FOGLIE n.17/2018

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Agricoltura • Agroalimentare • Turismo RURALE

CHI BARA?

Psr Puglia, oltre il 73% delle domande verso l’esclusione: dov’è l’errore?

agricoltura

Uve, “difendere specificità pugliesi” Record agricoli, Paschetta ne detiene ben sette agroalimentare

M5S: “Frutta nelle Scuole da migliorare”

N° 17 • 1 ottobre 2018



Novità da bayer cropscience

sulle principali orticole a pieno campO

Nuove estensioni d’impiego dell’erbicida

CHALLENGE

S o n o s tat e r e c e n t e m e n t e a u to r i z z at e da l M i n i s t e ro d e l la S a l u t e l e e s t e n s i o n i d i i m p i e g o d i C H ALLENGE s u c a r c i o f o , f a v a , c e c e, l u p i n o, l e n t i c c h i a , f av i n o, p e p e ro n e, f i n o c c h i o, c i p o l la , a g l i o e s c a lo g n o.

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Prodotto fitosanitario autorizzato dal Ministero della Salute; per relativa composizione e numero di registrazione si rinvia al catalogo dei prodotti o al sito internet del produttore. Usare i prodotti fitosanitari con precauzione. Prima dell’uso leggere sempre l’etichetta, prestando attenzione alle frasi, ai simboli di pericolo e alle informazioni sul prodotto.



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ditoriale

1 ottobre 2018 - n.17 - Anno 13

Quindicinale di Agricoltura Agroalimentare Turismo RURALE

Iscritto all’Albo Cooperative a Mutualità Prevalente N.A182952 Editrice

G.Ed.A. Giovani Editori Associati Soc. Coop. Via Alcide De Gasperi 11/13 - 70015 - Noci (BA) Direttore responsabile Vito Castellaneta Grafica e impaginazione G.Ed.A. Giovani Editori Associati Hanno collaborato Donato Fanelli, Antonio Resta, Rocco Resta, Nicola Trisolini, Paola Dileo, Nica Ruospo, Rino Pavone, Donatello Fanelli Pubblicità G.Ed.A Rino PAVONE r.pavone@foglie.tv 380 6328672 Stampa Grafica 080 - Modugno (BA) Registrato al Registro Nazionale della Stampa Tribunale di Bari N. 61/06 del 15/11/2006 www.foglie.tv redazione@foglie.tv 347 9040264 Iscritta al Registro Operatori Comunicazione ROC n.26041 TESTATA GIORNALISTICA ACCREDITATA

Psr Puglia, Di Gioia “Saranno escluse oltre il 73% delle domande presentate”

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resentato dall’assessore alle Risorse agroalimentari della Regione Puglia, Leonardo di Gioia, l’esito dell’istruttoria preliminare della Misura 4.1A del PSR Puglia 20142020, dedicata al ‘Sostegno per investimenti materiali e immateriali finalizzati a migliorare la redditività, la competitività e la sostenibilità delle aziende agricole singole e associate’. “Su 652 aziende sono 477 quelle che presentano dati non corretti e che come tali saranno, ad istruttoria ultimata, oggetto di preavviso di rigetto – ha dichiarato l’assessore di Gioia, riportando i dati contenuti nella relazione che ha predisposto l’Autorità di Gestione del PSR Puglia - In sostanza più del 73% delle domande ammesse a istruttoria, salvo motivate controdeduzioni, saranno, quindi, escluse. Si tratta di un dato fuori dalle previsioni più pessimistiche che, purtroppo, attesta che in molti hanno o sbagliato i valori della domanda di finanziamento o artificiosamente utilizzato il bando per raccontare di performance aziendali fuori da quelli che sono i range economici di sostenibilità e compatibilità. Questo tradisce la fiducia della PA e compromette il

rapporto di lealtà che la Regione ha con gli utenti”. Gli anomali dati snocciolati da Di Gioia hanno da subito allarmato gravemente organizzazioni di categoria e, di conseguenza, la politica. Resta il fatto che oltre il 73 per cento delle domande per accedere ai finanziamenti del PSR ritenute non ammissibili rappresenta una percentuale talmente elevata da suscitare preoccupazioni e perplessità. Nel contempo il TAR ha accolto la richiesta di sospensiva di alcune aziende agricole ricorrenti contro la graduatoria del bando 4.1 facendo diventare la questione sempre più nebulosa. “Uno spettacolo davvero penoso e imbarazzante - secondo i deputati pugliesi Gianpaolo Cassese e Giuseppe L’Abbate, esponenti del Movimento 5 Stelle della Commissione Agricoltura alla Camera - quello che ci sta mostrando l’assessore Di Gioia in questi giorni : invece di scusarsi, assumersi le sue responsabilità dirette e dimettersi subito, si arrampica sugli specchi con trovate autoassolutorie, inviando inutili letterine agli agricoltori, pronto a scaricare responsabilità sul TAR se il comparto agricolo perderà i fondi, come probabile”.



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ommario

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editoriale

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PSR PUGLIAA Oltre il 73% delle domande verrà escluso

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12 CONFAGRICOLTURA

“Su Psr Di Gioia poco convincente”

19 PREMIO CARAMIA

Allo chef martinese Martino Ruggieri

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Maurizio Paschetta ne detiene ben sette

turismo rurale

29 CEntinaio

Firmato decreto su sovvenzioni ippodromi

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22 monopoli

Fra le mete più attrattive del 2018

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eventi

sagra uva rutigliano “Difendere specificità uve pugliesi” oscar green puglia La 12° edizione

Autunno al top con castagne, spinaci e kaki

27 RECORD AGRIcoLI

AGRICOLTURA

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BANCA DELLA TERRA DI PUGLIA Via libera al regolamento attuativo

18 Orofrutta

agroalimentare

11 FRUTTA NELLE SCUOLE

M5S: “Migliorare progetto e materie prime”

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cibo Percorre 1900 km su camion e navi

28 CONFIMI PUGLIA

Incontra Ministro per il Sud Lezzi mondo gal

30 gal ponte lama

Valorizzazione aree costiere: il bando


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gricoltura

54^ Sagra Uva da tavola Rutigliano (Bari)

Calleja :“Difendere specificità uve pugliesi”

