FOGLIE n. 02/2014

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Agricoltura • Agroalimentare • Turismo RURALE

N° 2 • 1 Febbraio 2014

puglia presente

A Berlino il mondo

dell’ortofrutta AGRICOLTURA Al via piani da 20,8 Mld per lo sviluppo delle campagne PAC 2014-2020: in Puglia circa 20 milioni di euro in più

agroalimentare La Dieta Mediterranea: l’olio dalla terra alla tavola


Macchine potatrici per albero da frutto

Innovazione e Risparmio con le Nuove Tecnologie di Potatura

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AGRICOLA NOCESE S.R.L. ormai da oltre 20 anni leader di produzione e commercializzazione di macchine per l’agricoltura, sempre alla ricerca di nuove tecnologie avanzate del settore agricolo. Adesso propone macchinari altamente professionali ed innovative per la potatura meccanizzata. La vasta gamma di potatrici, si adatta su ogni varietà di alberi da frutto come agrumi, uliveti, ciliegeti, mandorleti, melograni, peschi, albicocchi…. garantendo ai produttori un risparmio di tempo, rendendo il lavoro più veloce e remunerativo, abbattendo così i costi aziendali incrementando la produzione. Le potatrici da noi presentate stanno riscuotendo un enorme successo, grazie alle diverse prove in campo eseguite, dimostrando la loro versatilità del taglio sia nel TOP superiore che in quello laterale delle piante, adeguandosi in maniera eccellente per potatura verde o secca con tagli di diametro fino a 20 cm.

Le nostre macchine inoltre, riescono ad effettuare un lavoro che copre all’incirca l’80% della pianta.

I macchinari sono di produzione Spagnola, marca JUMAR un’azienda con una esperienza trentennale, di cui l’AGRICOLA NOCESE S.R.L. è importatore unico per l’Italia e ne garantisce l’alta qualità e la superiorità delle nostre potatrici che non hanno rivali sul mercato attuale. “chiunque è interessato si può prenotare, contattandoci per prove gratuite in campo”


Editoriale

Puglia agricola, fondi europei a rischio fra truffe e nuovi standard ue 1 febbrAIO 2014 - n. 2 - Anno 9

Quindicinale di Agricoltura Agroalimentare Turismo RURALE

Iscritto all’Albo Cooperative a Mutualità Prevalente N.A182952 Editrice G.Ed.A. Giovani Editori Associati Soc. Coop. Via Alcide De Gasperi 11/13 - 70015 - Noci (BA) Direttore responsabile Vito Castellaneta Grafica e impaginazione

Hanno collaborato Donato Fanelli, Antonio Resta, Rocco Resta, Nicola Trisolini, Giuseppe Perrotta, Paola Dileo, Annalinda Laruccia, Nica Ruospo, Maria Fortino, Gianni Colaianni, Rino Pavone Pubblicità Click On Studio Via Q. Sella, 40 - 70122 - Bari Tel. 080 9755146 www.clickonstudio.it

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di Vito Castellaneta

anno ottenuto contributi anche quando non potevano, con la complicità probabilmente dei funzionari dell’Agea, l’Agenzia per le erogazioni in agricoltura. La Guardia di Finanza, la procura di Roma e la Corte dei Conti hanno individuato numerose aziende agricole pugliesi (tra le altre) cercando di recuperare una cifra intorno ai 100milioni di euro di fondi erogati dall’Unione europea ai produttori italiani pur non essendo dovuti. La maxi inchiesta condotta nella Capitale sul ministero dell’Agricoltura e l’Agea dura ormai da due anni ma solo ora il cerchio si sta chiudendo con la Puglia che gioca un ruolo di primo piano. In un’analisi dello scorso anno, la Corte dei Conti faceva un conteggio delle cifre stanziate e mai recuperate. La Puglia era dietro soltanto la Sicilia (123,5) e la Calabria (91,5), avendo stanziato soltanto per uno dei programmi europei 76,2 milioni non dovuti. Da qui la decisione della procura di Roma di verificare di cosa si sta parlando e di come funziona il meccanismo. Il sistema descritto è questo: il singolo produttore presenta la richiesta di contributo come sostegno a una coltivazione. La richiesta viene respinta perché la documentazione è carente. A quel punto scattava il ricorso con i funzionari dell’Agea compiacenti. “Emergeva - scrive la Finanza - che molte autorizzazioni al pagamento dei contributi pubblici venivano emessi in totale assenza dei presupposti fattuali, con la falsificazione palese di docu-

menti amministrativi che lasciava supporre il coinvolgimento nella truffa di personale dell’Agea, nonché una vasta organizzazione per la preparazione dei numerosi raggiri”. In Puglia sono stati scoperti alcuni componenti dell’Ufficio sviluppo rurale che “avevano sempre provveduto con solerzia sospetta - si legge nei documenti - alla sistematica autorizzazione al pagamento delle false richieste di liquidazione senza mai svolgere ‘una minima istruttoria’, pur in presenza di gravi e palesi anomalie, tali da far ragionevolmente dubitare della genuinità delle missive e degli elenchi allegati nei quali si indicavano elevatissime estensioni dei terreni messi a riposo con conseguenti stratosferici contributi (ammontanti a diverse centinaia di migliaia di euro, a fronte di una media nazionale che, invece, si attestava a poche migliaia di euro), così come della comune indicazione, nelle false missive, di generici sopralluoghi svoltisi a cura del Corpo forestale dello Stato, e conclusisi con esito positivo, a cui però non faceva riscontro alcun atto di riammissione al pagamento in favore dei produttori, rilasciato dalle autorità competenti”. Tutto questo quando i nuovi standard decisi dell’Unione europea per la redistribuzione dei fondi Pac (Politica agricola comune) rischiano di penalizzare molto la nostra Regione. A seconda infatti del criterio scelto la Puglia, secondo una simulazione effettuata da Agea, rischierebbero di perdere tra il 25 e il 60 per cento dei fondi rispetto agli scorsi anni.

Stampa Grafica 080 - Modugno (BA) Registrato al Registro Nazionale della Stampa Tribunale di Bari N. 61/06 del 15/11/2006 www.foglie.tv redazione@foglie.tv 347 9040264

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FLINT MAX

L’unione fa la forza in olivicoltura. Flint Max è un fungicida ad ampio spettro di azione per il controllo di numerose malattie fungine delle colture frutticole, della vite, delle colture orticole e in modo specifico per la difesa e la protezione dell’olivo. Grazie alla complementarietà dei due principi attivi contenuti (trifloxistrobin e tebuconazolo), Flint Max presenta un controllo ottimale e duraturo delle malattie dell’olivo e in modo specifico dell’occhio di pavone. E’ risaputo come l’occhio di pavone sia particolarmente pericolo soprattutto perché le prime infezioni si manifestano in pre-fioritura: anche se queste infezioni rimangono latenti per buona parte della stagione e diventano però visibili verso la fine della stessa, rischiano di compromettere la quantità e la qualità del raccolto. Per questo motivo trattamenti tempestivi a partire dalla ripresa vegetativa, in particolare con inizi di primavera particolarmente piovosi, permettono di controllare la malattia già dalle prime infezioni, proteggendo al meglio l’olivo e permettendo di ridurre gli in-

terventi con rame durante la stagione vegetativa. Per ottenere questi risultati, è necessario affidarsi a un prodotto che leghi sia le proprietà sistemiche che di protezione della vegetazione dalle nuove infezioni, grazie a una elevata affinità con le cere della lamina fogliare. Questo prodotto è FLINT MAX. Flint Max si impiega alla dose di 250 g/ha nel periodo che va da ripresa vegetativa a pre-fioritura e applicato in questa fase ha mostrato un’eccellente efficacia nel controllo di questa malattia. Nel corso del 2013 il prodotto Flint Max ha visto confermata da parte del Ministero della Salute una estensione di impiego temporaneo di 120 giorni per il controllo anche di un’altra gravissima patologia fungina quale la lebbra dell’olivo (Colletotrichum gloesporoides). Tale estensione è attesa anche per la stagione 2014. Flint Max ha residui massimi ammessi definiti a livello europeo e può essere impiegato per la protezione di varietà sia da olio che da mensa.

