FOGLIE n.10/2016

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Agricoltura • Agroalimentare • Turismo RURALE

La festa appena cominciata

è già FINITA

Ciliegie, sagre nazionali e special day ma fra maltempo e prezzi..

agrICOLTURA

Premiati a Bari gli Oscar Green pugliesi targati 2016 Cresce senza sosta l’utilizzo dei voucher agroalimentare

Le bizzarre classifiche americane sul miglior cibo

N° 10 • 1 GIUGNO 2016





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ditoriale

1 giugno 2016 - n. 10 - Anno 11

Quindicinale di Agricoltura Agroalimentare Turismo RURALE

Frutta e verdura nelle scuole, la UE vara gli aiuti : 148 mln di euro all’Italia fino al 2023

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’UE ha varato ufficialmente il nuovo programma di distribuzione gratuita di latte, verdura e frutta, comprese le banane, per i bambini delle scuole elementari in Europa, dopo il via libera definitivo lo scorso aprile da parte del Consiglio dei ministri dell’agricoltura dell’UE. L’Italia è tra i primi beneficiare del nuovo piano, e dal primo agosto 2017, fino al 31 luglio 2013, riceverà dall’UE un finanziamento globale pari a 148,2 milioni di euro, ripartiti in 24,7 milioni annui, di cui 16,71 milioni per la distribuzione gratuita di prodotti ortofrutticoli e otto milioni per latte e latticini. Gli altri grandi Paesi beneficiari sono Francia (35,1 mln annui), Regno Unito e Germania (circa 29 mln ognuno l’anno). Il bilancio globale per l’UE è di 1,5 miliardi di euro su un periodo di sei anni, ossia 250 milioni di fondi UE per periodo scolastico (150 per l’ortofrutta, 100 per latte e latticini). Il nuovo programma europeo, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’UE, sta particolarmente a cuore all’Italia. In particolare, prevede una strategia globale che non riguarda solo la distribuzione gratuita di latte, frutta e verdura, ma incita gli Stati membri a fare di più sul fronte di un’educazione alimentare sana e per promuovere l’agricoltura biologica, le filiere alimentari locali e la lotta contro gli sprechi alimentari. Ad avere la priorità saranno i prodotti freschi e locali. Per le famiglie colpite maggiormente dalla crisi rappresenterà anche

un significativo sostegno economico. Frutta nelle scuole, penalizzata la Puglia - Nell’anno scolastico in corso, purtroppo, una serie di ritardi hanno messo in crisi l’attuazione del programma, penalizzando in ogni caso i prodotti tipici – e le aziende - del Sud Italia in generale, e della Puglia in particolare a favore di quelli del Nord». E’ quanto denuncia il consigliere regionale pugliese, Gianni Stea (gruppo Ap-Ncd), che chiede agli assessori all’Agricoltura e all’Istruzione della Regione Puglia di fare da tramite con il ministro Maurizio Martina. «Inoltre – afferma Stea – in occasione della visita ad Adelfia del presidente dei senatori di Area popolare, Renato Schifani ho chiesto a lui direttamente di farsi portavoce per un intervento congiunto dei parlamentari del Sud Italia».«Il programma - afferma Stea - riguarda circa 870.000 alunni di tutte le Regioni per un totale di circa 5.000 scuole interessate. Quest’anno, a causa di irregolarità, solo a marzo il programma è partito, ovvero ad anno scolastico quasi al termine e senza l’apporto dei prodotti stagionali tipici della Puglia, quali uva e agrumi, oltretutto i più completi e genuini dal punto di vista nutritivo. Mentre ancora una volta sono stati favoriti i prodotti del Nord Italia, mele e pere soprattutto, con grave danno per le nostre aziende. Una situazione che penalizza fortemente la libera concorrenza e mette le imprese agricole del Mezzogiorno nella totale impossibilità di competere ad armi pari».



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ommario

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editoriale

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Frutta nelle scuole L’UE vara gli aiuti

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revisione mezzi agricoli La sicurezza dipende dalle officine CARruBO MONuMENTALE Salvo grazie a nuovo percorso del metanodotto

agroalimentare

13 classifica americANA DEL CIBO In quali paesi si mangia meglio?

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turismo rurale AGRICOLTURA

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FESTA DELLE CILIEGIE A Conversano la festa nazionale

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partenariato economico Tra Monopoli e città argentina di La Plata

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gRANDINE Anche la varietà Ferrovia in difficoltà UTILIZZO DI VOUCHER Cresce senza sosta l’utilizzo in Puglia oscar green A Bari la premiazione

eventi

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correndo tra i vigneti Sport e valorizzazione del territorio

ZOOTECNIA

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contraffazione latte Lotta in difesa della mozzarella di bufala


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gricoltura

Anche quest’anno festa nazionale

A Conversano la Festa delle Ciliegie

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’annata disastrosa, con sbalzi termici, piogge e grandine che hanno distrutto gran parte del raccolto, non ha fermato la festa delle ciliegie di Conversano che si è svolta dal 2 al 5 giugno con due novità. Anche quest’anno è stata festa nazionale e in abbinamento con la sagra della ferrovia di Turi in programma l’11 e 12 giugno. Così l’Associazione Nazionale “Città delle Ciliegie”, visto il successo dello scorso anno a Conversano, ha voluto premiare la Puglia dove si concentra più del 40% della produzione cerasicola nazionale. “Nonostante le difficoltà per i danni subiti, saranno una decina gli stands di ciliegie assicurati da associazioni di categoria, agricoltori e commercianti cui va il nostro riconoscimento”, dichiara Vito Damiani, presidente del Comitato “Sapori in Conversano” che riunisce i principali sindacati di categoria e da 13 anni organizza la manifestazione. Una cinquantina gli altri espositori: grazie al sostegno dell’amministrazio-

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ne comunale, della Banca di Credito Cooperativo e di sponsor privati, oltre al patrocinio di diversi enti e istituzioni, è stato possibile allestire un programma di tutto rispetto: l’inaugurazione con il concerto di Antonio Da Costa in Anfiteatro, lo spettacolo degli “Aria Corte” il giorno dopo e , nel week end, la ciclopedalata tra ciliegeti e siti rurali, il “Talent Festival Conversano”, uno show realizzato dalla Cooperativa sociale “Occhi nuovi con loro” che avrà come protagonisti gruppi e artisti locali, lo spettacolo musicale itinerante dell’Orchestra “Contour band” e il gran finale della domenica con la cerimonia di premiazione degli espositori e del concorso “La ciliegia d’oro”; “Moda sotto le stelle”, la sfilata fashion glamour promossa da “4 Seasons Eventi” e in contemporanea lungo tutta l’area della festa lo spettacolo musicale itinerante degli “Aria Corte”. Inoltre La Pro Loco e la Cooperativa Armida hanno garantito nel corso delle quattro giornate le visite guidate nel centro storico, ai principali monumen-

ti, chiese e polo museale con aperture straordinarie mentre a bar, pizzerie e ristoranti è stato richiesto di organizzare per l’occasione piatti e produzioni tipiche a base di ciliegie. La festa delle ciliegie, che celebra il frutto simbolo della terra e dell’economia del sud-est barese, ha aperto di fatto per Conversano la stagione estiva sul fronte del turismo puntando ancora una volta a valorizzare la propria offerta culturale ed artistica con la qualità dell’ambiente, dell’agricoltura e dell’accoglienza.

