FOGLIE n. 03/2013

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Agricoltura • Agroalimentare • Turismo RURALE

N° 3 • 15 Febbraio 2013

Turismo Rurale

AGRICOLTURA BILANCIO UNIONE EUROPEA: Le novità di spesa “agricola”

POLITICHE AGRICOLE COSA CAMBIERà DOPO IL VOTO? L’Agricoltura del futuro

AGROALIMENTARE MADE IN ITALY: In vigore Legge salva olio

turismo rurale SPECIALE BIT 2013: Regione Puglia, Provincia di Bari, GAL SEB e Terre di Murgia a Milano

PUGLIA IN POLE POSITION



Editoriale Legge salva olio: 15 febbraio 2013 - n. 3 - Anno 8

Quindicinale di Agricoltura Agroalimentare Turismo RURALE

Iscritto all’Albo Cooperative a Mutualità Prevalente N.A182952 Editrice G.Ed.A. Giovani Editori Associati Soc. Coop. Via Alcide De Gasperi 11/13 - 70015 - Noci (BA) Direttore responsabile Vito Castellaneta Grafica e impaginazione

Hanno collaborato Donato Fanelli, Antonio Resta, Rocco Resta, Nicola Trisolini, Giuseppe Perrotta, Paola Dileo, Giuseppe Rutigliano, Giuseppe Divella, Nicoletta Mirizzi, Gianni Colaianni, Rino Pavone, Maria Fortino Pubblicità Click On Studio Via Q. Sella, 40 - 70122 - Bari Tel. 080 9755146 www.clickonstudio.it

primi sequestri a tutela del Made in Italy

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mportante operazione dei finanzieri del comando provinciale di Bari che ha portato al sequestro di circa400 tonnellate di olio di oliva extravergine spacciato impropriamente come italiano e biologico, per un valore commerciale di circa un milione di euro, stoccato in due depositi di Andria (Bat) e Petilia Policastro (Crotone). Una operazione che avviene a due settimane dall’entrata in vigore della legge “salva olio” pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 31 gennaio 2013 che riporta “Norme sulla qualità e la trasparenza della filiera degli oli di oliva vergini” dalla quale prende il via una vera rivoluzione sulle tavole per il condimento piu’ amato dagli italiani e per la tutela del Made in Italy. Dall’importante riconoscimento di nuovi parametri e metodi di controllo qualitativo che consentano di smascherare i furbetti dell’extravergine all’introduzione in etichetta del termine minimo di conservazione a 18 mesi dalla data di imbottigliamento, dalla fissazione di sanzioni in caso di scorretta presentazione degli oli di oliva nei pubblici esercizi all’estensione del reato di contraffazione di indicazioni geografiche a chi fornisce in etichetta informazioni non veritiere sull’origine, dall’introduzione di sanzioni aggiuntive come l’interdizione da attività pubblicitarie per spot ingannevoli al rafforzamento dei metodi investigativi con le intercetta-

di Vito Castellaneta zioni, fino al diritto di accesso ai dati sulle importazioni aziendali , sono solo alcune delle novità introdotte dal provvedimento. Su tutto il territorio nazionale una apposita task force della Coldiretti è impegnata in una serie di blitz per smascherare l’extravergine fasullo negli scaffali di negozi, supermercati e discount. Si tratta di porre fine a una pericolosa proliferazione di truffe e inganni, svelando il “mistero” delle tante anomalie di un mercato dove alcuni oli sono venduti a prezzi che non coprono neanche i costi di raccolta delle olive in Italia, ma con etichette che riportano la bandiera tricolore in bella evidenza. Un danno gravissimo per un Paese in cui l’’olio di oliva è praticamente presente sulle tavole di tutti gli italiani con un consumo nazionale stimato in circa 14 chili a testa. Una piccola rivoluzione che dovrà essere estesa nei prossimi mesi ad altri prodotti agroalimentari simboli delle eccellenze italiane nel mondo.

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piantine di pomodoro garantendo in questo modo il miglior controllo delle infestanti e la migliore selettività della coltura. Su patata FEDOR si impiega subito dopo la rincalzatura alle dosi di 1-1,2 kg/ha. La dose più bassa è normalmente applicabile ai terreni sabbiosi e limosi, mentre quella più elevata è idonea ai suoli più pesanti e argillosi. Modalità di azione FEDOR agisce sui semi in fase di germinazione e sulle giovani plantule per assorbimento e per contatto fogliare. Dotato di due meccanismi di azione diversi è dunque uno strumento adatto ad evitare l’insorgenza di fenomeni di resistenza nelle malerbe ed eventualmente gestire al meglio quelli già in atto. Infine questo erbicida è dotato di una spiccata capacità di riattivazione per un controllo ottimale delle malerbe in diversi momenti del loro sviluppo.

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Registrazione Confezione

N. 12806 del 25.05.2012 del Ministero della Salute 1 kg

Composizione

Formulazione Classificazione


Sommario politiche agricole

AGRICOLTURA

12 coldiretti: elezioni

10 bilancio unione europea:

Le novità di spesa “agricola”

11 bilancio ue:

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Monti e Catania soddisfatti marini coldiretti: Agricoltura più debole

17 icea a biofach 2013

26 agrinsieme

Incontra le forze politiche pugliesi

39 papa: il mondo agricolo grato

AGROALIMENTARE

A Norimberga dal 13 al 16 febbraio

Per Pontificato attento a campagne

40 manica spa:

Vince il premio Product Stewardship

A sostegno dei giovani agricoltori

13 cdm impugna legge:

Su acquisto solidale e filiera corta

14 agromafie:

Analisi e soluzioni

18 coldiretti puglia:

6 made in italy:

Incontro con Vendola

La Puglia che vogliamo

In vigore legge salva-olio

8 coldiretti:

Giù le mani dalla legge salva-olio

22 l’ue avvia infrazione

13

Su denuncia di Confagricoltura

di famiglia 41 ismea: nuove opportunità 25 olio Al “Olio Officina Food Festival”

32 aggiornamento varietà vite

Per produzione vini pugliesi

37 dieta mediterranea

Dalla terra alla tavola

47 270 guide turistiche Dalla Provincia di Bari corsi per patentini Dall’Ass. Arcobaleno

19 bit 2013:

Il Comune di Milano espone insalata

43 franciacorta:

Il cielo sopra Berlino è pugliese

GAL Terre di Murgia

bit 2013:

ambiente

GAL Sud Est Barese

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28 biocarburanti

ICEA certifica la OLICAF Spa

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38 A Rischio idrogeologico

Il 10% del territorio italiano

Riaprono giardini e castelli

rubrica

29 foglie-mail

Dignità per macchia mediterranea

44 il gusto del grano

46 la provincia di bari:

FORMAZIONE

TURISMO RURALE

34 fruit logistica 36 bit 2013:

39

mondo g.a.l.

Presente alla BIT 2013

Antiche ricette

economia

31 tares: nuova tassa

46 N°3 - 15 febbraio 2013

fiere

21 franchising nord

A Piacenza la 3^ edizione

Imposta sui rifiuti

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groalimentare

La pubblicazione in Gazzetta rivoluziona il condimento più amato dagli italiani

MADE IN ITALY: in vigore legge salva-olio

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ntrata finalmente in vigore la legge salva-olio. Su tutto il territorio nazionale sono partiti i controlli con una apposita task force impegnata in una serie di blitz per smascherare l’extravergine fasullo negli scaffali di negozi, supermercati e discount. Dall’introduzione in etichetta del termine minimo di conservazione a 18 mesi dalla data di imbottigliamento all’importante riconoscimento di nuovi parametri e metodi di controllo qualitativo che consentano di smascherare i furbetti dell’extravergine, dalla fissazione di sanzioni in caso di scorretta presentazione degli oli di oliva nei pubblici esercizi all’estensione del reato di contraffazione di indicazioni geografiche a chi fornisce in etichetta informazioni non veritiere sull’origine, dall’introduzione di sanzioni aggiuntive come l’interdizione da attività pubblicitarie per spot ingannevoli al rafforzamento dei metodi investigativi con le intercettazioni, fino al diritto di accesso ai dati sulle importazioni aziendali fino, sono solo alcune delle novità introdotte dal provvedimento secondo la Coldiretti. In tutte le Regioni la Coldiretti ha avviato l’operazione trasparenza sul prodotto più rappresentativo della dieta mediterranea con veri e propri blitz nei punti vendita, a tutela di produttori e consumatori. L’obiettivo è quello di raccogliere campioni di bottiglie di olio delle diverse dimensioni e fasce di prezzo da analizzare in laboratori pubblici dal punto di vista chimico ed organolettico per verificare la corrispondenza tra quanto dichiarato in etichetta e il reale contenuto. Le anomalia saranno denunciate alle autorità di controllo che grazie all’entrata in vigore della nuova legge devono intervenire con ispezioni e analisi documentali nelle aziende coinvolte. Si tratta di porre fine a una perico-

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losa proliferazione di truffe e inganni, svelando il “mistero” delle tante anomalie di un mercato dove alcuni oli sono venduti a prezzi che non coprono neanche i costi di raccolta delle olive in Italia ma con etichette che riportano la bandiera tricolore in bella evidenza. Un danno gravissimo per

un Paese in cui l’’olio di oliva è praticamente presente sulle tavole di tutti gli italiani con un consumo nazionale stimato - sottolinea la Coldiretti - in circa 14 chili a testa. L’Italia è il secondo produttore mondiale di olio di oliva con circa 250 milioni di piante e una produzione di oltre mezzo mi-

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lione di tonnellate e puo’ contare su 40 oli extravergine d’oliva Dop/Igp. Il fatturato del settore - precisa la Coldiretti - è stimato in 2 miliardi di euro

con un impiego di manodopera per 50 milioni di giornate lavorative. “Ci sono ora le condizioni per fare chiarezza sul mercato con l’avvio di un piano straordinario di controlli al quale la Coldiretti intende partecipare direttamente per valorizzare un prodotto fortemente identitario per l’agroalimentare italiano nonché simbolo della dieta mediterranea nel mondo - sottolinea il presidente Sergio Marini. Con la nuova legge - sottolinea la Coldiretti -, mettere in etichetta indicazioni fallaci e non veritiere “che evocano una specifica zona geografica di origine degli oli vergini di oliva non corrispondente alla effettiva origine territoriale delle olive” diventa reato di contraffazione di indicazioni geografiche o denominazioni di origine (articolo 517-quater del codice penale). Vengono inoltre aggiunte sanzioni accessorie, con l’interdizione per cinque anni dal realizzare attività di comunicazione commerciale e atti-

vità pubblicitaria aventi per oggetto oli di oliva e il divieto di ottenere, a qualsiasi titolo, contributi, finanziamenti o mutui agevolati da parte di istituzioni nazionale e/o europee, per chi sia stato oggetto di condanna per reati nel settore. Per i marchi che evocano una specifica zona geografica che non coincide con l’effettiva origine delle materie prime scatta quindi il ritiro. Si inaspriscono - continua la Coldiretti - anche i controlli, con il rafforzamento degli istituti processuali e investigativi (intercettazioni, ecc.). Contro il segreto sulle importazioni agroalimentari, verrà poi garantito il diritto d’accesso alle informazioni concernenti l’origine degli oli di oliva detenute dalle autorità pubbliche a tutti gli organi di controllo e alle amministrazioni interessate. Si va, ancora, a migliorare la leggibilità delle etichette e si completa l’intervento già anticipato dal Parlamento con una norma precedente sul valore proba-

torio del panel test, al fine di garantire la corrispondenza merceologica e la qualità degli oli di oliva e punire la non conformità dei campioni degli oli di oliva vergini alla categoria dichiarata in etichetta. Si fissano inoltre limiti più restrittivi per il contenuto di etil esteri degli acidi grassi (Eeag) e di metil esteri degli acidi grassi (Meag) e saranno rese note, conclude la Coldiretti, le risultanze delle analisi che sono pubblicate ed aggiornate mensilmente in una apposita sezione del portale internet del Ministero delle Politiche Alimentari e Forestali. In etichetta viene anche previsto un termine minimo di conservazione non superiore a 18 mesi dalla data di imbottigliamento non che specifiche modalità di presentazione degli oli di oliva nei pubblici esercizi, imponendo l’obbligo di idonei dispositivi di chiusura o di etichettatura e di sanzioni connesse alla violazione delle relative disposizioni

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A COLDIRETTI: giù le mani dalla legge “salva olio made in Italy” groalimentare

Al via in Puglia l’operazione trasparenza

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on si tira indietro la Coldiretti, anzi in Puglia è scattata ‘l’operazione trasparenza’ per sostenere la ‘Legge salva olio made in Italy’, strumento attraverso il quale ‘smascherare’ tutti i ‘finti promotori’ dell’olio pugliese che “parlano bene e razzolano male”. In ogni provincia e in numerosi punti vendita della grande e media distribuzione organizzata di noti marchi nazionali e internazionali, sono stati raccolti campioni di bottiglie di olio di diverse dimensioni e fasce di prezzo da inviare a laboratori pubblici per le analisi chimiche ed organolettiche del caso e verificare la corrispondenza tra quanto dichiarato in etichetta e il re-

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ale contenuto. Le eventuali anomalie riscontrate saranno denunciate alle autorità di controllo e i risultati delle analisi saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa. “Il Governo regionale e i parlamentari di oggi e di domani devono senza alcun tentennamento esigere che venga applicata senza se e senza ma la ‘legge salva olio made in Italy’, pubblicata il 31 gennaio scorso sulla Gazzetta Ufficiale, unico strumento a disposizione del territorio italiano per tutelare l’olio extravergine dagli attacchi dei ‘soliti furbetti e truffaldini’ che con la scusa delle esigenze del ‘Signor Mercato’ si sentono autorizzati a spacciare per ‘made in Italy’ oli stranieri, spesso deodorati, manipolati chimicamente,

colorati con la clorofilla e chi più ne ha più ne mettaIl provvedimento ‘salva olio made in Italy’ non è stato ‘sconfessato’ dall’Unione Europea, è Legge e come tale va applicata su tutto il territorio nazionale. Ingenerare dubbi e sospetti sulla effettiva validità del provvedimento è irresponsabile e non fa altro che nuocere all’’olio extravergine di oliva, bene comune di tutti gli italiani”, E’ duro il Presidente di Coldiretti Puglia, Gianni Cantele, contro i continui rumor, messi in giro ad arte per indebolire un provvedimento che vuole smascherare le truffe nel comparto dell’olio. “Bisogna finirla con le ‘insinuazioni’ – aggiunge il Direttore della Coldiretti Puglia, Antonio De Concilio – circa

