FOGLIE n.13/2013

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Agricoltura • Agroalimentare • Turismo RURALE

N° 13 • 15 Luglio 2013

IL PROSSIMO 22 LUGLIO A BARI

AGRICOLTURA UE: Marini, accordo PAC premia veri agricoltori Assemblea Nazionale Coldiretti il patto per l’agricoltura agroalimentare IVA, bene rinvio dopo crollo vendite del 3,4%

UE.COOP: PUGLIA PRESENTE



Editoriale

15 LUGLIO 2013 - n. 13 - Anno 8

Quindicinale di Agricoltura Agroalimentare Turismo RURALE

Iscritto all’Albo Cooperative a Mutualità Prevalente N.A182952 Editrice G.Ed.A. Giovani Editori Associati Soc. Coop. Via Alcide De Gasperi 11/13 - 70015 - Noci (BA) Direttore responsabile Vito Castellaneta Grafica e impaginazione

Hanno collaborato Donato Fanelli, Antonio Resta, Rocco Resta, Nicola Trisolini, Giuseppe Perrotta, Paola Dileo, Annalinda Laricchia, Filippo Colonna, Mariagrazia Comacchia, Maria Fortino, Nicoletta Mirizzi, Gianni Colaianni, Rino Pavone Pubblicità Click On Studio Via Q. Sella, 40 - 70122 - Bari Tel. 080 9755146 www.clickonstudio.it

Assemblea Nazionale Coldiretti, il patto per l’agricoltura

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di Vito Castellaneta

li impegni presi dal Ministro delle Politiche Agricole Nunzia De Girolamo nel patto per l’agricoltura davanti ai 15mila agricoltori presenti all’Assemblea della Coldiretti trovano il nostro pieno sostegno, perché li reputiamo fondamentali per l’agricoltura italiana. E’ quanto ha affermato il presidente della Coldiretti Sergio Marini. Dire no agli Ogm in Italia per valorizzare la biodiversità - ha sottolineato - è stata una tesi sostenuta da tutti e tre i ministri interessati alla firma della clausola di salvaguardia per vietare la coltivazione di Organismi geneticamente modificati, dal Ministro delle Politiche Agricole De Girolamo a quello della Salute Beatrice Lorenzin che tra l’altro ha annunciato l’intenzione di “presentare presto in Parlamento un disegno di legge per valorizzare il ‘km zero’”, fino a quello all’Ambiente Andrea Orlando il quale ha affermato “noi non vogliamo gli Ogm perche non vogliamo che il nostro paese diventi troppo simile o uguale ad altri paesi”. L’abolizione dell’Imu agricola rappresenta - ha continuato Marini - un vero riconoscimento del ruolo ambientale, sociale e culturale del nostro settore agricolo, il riconoscimento di quei beni comuni che l’agricoltura produce e che nessuno paga, il riconoscimento di beni strumentali che nulla hanno a che vedere con una tassa che dovrebbe intaccare i patrimoni. La semplificazione della burocrazia nel comparto sostenuta anche dal Ministro dello Sviluppo Economico Flavio Zanonato e della Salute Beatrice Lorenzin

è una priorità perché troppo spesso siamo abituati a semplificazioni e poi a semplificazioni delle semplificazioni che portano infine a delle complicazioni ingestibili”. Premiare gli agricoltori attivi ovvero quelli che vivono di agricoltura dopo il bel lavoro fatto dal Parlamento europeo e dal Presidente della Commissione agricoltura Paolo De Castro diventa una possibilità degli Stati membri e - ha affermato Marini - non possiamo perdere questa occasione. L’internazionalizzazione vuol dire portare nel mondo l’Italia ma un’Italia vera al 100 per 100 e a tal riguardo apprezziamo l’incoraggiamento del Ministro Zanonato che ha evidenziato che “l’agricoltura è un settore della nostra attività economica che funziona meglio in questo momento e crea occupazione”, sottolineando inoltre il valore di un’iniziativa come quella del marchio Fai, che garantisce prodotti firmati dagli agricoltori italiani. “E’ fondamentale – ha chiosato Zanonato - che questo marchio si affermi con grande efficacia”. Questi gli incoraggianti dati 2013 per il settore che vanno in controtendenza rispetto alla crisi economica “globale”: +9% di giovani assunzioni in agricoltura, il record di 34mld export cibo italiano, sicurezza alimentare al topo davanti a Germania e Francia. Non mancano elementi molto meno incoraggianti di questi (ad esempio il crollo della spesa alimentare che torna indietro di 20 anni quando era andata sempre in avanzamento dal dopoguerra in poi) ma , almeno in questa occasione considerate le temperature estive, meglio guardare il bicchiere mezzo pieno.

Stampa Grafica 080 - Modugno (BA) Registrato al Registro Nazionale della Stampa Tribunale di Bari N. 61/06 del 15/11/2006 www.foglie.tv redazione@foglie.tv 347 9040264

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Grappoli d’uva

Attacchi di Oidio su grappolo

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Sommario AGRICOLTURA

7 accordo pac:

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Accolte le nostre richieste lavoro irregolare: Nel 50% delle aziende agricole ue: marini, accordo pac Premia veri agricoltori agia-cia: matteo bartolini Eletto presidente CEJA “olio di famiglia� Premiati a Monopoli i vincitori

AGROALIMENTARE

19 iVA: bene rinvio

Dopo crollo vendite del 3,4%

anteprima dop :

Quinta edizione con 8 nuovi prodotti

ambiente

17 inquinamento falde:

Sequestrati pozzi a Conversano

ogm:

Salvare i campi contaminati

economia

12 ue.coop in puglia:

La prima riunione regionale

19 7 turismo rurale

12 la sila: montagna antica

Cuore di Calabria

mondo g.a.l.

22 gal ponte lama:

Bandi pubblici aperti

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promoter: l’impresa promuove il territorio gal sud-est barese: Conversazioni a cielo aperto

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L’importanza della sicurezza sul lavoro Da tempo ormai si sente sempre più parlare di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, di regole e di adempimenti da rispettare, di modelli organizzativi da implementare e di corsi di formazione da seguire. Tuttavia, spesso, la sicurezza sul lavoro diventa semplicemente oggetto di campagne di sensibilizzazione e di disdicevoli slogan da campagna elettorale. Nella maggior parte dei casi il tutto si limita a meri adempimenti burocratici e ad una ossequiosa forma di rispetto passivo della legge senza che nulla sia aggiunto o modificato all’ambiente in cui si vive e lavora e senza che nulla contribuisca a migliorare le condizioni del benessere lavorativo. A distanza di anni dalla prima riforma organica della normativa in materia di sicurezza sul lavoro (ndr. D.Lgs. 626/94) è forse giunto il momento di mettere fine a questa cattiva “abitudine” e di capire che fare sicurezza significa poter agire anche su leve aziendali che di riflesso influiscono sulla produttività e sulla redditività del lavoro. È giunto quindi il momento di voltare pagina. Per invertire finalmente la rotta, a nostro modesto avviso, bisogna ricominciare dalle persone che compongono i gruppi di lavoro ed necessario comprendere che l’organizzazione e il profitto non sono obiettivi inconciliabili con un sistema di gestione della sicurezza sul lavoro. Basterebbe guardare le cose da un punto di vista diverso per accorgersi che ogni imprenditore può trasmettere ad ognuno dei suoi collaboratori la consapevolezza che la qualità del lavoro dipende sovente dalle condizioni di sicurezza in cui opera e dal benessere organizzativo che ne deriva. La strada, specie nelle piccole realtà aziendali, è sicuramente impervia ma la giusta direzione può essere intrapresa cominciando da una buona formazione che miri innanzitutto ad un cambiamento culturale di mentalità, nei datori di