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Anche la “Ferrovia” in difficoltà

Grandine : game over per la campagna cerasicola?

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a data del 20 maggio 2016 verrà ricordata per la devastante grandinata che ha colpito la Puglia; come non si avesse già avuto il proprio da fare con i cambiamenti climatici che non avevano per niente facilitato il duro lavoro degli agricoltori nei mesi passati. Tutto l’anticipo che si era avuto è stato completamente bruciato dall’ondata di maltempo, al punto che oggi sulla Ferrovia si è addirittura in ritardo. Il bilancio di Cia Puglia parla di colpo di grazia assestato al comparto cerasicolo pugliese, che produce circa il 40% del totale nazionale. Ingenti danni anche ad altre colture agricole

e strutture aziendali. Pesanti le ripercussioni sul piano del lavoro, perché sono andate perse anche centinaia di ore di lavoro assorbite nelle operazioni di raccolta che non ci sono state. Novanta milioni di euro di ciliegie in fumo da inizio campagna 2016 è invece la stima fatta in campagna da Coldiretti Puglia, dopo le due ondate di maltempo che hanno causato danni a oltre 23.000 tonnellate di ciliegie, invendibili a causa di spacchi, muffe e cerchietto. Una delle peggiori stagioni che gli agricoltori ricordino, prima per i danni alle varietà Bigarreau e Georgia, e ora per quelli alla Ferrovia, falcidiata da piogge torrenziali e ghiaccio.

IL MERCATO DI CAMPAGNA AMICA SI TINGE DI ROSSO

‘CILIEGIA DAY’ SU PIAZZA DEL FERRARESE A BARI

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rande festa lo scorso 22 maggio su Piazza del Ferrarese a Bari, con il ‘CILIEGIA DAY’. Il Mercato di Campagna si è tinto di rosso per celebrare uno dei prodotti simbolo dell’eccellenza pugliese, in una stagione da dimenticare, la straordinaria ciliegia ‘ferrovia’. Non sono mancate marmellate a base di ciliegie, dolci alla ciliegia e ciliegie ‘sotto spirito’. Gli agricoltori hanno offerto in degustazione e venduto al ‘prezzo giusto’ il frutto del Paradiso. Nell’iconografia cristiana, infatti, la ciliegia, con la sua dolcezza e il suo succo del colore del sangue del Redentore, è spesso raffigurata come il frutto antidoto alla mela del peccato. I consumatori hanno assaggiato il prelibato

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frutto indicato per chi sta affrontando una difficile ‘prova costume’, poiché presenta una quantità relativamente moderata di zuccheri e l’apporto calorico è basso. La manifestazione, pensata e organizzata per consentire ai produttori agricoli di raggiungere direttamente il consumatore finale, senza i consueti passaggi che fanno lievitare esponenzialmente i prezzi dal campo alla tavola, è stata occasione per far conoscere qualità, caratteristiche organolettiche e proprietà delle ciliegie. In serata Piazza del Ferrarese è stata allietata della prima edizione del «Gazzetta Music Contest», il concorso per musicisti emergenti di Puglia e Basilicata realizzato da «La Gazzetta del Mezzogiorno», in col-

laborazione con Cube Comunicazione e la partecipazione di Radio Selene e Azzurra Music.

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venti

11ª Edizione

Correndo tra i Vigneti: Sport e Valorizzazione del Territorio

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omenica 24 Luglio 2016, con Partenza alle ore 19:00 da Piazza Roma in Adelfia (BA), si terrà la 11ª Edizione della Gara Podistica a carattere Nazionale denominata “Correndo tra i Vigneti” , riservata agli Atleti Tesserati FIDAL, in regola con le disposizioni mediche agonistiche. Organizzata dall’Associazione Sportiva “Atletica Adelfia” coordinata da Antonio Torres, la manifestazione risulta essere l’unico evento in Italia, in ambito sportivo, promosso e patrocinato dal Touring Club Italiano. Lo storico e prestigioso Ente Turistico ha ritenuto l’idea che i partecipanti corrano attraverso i vigneti, come una lodevole occasione per promuovere il turismo nella cittadina barese dalla forte tradizione agricola. Nata ed ideata per unire l’Uva alla Corsa, “Correndo tra i Vigneti” è infatti studiata per permettere una visibile ed efficace valorizzazione del territorio e soprattutto dell’U-

va da Tavola e del suo indotto commerciale. Così da permettere ai tanti partecipanti, che giungono da ogni angolo d’Italia, ed alle loro famiglie, di conoscere la storia di Adelfia, unica nel suo genere, con le sue storie, le sue tradizioni, i suoi dialetti e far comprendere quanto lavoro c’è dietro ogni grappolo di uva, sapientemente curata dalle mani esperte degli agricoltori. Gli atleti partecipanti, lungo i 9,200 km del percorso, disegnato attraverso gli sterminati vigneti che circondano Adelfia, hanno modo di correre a pochi metri dalla lussureggiante Uva Regina e di poter rientrare a casa con il miglior souvenir che Adelfia possa offrire: uva e vino. Particolarmente curato anche il ristoro a base di prodotti tipici del territorio, per Atleti ed accompagnatori. Esclusivo il Trofeo per il Vincitore: una Scultura in Ferro Battuto a Mano, raffigurante una Vigna, la stessa riproposta sulle t-shirt ufficiali.