VANTAGGI Attività sistemica e mesostemica, per una lunga e completa efficacia contro le infezioni di occhio di pavone. Ampio spettro di azione, per un controllo ottimale di tutte le principali malattie delle colture autorizzate e nello specifico dell’olivo Duplice meccanismo di azione, per un’ottima efficacia in tutte le condizioni di impiego e in tutti i programmi di gestione dell’insorgenza di resistenze. Eccellente resistenza al dilavamento, per un’azione persistente anche con condizioni metereologiche avverse e piovose. SCHEDA PRODOTTO Composizione Formulazione Classificazione Campi d’impiego

Trifloxistrobin 25 % e Tebuconazolo 50 % WG – granuli idrosospensibili Xn;N vite, pesco, nettarino, susino, ciliegio, albicocco, melo, pero, olivo, pomodoro, peperone, cetriolo, zucchino, melone, cocomero, zucca

Registrazione Confezione

N. 13689 del 25.11.2011 del Ministero della Salute 500 g

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AGRICOLTURA

15 Assemblea Federpensionati

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Presente Moncalvo di Coldiretti Napolitano: pensionati importanti Federpensionati all’udienza dal Papa Anziani agricoltori: meritano attenzione delle istituzioni mini condono cartelle esattoriali Legge di stabilità 2014 esonero iva per i piccoli: al di sotto dei 7mila euro Crisi:al via piani da 20,8 mld per sviluppo campagne prodotti lattiero caseari: Saltata l’intesa sulla filiera PAC 2014-2020: In Puglia circa 20milioni di euro in più

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Sommario

26 Le Aziende ed il Territorio:

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agroalimentare

10 La dieta mediterranea:

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fruit logistica

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6 Fruit Logistica:

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A Rodi Garganico marketing in rete Made in Italy: in digitale Mipaaf, Google, Unioncamere e Symbola Potatura Meccanica dell’Olivo Il 20 febbraio giornata dimostrativa Confartigianato Puglia: le priorità per il 2014

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le aziende dello stand “Italy” Samer a Berlino porta l’agroalimentare pugliese Argentina partner ufficiale di Fruit Logistica 2014 Workshop sui prodotti pugliesi favorire gli scambi tra Puglia e Germania

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l’olio extravergine d’oliva Castellana Grotte città dell’olio Ufficializzata l’adesione all’associazione Arriva il gelato certificato “Valore Sociale” la prima certificazione Puglia a Tavola 2a edizione Premiate le eccellenze le iscrizioni al Premio Biol dal 19 al 21 marzo ad Andria

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peciale Fruit Logistica

Nello spazio coordinato da Cso, Fruitmprese e Ice saranno riunite trenta imprese ortofrutticole italiane

Fruit Logistica: le aziende dello stand “Italy”

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no spazio tutto rinnovato per l’edizione 2014 di Fruit Logistica di Berlino, per lo stand gestito da Cso, Fruitimprese e Ice che vede riunite trenta imprese ortofrutticole italiane. Lo stand, realizzato mettendo in evidenza i colori della bandiera italiana è un appuntamento da non perdere per poter incontrare i protagonisti della produzione del Bel Paese e per degustare piatti della tradizione made in Italy oltre che per assistere a eventi e presentazioni di grande interesse per il settore. In questa edizione di Fruit Logistica allo stand Italy grazie al sostegno di Ice, l’Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, sarà possibile, per gli ospiti, vivere idealmente un percorso gastronomico dal Sud al Nord dell’Italia con un menù di pasta realizzato dallo chef stellato Domenico Maggi. Un viaggio virtuale nell’Italia dei sapori autentici, con menù scelti per valorizzare la frutta e la verdura all’interno della dieta mediterranea. Non mancherà il Fruit & Veg Experience ideato dallo chef Walter Guidi, uno spazio degustazione dove saranno presentati dieci modi di mangiare frutta e verdura da non dimenticare in versione 2014. Oggi è sempre più importante proporre il consumo di frutta e verdura in maniera innovativa e

accattivante: una visita allo stand Italy offrirà interessanti spunti e opportunità per gli addetti ai lavori di tutto il mondo riuniti a Fruit Logistica. Le aziende che saranno presenti sono: Cso, Agribologna – Conor-Ab Fresh, Alegra, Almaverde Bio, Aop Serena, Apofruit Italia, Aposcaligera, Cpr Sy-

stem, Eurocompany, Fogliati, Granfrutta Zani, Graziani Packaging, Mazzoni, Modì Europa, Naturitalia, Opo Veneto, Orogel Fresco, Pempacorer, Valfrutta, Italia Ortofrutta, Op San Lidano, Fruitimprese, Agro T 18, Besana, Ceor, De Lucia, Del Gaudio, Pevani, Salvi, Secondulfo, Oranfrizer.


Servizi e progetti finalizzati alla valorizzazione del comparto

Samer porta a Berlino l’agroalimentare pugliese

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nche quest’anno, SAMER rinnova la sua partecipazione a Fruit Logistica, l’appuntamento internazionale per eccellenza dedicato alla presentazione dell’intera filiera dei prodotti ortofrutticoli. Al qualificato pubblico di visitatori della manifestazione, saranno presentati i servizi e i progetti finalizzati alla valorizzazione del comparto agroalimentare. SAMER sarà presente a Fruit Logistica 2014 (Berlino, 5-7 febbraio), Hall 4.2 - Stand B-14, nell’area dedicata agli espositori pugliesi, curata da Unioncamere e dalla Regione Puglia. Ad accogliere i visitatori presso lo stand saranno il Vicepresidente della CCIAA di Bari dott. Giuseppe Riccardi, il Segretario Generale della CCIAA di Bari dott.ssa Angela Patrizia Partipilo, il Presidente di SAMER dott. comm. Giuseppe Margiotta, il Direttore Amministrativo di SAMER dott. Piero Pontrelli e il Consulente Scientifico di SAMER dott. Vito Gallo. SAMER è un’Azienda Speciale della

Camera di Commercio di Bari e nasce come laboratorio di analisi per supportare il sistema produttivo locale. Nel corso degli anni la sua funzione è andata ampliandosi e arricchendosi di maggiori conoscenze tecniche e professionali. E’ membro della “Rete Nazionale dei Laboratori Chimico-Merceologici delle Camere di Commercio” ed è autorizzato dalla Regione Puglia

Il connubio con il Sudamerica

ad effettuare attività di laboratorio ai fini dell’autocontrollo per le industrie alimentari (D.Lgs. 155/97 HACCP) e dal Ministero delle Politiche Agricole ad eseguire analisi dei vini DOC e degli oli extra-vergine di oliva DOP. Inoltre offre servizi di analisi e di consulenza prevalentemente alle PMI dei settori dell’agricoltura, dell’industria alimentare e dell’ambiente.

è l’Argentina il paese partner ufficiale di Fruit Logistica 2014

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arà l’Argentina il Paese Partner ufficiale di Fruit Logistica 2014. La produzione di alimenti di qualità vanta una lunga tradizione in Argentina. La nazione andina ha molte risorse naturali, abbondanti risorse irrigue e vaste superfici agricole. Pertanto, grazie anche alla grande varietà di suolo e clima, il Paese è noto in tutto il mondo per le sue condizioni particolarmente favorevoli per la coltivazione di prodotti di altissima qualità. La produttività e la rilevanza economica del settore ortofrutticolo si riflettono non solo nel commercio di prodotti e nel loro impatto sui singoli componenti della catena del valore, ma anche nella generazione

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di importanti entrate di valuta estera. Frutta e verdura sono, rispetto ad altri importanti prodotti del paese, ancora un motivo di grande orgoglio in termini di export per l’Argentina. Quale maggiore produttore ortofrutticolo dell’emisfero sud del mondo, l’Argentina esporta una varietà di prodotti in oltre 100 paesi. Negli ultimi anni, i proventi derivanti dalle esportazioni hanno raggiunto 1,7 miliardi di dollari. Questo dato illustra la crescente importanza dell’Argentina in qualità di produttore ed esportatore del settore ortofrutticolo in tutto il mondo. Grazie alla grande fertilità del territorio e alla ottimale posizione geografica, l’Argentina esporta circa 1,9 milioni di tonnellate di frutta e

verdura ogni anno. In concomitanza all’aumento del benessere generale in tutta l’America Latina, il settore ha segnato un tasso di crescita annuo dell’11,2% negli ultimi dieci anni. L’Europa, con una quota del 32% sulle esportazioni argentine, rimane il principale partner commerciale, seguita da Brasile (28%), Russia (11%) e Stati Uniti (7%). Negli ultimi cinque anni è aumentata inoltre anche la richiesta in Asia e in Africa del Nord. L’Algeria è diventata un importante mercato di vendita in Nord Africa (4%). Grazie alla sua grande estensione territoriale da nord a sud questo Paese gode di zone climatiche e vegetative estremamente diversificate.

