FOGLIE n.08/2016

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Agricoltura • Agroalimentare • Turismo RURALE

CAPRE!

Ciliegie, produttori e commercianti già in stato di agitazione

agrICOLTURA

Il costo della deflazione agroalimentare

In Puglia ogni famiglia spende 412 €/mese per cibo Quando la Gdo preferisce l’estero

N° 8 • 1 MAGGIO 2016





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ditoriale

1 MAGGIO 2016 - n. 8 - Anno 11

Quindicinale di Agricoltura Agroalimentare Turismo RURALE

Iscritto all’Albo Cooperative a Mutualità Prevalente N.A182952 Editrice

G.Ed.A. Giovani Editori Associati Soc. Coop. Via Alcide De Gasperi 11/13 - 70015 - Noci (BA) Direttore responsabile Vito Castellaneta Grafica e impaginazione G.Ed.A. Giovani Editori Associati Hanno collaborato Donato Fanelli, Antonio Resta, Rocco Resta, Nicola Trisolini, Paola Dileo, Nica Ruospo, Rino Pavone, Maria Fortino Pubblicità G.Ed.A Rino PAVONE r.pavone@foglie.tv 380 6328672 Stampa Grafica 080 - Modugno (BA) Registrato al Registro Nazionale della Stampa Tribunale di Bari N. 61/06 del 15/11/2006 www.foglie.tv redazione@foglie.tv 347 9040264 Iscritta al Registro Operatori Comunicazione ROC n.26041 TESTATA GIORNALISTICA ACCREDITATA

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CILIEGIE, TUTTI CAPRE

anico fra i produttori di ciliegie del Sud Est barese e della Bat (zone nella quale grazie alle condizioni climatiche favorevoli è partita, con circa due settimane di anticipo, la raccolta): da giorni molti stabilimenti espongono cartelli che riportano che possono consegnare ciliegie solo aziende in possesso di iscrizione alla «Rete di lavoro agricolo di qualità». Non tutti i produttori erano a conoscenza di questa novità, per questo in molti non hanno potuto conferire le casse di Bigarreaux, destinate al mercato nazionale ed estero. Ma che cosa è questa «Rete del lavoro agricolo di qualità»? Dopo i casi di caporalato, lavoro nero e morti in agricoltura che hanno funestato il 2015 l’Inps, d’intesa con il ministero per le politiche agricole, ha deciso di intraprendere alcune azioni di contrasto al fenomeno. Oltre a quello quotidiano, che avviene con il metodo ispettivo, l’Istituto della previdenza ha messo in atto una serie di azioni, cosiddette positive, premiando le aziende agricole più virtuose. Una di queste è la messa in atto di questa «Rete del lavoro agricolo di qualità».Per accedere alla rete è possibile presentare le istanze tramite un apposito servizio telematico reso disponibile dall’Inps. Possono presentare richiesta di adesione le imprese agricole in possesso di requisiti «come il non aver riportato condanne penali e non avere procedimenti penali in corso per violazioni della normativa in materia di imposta sui redditi e sul valore aggiunto; non essere stati destinatari, negli ultimi tre anni, di sanzioni amministrative; essere in regola con il versamento dei contributi previdenziali e dei premi assicurativi». La domanda di adesione può essere presentata direttamente dal portale dell’Inps al quale si accede con codice fiscale e Pin. Prima dell’accesso le aziende agricole devono essere state autorizzate dalle sedi Inps all’invio dei modelli Dmag. Le domande vengono poi

