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Agricoltura • Agroalimentare • Turismo RURALE
N° 4 • 1 Marzo 2013
Per un
PUGNO AGRICOLTURA puglia: Arrivano i “super C.A.A.”
POLITICHE AGRICOLE gli elet ti “agricoli” della XVII Legislatura
AGROALIMENTARE le insalate: Il nuovo volume di Coltura & Cultura
di dollari
Malaffare e illegalità per pochi spiccioli e a rischio salute
Editoriale
1 marzo 2013 - n. 4 - Anno 8
Quindicinale di Agricoltura Agroalimentare Turismo RURALE
Iscritto all’Albo Cooperative a Mutualità Prevalente N.A182952 Editrice G.Ed.A. Giovani Editori Associati Soc. Coop. Via Alcide De Gasperi 11/13 - 70015 - Noci (BA) Direttore responsabile Vito Castellaneta Grafica e impaginazione
Hanno collaborato Donato Fanelli, Antonio Resta, Rocco Resta, Nicola Trisolini, Giuseppe Perrotta, Paola Dileo, Giuseppe Rutigliano, Giuseppe Divella, Nicoletta Mirizzi, Gianni Colaianni, Rino Pavone, Maria Fortino Pubblicità Click On Studio Via Q. Sella, 40 - 70122 - Bari Tel. 080 9755146 www.clickonstudio.it
Maxi sequestro di fitofarmaci vietati e tossici in Puglia
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di Vito Castellaneta
el mirino della Forestale 14 ditte di diverse province pugliesi, sanzioni per 250mila euro. Quattordici sono le ditte, tra rivendite di prodotti fitosanitari e operatori agricoli, che il Corpo forestale dello Stato insieme al personale appartenente all’Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari (ICQRF) di Bari, ha ispezionato negli ultimi mesi nelle province di Bari, Taranto e Barletta – Andria - Trani. Durante i controlli sono state accertate varie irregolarità per quanto riguarda la registrazione al Ministero della Sanità, per utilizzo di fitoregolatori molto nocivi e per uso di diserbanti in cui i principi attivi non sono ammessi al commercio. Sono stati, pertanto, sequestrati 1.500 chilogrammi di prodotti fitosanitari irregolari ed elevate sanzioni amministrative per un importo complessivo pari a circa 250.000 euro. Nel barese, a Bisceglie, Conversano e Turi, l’attività investigativa è stata condotta nelle campagne, dove alcuni operatori agricoli sono stati sorpresi mentre utilizzavano dei fitoregolatori particolarmente nocivi per l’uomo e per l’ambiente. Nello specifico, sono stati sequestrati ingenti quantitativi di prodotti a base di Idrogeno Cianammide, altamente tossici e per questo revocati nel 2008 tramite un decreto ministeriale. Altrettanto pericolosi e quindi revocati i prodotti antiparassitari sequestrati in una ditta del comune di Castellana Grotte (BA), dove erano detenuti in modo improprio e senza rispettare i vincoli di legge. Nel comu-
ne di Ruvo di Puglia, invece, i Forestali hanno sequestrato fertilizzanti (tra cui agrofarmaci contenenti principi attivi non più ammessi al commercio), terricci e alimenti per animali giacenti nei locali di una ditta priva delle necessarie autorizzazioni. Due episodi anche in provincia di Taranto: nel comune di Grottaglie i controlli sono stati effettuati presso diverse farmacie agricole, dove sono state sequestrate circa 70 confezioni di prodotti insetticidi e fungicidi privi di regolari autorizzazioni. Mentre nel comune di Castellaneta sotto sequestro sono finiti 900 chilogrammi di prodotti definiti “fertilizzanti” ma privi di etichetta. Ed infine in provincia di Barletta - Andria - Trani, in una ditta del comune di Bisceglie sono stati sequestrati 150 chilogrammi di prodotti fitosanitari, diserbanti, contenenti principi attivi vietati per il commercio. Il Nucleo Operativo di Controllo Tutela Regolamenti Comunitari del Corpo forestale dello Stato di Bari, in collaborazione con i Comandi Stazione Forestali competenti e con il personale dell’Ispettorato Centrale della Tutela della Qualità e Repressione Frodi è impegnato nella prosecuzione delle indagini e ha intensificato le attività di controllo sia su strada che in campagna.
Stampa Grafica 080 - Modugno (BA) Registrato al Registro Nazionale della Stampa Tribunale di Bari N. 61/06 del 15/11/2006 www.foglie.tv redazione@foglie.tv 347 9040264
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Sommario politiche agricole
AGRICOLTURA
36 parlamentari agricoli:
6 Arrivano i super caa
Puglia, snellimento amministrativo
7 coldiretti puglia:
Burocrazia, cambiamento epocale
10 carne di cavallo:
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Ritirati 200 prodotti in 24 Paesi
11 il volume le insalate:
Di Coltura & Cultura
AGROALIMENTARE
17 brixia florum:
A Brescia sbocciano i fiori in città
21 la nuova energia:
22 valore dei terreni:
Ai fini ICI e IMU, aumentano
26 bando misura 312:
Riapertura del bando
Record con il 3,6% san paolo social garden: Coltivano... Feste
34 il gal ponte lama:
Finanzia la tua idea imprenditoriale
35 gal murgia più:
Turismo e imprenditoria
18 vola fatturato alimentare:
L’export di vino supera il nazionale
19 cibus market check: Prima tappa a Mosca
24 premio biol 2013:
Oltre 270 oli in concorso
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25 olio capitale 2013:
Presenti 9 aziende di Monopoli
32 9 miliardi di posti a tavola
Il libro di Lester Brown
rubrica
38 obesità infantile:
23 aggiornamenti tecnici
42 albicocche di qualità:
29 foglie-mail
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mondo g.a.l.
25% del cibo è estero
39 assunzioni in agricoltura:
12 allarme bioterrorismo:
Distretto a difesa della green economy
I dati del Viminale gli eletti pugliesi: Al Senato ed alla Camera
La prevenzione
Il Convegno dell’Ass. LA.ME.TA.
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Nonostante i morsi della crisi speciale bit 2013: Puglia in pole position
il restyling dei voucher Più studenti in campagna
economia
46 salento e gargano alla bit:
Antiche ricette
lavoro
37 italia seconda meta europea:
On-line Ambiente in rete
44 il gusto del grano
TURISMO RURALE
Smaltimento delle scorte
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Bilancio positivo
31 opportunità in albania
Internazionalizzazione imprese
fiere
28 gate & gusto 2013
46 N°4 - 1 marzo 2013
A Foggia la Fiera specializzata
FORMAZIONE
9 confindustria lecce:
La formazione, leva di sviluppo
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gricoltura
Snellimento amministrativo per imprese agricole
Puglia, arrivano i “Super CAA”
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a Puglia è tra le primissime Regioni in Italia ad avviare il processo di snellimento amministrativo per le imprese agricole. Lo fa potenziando le attività svolte dai Centri di Assistenza Agricola (CAA), con l’obiettivo di semplificare le procedure a carico delle imprese agricole. La Giunta Regionale ha approvato la delibera con cui dà attuazione alle disposizioni già inserite nella Legge di Bilancio regionale del 2011 e individua i procedimenti amministrativi per i quali i CAA, in possesso dei requisiti previsti dalla normativa, potranno svolgere istruttoria a supporto degli enti competenti. Due, dunque, gli obiettivi del provvedimento: la semplificazione amministrativa e lo snellimento burocratico per le pratiche amministrative delle imprese agricole. Ferma restando la competenza delle singole Amministrazioni nei processi autorizzativi, si prevede la facoltà per i soggetti operanti in agricoltura di utilizzare i CAA per la presentazione delle istanze relative ad alcuni procedimenti amministrativi. “Dall’attuazione del provvedimento – spiega l’assessore alle Risorse agroalimentari della Regione Puglia, Dario Stefàno -, che rappresenta un ulteriore importante tassello delle
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di Rocco Resta
Una fase della conferenza stampa
nostre politiche concertative, deriveranno vantaggi sensibili per le imprese agricole, che avranno certezza dei tempi procedimentali ed un interlocutore unico che affianca la pubblica Amministrazione nello svolgimento delle istruttorie. Anche gli Enti pubblici saranno beneficiati, poiché alleggeriti dagli adempimenti che potranno essere svolti dai privati qualificati, avranno risorse materiali ed umane liberate per lo svolgimento dei compiti di programmazione e controllo propri degli apparati pubblici”. “La deliberazione – sottolinea l’assessore - si configura come un
trasparente esempio di attuazione del principio di sussidiarietà orizzontale, previsto dall’articolo 118 della nostra Costituzione e si pone quale naturale completamento delle previsioni generali della legge n. 241 del 1990 sul procedimento amministrativo e della recente normativa sullo Sportello Unico per le attività produttive e sulle Agenzie per le imprese”. “Un modo concreto – conclude l’assessore – per rispondere alle richieste del mondo agricolo di semplificare, sburocratizzare i procedimenti amministrativi, conseguendo anche l’obiettivo di concentrare le attività dell’amministrazione regionale alle funzioni della programmazione, dell’indirizzo e del controllo”. Unanime l’apprezzamento di tutte le Organizzazioni Professionali che si esprimono in maniera congiunta: “Ci troviamo di fronte ad un cambiamento epocale. Non si poteva fare norma migliore per dare continuità al lavoro svolto in questi anni. Esprimiamo gratitudine all’assessore e alla Direzione dell’Assessorato per aver avuto la lungimiranza e il coraggio di investire sulla semplificazione. Ora tocca a noi, ai Centri di Assistenza Agricola, alle organizzazioni di categoria, il compito di strutturarsi al meglio per adempiere efficacemente alle funzioni assegnate, gestendo con trasparenza le procedure e i percorsi autorizzativi”. Guarda il video www.foglie.tv
Grande soddisfazione della Coldiretti Puglia
Burocrazia, cambiamento epocale
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tiamo assistendo ad un cambiamento epocale nella gestione della burocrazia. La delibera approvata dalla Giunta regionale pugliese, presentata dall’Area Politiche per lo Sviluppo Rurale, è un successo per l’intero tessuto economico della regione, che attraverso la semplificazione amministrativa a carico delle imprese agroalimentari, diverrà fattore di sviluppo e maggiore competitività. Il provvedimento, fortemente voluto e incalzato dalla Coldiretti, sarà accolto dai nostri imprenditori come una evoluzione dei rapporti con la pubblica amministrazione”. Soddisfatto il Presidente della Coldiretti Puglia, Gianni Cantele, per il compimento positivo di un percorso che vede la Regione Puglia prima in Italia ad adottare un provvedimento così evoluto, in applicazione dell’art. 18 della Legge regionale n. 38 del 30 dicembre 2011, su cui la Coldiretti a livello nazionale sta sensibilizzando tutte le istituzioni, al fine di addivenire ad una semplificazione ammini-
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Il Presidente di Coldiretti Puglia Gianni Cantele
strativa utile alla vita stessa delle imprese agroalimentari. “Certamente si tratta della migliore delibera di applicazione di norme – aggiunge il Direttore della Coldiretti Puglia, Antonio De Concilio – che affidano la gestione delle pratiche amministrative ai Centri di Assistenza Agricola, con uno snellimento delle
procedure che si tradurrà in evidente beneficio economico per le imprese e per il territorio pugliese. Si tratta di una forma evoluta di sussidiarietà orizzontale, un modello che speriamo possa essere replicato da altre amministrazioni e possa ampliare in misura esponenziale il raggio di azione”.