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peciale Fruit Logistica

FRUIT LOGISTICA 2014:

Workshop sui prodotti ortofrutticoli pugliesi

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l prossimo 6 febbraio 2014, Caterina Calia, console onorario della repubblica federale di Germania a Bari, in collaborazione con Regione Puglia, Unioncamere Puglia ed APEO, organizza un workshop per presentare la “Puglia – La regione della Frutta e della verdura” presso la Fiera Fruit Logistica di Berlino. L’ini-

ziativa, che avrà luogo precisamente alle ore 16.00 16.00 nella hall 4.2 della più importante fiera del settore, prevede una presentazione dei prodotti ortofrutticoli regionali, un incontro tra produttori e operatori tedeschi e un buffet con degustazione di prodotti tipici pugliesi al fine di favorire gli scambi commerciali tra Puglia e Germania.

Fruit Logistica 2013: circa 58.000 visitatori provenienti da 130 paesi

è record di visitatori

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ecord di visitatori per FruitLogistica 2013: circa 58.000 provenienti da 130 paesi, il mondo dell’ortofrutta si raduna in Germania con numeri mai raggiunti in precedenza. I visitatori provengono da queste aree di business: importatori ed esportatori, produ-

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zione, tutta la vendita e il commercio al dettaglio, imballaggio e trasporto e movimentazione.

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N째1 - 15 GENNAIO 2014

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A “La dieta mediterranea: groalimentare

Per l’evento anche un convegno scientifico

l’olio extravergine d’oliva dalla terra alla tavola”

di Paola Dileo

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ASTELLANA GROTTE “La dieta mediterranea: l’olio extravergine d’oliva dalla terra alla tavola”. É il tema del convegno scientifico che ha caratterizzato la due giorni castellanese. Tra i promotori dell’iniziativa l’Assessorato alle Attività Produttive del Comune di Castellana Grotte, l’Associazione Nazionale Città dell’Olio, l’IRCCS De Bellis (Ist. Nazionale di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico), l’Istituto Alberghiero IPSSEOA “A. Consoli “di Castellana Grotte, l’Università degli Studi di Bari. Mentre hanno sostenuto con patrocinio la Regione Puglia, la Provincia di Bari, la Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Bari, il GAL Terra dei Trulli e del Barsento, l’Ordine dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali della Provincia di Bari. Fondamentale anche la collaborazione dell’ACAI, Coldiretti, Confagricoltura, Comitato Feste Patronali, Associazione Culturama, Donne Imprese Coldiretti, IISS “Caramia- Gigante”, PRO. DIET.MED, Oleificio Sociale Viterbo, Società Agricola Apuliense, Pedoagrolab. Una giornata di studio intensa per numero di relatori e temi trattati. Per esigenze di sintesi ne riporteremo solo alcuni. Il prof Pasquale Montemurro dell’Università di Agraria di Bari ha conferito sul “Sistema culturale dell’olivo e margini di miglioramento”. Un miglioramento possibile attraverso una razionale gestione dell’agrotecnica e della difesa e tramite una produzione integrata nell’ambito della PAC 2014. L’ulivo esige, come le altre piante del resto, cura del terreno, diserbo, irrigazione, potatura e raccolta, fertilizzazione del terreno e fogliare. Ciò consente anche una più facile difesa dai parassiti. “Indispensabile quindi la fertilizzazione del terreno e per l’apparato fogliare, ideale sarebbe una fertirrigazione a base di azoto (100g a

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pianta per 4-5 volte tra maggio e settembre). Mentre per il controllo della flora infestante, la gestione tradizionale del terreno con frequenti lavorazioni, oltre a produrre costi elevati, più danni all’apparato radicale, consumo energetico, comporta un progressivo impoverimento delle sostanze organiche del suolo, perdita degli elementi nutritivi per lisciviazione con accentuazione di processi erosivi. Invece l’inerbimento naturale o artificiale o un sistema integrato non ha questi inconvenienti. Si potrebbe ricorrere al diserbo solo in determinati fasi stagionali”. No quindi a un terreno sempre scoperto. L’inerbimento del terreno se ben gestito risulta più economico e può svolgere un ruolo equilibratore di tutti i fenomeni fisici, chimici e biologici della pianta. L a flora infestante verrà poi controllata quando no è più utile ricor-

rendo ad erbicidi, sfalcio e/o trinciatura. “Nell’ambito della nuova PAC le sfide economiche, ambientali e territoriali sono da perseguire attraverso un sistema integrato della coltura ovvero nella ottimizzazione delle pratiche agronomiche e di difesa, nel rispetto dell’ambiente, evitando la standardizzazione del sistema colturale. Occorre ripensare e razionalizzare le produzioni per essere competitivi. Sicuramente essere in rete aiuta , il mercato uccide chi è isolato”. Infine il prof. Montemurro ha avanzato l’idea di un Centro di ricerca e Cultura sull’olio in Puglia: “La nostra regione, la più ulivetata d’Italia merita un centro che possa produrre progetti mirati di valorizzazione”. Il gastronomo Renato Morisco ha relazionato su usi culinari e salutistici dell’olio extravergine d’oliva. “L’olio extravergine è un’eccellenza ga-


stronomica perché non è un grasso qualsiasi, ma dotato di principi funzionali. Quindi la salute è nel piatto. Purtroppo oggi il gusto delle nuove generazioni è piatto, preferiscono la nutella, ricco di olio di palma, un olio ricco di acidi grassi saturi che compromettono le nostre arterie e non solo. Perfino il Giappone dopo step comunicativi ad hoc, ha colto il senso dei polifenoli nell’olio d’oliva; sanno che deriva da spremitura meccanica e non chimica, che è migliore per le fritture rispetto all’olio di semi, perché più termoresistente, ossia ha un punto di fumo elevato grazie ai polifenoli e alla vitamina E ( ci mette più tempo a bruciare e a sprigionare quelle sostanze tossiche generate dal calore come l’acroleina,. Il made in Italy non è solo prodotto ma anche conoscenza, la nostra regione deve insistere sulle DOP e sul marchio “Olio di Puglia” perché venga riconosciuto come olio di qualità”. Sull’enorme bagaglio storico dell’olivo e dell’olio e sulle antiche scuole di medicina è intervenuta la dott.ssa Laura dell’Erba, della Società Agricola Apuliense. “Le civiltà del mediterraneo hanno da sempre apprezzato e sfruttato i poteri benefici dell’olio d’oliva, al punto da considerarlo sostanza sacra, dono degli dei, alimento e medicina insostituibile. Pur senza le conoscenze scientifiche attuali, gli antichi medici erano consapevoli delle sue proprietà terapeutiche. I testi egizi del XIII sec. a.c. riportano l’importante potere curativo del decotto a base di foglie d’olivo contro la febbre e la malaria. Oggi sappiamo che queste foglie contengono acido salicilico, molecola da cui più tardi è stata sintetizzata l’aspirina. Dagli ebrei e dai greci l’olio d’oliva veniva usato per detergere e curare le ferite, accellerandone la guarigione. Solo da pochi anni la scienza ha individuato nell’olio d’oliva i polifenoli, tra cui l’oleocantale, dall’azione antiinfiammatoria. Mentre i romani già in età repubblicana producevano olio da olive con differente grado di maturazione – verdi, semimature, mature, cadute a terra e passite, olio quest’ultimo destinato agli schiavi - . È stato invece un medico naturalista greco Pedanio Dioscoride a scoprire i pregi dell’olio ottenuto da olive immature, per caratteristiche organolettiche e salutistiche, confermati solo da pochi N°2 - 1 febbrAIO 2014

anni dalla scienza moderna”. Il dott. Giuseppe Colucci del GOIM ( Gruppo Oncologico dell’Italia Meridionale) ha evidenziato come l’adozione di un regime alimentare a base di cereali, legumi, frutta, verdura, e naturalmente olio extravergine d’oliva può contrastare l’insorgere di alcuni tumori in particolare di quello alla mammella e al colon. “L’oncologo U. Veronesi ha ribadito che sono più letali fumo, alcol e cattiva alimentazione rispetto allo smog. Si, perché il tumore è una malattia genetica, infatti i cibi come altri fattori possono generare processi ossidativi e danneggiare la cellula. Su 19 casi studio 11 (il 58%) hanno mostrato l’incremento del rischio per l’assunzione di grassi animali. Nessun rischio invece per i grassi insaturi di origine vegetali come l’olio d’oliva. Test scientifici hanno dimostrato che l’assunzione di10g al giorno di olio extravergine d’oliva può ridurre il rischio di tumore al seno del 45%. L’acido oleico agirebbe direttamente sulle cellule e indirettamente sulla cottura dei cibi. La stabilità dell’olio d’oliva ad alte temperature riduce il contenuto di prodotti tossici per l’intestino ed altri organi. I polifenoli con le loro azioni antiossidanti neutralizzerebbero i radicali liberi presenti nell’intestino”. Il prof. Ignazio Zara dell’IISS “Caramia Gigante” ha affrontato il nodo

cruciale “marketing e commercializzazione”. “In Puglia – ha esordito – il problema non è produrre olio di qualità ma comunicare i valori dell’alta qualità. Il consumatore oggi non cerca solo il soddisfacimento fisiologico , ma cerca anche valori edonistici, come esperienze, emozioni, sensazioni, è molto attento alla storia del territorio e delle tradizioni locali come anche alla sicurezza alimentare, chiede maggiori garanzie e quindi prodotti certificati. La Puglia riesce a trasmettere emozioni, ricchezza varietale che si traduce in ricchezza di saperi, dove si racchiude la storia dell’azienda. Come agire? Creare un valore attraverso i marchi DOP e BIO e saperlo comunicare attraverso il marketing commerciale, territoriale e sociale – si riferisce al benessere de l consumatore e della società”. Molto apprezzata è stata la terza sessione del convegno in cui tutti gli intervenuti hanno potuto degustare i piatti a base dell’olio extravergine d’oliva preparati ad arte da alunni e docenti dell’IPSSEOA “A. Consoli di Castellana Grotte”.

