FOGLIE n.01/2015

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Agricoltura • Agroalimentare • Turismo RURALE

N° 1 • 15 Gennaio 2015

2015 l’anno che SArà

2015 uguale Expo Operatività di Pac e Psr Confronto libero scambio Europa – Usa Trasformazione economia agricola in “AgroCommerciale”

agricoltura Legge Stabilità, i contenuti per agricoltura e pesca Accordo Coldiretti – Cattolica per 180 nuovi sportelli in tutta Italia

AGROALIMENTARE Puglia regina delle esportazioni


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ditoriale

L’anno che sarà 15 GENNAIO 2015 - n. 1 - Anno 10

Quindicinale di Agricoltura Agroalimentare Turismo RURALE

Iscritto all’Albo Cooperative a Mutualità Prevalente N.A182952 Editrice G.Ed.A. Giovani Editori Associati Soc. Coop. Via Alcide De Gasperi 11/13 - 70015 - Noci (BA) Direttore responsabile Vito Castellaneta Grafica e impaginazione

Hanno collaborato Donato Fanelli, Antonio Resta, Rocco Resta, Nicola Trisolini, Giuseppe Perrotta, Paola Dileo, Angelica Curci, Nica Ruospo, Pasquale Lorusso, Gianni Colaianni, Rino Pavone Maria Fortino Pubblicità Click On Studio Via Q. Sella, 40 - 70122 - Bari Tel. 080 9755146 www.clickonstudio.it

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el 2015 l’informazione sarà dominata dalla grande esposizione universale che avrà luogo a Milano EXPO 2015. Un appuntamento di notevole valore politico ed economico e un’occasione per l’Italia di mettere in mostra le proprie innumerevoli eccellenze. Informare quanto il nostro paese farà in questa occasione a tutti i livelli - da quello istituzionale a quello delle rappresentanze sociali a quello delle imprese singole e associate - è un compito tutt’altro che semplice. Noi di FOGLIE e FOGLIETV ci saremo: con la nostra semplicità ed il nostro stile che è il rispetto di noi stessi, della nostra fatica quotidiana e perciò è rispetto di tutti. Il 2015 non sarà soltanto Expo ma sarà anche l’anno in cui entrerà in vigore la nuova Pac; proseguirà il confronto politico sia nel parlamento a Bruxelles sia in quello italiano; la Commissione europea comincerà a rendere operativo il suo programma; entrerà nel vivo il confronto per il TTIP, il trattato di libero scambio tra Stati Uniti e Unione Europea. Le regioni dovranno rendere operativi i piani di sviluppo rurale, l’economia della pesca dovrà trovare una quadra. Soprattutto, però, continuerà la faticosa e non indolore trasformazione

Stampa Grafica 080 - Modugno (BA) Registrato al Registro Nazionale della Stampa Tribunale di Bari N. 61/06 del 15/11/2006 www.foglie.tv redazione@foglie.tv 347 9040264

dell’economia agricola ed agroalimentare verso quella che noi definiremmo “AgroCommerciale”. Intendiamo dare conto di tutto ciò con la consueta linearità, sobrietà e puntigliosità, valori di cui siamo proprio incapaci di fare a meno e che prima o poi tornano sempre a vantaggio di chi crede che il nostro bel paese possa farcela. Consapevoli di essere un piccolo TRATTORE tra giganti non intendiamo dar lezioni di informazione a nessuno, ma p e n siamo che il conoscere per deliberare, possa rimanere il nostro faro. Useremo ogni mezzo per far circolare le informazioni certi che ciascuno dei nostri SPONSOR ed INSERZIONISTI - ai quali va un grazie veramente sentito per averci ancora una volta confermato fiducia - saprà trovare qualcosa di proprio interesse. Come negli anni precedenti chiediamo a ciascuno di sostenerci non solo sul piano economico, che è essenziale, ma anche su quello dei suggerimenti e delle idee. Siamo infatti convinti che solo partendo dai bisogni e dalle necessità di conoscenza dei lettori si possa fare buon giornalismo. Nelll’augurare a tutti VOI un felice anno nuovo impegnamoci a diventare il cambiamento che vogliamo vedere.

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Seguite

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ommario

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AGRICOLTURA

8 Legge di Stabilità approvata

I contenuti per agricoltura e pesca

9 Accordo Coldiretti/Cattolica

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Per 180 nuovi sportelli Annata Agraria 2014 in Puglia Puglia regina d’Italia Il M5S chiede visione nazionale Disposizioni comunitarie sulla Pac

editoriale

5 l’anno che sarà

13 Smart city

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25 Carnevale di Viareggio 2015

24

La Puglia guarda al futuro UNCAI incontra Governo Ruolo e la valorizzazione dei contoterzisiti criminalità agroalimentare Il rapporto agromafie 2015

N°12 - 1 luglio 2014

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Il 201

eventi

Scatta e filma la magia Cia presentato il Calendario 2015 Presso il Museo Rodolfo Valentino

agroalimentare

12 XX edizione del Premio Biol

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Aperte le iscrizioni #SfilatinoZen Un ricettario pugliese con humor e stile

riceviamo e...

28 lettera dell’assessore

Franco Caputo della Provincia di Bari


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gricoltura

Legge di Stabilità approvata

Tutti i contenuti per agricoltura e pesca

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on 162 voti favorevoli, 37 contrari e nessun astenuto, il Senato ha approvato il maxiemendamento interamente sostitutivo del testo della legge di stabilita’, sul quale il governo aveva posto la questione di fiducia. Il testo della legge di stabilita’ risulta ora composto da un articolo unico suddiviso in 755 commi, piu’ tabelle e allegati. Per quanto riguarda le disposizioni concernenti il settore agricolo e della pesca, il maxiemendamento approvato contiene tutte le misure gia’ previste alla Camera, piu’ quelle approvate dalla commissione bilancio del Senato e quelle contenute negli emendamenti che erano stati presentati a Palazzo Madama dal Governo, con l’eccezione di alcune norme relative al rafforzamento ed all’ampliamento delle competenze dell’istituto di sviluppo agroalimentare Isa Spa. Tra i commi d’interesse per i settori agricoltura e pesca ci sono i seguenti: • comma 20 - deduzione del costo del lavoro dall’imponibile irap anche per produttori agricoli (con il comma 25, subordinato al via libera della commissione europea)