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lavoro prima e nei lavoratori poi. Con il “Testo Unico” sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro (D.Lgs. 81/08) il lavoratore è infatti posto al centro del sistema della sicurezza poiché lo stesso diventa parte attiva ed integrante. Per questo la consapevolezza del lavoratore rispetto al tema della sicurezza non può che derivare dalla sua costante e continua formazione. Il teorema che noi di “Aziende in Sicurezza” proponiamo, forse, ad oggi, risulta ancora avveniristico ma siamo consapevoli e convinti che da questo assunto non si possa più prescindere per il futuro. La sicurezza quindi non è uno schema ma è un brocardo di vita aziendale. È un insieme di principi di consapevolezza che passano innanzitutto attraverso il rispetto di regole cardine per uno stato di diritto. Queste poche righe non hanno alcun intento moralistico ma vogliono semplicemente essere la manifestazione di un contributo al sistema al fine di far comprendere che l’ambiente lavorativo deve e può migliorare. Per far ciò l’importante è puntare su persone disposte ad ascoltare e a crescere, al fine di costituire un gruppo di lavoro che inevitabilmente tenderà alla creazione di modello aziendale più efficiente e al tempo stesso più sicuro.

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gricoltura

Accordo PAC: accolte le nostre richieste

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’accordo valorizza infatti il ruolo dei veri imprenditori agricoli stabilendo che possano beneficiare del sostegni solo gli agricoltori attivi e come richiesto da Coldiretti saranno gli Stati membri a definire gli aventi diritto. Viene anche stabilita una lista negativa obbligatoria di coloro che non possono beneficiare dei pagamenti diretti che comprende aeroporti, servizi ferroviari, acquedotti, servizi immobiliari, sportivi e ricreativi, campeggi, con discrezione per gli Stati membri di ampliare tale lista. La cosiddetta convergenza interna, ovvero il passaggio dal sistema storico del valore dei titoli ad un nuovo regime che li riassegna su basi più equilibrate, viene attuata - spiega la Coldiretti - con un’adeguata flessibilità nell’arco dell’intero periodo di applicazione della riforma. Per la prima volta viene deciso di applicare, sebbene su base volontaria, il capping (tetto agli aiuti), in due fasce, la prima tra i 150.000 e i 300.000 e la seconda oltre tale importo. Gli Stati membri possono graduarlo in base all’impiego del fattore lavoro comprese le imposte ed i contributi sociali. Gli Stati membri possono, inoltre, decidere di applicare un pagamento ridistributivo ad integrazione del pagamen-

to di base per i primi ettari di ogni azienda. L’accordo raggiunto rivede, sensibilmente, le misure per l’inverdimento sia riguardo alle modalità finanziarie che a quelle applicative. In particolare è stato ampliato il menù di misure escludendo le colture permanenti e quelle sommerse, come il riso, dalle aree di interesse ecologico che riguarderanno le aziende con più di 15 ettari a seminativi. Sono quindi salvi, come richiesto da Coldiretti, oltre al riso, tutti i frutteti, i vigneti, gli uliveti, ecc. Per quanto riguarda i giovani agricoltori - riferisce la Coldiretti - viene prevista l’obbligatorietà per gli Stati membri di concedere un pagamento annuo alle persone fisiche che non hanno più di 40 anni di età nell’anno della presentazione della domanda del pagamento di base. L’intesa da anche risposte positive alle richieste di Coldiretti sulla necessità

di un sostegno, nell’ambito dello sviluppo rurale, per le filiere corte ed i mercati locali, nonché alla promozione per il loro sviluppo. Inoltre, è stato confermata la misura sul finanziamento alle assicurazioni contro le avversità atmosferiche, nonché la possibilità di costituire fondi mutualistici in caso di crisi di mercato nelle sue molteplici forme e per le citate avversità atmosferiche. Sempre nell’ambito dello sviluppo rurale è prevista la possibilità di avere al contempo piani di sviluppo rurale regionali e un piano nazionale per talune misure o interventi. Infine per taluni elementi dell’accordo politico, quali il capping e la degressivita degli aiuti, così come la flessibilità tra pilastri e la convergenza esterna tra gli Stati membri, la decisione finale verrà presa nell’ambito dell’approvazione del nuovo quadro finanziario pluriennale.

Ispezionate dal Ministero del Lavoro

Lavoro irregolare nel 50% delle aziende agricole

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ono 65.589 le imprese ispezionate nei primi tre mesi dell’anno dal Ministero del Lavoro insieme agli enti impegnati nell’attivita’ di vigilanza e le forze dell’ordine (+ 7% rispetto alle ispezioni dello stesso periodo del 2012) ed il 62% di queste sono risultate irregolari. “Uno sforzo straordinario nonostante la scarsita’ di risorse a disposizione”, ha sottolineato il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Enrico Giovannini, che ha presentato i risultati della attivita’ di ispezione contro il lavoN°13 - 15 lugliO 2013

ro irregolare. Tra i risultati del primo trimestre - sottolinea il Ministero - si rileva una diminuzione del lavoro nero (-8% rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente), con l’accertamento di 21.866 lavoratori totalmente sommersi. Per quanto riguarda l’incidenza del lavoro irregolare per settore, la maggiore concentrazione si conferma nell’edilizia (55% delle aziende ispezionate), in agricoltura (50%) e nel settore terziario e industriale (entrambi con il 46%).

di Donato Fanelli

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gricoltura

“Accolte nostre richieste per migliorare proposte iniziali”

