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Agricoltura • Agroalimentare • Turismo RURALE
N° 12 • 1 Luglio 2014
Il maltempo flagella le aziende agricole pugliesi
agricoltura La grana dei Consorzi di Bonifica
AGROALIMENTARE Ortofrutta, aprile favorevole Via i prodotti esca da casse supermercati
turismo rurale Masserie sotto le stelle 2014, bilancio positivo
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Editoriale
1 lugliO 2014 - n. 12 - Anno 9
Quindicinale di Agricoltura Agroalimentare Turismo RURALE
Iscritto all’Albo Cooperative a Mutualità Prevalente N.A182952 Editrice G.Ed.A. Giovani Editori Associati Soc. Coop. Via Alcide De Gasperi 11/13 - 70015 - Noci (BA) Direttore responsabile Vito Castellaneta Grafica e impaginazione
Hanno collaborato Donato Fanelli, Antonio Resta, Rocco Resta, Nicola Trisolini, Giuseppe Perrotta, Paola Dileo, Annalinda Laruccia, Nica Ruospo, Maria Fortino, Gianni Colaianni, Rino Pavone Annamaria Fanelli Pubblicità Click On Studio Via Q. Sella, 40 - 70122 - Bari Tel. 080 9755146 www.clickonstudio.it
Dopo il maltempo, la grana dei Consorzi di Bonifica
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di Vito Castellaneta
n queste ore centinaia di migliaia di “cartelle pazze” emesse dai Consorzi di Bonifica delle province di Bari, Bat, Taranto, Brindisi e Lecce stanno giungendo agli agricoltori e ai cittadini pugliesi. Si tratta di cartelle con importi a dir poco esorbitanti e sproporzionati che non hanno nessuna giustificazione giuridica e prescindono da ogni piano di ristrutturazione dei Consorzi di Bonifica del centrosud della Puglia e che stanno creando enorme preoccupazione nelle campagne. Da una verifica, numerosi sono gli errori riscontrati sugli avvisi di pagamento inviati agli agricoltori. Vengono addirittura chiesti pagamenti sui fabbricati. I Consorzi di Bonifica così come sono oggi strutturati nel centrosud della Puglia sono degli enti inutili e costituiscono solo un peso per l’agricoltura”: questo il duro comunicato di Agrinsieme Puglia che chiede un immediato incontro con il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola per l’annullamento delle “cartelle pazze”. Nel frattempo il Segretario regionale del Partito Democratico (e prossimo candidato Pd alla Presidenza della Regione?) Michele Emiliano ha incontrato i rappresentanti di Agrinsieme Puglia i quali hanno ribadito la necessità di annullare le cartelle emesse dai Consorzi. Gli agricoltori non intendono subire questo ulteriore salasso dopo essere caduti in ginocchio davanti al maltempo che ha flagellato intere colture (tra l’altro le conseguenze
del dissesto idrogeologico sono dovute anche all’assenza di manutenzione del territorio negli ultimi anni, nonostante le considerevoli somme erogate dalla Regione Puglia in favore dei Consorzi di Bonifica). Il Movimento dei Forconi aggiunge che “la rabbia aumenta quando si legge che questo contributo è richiesto anche dal “Consorzio di Bonifica Terre D’Apulia”, un ente tristemente noto agli abitanti delle campagne delle provincie di Bari e Taranto, perché gestisce la fornitura di acqua. Anche in questo caso un disservizio totale: fornitura che manca per giorni senza nessun preavviso, qualità pessima con presenza anche di ruggine nell’acqua, assenza di manutenzione, nessuna assistenza; tutto questo a fronte di 235 € di costi fissi e di tariffe che raggiungono i 3€ al metro cubo. La tariffa più alta d’Italia”. “Perché la regione affida a questi enti inefficienti anche la gestione della bonifica delle zone rurali? – si chiede il Movimento - Perché ha stanziato 18 milioni di euro ai consorzi? E perché adesso chiede agli agricoltori queste somme esorbitanti? Forse perché sono enti che servono solo alla politica ed ai sindacati?”.