esaminate ed in caso di esito positivo, le aziende selezionate entreranno a far parte della rete e riceveranno il certificato che ne attesta la qualità che potrà essere esibito nei confronti della clientela come marchio di azienda. Un bel guazzabuglio con la certezza che la stragrande maggioranza delle diverse migliaia di produttori cerasicoli pugliesi, non ha ancora presentato domanda per l’iscrizione a “Rete agricola di qualità» e che, lo stesso problema, potrebbe riversarsi a catena in queste settimane per l’inizio delle campagne albicocche, pesche, angurie e soprattutto uva da tavola. Il problema sarebbe relativo se non fosse che alcune fra le più importanti catene della grande distribuzione organizzata hanno comunicato che non ritireranno prodotti ortofrutticoli italiani se non provenienti da aziende aderenti alla “Rete del lavoro agricolo di qualità” e che quindi la conseguenza finale di tutto ciò è che una parte rilevante della produzione frutticola pugliese rischia di restare fuori la porta della grande distrubuzione organizzata a causa della burocrazia. Riepilogando: la Gdo cerca di seguire le fantasiose (e mal curate) trovate dei burocrati, i commercianti seguono la Gdo ed infine i produttori, anello più debole della filiera, seguono i commercianti. “Capre!” per dirla alla Sgarbi.



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ommario

5 editoriale

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ciliegie Produttori e commercianti tutti capre!

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FRAGOLA Eccellenza sempre più lucana UNACMA Protagonista alla fiera agricola a Foggia

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agroalimentare

10 consumi e cibo

Quanto spende la famiglia pugliese al mese

13 verdura

Dosi sempre più ridotte

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mondo gal AGRICOLTURA

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stagione cerasicola Cosa si prospetta?

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il costo della deflazione Maturazione e calendari anticipati

mandorla di toritto Alberello sarà consegnato a Papa Francesco grande distribuzione Quando preferisce l’estero

gal trulli e barsento Gli incontri con il territorio per nuovo PSR

TURISMO RURALE

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puglia365 Al via il secondo ciclo di appuntamenti

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cibus Piattaforma del food Made in Italy slow food Festeggia il 30° compleanno albano carrisi Consegna il proprio vino ai Milanesi CREA - UTV Frutta e Verdura nelle scuole a Turi


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gricoltura

PRODUTTORI E COMMERCIANTI GIA’ IN STATO DI AGITAZIONE

CILIEGIE: CHE STAGIONE SI PROSPETTA?

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ontraddittorio che una adesione su base volontaria sia divenuta obbligatoria senza alcun preavviso e per volontà non dello Stato ma di alcuni anelli della filiera commerciale e distributiva ortofrutticola che si sono ricordati del valore etico della ‘Rete del lavoro agricolo di qualità’ ad orologeria, proprio nelle ore in cui sta iniziando la campagna delle ciliegie. Ciò sta determinando il blocco della raccolta che per la prima volta sarebbe iniziata ad aprile e l’ovvio e preoccupante gioco al ribasso dei prezzi, quando ci sono le prime contrattazioni. E’ la prima volta che un atteggiamento evidentemente capzioso

sta unendo commercianti e produttori in una unica protesta, dato che le catene della grande distribuzione organizzata chiedono eventualmente solo al conferitore finale le eventuali certificazioni, non anche a tutti gli altri soggetti della filiera”. E’ il commento del Presidente di Coldiretti Puglia, Gianni Cantele, intervenendo sulla delicata vicenda che sta interessando i produttori di ciliegie, i commercianti e gli esportatori, oltre che la grande distribuzione organizzata, con il blocco della raccolta per i mancati ritiri a causa dello sciopero dei commercianti. A settembre scorso Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, in linea con la lotta al caporalato,

ha promosso l’adesione alla ‘Rete del Lavoro agricolo di qualità’, l’organismo autonomo per la certificazione etica delle aziende che rispettano le regole. “Che ci fossero problemi circa l’iter burocratico da seguire per l’adesione volontaria alla Rete non era un mistero – commenta il Direttore di Coldiretti Puglia, Angelo Corsetti– che la certificazione etica sia divenuta obbligatoria per volere di qualcuno è altrettanto evidente. Chiediamo che l’iter di adesione sia più veloce e meno farraginoso e per approfondire al contempo i meccanismi speculativi che sono evidentemente alla base dei mancati ritiri di ciliegie proprio nei giorni in cui sta partendo la campagna”.