UE: Marini (Coldiretti) accordo pac premia veri agricoltori di Vito Castellaneta

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’accordo sulla riforma della Politica Agricola (PAC) premierà chi vive e lavora di agricoltura escludendo per la prima volta in un a black list i soggetti che non hanno nulla a che fare con l’agricoltura e soprattutto prevedendo la possibilità per l’Italia di destinare risorse ai soli agricoltori attivi. E’ quanto ha affermato il presidente della Coldiretti Sergio Marini che, nell’esprimere soddisfazione per l’accordo politico raggiunto dal team dei negoziatori di Parlamento, Consiglio e Commissione sulla proposte di regolamento di riforma della Politica Agricola Comune, ha sottolineato che “sensibili miglioramenti sono stati ottenuti anche per l’inverdimento a tutela dei vigneti, frutteti ed uliveti italiani, sulla convergenza e per i giovani agricoltori”. Nei vari passaggi dal nostro Summit a Roma con il Commissario all’agricoltura Dacian Ciolos agli incontri con i colleghi di tutte le principali Organizzazioni agricole europee fino al meeting di poche settimane fa a Bruxelles con il Presidente del Consiglio agricoltura e pesca del Consiglio dell’Unione europea Simon Coveney e il Presidente della Commissione agricoltura del Parlamento europeo Paolo De Castro, la proposta è andata migliorando. Certamente rimane un taglio importante ai finanziamenti destinati all’agricoltura ma l’applicazione nazionale demandata al Ministro delle Politiche Agricole Nunzia De Girolamo, che ha chiuso positivamente per l’Italia il negoziato, potrà compensare il disagio nell’orientare le risorse - continua Marini - verso i veri agricoltori. L’accordo valorizza infatti il ruolo dei veri imprenditori agricoli stabilendo che possano beneficiare del sostegni solo gli agricoltori attivi e come richiesto da Coldiretti saranno gli Stati membri a definire gli aventi diritto. Viene anche stabilita una lista negativa obbligatoria di coloro che non possono beneficiare dei pagamenti diretti che comprende aeroporti, servizi fer-

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roviari, acquedotti, servizi immobiliari, sportivi e ricreativi, campeggi, con discrezione per gli Stati membri di ampliare tale lista. La cosiddetta convergenza interna, ovvero il passaggio dal sistema storico del valore dei titoli ad un nuovo regime che li riassegna su basi più equilibrate, viene attuata spiega la Coldiretti - con un’adeguata flessibilità nell’arco dell’intero periodo di applicazione della riforma. Per la prima volta viene deciso di applicare, sebbene su base volontaria, il capping (tetto agli aiuti), in due fasce, la prima tra i 150.000 e i 300.000 e la seconda oltre tale importo. Gli Stati membri possono graduarlo in base all’impiego del fattore lavoro comprese le imposte ed i contributi sociali. Gli Stati membri possono, inoltre, decidere di applicare un pagamento ridistributivo ad integrazione del pagamento di base per i primi ettari di ogni azienda. L’accordo raggiunto rivede, sensibilmente, le misure per l’inverdimento sia riguardo alle modalità finanziarie che a quelle applicative. In particolare è stato ampliato il menù di misure escludendo le colture permanenti e quelle sommerse , come il riso, dalle aree di interesse ecologico che riguarderanno le aziende con più di 15 ettari a seminativi. Sono quindi salvi, come richiesto da Coldiretti, oltre al

riso, tutti i frutteti, i vigneti, gli uliveti, ecc. Per quanto riguarda i giovani agricoltori viene prevista l’obbligatorietà per gli Stati membri di concedere un pagamento annuo alle persone fisiche che non hanno più di 40 anni di età nell’anno della presentazione della domanda del pagamento di base. L’intesa da anche risposte positive alle richieste di Coldiretti sulla necessità di un sostegno, nell’ambito dello sviluppo rurale, per le filiere corte ed i mercati locali, nonché alla promozione per il loro sviluppo. Inoltre, è stato confermata la misura sul finanziamento alle assicurazioni contro le avversità atmosferiche, nonché la possibilità di costituire fondi mutualistici in caso di crisi di mercato nelle sue molteplici forme e per le citate avversità atmosferiche. Sempre nell’ambito dello sviluppo rurale è prevista la possibilità di avere al contempo piani di sviluppo rurale regionali e un piano nazionale per talune misure o interventi. Infine per taluni elementi dell’accordo politico, quali il capping e la degressivita degli aiuti, così come la flessibilità tra pilastri e la convergenza esterna tra gli Stati membri, la decisione finale verrà presa nell’ambito dell’approvazione del nuovo quadro finanziario pluriennale www.foglie.tv


AGIA-CIA, Matteo Bartolini eletto presidente del CEJA

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atteo Bartolini e’ il nuovo Presidente dei Giovani Agricoltori Europei. L’imprenditore umbro e’ stato eletto alla guida del Ceja, che rappresenta 30 associazioni agricole e due milioni di produttori in tutta Europa. “L’agricoltura e’ un pilastro fondamentale per un’Europa migliore”, ha detto Bartolini nel suo discorso di insediamento, aggiungendo che “ e’ per questo che il nostro impegno e’ diretto a favorire il ricambio generazionale nelle campagne europee, dove ancora soltanto il 7,5 per cento dei conduttori agricoli ha meno di 35 anni, nonostante sono proprio i giovani a rappresentare la componente piu’ dinamica e innovativa del settore”. “Questa elezione - ha affermato il Presidente della Cia, Giuseppe Politi - rappresenta un importante riconoscimento dell’impegno dell’Italia, e dell’Agia in particolare, nel guidare il processo di rinnovamento dell’agricoltura europea, con la difesa dei redditi, la valorizzazione dell’impresa e uno sviluppo sostenibile che garanti-

di Rocco Resta

Matteo Bartolini neo presidente dei Giovani Agricoltori Europei

sca la sicurezza alimentare e la tutela ambientale”. Il Ministro delle Politiche Agricole Nunzia De Girolamo rivolge le sue “ congratulazioni” a Matteo Bartolini. “Avere un imprenditore italiano alla Presidenza del consiglio europeo dei

giovani agricoltori - ha rilevato De Girolamo - rappresenta una grande opportunita’ per far valere in ambito comunitario le ottime capacita’ e il grande impegno di tutti i giovani italiani che lavorano per la crescita e il rilancio del settore primario”.

La soddisfazione della Cia e dell’Agia Puglia

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n giovane imprenditore aderente alla Cia (Confederazione italiana agricoltori) - Matteo Bartolini di Città di Castello, già delegato a Bruxelles dal 2010 – è il nuovo presidente dei giovani agricoltori europei. L’imprenditore umbro è stato eletto alla guida del Ceja, che rappresenta 30 associazioni agricole e due milioni di produttori in tutta Europa. “Facciamo le più vive congratulazioni a Matteo Bartolini – dichiara il presidente della Cia Puglia Antonio Barile - Questa elezione rappresenta un importante riconoscimento dell’impegno dell’Italia, della Cia e dell’Agia in particolare, nel guidare il processo di rinnovamento dell’agricoltura europea, con la difesa dei redditi, la valorizzazione dell’impresa e uno sviluppo sostenibile che garantisca

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la sicurezza alimentare e la tutela ambientale”. “In Italia gli “under 35” sono appena il 5,1 per cento del totale – evidenzia il presidente dell’Agia Puglia Vincenzo Netti -, ma riescono a moltiplicare la superficie agricola aziendale fino a quattro volte rispetto alla media, passando dai 7,9 ai 38,2 ettari. Non solo: hanno il 50 per cento in più di occupati per azienda (2,1 unità medie lavorative) e realizzano un fatturato superiore del 15 per cento rispetto ai colleghi ‘maturi’. Ecco perché bisogna sostenere chi decide di investire sul lavoro dei campi. L’agricoltura, in Italia e in Europa, non può sopravvivere se le nuove generazioni restano fuori dal mercato. Sono certo che Bartolini sarà rappresentare a pieno tutte le esigenze e le istanze dei giovani agricoltori”.