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una presunta procedura di infrazione dell’UE contro le “Norme sulla qualità e la trasparenza della filiera degli oli di oliva vergini’, pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale il 31 gennaio scorso. Ci spiace deludere tutti i sostenitori dei ‘piccoli chimici dell’olio’ ma la Legge è in vigore e va applicata. Anzi, vanno meglio coordinati i controlli e inasprite le pene per evitare che lo straordinario olio pugliese continui a subire i pesanti e irreparabili danni d’immagine sui mercati internazionali, come, ahimè, dimostrato dal libro del giornalista americano Muller, il quale afferma che “la chiave del successo dei truffatori dell’olio d’oliva è la confusione e l’ignoranza che avvolgono l’oro del Salento”’. Dall’introduzione in etichetta del termine minimo di conservazione di 18 mesi dalla data di imbottigliamento al riconoscimento di nuovi parametri e metodi di controllo qualitativo, dalle sanzioni in caso di scorretta presentazione degli oli di oliva nei pubblici esercizi all’estensione del reato di

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contraffazione di indicazioni geografiche a chi fornisce in etichetta informazioni non veritiere sull’origine, dall’introduzione di sanzioni aggiuntive come l’interdizione da attività pubblicitarie per spot ingannevoli al

rafforzamento dei metodi investigativi con le intercettazioni, fino al diritto di accesso ai dati sulle importazioni aziendali, sono solo alcune delle novità introdotte dal provvedimento.

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A BILANCIO UNIONE EUROPEA: le novità di spesa “agricola” gricoltura

I Commenti di Monti, Catania e Marini

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er quanto riguarda lo heading 2, che comprende la spesa per Pac (aiuti diretti e sviluppo rurale), pesca e strumento finanziario per l’ambiente, l’accordo raggiunto dal Consiglio Europeo prevede uno stanziamento di 373,48 miliardi di euro di cui 277,85 miliardi per pagamenti diretti e interventi sul mercato (primo pilastro). Per il primo pilastro le conclusioni forniscono dettagli sulla convergenza tra gli stati membri, stabilendo, tra l’altro, che tutti dovranno raggiungere, entro il 2020, un livello di pagamento di almeno 196 euro per ettaro. La convergenza sara’ finanziata da tutti gli stati membri con pagamenti diretti sopra la media ue e il processo sara’ attuato nell’arco di sei anni, dal 2015 al 2021. Il capping degli aiuti diretti sara’ volontario. Il documento ribadisce che per il greening sara’ utilizzato il 30 per cento delle risorse nazionali per il primo pilastro. Si sottolinea pero’ che “il requisito di avere aree di interesse ecologico (efa), all’interno di ogni azienda agricola,

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sara’ attuato in modi che non richiedano il ritiro dalla produzione della superficie in questione e che evitino ingiustificate perdite di reddito per gli agricoltori”. L’aggiunta di questa frase costituisce, per quel che riguarda la Pac, una delle principali differenze tra il testo finale e la proposta presentata dal presidente del consiglio europeo Van Rompuy al vertice di novembre. Viene ribadita la flessibilita’ ai due pilastri sulla possibilita’ di trasferire il 15 per cento della dotazione nazionale tra l’uno e l’altro. Per quanto riguarda lo sviluppo rurale viene proposto uno stanziamento di 85,09 miliardi, la cui suddivisione annuale sara’ fissata dal Parlamento Europeo e dal Consiglio e sara’ basata su criteri obiettivi e performance passate. Per alcuni paesi sono stabiliti degli stanziamenti addizionali che, per l’italia, sono di 1,5 miliardi. Il cofinanziamento sara’ del 75 per cento nelle regioni meno sviluppate e in quelle in cui il pil pro capite nel periodo 2007-2013 e’ stato inferiore al 75 per cento della media eu 25, ma il pil pro capite e’ superiore al

75 per cento della media eu 27; sara’ del 63 per cento nelle altre regioni di transizione, del 53 per cento in tutte le altre regioni, del 75 per cento per le iniziative riguardanti l’ambiente e la mitigazione dei cambiamenti climatici, del 100 per cento per le somme trasferite dal primo al secondo pilastro. Si stabilisce che i finanziamenti recati dallo heading 2 servano anche per la politica comune della pesca e la politica marittima integrata, in particolare attraverso il fondo europeo marittimo e per la pesca e allo stanziamento per la dimensione internazionale della pcp, nonche’ per il programma life. Per tutti questi capitoli di spesa non vengono pero’ fissate le risorse. Infine viene creata una nuova riserva per le crisi del settore agricolo che colpiscano produzione o distribuzione, con uno stanziamento di 2,8 miliardi. E’ previsto che tali risorse, se non utilizzate per le emergenze, saranno rimborsate sotto forma di pagamenti diretti.

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Bilancio UE: Monti e Catania, soddisfatti del risultato

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ono soddisfatto di questo risultato, c’e’ stata un’ottima preparazione, abbiamo negoziato duramente, abbiamo messo il Consiglio Europeo di fronte all’effettiva possibilita’ di un veto”, ha detto il Presidente del Consiglio Mario Monti al termine della riunione del Consiglio Europeo che ha approvato il bilancio pluriennale dell’Unione Europea per il 2014-2020. “Il risultato e’ soddisfacente per quanto riguarda

l’ammontare complessivo del Bilancio Europeo”, anche se “la proposta della commissione e’ stata significativamente ridimensionata”, ha detto. Secondo il Ministro delle Politiche Agricole Mario Catania, i tagli sono stati contenuti, inoltre si e’ ottenuta una qualche correzione all’orientamento della Commissione verso un pagamento “puro” per ettaro, tanto che - ha aggiunto - l’Italia avra’ un pagamento di “380 euro per ettaro a fronte di media comunitaria di 260 euro per ettaro”.

Marini, presidente Coldiretti

“Agricoltura più debole con meno soldi ”

N Sergio Marini, Presidente Coldiretti

ell’accordo raggiunto dai Capi di Stato e di Governo sul bilancio dell’Unione Europea afferma in un comunicato il Presidente della Coldiretti Sergio Marini - “la riduzione in termini reali per l’agricoltura e’ comunque importante. Naturalmente ci aspettiamo che il Parlamento posso contribuire a migliorare la proposta finanziaria. Certo che a questo punto diventa fondamentale che le risorse cosi diminuite vadano

riorientate premiando chi vive e lavora di agricoltura e all’attivita’ rivolte alla produzione di cibo e alla sostenibilita’ ambientale”. “E’ evidente che in questo momento storico in cui l’Europa dovrebbe rafforzare una rinnovata centralita’, l’indisponibilita’ di alcuni paesi a non dotare il bilancio di adeguate risorse non genera certo quel clima di fiducia verso una prospettiva di maggiore integrazione”, conclude il Presidente.

ACLI TERRA

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erplessità e preoccupazioni qualificano il giudizio di Acli Terra sulle conclusioni cui è pervenuto il Consiglio Europeo nella previsione di Bilancio approvata per il periodo 2014/2020, che registra una riduzione, rispetto al più recente strumento finanziario pluriennale, di oltre 34 miliardi. Interessi nazionali diversi e contrastanti hanno condizionato la faticosa trattativa fino a determinare una mediazione di compromesso al ribasso, che concorre ad indebolire le possibilità di adottare una politica agricola vera dell’Unione.

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P A Elezioni: Coldiretti incontra Nichi Vendola, Presidente SEL olitiche

gricole

Con lui l’Assessore alle risorse agroalimentari pugliesi Dario Stefàno

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ccolto da un filmato riguardante i suoi interventi sull’agricoltura e l’agroalimentare, sia al Congresso del suo partito sia a manifestazioni della Coldiretti, il Presidente di Sinistra Ecologia e Liberta’ Nichi Vendola è stato protagonista, insieme al suo assessore al settore Dario Stefàno, del secondo faccia a faccia organizzato dalla Coldiretti con i leader delle forze politiche in vista delle elezioni legislative del 24 e 25 febbraio per presentare e discutere il documento della confederazione “L’Italia che vogliamo” “Se solo Nichi riconfermasse le cose che in questi anni ė andato dicendo”, ci andrebbe già bene, ha detto Marini, sottolineando come il leader di SEL abbia spesso parlato dell’agricoltura e dell’agroalimentare come fulcri di un “modello di sviluppo diverso”, così “come noi raccontiamo nel nostro documento”. Marini, al cui fianco sedeva

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Il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola

il segretario organizzativo della Coldiretti Enzo Gesmundo, ha ricordato a Vendola i punti fondamentali del documento, riassunti nello slogan “l’Italia deve far bene l’Italia”. Il presidente di SEL ha esordito esprimendo il suo rammarico per la decisione “del governo in carica e del Ministro dell’Agricoltura” di impugnare davanti alla Corte Costituzionale la

legge regionale pugliese sui gruppi di acquisto solidale e sul km0. Si tratta - ha affermato - di un provvedimento “costruito in modo proficuo con le associazioni del settore”, di “una traccia di lavoro su quel che si deve fare per uscire dalla crisi”. Perche’, secondo Vendola, non si puo’ pensare che “alla fine della crisi si possa tornare alla situazione precedente”, “come nel gioco

Nichi Vendola con Sergio Marini Presidente Coldiretti

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dell’oca”. “Va rotto il circolo vizioso” che ha portato a questa situazione ha spiegato - e bisogna “tornare con i piedi per terra, capire che è il lavoro che deve essere messo al centro” di qualsiasi strategia e in questo senso “il lavoro delle campagne è uno dei piu’ interessanti”. Per il leader di SEL una delle priorita’ è “contrastare il fenomeno dell’abbandono dell’entroterra”, perche’ esso rappresenta “il piu’ grande problema ambientale oltre che economico che dobbiamo affrontare”. “Tornare alla terra, infatti, significa presidiare non soltanto narrazioni e tradizioni, ma presidiare fisicamente il territorio”. Occorre far tornare i giovani in campagna, dando loro delle prospettive e per questo bisogna lavorare su “colture e cultura”, incentivare l’innovazione, il coraggio d’impresa, la filiera corta, ha specificato Vendola, facendo presente che “cio’ che nutre il lavoro ė la cultura, la specializzazione, l’innovazione” e ricordando come, nel crollo generale delle iscrizioni negli Atenei italiani, quelle alla Facoltà di Agraria dell’Università di Bari siano aumentati, proprio perche’ il governo della Regione è riuscito, a suo avviso, a comunicare l’agricoltura come un

Nichi Vendola Leader di Sinistra Ecologia e Libertà con Dario Stefàno Assessore all’agricoltura

mestiere dell’avvenire. “Dobbiamo avere molto coraggio, molta innovazione”, ha concluso. L’Assessore Stefàno invece ha messo in particolare luce quanto fatto nella sua regione per sburocratizzare. In primo luogo - ha ricordato Stefàno - è stato creato un coordinamento degli organismi preposti ai controlli, cosa che ha comportato buoni risultati sia in termini di minori oneri per i produttori sia di maggiori risultati nella lotta alla contraffazione e alle frodi.

“Abbiamo avuto anche qualche frustrazione - ha ammesso - perchè quello che veniva fermato al porto di Bari, a volte riusciva ad entrare da qualche altro porto europeo e poi da lì poteva circolare liberamente, anche in Puglia”. In secondo luogo, Stefàno ha annunciato la prossima attivazione dei cosiddetti super-CAA, centri di assistenza agricola ai quali, in nome del principio di sussidiarietà, verranno affidati una serie di compiti, per avvicinare ancora di più l’amministrazione al cittadino.

Dinanzi alla Corte Costituzionale

Cdm impugna legge Regione Puglia su Gruppi di Acquisto Solidale e filiera corta

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l Consiglio dei Ministri ha deliberato l’impugnativa dinanzi alla corte costituzionale della legge regione Regione Puglia n. 43 del 13/12/2012 contenente “norme per il sostegno dei gruppi acquisto solidale (gas) e per la promozione dei prodotti agricoli da filiera corta, a chilometro zero, di qualita’” in quanto - si legge nel comunicato diffuso da Palazzo Chigi - “contiene disposizioni in contrasto con la normativa comunitaria in materia di libera circolazione delle merci e, pertanto, viola l’art. 117, primo comma e l’art. 120 della costituzione”.