Stampa Grafica 080 - Modugno (BA) Registrato al Registro Nazionale della Stampa Tribunale di Bari N. 61/06 del 15/11/2006 www.foglie.tv redazione@foglie.tv 347 9040264
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Sommario AGRICOLTURA
8 Aziende agricole in ginocchio 11 Snack e dolci banditi 9
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agroalimentare
Il maltempo flagella le campagne Vitivinicoltura in ginocchio Eccezionale ondata di maltempo in Puglia Colpita duramente anche la Bat Maltempo protagonista ortofrutta, una boccata d’ossigeno Dati di vendita nella GDO
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È realtà in Inghilterra Olio: la Camera dice ‘si’al tappo Il tappo antirabbocco nei ristoranti
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politiche agricole
22 Incontro Coldiretti Puglia
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e il segretario del Pd pugliese Emiliano Consorzi di Bonifica Evitare i cortocircuiti della politica
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salute
25 Tumori: a tavola la prevenzione
Anna Villarini sull’argomento
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turismo rurale
12 Masserie Sotto le Stelle 2014
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Bilancio positivo Sotto le Stelle di Foggia 16 le Masserie Didattiche coinvolte festa del Parco dell’Alta Murgia Presentato il programma degli eventi
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gricoltura
Il maltempo flagella le campagne pugliesi
Aziende agricole in ginocchio
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ubifragi, vento, grandine: l’ondata di maltempo in Puglia e nelle campagne ha provocato gravi danni e disagi. Migliaia di ettari di terreno coltivati sono sommersi o ridotti a un cumulo di fango. Si registrano perdite e danni per milioni di euro. Sale la preoccupazione per le condizioni dei vigneti, della prima ortofrutta estiva e del grano duro, la cui produzione è compromessa alla vigilia della raccolta. Flagellato il Salento dove interi vigneti sono stati completamente distrutti dalla grandine. Situazioni catastrofiche si registrano nei comuni di Guagnano, Salice Salentino, Campi Salentina, Carmiano e Arnesano, dove i danni ammontano al 100 % della produzione di uva da vino con i produttori in ginocchio. Una situazione a macchia di leopardo si registra, invece, in provincia di Taranto dove danni si sono avuti nei frutteti, negli agrumeti e nei vigneti. L’unica provincia “rispar-
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miata” dalla grandine è quella di Brindisi dove gli unici danni sono dovuti agli allagamenti dei terreni nella zona a sud di Brindisi e tra i comuni di Ostuni e Fasano. Critica la situazione in provincia di Bari dove ai gravi danni dei violenti eventi atmosferici delle settimane scorse che hanno fortemente compromesso la cerasicoltura, si sono aggiunte le frequenti piogge miste a grandine che stanno dando il colpo di grazia alle ciliege. Anche in provincia di Foggia gli allagamenti hanno provocato danni alle coltivazioni di pomodoro, grano duro e vigneto.
Le principali organizzazioni di categoria si sono mobilitate chiedendo l’immediata quantificazione dei danni con relativo risarcimento, per le aziende colpite dal maltempo, al fine di mettere nelle condizioni le imprese danneggiate di riprendere le normali attività, e che siano messi subito a disposizione fondi straordinari ed adeguati. “Servono interventi istituzionali tempestivi ed efficaci ed è necessaria la convocazione della commissione consiliare regionale all’agricoltura al quale far partecipare anche le organizzazioni agricole per valutare tutte le azioni utili per venire incontro agli ingenti danni subiti dagli agricoltori pugliesi” – dichiara Antonio Barile, Presidente di Cia Puglia. Infine, è giusto sottolineare che sarà importante rivedere il sistema assicurativo di protezione delle colture, attualmente assolutamente penalizzante, tanto da non far trovare alcuna convenienza agli agricoltori ad assicurarsi.
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Eccezionale ondata di maltempo in Puglia
Vitivinicoltura salentina: danni pesanti
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ccezionale ondata di maltempo in Puglia che ha colpito prima la provincia di Bari con grandinate e forti raffiche di vento e, poi, si è abbattuta sulla provincia di Lecce duramente piegata sotto una bomba d’acqua mista a grandine. “Nei comuni di Guagnano, Salice Salentino, Campi Salentina, Carmiano e Arnesano - riferisce il Presidente di Coldiretti Puglia, Gianni Cantele - si registrano danni molto gravi con distruzione fino al 100% dei grappoli di uva da vino nei vigneti in piena produzione. Le campagne sono state letteralmente invase dalle acque, con pesanti ripercussioni sui vigneti e sugli uliveti”. A lanciare l’allarme è Coldiretti Puglia che ha attivato una unità di crisi per verificare il danno sui territori così duramente colpiti. Pare un bollettino di guerra il resoconto meteorologico (in pieno giu-
di Rocco Resta
gno!) in Puglia, dove alluvioni, piogge incessanti, grandinate e forti raffiche di vento hanno duramente colpito il settore agricolo in particolare nelle province di Lecce e Bari. Anche le campagne del tarantine sono sott’acqua. “Si tratta di eventi calamitosi di eccezionale gravità – dichiara il Direttore di Coldiretti Puglia, Angelo Corsetti – che necessitano di risposte concrete quanto tempestive. Per queste ragioni abbiamo avviato le verifiche sul
territorio: in questo contesto è fondamentale riconoscere agli imprenditori agricoli un ruolo incisivo nella gestione del territorio, dell’ambiente e delle aree rurali. E’ indispensabile che le aree rurali vengano tutelate rispetto ad eventi di tale eccezionalità, mettendo a disposizione dei coltivatori anche i fondi della Protezione Civile finalizzati al ripristino delle attività produttive”.