Presentati i risultati del progetto FRESCO

CREA: ecco come i consumatori scelgono frutta e verdura

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uali sono le aspettative dei consumatori nei confronti di ortaggi e frutta? Quanto conta la freschezza nelle scelte d’acquisto? Esiste un rapporto fra la freschezza e le caratteristiche sensoriali e nutrizionali? Ricchi di vitamine, minerali, fibra, ortaggi e frutta proteggono contro l’insorgenza di malattie varie quali alcune forme di cancro, malattie cardiovascolari e dell’apparato digerente. Hanno un limitato apporto calorico e un alto potere saziante. Comprendere quali siano le aspettative dei consumatori nei riguardi di questi prodotti è innegabilmente molto importante. In quest’ottica il CREA, Alimenti e

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di Rino PAVONE

Nutrizione, ha condotto uno studio su un campione di consumatori per individuare il criterio discriminante adottato nella scelta dell’acquisto di prodotti ortofrutticoli. Il 64% dei consumatori selezionati ritiene che la freschezza sia l’elemento prioritario, seguito dalla stagionalità (51,4%) e dal prezzo conveniente(31,7%). La freschezza è un attributo che comprende proprietà sensoriali (l’aspetto, il gusto, l’odore, chimiche e fisiche) ed elementi di origine diversa (il luogo di acquisto, le tecnologie di conservazione e trasformazione, il confezionamento). In particolare dalla studio è emerso che l’aspetto e il profumo sono i fattori che indicano maggiormente al consumatore la

freschezza dei prodotti ortofrutticoli sia nella fase dell’acquisto sia in quella del consumo. A questi si aggiungono alcuni indicatori di carattere non sensoriali. Se consideriamo il prodotto ortofrutticolo in generale, la freschezza è legata alla tempistica in cui viene consumato (è fresco se è consumato poco dopo la raccolta) e al luogo di acquisto (al mercato o direttamente dal produttore). Relativamente a prodotti specifici, invece, la freschezza è riconosciuta anche se il prodotto è trasformato. Rucola e pomodoro confezionati, ad esempio, sono considerati freschi se è presente la garanzia della data di scadenza e se il contenuto è visivamente controllabile. www.foglie.tv




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groalimentare

In quali Paesi si mangia meglio al mondo? La CNN prova a rispondere

La discutibile classifica americana sul cibo migliore al mondo

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di Rino PAVONE

li americani si sa non sono conosciuti nel mondo per la loro capacità di mangiare bene ma la classifica stilata dalla nota Cnn sulle nazioni in cui si mangia meglio fa accrescere tale opinione. L’Italia è , con la Grecia, ‘unica nazione europea presente nella top ten (e ci mancherebbe...) ma non va oltre il gradino più basso del podio, il terzo posto. Di seguito le posizioni dalla decima alla prima: 10 - Vietnam: per i viaggiatori consultati dalla CNN il decimo Paese in cui si mangia meglio al mondo è il Vietnam.... 9 - Grecia: i formaggi, lo yogurt, il profumo dei pomodori e delle olive, l’olio e l’origano che coprono i piatti, non meritano il podio, anzi, la Grecia è relegata in penultima posizione. 8 - India: non convince neanche l’ottavo posto della cucina indiana. Si è imposta da tempo nel mondo grazie ai suoi profumi e i suoi colori, ma anche i ristoratori indiani che abitano le capitali del mondo guardano, increduli, al loro ottavo posto. 7 - Hong Kong: cucina ibrida, commistione di culture asiatiche e occidentali, quella di

Hong Kong è una realtà gastronomica varia e non sorprende affatto che sia in classifica. 6 - Malesia: il vasto panorama di sapori e profumi è valso alla cucina malese un posto di tutto rispetto. Peperoncino, citronella e foglie di pandan rappresentano gli aromi principali. 5 - Giappone: la cucina nipponica si aggiudica il punto di mezzo, ma per gli aficionadosdel sushi sarà comunque un duro colpo. 4 - Thailandia: la cucina thailandese è ormai in ascesa, questo è indubbio. Congratulazioni per il quarto posto, complimenti a chi ne ha saputo riconoscere i meriti. Ma questo non basta a farci cambiare idea sulla bizN° 10 - 1 giugno 2016

zarra classifica. 3 - Italia: è bronzo per il vecchio Stivale. L’Italia che vanta la più ampia varietà di tradizioni gastronomiche divise per regioni (e nelle regioni divise per province e nelle province divise per famiglie e i loro segreti culinari gelosamente custoditi), è terza. Col capo chino saliamo sul podio e ci uniamo, poco convinti, alla gioia degli asiatici vincitori. 2 - Filippine: andiamo con l’argento. 7000 isole, mari che brillano di tutta la gamma di azzurri, alberi che nascono dall’acqua e in acqua si tuffano di nuovo. D’accordo, ma la cucina? Si legge di riso, pesce e frutti tropi-

cali; di contagi tra diverse culture, qualche volta compare il pollo e più raramente il maiale. Un secondo posto da denuncia. 1 - Taiwan: signore e signori, the winner is Taiwan o Repubblica di Cina. La cucina taiwanese si è strutturata nei secoli grazie alla convergenza di molteplici influenze: dall’aborigena a quella della Cina continentale a quella, ultima ma non ultima, giapponese a seguito dell’invasione del Giappone che per un periodo governò l’isola. Chicche storiche che ci servono un po’ per comprendere un po’ per convincerci della giustizia di questo primo posto.

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gricoltura

Venduti un milione e mezzo di buoni lavoro nel primo trimestre 2016

Cresce senza sosta l’utilizzo dei voucher Voucher venduti in Puglia I trimestre gennaio-marzo 2016 gennaio-marzo 2015 gennaio-marzo 2014

buoni lavoro 1.437.244 938.932 450.282

Var.% 53,1% 108,5%

Var. 498.312 488.650

fonte: elaborazione Centro Studi di Confartigianato Imprese Puglia su dati Inps

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nche in Puglia cresce senza sosta l’utilizzo dei buoni lavoro. Nel primo trimestre di quest’anno sono stati venduti circa un milione e mezzo di voucher (1.437.244, per la precisione). È quanto rileva il Centro Studi di Confartigianato Imprese Puglia su dati Inps. Rispetto al primo trimestre dell’anno scorso si registra un’impennata del 53,1 per cento; al 31 marzo 2015 ne erano stati distribuiti 938.932, che già raddoppiavano il numero di voucher del primo trimestre del 2014 (450.282). Sono sempre di più, dunque, i lavoratori remunerati attraverso i buoni lavoro. Basti pensare che nel 2008, in Puglia, ne furono «staccati» 2.443, l’anno successivo 24.573, nel 2010 furono 196.432, l’anno dopo 271.620, nel 2012 furono distribuiti 606.052 voucher, l’anno successivo 1.344.215, l’anno dopo ancora 3.014.286 e nel