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olitiche

Agricole A prima firma del Sen. Luigi d’Ambrosio Lettieri

AGROMAFIE: analisi e soluzioni

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l Senato, premesso che: il primo Rapporto Eurispes sui crimini agroalimentari in Italia quantifica in 12,5 miliardi di euro (5,6 per cento del totale) il volume d’affari complessivo dell’agromafia; nell’intero comparto agroalimentare sarebbero riscontrabili, secondo l’analisi fornita dalle Forze dell’ordine, fenomeni criminali legati al contrabbando, alla contraffazione e alla sofisticazione di prodotti alimentari ed agricoli e dei relativi marchi garantiti; anche il fenomeno dello sfruttamento dei braccianti agricoli irregolari, tristemente noto come caporalato, con la conseguente evasione fiscale e contributiva, contribuisce a danneggiare il settore agroalimentare; tutti detti fattori, interagendo fra loro, recano gravi danni al sistema sociale ed economico del nostro Paese e, oltre ad alterare il regolare andamento dei mercati di settore, rappresentano un potenziale pericolo per la salute dei consumatori; premesso, inoltre, che: la criminalità, organizzata come una vera e propria holding finanziaria, è in grado di operare su tutto il territorio nazionale con un giro d’affari complessivo stimato in circa 220 miliardi di euro all’anno, pari a circa l’11 per cento del prodotto interno lordo; la criminalità, inoltre, riuscendo ad infiltrarsi nel tessuto imprenditoriale italiano, si avvale del settore agroalimentare quale luogo privilegiato per il riciclaggio di denaro proveniente da altre attività illecite; tra i principali reati attribuiti alle associazioni criminali in agricoltura spiccano i furti di attrezzature e di mezzi agricoli, l’abigeato, le macellazioni clandestine, i danneggiamenti delle colture, l’usura e il racket estorsivo, l’abusivismo edilizio, il saccheggio del patrimonio boschivo, le truffe in danno dell’Unione europea; tali attività criminali, denominate

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La mozione sintetizza le gravi criticità individuate dal PdL in riferimento alle preoccupanti attività criminose che penalizzano l’agricoltura italiana, con grave pregiudizio per gli operatori del settore. Si evidenzia che nel programma del PdL per le elezioni politiche 2013 uno specifico punto è destinato a “implementazione di nuovi sistemi di tutela dei prodotti agroalimentari italiani e di contrasto all’agropirateria in ambito nazionale e internazionale”.

“agromafie”, diffuse su tutto il territorio nazionale a causa delle difficoltà in cui versano le imprese agricole per la grave crisi internazionale, sono particolarmente presenti nell’area meridionale dell’Italia, notoriamente più arretrate e meno sviluppate; tali attività criminali, poi, agendo sia nei luoghi di produzione che in quelli di consumo, sono entrate direttamente nei meccanismi di formazione dei prezzi e tendono a condizionare e controllare l’intera filiera agroalimentare - dalla produzione agricola fino all’arrivo della merce, dai mercati all’ingrosso alla grande distribuzione, dal confezionamento alla commercializzazione: in tal modo riescono a rendere più difficilmente ricostruibili i flussi finanziari utilizzati per riciclare il denaro di provenienza illecita e,

sempre più spesso, per tal fine si avvalgono anche delle più moderne tecnologie telematiche; considerato che: tra le attività criminali spicca la contraffazione dei marchi e degli imballaggi che diffondono nel mondo falsi made in Italy: tale filone ha fatto registrare un volume di affari tuttora in espansione anche a causa dell’inadeguatezza attuale dei sistemi di controllo e della comunicazione dei dati e delle informazioni in possesso alle Forze dell’ordine; la forma più diffusa di contraffazione del made in Italy è il cosiddetto “Italian sounding” ovvero la pirateria agroalimentare internazionale che utilizza denominazioni, marchi, parole o simboli che richiamano l’Italia per pubblicizzare e commercializzare www.foglie.tv


Il Sen. Luigi D’Ambrosio Lettieri durante il Convegno “Il futuro è il nostro cibo”

prodotti che non appartengono alla realtà nazionale; tale tipologia criminosa, che vanterebbe un giro d’affari superiore ai 60 miliardi di euro all’anno (2,6 volte superiore il valore delle esportazioni italiane), avrebbe effetti economici devastanti sulla bilancia commerciale italiana; rilevato che: il radicamento delle agromafie, particolarmente in Campania, Sicilia, Puglia e Basilicata, nonché nelle grandi aree metropolitane del Centro-Nord, dove sono localizzate le maggiori industrie di trasformazione alimentare, danneggia gravemente l’economia; tutte le attività criminali poste in essere nel settore agroalimentare sono, comunque, fonte di inganno per i consumatori, e causano enormi danni sia economici che di immagine alla produzione e all’esportazione italiana di prodotti agroalimentari; la tutela della salute pubblica, aspetto di primaria importanza per la collettività, nonostante gli apprezzabili risultati fin qui conseguiti, dovrebbe essere meglio garantita attraverso più energiche ed efficaci attività di contrasto alla diffusione e commercializzazione di alimenti contraffatti e dannosi, impegna il Governo: a promuovere l’inserimento del reato di sofisticazioN°3 - 15 febbraio 2013

ne fra quelli riconducibili alla mafia; a promuovere un maggior coordinamento, in ambito sia nazionale che internazionale, fra le organizzazioni giudiziarie valutando l’opportunità di costituire un’apposita Procura nazionale antifrode e antisofisticazione in campo alimentare; a promuovere un sistema di controlli e di comunicazione dei dati e delle informazioni relative ai reati agroalimentari più adeguato, sia con riferimento alla fase di importazione dei prodotti che con riferimento alle operazioni di trasformazione, distribuzione e vendita degli stessi; a promuovere ogni iniziativa utile a

facilitare l’accesso al credito bancario da parte delle imprese agricole al fine di evitare che gli imprenditori finiscano nella rete dell’usura o del racket da sempre controllati da cosche mafiose; a prevedere agevolazioni creditizie e fiscali e benefici di rateizzazione per i pagamenti dei contribuenti che sono finiti nella rete di usura e racket; a promuovere un inasprimento delle pene da comminare per i reati di mafia nel settore alimentare; a dotare gli organi di Polizia giudiziaria di poteri investigativi analoghi a quelli previsti per i reati di mafia in analogia a quanto previsto dalla legge n. 99 del 2009 per il reato di contraffazione.

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A Norimberga, dal 13 al 16 febbraio

Icea a Biofach 2013

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a presenza di Icea e BiolItalia al Biofach di Norimberga, il più importante Salone Europeo dedicato al bio, in programma dal 13 al 16 febbraio 2013. Vediamo i dettagli. Cooperazione internazionale - Icea, in coordinamento con International Fund for Agricultural Development (Ifad) e la Sustainable Commodity Initiative è al Biofach anche in rappresentanza del progetto Samcert (Strengthening Smallholders’ Access to Markets for Certified Sustainable Products), un progetto di cooperazione internazionale che mira a promuovere l’accesso dei piccoli produttori del Sud del mondo ai mercati nazionali e internazionali. Samcert è presente nel padiglione istituzionale di Icea con una numerosa delegazione di rappresentanti di produttori provenienti da Liberia, Ghana, São Tomé e Principe. I delegati, accompagnati da rappresentanti di Ifad, hanno avuto la possibilità di presentare ai visitatori i loro prodotti e progetti. Come ogni anno, tutti i responsabili Icea sono stati impegnati in un fitto calendario di incontri e seminari internazionali per promuovere i prodotti e le certificazioni dell’Istituto nel mondo. Lo stand Icea ha ospitato, inoltre, i certificatori cinesi di Ofdc - Organic Food Development Center che hanno informato tutte le imprese presenti circa le opportunità, i requisiti e le procedure di accesso al mercato cinese del biologico. BiolWine - E’ la rassegna per la promozione del settore del vino biologico italiano, già proposta con successo al Sana. Organizzata dall’associazione Biolitalia in collegamento con l’ente organizzativo della fiera Biofach, l’Enoteca Biolwine, con i suoi 40 mq, N°3 - 15 febbraio 2013

rappresentata uno spazio per la promozione del settore vino a supporto delle aziende che aderiscono all’iniziativa, attraverso l’attività di degustazione guidata dei vini presenti. Lo spazio promozionale, ospiterà un desk informativo, tavoli per la degustazione e l’esposizione dei vini, e postazioni a disposizione delle aziende per incontri commerciali. Missione di giovani imprenditori al Biofach - Sempre BiolItalia, in collaborazione con la Regione Puglia, hanno organizzato una missione dedicata a 15 produttori pugliesi che operano nel settore biologico. I partecipanti hanno visitato alcune grandi aziende della distribuzione biologica in Germania; partecipato all’inaugurazione dell’area collettiva Biolitalia - Regione Puglia; tenere incontri commerciali nello spazio istituzionale della Regione all’interno della collettiva Biolitalia; partecipato all’evento serale del 13 febbraio organizzato in collabo-

razione con la Camera di Commercio Italo-tedesca, presso la sede della Gvs Group Gmbh, con un seminario di presentazione del mercato tedesco. Sempre in collaborazione con la Regione, si è tenuto anche “Senso Dop”, con degustazioni guidate dei migliori oli biologici e Dop del Premio Biol. Le aziende presenti con Icea al Biofach: Az. Agr. Oltremari; Funaro; Az. Agr. Podere Giardino; Agricola Villa Lupara Srl; Rader Spa; Muscolo Di Grano; Dol.C.I.P.P.; Az. Agr. Caputo Maria; Antica Masseria Brancati; Torrefazione Caffè Michele Battista; Oliveti d’Italia; Greenway; I Murgini; Pastificio Benedetto Cavalieri; Az. Agricola Mortellito Degli Eredi; Soc. Agr. Villa Uva; O.P. Ortofrutticola Jonica; Frantoio D’orazio; Fiordelisi; Puglia Conserve. Le aziende presenti con Icea al Vivaness: Mavive; Palmea; Argital; Liquid Flora; San.Eco.Vit; Pelion Natural Soap.

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Durante la visita del Min. Catania in Coldiretti Puglia

“LA PUGLIA CHE VOGLIAMO”

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l Presidente della Coldiretti Puglia, Gianni Cantele, ha riassunto i temi caldi per l’agroalimentare pugliese per “consegnarli” al Ministro Catania in visita a Coldiretti Puglia. Il 2012 è l’anno dell’approvazione della legge ‘SALVA OLIO MADE IN ITALY’ già pubblicata il 31 gennaio scorso sulla Gazzetta Ufficiale, contenente norme determinanti per la difesa dell’olio di oliva italiano, quali scritte in etichetta più grandi, stop ai marchi ingannevoli e al segreto sui nomi delle aziende che importano olio dall’estero, ma anche test probatorio per la classificazione delle caratteristiche qualitative. La Puglia è crocevia di traffici e triangolazioni come dimostrato dalle ripetute denunce di frodi e sofisticazioni e dai sequestri di prodotto adulterato, effettuati dalle forze dell’ordine a partire da Nas, Nac e Corpo forestale dello Stato. In Puglia la PLV (Produzione Lorda Vendibile) del comparto olivicolo-oleario è pari al 20% della totale PLV del settore agricolo, per un valore di 600 milioni di euro, così come il comparto partecipa alla composizione del Prodotto Interno Lordo dell’intera ricchezza regionale per il 3%. “Nel corso dell’ultimo decennio – ha detto il Presidente della Coldiretti Puglia, Gianni Cantele - le importazioni complessive di oli di oliva in Puglia sono cresciute più rapidamente delle esportazioni, confermando il sostanziale deterioramento della posizione competitiva della filiera pugliese sui mercati esteri. Mentre vengono approvati importanti provvedimenti per il futuro dell’agroalimentare pugliese, passano leggi quali la n.134 del 7 agosto 2012 “Misure urgenti per la crescita del Paese”, dove all’articolo 59 bis si parla di ‘generici’ “Sistemi di sicurezza contro le contraffazioni dei prodotti agricoli e alimentari”. Soprattutto il comparto vitivinicolo,

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Il Ministro Mario Catania, in visita alla Coldiretti Puglia

dove vige un regime di controllo sistematico quasi unico in tutta la UE, sarebbe gravato da un ulteriore appesantimento del carico burocratico”. Per Coldiretti Puglia è importante che venga tutelato e rispettato il modello di agricoltura costruito attorno al territorio e alla certezza di sicurezza alimentare e ambientale da garantire ai cittadini-consumatori. Chiediamo una presa di coscienza e una forte partecipazione alle gravi vertenze ambientali che affliggono il territorio pugliese dall’ILVA di Taranto alla centrale Enel di Cerano, dalla invasione di foreste di pali eolici alle ecomafie. In particolare, a Taranto, tra gli interventi di bonifica ambientale, bisogna inserire tutte le aree in cui dovessero essere rilevati “problemi” che condizionano non solo il reddito e lo sviluppo, ma pregiudicano la vita stessa dell’individuo. “In ambito PAC, risolto il problema della convergenza degli aiuti in sede comunitaria, dove si spera che non vi sia una eccessiva penalizzazione del budget italiano – ha continuato il Direttore della Coldiretti Puglia, Antonio De Concilio - c’è da approcciare con determinazione la convergenza interna della regionalizzazione delle provvidenze. Siamo contro una divisione “lineare” degli aiuti che penalizzerebbero in maniera esiziale le colture mediterranee e, quindi, la Puglia nella sua quasi interezza. Re-

sta altissimo l’allarme sul progetto di greening proposto dalla Commissione, inaccettabile per la regione Puglia. Come già avanzato in sede di Parlamento europeo, si rende necessario un ridimensionamento della proposta e, soprattutto, l’inserimento delle colture arboree, segnatamente dell’olivicoltura, come coltura “verde” in grado di apportare benefici. Un terzo punto fermo per la Coldiretti Puglia è l’attribuzione di aiuti al solo agricoltore attivo ovvero ai soli Coltivatore Diretto e Imprenditore Agricolo Professionale”. Numerose le occasioni in cui gli imprenditori agricoli e gli allevatori pugliesi si sono messi a disposizione della comunità. Oggi sono gli allevatori a chiedere attenzione alla politica e alla società. Dalla stalla agli scaffali dei supermercati il prezzo del latte fresco e dei prodotti lattiero-caseari aumenta di ben quattro volte, di contro il prezzo del latte alla produzione è fermo a 20 anni fa, con una quotazione attuale tra i 35 - 38 euro al quintale. Tutto ciò mentre I mangimi (+9,1%) ed il costo energetico (+8%) hanno notevolmente appesantito il bilancio delle aziende zootecniche regionali e, ad oggi, si può calcolare un costo medio di produzione del latte nell’intervallo tra i 41 e 43 euro al quintale alla stalla.

