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Agricoltura • Agroalimentare • Turismo RURALE

N° 9 • 15 Maggio 2014

CILIEGIE

aMARE Inizio dimesso per la campagna 2014 a causa del maltempo

agricoltura Sistri, esonerate le imprese con meno di 10 dipendenti

agroalimentare Le novità, dai prodotti salutistici alla cucina fai da te

turismo rurale Con “Lapis” alla scoperta dei territori dei Gal

e Special o an i l g i t u R al voto



PASSIONE E INNOVAZIONE

L’AGRICOLA NOCESE S.R.L. “ABBRACCIA L’AGRICOLTURA” La natura è la terra e la terra da la vita ……. e per far si che essa dia i suoi frutti bisogna coltivarla e lavorarla e l’Agricola Nocese s.r.l. da sempre realizza macchine per l’agricoltura che la “curano” in tutte le sue necessità. L’AGRICOLA NOCESE S.R.L. ha compiuto più di vent’anni e nasce come piccola officina di riparazioni, passando poi alla costruzione di Caricatori Frontali che è diventata, il cuore dell’azienda, ed ogni anno perfeziona e modifica in meglio il suo potenziale per stare al passo con i tempi, ampliando i sui obiettivi con la costruzione di una vasta gamma di attrezzi agricoli, con il commercio di plurimarche di trattrici e macchine agricole e movimento terra, diventando unico importatore di potatrici meccanizzate spagnole marca Jumar, con l’apertura di un magazzino di ricambi agricoli e con tante altre idee da elaborare e renderle reali. Ogni suo passo è frutto di una storia di lavoro dedicato all’agricoltura e dalla passione che mette in tutte le sue opere, cercando di soddisfare le necessità dei clienti, migliorando così la tecnologia delle macchine, oltre al servizio di assistenza. Oggi amplia e ingrandisce il suo magazzino ricambi, tutto per la fienagione di ogni marca come bcs, gaspardo, wolagri tonutti..… reti e spago di ottima qualità, tubi raccordati di diversa misura, assortimento di bulloneria, oleodinamica, oli, grassi, fanaleria, ricambi per trattrici, filtri aria, filtri olio per macchine agricole ed industriali…….. Venite a trovarci e sarete accolti da staff specializzato per ogni tipo di vostra esigenza nel campo dell’agricoltura. Disponendo inoltre di agevolazioni finanziarie a basso costo per offrire ai nostri clienti vantaggiose soluzioni di pagamento per qualsiasi esigenza.


L’oidio è l’avversità che desta le maggiori preoccupazioni su vite da tavola in quanto, oltre al danno diretto, può favorire anche infezioni successive di altri patogeni come la Botrite.

Flint e Prosper: le risposte di Bayer CropScience all’oidio della vite Il programma di difesa dall’oidio è secondo per complessità solo a quello dalla peronospora. Richiede una scelta oculata a tavolino dei prodotti migliori e una loro concatenazione intelligente nella stagione per massimizzare l’efficacia di ogni prodotto e scongiurare l’insorgenza di fenomeni di resistenza. Bayer CropScience propone una coppia di soluzioni tecniche, entrambe all’avanguardia e funzionali ai più esigenti disciplinari di produzione.

Flint: il fungicida mesostemico più forte contro l’oidio Flint è formulato in granuli idrodispersibili al 50% di trifloxistrobina, appartiene quindi alla famiglia delle strobilurine ed è dotato di elevata attività nei confronti dell’oidio della vite. Presenta inoltre anche un’attività collaterale nei confronti della botrite, come pure di Black-Rot e dell’escoriosi. Grazie alle sue caratteristiche chimico-fisiche, Flint è caratterizzato da un originale modo d’azione, definito ‘mesostemico’: si deposita cioè sulla superficie del vegetale, dove si lega fortemente alle cere epicuticolari, ridistribuendosi poi con movimenti circoscritti in fase di vapore. Infine, si muove anche all’interno del tessuto vegetale in senso traslaminare. Viste le sue caratteristiche, e anche per la sua resistenza al dilavamento, Flint è da utilizzarsi soprattutto in chiave preventiva. E’ quindi bene applicare il prodotto prima della comparsa dei sintomi delle malattie, così come raccomandato dall’organismo preposto alla gestione dei fenomeni di insorgenza di ceppi fungini resistenti (FRAC). Flint non richiede patentino ed è autorizzato per un numero massimo di tre applicazioni per stagione. La dose d’impiego contro l’oidio è di 15-25 g/hl e l’intervallo fra i trattamenti mostra una forbice da 10 a 14 giorni, in considerazione della fase vegetativa della vite e della pressione del patogeno. Il tempo di carenza è di 35 giorni, dato altamente cautelativo in ottica residuale, dal momento che Flint va posizionato tra la fase di ‘grappoli separati’ e quella di ‘allegagione’. Flint non mostra infine alcuna interferenza con i processi di vinificazione.