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• comma 21 - credito d’imposta per contri-

buenti irap senza dipendenti • comma 35 - credito d’imposta per attivita’ di ricerca e sviluppo • comma 47 - detrazioni anche per generatori di calore a biomasse • comma53-60milioniperfondoemergenze • comma 92 - 95 - credito d’imposta per casse previdenziali e fondi pensione • comma 108 - ammortizzatori sociali (2,2 miliardi per ciascuno degli anni 2015 e 16) • comma 109-bis - cig in deroga pesca (30 milioni per il 2015) • comma 119-120- sgravi contributivi in agricoltura per assunzioni a tempo indeterminato • comma 131 - 8 milioni per fondo indigenti • commi 201 - 202 - piano di internazionalizzazione e promozione made in italy, credito d’imposta pmi, piano valorizzazione produzione agricola • commi 208-211 - cessione crediti pac a ismea, inserimento dell’anagrafe aziende agricole tra gli obiettivi dell’agenda digitale, organismi consulenza • commi 213-216- fondo latte (8 milioni per il 2015 e 50 milioni per ciascuno degli

anni 2016 e 2017)

• commi 308-311 - patronati (taglio 35 mi-

lioni, revisione dei criteri per il riconoscimento) • comma 312 - riduzione fondo contrattazione di secondo livello (taglio ‘ridotto’ a 200 milioni) • comma 381 - 383 - fusione cra-inea (versione camera) • comma 384 - gasolio agricolo (riduzione del 15% nel 2014 e del 23% dal 2015 dei consumi medi standardizzati) • comma 385 - riduzione autorizzazione di spesa per ribassi d’asta piano irriguo • comma 386 - integrazione di filiera • commi 546-547 - expo • commi 620- 625 fondi pensione (testo camera) • commi 626-627 - rivalutazione terreni e partecipazioni (raddoppio aliquote) • comma 628 - lettera d quinquies) applicazione ‘reverse charge’ anche alla gdo alimentare • comma 692 - rinvio imu agricola • comma 698 - “sterilizzazione” della clausola di salvaguardia per evitare aumento accise Altre previsioni, come lo stanziamento per i mutui a tasso zero per i giovani agricoltori, sono contenute nelle tabelle.

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In tutta Italia

Accordo Coldiretti/Cattolica per 180 nuovi sportelli

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a più grande nuova rete di servizi assicurativi mai realizzata nelle campagne italiane con l’apertura di 180 nuovi sportelli, agenzie e subagenzie localizzati lungo tutta la Penisola. È quanto prevede l’accordo decennale firmato a Verona tra Cattolica Assicurazioni e Coldiretti per la distribuzione di prodotti assicurativi “danni” con il marchio Fata e di prodotti “vita e previdenza” con il marchio Cattolica. Un investimento che offre rilevanti opportunità di sviluppo a sostegno delle aree rurali dove in Italia vivono oltre dieci milioni di persone. Si tratta di una importante opportunità per gli imprenditori agricoli alla vigilia dell’entrata in vigore della riforma della politica agricola comune (Pac) che interviene nella gestione del rischio sia rispetto alle avversità atmosferiche e alle patologie vegetali e animali che sul fron-

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te della tutela del reddito delle imprese dalle ricorrenti crisi di mercato. «Si completa e si rafforza così la nostra rete di servizi alle imprese e alle persone che va dal credito alle assicurazioni dal fiscale alla previdenza, dalla consulenza tecnica ai rapporti con la Pubblica Amministrazione, con l’obiettivo di far diventare gli uffici della Coldiretti la casa della semplificazione e dell’efficienza» ha affermato il presidente della Coldiretti, Roberto Moncalvo. «È un investimento importante», ha dichiarato il presidente di Cattolica, Paolo Bedoni, «in un comparto strategico che esprime prodotti e professionalità di eccellenza per l’economia italiana. L’accordo con Coldiretti, in coerenza con l’acquisizione di Fata, consolida la leadership di Cattolica nel settore dando ancora più forza ad uno dei punti qualificanti del Piano d’impresa appena approvato».

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gricoltura

Annata Agraria 2014 in Puglia

Puglia regina d’Italia delle esportazioni

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l clima impazzito ha fatto calare del 7% la Produzione Lorda Vendibile in Puglia che si attesta nel 2014 su euro 2.846.721.533, a causa del brusco ridimensionamento delle quantità, ridotte quasi del 9% rispetto allo scorso anno. Ciò dimostra che, comunque, il settore agricolo e agroalimentare pugliese, pur risentendo degli effetti delle calamità naturali frequenti, si difende in valore, anche a dispetto del difficile quadro congiunturale nazionale e internazionale come dimostrato dal valore delle esportazioni cresciute di un ulteriore 11,3 per cento, dato che sarebbe lievitato se non ci fossero gli ormai noti fenomeni di imitazione e pirateria commerciale. Ottima performance delle imprese agricole che vendono direttamente al consumatore finale”. Così il Presidente della Coldiretti Puglia, Gianni Cantele, nella conferenza stampa di fine anno per fare il punto sull’andamento del settore agricolo pugliese. Numeri ragguardevoli per un settore che fino a pochi anni fa ha vissuto un processo di invecchiamento che pareva inarrestabile. Indiscussi i primati produttivi dell’agricoltura pugliese rispetto ai quantitativi nazionali: uva da tavola 68%, pomodoro 35%, ciliegie 30%, mandorle 35%, olive 35%, grano duro 21%, carciofo 31%, mandorle 30% e uva da vino 14%. La famiglia pugliese (2/3 componenti) spende in media ogni mese 410 euro per i consumi alimentari. Il capitolo di spesa più consistente riguarda carne (94 euro), ortaggi e frutta (72 euro), pane e farinacei (63 euro), latte, formaggi e uova (60 euro), oli e grassi (13,5 euro). “Il 2014 sarà tristemente ricordato per i nefasti effetti della Xylella Fastidiosa – ha ricordato il Direttore di Coldiretti Puglia, Angelo Corsetti – che ha colpito duramente l’olivicoltura salentina e il nubifragio sul Gargano, di cui sono incalcolabili i danni a carico delle aziende. Non meno grave l’emergenza ‘blue tongue’ per cui non state stanziate risorse per avviare la

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PaXXXXtro

Il Presidente Coldiretti Puglia Gianni Cantele

campagna vaccinale e indennizzare le aziende zootecniche danneggiate dalla malattia, con gravi perdite nel numero dei capi allevati. I tre prodotti centrali per l’economia agricola pugliese, olive, uva da tavola e uva da vino, hanno risentito di un calo pari ad oltre il 35% per colpa di attacchi di peronospora e mosca olearia. Ma è stato anche l’anno delle nostre battaglie tese a tutelare il patrimonio

del ‘made in Italy’ agroalimentare e a bloccare lo scippo di identità e di valore che il nostro territorio quotidianamente subisce ad opera dei famigerati agropirati nazionali ed internazionali e che trovano ragion d’essere nel valore delle principali filiere agroalimentari pugliesi, pari a 540.000.000 euro per la pasta e i prodotti da forno, 560.000.000 euro per quella olearia e 451.000.000 euro per la filiera vinicola e il pomodoro da industria di cui la sola provincia di Foggia è leader con 3.500 produttori che coltivano mediamente una superficie di 26 mila ettari, per una produzione di 22 milioni di quintali ed una P.L.V. (Produzione Lorda Vendibile) di quasi 190.000.000 euro. E il 2014 si è chiuso proprio con l’entrata in vigore il 13 dicembre del regolamento comunitario sulle informazioni alimentari ai consumatori che introduce l’obbligo di indicare informazioni nutrizionali fondamentali e di impatto sulla salute, impone l’evidenziazione della presenza di allergeni, prevede il divieto di indicazioni forvianti e una dimensione minima delle etichette per renderle più facilmente leggibili.”.