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groalimentare

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150 Bayer: l’impegno sociale finanziato Vincitori e descrizione progetti • Antonio Calzavacca (Bayer HealthCare Manufacturing) ha ricevuto un finanziamento di € 4.890, a favore di G.O.S.S. Associazione Sportiva Dilettantistica di Bollate (MI), per il progetto “Pilates in ascolto - programma di rieducazione posturale per i non vedenti”. Attraverso il Metodo Pilates, il progetto aiuta le persone non vedenti a migliorare la postura, il respiro, la concentrazione e ad aumentare la consapevolezza del loro corpo. “La mia motivazione? Aiutare le persone non vedenti ad essere il più possibile indipendenti e imparare da loro ad ascoltare. Guidato dal trainer, ho fatto una lezione bendato e mi sono concentrato per ascoltare il mio corpo. E’ stato emozionante, mi ero dimenticato di quanto fosse importante per il mio benessere”, commenta Calzavacca. • Andrea Muratori (Bayer HealthCare) ha ricevuto un finanziamento di € 5.000, destinato al Centro per le famiglie di Rimini (RN), a favore del progetto “Lettori Volontari in Pediatria e Oncologia Pediatrica - Ospedale Infermi di Rimini”. Il progetto viene realizzato nel reparto di pediatria dell’Ospedale “Infermi” di Rimini con gli obiettivi di: creare momenti di serenità e sollievo per i bambini ricoverati e alle loro famiglie attraverso la lettura di libri; contribuire al miglioramento del servizio pubblico con l’attività di volontariato e la donazione di libri; dare a genitori e familiari strumenti nuovi per svolgere un ruolo attivo nella degenza, esperienza che altrimenti è spesso dominata dalla sensazione di impotenza. “Grazie a mia moglie ho scoperto nei libri illustrati uno straordinario strumento di condivisione, di comunicazione con nostra figlia”, dice Muratori. “E’ una emozione indescrivibile accorgersi che gli stessi libri che ti hanno regalato momenti di gioia in famiglia, ti consentono di accendere un sorriso nei bimbi e nei genitori ricoverati e di ricreare anche in ospedale la stessa magia fra genitore e figlio fatta di gioco, immaginazione, relazione”, conclude Muratori. • Gemma Alessandra Orsucci (Bayer CropScience) ha ricevuto un finanziamento di € 4.400, a favore dell’ Associazione Sostieni il Sostegno ONLUS di Milano, per il progetto “Diversamente taxi”. Il progetto ha lo scopo di aiutare le famiglie nel trasporto dei bambini diversamente abili a scuole, centri di riabilitazione o di aggregazione di Milano. Il volontario si occuperà personalmente e continuativamente del trasporto di un singolo bambino, instaurando così un rapporto di fiducia e affetto e creando una valida, sicura e solida alternativa alla famiglia stessa per i trasporti. L’acquisto dei seggiolini certificati per disabili e di un sollevatore semplificherà notevolmente la logistica in precedenza complicata dalla condivisione degli ausili con le famiglie e permetterà di estendere il servizio a più bambini. “Il mio coinvolgimento nel progetto nasce grazie all’amicizia e alla comunanza degli ideali con alcune famiglie fondatrici dell’associazione Sostieni il Sostegno. L’associazione infatti, partendo dall’esperienza cristiana della vita, propone di sostenere e diffondere la cultura dell’accoglienza, della condivisione dei bisogni e dell’unicità di ogni individuo che abbracciato nella sua totalità e diversità viene valorizzato, anche mentre viene solamente trasportato”, afferma Orsucci. • Alberto Reggiani (Nunhems Italy Srl) ha ricevuto un finanziamento di € 2.000, a favore di Partecipanza Agraria di Nonantola (MO), per il progetto “Insieme per coltivarci”. Il progetto ha l’obiettivo di creare un luogo in cui soggetti disabili, assieme alle loro famiglie e a volontari di vari enti e associazioni, possano lavorare e divertirsi in un ambiente naturale che, generando tranquillità e benessere, ha un forte valore terapeutico. L’ orto, inserito nella cornice naturale dell’oasi della Partecipanza Agraria di Nonantola, è adiacente al campo catalogo delle erbe officinali e all’aula didattica dove è possibile svolgere attività complementari alla coltivazione degli ortaggi come raccogliere, osservare e manipolare diversi di materiali e realizzare percorsi sensoriali. “Le relazioni sociali generate, che da un lato stimolano il disabile a rapportarsi con altre persone e dall’altro avviano riflessioni sui temi delle disabilità nei soggetti che li supportano e, di conseguenza, negli enti e associazioni che essi rappresentano”, commenta Reggiani. N°11 - 15 GIUGNO 2013

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conomia

Prima riunione operativa regionale

In Puglia per Ue.Coop - Unione Europea delle Cooperative

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rima riunione operativa regionale in Puglia per Ue Coop (Unione Europea delle Cooperative) il prossimo 22 luglio a partire dalle 10 a Bari presso il Salone delle Muse (Circolo Unione al Petruzzelli, Via Alberto Sordi 7). “Con la nostra centrale operativa vogliamo dare nuovo slancio e benessere all’intera collettività - dichiara il Presidente Sergio Marini - bisogna trovare nella cooperazione il soggetto capace di farsi portatore di valori forti di sussidarietà, solidarietà e sostenibilità in una traiettoria di crescita armonica. Questo primo incontro in Puglia continua Marini - sarà l’occasione per conoscerci, confrontarci sulle principali tematiche e discutere assieme l’agenda per i prossimi mesi in attesa di incontraci alla prima Convention Nazionale che svolgeremo a Roma il prossimo ottobre”.

di Vito Castellaneta

L’associazione riconosciuta e autorizzata dal Ministero dello Sviluppo Economico quale Associazione nazionale di rappresentanza, assistenza e tutela del movimento cooperativo, intende mettere al centro delle proprie azioni persone e territori, capitale umano e sociale, ricchezze naturali e culturali, risorse uniche del nostro Paese. “Italia che fa l’Italia” il

Turismo rurale

paradigma principale, dove crescita e qualità della vita, lavoro e giustizia sociale, dimensione globale e identità territoriale potranno convivere in una rinnovata stagione di democrazia e pluralismo. Una rappresentanza dunque capace di rivolgersi alla gente, alle comunità, di capire e aprirsi al mondo. Per informazioni ed adesioni: http://www.uecoop.org/.