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groalimentare

Ufficializzata l’adesione all’associazione nazionale durante la festa delle “fanove”

Castellana Grotte tra le 350 “città dell’olio”

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on grande entusiasmo, passione e impegno civile il Comune di Castellana Grotte aderisce all’ ”Associazione Nazionale Città dell’Olio”. L’ufficializzazione è avvenuta in un clima di corale partecipazione della cittadinanza, quella della tradizionale festa delle “fanove”. “Con spirito di sacrificio e devozione anche quest’anno i castellanesi non si sono sottratti alla magistrale costruzione di circa 90 falò in onore della santa patrona, la Madonna delle Vetrana – ha ricordato il sindaco Francesco Tricase”. In questa festosa atmosfera è stata accolta una delegazione dell’Associazione Città dell’Olio che ha consegnato il vessillo con l’emblematico frutto: l’oliva. “Castellana porta naturale della Valle d’Itria non poteva mancare fra le città dell’olio italiane – ha aggiunto il primo cittadino”. Il coordinatore nazionale dell’associazione, Francesco Lupi, ne ha ribadito lo scopo che è quello di promuovere l’olio extravergine d’oliva e i territori di produzione, soffermandosi anche sulle potenzialità di sviluppo. “La Puglia – ha

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di Paola Dileo

precisato – è la California del Sud, la punta di diamante nella crescita del sistema agroalimentare italiano. In un periodo di profonda crisi socioeconomica il turismo enogastronomico continua a registrare segni positivi rispetto ad altri segmenti. Ciò deve

far riflettere. Questa regione ha tutti i requisiti, paesaggistici, ambientali, produttivi, culturali per una crescita di valore, di ricchezza, con possibili ricadute occupazionali”. Tra gli impegni prossimi dell’associazione c’è la partecipazione all’evento fieristico

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“OLIO CAPITALE” di Trieste dove cercare nuovi spazi commerciali. “Saremo inoltre con una sede di prevendita nell’EXPO 2015, dove sono previsti 20.000.000 di visitatori. Vogliamo agire nella ristorazione di qualità perché abbiano le bottiglie antirabbocco, il tutto con l’auspicio che le città associate siano parte attiva”. In continuità il coordinatore regionale di “Città dell’Olio” Benedetto Miscioscia ha puntualizzato:”Per garantirsi sbocchi commerciali occorre fare sistema, per i nostri produttori ciò rappresenta un indiscutibile limite. Per esempio, la presenza in questo territorio di un Istituto Alberghiero può rappresentare un elemento in più per valorizzare questo prodotto. Un virtuoso connubio tra pubblico e privato può far emergere le peculiarità del nostro olio. Però è necessario che anche il locale inizi a privilegiare i nostri oli. Spesso e volentieri nelle mense scolastiche, negli ospedali, nei ristoranti si usano oli di dubbia identità”. La due giorni di festa, lavori e studio forte-

mente voluta dall’Ass. alle Attività Produttive Antonio Campanella, ha posto le basi per una valorizzazione consapevole della risorsa “olio extravergine d’oliva”. Le sinergie attivate tra parti politiche, sociali, produttive,

mondo della ricerca e della scuola può rappresentare un modello da perseguire e da esportare nell’ottica di una rivalutazione dal basso delle nostre eccellenze alimentari.

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gricoltura

Moncalvo presente durante la seconda giornata

Assemblea Federpensionati Coldiretti

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on un triplice grazie ai pensionati della Coldiretti, il Presidente della Confederazione Roberto Moncalvo ha chiuso i lavori della tavola rotonda che si e’ svolta in occasione della seconda giornata dell’assemblea della Federpensionati, associazione a cui fanno riferimento i 700.000 pensionati coltivatori diretti e che quest’anno festeggia il 45° di attivita’. il primo grazie - ha detto Moncalvo - e’ per “la vostra passione e capacita’ di innova-

zione”, dimostrata dai filmati mostrati all’assemblea sulle esperienze di alcuni degli “anziani” Coldiretti: dal recupero di razze bovine in via di estinzione, agli agriasili, all’introduzione dell’attivita’ agricola in un carcere di massima sicurezza. Il secondo grazie - ha proseguito - e’ “perche’ ci insegnate il senso di appartenenza alla nostra Coldiretti, nei momenti di massima luce e anche in quelli di difficolta’. Se siamo qui e perche’ voi ci avete creduto”. il terzo grazie di Moncalvo “e’ perche’ continuate

ad andare avanti ogni giorno e lo fate nonostante tutto. Non mi riferisco agli acciacchi, ma alla pensione bassissima che avete, se voi non foste quello che siete sareste in piazza. E se non ci siete non e’ perche’ vi accontentate, ma perche’ credete nell’unita’ tra generazioni”, nel patto intergenerazionale. “Se altri settori avessero una piccola percentuale del vostro coraggio credo che questo paese potrebbe cambiare e molto piu’ velocemente di quanto non stia facendo in questo momento”.

Una delegazione della Federpensionati all’udienza di Papa Francesco

Napolitano: pensionati in agricoltura importanti per crescita

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apporto di cultura ed esperienza che i pensionati dell’agricoltura offrono alle nuove generazioni, che si mostrano consapevoli dell’importanza di una corretta gestione del territorio e delle sue risorse, svolge un ruolo importante nell’ambito degli sforzi necessari a favorire nuove prospettive di crescita, anche occupazionale, del settore agricolo. E’ questo l’auspicio espresso dal Presidente Giorgio Napolitano nel telegramma trasmesso dal segretario generale della presidenza della Repubblica Donato Marra, in occasione dell’assemblea celebrativa del quarantacinquesimo anniversario di fondazione della Federpensionati Coldiretti. Il Capo dello

Stato ha manifestato al Presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo e al Presidente della Federpensionati Antonio Mansueto il suo vivo apprezzamento per l’importante traguardo raggiunto e formulato l’augurio per il migliore successo dell’assise. Due piantine d`ulivo e numerosi cesti con prodotti tipici regionali sono stati donati dalla Federpensionati Coldiretti a Papa Francesco nel corso dell’udienza alla quale hanno partecipato gli anziani coltivatori guidati dal consigliere ecclesiastico nazionale don Paolo Bonetti. Nel porgere il saluto alla delegazione, il Santo Padre ha detto: “Tutti incoraggio ad essere fedeli a Cristo, affinché nella Chiesa possa risplendere la gioia del Vangelo”.

Il Presidente Giorgio Napolitano

Mansueto Presidente Federpensionati Coldiretti

“Anziani agricoltori meritano attenzione delle istituzioni”

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n Italia ci sono piu’ di 800 mila pensionati coltivatori diretti con pensioni inferiori o integrate al minimo di 480 euro al mese che – afferma il Presidente Antonio Mansueto in occasione dell’assemblea della Federpensionati di Coldiretti - stanno vivendo un periodo estremamente difficile ma che, nonostante questo, contribuiscono in misura determinante al sostegno delle famiglie. non soltanto nel ruolo dei nonni, ma i coltivatori penN°2 - 1 febbrAIO 2014

sionati sono impegnati nel presidio territoriale nelle aree rurali e sono spesso il motore di iniziative ed esperienze culturali, economiche e di solidarieta’, dalle fattorie didattiche per insegnare i segreti della campagna ai più’ piccoli ai tutor dell’orto nelle citta’e c’e’ anche chi trasmette alle nuove generazioni la propria manualita’ per realizzare oggetti di artigianato. “Pur in presenza della persistente crisi economica, che sembra mettere in discussione i valori

del welfare, gli anziani del mondo agricolo meritano maggiore attenzione da parte delle istituzioni”, continua Mansueto, “con i loro valori di esperienza e di saperi da trasmettere alle nuove generazioni e lo spirito di solidarieta’ che li esalta nei momenti di bisogno della collettivita’ sono una risorsa per la società, come dimostrano i tanti pensionati impegnati nel volontariato, di cui la Coldiretti fornisce una serie di esempi”.