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L Lavoro: con il restyling dei voucher più studenti in campagna avoro
Buoni Lavoro
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rriva un nuovo restyling dei voucher per renderli più appetibili in agricoltura dove migliaia di studenti e pensionati potranno così trovare più facilmente un’occasione di lavoro per integrare il proprio reddito. Lo rende noto la Coldiretti in riferimento alla circolare del ministero del Lavoro che ha rivisto alcuni aspetti importanti dei buoni con cui vengono remunerate le prestazioni lavorative accessorie di studenti e pensionati. Le nuove indicazioni - sottolinea la Coldiretti - rileggono i contenuti della circolare n. 4/2013 relativa alla riforma Fornero alla luce della necessità di un governo del sistema compatibile con la specifica realtà agricola e soprattutto per scongiurare il rischio che tutto il lavoro di emersione fino ad oggi svolto potesse venire irrimediabilmente perduto. In particolare - precisa la Coldiretti - non trova al momento applicazione la limitazione temporale di utilizzo entro 30 giorni dall’acquisto del voucher mentre l’autocertificazione resa dal prestatore d’opera, viene a costituire elemento sufficiente a evitare in capo al datore di lavoro conseguenze sanzionatorie in caso di false attestazioni. Infine il valore del voucher fissato a dieci euro non corrisponde più ad un’ora di lavoro, come nel passato. L’istituto del lavoro occasionale accessorio è nato nel 2008 esclusivamente per il settore agricolo e solo successivamente è stato esteso ad altri settori. Una storia di successo tanto che da allora sono stati venduti 4,9 milioni di voucher da 10 euro per 110mila lavoratori. Il sistema dei voucher ha consentito nel tempo di coniugare gli interessi sia dell’impresa agricola - per il suo basso livello di burocrazia - che dei pensionati, studenti e disoccupati - per le opportunità d’integrazione al reddito che è in grado di assicurare - in un quadro di
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legittimità e tutela anche assicurativa senza per questo, soprattutto nelle regioni dove è più utilizzato, generare alterazioni del sistema del mercato del lavoro o interferenze con i contingenti della manodopera dipendente. Uno strumento quindi, come voluto dal Legislatore originario, di contrasto al lavoro sommerso per segmenti marginali di occupazione, idoneo nel
contempo ad assicurare, soprattutto in un periodo di congiuntura economica, una giusta integrazione al reddito per fasce deboli del mercato del lavoro, ma certamente - conclude la Coldiretti - anche in grado di avvicinare al mondo dell’agricoltura molti giovani/studenti e preservare il patrimonio di esperienza e professionalità di molti anziani/pensionati.
Iscrizioni istituti agricoli: + 20%
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oom di iscrizioni agli istituti agrari delle Marche, con un aumento del 20% rispetto allo scorso anno. L’analisi è stata fatta dalla Coldiretti Marche, sulla base di una indagine effettuata presso le scuole superiori professionali del settore. Il numero dei ragazzi che si dedicheranno a materie come trasformazione dei prodotti, enologia e gestione dell’ambiente si attesta intorno ai 630, oltre cento in più del 2012. Un segnale di rinnovato interesse per il settore agricolo, considerato uno sbocco lavorativo soprattutto in un territorio duramente provato dalla crisi dell’in-
dustria. Merito anche del fatto che, accanto alla attività tradizionali nel settore agricolo, sono nate nuove occasioni professionali che vanno dall’agrigelataio al sommelier della frutta, dall’affinatore di formaggi al birraio a chilometri zero, dallo stagionatore di miele al lavoro nei mercati e nelle botteghe degli agricoltori di Campagna Amica. Anche alla Facoltà di Agraria dell’Università Politecnica delle Marche si registra un moderato aumento di iscritti. Non a caso sta crescendo la percentuale di imprenditori agricoli laureati, che rappresentano oggi il 6% del totale. www.foglie.tv
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ormazione
Organizzato da Confindustria Lecce
La Formazione come leva per lo sviluppo
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a formazione professionale ha un’importanza strategica per lo sviluppo economico e sociale dei territori, poiché consente da una parte, di rispondere ai crescenti fabbisogni formativi del mondo produttivo e dall’altra, di consentire ai lavoratori di aggiornare ed accrescere la propria professionalità nonché a chi è in cerca di occupazione di acquisire competenze da spendere nel mondo del lavoro. Anche in considerazione della perdurante fase di crisi economica, la formazione professionale rappresenta una carta vincente per conquistare maggiore competitività e garantire crescita aziendale e territoriale. Su tali basi nasce il workshop “La formazione come leva per lo sviluppo” promosso da Confindustria Lecce, in collaborazione con Fondimpresa, (il Fondo paritetico Interprofessionale
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tra Confindustria, Cgil, Cisl e Uil) che si è tenuto presso la sede dell’associazione leccese mercoledì 27 febbraio alle ore 10,30, con la partecipazione di Paola Vitto, direttore generale di Fondimpresa. “Obiettivo dell’incontro – ha affermato il Presidente di Confindustria Lecce, Piernicola Leone de Castris – è quello di illustrare alle imprese le grandi opportunità legate alla formazione professionale, considerata una delle più importanti leve per favorire l’innovazione e lo sviluppo, evidenziando, in particolare, i vantaggi dell’adesione a Fondimpresa. Nel corso del workshop, il direttore Vitto ed i suoi collaboratori si soffermeranno sul funzionamento del Fondo, su come accedere ai nuovi bandi e sullo strumento dei conti formazione”. Il programma dei lavori ha previsto: SALUTI Piernicola Leone De Castris
Presidente Confindustria Lecce Sebastiano Schito e Nicola Russo OBR Puglia Ernesto Toma Assessore al Lavoro e alla Formazione della Provincia di Lecce. Un esempio di best practice nella formazione con Fondimpresa: il caso “IACOBUCCI MK SRL” INTERVENTI La formazione chiave di volta per lo sviluppo delle imprese Paola Vitto Direttore Generale Fondimpresa Avvisi di Sistema: novità e prossime scadenze Amarildo Arzuffi Area Formazione Fondimpresa Sviluppo sul territorio di Fondimpresa e Conti Formazione Gualtiero Bernacca Area Sviluppo Articolazioni Territoriali
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A Carne di cavallo: ritirati 200 prodotti in 24 paesi gricoltura
1 miliardo i danni
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ono circa 200 i diversi tipi di confezioni alimentari ritirate dal commercio in almeno 24 Paesi situati soprattutto in Europa, ma anche in Asia e America, con danni che hanno superato il miliardo di euro tra confezioni sequestrate e distrutte, cali nei consumi provocati dalla psicosi, costi dei maggiori controlli da parte delle Istituzioni e delle aziende del settore e perdita di valore delle aziende interessate. E’ quanto emerge da un’analisi della Coldiretti sulla base del monitoraggio effettuato dal portale eFoodAlert.net dal quale si evidenzia che a essere coinvolte sono le principali multinazionali della distribuzione commerciale e dell’industria alimentare, dalla Findus alla Nestlè, da Carrefour ad Auchan fino alla Lidl, ma anche i punti vendita di Ikea in diverse parti del mondo. La contaminazione della carne di cavallo è stata scoperta praticamente in tutte le diverse tipologie di prodotti trasformati a base di carne di manzo dalle lasagne ai tortellini, dai ravioli ai cannelloni, dagli hamburger alle polpette, dal kebab alla moussaka fino al gulasch. Una dimostrazione dell’evidente, grave ritardo della legislazione comunitaria nel garantire la trasparenza degli scambi commerciali, con ad esempio l’estensione a tutti i prodotti dell’obbligo di indicare la provenienza in etichetta, che ha favorito il moltiplicarsi degli allarmi a tavola provenienti dalle diverse parti del mondo. Si tratta, infatti, solo dell’ultimo scandalo alimentare che ha segnato l’inizio del secolo: dalla mucca pazza all’aviaria dal latte cinese alla melamina a quello tedesco alla diossina, dalla mozzarella blu al batterio killer nei germogli di soia fino alla carne di cavallo nei ravioli. L’emergenza mucca pazza del 2001 è quella che ha più segnato la filiera ali-
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di Riccardo Resta
mentare e, tra maggiori oneri dovuti a controlli, prodotti distrutti e calo dei consumi ha causato una perdita solo in Italia di 2 miliardi, seguita dal 2003 dall’allarme aviaria che è costata 500 milioni. Nel 2008 è stata invece la volta della carne alla diossina, a seguito della contaminazione nei mangimi, e del latte alla melamina in Cina. Due anni più tardi (2010) è arrivata la mozzarella blu a spaventare i consumatori, mentre nell’estate del 2011 è comparso il batterio killer E.coli che fece salire ingiustamente i cetrioli sul banco degli imputati. Va ricordato anche nel 1986 lo scandalo del vino al metanolo dal qual partì un processo di qualificazione che ha consentito al Made in Italy di conquistare primati nel mondo. Lo scandalo della carne di cavallo ha messo in evidenza l’esistenza di un giro vorticoso di partite di carne che si spostano da un capo all’altro dell’Europa attraverso intermediazioni poco trasparenti. Un meccanismo che rende difficile risalire all’origine delle contaminazioni
sia per le multinazionali che per le piccole aziende, che dovrebbero invece valutare concretamente l’opportunità di risparmiare sui trasporti per acquistare prodotti locali che offrono maggiori garanzie di qualità e sicurezza alimentare. Sono aumentati del 37 per cento gli italiani che verificano la provenienza degli alimenti da mettere nel carrello di fronte alle rincorrersi delle emergenze alimentari, secondo un’indagine Coldiretti/Swg dalla quale si evidenzia che il 47 per cento degli italiani preferisce acquistare prodotti alimentari locali che offrono una maggiore garanzia nei confronti delle frodi favorite dai lunghi trasporti e dalle troppe intermediazioni nel commercio dei prodotti alimentari come dimostra lo scandalo della carne di cavallo. Secondo l’indagine Coldiretti/ Swg ben il 65 per cento degli italiani si sente garantito da un marchio degli agricoltori italiani, il 16 per cento da quello della distribuzione commerciale e appena il 9 per cento da uno industriale. www.foglie.tv
Innovazione e sostenibilità per l’agricoltura italiana
“Le insalate”
il nuovo volume di Coltura&Cultura
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n occasione della fiera AgroSud, è stato presentato oggi il volume “le insalate”, il 14° della collana Coltura&Cultura, promossa da Bayer CropScience per far conoscere e valorizzare le grandi colture italiane. Per la prima volta, sessantasette fra i maggiori esperti delle insalate nel nostro Paese hanno fotografato ogni aspetto di questa coltura, dalla botanica alla coltivazione, dal valore nutrizionale all’utilizzazione e ai mercati, senza dimenticarne la storia, i paesaggi, le presenze nell’arte, le ricette, la percezione dei consumatori. “E’ qualcosa di più di una coincidenza il fatto che la presentazione del volume avvenga nell’anno in cui Bayer compie 150 anni” ha sottolineato Karina von Detten, amministratore delegato di Bayer CropScience in Italia. “Siamo infatti riusciti a restare leader per tanto tempo perché abbiamo sempre voluto crescere insieme ai nostri clienti, ascoltandone i bisogni e fornendo loro le soluzioni più innovative. Questo è avvenuto anche nelle insalate, e il volume vuole celebrare e far conoscere a tutti la realtà di una delle storie di maggior successo dell’agricoltura italiana negli ultimi anni, oltre che di una colonna portante della dieta mediterranea”. Le insalate, un alimento da sempre considerato “povero”, in pochi anni hanno infatti saputo trasformarsi da “Cenerentola” a “principessa” della nostra agricoltura conquistando proprio i consumatori più evoluti. Il merito è dell’introduzione della quarta gamma, che ha aggiunto a un prodotto dalle preziose caratteristiche nutrizionali un servizio di praticità, risparmio di tempo in cucina e un più lungo tempo di conservazione, con un fatturato annuo in Italia salito a circa 900 milioni di euro. Nell’intero comparto delle insalate, la produzione italiana è la prima in Europa e la terza a livello
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• Italia: primo produttore in Europa e terzo nel mondo • Magis IV gamma, un progetto per fare sistema anche nella filiera delle insalate
globale, e gli italiani si sono confermati i più grandi consumatori di insalate al mondo. “Il volume racconta i segreti del successo delle insalate” spiega la professoressa Maria Lodovica Gullino, di Agroinnova, Università di Torino, coordinatrice scientifica del volume. “Per portare sulla nostra tavola insalate tagliate, lavate e imbustate sono state necessarie innovazioni avanzatissime nella selezione delle varietà, nella coltivazione, nella difesa, nelle tecniche post raccolta e per la conservazione che hanno coinvolto ricercatori e produttori. Il risultato di questa collaborazione è una produzione molto sofisticata e di grandissima qualità, oltre che fra le più sicure e sostenibili della nostra agricoltura”. Bayer CropScience, azienda leader nell’innovazione degli agrofarmaci, nella quale investe ogni anno il 10% del suo fatturato, da anni sostiene questo approccio. Dopo aver soste-
nuto e partecipato a due innovativi progetti di sostenibilità, Magis vino e Magis uva da tavola, Bayer CropScience in Italia vuole oggi promuovere una collaborazione ancora più stretta fra mondo della ricerca e produttori anche nella filiera delle insalate con il progetto Magis IV gamma, per farla crescere ancora non solo economicamente ma anche in termini di preparazione tecnica, di cultura della sicurezza, di tracciabilità delle produzioni. “L’innovazione vera, che paga, è quella nei fatti” conclude Paola Sidoti, Business & Marketing Communications Manager di Bayer CropScience in Italia. “Noi crediamo fortemente in questo e lavoriamo ogni giorno per offrire ai nostri clienti il meglio: non solo prodotti validi per la difesa delle insalate, ma anche servizi, progetti e comunicazione. Perché è solo attraverso l’impegno, la partecipazione di tutti e la diffusione della conoscenza che si può realmente innovare”.