La Sila: montagna antica , cuore di Calabria

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a Sila, immenso polmone verde della regione Calabria, era già conosciuta dagli antichi greci e antichi romani. Il nome trova la sua radice etimologica nel vocabolo greco hyle e da quello latino silva e si identificava nella “foresta” per antonomasia. L’altopiano della Sila si estende per 1700 chilometri quadrati, con un altitudine media sui 1200 metri, ed è circondata da una catena imponente di monti. Il suo territorio è suddiviso in Sila Grande, Sila Piccola e Sila Greca e abbraccia le tre provincie di Cosenza, Catanzaro e Crotone. La promozione, valorizzazione e tutela di questo meraviglioso e suggestivo Altopiano spetta alla Comunità Montana Silana (CMS). L’Ente territoriale del CSM è formato da dodici comuni della provincia di Cosenza:Casole Bruzio, Castiglione Cosentino, Celico, Lappano, Pedace, Pietrafitta, Rovito,

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San Giovanni in Fiore, San Pietro in Guarano, Serra Pedace, Spezzano Piccolo e Spezzano della Sila. Montagne mozzafiato, laghi, torrenti, pianure, vallate, villaggi rurali, foreste incontaminate e secolari, natura rigogliosa, animali selvaggi, artigianato d’eccellenza e prodotti genuini e biologici sono gli elementi che caratterizzano questo lembo di terra di Calabria protetto dalla Comunità Montana Silana. Essa , inoltre, fin dal 1992 si è dotata di un piano agrituristico per sensibilizzare la diffusione di un turismo eco- sostenibile. Per il turista che desidera trascorrere una vacanza in Sila all’insegna della riscoperta dei sapori e saperi antichi non vi è scelta migliore di farsi cullare dall’ospitalità che può ricevere soggiornando in un agriturismo. La Sila offre scenari suggestivi ricchi di storia, arte e tradizione dove l’uomo si è ben integrato con madre natu-

ra. Gli agriturismi della Sila godono di una posizione privilegiata , all’interno del Parco Nazionale della Sila. Numerose sono le attività da svolgere in loco: dalla semplice passeggiata a piedi, cavallo o in bicicletta all’escursionismo, alle attività didattiche nelle Fattorie Biologiche oppure al bird – watching o alle escursioni guidate in borghi medievali ricchi di cultura e tradizione. Per gli ospiti più curiosi e intraprendenti , gli agriturismi, offrono la possibilità di scoprire le attività agricole e zootecniche delle strutture . La bellezza e biodiversità del territorio, la qualità dei prodotti e la variegata offerta agrituristica fanno della Sila un posto unico nel suo genere, tanto da farne una meta d’eccellenza sia per i turisti locali che per i viaggiatori provenienti dall’estero che vogliano assaporare il gusto di una vacanza al naturale www.foglie.tv


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gricoltura

A Monopoli

Premiati i vincitori del miglior “Olio di Famiglia”

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a prima edizione del concorso “Olio di Famiglia” – promossa dall’Ass. Terrasud, Chemiservice, Piazza del Sole - Prodotti Bio - si è chiusa ufficialmente a Monopoli con la proclamazione dei vincitori. Si tratta di: Margherita Loy (Lucca), prima classificata per il miglior olio nella sezione nazionale; Vitantonio Angiulli (Monopoli), primo classificato nella sezione provinciale e secondo nella sezione nazionale; Leonardo Palmisano (Locorotondo), secondo classificato nella sezione provinciale e terzo nella sezione nazionale. Ai primi classificati è stato consegnato un simbolico bonsai d’ulivo, a tutti i concorrenti un attestato di partecipazione. L’idea di un concorso per olivicoltori non professionisti ha trovato diversi consensi a livello locale e oltre - molte adesioni sono giunte infatti da Calabria, Sicilia, Benevento, Pantelleria, Toscana ecc, ecc - a testimoniare che la produzione d’olio per autoconsumo è una pratica molto diffusa sull’intero territorio nazionale, in molti casi una consuetudine che si tramanda di generazione in generazione , quasi un rituale che rinvia al primordiale legame per la terra e i suoi frutti. “L’intento – ha ribadito Mimmo Lavacca, ideatore dell’iniziativa – è quello di preservare e rafforzare queste prassi virtuose e far emergere l’alta funzione sociale, economica e ambientale di un segmento numericamente rilevante dell’olivicoltura italiana. Seguirà sicuramente la seconda edizione visti anche i riscontri positivi della prima esperienza”. Un’esperienza proficua che ha consentito ai partecipanti di arricchire la cultura sull’olio per migliorare qualitativamente il proprio extravergine. Infatti il dott. Giorgio Cardone di Chemiservice (Monopoli) che ha analizzato gli oli in gara da un punto di vista chimico-fisico e coordinato le prove d’assaggio tramite panel test, ha dispensato utili consigli all’eterogenea schiera dei partecipanti, caratterizzata si da hobbisti, dilettanti vogliosi di apprendere, ma anche da “navigati” produttori di olio di famiglia – alcuni in età avanzata - un po’ restii al cambiamento, convinti che il bagaglio di esperienze acquisito N°13 - 15 lugliO 2013

di Paola Dileo

è già da sé garanzia di qualità. “Occorre valorizzare al meglio l’olivicoltura di famiglia, una realtà molto diffusa in tutte le regioni d’Italia – ha esordito Cardone -. Se si continua a coltivare questa sana passione e a trasmetterla ai figli, avremo assicurato insieme ai produttori professionali, la tutela di questo inestimabile patrimonio culturale. Uscire dall’isolamento e dall’anonimato può essere un modo per migliorare gli standard qualitativi del proprio olio, superando lo status di dilettante”. Con semplici accorgimenti, ha aggiunto, è facile ottenere un extravergine equilibrato sia dal punto di vista delle caratteristiche chimico-fisiche che organolettiche: “Per esempio, fra gli oli in gara, la maggioranza è risultata nei termini per acidità, perossidi, valori spettrofotometrici, ma presentava difetti olfattivi e gustativi, devono quindi migliorare nella componente aromatica”. Fra le buone regole per un olio extravergine di qualità: • Raccogliere la drupe dall’ultima decade di ottobre a non oltre la metà di dicembre. Una maturazione accentuata può incrementare la resa dell’olio ma non la qualità. Se le olive sono surmature è facile incorrere in fenomeni di fermentazione con conseguente alterazione della componente aromatica. • Puntare preferibilmente su varie-

tà dalla maturazione non precoce (es. coratina). • Molire entro le 24 ore dalla raccolta. • Privilegiare un approccio etico per salvaguardare gli aspetti salutistici e quindi raccogliere le olive rispettando i tempi di carenza dei prodotti utilizzati. • Ricorrere a trattamenti specifici contro gli attacchi parassitari (riferirsi alle prescrizioni della’agricoltura integrata per azzerare i residui chimici). Si consiglia il principio DIMETOATO che viene smaltito nelle acque di vegetazione , senza lasciare traccia nella sostanza grassa. • Privilegiare il sistema continuo rispetto alle tradizionali presse che provocano azioni di surriscaldamento sulla pasta delle olive, perché più lenti sono i cicli di lavorazione e più lunghi i tempi di stazionamento . Con le presse gli oli risultano più dolci ma più carenti di polifenoli e vitamina E. • Filtrare l’olio ed evitare per una corretta conservazione i tradizionali contenitori da 50 kg, optare invece per le lattine da 5 kg. • Conservare l’olio in ambienti freschi – la temperatura non deve superare i 25 gradi -.

