FOGLIE n.14/2014

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Agricoltura • Agroalimentare • Turismo RURALE

N° 14 • 1 Agosto 2014

Dopo una vita di sacrifici,

una pensione ridicola

COL CAPPELLO agricoltura Produzione e commercio mondiale di oli di oliva nel 2013-2014

AGROALIMENTARE La Cipolla rossa di Acquaviva raggiunge gli scaffali dei supermercati A Grottaglie Vino è Musica firmato dagli chef pugliesi

ambiente Progetti, analisi ed iniziative per “vivere meglio”

IN GIù 800MILA COLTIVATORI

A 480 EURO AL MESE




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MondoFrutta 1 AGOSTO 2014 - n. 14 - Anno 9

Quindicinale di Agricoltura Agroalimentare Turismo RURALE

In Svizzera vendite super per le ciliegie, il prezzo delle mandorle al raddoppio in Argentina

G Iscritto all’Albo Cooperative a Mutualità Prevalente N.A182952 Editrice G.Ed.A. Giovani Editori Associati Soc. Coop. Via Alcide De Gasperi 11/13 - 70015 - Noci (BA) Direttore responsabile Vito Castellaneta Grafica e impaginazione

Hanno collaborato Donato Fanelli, Antonio Resta, Rocco Resta, Nicola Trisolini, Giuseppe Perrotta, Paola Dileo, Annalinda Laruccia, Nica Ruospo, Maria Fortino, Gianni Colaianni, Rino Pavone Annamaria Fanelli Pubblicità Click On Studio Via Q. Sella, 40 - 70122 - Bari Tel. 080 9755146 www.clickonstudio.it

iappone: i politici sono delle teste di frutta - I politici giapponesi - rinomati per il loro stile sobrio - hanno cominciato ad apparire in pubblico indossando dei cappelli giganti a tema ortofrutticolo. Ciliegie, asparagi e altro ancora; l’obiettivo è promuovere l’ortofrutta locale. Pioniera di questa tendenza è stata Mieko Yoshimura, governatore della Prefettura di Yamagata, area che produce circa il 70% delle ciliegie giapponesi. La Yoshimura si è infatti presentata ad una riunione pubblica con un copricapo a forma di ciliegia gigante, con tanto di picciolo verde. Hanno seguito il suo esempio il sindaco di Tsuruoka, Masaki Enomoto (cappello a forma di seme di soia), e il sindaco di Mogami, Shigemi Takahashi (cappello a forma di asparago). Argentina: il prezzo delle mandorle al raddoppio in tre mesi - Il prezzo delle noci nei supermercati dell’Argentina è aumentato quasi del 100% negli ultimi 30 giorni, mentre quello delle mandorle è raddoppiato da marzo ad oggi. Questi incrementi sono dovuti alla scarsa offerta sul mercato, causata a sua volta dalle gelate di settembre 2013, che danneggiarono non solo la

Stampa Grafica 080 - Modugno (BA) Registrato al Registro Nazionale della Stampa Tribunale di Bari N. 61/06 del 15/11/2006 www.foglie.tv redazione@foglie.tv 347 9040264

drupacee, ma anche noci e mandorli. A ciò deve aggiungersi il fatto che la domanda di frutta secca e a guscio cresce in inverno (fase stagionale in cui l’emisfero sud si trova adesso). Svizzera: una stagione “eccezionale” per albicocche e ciliegie - Quest’anno, la produzione svizzera di albicocche è stata “a dir poco eccezionale: nei negozi, sono state commercializzate 7.200 tonnellate e altre 3.000 andranno alla vendita diretta e all’industria”. Così riferisce Hubert Zuffrey, direttore di Valais, azienda che quest’anno andrà a coprire la metà dei consumi svizzeri. Ottimo anche il bilancio per le vendite di ciliegie che sono cresciute più del 20% rispetto ad un anno fa. Export frutticolo brasiliano: in Europa un frutto su 4 - Una volta lasciato il confine brasiliano, la frutta fresca esportata prende, nella stragrande maggioranza dei casi, la via dell’Europa, dove nel 2012 è stato spedito almeno un frutto su quattro. Meta principale sono stati i Paesi Bassi, che hanno importato il 39% delle esportazioni brasiliane; seconda destinazione principale, la Gran Bretagna, con una quota del 18%, seguita dalla Germania (12%).

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PASSIONE E INNOVAZIONE

L’AGRICOLA NOCESE S.R.L. “ABBRACCIA L’AGRICOLTURA” La natura è la terra e la terra da la vita ……. e per far si che essa dia i suoi frutti bisogna coltivarla e lavorarla e l’Agricola Nocese s.r.l. da sempre realizza macchine per l’agricoltura che la “curano” in tutte le sue necessità. L’AGRICOLA NOCESE S.R.L. ha compiuto più di vent’anni e nasce come piccola officina di riparazioni, passando poi alla costruzione di Caricatori Frontali che è diventata, il cuore dell’azienda, ed ogni anno perfeziona e modifica in meglio il suo potenziale per stare al passo con i tempi, ampliando i sui obiettivi con la costruzione di una vasta gamma di attrezzi agricoli, con il commercio di plurimarche di trattrici e macchine agricole e movimento terra, diventando unico importatore di potatrici meccanizzate spagnole marca Jumar, con l’apertura di un magazzino di ricambi agricoli e con tante altre idee da elaborare e renderle reali. Ogni suo passo è frutto di una storia di lavoro dedicato all’agricoltura e dalla passione che mette in tutte le sue opere, cercando di soddisfare le necessità dei clienti, migliorando così la tecnologia delle macchine, oltre al servizio di assistenza. Oggi amplia e ingrandisce il suo magazzino ricambi, tutto per la fienagione di ogni marca come bcs, gaspardo, wolagri tonutti..… reti e spago di ottima qualità, tubi raccordati di diversa misura, assortimento di bulloneria, oleodinamica, oli, grassi, fanaleria, ricambi per trattrici, filtri aria, filtri olio per macchine agricole ed industriali…….. Venite a trovarci e sarete accolti da staff specializzato per ogni tipo di vostra esigenza nel campo dell’agricoltura. Disponendo inoltre di agevolazioni finanziarie a basso costo per offrire ai nostri clienti vantaggiose soluzioni di pagamento per qualsiasi esigenza.