Prosper 300 CS: l’antioidico preventivo, curativo, eradicante Non classificato, Prosper 300 CS è una sospensione microincapsulata al di spiroxamina (= 300 g/L). Spiroxamina è appartiene alla famiglia chimica delle spirochetalamine, ed è caratterizzata da un meccanismo d’azione innovativo agendo su ben quattro dei differenti enzimi necessari alla sintesi dell’ergosterolo fungino. Grazie al suo comportamento sistemico, Prosper 300 CS protegge la vegetazione in accrescimento ed è in grado di svolgere anche un’azione curativa nei confronti del micelio svernante, spesso causa di gravi infezioni nel corso della stagione. La dose d’impiego è di 100-130 ml/hl, avendo cura a inizio germogliamento di rispettare una dose comunque non inferiore a 0,7 L/ha. In trattamenti preventivi può essere usato a intervalli di 10-14 giorni, avendo cura di non superare il numero di cinque applicazioni massime permesse nell’anno. L’intervallo più ristretto e la dose più alta va riservata alle situazioni ad alta pressione del patogeno. Il tempo di carenza è di 35 giorni per l’uva da vino, mentre per l’uva da tavola è di soli 14 giorni, fattore importante per i viticoltori che devono proteggere dall’oidio la propria uva da mensa fino a ridosso della raccolta, senza al contempo rischiare di imbrattare la coltura. La pulizia dei grappoli è infatti requisito essenziale per la loro commercializzazione.

I vantaggi in sintesi L’utilizzo del programma di Bayer CropScience, basato su Flint e Prosper 300 CS, assicura massima efficacia soprattutto nella protezione dei grappoli. L’elevata complementarietà dei modi d’azione li rende ideali per le strategie antiresistenza, mentre la buona selettività verso l’artropodofauna utile li rende entrambi prodotti funzionali ai programmi di difesa integrata. Dal punto di vista residuale, infine, nessuna delle due sostanze attive pone problemi di Import Tolerance nei principali Paesi importatori.

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www.bayercropscience.it


Editoriale

Vendola: “Canapa per bonificare i territori” 15 maggio 2014 - n. 9 - Anno 9 di Vito Castellaneta

Quindicinale di Agricoltura Agroalimentare Turismo RURALE

Iscritto all’Albo Cooperative a Mutualità Prevalente N.A182952 Editrice G.Ed.A. Giovani Editori Associati Soc. Coop. Via Alcide De Gasperi 11/13 - 70015 - Noci (BA) Direttore responsabile Vito Castellaneta Grafica e impaginazione

Hanno collaborato Donato Fanelli, Antonio Resta, Rocco Resta, Nicola Trisolini, Giuseppe Perrotta, Paola Dileo, Annalinda Laruccia, Nica Ruospo, Maria Fortino, Gianni Colaianni, Rino Pavone Pubblicità Click On Studio Via Q. Sella, 40 - 70122 - Bari Tel. 080 9755146 www.clickonstudio.it

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iamo all’inizio di una rivoluzione. La canapa è stata una pianta diffamata per ragioni politiche ed economiche; diffamata perché poteva rappresentare l’alternativa alla “civiltà della plastica”. Un solerte funzionario dell’FBI compilò, all’inizio del Novecento, un falso rapportò che consentì di cominciare l’opera di criminalizzazione di una pianta, che invece ha un potenziale straordinario: dal settore tessile al settore della bioedilizia”. Così il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola a Brindisi, presso la masseria Villanova insieme con l’assessore alle Risorse agroalimentari della Regione Puglia, Fabrizio Nardoni, e ai rappresentanti dell’associazione Assocanapa Italia, che hanno partecipato alla semina a canapa di 27 ettari di terreno. “È una pianta sorprendente per tutto ciò che può dare – ha aggiunto il Presidente - in più, tra le tante caratteristiche di questa pianta, c’è quella di essere capace di assorbire i metalli pesanti, quindi, di essere una coltura ideale per le bonifiche nei territori inquinati. La piantagione di canapa a ridosso di insediamenti industriali, che hanno una forte storia di impatto ambientale inquinante, ha anche un significato di riqualificazione dei terreni”. Una sfida dunque questa che riguarda il futuro tra la centrale termoelettrica a carbone di Cerano e lo stabilimento Montedison di Brindisi. Per il Presidente della Regione

Puglia “è buona economia con prospettive straordinarie”. “Gli indici di fatturato dei prodotti di questo settore sono sorprendenti – ha aggiunto - e quindi, noi cominciamo qui, a ridosso di Cerano, su terreni che sono inquinati, un lavoro che può essere utile per ripulire la terra e per dare reddito e ricchezza. Per chi fosse preoccupato dal punto di vista delle sostanze psicotrope, vorrei chiarire che il principio attivo,il tetraedrocannabinolo, presente in queste coltivazioni è di una percentuale talmente bassa che non c’è possibilità che qui si stia lavorando per la “cultura dello sballo”. Lo sballo è semplicemente nell’idea di far vivere una pianta diffamata come occasione di ricchezza. “A Brindisi e a Taranto abbiamo posto subito l’attenzione nei confronti di quei siti, a vocazione agricola e zootecnica, che l’inquinamento aveva messo in ginocchio – ha spiegato l’assessore alle Risorse agroalimentari Nardoni – e la soluzione arrivata dalla coltura di canapa ha dato subito alla politica uno strumento pratico per dare risposte. La canapa infatti, grande intercettatore di Co2, e indicato per la fitobonifica da metalli pesanti dei terreni (grazie alla capacità del suo impianto radicale) è oggi una prospettiva più che concreta in Puglia non solo grazie alle semine che si stanno realizzando in molte aree della penisola, ma anche in virtù della nascita del primo impianto di trasformazione, nato proprio a Crispiano in provincia di Taranto”.

