FOGLIE n.14/2013

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Agricoltura • Agroalimentare • Turismo RURALE

N° 14 • 1 Agosto 2013

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mani DAL MADE IN ITALY

IL MEGLIO DELL’AGROALIMENTARE

ITALIANO “DIVENTA STRANIERO” AGRICOLTURA Malattie professionali: il check up gratuito agroalimentare

Più frutta uguale maggiori aspettative di vita In Italia il cibo meno contaminato del mondo



Editoriale 1 agostO 2013 - n. 14 - Anno 8

Quindicinale di Agricoltura Agroalimentare Turismo RURALE

Credito e Agricoltura: crollano i finanziamenti nel Mezzogiorno

D Iscritto all’Albo Cooperative a Mutualità Prevalente N.A182952 Editrice G.Ed.A. Giovani Editori Associati Soc. Coop. Via Alcide De Gasperi 11/13 - 70015 - Noci (BA) Direttore responsabile Vito Castellaneta Grafica e impaginazione

Hanno collaborato Donato Fanelli, Antonio Resta, Rocco Resta, Nicola Trisolini, Giuseppe Perrotta, Paola Dileo, Annalinda Laruccia, Filippo Colonna, Mariagrazia Cornacchia, Maria Fortino, Nicoletta Mirizzi, Gianni Colaianni, Rino Pavone Pubblicità Click On Studio Via Q. Sella, 40 - 70122 - Bari Tel. 080 9755146 www.clickonstudio.it

di Vito Castellaneta

opo un 2012 che ha visto sottrarre al settore primario finanziamenti bancari per un valore di oltre 600 milioni di euro, prosegue nel primo trimestre 2013 la stretta creditizia ai danni delle imprese agricole italiane: è quanto rileva l›Ismea sulla base dei dati raccolti dalla controllata Sgfa (società di gestione fondi per l›agroalimentare), dai quali si evince un’ulteriore contrazione del credito all’agricoltura del 4% nel primo quarto dell’anno, pari a circa 20 milioni di euro in meno sullo stesso periodo del 2012, determinata unicamente dalla dinamica negativa del Mezzogiorno d’Italia. Le aziende del Sud e delle Isole rileva l’istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare - hanno visto infatti crollare i finanziamenti bancari rispettivamente del 42% e del 30% nel trimestre in esame, mentre nel Centro e nel Nord la dinamica del credito si e’ rivelata positiva (rispettivamente del +15% e del +5%). In ragione di questa evoluzione le aziende del Nord intercettano oggi il 72% del cre-

dito complessivo, mentre il Sud e le Isole solo il 14%, nonostante il maggior numero di imprese agricole presenti sul territorio. Relativamente alle finalità dei finanziamenti calano i prestiti per la gestione corrente e per la ristrutturazione, mentre aumentano quelli destinati agli investimenti la cui quota supera l’80%. Si tratta di un segnale incoraggiante che dimostra la presenza di un nucleo di aziende virtuose capaci di guardare al futuro con ottimismo, nonostante le difficoltà legate alla restrizione del credito dell’ultimo quinquennio e alla situazione di incertezza che l’Italia sta vivendo. L’evoluzione complessivamente negativa del credito trova conferma anche dall’indagine qualitativa condotta a marzo dall’istituto su un panel di aziende agricole e agroindustriali: tra i motivi che scoraggiano le aziende a rivolgersi agli istituti bancari emerge, dalle dichiarazioni degli operatori interpellati, la richiesta di garanzie sempre più gravose, l’innalzamento dei tassi di interesse e l’allungamento dei tempi di istruttoria e procedurali.

Stampa Grafica 080 - Modugno (BA) Registrato al Registro Nazionale della Stampa Tribunale di Bari N. 61/06 del 15/11/2006 www.foglie.tv redazione@foglie.tv 347 9040264

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Oberon: Lo specialista della serri-coltura Oberon è il primo ed unico prodotto specifico per le colture orticole in serra che evidenzia un’elevata efficacia verso acari ed aleurodidi. Oberon contiene una nuova sostanza attiva: spiromesifen; appartenente ad un nuovo ed innovativo gruppo chimico, quello dei chetoenoli, Oberon è caratterizzato da un originale meccanismo d’azione che lo rendono lo strumento ideale per qualsiasi strategia anti resistenza. La sua azione si esplica principalmente per contatto e parzialmente per ingestione; inoltre è dotato anche di attività traslaminare che gli permette di raggiungere anche gli insetti nascosti nella pagina inferiore delle foglie. I risultati migliori si ottengono quando viene applicato alla prima comparsa dell’infestazione e assicurando una corretta ed uniforme bagnatura di tutta la vegetazione. Oberon mostra un’elevata selettività nei confronti degli impollinatori (bombi) e degli ausiliari (antocoridi, fitoseidi, miridi) utilizzati nella moderna difesa integrata in serra. Il suo profilo tecnico, residuale ed ecotossicologico rispondono alle severe richieste della filiera ed in particolare della Grande Distribuzione Organizzata. Vantaggi:

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Elevata e prolungata efficacia contemporanea contro acari ed aleurodidi Selettivo verso impollinatori e gli ausiliari Favorevole profilo residuale Intervallo di sicurezza contenuto Non richiede patentino SCHEDA PRODOTTO

Composizione: Formulazione: Classificazione: Campi d’impiego: Dose d’impiego: Tempi di carenza: Registrazione: Confezione:

Spiromesifen 240 g/l Sospensione concentrata Tossicologica: Xi Ambientale: N Fagiolino, Fragola, Melanzana, Peperone, Pomodoro, Zucchino, Cetriolo, Melone, Anguria e Zucca Acari 45-60 ml/hl Aleurodidi 60 ml/hl 3 giorni per tutte le colture N. 14136 del 24/02/2012 500 ml

www.bayercropscience.it


Sommario AGRICOLTURA

7 salute:

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In Italia il cibo meno contaminato camera dl fare: Ok ad emendamenti su agricoltura rapporto annuale inps Presentazione a Montecitorio anp- cia Situazione difficile nelle campagne malattie professionali Da Coldiretti check up gratuito coldiretti giovani Bari Serena Minunni nuova responsabile a monopoli Tavolo Verde con l’Ass. Nardoni ue.coop Riunione regionale in Puglia

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AGROALIMENTARE

7 mangiare frutta

19 flowermed:

Allunga la vita

L’agroalimentare in mani straniere

Sospiri e ciliegie tesori di Puglia

8 made in italy :

17 progetto loc pro ii

fiere

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salute

12 donazione sangue:

Un dono per chi dona

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Dalla Fiera del Levante a Euroflora 2016 fiorinsieme A Brescia in Piazza Duomo cibu market check: Alla conquista delle Americhe

eventi

29 mandorle e sapori a corte:

A Conversano la gastronomia di Puglia

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VIORMON PLUS BREVI NOTE SULL’IMPIEGO Il formulato Viormon Plus è una soluzione acquosa che contiene i seguenti principi attivi: – Una combinazione di sostanze ormonali appositamente studiata che ci consente di intervenire con lo stesso Formulato su molte colture e in vari stadi vegetativi. – Una miscela vitaminica inserita a supporto delle attività della miscela ormonica su menzionata. – Un’apporto di boro utile per le funzioni che tale microelemento esplica nel metabolismo cellulare in ogni fase vegetativa della pianta. La scelta di inserire una combinazione di sostanze ormonali non è casuale ma frutto di considerazioni di natura tecnica. Infatti è molto difficile anche per un professionista valutare i livelli dei fitormoni endogeni nelle varie piante nei diversi stadi fenologici e nelle diverse condizioni ambientali, per cui solo apportando una miscela di prodotti che appartengono a varie famiglie di ormoni si aumenta il livello di interazione fra i fitormoni esogeni apportati e quelli endogeni della pianta, limitando quindi la possibilità di errore, potendo intervenire in quasi tutto l’arco di vita delle piante con il medesimo formulato. E’ questa la prima differenza sostanziale fra l’applicazione fogliare di Viormon Plus e le applicazioni fogliari dei singoli ormoni. Un altro gruppo di prodotti contenuti nel Viormon Plus sono le vitamine: le vitamine sono sostanze naturalmente prodotte dalle piante, che agiscono a bassi dosaggi ed intervengono in tutte le relazioni e nei biochimismi vegetali.

A questo punto le altre variabili che l’operatore deve tener presente per una buona applicazione di Viormon Plus, sono le seguenti: – Sfruttare soprattutto le fasi fenologiche delle piante in cui abbiamo cicli metabolici che siano tendenzialmente già in movimento, ad esempio piante con Vegetazione giovane, in fioritura, o che siano ad inizio ingrossamento frutto ecc... – La disposizione di buone condizioni nutritive e ambiente climatico favorevole. In ogni caso anche in condizioni avverse come salinità, temperature sotto il livello ottimanle ecc.. , le piante reagiscono meglio a tali fattori negativi rispetto alla stessa coltura non trattata. – Uso di acque per i trattamenti tendenzialmente acide. Per le applicazioni sulle varie colture, relativi dosaggi e momenti applicativi conlsultare il depliant divulgativo.


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gricoltura

Ma è allarme per i prodotti low cost

Salute: in italia il cibo meno contaminato del mondo di Filippo Colonna

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’Italia conquista il primato in Europa e nel mondo della sicurezza alimentare con il minor numero di prodotti agroalimentari con residui chimici oltre il limite (0,4 per cento) che sono risultati peraltro inferiori di quasi quattro volte a quelli della media europea (1,5 per cento d’irregolarità) e addirittura di circa 20 volte a quelli extracomunitari (7,9 per cento d’irregolarità). E’ quanto emerge da un’analisi della Coldiretti sulla base dei dati sulla sicurezza dai campi alla tavola presentati dal Ministro della Salute Beatrice Lorenzin. Un risultato ottenuto dallo straordinario lavoro delle forze dell’ordine impegnate nei controlli in un momento in cui - sottolinea la Coldiretti - aumentano i rischi di contraffazione e frodi alimentari a causa della crisi che ha favorito l’acquisto di cibi low cost. Nel

primo trimestre del 2013 le vendite sono aumentate solo nei discount alimentari che hanno fatto segnare un incremento del 2 per cento mentre sono risultate in calo tutte le altre forme distributive fisse al dettaglio. Ma dietro i cibi low cost spesso si nascondono ricette modificate, l’uso di

ingredienti di minore qualità o metodi di produzione alternativi. Non è un caso che l’80 per cento degli allarmi alimentari è stato provocato da prodotti a basso costo provenienti da Paesi fuori dall’Unione Europea con la Cina, l’India e la Turchia sull’indesiderato podio.

5 porzioni di frutta al giorno in grado di aumentare l’aspettativa di vita di quasi tre anni

Mangiare tanta frutta allunga la vita

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na mela al giorno toglie il medico di torno, dicevano i nostri nonni. A quanto pare, invece, tutta la frutta aiuta a stare meglio; ma non solo: secondo recenti studi infatti allungherebbe persino la vita di circa tre anni. Certo, non dona l’immortalità ma possiamo accontentarci. A parlarci delle benefiche proprietà della frutta – ma anche della verdura – è stato un team di ricercatori del Karolinska Institutet di Stoccolma che ha preso seguito oltre settantamila volontari di entrambi i sessi, e per ben tredici anni. Tra le persone – aventi una fascia di età compresa fra i 45 e gli 83 anni – che hanno aderito allo studio, si sono dimostrate più longeve di circa tre anni quelle che consumavano ingenti quantità di frutta e verdura. Chi invece non ne consumava affatto moriva addirittura prima – mediamente di

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circa un anno e mezzo – rispetto a chi consumava quantitativi minimi di frutta. Ci sarebbe quindi da chiedersi qual è la dose giusta da consumare ogni giorno per star meglio e allungare la nostra vita. Ovviamente questa è una stima non facile da fare, considerando il fatto che ogni individuo potrebbe aver bisogno di dosaggi differenti a seconda dello stile di vita che conduce. In ogni caso è bene dire che nei tredici anni di follow-up dello studio in questione, ci sono stati più di 11mila decessi, tutti riguardanti persone che consumavano meno di cinque porzioni di frutta e verdura al giorno. è quindi evidente che almeno tali razioni dovrebbero essere consumate al fine di mantenere un buono stato di benessere fisico e mentale. è tuttavia probabile che nei momenti di maggior stress potrebbe esserci una richiesta maggiore da parte dell’organismo. Purtroppo, però, lo

studio sembra non fornici dati in merito, così come pare non offrire informazioni riguardanti l’eventuale differenza tra frutta biologica e non, maturata sulla pianta o meno. Dettagli che potrebbero emergere nei prossimi studi. Lo studio, guidato dal dottor Andrea Bellavia dell’Istituto di Medicina Ambientale (IMM), è stato recentemente pubblicato sull’American Journal of Clinical Nutrition.