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A 007: allarme bioterrorismo con 25% cibo da estero groalimentare
L’ ultimo pezzo di Made in Italy ceduto all’estero è il riso Scotti
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’Italia è un Paese particolarmente sensibile al bioterrorismo con circa il 25 per cento dei prodotti alimentari consumati che proviene dall’estero anche perché sono passati in mani straniere molti dei marchi storici del Made in Italy a tavola. E’ quanto emerge da un’analisi della Coldiretti sull’azione aggressiva, favorita dalla crisi, di gruppi esteri che puntano ad acquisire patrimoni industriali, tecnologici e scientifici nazionali, nonché marchi storici del “Made in Italy”, secondo quanto scrivono i servizi segreti nella Relazione annuale al Parlamento. Il sistema agroalimentare è particolarmente sensibile alle attività terroristiche tanto che negli Stati Uniti è stato varato un apposito Bioterrorism Act con l’obiettivo di permettere alle autorità di prevenire, identificare velocemente ed eliminare le fonti di pericolo. La Food and Drug Administration (Fda) deve essere avvisata preventivamente e fornisce un permesso elettronico per l’arrivo di prodotti importati e può bloccare le partite o gli alimenti sospetti mentre è fatto obbligo di registrazione a tutti gli stabilimenti che operano nell’ambito della produzione, trasformazione, imballaggio di prodotti inclusi, mangimi, integratori, bevande e alimenti per lattanti. Il settore alimentare viene identificato negli Usa come “infrastruttura critica” che ricomprende i “sistemi o beni - sia fisici che informatici - così vitali per la nazione che la loro inefficienza o distruzione avrebbe un impatto debilitante sulla sicurezza nazionale, economica nazionale e/o sulla sicurezza della salute pubblica”. Questo significa che le eventuali operazioni di acquisizione da parte di gruppi stranieri è sottoposto a pro-
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di Nicola Trisolini
Il Presidente di Coldiretti Sergio Marini, mostra i prodotti del finto Made in Italy
cedure più complesse, a differenza di quanto avviene in Italia, dove a essere presi di mira sono soprattutto i prodotti simbolo dell’Italia e della dieta mediterranea, dall’olio al vino fino alle conserve di pomodoro. L’ultimo “pezzo da novanta” del Made in Italy a tavola ad essere ceduto in parte agli stranieri è stato il riso Scotti con il 25 per cento della proprietà dalla famiglia pavese al colosso industriale Ebro Foods, spagnolo, detentore di sessanta etichette in venticinque diversi Paesi. Lo scorso anno - ricorda la Coldiretti - la Ar Pelati è stata acquisita dalla società Princes controllata
dalla Giapponese Mitsubishi mentre nello stesso periodo la Gancia, casa storica per la produzione di spumante, è stata acquistata dall’oligarca Rustam Tariko, proprietario della banca e della vodka Russki Standard. La francese Lactalis è stata, invece protagonista dell’operazione che ha portato la Parmalat a finire sotto controllo transalpino. Ma andando indietro negli anni non mancano altri casi importanti, dalla Bertolli, acquisita nel 2008 dal gruppo spagnolo SOS, alla Galbani, anche questa entrata in orbita Lactalis, nel 2006. Lo stesso anno gli spagnoli hanno messo le mani pure sulla www.foglie.tv
Carapelli, dopo aver incamerato anche la Sasso appena dodici mesi prima. Nel 2005 la francese Andros aveva acquisito le Fattorie Scaldasole, che in realtà parlavano straniero già dal 1985, con la vendita alla Heinz. Nel 2003 hanno cambiato bandiera anche la birra Peroni, passata all’azienda sudafricana SABMiller, e l’Invernizzi, di proprietà da vent’anni della Kraft e ora finita alla Lactalis. Negli anni Novanta erano state la Locatelli e la San Pellegrino ad entrare nel gruppo Nestlè, anche se poi la prima era stata “girata” alla solita Lactalis (1998). La stessa Nestlè possedeva già dal 1995 il marchio Antica gelateria del corso e addirittura dal 1988 la Buitoni e la Perugina. Il Made in Italy alimentare è diventato un’appetibile terra di conquista per gli stranieri con la tutela dei marchi nazionali che è una priorità per il Paese, per motivi economici, occupazionali, sanitari ed anche di sicurezza nazionale come confermano la relazione
dei nostri 007 e le misure di protezione adottate da Paesi come gli Stati Uniti. Si è iniziato con l’importare materie prime dall’estero per produrre prodotti tricolori. Poi si è passati ad acquisire direttamente marchi storici e il prossimo passo rischia di essere la chiusura degli stabilimenti italiani per trasferirli all’estero. Un proces-
so – conclude la Coldiretti - favorito dalla crisi di fronte al quale occorre accelerare nella costruzione di una filiera agricola tutta italiana che veda direttamente protagonisti gli agricoltori per garantire quel legame con il territorio che ha consentito ai grandi marchi di raggiungere traguardi prestigiosi.
Marchi del Made in Italy che non c’è più
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REBEL® TOP (cyflufenamid 5.1%):
l’antioidico di ultima generazione, novita’ di Sipcam Italia per la difesa della vite. L’oidio della vite (mal bianco), nelle aree di coltivazione meridionali, può essere definito il patogeno chiave della coltura. Su vite, le infezioni di oidio possono interessare tutti gli organi della pianta, causando gravi danni alle produzioni in termini quantitativi e qualitativi. Con riferimento alla vite da tavola, la presenza, anche in forma lieve, di sintomi della malattia sul grappolo, deprezza fortemente la produzione. La corretta difesa della vite dall’oidio deve basarsi su interventi preventivi, sull’impiego, durante la stagione, di fungicidi antioidici caratterizzati da differente meccanismo d’azione, sul corretto posizionamento degli stessi in funzione dello stadio fenologico della coltura. Sipcam Italia, a partire dal 22 giugno 2012, ha arricchito e completato la propria gamma dei fungicidi antioidici con Rebel® Top, nuovo formulato antioidico a base di una innovativa sostanza attiva, il Cyflufenamid (s.a. originale Nippon Soda Co., Ltd), appartenente alla nuova famiglia chimica delle amidossime e dotato di elevata attività nel controllo dell’oidio di numerose colture. Rebel® Top, registrato su vite e melo, contiene 51.3 g/l di Cyflufenamid (5.1%). Cyflufenamid ha un meccanismo d’azione innovativo e differente da quello degli antioidici oggi disponibili (triazoli, strobilurine, SDHI, chinoline,
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benzofenoni); agisce su diversi stadi di sviluppo del fungo patogeno: austori, micelio e spore; è caratterizzato da favorevole profilo tossicologico, ecotossicologico ed ambientale; ha spiccata capacità di fissarsi alle cere cuticolari, importante attività translaminare ed è in grado di ridistribuirsi in fase di vapore. Rebel® Top è compatibile con i più innovativi programmi di difesa, rispetta i predatori naturali presenti nei vigneti, è innocuo sui fitoseidi; impiegato su vite da vino, non ha influenza sulla vinificazione, né sulle caratteristiche organolettiche dei vini. La moderna formulazione di Rebel® Top (emulsione acquosa) lo rende uno strumento di facile impiego, selettivo sulle colture e senza particolari attenzioni in fase di miscela con altri prodotti fitosanitari. Nell’ambito di strategie di difesa antioidiche, Rebel® Top può essere impiegato in maniera preventiva a partire dalla fioritura, in successione ad antioidici con spiccata attività sistemica, fino alla fase di pre-chiusura grappolo, sfruttandone così l’elevata capacità di proteggere i grappolini in sviluppo e le diverse parti erbacee. Studi specifici ne hanno evidenziato ottime capacità di controllo dell’oidio anche in presenza iniziale della malattia (attività curativa). Grazie a queste caratteristiche, Rebel® Top è
il partner ideale per i formulati a base di Quinoxifen (Macho®) in grado di controllare l’oidio preventivamente. Su vite, Rebel® Top si impiega ad intervalli di 10-14 giorni, alla dose di 500ml/ha, rispettando l’intervallo di sicurezza di 21 giorni. In etichetta è previsto un numero massimo di interventi pari a due.
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Secondo appuntamento con i colori e i profumi
Con “brixia florum” sbocciano i fiori in città
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rixia Florum è ormai il simbolo della Primavera bresciana e del risveglio della natura. Giunto alla sua quinta edizione è la mostra mercato dei cittadini bresciani dedicata a piante e fiori ed è organizzata da: Associazione Florovivaisti Bresciani, Comune di Brescia, Assessorato alle attività produttive, Commercio e Marketing territoriale e si terrà Domenica 14 Aprile in Corso Zanardelli. La manifestazione vedrà la partecipazione dei principali produttori della nostra provincia che proporranno al pubblico una selezione di piante e fiori dalle più classiche ad alcuni esemplari nuovi e rari per un colorato benvenuto alla Primavera. Tra le varietà proposte: orchidee, esemplari di piante grasse e cactacee, nuove gerani, bulbi, piante stagionali e nuove varietà come alcuni esemplari di Bellanconia (Begonia) ricadente, Calibrachoa, Petunia e Surfinia a fiore nero, Lobularia snow princess ed Euphorbia diamond frost.
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Con l’obiettivo di trasmettere una corretta cultura del verde e quindi di fornire corrette informazioni su mantenimento e cura delle piante o del proprio giardino, l’Associazione Florovivaisti Bresciani ha in programma, nel corso della giornata, una serie d’incontri gratuiti con alcuni specialisti del verde della nostra provincia. Appuntamento quindi Domenica 14 Aprile in C.so Zanardelli dalle ore
10,00 alle 19,00. Per maggiori informazioni potete visitare il sito web: www.florovivaistibs.it oppure telefonare ai numeri 030 3534008 / 335 7708829. E’ presente anche una pagina Facebook www.facebook.com/eventiverdibresciani, dove potrete essere sempre aggiornati riguardo le news e gli eventi dedicati al verde.
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Per vino il fatturato realizzato all’estero supera nel 2012 quello a livello nazionale
INDUSTRIA:vola fatturato alimentare all’estero (+5,4%)
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n controtendenza rispetto all’andamento sul mercato nazionale vola il fatturato agroalimentare all’estero, dove fa segnare un aumento del 5,4 per cento per un valore record di 31,8 miliardi nel 2012. E’ quanto emerge da un’analisi della Coldiretti in occasione della diffusione dei dati Istat sul fatturato sulle ordinazioni dell’industria. Il fatturato realizzato all’estero ha addirittura sorpassato nel 2012 quello realizzato a livello nazionale per il vino che si classifica come il prodotto alimentare Made in Italy più esportato con 4,5 miliardi (+7 per cento). A seguire l’ortofrutta fresca (3,9 miliardi di euro), che resta sostanzialmente stabile così come l’olio (1,2 miliardi). Aumenta, invece, la pasta che rappresenta una voce importante del Made in Italy sulle tavole straniere con 2,1 miliardi (+7 per cento). Analizzando le performance dei prodotti nei singoli Stati si scoprono aspetti sorprendenti soprattutto sul mercato cinese, dove si registra un vero e proprio boom dei prodotti della dieta mediterranea, con l’aumento del 28 per cento delle
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vendite di olio, addirittura dell’84 per cento di quelle della pasta e del 21 per cento del vino. Ma anche i formaggi si affermano tra i consumatori cinesi, con gli acquisti di Grana Padano e Parmigiano Reggiano che triplicano, mentre quelli di prosciutto sono addirittura quintuplicati. Sale addirittura a +64 per cento la crescita dello spumante tricolore – rileva la Coldiretti - in casa dello Champagne, la Francia.