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Dalla Borsa Internazionale del Turismo 2013

Se il Comune di Milano espone l’insalata

di Maria Fortino

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ualcosa vorrà dire. La parete verde di insalate ed erbe aromatiche che decorava il semplice ma efficace stand del Comune di Milano porta a più di una riflessione. Se una grande metropoli, ricca di una delle offerte culturali più variegate e importanti del paese punta sul verde, sull’insalata in particolare, come fattore di attrazione turistica significa che qualcosa sta davvero cambiando. Il bisogno di tornare a dei ritmi più umani e più in sintonia con la natura e con quanto di buono la natura ci offre per la nostra alimentazione ci porta direttamente all’argomento agricoltura. Nelle grandi città il fenomeno degli orti urbani è sempre più esteso e in molti si sono messi a coltivare insalate e pomodori sui balconi o almeno qualche pianta di basilico. Il fatto è che anche nelle campagne qualcosa sta cambiando e già da un po’. Sono sempre di più gli imprenditori agricoli che puntano su una produzione di qualità, legata alle stagioni e alla tipicità del prodotto. Ma non è tutto, il link con il turismo scatta nel momento in cui ci si accorge che raccogliere l’uva o la frutta, preparare marmellate, passeggiare nei campi e lungo i tratturi di campagna è un grande incentivo per il turismo che sempre più ricerca un contatto autentico con la natura. Da parte degli imprenditori si è quindi diffuso sempre più il concetto di “diversificazione” dell’attività agricola che consente di affrontare un po’ più serenamente la crisi che si sente in questo come in altri settori. La possibilità di affiancare alle tradizionali attività agricole anche quelle legate al turismo ma soprattutto al miglioramento della qualità della vita nelle aree rurali, è incentivata anche dalla Comunità Europea che tramite i Gruppi di Azione Locale promuove attività di questo tipo come le masserie didattiche e le fattorie sociali. Queste N°3 - 15 febbraio 2013

Un angolo dello stand del Comune di Milano alla BIT 2013

in particolare non sono solo attività turistiche ma sono esperienze di diffusione di una cultura del territorio e del prodotto che è diventato il fattore discriminante tra il passato e il futuro dell’agricoltura. Insegnare ai bambini (ma anche ai loro genitori) a distinguere un olio extravergine da un altro, insegnargli a riconoscere varietà di frutta e di erbe spontanee, è un fondamentale passaggio per salvaguardare il territorio e i suoi prodotti soprattutto in regioni come la Puglia che fondano gran parte del proprio PIL sull’agricoltura. E in tempi di crisi, quando i giovani senza lavoro sono diventati davvero troppi, una fattoria sociale può offrire più di uno spunto per iniziative di grande valore sia umano che economico. Persino Bill Gates, fondatore di Microsoft, in una sua famosa intervista di qualche tempo fa sottolineò l’importanza dell’agricoltura e quanto fosse determinante per il futuro, proprio lui che ha nutrito di bite l’intero pianeta. Anche lui cosciente che la progressiva virtualizzazione delle nostre attività non riempie la pancia e non sempre riesce a dare le stesse soddisfazioni che possono derivare dalla terra. A partire dal coltivare un campo, un vigneto, un frutteto,

per finire al gusto di un buon piatto preparato con prodotti sani e accompagnato da un bicchiere di vino, l’agricoltura è alla base del vivere umano e diventa necessario ricordarsene in maniera sempre più consapevole in un mondo dove sembra che siano altri i valori fondamentali. Questo rende determinante la “cultura” intesa sia come conoscenza dei prodotti, ma anche come consapevolezza, come capacità di investire in questo settore risorse ed energie. In questo senso i GAL sono il canale di elezione di queste politiche e possono essere la leva in grado di risvegliare la coscienza dei produttori ma anche dei consumatori, e tra questi vanno considerati anche i turisti. L’offerta di turismo rurale diventa in tal modo un ingrediente, solo all’apparenza voluttuario, di una diffusione della cultura del prodotto e delle produzioni in grado di riattivare quei circuiti virtuosi di scambio tra economia locale e globale che è andata finora spesso a discapito della qualità non solo del prodotto, ma anche della vita. Concetto ben rappresentato da quella parete verde di insalate nello stand della grande Milano da bere, che ora però vuole iniziare a mangiare più sano e a vivere più “verde”.

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Torna in maggio la fiera B2B dove incontrare le imprese del settore

A Piacenza la 3^ edizione di “Franchising Nord”

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orna l’appuntamento con “Franchising Nord”, l’unica fiera del settore totalmente dedicata alle persone interessate ad entrare nel franchising (i potenziali “franchisee”), organizzata da BeTheBoss.it e QUiCKFairs®. La fiera si terrà presso i quartieri fieristici di PiacenzaExpo, sabato 25 maggio e domenica 26 maggio 2013, con ingresso, parcheggio, navetta dalla stazione ferroviaria, gratuiti per i visitatori. Grazie al format ideato da QUiCKFairs®, migliaia di candidati interessati a divenire imprenditori in proprio potranno incontrare le più importanti imprese in cerca di affiliati disponibili ad aprire nuovi punti di vendita in tutti i comparti: dalla ristorazione all’arredamento, dal benessere alla moda, dai servizi al design, e via dicendo. “A dispetto del nome, i potenziali franchisee arrivano da ogni parte d’Italia – spiega Giovanni Bonani, co-fondatore di BeTheBoss.it – quando elaborammo il progetto nel 2010 lo chiamam-

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mo ‘Franchising Nord’ perché si tiene a Piacenza, località scelta proprio per la sua centralità nel Nord Italia, quindi facilmente raggiungibile. Ma ormai i protagonisti della fiera, sia le imprese che i potenziali affiliati, provengono anche dal Centro e dal Sud Italia”. Oltre alla parte espositiva, la fiera si completa con una serie di incontri e tavole rotonde di aggiornamento ed approfondimento. Nel convegno di apertura dell’edizione 2013, ad esempio, verrà presentato un sondaggio sulle potenzialità del franchising di offrire nuova occupazione, ed in gene-

rale sulle nuove forme di lavoro. Franchising Nord si distingue per le sue caratteristiche peculiari: formato light, spazi preallestiti e uniformati, burocrazia ridotta a zero, procedure quasi tutte web based, servizi come wi-fi e visitors tracking, quartiere espositivo facilmente raggiungibile, ampie aree di parcheggio, la brevità di trasferta stazione ferroviaria-fiera con servizio navetta gratuito, ingresso e parcheggio gratuiti per i visitatori, una campagna informativa rilevante (www.fieradelfranchising.it).

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Legge Salva Olio

L’UE avvia la procedura d’infrazione per l’Italia su denuncia di Confagricoltura di Paola Dileo

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a discussa Legge Salva Olio Made in Italy continua a serbare colpi di scena. Il conflitto interno al mondo sindacale non accenna a placarsi e la recente denuncia di Confagricoltura alla Commissione Europea – Direzione Generale dell’Agricoltura e dello Sviluppo Rurale – per supposta violazione del diritto comunitario in materia, lascia presagire sviluppi poco lusinghieri per il nostro Paese. L’avvio della procedura d’infrazione per l’Italia conferma che per la soluzione normativa adottata, forse, era necessario seguire altra via. Attualmente le procedure d’infrazione a carico della nostra nazione sono in totale 100, di cui 80 riguardano casi di violazione del diritto dell’Unione e 20 invece, il mancato recepimento. La sanzione minima prevista per l’Italia è di 9.920.000 euro con penalità di mora che oscillano tra 22.000 e 700.000 euro per ogni giorno di ritardo nel pagamento. L’ennesima iniziativa legislativa azzardata, condivisibile nei suoi nobili intenti, ma a quanto

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pare poco discussa fra gli attori del mondo olivicolo. “Questa evitabile contesa fra le associazioni di categoria sul parametro degli Alchil Esteri, può essere il pretesto per avviare un proficuo dibattito sulla normativa olio e sulla tutela del Made in Italy – commenta Paolo Leoci, delegato all’Agricoltura e allo Sviluppo Rurale per il Comune di Monopoli -. L’unico modo – suggerisce – per garantire la qualità dell’extravergine d’oliva, è quello di

creare un mercato dell’extra, oppure definire il riconoscimento dell’extrissimo, in quanto l’Italia è l’unico paese in cui c’è solo un mercato, che discrimina il vergine per poi avere il rischio di extra deodorati, generando reati di frode e sofisticazione, a cui gli Alchil Esteri cercano di porre freno”. Ancora, per Leoci auspicabile sarebbe un monitoraggio, in via sperimentale, dei processi produttivi delle piante secolari: “Dobbiamo garantire che l’olio extra di questi esemplari sia tutelato, è sufficiente molire le olive brucate entro le 24 ore e controllare se il contenuto degli Alchil Esteri nei 18 mesi successivi all’imbottigliamento supera i 30mg per kg di sostanza grassa. Dopo di che, mi chiedo, ci saranno al mondo altre zone in cui l’olio ha gli AE inferiori a 30 mg/kg? La risposta è si, quello allora sarà italiano e quello delle piante monumentali pugliesi no? La realtà – conclude – è che la nostra Regione non riesce a far valere il suo primato produttivo in Italia in termini qualitativi, rispetto ad altre regioni che da sempre hanno puntato sull’immagine e sulla qualità in termini promozionali ed oggi vendono più di quanto realmente producono (la Regione Toscana in testa ndr)”. www.foglie.tv


Oggetto: ITALIA: Decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83 su misure urgenti per la crescita del Paese – Olio d’oliva Rif: EU PILOT 4184/12/AGRI (Parte da comunicare allo stato membro)

Contesto

I servizi della Direzione generale dell’agricoltura e dello sviluppo rurale hanno ricevuto due denunce contro il decretolegge italiano 22 giugno 2012, n. 83 su misure urgenti per la crescita del Paese.

La denunziante ha segnalato a detta Direzione generale, fra l’altro, l’articolo 43, comma 1-bis, che fissa per gli oli di oliva extravergini etichettati con la dicitura “Italia” o “italiano” un parametro di contenuto in acidi grassi ed etil esteri degli acidi grassi (comunemente detti alchil esteri) minore o uguale a 30 mg/kg; a suo parere, tale parametro non è conforme al regolamento (CEE) n. 2568/91, dell’11 luglio 1991, relativo alle caratteristiche degli oli d’oliva e degli oli di sansa d’oliva nonché ai metodi ad essi attinenti, e successive modificazioni, né al regolamento (UE) n. 29/2012 relativo alle norme di commercializzazione dell’olio d’oliva.

La denunziante ha altresì contestato l’articolo 43, comma 1–ter, sulla verifica delle caratteristiche organolettiche degli oli di oliva vergini ed extravergini (comunemente detta panel test), che tratta una materia già compiutamente disciplinata dal regolamento (CEE) n. 2568/91 e successive modificazioni, adducendo che, con l’indiscriminato richiamo all’articolo 5 del decreto ministeriale 28 febbraio 2012, n. 1334, l’emendamento in questione accorda anche ai comitati di assaggio meramente riconosciuti come “professionali” la competenza di valutazione ufficiale degli oli che spetta invece ai soli comitati di assaggio riconosciuti come “ufficiali”, con conseguente violazione, a suo parere, dell’art. 4 del regolamento (CEE) n. 2568.

Valutazione giuridica

L’allegato I del regolamento (CEE) n. 2568/91 della Commissione limita a 75 mg7kg il tenore di alchil esteri nell’olio extravergine d’oliva. Detto limite si applica a tutto l’olio extravergine d’oliva commercializzato nell’EU: qualsiasi altro limite è quindi inaccettabile. Il decreto italiano pare giustificare un limite inferiore del tenore di alchil esteri con l’obbligatorietà d’indicare sull’etichetta l’origine italiana dell’olio d’oliva. Al riguardo si rilevi che l’obbligatorietà dell’indicazione del paese d’origine per l’olio extravergine e vergine d’oliva è già sancita dall’articolo 4, paragrafo 1, del regolamento (UE) n. 29/2012.

Relativamente ai panel test con cui sono valutate le caratteristiche organolettiche degli oli extravergini e vergini d’oliva, l’articolo 4 regolamento (CEE), n. 2568/91 prevede che gli Stati membri possono procedere al riconoscimento di panel di assaggiatori (detti anche comitati di assaggio). I servizi della Direzione generale dell’agricoltura e dello sviluppo rurale reputano che, ai sensi dell’articolo 2 del predetto regolamento, soltanto i comitati di assaggio riconosciuti dagli Stati membri possano verificare le caratteristiche organolettiche degli oli vergini. Tale attività di verifica dev’essere svolta, di fatto, da organismi ufficiali e indipendenti e non da comitati costituiti da associazioni professionali o interprofessionali che, per loro stessa natura, non garantiscono la neutralità e l’indipendenza necessarie. Il contesto nel quale s’iscrive la disposizione inerente a detti comitati di assaggio “professionali” nell’articolo 4, paragrafo 3, del succitato regolamento, l’economia generale dell’atto e la teleologia della norma indicano nell’informazione degli operatori, in particolare nell’ambito di operazioni fra privati, le finalità dei comitati di assaggio costituiti da associazioni professionali o interprofessionali. Inoltre, l’articolo 8, paragrafo 1, del regolamento (CEE) n. 2568/1991 prevede che ogni Stato membro comunichi alla Commissione le misure adottate per l’applicazione del regolamento. Fatta salva la direttiva 98/34/CE, la Commissione non ha ricevuto comunicazione delle misure italiane in questione.

Conclusioni

Dato quanto precede, i servizi della Direzione generale dell’agricoltura e dello sviluppo rurale invitano le autorità italiane a: 1. presentare osservazioni sulla questione del limite degli alchil esteri nell’olio extravergine d’oliva e informare la Commissione delle misure previste per assicurare la conformità alla pertinente normativa dell’UE; 2. identificare gli specifici comitati d’assaggio che procedono alle verifiche delle caratteristiche organolettiche degli oli extravergini e vergini d’oliva.