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groalimentare

Fenomeno in continua e preoccupante espansione

Made in Italy: il meglio dell’agroalimentare in mani straniere di Vito Castellaneta

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i moltiplicano le operazioni di acquisizione dei gioielli del Made in Italy che trovano nella moda e nell’alimentare le loro espressioni migliori. E’ quanto afferma la Coldiretti nel sottolineare che la cessione dell’80 per cento dell’azienda Loro Piana al gruppo francese LVMH per 2 miliardi di euro è solo l’ultimo dei colpi messi a segno in Italia per effetto della crisi. Alla fine del mese di giugno 2013 la stessa multinazionale del lusso LVMH aveva acquisito una partecipazione di maggioranza nel capitale sociale della pasticceria Confetteria Cova proprietaria della società Cova Montenapoleone Srl, che gestisce la nota pasticceria milanese. La Lvmh di Bernard Arnault aveva già in portafoglio Bulgari ed è proprietario di Fendi, Emilio Pucci e Acqua di Parma mentre la sua rivale francese Ppr di Francois-Henry Pinault controlla Gucci, Bottega Veneta e Sergio Rossi. Il colpo più grosso nell’alimentare i francesi l’hanno messo a segno nel 2011 con la Lactalis che è stata, invece protagonista dell’operazione che ha portato la Parmalat a finire sotto controllo transalpino, dopo aver già acquisito in passato la Galbani, la Locatelli e l’Invernizzi. Se nella moda gli emiri del Qatar si sono assicurati lo scorso anno lo storico marchio Valentino, assieme alla licenza Missoni nel settore vitivinicolo quest’anno – continua la Coldiretti - un imprenditore cinese della farmaceutica di Hong Kong ha acquistato per la prima volta un’azienda vitivinicola agricola nel Chianti, terra simbolo della Toscana per la produzione di vino: l’azienda agricola Casanova - La Ripintura, a Greve in Chianti, nel cuore della Docg del Gallo Nero. Nel 2013 si è verificato il passaggio di mano del 25 per cento della proprietà del riso Scotti ceduto dalla famiglia pavese al colosso industriale spagnolo Ebro Foods. Nel 2012 la Princes Limited (Princes), una controllata dalla Giapponese Mitsubi-

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shi, aveva siglato un contratto con AR Industrie Alimentari SpA (ARIA), leader italiana nella produzione di pelati, per creare una nuova società denominata “Princes Industrie Alimentari SrL” (PIA), controllata al 51 per cento dalla Princes, mentre il marchio Star passa definitivamente in mano spagnola con il gruppo Agrolimen che ha aumentato la propria partecipazione in Gallina Blanca Star al 75 per cento. Nel 2011 la società Gancia, casa storica per la produzione di spumante, è divenuta di proprietà per il 70 per cento dell’oligarca Rustam Tariko, proprietario della banca e della vokda Russki Standard mentre il 49 per cento di Eridania Italia Spa operante nello zucchero è stato acquisito dalla francese Cristalalco Sas e la Fiorucci salumi è passata alla spagnola Campofrio Food Group, la quale ha ora in corso una ristrutturazione degli impianti di lavo-

razione a Pomezia che sta mettendo a rischio numerosi posti di lavoro. Nel 2010 il 27 per cento del gruppo lattiero caseario Ferrari Giovanni Industria Casearia S.p.A fondata nel 1823 che vende tra l’altro Parmigiano Reggiano e Grana Padano è stato acquisito dalla francese Bongrain Europe Sas e la Boschetti Alimentare Spa, che produce confetture dal 1981, è diventata di proprietà della francese Financière Lubersac che ne detiene il 95 per cento. L’anno precedente, nel 2009 è iniziata la cessione di quote della Del Verde industrie alimentari spa che è divenuta di proprietà della spagnola Molinos Delplata Sl, la quale fa parte del gruppo argentino Molinos Rio de la Plata. Nel 2008 la Bertolli era stata venduta all’Unilever per poi essere acquisita dal gruppo spagnolo SOS; inoltre è iniziata la cessione di Rigamonti salumificio spa, divenuta di propriewww.foglie.tv


tà dei brasiliani attraverso la società olandese Hitaholb International, mentre la Orzo Bimbo è stata acquisita dalla francese Nutrition&Santè S.A. del gruppo Novartis. Nel 2008 ceduta anche Italpizza, l’azienda modenese che produce pizza e snack surgelati, all’inglese Bakkavor acquisitions limited. Nel 2003 hanno cambiato bandiera anche la birra Peroni, passata all’azienda sudafricana SABMiller mentre negli anni Novanta era stata la San Pellegrino ad entrare nel gruppo Nestlè e la Stock ad essere venduta alla tedesca Eckes A.G per poi essere acquisita nel 2007 dagli americani della Oaktree Capital Management. La stessa Nestlè possedeva già dal 1993 il marchio Antica gelateria del Corso e addirittura dal 1988 la Buitoni e la Perugina. “I grandi gruppi multinazionali che fuggono dall’Italia della chimica e della meccanica investono invece nell’agroalimentare e nella moda perché, nonostante il crollo storico dei consumi

interni, si tratta di settori che fanno segnare ottimi risultati nelle esportazioni grazie all’immagine conquistata nel tempo” ha affermato il presidente della Coldiretti Sergio Marini. “Il passaggio di proprietà nell’alimentare - ha denunciato Marini - ha spesso significato svuotamento finanziario delle società acquisite, delocalizzazione della produzione, chiusura di stabilimenti e perdita di occupazione. Si è iniziato con l’importare materie prime dall’estero per produrre prodotti tricolori. Poi si è passati ad acquisire direttamente marchi storici e il prossimo passo è la chiusura degli stabilimenti italiani per trasferirli all’estero. Un processo di fronte al quale occorre accelerare nella costruzione di una filiera agricola tutta italiana che veda direttamente protagonisti gli agricoltori per garantire quel legame con il territorio che ha consentito ai grandi marchi di raggiungere traguardi prestigiosi”.