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Rafforzare il ruolo dello Stato nell’ambito dell’applicazione delle disposizioni comunitarie sulla Pac

Il M5S chiede di dare una visione nazionale all’agricoltura italiana

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refigurare scelte e politiche aventi una visione complessiva dell’agricoltura italiana”. È questo l’obiettivo dell’emendamento all’articolo 117 della Costituzione presentato dal Movimento 5 Stelle al disegno di legge di riforma costituzionale in discussione in questi giorni nell’aula di Montecitorio. “È fondamentale che l’agricoltura si sviluppi in maniera omogenea su tutto il territorio nazionale in base alle diverse peculiarità regionali ma in modo tale che nessuno resti indietro con i piani di sviluppo rurale e con i contributi garantiti dalla PAC alle regioni – dichiara il deputato pugliese Giuseppe L’Abbate, capogruppo M5S in Commissione Agricoltura e co-firmatario dell’emendamento –

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Giuseppe L’Abbate del Movimento 5 Stelle

È per questo che la nostra azione in

parlamento, sin dall’inizio, è volta a far sì che lo stato giochi un ruolo centrale nella realtà agricola, a cominciare da un piano di sviluppo rurale nazionale che affiancherà quello delle singole regioni. L’agricoltura, come molti altri settori in Italia, non può essere lasciata in mano agli assessori regionali che, purtroppo, tirano l›acqua al proprio mulino anziché pensare alla nazione come interezza, all›occupazione e alla strategia d›insieme del mondo agricolo nazionale che – conclude L’Abbate (M5S) – non riesce ad essere valorizzato nella maniera migliore anche a causa di questo frazionamento tra le diverse regioni. Un frazionamento di metodo che, inevitabilmente, porta ad uno sviluppo inefficace di quello che potrebbe essere, invece, il settore trainante della nostra economia”.

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groalimentare

Dal 18 al 20 marzo in Fiera del Levante il Concorso internazionale

Per la XX edizione il Premio Biol torna a Bari: aperte le iscrizioni

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ARI – Vent’anni all’insegna delle eccellenze olivicole biologiche, selezionate in tutto il mondo. Per celebrare la cifra tonda il Premio Biol, la manifestazione-concorso che pone a confronto in Puglia i migliori oli bio-extravergini dei vari continenti, dopo le edizioni andriesi torna a Bari. Il capoluogo la ospiterà infatti in Fiera del Levante dal 18 al 20 marzo. Anche quest’anno l’organizzazione tecnica del CiBi sta lavorando per un programma ricco di eventi culturali, gastronomici e tecnici, che affiancheranno il concorso internazionale. Il tutto, con l’obiettivo di valorizzare le differenze - e i diversi patrimoni culturali connessi - che caratterizzano il variegato mondo dell’olio extravergine d’oliva biologico. Intanto sono state aperte le iscrizioni: le aziende che producono, imbottigliano o commercializzano olio extravergine biologico possono iscriver-

si - e, cosa importante, far giungere i campioni - entro il 15 febbraio via web su www.premiobiol.it, o contattando il CiBi-Consorzio Italiano per il Biologico: info@premiobiol.it; tel. 080 5582512. Anche quest’anno la giuria (costituita da esperti provenienti dalle diverse regioni olivicole del mondo) assegnerà vari riconoscimenti: il “Premio

Biol”, rivolto al migliore olio extravergine biologico imbottigliato all’origine e pronto per la commercializzazione; il “BiolPack”, per il miglior packaging, ossia il confezionamento di prodotto con il migliore design e l’etichettatura più chiara, più vari riconoscimenti territoriali e tematici, tra cui il BiolKids, riservato ai giovani palati delle scuole elementari.

26° Forum di Medicina Vegetale Dedicato alla difesa fitosanitaria

”Frutta nelle Scuole” OP Arca Fruit di Bisceglie vincitrice

CiboAcculturarsi Serata a Villa Morisco

Il tradizionale appuntamento dedicato alla difesa fitosanitaria e gestione delle colture organizzato da Arptra in collaborazione con Europe Direct–Puglia e Crsfa “Basile Caramia”. Da consolidata prassi, molto validi gli interventi di approfondimento tecnico e lo spazio dedicato alle comunicazioni delle società agrochimiche.

L’organizzazione di produttori biscegliese Arca Fruit ha vinto una tra le gare più ambite dalle grandi dell’ortofrutta italiana: il bando comunitario “Frutta nelle scuole”. Le attività che l’Arca Fruit gestirà direttamente nel 2015, si svolgeranno in 560 plessi scolastici che appartengono al “lotto 7” di Puglia, Molise e Abruzzo.

Serata “CiboAcculturarsi” a Villa Morisco dedicata ad agrumi e legumi con il solito consolidato e fortunato canovaccio all’insegna di “cultura e coltura”.

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WWW.FOGLIE.TV L’informazione sul mondo agricolo e rurale a portata di click.