Al momento le quotazioni vanno da 6,50 a 8 euro/kg

Ciliegie: scarsi i volumi di inizio stagione

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el frattempo, se in Spagna si prevede una produzione di ciliegie precoci inferiori dell’80%, anche i volumi di Bigarreau italiana si prospettano inferiori di circa il 70% rispetto alla passata campagna. Si parla inoltre di un 50-60% in meno di resa anche per la varietà Ferrovia e di un 30% in meno per la ciliegia Giorgia. Sul mercato all’ingrosso si registra una certa cautela all’acquisto. A Conversano, in particolare, dove si effettua la vendita all’asta delle ciliegie, al momento le quotazioni vanno da 6,50 a 8 euro/kg”.

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Il problema della certificazione alla rete del lavoro agricolo di qualità

CAMPAGNA CERASICOLA 2016: RIPARTITE LE ATTIVITA` NELL’AREA BAT

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‘avvio della campagna cerasicola appena cominciata è stata segnata dalla richiesta, della Grande Distribuzione Organizzata e dai vari operatori commerciali, di avere come fornitori di ortofrutta solo produttori che possiedono la certificazione relativa alla “Rete del lavoro agricolo di qualità” prevista dall’art.6 del D.L. 91/2014 convertito in L. 116/2014. Attualmente si contano appena 200 aziende agricole sul territorio nazionale iscritte a tale Rete. Dati i tempi ( almeno 60 giorni) e le lungaggini burocratiche che contraddistinguono l’ottenimento di questa certificazione partita solo il 15 settembre scorso, appare evidente che le aziende non riescano ad essere in regola nei tempi dettati dalla campagna delle

ciliegie che dura poco meno di due mesi. Questa situazione ha ingenerato evidenti tensioni sociali nelle provincie di Bari e Bat nelle quali si concentra il 40% della produzione nazionale di ciliegie e circa 7.000 aziende agricole dedite all’ortofrutta con un giro d’affari che supera i 100milioni di euro. Pur condividendo il principio ispiratore del decreto legislativo succitato, Confagricoltura Bari e Bat, insieme alla Cia Bari e Bat, a Fedagri Confcooperative Puglia e all’APEO, ha partecipato ad un tavolo tecnico, richiesto dal sindaco di Bisceglie Francesco Spina, durante il quale si è chiesto al prefetto della BAT Clara Minerva, di farsi portavoce presso i Ministeri competenti di una proroga dell’applicazione della norma. Al tavolo ha preso parte anche il consigliere regionale Ruggiero

Mennea, che si è impegnato a presentare un ordine del giorno sulla questione in Consiglio Regionale. Tale intervento immediato ha permesso la ripresa delle attività delle aziende agricole degli opifici di lavorazione dei prodotti ortofrutticoli della zona interessata.

Anticipo dei calendari di maturazione e accavallamento dei raccolti

Il costo della deflazione

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rollano i prezzi nelle campagne italiane, dal -28 % per il grano duro al – 29% delle fragole, dal -44% delle arance al -51% per cento dei pomodori in serra, rispetto all’anno scorso, ma la situazione è precipitata anche nelle stalle italiane con i compensi agli allevatori che non coprono piu’ neanche i costi dell’alimentazione del bestiame. E’ quanto emerge da un’analisi della Coldiretti in occasione della diffusione dei dati Istat sull’inflazione a marzo, sulla base delle rilevazioni Ismea nell’ultima settimana del mese. Se sullo scaffale per i consumatori i prezzi sono solo in leggera flessione o praticamente stabili (-0,3%), nelle campagne la situazione è drammatica con il crollo delle quotazioni su livelli