MARCHI DEL MADE IN ITALY ALIMENTARE ACQUISITI DAGLI STRANIERI 2013 CHIANTI CLASSICO (per la prima volta un imprenditore cinese ha acquistato una azienda agricola del Gallo nero) RISO SCOTTI (il 25% è stato acquisito dalla società alla multinazionale spagnola Ebro Foods) 2012 PELATI AR - ANTONINO RUSSO (nasce una nuova società denominata “Princes Industrie Alimentari SrL”, controllata al 51 per cento dalla Princes controllata dalla giapponese Mitsubishi) STAR passata al 75% nelle mani spagnole del Gruppo Agroalimen di Barcellona (Gallina Blanca) ESKIGEL (produce gelati in vaschetta per la grande distribuzione - Panorama, Pam, Carrefour, Auchan, Conad, Coop) (ceduta agli inglesi con azioni in pegno d un pool di banche). 2011 PARMALAT (acquisita dalla francese Lactalis) GANCIA (acquisita al 70% dall’oligarca russo Rustam Tariko) FIORUCCI – SALUMI (acquisita dalla spagnola Campofrio Food Holding S.L.) ERIDANIA ITALIA SPA (la società del-

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lo zucchero ha ceduto il 49% al gruppo francese Cristalalco Sas) 2010 BOSCHETTI ALIMENTARE (cessione alla francese Financière Lubersac che detiene il 95%) FERRARI GIOVANNI INDUSTRIA CASEARIA SPA (ceduto il 27% alla francese Bongrain Europe Sas) 2009 DELVERDE INDUSTRIE ALIMENTARI SPA (la società della pasta è divenuta di proprietà della spagnola Molinos Delplata Sl che fa parte del gruppo argentino Molinos Rio de la Plata) 2008 BERTOLLI (venduta a Unilever, poi acquisita dal gruppo spagnolo SOS) RIGAMONTI SALUMICIO SPA (divenuta di proprietà dei brasiliani attraverso la società olandese Hitaholb International) ORZO BIMBO (acquisita da Nutrition&Santè S.A. del gruppo Novartis) ITALPIZZA (ceduta all’inglese Bakkavor acquisitions limited) 2006 GALBANI (acquisita dalla francese Lactalis)

CARAPELLI (acquisita dal gruppo spagnolo SOS) SASSO (acquisita dal gruppo spagnolo SOS) FATTORIE SCALDASOLE (venduta a Heinz, poi acquisita dalla francese Andros) 2003 PERONI (acquisita dall’azienda sudafricana SABMiller) INVERNIZZI (acquisita dalla francese Lactalis, dopo che nel 1985 era passata alla Kraft) 1998 LOCATELLI (venduta a Nestlè, poi acquisita dalla francese Lactalis) SAN PELLEGRINO (acquisita dalla svizzera Nestlè) 1995 STOCK (venduta alla tedesca Eckes A.G., poi acquisita dagli americani della Oaktree Capital Management) 1993 ANTICA GELATERIA DEL CORSO (acquisita dalla svizzera Nestlè) 1988 BUITONI (acquisita dalla svizzera Nestlè) PERUGINA (acquisita dalla svizzera Nestlè)

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groalimentare

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L’importanza della sicurezza sul lavoro Da tempo ormai si sente sempre più parlare di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, di regole e di adempimenti da rispettare, di modelli organizzativi da implementare e di corsi di formazione da seguire. Tuttavia, spesso, la sicurezza sul lavoro diventa semplicemente oggetto di campagne di sensibilizzazione e di disdicevoli slogan da campagna elettorale. Nella maggior parte dei casi il tutto si limita a meri adempimenti burocratici e ad una ossequiosa forma di rispetto passivo della legge senza che nulla sia aggiunto o modificato all’ambiente in cui si vive e lavora e senza che nulla contribuisca a migliorare le condizioni del benessere lavorativo. A distanza di anni dalla prima riforma organica della normativa in materia di sicurezza sul lavoro (ndr. D.Lgs. 626/94) è forse giunto il momento di mettere fine a questa cattiva “abitudine” e di capire che fare sicurezza significa poter agire anche su leve aziendali che di riflesso influiscono sulla produttività e sulla redditività del lavoro. È giunto quindi il momento di voltare pagina. Per invertire finalmente la rotta, a nostro modesto avviso, bisogna ricominciare dalle persone che compongono i gruppi di lavoro ed necessario comprendere che l’organizzazione e il profitto non sono obiettivi inconciliabili con un sistema di gestione della sicurezza sul lavoro. Basterebbe guardare le cose da un punto di vista diverso per accorgersi che ogni imprenditore può trasmettere ad ognuno dei suoi collaboratori la consapevolezza che la qualità del lavoro dipende sovente dalle condizioni di sicurezza in cui opera e dal benessere organizzativo che ne deriva. La strada, specie nelle piccole realtà aziendali, è sicuramente impervia ma la giusta direzione può essere intrapresa cominciando da una buona formazione che miri innanzitutto ad un cambiamento culturale di mentalità, nei datori di

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lavoro prima e nei lavoratori poi. Con il “Testo Unico” sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro (D.Lgs. 81/08) il lavoratore è infatti posto al centro del sistema della sicurezza poiché lo stesso diventa parte attiva ed integrante. Per questo la consapevolezza del lavoratore rispetto al tema della sicurezza non può che derivare dalla sua costante e continua formazione. Il teorema che noi di “Aziende in Sicurezza” proponiamo, forse, ad oggi, risulta ancora avveniristico ma siamo consapevoli e convinti che da questo assunto non si possa più prescindere per il futuro. La sicurezza quindi non è uno schema ma è un brocardo di vita aziendale. È un insieme di principi di consapevolezza che passano innanzitutto attraverso il rispetto di regole cardine per uno stato di diritto. Queste poche righe non hanno alcun intento moralistico ma vogliono semplicemente essere la manifestazione di un contributo al sistema al fine di far comprendere che l’ambiente lavorativo deve e può migliorare. Per far ciò l’importante è puntare su persone disposte ad ascoltare e a crescere, al fine di costituire un gruppo di lavoro che inevitabilmente tenderà alla creazione di modello aziendale più efficiente e al tempo stesso più sicuro.