Sommario AGRICOLTURA

18 800mila coltivatori a 480 euro

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Dopo una vita di sacrifici, una pensione ridicola il pugliese Piccinno vicepresidente Unaprol consorzio olivicolo italiano Regione Puglia promuove la cooperazione nei settori agricoltura e pesca Nardoni sulla pac Sulla difesa dell’olivicoltura non arretriamo

mondo frutta

5 giappone: politici teste di frutta Svizzera vendite super per le ciliegie

agroalimentare

ambiente

8 Cipolla Rossa di Acquaviva

26 differenziata bene Puglia e Basilicata

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N°12 - 1 luglio 2014

per vivere “cent’anni e in salute”: La Cipolla Rossa nei supermercati da Acquaviva Delle Fonti alla GDO Mandorle e Sapori a Corte a Conversano la quattro giorni Assobirra e M5S contro pressione fiscale per il settore birraio italiano Anguriata pro made in italy nel primo agribeach d’Italia Per i crocieristi il fiorone la delizia di Puglia nel progetto di valorizzazione Produzione e commercio mondiale oli di oliva nel 2013-2014 A Grottaglie Vino è Musica firmato dagli chef pugliesi

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Menzione speciale per Bari Dell’ulivo non si butta via niente Un case study unico in Europa Progetto PARS_ECO Ama l’ambiente e sostieni chi è nel bisogno

turismo rurale

23 Gal dei Trulli e di Barsento

Tourism Development in Rural Areas Nasce Fruit Gourmet Expo La nuova fiera dell’ortofrutta

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La ricetta per vivere “cent’anni e in salute”: cipolla rossa, musica e risate

La Festa della Cipolla Rossa di Acquaviva

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CQUAVIVA DELLE FONTI - Consueto appuntamento estivo con il gusto gli scorsi 19 e 20 luglio con la sagra dedicata alla Cipolla Rossa di Acquaviva delle Fonti (Ba). La XVII edizione della festa dedicata alla tipicità agroalimentare della cittadina barese, è stato il sesto appuntamento della rassegna “Eventi dal Sud Est barese”, organizzata dal Gruppo di Azione Locale Sud Est Barese: un cartellone che mette in rete tutte le principali feste e sagre dei comuni di Acquaviva delle Fonti, Casamassima, Conversano, Mola di Bari, Noicattaro e Rutigliano, rafforzando ulteriormente l’offerta turistica e l’azione di promozione e valorizzazione dei prodotti e dei territori del Gruppo di Azione Locale. Protagonisti di questa edizione della festa di Acquaviva sono stati il poprock d’autore degli Stadio in tournée con “Immagini del vostro amore” (con-

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certo gratuito il sabato in Piazza Garibaldi) e la brillante comicità di Dario Vergassola: il comico ligure ha condotto il talkshow “Cent’anni di salute” durante la domenica dedicata alla sagra. Un dibattito sulla sana alimentazione che ha visto esperti di settore a confronto tra momenti di comicità, immancabilmente conditi con i sapori della tradizione a base di cipolla rossa, da degustare negli stand allestiti nel centro cittadino. Uno spettacolo dai molteplici aspetti che ha inteso dare in modo divertente informazioni utili sulla qualità dei prodotti locali e i benefici derivanti dal loro utilizzo. Durante la serata è stata presentata la prima edizione di “Contadini 2.0 – Targa Cipolla d’oro”. Il premio rappresenta un riconoscimento per quegli imprenditori agricoli o esperti impegnati ad apportare qualità ed innovazione anche in termini tecnologici al locale settore primario.

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La Cipolla Rossa di Acquaviva Delle Fonti raggiunge gli scaffali dei supermercati

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l Consorzio di promozione, tutela e valorizzazione delle Qualità Tipica di Puglia ha conferito in modo esclusivo alla cooperativa Vivafrutta OP la fase di commercializzazione presso la grande distribuzione italiana ed estera del prodotto tipico Cipolla rossa di Acquaviva , sottolineando come qualsiasi altra vendita che non sia effettuata dalla Vivafrutta OP non è tutelata né controllata dal Consorzio, con il rischio quindi che non si tratti della vera Cipolla rossa di Acquaviva. Questo particolare bulbo viene coltivato presso un’ottantina di produttori, su una superficie complessiva superiore a 100 ettari. La Cipolla Rossa di Acquaviva delle Fonti è riconoscibile per la tipica forma appiattita e per la sua colorazione violacea: ha forma discoidale dello spessore minimo di 6-7 centimetri fino ad un massimo di 15 cm e peso di circa 500 grammi. Il colore del bulbo, tra il rosso carminio e il violaceo si schiarisce verso l’interno, sino a divenire completamente bianca. La Cipolla Rossa di Acquaviva si di-

stingue per il suo sapore particolarmente dolce conferitogli dalle falde acquifere di Acquaviva della Fonti, comune del sud est barese che nacque proprio sulle fonti sorgive di questo territorio. Il suo sapore è cosi delicato al punto che lo si può gustare anche crudo per condire insalate e cialde. I composti solforati della Cipolla di Acquaviva hanno proprietà medicinali capaci di prevenire l’aterosclerosi,

inibire l’aggregazione delle piastrine, abbassare la pressione sanguigna ed il colesterolo, favorire la diuresi è un alimento tonificante che possiede un’azione antisettica e disinfettante. Il Consorzio di promozione, tutela e valorizzazione delle Qualità Tipica di Puglia riunisce le aziende agricole delle produzioni tipiche pugliesi e le aziende di trasformazione.

Grazie alla collaborazione esclusiva con la cooperativa Vivafrutta OP, il pregiato bulbo ha trovato la sua strada verso la vendita al dettaglio nel canale GDO-Grande distribuzione organizzata. Il responsabile commerciale delle Vivafrutta Donato Fanelli riferisce a FreshPlaza: “Tra le prime catene italiane a credere in questo progetto figura Eurospin Tirrenica, con la quale abbiamo iniziato già da due settimane con una continuità di fornitura che ci lascia ben sperare, mentre all’estero abbiamo iniziato un rapporto commerciale con la ditta Formy Gmbh”. Il core business di Vivafrutta - conclude Fanelli - è rappresentato da ciliegie ed uva da tavola, la quale tra poco inizieremo a commercializzare, ma abbiamo sposato la filosofia del Consorzio che tutela, garantisce e controlla la

produzione e i produttori, grazie al quale potremmo sviluppare in futuro azioni promozionali nei punti vendita delle catene con Chef pugliesi e gruppi di musica Folk tipica pugliese per ani-

mare e far degustare la Cipolla di Acquaviva. Inoltre stiamo pensando anche ad un concorso a premi che faccia vincere un viaggio in un agriturismo in Puglia a chi consuma la nostra cipolla”.

