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Voglia di vacanze, anche in Borsa pag
VOGLIA DI VACANZE, ANCHE IN BORSA
Le speranze della fine dell’incubo Coronavirus hanno rimesso nel mirino i titoli dei settori più penalizzati dalla pandemia, dalle compagnie aeree all’ospitalità di lusso
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Cinzia Meoni
I
l green pass, il passaporto vaccinale europeo, sta ridando speranza al mercato del turismo internazionale. Perché se “locale” è bello, solo l’apertura delle frontiere può sostenere i conti e i corsi dei titoli attivi nell’ambito aereo, delle agenzie e piattaforme di prenotazione online e delle catene alberghiere internazionali e di quelle di ristorazione. I primi segnali sull’estate 2021 fanno ben sperare: Tui, leader mondiale nei viaggi, dopo aver già registrato il raddoppio delle prenotazioni a partire da aprile ha annunciato che, nei prossi-
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Ryanair: andamento a due anni
120 110 100 90 80 70 60 50 LUG 2019 NOV MAR 2020 LUG NOV MAR 2021
Fonte: Elaborazione FocusRisparmio
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5,25 5,00 4,75 4,50 4,25 4,00 3,75 3,50 3,25
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TUI: andamento da inizio anno
mi mesi, opererà al 75% della capacità pre-pandemica (il titolo da inizio anno ha già recuperato il 48%). Gli esperti raffreddano gli entusiasmi sul ritorno ai livelli pre-pandemici. Secondo i dati di Euromonitor nel 2026 il giro d’affari mondiale del turismo sarà pari a circa 1.400 miliardi di dollari, mentre l’Italia recupererà i livelli pre-pandemia nel 2025 con poco meno di 60 miliardi di dollari. “Il quadro che emerge dalle diverse ricerche presentate in Bit rivela che il 56% degli europei quest’anno faranno almeno un viaggio quest’anno entro i confini europei. Non solo. Il 54% dei nostri connazionali sceglierà di restare nel nostro Paese per le vacanze”, ha commentato Luca Palermo, ad di Fiera Milano all’apertura della Bit. In questo scenario, i titoli del settore, dalle compagnie aeree alle società di gestione degli scali, fino alle grandi catene alberghiere e alle piattaforme di prenotazione dei servizi, hanno iniziato a dare segnali di risurrezione nonostante i bilanci societari ancora tutt’altro che entusiasmanti. Iag, per esempio, a cui fanno capo British Airways, Iberia e Aer Lingus, ha messo a segno un +26% da inizio anno (ma sui due anni il calo è del 60%), nonostante nel trimestre abbia riportato un calo delle vendite del 79% a 968 milioni di euro e un rosso di 1,1 miliardi. Lufthansa nell’ultimo anno ha messo a segno un +38%, ma a 24 mesi perde ancora il 42 per cento. Ryanair addirittura sui due anni sta guadagnando più del 60% e Easyjet il 5 per cento. Attenzione anche alle società attive nell’ospitality: la clausura dell’ultimo anno e mezzo potrebbe mettere le ali, in una sorta di revenge shopping, anche ai servizi di alta gamma. Sul mercato Hilton Worldwide Holdings ha toccato i massimi dal 2014; Marriott International, Wyndham Hotels & Resorts da inizio anno guadagna oltre il 20% dopo aver raggiunto i massimi dal 2018, mentre i casinò di Mgm Resorts International di Las Vegas e non solo, Bellagio e Mandala Bay compresi, stanno registrando un rialzo del 30% da inizio anno.