E i cugini transalpini - conclude la Coldiretti - sembrano sempre più propensi anche a “tradire” Camembert e Roquefort per i formaggi italiani, che aumentano del 4 per cento. Prosegue anche il buon momento della birra Made in Italy che avanza in Germania, patria dell’Oktoberfest, (+11 per cento) e tra i “vichinghi” dei paesi scandinavi, con una crescita del 19 per cento. www.foglie.tv
Prima tappa a Mosca del cibus market check
I buyers delle 5 catene distributive chiave della Russia hanno accompagnato un gruppo di espositori di Cibus nella visita ai loro punti vendita
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n gruppo d’imprese alimentari italiane ha visitato a Mosca, il 15 e il 16 febbraio, i punti di vendita delle principali catene distributive della Russia: Azbuke Vkusa, Globus Gourmet, Metro, Settimo Continente e X5 Retail Group. L’obiettivo della prima tappa del “Cibus Market Check”era quello di analizzare presenza e posizionamento dei prodotti italiani sugli scaffali insieme a buyer e category manager delle catene visitate per comprendere direttamente le loro strategie di acquisto e le opportunità di business offerte alle imprese italiane dalle abitudini di consumo locali, analizzando le logiche merceologiche di ogni retailer, modalità e processi di sdoganamento, e altro ancora. “Cibus Market Check” è la prima edizione di un programma in 5 tappe di un tour organizzato da Fiere di Parma e Federalimentare/Confindustria, con la collaborazione della Regione Emilia Romagna. Della delegazione facevano parte manager d’industrie alimentari italiane quali Riso Gallo, La Molisana, Coppini Arte Olearia, Noberasco, Salumificio Cavaliere Umberto Boschi, Fratelli Tanzi Industria Salumi, Acetificio De Nigris, Vicenzi Biscotti, oltre ai rappresentanti del Consorzio Italia del Gusto, Federalimentare e Fiere di Parma. Le aziende italiane hanno giudicata utile e profittevole l’esperienza moscovita del Cibus Market Check che, come da programma, si ripeterà a Bangkok in maggio, a San Paolo in Brasile a Giugno, a New York in luglio, e a Shangai in novembre. “Abbiamo toccato con mano i meccanismi delle diverse realtà commerciali russe visitate - ha dichiarato Ilaria Dellaturca, export manager di Coppini
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Un momento della visita in Russia
Arte Olearia - e l’iniziativa va senz’altro ripetuta perché aiuta a creare una forte sinergia con il buyer ospitante e a far crescere l’interesse per i prodotti agroalimentari italiani”. Apprezzamento anche da parte di Christian Saldi, export manager di Vicenzi Biscotti: “Un’iniziativa molto professionale e proficua, che finalmente va nella direzione giusta cioè quella di creare un ponte tra aziende e retail sui mercati esteri e di far nascere un networking tra le eccellenze del food italiano”. “I contatti sviluppati sono di primissimo livello – ha riferito Giuseppe Sacco export manager de La Molisana – e il modulo creato da Cibus consente di creare, senza formalismi, un network relazionale tra imprese italiane funzionale ad un’internazionalizzazione sempre più spinta del nostro sistema
economico”. La soddisfazione dei manager italiani è stata ben sintetizzata da Silvia Boschi export manager del Salumificio Cavaliere Umberto Boschi che al termine della due giorni moscovita ha commentato: “Pochi discorsi generalisti o teorici e molta pratica”. Il programma di “Cibus Market Check”, assieme ai seminari focus sui mercati esteri, alla partecipazione espositiva nelle fiere internazionali di successo ed altre iniziative, qualificano sempre meglio la mission della fiera dell’alimentare “Cibus” che è quella di favorire gli scambi commerciali dell’industria alimentare italiana e di avere rapporti costanti con tutti gli stakeholders della business community internazionale a partire dai retailer, attori fondamentali per aumentare l’export delle imprese italiane.
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Il Distretto “La Nuova Energia” a difesa del lavoro e della green economy
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l Distretto Produttivo Regionale delle Energie Rinnovabili e dell’Efficientamento Energetico “La Nuova Energia”, rappresenta le Aziende produttive Pugliesi del settore con oltre 10.000 addetti diretti e indiretti occupati regolarmente. Il dato è in controtendenza rispetto a quanto è emerso sugli organi di stampa circa l’impiego di 564 lavoratori irregolari nel settore del fotovoltaico. Obiettivo prioritario delle 11 proposte dell’Agenda Verde (www.lanuovaenergia.it) è proprio la difesa del “sano” lavoro di persone occupate quotidianamente nello sviluppo della green economy, condannando ogni forma di abusivismo delle regole e della salvaguardia dei diritti dei lavoratori. “Non bisogna confondere le Aziende Sane da quelle furbe” - sottolinea Giuseppe Bratta, presidente del Distretto Produttivo Pugliese delle Energie Rinnovabili - “occorre tutelare tutte le aziende pugliesi che operano in que-
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sto settore e che sono dei modelli di eccellenza sia sul territorio che all’estero istituendo un Albo Regionale
con operatori qualificati del settore, per garantire la trasparenza e la legalità delle aziende di appartenenza”.
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Il mercato immobiliare è in crisi ma…
I valori di mercato dei terreni edificabili ai fini ICI e IMU aumentano Caso emblema a Monopoli
di Paola Dileo
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dato acquisito, quando i comuni devono reperire maggiori entrate fiscali non c’è crisi che tenga. Che il mercato immobiliare soffra per la crisi contingente acuita dalla stangata IMU , è ormai noto a tutti. Meno chiaro è come il valore di mercato delle aree edificabili in territorio di Monopoli, specie negli ultimi anni, non abbia subito cali significativi. Lo spunto di riflessione ci viene offerto dai 1700 avvisi di accertamento ICI che il Comune di Monopoli ha provveduto a notificare ai cittadini tra dicembre 2012 e gennaio 2013. Con una delibera di giunta la n. 193 del 20/11/2012, l’ente ha dato seguito alla determinazione dei valori venali in commercio delle aree edificabili dal 2007 al 2012, quali valori di riferimento per le imposizioni fiscali. Una società esterna che ha lavorato in sinergia con gli Uffici Tributi e Urbanistica comunali, ha elaborato il prospetto di valori. Valori che sono stati determinati incrociando dati del Catasto Terreni, della Conservatoria dei Registri Immobiliari – al fine di reperire informazioni sul prezzo/ valore di trasferimento dei terreni – e dell’OMI (Osservatorio del Mercato Immobiliare). Sebbene non ci sia un osservatorio di riferimento specifico per le aree edificabili con conseguenti difficoltà operative nel tracciare una statistica sull’andamento di tale mercato. Comunque con l’approvazione del PUG (Piano Urbanistico Generale) in via definitiva nell’ottobre 2010, il Comune di Monopoli ha confermato la destinazione residenziale di alcune aree e ne ha previste delle nuove. Anche se nell’ambito extraurbano, nelle ex aree residenziali 6 e 7, c’è stata una scarsa coerenza con quelle che erano le previsioni edificatorie e di servizi del vecchio PRG Piccinato. Infatti la proprietà fondiaria del territorio di Monopoli risulta ancora oggi parcellizzata e in molti casi le su-
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perfici non sono autonomamente edificabili. Non solo, sono diversi i terreni di agricoltori in pensione che in quanto tali non possono usufruire di agevolazioni sulla base imponibile. Inoltre, le aree edificabili delle contrade più a monte conservano un’appetibilità commerciale inferiore rispetto a quella costiera, un dato che dovrebbe avere una sua rilevanza ai fini dell’elaborazione del valore. “Gli accertamenti notificati, nella maggioranza dei casi, sono avvenuti su valori distanti da quelli di mercato – dichiara Mimmo Ruggero per Coldiretti(Monopoli) - . Anche perché inesistenti sono gli atti di compravendita nell’ultimo periodo, si fermano al 2009”. Nella delicata controversia non è mancata la replica del sindaco, Emilio Romani:”La determinazione del valore venale in commercio delle aree edificabili è l’oggetto di una delibera del 2005, che l’attuale amministrazione ha ripreso anche per non incorrere in reati di magistratura contabile. Con l’approvazione del PUG nel 2010 molte aree hanno subito una trasformazione urbanistica, con un incremento di diritti edificatori rispetto al passato, soggetti a tassazione”. Quanto al metodo utilizzato per la stima dei valori, a quanto pare poco rispondenti a quelli attuali, il sindaco propone:”Laddove non ci sono atti di compravendita da confrontare con i dati dell’Agenzia del Territorio, ovviamente da dimostrare, è possibile rive-
dere i valori attraverso il cosiddetto accertamento con adesione. Ci sono i tempi – 90 giorni – e gli strumenti per poter focalizzare l’attenzione su alcuni casi specifici e trovare un accordo”. Se le parole del sindaco lasciano intravedere margini di dialogo, un gruppo di cittadini ha scelto la via del ricorso presso le sedi opportune. In particolare 14 proprietari di aree edificabili in c.da Lamandia ha dato incarico all’avv. Giuseppe Sardano di procedere in tal senso. “Un unico ricorso collettivo è stato avanzato al TAR per inficiare la delibera in questione, ravvisando elementi d’incostituzionalità, d’ illegittimità per aspetti di carattere generale dell’imposta e nell’applicazione pratica della normativa di riferimento, in relazione all’ubicazione e al valore venale dei beni stessi”. Tecnicamente, ci spiega Sardano, con una perizia si vuole dimostrare che i coefficienti applicati sono errati e riferibili al valore finito dell’edificio da realizzare e non al valore venale in commercio dell’area fabbricabile. Non solo, il valore di questi immobili è stato rilevato da un solo atto di vendita intervenuto precedentemente nella zona e ad un prezzo relativamente alto. Contestualmente è stato presentato anche ricorso in Commissione Tributaria e avviata Richiesta di riesame in autotutela al Comune di Monopoli per l’annullamento totale e la rideterminazione dell’imposta. www.foglie.tv
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ggiornamenti Tecnici
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Smaltimento delle scorte
autorizzato l’impiego dei prodotti fitosanitari previsti nelle norme tecniche stabilite per un anno, ma esclusi nell’anno seguente. Tale indicazione deve intendersi valida esclusivamente per l’esaurimento delle scorte presenti e registrate nelle schede di magazzino alla data dell’entrata in vigore delle nuove norme o per le quali sia dimostrabile l’acquisto prima di tale data. Tale autorizzazione, valida solo per un’annata agraria, non può intendersi attuabile qualora siano venute meno le autorizzazioni all’impiego e può essere applicata utilizzando le sostanze interessate secondo le modalità previste nelle norme tecniche nell’anno precedente. Per il 2013 tale autorizzazione riguarda: - Linuron: diserbo di fagiolo e fagiolino - Clropirifos etile: geodisinfestazione di mais e pomodoro - Thiram: smaltimento entro il 5 giu-
gno 2013, senza limitazione del numero degli interventi dei formulati commerciali contenenti la s.a. Thiram, per le quali, essendo stata modificata la composizione, non sono ancora in vigore specifiche limitazioni. - Ziram: smaltimento entro il 9 ottobre 2013, senza limitazione del numero degli interventi dei formulati commerciali contenenti la s.a. Ziram, per le quali, essendo stata modificata la composizione, non sono ancora in vigore specifiche limitazioni. Utilizzo Prodotti in fase di revoca. Nel corso del 2013 entreranno in vigore alcune modifiche alle dosi d’impiego. In particolare verrà limitata a partire dal 01/07/2013 la dose dell’Acrinatrina: 22,5 gr./ha di s.a. e non potranno più essere impiegati i prodotti di seguito indicati: - Fluazifop-p-butyle: si potrà impiegare solo fino al 23 giugno 2013; - Acetoclor: si potrà impiegare solo
CIA: chiarimenti su patentino guida trattori agricoli
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l 12 marzo 2013 salvo proroghe (si parla di fine 2013) entra in vigore una norma relativa alla guida dei trattori agricoli. A tal proposito, il prossimo 19 febbraio 2013, i Ministeri competenti emaneranno una circolare esplicativa che servirà a fugare gli innumerevoli dubbi sorti sull’applicazione della norma e sull’utilizzo delle autocertificazioni. Peraltro, è stato chiarito che fino al 12 marzo 2013, data di eventuale entrata in vigore della norma, non esiste nessun requisito da dover rispettare. Pertanto, poiché la situazione è in evoluzione, precisiamo che al momento è inutile partecipare ad eventuali corsi organizzati. Inoltre, nel corso delle riunioni con l’Inail e i Ministeri competenti si è proceduto ad analizzare la posizione delle principali casistiche di coloro che possono utilizzare l’autocer-
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fino al 30 giugno 2013. COLTURE ARBOREE Si rammenta che il POLISOLFURO DI CALCIO dal 01-08-2012 è utilizzabile solo come fungicida. Le dosi di applicazione max sono kg 2 per hl su pomacee e kg 5 per hl su drupacee.
tificazione della propria esperienza: 1. Titolare di mezzo agricolo: autocertificazione con l’indicazione di utilizzo in maniera continuativa e sostanziale. 2. Collaboratore familiare, con contributi come coadiuvante familiare: possono vantare con l’autocertificazione il possesso dei requisiti ed un’esperienza pregressa. 3. Operaio Agricolo: dichiarazione del datore lavoro in cui il datore di lavoro stesso dichiara che l’operaio utilizza in maniera sostanziale e continuativa i mezzi agricoli. Alla luce di quanto sopra specificato, invitiamo gli agricoltori ad attendere che vengano chiarite definitivamente dai ministeri competenti le modalità di applicazione della normativa prima di aderire a qualsiasi corso di formazione.