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e produzioni ortofrutticole italiane e pugliesi in particolare devono difendere la loro specificità sul mercato globale. I produttori devono concentrarsi su alcune cultivar della loro uva da tavola che hanno specificità esclusive del loro territorio e dunque irripetibili, non replicabili in altre aree del mondo. Altrimenti facciamo tutti le stesse cose”. Raoul Calleja, direttore generale di Fruit Attraction di Madrid è stato chiaro. Parlando a Rutigliano, ospite d’onore della 54^ Sagra dell’Uva organizzata dall’assessorato all’Agricoltura del comune barese, Calleja ha spiegato le ragioni del successo della fiera ortofrutticola di Madrid che, in soli 10 anni - partita con modeste dimensioni nel 2008 - oggi conta 70mila visitatori e 1.600 espositori, per il 10% provenienti dall’Italia, uno dei 133 paesi impegnati nella rassegna. “La nostra Fiera - ha spiegato- è cresciuta perchè abbiamo investito in comunicazione, in servizi agli espositori, in marketing e grazie alla nostra rassegna le imprese ortofrutticole spagnole hanno diversificato i propri mercati di esportazione, passando da una prevalenza di destinazioni comunitarie a una notevole incidenza, oggigiorno, di quelle extra-UE. Un risultato al quale possono puntare anche le imprese italiane e pugliesi”. Insomma uno scenario di competizione sì tra Italia e Spagna, ma complementare nel quale però l’aggregazione è decisiva come insegna, appunto, l’esperienza iberica. “Per questo – come ha voluto ricordare l’assessore all’Agricoltura del Comune di Rutigliano, Giuseppe Valenzano- Calleja ha visitato alcune importanti aziende del territorio, come GiulianoPuglia Fruit, Orchidea Frutta, Fra.Va., ponendo così le basi per avviare una collaborazione di lungo corso. Insieme a Calleja alla tavola rotonda organizzata dall’assessorato, dal titolo “Modelli e strumenti per la valorizzazione dell’uva da tavola”, svoltasi domenica 23 settembre 2018 e moderata da Vincenzo Rutigliano, giornalista di Agrisole/Il Sole 24 Ore, hanno partecipato anche Giuseppe Porro (resp. acquisti PAM Puglia), Daniele Contini (climatologo ISAC-CNR Lecce), Giovanni Carlo Di

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Rienzo (esperto in post-raccolta dell’Università della Basilicata). Dalla tavola rotonda sono emerse riflessioni importanti sugli aspetti legati alle logiche distributive, agli strumenti a sostegno del settore dell’uva da tavola, sulle sfide della comunicazione per educare i consumatori a comprare bene e i produttori a produrre bene e in sicurezza. Di grande rilievo, durante la tavola rotonda, anche la sottolineatura delle conseguenze molto serie che sta provocando, anche all’agricoltura e all’ortofrutticoltura meridionale e pugliese, quella che viene definita la tropicalizzazione del clima. “Gli eventi estremi – ha detto durante il forum il dott. Daniele Contini, ricercatore del Cnr a Lecce all’Istituto di Scienza del Clima- sono frequenti purtroppo. Le temperature sono in aumento, le precipitazioni piovose sono brevi e violente. Con il passare del tempo molte colture mediterranee si sposteranno verso il nord Italia modificando in profondità la mappa delle aree agricole oggi vocate all’ortofrutta”. Per questo bisognerà non solo saper produrre e vendere bene, ma anche conservare al meglio il prodotto sia per poterlo trasportare in mercati sempre più lontani che per raccoglierlo e porlo al riparo da eventi appunto estremi, come ha detto a sua volta il Prof. Carlo Di Renzo dell’università della Basilicata con “innovazioni di processo che potrebbero determinare avanzamenti significativi nel postraccolta, aprendo all’uva italiana nuove destinazioni anche su lunghi tragitti”. Durante la tavola rotonda sono intervenuti anche Giacomo Suglia, nella veste di amministratore unico del Consorzio Nu.Va.U.T , che sta finanziando una ricerca pubblico-privata con il Crea per

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un programma di miglioramento genetico dell’uva tavola in Puglia e Donato Fanelli, coordinatore Comitato di Prodotto Uva da tavola presso l’interprofessionale Ortofrutta Italia . “Mai come in questo momento – ha concluso l’assessore all’Agricoltura e Marketing Territoriale del comune di Rutigliano, Giuseppe Valenzano - il mondo dell’uva da tavola, i produttori, gli operatori, devono misurarsi con i problemi della produzione, con le innovazioni tecnologiche legate al packaging, con il clima, con i prezzi non remunerativi. Ma questo non deve piegarci. Occorre

attivare collaborazioni e fare rete all’insegna dell’aggregazione dei produttori, le OP,e cercare sbocchi all’estero anche grazie alle rassegne specializzate. Per questo abbiamo avuto a Rutigliano come ospite di eccezione, Raoul Calleja, il direttore generale di Fruit Attraction, proprio per fare rete anche in previsione della prossima edizione della Feira ad ottobre, dal 23 al 25, e di Grapes Attraction del 24 ottobre. In questi cinque anni abbiamo sempre cercato di fornire agli operatori del settore gli strumenti conoscitivi e l’analisi delle prospettive utili per capite per tempo i mutamenti in atto nella filiera. Lo abbiamo fatto con umiltà e spirito di servizio nell’interesse esclusivo della città, dell’economia cittadina e del mondo produttivo ortofrutticolo. Speriamo di esserci riusciti o almeno di aver posto le basi per una consapevolezza diversa del ruolo di Rutigliano nel presente e nel futuro del comparto dell’uva da tavola”. L’assessore Valenzano, al termine dei lavori, ha voluto riconoscere alcune targhe e premi a quanti, anziani e giovani, hanno lavorato e lavorano nella filiera: vivaisti, potatori, tendonisti, braccianti e coltivatori, coordinatori di associazioni di settore.

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gricoltura

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GENIO GIOVANI IN AGRICOLTURA BATTE BUROCRAZIA?

INNOVAZIONE: OSCAR ALLA CREATIVITÀ 2018

resentati i vincitori di Oscar Green Puglia, il premio nazionale, istituito da Coldiretti e riservato ai giovani under 35 giunto alla dodicesima edizione, che riconosce il valore e la creatività alle giovani generazioni agricole. Dalla birra fatta con la canapa, al più grande orto urbano cittadino, dal miele al cioccolato per i bambini, all’asino a scuola per far scoprire ai baby agricoltori gli animali della fattoria, sono tante le idee premiate con l’Oscar alla creatività, promosso da Coldiretti Giovani Impresa. L’obiettivo di Oscar Green è quello di portare all’attenzione della società e delle altre aziende agricole le esperienze vincenti di imprenditori che hanno saputo costruire progetti di impresa competitivi e sostenibili allo stesso tempo, rafforzando il legame con il loro territorio d’appartenenza, tuto in salsa innovativa e creativa. “Sono troppe le “molestie” che subisce un giovane che vuole fare impresa. Aspettare oltre due anni – ha denunciato Benedetta Liberace, leader dei giovani agricoltori di Coldiretti Puglia - per poter trasformare il proprio sogno in attività imprenditoriale agricola, per colpa di una burocrazia che spesso compromette il destino di un’impresa giovane, sottrarre ricchezza alla Puglia e all’Italia. In Puglia sono 5mila i giovani ‘aspiranti’ agricoltori che sperano di poter partecipare lealmente ad una ‘gara’

