FOGLIE n.03/2015

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Agricoltura • Agroalimentare • Turismo RURALE

N° 3 • 15 Febbraio 2015

IL RACCONTO DELLA PUGLIA

Borsa Internazionale del Turismo 2015:

la nostra regione attraverso il cibo ed il territorio agricoltura 5 Mln di euro per gli interventi contro la “Xylella” Papa Francesco: “Agricoltori alleati con la Terra per la salvaguardia del clima”

zootecnia La protesta degli allevatori

mondogal Le ultime notizie dal SEB e dal Ponte Lama


FLINT MAX

L’unione fa la forza in olivicoltura…. Da oggi anche contro la Lebbra FLINT MAX è un fungicida ad ampio spettro di azione per il controllo di numerose malattie fungine delle colture frutticole, della vite, delle colture orticole e in modo specifico per la difesa e la protezione dell’olivo. Grazie alla complementarietà dei due principi attivi contenuti (trifloxistrobin e tebuconazolo), FLINT MAX presenta un controllo ottimale e duraturo delle malattie fungine dell’olivo e in modo specifico dell’occhio di pavone e della lebbra. Nel 2014 il Ministero della Salute, ha autorizzato l’estensione di impiego di FLINT MAX per il controllo della Lebbra o Antracnosi (Colletotrichum gloeosporioides) sulla coltura dell’olivo. Il fungo alla base della malattia della Lebbra colpisce i frutti, i rametti e le foglie, ed è aggravata da temperature miti, elevata umidità e forti attacchi di mosca. Nella stagione 2014 la lebbra stata così aggressiva da aver provocato la distruzione completa delle drupe, che sono cadute prima della maturazione, compromettendo fortemente il raccolto. Le drupe non cadute hanno dato comunque una bassa resa ed un olio scadente con forte acidità. L’altra malattia purtroppo molto diffusa negli oliveti è l’occhio di pavone (Spilocaea oleagina), particolarmente pericolosa perché le prime infezioni latenti sono già presenti in pre-fioritura, ma si manifestano solamente alla fine della stagione, rischiando a quel punto di compromettere qualità e quantità del raccolto; quindi diventa fondamentale effettuare trattamenti tempestivi a partire dalla ripresa vegetativa, in particolare con primavere piovose. FLINT MAX si impiega nel periodo che va da ripresa vegetativa a pre-fioritura alla dose di 250 g/ha ed ha mostrato un’eccellente efficacia nel controllo di entrambe le malattie sopra citate, grazie soprattutto alla sua efficace azione sia sistemica che mesostemica.

VANTAGGI • Attività sistemica e mesostemica, per una lunga e completa efficacia contro le infezioni lebbra e di occhio di pavone. • Ampio spettro di azione, per un controllo ottimale di tutte le principali malattie delle colture autorizzate e nello specifico dell’olivo • Duplice meccanismo di azione, per un’ottima efficacia in tutte le condizioni di impiego e in tutti i programmi di gestione dell’insorgenza di resistenze. • Eccellente resistenza al dilavamento, per un’azione persistente anche con condizioni metereologiche avverse e piovose. • Può essere impiegato in maniera sicura per la protezione di varietà sia da olio che da mensa.




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ditoriale

CdM: Stanziamento di altri 5 mln di euro per gli interventi contro la “Xylella”

15 febbrAIO 2015 - n. 3 - Anno 10

Quindicinale di Agricoltura Agroalimentare Turismo RURALE

Iscritto all’Albo Cooperative a Mutualità Prevalente N.A182952 Editrice G.Ed.A. Giovani Editori Associati Soc. Coop. Via Alcide De Gasperi 11/13 - 70015 - Noci (BA) Direttore responsabile Vito Castellaneta Grafica e impaginazione

Hanno collaborato Donato Fanelli, Antonio Resta, Rocco Resta, Nicola Trisolini, Giuseppe Perrotta, Paola Dileo, Angelica Curci, Loredana Grassi, Nica Ruospo, Pasquale Lorusso, Gianni Colaianni, Rino Pavone, Maria Fortino Pubblicità Click On Studio Via Q. Sella, 40 - 70122 - Bari Tel. 080 9755146 www.clickonstudio.it

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l Consiglio dei ministri ha deliberato lo stato di emergenza per la Xylella Fastidiosa, che ha colpito in particolare gli ulivi del Salento. Lo annuncia il ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali nel precisare che la deliberazione prevede lo stanziamento di ulteriori 5 milioni dal fondo nazionale di solidarietà per gli interventi di maggiore urgenza. Risorse che vanno ad aggiungersi a quelle già messe a disposizione dal Ministero delle politiche agricole (2.630.000,00) e Regione Puglia (5.980.000,00). La dichiarazione di stato di emergenza inoltre consente di emanare un’ordinanza del Capo della protezione civile che prevederà la nomina di un Commissario delegato per l’attuazione degli interventi, a cui sarà consentito, per una più rapida ed efficace attuazione delle misure urgenti, la possibilità, ove necessario, di agire in deroga al alcune norme tra cui il Codice dei contratti pubblici ed il testo Unico sugli espropri. La proposta accolta in Cdm è il frutto di un’istruttoria tecnica che ha avuto come protagonisti insieme alla Presidenza del Consiglio, il Ministero delle politiche agricole e la Regione Puglia. “Si tratta di un’importante risposta – si legge nella nota Mipaaf – alla difficile situazione che si è venuta a determinare per l’olivicoltura e l’agricoltura pugliese, che consentirà di mettere in atto con la massima velocità le azioni necessarie a circoscrivere ed evitare l’ulteriore diffusione del batterio”. Nominato anche il Commissario straordinario che dovrà occuparsi dell’intricata matassa: trattarsi del Comandante del Corpo Forestale dello Stato della Puglia, Giuseppe Silletti. Per l’emergenza xylella la macchina

Stampa Grafica 080 - Modugno (BA) Registrato al Registro Nazionale della Stampa Tribunale di Bari N. 61/06 del 15/11/2006 www.foglie.tv redazione@foglie.tv 347 9040264

organizzativa della Regione Puglia si propone di distruggere una popolazione di milioni di insetti-vettore. Un’impresa che dalle indicazioni date dall’assessore Fabrizio Nardoni, e dai vertici della Regione a sindaci, imprenditori, organizzazioni professionali, appare sotto certi punti di vista difficilmente realizzabile. Almeno a giudicare dai numeri: 260mila ettari (l’area giudicata infetta), ovvero tutto il «verde» della provincia di Lecce (95mila ettari di uliveti e poi parchi, giardini privati, macchia mediterranea) da monitorare e su cui avviare una serie di misure (a carico dei proprietari dei terreni) volte alla massiccia riduzione dei cicadellidi, sputacchina in testa, responsabili della diffusione della patologia tra i «giganti» grigioargento. «Tutti gli interventi saranno a carico dei proprietari dei terreni, pena la messa in mora», specifica il direttore di area delle Politiche dello sviluppo rurale della giunta Vendola, Gabriele Papa Pagliardini, che aggiunge: «la Regione interverrà solo in caso di inadempienza dei proprietari». Sarà in tal caso l’Arif, l’agenzia regionale per le risorse idriche e forestali, a realizzare gli interventi. A effettuare i controlli a tappeto per valutare l’effettiva realizzazione degli interventi, sarà invece la Forestale. Le pratiche agricole obbligatorie per il contenimento di xylella: nessuno potrà più tenere incolti i proprio oliveti, a cominciare dalle potature che dovranno avere cadenza almeno biennale; andranno eliminate subito le parti infette sulle piante con sintomi iniziali ed estirpati quelli ulivi che presentano sintomi gravi, previa autorizzazione dell’Ufficio provinciale dell’agricoltura.

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Seguite

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S

ommario

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agroalimentare

editoriale

5 5 mln di euro contro la“Xylella”

puglia in bit

Stanziamento del CdM

AGRICOLTURA

12 L’uva da tavola

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Quaderno del Centro Studi Biscegliese Papa Francesco ad agricoltori Delegazione Coldiretti in Vaticano ”Ritorno alla terra” Seminario dell’Ass.“Puglia Europa Med”

eventi

8 LA PUGLIA DEL GUSTO 9

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11 Presentata Bici in Puglia

Una nuova fiera dedicata alle due ruote

A Ugento Convegno sul PSR 2014-2020 “Mare di Levante” A Bari, dal 29 ottobre al 2 novembre

Alla Borsa Internazionale del Turismo Primitivo Wine Tour Il turismo attraverso i sapori tre Gal e la Provincia Bat Per promuovere il Turismo Rurale Bit 2015 in attesa dell’Expo “Caccia” a milioni di turisti “Scopri la Puglia” A Milano le eccellenze del territorio

mondo gal

18 un futuro alla nostra terra

20 Notizie dal Gal Sud Est Barese

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N°12 - 1 luglio 2014

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Rete degli Operatori del Sud-Est Barese Il Gal Ponte Lama a Berlino Progetto di cooperazione trasnazionale

16 Premio Puglia a tavola

21

Dedicato alle eccellenze gastronomiche Al Biofach di Norimberga Torna il Bio pugliese di qualità

zootecnia

26 Anlac: Bruxelles sollecita trasparenza

Allevatori riuniti presso l’Europarlamento

Stranieri 3 litri di latte su 4 Cia chiede interventi tempestivi Crisi zootecnia in Puglia anticipo della pensione Cancellate le penalizzazioni

27 Un giorno da allevatore a bari 28

riceviamo e...