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2015 ben 5.428.142. In costante crescita anche il numero dei lavoratori interessati. I buoni lavoro (o voucher) del valore di 10 euro (7,50 euro vanno in tasca al lavoratore mentre la differenza di 2,50 euro, invece, viene in parte versata all’INPS come contributo per il lavoratore e in parte all’INAIL come assicurazione contro gli infortuni) rappresentano un sistema di pagamento che i datori di lavoro (committenti) possono utilizzare per pagare le prestazioni di lavoro accessorio, cioè quelle prestazioni di lavoro svolte al di fuori di un normale contratto di lavoro, in modo discontinuo e saltuario. Il vantaggio principale per il lavoratore è che il compenso è esente da ogni imposizione fiscale e non incide sullo stato di disoccupato o inoccupato. È, inoltre, cumulabile con i trattamenti pensionistici. Il committente, da parte sua, può beneficiare di prestazioni nella completa legalità, con copertura assicurativa

Inail, in caso di eventuali incidenti sul lavoro, e senza dover stipulare alcun tipo di contratto. «La continua crescita del lavoro accessorio – commenta Francesco Sgherza, presidente di Confartigianato Imprese Puglia – è un fenomeno che occorre valutare con attenzione. Di sicuro, un rapporto di lavoro legale è preferibile rispetto al lavoro nero ed è proprio per questo che nascono i voucher: per consentire l’emersione di nicchie di lavoro discontinuo e saltuario, come tale molto esposto al rischio di sommerso. Eppure – continua Sgherza – questi numeri in costante e rapido incremento sono sintomo di un mercato incapace di proporre occupazione stabile, con le imprese che, specie in alcuni settori, fanno ancora molta difficoltà a programmare le proprie attività su periodi medio-lunghi. La strada per tornare ai livelli occupazionali pre-crisi è lunga”.

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Era il lontano 1986

Valagro celebra i 30 anni di VIVA!

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a gestione della rizosfera e delle sue risorse è sicuramente uno dei temi che attualmente assume particolare rilevanza nel settore dell’agricoltura soprattutto alla luce dell’esigenza di realizzare una maggiore sostenibilità, coniugando produttività e efficienza. Valagro è impegnata in prima linea per soddisfare le esigenze nutrizionali delle diverse colture attraverso soluzioni innovative ed efficaci, capaci di raggiungere target specifici della produzione, con il minimo impatto ambientale. La rizosfera può essere definita come un vero e proprio “sistema” ed è la parte del terreno in cui si realizzano le interazioni tra le radici della pianta, i microrganismi e le particelle del suolo. Le caratteristiche chimico-fisiche della rizosfera sono sostanzialmente diverse da quelle del resto del suolo soprattutto per alcuni parametri specifici come acidità, umidità, conducibilità elettrica e potenziale redox. Inoltre, la popolazione

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microbica è essenziale per migliorare la crescita delle radici, la struttura e la qualità del suolo. E’ quindi fondamentale mantenere e promuovere un giusto equilibrio tra le diverse parti che la costituiscono, al fine di raggiungere gli obiettivi prefissati della produzione. Nel corso degli anni lo squilibrio nel sistema suolo-pianta porta ad un lento declino dello sviluppo e della produzione vegetale. La cosiddetta stanchezza del terreno è un fenomeno che si verifica generalmente nei terreni dove vengono realizzati impianti consecutivi utilizzando sempre la stessa specie o specie affini. Di conseguenza, a causa dell’alterazione della struttura del suolo, della riduzione dell’attività microbica e dell’esaurimento dei nutrienti, le piante manifestano un minor accrescimento, minore fioritura e allegagione, ritardata entrata in produzione, compromettendo la quantità e la qualità del raccolto. Viva rivitalizza il terreno e bilancia la crescita della pianta.

Da questa necessità e obiettivi specifici nasce VIVA, un biostimolante unico ed innovativo contenente un pool di ingredienti biologicamente attivi capaci di rivitalizzare e migliorare la struttura della rizosfera, favorendo la crescita e l’equilibrio vegeto-produttivo. La formula di VIVA è espressamente studiata e sviluppata secondo l’esclusiva e distintiva tecnologia GEA930, in grado di fornire le migliori performances anche in condizioni sfavorevoli per la coltivazione delle piante, come la scarsa sostanza organica, terreni compatti, bassa attività microbica. Sono tre le diverse e complementari strategie attraverso le quali VIVA agisce: • migliora l’efficienza della rizosfera; • assicura un ottimale equilibrio vegeto-produttivo; • aumenta la produzione. Il primo target viene raggiunto grazie a speciali polisaccaridi ed acidi umici purificati esenti da umina, ovvero la

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parte insolubile. I primi promuovono lo sviluppo della flora microbica, i secondi hanno un’azione positiva nel migliorare la struttura del suolo, determinando condizioni ideali per lo sviluppo radicale e, di conseguenza, un aumento della disponibilità dei nutrienti. Gli acidi umici e uno speciale set di vitamine costituito da PP, B9 e B6 giocano un ruolo di fondamentale importanza nell’assicurare un ottimale equilibrio vegeto-produttivo perché favoriscono la naturale conservazione e l’assorbimento di sostanze utili e stimolano il metabolismo della pianta, promuovendo una crescita bilanciata. Ultime, ma non per importanza, sono le attività svolte dagli amino acidi e proteine che svolgono funzioni strutturali, metaboliche, di trasporto e riserva, aumentando la quantità e la qualità della produzione. Mentre, la mineralizzazione degli acidi umici purificati presenti nel formulato fornisce al suolo un graduale rilascio di elementi nutrizionali, i quali diventano immediatamente disponibili per la pianta.

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L’ utilizzo di VIVA permette di realizzare una gestione sostenibile dell’equilibrio del sistema suolo-pianta-microrganismi. Infatti, rappresenta per tutto il ciclo colturale, un valido supporto in grado di esercitare un’azione positiva nei confronti di queste tre componenti, rendendo capace la pianta stessa di esprimere un elevato livello produttivo. Valagro celebra i 30 anni di VIVA! Era il lontano 1986 quando nel mercato italiano, e successivamente in quello spagnolo e greco, Valagro lanciava VIVA, uno dei primi biostimolanti sviluppati secondo il concetto di nutrizione sostenibile, per assicurare agli agricoltori una maggiore quantità e una migliore qualità delle produzioni, utilizzando meno risorse. Sono trascorsi 30 anni da quella data, e VIVA continua a rappresentare per agricoltori di tutto il mondo una soluzione innovativa, efficace e sostenibile per le esigenze di nutrizione delle colture. Numerose sono le iniziative che Valagro ha in programma di realizzare - da maggio fino ad ottobre 2016 - per festeggiare la lunga storia di VIVA.