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Chiuso il quadro delle iscrizioni alla manifestazione internazionale
Oltre 270 oli in concorso al XVIII Premio Biol
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NDRIA – Una summa dell’olivicoltura biologica mondiale. Saranno oltre 270 gli oli extravergini bio protagonisti del XVIII Premio Biol, l’evento internazionale in programma dal 13 al 15 marzo ad Andria, una delle roccaforti mondiali olivicole. Gli oli provengono da 15 Paesi: Arabia Saudita, Argentina, Cile, Germania, Grecia, Israele, Libano, Portogallo, Slovenia, Spagna, Tunisia, Turchia, Marocco e Francia - queste ultime due al debutto - oltre all’Italia, che quest’anno vede molti nuovi oli in gara, a riprova dell’ormai consolidata notorietà del Biol. Con l’obiettivo di valorizzare le differenze che caratterizzano il variegato mondo dell’extravergine d’oliva bio, anche quest’anno la manifestazione offrirà eventi collaterali in affiancamento al concorso: dal convegno su “Olio di oliva biologico tra produzione e mercato”, alla Mostra degli Oli Biol 2013, dall’esposizione a Castel del Monte di opere in ceramica sulla conservazione dell’olio in antichità, all’evento Biolkids. Quest’ultimo, in particolare, è un pro-
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Tra i 15 Paesi iscritti, debuttano Marocco e Francia. Molte nuove iscrizioni dalle regioni italiane getto per educare i “consumatori di domani” a riconoscere l’olio di qualità, l’agricoltura bio e la corretta alimentazione, promosso dall’assessorato alle Risorse Agroalimentare della Regione Puglia. Il BiolKids è rivolto agli alunni delle quarte e quinte classi delle scuole primarie pugliesi e - novità di quest’anno - della città tedesca di Maisach, in Baviera, nell’ottica di uno scambio culturale che porterà due scolari tedeschi a unirsi ai coetanei italiani selezionati per una minigiuria che affiancherà gli esperti del panel. Il tutto dopo un percorso formativo per gli alunni, e seminari per docenti e insegnanti. Quanto al concorso, dopo la fase delle preselezioni territoriali in Italia e all’estero, la giuria (costituita da esperti provenienti dalle diverse regioni olivicole del mondo) assegnerà vari riconoscimenti: il “Premio Biol”, rivolto
al migliore olio extravergine biologico imbottigliato all’origine e pronto per la commercializzazione; il “BiolPack”, per il miglior packaging, ossia il confezionamento di prodotto con il migliore design e l’etichettatura più chiara; il “Biolblended”, premio per il miglior blended, cioè il prodotto finito (quindi imbottigliato) e commercializzato con marchi non del produttore, ma che abbia comunque origine e qualità certa. Più vari riconoscimenti territoriali, come un premio al miglior olio da coratina, e tematici, tra cui appunto il BiolKids. Il Premio Biol è patrocinato da Ifoam e Ministero delle Politiche Agricole, e si svolge in collaborazione con enti locali e vari organismi di settore tra cui Regione Puglia, Città di Andria, Camera di Commercio di Bari, Associazione BiolItalia, Consorzio Puglia Natura, GAL - Le Città di Castel del Monte.
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Confermata l’adesione all’evento fieristico
OLIO CAPITALE 2013: presenti nove aziende di Monopoli
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i rinnova l’appuntamento con OLIO CAPITALE, la più importante fiera dedicata all’olio extravergine d’oliva, divenuta punto di riferimento per le migliori produzioni nazionali ed estere. L’evento in programma dal 1 al 4 marzo a Trieste si conferma vetrina esclusiva a livello internazionale per l’olio extravergine di qualità: presenti per il 7° salone 200 produttori provenienti dall’intero territorio nazionale oltre a Grecia e Croazia. Per la prima volta sede privilegiata dell’evento sono le sale rinnovate della stazione marittima di Trieste, in pieno centro cittadino, con un suggestivo fronte mare. Come per il passato l’Ass. Città dell’olio a cui aderiscono i diversi comuni italiani produttori di olio, è presente con un’area dedicata, divisa per regioni, per offrire visibilità e assistenza alle attività programmate nei quattro giorni. Un’indiscussa opportunità anche per le piccole e medie imprese che possono incontrare i potenziali acquirenti, far degustare e vendere direttamente ad un pubblico ampio
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di Paola Dileo
Paolo Leoci e Luigi Caricato
e appassionato. Quindi una buona occasione non solo per ampliare gli orizzonti commerciali ma anche per arricchire la conoscenza sull’olio. Reduci di un’esperienza positiva, quella del 2012, confermano la loro presen-
za 9 aziende monopolitane. “Il Comune di Monopoli ha patrocinato nuovamente l’iniziativa, grazie anche al sostegno dell’assessore al Commercio, Bruno Colucci – dichiara Paolo Leoci , consigliere con delega all’Agricoltura e allo Sviluppo Rurale - . Ritorniamo con entusiasmo e come amministrazione proponiamo un servizio al settore. Il messaggio cardine è sempre quello degli ulivi monumentali , perché riteniamo che il valore paesaggistico è un punto di forza, imprescindibile per la promozione del nostro prodotto e del nostro territorio”. Il “pacchetto Monopoli”, ci spiega, oltre all’agricoltura ingloba la storia locale , la tradizione, l’enogastronomia, il paesaggio; un valore complessivo sperimentato con successo già lo scorso anno. L’auspicio è che si rinnovi anche lo spirito di collaborazione fra i partecipanti:”Nella prima esperienza – ricorda Leoci – la solidarietà ha superato la normale competizione e questo clima ha giovato sull’immagine del nostro Comune e dei suoi oli”.
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RIAPERTURA DEL BANDO MISURA 312 Sostegno allo sviluppo e alla creazione delle imprese
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’obiettivo del bando in atto, che lo Studio Finagri srl promuove con la sua attività, è quello di sostenere lo sviluppo, l’innovazione organizzativa e tecnologica delle microimprese extra agricole, creare nuove attività commerciali, nonché incrementare il livello di qualità della vita nelle aree rurali, in particolar modo per i soggetti deboli. Il sostegno riguarda le attività svolte nei seguenti settori: Az. 1: Artigianato tipico locale basato su processi di lavorazione tradizionali del mondo rurale; Az. 2: commercio, esclusivamente relativo ai prodotti tradizionali e tipici del territorio per favorire la distribuzione locale; Az. 3: servizi alla popolazione locale soprattutto per la prima infanzia e gli anziani – creazione di ludoteche, baby-sitting, centri ricreativi per anziani e attinenti il tempo libero ovvero biblioteche, piccoli centri ricreativi, centri adibiti alla presentazione di produzioni cinematografiche o spettacoli, attività di intrattenimento e di sport. I soggetti beneficiari sono: • Microimprese non agricole, che occupano meno di 10 persone e realizzano un fatturato annuo non superiore a 2 milioni di euro; • Microimprese che attraverso la partita iva e l’iscrizione al registro delle imprese dimostri di possedere il codice di attività adeguato al settore per cui viene chiesto l’aiuto; Spese ammissibili: • Ristrutturazione, adeguamento e ampliamento dei locali da destinare allo svolgimento dell’attività produttiva, commerciale, e /o di servizio;
• Acquisto di software, tecnologie e servizi; • Acquisto di nuovi macchinari, impianti e attrezzature per la creazione, l’ammodernamento, il potenziamento e l’ampliamento dell’attività; • Studi di fattibilità, assistenza e consulenza finalizzati alla creazione, all’ammo-
dernamento, potenziamento e ampliamento dell’attività; Entità degli aiuti: - Intensità del contributo pubblico è pari al 50% della spesa ammessa; - Il volume massimo di investimento è pari a € 40.000 per ogni singola azione.
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A Foggia
“Gate & Gusto 2013”
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a avuto luogo a Foggia la Fiera Nazionale Specializzata “G.A.T.E. & GUSTO 2013” organizzata da Daniele Circiello per la Solutiongroups. Foggia e provincia hanno bisogno di eventi specializzati ed almeno a carattere nazionale, per contribuire in modo fattivo alla nascita d’imprese di alto livello professionale nel mondo dei servizi e dell’impresa non solo turistica ma anche enogastronomica. Il momento economico molto difficile che si registra, non deve essere un deterrente per chi vuole crescere e/o creare sviluppo bensì un’occasione per ingegnarsi e sfruttare le tecnologie e le idee innovative, a favore dell’economia. Non è una “lotta” che le aziende possono affrontare da sole bensì un’occasione per le Istituzioni locali e provinciali, per dimostrare che sono capaci di fare il loro dovere per cui sono costituite, ma purtroppo sono ancora molto assenti e deludono lo sviluppo. Quest’anno Gate & Gusto ha presentato 73 aziende espositrici dirette ed oltre 60 ospitate; una manifestazione che registra ancora un successo malgrado le difficoltà economiche. Il successo di un’azienda e/o di un evento è la conseguenza di un’attività intensa che l’Imprenditore deve fare per formarsi, informarsi, confrontare con il mercato in cui intende lavorare e con la collaborazione di esperti, avviare l’attività, programmando quasi ogni passo, il vero imprenditore esclude l’improvvisazione. Proprio l’importanza di “fare sistema”, attraverso eventi promozionali di questo tipo, in un territorio rurale come la Capitanata, al fine di consentire la crescita e lo sviluppo di un tessuto economico dinamico e funzionale, è stato il tema affrontato da Dante De Lallo, esperto di marketing territoriale, intervenuto all’inaugurazione della Fiera per la partecipazione del Gal Daunia Rurale. In tale occasione il Presidente dell’Ente Fiera di Foggia, Fedele Cannerozzi, ha espresso il suo incondizio-
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nato plauso per G.A.T.E. e Gusto, manifestazione importante per l’intera Capitanata, terra al Centro del Centro sud Italia, Terra dove il settore turistico, dell’accoglienza ed enogastronomico è in continua crescita e dove la
qualità e la professionalità premiano l’Imprenditore. Hanno partecipato al pre evento anche Anna NUZZIELLO – Consigliere Regione Puglia, Francesco CAPUTO – Assessore Politiche Agri-
cole Provincia di Bari, Simone MASCIA – Presidente GAL Daunia Rurale, Alberto CASORIA – Presidente GAL Meridaunia e Orazio LA STELLA Presidente GAL Serinese Solofrana.
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oglie-mail Uno start up finanziato dalla Regione Sardegna
Ambiente in Rete on line a partire dal 21 marzo
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entilissimi, mi chiamo Eleonora Cresci e faccio parte della redazione di AmbienteinRete.it, un portale che andrà on line a partire dal 21 marzo 2013. Ho conosciuto Foglie TV grazie a Twitter e per questo vi scrivo per parlarvi di questo nuovo progetto a cui sto partecipando. Ambiente in Rete è uno start up finanziata dalla Regione Sardegna che punta a mettere in rete, appunto, la domanda e l’offerta nel settore della green economy. Un luogo in cui scoprire tutte le aziende, le realtà virtuose e le possibili scelte che rendono la nostra casa e la nostra quotidianità davvero sostenibile. La piattaforma, funzionando come un grande motore di ricerca, mette in contatto gli utenti che cercano sul web informazioni su rinnovabili, bioedilizia, cosmesi o alimentazione e le aziende che possono fornirgli il servizio o il prodotto di cui necessitano.
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Abbiamo però previsto anche una sezione dedicata all’informazione, con le categorie “Sito web” e “Comunicazione e promozione”. Entrando a far parte della rete potrete avere a disposizione una dettagliata scheda informativa che sarà visibile a chiunque visiti il sito, permettendogli di conoscere tutti i vostri prodotti editoriali di entrare in contatto direttamente con voi. Per questo vi invito ad iscrivervi al portale: bastano pochi minuti e il servizio è gratuito. Qua potete trovare il form da compilare che, una volta on line, diventerà una scheda visibile ai navigatori: http://www.ambienteinrete.it/ Per qualsiasi informazione vi invito a contattarmi a questo indirizzo o al numero 079/2014098. In attesa di un vostro cortese riscontro e certa che vorrete prender parte a questo progetto in cui crediamo molto, vi saluto cordialmente.