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gricoltura

Aumentano le imprese che puntano tutto sull’innovazione

Smart city, la Puglia guarda al futuro

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a Puglia guarda al futuro. Aumentano, infatti, le imprese che puntano tutto sull’innovazione per migliorare la qualità della vita dei cittadini. Nella nostra Regione si contano 13.359 aziende. E’ quanto emerge da un’indagine del Centro Studi di Confartigianato Imprese Puglia su dati UnioncamereInfocamere. Una Regione, una provincia, una città possono definirsi «smart city» quando gli investimenti effettuati in infrastrutture di comunicazione, tradizionali (trasporti) e moderne (Ict), assicurano uno sviluppo economico sostenibile e un’alta qualità della vita, nonché una gestione sapiente delle risorse naturali, attraverso l’impegno e l’azione partecipativa. «Da tempo la nostra organizzazione – commenta Francesco Sgherza,

N°22 - 15 DICemBRE 2014

presidente di Confartigianato Imprese Puglia – associa moltissime aziende innovative pugliesi e ne segue da vicino l’operato, supportandone la crescita e lo sviluppo. La crisi economica, il cui carattere strutturale è ormai acclarato, ha costretto gli imprenditori ad individuare nuovi spazi e nuove occasioni. Quello “smart” – precisa il presidente – è un ambito altamente appetibile e fortemente interdisciplinare, trasversale rispetto a tutti i settori produttivi ed in grado di innestarsi anche all’interno di comparti maturi, rivitalizzandoli. D’altro canto – chiosa Sgherza – in questo periodo storico solo la smart innovation e l’internazionalizzazione sono in grado di garantire alle imprese l’adeguata competitività e la salvaguardia di accettabili livelli di profitto». Per l’economista spagnolo Gildo Seisdedos Domínguez, il concetto di

«smart city» è basato sull’efficienza che, a sua volta, è basata sulla gestione manageriale, l’integrazione delle Ict e la partecipazione attiva dei cittadini. Le smart cities possono essere classificate secondo sei assi: economia intelligente, mobilità intelligente, ambiente intelligente, persone intelligenti, vita intelligente, governance intelligente. In Puglia le imprese sono così suddivise: 109 aziende sviluppano ‘economia intelligente’ (smart economy), 2.457 ‘mobilità intelligente’ (smart mobility), 4.678 ‘ambiente intelligente’ (smart environment), 36 nell’ambito delle ‘persone intelligenti’ (smart people), 6.079 a favore della ‘vita intelligente’ (smart living). Nessuna, però, si occupa ancora di ‘governance intelligente’ (smart governance).

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gricoltura

Per un progetto condiviso sul ruolo e la valorizzazione dei contoterzisiti agromeccanici e un loro ingresso nei Programmi di sviluppo rurale”

UNCAI incontra Governo e Commissioni Agricoltura di Camera e Senato

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racciate le linee guida per una piena valorizzazione dei contoterzisti in agricoltura all’interno della legislazione nazionale e per un loro ingresso nei PSR regionali in accordo con la legislazione europea che li qualifica prestatori di servizi. Protagonista del processo volto ad accelerare le proposte di legge depositate in Parlamento e inerenti l’attività Agromeccanica è UNCAI, l’Unione Nazionale Contoterzisti Agronomi e Industriali. Obiettivi di UNCAI, rendere più facile l’accesso ai finanziamenti comunitari destinati ai prestatori di servizi nel comparto primario e sostenere l’approvazione di una legge che definisca in modo univoco la professione degli agromeccanici, senza sovrapposizione alcuna con il mondo agricolo, qualificandone le attività. Piena convergenza su questo punto è stata raggiunta nel corso degli incontri istituzionali che il Presidente e il direttore di UNCAI, Aproniano Tassinari e Francesco Torrisi,hanno avuto nei giorni scorsi con gli uffici di Presidenza delle Commissioni Agricoltura e produzione agroalimentare di Senato e Camera e con il Governo. Piena concordanza di vedute e di strategia di azione è stata riscontrata con i parlamentari democratici Luca Sani, Presidente della Commissione Agricoltura alla Camera e Leana Pignedoli, vicepresidente della medesima Commissione al Senato, il deputato NCD-UDC Giuseppe Castiglione, Sottosegretario di Stato alle Politiche agricole, alimentari e forestali, e l’onorevole di Forza Italia Basilio Catanoso, membro della Commissione agricoltura e primo firmatario di uno dei disegni di legge presentati sulla qualificazione dell’attività dei contoterzisti agromeccanici. L’indicazione è quella di portare avanti le proposte di legge di qualificazione e pertanto la possibilità di arrivare ad un testo unico con-

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diviso. Gli incontri sono quindi serviti a dar vita a una piattaforma di scambio di idee e informazioni finalizzati a un progetto comune che possa così portare un adeguato spazio ai prestatori di servizi agricoli, quali sono i contoterzisti agromeccanici, nei Programmi di sviluppo rurale (PSR). Con circa 10.000 imprese professionali, un volume d’affari di oltre 3,7 miliardi di euro, oltre 10 milioni di ettari lavorati e 13.700.000 giornate di lavoro che producono occupazione per 40.000 addetti, il comparto dell’agromeccanica rappresenta,infatti,una risorsa strategica al servizio dell’agricoltura, affiancando e coadiuvando oltre un milione di aziende agricole. Da decenni protagonisti dell’evoluzione del comparto agricolo, gli agromeccanici forniscono macchine tecnologicamente avanzate e operatori professionali alle aziende agricole. Tuttaviai PSR ancora non includono, con misure ad hoc, i contoterzisti agromeccanici tra i prestatori di servizi agricoli beneficiari delle misure di sostegno rivolte alle attività non immediatamente agricole, come invece consente la legislazione europea.

“Tale mancanza – illustra il direttore di UNCAI Francesco Torrisi – non permette ai contoterzisti agromeccanici italiani di accedere in maniera uniforme sul territorio nazionaleai fondi comunitari per lo sviluppo rurale. Potessero accedervi, sarebbero comunque finanziamenti destinati ad attività non agricole quali la prestazione di servizi: attivitàche concorrono in maniera determinante anche alla tutela ambientale e allo sviluppo tecnologico in agricoltura, il tutto con una ricaduta positiva e diretta sulla produttività delle aziende agricole”. Il contoterzismo risulta essere, più che mai in questo periododi crisi economica, un elemento chiave per la competitività dell’agricoltura. Data la crisi, le imprese agromeccaniche sono,infatti,sempre più chiamate a sopperire alle carenze economiche e strutturali delle imprese agricoleoffrendo tecnologia, innovazione e sicurezza, fattori che stanno spingendo tutta la categoria del contoterzista agromeccanico a una sempre marcata specializzazione ed a un costante aggiornamento tecnico e professionale al sevizio di tutto il comparto. www.foglie.tv


Controllare il loglio resistente in oliveto: la soluzione Il controllo del Loglio è diventato difficile negli oliveti non lavorati a causa di cattive pratiche di diserbo che negli anni hanno favorito la diffusione di tipi di LOGLIO tolleranti o resistenti al glifosate. Dal 2011 Monsanto è attiva sul territorio pugliese con il progetto GiPP, Gestione Infestanti Piante Perenni, grazie al quale ha sviluppato un’esperienza diretta e profonda sul problema del loglio in oliveto, lavorando fianco a fianco

di olivicoltori e rivenditori. In questi tre anni sono state identificate e mappate le aree colpite, individuate le cause (formulati non affidabili, dosi e tempi non corretti, macchine irroratrici mal calibrate), testati tutti i possibili prodotti partner. Monsanto ha selezionato la migliore soluzione per un controllo efficace del loglio e una linea d’azione chiara secondo un calendario di interventi semplice da applicare.