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insostenibili. Anticipo dei calendari di maturazione, accavallamento dei raccolti, varietà tardive diventate precoci, con eccesso di offerta prima e crollo della disponibilità poi, sono solo alcuni degli effetti dell’andamento climatico anomalo sulle coltivazioni che subiscono anche la pressione delle distorsioni di filiera e dal flusso delle importazioni, determinate dagli accordi agevolati. E’ il caso delle condizioni favorevoli che sono state concesse al Marocco per pomodoro da mensa, arance, clementine, fragole, cetrioli, zucchine, aglio, olio di oliva, all’Egitto per fragole, uva da tavola, finocchi e carciofi. L’accordo con il Marocco è fortemente contestato dai produttori agricoli perché nel paese africano è permesso l’uso di pesticidi pericolosi

per la salute che sono vietati in Europa, ma anche perché le coltivazioni sono realizzate in condizioni di dumping sociale per il basso costo della manodopera. Ma a pesare sono anche gli effetti dell’embargo russo che ha azzerato completamente le esportazioni di ortofrutta, formaggi, carni e salumi Made in Italy, ma ha anche provocato una devastante turbativa sui mercati agricoli europei che ha messo in crisi decine di migliaia di aziende agricole. Una situazione che – conclude la Coldiretti – ha aggravato la situazione delle stalle italiane che stanno affrontando una crisi senza precedenti a causa del crollo dei prezzi che non copre piu’ neanche i costi per l’alimentazione del bestiame.

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groalimentare

CONSUMI

IN PUGLIA OGNI FAMIGLIA SPENDE 412 EURO/MESE PER CIBO

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di Rino PAVONE

a famiglia pugliese (2/3 componenti) spende in media ogni mese 412 euro per i consumi alimentari. Il capitolo di spesa più consistente riguarda carne (95 euro), ortaggi e frutta (68 euro), pane e farinacei (66 euro), latte, formaggi e uova (63 euro), oli e grassi (13,7 euro). Eppure Bari è una delle grandi città dove il carrello della spesa è meno caro. Secondo l’Unione Nazionale Consumatori la palma del risparmio spetta a Bari, dove l’abbassamento dei prezzi dell’1% consente ad una famiglia di 4 persone di risparmiare 353 euro su base annua, in termini di riduzione del costo della vita. In questo scenario la forbice dei prezzi dal campo alla tavola si allarga sempre più per effetto congiunto dell’andamento climatico anomalo e troppo spesso di speculazioni e distorsioni lungo la filiera.

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Come esempi si vedano gli ortaggi (a nulla è valsa la programmazione degli orticoltori che in Puglia stanno raccogliendo ortaggi maturati contemporaneamente per il caldo anomalo degli ultimi mesi) e la situazione particolarmente difficile anche per il grano e gli allevamenti, in maniera particolare per il prezzo del latte alla stalla. Sono enormi e non più accettabili le distorsioni esistenti nel passaggio dei prodotti dal campo alla tavola e nei processi della trasformazione, come ad esempio dal grano alla pasta e al pane e dal latte ai prodotti lattiero-caseari durante il quale i prezzi si moltiplicano in modo esponenziale e i centesimi si trasformano in euro. Per ogni euro speso nell’acquisto di prodotti alimentari solo 15/ 17 centesimi nella migliore delle ipotesi servono a remunerare il prodotto agricolo.

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groalimentare

AGRICOLTORI LA DONANO AL CONSIGLIO REGIONALE PUGLIESE

VERDURA: IL 34% DELLE FAMIGLIE PUGLIESI HA RIDOTTO LE DOSI ACQUISTATE di Rino PAVONE

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deflazione shock con il crollo del 60 per cento dei prezzi delle verdure nei campi, ma i consumatori non lo sanno perché sui banchi di vendita di piccola, media e grande distribuzione la forbice dei prezzi dal campo alla tavola è sempre troppo larga. Per questo Coldiretti Puglia ha donato le verdure di stagione ai consiglieri regionali, agli assessori e ai Presidenti di Consiglio e Giunta, Loizzo ed Emiliano, per manifestare lo stato di disagio che gli agricoltori vivono in campagna e chiedere interventi di sostegno al settore attraverso campagne di comunicazione sulla sana e corretta alimentazione a base di prodotti ortofrutticoli pugliesi e favorendo la vendita nelle strutture della distribuzione organizzata. L’orticoltura rappresenta un comparto fondamentale dell’agricoltura pugliese contribuendo con una quota di oltre il 30% alla formazione del valore aggiunto delle coltivazioni agricole. In Puglia risulta coltivato circa 1/4 della superfice