Al via la commercializzazione presso le catene della GDO

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A Conversano

“Mandorle e Sapori a Corte”

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ONVERSANO – E’ andata in scena a Conversano la quattro giorni (dal 24 al 27 luglio scorsi) “Mandorle e Sapori a Corte”, kermesse gastronomica che coniuga gli antichi saperi e sapori della cucina regionale, rendendo omaggio ad un prodotto di eccellenza che il mondo agricolo e dell’agro-alimentare sta riscoprendo: la mandorla pugliese. Il rilancio di questo frutto prezioso è legato alla possibilità del suo largo impiego, dai preparati alimentari alla cosmesi. Troppo spesso, però, proviene dall’estero. Da qui l’iniziativa di promuovere il recupero di colture e tradizioni locali, bio e a filiera corta. La riscoperta della mandorla. Chi abita o frequenta le campagne si sarà accorto che il mandorlo è la prima pianta a fiorire e che ogni anno ci preannuncia la primavera. Già questo primato ci dovrebbe convincere sulla necessità di tornare a coltivare questo albero robusto e poco esigente. Ma è soprattutto per la qualità e la versatilità dei suoi semi, che la mandorla merita di essere apprezzata. Quella del Sud Est Barese, in particolare, perché è buona e nutriente, altamente proteica, ricca di calcio e di acidi grassi essenziali utili a combattere le malattie cardiovascolari e a mantenere una pelle giovane ed elastica. Da essa si possono ricavare paste, dolci e il cosiddetto “latte di mandorla”, una bevanda rinfrescante, dalle proprietà dissetanti, depurative e antinfiammatorie, ricca di antiossidanti, fibre e minerali. Dalle mandorle si ricava anche un prezioso olio limpido, che si usa come emolliente per le pelli secche e sensibili e che trova impiego nella formulazione di creme e preparati, perchè facilmente assorbibile e ricco di vitamina E. Purtroppo la maggior parte di questi semi oleosi presenti sugli scaffali dei negozi, o utilizzati come materia prima, proviene principalmente da paesi lontani, soprattutto Spagna, Cina e California. Negli ultimi anni però, grazie

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a una maggiore attenzione verso la filiera corta e la produzione biologica, si sta riscoprendo una tradizione produttiva importante, soprattutto in Puglia, dove la pasticceria a base di mandorle è conosciuta da secoli. A Conversano e nel Sud Est Barese sono secondo i dati del Mipaf 800 gli ettari; 90 solo nella zona di Toritto dove viene coltivata la cultivar “Filippo Cea” con metodo biologico; nel sud est invece trova largo spazio la Mandorla Genco, di cui si vuole attribuire la genitura proprio ad

un cittadino di Conversano. Questa produzione si sta imponendo anche all’attenzione dei circuiti dei gruppi d’acquisto per la produzione e commercializzazione di prodotti tipici, salutistici e bio a base di mandorle. Le nostre mandorle vengono largamente impiegate dai presìdi Slow Food con un disciplinare per i mandorlicoltori atto a ricostruire una filiera in cui le mandorle sono prodotte, essiccate, sgusciate, spellate e vendute direttamente dai produttori. Negli anni passati i mandorleti, sowww.foglie.tv


prattutto in Puglia, sono stati abbandonati per fare spazio a colture più redditizie, ma qualcosa sta cambiando. Da qualche anno crescono le iniziative a tutelare il prodotto e valorizzarlo rispetto alla concorrenza. “Dietro un’autentica mandorla pugliese c’è sicuro nutrimento, anche per la nostra economia”: questo lo slogan che “Mandorle e Sapori a Corte”, organizzato dall’Associazione Culturale il Sud Est nel Cuore con la collaborazione di Coldiretti e Comune di Conversano ha adottato per i 4 giorni vissuti in corso Morea e piazza Castello fra eventi, iniziative, degustazioni, show cooking, seminari, mostre d’arte e fotografiche, esibizioni musicali, tornei sportivi, raduno d’auto d’epoca, esibizioni di aquiloni, visite guidate nel centro storico, escursioni in bicicletta lungo i magnifici percorsi rurali. Alla kermesse gastronomica hanno partecipato 40 espositori, provenienti da tutta la regione, pronti ad esaltare il prodotto-mandorla nelle sue più disparate decli-

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nazioni gastronomiche: pasta con le mandorle, salame alle mandorle, formaggio alle mandorle, latte di

mandorla, rosolio e olio alle mandorle, carne con mandorle e ovviamente tanti dolci.

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Presentate una risoluzione ed una interrogazione parlamentare

Assobirra e M5S contro pressione fiscale per il settore birraio italiano

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irca 500 birrifici in tutta Italia, ben otto aziende industriali e due malterie con 15 impianti produttivi distribuiti su tutto il territorio nazionale, dal nord al sud. Solo in Puglia si contano 24 birrifici artigianali e due di tipo industriale (a Bari e Massafra). Una realtà quella della birra italiana costretta ad una super-tassazione per coprire risorse mancanti in altri settori. E da settore in crescita con un buon potenziale, rischia di ritrovarsi sommerso dalla pressione fiscale. Proprio con l’obiettivo di bloccare almeno la terza tranche dell’aumento delle accise, prevista per gennaio 2015 e deliberate con il decreto 104 nell’ottobre 2013, i deputati 5 Stelle della Commissione Finanze e della Commissione Agricoltura hanno depositato una risoluzione ed una interrogazione parlamentare a favore del settore birrario italiano. Per l’accisa una escalation degna del miglior Sceriffo di Nottingham: +93% negli ultimi 10 anni; +30% negli ultimi 15 mesi gli aumenti dell’aliquota. Una carrellata di decreti

legge, tra piccoli ritocchi e ripensamenti, che hanno reso il popolo più sobrio d’Europa in pratica quello più tartassato con un’aliquota pari a 2,7 euro per ettolitro e grado-plato che si prevede raggiunga i 3,04 euro dal nuovo anno. Assobirra ha fatto presente al Governo, documentandolo per mezzo di un dossier del centro studi Ref ricerche, che ci sono almeno sette ottimi motivi per desistere dall’aumento: un gettito fiscale inferiore alle aspettative (116 milioni rispetto ai 177 previsti), crollo dei posti di lavoro pari a 2.400 unità tra filiera ed indotto di cui se ne potrebbero salvare 1.200 evitando la terza tranche d’aumento, perdita di potere concorrenziale verso i Paesi europei competitors, ricaduta maggiore sulle fasce più povere dei consumatori (visto che l’aumento della tassa si abbatte più sulle bottiglie da 66 cl le più consumate dalla massa) e l’effetto di aumento dei prezzi che si determinerà gioco forza se va in porto il terzo aumento.