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Legge di stabilità 2014

Mini condono delle cartelle esattoriali

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a legge di stabilità per il 2014 (legge 147 del 27 dicembre 2013) contiene ai commi dal 618 al 623 dell’articolo 1, una mini sanatoria per i debiti in cartella esattoriale. I soggetti interessati sono coloro che presentano debiti verso uffici statali, agenzie fiscali, regioni, province e comuni, affidati in riscossione entro il 31 ottobre 2013. I soggetti interessati devono provvedere al pagamento dell’intero importo originariamente iscritto a ruolo, ovvero a quello residuo, con esclusione degli interessi per ritardata iscrizione a

di Nica Ruospo

ruolo previsti dall’ articolo 20 del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 602, e successive modificazioni, nonche’ degli interessi di mora previsti dall’articolo 30 del medesimo decreto. Restano dovute le somme spettanti all’agente della riscossione. Il termine entro cui aderire è il 28 febbraio 2014. Il comma 623 prevede, inoltre, una sospensione della riscossione dei carichi di cui al comma 618 fino al giorno 15 marzo 2014, per consentire il versamento delle somme dovute entro il 28 febbraio 2014 e la registrazione delle operazioni relative.

Il fronte del no coinvolge anche Cia, Confagricoltura e Copagri

Esonero iva per i piccoli produttori al di sotto dei 7mila euro

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aggioranza e opposizione “apparentemente” sulla stessa lunghezza d’onda per esonerare i piccoli agricoltori, al di sotto dei 7mila euro di reddito, dalla dichiarazione IVA. Con il cosiddetto “Spesometro”, infatti, i coltivatori sono costretti a redigere l’elenco dei clienti e dei fornitori con cui hanno intrattenuto rapporti economici nel corso dell’anno, con relativi costi annessi. Uno “Spesometro” che fa gioco alle strutture organizzative che ci guadagnano ma che costituisce una perdita finanziaria per i piccoli agricoltori, costretti a rivolgersi alle associazioni agricole. “Abbiamo depositato un emendamento per sopprimere l’obbligo per i produttori agricoli di cui all’articolo 34 sesto comma del DPR 633/72 di comunicazione annuale delle operazioni rilevanti ai fini IVA – dichiara il deputato pugliese Giuseppe L’Abbate, M5S Commissione Agricol-

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di Nica Ruospo

tura – Visto che il Partito Democratico ha presentato una interrogazione parlamentare in tal senso con l’Onorevole Davide Zoggia, invitiamo i suoi deputati a votarlo favorevolmente in Commissione Attività Produttive durante la conversione in Legge del decreto ‘Destinazione Italia’. In fondo, se gli obiettivi sono davvero i medesimi, non dovrebbero esserci problemi. Anzi!”. Sul discusso “Spesometro” si era già espressa negativamente la senatrice Maria Teresa Bertuzzi (PD) che ha quantificato un costo per i piccoli coltivatori pari a circa 40 milioni di euro di onere burocratico, data la costrizione per gli agricoltori di rivolgersi alle strutture operative delle associazioni di categoria o ai professionisti. Praticamente andrebbe vanificato il risparmio Imu. Il dito è stato puntato verso chi “ne trae vantaggio”: Cia, Confagricoltura e Copagri prontamente hanno comunicato la propria contrarietà alla reintroduzione di questa norma.


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La prima certificazione nel settore è stata emessa da Icea a Milk & Fruit

Arriva il gelato certificato “Valore Sociale”

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OLOGNA – La certificazione “Valore Sociale” arriva anche al gelato. Milk & Fruit srl, l’azienda titolare del marchio Galatea, ha infatti ottenuto la specifica certificazione rilasciata da Icea - la prima nel settore dei gelati, ma anche la prima nella trasformazione food - dimostrando il proprio impegno su diverse dimensioni di Responsabilità Sociale previste dallo standard. Trasparenza nei confronti della propria clientela, gestione corretta dei rapporti di lavoro, impegno alla riduzione dei propri impatti ambientali, partecipazione a iniziative sociali ed educative sul territorio: questi sono i requisiti garantiti dal marchio “Valore Sociale” che compare sulle confezioni dei semilavorati per gelateria della linea Etica e Libera prodotti dall’azienda. Lo standard Valore Sociale permette anche di valorizzare e garantire l’applicazione di buone prassi e approcci

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virtuosi alla produzione. Galatea Gelati si è distinta, in particolare, per l’impegno a favore della salubrità dei propri prodotti per gelaterie e pasticcerie, in particolare con “LIBERA”, una linea di prodotti senza aromi e coloranti artificiali, ottenuti limitando al minimo l’impiego di additivi, selezionati tra quelli più blandi che vantano una più diretta origine naturale. Un impegno che l’azienda intende coronare con una specifica certificazione

di prodotto “senza aromi e coloranti artificiali” e una nuova linea di semilavorati biologici. Un percorso innovativo e virtuoso che procede in senso opposto a quanto avviene normalmente nel mondo della certificazione. Con “Valore Sociale” la certificazione dell’impresa responsabile diventa il primo passo propedeutico e la porta d’ingresso verso le certificazioni che garantiscono la qualità dei prodotti.

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Premiate le eccellenze dell’enogastronomia e dell’ospitalità del territorio locale

Seconda edizione della «Puglia a Tavola»

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ari- Si è svolta lo scorso 24 gennaio all’Istituto Professionale «A. Perotti» di Bari la seconda edizione della «Puglia a tavola» con l’obiettivo di celebrare l’enogastronomia e la ristorazione pugliese con la premiazione di esperti di settore che operano in Puglia e all’estero, maggiormente distintisi negli ultimi anni per l’impegno nella valorizzazione del territorio locale. Per il secondo anno consecutivo il «Premio Puglia a Tavola» ha acceso i riflettori sul mondo di chi, nel settore turistico e gastronomico, nel 2013 ha contribuito in maniera determinante alla conoscenza e alla diffusione dell’eccellenza pugliese nel mondo. Organizzato dalla Fondazione Nikolaos e dall’Istituto Perotti (col patrocinio di Regione Puglia, Provincia di Bari, Comune di Bari, Camera di Commercio, Università degli Studi di Bari, Fiera del Levante e American Chamber of Commerce in Italy), l’evento è stato interamente dedicato ai professionisti pugliesi del settore turistico ed enogastronomico che contribuiscono alla promozione della Puglia all’estero. Bari si è trasformata, nel corso della serata, nella capitale del «Made in Puglia» dei prodotti di qualità, con la partecipazione di chef qualificati, formati presso l’Istituto Perotti: con la loro grande passione e professionalità hanno preparato e fatto degustare i piatti migliori della cucina pugliese a importanti personalità del mondo delle istituzioni - tra i quali, Francesco Schittulli, presidente della Provincia di Bari, Alessandro Ambrosi, presidente della Camera di Commercio di Bari, Ugo Patroni Griffi, presidente della Fiera del Levante, Antonio Vasile, assessore al Marketing territoriale del Comune di Bari, Stefano Occhiogrosso, sindaco di Bitetto e Vito Novielli, sindaco di Sannicandro - e dell’imprenditoria locale. Nel corso della cena di gala, presentata dal giornalista Michele Peragine - con gli intermezzi musicali del pianista Francesco Ferrante e dell’ensemble vocale Florilegium Vocis diretto da Sabino Manzo -, sono stati consegnati i premi «Puglia a Tavola» ai personaggi dell’anno 2013 del settore della ristorazione, quali: Attilio Salerno del riN°2 - 1 febbrAIO 2014