Maltempo protagonista
Colpita duramente anche la provincia di Bat
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n seguito di violenti nubifragi e piogge torrenziali, abbattutesi in questi giorni, il presidente provinciale della Cia (Confederazione Italiana Agricoltori) di Barletta Andria Trani, Felice Ardito, ha inviato un telegramma all’Assessore regionale alle Risorse Agroalimentari Fabrizio Nardoni e all’Ufficio Provinciale all’Agricoltura di Bari. Segnala i gravissimi danni subiti dagli agricoltori nelle campagne di Trinitapoli, Loconia e Canosa, e chiede l’immediata attivazione degli uffici regionali al fine di delimitare le aree interessate e quantificare i danni. L’area maggiormente colpita è compresa da Trinitapoli a Loconia (Canosa), dove risultano completamente distrutti interi appezzamenti coltivati a ortaggi, ortofrutta, uva
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da vino e oliveti. L’ondata di maltempo nella sesta Provincia pugliese ha causato danni anche nei comuni di Minervino, Barletta, Bisceglie, Andria, Trani e Spinazzola in particolare alle colture cerealicole non ancora raccolte. C’è molta preoccupazione per i terreni allagati e per il grano duro, la cui produzione è compromessa alla vigilia della raccolta. La Cia di Barletta Andria Trani sta mo-
nitorando la situazione nel territorio al fine di quantificare i danni. Il presidente provinciale della Cia BAT Felice Ardito, ribadisce la necessità non rinviabile, di rivedere l’attuale sistema assicurativo di protezione delle colture agrarie, assolutamente penalizzante per gli agricoltori, tanto da scoraggiare gli stessi ad assicurare le colture. La Cia Barletta Andria Trani chiede: a – l’immediata delimitazione delle aree interessate e la quantificazione dei danni subiti dalle imprese; b – adozione del provvedimento di declaratoria e relativo risarcimento dei danni alle aziende colpite dal maltempo; c - che siano messi subito a disposizione fondi straordinari ed adeguati per far fronte all’emergenza verificatasi:
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È realtà in Inghilterra dove le grandi catene hanno deciso di attuare la rivoluzione dello scaffale
Snack e dolci banditi in vicinanza delle casse dei supermercati
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econdo una indagine di una delle più importanti catene di supermercati britanniche, il 65% dei consumatori che si recano negli store vorrebbero l’eliminazione di snack e dolci posizionati vicino alle casse, per sostituirli con alimenti più sani per i propri figli. E proprio alcune catene della grande distribuzione organizzata presenti in territorio inglese (ad esempio, Tesco e Lidl) hanno già annunciato di voler sposare l’iniziativa. A sospingerli, la consapevolezza che pediatri, dietologi, dietisti e nutrizionisti sostengono che questi “prodotti esca” contribuiscano ad acuire il problema dell’obesità, che in Italia interessa il 30% dei bambini oltre che moltissimi adulti. Un tema portato all’attenzione dei Ministri Maurizio Martina (Politiche Agricole) e Beatrice Lorenzin (Salute) dai deputati 5 Stelle della Commissione
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Agricoltura con una interrogazione parlamentare a prima firma Chiara Gagnarli (M5S). Obiettivo: esortare il Governo Renzi a diffondere l’iniziativa delle lungimiranti catene di supermercati inglesi anche presso i negozi presenti sul territorio nazio-
nale, creando magari campagne di sensibilizzazione all’acquisto consapevole, al fine di tutelare la salute dei consumatori, specie nelle fasce di età più esposte al rischio. “È evidente che quella di non posizionare dolci e caramelle vicino alle casse dei negozi non sarà la soluzione del problema dell’obesità pediatrica in Italia ma di certo sarebbe un’azione di contrasto alle cattive abitudini alimentari che lo Stato dovrebbe promuovere e condividere. I grassi contenuti negli snack e nei dolci, insieme a zuccheri, sodio, coloranti e conservanti sono tra i principali responsabili dell’obesità infantile. Per non parlare dell’aumento dei livelli di colesterolo che provoca l’olio di palma, altamente presente in questi prodotti. Spesso non bisogna inventarsi nulla per migliorare le cose, basta avere le antenne alzate ed importare i buoni esempi adottati altrove”.