complessiva nazionale destinata agli ortaggi. L’ortofrutticoltura è uno dei settori chiave dell’agricoltura pugliese, con un valore nel 2015 di 1.087.600.000 euro di Produzione Lorda Vendibile. “Contro la crisi della quarta settimana e il crollo dei consumi – spiega il Presidente di Coldiretti Puglia, Gianni Cantele - diviene determinante il riequilibrio nei rapporti tra imprese agricole, distribuzione e consumatori con accordi e controlli per la verifica dei margini. Per questo chiediamo al Governo della Regione Puglia di avviare iniziative di sostegno con gli ipermercati e di dare corpo e sostanza alla legge che già nel 2008 aveva previsto l’obbligo dell’utilizzo nelle mense pubbliche, tramite previsione nei relativi bandi, di prodotti agricoli di origine regionale in misura non inferiore al 50%, il coinvolgimento diretto delle grandi e medie strutture di vendita che operano sul territorio regionale, anche tramite realizzazione di spazi espositivi in esclusiva, oltre all’utilizzo delle impre-

se esercenti attività di ristorazione o di vendita al pubblico attraverso il loro inserimento in campagne regionali di immagine, nonché disposizioni in materia di vendita diretta da parte degli imprenditori agricoli e di controlli”. Il 56 per cento delle famiglie pugliesi ha ridotto gli sprechi facendo la spesa in modo più oculato magari direttamente dal produttore con l’acquisto di cibi più freschi che durano di più, il 34 per cento ha ridotto le dosi acquistate, il 27 per cento utilizzando quello che avanza per il pasto successivo e il 18 per cento prestando più attenzione alla data di scadenza.

Aumentare consumo frutta e verdura

Le cattivi abitudini alimentari degli italiani

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e abitudini alimentari degli italiani evidenziano uno scarso apporto di verdura, il 38.7 del campione non mangia due porzioni di verdura al giorno e la cattiva abitudine è prevalente nel maschio (45% rispetto 32%), per la frutta emerge che il 27% degli intervistati non mangiano due frutti al giorno e il 45% non mangia due volte a settimana il pesce, i cereali integrali non sono utilizzati dal 65% degli intervistati e il 56% di questi sono in sovrappeso o obesi. I dolci sono utilizzati da entrambi i sessi senza particolari differenze in quantità. Le cattive abitudini sono per il 10%

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degli intervistati di non fare la prima colazione, il 20% mangia davanti alla televisione o al computer, il 25 % degli intervistati ha l’abitudine all’aperitivo che è quasi sempre accompagnato dal buffet. Il pasto completo ed equilibrato (primo e secondo con le verdure e la frutta) è fatto solo dal 16% degli intervistati a cena e il 10% a pranzo, la maggior parte delle persone fa pasti veloci e dissociati (o primo o secondo piatto), più della metà delle persone, il 60% non guarda le etichette nutrizionali e non si informa sulle caratteristiche dei prodotti nutrizionali. Il 40% utilizza alcolici, prevalentemente vino.