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Coldiretti Puglia: “Pronti a costituirci parte civile”

Sequestrati tre pozzi a Conversano per inquinamento falde acquifere

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on possiamo consentire alcuna aggressione ai danni della salute umana, dell’immagine dell’agricoltura pugliese e del nostro territorio. Adiremo le vie legali per gli eventuali danni già accertati e ancora da accertare, derivanti dall’inquinamento delle falde acquifere che ha portato la Procura di Bari a sequestrare tre pozzi in agro di Conversano”. E’ il commento del Presidente della Coldiretti Puglia, Gianni Cantele, alla notizia del sequestro da parte del NOE (Nucleo Operativo Ecologico) dei Carabinieri, la Stazione di Conversano, la Sezione di Polizia Giudiziaria – aliquota Guardia Costiera, dei pozzi Laera, P2 e Fillom Valle, siti in prossimità delle vasche di soccorso di Contrada Martucci a Conversano (BA), dove le analisi effettuate hanno evidenziato il superamento delle concentrazioni soglia di contaminazione, per quanto riguarda il fer-

ro, il manganese ed il piombo. “Da sempre – aggiunge il Direttore della Coldiretti Puglia, Antonio De Concilio – Coldiretti sostiene ad ogni livello il rispetto delle regole e un modello di agricoltura costruito attorno alla manuten-

zione del territorio, alla tutela dell’ambiente, a prodotti con una fortissima connotazione territoriale, ponendosi come parte attiva nella difesa di tali principi anche e soprattutto nei confronti della propria struttura e dei propri associati”.

Bene le operazioni condotte dal Corpo Forestale dello Stato

Ogm: salvare subito i campi da contaminazioni

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ccorre intervenire per evitare le contaminazioni delle campagne adiacenti e difendere il diritto degli agricoltori e dei cittadini che non vogliono produzioni tradizionali e biologiche. E’ quanto afferma la Coldiretti che nel commentare i controlli effettuati dal Corpo Forestale per accertare la presenza di coltivazioni ogm sottolinea la necessità a questo punto della firma del decreto sulla clausola di salvaguardia, unico strumento di cui disponiamo per risolvere definitivamente e rapidamente la questione. Vale la pena ricordare che sono già 8 i Paesi europei (Francia, Germania, Lussemburgo, Ungheria, Grecia, Bulgaria, Polonia, Austria) che hanno adottato la clausola di salvaguardia per impedire la

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contaminazione dei propri terreni. In Europa sono rimasti solo cinque paesi (Spagna, Portogallo, Repubblica Ceca, Slovacchia e Romania) a coltivare Ogm, con 129mila ettari di mais transgenico piantati nel 2012, una percentuale irrisoria della superficie agricola comunitaria pari a molto meno dello 0,001 per cento della superficie totale di 160 milioni di ettari coltivati in Europa, secondo le elaborazioni Coldiretti su dati ISAAA. Gli organismi geneticamente modificati (Ogm) in agricoltura non pongono solo seri problemi di sicurezza ambientale, ma soprattutto perseguono un modello di sviluppo che è il grande alleato dell’omologazione e il grande nemico della tipicità, della distintività e del Made in Italy.

di Mariagrazia Cornacchia

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iva: bene rinvio dopo crollo vendite del 3,4% nel 2013

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di Filippo Colonna

l rinvio dell’aumento Iva era atteso per evitare ulteriori effetti depressivi sulle vendite che al dettaglio sono già crollate del 3,5 per cento nel primo quadrimestre dell’anno, con un calo del 2,1 per cento per gli alimentari e del 4,2 per cento per i non alimentari. E’ quanto afferma la Coldiretti nel commentare positivamente la decisione del Governo di rinviare per ora di soli tre mesi l’aumento dell’Imposta sul valore aggiunto previsto per il primo luglio. Una necessità di fronte al crollo del potere di acquisto delle famiglie italiane che hanno svuotato il carrello dei prodotti base

per l’alimentazione dalla frutta (-4 per cento) al pesce (-5 per cento), dalla carne bovina (-6 per cento) al vino (-7 per cento) fino all’olio di oliva (-8 per cento), secondo le elaborazioni Coldiretti sulla base dei dati Ismea del primo trimestre. Il rinvio dell’aumento dell’ imposta di valore aggiunto dal 21 al 22 per cento salva anche il vino le cui vendite sul mercato nazionale sono scese al minimo storico dall’Unità d’Italia. Una buona notizia per i 5 milioni di enoturisti che colgono l’occasione delle vacanze estive per gustare il nettare di bacco in Italia.

Altri 8 nuovi prodotti italiani si fregiano del marchio UE di tutela

Quinta edizione per “Anteprima DOP”

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’Italia si conferma, ancora una volta, leader nel panorama europeo delle eccellenze agroalimentari, con 252 DOP e IGP e 2 STG – Specialità Tradizionali Garantite, quali l’amatissima mozzarella e l’inimitabile pizza napoletana - . L’offerta qualitativa made in italy si è arricchita ulteriormente : ben 8 prodotti saranno a breve distribuiti con i marchi comunitari di tutela. Anche quest’anno a promuovere le 8 new entry è “Anteprima DOP”, l’iniziativa ideata dalla Fondazione Qualivita per il MIPAAF (Ministero per le Politiche Agricole Alimentari e Forestali), riservata agli operatori di settore e alla stampa. Non solo, Anteprima DOP risulta un valido supporto per il lancio e quindi la commercializzazione degli ultimi prodotti registrati fra il l’8. 11. 2012 e il 24. 5 2013. Le nuove denominazioni, come le precedenti, rappresentano la migliore sintesi della tradizione agroalimentare italiana. Gli 8 promossi e sottoposti ad accurati controlli nell’intera filiera sono: la ciliegia di Vignola IGP (Emilia Romagna); il sale marino di Trapani IGP (Sicilia); il salame di Felino IGP (Emilia Romagna); la mela rossa di Cuneo IGP (Piemonte); il ficodindia di San Cono DOP (Sicilia);

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di Paola Dileo

il panforte di Siena IGP (Toscana); il salmerino del Trentino IGP (Provincia Autonoma di Trento); l’agnello

del Centro Italia IGP (Abruzzo, Lazio, Marche, Toscana, Umbria e Emilia Romagna).

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G.A.L.