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danni da maltempo e grandine La Rutigliano agricola

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Agritrainer della frutta hanno offerto gratuitamente angurie, pesche, percoche e susine

Anguriata pro made in italy nel primo agribeach d’Italia

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on si può certo dire che non sia stata apprezzata. Grande successo di ‘pubblico e critica’, grazie al fattivo contributo dei giovani della Coldiretti di Lecce, per la provocatoria anguriata in riva al mare, condita da pesche e percoche, in provincia di Lecce nel primo Agribeach d’Italia “Eden Salento” a Pescoluse, a Marina di Salve, sulla strada provinciale Torre Pali, in quella che è un vero e proprio orto in riva al mare dove gli ortaggi appena raccolti vengono utilizzati per gli agriaperitivi, ma anche per piatti a km 0, Le mamme hanno potuto affidare ad Ambra Mongiò, innovativa imprenditrice rappresentante di Coldiretti Giovani Impresa, i bambini ospiti per una lezione di agricoltura sulla spiaggia, mentre i turisti si sono rinfrescati con fresche angurie e susine 100% made in Puglia. Una lodevole iniziativa a favore del made in Italy e del Made in Puglia in un periodo non facile per i produttori: “L’Italia si colloca all’undicesimo posto a livello mondiale per la pro-

duzione di angurie – dichiara Angelo Corsetti, Direttore di Coldiretti Puglia – destinando alla coltivazione del cocomero circa 20.000 ha e in Puglia si concentra il 20% della produzione. Spesso, purtroppo, la frutta acquistata e consumata non è né italiana né pugliese . Basti pensare all’invasione che la Puglia sta subendo di angurie provenienti dalla Grecia e vendute, spacciandola per italiane, al prezzo di a 8/10 centesimi di euro”. La Coldiretti presenterà al Governo puntuali proposte per interventi che diano al settore migliori prospettive per il futuro: una corretta riconversione varietale; il coordinamento unico per l’immissione del prodotto sul mercato; la regolamentazione del sistema degli sconti e delle vendite sottocosto nella grande distribuzione organizzata; la regolamentazione sul commercio in materia di confezionamento che riduca i costi evitando il moltiplicarsi di formule diverse; lo sviluppo di fondi mutualistici per affrontare le situazioni

eccezionali; la progettazione di nuove forme assicurative multirischio che comprendano le situazioni di crisi; l’esclusione della frutta più facilmente deperibile dal sistema del libero servizio nella Grande distribuzione organizzata (Gdo), maggiori controlli sul rispetto delle norme di commercializzazione e sui prodotti di importazione, troppo frequentemente spacciati per italiani. Per l’immediato, al fine di dare maggiore soddisfazione a chi produce la buona frutta e rilanciare i consumi di più alta qualità e far ripartire mercato e prezzi negli ultimi 60 giorni di campagna, Coldiretti sostiene la richiesta che il ministro dell’Agricoltura, Maurizio Martina, ha fatto alla Commissione Ue per l’utilizzo di quanto previsto dal Regolamento comunitario 1308/2013 (Ocm Unica), con un intervento straordinario per la frutta estiva (pesche e nettarine, angurie, meloni, ecc.) che riguardi sia soci sia non soci di organizzazioni ortofrutticole.

A luglio nell’ambito del progetto di valorizzazione prodotti tipici

Per i crocieristi la delizia di Puglia: il Fiorone

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er tutto il mese di luglio, il progetto volto alla valorizzazione delle eccellenze locali che ha dato vita alla valigetta verde “I FILARI” , sostenuto dalla Provincia di Bari con la collaborazione della Provincia di Barletta-Andria-Trani e del Gal “Le Città di Castel del Monte”, si è avvalso della preziosa partecipazione del Gal Fior D’Olivi. La collaborazione tra le Province, il Gal “Le Città di Castel del Monte” e il Gal “Fior d’Olivi” è finalizzata allo sviluppo di attività promozionali dei prodotti tipici presso il porto di Bari. Nel corso degli appuntamenti, oltre alla valorizzazione del vino Castel del Monte DOC ROSSO, il Primitivo DOC di Gioia del Colle e l’olio extravergine d’oliva DOP Terra di

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Bari, sono stati offerti in degustazione ai crocieristi i frutti principi dell’estate barese, i fioroni. Gli appuntamenti degustativi sono il risultato dello sviluppo del fitto programma di promozione delle eccellenze agroalimentari del territorio della Provincia di Bari e della Provincia di Barletta-Andria-Trani , che sin dalla sua ideazione, fortemente voluta

dall’ Assessore all’Agricoltura e alle Attività Produttive della Provincia di Bari, Francesco Caputo , ha previsto una lunga serie di azioni di marketing territoriale e commercializzazione, iniziando dalla partecipazione e a fiere internazionali, proseguendo con l’inserimento di prodotti stagionali e mirando alla conquista della Grande Distribuzione Organizzata. www.foglie.tv


Produzione e commercio mondiale di oli di oliva nel 2013-2014

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l Consiglio Oleicolo Internazionale ha presentato le stime relative all’ultimo anno su produzione e commercio mondiale di oli di oliva. La produzione mondiale sarebbe cresciuta a 3,1 milioni di tonnellate (dai 2,4 dell’anno precedente). La sola Spagna registrerebbe un incremento del 187%, non solo per un più favorevole andamento climatico, ma anche per un aumento delle superfici coltivate a olivo ( 2,5 milioni di ettari, di cui 600 mila irrigati), con impianti fortemente intensivi, ad alta produttività e bassi costi. L’Italia avrebbe invece ridotto la propria produzione del 16%. I prezzi medi sono quasi ovunque calati. L’offerta spagnola ha condizionato i mercati. In Italia gli oli di oliva extravergini a fine maggio avrebbero registrato prezzi medi di 3,6 €/Kg, quando in Spagna erano di 2 €/Kg e in Tunisia di 2,3 €/Kg. Gli scambi commerciali mondiali di oli di oliva si sarebbero ridotti, mentre le giacenze sarebbero invece aumentate del 17%. Le importazioni sarebbero diminuite quasi ovunque: del 28% in Cina, del 12% in Brasile, del 7,9% in Australia, del 7% negli USA, del 4%

nel Canada. Si richiama l’attenzione su queste stime perché inducono a fare doverose riflessioni, anche generali sulla evoluzione della olivicoltura mondiale. Ovviamente i prezzi possono variare per molti motivi diversi, ma soprattutto in base ai costi di produzione, differenti tra Paesi e anche tra singole Regioni. Per esempio, il prezzo medio dell’extravergine italiano, indicato dal COI in rialzo a 3,6 €/Kg, raggiungereb-

be solo la metà circa del costo di produzione in Toscana. Le confezioni di oli di oliva extravergine “Made in Italy” vengono troppo spesso offerte ai consumatori anche a prezzi inferiori ai costi sostenuti dal produttore. Dobbiamo prendere atto di una così evidente e ampia illegalità che va senza indugio denunciata secondo le norme legislative vigenti o altre da adottare.