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per poter accedere a finanziamenti che consentirebbero loro di investire, vivere e lavorare in agricoltura. Il nostro sogno non deve essere ostacolato da gap burocratici che possono essere superati con responsabilità e visioni strategiche per lo stesso futuro agricolo della Puglia”. I VINCITORI DI OSCAR GREEN PUGLIA 2018: CLAUDIO NATILE (Conversano – Bari) nella categoria Fare Rete – è riuscito a sfruttare i mille usi della canapa; ANNA FUCCI (Andria – BAT) nella categoria Sostenibilità – gira le scuole accompagnata dal suo asino per fare innamorare i bambini della campagna; GIOVANNA MELCARNE (Gagliano del Capo – Lecce) nella categoria Creatività – con la sua Lattoria è riuscita a creare una filiera cortissima che dalle mucche arriva fino al latte e agli yogurt con attrezzature all’avanguardia della tecnica; RAFFAELLA SASSO (Bari) nella categoria

Noi per il Sociale – ha creato il più grande orto urbano della città di Bari; ANTONIO ANZIVINO (Orsara di Puglia –Foggia) nella Campagna Amica – ha realizzato una linea di prodotti per avvicinare i bambini al miele, aromatizzandolo con il cioccolato e il limone; FRANCESCO CIAVARELLA (Noicattaro – Bari) Impresa 3.Terra – ha inventato una app per ottimizzare la gestione aziendale agricola.

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groalimentare

IL MINISTERO AL LAVORO

FRUTTA NELLE SCUOLE, M5S: “MIGLIORARE QUALITÀ DEL PROGETTO E DELLE MATERIE PRIME”

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ato da un’idea dell’Unione europea nel lontano 2007, il programma “Frutta nelle scuole” ha avuto come obiettivo quello di aumentare il consumo di frutta e verdura da parte dei bambini distribuendo prodotti ortofrutticoli e attuando tutta una serie di misure divulgative. Un progetto che ha coinvolto circa 870.000 alunni di tutte le Regioni, ogni anno, per un totale di circa 5.000 scuole interessate. I risultati, però, non sono sempre stati all’altezza dei nobili intenti del programma e il culmine è stato sicuramente raggiunto nel 2012, quando furono scoperti una serie di appalti truccati relativi a gare indette dal Ministero delle politiche agricole. Una operazione della Guardia di Finanza che portò in carcere 11 persone tra dirigenti del dicastero e delle aziende private. A mantenere alta la guardia, al fine di garantire i doverosi standard, è il Movimento 5 Stelle con una interrogazione a cui ha risposto il sottosegretario Alessandra Pesce.

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“La frutta utilizzata nelle scuole proviene da produzioni certificate di qualità con marchi IGP, BIO, Global G.A.P., di categoria prima o extra – dichiara il deputato pugliese Giuseppe L’Abbate, componente M5S della Commissione Agricoltura alla Camera – Il Mipaaft ci ha confermato che si tratta di frutta controllata e analizzata a campione in laboratori accreditati, con caratteristiche superiori a quelle indicate dai Regolamenti europei e che rispetta la stagionalità, cosa

importante anche per l’educazione alimentare dei più piccoli a cui questo programma è rivolto. Il sottosegretario Pesce si è anche impegnata a individuare le misure necessarie per ottenere una maggiore qualità dei prodotti distribuiti agli studenti, valorizzando al massimo quelli nazionali e per quanto possibile quelli regionali. E già nei prossimi bandi si farà maggiore attenzione al grado di maturazione che la frutta deve avere alla consegna per allungare la data di scadenza dei prodotti. La via tracciata dal governo è quella giusta e va anche incontro alla nostra proposta di una maggiore integrazione della campagna con le attività formative sul tema dell’educazione alimentare – conclude il deputato 5 Stelle – Il Ministero si è inoltre reso disponibile a ricevere le segnalazioni delle scuole per qualunque anomalia dovessero riscontrare sui prodotti consegnati, anche tramite invio via web della documentazione fotografica”.

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gricoltura

Il Presidente di Confagricoltura Bari – Bat Michele Lacenere

“Le rassicurazioni di Di Gioia su attuazione Psr Puglia poco convincenti”

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e parole dell’assessore regionale alle Politiche agricole, sull’attuazione del Psr Puglia, non ci rassicurano, memori di tutte le volte che il dott. Di Gioia ha provato a rasserenarci sui vari bandi”. Il Presidente di Confagricoltura Bari-Bat, Michele Lacenere, commenta così l’intervento dell’assessore Di Gioia che ha dichiarato: “Comprendiamo la preoccupazione del Commissario europeo per l’agricoltura e lo sviluppo rurale, Phil Hogan, espressa nella risposta all’interrogazione sull’attuazione del Psr Puglia. Una preoccupazione sulla quale ci eravamo già confrontati con i tecnici europei nel corso dell’ultimo Comitato di Sorveglianza dello scorso giugno. Da mesi abbiamo messo in piedi una struttura aggiuntiva per accelerare i pagamenti delle misure a superfice, così come abbiamo rafforzato l’attività di espletamento delle istruttorie al fine di riprendere l’ordinaria attuazione e svolgimento del nostro Psr. Ad ogni modo, dai dati in possesso di Agea della spesa effettuata insieme a quella che stiamo per liquidare, gli obiettivi verranno raggiunti a dicembre 2018”.

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La Puglia rischia di perdere i fondi per la Politica sviluppo rurale (Psr), al 30 giugno 2018 è stato speso solamente il 15% delle risorse a disposizione. E c’è tempo sino al 31 dicembre, ancora tre mesi prima del disimpegno automatico: la commissione europea, infatti, può procedere al disimpegno della parte di impegno di bilancio che non sia stata utilizzata entro il 31 dicembre del terzo anno successivo all’anno dell’impegno di bilancio. “L’assessore Di Gioia – commenta il Presidente Lacenere - vuole rassicurarci ma non lo siamo per nulla. E non lo siamo perché memori di tutte le volte che l’assessore Di Gioia ci ha tranquillizzati sui vari bandi. Sui bandi delle misure a superficie, ad esempio, così come su quelle strutturali. I risultati sono sotto gli occhi tutti ed è per questo che vorremmo meno rassicurazioni e più concretezza, che non vediamo, invece, nemmeno nel lavoro che l’assessorato sta svolgendo sulle misure a superficie. Anzi, osserviamo perdite di tempo inutili su bandi come quello sulla sostanza organica del 2016, dove

la struttura era stata chiamata a dare risposte chiare e drastiche che, invece, non ha voluto dare. Non conosciamo il motivo che porta gli uffici ad ignorare ciò che aleggia intorno a questo bando, ma siamo certi che non abbia attinenza con la localizzazione di molte di quelle aziende in graduatoria, che chiedono dai 50.000 ai 200.000 € l’anno per compiere una operazione che, in molti casi, avrebbero dovuto portare a termine comunque”.