Incontro informativo

Gal Ponte Lama, bandi pubblici aperti

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mportante appuntamento presso l’Auditorium S.Croce di Bisceglie: presentati una serie di Bandi pubblicati dal GAL Ponte Lama. L’incontro ha illustrato ai potenziali beneficiari le opportunità offerte dal Gruppo di Azione Locale di Bisceglie e Trani per i seguenti progetti: Agriturismi, Masserie Didattiche, Masserie sociali (Misura 311), Artigianato locale, Commercio Prodotti tipici, Servizi ricreativi per il sociale(Misura 312), Offerta Turistica, Affittacamere (Misura 313), Servizi alla popolazione locale (Misura 321) e Patrimonio rurale (Misura 323). I Bandi in questione sono abbastanza trasversali in quanto si rivolgono a soggetti pubblici e privati, tra cui aziende agricole, microimprese, attività del terziario e del terzo settore. Con la pubblicazione contemporanea dei suddetti Bandi del Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale (FEASR), il GAL Ponte Lama intende offrire un’occasione unica per dare slancio al territorio ripartendo dalle ricchezze che già possiede, creando nuovo reddito e nuovi sbocchi occupazionali. A fare gli onori di

casa il neoeletto sindaco di Bisceglie, Francesco Carlo Spina, seguito dagli interventi di Cosimo Sallustio, responsabile dell’Asse III e IV e di Francesco Mastrogiacomo, responsabile della Misura 311 del PSR Puglia 2007/2013 , Antonio Piazzolla, presidente del Consiglio di Amministrazione e Gianni Porcelli, Direttore Tecnico del GAL Ponte Lama.

Convegno conclusivo, la collaborazione del Gal Ponte Lama

Promoter, l’impresa promuove il territorio

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on il convegno conclusivo, e la disseminazione dei risultati, si sono completate le attività relative al progetto formativo PROMOTER: L’IMPRESA PROMUOVE IL TERRITORIO, finanziato dalla Provincia Barletta-Andria-Trani attraverso l’avviso pubblico BT/01/2011 AZIONE 8 e realizzato dall’Istituto Tecnico Economico “G. Dell’olio” di Bisceglie. Il progetto è stato immaginato con la volontà di promuovere un modello innovativo di sviluppo, in grado di sviluppare capacità imprenditoriali nei giovani adulti del territorio della BAT e di sensibilità ed attenzione per un bene primario, il territorio, che, se usato con rispetto ed intelligenza, può costituire non la fonte di arricchimento per pochi speculatori ma una straordinaria leva di sviluppo socio-economico, soprattutto nelle filiere Agricoltura, Agroalimentare, Ambiente e

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di Antonio Resta

Turismo. Nella giornata del bilancio conclusivo, che può ritenersi complessivamente più che soddisfacente, si è voluto inserire ulteriori riflessioni riguardo a tematiche che, soprattutto in questo periodo difficile per la nostra economia, suscitano grande interesse e considerazione: • L’importanza strategica della formazione professionale per ri-qualificare le risorse umane da impegnare nei processi aziendali di tutti i settori, ed in particolare di quelli connessi con lo sviluppo sostenibile del territorio, e renderle più idonee ad affrontare con successo le sfide poste dal cambiamento in atto. • La qualità del processo diversificazione produttiva e di marketing territoriale può essere supportato da strumenti di agevolazione che, tuttavia, necessitano di essere conosciuti. A titolo esemplificativo saranno citati gli strumenti di agevolazione gestiti con successo dal GAL PONTE www.foglie.tv


LAMA BISCEGLIE-TRANI. • Conoscere alcune opportunità di innovazione che, trasversalmente applicate ai prodotti e servizi che esprimono le nostre tipicità, possono costituire un’importante leva di promozione vs mercati nuovi e molto consistenti. E’ il caso delle certificazioni etiche ed in particolare della certificazione HALAL. • Le prospettive di sviluppo del Territorio della BAT, con particolare riferimento alle filiere d’interesse per il progetto (Agricoltura, Agroalimentare, Ambiente e Turismo), in modo da poter orientare le considerazioni e le scelte di quanti pensano di intraprendere o sviluppare e consolidare un’iniziativa imprenditoriale.

Festa del grano a Rutigliano

“Conversazioni a cielo aperto” con il GAL Sud Est Barese

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lla 17^ edizione della Festa del Grano di Rutigliano organizzata dall’Associazione Portanuova, in collaborazione con il GAL Sud Est Barese sono intervenuti: il Presidente del GAL Sud Est Barese Pasquale Redavid e il direttore Arcangelo Cirone. Quest’anno il GAL ha realizzato un format originale per la festa che hanno animato le vie del centro storico nella domenica del 7 luglio. Nella corte del Castello allestito uno spazio dedicato ai comuni del Gal nel quale si sono tenute delle “Conversazioni a cielo aperto – germi di grano, germi di cultura”. Mentre per le vie del centro storico si sono potute degustare le squisite ricette originali a base di grano, nella corte del castello il GAL ha organizzato un incontro con i rappresentanti dei saperi e dei mestieri, per parlare con loro di territorio, di cultura del prodotto, di attività innovative in agricoltura, esprimendo la passione per la propria terra con i rappresentanti di associazioni, artigiani, ed esperti delle masserie didattiche che hanno raccontato la loro esperienza e le attività sul territorio. Tra questi anche Francesco Villari della Masseria delle Monache di Casamassima che ha parlato del grano “Senatore Cappelli” un’antica varietà di grano da poco riscoperta in Puglia, oltre ad essere il primo classificato nella fornitura del latte di alta qualità alla Granarolo. La sfida delle masserie didattiche e la magia del lievito madre è stata raccontata da Gianni Signorile della Masseria dei Monelli di Conversano, mentre la passione per la propria terra attraverso la raccolta di oggetti che la raccontano è stata illustrata da Luca Acito, di Casamassima che negli anni ha raccolto quasi 10.000 pezzi di artigianato contadino affascinanti per la capacità di esprimere interi capitoli di storia popolare. Proiettato infine il corto realizzato dall’associazione Casa e Bottega nell’ambito di un progetto realizzato insieme a Confartigianato e alla Camera di Commercio di Bari intitolato “I sentieri del grano” sulla filiera del grano che ha coinvolto i ragazzi delle scuole della provincia di Bari. Non sono mancate nemmeno la musica della tradizione che la compagnia dei Musicanti del Paese Azzurro ha messo “in scena” in una performance musico-teatrale al termine della serata

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di Maria Fortino

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Limagrain Europe e BASF hanno firmato un accordo per la licenza di Clearfield® Plus Chappes (Francia) e Ludwigshafen (Germania), 13 giugno 2013 – Limagrain Europe e BASF hanno annunciato oggi di aver firmato un accordo globale non esclusivo, in base al quale BASF concederà in licenza a Limagrain Europe la tolleranza agli erbicidi Clearfield® Plus per i girasoli. L’accordo permetterà a Limagrain Europe di sviluppare sementi ibride, destinate alla commercializzazione in alcuni paesi europei, tolleranti agli erbicidi Clearfield Plus di BASF. Il sistema di produzione Clearfield Plus per girasoli, sviluppato utilizzando metodi di selezione tradizionali, permette di migliorare il controllo delle infestanti per tutta la durata del ciclo, di ottenere una maggiore tolleranza della coltura a molti stress ambientali e potenzialmente permette di ottenere maggiori contenuti di olio e produttività. Bruno Carette, CEO della divisione Field Seeds di Limagrain, ha dichiarato che “il girasole è una coltura strategica per la nostra azienda e questa è la ragione per cui siamo estremamente soddisfatti di aver rafforzato la nostra relazione con BASF, poiché ciò ci permetterà di