Oltre alla realizzazione di un logo specifico su tutte le confezioni del prodotto, Valagro celebra i 30 anni di VIVA con una serie di attività che coinvolgeranno in particolare i partner commerciali presenti in Italia, Spagna e Brasile. In questi tre paesi, i 13 punti vendita coinvolti ospiteranno delle vere e proprie “aree emozionali”, spazi dove i clienti avranno la possibilità di approfondire la conoscenza di VIVA e delle sue potenzialità non solo attraverso materiale informativo creato ad hoc, ma anche supporti video innovativi attraverso i quali i visitatori potranno sperimentare la realtà aumentata. Sono inoltre previste in Spagna e Brasile alcune sessioni di “Valagro Accademy”, training tecnici specifici che illustreranno le potenzialità e i benefici del prodotto per le diverse colture. Infine, dal 22 al 24 Giugno, VIVA sarà protagonista della 23° edizione di Hortitec, la più grande fiera dedicata al mondo dell’orticoltura brasiliano, che si svolgerà ad Holambra, nello stato di San Paolo in Brasile.

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T R urismo

urale

Obiettivo: rafforzare l’attrattività e la competitività dei territori

Un Partenariato economico - culturale tra Monopoli e la città argentina di La Plata di Paola DILEO

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i resilenza e di CPTCIA (Corridoio Produttivo Turistico Culturale Italia -Argentina) si è parlato in una conferenza lo scorso 24 maggio a Monopoli. L’iniziativa sì inserisce in un progetto sperimentale più ampio che la civica amministrazione - in particolare l’assessorato alla Pianificazione del Territorio e Ambiente diretto dell’Avv. Stefano Lacatena - sta avviando su sviluppo della resilenza a livello locale. Da intendersi per resilenza “la capacità di un sistema sociale di adattarsi al cambiamento e reagire alle avversità come una crisi economico-finanziaria o una calamità”. Di qui l’interesse della città barese a svilup-

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pare un partenariato con la città argentina di La Plata per finalità produttive, turistiche e culturali. La Plata a 60 km da Buenos Aires conta quasi 800.000 abitanti ed è sede delle principali istituzioni argentine. L’opportunità di stabilire un contatto diretto con l’Argentina viene offerta dal CPTCIA “un ponte di relazioni e azioni specifiche tra gruppi di italiani e argentini che lavorano in forma congiunta e con distinte competenze e abilità nelle aree produttive , del turismo, della green economy, della cultura, con l’obbiettivo di creare sviluppo e ricchezza”- ha spiegato il dott. Nicolàs Moretti direttore e coordinatore generale del CPTCIA, nonché presidente dell’Ass.

Pugliese di La Plata. Il corridoio non a caso è nato durante la crisi economico-finanziaria argentina del 2001, con l’intento di fornire un impulso decisivo al rilancio del tessuto produttivo. “La nostra risposta alla drammatica recessione del 2001- ricorda Moretti – è stata, ripartiamo da ciò che abbiamo e non da ciò che manca. Così si è pensato, perché non valorizzare questo forte legame con l’Italia? Il 52% degli abitanti di La Plata è di origini italiana, all’estero si continua ad avere un’ alta considerazione dell’Italia e del made in Italy. La crisi è stata cosi lo sprono per avviare lo scambio di know-how, di buone prassi, e facilitare investimenti , transazioni commerciali ,

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interscambio giovanile”. Queste le premesse del CPTCIA che da 15 anni collabora con la Regione Puglia al fine di creare un modello di sviluppo alternativo, sostenibile e intelligente, fondato su un processo d’integrazione tra operatori economici italiani e argentini. Testimone di una esperienza diretta di valorizzazione del brand Puglia in Argentina attraverso il CPTCIA, è stato il dott. Giovanni Granatiero , responsabile Mis. 1.2.1 PSR Puglia :”La strategia perseguita dalla nostra Regione nell’ambito del Piano di Sviluppo Rurale , programmazione 2007-2013, è stata quella di mettere a sistema i territori, evidenziandone le specificità, ma facilitando anche il confronto, lo scambio e la cooperazione sia a livello UE che all’estero. Se la Puglia l’anno scorso è stata la regione più visitata superando la Toscana che deteneva il primato storico, lo si deve anche a queste attività di marketing – ha commentato Granatiero - . La nostra regione ha speso circa 12.000.000 di euro in progetti di cooperazione tra i territori. Attraverso i GAL (agenzie di sviluppo territoriale) per esempio, siamo stati in Spagna, Inghilterra, Regioni Scandinave, dove abbiamo portato la pugliesità e le sue peculiarità con le aziende del settore agricolo , enogastronomico”. Ma la Puglia si è spinta anche oltre l’Europa, appunto in Argen-

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tina , dove la presenza di una folta comunità pugliese si è mostrata sensibile a rinsaldare i legami con la terra di origine. “A Buenos Aires per esempio l’esperienza pugliese è stata incentrata sulla dieta mediterranea, patrimonio immateriale UNESCO. Il nostro stand si è rivelato essere quello con più appeal, perché oltre ai prodotti tipici come olio evo, vino, legumi, pasta, verdure, frutta, c’era un nutrizionista che ha spiegato il valore salutistico di una dieta mediterranea, al seguito anche chef pugliesi che preparato dal vivo i piatti della tradizione e fatti gustare”. L’intento della Regione Puglia, apprendiamo, è quello di istituzionalizzare questi rapporti , incoraggiati anche da una ritrovata stabilità politica. “La qualità dei nostri prodotti e della nostra tecnica di produzione saranno ulteriore motivo di confronto e scambio. Le aziende argentine hanno preso contatti concreti con le nostre aziende – ha rimarcato Granatiero -. Auspico che il sistema produttivo monopolitano colga questa opportunità di sviluppo nei vari settori”. Per tutte le aziende interessate, il CPTCIA è organizzato dall’Agenzia di Coordinamento Territoriale Italia – Argentina, che assicura un contatto diretto senza fini speculativi, garantendo assistenza tecnica permanente ai membri del corridoio, nonché il monitoraggio,

l’accompagnamento e la verifica dei processi, delle buone pratiche di interscambio di qualità e tracciabilità territoriali. “Per chi volesse approfondire – ha specificato l’ing. Giuseppe Orlando resp. Ufficio Ambiente Comune di Monopoli - sarà allestita sulla rete civica una pagina ad oc dove tutti i soggetti potranno avanzare quesiti”.