25 Imu: 60 giorni senza sanzione

Per pagare l’ IMU agricola


P B LA PUGLIA DEL GUSTO ALLA BIT 2015 uglia in

it

La Borsa Internazionale del Turismo

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ustose attrazioni per dodici mesi di alta stagione: questa è la proposta per il turismo enogastronomico che la Regione Puglia – Assessorato alle Risorse Agroalimentari ha presentato in occasione della 35a edizione di BIT – Borsa Internazionale del Turismo, svoltasi alla Fiera di Milano dal 12 al 14 febbraio. Come di consueto, la Regione –all’interno del Pad.9, spazio Puglia stand A01-A07-C02-C08- si è avvalsa della collaborazione del Movimento Turismo del Vino Puglia e dalla Rete delle Masserie Didattiche. Un calendario di appuntamenti in fiera e “fuori salone” ha “accolto” visitatori, operatori commerciali, esperti di settore e stampa specializzata, sempre più interessati a scoprire le eccellenze agroalimentari e turistiche di Puglia che, negli ultimi anni, si sono confermate fra i principali attrattori dell’incoming nella regione. Inoltre la Rete delle Masserie Didattiche ha organizzato i laboratori di cucina regionale “Lezioni di Cucina”, ogni mattina secondo un calendario prestabilito. Ciascun appuntamento si è focalizzato sulle peculiarità culinarie dei territori di Puglia, dal Salento alla Daunia passando per le Murge. Altrettanto ricca si è rivelata l’agenda dei pomeriggi, che sono stati occupati da laboratori di cucina tipica per cimentarsi “hands on” nella preparazione di una delle specialità pugliesi più conosciuta nel mondo, le orecchiette. Al Movimento Turismo del Vino Puglia è invece toccato il compito di presentare i vini del territorio, con degustazioni e seminari raccontati dalla voce di un esperto regionale. Immancabile anche un focus sull’ “oro verde” di Puglia, con assaggi di oli extravergine d’oliva delle aziende socie del Movimento Turismo dell’Olio. Non solo degustazioni, all’interno dell’area istituzionale della Puglia. Sono infatti stati presentati percorsi e pacchetti turistico-enogastronomici tematici alla scoperta delle maggiori attrazioni storico-culturali, paesaggi-

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stiche ed agroalimentari della regione. Fra campagne costellate di uliveti, candidi centri storici, borghi barocchi, vigneti all’ombra di monumenti e angoli di incontaminata bellezza, la regione punta a farsi conoscere sempre più come meta d’eccezione per vacanze all’insegna del gusto e del relax della vita rurale. La Puglia ha incontrato anche operatori specializzati nel turismo enogastronomico. Nei giorni 12 e 13 febbraio, infatti, sono stati presenti buyer dei principali mercati target per inserire gli itinerari regionali dedicati al wine and food nei loro portfolio internazionali. La promozione dell’enogastronomia di Puglia non poteva non continuare sui social network: un divertente pannello rappresentante un ambiente rurale tipico ha costituito per i passanti l’occasione per fare un rapido “bike tour” in Puglia, scattando una foto e pubblicandola come immagine-profilo di Facebook. Una divertente attività per diffondere le iniziative svolte nello spazio istituzionale della Regione e creare un ponte con i visitatori più giovani. Anche quest’anno la Puglia ha inoltre rinnovato l’invito all’appuntamento “Fuori Salone” che si è andato ad affiancare alle attività in fiera. Per questo i sapori di Puglia si sono spostati nel

centro di Milano, presso OPEN (http:// www.openmilano.com/), un moderno spazio multifunzionale articolato come hub sociale e professionale.

LE CANTINE PARTECIPANTI: Agricola Paglione – Lucera (Fg); Antica Masseria Jorche – Torricella (Ta); Apollonio - Monteroni di Lecce (Le); Carvinea – Carovigno (Br); Castel di Salve – Depressa (Le); Due Palme – Cellino San Marco (Br); Grifo - Ruvo di Puglia (Ba); Leone de Castris – Salice Salentino (Le); Mocavero – Arnesano (Le); Paolo Leo – San Donaci (Br); Produttori Vini Manduria – Manduria (Ta); Rivera – Andria; Teanum – San Severo (Fg); Tenute Eméra – Lizzano (Ta); Taurino Cosimo - Guagnano (Le) - Tor dé falchi – Minervino Murge (Bt); Torrevento – Corato (Ba); Varvaglione Vigne & Vini – Leporano (Ta); Vetrere – Taranto. GLI OLI IN DEGUSTAZIONE: Masseria San Magno - Corato (Ba); Galantino Bisceglie (Bt); Il Frantoio - Ostuni (Br); Duca Carlo Guarini - Scorrano (Le) LE MASSERIE DIDATTICHE PARTECIPANTI: Masseria Gialli – Ugento (Le); Masseria Pilapalucci – Toritto (Ba); Masseria Salecchia – Bovino (Fg); Masseria Adamo - Alliste (Le). www.foglie.tv


Durante la Bit 2015”

Primitivo Wine Tour® il turismo attraverso i sapori

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a progettualità della Cantina Produttori Vini Manduria, mette in relazione e connessione funzionale differenti filiere produttive: quella culturale, quella del turismo e dello sviluppo del territorio e quella delle attività produttive. Anche quest’anno ha partecipato alla BIT per promuovere le tante proposte di enoturismo a marchio Primitivo Wine Tour®. “Dal 12 al 14 febbraio la Cantina è stata presente in Bit con il suo Museo, in vista di EXPO2015 - afferma Anna Gennari, responsabile del settore enoturistico della Cantina - come uno dei 40co-espositori, operatori del territorio Puglia dove, attraverso il brand coniato ‘Primitivo Wine Tour’ abbiamo inteso proporre, a selezionati operatori specializzati nel turismo enogastrono-

mico dei principali mercati target, i percorsi tra aree naturalistiche, Parco Archeologico, patrimonio artistico ed architettonico e il Museo della Civiltà del Vino Primitivo che solitamente si concludono con le degustazioni delle

nostre etichette di Primitivo di Manduria accompagnate dai piatti dell’autentica tradizione gastronomica, durante le quali vino e cibo sono illustrati e raccontati come parte della locale storia.”.

Ponte Lama, Castel del Monte, Murgia Più

“Bit 2015: tre Gal e la Provincia Bat per promuovere il Turismo Rurale

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l Gal Ponte Lama è tornato alla Borsa Internazionale del Turismo di Milano ospite dello stand della Provincia di Barletta-Andria-Trani, insieme agli altri due Gal del territorio. La vetrina milanese del turismo internazionale è stata l’occasione, per il Gruppo di Azione Locale di Bisceglie e Trani e per i Gal Le Città di Castel del Monte e Murgia Più, per presentare i propri progetti di turismo rurale. A tal fine i tre Gruppi di Azione Locale e la provincia Barletta-AndriaTrani, hanno organizzato un incontro-dibattito “Diversificare l’offerta

N°3 - 15 febbraio 2015

di Nica Ruospo turistica rurale: esperienze italiane a confronto”. L’ appuntamento ha coinvolto Istituzioni, Gal italiani, Associazioni e tutti gli attori del turismo rurale presenti in fiera ed ha messo a confronto le esperienze e i progetti di tutta Italia al fine di creare una rete d’impresa per valorizzare questo tipo di turismo in forte crescita. Hanno aderito all’ iniziativa sei Gal italiani (Alto Salento, Area Grecanica, Bradanica, Meridaunia, Terra dei Messapi, Serre salentine), il Consorzio Società Turismo Area Imolese e varie associazioni culturali.

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P B uglia in

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“Caccia” a milioni di turisti

Bit 2015 in attesa dell’Expo

è

stata l’ultima grande occasione, Bit 2015, per dare la caccia a quei milioni di turisti stranieri che arriveranno a Milano per Expo 2015 da maggio e accompagnarli per sei mesi a scoprire le bellezze di ogni angolo d’Italia. E forse la prima, per gli operatori del settore turistico, di cavalcare subito i primi seppur ancora flebili segnali di ripresa economica per rilanciare la voglia di viaggiare degli italiani. Di certo non hanno mancato un appuntamento pressoché storico le regioni italiane, tutte presenti, insieme ad altri 2000 espositori da 100 paesi che hanno proposto turismo in tutte le sue declinazioni e offerte a tutti i visitatori ma che soprattutto hanno incontrato più di 1500 hosted buyer (+50% rispetto alla scorsa edizione) che provengono da 70 paesi in un mix di mercati forti ed economie emergenti. “Bit2015 è la manifestazione leader in un settore che è eccellenza italiana riconosciuta nel mondo - ha detto l’Ad di Fieramilano Enrico Pazzali - e l’internazionalità si è respirata sin dalla cerimonia di inaugurazione, che è stata un ‘Welcome’ al mondo del turismo anche in vista di Expo”. Sono state cinque le aree principali della rassegna, Leisure World, Mice World, Luxury World, Digital-Technology e Destination Sport. In particolare, la nuova formula ha presentato una fotografia innovativa e più ampia dell›offerta del nostro Paese: sono

Il Ministro Franceschini con il Presidente Nichi Vendola e l’Assessore Nardoni

cresciuti infatti del 60% gli espositori italiani, con 20 nuove istituzioni locali che hanno partecipato per la prima volta. Tra queste, realtà di particolare pregio come Ostuni e Forte dei Marmi e percorsi artistico-culturali come Venaria Reale. Nei padiglioni italiani, ad arte, cultura ed enogastronomia è stato anche dedicato un focus ispirato al concetto della «piazzetta» italiana, mentre al turismo attivo è stata riservata Destination Sport. “Expo” è stata presente in Bit con una grande area espositiva con eventi nei padiglioni italiani e una piazzetta nell›area internazionale.

