DA QUI ALL'INFINITO

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FLORIANA PORTA MASSIMILIANO LUCHETTI

DA QUI ALL’INFINITO Introduzione a cura di Fabio Mantovani


FLORIANA PORTA MASSIMILIANO LUCHETTI

DA QUI ALL’INFINITO Introduzione a cura di Fabio Mantovani

Haiku di Floriana Porta Dipinti di Massimiliano Luchetti Introduzione a cura di Fabio Mantovani www.florianaporta.it www.massimilianoluchetti.it www.biosferanoosfera.it


DA QUI ALL’INFINITO

L’haiku è semplicemente ciò che sta per succedere in questo luogo, in questo momento. M. BASHŌ


LO SPIRITO DELL’HAIKU Catturare l’attimo, il momento

L’haiku è un componimento poetico composto inderogabilmente da tre versi di sole diciassette sillabe, secondo lo schema 5-7-5, ossia un modello breve-lungo-breve. Questo particolare genere poetico nacque in Giappone intorno al diciassettesimo secolo e da allora è sempre stato considerato come una delle più importanti forme letterarie giapponesi. Esprime, attraverso una grande brevità e descrittività, i più profondi sentimenti legati alla natura, includendo ogni manifestazione umana. Poichè l’haiku è molto breve, il lettore dev’essere capace di cogliere in soli tre versi il momento di “illuminazione” che ha colpito la mente del poeta. Ogni momento è evocato indirettamente, non viene mai spiegato, ma piuttosto trasmesso per immagini. Gli haiku immortalano un’apparizione, “fotografano” un attimo, e come piccoli giardini Zen descrivono in modo minimalista la natura e l’uomo. Infatti è solo attraverso la meditazione che possiamo arrivare alla verità essenziale nascosta nei suoi versi. L’autore di haiku deve essere una persona attenta alle cose semplici, capace di usare un linguaggio immediato e concreto, che colga e fissi lo stato d’animo del momento. Tra i maggiori haijin (poeti di haiku) si ricordano: Matsuo Bashō, Yosa Buson, Kobayashi Issa e Masaoka Shiki. Hanno composto haiku anche Jorge Luis Borges, Paul Claudel, Allen Ginsberg. In Italia l’haiku influenzò Gabriele D’Annunzio, Giuseppe Ungaretti, Salvatore Quasimodo, Umberto Saba, Edoardo Sanguineti e Andrea Zanzotto.


INTRODUZIONE a cura di

Fabio Mantovani Le smisurate dimensioni dell’universo suscitano in molte persone timore, angoscia e sovente una sconsolata visione della vita, per totale insignificanza dell’uomo nel cosmo. In altre, per fortuna o per grazia, insieme allo stupore per la grandezza e magnificenza del creato, nasce l’attrazione per l’infinito, al di là di... ogni «siepe, che da tanta parte dell’ultimo orizzonte il guardo esclude». Così è per Floriana Porta e Massimiliano Luchetti, che con la loro arte tracciano vie di fuga dall’opprimente prigione terrena dello spazio e del tempo. Per avvalersene, occorre seguire le loro dinamiche spirituali. Nella prima fase lo sguardo è rivolto all’acquisizione del sapere sul mondo, all’epopea dell’evoluzione passata, alla tormentata storia di coloro che ci hanno preceduto e, in avanti, fino alla percezione della fine del tempo, individuale e collettivo. É lo stadio della contemplazione del creato nei suoi colori pastello, ma anche nelle sue nere ombre di sofferenza e di un possibile nulla nel proprio futuro esistenziale. Si compie in tal modo l’esperienza interiore del mondo circostante, alla luce dell’ispirazione artistica e nel sentore di una sperata trascendenza divina. Nella seconda fase, il vissuto si raggomitola in filamenti di memoria e tutto il cielo stellato precipita nella coscienza personale che l’aveva dapprima agognato. Nessun stile di poesia è più atto degli haiku a rappresentare tale stato di coscienza entro il minuscolo e rigido scrigno di 5 - 7 - 5 sillabe. Floriana Porta li offre come cristalli spirituali che riflettono le luci del mondo filtrate dalla sua anima. Questi dipinti ed haiku invitano ad “abbracciare” l’universo nelle sue infinite dimensioni spaziotemporali e a racchiuderlo infine nel proprio essere con figliale sentimento di eterna appartenenza.


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I primi versi, da qui all’infinito: è poesia!


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L’io conserva le crepe del respiro e del ricordo.


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Segretamente la voce del poeta è blu celeste.


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Spazi sfuggono. Il nulla primordiale guida i venti.


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Primo respiro, alle porte del cielo: primo istante.


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Cosmo fangoso. Tra le pieghe oblique urla il nulla.


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Un puro canto. Ascolto e respiro l’evoluzione.


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Nell’eternità : orizzonti marini luminescenti.


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Tutte le voci raccontano il mare e le nuvole.


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L’arte respira l’assenza e la vita, verso l’ignoto.


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In un altrove, alla luce del tempo, il buio muore.


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P

Terra dipinta. Intrecci colorati, tutti i toni.


DA QUI ALL’INFINITO

Da qui all'infinito Copyright © 2014 Floriana Porta (haiku) & Massimiliano Luchetti (dipinti) Editing on line no profit I° edizione in e-book, dicembre 2014


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