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gricoltura

Un team di esperti relatori per sensibilizzare i giovanissimi all’uso dei cibi benefici

Premiati a Bari gli Oscar Green pugliesi targati 2016

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uona attitudine alla multifunzionalità in agricoltura con il 47% dei giovani imprenditori agricoli pugliesi concentrati sulla diversificazione aziendale, con particolare attenzione alla vendita diretta (35%), alla trasformazione agroalimentare (30%) e all’agriturismo (22%). Decisamente poco sensibili alle certificazioni e marchi di origine e collettivi (35%), sono particolarmente attivi sui mercati locali (65%), su quelli nazionali e internazionali senza intermediazione (37,5). Molto attenti all’informatizzazione, utile a rendere più efficace ed efficiente la commercializzazione dei prodotti, la contabilità e la comunicazione esterna, i giovani imprenditori agricoli pugliesi scelgono già in prima battuta di avviare l’attività facendo ricorso ai finanziamenti pubblici (73%), soprattutto utilizzando le misure del Piano di Sviluppo Rurale (primo insediamento (68%) e gli aiuti PAC (45%). E’ quanto emerso

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dal sondaggio di Coldiretti Giovani Impesa Puglia, somministrato a 1000 giovani agricoltori pugliesi e illustrato nel corso della ‘Giornata dell’Innovazione’ a Bari. “C’è una forte attesa da parte di tanti giovani che vedono nei Piani di Sviluppo Rurale – ha dichiarato il leader nazionale dei giovani agricoltori associati a Coldiretti, Maria Letizia Gardoni - un’opportunità di sviluppo economico e occupazionale. E’ necessario conoscere gli strumenti a disposizione e Coldiretti è pronta ad accompagnare in questo percorso i tanti giovani che intendono operare nel settore agroalimentare”. I giovani innovatori pugliesi hanno dato prova di ingegno e lungimiranza meritandosi l’Oscar Green, il premio istituito dai giovani della Coldiretti. Per la categoria “Campagna Amica” premiati Benny Nardelli dell’azienda agricola ‘Sapori di Casa’ di Conversano che ha creato il primo ‘ketchup a Km0’, fatto solo

con ingredienti rigorosamente pugliesi, Paola Tortorelli dell’omonima azienda agricola di Altamura che crea bambole e bomboniere con la lana delle pecore di famiglia, Daniele Casilli che ha ricreato il Salento in miniatura a Salice Salentino, arricchito di 1500 esemplari di bonsai e Paolo Minunni della Masseria Tarsia Morisco di Conversano che ha puntato su un orto di piante tintorie per colorare tessuti in maniera naturale. “L’aumento record del 26 per cento delle iscrizioni all’Università – ha dichiarato il Direttore di Coldiretti Puglia, Angelo Corsetti - nei corsi di laurea in scienze agroalimentari, in netta controtendenza rispetto all’andamento generale nell’ultimo decennio, conferma la presenza di nuove ed interessanti opportunità di lavoro in campagna dove si stima che grazie alla green economy saranno disponibili centomila posti di lavoro per i prossimi tre anni”.

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gricoltura

La sicurezza dipende dalle officine

La revisione dei mezzi agricoli diventi un’opportunità per le aziende e per i giovani

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te solo sulla carta o dopo un rapido corso. “Il capitolo officine autorizzate è ancora tutto da scrivere”, sottolinea il presidente di UNCAI. “Vista la carenza di meccanici che abbiano studiato agraria, abilitare ugualmente officine generiche costituisce un rischio. In agricoltura il processo di lavorazione e trasformazione del prodotto inizia già in campo attraverso le macchine. Una revisione fatta da meccanici che

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’eliminazione di meccanica agraria, avvenuta senza che si chiedesse il parere alle aziende e alle organizzazioni di contoterzisti e agricoltori ha fortemente indebolito la formazione professionale dei diplomati e ridotto le loro possibilità occupazionali”, osserva il presidente di UNCAI (Unione Nazionale Contoterzisti Agromeccanici e Industriali) Aproniano Tassinari che segnala al ministero dell’Istruzione e a quello delle Politiche agricole il rischio di far perdere ai giovani le opportunità occupazionali che si apriranno con la revisione dei mezzi agricoli: “Se non ci saranno altri rinvii, entro il 2017 i mezzi agricoli più vecchi, quelli immatricolati prima del 1974, dovranno essere revisionati. Seguiranno, nel 2018, quelli immatricolati tra il 1974 e il 1990 e così via. Sono

previste 300.000 revisioni all’anno, almeno fino al 2020. Un picco di lavoro che difficilmente potrà essere supportato dalle sole officine meccaniche già specializzate in mezzi agricoli”. Dopo il decreto che ha disposto la revisione obbligatoria delle macchine agricole a partire dal 30 giugno, contoterzisti, agricoltori e costruttori dei mezzi attendono da un anno un secondo, annunciato, decreto ministeriale che definisca le modalità con cui eseguire la revisione e le linee guida per l’individuazione delle officine autorizzate a effettuare i controlli. Tuttavia autorizzare un’officina non significa renderla competente sulle trattrici. La necessità di seri percorsi formativi per meccanici specializzati in mezzi agricoli va di pari pass con il rischio di veder affidata la revisione a officine meccaniche generiche, autorizza-

non conoscono il processo produttivo nel quale si inseriscono i diversi mezzi rischia di riconsegnare alle aziende agricole e conto terzi strumenti ingessati, depotenziati, con un aumento dei costi di gestione aziendale”. La sicurezza è irrimandabile. Tuttavia la revisione e le norme non devono incidere sul principio di sostenibilità economica delle aziende. “Al contrario devono diventare un’opportunità per

migliorare la gestione delle imprese. Inoltre la revisione può diventare un’opportunità occupazionale per i giovani degli istituti di agraria. Perché ciò avvenga, occorre però creare una sinergia di intenti tra tutti gli attori coinvolti nella definizione dei criteri di accredito delle officine e colmare il gap in meccanica agraria degli studenti”, conclude Tassinari.