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“Olio di famiglia” conquista uno spazio al “Olio Officina Food Festival” di Milano

l concorso monopolitano “Olio di famiglia” raccoglie consensi a “Olio Officina Food Festival”, tenutosi a Milano dal 24 al 26 gennaio scorso. L’evento organizzato dal giornalista di settore Luigi Caricato, alla seconda edizione, si candida a punto di riferimento per la cultura dell’olio in Italia. Già perché, dietro “Olio officina food festival” c’è un grande progetto: nobilitare il “prodotto” olio attraverso la sua storia. “Si sta tentando di dare corpo e voce a chi ama l’olivo e lavora per produrre non una semplice e generica merce, una massa oleosa buona per condire (come tanti oli in circolazione) ma per realizzare un prodotto culturale, come fosse un’opera d’arte - scrive Caricato, ricordando - che ogni goccia d’olio è in grado di raccontare secoli di storia”. Piena accoglienza quindi al concorso “Olio di famiglia” promosso dall’Associazione Terrasud di Monopoli, col contributo di Chemiservice e Piazza del Sole – prodotti bio - . “L’idea di un concorso che valorizzi un segmento numericamente importante della produzione olivicola nazionale , non necessariamente di qualità (es. DOP, BIO) è piaciuta molto – racconta

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di Paola Dileo

La conferenza di presentazione

Mimmo Lavacca di Terrasud, al suo rientro da Milano - . Il nostro obiettivo è far emergere l’alta funzione sociale, economica e ambientale svolta da questa larga fascia di produttori non professionisti, nonché il forte legame alla terra, ai suoi frutti che va oltre la qualità”. “Olio di famiglia” si rivolge ad olivicoltori dilettanti, famiglie, singoli cittadini che producono con dedizione olio extravergine per scopi

non commerciali, per autoconsumo in genere. Gli oli “partecipanti” saranno valutati da una commissione di esperti assaggiatori, attraverso il metodo del panel test; le analisi organolettiche saranno effettuate dal laboratorio Chemiservice che fornirà consigli utili agli hobbisti concorrenti per un buon olio extravergine d’oliva. Seguirà, in data da definire, una festa per la premiazione del miglior olio di famiglia

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Impegni concreti per una nuova politica nazionale

Agrinsieme incontra le forze politiche pugliesi

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l mondo della rappresentanza agricola “Agrinsieme” – costituito da Cia, Confagricoltura e Alleanza delle cooperative italiane agroalimentari, che a sua volta ricomprende Agci-Agrital, Fedagri-Confcooperative e Legacoop-Agroalimentare – ha incontrato a Bari le forze politiche in vista delle elezioni per il rinnovo del Parlamento del 24 e 25 febbraio prossimi. Un confronto con i rappresentanti di tutti gli schieramenti politici, nel corso del quale Agrinsieme ha consegnato ai candidati un documento contenente i punti principali da inserire nelle agende politiche di ogni coalizione per il rilancio dell’agricoltura pugliese. Alla conferenza stampa hanno partecipato i rappresentanti regionali delle organizzazioni che costituiscono Agrinsieme: Antonio Barile (Cia), Pantaleo Greco e Paolo Leccisi (Confagricoltura), Angelo Petruzzella (Legacoop-Agroalimentare), Santo Ingrosso (FederagriConfcooperative) e Angelo Candita (Agci-Agrital). Per l’agricoltura continuano a giungere dati negativi. Il valore aggiunto, secondo i dati Istat, ha fatto segnare un nuovo calo nel quarto trimestre del 2012. Il settore così ha mostrato ulteriori segni di affanno, cedendo sotto i colpi della crisi e pagando i pesanti oneri produttivi, fiscali e burocratici. Le aziende agricole fanno sempre più fatica a stare sul mercato, schiacciate prima di tutto dal peso dei costi di produzione: in media d’anno la voce energia è aumentata del 7,9 per cento, i mangimi del 5 per cento e i concimi del 4,1 per cento. Tutte spese in più non compensate dai prezzi praticati sui campi, che invece nel 2012 sono cresciuti solo del 2,1 per cento. E poi l’Imu ha dato il colpo di grazia. Agrinsieme ha presentato le priorità contenute nel documento elettorale: un forte e più efficace impegno in campo europeo, soprattutto in vista della riforma Pac 2014-2020; politiche di rafforzamento dell’impresa e della cooperazione; rilancio della ricerca e

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dell’innovazione; ricambio generazionale; incentivi al mercato del lavoro; rafforzamento degli strumenti per il credito; maggiore semplificazione burocratica; riduzione dei costi produttivi, contributivi e fiscali; valorizzazione del “made in Italy” e tutela dalla contraffazione e dall’uso improprio dei marchi; gestione razionale e sostenibile del territorio e delle risorse idriche; sviluppo delle “agroenergie rinnovabili”. Il recente accordo sul bilancio Ue non deve condizionare la futura Pac. La riforma deve rispondere a precisi obiettivi di crescita e competitività, ma soprattutto alle esigenze vere delle imprese e delle cooperative agricole e del sistema agroalimentare del nostro Paese. Per questo motivo è indispensabile che nel confronto, che si andrà ad aprire nei prossimi mesi e soprattutto anche dopo il voto in Commissione Agricoltura del Parlamento europeo, l’Italia abbia una posizione forte, autorevole e condivisa in grado di far valere le ragioni della nostra agricoltura e cooperazione. Serve un tenace “gioco di squadra”. tra governo, regioni e tutte le componenti della filiera agroalimentare. È indispensabile che la “politica” metta al centro della propria agenda lo sviluppo dell’agroalimentare, che in Italia rappresenta una solida realtà per il Paese, un elemento centrale della sua struttura economica e occupazionale, una garanzia per la tutela del territorio e dell’ecosistema. “Tra qualche giorno l’Italia sarà chiamata ad eleggere il nuovo Parlamento e il nuovo Governo, che dovranno affrontare immediatamente i problemi dell’agricoltura – ha dichiarato il presidente

della Cia Puglia Antonio Barile -. L’agricoltura oggi è costretta a confrontarsi con uno scenario di forti mutamenti e di grandi sfide: sicurezza alimentare, liberalizzazione dei mercati, cambiamenti climatici e sfruttamento delle risorse naturali. Le imprese agricole non si sottraggono dal fornire il proprio contributo per vincere queste sfide; è necessario, tuttavia, che esse siano vitali e capaci di sostenersi economicamente e che siano, cioè, in grado di generare redditività. Il comparto agricolo è caratterizzato da una forte perdita di competitività che ha ridotto i redditi delle imprese di oltre il 25% negli ultimi 10 anni. La perdita di reddito è dovuta alla crisi economica generale, ma anche a una fragilità strutturale dovute all’assenza di politiche nazionali adeguate. Occorre una politica orientata alle imprese, nelle loro diverse articolazioni, aggregazioni e rapporti con il mercato”. “Agrinsieme – ha evidenziato il vice presidente di Confagricoltura Puglia Pantaleo Greco - rappresenta un momento di discontinuità rispetto alle logiche della frammentazione che spesso hanno caratterizzato il mondo agricolo. Non vuole essere un modello di rappresentanza chiuso, ma anzi è, per sua stessa natura, aperto all’apporto di quanti condividano il patrimonio di valori che Agrinsieme rappresenta e che vengono esaltati in una strategia unitaria fortemente orientata al futuro”. Alla conferenza stampa hanno partecipato i candidati alle elezioni politiche: l’on. Enzo Lavarra (Pd), l’assessore regionale alle risorse agroalimentari Dario Stefàno (Sel) e il sen. Antonio Azzollini (Pdl). www.foglie.tv


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A Biocarburanti, ICEA certifica la OLICAF Spa per gli oli industriali mbiente

Ottenuti da oli vegetali esausti

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li oli e grassi alimentari usati, ad esempio, per la frittura sono un rifiuto fortemente inquinante che, se disperso sul terreno, forma una pellicola che riduce la capacità di assunzione delle sostanze nutritive da parte delle piante o, se disperso in acqua, crea una patina impermeabile che impedisce gli scambi di ossigeno tra aria ed acqua compromettendo l’esistenza della flora e della fauna al suo interno. Allo stesso tempo, però, gli oli e grassi alimentari usati possono diventare, attraverso il loro riciclo e un adeguato trattamento, una preziosissima risorsa per ottenere lubrificanti vegetali o componenti per la produzione di biodiesel. E’ proprio per questa attività che la OLICAF SpA, con sede a Santo Stefano di Zimella in provincia di Verona, ha ricevuto la certificazione ICEA - per l’Istituto è la prima certificazione di sostenibilità per prodotti intermedi per la produzione di biocarburanti ottenuti da rifiuti - in accordo alla normativa comunitaria e nazionale sulla promozione delle energie da fonti rinnovabili e la certificazione della sostenibilità dei biocarburanti e bioliquidi. La produzione di biodiesel a partire da rifiuti vegetali o animali come gli oli e grassi alimentari usati consente infatti, oltre ad evitare l’inquinamento del terreno e delle acque, di ottenere una riduzione delle emissioni dei gas che provocano l’effetto serra e il riscaldamento del clima dell’83% rispetto alle emissioni derivanti dal diesel fossile.Le potenzialità di sviluppo del settore, che nel 2012 ha fatto segnare un aumento della quantità raccolta e il riciclata di oli vegetali e grassi animali del 5,8% rispetto all’anno precedente raggiungendo le 49.500 tonnellate (fonte CONOE), sono molto rilevanti come estremamente significativi sono i benefici ambientali diretti che si possono attendere dalla sostituzione di combustibili fossili, nonché dagli impatti am-

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L’Istituto Certificazione Etica e Ambientale rilascia la sua prima Certificazione di sostenibilità per prodotti intermedi per la produzione di biocarburanti ottenuti da rifiuti

bientali evitati. ICEA, fondato nel 2000, è un consorzio senza finalità di lucro che opera nel controllo e certificazione di prodotti e servizi a forte valenza sociale ed ambientale. Con oltre 12.000 imprese certificate in Italia e all’estero, ICEA è il principale organismo di certificazione italiano dei prodotti da agricoltura biologica e uno dei maggiori in Europa. Struttura organizzativa - 17 uffici in Italia e 7 all’estero (Albania, Croazia, Europa Est e Russia, Ecuador, Grecia, Messico, Romania, Tunisia, Turchia) - 300 ispettori Settori di attività Area Food Prodotti agricoli ed alimentari da agricoltura biologica Europe (EC Reg. 834/2007) USA (National Organic Program) Japan (Japanese Agricultural Standard – JAS) Canada (Canada Organic Regime - COR) Prodotti tipici EC Reg. 510/2006 Area Non food Biocarburanti e bioliquidi, RED Materiali bioedilizia, Standard ANAB Standard Natureplus, Prodotti tessili bio-

logici, Global Organic Testile Standard (GOTS), Organic Exchange Standard. Prodotti bio-eco cosmesi Cosmos, Prodotti con materiali riciclati G l o b a l Recycle Standard e Standard ICEA, Turismo sostenibile Standard ICEA, Area Certificazione Etica Responsabilità Sociale d’Impresa Certificazione Etica SA8000, in accordo con CISE, Valore Sociale, CSR-Tourism Autorizzazioni / Accreditamenti - Autorizzazione del Ministero delle Politiche Agricole (Reg. CEE 834/2007) - Autorizzazione USDA degli Stati Uniti d’America come organismo di certificazione registrato nel NOP - Autorizzazione del Ministero dell’Agricoltura Giapponese (Japanese Agricultural Standard - JAS) - Accreditamento Canadian Food Inspection Agency (CFIA), per la certificazione in conformità al Canada Organic Regime (COR) - Accreditamento ACCREDIA (in conformità a EN 45011) - Accreditamento IOAS (ISO 65) www.foglie.tv


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oglie-mail

Dignità per la macchia mediterranea

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alve, vorrei sapere cortesemente da voi se esistono dei finanziamenti per una piccola imprenditrice agricola quale io sono che non più giovanissima ma unica in Puglia(!) - si occupa di recupero, sensibilizzazione presso la collettività e valorizzazione (attraverso la trasformazione dei suoi piccoli frutti spinosissimi)di una risorsa naturale salentina che appartiene alla famiglia delle Opunzie ma non è l’OPUNTIA ficus-indica (fico d’India). Questo tipo di bellissima cactacea che cresce selvatica lungo i litorali ghiaiosi e le garìghe a timo del Salento (o come ornamento soprattutto in molte signorili dimòre a Leuca) è ricchissima di proprietà nutrizionali interessanti ma viene disprezzata dai contadini locali che la ritengono a torto inutile e non commestibile destinandola principalmente al decespugliatore e FUOCO. Emigrata al contrario da Nord a Sud mi occupo DA SOLA e contro tutti di recupero e messa a dimora nella macchia incontaminata prospiciente il mare di tutti i cladodi ritrovati malconci e violentati dal fuoco (in

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giro per il basso Salento)tentando di ridar loro dignità ....vita. Siccome ritengo sia bello, utile, originale, etico ed unico quel che faccio già da qualche anno gradirei mettere a conoscenza il vostro staff ed, eventualmente, l’assessore Stefàno di ciò che può inorgoglire (anche se in piccolissimo) la Puglia. In attesa di un cortese riscontro a questa mia, vi ringrazio per l’attenzione. Saluti distinti, Titty Diviccaro, Tricase - Lecce Carissima può rivolgersi al suo Gal (Gruppo Azione Locale) di riferimento il Gal Capo di Leuca (www.capodileuca.it). La sede è proprio a Tricase, Palazzo Gallone, Piazza Pisanelli. Le indicheranno i finanziamenti che ci sono a tal proposito. Saluti