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L’importanza dell’uva da tavola per ritrovare benessere

Un dono per chi dona

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’estate è un periodo critico, spesso cruciale, sul fronte della raccolta del sangue. Alla presenza di persone affette da talassemia, patologia che necessita di terapia trasfusionale, si aggiungono numerose le situazioni di emergenza che dal punto di vista sanitario necessitano di interventi tempestivi e di trasfusioni. Così, mercoledì 17 luglio, presso la Banca del sangue dell’Ospedale Di Venere, a Carbonara Di Bari, in occasione della “Giornata della donazione del sangue” sono stati chiamati a raccolta non solo numerosi cittadini, ma anche autorità civili, militari ed esponenti del mondo dello spettacolo e della cultura.Quest’anno l’evento è stato accompagnato da una simpatica iniziativa: ad ogni donatore, dopo la trasfusione, è stato consegnato un grappolo di uva da tavola, un vero concentrato di sostanze preziose che regalano benessere. L’uva, infatti, è molto ricca di zuccheri direttamente assimilabili (glucosio, levulosio, mannosio); contiene inoltre acidi organici, sali minerali (potassio, ferro, fosforo, calcio, manganese, magnesio, iodio, silicio, cloro, arsenico), vitamine A, del gruppo B e C, tannini (nella buccia), polifenoli. L’iniziativa, promossa dal consigliere Filippo Melchiorre, ha visto la collaborazione con società ortofrutticola OP

di Annalinda Laruccia

Arca Fruit che ha fornito il frutto dalle molteplici proprietà salutari. Il Dott. Pesce, direttore dell’Unita Operativa Trasfusionale, ha parlato della donazione, come atto di civiltà volontario, anonimo e gratuito. Il donatore fa del bene agli altri e a se stesso ricavandone importanti vantaggi. Il primo e fondamentale è di natura morale: la soddisfazione per aver compiuto un atto di solidarietà umana e per aver contribuito ad alleviare una sofferenza, o addirittura a salvare una vita. Il dono del sangue è impagabile ma impagabile è anche la consapevolezza di aver posto un po’ di se stessi a disposizione di un malato, di un ferito, di un essere umano che ha bisogno di un grosso aiuto per proseguire la propria vita. In secondo luogo, si ha la possibilità di eseguire gratuitamente degli accertamenti diagnostici periodici in piena salute che altrimenti non verrebbero fatti; tale opportunità permette di effettuare una prevenzione specie per quello che attiene alcune abitudini di vita che sicuramente hanno influenza sulla salute più in generale, in particolar modo il controllo di glicemia, colesterolo, trigliceridi, transaminasi e quindi dell’alimentazione. All’evento era presente anche Mingo De Pasquale, la metà di una coppia satirica italiana nota per il suo ruolo di “inviato speciale”, nel programma

televisivo “Striscia la notizia”, testimonial della campagna per la sicurezza stradale nel Salento con lo slogan “Lo sballo più bello è poterlo raccontareStay happy, stay alive!”. Purtroppo, durante l’estate, aumentano gli incidenti stradali e si necessita di maggiori quantità di sangue, così da anni s’impegna nella promozione dell’importanza della donazione come dovere di ogni cittadino che possegga i requisiti per farlo. Guarda il video

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Si tratta del progetto Loc-Pro II

Sospiro e ciliegia, i tesori di Puglia diventano Internazionali

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ISCEGLIE - Sospiri e Ciliegie, due simboli della biscegliesità nel mondo. Ma, attenzione, non è un luogo comune: sono parte di un progetto transfrontaliero che mette insieme Italia e Grecia. Si tratta del progetto Loc-Pro II, finanziato dal Programma di Cooperazione Territoriale Grecia-Italia 2007-2013, che punta alla valorizzazione dei prodotti tipici locali. L’obiettivo del progetto LOC PRO II, di cui il Comune di Bisceglie è partner, è quello di utilizzare le risorse tradizionali del territorio per farne armi vincenti per affrontare la concorrenza interna ed internazionale nei settori dell’agro-industria e del turismo eno-gastronomico. Il progetto, passata la fase di stand-by dovuta alla concomitante tornata elettorale per le Amministrative 2013, con l’insediamento del Sindaco Francesco Spina, entra nella sua fase operativa più impegnativa attraverso due distinti passaggi. Il primo punta a realizzare un‘approfondita ricerca storica sulla tradizione del “Sospiro”, come base per la redazione di un vero e proprio “Disciplinare di produzione”, facendo del dolce tipico di Bisceglie un brand che identifichi la città: una sorta di segno distintivo che ne certifichi la realizzazione secondo metodi tradizionali che si tramandano da generazioni. L’operazione si base su uno studio, commissionato dal Comune di Bisceglie nell’ambito del progetto Loc

Pro II, per la ricerca degli elementi di tradizione utili a fornire la chiave di lettura sulle origini del famoso Sospiro biscegliese. Quest’operazione si avvarrà della collaborazione di tutti pasticcieri della città, dell’Associazione Pasticceri Biscegliesi, delle Associazioni culturali cittadine e del particolare contributo offerto dal Centro Studi Biscegliese. Con quest’operazione il “Sospiro biscegliese” smetterà di essere un semplice dolce puntando a diventare un elemento d’identificazione nel mondo della città e delle sue naturali vocazioni gastronomiche. Il secondo passaggio è quello che vede il Comune di Bisceglie impegnato in prima linea a valorizzare il suo “oro rosso”, la ciliegia. Anche in questo caso sono state affidate specifiche attività volte a valorizzare le caratteristiche peculiari di questo prodotto, differenziandolo dalle altre varietà in commercio. E’ stata commissionata un’indagine sui

dati storici relativi alla comparsa e diffusione della ciliegia sul territorio e sulle migliori tecniche di coltivazione al fine di raccogliere materiale utile alla redazione di un “Disciplinare di produzione ecosostenibile del ciliegio”. Ai lavori saranno interessati i tecnici locali, il Consorzio di Tutela e di Valorizzazione della Ciliegia di Bisceglie, le organizzazioni di categoria operanti sul territorio e il GAL Ponte Lama. Si punta alla produzione di una ciliegia di qualità, con tecniche colturali ecologicamente più sicure che minimizzano l’uso di prodotti chimici di sintesi aumentando la sicurezza per l’ambiente e per la salute umana.

Camera: DL fare, ok a emendamenti su agricoltura

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e Commissioni Affari Costituzionali e Bilancio della Camera stanno proseguendo l’esame degli emendamenti al decreto fare. Sono state approvate alcune modifiche concernenti l’art. 35 sulla sicurezza del lavoro, tra cui un emendamento a prima firma Mino Taricco (Pd), che demanda a un decreto interministeriale (lavoro, salute, politiche agricole) misure di semplificazione in questa materia per quel N°14 - 1 agostO 2013

di Nicola Trisolini

che attiene le imprese agricole. Sono stati inoltre approvati un articolo aggiuntivo, a prima firma Luca Sani (Pd), riguardante deroghe alle norme ambientali per gli impianti a inquinamento scarsamente significativo, tra cui essiccatoi, piccoli oleifici o piccole cantine; un articolo aggiuntivo a prima firma Mario Catania (Scpi) che fa slittare il termine di entrata in vigore del patentino per macchine agricole al 22 marzo 2015.