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Processi di internazionalizzazione delle imprese
Opportunità imprenditoriali in Albania
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onfindustria Lecce è impegnata in una forte azione volta a favorire i processi di internazionalizzazione delle imprese, con l’obiettivo di creare nuovi mercati di sbocco e proporre i prodotti e i servizi di alta qualità del territorio all’estero. I Paesi che si affacciano sul Mar Mediterraneo rappresentano una sponda imprescindibile per attivare le giuste partnership per favorire l’internazionalizzazione, nuovi investimenti in Salento e creare concrete opportunità di business per le imprese salentine. Nell’ambito delle diverse iniziative volte a promuovere l’internazionalizzazione, Confindustria Lecce ha organizzato, al fine di indagare tutti i vantaggi legati ad attività sul mercato albanese, sia per la prossimità, sia per le attuali condizioni socio-economiche, un incontro su “La vicina Albania: Paese di opportunità im-
Una delle numerose spiagge della costa albenese
prenditoriali” lo scorso 22 febbraio presso la propria sede in via Fornari. Dopo i saluti del presidente di Confindustria Lecce Piernicola Leone de Castris, ha relazionato Emanuele Ferretti, consigliere della Camera di
Commercio Italiana in Albania, con delega al Progetto per l’Internazionalizzazione delle imprese. Le conclusioni sono state affidate al delegato all’Internazionalizzazione di Confindustria Lecce, Roberto Fatano.
Tornano gli appuntamenti di Confindustria Lecce
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Gli imprenditori a colloquio
ornano i tradizionali appuntamenti promossi da Confindustria Lecce sul tema generale: “La responsabilità sociale ed economica delle imprese. Confindustria Lecce incontra…”. Presso la sede di Confindustria Lecce, gli imprenditori associati si sono confrontati con il vice presidente di Confindustria con delega al Mezzogiorno, Alessandro Laterza. “Abbiamo inteso analizzare i risultati della tornata elettorale con il vice presidente di Confindustria Alessandro Laterza – afferma il presidente di Confindustria Lecce, Piernicola Leone de Castris – il quale, dal suo osservatorio privilegiato, potrà
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fornire utili spunti di riflessione e discutere sugli impegni presi, dalle parti politiche in sede di confronto nazionale. Sono tante, infatti, le urgenze per il nostro Paese per le quali si chiede una “terapia d’urto”, come auspicato dal presidente Squinzi, per spezzare le derive economiche degli ultimi tempi. E’ importante, ora più
che mai, dettare l’agenda delle priorità, sia a livello nazionale sia locale, per rimettere il sistema Italia sui sentieri della crescita e della competitività. Nel corso dell’incontro, si parlerà altresì di Sud, del documento di Confindustria per lo sviluppo e della programmazione 2014/20 dei Fondi strutturali”.
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groalimentare
Il suo ultimo libro
“9 miliardi di posti a tavola”: a Bologna incontro con Lester Brown
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ove miliardi di posti a tavola - La nuova geopolitica della scarsità di cibo” è l’ultimo libro di Lester R. Brown, fondatore e Presidente dell’Earth Policy Institute, ed è stato presentato a Bologna il 30 novembre in un incontro organizzato dal Dipartimento di Sociologia e Diritto dell’economia dell’Università di Bologna - in collaborazione con il Decennio dell’Educazione allo Sviluppo Sostenibile UNESCO, Fondazione Ivano Barberini ed Edizione Ambiente. Alla presentazione a Palazzo Hercolani è seguita la tavola rotonda “Cibo e sostenibilità”, nella quale le esperienze più significative del panorama italiano in tema di produzione, distribuzione e certificazione si sono confrontate a partire dalla lezione di Brown. Tra i relatori anche il presidente Icea Gianni Cavinato, che ha illustrato le buone pratiche adottate dell’Istituto Certificazione Etica e Ambientale in tema di crescita sostenibile. L’agricoltura globale si trova di fronte a sfide del tutto inedite: le falde idriche calano, le rese cerealicole hanno raggiunto il loro limite, le temperature globali aumentano e l’erosione dei suoli continua ad aggravarsi. Nutrire la popolazione mondiale diventa sempre più difficile. Nell’era della post-scarsità e dell’abbondanza, proprio il cibo, l’acqua e i terreni agricoli tornano allora di vitale importanza. Più del petrolio. Le nazioni che possono permetterselo corrono allora ad accaparrarsi terre coltivabili e annesse risorse idriche. Il land grabbing (l’accaparramento delle terre) rappresenta forse il fenomeno di maggior rilievo all’interno della nuova “geopolitica della scarsità alimentare”. Le ricadute in termini di prezzi mondiali del cibo sono sotto gli occhi di
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tutti. Il cibo è l’anello debole della nostra società e rischia quindi di diventare un importante fattore d’instabilità politica. Tutto questo e molto altro viene raccontato da anni dall’economista e ambientalista statunitense Lester R. Brown nei suoi libri, compreso il suo ultimo libro che tratta proprio della crisi alimentare mondiale e intitolato significativamente “Full Planet, Empty Plates: The New Geopolitics of Food Scarcity” e tradotto in italiano con il titolo “9 miliardi di posti a tavola: la nuova geopolitica della scarsità di cibo“. Definito dal Washington Post come “uno dei pensatori più influenti del mondo”, Lester Brown contribuì alla definizione stessa del concetto
Lester Brown autore del libro “9 miliardi di posti a tavola”
di “sviluppo sostenibile”, un’idea che è alla base del suo progetto di ecoeconomia. Nel corso della sua carriera ha pubblicato più di 50 libri, tradotti in oltre 40 lingue, e ha ricevuto 24 lauree honoris causa. L’Earth Policy
Institute da lui fondato è un’organizzazione non profit interdisciplinare il cui scopo è elaborare un piano per un futuro sostenibile e un percorso che indichi come possiamo arrivarci. www.foglie.tv
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G.A.L.
Il GAL Ponte Lama finanzia la tua idea imprenditoriale
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ei un artigiano? Vuoi commercializzare prodotti tipici del territorio di Bisceglie e Trani? Hai in mente un progetto che offra servizi sociali alla popolazione locale? Il Gal Ponte Lama dà ancora opportunità di creare una microimpresa o di sviluppare la tua, attraverso il Bando della Misura 312, che finanzia idee imprenditoriali nei settori: • artigianato tipico locale basato su processi di lavorazione tradizionali del mondo rurale (es. prodotti di panetteria fresca come dolci di mandorle, ricami e reti, maglieria e pelletteria, lavori in marmo, oggetti in ferro, materassi ecc.); • commercio esclusivamente relativo ai prodotti tradizionali e tipici del territorio di riferimento (es. pane, dolciumi, filati, tappeti, oggetti d’artigianato ecc.); • servizi alla popolazione locale soprattutto per la prima infanzia e gli anziani e servizi attinenti il tempo libero (es. servizi d’informazione e comunicazione, assistenza sociale, asili nido, attività artistiche e sportive ecc.). Con questo Bando il GAL finanzia imprese nuove o già esistenti al 50% e fino a un max di 20.000,00 euro a fondo perduto per: • ristrutturazione, adeguamento e ampliamento dei locali da destinare allo svolgimento dell’attività produttiva, commerciale
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e/o di servizio; • acquisto di software, tecnologie e servizi; • acquisto di nuovi macchinari, impianti e attrezzature per la creazione, l’ammodernamento, il potenziamento e l’ampliamento dell’attività; • studi di fattibilità, assistenza e consulenza (limitate al 10% dell’investimento ammesso). Il bando, disponibile sulla Home page del sito web del GAL Ponte Lama, insieme a tutta la documentazione che bisogna presentare, sarà aperto fino al 22 aprile 2013. Per maggiori chiarimenti potete recarvi presso il nostro sportello informativo in Corso Garibaldi 23, potete telefonare allo 080.9648571 o scrivere ad info@galpontelama.it.
Un particolare della Cattedrale di Trani, in basso il porto di Trani
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GAL Murgia Più: “Lievito di sviluppo: marketing territoriale e valorizzazione del prodotto tipico”
Il turismo e l’imprenditoria insieme fanno bene al territorio
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a Puglia è una terra di risorse che “sviluppa” talenti. A Ruvo di Puglia ha preso avvio il corso “Lievito di sviluppo: marketing territoriale e valorizzazione del prodotto tipico”, cod. P.O. 0713IVBA0112. TU2 approvato con D.D. 43 del 28/06/2012 – realizzato dal CIOFS/FP Puglia - Centro Italiano Opere Femminili Salesiane Formazione Professionale di Puglia, in RTS con l’Università degli Studi di Bari, Dipartimento di Economia, I.T.C. “Padre A.M. Tannoia” e Gal Murgia Più. Il progetto è finanziato dall’Unione Europea Fondo Sociale Europeo, Ministero del lavoro e della salute e delle politiche sociali, Regione puglia, Provincia di Bari, rispondendo all’Avviso pubblico BA/01/2012. Alla presentazione del progetto sono intervenuti: Carmela Rocca, presidente regionale Ciofs/Fp Puglia, Francesco Giuri, progettista, prof. Domenico Leogrande, referente per il progetto per l’Università degli Studi di Bari, prof.ssa Caterina Montaruli, dirigente scolastico I.T.C. “Padre A.M. Tannoia”, Mario Pansini, referente per il progetto GAL Murgia Più. Il Ciofs/Fp Puglia, sede di Ruvo (BA), opera nel campo della formazione professionale dal 1963, con un’attenzione particolare al mercato del lavoro e all’innovazione tecnologica, proponendo percorsi formativi adeguati all’inserimento lavorativo. Realizza attività finanziate dalla Regione Puglia, dalla Provincia di Bari, dall’Unione Europea, e anche da privati. È un Organismo formativo accreditato presso la Regione Puglia negli ambiti della formazione iniziale, superiore, continua e nell’area dello svantaggio come da DGR n. 2023 del 29/12/04. Il corso “Lievito di sviluppo: marketing territoriale e valorizzazione del prodotto tipico” è un percorso tra formazione in aula e learning by doing, e si propone di formare una figura professionale in grado di operare nella
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produzione, organizzazione ed erogazione dei servizi, nel campo della valorizzazione delle risorse e della cultura del territorio rispondendo a nuove esigenze e modelli di comportamento in materia di alimentazione e marketing. Piccole aziende diventano grandi successi: gli esperti svilupperanno strategie per l’innovazione, l’esportazione e la valorizzazione del patrimonio materiale e immateriale locale, ricercando costantemente nuovi mercati e potenziando quelli già avviati, con l’obiettivo di sviluppare e personalizzare l’offerta del turismo legato alle varie tipicità del territorio. Turismo e imprenditoria sono destinati a collimare i loro intenti di sviluppo delle tipicità del territorio. Il mercato, grazie al corso, sarà caratterizzato da nuove professionalità poliedriche con la qualifica di “Tecnico superiore per la ristorazione e la valorizzazione dei prodotti territoriali e delle produzioni tipiche”. Il percorso è articolato in 1000 ore di cui 600 ore di formazione frontale e 400 di stage presso realtà leader del settore. La serietà del corso si palesa nella distribuzione gratuita ai partecipanti di dispense e materiale didattico, rimborso viaggi (nei limiti del budget disponibile) e una indennità di frequenza per allievo pari a 1,50 €/h (al lordo delle imposte) per ogni effettiva ora di presenza. Suggestiva veduta del Parco dell’Alta Murgia
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olitiche
Agricole Dati diffusi dal Viminale
Parlamento: gli eletti “agricoli” della xvii legislatura
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er il Partito Democratico, risultano eletti al Senato Daniela Valentini (già Assessore all’Agricoltura del Lazio), Leana Pignedoli (capogruppo Pd Comagri Senato nella XVI legislatura) e Maria Teresa Bertuzzi (componente Comagri Senato nella XVI legislatura). Non ce l’hanno invece fatta Alfonso Andria e Angelo Zucchi, vicepresidenti Pd delle comagri di Senato e Camera nella XVI legislatura, e Giuseppina Servodio (componente Comagri Camera nella XVI legislatura). Alla Camera passano Mino Taricco (già Assessore all’Agricoltura del Piemonte); Ernesto Carbone (Presidente Sin); Ermete Realacci (responsabile Ambiente del Pd); Marco Carra, Gianni Dal Moro, Susanna Cenni, Luciano Agostini, Colomba Mongiello, Maria Antezza, Massimo Fiorio e Nicodemo Oliverio (componenti Comagri Camera o Senato nella XVI legislatura). Restano invece per ora fuori Carlo Emanuele Trappolino (primo dei non eletti in Umbria) ed Enzo Lavarra (terzo dei non eletti in Puglia); Per l’Udc, il Ministro delle Politiche Agricole Mario Catania risulta eletto alla Camera in due circoscrizioni, Veneto 2 e Campania 1, mentre nella terza in cui si era presentato, Piemonte 2, il partito non ha conseguito nessun seggio; Per il Pdl, al Senato risultano eletti Antonio Azzollini (Presidente della Com-
missione Bilancio del Senato nella XVI Legislatura) e Giuseppe Marinello (Vicepresidente della Commissione Bilancio della Camera nella XVI Legislatura), nonche’ Maurizio Sacconi (gia’ Ministro del Lavoro) e Giuseppe Ruvolo (componente della Comagri Camera nella XVI Legislatura). Resta fuori Laura Allegrini (componente della Comagri Senato nella XVI Legislatura). Per la Camera, vedono confermato il proprio seggio Paolo Russo (Presidente della Commissione Agricoltura della Camera nella XVI Legislatura); Monica Faenzi, e Basilio Catanoso, componenti della stessa Commissione. Isidoro Gottardo è risultato il primo dei non eletti in Friuli Venezia Giulia; Per Sinistra Ecologia e Libertà (Sel) risultano eletti al Senato Loredana De Petris (Senatrice dei Verdi nella XV Legislatura) e Dario Stefano (Assessore all’agricoltura
PUGLIA SENATO Pdl (11): Silvio Berlusconi, Donato Bruno, Francesco Amoruso, Luigi D’Ambrosio Lettieri, Antonio Azzollini, Lucio Tarquinio, Luigi Perrone, Pietro Iurlaro, Vittorio Zizza, Massimo Cassano e Pietro Liuzzi. Movimento Cinque Stelle (4): Maurizio Buccarella, Alfonso Ciampolillo, Daniele Donno e Barbara Lezzi. Pd (3): Anna Finocchiaro, Nicola Latorre e Salvatore Tomaselli. Sel (1): Dario Stefano. Lista Monti (1): Angela D’Onghia.