Una fase della premiazione con il presidente Francesco Schittulli

storante Torreantigua di Torre Vado (in provincia di Lecce), per la cucina locale squisitamente rivisitata e le presentazioni curate, oltre all’accoglienza dei propri ospiti sulla terrazza panoramica con vista sul mare che rendono il ristorante raffinato ed elegante; Daniele Caldarulo, proprietario e chef del ristorantino Black and White di Bari che sorprende per lo stile modero, curato e minimalista, e per la dedizione, la creatività e la professionalità dello Chef che ha saputo rivisitare la cucina pugliese mediterranea offrendo un menù variegato di alta qualità; e Nicola Modugno del Ristorante Bistrot 86 di Molfetta che, situato vicino al porto in pieno centro, si caratterizza per la struttura con volte a botte in pietra viva e per la cucina che punta su piatti di mare e soprattutto sulla tradizione culinaria regionale rivisitata. A ricevere gli «Awards» sono stati gli operatori delle strutture turistico-ricettive - che, con impegno e dedizione hanno contribuito a rafforzare l’immagine del territorio, incrementandone la visibilità e la straordinaria attrattiva turistica della Puglia -, quali: Masseria Torre Coccaro di Savelletri per aver creato un nuovo modo di fare accoglienza turistica legata al territorio, generando importanti ricadute economiche e occupazionali; Hotel Oriente di Bari per l’attenzione, la cura e l’impegno nel raggiungere alti standard di qualità del servizio; e Baia dei Faraglioni di Mattinata (in provincia di Foggia) per le potenzialità della struttura di diventare il primo punto di riferimento

nella regione di resort a 5 stelle incastonato in una baia dallo scenario mozzafiato. I premi sono stati offerti da «Maioliche Pugliese» di Fasano, in un evento sponsorizzato da Tenute Carrisi, Acqua Sant’Anna, Cantine Centovignali, Coldiretti, IVS Italia Lepore Mare, Olio De Carlo, Ditta Calice, Pasta Granoro, Quartiglia, Siciliani e Taralnovo. «Con quest’iniziativa - ha dichiarato Vito Giordano Cardone, presidente di Fondazione Nikolaos - abbiamo voluto promuovere l’antica storia gastronomica della Puglia e portare gli chef formati all’istituto Perotti a confrontarsi con ricette semplici e legate alla tradizione attraverso la valorizzazione dei prodotti del territorio in maniera innovativa e creativa. Con il Premio Puglia a Tavola abbiamo voluto assegnare un riconoscimento importante ai migliori operatori locali dell’enogastronomia e ospitalità che sono stati nel 2013 portavoce del valore del gusto e dell’accoglienza di qualità made in Puglia sia in Italia che all’estero».

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Crisi:al via piani da 20,8 mld per sviluppo campagne

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l via libera al riparto delle risorse dello sviluppo rurale 2014-2020 da parte della Conferenza Stato Regioni costituisce il primo importante tassello nazionale per l’implementazione della nuova Politica agricola comune dopo l’accordo definitivo del dicembre scorso. E’ quanto afferma la Coldiretti nel sottolineare che l’accordo prevede la ripartizione delle risorse dello sviluppo rurale per i prossimi 7 anni, per un ammontare complessivo di 20,85 miliardi di euro per l’Italia. Di questi 18,6 sono stati attribuiti ai piani di sviluppo rurale delle regioni mentre i restanti 2,2 miliardi per l’attuazione di misure nazionali particolarmente importanti, quali la gestione del rischio, la biodiversità animale ed il piano irriguo. Con queste risorse le regioni potranno avviare la nuova programmazione dello sviluppo rurale 2014-2020 e riaprire

di Antonio Resta

i bandi per molte misure attese dagli agricoltori: dal primo insediamento dei giovani, all’ammodernamento delle imprese agricole, sino al sostegno e promozione delle filiere corte e dei mercati locali. Il piano nazionale sulla gestione del rischio, con una dotazione di 1,64 miliardi consentirà di continuare nel sostegno contro le avversità atmosferiche, nonché la possibilità di costituire fondi mutualistici in caso di crisi di mercato. Le misura nazionale della biodiversità animale con una dotazione di 200 milioni finanzierà le attività relative al miglioramento della biodiversità animale, alla raccolta delle informazioni, all’implementazione ed al coordinamento delle banche dati ed ai controlli utili al sistema selettivo. La misura del piano irriguo, con una dotazione di 300 milioni si occuperà di interventi connessi alle strutture irrigue.

Il sistema Puglia che non c’è

Saltata l’intesa sulla filiera dei prodotti lattiero caseari

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ARI - L’incremento dei fondi attribuiti alla Puglia attraverso la programmazione della nuova Politica agricola comunitaria (Pac) è notizia di pochi giorni fa. Un’opportunità, in una stagione di crisi economica ormai ultraquinquennale, che va colta, secondo l’assessore regionale alle Risorse agroalimentari, Fabrizio Nardoni, attraverso un maggiore rafforzamento della filiera agroalimentare nella sua interezza. Problema di uno dei settori centrali dell’economia pugliese, infatti, è da sempre la frammentazione delle imprese, chiamate a fare massa critica e non sempre pronte alla collaborazione. Dopo tali dichiarazioni, L’ennesima conferma di questa frammentazione. Al tavolo Latte convocato dallo stesso Nardoni, infatti, non hanno partecipa-

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to i rappresentanti dei trasformatori. Nardoni, rammaricato, deve prendere atto che la filiera, prima ancora di consolidarsi, rischia di rompersi in uno dei segmenti fondamentali e in particolare nel settore lattierocaseario. «Sono consapevole - ha commentato Nardoni - che i negoziati tra le parti, soprattutto quando sono basati sul presupposto della volontarietà, hanno bisogno di pazienza. Da tempo ci viene chiesto di svolgere un ruolo di supporto e di coordinamento delle associazioni regionali delle imprese di trasformazione e delle organizzazioni professionali agricole ma, ancora una volta, dobbiamo registrare con rammarico l’assenza dei rappresentanti dei trasformatori al Tavolo latte. In tal modo si creano i presupposti di una “impasse” che non permette di superare le criticità che purtroppo persistono sul Siste-

ma latte pugliese». Nardoni chiarisce ancora: «In tutti i modi stiamo provando a promuovere anche nella filiera del comparto lattiero-caseario iniziative di valorizzazione delle produzioni come stiamo facendo per altre filiere del mondo agricolo con il marchio di qualità “Prodotti di Puglia”. Stentiamo, pertanto a comprendere le ragioni di queste reiterate defezioni. Auspico che nel prossimo futuro vi sia la pronta adesione anche delle associazioni regionali delle imprese di Trasformazione per rafforzare, come succede in altre regioni d’Italia, la portata di un percorso che non è soltanto basato sulla leva del prezzo ma che guarda strategicamente alla qualità del latte e delle produzioni lattiero-caserie, come asset strategico per l’agroalimentare pugliese».

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Nardoni: “Dovranno essere gli anni della maturità del comparto e dell’acquisizione di nuovi mercati”

PAC 2014-2020 : In Puglia circa 20milioni di euro in più

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on l’accordo tra il Ministero delle politiche agricole e le Regioni sull’applicazione della nuova PAC 2014-2020, si apre la stagione dei nuovi interventi sullo sviluppo anche per la Puglia chiamata a dare attuazione all’intesa attraverso il Piano di Sviluppo Rurale che per il prossimo settennio punterà molto su aggregazione, internazionalizzazione e ricambio generazionale. “Siamo pronti alla sfida che dovrà rappresentare gli anni della maturità e dell’approccio a nuovi mercati per l’agricoltura pugliese” – spiega l’Assessore Fabrizio Nardoni, in qualità di responsabile delle politiche sulle risorse agroalimentari della Giunta Vendola e coordinatore nazionale degli assessori regionali al ramo – “Un orizzonte programmatico che costruiremo con il dovuto coinvolgimento di tutti i protagonisti del comparto, ma che sin dalle sue linee generali si preannuncia con l’ambizione di rendere il settore primario una delle voci preponderanti del PIL pugliesi. “Per quanto riguarda il primo pilastro della Politica Agricola Comune (Pagamenti diretti) l’intesa tra le Regioni ha consentito di definire un percorso di

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possibile attuazione dei nuovi regolamenti comunitari che deve consentire di attuare le politiche di convergenza tenendo conto della situazione attuale e riducendone gli impatti.” “Gli elementi portanti dei prossimi pagamenti diretti – spiega Gabriele Pagliardini, direttore d’Area del settore politiche per lo sviluppo rurale – saranno basati sulla regionalizzazione degli interventi che superano i confini amministrativi per identificarsi in quelli più ampi nazionali, e un intervento sul greening commisurato ai pagamenti di base per singolo beneficiario. “ Il metodo di convergenza – precisa ancora Pagliardini – sarà quello del cosiddetto metodo irlandese che consente di attenuare le possibili perdite derivanti dall’attuazione dei regolamenti comunitari. Con un ulteriore elemento di cautela rappresentato dalla previsione di una percentuale massima di perdita di risorse del 10% rispetto a quanto sarebbe attribuibile alle regioni sulla base del metodo storico. “Ma oltre al primo pilastro, in ogni regione italiana, Puglia compresa, vi è grande attesa per gli strumenti che dovranno essere in atto per il Piano di Sviluppo Rurale 2014-2020 che mal-

grado il taglio di quasi 100 miliardi al Bilancio europeo lascia per l’Italia invariate le risorse di massima. Per la Regione Puglia in verità si tratta di cifre tutte in crescita. Sale, rispetto alla programmazione 2007/2013, la quota di contribuzione comunitaria di 140 milioni di euro, con una conseguente facilitazione della rendicontazione della spesa, in relazione agli obiettivi periodici di attuazione del programma, mentre la spesa pubblica complessiva si incrementa di 20 milioni di euro”. Il dato definitivo che la Puglia potrà impegnare in termini di quota pubblica è di 1 miliardo e 637 milioni (nel 20072013 erano un miliardo e 617 – ndr). Una dotazione coperta in quota del 60,5 dal Fondo FEASR e per le risorse residue (39,95%) dallo Stato (70%) e dalla Regione Puglia (30%). “Abbiamo maggiori risorse – sottolinea Nardoni – sia pure in termini nominali, ma dobbiamo mettere in campo una politica di settore che sappia tradursi sul territorio in dinamiche di sviluppo che consentano al nostro apparato produttivo, nella difficoltà del mercato interno, di accaparrarsi quote di mercato internazionale”.