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Nel 2014 “Flowermed … Aspettando Euroflora” alla Fiera del Levante

Partirà da Bari il percorso verso Euroflora 2016

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lowermed … Aspettando Euroflora” è la nuova iniziativa dedicata alle produzioni florovivaistiche mediterranee, nata dalla collaborazione tra Fiera di Genova, organizzatrice dal 1966 delle più rinomate e frequentate floralies europee associate ad AIF – Association Internationale Floralies, e Fiera del Levante. La manifestazione, in programma a maggio 2014 alla Fiera del Levante, rappresenterà una porta di accesso preferenziale all’Expo 2015, dove Euroflora sarà presente con un padiglione dedicato alle eccellenze florovivaistiche italiane. I concorsi previsti – mutuati da Euroflora - premieranno le eccellenze di specie e d’insieme con una sezione speciale finalizzata a selezionare le migliori partecipazioni: in premio la presenza sponsorizzata all’Expo 2015. I contenuti di Flowermed sono stati presentati a Bari da Sara Armella e Antonio Bruzzone, rispettivamente presidente e amministratore delegato di Fiera di Genova Spa, da Lorenzo De Santis e Leonardo Volpicella, presidente f.f. e direttore generale della Fiera del Levante. Nel corso dell’incontro è stata annunciata anche l’intenzione di allargare la part-

di Mariagrazia Cornacchia

nership tra le due fiere per intraprendere un’azione congiunta tesa a favorire l’internazionalizzazione delle piccole e medie imprese, con particolare attenzione verso la Cina e i mercati di Shangai e Canton. La proposta, lanciata dalla Fiera di Genova e subito raccolta dalla Fiera del Levante, suggella una collaborazione che vedrà come primo atto Flowermed, specializzata che si articolerà su quattro settori. Grazie a un progetto architettonico che punta a valorizzare la diversità delle produzioni presenti e a suggerire ai visitatori un percorso di grande impatto scenografico, il nuovo padiglione della Fiera del Levante si trasformerà in un grande giardino mediterraneo di oltre diecimila metri quadrati accanto al quale troveranno spazio la “Galleria del fiore”, dedicata alle composizioni floreali, e il “Mercato verde” riservato alla vendita di piante e di accessori per il giardinaggio. “La Puglia è da sempre uno dei pivot di Euroflora e la collaborazione tra Fiera di Genova e Fiera del Levante – ha dichiarato Sara Armella – s’inserisce, a livello fieristico, nei proficui rapporti di collaborazione tra Regione Liguria e Regione Puglia e avvia un processo virtuoso che

consentirà a Euroflora di interpretare con continuità un ruolo significativo per la promozione e lo sviluppo commerciale del florovivaismo italiano”.“Flowermed – ha aggiunto Leo Volpicella, direttore generale dell’Ente barese - sarà un’ulteriore opportunità per le imprese che, solo in Puglia, raggiungono un fatturato di 185 milioni di euro di valore e un’incidenza sulla produzione nazionale pari all’11,4%. La rassegna, dunque, non sarà una semplice vetrina, ma costituirà un’occasione di confronto e aggiornamento, oltre che di cresciGuarda il video ta per il territorio”.

Torna Fiorinsieme, il giardino nella piazza del Duomo

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al 13 al 22 Settembre in Piazza Paolo VI, la Piazza del Duomo di Brescia torna Fiorinsieme, l’evento green ideato e progettato da Associazione Florovivaisti Bresciani in collaborazione con il Comune di Brescia che nel corso delle precedenti edizioni ha attirato migliaia di visitatori. Fiorinsieme è un grande spazio verde realizzato in una location insolita come Piazza Paolo VI, una delle piazze più belle d’Italia. L’edizione 2013 affronterà il tema della sostenibilità ambientale con alcune aree tematiche incentrate sull’utilizzo di essenze vegetali a bassa manutenzione e consumo idrico e

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soluzioni realizzative per un impatto minimo sull’ambiente. All’interno del giardino nei weekend del 14/15 e del 21/22 Settembre sono in programma corsi e incontri gratuiti per avvicinare i cittadini alle tematiche ambientali e al mondo del verde.

Fiorinsieme: dal 13 al 22 Settembre in Piazza Duomo a Brescia Mostre mercato: 14/15 e 21/22 Settembre Corsi e incontri nei week-end: da definire. Per informazioni: www.florovivaistibs.it info@florovivaistibs.it

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A Palazzo Montecitorio

Mastrapasqua presenta rapporto annuale inps

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l Presidente dell’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale Antonio Mastrapasqua ha presentato a Palazzo Montecitorio il rapporto annuale 2012 dell’inps. “In questi quattro anni di crisi lo stato ha erogato, tramite l’Inps, 80 miliardi di euro di sussidi” per cassa integrazione e disoccupazione, “che sono stati distribuiti a una platea di circa 3 milioni di lavoratori in media per ogni anno”, ha detto, tra le altre cose, il Presidente, sottolineando che quello odierno è stato “l’intervento più

di Antonio Resta

difficile del mandato alla presidenza dell’istituto”. “Dopo quattro anni di conto economico in nero, con quasi 25 miliardi di avanzo cumulati, quest’anno l’Inps torna al rosso”, con un disavanzo finanziario di “quasi 9 miliardi che nel bilancio Inps portano in dote i conti dell’ex Inpdap”, ente che, insieme all’Enpals, è stato integrato con l’istituto, ha aggiunto il Presidente, precisando che comunque “le pensioni sono e saranno sempre e regolarmente pagate”.

Rispetto a quanto descritto dall’Inps

anp - cia, nelle campagne situazione ancora più difficile

di Antonio Resta

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n occasione della presentazione del rapporto annuale dell’Inps, l’Associazione Nazionale Pensionati (Anp) della Cia-Confederazione Italiana Agricoltori sottolinea che

“se in Italia circa la metà dei pensionati è costretta a vivere con un reddito inferiore a mille euro al mese, nelle campagne la situazione e’ ancora più difficile” e “si registra la massima concentrazione di pensioni minime, inferiori alla soglia di 500 euro mensili”. “Attualmente sono sette su dieci i pensionati delle aree rurali a essere vicini alla soglia di povertà: un rapporto di gran lunga più allarmante di quello relativo alla popolazione italiana, che sfiora il 30%”, evidenzia l’Anp. “I pensionati - prosegue l’Anp - purtrop-

po, sopportano carichi molto rilevanti e talvolta insostenibili per il risanamento del paese. Tutto questo mentre si stenta ancora a prendere iniziative credibili per dare competitività alle imprese, a promuovere occupazione, a conferire capacità di spesa alle famiglie, agli anziani, ai meno abbienti. Una situazione alla quale occorre al più presto porre riparo al fine di evitare che tutto precipiti ancora di più nel dramma”, con “interventi mirati e soprattutto nuove politiche in campo sociale”, conclude l’associazione