PUGLIA CAMERA Pd (15): Franco Cassano, Michele Bordo, Massimo Bray, Liliana Ventricelli, Teresa Bellanova, Antonio Decaro, Francesco Boccia, Michele Pelillo, Salvatore Capone, Dario Ginefra, Gero Grassi, Alberto Losacco, Ivan Scalfarotto, Elisa Mariano e Colomba Mongiello. Pdl (9): Raffaele Fitto, Antonio Leone, Antonio Distaso, Francesco Paolo Sisto, Benedetto Fucci, Elvira Savino, Rocco Palese, Gianfranco Chiarelli e Roberto Marti Movimento Cinque Stelle (8): Giusep-
della Puglia); Per la lista Monti, ha conquistato un seggio al Senato Luigi Marino, già Presidente della Confcooperative; Per la Lega, non riescono a rientrare in Parlamento Corrado Callegari, Giovanna Negro, Sebastiano Fogliato e Giampaolo Vallardi. Ha corso con Fratelli d’Italia ma non ce l’ha fatta Viviana Beccalossi (capogruppo Pdl in Commissione Agricoltura della Camera nella XVI Legislatura). Per Rivoluzione Civile si sono presentati con senza riuscire ad ottenere i voti sufficienti Ignazio Messina (responsabile agricolo del movimento e deputato idv della XVI legislatura), Aniello Di Nardo (capogruppo idv in comagri Senato nella XVI Legislatura) e Furio Venarucci (presidente Anpa).
Gli eletti pugliesi di Senato e Camera
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pe D’Ambrosio, Giuseppe L’Abbate, Diego De Lorenzis, Giuseppe Brescia, Alessandro Furnari, Emanuele Scagliusi, Francesco Cariello e Vincenza Labriola Sel (5): Nichi Vendola, Nicola Fratoianni, Annalisa Pannarale, Toni Matarrelli e Donatella Duranti Lista Monti (2): Salvatore Matarrese e Gaetano Piepoli Fratelli d’Italia (1): Ignazio La Russa Centro democratico (1): Pino Pisicchio Udc (1): Lorenzo Cesa
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Nonostante i morsi della crisi
Turismo, Italia seconda meta europea dopo la Spagna
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onostante i morsi della crisi, il settore del turismo europeo resiste: ben il 71% degli europei (e il 70% degli italiani) ha viaggiato almeno una volta nel 2012, un dato tendenzialmente stabile rispetto al 2011 e che pare confermarsi anche nelle intenzioni per il 2013 (75%). E solo 17% degli italiani (media Ue 18%) prevede di non partire in vacanza nel corso del 2013. E’ quanto emerge dall’inchiesta Eurobarometro pubblicata oggi, secondo cui l’anno scorso si e’ confermato stabile anche il trend che vede l’Italia insieme alla Francia (8%) come seconda meta preferita dopo la Spagna (10%), anche per il 2013. L’Europa resta comunque la destinazione di viaggio favorita per l’88% degli europei. ‘’L’outlook del contributo del settore all’economia e’ molto promettente - ha commentato il vicepresidente della Commissione Ue Antonio Tajani - questa e’ una buona notizia’’ che puo’ mandare un
‘’segnale forte’’ agli altri settori per ‘’uscire dalla crisi’’. La maggior parte (58%) degli europei, pero’, nel 2012 ha trascorso le vacanze nel proprio paese: tra questi, la stragrande maggioranza degli italiani (80%), preceduti solo dai greci (87%) e seguiti da bulgari (79%), croati (74%) e spagnoli (73%). Il 46% di chi non si e’ mosso da casa ha addotto come ragione le difficol-
ta’ economiche, e il 34% di chi ha detto che andra’ in vacanza quest’anno ha comunque precisato che adattera’ i suoi programmi di viaggio a seconda della situazione finanziaria. Secondo l’analisi sociologica svolta dall’Eurobarometro, a non andare in vacanza sono soprattutto gli over 55, i lavoratori manuali, i disoccupati e chi vive in famiglie monoreddito.
Speciale BIT 2013: la Puglia in pole position
provincia di bari: Il progetto Grecia -Italia
IL Gal sud - est barese: Partner del SAC mari tra le mura
Il gal terre di murgia: A Milano per la BIT
Nell’ambito delle attività progettuali previste dal progetto GreciaItalia 2007-2013 - LOC PRO II - Sostegno e promozione dei prodotti locali e delle piccole e medie imprese. La Provincia di Bari, attraverso l’allestimento di un apposito spazio espositivo, è stata valorizzata l’offerta agrituristica unitamente ai prodotti tipici della terra di Bari.
Il Gal Sud Est Barese ha portato tutto quanto potesse illustrare le meraviglie di un territorio poco noto ai grandi flussi turistici ma che si configura sempre di più come uno scrigno di arte natura e cultura. Un’interessante esempio nel Progetto del S.A.C. “Mari tra le Mura” nel Blu dipinto di Puglia.
La Borsa Internazionale del Turismo in programma a Milano dal 14 al 17 Febbraio. La manifestazione, considerata una delle vetrine più importanti per gli operatori di settore, è stata l’occasione per promuovere il Territorio di Altamura e Santeramo in Colle, valorizzarne la storia, la cultura e le eccellenze enogastronomiche.
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A La prevenzione dell’obesità infantile groalimentare
Organizzata dall’International Inner Wheel Italia
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a avuto luogo presso la Nuova Aula dei Gruppi Parlamentari – Camera dei Deputati- la Tavola Rotonda «Basta educare! È il momento di cambiare: la prevenzione dell’obesità infantile», organizzata dal Distretto 208 dell’International Inner Wheel Italia. La realizzazione del dibattito ha visto la collaborazione dell’Assessorato alle politiche sociali e servizi alla persona, tutela della salute, politiche giovanili del Comune di Roma, del Coordinamento Italiano del progetto educativo pluri-funzionale di educazione ad un’alimentazione equilibrata Food Dudes Italia nonché di IESCUM - Istituto Europeo per lo Studio del Comportamento Umano. La Tavola Rotonda rappresenta un
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momento di riflessione sugli stili di vita dei bambini allievi della scuola primaria, con un’analisi dei loro consumi alimentari, all’interno di una più vasta valutazione sulla possibilità di intervenire con un programma alimentare al fine di prevenire obesità e sovrappeso. Al dibattito ha partecipato Giovambattista Presti, PhD in Psicologia, responsabile nazionale per l’Italia del Programma Food Dudes ricercatore presso l’Università IULM nonché Vice Presidente IESCUM, con un intervento dedicato a come coniugare scienza e divertimento al fine di insegnare ai bambini a mangiare frutta e verdura. La prima parte del dibattito ha visto il contributo di Marco Bianchi, divulgatore scientifico per SmartFood, progetto di ricerca condotto da IEO –
Istituto Europeo di Oncologia nonché volto televisivo dello show prodotto da Magnolia per Fox International Channels Italy, “Aiuto, stiamo ingrassando!”, in onda su FoxLife (Sky, Canale 114). Bianchi – reduce dai successi di “Tesoro, salviamo i ragazzi!”, in onda sulla stessa rete - durante il suo intervento consigli sullo stile di vita e l’alimentazione dei più piccoli. Durante la seconda parte del dibattito è intervenuta Mrs. Elisabeth Fritschle, Consigliere per l’Ambiente, la Scienza, la Tecnologia e la Sanità presso l’Ambasciata USA in Italia, che ha presentato il programma “Let’s Move”, iniziativa promossa dalla First Lady, Mrs. Michelle Obama, volta a prevenire l’incidenza dell’obesità nei piccoli cittadini degli Stati Uniti d’America.
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gricoltura
Lavoro: con +3,6% è record assunzioni in agricoltura
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on la crisi è boom di assunzioni in agricoltura che è il settore che fa registrare il più elevato aumento nel numero di lavoratori dipendenti con un incremento record del 3,6 per cento, in netta controtendenza con l’andamento generale che mostra livelli elevati di disoccupazione. E` quanto emerge da un’analisi della Coldiretti sulla base dei dati Istat relativi al 2012 che evidenzia un andamento positivo delle assunzioni nel nord, centro e sud Italia. Il trend positivo dell’agricoltura è particolarmente importante perché è il risultato di una crescita del 7,2 per cento al nord, dell’11,2 per cento al centro e dell’1 per cento al sud. Si stima peraltro che abbia meno di 40 anni un lavoratore dipendente su quattro assunti in agricoltura, dove si registra anche una forte presenza di lavoratori giovani e immigrati che hanno abbondantemente superato quota centomila. Secondo l’analisi di Coldiretti a crescere in fu-
di Donato Fanelli turo sarà la domanda di livelli più elevati di professionalità con particolare riguardo a figure specializzate in grado di seguire lo sviluppo di specifiche coltivazioni, la conduzione di macchinari o la gestione di attività che oggi si sono integrate con quella agricola all’interno dell’azienda: dalla vendita diretta dei prodotti tipici alla trasformazione aziendale del latte in formaggio, dell’uva in vino, delle olive in olio, ma anche pane, birra, salumi, gelati e addirittura cosmetici. La domanda di lavoratori si registra, infatti, per figure professionali tradizionali che vanno dal trattorista al taglialegna fino al potatore, ma anche per quelle innovative all’interno dell’impresa agricola come l’addetto alla vendita diretta di prodotti tipici, alla macellazione, alla vinificazione o alla produzione di yogurt e formaggi. Continua invece il calo tra i lavoratori indipendenti dovuto in parte ai processi di ristrutturazione che stanno portando ad un aumento delle dimensioni aziendali medie. I lavora-
Nel San Paolo Social Garden si coltivano … feste!
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ei giornate intere per offrire ai bambini e alle loro famiglie la possibilità di avvicinarsi alla campagna, ai temi della filiera corta, del mangiare a Km zero e dell’autoproduzione. È questo l’obiettivo dell’iniziativa “Nel San Paolo Social Garden si coltivano…feste!” con la realizzazione della “Festa dell’Orto” che si è svolta sabato 2 marzo presso il quartiere San Paolo di Bari. L’iniziativa è stata organizzata dal San Paolo Social Network in collaborazione con la Cia (Confederazione Italiana Agricoltori) di Puglia
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tori indipendenti si riducono in media del 3,7 per cento con un calo più accentuato nel centro Italia (-10,8 per cento) e nel Mezzogiorno (-4,5 per cento) rispetto al Nord (-1 per cento).
e la Cooperativa Progetto Città e con il sostegno della Fondazione con il Sud. Nel coso dell’iniziativa sono stati realizzati tre laboratori sui seguenti temi: giardinaggio, lievito madre e panificazione, rifiuti. Inoltre è stato presente un laboratorio teatrale a cura del Teatro Kismet Opera di Bari. La Cia ha inoltre presentato le attività svolte nell’orto sociale realizzato presso la Scuola Materna “Lanave” del quartiere San Paolo. “Festa dell’Orto” è stato il primo di sei appuntamenti che saranno realizzati fino a giugno prossimo.