INFESTAZIONE DA LOGLIO

INFESTAZIONE CONTROLLATA

Linea d’azione per il controllo del loglio resistente Per una corretta strategia di controllo Monsanto consiglia di effettuare sempre il trattamento con Roundup nella fase pre-raccolta ad ottobre-novembre per il controllo di tutte le infestanti già emerse. Si controlla così la generalità della popolazione infestante incluse le piante di loglio non resistenti al glifosa-

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te. Per il controllo del loglio resistente, esiste una limitata disponibilità di erbicidi registrati per l’applicazione in oliveto, efficaci su Loglio. Monsanto ha individuato il prodotto più adeguato per la strategia combinata con Roundup, che unisce efficacia e fattibilità per l’azienda agricola: Fluazzi. 15


Fluazzi sarà messo a disposizione in una formulazione e un confezionamento esclusivi per l’applicazione su loglio in accestimento.

Dove non sia stato possibile il trattamento in pre-raccolta il prodotto si applica in miscela con Roundup.

+ Caratteristiche di Fluazzi Fluazzi è una formulazione a base di Fluazifop-p-buthyl 125 g/lt (13.3%) che penetra entro poche ore nella pianta di loglio. I primi sintomi di devitalizzazione della malerba appaiono, in genere,

nell’ambito di una settimana. Il confezionamento di Fluazzi in taniche da 2 LT è stato appositamente studiato per rendere più semplice il corretto dosaggio sull’ettaro.

Dosaggi di Fluazzi INIZIO ACCESTIMENTO

ACCESTIMENTO AVANZATO

1.5 LITRI / ha

2 LITRI / ha


Buona pratica di diserbo Per ottenere un controllo ottimale e durevole delle infestazioni è sempre necessario condurre l’intervento di diserbo secondo le buone pratiche: • • • • • •

Rispettare dosi e tempi indicati Utilizzare attrezzature adeguate, come Roundup GO la barra da diserbo sviluppata appositamente da Monsanto http://roundup.it/gipp/home Utilizzare volumi d’acqua opportuni: non più di 300 litri/ettaro Non distribuire acque di lavaggio o frangitura Mantenere una corretta pulizia degli attrezzi utilizzati su altri campi per le lavorazioni Monitorare sempre il risultato del trattamento e seguire i consigli tecnici per evitare la disseminazione di eventuali piante di loglio non devitalizzate.

Per tutte le informazioni sul controllo efficace del Loglio e delle infestati dell’oliveto il Servizio Tecnico Monsanto è a disposizione tramite il sito www.roundup.it I prodotti a marchio Roundup® sono agrofarmaci a base di glifosate autorizzati dal Ministero della Salute, per relativa composizione e numero di registrazione si rinvia al sito internet www. roundup.it Fluazzi è un agrofarmaco a base di fluazifop-p-butile autorizzato dal Ministero della Salute con n° di registrazione 13733.

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Usare i prodotti fitosanitari con precauzione. Prima dell’uso leggere sempre l’etichetta e le informazioni sui prodotti. Nell’applicazione dei prodotti seguire attentamente le modalità e le avvertenze riportate in etichetta. Si richiama l’attenzione sulle frasi e simboli di pericolo riportati in etichetta.

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groalimentare

Vignette e gag a corredo dei nostri piatti tradizionali

#SfilatinoZen: un ricettario pugliese per vivere il gusto con humor e stile

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na veste umoristica con tanto di vignette e gag stravaganti per il neonato ricettario made in Puglia. Si tratta di #SfilatinoZen, una produzione dei tarantini Luigi Simonetti e Mara Venuto, animata dai fumetti del monopolitano Andrea Buongiorno. Il sodalizio, a dir poco geniale, è risultato perfetto per presentare alcuni piatti forti della tradizione gastronomica pugliese, come pettole, struffoli, taralli scaldati con glassa, focaccia con rape e salsiccia o nelle varianti con peperonata e la classica cipolle e olive. Ricette collaudate personalmente da Luigi Simonetti che oltre ad essere l’autore dei testi con Mara Venuto, è un appassionato di fumetti e anche panettiere di professione. Non a caso i racconti brevi che scandiscono #SfilatinoZen sono ispirati ad esperienze di vita reale e professionale, nello storico panificio Simonetti di Taranto. “Il primo episodio del ricettario - ricorda Andrea Buongiorno – trae spunto da una di queste situazioni paradossali, in particolare un litigio tra un ragazzo e una vecchietta scaturito per chi doveva essere servito prima”. A seguire le vicissitudini comiche ai fornelli di Mara e Luigi “lei che si rivela una cuoca non proprio esperta, fortunatamente in suo aiuto corre sempre lui, pronto a cacciarsi nei guai pur di rendere una mano all’amica”. Ogni episodio trae ispirazione da un prodotto culinario corredato di ricetta, esposta con chiarezza, semplicità, consigli utili e curiosità su dosaggi e alimenti. Il primo volume “Speciale Natale” (presentato a dicembre per la prima edizione di Taranto Comics) ha riscosso notevole successo accogliendo il piacere non solo dei simpatizzanti del fumetto, ma anche di semplici curiosi, in quanto la vena ironica associata alla buona cucina ha accontentato un po’ tutti i sensi di grandi e piccoli. Per il nostro vignettista, manco a dirlo, si è trattato

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di Paola Dileo

Mara Venuto, Andrea Buongiorno e Luigi Simonetti,

di un invito a nozze, perché già reduce di sfide affini come “Orecchiette e dintorni” (1999-2000) , un inserto settimanale del Barisera interamente dedicato alla cucina e ai prodotti pugliesi, oltre al kit didattico “Puglia che avventura” (2007) con Antonio Stornaiolo dove i prodotti della terra della nostra regione diventano delle simpatiche mascotte. Ma le avventu-

re di #SfilatinoZen non finiscono qui, con cadenza mensile saranno pubblicate on line sul blog di LaboFumetto (http://labofumetto.blogspot.it). In seguito , tutti gli episodi pubblicati in rete verranno raccolti in un unico volume cartaceo che sarà presentato il prossimo novembre in occasione della celebre rassegna internazionale del Lucca Comics and Games 2015.