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urismo Rurale
In migliaia nelle masserie didattiche durante la prima notte d’estate”
Masserie sotto le Stelle 2014, bilancio positivo
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e Masserie Didattiche disseminate sull’intero territorio regionale hanno mostrato la Puglia rurale in tutto il suo splendore. Chiusura positiva per la quarta edizione di Masserie sotto le Stelle, l’evento organizzato dall’Area Politiche per lo Sviluppo Rurale della Regione Puglia, in collaborazione con l’Area Politiche per la Promozione del Territorio, dei Saperi e dei Talenti. Anche quest’anno numerosa la presenza, di circa 13.000 persone, con significativa partecipazione di turisti nazionali provenienti prevalentemente dal Nord Italia, ed internazionali provenienti da Germania, Francia, Inghilterra, Olanda, Ungheria e Russia. “Quando la Regione Puglia pensò alle Masserie Didattiche immaginò un futuro assetto dell’agricoltura capace di spronare il settore ma anche diversificare il reddito e rendere appetibile, dal punto di vista turistico, il grande patrimonio rurale e di autenticità della nostra terra - ha affermato l’Assessore alle Risorse Agroalimentari della Regione Puglia, Fabrizio Nardoni - Masserie sotto le stelle racconta di una intuizione diventata un successo confortato dai numeri e dal costante trend di presenze turistiche in ascesa che scelgono la Puglia anche per vivere queste esperienze di vacanza a contatto con la natura, ma anche con uno stile di vita e un codice esperienziale ricco di suggestioni. Masserie sotto le Stelle è tutto questo: condensato in una sola notte in cui la Puglia ha saputo raccontarsi, a turisti italiani ed esteri, fiera del suo passato, orgogliosa delle sue produzioni di eccellenza a Marchio di Qualità, impegnata nel suo presente e produttiva, capace e innovativa nella sua proiezione futura. In una notte - conclude - magica, suggestiva, ma anche dalla grande forza culturale ed economico-produttiva”. Il grano diventa farina, il latte formaggio, la cenere sapone, gli ortaggi colori sotto gli occhi pieni di stupore soprattutto dei più piccoli: l’arte propria della tradizione agricola pugliese è stata
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vissuta direttamente da quanti hanno preso parte ai differenti laboratori didattici proposti, con particolare attenzione all’accessibilità: dal servizio di traduzione LIS per sordi muti, al laboratorio sinestesico che ha permesso di giocare con le emozioni e le sensazioni in un percorso tutto colorato. Spettacoli teatrali, musica e danza popolari hanno fatto da sfondo ad una notte a contatto con la natura tra passeggiate a cavallo o in mountain bike
alla scoperta del Parco dell’Alta Murgia, al fascino del mare nelle Masserie didattiche ittiche con le escursioni in barca e la pesca al bolentino. Ad insaporire la prima notte d’estate, le degustazioni di prodotti a kilometro zero: la semplicità e il gusto dei piatti tipici dell’agricoltura pugliese hanno reso unica la manifestazione che rappresenta un omaggio alla multifunzionalità dell’agricoltura regionale.
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16 le masserie didattiche coinvolte
Sotto le Stelle di Foggia e dintorni
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ll’evento, organizzato dall’Area Politiche per lo Sviluppo Rurale della Regione Puglia, in collaborazione con l’Area Politiche per la Promozione del Territorio, dei Saperi e dei Talenti, hanno partecipato in tutto 16 masserie didattiche della provincia di Foggia (“Albano” e “Bio-Didattica Emmaus” a Foggia, “Santa Giusta” a San Severo, “De Palma” Troia, “Chiomenti” a Cerignola, “La Cerasola” a Monteleone di Puglia, “Salecchia” a Bovino, “Normanno” a Segezia, “Posta Guevara” e “Monte Preisi” a Orsara di Puglia, “L’Oasi” di Carpino, “Falcare” di Cagnano Varano, “Irene” a Biccari, “Avellaneta” a San Marco la Catola, “Fattoria Rovello” a San Paolo di Civitate, “La Torre Taronna” a Monte Sant’Angelo), che hanno offerto ai visitatori programmi diversificati, tra laboratori didattici, degustazioni di prodotti tipici, percorsi naturalistici, spettacoli di intrattenimento con musiche e danze della tradizione. L’appuntamento con la notte bianca delle masserie comincia alle 18,00. Ad accogliere ospiti e visitatori presso la “Bio-Didattica Emmaus” a Foggia un programma a misura di faN°12 - 1 luglio 2014