Balli, canti e assaggio di miele appena estratto

“Festa del taglio del miele” a Sava

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AVA (TA ) - Conoscere la vita delle api da vicino, vedere come si produce il miele e magari degustarlo, tutto questo è stata la “Festa del taglio del miele” dello scorso 15 luglio a Sava (TA) presso il Centro Diurno – Un centro per amico : un vero e proprio laboratorio di apicoltura, una della tante attività che il centro svolge annualmente. Sono tanti i laboratori didattici e formativi che gli educatori svolgono insieme ai ragazzi e fiore all’occhiello è proprio la produzione di miele. Dopo aver conosciuto il mondo

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delle api e le loro tante fasi via al divertimento a cura del “Centro boys”: i ragazzi si sono esibiti in balli e canti con durante la serata un gustoso appuntamento: la degustazione di

miele appena estratto. L’appuntamento nasce con la collaborazione Arci Calypso di Sava, il Gruppo Scout Agesci Sava 2 e l’A.S.D. Tennis Sava.

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A Grottaglie (Ta)

Lo street food a Vino è Musica è firmato dagli chef pugliesi

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ROTTAGLIE - Vino, olio, musica, aria buona, degustazioni ad hoc e “cibi di strada”, sono stati i protagonisti a Grottaglie e precisamente nel suo “unico” quartiere delle Ceramiche, della V edizione di Vino è Musica andata in scena gli scorsi 31 luglio e 1 agosto. La novità più apprezzata quest’anno è stato il cibo di strada con lo “street food made in Puglia”, creato ad arte dai migliori chef pugliesi che si sono cimentati nella preparazione dal vivo di pietanze “street” rappresentative delle diverse aree della regione Puglia. Pietanze, farciture e condimenti creati ad hoc utilizzando esclusivamente i migliori ingredienti di produzione locale. Riccardo Barbera, Agostino Bartoli, Vito Netti e Vito Rossini dell’associazione pizzaioli professionisti hanno presentato lo street food made in Puglia. Riccardo Barbera ha dato massima espressività alle materie prime di cui si rifornisce di-

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rettamente da pastori, macellai e casari dell’alta Murgia. Il suo piatto una fantasiosa insalata di grano duro con cipolla di Acquaviva, barattieri, pomodorino fiaschetto, caprino ed olio extravergine. Lo chef Agostino Bartoli , ha consentito di degustare una vera e propria novità: il Kebab all’italiana con verdure locali e carne podolica. Vito Netti ha regalato una bruschetta gourmet: bruschetta di pane arso con melanzana, cacio ricotta, pomodori infornati e capocollo di Martina Franca. Inoltre i famosi panzerotti e pucce pugliesi sono stati preparati direttamen-

te dal vice presidente dell’Associazione Pizzaioli Professionisti, Vito Rossini.

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Dopo una vita di sacrifici, una pensione ridicola

Inps: 800mila coltivatori a 480 euro al mese

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n Italia ci sono piu’ di 800 mila pensionati coltivatori diretti con pensioni non superiori a 480 euro al mese che stanno vivendo un periodo estremamente difficile ma che, nonostante questo sono anche impegnati nel presidio territoriale nelle aree rurali dove sono spesso il motore di iniziative ed esperienze culturali e di solidarietà. E’ quanto afferma la Fedepensionati Coldiretti nel commentare il rapporto annuale dell’Inps secondo il quale il 43% dei pensionati, ovvero 6,8 milioni di persone, riceve uno o piu’ assegni per un importo totale medio mensile ‘’inferiore a 1.000 euro lordi. La maggioranza dei coltivatori diretti pensionati riceve meno della metà di questa cifra - afferma il presidente di Federpensionati, Antonio Mansueto – nel sottolineare che “i nostri pensionati comprendono la difficile situazione del Paese, ma non possono

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tacere sull’insostenibilità sociale della situazione dei coltivatori pensionati e delle loro famiglie, sulle quali si vanno sempre più scaricando i disservizi e le insufficienze dell’intervento pubblico”. Da qui la necessità di intervenire per recuperare il potere di acquisto

delle pensioni più basse ma va anche riconosciuto - conclude Federpensionati Coldiretti - un sostegno per le famiglie che si fanno carico di accudire in casa gli anziani con disabilità e/o non autosufficienza.

Riceviamo e Pubblichiamo:

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Eppur si muove…

el giorno dell’anniversario dell’ottavo anno di commissariamento dell’ALSIA, un piacevole “regalo” della Giunta regionale: è stata pubblicata sul sito istituzionale della Regione Basilicata la DGR n. 819/2014 che approva un disegno di legge per la “riorganizzazione dell’attività amministrativa dell’ALSIA”.

Finalmente, dopo 8 anni, un atto concreto che si avvia al vaglio istituzionale e democratico del Consiglio regionale. Speriamo che si proceda celermente e che si arrivi ad una riforma che assicuri effettivamente “efficacia ed efficienza” all’Agenzia. Per scaricare la DGR 819/2014 vai all’indirizzo http://coord-tecnicialsia.jimdo.com/

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Unaprol: il pugliese Piccinno vicepresidente nazionale

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l Presidente della Coldiretti di Lecce, Pantaleo Piccinno, è stato nominato vicepresidente di UNAPROL, consorzio olivicolo italiano, nel corso dell’ultimo consiglio di amministrazione, riunitosi sotto la presidenza di David Granieri. “Forte sarà la voce della Puglia – ha dichiarato il neo eletto Piccinno – nelle politiche di promozione e tutela dell’extravergine di oliva di qualità. Nel corso dell’ultimo decennio le importazioni complessive di oli di oliva in Puglia sono cresciute più rapidamente delle esportazioni, confermando il sostanziale deterioramento della posizione competitiva della filiera pugliese sui mercati esteri. Le importazioni complessive di oli di oliva ammontano in media a circa 87.000 tonnellate, di contro le esportazioni si aggirano sulle 38.000 tonnellate. Gli oli stranieri vengono importati principalmente da Spagna, Grecia e Tunisia, acquistati a prezzi più bassi rispetto al prodotto regionale e utilizzati dagli imbottigliatori per l’ottenimento di blend con oli regionali”. L’Italia detiene una quota pari al 20% della produzione comunitaria. A giugno 2014, secondo i dati forniti dal Mipaaf, il settore presenta conta una produzione di 465mila tonnellate, un import di 593mila tonnellate, l’export pari a 354mila tonnellate e i consumi hanno sfiorato le 700mila tonnellate. Il 76% delle vendite made in Italy all’estero appartiene alla categoria degli oli di pregio (vergine+extravergine). I principali mercati di sbocco sono rappresentati da Usa e Germania; ottima anche la posizione del Giappone. Per le Dop l’Italia con 43 denominazioni (42 Dop e 1 Igp), detiene il 38% delle designazioni di origine dei marchi europei. Segue la Grecia con 29 e la Spagna con 27. Per le produzioni Bio, il 14% delle superifici Bio, pari a 164.488 ha, sono appannaggio dell’olivicoltura e la produzione di olio biologico risulta maggiormente concentrata in Puglia (33%), Calabria (30%) e Sicilia (11%). “Sotto il pressing durato anni di Col-