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Utilizzo di substrati inorganici innovativi per la radicazione dell’olivo Dott. D. Prisa CRA-VIV Unità di ricerca per il vivaismo e la gestione de verde ambientale ed ornamentale Via dei Fiori 8, 51012 Pescia (PT) e-mail: domenico.prisa@entecra.it

Introduzione

L’olivo (Olea europaea L.), ha origini antichissime proviene dall’Asia Minore da dove si è diffuso nei millenni, soprattutto nel bacino del Mediterraneo, affermandosi prevalentemente nelle aree costiere e sub-costiere. In Italia l’olivo è stato diffuso da vari popoli mediterranei, inizialmente dai Fenici e dai Greci (Mataix e Barbancho, 2006). Dai Romani in poi la coltivazione è stata sempre più ampliata e potenziata, affermandosi ovunque le condizioni climatiche e pedologiche lo hanno permesso, malgrado vicende alterne che hanno visto periodi di auge e periodi di crisi.( Zohary and Spiegel-Roy, 1975). Attualmente si può dire che praticamente ogni regione italiana può vantare una propria olivicoltura, anche se la maggiore estensione si trova concentrata nelle aree del Centro-Sud e nelle Isole. Dal punto di vista climatico la pianta predilige clima mite invernale, caldo e relativamente asciutto in estate; sopporta bene temperature relativamente elevate (40/42 °C) se accompagnate da adeguata disponibilità idrica nel terreno. Soffre invece durante l’inverno e più ancora in primavera se la temperatura scende oltre i -5/-6 °C. (Breton et al., 2006 e Breton et al., 2009). La situazione olivicola italiana, vede la maggior parte degli impianti attualmente esistenti (2.500.000 ha in Italia) di tipo tradizionale, caratterizzati da consociazioni con altre colture e quindi con sesti molto larghi o comunque anche se specializzati anche a bassa intensità. Questi oliveti, in ambiente vocato, vanno considerati agronomicamente superati e solo se di età non superiore ai 40-50 anni, con piante sane, a sesto regolare e di varietà idonee, si può pensare a un loro mantenimento ricorrendo a potature appropriate di riforma e a pratiche agronomiche che consentano la loro reimpostazione su criteri simili agli impianti intensivi (Connor, 2005). Prima di eseguire un nuovo oliveto occorre avere chiara la destinazione che si vuole dare alle olive prodotte e una conoscenza della valutazione agronomica e del comportamento delle varietà coltivate nella zona. Come portinnesti possono essere utilizzati gli oleastri (da olivo selvatico) e gli olivastri

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(provenienti da cultivar rustiche e vigorose, oggi gli unici soggetti utilizzati). Questi ultimi, ottenuti da semi di piante coltivate, come tutti i franchi presentano un’ampia disomogeneità di sviluppo, maggiormente accentuata nell’olivo per il fatto che numerose varietà sono autosterili. (Hatzopoulos et al. 2002; Owen et al. 2005). Da ciò si desume che individuare una popolazione di semenzali in grado di essere uniformi e di controllare alcuni caratteri risulta alquanto difficile. Per questo normalmente si predilige effettuare il taleaggio di queste piante, per ottenere un numero cospicuo di individui che abbiano tutti le stesse caratteristiche quali-quantitative. Spesso però nei substrati normalmente utilizzati le talee di olivo non riescono a radicare o per alcune cvs la percentuale di talee che producono apparato radicale è alquanto bassa. Proprio per questo il CRA-VIV di Pescia (PT), in collaborazione con la ditta BAL.CO spa di Sassuolo, ha avviato delle sperimentazioni su talee di olivo messe a radicare in chabasite, per valutare l’effetto di questi materiali inorganici alternativi: 1) sulla percentuale di talee radicate; 2) per determinare l’effetto di questi materiali sulle piante in condizioni di stress abiotici (riduzione dei turnover irrigui in bancali non riscaldati). Perché utilizzare la chabasite e le zeolititi nella radicazione di queste piante? Perché la loro struttura è caratterizzata dalla presenza di ampie cavità, comunicanti fra i cristalli del minerale e l’esterno mediante canali di dimensioni molecolari. Allo stato naturale, le cavità e i canali sono occupati da cationi, elementi chimici con una carica elettrica positiva necessaria per bilanciare la carica negativa dell’impalcatura dei tetraedi che formano la struttura del minerale, e da molecole d’acqua attratte per polarità. Sia i cationi bilanciatori che le molecole d’acqua godono di notevole libertà di movimento e possono uscire, tramite i canali, dalla struttura del minerale. Le zeolititi, pertanto, presentano diverse caratteristiche interessanti per l’utilizzo in agricoltura, che vengono esposte qui di seguito: 1) Capacità di Scambio Cationico (CSC): all’interno della sua www.foglie.tv


struttura, la zeolitite possiede dei cationi mobili che possono essere rimossi e sostituiti con altri o scambiati. Inoltre, esiste una scala di “selettività” che indica la tendenza dello scambiatore a cedere cationi alla fase acquosa, sostituendoli con quelli per i quali è più affine. I cationi preferiti sono quelli di piccola carica e grande raggio, come il Potassio (K+), l’ammonio (NH4+), il Cesio (Cs2+), il Piombo (Pb3+), ecc; 2) Elevata capacità di assorbimento molecolare e idrofilia (disidratazione reversibile): l’acqua che si trova nei canali e nelle cavità della zeolitite può essere rimossa per riscaldamento, lasciando liberi i canali pronti per riassorbire per semplice raffreddamento l’umidità atmosferica. Questo processo può essere ripetuto all’infinito. La zeolitite è capace di assorbire il 25% del suo peso in acqua; 3) Elevata microporosità strutturale (setacciatura molecolare): la disposizione dei singoli microcristalli della zeolitite produce una sorta di filtro meccanico a maglie di dimensione variabile (micropori), della grandezza di alcuni millesimi di millimetro, che danno la possibilità alle molecole di dimensioni inferiori al diametro dei canali di entrare all’interno del minerale rimanendo intrappolate. Le molecole di dimensioni superiori al diametro dei canali riescono ad uscire da questo filtro; 4) Elevata affinità per l’acqua. Per

queste caratteristiche, la zeolitite è stata utilizzata in zootecnia per la riduzione dei cattivi odori, come dimostrato da sperimentazioni svolte in aziende suinicole del modenese, nell’ambito delle quali si è registrata una drastica riduzione dei cattivi odori emessi nelle aree adiacenti gli allevamenti ed un abbassamento del contenuto di NH4+ nei liquami, a fronte di una regolare e normale crescita degli animali(Bergero e Passaglia,1994; Passaglia e Marchi, 2001). In orticoltura, l’uso di zeoliti in pomodoro da mensa (Passaglia et al., 1997), sedano (Bazzocchi et al., 1996), zucchino e melone (Passaglia et al., 2005b), ortaggi e frutta (Passaglia e Poppi, 2005a,b) ha determinato un aumento della produzione totale di prodotto finito per ettaro di terreno. Inoltre, il loro utilizzo nelle acque di uso irriguo ha permesso una riduzione del contenuto di sodio, indice di acqua di bassa qualità (Passaglia et al., 2005c). In floricoltura, l’utilizzo di zeoliti ha determinato aumento dell’altezza, del numero totale di infiorescenze, di boccioli e di fiori e del calibro dei bulbi ed una maggiore precocità di fioritura in geranio (Passaglia et al., 1998; Passaglia et al., 2005a) e Lilium, Gerbera, Crisantemo, Liatris spicata, Tulipano, Cupressus sempervirens (Prisa et. al., 2008, 2009, 2010, 2011, 2012a,b).