Stampa Grafica 080 - Modugno (BA) Registrato al Registro Nazionale della Stampa Tribunale di Bari N. 61/06 del 15/11/2006 www.foglie.tv redazione@foglie.tv 347 9040264

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gricoltura

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Sommario AGRICOLTURA

8 Ciliegie: inizio dimesso 15 Made in Italy: via il segreto

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agroalimentare

per la campagna 2014 danni del maltempo Coldiretti: devastanti in Puglia Ciliegie di Marostica ko Le prospettive sono però positive esonerate le imprese agricole con meno di dieci dipendenti

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su ingredienti stranieri Cibus 2014 Le novità dell’industria alimentare

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turismo rurale

17 progetto LAPIS

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tra le bellezze e sapori rurali

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eventi

23 Giro d’Italia

Foglie media partner

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mondo gal

26 A Castellana Grotte

Seminario del Gal Terra dei Trulli e Barsento

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Partenza anticipata

Ciliegie: inizio dimesso per la campagna 2014

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ISCEGLIE - Presso il mercato di via Padre Kolbe è partita ufficialmente la campagna cerasicola 2014. La prima asta è stata battuta dai responsabili del Consorzio di tutela e valorizzazione della ciliegia e frutta tipica di Bisceglie il 1° maggio, con una settimana di anticipo rispetto agli ultimi anni. Quella del 2014, sarebbe stata una campagna eccezionale, se il maltempo degli ultimi 10 giorni non avesse distrutto al 50% la produzione di Bigarreau e la quasi totalità di Early Lory, entrambe varietà precoci in vendita sulla piazza di Bisceglie. Le buone temperature registrate durante l’inverno e l’inizio della primavera hanno comunque facilitato una partenza anticipata del mercato: le quantità sono invece ancora modestissime, causa le

altalenanti precipitazioni degli ultimi giorni. Il prezzo più basso battuto, è invece di 1,50 euro, per lotti di varietà “fuciletta” e per casse di ciliegie spaccate dalla pioggia. La speranza di Sergio Curci, Presidente della OP Arca Fruit, che ha parlato in rappresentanza del presidente del consorzio - assente all’asta per motivi personali – è che “gli enormi danni subiti dagli agricoltori, non si ripercuotano sui commercianti e che il mercato resti l’unica sede per le contrattazioni tra produttori e commercianti”. Nella prima giornata di vendite, sono state commercializzate appena 300 kg di ciliegie, pari a 14 casse. Il lotto più prestigioso, 6 casse di Bigarreau di prima categoria, è stato acquistato al prezzo di 6.60 euro al Kg (il prezzo più alto registrato nella giornata) ed è destinato al mercato estero.

Coldiretti: “devastanti” i danni del maltempo in Puglia

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ono devastanti” secondo la Coldiretti Puglia i danni causati ai ciliegi, vigneti, mandorleti, agrumeti e ortaggi dalle violente raffiche di vento e dalle grandinate che stanno colpendo il territorio. “In provincia di Bari la grandinata ha colpito duramente il comparto cerasicolo – denuncia il presidente della Coldiretti Puglia, Gianni Cantele – distruggendo il 40% della produzione di ciliegia Bigarreaux, la ciliegia più precoce. Particolarmente grave l’aspetto occupazionale: sono migliaia i nuclei familiari della provincia di Bari, cui la produzione delle ciliegie offre una consistente fonte di reddito”. ”Il fabbisogno di lavoro per ettaro di ciliegeto specializzato – aggiunge – e’ pari a circa 600 ore, l’85 percento delle quali assorbite nelle operazioni di raccolta. Pertanto, in poche ore e’ stato spazzato via il lavoro di tanti, negando agli imprenditori agricoli di recuperare l’investimento fatto”.

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Si registrano forti raffiche di vento e campi allagati anche in provincia di Taranto e Foggia, dove – secondo Coldiretti – risultano compromesse le infiorescenze di alberi di agrumi e vigneti e risultano colpiti asparageti e i broccoli. “I continui sbalzi termici – denuncia il direttore di Coldiretti Puglia, Angelo Corsetti – non giovano certamente al settore agricolo. Gli imprenditori si trovano ad affrontare fenomeni controversi, dove in poche ore si alternano eccezionali ondate di maltempo a caldo fuori stagione. Ormai e’ statisticamente provata una anticipazione della maturazione di circa 20 giorni, azzerata in un momento a causa di una improvvisa grandinata o di un calo repentino delle temperature”. D’altro canto il clima primaverile, ”ormai una costante dell’inverno pugliese, determina la maturazione precoce dei prodotti agricoli e la conseguente caduta libera dei prezzi in campagna. Mandorli e peschi in fiore a febbraio. Mimose

già pronte a gennaio. Maturazione contemporanea degli ortaggi. Il caldo anomalo – conclude Coldiretti – rischia ormai ogni anno di far precipitare l’andamento del settore orticolo pugliese, in seria difficoltà per le temperature primaverili”. www.foglie.tv


Le prospettive sono però positive

Ciliegie: di Marostica primo raccolto ko

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a pioggia ha colpito ancora una volta le ciliegie Igp di Marostica, in provincia di Vicenza; ne ha spaccato parecchie compromettendo in parte il primo raccolto, che pure si era annunciato generoso. C’era stata una bellissima fioritura e la crescita prometteva bene. Poi giorni e giorni di pioggia che hanno provocato il classico spacco della ciliegia. “Si spera a questo punto - commenta Federico Corradin, cerasicoltore di Opo Veneto, organizzazione di produttori ortofrutticoli con sede centrale a Zero Branco (Treviso) - in un deciso miglioramento delle condizioni del tempo e quindi di un recupero con le medio tardive e le tardive, che stanno maturando bene”. Per ciliegie di Marostica, prime in Italia ad ottenere la Igp, indicazione geografica protetta, le prospettive sono positive e legate in particolare alla