miglia, con laboratori e attività rivolte ai più piccini, che già durante l’anno vengono proposte alle scolaresche in visita. “Noi lavoriamo soprattutto con i bambini della scuola primaria e materna, e devo dire che c’è una grande richiesta per questo tipo di attività, da parte delle scolaresche, durante tutto l’anno – racconta Luigi Mastrodonato, coordinatore della masseria “Bio-Didattica Emmaus”. L’itinerario parte con la visita agli animali della fattoria, Capre, galline, cavalli, asini e pony. I visitatori hanno potuto scattare foto che saranno condivise sulla pagina facebook della masseria, partecipando cosi al Fotocontest legato all’evento: il fotoreporter che otterrà il maggior numero di mi piace si aggiudicherà il premio in palio. Numerosi i laboratori, dedicati al riciclo creativo, per educare i bambini al recupero dei materiali di scarto, e alla pratica della pet therapy con le asinelle di Emmaus. In serata gli ospiti hanno potuto gustare prodotti biologici e a kilometro zero, durante il rinfresco imbandito per l’occasione, a cura dello chef Panniello. Dopo la pausa ristoro, il cantastorie Enzo Diliso ha intrattenuto i bambini con magiche fiabe e a fine serata si è tenuta la premiazione del concorso “Ricicliamo insieme” vinto dalla famiglia che ha portato in masseria il maggior numero di tappi di plastica. Anche la signora Dina della masseria “Falcare” di Cagnano, si è spesa molto
di Nica Ruospo per organizzare l’evento. “Ci auguriamo che il tempo ci accompagni. Questa è per noi un’occasione per mostrare quello che facciamo e invitare la gente a vivere la natura e la campagna”. Un obiettivo per il quale anche il programma “Puglia open days” si sta spendendo con successo. “Con i tour organizzati dalla Regione, lo scorso agosto abbiamo avuto ospiti entusiasti di camminare a piedi nudi sulla terra e sull’erba, curiosi di osservare come si filava la lana in passato, un’attività, rara, ma che ancora resiste a Cagnano -osserva la donna - Ora della lana non sappiamo più che farcene, e anche molti altri lavori agricoli, che, come questo, prima producevano reddito, ormai non vengono praticati più”. Gli ospiti della masseria Falcare hanno potuto imparare a realizzare un muro a secco, o un canestro per la ricotta e il formaggio ottenuto intrecciando fuscelli d’ulivo. Inoltre la giornata ha previsto una visita notturna a Bosco Quarto, per spiare il firmamento con il telescopio e anche un laboratorio di riciclo. Attraverso la promozione di laboratori didattici dedicati al riutilizzo dei materiali le masserie, nel corso della manifestazione sostenibile per vocazione, hanno sposato la filosofia “Zero Waste” (grazie ad una partnership con il progetto di cooperazione transfrontaliera IPA ADRIATIC, “Zero Waste net for events and festivals”).
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Dall’analisi sui dati di vendita nella GDO arriva finalmente una buona notizia
Reparto ortofrutta, ad aprile una boccata d’ossigeno
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all’analisi sui dati di vendita nella Gdo arriva finalmente una buona notizia per i protagonisti del comparto ortofrutta: un incremento di 2,6 punti percentuali nelle vendite a volume per il totale ortofrutta e ben un +3,8%, se si analizza la sola verdura. In valore i dati sono ancora negativi, ma migliorano sensibilmente rispetto alla rilevazione del mese precedente e soprattutto sono dati migliori rispetto ad aprile 2013 (sperando che il risultato si ripeta anche per i prossimi mesi primavera estate, quelli decisivi per chi lavora nel settore). E’ poco ma bisogna accontentarsi perché è il segnale di un inversione di tendenza . In prima battuta viene da pensare possa esserci un collegamento con la promessa degli 80 euro in busta paga di Renzi che ha cominciato ad echeggiare in
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di Nicola Trisolini
modo sostenuto nelle orecchie degli italiani e forse ad aprile ha dato i primi segnali. La seconda ipotesi è che il calo prezzi - evidenziato da trend decrescenti nelle vendite a valore anche di oltre tre
punti percentuali - abbia agevolato gli acquisti. Quest’ipotesi è di gran lunga la meno affascinante, ma se guardiamo indietro non sarebbe la prima volta che succede. Dando uno sguardo alle superfici di vendita, sembra che gli ipermercati vadano un po’ meglio dei super, anche se questi ultimi non performano male rispetto al totale. Dal punto di vista, invece, delle modalità di vendita si nota come il calo prezzi abbia coinvolto più che altro il peso variabile. Il peso imposto, però, tiene sia a valore che a volume.