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diretti – ha ricordato il Presidente di Coldiretti Puglia, Gianni Cantele – è stata approvata legge “salva olio Made in italy”, un risultato straordinariamente importante, raggiunto nonostante le tante ‘insidie’ di quanti – italiani e pugliesi - intendevano, senza esserci riusciti, ostacolare il percorso di trasparenza e legalità che il comparto olivicolo-oleario aspettava da anni. Oggi abbiamo la possibilità di dare un’altra sterzata al problema in Parlamento dove approvare uno specifico emendamento diretto a rispondere alle osservazioni dell’Unione Europea ed a rendere operativa la norma ed il Decreto ministeriale pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 18 ottobre 2007 che ha imposto in Italia l’obbligo di etichettatura dell’olio extra vergine di oliva, ripristinando tra l’altro il tappo antirabbocco a tutela del vero extravergine italiano anche nella ristorazione”. In Puglia nonostante il riconoscimento comunitario per 5 oli DOP (Deno-

minazione d’Origine Protetta) al ‘Terra di Bari’, ‘Terra d’Otranto’, ‘Dauno’, ‘Collina di Brindisi’ e ‘Terre Tarentine’ ed una produzione pari a 11 milioni di quintali di olive ed oltre 2,2 milioni di quintali di olio, con un’incidenza della produzione olivicola regionale su quella nazionale pari al 36,6% e al 12% di quella mondiale, è proprio il comparto olivicolo-oleario ad essere maggiormente colpito dal fenomeno delle sofisticazioni.

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urismo Rurale

European Country Inn (ECI 2) – Tourism Development in Rural Areas

Le eccellenze di Puglia con il Gal dei Trulli e di Barsento

di Nica Ruospo

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l territorio del GAL “Terra dei Trulli e di Barsento” è stato protagonista, dal 2 al 4 agosto, di un importante evento del progetto di cooperazione “ECI – locande”, in chiave di valorizzazione cicloturistica delle nostre eccellenze storicoambientali ed enogastronomiche ed ovviamente delle punte di diamante Alberobello e Grotte di Castellana. La città di Putignano ha avuto un ruolo significativo in questo contesto, sia come sede di arrivo della tappa di lunedì 4 agosto, con animazioni in Piazza Plebiscito, a latere della festa patronale di Santo Stefano, ma soprattutto con la centrale operativa dell’evento, che è stata la Locanda del GAL dei Trulli e di Barsento, individuata, previa selezione pubblica, nella masseria Suite 801, che ricade nella porzione del territorio putignanese della incantevole oasi naturalistica di Barsento. Cicloturisti presenti da diversi territori, guidati da la Ciclofficina, hanno percorso sperimentalmente gli itinerari in bicicletta che il GAL, nelle

scorse settimane, ha provveduto ad infrastrutturare ed animare con una rete di operatori locali che è stata attivata tramite incontri pubblici. Inoltre, nel corso della tre giorni, nella Locanda del GAL, si sono tenuti laboratori del gusto dei diversi territori italiani del progetto ECI, con partecipazione libera. “Si tratta di ulteriore momento di valorizzazione integrata del nostro territorio – ha affermato il presidente del GAL Stefano Genco – in quanto ci consente da un lato di farlo vivere in Agosto ad un segmento in grande crescita come quello cicloturistico, e, dall’altro, spinge gli operatori del ter-

ritorio ad avviare azioni congiunte per l’offerta di quei servizi di accoglienza di rete che possono definitivamente far decollare e consolidare il turismo in tutti i nostri comuni” In questo contesto, la Locanda del GAL si pone come luogo fisico di conoscenza diretta ma anche multimediale dell’intera area, con riferimento all’offerta turistica, enogastronomica, ambientale e culturale. Quindi una vera e propria vetrina aperta a residenti e turisti per vivere un’esperienza di conoscenza autentica e diversificata.

La nuova fiera che ripensa il settore dell’ortofrutta, coniugando business e gusto

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Nasce Fruit Gourmet Expo

eronafiere presenta la prima edizione di Fruit Gourmet Expo-Rethink fresh produce and nuts, un format fieristico pensato per costruire un nuovo percorso commerciale e promozionale dell’ortofrutta, utilizzando il driver del gusto e della qualità, in un confronto diretto tra produzione, decision maker internazionali della distribuzione, mondo del gusto e professionisti della ristorazione. La manifestazione, nata da una collaborazione con NCX, è in programma a Verona dal 5 al 7 maggio 2015. Ripensare l’ortofrutta nell’ottica di una maggiore valorizzazione delle produzioni, con

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l’obiettivo di aumentare le conoscenze del consumatore finale e, quindi, creare maggiori e migliori occasioni di consumo e di business: questo è il messaggio che Fruit Gourmet Expo vuole rivolgere agli espositori, interessati a scoprire nuovi modi per dare valore ai prodotti ortofrutticoli, in tavola e nei punti vendita, che possono in-

tercettare gli interessi dei visitatori, guidati sempre più dal gusto e dalla qualità nel consumo di ortofrutta. Tre sono le aree in cui si suddivide l’evento, una parte espositiva dedicata agli operatori del settore, una di contenuto con workshop formativi tenuti da esperti e una più sperimentale e spettacolare, dedicata a show-cooking e degustazioni.