Ricco è stato anche il palinsesto di appuntamenti tra i quali vanno segnalati il Congresso Annuale del Turismo, che ha visto la partecipazione di grandi esperti internazionali come Chris Fair e William Ridgers e la presentazione della nuova ricerca di Think with Bit, l›Osservatorio di Bit, dal titolo ‹Viaggio nel Turismo› di Lusso Made in Italy. Bit2015 continuerà la sua missione internazionale a Bit China, dove dal 6 all›8 marzo accompagnerà gli operatori italiani al Gift di Guangzhou (Canton), una delle più importanti fiere del turismo cinese che vede tra i suoi organizzatori Fiera Milano.

Con “Scopri la Puglia” promosse a Milano le eccellenze del territorio

Aria di Puglia alla Borsa Internazionale del Turismo

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paesaggi, le tradizioni, la gastronomia, le bellezze artistiche e architettoniche. Ogni sfumatura della nostra terra è stata raccontata dall’Associazione Turistico Enogastronomica “Scopri la Puglia”, durante la Borsa Interna-

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zionale del Turismo di Milano. Nata spontaneamente per valorizzare le peculiarità del territorio pugliese e spingere alla collaborazione sinergica tra tutti gli operatori del settore, “Scopri la Puglia” ha colto l’occasione della Bit per valorizza-

re le eccellenze della cultura locale, proponendo ai turisti esperienze di viaggio capaci di sorprenderli ed emozionarli, dalle visite guidate alle lezioni di cucina, dall’orienteering tra i trulli alle escursioni in campagna, dai tour in città alle passeggiate sulla costa. www.foglie.tv


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venti

Fiera del Levante e SNIM dal 20 al 22 febbraio

Presentata Bici in Puglia: una nuova fiera dedicata agli amanti delle due ruote

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a Puglia, grazie anche alla sua strategica posizione geografica che guarda da sempre ai Paesi frontalieri è, senza ombra di dubbio, la regione più vivace e attenta alla promozione e alla diffusione di modelli di mobilità sostenibile con particolare attenzione ai Paesi adriatici ed alle regioni del Mezzogiorno d’Italia. Ma non solo. E’ diventata anche il luogo di connessione ideale della Rete Ciclabile Europea con quella dei Paesi dell’area balcanica. Per questi motivi si è pensato di mettere in cantiere la 1° edizione di “BICI in PUGLIA” – una rassegna, organizzata da SNIM srl in collaborazione con l’Ente fieristico, dedicata agli appassionati e agli operatori del settore e a quanti desiderano conoscere le novità, le innovazioni e le ultime tendenze del mondo della bicicletta. La rassegna è patrocinata dalla Regione Puglia – Assessorato alla Mobilità, dal Comu-

N°1 - 1 gennaio 2015

ne e dalla Camera di Commercio di Bari. La rassegna - in programma dal 20 al 22 febbraio alla Fiera del Levante , nel Nuovo Padiglione - è stata presentata alla stampa dal presidente della Fiera del Levante Ugo Patroni Griffi, dal presidente dello SNIM, Giuseppe Meo, dal sindaco di Bari Antonio Decaro e dall’assessore regionale alla Mobilità Giovanni Giannini. Sarà il primo grande appuntamento, per gli amanti della bici in un Meridione d’Italia ormai sempre più sensibile a questo sport e, nel contempo, darà una concreta possibilità di incrementare e migliorare l’industria della “bici” sui mercati del territorio e su quelli internazionali, con particolare attenzione ai Paesi del bacino Adriatico. “Questo per me è un sogno che si avvera –ha aggiunto il sindaco, Antonio Decaro –avere a Bari una grande Fiera della bicicletta e del cicloturismo è un traguardo per tutta la regione, ma nel-

lo stesso tempo un punto di partenza. Siamo partiti dieci anni fa ed oggi Bari può contare su un Bici Plan che prevede 190 Km. di piste ciclabili che collegano Bari ai più importanti assi di penetrazione per chi arriva dalla provincia. Abbiamo realizzato 18 km. negli anni scorsi ed previsto di portarne a termine altri 30 nei prossimi cinque anni”. <Saranno tre giorni all’insegna della bici, del cicloturismo e della mobilità sostenibile – spiega Giuseppe Meo, presidente di SNIM srl – e saranno coinvolti Enti locali, Enti del Turismo sia italiani sia stranieri, gli alberghi, i B&B, i consorzi di promozione del territorio e tutti quelli che credono e sostengono questo comparto. La passione per le due ruote, con “Bici in Puglia, darà l’opportunità di veder crescere la voglia di far vacanza all’aria aperta e contribuirà a fare della Puglia la regina della mobilità e della sicurezza.>

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A L’uva da tavola a Bisceglie e in Puglia gricoltura

Quaderno del Centro Studi Biscegliese

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ISCEGLIE-Quadernon.44: questo è ilnumero ragguardevole raggiunto dalla collana curata dal Centro Sudi Biscegliese, presieduto dal Dott. Tommaso Fontana che del quaderno in questione è anche l’autore. Si parla,questa volta, di economia e Confcommercio, nella persona del Direttore Leo Carriera, non poteva non sostenere la presentazione del libro avvenuta nel contenitore culturale di Santa Croce alla presenza di un pubblico scelto ed attento. Del contenuto accenna brevemente l’autore, sottolineando come il lavoro si basi essenzialmente su quello del Prof. Pasquale Consiglio, cui va il merito di aver fissato la storia dei primi passi dell’esportazione dell’uva da tavola da Bisceglie verso l’Italia del nord e verso l’intera Europa. Il sindaco Spina ritiene il libro un prezioso tassello per la storia socio-economica di Bisceglie e ne sottolinea il valore perché cristallizza momenti importanti della storia economica di Bisceglie da trasmettere come stimolo di riflessione alle future generazioni. Mauro Guglielmi, agronomo, uno dei due relatori della serata, si dice grato al Dott. Fontana per un lavoro che è fonte preziosa di consultazione per chi vuole conoscere la storia della coltivazione dell’uva da tavola a Bisceglie e nella Puglia intera, sottolineando come le problematiche relative alla coltivazione fossero state affrontate con grande competenza sin dal sorgere di questa nuova cultura, nonostante la limitatezza degli strumenti scientifici a disposizione. Il libro viene oltremodo apprezzato anche dall’altro relatore: il Dott. Donato Fanelli, presidente provinciale Bari/BT del Settore Prodotti Ortofrutticoli all’ingrosso. Nel libro egli riscopre la passione e l’orgoglio di essere produttori di uva da tavola, rivenienti dal senso di appartenenza al mondo agricolo, sicuramente uno dei motori economici essenziali della nostra realtà pugliese ma anche custode di un patrimonio culturale che

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La conferenza di presentazione

quel mondo ha prodotto e che serve da substrato all’ attività agricola oggi in grande rilancio. Rinascita che non è più legata ad un fatto ereditario o ad un ripiego occupazionale ma sta tornando ad essere una libera scelta professionale. Fanelli sottolinea la ricchezza dei dati statistici contenuti nel libro, la cui conoscenza può essere fondamentale per chi voglia dedicarsi alla produzione dell’uva da tavola ma riconosce, altresì, la valenza della ricca documentazione fotografica presente nel libro che racconta, per immagini, la

complessità e la serietà con cui quella coltura veniva esercitata. Si studiava anche allora e lo testimonia la foto sulla “Scuola per la scelta delle barbatelle” che è conoscenza fondamentale per chi vuole impiantare una coltura di uva da tavola. Il relatore ha concluso con una citazione: “Siamo fatti della stessa consistenza dei nostri sogni”; il libro aiuta ad andare in quella direzione perché contribuisce alla conoscenza di un settore che va ri-pensato all’insegna dell’innovazione nel solco della tradizione.