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Agricole Acqua, Pac e Osservatorio sulla criminalità i temi trattati
Incontro Coldiretti Puglia con il segretario del Pd pugliese Michele Emiliano
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ei giorni scorsi il presidente ed il direttore di Coldiretti Puglia (Cantele e Corsetti) hanno incontrato il segretario del Pd pugliese Michele Emiliano, ex sindaco di Bari e (dicono i rumors) probabile prossimo candidato del Pd alla Presidenza della Regione Puglia. Molte le questioni aperte che Coldiretti Puglia ha trattato con Emiliano: “Si è reso necessario affrontare le problematiche che attanagliano le nostre imprese – ha spiegato il Presidente di Coldiretti Puglia, Gianni Cantele – a partire dalle cartelle emesse dai consorzi di bonifica che stanno preoccupando non poco gli imprenditori agricoli, in piena campagna irrigua”. “Abbiamo condiviso con Emiliano – ha precisato il Direttore di Coldiretti Puglia, Angelo Corsetti - la necessità di un confronto costante sulle temati-
che della Politica Agricola Comune. Così come è essenziale un percorso comune per contrastare l’aggressione della criminalità alla produzione agroalimentare ed alle eccellenze nazionali, un fenomeno che richiede una più ampia e condivisa conoscenza degli strumenti di prevenzione, controllo e repressione”. Coldiretti si è fatta promotrice della Fondazione ‘Osservatorio sulla criminalità nell’agricoltura e sul sistema agroalimentare”, il cui comitato tecnico-scientifico è presieduto dal magistrato ed ex Procuratore, Giancarlo Caselli, che si propone l’obiettivo di realizzare iniziative atte a rispristinare un sistema incentrato sulla trasparenza e sulla legalità, condizione essenziale per il sostegno all’economia dell’intero Paese. Da qui la richiesta di un impegno concreto all’ex magistrato Michele Emiliano.
Consorzi di Bonifica, l’intervento del Direttore di Coldiretti Puglia
“Sulla gestione evitare i cortocircuiti della politica”
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ositivo l’impegno dell’Assessore regionale alle Risorse Agroalimentari, Fabrizio Nardoni, a spostare le scadenze degli avvisi bonari per dare il tempo di fare ogni opportuna verifica. Si attende la decisione sullo spostamento dei pagamenti che consentirà le verifiche rese indispensabili dalle apparenti incongruenze degli importi pervenuti alle imprese nei giorni scorsi, E’ necessario, intanto, evitare i cortocircuiti che rischiano di aggiungere la beffa al danno a carico degli imprenditori agricoli che hanno già pagato a caro prezzo i ritardi nella gestione dell’acqua. E’ da scongiurare la confusione ingenerata dalla mancanza di dialo-
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go tra alcuni consorzi di bonifica e le organizzazioni agricole perché il difetto di comunicazione e di informazioni può portare a pericolosi quanto ingestibili atteggiamenti. La confusione, poi, non va alimentata da posizioni populiste, in modo quantomeno irrituale e incomprensibile, che mettono in discussione il ruolo dei Consorzi di Bonifica che la stessa Regione Puglia ha voluto normare in modo puntuale, al termine di una discussione politica ampia e complessa”. E’ il Direttore di Coldiretti Puglia, Angelo Corsetti, ad intervenire sulla delicata vicenda dei consorzi di bonifica che, come ogni anno, si riaccende all’avvio della campagna irrigua. www.foglie.tv
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urismo Rurale
Presentato il programma degli eventi
La festa dei Comuni del Parco dell’Alta Murgia di Nica Ruospo
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redici giorni di festa e i comuni del Parco dell’Alta Murgia che si stringono in un unico abbraccio: in una parola «UP!», la festa del parco nazionale dell’Alta Murgia che è partita lo scorso 23 giugno da Cassano delle Murge con l’«UP! Tour», per concludersi con tre grandi eventi a Gravina, Ruvo e Bitonto rispettivamente l’11, il 12 e il 14 luglio con Mama Marjas, Chiara Civello con Nicola Conte e Goran Bregovic. Tra gli ospiti protagonisti della festa anche lo chef Almo Bibolotti, protagonista di due cooking show. Conduttori del tour i due comici Boccasile & Maretti. La manifestazione itinerante – che ogni anno vive le sue giornate finali in comuni diversi del Parco - ha l’obiettivo, sin dalla sua nascita tre anni fa, di creare un connubio fra intrattenimento, formazione e promozione del territorio per aumentare il senso di appartenenza al Parco e ai valori che esso rappresenta.