Malattie professionali, epaca-Coldiretti fa il check up gratuito

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’Epaca, il patronato della Coldiretti, continua il suo impegno per far riconoscere, dall’Inail, a tutti i lavoratori, autonomi e dipendenti, colpiti da malattie derivanti dalla propria professione il giusto riconoscimento economico. La dimensione del fenomeno – denunciano gli Operatori del Patronato – è ad oggi sottostimata e molti cittadini non sono a conoscenza del proprio diritto! Pertanto non vengono segnalate

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all’Istituto che vigila sulla salute dei lavoratori tutta una serie di patologie che potrebbero portare ad un giusto risarcimento dell’Inail per le malattie di origine professionale. Per questo motivo l’Epaca della provincia di Taranto ha avviato un’indagine sulle malattie professionali su tutto il territorio invitando i lavoratori a recarsi presso gli Uffici Epaca per la compilazione di un questionario e l’eventuale richiesta di malattia professionale Inail. I lavoratori potranno rivolgersi an-

che presso gli uffici di zona, più vicini alla propria residenza, per fissare un appuntamento con un Operatore al fine di essere sottoposti a visita medica. L’EPACA per venire incontro alle esigenze dei propri assistiti ha organizzato, all’interno delle proprie strutture, un nuovo gruppo di medici e legali, che GRATUITAMENTE valuteranno, se il LAVORO SVOLTO PER ANNI, può aver creato danni alla persona tutelati dall’INAIL.

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Terza e quarta tappa del tour internazionale “Cibus Market Check”

Cibus Market Check alla conquista delle Americhe

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ontinua il tour globale di Cibus per portare i manager delle aziende alimentari italiane nei mercati ad alto potenziale. In questo caso le tappe sono state San Paolo a New York per studiare come il prodotto italiano è presentato nei supermercati del Brasile e degli Stati uniti e per incontrare all’interno dei punti di vendita i buyer e i category manager della grande distribuzione locale. Gli export manager d’imprese come Mutti SpA, Monini, Parmareggio, Casale SpA, Noberasco, Coppini Arte Olearia, Delicious Rizzoli, Saviola SpA, Fattorie Giacobazzi, Formec Biffi e altre ancora hanno visitato, in Brasile i supermercati di Wal Mart, Sam’s Club, Extra, Carrefour, Zaffari, Pao de Acucar, Emporio Santa Maria e a New York i punti vendita di Costco, Fairway, Pathmark, Stop & Shop, Trader’s Joe e Wholefoods. Nel corso dei due appuntamenti le aziende hanno potuto incontrare i buyer delle catene distributive per conoscere da vicino i mercati e gettare le basi per nuovi ac-

cordi commerciali. Brasile e Usa sono il terzo e quarto appuntamento del Cibus Market Check (organizzato da Fiere di Parma, Federalimentare/Confindustria, con la collaborazione della Regione Emilia Romagna) che si concluderà a novembre in Cina, in occasione del Food Hotel China, e fanno parte delle diverse iniziative preparatorie della grande fiera

“Cibus 2014” che si terrà a Parma dal 5 all’8 maggio 2014. Obiettivo delle varie tappe è quello di approfondire la conoscenza dei mercati locali e i trend attuali e prospettici di consumo per poter tradurre questi spunti in opportunità di business concreti. Le aziende italiane presenti hanno giudicato utile e positiva l’esperienza.

Venticinquenne imprenditrice agricola di Conversano

Serena Minunni alla guida di Coldiretti Giovani Impresa di Bari

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erena Minunni alla guida di Coldiretti Giovani Impresa di Bari per i prossimi 4 anni “Sono onorata – ha dichiarato la neo eletta Delegata, venticinquenne imprenditrice agricola di Conversano – che i giovani imprenditori agricoli della Coldiretti abbiamo riposto in me la loro fiducia. Il mio è un percorso di costruzione e innovazione quotidiano, fatto di mille esperienze legate alle enormi opportunità offerte dalla multifunzionalità in agricoltura, dalla didattica in campagna all’agriturismo, dalla tessitura della lana alla produzione di ortaggi, frutta e piante tintorie per la colorazione naturale degli abiti”. E’ proprio con la stilista di Capurso Ivana Pantaleo, ideatrice di linee di alta moda, che Serena Minunni sta collaborando per la fornitura

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di ortaggi e piante tintorie, utili alla colorazione degli abiti. “Dobbiamo saper cogliere le opportunità offerte dal cambiamento in atto – ha dichiarato il Segretario Nazionale di Coldiretti Giovani Impresa, Carmelo Troccoli - e intercettare i differenti passaggi della filiera con regole certe dettate dalla stessa agricoltura e con imprenditori capaci di adeguarsi alla richieste dei consumatori cambiando, talvolta, addirittura attività produttiva. Il processo di rigenerazione del settore agricolo che ha nei giovani imprenditori gli attori principali – ha concluso - va accompagnato da mirate azioni incentivanti che diano risalto alle professionalità esistenti e promuovano un nuovo modo di fare impresa”. “Il rinnovamento della Coldiretti di Bari – ha dichiarato il Delegato Confederale Pietro Salcuni

– inizia proprio dai giovani, perché il settore agroalimentare ha bisogno di fresche e grandi professionalità. Diventare imprenditore agricolo deve essere considerata, oggi, un’enorme opportunità, in cui si deve dimostrare quotidianamente il coraggio di ‘voler fare impresa’, ridisegnando il momento agricolo e contribuendo in maniera forte, efficace e trasparente per creare una ‘filiera agricola tutta italiana’ sempre più rispondenti alle esigenze dei cittadini-consumatori”.