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Le Aziende ed il Territorio: marketing in rete di Nicola Pinto - Sindaco di Rodi Garganico

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ODI GARGANICO - Sostenere lo sviluppo di una Impresa Turistica non è cosa da poco.. difatti, il nostro Turismo contribuisce in modo serio e fattivo allo sviluppo di un’intera filiera di imprese.. da quelle artigiane a quelle che operano nel mondo del commercio e nei servizi.. offrendo anche se solo per un periodo breve molta occupazione… credo migliaia e migliaia di posti di lavoro se consideriamo la Puglia turistica. Le attività che le Amministrazioni sono chiamate a svolgere durante l’anno, sono sempre tante… tra queste ci sono quelle riguardanti la programmazione degli eventi dedicati alla promozione del prodotto più pregiato che la nostra Terra ci regala.. e come sapete tutti ingloba: il mare, il sole, le nostre tradizioni, la nostra cultura, l’archeologia, l’enogastronomia….e tanto altro ancora… . in una sola pa-

rola… IL TURISMO! Raggiungere dei traguardi importanti con la carenza di fondi sempre più pressante e la crisi economica ancora in essere.. non è compito facile… ma la collaborazione tra Enti ed Imprese private, ci può consentire di trovare nuove energie e risorse necessarie al raggiungimento dello SCOPO…PREFISSATO… promuovere le Imprese…

Mipaaf, Google, Unioncamere e Symbola i fautori

Progetto “Made in Italy: eccellenze in digitale”

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l Ministero delle Politiche Agricole, Google Italia, Fondazione Symbola ed Unioncamere hanno presentato, nel corso di una conferenza stampa, il progetto “Made in Italy: eccellenze in digitale”, il quale si propone di “avvicinare le imprese italiane alla rete ed al suo grande potenziale economico e di export” oltre a “far conoscere le eccellenze del belpaese in tutto il mondo attraverso una apposita piattaforma digitale”. Il progetto si compone di una piattaforma, raggiungibile cliccando su www.google.it/madeinitaly, realizzata dal google cultural institute

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con lo scopo di raccontare le eccellenze del Made in Italy, a partire da artigianato ed agroalimentare, e di un sito (www.eccellenzeindigitale. it), creato accompagnare le aziende, soprattutto le piccole, a scoprire e cogliere le opportunità che l’economia di internet può offrire . E’ la prima volta che Google realizza un progetto ad hoc pensato appositamente per un paese.

Il convegno “Le Aziende – il Territorio ed il marketing in Rete” ha aperto una discussione animata ed aperta al confronto tra Enti ed Imprenditori di tutte le categorie, per contribuire ad offrire ed a ricevere informazioni utili e mirate allo sviluppo sostenibile. E’ il primo passo, bisogna continuare su queste direzione.

Il prossimo 20 febbraio

Giornata dimostrativa di Potatura Meccanica dell’Olivo

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l Dipartimento di Scienze Agro-Ambientali e Territoriali dell’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”, dopo il successo della “I Giornata di Potatura Meccanica” svoltasi il 23 febbraio 2012 a Valenzano (BA),organizza , con il patrocinio della FEDERUNACOMA, la

“II Giornata dimostrativa di Potatura Meccanica dell’Olivo con Pretrattamento e Raccolta delle Biomasse” che si svolgerà il giorno 20 febbraio 2014 presso il Centro Didattico-Sperimentale <<P. Martucci>> della Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro” a Valenzano (BA).

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Da Bayer CropScience

Per i produttori di grano nuovi percorsi sostenibili verso la PAC 2014-2020

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ayer CropScience in occasione del lancio dei nuovi fungicidi Aficionado e Zantara organizza due convegni dedicati ai produttori di grano. Sarà l’opportunità di affrontare tematiche di attualità sia di carattere agronomico che di carattere economico. Ci saranno infatti diversi interventi relativi ai percorsi agronomici e a come questi possono essere innovativi e cambiare in relazione anche alle prossime novità in termini normativi. Si parlerà infatti anche di nuova PAC con l’intervento di Roberto Bartolini, che sarà il moderatore in entrambi gli incontri. Il primo convegno si svolgerà il giorno 6 Febbraio 2014 alle ore 14.30 presso l’Hotel Centergross in via Saliceto 8 a Bentivoglio (BO) e vedrà la presenza di diversi relatori dal mondo tecnico e scientifico. Coordinerà la parte tecnica il Prof. Reyneri; interverrano Claudio Cristiani, Antonio Allegri, Riccardo Bugiani, Dino Alberati. Il secondo convegno si terrà il giorno 11 febbraio alle ore 17.00 presso la sala Formedil in via Napoli Km 3,800 a Foggia. Interverrà Pasquale Da Vita che precederà altri interventi tecnici e la presentazione delle novità Bayer CropScience.

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Confartigianato Puglia: “Un treno che non possiamo perdere”

Ecco le priorità per il 2014

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ono anni che aspettiamo di uscire dalla crisi, di raggiungere quella «luce in fondo al tunnel» fin troppe volte annunciata. L’intrecciarsi delle vicende politiche, il dibattito, sempre più stanco, sulle cure da somministrare al nostro Paese, non ha sortito effetti sostanziali. In un contesto in cui solo la protesta eclatante - legittima ma spesso sterile - riesce a conquistare l’attenzione dei media, Confartigianato Imprese Puglia vuole porsi in un’ottica propositiva e costruttiva. Vuole provare, per il bene delle aziende pugliesi, a mettere da parte la crescente frustrazione che deriva dal constatare la profondità dell’abisso che separa il «dire» dal «fare». E’ in quest’ottica che, ancora una volta, voglio indicare una «lista delle urgenze», un conciso elenco dei provvedimenti non oltre rinviabili, pena il superamento del punto di non ritorno per le nostre imprese e per il nostro sistema economico. CREDITO – Il problema dell’accesso al credito delle micro, piccole e medie imprese, raggiunge nel Mezzogiorno elevatissimi livelli di criticità. E’ sufficiente analizzare i dati elaborati, nel corso dell’anno, dal nostro Centro studi regionale. In un anno, da ottobre 2012 ad ottobre 2013, i finanziamenti alle imprese pugliesi si sono ridotti di un miliardo 863 milioni, pari al 7,4 per cento (da 25 miliardi 317 milioni a 23 miliardi 454 milioni). Le piccole imprese non hanno beneficiato dell’iniezione di prestiti a tasso agevolato messi a disposizione della Banca centrale europea. Anzi, le erogazioni continuano a diminuire in maniera esponenziale. Occorre semplificare l’accesso al credito delle imprese, innescando un sistema per cui la valutazione della cosiddetta «bancabilità» passi anche dall’analisi della storia dell’impresa richiedente nonché del suo «outlook», ossia delle prospettive di crescita dell’attività. Non è più sostenibile un sistema che, ad esempio, anche a fronte