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«UP! – dichiara il Presidente del Parco Cesare Veronico - è solo una delle tante iniziative che, in occasione di questo decennale, abbiamo realizzato l’intento di fidelizzare gli abitanti dei Comuni che fanno parte del Parco e creare una forte empatia tra il parco e i cittadini”. «UP!» è
quindi un evento trasversale che, nei tre giorni conclusivi, offrirà a tutti i residenti nell’area dei comuni di Ruvo, Gravina e Bitonto una molteplicità di appuntamenti: escursioni diurne e notturne; percorsi didattici; una mostra fotografica incentrata sui dieci anni del Parco Nazionale; spazi espositivi e degustazioni con decine di aziende del territorio; un’area workshop allestita per ogni giorno di evento, connessa in diretta streaming audio/ video attraverso Facebook e tre grandi concerti. Per vivere, ascoltare, sentire i profumi, «gustare» e «toccare» il Parco. “UP! è una festa importante, porta il parco nei centri urbani ad esso afferenti - aggiunge Fabio Modesti, direttore dell’Ente -. Abbiamo sempre cercato di rendere questa festa un’attività utile e funzionale per il pubblico. I cittadini hanno un grande bisogno di conoscere la nostra realtà. Per questo i workshop organizzati hanno anche lo scopo di fornire i giusti strumenti per rendere fruibile il Parco.
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Sull’argomento la nutrizionista Anna Villarini dell’Istituto Tumori di Milano
Tumori: la prevenzione inizia a tavola
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di Paola Dileo 70%, meglio se all’85%), tè verde, vino rosso (un bicchiere). Assumere preferibilmente questi cibi non significa però eliminare le altre verdure che è bene integrare secondo i ritmi stagionali, come tutte le erbe aromatiche, le spezie, i carciofi, i funghi (specie i pleurotus) e tutte le verdure a foglia. Inoltre, nella dieta anticancro è importante tenere sotto controllo la glicemia, perché valori alti di glicemia e insulina aumentano il rischio di tumore. In questo caso sono da preferire riso integrale, alimenti ricchi omega-3 (pesce azzurro) i semi di lino e le noci . Da evitare invece prodotti confezionati con farine raffinate tipo 00 (pasta fresca, torta, biscotti, brioches) il pane bianco (da sostituire con quello integrale o ai multicereali), le patate e le patatine fritte, i fiocchi di mais (meglio quelli d’avena o il muesli senza zucchero), le bibite gasate e zuccherate (tipo cola, aranciata, e tè industriali), zucchero da cucina (da sostituire con miele o sciroppo d’agave).. Vanno poi eliminati i cibi potenzialmente cancerogeni: insaccati, salumi e carni affumicate, contengono conservanti come i nitriti, evitare le carni alla griglia. Oltre la dieta i consigli standard condivisi dal’intero mondo scientifico sono: smettere si fumare e fare attività fisica (almeno mezz’ora al giorno).
l mondo scientifico in modo unanime continua a ripetere che l’insorgenza di tumori è direttamente collegata agli alimenti che assumiamo quotidianamente. Infatti studi sempre più accreditati dimostrano che una dieta corretta può efficacemente contrastare alcuni fattori di rischio. A pronunciarsi in tal senso anche l’Istituto Tumori di Milano e in particolare la nutrizionista Anna Villarini che di recente ha tenuto una conferenza sulle relazioni cibo e cancro. L’iniziativa è stata promossa dall’Associazione Gemme Dormienti che opera a tutela delle donne malate di tumore e di altre serie patologie invalidanti per aiutarle nella prevenzione della fertilità. “La prevenzione oncologica inizia sicuramente a tavola - ha commentato la prof.ssa Villarini - . La strategia giusta per ridurre il pericolo di ammalarsi di tumore e di eventuali recidive, è di privilegiare cibi vegetali, quindi frutta e verdura, cibi integrali e legumi. Vanno evitati i prodotti confezionati con farine raffinate e va ridotto il più possibile il consumo di proteine animali”. Un incontro di approfondimento quindi, per sensibilizzare i partecipanti e non, sull’importanza di una dieta vegetariana. Inoltre sono stati forniti consigli utili per migliorare gli effetti negativi delle terapie anticancro. Anche in vista dell’estate, la Villarini ha suggerito di “salare i cibi un po’ meno