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Vediamone gli aspetti peculiari

Banca della Terra di Puglia: via libera al regolamento attuativo della legge regionale

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a IV Commissione Consiliare, presieduta da Donato Pentassuglia, ha espresso parere favorevole sul regolamento adottato nelle scorse settimane dalla Giunta regionale finalizzato a dare compiuta attuazione alla legge regionale n. 15/2017 che, apportando radicali modifiche e integrazioni ad una precedente legge regionale (n. 26 del 2014), istituisce la “Banca della Terra di Puglia. Gli aspetti peculiari sono questi: - vengono definite puntualmente le procedure per il censimento delle terre incolte e abbandonate, pubbliche e private, e dei fabbricati rurali insistenti da parte dei Comuni. - È stato disciplinato il meccanismo di censimento e inserimento nella “Banca della Terra di Puglia” anche dei beni di proprietà pubblica in modo da coordinare e uniformare i criteri e le procedure di assegnazione, assicurando, come per quelli di proprietà privata, il rispetto di procedure di evidenza pubblica e prevedendo l’aggiornamento annuale degli elenchi dei terreni concedibili.

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- Sono dettagliate le procedure di assegnazione con la definizione di ruoli e compiti di Comuni e Regione e conferendo maggiore efficacia agli strumenti operativi e una più ampia visibilità, attraverso la “Banca della Terra di Puglia”, all’elenco dei terreni incolti e abbandonati pugliesi. - Gli elenchi informatici dei beni iscritti nella “Banca della Terra di Puglia” saranno accessibili al pubblico e integrati con il Sistema Informativo Territoriale della Regione Puglia (SIT) e con il Sistema Informativo Agricolo della Regione Puglia (SIARP). - L’assegnazione dei terreni iscritti nella “Banca della Terra di Puglia” potrà avvenire su base volontaria, a seguito di espressa adesione al programma da parte del proprietario del terreno. - Per quanto riguarda le terre incolte o abbandonate di proprietà privata per le quali non si sia acquisita la disponibilità del proprietario è previsto che si favorisca l’incontro tra domanda e offerta (quindi, tra chi voglia coltivare i terreni e i relativi proprietari), demandando alla contrattazione tra le parti la stipulazione delle

condizioni di utilizzo. - Sono disciplinati, infine, i criteri di valutazione da seguire in presenza di più domande di assegnazione del medesimo bene. In particolare, nella graduatoria saranno preferite le istanze di soggetti residenti nel comune ove è situato il bene, quelle proposte da disoccupati, quelle che presentino un piano di coltivazione di qualità (con il ricorso, ad esempio, a tecniche di agricoltura biologica o a varietà locali o tradizionali) e quelle presentate da giovani al primo insediamento. Con il parere positivo espresso in Commissione, il regolamento attuativo passa ora nuovamente alla Giunta per la sua approvazione definitiva. In tal modo sarà possibile dare applicazione ad una disciplina finalizzata a consentire l’accesso all’agricoltura (in particolare, di giovani e disoccupati) e a

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contrastare l’abbandono e il consumo di suolo agricolo su tutto il territorio regionale. Come è noto, negli ultimi anni si sta registrando un significativo interesse da parte soprattutto dei giovani per l’agricoltura che, da sempre e nonostante le tante difficoltà che attraversa, rappresenta certamente uno dei settori trainanti della nostra economia. Il regolamento approvato in commissione si compone di 13 articoli e disciplina: le norme tecniche per l’effettuazione del censimento, da parte dei Comuni, dei terreni incolti o abbandonati; le procedure per l’inserimento nella “Banca della Terra di Puglia” e per la loro assegnazione a seguito di apposita procedura ad evidenza pubblica; i criteri per la redazione e l’approvazione del piano di coltivazione da parte degli interessati all’assegnazione delle terre, le modalità di determinazione del ca-

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none dovuto ai proprietari (pubblici o privati) dei terreni assegnati, quelle per il controllo e la disciplina della revoca dell’assegnazione. In particolare, entro sei mesi dall’entrata in vigore del regolamento la Regione dovrà individuare i terreni agricoli di sua proprietà idonei ad essere assegnati (in concessione, locazione o comodato) a chiunque voglia svolgervi attività agricola. Allo stesso modo i Comuni dovranno censire i loro terreni incolti e abbandonati (appartenenti al proprio patrimonio o di proprietà privata) e trasmettere i relativi elenchi, entro il 30 settembre dell’anno successivo all’entrata in vigore del regolamento, al Dipartimento Agricoltura della Regione Puglia per l’inserimento nella “Banca della Terra”. Inoltre i Comuni, entro 180 giorni dall’entrata in vigore del Regolamento e, poi, con cadenza annuale, dovranno pubblicare sui ri-

spettivi siti web e sull’albo pretorio un avviso pubblico rivolto ai proprietari privati che siano interessati ad iscrivere i loro terreni (anche se non abbandonati) nella “Banca della Terra” in modo che possano essere assegnati a chiunque voglia svolgervi attività agricola. Dopo i successivi 60 giorni, in cui i privati possono far pervenire istanza di inserimento o cancellazione dei propri terreni, i Comuni dovranno approvare gli elenchi e trasmetterli al Dipartimento Agricoltura della Regione Puglia. Entro 30 giorni dalla ricezione degli elenchi, poi, la Regione provvede a inserire i terreni nella Banca della Terra, dandone adeguata pubblicità. I Comuni, d’altro canto, entro il 30 settembre di ogni anno, provvedono all’eventuale aggiornamento dei relativi elenchi, comunicandoli al medesimo dipartimento regionale.