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Ricevuta delegazione Coldiretti in Vaticano

Papa Francesco ad agricoltori: “Alleanza con la terra e salvaguardia del clima”

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are alleanza con la madre-terra. Stop allo sfruttamento. È l’appello del Papa che ha ricevuto la Coldiretti, nella Sala Clementina in Vaticano. «Davvero non c’è umanità senza coltivazione della terra - ha ammonito Bergoglio - Non c’è vita buona senza il cibo che essa produce per gli uomini e le donne di ogni continente». Il Papa invita a lavorare per «continuare a produrre buon cibo per la vita di tutti» anche «quando la stabilità climatica è a rischio, quando l’aria, l’acqua e il suolo stesso perdono purezza a causa dell’inquinamento». Il Papa ha ricordato la «centralità del lavoro agricolo» che, ha detto, «porta il nostro sguardo su due aree critiche: la prima è quella della povertà e della fame, che ancora interessa purtroppo una vasta parte dell’umanità. Il Concilio Vaticano I ha ricordato la destinazione universale dei beni della terra, ma in realtà il sistema economico dominante esclude molti dalla loro giusta fruizione».

Papa Francesco ha rivolto un invito e una proposta: «l’invito è quello di ritrovare l’amore per la terra come ‘madrè - direbbe san Francesco - dalla quale siamo tratti e a cui siamo chiamati a tornare costantemente. E da qui viene anche la proposta: custodi-

re la terra, facendo alleanza con essa, affinché possa continuare ad essere, come Dio la vuole, fonte di vita per l’intera famiglia umana». E questo, ha aggiunto a braccio, «è quello che si oppone a sfruttare la terra». Quindi l’appello affinché l’opera di quanti coltivano la terra venga «riconosciuta e adeguatamente valorizzata, anche nelle concrete scelte politiche ed economiche. Si tratta di eliminare - ha spiegato il Papa - quegli ostacoli che penalizzano un’attività così poco appetibile alle nuove generazioni, anche se le statistiche registrano una crescita del numero di studenti nelle scuole e negli istituti di agraria, che lascia prevedere un aumento degli occupati nel settore agricolo». Il Pontefice ha ribadito ancora una volta il no alle logiche che vogliono imporre il ‘dio denarò: «è come si dice di quelle persone che non hanno sentimento, che vendono la famiglia, la madre e lì (riferito al mondo dell’agricoltura, ndr) c’è la tentazione di vendere la madre-terra».

Fruit Logistica La Puglia “Orto d’Europa”

Verso Expo 2015 I sapori di Puglia in un mondo che viaggia

Bit 2015 di Milano è di moda la Puglia Rurale

Dal 4 al 6 febbraio la Puglia protagonista all’edizione 2015 di Fruit Logistica, la più importante fiera del commercio internazionale di prodotti ortofrutticoli che si tiene ogni anno a Berlino. La Puglia, anche quest’anno, si è confermata tra i protagonisti più attivi.

Attenzione su Expo Milano 2015 durante la Borsa Internazionale del Turismo. Il Presidente Vendola ha parlato di prospettive future legate ad un alto livello di competitività turistica, alle eccellenze agroalimentari e alla capacità di interpretare le richieste del mercato globale.

Le eccellenze enogastronomiche protagoniste della 35esima edizione della Borsa Internazionale del Turismo, tra le più apprezzate spicca la Regione Puglia, collocata da recenti indagini di mercato e dalla stampa specializzata nella top ten delle mete più ambite al mondo.

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WWW.FOGLIE.TV L’informazione sul mondo agricolo e rurale a portata di click.

N°22 - 15 DICemBRE 2014

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A

gricoltura

Un seminario informativo promosso a Monopoli dall’Associazione “Puglia Europa Med”

“Ritorno alla terra”: una prospettiva di crescita economica per l’Italia e non solo

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ONOPOLI - “Ritorno alla terra”: un momento di informazione e confronto sulle politiche pubbliche a sostegno dell’imprenditoria e dell’occupazione in agricoltura. A promuoverlo lo scorso 5 febbraio a Monopoli, l’Associazione “Puglia Europa Med” - realtà impegnata da oltre un decennio ad accrescere nella popolazione pugliese e del Mezzogiorno d’Italia la consapevolezza sulla dimensione politica, economica , sociale e culturale dell’Unione Europea -. All’incontro, moderato dall’avv.to Adalisa Campanelli anche membro dell’associazione, sono intervenuti l’On. Enzo Lavarra (presidente di Puglia Europa Med e attuale consigliere del Ministro all’Agricoltura), dott. Giuliana Diglio , ricercatrice INEA Puglia (Istituto Nazionale Economia Agraria), dott.Vincenzo Netti, imprenditore agricolo e membro del CEJA (Consiglio Nazionale Europeo dei Giovani Agricoltori), dott. Antonello Palmisano, imprenditore agricolo e Ass. all’Agricoltura del Comune di Turi. Focus quindi per iniziare sul PSR 2015 -2020 su cui ha riferito Giuliana Diglio. “Il PSR, ha premesso, è il principale strumento di programmazione regionale d’intervento per il settore agricolo, forestale e più in generale per lo sviluppo rurale. Il nuovo PSR in particolare, intende soddisfare le priorità che sono state già definite nelle strategie Europa 20.20.20”. Si è fatto riferimento agli 11 obbiettivi tematici che si rifanno a tre parole chiave : intelligenza, sostenibilità e inclusività. Si mira a rafforzare lo sviluppo tecnologico, la ricerca, l’innovazione ; migliorare la competitività delle piccole e medie imprese; rispettare le risorse naturali per es. riducendo le emissioni di carbonio. Infine facilitare l’inclusione di tutte le risorse umane, in primis di donne e giovani e assicurare più servizi sociali

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di Paola Dileo

per evitare lo spopolamento delle aree rurali. “Obbiettivi tematici , ha spiegato Diglio, che relativamente ai singoli programmi dei diversi fondi europei, si traducono in sei priorità con specifiche strategie di’intervento, come promuovere il trasferimento delle conoscenze e l’innovazione nel settore agricolo e forestale; potenziare la competitività e la redditività delle aziende agricole; promuovere l’organizzazione di filiera; preservare, ripristinare e valorizzare gli ecosistemi agricoli e forestali; incentivare l’uso efficiente delle risorse naturali e del paesaggio; garantire l’inclusione sociale attraverso la riduzione della povertà e promuovere lo sviluppo economico delle aree rurali”. Il PSR si rivolge a tutti gli attori locali; enti pubblici, enti di ricerca, sistemi scolastici, imprese agricole e non, società di consulenza, enti formativi e organizzazioni sindacali . “Quanto ai GAL, ha ricordato, col nuovo PSR godranno di maggiori autonomie e di maggiori responsabilità nel definire le strategie di sviluppo, sempre coerentemente ai propri fabbisogni e col coinvolgimento degli attori locali”. A seguire Vincenzo Netti ha illustrato le “politiche europee per i giovani agricoltori”. “Il CEJA, ha esordito, è un’organizzazione ombrello che in-

globa le associazioni nazionali agricole giovani dei 28 paesi membri, per l’Italia quindi CIA, Confagricoltura e Coldiretti. La nostra funzione è quella di rappresentare 2 milioni di giovani da 0 a 40 anni , quindi di fare lobby e spingere ad un inverdimento della classe agricola europea ed italiana in particolare”. Si perché nel nostro Paese appena il 5% delle aziende attive è giovane, con imprenditori di età inferiore a 35 anni; percentuali già più alte in Francia e Polonia, rispettivamente 10 e 20%. “L’agricoltura europea e in particolare mediterranea è fondamentalmente vecchia – ha lamentato Netti, richiamando l’attenzione sulla impellenza di un ricambio generazionale, pena la morte del settore agroalimentare e del suo irripetibile paesaggio. “Da tempo – ha aggiunto - ci siamo posti il problema di ufficializzare la figura del giovane agricoltore . Non è un caso se nell’ambito della nuova PAC (Politica Agricola Comune), il 2% del montepremi economico per i contributi diretti andrà ai giovani agricoltori. Non solo, abbiamo sensibilizzato le istituzioni europee a prevedere una serie di agevolazioni per l’auspicato ricambio generazionale”. Trattasi di misure per favorire l’accesso al credito dei giovani agricoltori, un approccio a quanto www.foglie.tv


pare, problematico non solo in Italia ma anche in altri stati ad eccezione di Germania, Polonia e Austria. E sempre sul fronte giovanile, il CEJA è riuscito a far approvare altre proposte come l’istituzione di un fondo di garanzia presso la BEI (Banca d’Investimento Europeo) e di una Banca della Terra Europea. “Il giovane – commenta – ha bisogno di credito ma anche di terra, e chi non è figlio di agricoltore deve affrontare anche il costo dei terreni, che in Italia si aggira sui 20-22000 euro ad ettaro, in Francia invece sui 5-6000 euro e in Romania il prezzo scende ulteriormente , a 1000 euro. Questo anche per spiegare il gap competitivo nello scenario comunitario. Di qui l’idea di una Banca della Terra che ceda terreni del demanio a condizioni più favorevoli”. Infine, non trascurabile, la proposta di un nuovo programma ERASMUS, che preveda rispetto al passato, visite di pochi giorni in altrettante aziende europee per l’acquisizione di nuove esperienze. Antonello Palmisano invece ha rimarcato la priorità di una formazione mirata in agricoltura che aiuti a creare reddito nel nuovo millennio . “Molte aziende – ha detto – hanno dovuto restituire i finanziamenti percepiti perché non in grado di affrontare il percorso d’impresa descritto sulla carta”. Un corso base di creazione d’impresa nel settore agricolo ridurN°3 - 15 febbraio 2015