che in inverno, prediligere le verdure di stagione e usare condimenti naturali come l’olio extravergine d’oliva o di lino; usare aglio, cipolla e spezie come la curcuma, lo zenzero e la cannella”. Raccomandazioni in linea con quelle del Fondo Mondiale di Ricerca contro il Cancro: secondo gli ultimi dati il 30% di tutti i tumori è direttamente collegato alla dieta alimentare, mentre si arriva addirittura al 70% per i tumori del tratto gastro-intestinale (esofago, stomaco e colon). L’uso quotidiano di alcuni alimenti e bevande ricche di composti fotochimici, le cosiddette molecole antitumorali, crea un ambiente ostile all’origine del cancro e a una sua evoluzione. Si tratta di alimenti funzionali perché hanno una concentrazione elevata di molecole dalle proprietà terapeutiche , molto simili a quelle dei farmaci di origine sintetica, ma diversamente da questi sono privi di effetti collaterali per l’organismo. Naturalmente nessun alimento da solo contiene una quantità di molecole sufficienti ad arrestare questi processi, di qui la necessità di una dieta ricca e varia di alimenti funzionali, come cavoli, broccoli, cavolfiori, cavoletti di Bruxelles, aglio, cipolla, porri, spinaci, crescione, mele, soia (latte, fagioli, yogurt, tofu), semi di lino macinati, pomodoro cotto, curcuma, pepe nero, mirtilli, lamponi, more, fragole, cioccolato fondente (almeno
La Puglia protagonista Con Masserie Sotto le Stelle
ITINERAMURGIA 2014 Rural Night a Masseria Chinunno
l’Italia che verrà Giovani Imprenditori Confcommercio
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La Puglia ringrazia
Olio: la Camera dice ‘si’ al tappo antirabbocco nei ristoranti
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a Puglia olivicola ringrazia il lavoro svolto dalla Camera che ha approvato lo stop alle oliere truccate. I ristoranti dovranno servire l’extravergine solo in bottiglie dotate di tappo antirabbocco. Ciò eviterà che possano essere “allungate” o addirittura riempite ex novo con prodotti che non hanno nulla a che vedere con l’olio inizialmente contenuto. Ringraziamo, tra gli altri, l’On.le pugliese Colomba Mongiello, componente della Commissione Agricoltura della Camera, per aver sostenuto in maniera forte la nostra battaglia che ha portato, tra l’altro, all’approvazione in aula alla Camera dell’aumento del contenuto minimo di succo di frutta nelle bibite gassate dal 12 al 20 per cento”. E’ il Presidente della Coldiretti Puglia, Gianni Cantele, a commentare positivamente il provvedimento passato alla Camera, auspicando che il Senato si esprima in linea con il ruolo di leader nella tutela della qualità e della sicurezza alimentare in Europa che l’Italia, nel rispetto della normativa
N°12 - 1 luglio 2014
comunitaria, non ha rinunciato questa volta a svolgere. La norma approvata prevede che gli oli di oliva vergini proposti in confezioni nei pubblici esercizi, fatti salvi gli usi di cucina e di preparazione dei pasti, devono essere presentati in contenitori etichettati conformemente alla normativa vigente, forniti di idoneo dispositivo di chiusura in modo che il contenuto non possa essere modificato senza che la confezione sia aperta o alterata e provvisti di un sistema di protezione che non ne permetta il riutilizzo dopo l’esaurimento del contenuto originale indicato in etichetta. “E’ uno scacco importante alla lobby dei furbetti dell’agroalimentare che fanno affari con le aranciate senza arance – continua il Direttore della Coldiretti Puglia, Angelo Corsetti – e dei ‘piccoli chimici’ che spacciano in ristoranti, pizzerie, mense e bar oli di dubbia provenienza e qualità per ‘extravergine made in Italy’”. In Puglia nonostante il riconoscimento comunitario per 5 oli DOP (Denominazione d’Origine Protetta) al
di Annamaria Fanelli ‘Terra di Bari’, ‘Terra d’Otranto’, ‘Dauno’, ‘Collina di Brindisi’ e ‘Terre Tarantine’ ed una produzione pari a 11 milioni di quintali di olive ed oltre 2,2 milioni di quintali di olio, con un’incidenza della produzione olivicola regionale su quella nazionale pari al 36,6% e al 12% di quella mondiale, è proprio il comparto olivicolo-oleario ad essere maggiormente colpito dal fenomeno delle sofisticazioni. Nel corso dell’ultimo decennio le importazioni complessive di oli di oliva in Puglia sono cresciute più rapidamente delle esportazioni, confermando il sostanziale deterioramento della posizione competitiva della filiera pugliese sui mercati esteri. Le importazioni complessive di oli di oliva ammontano in media a circa 87.000 tonnellate, di contro le esportazioni si aggirano sulle 38.000 tonnellate. Gli oli stranieri vengono importati principalmente da Spagna, Grecia e Tunisia, acquistati a prezzi più bassi rispetto al prodotto regionale e utilizzati dagli imbottigliatori per l’ottenimento di blend con oli regionali.
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