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groalimentare

CONSUMI: SPESA CONTADINA AL TOP

CIBO ESTERO PERCORRE 1.900 KM SU CAMION, NAVE O AEROPLANO

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livello globale è stimato che un pasto medio percorra più di 1.900 chilometri per camion, nave o aeroplano prima di arrivare sulla tavola e spesso ci vuole più energia per portare il pasto al consumatore di quanto il pasto stesso provveda in termini nutrizionali, senza contare gli effetti sull’atmosfera e sui cambiamenti climatici provocati dall’emissione di gas ed effetto serra. Consumando prodotti locali e di stagione e facendo attenzione agli imballaggi, una famiglia può arrivare ad abbattere fino a 1000 chili di anidride carbonica l’anno. E’ stato ad esempio calcolato che un chilo di prugne dal Cile devono volare 12mila chilometri con un consumo di 7,1 kg di petrolio che liberano 22 chili di anidride carbonica, mentre l’uva dal Peru’ percorre quasi 11mila chilometri con un consumo di 6,5 chili di petrolio e l’emissione di 20,2 chili di anidride carbonica. La famiglia pugliese spende in media 457 euro per la spesa posizionandosi al decimo posto della classifica nazionale dei consumi alimentari che nel Mezzogiorno d’Italia assorbono quasi un quarto della spesa complessiva, anche se è il Nord Est dove gli acquisti di cibo sono più alti e 6 consumatori su 10 acquista-

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no direttamente dal contadino. Il 2017 nel carrello delle famiglie italiane ha visto un prepotente ritorno della dieta mediterranea con l’aumento della spesa per l’olio d’oliva (+11%), frutta e verdura (entrambe con +4%), pane e pasta (+1%) nonché la riscossa della carne dopo anni di costante calo dei consumi. Le aziende agricole pugliesi che hanno scelto la vendita diretta in azienda o nei mercati del contadino come canale commerciale vendono il 35% di olive e olio al consumatore finale e ciò vale anche per i

prodotti ortofrutticoli e per i trasformati, mentre rispetto ai tradizionali canali commerciali vendono in media il 13% della produzione alle provincie limitrofe alla propria e circa il 9% in altre zone d’Italia, il restante 4% viene destinato al mercato estero (3% Paesi europei e 1% Paesi Extra-Ue). Le percentuali sono analoghe per tutti i comparti, ad eccezione delle aziende olivicole e vitivinicole, per le quali la quota estera sul totale commercializzato ha un’incidenza più rilevante (rispettivamente, 7% e 13%).

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groalimentare

Finita l’estate

L’ORTOFRUTTA AUTUNNALE PER AFFRONTARE STRESS E ROUTINE

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ostro malgrado l’estate sta finendo e l’autunno bussa alle porte con il suo gravoso carico di routine fatta di lavoro e/o studio e comunque di molti impegni quotidiani. Una stagione climaticamente variabile che richiede alcuni accorgimenti naturali per difendersi dallo stress, dagli sbalzi di temperatura e anche dalla malinconia di giornate sempre più brevi e grigie. Tutto ciò si può affrontare al meglio con l’aiuto di un’alimentazione incentrata su frutta e verdura di stagione, alimenti essenziali per proteggersi e rigenerare le difese dell’organismo, anche in vista dell’arrivo del “generale inverno”. Ma quali prodotti è bene inserire nei menù quotidiani? Fruit24, il progetto promosso da Apo Conerpo, cofinanziato da Unione europea e Mipaaft con l’obiettivo di incentivare la domanda di ortofrutta e valorizzare stili alimentari orientati al benessere tra i consumatori di tutte le età, fornisce tutte le informazioni utili e dettagliate per conoscere le caratteristiche nutrizionali di ogni prodotto di stagione e quindi per alimentarsi correttamente. Portare piacevolmente in tavola frutta e verdura fresca, ogni giorno e a tutte le età, è la scelta migliore per il proprio benessere. Seguendo i consigli degli esperti nutrizionisti di Fruit24, si può sapere che un valido e salutare menù autunnale deve partire da una prima colazione con una piccola macedonia fresca composta da uva, spicchi di clementine e lamponi, un mix giusto e completo per iniziare la giornata. L’uva è più calorica di altri frutti, perché ricca di zuccheri direttamente assimilabili, ma è anche fonte di potassio, ferro, calcio, fosforo, vitamine A, C, B6 e polifenoli. Le clementine contengono molta vitamina C che aiuta l’assorbimento del ferro e

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aumenta le difese immunitarie. I lamponi sono antinfiammatori naturali: poveri di zuccheri e diuretici, con oltre l’80% di acqua, contengono vitamine A, C e acido citrico. Se a metà mattina c’è bisogno di ridurre stanchezza e stress psicofisico, si può gustare un dolcissimo kako; ideale per gli sportivi, calorico e drenante, è ricco anch’esso di vitamina C, betacarotene, fibre e potassio. Per un pranzo light e detox, Fruit24 propone due super ortaggi. I finocchi, ricchi di sali minerali, fibre e vitamine, che diventano un primo piatto gradito a tutta la famiglia se trasformati in una crema ottenuta con sedano, vitaminizzate e rigenerante, cipolla, disinfettante naturale dall’azione battericida e protettiva, e poco olio evo. Altro super ortaggio amico della nostra salute è il cavolfiore, ricco di ferro e calcio, con le sue proprietà disintossicanti e antinfiammatorie; tagliato a pezzetti e gratinato al forno con erbette, olio evo e pangrattato, è un secondo piatto autunnale perfetto e saziante. Al momento della merenda pomeridiana, si può “cedere” con moderazione al fascino delle castagne,

simbolo dell’autunno: ricche in calorie per il contenuto in carboidrati e amido, sono da consumare senza eccessi se si vuol controllare il proprio peso, ma sono anche ideali contro lo stress e la stanchezza tipica stagionale. Una cena gustosa e leggera si prepara facilmente puntando su zucca e spinaci, due prodotti dalle tante proprietà. Molto saziante, poco calorica, ricca di vitamine A, C, betacarotene e sali minerali, la zucca aiuta a proteggere il sistema circolatorio e combatte l’insonnia. È ottima come vellutata, realizzata con brodo vegetale, scalogno, salvia e olio evo. Per i bambini si può cuocere al forno sotto forma di chips croccanti. Gli spinaci cotti al vapore, conditi con olio evo e limone, contengono ferro, vitamina C, fibre e potassio: hanno un’azione anti-aging utile per la pelle ad ogni età. Arricchire e variare i menù quotidiani con i prodotti ortofrutticoli, assecondando i propri gusti e nel contempo beneficiando sempre del giusto equilibrio nutrizionale, rappresenta una sana abitudine che aumenta il nostro benessere e protegge la nostra salute nel tempo.