rebbe se non altro il rischio d’impresa e stimolare le aziende all’internazionalizzazione. A termine Enzo Lavarra ha affrontato un tema quanto mai attuale: l’Expo 2015. “Viviamo un tempo in cui la produzione di cibo è cruciale non solo per il nostro Paese ma per l’intera umanità – ha premesso - . Sicuramente bene ha fatto l’Italia a ospitare un’esposizione universale, la prima in assoluto a tematizzare il cibo e a lasciare non solo strutture e infrastrutture materiali, ma teoria, elaborazione, risultati scientifici che possono aiutare l’umanità dopo l’Expo a raggiungere precisi obbiettivi. L’importanza è determinata dal fatto che la scorsa volta si è tenuto a Shanghai , per la prossima si è candidata Dubai, quindi c’è anche una modificazione geopolitica su scala planetaria, dove i centri della vecchia Europa sono sempre più in concorrenza con altri punti dello sviluppo globale e un avvenimento di questo genere viene ambito da paesi che era difficile vedere come protagonisti della scena mondiale”. Al centro del dibattito internazionale EXPO , come ha osservato Lavarra, non c’è solo la produzione in termini quantitativi, ma soprattutto la sostenibilità dello sfruttamento delle risorse naturali come suolo , acqua ecc. “Un appuntamento rilevante soprattutto per il nostro Paese che ha un’esperienza di salvaguardia ambientale

e di biodiversità da proporre come esempio e da incentivare a nostra volta. Perché gli effetti di un’agricoltura intensiva e standardizzata potrebbero essere ancora più devastanti con il rischio di accentuare il divario tra società del benessere e quelle in via di sviluppo (il numero obesi a livello mondiale si attesta sul milione e paradossalmente anche il numero degli affamati ha raggiunto gli stessi livelli). “Dobbiamo invece consolidare fenomeni già esistenti , in questi anni ignorati dalla politica a tutti i livelli. Per esempio in Puglia, da un decennio circa, è in atto un processo di diversificazione produttiva in antitesi alle produzioni standard, di massa degli anni 60’-70’-80,’ quando la PAC riconosceva più aiuti sulla quantità prodotta e quindi si usavano più fertilizzanti; ne è seguita la colonizzazione produttiva con alcuni scandali eclatanti come quello dell’etanolo nel vino che ha scosso le coscienze e lentamente si è avviata una progressiva diversificazione”. Buone pratiche che saranno portate all’attenzione del dibattito EXPO, e tradotti in obbiettivi nella Carta di Milano, un documento che associazioni, istituzioni, cittadini si accingono a sottoscrivere per essere presentato all’ONU vincolando , si spera, i Paesi a realizzare gli impegni presi.

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groalimentare

Dedicato alle eccellenze del settore gastronomico

Terza edizione del Premio Puglia a tavola

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nnovazione e tradizione puntando verso la qualità”, questo il motto dell’istituto alberghiero Perotti di Bari dove si è tenuta lo scorso 29 Gennaio la terza edizione del premio “Puglia a tavola” . La manifestazione, organizzata dalla Fondazione Nikolaos e dall’Istituto Perotti, col patrocinio, tra gli altri, della Regione Puglia, del Comune di Bari, della Camera di Commercio, della Fiera del Levante, del CNA, della Confcooperative, di Confindustria, di Federalberghi (e il sostegno di numerosi sponsor), è dedicata alle eccellenze del settore gastronomico e turistico del territorio pugliese, infatti ha premiato le tre strutture ricettive e le tre strutture ristorative che si sono contraddistinte nel corso del 2014. Anche quest’anno il premio è stato conferito nell’ambito di una cena di gala, presentata dal giornalista Livio Costarella e dal dirigente scolastico dell’Istituto Perotti Rosangela Colucci, affiancati dal Presidente della Fondazione Nikolaos Vito Giordano Cardone e preparata da una squadra di cuochi, docenti e alunni, guidati dallo chef Antonio De Rosa. Si è puntato sulla cucina mediterranea vegetariana, utilizzando esclusivamente prodotti dell’agricoltura biologica del territorio pugliese con una particolare attenzione alla cucina sana e naturale.

di Loredana Grassi

Rosangela Colucci Preside dell’Istituto Alberghiero

È stata un’importante occasione per gli studenti di confrontarsi col mondo

del lavoro e una rilevante esperienza formativa perché hanno avuto l’opportunità di essere a contatto con un pubblico esterno. Carla Palone, Assessore allo sviluppo del Comune di Bari, durante la serata ha affermato: “Questo è un appuntamento importante per il territorio, soprattutto perché è una scuola ad organizzarlo, quindi spazio ai ragazzi, all’imprenditoria, ad un’imprenditoria legata alla terra e ai nostri prodotti, perché questa è un arma vincente.” Per la ristorazione sono state premiate Gallo Restaurant di Trani, Frulez di Bari e La Taverna del Duca di Locorotondo. Per le strutture ricettive sono stati premiati Palazzo San Giorgio di

Trani, Hotel Pineta Welness & SPA di Ruvo di Puglia e il gruppo CDS Hotels Meetings & Events che comprende Riva Marina Resort di Carovigno, Pietrablu Resort & Spa di Polignano e Costa del Salento Village. Uno speciale premio “Award”, costituito dal Crest del Corpo Consolare di Puglia, Basilicata e Molise, è andato ad Antonella Scatigna, titolare de “La Taverna del Duca” di Locorotondo, da tempo occupata in opere di solidarietà e raccolte fondi.. Guarda il video

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o Studio Finagri offre un servizio di consulenza altamente specializzata nel mondo della finanza agevolata ed all’assistenza alle aziende agricole, individuando la migliore soluzione per le necessità finanziarie dell’impresa, già costituita o da costituire, occupandosi di tutti gli aspetti necessari all’istituzione delle pratiche necessarie per l’ottenimento dei finanziamenti o dei contributi a fondo perduto, nelle varie forme ed intervenendo in tutte le necessità di servizi delle aziende agricole e delle industrie agroalimentari. Lo Studio Finagri, mette le aziende in primo piano, individuando con un certo anticipo le agevolazione, i contributi e le relative aperture dei bandi, esaminando i dati raccolti nei precedenti colloqui (anche telefonici) con i clienti, approntando quanto necessario: • Studi di fattibilità economico-finanziari • Assistenza tecnica e consulenza • Istruttoria dell’Ente preposto

I NOSTRI SERVIZI NELL’AMBITO DELLA CONTABILITÀ Con l’introduzione della condizionalità nel regime di pagamento unico, le aziende agricole hanno avvertito la necessità di adeguarsi alle “nuove condizioni” dettate dalla regolamentazione. Del resto, questi adeguamenti sono stati resi necessari anche dall’incombenza di un dibattimento dei pagamenti diretti per errate procedure nell’ambito del regime di condizionalità. La Finagri srl, attenta ad offrire servizi che corrispondessero alle normative cogenti per il settore agricolo, ha aggiornato il proprio staff di esperti per rispondere con professionalità alle nuove esigenze del settore. Si è formata, così, fin dal 2005, una equipe di

professionisti, a valenza multidisciplinare, per poter far fronte alle esigenze della condizionalità offrendo ed operando ad alto livello nei seguenti segmenti di servizi al mondo agricolo: • Gestione delle normative ambientali (habitat, Natura 2000, uccelli selvatici, siti SIC/ZPS, aree naturali protette, parchi); • Valutazione di incidenza ambientale per aree protette; • Gestione delle normative per la protezione delle acque dagli inquinamenti comprese le procedure per le autorizzazioni a pozzi arte artesiani ecc; • Implementazione delle norme per l’utilizzazione dei fanghi di depurazione in agricoltura; • Gestione delle aree vulnerabili ai nitrati; • Organizzazione e gestione di corsi per il conseguimento del patentino per l’acquisto ed utilizzazione dei prodotti fitosanitari; • Assistenza per la normativa sulla gestione dei rifiuti speciali e pericolosi; • Organizzazione di corsi e gestione delle tematiche relative alla sicurezza alimentare; • Assistenza per tutta la tematica relativa alla salute ed al benessere degli animali per le aziende zootecniche; • Implementazione di sistemi di tracciabilità e rintracciabilità; • Tutta l’assistenza per l’implementazione delle norme relative alle buone condizioni agronomiche ed ambientali. Un’esperienza consolidata, uno staff di professionisti di grande livello, una struttura adeguata logisticamente e la certezza di poter rispondere al meglio alle esigenze della condizionalità.