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Presso l’azienda Saltalamacchia

Campo Vetrina Horto Pro di Basf

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dedicato al Pomodoro

ontalto di Castro (VT) Si è svolta lo scorso 15 luglio, presso l’azienda Agricola Saltalamacchia, il campo vetrina Horto Pro di BASF dedicato al Pomodoro e realizzato in collaborazione con ISI Sementi e la cooperativa Foce del Fiora di Montalto di Castro. La complessità che contraddistingue la coltivazione del pomodoro richiede competenze tecniche specifiche, ma non solo, sono necessari formulati efficaci e innovativi, capaci di realizzare al meglio la redditività dell’agricoltore. Proprio in tal senso, il catalogo BASF eccelle per numero e qualità dei prodotti. BASF, leader nella coltura del pomodoro, è infatti in grado di offrire programmi di difesa specifici ed innovativi per ogni area geografica italiana, funzionali alle più moderne pratiche di difesa integrata. Antiperonosporici di assoluta affidabilità come Cabrio® Duo e Cabrio® Top, o come quelli della “Famiglia Forum®”, sono stati re-

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centemente affiancati da nuovi prodotti, come Enervin® Duo ed Enervin® Top: la nuova soluzione contro peronospora. “Durante la visita in campo, abbiamo potuto osservare le migliori performance della linea di difesa BASF che, grazie all’effetto AgCelence di Cabrio Duo e Cabrio Top, mostra un ottimo controllo di patogeni, come alternaria e peronospora, soprattutto in un anno che rimarrà nella storia per quanto riguarda i danni creati da quest’ultima.” afferma Gaetano Garigliano, Technical Area Manager BASF Italia Div. Agro. Presenti all’iniziativa rappresentanti delle maggiori aziende agricole della zone, che hanno potuto approfondire le proprie conoscenze sulla linea BASF e sulle varietà Defender e Impact di ISI Sementi.

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gricoltura

La Regione Puglia promuove la cooperazione nei settori agricoltura e pesca con una legge ad hoc

di Paola Dileo

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nterventi regionali per la promozione dell’aggregazione di imprese agricole e della cooperazione per lo sviluppo del sistema agroalimentare e della pesca”. Sono le ultime disposizioni di legge approvate all’unanimità dal Consiglio Regionale per porre un freno alla frammentazione improduttiva che paralizza la filiera agroalimentare e della pesca. Con questo provvedimento s’intende risolvere uno dei problemi che attanaglia il nostro settore primario spegnendo sul nascere la capacità di penetrare con successo i mercati nazionali ed esteri. La Regione Puglia riconosce alla cooperazione un ruolo cruciale per lo sviluppo qualitativo, sostenibile e competitivo del sistema agroalimentare, della pesca , delle aree costiere rurali e marittime. Si spera quindi che i collaudati modelli organizzativi basati sull’aggregazione delle aziende che intervengono nelle fasi di raccolta, condizionamento, lavorazione, trasformazione, e commercializzazione dei prodotti agricoli, zootecnici, forestali, della pesca e dei servizi connessi, possano migliorare gli standard qualitativi delle produzioni ed accrescere la capacità di commercializzazione attraverso un utilizzo ottimale delle risorse ambientali e un contenimento dei costi di

produzione, grazie anche all’adozione di economie di scala. A beneficiare di aiuti saranno le cooperative singole o associate e i loro consorzi, purché iscritti all’albo nazionale delle Società Cooperative a Mutualità Prevalente. Previsti contributi per favorire ed accrescere l’aggregazione tra cooperative, per elevarne la dimensione economica, per finanziare progetti orientati alla commercializzazione e al marketing, per incentivare l’innovazione dei processi produttivi ( lavorazione, trasformazione e commercializzazione), per capitalizzare le cooperative e i loro consorzi. Al fine di agevolare la capitalizzazione verrà istituito un “fondo di rotazione” e la “stipula di convenzioni con istituti di

credito” sia per l’erogazione di prestiti da restituire entro 5 anni, sia per la concessione di aiuti sugli interessi per i mutui erogati sempre dalle banche convenzionate. Mentre all’Osservatorio Regionale sulle Cooperative Agroalimentari il compito di approfondire e monitorare l’andamento cooperativo allo scopo di assicurare un’assistenza informativa qualificata ed aggiornata. Sarà sempre l’osservatorio, ogni anno, ad esprimere parere in vista del programma di interventi da realizzare nel corso dell’esercizio finanziario. Dopo aver acquisito il parere, entro 60 giorni dall’approvazione del bilancio, la Giunta Regionale procede con l’adozione.

PAC Nardoni: “Sulla difesa dell’olivicoltura pugliese non arretriamo”!

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e scelte del Governo relative al primo pilastro PAC continuano a svilire comparti come quello dell’olivicoltura pugliese, che è blasone di alta qualità per tutta la produzione agroalimentare italiana”. Così in una nota l’Assessore alle Risorse Agroalimentari della Regione Puglia nonché coordinatore nazionale degli assessori regionali all’agricoltura, Fabrizio Nardoni. “Scelte – continua – che N°14 - 1 AGOSTo 2014

di Paola Dileo

contesteremo fino all’ultimo e su cui chiederemo spiegazioni al ministro Martina. Abbiamo ricevuto una proposta di decreto sulla nuova PAC che ancora una volta dimostra la volontà Governo e del ministro di fare da soli le scelte fondamentali della riforma. Come sistema delle Regioni con senso di responsabilità abbiamo provato a migliorare la proposta del ministro che invece ha rotto tutti gli equilibri tra le Regioni essendo fortemente sbilanciata ver-

so alcuni settori e con un deficit di attenzione per il comparto primario del Sud. Oggi lo schema di decreto è gravemente peggiorativo ed impone di abbandonare il ruolo istituzionale per esprimere forte contrarietà sulla riforma PAC formulata dal Ministero, perché arbitraria, squilibrata e penalizzante per storie di eccellenze come per la Puglia quella dell’olivicoltura. Sulla difesa di questa produzione non siamo disposti ad arretrare - conclude.”