Euralis Semences e BASF hanno firmato un accordo per la licenza di Clearfield® Plus Lescar (Francia) e Ludwigshafen (Germania), 13 giugno 2013 – Euralis Semences e BASF hanno annunciato oggi di aver firmato un accordo globale non esclusivo, in base al quale BASF concederà a Euralis Semences la licenza all’uso della tolleranza agli erbicidi Clearfield® Plus per i girasoli in alcuni paesi europei e dell’America del Sud. Questo accordo permetterà a Euralis Semences di essere una delle prime società sementiere a sviluppare sementi ibride tolleranti alla nuova linea di erbicidi Clearfield Plus di BASF. Il sistema di produzione Clearfield Plus per girasoli, sviluppato utilizzando metodi di selezione tradizionali, permette di migliorare il controllo delle infestanti per tutta la durata del ciclo, di ottenere una maggiore tolleranza della coltura a molti stress ambientali e potenzialmente permette di ottenere maggiori contenuti di olio e produttività.

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avere accesso alla nuovissima e innovativa tecnologia Clearfield Plus. In questa maniera potremo massimizzare i benefici aggiuntivi che i coltivatori possono trarre dal nostro prestigioso portafoglio di prodotti LG per girasoli in Europa”. “La combinazione di Clearfield Plus di BASF, il migliore erbicida sul mercato, e delle sementi ad alte prestazioni di Limagrain Europe fornirà ai coltivatori di girasoli europei nuove opzioni per massimizzare il raccolto”, ha affermato Jonathan Bryant, vicepresidente del reparto globale di Strategic Marketing della divisione Crop Protection di BASF. Gli ibridi di girasoli Clearfield Plus di Limagrain Europe e gli erbicidi Clearfield Plus di BASF saranno disponibili in alcuni paesi europei produttori di girasoli a partire dal 2014. Gli aspetti economici dell’accordo non sono stati resi noti. Jacques Rabayrol, direttore del dipartimento Markets di Euralis Semences, ha dichiarato: “Siamo entusiasti di lavorare con BASF per fornire ai coltivatori importanti soluzioni per il controllo delle infestanti. Inoltre il sistema di produzione Clearfield Plus aiuterà i coltivatori europei a controllare le orobanche (Orobanche ssp.), un’infestante che diminuisce la produttività delle coltivazioni di girasole”. “Abbinato all’innovativo portafoglio di girasoli ad alta produttività e resistenti alle malattie di Euralis Semences, il sistema di produzione Clearfield Plus per girasoli fornirà ai coltivatori una gamma più ampia di metodologie per massimizzare il raccolto in maniera sostenibile”, ha affermato Jonathan Bryant, vicepresidente del reparto globale di Strategic Marketing della divisione Crop Protection di BASF. La nuova linea di ibridi Clearfield Plus di Euralis Semences e gli erbicidi Clearfield Plus di BASF saranno disponibili in Romania e Bulgaria nel 2014, e a partire dal 2015 anche in altri paesi europei e sudamericani produttori di girasoli. Gli aspetti economici dell’accordo non sono stati resi noti.

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BEA s.r.l. presenta Microlit Ultra Il modo naturale per difendersi dalla Botrytis cinerea

Microlit Ultra è clinoptilolite micronizzata, cioè una roccia sedimentaria formatasi milioni di anni fa dall’incontro tra la lava incandescente e il mare sottoposta al processo fisico meccanico della micronizzazione.

Disidratazione reversibile: la sua particolare struttura formata da canali e cavità offre volumi e ampie superfici interne attive per l’assorbimento delle molecole di acqua anche a bassa concentrazione e le cede in seguito a riscaldamento con deboli o nulle modifiche alla sua impalcatura cristallina. In pratica regola l’umidità sulle piante riducendo drasticamente i problemi che derivano da un eccesso di umidità, quali ad esempio la Botrytis Cinerea, contrastando le condizioni naturali per il suo sviluppo.

Adsorbimento e setaccio molecolare: questo particolare processo naturale conferisce a Microlit Ultra una struttura cristallina costituita da due tetraedri legati mediante ponti ossigeno che generano ampi spazi liberi e canali nei quali possono essere accolti e scambiati cationi e molecole relativamente grandi. Perché usare Microlit Ultra in pre chiusura grappolo? Le spore dei funghi, tipo la Botrytis Cinerea, sono presenti durante tutte le fasi vegetative della vite e si sviluppano in funzione delle condizioni climatiche favorevoli. Diventa quindi fondamentale trattare preventivamente in pre chiusura grappolo in modo tale da applicare la Microlit Ultra sulle superfici che in futuro saranno difficilmente raggiungibili e trattabili e dove paradossalmente è più facile uno sviluppo di muffe. Perché continuare a trattare con Microlit Ultra? Microlit Ultra aumenta la sua efficacia accumulandosi sulle superficie di contatto e può essere usata fino al momento del raccolto, perché non lascia residui.

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Effetto cicatrizzante: le ife della muffa grigia per generare nuovi miceli e per dare origine a nuove generazioni di funghi penetrano nei tessuti vegetali degli acini attraverso micro lesioni presenti su essi. Microlit Ultra grazie alle sue proprietà chimico fisiche asciuga i tessuti umidi superficiali con cui viene a contatto formando una vera e propria cicatrice e quindi offrendo meno opportunità alla muffa di prolificare e di dare origine alla infezione.

Azione meccanica: grazie alla elevata micronizzazione della Clinoptilolite, effettuata dalla BEA s.r.l., la Microlit Ultra si presenta come dei microscopici cristalli che distribuita sulla cultura ha un alto potere coprente e forma materialmente un habitat ostile alle ife che cercano di insidiarsi nei tessuti creando una vera barriera meccanica ostacolando il prolificarsi del micelio sull’acino.

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Microlit Ultra è un corroborante induttore di resistenza consentito in agricoltura biologica ai sensi dei regolamenti CE 834/2007 e 889/2008 e del DM 27 novembre 2009, n°18345. Microlit Ultra distribuita dalla pre chiusura grappolo alla maturazione nella dose di 18 kg per ettaro, su un vigneto colpito da botrytis cinerea con un attacco del 56%, ha dimostrato un grado di azione dell’80% circa rispetto al testimone non trattato; con un attacco su grappolo del 27% della sua superfice ha dimostrato un grado di azione del 75%.

Per qualsiasi informazione www.beaitalia.com e-­mail: info@beaitalia.com Bea s.r.l. Via Togliatti, 21 - 61122 Pesaro

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