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gricoltura

Accordo tra la Snam e i proprietari del terreno per il nuovo percorso del metanodotto

POLIGNANO: IL CARRUBO MONUMENTALE PIÙ GRANDE E LONGEVO DI PUGLIA È SALVO

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OLIGNANO A MARE - Il carrubo più grande e longevo di Puglia, tra i primi nel mondo, ha potuto finalmente tirare un sospiro di sollievo e, con esso, l’intero carrubeto monumentale che lo circonda nell’agro di Polignano a Mare (BA). La Snam ed i proprietari dei terreni hanno, infatti, chiuso il contenzioso sul percorso del metanodotto della discordia che, nel progetto originario, definitivamente approvato il 28 gennaio scorso in Conferenza dei Servizi presso il Servizio Ecologia Regione Puglia, sventrava il carrubeto e ne metteva in pericolo gli esemplari monumentali. Il tubo del gas, dunque, non seguirà più tale percorso, dai proprietari duramente contestato, ostacolato ed impugnato in varie sedi istituzionali (tanto vigorosamente da bloccare il rilascio della Autorizzazione Unica che avrebbe dato il via libera ai lavori) ma sarà spostato a ridosso

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del confine con il fondo limitrofo, cioè al limite del carrubeto, mettendo così al sicuro le pregiate essenze arboree. Inoltre, la quasi totalità della tubazione sarà “incamiciata”, cioè chiusa in un cunicolo di sicurezza. Ciò non toglie che i lavori di posa del metanodotto saranno eseguiti ugualmente da una piccola squadra speciale, con l’adozione di speciali cautele e l’uso di mezzi meccanici di piccole dimensioni e poco invasivi, “al fine di non danneggiare le piante di carrubo ed ulivo ivi insistenti”. Il confronto con Snam, tanto civile e garbato nei toni quanto duro e serrato nella sostanza, nel contrasto tra le rispettive posizioni ha visto prevalere il buon senso comune ed individuare il giusto punto di equilibrio che garantisse l’integrità del carrubo gigante e del suo habitat naturale e l’urgenza della costruzione del nuovo metanodotto, da completare in brevissimo tempo. La vicenda

del “Patriarca” di Polignano era persino approdata sui tavoli del Governo Renzi e della Giunta Emiliano grazie a due interrogazioni redatte dal deputato Giuseppe L’Abbate (M5S) e dalla consigliera regionale Antonella Laricchia. In definitiva, l’accordo tra la Snam e la proprietà del carrubeto (la quale ha espressamente richiesto una indennità di servitù esattamente uguale a quella di tutti gli altri proprietari) si è chiuso a beneficio della popolazione polignanese che avrà il nuovo metanodotto in tempi brevissimi – mentre, in mancanza di accordo, la questione sarebbe andata avanti per diversi anni sino alla finale decisione del Consiglio di Stato – e, al tempo stesso, ha avuto salvo il suo “Patriarca”, un patrimonio della collettività, un “testimone del tempo” venuto alla luce più di mille anni or sono.

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RICERCA ED INNOVAZIONE IN AGRICOLTURA:

OPPORTUNITÀ DI SVILUPPO PER LA FILIERA FLOROVIVAISTICA PUGLIESE

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Giugno verranno pubblicati i primi avvisi della Misura 16 “Cooperazione” del PSR Puglia 2014-2020, che finanziano progetti di innovazione coordinata fra imprese e mondo della ricerca, mirati al raggiungimento di risultati concreti e duraturi a favore del mondo produttivo rurale. I beneficiari di questi contributi saranno le Aziende Agricole ed i loro partner progettuali: enti di ricerca, associazioni ed aggregazioni, consulenti, comunità rurali, ecc. La Misura 16 – Cooperazione rappresenta un’opportunità imperdibile non solo per le aziende del settore Florovivaistico e delle altre filiere dell’agricoltura Made in Italy. Si tratta di un’occasione preziosissima anche per il mondo della Ricerca e dell’Innovazione: il modello cooperativo del PSR favorisce infatti il confronto dei ricercatori con il mondo imprenditoriale agevolando la sperimentazione in campo, e consente di accedere ad un supporto economico non trascurabile. Di particolare interesse le seguenti Sottomisure: - 16.1 “Costituzione e gestione dei Gruppi Operativi in materia di produttività e sostenibilità dell’agricoltura”: per il dialogo costruttivo tra attori provenienti da diversi ambiti (ricercatori, consulenti, agricoltori, ecc.) per

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l’individuazione delle esigenze operative delle aziende, e delle soluzioni potenzialmente applicabili; Contributo di € 15.000 per ciascun Gruppo Operativo - 16.2 “Sostegno ai Progetti Pilota per lo sviluppo di prodotti, pratiche, processi e tecnologie” con l’intento di ottenere vantaggi economici e produttivi per le Aziende. Contributo fino a € 1.000.000 per ciascun Progetto di Sviluppo I Gruppi Operativi sono già una realtà nel resto d’Europa: sono oltre 70 i G.O. attualmente attivi e che stanno portando avanti progetti sperimentali negli altri paesi dell’UE. Fondamentale in questo processo la figura dell’Innovation Broker che coordina e media i rapporti fra tutte le categorie di partner coinvolti, divulgando le opportunità, raccogliendo le esigenze delle Aziende e le potenzialità della Ricerca, e supportando la costruzione dei Progetti e delle candidature ai bandi. Proprio in veste di Innovation Broker, Vueffe Consulting sta realizzando una serie di seminari informativi presso i centri d’eccellenza della Floricoltura Pugliese (Taviano, Terlizzi e Leverano) per presentare nel dettaglio le opportunità per le aziende del settore Florovivaistico. Il primo seminario si è svolto a Tavia-

no il 25 Maggio scorso. Interessata e partecipe la platea degli operatori, che ha cominciato a delineare le esigenze concrete delle aziende, in base alle quali verranno strutturati i progetti di innovazione e sperimentazione di cui alla Misura 16: - Efficientamento energetico; - Riduzione dei costi di produzione; - Certificazione di qualità dei prodotti; - Promozione commerciale. Prossimi appuntamenti a: • LEVERANO, Mercato Floricolo, 6 Giugno 2016, ore 18.00 • TERLIZZI, Biblioteca Comunale, 9 Giugno 2016, ore 18.00; Tutti gli operatori della filiera Florovivaistica, ed i rappresentanti dell’Innovazione e della Ricerca sono invitati a partecipare. Alla fase di divulgazione e di raccolta di input sul territorio, seguirà la fase operativa di costruzione dei Progetti di Sviluppo. Le aziende e le organizzazioni interessate a conoscere in dettaglio il piano di lavoro in corso, e ad aderire al progetto, possono contattare la Divisione Innovation Broker di Vueffe Consulting srl, e seguire la nostra pagina Facebook. Contatti: 080.3513564 - info@vueffeconsulting.it