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qualità del territorio, molto attento alla sostenibilità e alla biodiversità. In aziende cerasicole socie di OPO Veneto si sta sviluppando il progetto regionale “Biodiversamente Veneto”, che ha per obiettivo legare le attività agricole alla identità e alla qualità dell’ambiente, alla valorizzazione dei prodotti, alle tipicità paesaggistiche. In sostanza, identità e tipicità del prodotto si relazionano strettamente con la identità e tipicità del territorio. In prospettiva, considerando la crescente sensibilità dei consumatori per gli aspetti ambientali e per la sicurezza alimentare, saranno proprio l’origine certificata del prodotto e la salubrità garantita del territorio a esaltare la qualità della ciliegia di Marostica, a fare la differenza e a renderla quindi appetibile e ben quotata. E’ una novità che interessa la ciliegia di Marostica, come altri prodotti a marchio Igp e

Dop, o prodotti tradizionali che caratterizzano specifiche aree del Veneto. La produzione di ciliegie nell’area di Marostica si sta avvicinando ai 10 mila quintali, una potenzialità comunque condizionata dal tempo, che nelle ultime stagioni ha penalizzato la quantità e di conseguenza anche la qualità. Oltre 400 i coltivatori. La produzione Igp è attorno ai 1.500 quintali.

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Soddisfatto Agrinsieme: “Risultato di grande importanza”

Sistri: esonerate le imprese agricole con meno di dieci dipendenti

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stato emanato il primo decreto attuativo delle disposizioni sul Sistri, introdotte dal Dl 101/2013, convertito nella Legge 125/13; Agrinsieme (il coordinamento tra Cia, Confagricoltura e Alleanza delle Cooperative) esprime soddisfazione per le decisioni assunte dal ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, sulla semplificazione degli adempimenti, tenendo conto delle peculiarità del settore agricolo. “È un risultato di grande importanza - ha commentato Agrinsieme - che mette in evidenza l’attenzione del ministro, il cui lavoro ha consentito il raggiungimento di questo risultato”. “L’aver escluso dal Sistri i produttori di rifiuti pericolosi derivanti da attività agricole e agroindustriali con meno

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di dieci dipendenti e (indipendentemente dal numero dei dipendenti) gli enti e le imprese di cui all’art. 2135 del Codice civile che conferiscono i propri rifiuti nell’ambito dei circuiti organizzati di raccolta, è un segnale – ha osservato Agrinsieme - fortemente positivo. Si permette così - ha concluso il coordinamento - di proseguire, da una parte nel percorso di semplificazione nella gestione dei rifiuti e, dall’altra, di valorizzare i sistemi virtuosi esistenti, legati al concetto dei circuiti organizzati di raccolta. Il settore agricolo non si esime dalla tracciabilità dei rifiuti, ma ha necessità che la stessa sia adattata alle esigenze operative dell’attività”. Il presidente della Confederazione agromeccanici e agricoltori italiani, Leonardo Bolis, ha inviato una lettera al ministero dell’Ambiente, affinché le

imprese di meccanizzazione agricola siano equiparate a quelle agricole sottolineando la necessità di “Estendere la semplificazione del sistema di tracciabilità dei rifiuti Sistri, applicata alle imprese agricole, anche a quelle agromeccaniche”.

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Ministero della Salute - Comunicato stampa n. 58

Made in Italy: via il segreto su Aziende che usano ingredienti stranieri

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aranno finalmente resi pubblici i flussi commerciali delle materie prime provenienti dall’estero per la produzione alimentare, dopo le proteste degli agricoltori sul Brennero e le molteplici iniziative di mobilitazione messe in campo da Coldiretti al fine di contrastare le aggressioni al Made in Italy conseguenti alla lavorazione nel nostro Paese di prodotti alimentari oggetto di importazione o di scambio intracomunitario e la successiva messa in commercio come prodotti autenticamente italiani. Lo ha annunciato il Ministro della Salute, On. Beatrice Lorenzin che ha accolto la richiesta presentata dal presidente di Coldiretti, Roberto Moncalvo di togliere il “segreto di Stato” sui dati inerenti agli scambi per sostenere la ripresa economica in una situazione in cui contiene materie prime straniere circa un terzo (33 per cento) della produzione complessiva dei prodotti agroalimentari venduti in Italia ed esportati con il marchio Made in Italy, all’insaputa dei consumatori ed a danno delle aziende agricole. Finora, infatti, una complessa normativa doganale ha impedito l’accessibilità dei dati senza significative ragioni legate alla tutela della riservatezza – come testimoniato dallo scandalo della carne di cavallo - provocando gravi turbative sul mercato ed ansia e preoccupazione dei consumatori, a fronte all’impossibilità di fare trasparenza sulla provenienza degli alimenti. Una mancanza di trasparenza che ha favorito anche il verificarsi di inganni a danno di prodotti simbolo del Made in Italy, con il concentrato di pomodoro proveniente dalla Cina, l’olio di oliva proveniente dalla Spagna o i prosciutti provenienti dalla Germania “spacciati” per Made in Italy. A tal fine, il Ministro della salute ha disposto l’immediata costituzione di un comitato presso il Ministero della