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Prove in campo


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conomia

Dal decreto Monti: nuova imposta sui rifiuti

TARES: Nuovo tributo comunale

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’art. 14 del D.L. n. 201/2011(Decreto Monti) ha introdotto il nuovo tributo comunale sui rifiuti e servizi, denominato “TARES”, a copertura dei costi del servizio di gestione dei rifiuti solidi urbani e dei rifiuti assimilati allo smaltimento e dei costi dei servizi indivisibili dei Comuni. Contestualmente, l’articolo 14, ha provveduto ad abrogare, a partire dal 1° gennaio 2013, la tariffa sui solidi urbani (Tarsu), la tariffa di igiene ambientale (Tia1), nonché la tariffa integrata (Tia2). Pertanto, a decorrere dalla entrata il vigore del nuovo tributo vengono, di fatto, soppressi tutti i vigenti prelievi relativi alla gestione dei rifiuti urbani. La nuova imposta è calcolata sulla base della grandezza dei locali e sul numero dei componenti del nucleo familiare ma la grande novità della nuova imposta è che a pagare non saranno solo i proprietari di immobili o di negozi commerciali ma tutti coloro che occupano o detengono locali o aree scoperte, e sarà divisa in 4 rate: Gennaio - Aprile - Luglio – Ottobre (la prima rata 2013 prorogata a luglio). Il tributo si pagherà ad anno solare (1° gennaio – 31 dicembre) e la tariffa è commisurata alle quantità e qualità medie ordinarie di rifiuti prodotti per unità di superficie, in relazione agli usi e alla tipologia di attività svolte, sulla base dei criteri determinati con il regolamento comunale. I criteri per l’individuazione del costo del servizio di gestione dei rifiuti e per la determinazione della tariffa sono stabiliti con regolamento da emanare su proposta del Ministro dell’economia e del Ministro dell’Ambiente. Tale regolamento si applica a decorrere dall’anno successivo alla data della sua entrata in vigore. In via transitoria, dal 1° gennaio 2013 si applicano le disposizioni del D.P.R. 158/1999 recante norme per la rielaborazione del metodo normalizzato N°3 - 15 febbraio 2013

per definire la tariffa del servizio di gestione del ciclo dei rifiuti urbani. Nella determinazione della superficie assoggettabile al tributo non si tiene conto di quella parte di essa dove si formano di regola rifiuti speciali, a condizione che il produttore ne dimostri l’avvenuto trattamento in conformità alla normativa vigente. Il Comune con proprio regolamento può prevedere riduzioni tariffarie, nella misura del 30% nel caso di: • abitazioni con unico occupante;

• abitazioni tenute a disposizione per uso stagionale o altro uso limitato e discontinuo; • locali, diversi dalle abitazioni, ed aree scoperte adibiti a uso stagionale o a uso non continuativo, ma ricorrente; • abitazioni occupate da soggetti che risiedono o abbiano la dimora, per più di 6 mesi all’anno, all’estero; • fabbricati rurali ad uso abitativo. Il pagamento della nuova imposta sui rifiuti 2013 potrà essere effettuato con modello F24 oppure bollettino postale.

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Aggiornamento elenco delle varietà di vite per la produzione dei vini pugliesi

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on determinazione dirigenziale n.22/2013 del Servizio Agricoltura è stato aggiornato l’elenco delle varietà di vite idonee alla coltivazione nella regione Puglia. Nell’elenco, già approvato con delibera di Giunta regionale n.1371/2003, risultano inserite le seguenti varietà: 1. Antinello b., Marchione b., Maresco b., Minutolo b. e Somarello rs. per il bacino viticolo della Murgia centrale; 2. Maresco b. e Minutolo b. per il bacino viticolo del Salento - Arco Jonico; 3. Somarello rs. per il bacino viticolo della Capitanata. Il provvedimento approvativo dell’elenco è pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione n.16 del 31 gennaio 2013.

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G.A.L. Uva, ciliegie e premio Grappolo d’argento

Il cielo sopra Fruit Logistica a Berlino è pugliese

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olti operatori si sono affollati nello stand dei 4 GAL pugliesi presenti in fiera a Berlino, con il coinvolgimento del noto presentatore RAI Gianni Ippoliti. Grande l’interesse dimostrato dalla fitta presenza di operatori, enti, associazioni che si sono riuniti nella piccola - grande piazza dei GAL dove sono ancora una volta protagoniste le eccellenze del territorio: uva da tavola e ciliegie. Ha introdotto la giornata Stefano Genco, Presidente del GAL Terre dei Trulli e Barsento esprimendo grande soddisfazione per quanto si è riuscito a organizzare in una delle più importanti kermesse internazionali dedicate a frutta e verdura con la collaborazione tra i GAL, i consorzi di produzione, i comuni. Arcangelo Cirone, direttore del GAL Sud Est Barese ha spiegato quanto è stato fatto sinora per il “Progetto Ciliegia delle Terre di Bari” partito dalla scorsa prima-

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vera, mentre l’importanza delle tecniche, della continua ricerca e della qualità dei prodotti è stata evidenziata da Michele Fioretti, agronomo esperto di uva da tavola. Una giornata che sancisce l’importanza del fare rete come ha sottolineato il presidente del GAL Sud Est Barese, Pasquale Redavid, introducendo le istituzioni presenti. “E’ importante fare rete: a questo sono chiamati i territori, le istituzioni, i produttori, per creare sinergie in grado di supportare davvero quanti lavorano in uno dei più importanti settori dell’economia pugliese, l’agricoltura. Bisogna stare accanto a produttori e commercianti affinché le eccellenze dei nostri territori possano conquistare il mercato internazionale che meritano”. Giuseppe Sozio, Sindaco di Noicattaro, altro importante centro di produzione di uva da tavola, ha evidenziato l’importanza della partecipazione a queste manifestazioni e la grande professionalità degli operatori con il loro impegno costante. Il sindaco Sozio, come consigliere della Provincia di Bari, si è fatto anche portatore dei saluti dell’Amministrazione provinciale attivamente coinvolta nel progetto “Ciliegie delle Terre di Bari”, a lui si è associato Enzo di Pierro, Presidente della commissione agricoltura della Provincia BAT, che ha ribadito come le La premiazione del Grappolo d’argento a Fruit Logistica di Berlino

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La consegna del premio a Vito Rubino, del Consorzio Uva di Puglia

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istituzioni provinciali sostengano attivamente i territori e in particolare l’agricoltura, asset fondamentale di entrambe le province. Molto seguito l’atteso appuntamento di Fruit Logistica della premiazione del “Grappolo d’argento - Cittá di Rutigliano”, premio alla qualitá ed al merito per lo sviluppo del prodotto uva da tavola pugliese. Quest’anno il sindaco di Rutigliano, Roberto Romagno, ha consegnato il premio a Vito Rubino, Presidente del Consorzio Uva di Puglia che da meno di un anno ha avuto l’importante riconoscimento “IGP”. Il Presidente Rubino, carismatico decano del mondo agricolo, ha ringraziato per il premio ricevuto invitando tutti a non scoraggiarsi di fronte alle inevitabili difficoltà e a resistere: “Per me l’inno alla gioia è l’uva da tavola, senza nulla togliere ai meravigliosi prodotti che offre la nostra regione” ha detto Rubino, a dimostrazione di quanta passione ci sia in ogni singolo acino. «È il terzo anno – ci tiene a precisare Pasquale Redavid, presidente del Gal Sudest Barese – che Berlino ospita la nostra kermesse, riscontrando ogni anno maggiore entusiasmo. Questo premia la qualitá del lavoro svolto, fungendo da stimolo per realtá agrarie come Rutigliano, uno dei principali centri di produzione di eccellenza dell’uva da tavola italiana».

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G.A.L.

Seconda partecipazione alla BIT di Milano

Gal Terre di Murgia territorio unico

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i è conclusa domenica 17 Febbraio 2013 la partecipazione del GAL Terre di Murgia alla Borsa Internazionale del Turismo di Milano, una delle manifestazioni più importanti per la presentazione dell’offerta turistica a livello nazionale e internazionale perché oltre al pubblico di settore (press e trade) ha visto una grandissima affluenza di pubblico da tutta Italia. Il GAL Terre di Murgia ha presentato alla BIT 2013 i suoi principali prodotti: natura, enogastronomia, arte e cultura, tradizione e spiritualità, eventi e intrattenimento. Novità di quest’anno è stata la presentazione della “brochure unica

del territorio” una “valigetta” contenente foto e descrizioni del territorio di Altamura e Santeramo in Colle, completa di indicazioni per organizzare una vacanza nel “Cuore della Murgia”: dove mangiare, dove dormire e un calendario eventi per l’anno 2013. Questo è stato il risultato di un percorso avviato nei mesi precedenti con gli operatori dell’incoming, della ristorazione e le Associazioni del territorio che continuerà nelle prossime settimane per consolidare la rete di imprese e di servizi. Insieme all’Assessorato alle Risorse Agroalimentari e all’Assessorato al Turismo della Regione Puglia, il GAL, in linea con la strategia adottata nel Piano di Sviluppo Locale, ha promosso e valorizzato il Territorio svolgendo un ruolo attivo nelle attività di promozione confrontandosi con esperti e operatori di settore oltre che ai numerosi visitatori.

Presente alla Borsa Internazionale del Turismo di Milano

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Grande interesse per le attività promosse dal GAL Sud Est Barese

l turismo rurale si conferma alla BIT come il valore aggiunto dell’offerta turistica di questa regione famosa da tempo per le sue meravigliose coste. Il Gal Sud Est Barese ha portato tutto quanto potesse illustrare le meraviglie di un territorio poco noto ai grandi flussi turistici ma che si configura sempre di più come uno scrigno di arte natura e cultura. Numerose le attività ricettive che fanno dell’ospitalità genuina, del contesto campagnolo e dei prodotti tipici il loro punto di forza. Accanto a queste, non meno importanti, sono tutte le numerose iniziative e realtà presenti sul territorio che organizzano escursioni in bici, passeggiate alla scoperta di flora e fauna tipiche, sino ai paesaggi più insospettati come Lama Giotta o i Laghi di Conversano. Variegata anche l’offerta promossa dai comuni che è stata raccolta in un calendario annuale di attività nella pubblicazione “L’idea” realizzata insieme al GAL che da molti anni porta alla BIT il territorio del Sud Est Barese. L’importanza di fare rete e creare un’offerta integrata è l’argomento che si ripropone puntualmente in queste circostanze e che stavolta ha trovato un’interessante esempio nel Progetto del SAC (Sistemi ambientali e culturali) “Mari tra le Mura” presentato in un’affollata conferenza stampa alla quale ha partecipato anche il di-

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rettore del GAL Sud Est Barese, Arcangelo Cirone, in quanto partner dell’iniziativa che vede coinvolti ben tre comuni dei sei che fanno parte del GAL: Conversano, capofila, Rutigliano e Mola di Bari oltre a Polignano. L’assessore al turismo Sibilia del comune di Conversano ha illustrato il progetto che si basa su un sistema di collegamenti a basso impatto ambientale: l’ecometrò che collegherà i quattro comuni secondo itinerari tematici. Sarà possibile quindi scegliere itinerari diversi tra quello archeologico, naturalistico, artistico percorribili in bici, a cavallo, risciò a piedi. <<La presenza del GAL nell’ambito di questa iniziativa è un’esempio concreto di sinergia tra le istituzioni - ha evidenziato Arcangelo Cirone - visto che il GAL dispone di fondi per attività analoghe è utile lavorare mettendo insieme le risorse evitando così sprechi e inutili duplicazioni>>. Il GAL è accanto anche a quelle iniziative di valorizzazione del patrimonio rurale sia dal punto di vista delle tradizioni locali sia da quello delle importanti realtà enogastronomiche presenti sul territorio. Per questo sostiene anche l’Associazione la compagnia del trullo di Conversano fondata da un gruppo di giovani che alla BIT di Milano hanno presentato la manifestazione da loro ideata “Il Novello sotto al Castello”. Una festa che si svolge a novembre nel centro storico di Conversano, dedicata al vino novello. La manifestazione riscuote ogni anno un sempre maggiore interesse da parte del pubblico ma anche di tutte quelle attività che possono così promuovere e valorizzare i loro prodotti, diventando così un altro importante tassello nel mosaico dell’offerta turistica di qualità dei territori rurali. www.foglie.tv


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La dieta mediterranea: dalla terra alla tavola

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’Amministrazione Comunale di Castellana Grotte, per dare impulso alle attività culturali a livello locale e nazionale, attraverso la promozione delle eccellenze del nostro territorio, organizza sabato 2 marzo p.v., presso la sala Convegni dell’IRCSS Saverio De Bellis di Castellana Grotte, in sinergia con l’IRCSS Saverio De Bellis, che da lungo tempo conduce studi di rilievo sulla salubrità della dieta mediterranea, l’Istituto Alberghiero di Castellana Grotte, le associazioni territoriali di Coldiretti, Confagricoltura e ACAI ed una giornata di studio dedicata alla dieta mediterranea, con particolare attenzione alle proprietà benefiche dei legumi, la cui coltivazione è generosa nella nostra terra. La giornata di studio sarà patrocinata, oltre che dalla Regione Puglia e dalla Provincia di Bari, anche dal G.O.I.M. – Gruppo Oncologico Italia Meridionale, dal Collegio Provinciale Periti Agrari e Periti Agrari Laureati di Bari, dall’Ordine dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali della Provincia di Bari e dal

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e piccole imprese continuano a reggere il sistema economico nazionale. Bisogna aiutarle ad uscire dalla dimensione domestica, anche attraverso un rinnovato rapporto con le banche: una interlocuzione articolata e mirata allo stesso tempo, in una dimensione più europea e globale, nel cui ambito condividere strategie utili di rilancio competitivo. L’accordo di Aicai con Unicredit si muove in questa dimensione. Offrire opportunità di maggiore internazionalizzazione su progetti condivisi e grazie alla rete estera di Unicredit”. Lo ha dichiarato Mario Laforgia, presidente dell’Aicai, Azienda speciale della Camera di Commercio di Bari, firmando il protocollo di intesa con Unicredit. “L’internazionalizzazione, oggetto del protocollo firmato con Aicai è un passo determinante per far ripartire

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G.A.L. – Terra dei Trulli e Barsento; L’evento, articolato in 5 differenti sessioni, vedrà la partecipazione di professori universitari, epidemiologi, nutrizionisti, giornalisti, tutte personalità di elevata professionalità la cui competenza è, a vario titolo, collegata al tema della giornata, allietata dalla creatività degli studenti del locale Istituto Alberghiero che “condiranno” l’incontro con la presentazione e degustazione dei legumi pugliese. Questa iniziativa destinata, secondo gli intenti dell’Amministrazione, a diventare un appuntamento fisso per la divulgazione la valorizzazione della Dieta Mediterranea, i cui risvolti in termini culturali e produttivi trovano nel nostro territorio forte corrispondenza, rappresenta una straordinaria occasione per mettere in rete informazioni e progetti a vario ti-

tolo collegati alla coltivazione e valorizzazione della nostra terra.