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Il primo cuoco italiano sul podio del “Bocuse d’Or”

Allo chef martinese Martino Ruggieri il VI Premio “Vincenzo Caramia” di Paola DILEO

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on la mission di sempre: promuovere il territorio e i suoi attori “protagonisti”, il premio “Vincenzo Caramia” giunge alla VI edizione. Un riconoscimento che in questi anni ha portato alla ribalta l’enogastronomia tipica di qualità, quel “cibo buono, sano, pulito e giusto” tanto caro a Giuseppe Caramia e al papà Vincenzo – a cui è dedicato il premio – illuminato precursore del valore culturale ed economico delle eccellenze agroalimentari locali, già a partire dalla sua amata terra, Martina Franca. In quest’ottica la lodevole iniziativa, sta portando all’attenzione mediatica l’importanza della biodiversità, della sostenibilità del cibo, della trasmissione di saperi e buone pratiche, della salvaguardia delle produzioni locali. Un felice connubio tra convivialità e didattica enogastronomica , con momenti degustativi- informativi : al centro una rosa di prodotti DOP, IGP, DOC, SLOW FOOD, delle diverse regioni italiane, in testa Puglia, Basilicata, Calabria. L’edizione 2018 del Premio “Vincenzo Caramia” patrocinata dal Ministero delle Poli-

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tiche Agricole Alimentari e Forestali, dalla Presidenza della Regione Puglia e dal Comune di Martina Franca, ha avuto il prezioso sostegno di Carmen D’Incecco dell’ Ass. Nomedia Onlus, di Francesco Lenoci , docente dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, del Gruppo Tessile TARDIA TEXTILETRADE di Martina Franca per la sfilata di moda, del degustatore AIS Rudy Lazzaro, della pianista Palma Esposito. Ad ospitare la cena di gala con premiazione , lo scorso 22 settembre, è stato il Park Hotel S. Michele - sempre a Martina Franca - cornice elegante per spazi culinari ispirati alla selezione enogastronomica della Phain Promother di Giuseppe Caramia: in primo piano il capocollo di Martina Franca (Az. Cervellellera), il pecorino crotonese DOP (Coop A.P.O. C.C), riso DOP di Baraggia (Az. GOIO), olio DOP Collina di Brindisi( Az. Valentini), pastificio artigiale “Sapori di Casa”, forno S. Lorenzo di Ceglie Messapica e Martina Franca, cipolla d’Acquaviva e cece nero della Murgia – Presidio Slow Food (Az. Iannone), Masseria Amodio (Mottola), Verdicchio Jesi DOP (Az. Socci), Labellum

Brut (Coop. Vitis in Vulture), Zibibbo di Pizzo – Slow Food (Benvenuto Cantine), Sorgente di Puglia (Acqua Orsini), FADI Caffè, ADUA Bar- Pasticceria. Un corredo di tradizione e bontà all’altezza di uno degli chef più bravi al mondo, Martino Ruggieri; mai come quest’anno il premio “Vincenzo Caramia è andato a un martinese: un giovane cuoco di appena 31 anni che ne ha

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fatta di strada prima di giungere a prestigiosi traguardi come l’ambitissimo podio del Bocuse d’Or 2017 (tra le più celebri gare culinarie al mondo che si tiene in Francia, a Lione, con cadenza biennale). Mai nessun italiano al pari dello chef pugliese si è spinto così in alto. Un cuoco si giovane ma, con un excursus lavorativo notevole, prima in Italia quindi a Venezia, Torino, Roma, Pescara, Lago di Garda, Sidney per poi approdare a Parigi , dove lavora tutt’oggi, come braccio destro di Yannik Alleno, nella cucina tre stelle Michelin di Pavillon Ledoyen su les Champs -Heliséès. L’arma vincente del nostro talentuoso? Martino Ruggieri ha vinto il Bocuse d’Or 2017 perché con semplicità nel suo piatto ha proposto un territorio, la Puglia. “In Francia – ha commentato a caldo lo chef martinese – non premiano il più bravo ma chi racconta qualcosa di vero”. Con grande intuito ha pensato bene di puntare sulle nostre materie prime e sulle antiche tradizioni della cultura contadina , come la sana e giusta cottura in terracotta. “Una scelta strategica risultata vincente e convincente – ha esordito il prof. Lenoci

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nel suo encomio a Ruggieri , che ha aggiunto – perché va in scena la biodiversità del nostro Paese, un unicum che non trova rivali al mondo, un vantaggio competitivo rilevante sebbene non sufficientemente valorizzato”. Un vantaggio che invece il cuoco di Mar-

tina Franca saprà utilizzare ancora, già nella prossima competizione del 29-30 gennaio 2019 a Lione , quando sarà nuovamente l’unico italiano a sfidare 24 cuochi di altrettanti nazioni al mondo. A lui l’onore di portare sempre più in alto la nostra bandiera!

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T R urismo

urale

Intanto l’amministrazione Annese guarda al futuro e convoca gli operatori turistici

Turismo 2018: Monopoli tra le mete più attrattive di Paola DILEO

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’ estate turistica pugliese 2018 in base ai primi dati parziali (Pugliapromozione ), registra segnali incoraggianti di crescita: la nostra regione conferma la sua attrattività con un buon piazzamento sui mercati esteri. Nei primi 7 mesi dell’anno le presenze straniere hanno espresso un trend positivo: un +10%; a risentire invece del rincaro carburante è stato il flusso interno italiano con una riduzione del -2% degli arrivi e del -0,8% delle presenze. L’economia italiana e la sua immanente incertezza, ha inciso sul potere d’acquisto e sulla scelta di mete low cost come Calabria, Basilicata, Alba-

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nia, Grecia e Croazia. Ma, sempre dai dati provvisori, emerge un quadro incoraggiante: i primi segnali verso l’auspicato processo di destagionalizzazione, con un + 15% di presenze complessive a marzo e un + 26% di presenze straniere anche a maggio. E se il settore alberghiero cresce ulteriormente nei primi sette mesi del 2018 con un + 2,7% per gli arrivi e un 5,7% per le presenze, si registra una contrazione del settore extralberghiero del -1,6% e del -3,6%. A livello provinciale è già possibile tracciare un bilancio 2018: Foggia con un + 4,5% per arrivi e + 2% delle presenze; BAT + 4% e + 8%; Bari +4% e +6%;