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E Diamo un futuro alla nostra terra venti

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A Ugento un convegno sul Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020

GENTO - Il PSR Puglia 2014-2020 costituisce lo strumento di programmazione per lo sviluppo rurale regionale che concorre, assieme agli altri fondi strutturali e di investimento europei (SIE), alla realizzazione delle priorità della strategia “Europa 2020”, nel quadro dell’Accordo di partenariato tra lo Stato Italiano e l’Unione Europea. In previsione del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 nasce l’esigenza di divulgare le informazioni utili contenute nei Bandi del PSR Puglia 2014-2020. La Coldiretti di Lecce, insieme al CEA Posidonia di Ugento, con il patrocinio della Regione Puglia hanno organizzato il Convegno “Diamo un futuro alla nostra terra” dove esperti qualificati hanno trattato l’iter di predisposizione delle domande

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di Nicola Trisolini

Giampiero Marotta Direttore Coldiretti Lecce

di aiuto, il processo di istruttoria delle domande pervenute, le modalità ed i tempi di erogazione del contributo e quanto necessario per agevolare la comprensione e la diffusione dei bandi ai potenziali beneficiari locali. Sono intervenuti Franco Fasano (preside dell’Istituto F. Bottazzi di Ugento che ospiterà l’evento), Pierpaolo Palla-

ra (responsabile delle Procedure di attuazione della programmazione Regionale, Monitoraggio e controllo, Ente di Ricerca, Istituto Nazionale di economia agraria), Andrea Lazzari (Valutatore ex ante PSR 2014-2020 - Lattanzio Group) e Pantaleo Piccinno, Presidente della Coldiretti Lecce; ha moderato il dibattito Giampiero Marotta, Direttore della Coldiretti Lecce. “E’ necessario Favorire le nuove generazioni, i giovani imprenditori – ha sostenuto Franco Fasano, preside dell’Istituto F. Bottazzi di Ugento - affinché abbiano la concreta possibilità di realizzare processi di miglioramento aziendale a forte carattere innovativo con l’introduzione e l’adozione in azienda di processi, prodotti e servizi innovativi”. La attuale scarsa capacità di dialogo e di condivisione delle conoscenze

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fra mondo produttivo e mondo della scuola e della ricerca, associato all’esistenza di limiti di tipo culturale diffusi sul territorio si tramutano in fenomeni di individualismo negli enti pubblici e nelle imprese. Non si può prescindere dalla consapevolezza del ruolo strategico dell’innovazione nelle aziende, indispensabile sia per l’incremento di competitività delle imprese agricole che per la crescita della Regione. Risulta chiaro che nei prossimi anni si dovrà spendere in formazione per elevare il livello di collaborazione e di integrazione tra le imprese agricole, agroalimentari, forestali e il sistema della ricerca, promuovendo la presenza di figure professionali in grado di far incontrare la domanda con l’offerta di innovazione, di favorire il dialogo tra gli attori del Sistema e di agevolare i processi di trasferimento tecnologico sul territorio. Usufruendo dei bandi del PSR Puglia 2014-2020 gli imprenditori avranno a disposizione mezzi per ammodernare e diversificare le proprie attività e i prodotti, migliorando le tecniche di

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produzione e allevamento con lo scopo di aumentare la quota e l’orientamento di mercato, rispondendo così all’esigenza di mercati di beni a minor prezzo, ma salubri etici e di qualità. “Tra l’altro - sostiene Giampiero Marotta, Direttore Coldiretti Lecce - gli imprenditori svolgono un ruolo sociale perché direttamente responsabili e garanti della sicurezza alimentare e sono attuatori della prevenzione della salute pubblica”. Altro tema cruciale del Convegno è stata la discussione sulla opportunità di migliorare la competitività dei produttori primari integrandoli meglio nella filiera agroalimentare, favorendo i processi di aggregazione delle imprese agricole in strutture dotate di capacità e strumenti gestionali funzionali al miglioramento della organizzazione della produzione e della commercializzazione agroalimentare. Il Supporto alla creazione e al consolidamento delle filiere corte e dei loro circuiti e reti è uno degli obiettivi principali del PSR Puglia 2014-2020. A tal proposito risulta anche eviden-

te la necessità di affrontare con mezzi appropriati la difficoltà che le aziende agricole incontrano nell’accesso al credito. Per cui diventa indispensabile fornire la chiave per superare l’ostacolo delle alte sofferenze bancarie che si registrano nel settore primario e rendere agevole il finanziamento per l’attuazione delle misure previste. In questo modo il PSR potrà incidere sul territorio, attraverso la partecipazione di tutti i soggetti interessati, come concreta forma di governo dello sviluppo e non rimarrà una mera fornitura di pareri istituzionali.

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Notizie dal Gal Sud Est Barese

In dirittura di arrivo la costituzione della Rete degli Operatori del Sud-Est Barese

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i è tenuto lo scorso 27 gennaio 2015 presso la sede della Pro Loco di Mola di Bari la riunione propedeutica all’approvazione del Contratto di Rete e per discutere eventuali integrazioni al sul quale si è lavorato durante l’ultimo anno insieme a moltissimi operatori del territorio SEB. A seguito della raccolta di manifestazioni di interesse relative all’adesione al “Contratto di Rete Turistico Culturale del Sud Est Barese”, si contano 37 imprese che hanno manifestato la volontà di sottoscrivere il contratto. Osservando le adesioni si riscontra

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un buon equilibrio di “rappresentanza” tra strutture ricettive, ristorative, operatori di servizi e tour operator,

elemento strategico al fine di perseguire con efficacia gli obiettivi di rete.

Affidati i lavori per il ripristino degli itinerari ciclabili del Gal: Natural Mete nel Sud-Est Barese

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aranno quasi 300 km di itinerari naturalistici nell’area dei sei comuni del GAL, individuati grazie alla Misura 313, che verranno ripristinati e dotati di segnaletica per la sistemazione di itinerari naturalistici nell’area dei sei comuni del GAL. E’ stato infatti affidato lo scorso 14 gennaio l’appalto per la realizzazione di sentieristica compatibile con l’ambiente. Il termine dei lavori è previsto a maggio.

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groalimentare

Area collettiva, degustazioni e incontri

Al Biofach di Norimberga torna il Bio pugliese di qualità

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l biologico pugliese di qualità anche quest´anno protagonista al Biofach di Norimberga, la più importante vetrina mondiale del bio andata in scena gli scorsi 1114 febbraio. La partecipazione, organizzata dall’associazione Biolitalia sotto l’egida della Regione Puglia - Assessorato alle Risorse agroalimentari, ha previsto varie iniziative. In primo luogo un’area collettiva che ha puntato alla promozione di 18 aziende biologiche (fra cui sei pugliesi: Frantoio Raguso, Olio Profumi di Castro, Molino Andriani, Az. Agricola Caputo, Tenuta Venterra e Torrefazione Battista). All’interno, poi, ben 60 mq sono stati dedicati alla promozione del bio pugliese e del marchio regionale “Prodotti di Puglia” (iniziativa finanziata con fondi europei Psr 2007-2013 - Mis. 133 “Attività di informazione e promozione”) in cui è stata presentata una vasta gamma di prodotti: cereali, legumi, olive, mandorle, verdure, salumi, insaccati, formaggi, pane, pasta, prodotti da forno, olio extravergine di oliva, oli aromatici, vino e caffè. Il tutto al Pad. 4 - Stand 211-215-221 (un’altra area per altre cinque aziende della cosmesi è stata organizzata da BiolItalia al parallelo salone Vivaness, Pad. 7- Stand 511). Biolitalia ha inoltre organizzato nella sua area la festa “Blu Night”, aperta a tutti gli operatori della fiera, con presentazione dei prodotti biologici e degustazioni di piatti di eccellenza della cucina pugliese. La stessa associazione ha inoltre incontrato l’ente di certificazione tedesco BDIH per informare le aziende pugliesi e in particolare quelle di produzione di olio extravergine di oliva, sulle opportunità del mondo della cosmesi bio. Ecco l’elenco di tutte le aziende portate a Norimberga da Biolitalia: Aziende food a Biofach: Ali Degli Angeli, Frantoio Raguso, Bauer Spa, N°3 - 15 febbraio 2015

Olio Profumi Di Castro, Dalla Costa Alimentare, La Vecchia Dispensa, Dol.C.I.P.P - Museo Del Cioccolato, Molino Andriani, Op Jonica, Pasta D’Alba, Asso Fruit Italia, Az. Agricola Caputo Maria, Agriconserve Rega, Agrimola

Spa, Pasta Fresca Rossi, Tecnoblend, Tenuta Venterra, M. BattistaTorrefazione caffè. Aziende della cosmesi al Vivaness: Laboratori Royal, Biofficina Toscana, Officina Naturae, Argital, Sanecovit.