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di Francesco Sgherza Presidente Confartigianato Imprese Puglia

di garanzie fidi all’80 per cento continui a negare l’erogazione di prestiti. Le banche, insomma, devono tornare a fare le banche. BUROCRAZIA – E’ la più grave malattia che affligge il nostro Paese. L’immotivata frammentazione dei processi decisionali paralizza anche la migliore delle iniziative economiche, sia essa pubblica o privata. L’ipertrofia burocratica permea letteralmente la vita dei cittadini e delle imprese, finendo con l’istituire diffusi centri di potere che mirano unicamente all’autoconservazione e non certo all’efficienza del servizio o alla qualità dei controlli. Un esempio lampante sono i tempi biblici che bisogna attendere per l’avvio ed il completamento delle opere pubbliche. Come possiamo anche solo auspicare la ripresa degli investimenti senza una radicale opera di bonifica della palude burocratica italiana? LAVORO – Quello del lavoro è il grande dilemma del nostro tempo. Negli ultimi vent’anni le riforme del mercato del lavoro, più o meno incisive, si sono

succedute in maniera sempre più vorticosa eppure i risultati ci restituiscono un panorama post-bellico, con il tasso di disoccupazione pugliese che ha raggiunto, nel terzo trimestre 2013, il 19,2 per cento. Questo senza considerare la tragica situazione dei giovani. Continuare ad agire unicamente sul lato dell’offerta di lavoro non crea occupazione, anzi: contribuisce ad aggiungere farraginosità ad una legislazione già oltremodo complessa. In questo senso occorre semplificare ma soprattutto agire in maniera convinta sul lato della domanda e cioè sulle imprese. Sono le imprese, non le leggi, a creare il lavoro. Il drastico abbattimento del cuneo fiscale è l’unico passaggio possibile. INNOVAZIONE e INTERNAZIONALIZZAZIONE – Sono queste le parole d’ordine per il nuovo anno. L’Italia dispone di una ricchezza unica: il marchio «made in Italy» è il terzo più conosciuto al mondo. Per questo ci rammarica profondamente dover constatare come l’organizzazione di un grande evento quale Expo 2015, che dovrebbe rapprewww.foglie.tv


sentare un’eccezionale vetrina per l’intero Paese, veda il Mezzogiorno distante, escluso, né protagonista né tantomeno comprimario: unicamente spettatore. Eppure ormai lo sappiamo: si può sopravvivere e crescere solo innovando il prodotto ed aprendosi ai mercati esteri: è questa la strategia vincente a fronte del crollo della domanda interna. La Puglia dispone di fulgidi esempi in questa direzione, ma le oasi nel deserto non bastano: occorre fare ogni sforzo per trasformare le «best practices» in punti di forza dell’intero sistema regionale. POLITICA ECONOMICA e FONDI COMUNITARI – Ormai da troppo tempo l’intero Paese manca di un piano organico di politica economica, di una visione per il nostro territorio. I Fondi Comunitari sono col tempo diventati la principale fonte di investimento e sostegno alle imprese per lo Stato Centrale, spesso proprio ai danni del Mezzogiorno. Si tratta di una stortura che non può più tollerarsi. La Puglia ha dato prova di essere all’avanguardia nella collocazione delle risorse europee: abbiamo dimo-

strato di saperle spendere. Ora, però, dobbiamo dimostrare di saperle spendere bene. La programmazione 20142020 è l’ultima chance in questo senso. EUROPA – L’immagine dell’Europa dei Popoli e delle Culture, tanto cara ai Padri nobili dell’Unione europea, sembra essersi sbiadita come non mai a favore dell’Europa delle tecnocrazie e dei poteri finanziari. L’Italia può e deve essere protagonista di un’inversione di tendenza, propugnando con forza una rinegoziazione degli Accordi dal punto

di vista politico ed economico. A tal riguardo, sono anni ormai che Confartigianato invoca l’allentamento del Patto di stabilità per consentire maggiore spesa pubblica ed innescare l’effetto moltiplicatore sulle attività produttive ma, al di là della sterile condivisione verbale delle nostre istanze, nessun risultato è stato ottenuto. E’ necessario, insomma, colmare l’abisso tra il dire e il fare. La pazienza degli artigiani pugliesi è giunta al limite: il 2014 è un treno che non possiamo perdere.

In programma dal 19 al 21 marzo ad Andria

Olio bio, fino al 15 febbraio le iscrizioni al Premio Biol

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ARI – Olivicoltori, cooperative di produttori, imbottigliatori: crescono a ritmo costante, dall’Italia come dagli altri continenti, le iscrizioni al XIX Premio Biol, il più grande concorso internazionale riservato ai migliori oli bio-extravergini al mondo, come ormai da tradizione posti a confronto in Puglia. Data l’ingente quantità di richieste, il termine per le adesioni all’edizione 2014, che si terrà dal 19 al 21 marzo ad Andria, una delle capitali olivicole mondiali, è stato prorogato al 15 febbraio. E’ possibile iscriversi via web su www.premiobiol.it, o contattando il CiBi-Consorzio Italiano per il Biologico (info@premiobiol.it; tel. +39 080 5582512). Anche quest’anno, dopo la fase della raccolta dei campioni e delle preselezioni territoriali in Italia e all’estero (elenco sul sito), la giuria - coN°2 - 1 febbrAIO 2014

di Nicola Trisolini stituita da esperti provenienti dalle diverse regioni olivicole del mondo - assegnerà vari riconoscimenti: il “Premio Biol”, rivolto al migliore olio extravergine biologico imbottigliato all’origine e pronto per la commercializzazione; il “BiolPack”, per il miglior packaging, ossia il confezionamento di prodotto con il migliore design e l’etichettatura più chiara, più vari riconoscimenti territoriali e tematici, tra cui il BiolKids, riservato ai giovani palati delle scuole elementari. Intanto l’organizzazione tecnica del CiBi sta lavorando per un programma ricco di eventi culturali, gastronomici e tecnici, che affiancheranno il concorso internazionale. Il tutto, con l’obiettivo primario di valorizzare le differenze - e i diversi patrimoni culturali connessi - che caratterizzano il variegato mondo dell’olio extravergine d’oliva biologico. Il Premio Biol è patrocinato da Ifoam

e AgriBio Mediterraneo e promosso da Regione Puglia, Camera di Commercio di Bari, Città di Andria in collaborazione con Associazione Biol Italia e Consorzio Puglia Natura.

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NUOVA APERTURA BANDO MISURA 311 AZIONE 5

“Investimenti funzionali alla produzione e alla vendita ai soggetti gestori di energia da fonti energetiche rinnovabili”

Con la presente siamo a segnalarLe l’opportunità finanziaria prevista dalla misura 311 azione 5 “Investimenti funzionali alla produzione e alla vendita ai soggetti gestori di energia da fonti energetiche rinnovabili”, a favore di Interventi di diversificazione delle attività esercitate presso le imprese agricole, al fine di favorire la creazione di nuove fonti di reddito e occupazione, valorizzando il ruolo multifunzionale delle aziende, per contrastare la diminuzione della competitività del settore agricolo e il conseguente abbandono delle attività. Il bando è predisposto dalla Regione Puglia, per il tramite dei GAL. Beneficiari: Imprenditori agricoli in forma singola o associata; Spese ammissibili: Sarà concesso il sostegno agli investimenti materiali per la realizzazione di nuovi impianti e acquisto di attrezzature per la produzione e la vendita di energia solare e/o da eolico, limitati ad una potenza elettrica nominale complessiva di 0,65 MW. Gli interventi dovranno essere attuati a bilancio ambientale nullo o positivo e nel rispetto della normativa ambientale vigente. Spese generali di consulenza nella misura del 10 % dell’investimento ammesso solo se connesse all’operazione finanziata. Caratteristiche degli impianti:

Per la certezza di un risultato

Impianto di minieolico ossia con aereo generatori di potenza compresa tra i 3 kw e i 200 kw. Impianto di fotovoltaico da sovrapporre alla copertura di serre già esistenti e realizzato su un edificio dell’azienda agricola, accatastati e utilizzati nell’ambito delle attività agricole ovvero come abitazione dell’imprenditore agricolo. Intensità degli aiuti: Il sostegno sarà concesso nella forma di contributo in conto capitale fino al 40% della spesa ammessa ai benefici. L’importo massimo di spesa ammissibile varia in funzione del GAL di appartenenza, nello specifico nel caso in cui la superficie aziendale condotta ricada in comuni diversi e non afferenti allo stesso GAL , la domanda di aiuto sarà presentata al GAL nel quale ricade la maggior parte della superficie agricola totale, a prescindere dall’ubicazione degli investimenti oggetto della domanda di aiuto. Nel caso in cui la superficie aziendale condotta ricada prevalentemente in Comuni non afferenti ad alcun GAL e gli investimenti siano ubicati in Comuni appartenenti ad un GAL, la domanda di aiuto sarà presentata al GAL nel cui ambito territoriale sono ubicati gli investimenti. La scadenza per inoltrare la richiesta di accesso al sistema informatico è fissata alla data del 26/10/2013, mentre la consegna cartacea è fissata al 10/11/2013.

FINAGRI srl

Consulenze tecniche e finanziarie in agricoltura ed agroindustria Via 114 - 76011 N°16Piave, - 15 settembre 2013 - Bisceglie - BT - Tel/Fax 080 392 51 83 - e-mail: info@studiofinagri.it 29 31 N°15 1 settembre 2013 N°12 lugliO 20132013 N°19 - 15 NOVEMbre N°20 NOVEMbre 2013

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