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Salute composto da esperti della materia, incaricato di definire, in tempi brevi, le modalità attraverso cui saranno rese disponibili le informazioni relative alla provenienza dei prodotti agro-alimentari a soggetti che dimostrino un legittimo interesse all’utilizzo di tali dati. L’eliminazione del “segreto di Stato”, prosegue il presidente Moncalvo sulle informazioni che attengono alla salu-

te ed alla sicurezza di tutti i cittadini realizza, dunque, una condizione di piena legalità diretta a consentire lo sviluppo di filiere agricole tutte italiane che sono ostacolate dalla concorrenza sleale di imprese straniere e, soprattutto, nazionali, che attraverso marchi, segni distintivi e pubblicità, si appropriano illegittimamente dell’identità italiana dei prodotti agro alimentari.

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urismo Rurale

Giornalisti e blogger alla scoperta dei territori dei GAL riuniti nel progetto LAPIS

Cinque giorni tra le bellezze e i sapori rurali

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l volto del ceramista e del produttore del capocollo d’eccellenza, le mani del panettiere e del maestro cestaio: questi i soggetti delle ‘cartoline’ che i protagonisti del press trip “Le mani e i volti della Puglia di mezzo” hanno portato via dopo aver trascorso quasi 5 giorni alla scoperta di tutto ciò che la regione può offrire al mercato turistico, al di là del solito binomio mare e sole. Grazie ai Gal (Gruppi di azione locale) Terre di Murgia, Sud Est Barese, Trulli e Barsento, Valle d’Itria, dieci giornalisti e blogger italiani e stranieri hanno avuto la possibilità di conoscere la ricchezza delle tradizioni dell’entroterra che abbraccia 18 Comuni tra le province di Bari, Brindisi e Taranto. Tra una degustazione di ‘treccia’ e un sorso di ottimo vino di origine controllata, hanno visitato le botteghe di alcuni dei maestri artigiani coinvolti nel progetto LAPIS (Local Arts Promotion Integrated Strategy), promosso dai 4 Gal pugliesi, con capofila il Gal Polesine Delta Po. Il press trip, cominciato sabato 26 aprile da Federicus, la grande rievocazione federiciana organizzata ad Altamura che ha ospitato anche alcuni artigiani di LAPIS, è proseguito con un programma fittissimo di appuntamenti all’insegna del profumo del pane (prodotto nell’antichissimo forno a legna ‘Santa Caterina’) e delle focacce di ‘Biscò’, per poi approdare a Santeramo in Colle per una visita al laboratorio orafo ‘Di Gesù’ dove si creano gioielli ispirati alla Murgia. Il giorno seguente gli ospiti hanno fatto tappa a Conversano per passeggiare nell’area protetta dove sorge Torre Castiglione, sulle tracce di antiche storie e reperti archeologici e per ammirare il centro storico, in particolare, il castello Aragonese e le opere ospitate nella pinacoteca dedicata a Paolo Finoglio. Poi a Rutigliano sono entrati nella bottega di Giuseppe Antonio Samarelli, dove è semplice perdersi nei racconti sulla lavorazione della terracotta e sulle lunghe fasi per realizzare un fischietto o una terrina cotti in un forno del Seicento. Nelle contrade di Mola di Bari hanno

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visitato aziende agricole come Tenuta Pinto e costruzioni come Casina Morgese, che fa parte dell’ecomuseo de “Le Antiche Ville” costituito per tutelare, valorizzare e sviluppare un’ampia area pedecollinare, primo gradino murgiano a 130 metri sul livello del mare. Successivamente sono giunti all’ombra del castello Angioino, per fotografare e gustare il pesce appena pescato. I territori carsici del barese hanno poi regalato una visita nella singolare ‘Grotta del Trullo’ di Putignano, ricchissima di concrezioni, dal caratteristico colore rosso, nonostante le dimensioni ridotte. Tornato in superficie, il gruppo si è tuffato nel mondo del colore e della cartapesta dell’hangar dove Vito Mastrangelo e suo figlio Paolo preparano carri allegorici usando ancora la tecnica della carta a calco. La storia del carnevale locale, uno tra i più antichi d’Europa, è stata poi raccontata attraverso i pezzi e i pupazzi esposti nel museo tematico ospitato nella biblioteca comunale. Da qui è cominciato il tour nelle terre di Barsento, luogo dove pietra e natura custodiscono piccoli gioiellini come la chiesa di Santa Maria ed è possibile ritrovare masserie rurali come ‘Suite 801’ che, anche grazie al sostegno dei Gal, provano a intercettare il flusso turistico più attento alle bellezze rurali, magari da scoprire lentamente, in sella a una bicicletta. Nella terra delle mozzarelle,