Materiali e metodi Le sperimentazioni iniziate i primi giorni di Luglio 2014, sono state effettuate prezzo l’azienda Bindi Sirio di Pescia (PT) su piante di olivo, specie importante dal punto di vista ornamentale e produttivo. Le talee dopo essere state trattate con ormone radicante sono state poste sotto tunnel di polietilene, con turnover irrigui programmati elettronicamente. Le caratteristiche della chabasite utilizzata sono state Analisi mineralogica quali-quantitativa (% in peso con deviazioni standard tra parentesi) effettuata mediante diffrattogramma di polvere ai raggi X secondo la metodologia RIETVELD-RIR (Gualtieri, 2000): Chabasite 66.2 (1.0); phillipsite 2.4 (0.5); mica 5.6 (0.6); K-feldspato 10.3 (0.8); pirosseno 2.2 (0.5); vetro vulcanico 13.3 (1.5). Contenuto zeolitico totale (%): 68.6 (1.3), di cui 66.2 dovuto a chabasite e 2.4 da phillipsite. Capacità di scambio cationico (in meq/g con deN°1 - 15 gennaio 2015

viazione standard tra parentesi) determinata utilizzando la metodologia descritta in Gualtieri et al. (1999): 2.15 (0.15) di cui 1.42 dovuti a Ca, 0.04 a Mg, 0.05 a Na e 0.64 a K. Le cvs di olivo utilizzate sono state: Maurino, Frantoio, Moraiolo, Leccio, Pendolino, Leccino. Le Tesi sperimentali della prova sono state: Controllo: bancale in perlite 100% (non riscaldato) con trattamento ormonale delle talee 5-7” con IBA 2000 ppm (Fig.1); Trattato: bancale in perlite 70% + zeolitite (chabasite) 30% (non riscaldato) con trattamento ormonale delle talee 5-7” con IBA 2000 ppm (Fig.2). Sono state utilizzate 30 piante x 3 repliche per ogni tesi in un disegno sperimentale randomizzato. I rilievi effettuati a fine sperimentazione sulle piante, sono stati: percentuale di radicazione, numero, lunghezza e peso fresco delle radici.

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Risultati La sperimentazione ha evidenziato come la zeolitite (chabasite) possa migliorare la radicazione delle talee di olivo. Infatti come mostrato nella (Tab. 1), si nota come il trattamento con chabasite riesca ad incrementare la percentuale di talee radicate rispetto al controllo in perlite su tutte le specie testate. Considerando il fatto che il bancale non era riscaldato sembrerebbe un ottimo risultato. Anche per quanto riguarda il numero e il peso fresco delle radici (Tab. 2 e 4) c’è stato un incremento significativo nelle tesi in cui le talee sono state messe a radicare in zeolitite. Aspetto interessante si evidenzia per quanto riguarda la lunghezza delle radici (Tab.3), sembra infatti

che le talee messe a dimora in chabasite, abbiano un numero superiore di radici e un peso fresco maggiore, ma che la loro lunghezza sia significativamente inferiore (Fig. 3-4). Ciò è stato riscontrato anche in prove precedenti su Lilium, Crisantemo, Tulipano. Probabilmente le zeolititi, in particolare la chabasite, permettono un minore sviluppo in lunghezza delle radici, in quanto i singoli minerali fungono da zona di riserva per l’acqua e le sostanze nutritive, che vengono cedute lentamente alle piante. Di conseguenza gli apparati radicali non hanno necessità di svilupparsi in lunghezza per soddisfare le loro necessità idriche e nutritive.

Tabelle

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Figure

Conclusioni La chabasite e le zeolititi in generale possono avere diversi impieghi in agricoltura. Questi minerali possono svolgere diverse funzioni per ottimizzare la crescita delle piante (trattengono l’acqua e i minerali e li rilasciano lentamente) e sono di facile utilizzo sia in pieno campo che per le coltivazioni in vaso I risultati della sperimentazione hanno messo in luce una maggiore percentuale di radicazione delle talee poste in chabasite, rispetto a quelle in perlite, con un livello di microrrizzazione significativamente incrementato. Si nota inoltre, la minore lunghezza delle radici cresciute in chabasite rispetto al controllo, questo effetto è stato probabilmente dovuto al miglioramento della ritenzione idrica e della disponibilità di sostanze nutritive nelle zone in cui erano presenti le zeolititi, che ha stimolato lo sviluppo di micro-radici. I risultati sembrano assumere maggiore rilievo in quanto i bancali di radicazione, non sono stati riscaldati e i turnover irrigui sono stati ridotti, ciò nonostante in chabasite si è ottenuta una buona N°1 - 15 gennaio 2015

percentuale di radicazione, aspetto probabilmente dovuto al fatto che questo minerale oltre a rilasciare l’acqua lentamente (la perlite infatti si asciuga velocemente), riesce a garantire una temperatura costante nel substrato di radicazione. Questi dati sottolineano alcuni degli effetti positivi che la chabasite, potrebbe apportare una volta impiegata nella radicazione di talee di piante di olivo e di specie ornamentali. Fattore determinante rappresenta in particolar modo, la purezza del minerale utilizzato (a breve una normativa, metterà in risalto proprio questo aspetto, determinando l’esclusione dal mercato di quelle zeolititi che non garantendo determinate caratteristiche chimicofisiche, possono poi provocare problemi nelle coltivazioni). Ulteriori sperimentazioni sono attualmente in corso, per determinare l’effetto della chabasite, sullo sviluppo radicale, sulla resistenza agli stress e sulla produttività di altre specie d’interesse ornamentale e frutticolo.