Brindisi -1% e +2%; Lecce + 0,5% e – 1,05%;infine Taranto con +3% degli arrivi e +6% delle presenze. Inoltre è possibile un primo bilancio comunale, località caratterizzate da un mix di offerte , balneare e culturale: ad affermarsi destinazioni turistiche alternative come Carovigno, S. Giovanni Rotondo, Vieste, Monopoli, Polignano a Mare, Martina Franca, Otranto e Conversano. Forte di questi dati lusinghieri, il Comune di Monopoli guarda al futuro e la neo amministrazione Annese intende consolidare i risultati fin qui raggiunti, risolvendo quelle criticità che impediscono un innalzamento qualitativo dell’offerta turistiwww.foglie.tv


ca. In tal senso lo scorso 17 settembre a Palazzo di Città, il sindaco Angelo Annese ha convocato gli operatori economici e del settore per avviare un tavolo costruttivo “Se in passato Monopoli ha fatto del commercio la sua attività prevalente, oggi una fetta rilevante dell’economia cittadina è rappresentata dal turismo che può essere esteso a tutto l’anno e non solo alla bella stagione – ha esordito il primo cittadino, evidenziando che questa prerogativa deve sollecitare una serie di investimenti condivisi sul fronte dei servizi”. Quello monopolitano – ha aggiunto l’Ass. al Turismo Cristian Iaia – è un turismo di qualità che negli ultimi anni è cresciuto molto, anche grazie all’attività di marketing svolta dalle produzioni cinematografiche, che continuano a manifestare interesse su Monopoli”. A seguire l’Ass. al Commercio – Trasporto – Polizia Municipale, Ecologia, Aldo Zazzera, non ha eluso le problematiche irrisolte della raccolta differenziata dei rifiuti, cosi come quella del traffico “è evidente – ha ammesso – che le strisce blu da sole non han-

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no risolto il traffico urbano. Occorre un progetto serio di parcheggi a cui stiamo già lavorando nell’ambito del Piano del Traffico”. La risposta degli operatori turistici e relative associazioni di categoria, non si è fatta attendere, nel rivendicare un tavolo di compartecipazione durevole, a loro dire mancato in questi anni . Hanno così elencato una serie di criticità sempre più inderogabili come: - Assicurare il decoro urbano e la raccolta differenziata dei rifiuti; - potenziare la condotta di fogna bianca e nera nel centro storico di Monopoli per assolvere al sovraccarico di utenze in particolare del periodo estivo. Un adeguamento è necessario a Porta Vecchia (spiaggia ormai famosa in tutto il mondo per la singolare posizione nella cinta urbana), dove urgono opere di recapito e deviazione delle acque piovane e non solo; - riqualificare Cala Porta Vecchia sempre più preda dei processi erosivi e suscettibile di progetti strategici di ripascimento , già al vaglio dell’ente comunale;

- intensificare i collegamenti di bus navetta tra il centro e la località balneare Capitolo, anche dopo settembre; - prevedere collegamenti con i comuni dell’hinterland , come Alberobello, Castellana Grotte, Valle d’Itria ecc. ) e Matera per il 2019; - assicurare un maggior controllo delle spiagge pubbliche a contrasto dei fenomeni di abusivismo in generale; - potenziare la vigilanza notturna per arginare i parcheggi irregolari lungo la litoranea, in prossimità dei locali notturni; potenziare i parcheggi satellitari e i bus navetta verso il centro; prevedere segnaletica luminosa; - curare maggiormente il verde pubblico; - conseguire il riconoscimento della Bandiera Blù; - assicurare una buona copertura WIFI in località Capitolo - fare sistema per una programmazione dell’intero territorio comunale, contrade incluse. - tassa di soggiorno, scelta condivisa con gli operatori per il suo utilizzo.

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Toterbane Duo: diserbo totale con azione residuale Toterbane Duo ( reg. n° 16707 del 20/12/2017) è il nuovo diserbante totale ideale per il controllo in pre -emergenza e post-emergenza precoce delle infestanti di vite, olivo, pomacee, agrumi e argini delle risaie, che abbina l’azione residuale di diuron con dosi ridotte di glifosate ad azione fogliare toterbane Duo (reg. n° 16707 del 20/12/2017) è il nuovo diserbante totale ideale per il controllo in pre-emergenza e post-emergenza precoce delle infestanti di vite, olivo, pomacee, agrumi e argini delle risaie, che abbina l’azione residuale di diuron con dosi ridotte di glifosate ad azione fogliare. Formulato in sospensione concentrata, le infestanti controllate (da sensibili a mediamente sensibili) comprendono tutte le principali specie a foglia larga e stretta. I trattamenti su vite e colture arboree, sono da effettuarsi preferibilmente in autunno o in primavera, localizzati lungo la fila o sulle piazzole di raccolta degli olivi con una superficie trattata pari al massimo a 1/3 della superficie

coltivata utilizzando 6-7,5 lt/ha di prodotto (dose massima 2,5 lt/ha di superficie coltivata); si consiglia una concentrazione del 2-2,5% con un volume d’acqua di 240-375 litri per ettaro effettivamente trattato. Nel diserbo di argini e arginelli delle risaie, intervenire nei periodi di asciutta localizzando la distribuzione in una fascia perimetrale di altezza pari a 1 metro, impiegando 1,8-2,4 lt di prodotto per 1.000 mq; si consiglia la concentrazione del 3% con un volume di 60-80 litri d’acqua per 1.000 mq di superficie effettivamente trattata (dose massima 1 lt/ha di superficie coltivata). E’ consentito al massimo 1 trattamento per anno. Toterbane Duo è disponibile in flacone da 1 lt e tanica da 10 lt.

Ampio spettro d’azione su tutte le principali infestanti

Chimiberg marchio di Diachem S.p.A. Agrofarmaci autorizzati dal Ministero della Salute. Utilizzare i prodotti fitosanitari con precauzione. Prima dell’uso leggere sempre l’etichetta e le informazioni sul prodotto. Si richiama l’attenzione sulle frasi e simboli di pericolo riportati in etichetta.



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Per la settima volta

Maurizio Paschetta campione mondiale di record agricoli

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er la settima volta Maurizio Paschetta, è campione mondiale di record agricoli. Lunedì 24 settembre) ha polverizzato il record detenuto dal bulgaro Nikolaj Milanov che a Trojan, nel 1994, in un’ora raccolse 200 lumache. «The Natural Boy», questo il suo soprannome, ha raccolto nello stesso tempo 1086 lumache ( oltre 5 volte di piu’ ) , record mondiale certificato dalla World International Champions dal giudice Luigi D’Amico . «Ho dato tutto quello che potevo - ha commentato Maurizio Paschetta al termine della gara, trasmessa in diretta Facebook sulla sua pagina ufficiale (https://www.facebook.com/Maurizio.Paschetta.Official/ ). “La gara mondiale, presentata da Davide Bazzichetto, è il risultato di un duro lavoro, ma anche di costanza, passione e resistenza. Sono soddisfatto e ringrazio tutti i fan e le persone che mi hanno seguito - dichiara Paschetta - Nella prima mezz’ora ho raccolto vicino alla rete, come una sorta di riscaldamento , gli ultimi 30 minuti

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di Rino PAVONE

più verso la metà del recinto, cosa più difficile perché ho dovuto allungarmi il più possibile senza mai entrare all’interno». La gara è stata disputata nell’allevamento «Le lumache del Marchesato» di Giacomo Torre in via Revello 38/A a Saluzzo , Piemonte , Italia .