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Crisi dell’agricoltura: incontro promosso da Tavolo Verde Puglia e Basilicata

L’Ass. Nardoni: “Ci sarete anche voi al tavolo regionale per il prossimo PSR”

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ONOPOLI - Indebitamento delle imprese agricole, ristrutturazioni dei debiti, nuovo PSR (Piano di Sviluppo Rurale): sono i temi cruciali affrontati nell’incontro-dibattito a Monopoli del 16 luglio. Ancora una volta è Tavolo Verde di Puglia e Basilicata a mantenere alta l’attenzione degli addetti ai lavori sui problemi “irrisolti” delle imprese agricole pugliesi e non solo. Per facilitare il dialogo tra operatori del settore e rappresentanti istituzionali si è allestito un tavolo presso i vivai dell’azienda Agricoltura Giovane, leader nella produzione di piantine orticole da trapianto. Sono intervenuti l’Ass. regionale all’Agricoltura Fabrizio Nardoni, l’ex parlamentare Paolo Rubino per Tavolo Verde Puglia e Basilicata e i delegati cittadini del movimento, Angelo Lamanna e Alberto Minoia. “Non è più tempo di promesse , ma è giunta l’ora di agire per un settore strategico della nostra economia- ha premesso Rubino -. Tutti i settori sono chiamati a fornire un aiuto per la ripresa del Paese, per poter servire però, l’agricoltura deve essere in buona salute”. Inevitabile il riferimento all’indebitamento delle aziende agricole pugliesi, preda delle banche, fra anatocismo e contratti capestro. “Sebbene – ha ricordato Rubino – la legge n. 3 del 2012 rappresenta già un buon risultato (sancisce la ristrutturazione dei debiti attraverso la rateizzazione o una proposta di accordo, purché i soggetti non siano interessati da procedura fallimentare) ”. Da dirimere l’annoso problema con l’INPS per i contributi agricoli non versati: “Quelli prescritti vanno cancellati; addirittura ci sono casi di cartelle del 1980 esigibili dallo SCAU – vecchio servizio di riscossione dei contributi agricoli unificati -. Per quelli non prescritti, noi di Tavolo Verde chiediamo al Governo una moratoria e non condono, come qualcuno pensa”. Già in pasN°14 - 1 agostO 2013

di Paola Dileo

sato, ha detto l’ex parlamentare, l’Ass. Dario Stefàno si è fatto promotore di una proposta di legge, condivisa dagli assessori delle altre regioni italiane. Attualmente è oggetto di discussione al Parlamento. Parallelamente e per il tramite dell’onorevole M5Stelle , Giuseppe L’Abbate, sono state avviate proficue relazioni con il presidente INPS, Antonio Mastropasqua e i vertici di Equitalia. Tra le altre richieste avanzate da Tavolo Verde all’Ass. Nardoni , vi è anche quella di poter partecipare come movimento ai tavoli istituzionali con le altre associazioni di categoria:” Per colmare quei deficit di rappresentanza che gli operatori continuano a lamentare, anche in vista del nuovo PSR Puglia” – ha concluso Rubino - . “La mia disponibilità è immediata – è stata la risposta di dell’Ass. Nardoni - . sull’indebitamento supportiamo le vostre proposte e in qualità di coordinatore degli assessori all’agricoltura, nella conferenza Stato- Regioni, conferisco a chi compete”. Eh, sul prossimo PSR anticipa: “Abbiamo predisposto la bozza, ripartiamo dopo le vacanze estive e sicuramente voi di Tavolo Verde sarete coinvolti. Ma sin d’ora vi comunico che nel PSR 2014- 2020 daremo priorità alle Organizzazioni di Produttori e quindi a quelle aziende che si associano nelle OP, perché possono meglio ammortizzare i costi di gestione. OP che vendono direttamente

il prodotto alla GDO (Grande Distribuzione Organizzata). Una soluzione già diffusa altrove, anche nel nostro Paese, è poi un dettato di Bruxelles, così facendo elimineremo diversi passaggi, a vantaggio della filiera di primo livello”. “Sempre e a condizione che gli amministratori di queste organizzazioni perseguano gli interessi di tutti e non di pochi – hanno replicato gli imprenditori presenti -. Non crediamo che le OP siano l’unica soluzione possibile. Occorre poi potenziare le misure di controllo per tutelare tutti”. Quanto al PSR non sono state risparmiate critiche: “Se la logica è quella dei GAL con tecnicismi assurdi , accessibili ai soliti noti, in particolare alle associazioni di categoria, le opportunità per noi lavoratori continueranno ad essere ben poche”. Non è mancata la pronta replica dell’assessore: “Ci sono GAL che anno lavorato bene, nell’interesse del settore e delle comunità rurali e, altri no. Ma è bene non generalizzare. Sicuramente sosterremo il primo livello della filiera”.

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UE.COOP: prima riunione operativa regionale in Puglia

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i è tenuta lo scorso 22 luglio presso il Circolo Unione del Petruzzelli, la prima riunione operativa regionale in Puglia per Ue Coop (Unione Europea delle Cooperative), riconosciuta e autorizzata dal Ministero dello Sviluppo Economico come Associazione nazionale di rappresentanza, assistenza e tutela del movimento cooperativo, nata per volontà di tante persone che credono nel ruolo della cooperazione e nei valori forti di solidarietà, sussidiarietà e sostenibilità. Un incontro con due finalità, quella di conoscersi e ascoltare in modo da confrontarsi sulle principali problematiche da affrontare nel corso di questa nuova iniziativa, mostrando la capacità di rivolgersi alla gente, alle comunità, di capire e aprirsi al mondo. Alla “verticalità” dei settori si sostituisce l’“orizzontalità” dei territori, - spiega il Presidente Marini - per un “Italia che fa l’I-

di Annalinda Laruccia

La sala del Circolo Unione durante l’incontro UE.COOP

talia”, dove crescita e qualità della vita, lavoro e giustizia sociale, dimensione globale e identità territoriale possano

convivere in una rinnovata stagione di democrazia e pluralismo.

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Mandorle e Sapori a Corte: a Conversano si incontra la gastronomia di Puglia

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i è inaugurato giovedì 25 luglio, a Conversano, l’evento “Mandorle e sapori a Corte”, una passeggiata tra gusti, arti, mestieri, suoni e passatempi nel contro storico della città d’arte. Ben 35 aziende provenienti da tutta la Puglia hanno mostrato le peculiarità e gli utilizzi di un frutto così prezioso come la mandorla, oggi sempre meno valorizzato. Quattro giorni alla scoperta delle sue qualità, non solo nel mondo della gastronomia ma anche in quello della cosmesi, fonte di ispirazione dell’arte e della poesia. Organizzato da Michele Fortunato, Antonio Campanella e Maria Mazzarelli, l’evento è stato inaugurato con un seminario sulla mandorla; tra i relatori il dott. Donato De Giorgio che ha curato per oltre 30 anni una collezione, unica al mondo, sul mandorlo. N°14 - 1 agostO 2013

di Annalinda Laruccia

Non sono mancati momenti di musica e cultura con i concerti live e la presenza dell’ospite letterario Luca Bianchini che ha presentato il suo romanzo “Io che amo solo te”.

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