inoltre, i giornalisti e i blogger hanno potuto assistere alla creazione delle tipiche treccine e delle gustose burratine ad opera di Tommaso Romanazzi dell’agriturismo ‘La Conea’. Dopo una visita nella zona meno turistica, ma più ricca di storia, della fotografatissima Alberobello, il press trip ha continuato il suo viaggio tra le antiche tecniche degli artigiani. A Locorotondo protagonista è stata la lentezza dell’intreccio dei cestini di vimini del 38enne Vittorio Lupoli, custode convinto di quest’arte nella sua ‘Bottega del tempo perso’ e del ricamo dei merletti della signora Nunziata Maria Spalluto che, nella sua ‘Bottega del tempo ritrovato’, espone i più moderni orecchini e gioielli in cotone accanto a pezzi antichi recuperati e riportati agli originari splendori. L’ultima giornata è stata dedicata al nobile cavallo murgese e al suo allevamento ospitato nei 733 ettari di Masseria Galeone, la struttura gestita dal Corpo Forestale dello Stato che permette, durante gli open day, di ammirare quegli animali, magari all’ombra di una delle tante querce locali, il fragno. Dopo una visita a Palazzo Ducale di Martina Franca, splendido esempio di Barocco locale, e al suo centro storico, gli ospiti hanno visitato la patria del capocollo, al salumificio Santoro, e goduto di una delle viste splendide della Valle d’Itria dalle terrazzine dinanzi il centro storico di Cisternino.

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Rutigliano

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groalimentare

Dalla cucina fai da te ai prodotti salutistici

Le novità dell’industria alimentare presentate a Cibus 2014

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resce la passione degli italiani per l’arte del cucinare in casa e, contemporaneamente, per i cibi biologici e salutistici: una domanda alla quale l’industria alimentare sta rispondendo con la creazione di nuovi prodotti. Non a caso sono state centinaia le novità presentate alla 17° edizione di Cibus, la fiera internazionale dell’alimentare made in Italy, svoltasi a Parma dal 5 all’8 maggio 2014. Dopo anni di stagnazione del mercato interno, compensata dall’exploit delle esportazioni, le oltre 2600 aziende italiane che hanno esposto a Cibus hanno accolto con entusiasmo la richiesta di nuovi prodotti, da presentare sia in Italia che all’estero. Prodotti che troveranno un’ulteriore vetrina, oltre quella di Cibus, nel padiglione “Federalimentare4EXPO2015” che Federalimentare e Fiere di Parma realizzeranno alla esposizione universale di Milano, ospitando 500 aziende alimentari italiane che racconteranno tradizioni, storie, produzioni e rapporto col territorio. Per dare una traccia delle tendenze di mercato, citiamo qualche novità: NUOVI PRODOTTI PER LA CUCINA IN CASA Per chi vuol mangiare bene, ma ha poco tempo per cucinare, ecco 7 piatti con ricette del noto chef Vissani, pronti in due minuti, e corredate di consigli per l’abbinamento del vino: una su tutte, la crespella toscana al cavolo nero con salsa alle banane e curry rosso (Gastronomia Toscana). Tanti i suggerimenti per chi si cimenta ai fornelli: dalla crema di aceto balsamico di Modena con salsa tabasco, da usare su carne e pesce (Fini) alle perle di aceto balsamico di Modena per la cucina (Mengazzoli); dai dadi da brodo declinati al pomodoro, peperoncino, spinaci, gamberetto (Fattoria Italia) al pesto genovese fresco con tartufo bianco (Tab GreenLine); dal pesto con broccoli, alla pugliese (Costaligure) alla salsa di pomodorini datterini, più dolce (Mutti). E per i gourmet una nuova confezione di cin-

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que bocconcini di culatello più pratica da servire (Terre Ducali), il culatello cotto da cosce suine del suino pesante padano (Ibis Cremonini) ed il preparato di tartufi specifico per il sushi (Urbani Tartufi). E poi ancora, arriva il parmigiano da spalmare sul cucinato o semplicemente sul pane (Parmareggio) e le sfoglie sottili di formaggio stagionato in vaschetta, da usare su pasta, carpacci e insalate (Nitti Ferrari). E per cucinare una pizza tradizionale a casa, ecco il Kit fai da te preparato dai Maestri piazzaioli che spiegano tutto, da come regolare il forno fino ad ogni singolo passaggio necessario per un buon risultato (Sapori Antichi). Novità per gli amanti della cucina anche tra i prodotti surgelati, come le fette di mozzarella già pronte (Alifood) ed il gorgonzola al tartufo (Selektia Italia). Nel dolciario vengono proposte le perle di caffè da usare sul gelato, ma anche in cucina (Taurocaf), e il kit per “sferificare” nel mondo del dessert: i liquidi vengono trasformati in sfere, attraverso prodotti naturali, la cui struttura, liquida all’interno, si presta alla preparazione di dessert e cocktail molecolari (Fabbri). E per un caffè diverso dall’espresso, arriva la macchinetta a capsule per fare il caffè americano (Segafredo Zanetti). NUOVI PRODOTTI SALUTISTICI

Dalle uova fresche bio, da galline alimentate con cereali a filiera controllata (Alce Nero) alla pasta di riso bio, da coltivazioni con metodi sostenibili, senza glutine e con basso contenuto di sodio (Riso Viazzo); dai savoiardi bio (Lanaittu) alle piadine bio (Natural Food); dalla mousse di mele bio (Ad Chini) al burro al tartufo bio (Calugi), fino alle salse per contorni o aperitivi che non utilizzano l’olio (Ponti). Al di là del biologico, cresce anche l’offerta di prodotti salutistici: dal burro senza lattosio (Dalla Torre) alla robiola e il caprino senza lattosio (Latteria Montello); dalla bresaola a basso contenuto di sodio (Venus Paganoni) ai grissini fatti con farina di farro e cereali (Grissin Bon); dal chinotto senza zucchero e a zero calorie (Neri) al ragù bolognese rivisitato in chiave naturale con soia e verdure e il pesto con Tofu (Biffi); dalla pasta preparata con acque oligominerali, direttamente trasferite dalla sorgente (Dal Verde) agli spaghetti “turanici” realizzati con un grano antico trattato biologicamente, con poco glutine (Mancini). Nel campo dei dolci ecco un preparato per fare marmellate a casa senza zucchero, a base di dolcificante Stevida (Novarese Zuccheri), e poi il gelato al sorbetto pieno di frutta (Valsoia) o il semifreddo congelato di crema al croccante gluten free (La Donatella). www.foglie.tv