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groalimentare

Attesi migliaia di buyer da ogni continente

CIBUS PIATTAFORMA PERMANENTE DEL FOOD MADE IN ITALY

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orte di un’ esperienza di oltre 35 anni, sviluppata ulteriormente nel semestre di Expo2015 con l’arrivo di centinaia di top buyer esteri nel padiglione “Cibus è Italia”, Cibus si conferma come la piattaforma per eccellenza dell’industria alimentare per incrementare gli scambi con i mercati esteri. Cibus - Salone internazionale dell’alimentazione, organizzato da Fiere di Parma e Federalimentare sarà inaugurato lunedì 9 maggio a Parma dal Ministro delle Politiche Agricole, Maurizio Martina, per proseguire fino al 12 maggio. Sulla scia del dopo Expo anche i numeri sono da record: 3 mila espositori su un’area di 130mila metri quadri, 70mila visitatori attesi, di cui 15mila dall’estero. Arriveranno 2mila top buyer da ogni continente, grazie alla collaborazione con ICE Agenzia e ad un investimento complessivo di oltre 3 milioni di euro, grazie anche all’importante contributo da parte del Governo – attraverso il Ministero dello Sviluppo Economico - nel quadro di programma promozionale del Made in Italy agroalimentare “The Extraordinary Italian Taste”. In concomitanza con l’evento fieristico si terranno il “World Food Research and Innovation Forum” e l’assemblea annuale di Federalimentare. Nel 2015 l’export del comparto alimentare ha raggiunto i 37 miliardi di euro, facendo ben sperare per l’obiettivo, delineato dal premier Matteo Renzi, di raggiungere i 50 miliardi entro il 2020. 3mila aziende presidiano tutti i settori merceologici: carni e salumi, formaggi e latticini, gastronomia ultrafresco e surgelati, pasta conserve condimenti, prodotti dolciari e da forno, la Quar-

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ta Gamma, le bevande, prodotti tipici e regionali, ed altro ancora. Tra le novità una sezione dedicata ai prodotti freschi e freschissimi, una dedicata all’ittico ed una ai prodotti certificati Halal e Kosher. Grande attenzione al mondo del Retail con molti eventi: - Coop Italian Food è uno stand in cui la Coop si propone come un link tra le migliori aziende agroalimentari italiane e i buyer di tutto il mondo interessati al vero made in Italy; - Nello spazio di Gdo Week ogni giorno si terranno workshop con retailer stranieri per conoscere il loro approccio al Made in Italy, a quali prodotti sono interessati, come collocano il made in Italy sui loro scaffali; - Un convegno su “Marca del distributore, motore di crescita per l’italian food”, curato da Food Magazine;Il workshop “Retail Info & Design del negozio futuro”, in collaborazione con Celfa e RetailWatch. it sulle soluzioni e tecnologie abilitanti per l’evoluzione della shopping experience. Come si modifica l’esperienza di acquisto grazie all’interazione tra punto vendita fisico e tecnologie digitali;Il convegno su “Saturazione della promozione di prezzo”, soluzioni per uscire dalla trappola dell’eccesso di promozione, organizzato da Nielsen e Università di Parma. Al tema della Ristorazione Fuori Casa sono dedicati due eventi: “Le tendenze dell’offerta organizzata, collettiva e commerciale. Il prodotto al centro della ristorazione a tema”, curato da Edifis e “Identity food nel risto retail”. Verrà presentata la ricerca di Kiki Lab - Ebeltolft Italy che analizza le tendenze e i casi più interessanti di concept ibridi di ristoretail che uniscono vendita e consumo.

Dal 9 al 12 maggio

A YouExpo la comunicazione video di Cibus 2016

Si rinnova la collaborazione tra Fiere di Parma e l’Agenzia YouExpo cui è stata affidata la comunicazione video di Cibus2016, il Salone internazionale dell’alimentazione, che si terrà a Parma dal 9 al 12 maggio 2016. Dopo la partnership in occasione delle edizioni di Cibus 2014, 2012, 2010, 2008 e del padiglione “Cibus è Italia” a Expo2015, YouExpo è stata incaricata di realizzare tutti i video ufficiali di Cibus2016 e quelli degli espositori che ne facessero eventuale richiesta. YouExpo è una Video & Content Agency, basata a Lodi, specializzata nell’ideazione e produzione di contenuti per il web che integra il design con la cultura digital. Oltre alla realizzazione di video, YouExpo si occupa di: web site, grafica, social strategy, digital pr, instore promotion, allestimenti fiere, barter, ufficio stampa (http://www.youexpo.com/ l’indirizzo del portale food di YouExpo è: www.youfoodit.com).