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Piano di Nutrizione Asparago
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rosegue la sperimentazione dei prodotti BEA Srl sulle colture orticole del foggiano. L’asparago bio prodotto dall’azienda Ippedico Antonio, associata all’APO (Associazione Produttori Ortofrutticoli), è stato oggetto di una prova sperimentale, sia per valutare la validità della linea nutrizionale bio proposta dalla BEA Srl di Pesaro, sia per verificare la possibilità attraverso la predetta linea nutrizionale, di migliorarne le qualità organolettiche e gli ORAC . La prova è stata effettuata nell’anno 2011, iniziando le applicazioni tramite manichetta, dal post raccolta sino a fine agosto, quando le piante hanno cominciato la fase di invaiatura delle bacche. Detta prova è stata gestita direttamente dai tecnici della BEA srl in collaborazione con i colleghi dell’azienda ospitante. Il progetto della società Bea Srl è di dimostrare come una nutrizione delle piante agrotecnologicamente avanzata, possa essere decisiva nell’aumento della
qualità e della quantità della produzione, incidendo anche, attraverso l’induzione alla resistenza, nella lotta alle fitopatie. Il segreto della BEA srl è nel cuore del suo prodotto “Ergofito” che viene inserito in ogni suo formulato, costituito da Batteri della rizosfera, enzimi, Funghi, il tutto veicolato su una base organica ricca di carbonio. La prova è stata svolta su un ettaro di asparago situato in agro
di Foggia, in una delle più importanti aziende produttrici di prodotti ortofrutticoli dell’intera Capitanata. Il titolare di detta azienda è il Sig. Antonio Ippedico, giovane imprenditore molto apprezzato nel settore. La prova ha evidenziato come si può coniugare quantità e qualità, come evidenziato nel grafico sottostante. Il grafico evidenzia come la prova BEA abbia prodotto 19 quintali in più ad ettaro, rispetto al trattato aziendale, con un incremento percentuale di circa il 17%. Nel grafico della pagina seguente si nota il calo dei calibri meno commerciabili a favore di calibri più apprezzati dal mercato e dall’azienda produttrice. Le esperienze ed i primi successi riscontrati in Italia, ci hanno permesso di sbarcare in alcuni paesi Sud Americani, come la Colombia, dove stiamo stringendo nuove collaborazioni tecniche.
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In Colombia il governo sta infatti incentivando gli agricoltori a coltivare asparago e carciofo, prodotti destinati esclusivamente al mercato Americano. Il contributo di Bea srl è fondamentale per questa nuova esperienza che sta affrontando la Colombia. Il responsabile del progetto è il Prof. Rodrigo Lozano docente dell’Università di Bogotà.
Per maggiori informazioni: Vito Antonio Turchiarelli 3939783920 Web site: www.beaitalia.com Mail: info@beaitalia.com Perrotta Giuseppe: 338 1257637 Giuseppe.gperrotta@gmail.com
Foto di prodotto confezionato e pronto per i mercati nazionali ed esteri.
Foto a partire dall’alto: Visita al Centro Universitario Bio Colombiano, la sede del progetto. Asparagiaia in pieno sviluppo vegetativo Visita in uno dei siti di sviluppo del progetto asparago – carciofo N°3 - 15 febbraio 2013
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groalimentare
Tecniche agronomiche, innovazione varietale e strategie di mercato
Albicocche di qualità: il convegno
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’Associazione L.A.ME.T.A. è lieta di invitarvi al Convegno dal titolo “ALBICOCCHE DI QUALITA’: TECNICHE AGRONOMICHE, INNOVAZIONE VARIETALE E STRATEGIE DI MERCATO”, che si terrà il prossimo venerdi 15 marzo 2013 a partire dalle ore 17.30 c/o la Sala Consiliare del Comune di Scanzano Jonico e vedrà come relatori alcuni tra i massimi esperti nazionali su una delle colture, l’albicocco, più importanti per la nostra agricoltura. Il prof. Faretra, in veste di presidente nazionale dell’Associazione Italiana di Protezione per le Piante, parlerà delle problematiche fitoiatriche connesse al reimpianto; Il dott. Catalano, direttore COVIP, illuminerà gli imprenditori e i tecnici sulla scelta dei portinnesti più idonei per i vari tipi di suolo ed affini alle nuove varietà di albicocche maggiormente apprezzate dai mercati e dai consumatori. Le tendenze di mercato e le strategie future di mar-
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keting delle albicocche, saranno invece argomento dell’intervento, del dott. CACCIONI (Responsabile Marketing e Qualità del Centro Agroalimentare di Bologna). Concluderanno il Convegno, l’intervento di un esperto NETAFIM (Sponsor dell’evento), il dott. Agronomo Puggioni, che guiderà gli utenti verso la scelta di sistemi di irrigazione di ultima generazione, ideali per la corretta gestione idrica e nutrizionale dell’Albicocco e, il dott. Vitelli (Direttore COVIL) che argomenterà sulla ge-
stione innovativa degli impianti. A moderare l’evento sarà il dott. Carmine Cocca, Presidente Federazione Regionale dott. Agronomi e Forestali Basilicata. Il convegno sarà patrocinato, oltre che dall’Ordine degli Agronomi Matera (ai cui iscritti saranno riconosciuti 0.5 cfp. per la partecipazione), dal Comune di Scanzano Jonico (MT) e dall’AIPP. Si ringrazia inoltre per la collaborazione l’associazione A.R.P.T.R.A. ed i Consorzi di Vivaisti COVIL e COVIP.
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ubrica
le ricette del grano
Il gusto del grano
Come cuocere il grano (Base per tutte le ricette) Dose per 6 persone Lavare 500 gr. di grano con acqua corrente e metterlo a cuocere in una pentola con 5 litri di acqua a fiamma vivace fino all’ebollizione, quindi portate la fiamma al minimo e continuare la cottura per un’ora e mezza senza girarlo. A cottura ultimata salarlo q.b. e scolarlo. Per la preparazione di dolci non salare il grano. Così cotto può essere conservato in frigorifero al massimo per una settimana. Al momento di utilizzarlo portare ad ebollizione l’acqua in una pentola, immergere il grano e farlo bollire per non più di cinque minuti.
Grano alle melanzane
Ingredienti: Grano cotto 400 gr. Melanzane 2 pezzi Aglio ½ mazzetto Basilico ½ mazzetto ½ Brodo di dado Salsa di pomodori 1 lt. Olio extravergine d’oliva 40 g Olio per frittura 1 lt. Uova 2 Farina q.b. Sale da cucina q.b.
In una pentola versare l’olio, introdurre l’aglio tagliato a fette e alcune foglie di basilico. Far soffriggere l’aglio ed eliminarlo, quindi versare la salsa, il mezzo dado e far cuocere per circa 20 minuti. Tagliare a fette spesse le melanzane, disporle su un canovaccio di cotone e cospargerle di sale. Dopo circa mezzo’ora togliere completamente il sale dalle fette di melanzane, infarinarle e passarle nell’uovo battuto. In una teglia antiaderente versare l’olio di frittura e quando è caldo, friggere le fette di melanzane, quindi farle asciugare dall’olio su fogli di carta assorbente. Due fette di melanzane fritte tagliarle a strisce di circa un centimetro. In un tegame basso di terracotta, versare il grano caldo, condirlo con alcuni mestoli di sugo, intervallando con le fette di melanzane. Decorare con le foglie di basilico e le strisce di melanzane disposte a raggiera.
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Colva di grano
Ingredienti: 500 gr. di grano 350 gr. di zucchero 250 gr. di noci di frutto Vaniglia Buccia di limone a piacere Pangrattato circa due tazze Sale un cucchiaino scarso Cacao e caramelle per guarnire Il grano pulito lavato con acqua abbondante si lascia in ammollo per sei sette ore. Mettere il grano in una pentola abbastanza grande, versare sopra acqua finché il tutto viene coperto da un palmo d’acqua, si lascia bollire per un’ora. A cottura avvenuta si lascia raffreddare, si aggiunge lo zucchero ribollendo finché si addensi, mescolando lentamente con un cucchiaio di legno. Farlo raffreddare e conservare in frigo in attesa di essere preparato. Prendiamo il preparato, aggiungiamo sale, vaniglia, buccia di limone e le noci tritate, amalgamare il tutto. Poniamo il pangrattato sopra facendolo aderire per rendere compatta la superficie. Decorare utilizzando zucchero a velo e cacao con caramelle. Per tradizione rumena si realizza una croce.
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Positivo il bilancio
Salento e Gargano protagonisti alla Bit
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ALENTO Positivo il bilancio della presenza del Salento alla Borsa Internazionale del Turismo di Milano. “Abbiamo le carte in regola per diventare una grande meta internazionale- dichiara l’assessore provinciale al Turismo e Marketing Territoriale Francesco Pacella - Il mare più bello d’Italia, il caratteristico entroterra, il fascino della frontiera, i parchi naturali, l’enogastronomia, la cultura dell’accoglienza, eventi di respiro internazionale, riti e tradizioni secolari, il clima ideale per destagionalizzare: c’è tutto per sfondare, ma ancora non ci riusciamo. I turisti che si affacciano nel Salento sono soprattutto italiani (e pugliesi in particolare), puntano sulle case-vacanza e non sulla qualità ricettiva, hanno un’età media bassa, spesso sono coppie e spendono poco. Il risultato è un’incidenza del Pil modesta, se rapportata alle potenzialità del settore: neppure il 6 per cento. Rispetto al passato però sono stati fatti passi da gigante. L’attività della Provincia (marchio Salento d’Amare) e di alcuni Comuni, l’iperattività dell’Azienda di promozione turistica (oggi “assorbita” da Pugliapromozione), i movimenti artistici, la vitalità delle pubblicazioni e dell’ambiente culturale, i grandi eventi (Notte della Taranta, ma non solo) e il forte senso d’identità territoriale, l’innata capacità di accogliere: tutti fattori che negli ultimi 15 anni hanno portato il Salento a livelli inimmaginabili in fatto di notorietà, passaggi televisivi e cinematografici, segnalazioni nelle guide che contano. Siamo un brand. Oggi possiamo dire che questa destinazione è alla moda”. GARGANO Alla Bit di Milano la pro¬vincia di Foggia spopola. Con i «numeri». Vieste indiscussa capitale del turismo pugliese, San Giovanni Rotondo a ruota. Gargano locomotiva del set¬tore. Parlano le presenze, ov¬vero i pernottamenti. E non è finita. Tra i primi cinque posti del Fai ci sono tre siti della Capitanata: due garganici, al
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Il mare del Salento
secondo e terzo posto. La Chie¬sa delle Croci di Foggia al quinto. A Milano anche il pre¬sidente della Regione, Nichi Vendola, ha personalmente partecipato alla presentazione dei dati e soprattutto della «Guida verde» del Touring club italiano dedicata a Foggia e al suo territorio. «Siamo fieri e orgogliosi di aver centrato un altro risul¬tato così importante, di aver potuto presentare quest’anno alla Bit la Capitanata con un biglietto da visita autorevole, nuovo e prestigioso». Billa Consiglio, vicepresidente del¬la Provincia di Foggia ed as¬sessore al Turismo e alla Cul¬tura, commenta il successo della presentazione della “Gui¬da Verde” dedicata dal Tou¬ring
Club alla Capitanata, av¬venuta nell’ambito delle ma¬nifestazioni della Borsa Inter¬nazionale del Turismo di Mi¬lano. “Nelle 144 pagine del volume impreziosito da un contributo personale di Renzo Arbore dedicato alla «sua» Foggia e alla Capitanata – continua Consiglio - sono racchiusi, infatti, itinerari, bel¬lezze paesaggistiche ed ambientali, tradizioni e folklore, radici culturali, storiche e religiose, eccellenze enogastronomiche. “Un prodotto dunque straordinario, che mai la Capitanata aveva avuto la possibilità di possedere e che da oggi entra nel circuito editoriale del Touring Club con una pre¬senza stabile e autorevole”. La costa del Gargano
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N째4 - 1 marzo 2013
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