Firmato un protocollo d’intesa

Internazionalizzazione:

azione congiunta Aicai e Unicredit l’economia del territorio - dichiara Felice Delle Femine, Regional Manager UniCredit al Sud Italia - perché le imprese devono guardare i mercati Esteri con un approccio strutturato visto che le dimensioni del mercato competitivo lo richiedono. Siamo convinti che l’azienda speciale Aicai della Camera di Commercio di Bari sia il giusto partner per veicolare questa cultura di impresa”. Il protocollo è finalizzato al rafforzamento delle potenzialità di sviluppo, di internazionalizzazione e di innovazione del sistema produttivo delle province di Bari e Bat. Attraverso l’intesa, l’istituto bancario e l’azienda speciale - nell’ambito delle rispettive funzioni,

competenze e ruoli istituzionali - metteranno a disposizione le strutture logistiche, anche all’estero, le attrezzature e le competenze per lo svolgimento delle attività di sostegno alle piccole e medie imprese per iniziative e progetti di internazionalizzazione. Per meglio raggiungere gli obiettivi verrà istituito un Tavolo di coordinamento tra le Parti, che avrà il compito di programmare, condividere e sviluppare azioni in attuazione del Protocollo. Erano presenti alla firma anche Leandro Sansone, responsabile Centro Sud Italia Global Transaction Banking e Antonio Riccio, responsabile sud Italia rapporti con gli stakeholder di Unicredit.

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Con un milione di agricoltori in meno l’Italia frana

Quasi il 10% del territorio italiano a rischio idrogeologico

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a terra frana perchè sono dimezzati gli agricoltori nelle aree marginali che se ne prendono cura negli ultimi 30 anni, durante i quali 3 milioni di ettari di terreno coltivato, pari alla superficie della regione Sicilia e Val d’Aosta assieme, sono stati abbandonati in montagna e collina o cementificati in pianura. E’ quanto ha affermato il presidente della Coldiretti Sergio Marini in occasione della Conferenza nazionale sul rischio idrogeologico che si è svolta a Roma nella sede dell’organizzazione agricola nel sottolineare che una attenta azione di prevenzione non puo’ che partire dalla difesa dei 12,8 milioni di ettari di terreno coltivato dei quali ben i 2/3 si trovano in collina ed in montagna. Piu’ di un milione di agricoltori - ha sottolineato Marini - sono stati costretti ad abbandonare queste aree nell’ultimo trentennio per la mancanza di concrete opportunità economiche e sociali sulle quali occorre prioritariamente intervenire se si vuole realizzare una concreta opera di prevenzione in una situazione in cui si aggrava la crisi economica e si moltiplicano gli eventi estremi e catastrofici per effetto dei cambiamenti climatici. Sono ben 6.633 i comuni italiani in cui sono presenti aree a rischio idrogeologico, l’82% del totale. Una fragilità che risulta particolarmente elevata in regioni come Calabria, Molise, Basilicata, Umbria, Valle d’Aosta e nella Provincia di Trento, dove il 100% dei comuni è

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classificato a rischio, subito seguite da Marche e Liguria (col 99% dei comuni a rischio) e da Lazio e Toscana (col 98%). Ma la dimensione del rischio è ovunque preoccupante, con una superficie delle aree ad alta criticità geologica che si estende per 29.517 Kmq, il 9,8% del territorio nazionale. In Italia quindi, oltre 5 milioni di cittadini si trovano ogni giorno in zone esposte al pericolo di frane e alluvioni. Nasce proprio da questi numeri, l’importante incontro di Roma,un appuntamento inedito che ha visto, finalmente, discutere e confrontarsi numerose associazioni, sindaci, ordini professionali, tecnici ed esperti con l’obiettivo comune di riflettere per sviluppare percorsi risolutivi in grado di rispondere in modo efficacie alle ripetute emergenze legate al rischio idrogeologico nel nostro paese. Temi che – per la prima volta - vengono affrontati in un percorso programmatico e propositivo. L’obiettivo è quindi quello di accendere l’attenzione della politica su questi temi sottoponendo le proposte che usciranno da questo appuntamento ai candidati alle prossime elezioni e al nuovo governo. Serve un Programma nazionale di difesa del suolo, per la manutenzione e la cura del territorio, che progetti un’azione urgente, efficace e concreta per la mitigazione del rischio stabilendo strumenti e priorità d’intervento e risorse

economiche adeguate per metterlo in campo, senza dimenticare una necessaria attività di informazione e formazione dei cittadini su questi temi. L’attuazione di tutto questo non solo produrrà un beneficio in termini di sicurezza, ma anche come rilancio occupazionale ed economico dei territori. Infatti, per attivare questi programmi è necessario un supporto tecnico qualificato e diffuso localmente, prevedendo la possibilità di attivare l’intervento anche di addetti del settore agricolo e forestale, piuttosto che dell’edilizia con la possibilità di creare nuova occupazione. Governo del territorio, semplificazione normativa, reperimento e continuità delle risorse economiche per un’efficace politica di prevenzione, sono quindi le principali criticità da affrontare attraverso un nuovo approccio al problema, un approccio scientifico, adeguato alle novità e ai cambiamenti in atto.


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gricoltura

Dopo le clamorose dimissioni

Papa: il mondo agricolo grato per Pontificato attento a campagne

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Accogliamo la coraggiosa decisione del Santo Padre con grande rispetto e lo ringraziamo per l’attenzione che ha voluto dedicare in questi anni alle nostre campagne. E’ quanto ha affermato il presidente della Coldiretti Sergio Marini nel commentare l’annuncio di Papa Benedetto XVI di voler lasciare il pontificato il prossimo 28 febbraio. Ricordo con grande commozione - ha sottolineato Marini - il suo invito agli imprenditori agricoli, nel corso dell’udienza che ha voluto concedere alla Coldiretti in Vaticano pochi mesi fa, ad affrontare la “crisi morale alla base della perdurante crisi economicofinanziaria” “dando prova di solidarietà e di condivisione”. Sulla strada indicata dalle sue parole - ha concluso Marini - la Coldiretti continuerà a camminare. Esprimiamo profondo rispetto per la decisione di Benedetto XVI. Un gesto di grande umilta’ e responsabilita’ che ci ha profondamente colpito”. Anche il Presidente della Confagricoltura Mario Guidi, sottolineando “la vicinanza del pontefice ai valori profondi della terra e il messaggio forte e coraggioso che, in questi anni difficili, e’ riuscito a trasmettere alla coscienza delle persone”. Al coro si unisce Acli Terra che apprez-

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za, con devozione filiale, la generosità di un gesto che si manifesta come una testimonianza purissima di obbedienza alla volontà imperscrutabile e misteriosa di Nostro Signore. Con lungimiranza profetica – ricorda il Presidente di Acli Terra, Michele Zannini, - il Santo Padre ha detto alle organizzazioni agricole : “In questo momento nel quale ai tanti

problemi che investono l’attività agricola si affiancano nuove opportunità per contribuire ad alleviare il dramma della fame, voi potete operare perché, attraverso la garanzia di un’alimentazione rispondente ai bisogni, ogni persona possa crescere secondo la sua vera dimensione di creatura fatta a somiglianza di Dio”.

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gricoltura

Con Bordoflow New

Manica Spa vince il Premio Product Stewardship 2012

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l 17 dicembre 2012, nella sede milanese di Federchimica, è stato consegnato al dott. Paolo Manica, amministratore unico di Manica Spa, il premio Product Stewardship 2012 per l’innovativo prodotto Bordoflow New. Manica Spa, azienda italiana produttrice di agrofarmaci a base di rame, ha sviluppato e lanciato nel 2010 il Bordoflow New, una poltiglia bordolese al 100% più efficace ed ecosostenibile. Manica attua quei principi e comportamenti a tutela della sicurezza e della salute dei dipendenti, protegge l’ambiente e s’impegna a comunicare i risultati raggiunti in un’ottica di miglioramento continuo, significativo e tangibile. L’oggetto del Premio, basato sui dettami del Programma Responsible Care, consiste nella gestione responsabile, durante il 2011, di: una sostanza, un preparato, una miscela, un prodotto chimico, un articolo contenente i precedenti elementi, un servizio attinente le fasi di R&S, di produzione, di commer-

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Ritira il premio il dott. Paolo Manica

cializzazione. Il premio viene assegnato a 2 imprese di grandi e medio-piccole dimensioni che abbiano: • definito e realizzato il Prodotto, in base a eccellenti parametri di sicurezza; • assicurato le caratteristiche funzionali del Prodotto, anche in base all’impatto socio– ambientale per gli Utilizzatori Finali (Industriali, Professionali, Consumatori); • ottimizzato il Ciclo di Vita del Prodotto. Dichiarazione del Pres. di Federchimica Cesare Puccioni: “Premio Product Stewardship 2012 per la categoria Piccole e

Medie Imprese a Manica Spa per il prodotto Bordoflow. Prodotto agrofarmaco liquido che a una maggiore prestazione in termini di efficacia associa un basso contenuto di rame, risultando quindi più sicuro per gli utilizzatori e maggiormente rispettoso dell’ambiente. Oltre alla sua nuova formulazione, il prodotto presenta un imballaggio innovativo in Politainer con involucro in cartone che, al contrario dei comuni contenitori, è completamente riciclabile e non deve essere smaltito nei rifiuti speciali.

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ISMEA : nuove opportunità a sostegno dei giovani agricoltori Primo insediamento e subentro

Lo Studio Finagri srl da anni opera nel settore della consulenza aziendale adoperando le proprie conoscenze e gli strumenti finanziari in atto per favorire l’inserimento dei giovani in agricoltura e lo sviluppo delle aziende già costituite per la realizzazione di progetti di investimento innovativi.

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soggetti che possono beneficiare delle agevolazioni del subentro in agricoltura, sono i giovani imprenditori agricoli, anche in forma societaria, che intendono subentrare nella conduzione dell’ azienda agricola e che presentino un progetto di miglioramento fondiario, trasformazione o commercializzazione di prodotti agricoli. E’ possibile anche il subentro avvenuto entro 12 mesi dalla data di invio della domanda. L’età richiesta per parteciapare è quella compresa tra i 18 e 39 anni. L’importo complessivo dell’investimento può arrivare anche ad 1.000.000,00 di euro. AGEVOLAZIONI PREVISTE • contributo a fondo perduto per un importo pari a circa il 50% dell’ammontare dell’investimento • mutuo agevolato non inferiore al 50% del totale delle agevolazioni concesse. SPESE AMMISSIBILI a) studio di fattibilità ed analisi di mercato; b) opere agronomiche e di miglioramento fondiario; c) opere edilizie da acquistare o da eseguire; d) impianti, macchinari ed attrezzature; L’ISMEA, concederà anche un premio di primo insediamento a fondo perduto pari ad euro 25.000,00. Il premio può essere concesso anche a coloro i quali sono precedentemente già insediati, purchè non abbiano già percepito un altro premio. Altra forma di finanziamento di notevole

rilevanza riguarda i Prestiti agevolati per l’acquisto di Terreni Agricoli. L’ISMEA (Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare) favorisce la formazione e l’ampliamento fondiario delle imprese agricole, acquistando sul libero mercato terreni agricoli per poi assegnarli, con patto di riservato dominio, ai soggetti richiedenti che risultano in possesso dei requisiti di legge e delle necessarie capacità professionali per la conduzione dell’impresa agricola. I soggetti beneficiari devono possedere i seguenti requisiti: A) età compresa tra i 18 anni compiuti e i 40 non ancora compiuti; B) cittadinanza di uno degli Stati membri dell’Unione Europea; C) residenza nel territorio della Repubblica Italiana; D) competenza e conoscenza professionale; E) qualifica professionale (IAP/coltivatore diretto) F) conduzione, per la prima volta, in qua-

lità di titolare/legale rappresentante, di ditta individuale o società agricola Per la stessa società agricola possono beneficiare del premio di primo insediamento due o più giovani che assumono congiuntamente la titolarità, fermo restando che l’ammontare del premio resta contenuto nei limiti previsti per un solo giovane. MASSIMALI DI INTERVENTO In caso di ditta individuale o di societa agricola unipersonale il massimale è stabilito in € 1.000.000,00, in caso di societa invece è stabilito in € 2.500.000,00. Al fine di garantire una maggiore efficacia e perequazione degli interventi, saranno ammesse alle agevolazioni le operazioni che hanno per oggetto terreni la cui valutazione non sia inferiore a € 180.000,00. AMMONTARE DEL PREMIO Il premio è erogato al giovane primo insediato, come abbuono di interessi il cui valore attualizzato non può essere superiore a Euro 40.000.