Tra le bevande, viene proposto il succo di frutta con aggiunta di latte (Parmalat). Per la merendina dei bambini viene presentato un kit studiato dai nutrizionisti contenente uno snack di parmigiano, grissini e frullato (Parmareggio). Per gli appassionati di “super alimenti” con nutrienti essenziali concentrati: le barrette biologiche crude con frutta secca e noci; i cereali per la prima colazione a base di grano saraceno germogliato e frutta secca (Ambrosiae). NOVITà VARIE E naturalmente, al di là dei prodotti per la cucina fai da te e i prodotti sa-

lutistici, sono tante le novità in ogni comparto. Nel settore dei prodotti da forno, per esempio vedremo le focacce in monoporzione snack (Barilla) e nuove referenze di pan soffice, grissini, cracker e tarallini con grano duro tenero, kamut e saraceno (De Cecco). Nel comparto dell’olio, l’olio biologico in bag in box, la confezione con rubinetto che non si ossida da tempo utilizzata per il vino (Frantoio D’Orazio Picicco) e l’olio extra vergine in spray, che riduce gli sprechi (Limoni Sicilia), le vinaigrette all’aceto balsamico, arancia e lime, pomodori secchi

e cipolla e scalogno (Monini), fino alla linea cosmetica completa realizzata con l’olio, quindi crema per mani, per il corpo, la schiuma per doccia e via dicendo (Monini). Tra i formaggi le vaschette di formaggio fresco spalmabile (Strakì Sterilgarda) con crema di latte e quello con fermenti lattici vivi e calcio (Galbani). E ancora: le zuppe di verdura in bicchiere, dalla vellutata di carote al passato di verdure (Euroverde), le panelle prefritte surgelate, a cottura rapida (Cgm), la camomilla a infusione diretta in acqua minerale (Rocchetta).

WWW.FOGLIE.TV l’informazione sul mondo agricolo a portata di click

Contadini 2.0 l’innovazione in agricoltura

ITINERAMURGIA 2014 Terza tappa con Agricircus

Concorso dei vini Rosati Terza edizione

La nuova agricoltura pugliese si è data appuntamento ad Acquaviva delle Fonti nel palazzo de Mari, l’evento “Contadini 2.0”, un’occasione per parlare di innovazione in agricoltura. L’incontro, organizzato dall’amministrazione comunale di Acquaviva e dal Gal Sud Est Barese.

Continuano gli appuntamenti di Itineramurgia Spring Summer 2014 dedicati ai bambini e alle famiglie con il progetto Agricircus. Terza tappa l’incontro fra le arti circensi e gli ambienti rurali attraverso le attività ludiche. I percorsi di Agricircus si sono svolti presso il Giardino del Monastero sede del GAL Terre di Murgia

Al vaglio delle commissioni di valutazione i Rosati in gara per la terza edizione del Concorso enologico nazionale dei vini Rosati. 245 le cantine partecipanti da tutte le regioni d’Italia con 319 etichette. Il 31 maggio a Otranto convegno internazionale sui Rosati e premiazione dei vincitori.

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N°9 - 15 maggio 2014

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In occasione della 4° tappa, Giovinazzo – Bari

“Foglie” media partner del Giro d’Italia

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a tradizione, la cultura, la scoperta e la valorizzazione del territorio sono da sempre valori fondanti che il Giro d’Italia ha perseguito nel corso dei decenni. Una condivisione valoriale con alcuni dei presupposti con cui “Foglie” (ed il suo portale web televisivo “Foglie. Tv” in seguito) iniziò il proprio percorso che lo ha portato a divenire il più importante riferimento settoriale regionale e che, in occasione della 4° tappa del Giro, la Giovinazzo – Bari, ha visto incrociare la propria strada proprio con il più importante evento ciclistico nazionale facendone da media partner stampa locale. Dal podio firma della partenza (accompagnato dalla musica e l’animazione di Radio101 e da “Buongiorno Giro” di Marino Bartoletti per la Rai) alla volata finale di Bari (per la cronaca vinta dal francese Bouhanni) sino alla conferenza

N°7 - 15 aprile 2014

stampa finale dei principali corridori, lo staff di “Foglie” ha potuto seguire in presa diretta l’intera giornata. Ora con-

tinuiamo a pedalare insieme a Voi affezionati lettori ed inserzionisti per raggiungere nuovi traguardi.