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A Coldiretti, Eurispes e Osservatorio su criminalità agroalimentare gricoltura

Il rapporto agromafie 2015

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OMA - Il terzo rapporto “Agromafie” sui crimini agroalimentari in Italia elaborato da Eurispes, Coldiretti e Osservatorio sulla criminalità nell’agricoltura e sul sistema agroalimentare è stato presentato a Roma nella sede della Coldiretti di Palazzo Rospigliosi da Roberto Moncalvo, Presidente Coldiretti, Gian Carlo Caselli, Presidente del Comitato Scientifico dell’Osservatorio, Gian Maria Fara, Presidente dell’Eurispes. L’agroalimentare rappresenta un terreno privilegiato di investimento della malavita in tempi di crisi come dimostrano le indagini più recenti che sono per la prima volta oggetto del Rapporto. Una inedita analisi sulla dimensione crescente del fenomeno e sulle sue evoluzioni più recenti e più pericolose come l’affidamento

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di capitali puliti a circuiti illegali, sulle nuove forme emergenti di criminalità, sugli interessi dei colletti bianchi, sulle infiltrazione malavitose dalle campagne alla ristorazione e sul business della sofisticazione e della contraffazione, tutti temi di speciale attenzione ed interesse alla luce del prossimo appuntamento dell’Expo. Uno speciale focus è stato dedicato ai rischi della rete dove sono in forte crescita gli acquisti di alimentari ma anche gli inganni, le sofisticazioni e “offerte indecenti” che sono state mostrate dal vivo nella prima “Collezione degli orrori alimentari on line”. La stesura del Rapporto è stata resa possibile anche grazie al contributo documentale proveniente dalle Forze dell’ordine, dalla Magistratura, dalle Istituzioni e dagli Enti che operano sul

territorio a salvaguardia del comparto agroalimentare che sono stati presenti all’appuntamento assieme con il Ministro della Giustizia, Andrea Orlando, il Ministro delle politiche, Agricole Maurizio Martina, il Presidente della Commissione Parlamentare Antimafia, Rosy Bindi, il Procuratore nazionale antimafia, Franco Roberti, e ilProcuratore della Repubblica di Roma, Giuseppe Pignatone.

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Al via il primo contest fotografico e video organizzato dalla Fondazione Carnevale

Scatta e filma la magia del Carnevale di Viareggio 2015

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l Carnevale di Viareggio, con i suoi giganteschi carri e la moltitudine di maschere, è da sempre una straordinaria occasione per realizzare eccezionali scatti fotografici, sia da parte di professionisti, che di appassionati. E proprio per valorizzare le suggestioni, raccontate attraverso le immagini, nasce il primo Contest fotografico, voluto dalla Fondazione Carnevale in collaborazione con lo IED Istituto Europeo di Design. “Scatta filma e racconta la magia del Carnevale di Viareggio” è il titolo del concorso aperto a tutti i creativi, senza limiti di età e nazionalità, che vorranno raccontare la loro straordinaria esperienza alla manifestazione 2015 e alla Cittadella, al momento dei preparativi. Due le sezioni di concorso: video e foto. I video potranno essere sia con modalità storytelling, per raccontare la magia del Carnevale, dal concept del bozzetto del carro, alla sua costru-

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zione, sino alla sfilata in Passeggiata; sia come racconto dello spettacolo del Corso Mascherato. Nel primo caso il video, della durata di massimo 5 minuti (formato DVD), dovrà essere presentato entro le ore 23:59 di venerdì 30 gennaio 2015. Dovrà concludersi con un frame finale in cui siano riportate le date del Carnevale 2015. Nel secondo caso dovrà essere un video/ cortometraggio che documenti i carri allegorici durante la sfilata. Dovrà durare 3 minuti ed essere presentato e consegnato entro le ore 23:59 di sabato 14 febbraio 2015. Le foto dovranno invece testimoniare la bellezza e l’originalità delle grandi opere in cartapesta, realizzate dagli artisti viareggini ed immortalate nei laboratori o lungo la sfilata. Dovranno essere inviate in digitale nei seguenti formati: jpeg, pdf a una risoluzione di 300 dpi. Per partecipare, basterà registrarsi inviando una mail seguente indirizzo: contest@ilcarnevale.com indicando

nome, cognome, data e luogo di nascita, indirizzo di residenza, indirizzo e-mail e numero di telefono. La registrazione è possibile sino al 14 febbraio 2015. Tutto il materiale verrà presentato e diffuso attraverso gli account social ufficiali della Fondazione Carnevale di Viareggio, e non solo, con l’hashtag #viareggiocontest In palio soggiorni per due persone a Viareggio in occasione di uno dei week-end di Carnevale. Il miglior video e la migliore fotografia verranno utilizzati per la campagna di comunicazione dell’edizione 2016 della manifestazione.

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Presso il Museo Rodolfo Valentino di Castellaneta

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i è svolta presso il Museo Rodolfo Valentino nel centro storico di Castellaneta la presentazione del Calendario 2015 realizzato dalle due alunne Antonella Carotenuto e Francesca Rubino della classe 3aA dell’Istituto Comprensivo Pascoli - Giovinazzi di Castellaneta con il supporto della professoressa Carmela Procino. Il calendario, molto colorato e ricco di immagini del nostro territorio e di proverbi in dialetto castellanetano, riporta anche foto della frutta di stagione prodotta proprio nella nostra zona. Per ogni mese una foto, l’immagine di un frutto e un proverbio in dialetto, uno diverso dall’altro; sul tavolo dei relatori in bellavista due ceste molto colorate di frutta e verdura di stagione. Sul calendario le foto della Gravina di Castellaneta e del lago Tafuri di proprietà della famiglia Sergio situato in agro di Castellaneta. Alla presentazione ha partecipato la dirigente scolastica professoressa Angelica Molfetta la quale ha

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evidenziato che l’idea é nata dal voler sviluppare nei ragazzi le competenze mettendo in campo le abilità grafiche e tecniche, sviluppando la coscienza di cittadinanza, in quanto il ricavato sarà devoluto in beneficenza. La professoressa Carmela Procino ha evidenziato che la realizzazione del calendario è un attività ripetuta nel corso degli anni affinché i ragazzi possano appassionarsi e innamorarsi della propria terra senza trascurare la ricerca e la solidarietà. La Cia Confederazione Italiana Agricoltori ha voluto sponsorizzare la realizzazione del calendario, in quanto ritiene che per risollevare le sorti della nostra economia sempre di più bisogna

fare sistema fra tutti i soggetti presenti sul territorio, cercando di far conoscere all’esterno i prodotti della nostra agricoltura, la loro storia, come e dove vengono prodotti, le bellezze naturali, le bellezze architettoniche con il coinvolgimento delle scuole e il protagonismo delle generazioni future. Il calendario è in vendita presso le edicole di Castellaneta al costo simbolico di cinque euro e il ricavato sarà devoluto all’Associazione ANT. Le stampe del calendario sono state realizzate dalla tipografia Policarpo di Castellaneta con la passione che contraddistingue la proprietà e i suoi collaboratori.

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