Per Maurizio Paschetta si tratta del settimo record mondiale, dopo quello in mungitura vacca a mano, pigiatura uva con i piedi, spaccalegna con accetta, impilamento balle piccole di fieno su un rimorchio agricolo, raccolta tartufi con cane su ring e vangatura del terreno a mano .

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A Roma

Confimi incontra Barbara Lezzi, Ministro per il Sud

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a nostra preoccupazione per l’andamento dell’economia meridionale è grande e confermiamo la disponibilità a condividere quelle misure che riteniamo necessarie per superare una condizione di crisi pluridecennale; misure che nascono da una profonda e radicata esperienza sul territorio”. Queste le parole in apertura dell’incontro svoltosi a Roma dove la delegazione Confimi Industria composta dal presidente Confimi Puglia e delegato nazionale Industria Culturale Sergio Ventricelli, dal Segretario di Confimi Industria Puglia Riccardo Figliolia, dai tecnici Fabio Sciannameo e Canio Trione, rispettivamente responsabili per le Politiche Pubbliche e per il Centro Studi Confimi Industria Puglia hanno incontrato il Capo di Gabinetto Valeria Capone con il Segretario particolare Sabrina Sambati del Ministro per il Sud Barbara Lezzi, e Fabiana D’Onghia, consigliere legislativo della Presidenza del Consiglio. La seduta era stata decisa, dopo l’incontro dei giorni scorsi con il Ministro Lezzi, per la definizione tecnica delle linee guida di quanto

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già discusso in precedenza. Confimi vuole accompagnare e contribuire attraverso le conoscenze maturate sul campo, alla individuazione di logiche nuove per l’economia del Sud, argomenti nevralgici del prossimo DEF (Documento di Economia e Finanza), il principale strumento governativo di programmazione economica di imminente pubblicazione. Si è parlato di ZES (Zone economiche speciali, ndr), della valorizzazione di Matera - Capitale Europea 2019, della futura Legge di bilancio su temi legati ai territori del Sud, e di alcune proposte per migliorare l’internazionalizzazione delle imprese meridionali troppo penalizzate da una pressione fiscale eccessiva, da un cuneo fiscale da rivedere, da un troppo alto costo dell’energia e da una rete infrastrutturale da aggiornare, tutte questioni da tempo già denunciate da Confimi Industria. “Come già anticipato – ha spiegato il presidente Confimi Puglia Ventricelli -, le ZES sono certamente di importanza capitale, sia per le imprese italiane che per talune estere interessate a investire sul nostro territorio,

costituito da piccole e medie imprese, assai spesso costrette al nanismo da una politica economica miope. Si tratta di storture gravissime, che vanno corrette con immediatezza per restituire alle nostre imprese fiducia nel loro operato, premiando l’impegno, il merito e l’abnegazione. In questo senso, serve cambiare l’attività creditizia delle banche locali, che stanno bruciando milioni di euro di risparmi anziché rilanciare reddito e produzioni, azzerare la burocrazia, almeno per le imprese nascenti, per non scoraggiare i giovani che vogliono intraprendere il percorso dell’auto-impiego, quindi, occorre che la politica monetaria europea non penalizzi, come attualmente fa, le aree che debbono effettuare sforzi supplementari per il proprio rilancio. In nessun caso bisognerebbe cedere alla tentazione di percorrere la scorciatoia della politica degli aiuti, che invece riteniamo debba essere smantellata in tutto il territorio dell’Unione, ma di applicare alle realtà meridionali le regolamentazioni semplificate, che sono adatte all’imprenditoria locale”.

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Si attende ora il parere della Corte dei Conti

IL MINISTRO CENTINAIO FIRMA IL DECRETO SUI CRITERI DELLE SOVVENZIONI AGLI IPPODROMI

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giunta la firma del ministro delle Politiche Agricole, Alimentari, Forestali e del Turismo Gian Marco Centinaio sul decreto per risolvere le criticità del precedente decreto dell’ex sottosegretario Giuseppe Castiglione, il quale deteneva la delega all’ippica dell’ultimo Governo Gentiloni. Viene eliminato, pertanto, l’obbligo di seguire i criteri imposti dallo scorso Esecutivo per la quantificazione delle sovvenzioni agli ippodromi

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italiani. Toccherà ora alla Corte dei Conti che dovrà esprimere il proprio parere: solo successivamente il ministro Centinaio potrà procedere al pagamento delle sovvenzioni. “Purtroppo l’intero comparto ippico è costretto a pagare gli errori del Governo Gentiloni che ha lasciato nei guai gli imprenditori delle società di corse, senza curarsi delle ricadute occupazionali –riporta una nota del Movimento Cinque Stelle - Molte società, infatti, sono andate

in sofferenza con le banche e sono state costrette a predisporre inevitabilmente licenziamenti. Purtroppo, abbiamo ereditato dal Governo Gentiloni questa patata bollente, con tutte le relative problematicità che non hanno fatto altro che aggravare la situazione già deficitaria del mondo ippico. L’auspicio è che la Corte dei Conti si esprima in tempi celeri, in modo tale da cercare di procedere con i tanto attesi pagamenti entro fine mese”.

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GAL PONTE LAMA, PUBBLICATO IL BANDO

RIQUALIFICAZIONE, TUTELA E VALORIZZAZIONE DI AREE MARINO-COSTIERE

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on la pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Puglia (BURP) il GAL Ponte Lama ha aperto i termini per la presentazione delle domande di aiuto relative all’Intervento 4.1 del Piano di Azione Locale (PAL) 2014-2020. Questo bando nasce con la finalità di salvaguardare il paesaggio e il patrimonio marino-costiero, conservandone gli elementi costitutivi naturali e infrastrutturali, soste-

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nendo gli investimenti finalizzati ad espandere i servizi di base per la popolazione e ad accrescere la qualità della vita della popolazione dell’area GAL. Destinatari dell’Intervento sono Amministrazioni Comunali del territorio di competenza del GAL Ponte Lama: Bisceglie, Molfetta e Trani. La spesa massima ammessa a finanziamento è di 400.000,00 euro con contributo a fondo perduto del 100% delle spe-

se ammesse a finanziamento. Il termine ultimo di invio delle domande di sostegno è fissato al 5 novembre p.v. L’avviso pubblico e i relativi allegati sono consultabili sul sito www. galpontelama.it, nella sezione Bandi. Con la pubblicazione di questo bando, il Gruppo di Azione Locale Ponte Lama aggiunge un altro tassello al percorso di sviluppo locale sostenibile già avviato.

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