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A Castellana Grotte per la programmazione 2014-2020

Seminario del Gal Terra dei Trulli e Barsento per informare e raccogliere idee

di Paola Dileo

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l Gal Terra dei Trulli e Barsento in vista della programmazione 2014-2020 dei Fondi strutturali d’investimento europei, ha avviato una serie di seminari tra i comuni partner per informare e raccogliere idee circa le strategie di sviluppo locale da attuare. Lo scorso 23 aprile è stata Castellana Grotte ad ospitare una delegazione del Gal, fra cui il presidente Stefano Genco e il direttore Matteo Antonicelli. A presiedere il tavolo tecnico il sindaco Francesco Tricase e l’ass. alle Attività Produttive Antonio Campanella. Presenti inoltre diversi rappresentanti dell’imprenditoria locale, delle Associazioni di Categoria, delle Organizzazioni Professionali. “Noi continuiamo a credere nelle potenzialità del territorio e nella civiltà della pietra – ha esordito il primo cittadino - . I muretti a secco, le casine, le masserie, i tratturi sono la nostra storia e tutti siamo chiamati al recupero e alla valorizzazione di questo patrimonio rurale unico e irripetibile”. A tal proposito è stata ventilata l’idea di un Gal unico della Valle d’Itria che s’identifichi in un’area più vasta, inglobando altri comuni, espressione pur sempre di realtà territoriali omogenee dal punto di vista paesaggistico, culturale e produttivo. “Il Gal – ha aggiunto Tricase – è un partner importante e insostituibile, ma riteniamo che un territorio con peculiarità specifiche non deve proporsi in modo frammentario”. Rilevante nella nuova fase preoperativa dei Gal sarà la programmazione dal basso, di qui l’invito dell’ass. Campanella alle Associazioni di Categoria a fungere da filtro tra l’Amministrazione Comunale e il settore produttivo locale: “noi ci attiveremo con il nostro personale e in particolare con il SUAP( Sportello Unico Attività Produttive) affinché i vari bandi e misure siano adeguatamente esplicitati e pubblicizzati. Ciascuno con il proprio apporto di

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idee e proposte, può orientare la pianificazione degli interventi. Il Gal sarà il nostro tramite con il Ministero e la Regione; occorre dare identità ai nostri prodotti per esempio con le DECO (Denominazioni Comunali)” per renderli più riconoscibili sui mercati. In particolare il Gal Terra dei Trulli e Barsento nella scorsa gestione è riuscito ad impegnare somme considerevoli:”il territorio ha beneficiato di 10.950.000 euro – ha precisato il presidente S. Genco - . Tutti i comuni ad eccezione di Turi perché commissariato, hanno usufruito dei fondi europei. A Castellana Grotte in particolare, sono sorti 5 agriturismi e una masseria didattica. Mentre 450.000 euro sono stati destinati al recupero della neviera di S. Nicola di Genna e della Casa Baronale (ex comune) per la creazione di un centro sociale terapeutico”. Le risorse comunitarie, si è lamentato, devono servire a creare reddito “in altre regioni come la Toscana le aziende agrituristiche sono 5000 circa, mentre in Puglia il numero di quelle strutturate, con licenza è 2500, di queste appena 350 sono attive. L’approccio a questi strumenti deve cambiare , nell’ottica di un uso responsabile di queste risorse – conclude Genco”. L’impatto del Gal Terra dei Trulli e Barsento sul territorio è stato

positivo: “i comuni hanno impegnato il 99,5 % dei fondi disponibili - ha ricordato il direttore Antonicelli – , in continuità con quanto realizzato ci accingiamo a definire il nuovo Piano di Azione Locale”. Il Regolamento UE ( n. 1303 del 17 dicembre 2013) prescrive un Accordo di Partenariato tra lo stato membro e le autorità regionali e locali, le altre autorità pubbliche, le parti sociali e d economiche, partner e soggetti che rappresentano la società civile e il territorio, al fine di garantire il principio della sussidiarietà e della proporzionalità, sfruttando la loro esperienza e competenza. L’Accordo di Partenariato deve essere presentato ai servizi della Commissione Europea entro sei mesi dalla data di entrata in vigore del Regolamento. I programmi invece, devono essere presentati ai medesimi entro tre mesi successivi alla presentazione dell’accordo. La Commissione Europea si riserva di approvare i programmi entro sei mesi dalla loro presentazione. “Gli Accordi di Partenariato – spiega Antonicelli – sono dei documenti in cui vengono evidenziati le attività da finanziare nei vari comparti produttivi. In questa fase di programmazione con i seminari di conoscenza previsti nei 7 comuni del Gal, si intendono raccogliere idee

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e proposte dal basso “. Come sempre l’obbiettivo è quello di dare un impulso positivo al territorio rurale, migliorandone i livelli socioeconomici, attraverso il finanziamento di progetti mirati, a favore di soggetti pubblici e privati, incentivando e consolidando le imprese agricole ma anche nuove attività artigianali, turistiche, sociali, di informazione e formazione. Tra le idee progettuali emerse a Castellana Grotte ha trovato consenso unanime quella della dott.ssa Laura Dell’Erba: “Il Gal potrebbe dotare le scuole, ai vari livelli, di distributori automatici per spuntini più sani, come frutta fresca a km 0, innescheremmo cicli virtuosi per l’economia agricola locale ed eviteremmo di far mangiare ai nostri figli cibo spazzatura, con effetti deteriori sulla salute. Penso per esempio alla Coca cola, da rimpiazzare con un vitaminico succo d’arancia, si abbandonano tanti frutti nelle nostre campagne, o ai salutari fichi secchi, una produzione quasi scomparsa, un tempo molto florida”.

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