Per la certezza di un risultato

FINAGRI srl

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urismo Rurale

Riapriranno al pubblico la prima domenica di aprile

Una domenica in Franciacorta tra giardini e castelli

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on l’arrivo della Primavera e della bella stagione inizia per tutti la voglia di organizzare gite all’aria aperta. Ville, castelli, parchi e giardini si confermano sempre tra le mete ideali per gli amanti delle gite fuori porta e Castello Quistini, dimora storica del 1500 con giardino botanico in provincia di Brescia, è senz’altro una piacevole meta per tutti, grazie al perfetto mix di storia, natura, architettura e botanica. Castello Quistini si trova a Rovato, a pochi chilometri da Brescia e da Bergamo, tra le terre del vino della Franciacorta. Una decina di anni fa, grazie alle idee e all’impegno della famiglia proprietaria, all’interno delle mura del palazzo furono progettati una serie giardini con collezioni di rose antiche e inglesi pronte a fiorire a partire da Maggio, speciali varietà di ortensie e peonie, frutti antichi e piccoli orti con collezioni di piante officinali. Aperto tutte le Domeniche e festivi a partire dal 7 Aprile, con il biglietto di ingresso si avrà accesso al tour intitolato “Tra rose, storia

e leggenda” che vuole essere un percorso storico tra alcune delle sale del palazzo ma non solo: fiori , piante, giardini e collezioni botaniche vi accompagneranno tra i giardini per una passeggiata. In attesa delle spettacolari fioriture di Maggio si potranno ammirare le prime fioriture stagionali delViburnum Opulus e Carlcephalum, Clematis Armandii, dei tulipani e delle diverse varietà di alberi da frutto. La Franciacorta è famosa in tutto il mondo per il vino ma è anche una terra ricca di ville e palazzi aperti al pubblico che portano avanti con vigore il ricordo della vita della nobiltà dell’epoca e che, come nel caso di Castello Quistini, hanno saputo ricreare una nuova atmosfera tra i giardini. Con il biglietto di ingresso verrà consegnata una mappa dei palazzo con le descrizioni delle sale e dei giardini. Per chi preferisce la classica visita guidata alle ore 11,00 e alle ore 16,00 di ogni Domenica e festivo verrà organizzata una visita guidata intitolata “tra rose, storia e leggenda” per spiegare e illustrare gli aspetti e le caratteristiche riguardanti il

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palazzo e i giardini. Il tour tra i giardini è arricchito da alcuni oggetti misteriosi nascosti in natura: figure d’animali realizzati con materiali riciclati affiorano dall’acqua del laghetto o tra i cespugli di rose e vi accompagneranno in questo magico itinerario. Castello Quistini è aperto tutte le Domeniche e festivi a partire dal 7 Aprile dalle 10,00 alle 12,00 e dalle 15,00 alle 18,00. Visita guidata alle ore 16,00. Per informazioni potete consultare il sito internet www.castelloquistini.com , telefonare al 320 8519 177 oppure diventare fan della pagina facebook a questo indirizzo: www.facebook.com/castelloquistini.

settimanale d’informazione sul mondo agricolo e rurale

le notizie della settimana

Elezioni 2013 e Agricoltura Fruit Logistica 2013 a Berlino la fiera mondiale dell’ortofrutta Foglie tv sarà presente alla BIT 2013 di Milano Il Cortometraggio SI FA PRESTO A DIRE UVA N°3 - 15 febbraio 2013

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R Il gusto del grano ubrica

le ricette del grano

Come cuocere il grano (Base per tutte le ricette) Dose per 6 persone Lavare 500 gr. di grano con acqua corrente e metterlo a cuocere in una pentola con 5 litri di acqua a fiamma vivace fino all’ebollizione, quindi portate la fiamma al minimo e continuare la cottura per un’ora e mezza senza girarlo. A cottura ultimata salarlo q.b. e scolarlo. Per la preparazione di dolci non salare il grano. Così cotto può essere conservato in frigorifero al massimo per una settimana. Al momento di utilizzarlo portare ad ebollizione l’acqua in una pentola, immergere il grano e farlo bollire per non più di cinque minuti.

Pastiera

Grano agli asparagi

Ingredienti: Grano cotto 500 gr. Asparagi selvatici 500 gr. Vino bianco ½ bicchiere Formaggio parmigiano grattugiato 50 gr. Olio d’oliva extravergine 40 gr. Burro 50 gr.

Lavare gli asparagi e tagliare le punte a pezzetti. In una padella sciogliere il burro ed introdurre l’olio e gli asparagi. Far soffriggere a fuoco lento e alla fine versare il vino e farlo evaporare. In una coppa da portata versare il grano caldo e condire con gli asparagi. Far soffriggere a fuoco lento e alla fine versare il vino e farlo evaporare. A cottura ultimata aggiungere il parmigiano. Servire caldo

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Ingredienti pasta frolla: Burro 500gr., Farina 1 Kg, 4 uova, Zucchero 500 gr. Un pizzico di sale Ingredienti guarnitura pastiera: Grano 500 gr, 1 limone grattugiato, Ricotta 1 Kg. 3 chiodi di garofano, 10 uova, 4 bustine di vanillina, Latte ½ lt., 1 cucchiaio di estratto liquore millefoglie, Zucchero 500 gr., 1 pezzettino di cannella, Canditi 100 gr, Sale q.b

Per la pasta frolla impastare con le mani la farina e il burro ammorbidito a temperatura ambiente, lo zucchero, il sale e le uova, fino a quando la pasta non sarà morbida. Avvolgerla in un telo umido e lasciarla riposare per circa un’ora in frigorifero. Lessare il grano, sgocciolarlo e successivamente metterlo in una pentola coperto di latte. Continuare la cottura fino a quando si sarà assorbito tutto il latte. Lasciare raffreddare. Mettere da parte in una ciotola, 250 gr di grano con la ricotta, 5 uova, zucchero e aromi. Per ottenere un impasto morbido, aggiungere gradatamente le restanti uova e il grano messo da parte. Imburrare e infarinare la teglia di circa 23 cm di diametro. Stendere sul fondo e sui bordi uno strato di pasta frolla, tenendone da parte quanto basta per la decorazione con le striscioline. Spalmare l’impasto, decorare e infornare a 180° per circa un’ora e mezza. Con queste quantità possono realizzarsi due pastiere

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Con il Progetto Grecia –Italia 2007-2013 -“LOC PRO II”

La Provincia di Bari alla Borsa Internazionale del Turismo

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a Provincia di Bari ha aderito, in qualità di partner, al progetto Grecia –Italia 2007-2013 -“LOC PRO II - Sostegno e promozione dei prodotti locali e delle piccole e medie imprese attraverso ICT (information and communications tecnology)”, designando come project leader l’Agenzia di Sviluppo della Prefettura di Achaia (NEA). Il progetto prevede la realizzazione di azioni finalizzate alla promozione delle produzioni tipiche ed all’aggiornamento di un portale degli agriturismi, con contestuale diffusione dei sistemi di ICT nelle piccole e medie imprese agricole ed in particolar modo agrituristiche, il tutto anche mediante l’allestimento di un infopoint dedicato. La Commisione della Comunità Europea, con decisione n. C (2008) 1132 del 28-03- 2008 ha approvato il Programma operativo territoriale di cooperazione territoriale europea “Grecia –Italia” 2007-2013. La Regione Puglia, Organismo Nazionale di parte Italiana, responsabile per l’attuazione del Programma in Italia, con delibera di Giunta n. 1315 del 15/08/2008 ha preso atto della predetta decisione ed ha deliberato di adottare il medesimo programma operativo “Grecia-Italia 2007-2013”. Con Dichiarazione di Cooperazione del 27.10.2009, l’Ente Provincia ha aderito in qualità di partner al progetto “LOC PRO II impegnandosi ad intraprendere, in caso di approvazione, la realizzazione delle azioni indicate nel formulario di presentazione del progetto. I soggetti partner del progetto LOC PRO II sono la Development Enterprice of Achaia Prefecture (NEA) come capofila, le Regioni delle Isole Ioniche (al posto delle precedenti Prefettura di Corfù e Prefettura di Lefkada), L’Istituto di Tecnologia di Messolonghi (TEI), l’Università di Patrasso, la Pro-

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vincia di Bari, la Provincia di Brindisi, il Comune di Bisceglie ed il Dipartimento DEPAR della Facoltà di Agraria dell’Università di Bari. Il Servizio Agricoltura della Provincia di Bari, ha già curato tutti gli aspetti di gestione tecnica ed amministrativa/contabile del progetto “Sostegno e promozione dei prodotti tipici locali (Loc.Pro)” ,ammesso a finanziamento nella precedente programmazione comunitaria 2000-2006, e avente come obiettivo lo scambio d’informazioni per la produzione, promozione e commercializzazione dei prodotti tipici locali fra le aree geograficamente interessate, al fine di valorizzare gli stessi, sviluppare l’immagine del territorio attraverso un sistema di controllo e di integrare le esperienze di due Paesi dell’Unione Europea dell’Area Mediterranea. Il Servizio continua a curare l’attuazione delle attività progettuali previste dal Loc Pro II. L’obiettivo del progetto LOC PRO II è di rafforzare le azioni di valorizzazione delle produzioni tipiche locali dei

due Paesi, già avviate con la precedente programmazione da gran parte della medesima partnership, attraverso l’implementazione dei processi di ICT, ossia di tecnologia di informazione e comunicazione. Nell’ambito delle attività progettuali c’è stata la partecipazione dell’Ente alla Borsa Internazionale del Turismo 2013; in tale occasione, attraverso l’allestimento di un apposito spazio espositivo (padiglione 1, C11–C 13), è stata valorizzata l’offerta agrituristica unitamente ai prodotti tipici della terra di Bari. L’iniziativa ha offerto agli espositori concrete possibilità di presentazione dei nuovi prodotti al mercato nazionale e internazionale; l’evento è stata un’occasione per incontrare gli operatori del settore e per rendersi visibili al grande pubblico. Un appuntamento che fa incontrare oltre 2.000 seller selezionati nell’ambito della ricettività con circa 700 top buyer internazionali provenienti da oltre 60 paesi. www.foglie.tv


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Consegnate dal Presidente Schittulli

Laureate 270 “Guide Turistiche” per la Puglia dalla Provincia di Bari

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ella Sala Consiliare della Provincia di Bari, si è svolta la cerimonia di consegna degli attestati di idoneità per “Guida Turistica”. La Provincia di Bari, a cura dell’Assessorato al Turismo ha rilasciato 270 patentini per il riconoscimento professionale di Guida e/o Accompagnatore Turistico a coloro che, avendo esercitato tali attività in Puglia negli ultimi cinque anni sono, altresì, in possesso dei requisiti previsti dall’art.3 della legge regionale n.13/2012. Gli attestati sono stati consegnati, in una sala gremita, dal Presidente della Provincia di Bari, Francesco Schittulli, dall’assessore alla Cultura e Turismo, Nuccio Altieri e dalla dirigente al Servizio Beni e Attività culturali, Biblioteca, Sport e Turismo della Provincia di Bari, Lucia Favia. “Voi siete - ha affermato Schittulli – la spina dorsale dello sviluppo del nostro territorio. Il Turismo è la nostra risorsa strategica sempre in continua crescita. Ma va aiutata da una politica che sia

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’Associazione Arcobaleno ha tra le sue mission anche quella di formare e informare gli agricoltori per renderli consapevoli dei limiti, dei rischi e delle enormi potenzialità dell’agricoltura, ed è con questa finalità che tra il 4 e l’8 di febbraio 2013 è stato organizzato un corso di formazione per il conseguimento del patentino fitosanitario. L’affluenza di corsisti (una cinquantina circa) è stata alta; si sono inoltre alternati relatori esperti (medici, dottori agrari, agronomi e notai) che hanno parlato di sicurezza sul lavoro, diritto, prevenzione dei rischi e nuove prospettive della fitofarmacologia. Giovedì 7 febbraio, il corso si è aperto con una

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attenta ad investire sulle infrastrutture e trasporti perché giungere in Puglia deve essere sempre più facile. Nel settore turistico non dobbiamo essere secondi a nessuno. Possiamo andare oltre alla classica idea del turismo spingendoci anche su quello religioso. Tutto questo – ha aggiunto - vuol dire portare ricchezza e lavoro ai nostri motori economici valorizzando l’imprenditorialità artigianale, alberghiera, commerciale, quella legata all’agricoltura, all’ enogastronomia, alla ristorazione ma soprattutto alla cultura che fa grande la nostra Terra”. Altieri, ha spiegato l’importanza del

riconoscimento professionale: “Qualificare la nostra offerta turistica comporta la necessità di qualificare le professionalità di questo settore. Solo introducendo regole e ordine si può lasciare sempre meno spazio agli avventori ed agli abusivi che rovinano l’immagine della nostra Terra. Il turismo – ha aggiunto l’assessore alla Cultura e Turismo - rappresenta il nostro futuro economico ed occupazionale. La professione di guida turistica può essere una grande e concreta opportunità per i tanti giovani alla ricerca di una occupazione”.

A Rutigliano organizzato dall’Ass. Arcobaleno

Corsi patentini fitosanitari interessante lezione di diritto, sulla prelazione nella proprietà contadina, tenuta da una gentilissima e preparata notaio, la dottoressa Annalisa Stasi, che ha risposto alle tante domande dei partecipanti con precisione e grande professionalità. Alla dottoressa Stasi, è succeduto l’agronomo, Dott.ssa Luciana Pannarale, che ha predisposto un’esercitazione ponendo ai corsisti le possibili domande d’esame, per l’ottenimento del patentino. Infine il Dott. Michele Pizzi della Sumitomo Chemical ha prospettato i miglioramenti alle colture di uva da tavola che la ricerca fitofarmacologica è riuscita ad ottenere, ricordando

ai presenti tuttavia che nessun progresso è mai possibile senza sostenibilità ambientale ed ecocompatibilità: a tal proposito il Dott. Vittorio Fillì, ha illustrato alcune delle enormi potenzialità della tecnologia unita alle applicazioni del web, come quella di una sonda, applicabile all’apparato radicale dell’uva da tavola, che permette il monitoraggio dell’irrigazione (con un conseguente risparmio idrico ed energetico) attraverso internet. Il pomeriggio è stato inoltre arricchito dalla presenza delle telecamere di Foglie tv, la web tv sempre attenta alle tematiche e alle questioni dell’agricoltura pugliese.

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