esso è tutto sfericità, apertura. Come scrisse il poeta Ogiwara Seisensui: “Ciascun haiku è come un cerchio: metà è frutto del lavoro dello haijin, chiudere il cerchio è però compito del lettore”. Oltre ai sei haiku ho composto tre tanka (cinque versi secondo lo schema 5-7-5-7-7) e tre baishù (quattro versi di 7-9-7-9 sillabe).
Opere presenti nell’eBook
Val Veny. Pastello, 2005 Gimillian. Pastello, 1984 La pietra e l’acqua (Grand Eyvia). Acquerello, 1984-85 Nevaio. Acquerello, 1985 Verso il col du Mont, alta Valgrisenche. Acquerello, 1987 Cascata. Olio su tela, 1969 Abete dopo la valanga. Carboncini e gessetti, 1984 Presso Gimillian, brume. Acquerello, 2007 Santa Maria di Villeneuve. Acquerello, 1989 La Rosetta. Olio su tela, 1968 Il campanile di Fornet (Valgrisenche). Acquerello, 1994 Autoritratto. Matita, 1959