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ootecnia

Il territorio pugliese, con la provincia di Foggia, contribuisce con circa 230mila kg

LOTTA ALLA CONTRAFFAZIONE IN DIFESA DELLA MOZZARELLA DI BUFALA DOP

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pproda alla Camera dei Deputati la relazione sulla contraffazione nel settore della mozzarella di bufala campana, già approvata dalla Commissione parlamentare di inchiesta sui fenomeni della contraffazione, della pirateria in campo commerciale e del commercio abusivo. Ne è interessata anche la Puglia, la quale, stando ai dati 2014, con il territorio foggiano inglobato nell’aria della mozzarella di bufala certificata Dop, ha visto la propria produzione aggirarsi sui 230 mila kilogrammi. Nella provincia di Foggia, infatti, sono ammessi alla dop gli allevamenti dei comuni di Apricena, Cagnano Varano, Cerignola, Manfredonia, Lesina, Lucera, Poggio Imperiale e, per alcune zone, Foggia, San Giovanni Rotondo, San Marco in Lamis, Sannicandro Garganico e Torremaggiore. Sessanta ore dalla mungitura è il limite massimo di tempo in cui deve essere lavorata e pronta per essere venduta la mozzarella di bufala

campana Dop. È questo l’ingrediente fondamentale, oltre alla storia e alla tradizione, che caratterizza l’oro bianco dell’agroalimentare italiano e che pertanto deve restare il perno indiscusso del disciplinare che ne regola la produzione e lavorazione artigianale. Una delle principali criticità che oggi deve affrontare la filiera produttiva è l’aumento di domanda nel periodo estivo rispetto alle quantità di latte di bufala prodotto. Un gap che favorisce il ricorso ad altri tipi di latte (congelato in inverno, di mucca, in polvere, importato dall’estero ecc.), pur di equiparare l’offerta alla domanda, e quindi l’insorgere di fenomeni di contraffazione. Per questo tra le misure proposte nella Relazione ‘anti contraffazione’, in discussione a Montecitorio, c’è la politica di destagionalizzazione della lattazione, incentivando cioè la produzione di latte di bufala nel periodo estivo attraverso la pianificazione del periodo di riproduzione negli allevamenti.

WWW.FOGLIE.TV l’informazione sul mondo agricolo e rurale a portata di click.

Enovitis in Campo:

Sipcam Italia:

per una ceralicoltura di qualità

a un mese dall’iniziativa, si scaldano i motori

agrumicoltura ed innovazione varietale

Durante la Piattaforma Cereali a Paglia, svoltasi il 4 Maggio a Foggia, APSOV SEMENTI e BASF Italia, hanno avuto il piacere di accogliere agricoltori, tecnici e rivenditori della zona per presentare le proprie novità e le linee tecniche per la prossima campagna cerealicola.

A un mese dall’iniziativa, si scaldano motori delle macchine agricole che saranno protagoniste di Enovitis in Campo, l’evento dedicato alla promozione delle tecnologie per la viticoltura, organizzato da Unione Italiana Vini e VeronaFiere, con il patrocinio di Regione Puglia e FederUnacoma, in programma il 17 e 18 giugno prossimi a Corato.

Difesa, nutrizione ed innovazione varietale, impatto in agrumicoltura: questo il tema della due giorni di incontri (a Corigliano Calabro e Castellaneta Marina) organizzati da Sipcam Italia con gli agricoltori del territorio.

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Le soluzioni Basf

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IL PRIMO ANTIBOTRITICO “INTELLIGENTE”

ARRIVA 3LOGY® DI SIPCAM ITALIA • 3LOGY previene i danni alla produzione e alla qualità delle uve causati dalla botrite • 3LOGY: una garanzia di accesso ai mercati per l’uva da tavola e il vino prodotti in Italia • Con 3LOGY finalmente la possibilità di impiegare un solo antibotritico efficace ed esente da residui nel periodo di maturazione dell’uva

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l 16 marzo 2016 Sipcam Italia ha ottenuto dal Ministero della Salute l’autorizzazione all’immissione in commercio del prodotto fitosanitario 3LOGY, un innovativo antibotritico per l’uva da tavola e la vite da vino che ha caratteristiche decisamente originali. La botrite è una delle avversità più temute da viticoltori e cantine perché incide negativamente tanto sulla produzione quanto sulla qualità delle uve, in prossimità della maturazione e della raccolta. Per questa ragione Sipcam Italia ha sviluppato una soluzione efficace nella difesa di produzioni e qualità che garantisse al tempo stesso il libero accesso ai mercati. Questa soluzione si chiama 3LOGY: una combinazione di tre nuovi principi attivi che utilizzano l’originale meccanismo di azione dei terpeni, molecole organiche presenti in natura e altamente efficaci contro la botrite. Sipcam Italia, in collaborazione

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con la società Eden Research, ha messo quindi a punto l’esclusiva formulazione GO-E TechnologyTM che, in presenza delle condizioni favorevoli allo sviluppo della botrite, attiva il rilascio dei principi attivi liberando l’attività fungicida di 3LOGY. Le importanti novità offerte da 3LOGY non finiscono però qui: 3LOGY è esente da limiti massimi di residuo, si può impiegare fino a quattro volte durante l’epoca di maturazione per arrivare anche a tre giorni dalla raccolta su vite da vino e a sette su uva da tavola. 3LOGY naturalmente non interferisce su aromi dell’uva e fermentazioni in cantina. Allora come non definire 3LOGY l’antibotritico “intelligente”: grazie alle caratteristiche presenti per la prima volta in un solo prodotto, con 3LOGY il viticoltore è in grado di conciliare la necessità di efficacia contro la malattia con gli standard qualitativi richiesti

dalle filiere dell’uva da tavola e del vino. Con il lancio di 3LOGY e a breve di nuove ulteriori soluzioni per la vite, Sipcam Italia celebra i suoi primi 70 anni di attività confermando la sua vocazione al saper fare, l’attitudine alla ricerca e alla creatività con un solo fine: sostenere l’agricoltura italiana.

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