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Durante Fruit Logistica

Il progetto di cooperazione trasnazionale del Gal Ponte Lama a Berlino

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l Progetto “Distretto Agroalimentare di Qualità Terre Federiciane - Filiera dei prodotti di Puglia e Basilicata” è sbarcato anche in Germania, in occasione della più importante fiera internazionale del settore ortofrutticolo Nel corso dell’edizione 2015 di Fruit Logistica, il noto evento fieristico tedesco giunto alla 23ᵃ edizione, è stato presentato il progetto di cooperazione transazionale di cui il GAL Ponte Lama è capofila. Inoltre alcune aziende, coinvolte nelle filiere di Progetto, hanno usufruito dello spazio acquistato dalla Organizzazione di Produttori Arca Fruit, nata con il supporto del Gruppo di Azione Locale. La fiera, come ogni anno, non ha deluso e si è mostrata attiva e fervente di iniziative, relative alle innovazioni tecniche e tecnologiche del settore. I 2700 espositori provenienti da molti Paesi del Mondo hanno mostrato le loro eccellenze. Da ciò emerge la riflessione su quanta biodiversità si possa conservare e far conoscere, così come nel contempo, quanta buona qualità italiana e locale merita maggiore attenzione e promozione. Inoltre durante una conferenza stampa, organizzata nello stand della Regione Puglia, è stato presentato il progetto“Frutta nelle scuole”, finalizzato ad aumentare il consumo di frutta e verdura da parte dei bambini e ad attuare iniziative che supportino più corrette abitudini alimentari e una nutrizione maggiormente equilibrata, di cui L’OP Arca Fruit è aggiudicataria per l’anno in corso. Alla conferenza stampa erano presenti il Presidente dell’OPArca Fruit Sergio Curci e l’Assessore alle Risorse agroalimentari della Regione Puglia Fabrizio Nardoni, che ha ringraziato l’OP per questo successo che rappresenta un vanto per l’agricoltura pugliese. Sono intervenuti inoltre i due vice-presidenti Vincenzo Patruno e Donato Fanelli e in chiusura Antonio N°3 - 15 febbraio 2015

Leone, coordinatore del progetto. “Ancora una volta le eccellenze del nostro territorio si fanno strada in questo contesto berlinese riuscendo a premiare l’impegno quotidiano dei nostri agricoltori e del GAL Ponte

Lama, attento quotidianamente alla promozione e allo sviluppo dell’agricoltura e del territorio rurale” – così ha commentato l’esperienza il presidente del GAL Ponte Lama Antonio Piazzolla.

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Imu: sessanta giorni di tempo senza alcuna sanzione

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essanta giorni di tempo per pagare l’ IMU agricola senza versare alcuna sanzione. Alcuni sindaci che invece hanno fretta di incassare SI SONO INVENTATI LE SANZIONI ILLEGITTIME. Non pensiamo sia questo il modo corretto di gestire una questione delicata che si materializza con l’ennesima imposta ingiusta del governo centrale, in un momento così grave per l’economia, soprattutto agricola, che giornalmente subisce danni dagli accordi europei e dalla contraffazione dei prodotti. Chiediamo che i Sindaci, spostino in avanti ufficialmente il pagamento del 10 febbraio , ed ufficialmente dichiarino che nessuna sanzione è dovuta. Mettano subito a conoscenza i cittadini che i sessanta giorni di proroga non prevedono alcuna sanzione, così come prevede lo statuto dei contribuenti, nel caso di situazioni poche chiare considerando tra l’altro che ancora si attende una sentenza dal TAR fissata per il 18 febbraio, che potrebbe ancora prorogare o addirittura annullare. Invitiamo i primi cittadini a non tartassare i loro contribuenti che producono e che tra mille difficoltà riescono ancora a mantenere in vita qualche posto di lavoro. Se è necessario usciamo “Fuori dalle regole” sbagliate che ci massacrano, diano un taglio a questo contesto di ipocrisia di chi da un lato finge palesemente di protestare contro il Governo in difesa dei cittadini e dall’altro ha una dannata fretta di

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incassare per spendere troppo spesso per spese demenziali. “Se queste sono le regole”, non ci resta che resistere “FUORI DALLE REGOLE”, motivo per

cui l’unica cosa che rimane a noi “polli da spennare” è non pagare. Mariano Ferro (Movimento Forconi)

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Allevatori del sud Europa riuniti presso l’Europarlamento

Anlac: Meeting di Bruxelles sollecita trasparenza verso consumatori

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stato molto forte il messaggio lanciato dagli allevatori del sud Europa riuniti presso l’Europarlamento a Bruxelles. Non c’è benessere dell’ uomo e degli animali che tenga se viene disatteso il diritto all’ informazione. Lo ha dichiarato Saverio De Bonis, presidente dell’ Anlac, associazione nazionale liberi allevatori di conigli, dopo il meeting “Carne cunicola: prospettive e problematiche”, indetto dall’ europarlamentare Isabella Adinolfi. Un diritto negato ai consumatori europei - aggiunge - che da anni attendono l’ estensione della etichettatura obbligatoria dell’ origine anche per le carni di coniglio e per la quale nelle prossime settimane si attende l’ esito della valutazione d’ impatto da parte della Commissione europea, che speriamo metta la parola fine a una vera e propria discriminazione in atto da quattro anni. Oggi - prosegue il presidente - perdere altro tempo in estenuanti valutazioni

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è dannoso per tutto il sud Europa. In precedenza - sottolinea l’ anlac - altre valutazioni d’ impatto avevano già confermato che l’ origine delle carni sembrava essere la preoccupazione principale dei consumatori. Questi vogliono che l’etichetta riporti dove l’animale è nato, allevato e macellato, affinchè siano rispettati gli articoli 12, 169 e 13 del TFUE, inerenti alla protezione dei consumatori, al diritto all’ informazione e alle esigenze in materia di benessere animale. La normativa europea, inoltre, permette che sul cibo l’origine possa diventare quella del luogo in cui è avvenuta l’ultima lavorazione «sostanziale». Così, nel caso di un prodotto porzionato, i supermercati non sono obbligati ad indicare la provenienza della materia prima, ma solo il luogo dell’ ultima lavorazione «sostanziale». Questa norma del codice doganale evidenzia l’ anlac - non garantisce il rispetto dei trattati e apre le porte al

commercio globale di carni di dubbia provenienza. Costringerà presto tutti i consumatori a mangiare solo conigli sintetici provenienti dalla Cina e dal Venezuela in nome di uno scambio globale che non rispetta il benessere animale e le normative sanitarie. Sinora questo commercio ha favorito solo gli scambi mondiali della Germania ed è stato troppo penalizzante per Italia, Grecia e Malta, paesi connotati da una forte tradizione culturale di consumo, che si trovano a fronteggiare situazioni anticoncorrenziali e fraudolente nelle importazioni rese agevoli proprio dall’assenza di etichettatura obbligatoria e di controlli. Nessuna organizzazione sindacale ha chiesto misure di salvaguardia verso le importazioni extra-Ue come è accaduto invece per il riso. Pertanto, attendiamo nei prossimi giorni - conclude - una forte iniziativa politica da parte dell’ Europarlamento, dei sindacati agricoli, delle associazioni consumatori e, soprattutto, del Ministro Martina.

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Stranieri 3 litri di latte su 4, etichetta inganna

Un giorno da allevatore su piazza del Ferrarese

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ARI - Dall’inizio della crisi è stata chiusa una stalla italiana su cinque con la perdita silenziosa di 32mila posti di lavoro e il rischio concreto della scomparsa del latte italiano e dei prestigiosi formaggi con effetti drammatici anche sulla sicurezza alimentare e sul presidio ambientale. E’ quanto emerge dal dossier “L’attacco alle stalle italiane” presentato dalla Coldiretti Puglia su Piazza del Ferrarese a Bari dove sono giunti allevatori pugliesi e lucani, guidati dai dirigenti di Coldiretti Puglia e Basilicata ed in contemporanea su altre 9 piazze d’Italia. In Puglia a fronte dei 1.939 allevamenti che producono 3,6 milioni di quintali di latte bovino, le importazioni di latte dall’estero raggiungono i 2,7 milioni di quintali, e i 35mila quintali di prodotti semi-lavorati quali cagliate, caseine, caseinati e altro, utilizzati per fare prodotti lattiero-caseari che vengono, poi, ‘manipolati’ e trasformati in prodotti lattiero-caseari “Made in Puglia”. Nella stalla a cielo aperto realizzata con la collaborazione dell’Associazione Italiana Allevatori per dare vita alla grande operazione di mungitura pubblica e filatura di mozzarella mai realizzata prima, testimonial d’eccezione hanno munto per la prima volta in vita loro Mingo (direttamente da Striscia La Notizia), Antonio Stornaiolo (attore – volto noto del piccolo e grande schermo, solo per citare alcuni ruoli: Direttore Conservatorio ‘Tutta la musica del cuore’ RAIUNO, padre di Domenico Modugno in ‘Volare’ RAIUNO), il comico Alessio Giannone – in arte Pinuccio,