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mbiente

Menzione speciale per Bari

Raccolta differenziata carta e cartone, bene Puglia e Basilicata

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ARI - Sfiorati i 3 milioni di tonnellate: la raccolta differenziata di carta e cartone in Italia torna a crescere (+1% in più rispetto al 2012) ed è l’area Sud a registrare l’incremento maggiore (+4,8%). Segue il Centro (+4,6%), mentre il Nord risente maggiormente degli effetti della crisi economica sui consumi, e di riflesso sulla produzione dei rifiuti e chiude l’anno in negativo (-1,7%), pur mantenendo il primato per quantità raccolta (1,6 milioni di tonnellate). È questa la fotografia emersa a Bari durante la presentazione del XIX Rapporto Annuale sulla raccolta differenziata di carta e cartone di Comieco, il Consorzio Nazionale per il recupero e il riciclo degli imballaggi a base cellulosica. Nel corso del forum “Modelli per lo sviluppo di raccolta e riciclo di carta e cartone al Sud” promosso da Comieco per la presentazione del rapporto, i rappresentanti istituzionali di alcune importanti città del Sud hanno condiviso le rispettive buone pratiche con l’obbiettivo di mettere in rete le esperienze e confrontarsi su questi temi anche con il Comune di Ponte delle Alpi (BL), che è risultato anche quest’anno ai vertici della classifica dei Comuni Ricicloni di Legambiente, confermandosi caso d’eccellenza nazionale. Sono intervenuti all’incontro il Sindaco di Bari Antonio Decaro, il Sindaco del Comune di Cosenza Mario Occhiuto, il Presidente Amiu Puglia Gianfranco Grandaliano, il Presidente Asia Benevento Lucio Lonardo, il Presidente Risorse Ambiente Palermo Sergio Marino, il Direttore Federambiente Gianluca Cencia, e Piero Capodieci di Conai. All’interno della macroarea Sud, i segnali positivi giungono soprattutto da Basilicata e Puglia, che realizzano rispettivamente +15,8% e +7,9% nella raccolta differenziata di carta e cartone rispetto al 2012. Quello lucano è il maggior incremento percentuale a livello nazionale. Trend generalmente in crescita in tutte le regioni, con le uniche criticità in Molise e Calabria. Con una resa media di 27 kg per abi-

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tante (+1,2 kg per abitante rispetto al 2012), la raccolta procapite nel Sud risulta ancora lontana dal valore medio nazionale che nel 2013 registra 48,4 kg per abitante. Guida la Sardegna (45,2 kg/abitante-anno), che riscavalca l’Abruzzo (43,7 kg/ab-anno) in un appassionante testa a testa che dura ormai da alcuni anni. Terzo gradino del podio per la Puglia (29,7 kg/abitante-anno) che si avvia a superare la soglia dei 30 kg. Proiettando il valore medio nazionale a tutto il meridione le quantità aggiuntive sono valutate in 450mila tonnellate di nuova raccolta comunale. Una menzione speciale per Bari, prima città metropolitana del Sud che si conferma tra le realtà più virtuose per la raccol-

ta differenziata di carta e cartone. 67 kg/ abitante costituiscono un dato del 38% superiore al dato nazionale, in linea, ad esempio, con il dato medio procapite di una regione di riferimento come l’Emilia Romagna Il riciclo dei materiali cellulosici è nel DNA dei baresi e rappresenta quasi la metà della raccolta differenziata cittadina e il 18% della raccolta di carta e cartone in regione Puglia. Queste buone performance lasciano comunque spazio a crescita soprattutto nella raccolta differenziata per le famiglie. Il confronto con le città campione del sud mostra come nonostante il contesto di difficoltà economico e nella gestione dei servizi, si possano ottenere standard qualitativi di valore.

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Un case study unico in Europa

“Dell’ulivo non si butta via niente”

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quattro anni dall’inizio della produzione, la Fiusis di Calimera è diventata un case study su come innestare attività industriali all’interno di un’economia agricola utilizzandone i materiali di scarto. Si tratta di un tema che negli ultimi anni sta destando numerose preoccupazioni circa le implicazioni sulla sostenibilità sociale, economica e ambientale. In questo contesto, nasce la necessità di considerare non solo l’efficienza di un distretto agro energetico attraverso l’analisi di nuove tecnologie in grado di minimizzare l’esaurimento delle risorse naturali, ma anche quella di garantire che il benessere umano sia uniformemente distribuito tra la popolazione. Queste le unicità di FIUSIS: filiera cortissima, bassissimo impatto ambientale, eticità nelle dinamiche socio-economiche. Fiusis è un micro-impianto per la cogenerazione energetica di prossimità, completamente e perfettamente integrato con l’agricoltura locale e attenta alla

salvaguardia dell’ambiente. L’impianto è infatti alimentato da scarti di potatura di legno d’ulivo raccolti gratuitamente dall’azienda presso le campagne circostanti: ben il 50% della materia prima proviene da un raggio inferiore a15 km dalla sede dell’impianto, mentre il restante proviene da località distanti non più di 50 km. A questo si sommi la riduzione del rischio di incendi nelle campagne derivante dai fuochi indiscriminati di ramaglie. La materia prima dell’impianto è costituita per il 95% da ulivo e per il restante 5% da pini marittimi e querce: sono tutte

rimonde locali. Le ceneri derivanti dalla combustione del legno vengono recuperate e impiegate per la produzione di cemento. Da 4 anni a questa parte la raccolta in loco delle ramaglie d’ulivo è passata dai 40.000 alberi per il primo anno a più di 1.000.000 alberi nel quarto anno di attività. L’azienda è in grado di rispondere alle richieste ed ha ampia capacità di assorbimento degli scarti della produzione agricola. Intorno all’impianto gravita un indotto di cooperative agricole incaricate della raccolta e triturazione delle ramaglie.

Ama l’ambiente e sostieni chi è nel bisogno

Progetto PARS_ECO Campagna per la raccolta degli oli vegetali esausti

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ITONTO - Si è tenuto lo scorso 23 luglio nelle sede del Banco delle Opere delle Carità, nel Mercato Agroalimentare di Bitonto, il workshop “Progetto PARS_ECO. Ama l’ambiente sostieni chi è nel bisogno. Campagna per la raccolta degli oli vegetali esausti” finalizzato a presentare modalità di gestione e strumenti operativi dell’iniziativa. Il progetto Pars_eco, finanziato dalla Regione Puglia con il programma Apulian Living Labs, nasce con l’obiettivo di promuovere il recupero e riciclo degli oli vegetali

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esausti. L’iniziativa del 23 luglio rappresenta un’importante occasione di riflessione sul tema della sostenibilità ambientale, del riciclo e del recupero dei materiali, ed in particolare degli oli esausti, nonché sulle opportunità offerte in tale direzione dalle nuove tecnologie. Obiettivi principale della giornata è stato quello di avviare, di concerto con le realtà partecipanti, processi di coinvolgimento attivo della cittadinanza e delle parrocchie del territorio nel perseguimento delle finalità progettuale generali. La fase di sperimentazione del

progetto si comporrà di diverse attività, a partire dalla campagna di sensibilizzazione sul tema veicolata attraverso il portale web e l’APPlicazione mobile alle azioni di raccolta degli oli tramite appositi contenitori allocati presso le parrocchie. Per incentivare la partecipazione dei cittadini saranno attivati meccanismi premianti basati sulla quantità di olio consegnata da ogni singola comunità parrocchiale e che permetteranno di ricevere buoni acquisto spendibili per i beni alimentari, configurando così il progetto anche in termini etico-solidali e di contrasto alla povertà.

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