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Angelo Inglese – sarto che fa le camicie per i reali d’Inghilterra, Paolo Semeraro – Olimpionico Vela, il Sindaco di Bari, Antonio De Caro, il Presidente del Consiglio Regionale, Onofrio Introna, Alessandro Ambrosi, Presidente UNIONCAMERE Puglia, il Segretario regionale PD PUGLIA, Michele Emiliano, l’On.le Raffaele Fitto, il consigliere regionale Ruggiero Mennea, Antonio Felice Uricchio, Rettore Università BARI,

il Presidente nazionale LILT, Francesco Schittulli, Ermanno Praitano, Presidente dei Pediatri di Famiglia di Puglia, Giuseppe Salamon, Presidente ADOC Puglia, Giancarlo Leuzzi, Referente Agricoltura Legambiente Puglia, Rosangela Colucci, Preside dell’Istituto Alberghiero Perotti di Bari. Coldiretti Puglia chiede di: • Indicare obbligatoriamente l’origine nelle etichette del latte (anche Uht), dei formaggi e di tutti gli altri prodotti

a base di latte • Garantire che venga chiamato “formaggio” solo ciò che deriva dal latte e non da prodotti diversi • Assicurare l’effettiva applicazione della legge che vieta pratiche di commercio sleale • Rendere pubblici i dati relativi alle importazioni di latte e di prodotti con derivati del latte, tracciando le sostanze utilizzate • Un pronto intervento dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato contro le forme di concorrenza sleale e gli abusi di posizione dominante nel mercato del latte • Attuare le misure di sostegno agli allevamenti italiani previste dal Piano Nazionale di Sviluppo Rurale • Subordinare la concessione della licenza d’uso del Marchio ‘Prodotti di Puglia’ rilasciata dalla Regione Puglia ad una adeguata remunerazione del latte alla stalla pugliese, disponendo eventualmente la revoca di utilizzo del marchio nel caso di comportamenti non conformi dei caseifici • Realizzare un piano organico di promozione (in Italia e all’estero) del latte e delle produzioni italiane, (in Italia e all’estero) del latte e delle produzioni italiane, a partire da Expo 2015 • Promuovere iniziative nazionali per il consumo del latte e dei formaggi di qualità, soprattutto nelle scuole e nelle mense pubbliche • Semplificare le procedure burocratiche • Garantire che le risorse previste dal “Piano latte” del Mipaaf vadano agli allevatori

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Crisi zootecnia in Puglia

Cia chiede interventi tempestivi

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a Cia (Confederazione Italiana Agricoltori) Puglia ha preannunciato lo stato di agitazione delle aziende zootecniche, che potrebbe sfociare oltre che in manifestazioni di protesta, nel blocco delle forniture del latte alle industrie di trasformazione. “La situazione per il comparto zootecnico – dichiara il presidente della Cia Puglia Raffaele Carrabba – è da vera e propria emergenza. Il settore è in profonda crisi a causa dei prezzi molto bassi di latte e carne. La produzione di latte prodotto dalle vacche in tutta la regione Puglia nella campagna 2013/2014 è stata pari a 3.512 quintali corrispondenti ad un numero di 2300 aziende. Negli ultimi tre anni c’è stata una drastica riduzione di aziende zootecniche pari a circa il 20%”. L’attuale prezzo del latte, varia da 0,375 a 0,390 centesimo al litro e potrebbe addirittura abbassarsi, secondo alcune voci, a 0.340 centesimi a

partire dal 1° aprile prossimo. A fronte di questi prezzi, una azienda zootecnica sostiene costi che oscillano da 0,360 a 0,380 centesimi per produrre un litro di latte. Inoltre il prezzo di vendita al consumatore del latte e dei suoi derivati non ha subito alcuna riduzione. Non si comprende, dunque, il motivo che ha spinto gli industriali

trasformatori ad abbassare il prezzo pagato alla stalla. Stessa situazione per le carni, settore dove, ormai, non esiste più mercato, in quanto la maggior parte del prodotto venduto nelle macellerie proviene da importazioni. Solo per fare alcuni esempi: un vitello di 20 giorni di vita e con un peso di 60/70 kg viene venduto a 20 euro; fino a qualche mese fa veniva venduto a 100/150 euro. Invece, le vacche a fine carriera, che fino a qualche mese fa erano vendute a circa 600 euro per capo, oggi si vendono a 200/300 euro. “Gli allevatori che hanno contratto mutui a lungo termine per adeguarsi alle norme igienico sanitarie e per acquistare le quote di produzione – continua il presidente della Cia Puglia Raffaele Carrabba -, oggi non sono più in grado di onorare gli impegni a causa di questa situazione di crisi. Chiediamo alla Regione Puglia di intervenire in maniera tempestiva”.

Importante risultato ottenuto dall’ANP –CIA Puglia

Cancellate le penalizzazioni sull’anticipo della pensione

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ovità in materia di pensioni: coloro che matureranno i requisiti prima dei 62 anni, accederanno alla pensione senza più penalizzazione. Le legge di stabilità 2015 – n. 190/2014 - art. 1, comma 113, infatti, ha introdotto una deroga alle “penalità” nei confronti dei lavoratori che accederanno alla pensione dal primo gennaio 2015 e fino al 31 dicembre 2017 con meno di 62 anni. Vengono quindi cancellate le penalizzazioni sull’anticipo della pensione rispetto all’età di 62 anni ( pari all’1% per i primi due anni e al 2% per gli anticipi ulteriori) per tutti coloro che hanno raggiunto e/o raggiungeranno il requisito contributivo attualmente in vigore nel periodo innanzi specificato.

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Per ottenere questo risultato si è fortemente impegnata e battuta la ANP-l’Associazione Nazionale Pensionati della CIA (Confederazione italiana agricoltori) di Puglia, con il responsabile regionale previdenza Giorgio Pentassuglia, che ha contattato e sollecitato sulla questione i Parlamentari pugliesi ed in maniera particolare i componenti delle Commissioni Lavoro. “Ottenuto questo primo e importante risultato – dichiara il presidente dell’ANP Puglia Franco Tinelli - l’attività, l’impegno e la mobilitazione della ANP-CIA Puglia nei confronti del Governo continuerà, affinché siano garantite pensioni dignitose a tutti i pensionati, partendo dagli importi minimi che spingono molta gente a vivere al di sotto della soglia di povertà”. www.foglie.tv


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A Bari, dal 29 ottobre al 2 novembre prossimi

“Mare di Levante”: nautica e pesca, turismo, diving e alimentazione

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a cultura e l’amore per il mare, l’impegno per la tutela e il rispetto dell’ecosistema, la consapevolezza che le attività legate al mare sono una risorsa preziosa per il territorio e molto altro ancora: tutto questo è “Mare di Levante”, la nuova rassegna in programma dal 29 ottobre al 2 novembre, organizzata dalla D.M.P. alla Fiera del Levante, nei padiglioni 18, 19 e 20. <Bari e la Fiera del Levante costituiscono il luogo ideale per realizzare un evento che abbia come protagonista il mare a tutto tondo – spiega Ugo Patroni Griffi, presidente della Fiera del Levante – sia per la collocazione geografica, sia perché la Puglia, con i suoi 800 km di coste, è una regione a forte vocazione marinara. La formula completamente nuova che intendiamo sperimentare è un’ulteriore scommessa dell’Ente, impegnato in un percorso di crescita complessiva che lo porti a vincere la sfida del rilancio sul mercato fieristico nazionale ed internazionale.> Si tratta di un evento unico nel suo genere, ideato con un format innovativo che intende mettere insieme prodotti, servizi ed esperienze legate al mare. <La grande forza di questa nuova fiera – chiarisce Ezio Amendola, presidente della D.M.P. – sarà quella di coinvolgere non solo gli appassionati ma tutti coloro che amano il mare e le mille emozioni ad esso legate. Anche chi non possiede una barca o non pratica immersioni subacquee potrà trovare interessante girare tra gli stand alla ricerca della sua personale dimensione di “marinità”, dal viaggio al cibo, dall’imbarcazione all’abbigliamento>. “Mare di Levante” sarà dunque un contenitore per vivere il mare come stile di vita accessibile a tutti e per questo ci saranno spazi dedicati alla nautica, alla pesca sportiva, al turismo, ad eventi culturali, all’editoria di settore, all’alimentazione. La rassegna, organizzata per aree, ve-

N°3 - 15 febbraio 2015

drà anche momenti di apprendimento, dai laboratori marini alla preparazione e degustazione di pesce, a tutte le attività legate ai diving center con attrezzature, scuole, fotografia e turismo subacqueo, per arrivare ai corsi di avvicinamento alla navigazione. Grandi protagoniste saranno le imbarcazioni, ma anche la cantieristica in generale, motori marini, strumenti ed accessori tecnici per la dotazione di bordo e per la sicurezza della navigazione, accessori vari, dagli arredi alla biancheria, all’abbigliamento, scafi da diporto a motore e a vela, gommoni, moto d’acqua, tavole per il surf, kayak e canoe. Ampio spazio sarà dedicato all’esposizione di imbarcazioni da turismo e charter da pesca. Previste an-

che aree dedicate alla pesca sportiva e all’esposizione di imbarcazioni nuove e usate con il supporto dell’assistenza assicurata da consulenti tecnici a disposizione per la guida all’acquisto. Punti di ristoro per la preparazione di cibo a base di pesce, con ricette ispirate alla tradizione allieteranno i palati degli appassionati con i sapori della cucina marinara tradizionale. Insomma, l’offerta espositiva si preannuncia estremamente vasta, adatta ad accontentare un pubblico eterogeneo. Tanto gli appassionati quanto gli sportivi o i neofiti potranno avvicinarsi al meraviglioso mondo del mare e prepararsi a vivere un’esperienza nuova, ricca di interessi e attività.

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