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gricoltura

Mandorla di Toritto

Un alberello della “Filippo Cea” sarà consegnato a Papa Francesco

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a mandorla di Toritto arriva a Roma per il Giubileo. Un alberello della “Filippo Cea” sarà infatti consegnato a Sua Santità’ Papa Francesco Bergoglio. Dopo il successo all’Expo di Milano e il riconoscimento Dop Mandorla di Toritto che ha già superato positivamente il vaglio della Regione Puglia, l’Associazione “Filippo Cea” si rende protagonista di un gesto di straordinaria valenza simbolica: la consegna a Papa Francesco dell’albero simbolo di tutto un territorio avverrà il prossimo 18 maggio ‘16 in Piazza San Pietro. Di seguito le altre attività che l’associazione sta perseguendo: Berlino - Incontro con l’Associazione dei Pugliesi residenti a Berlino. Il loro scopo è diffondere le eccellenze della

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Regione Puglia a Berlino. Dopo alcuni giorni di tavoli di discussione si è arrivati alla decisione di voler far conoscere i diversi prodotti dell’area Torittese nella realtà tedesca del mercato Berlinese in primis. Partendo da questa esperienza L’Associazione Famiglia Filippo Cea cercherà di valorizzare e diffondere i suoi prodotti nell’intera Germania per il tramite e grazie all’entusiastica disponibilità dei pugliesi ivi residenti. Oltre alla mandorla, sono olio, uva e ciliegie i prodotti che verranno forniti all’Associazione berlinese per una tre giorni dedicata alla Puglia ed in particolare al territorio Torittese. I prodotti si unirebbero a quelli già’ noti nel land tedesco o in via di pubblicizzazione come la cipolla rossa di Acquaviva delle Fonti o i

famosi vini di Capitanata, per nominarne alcuni. Dal punto di vista organizzativo, questa esperienza fieristica sarà usata come prototipo modulare per altri eventi. Il periodo migliore potrebbe essere dopo la raccolta delle Mandorle per meglio gestire i quantitativi necessari. Norvegia - Per preservare il patrimonio genetico della Mandorla di Toritto l’associazione sta contattando in questi giorni alcune Università che si occupano di Banche del Seme. In particolare, in sinergia con le Università e queste Banche del seme, s’intende mettere in “cassaforte” i semi che danno origine alla mandorla Filippo Cea. Nel 2008 è stato inaugurato un bunker a 18 gradi sotto zero presso le Isole Svalbard in Norvegia. Si tratta dello Svalbard Global Seed Vault.

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Naturalis, un nuovo strumento contro i Tripidi su uva da tavola

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ell’uva da tavola il controllo del Tripide Frankliniella occidentalis è uno dei principali problemi in quanto risulta difficile combinare gli aspetti fitosanitari, le esigenze di carattere qualitativo ed estetico con le richieste di riduzione del numero e del livello di residui. A questo si aggiungono le note limitazioni nell’etichette dei prodotti fitosanitari di sintesi. Uno strumento che può aggiungersi a quelli già disponibili è l’insetticida microbiologico a base di Beauveria bassiana (Naturalis). Con questo obbiettivo sono state eseguite sperimentazioni di difesa integrata che prevedevano l’impiego di insetticidi di sintesi in strategia con Naturalis. I risultati del lavoro svolto in 4 anni sono

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stati presentati alle recenti Giornate Fitopatologiche (Guario et al., 2016, Vol.I pagg 133-140) e forniscono nuove indicazioni su come operare. I risultati ottenuti con strategie integrate hanno mostrato un ottimo livello di efficacia quando le applicazioni di B. bassiana sono state precedute da un trattamento abbattente con un insetticida ad effetto knock-down. Questo risultato è stato verificato con una strategia applicando B. bassiana dopo spinosad nel 2011, dopo acrinatrina nel 2013 e dopo formentanate sia nel 2014 che nel 2015. In conclusione le prove confermano come 2-3 interventi con Naturalis possono essere proficuamente integrati in una strategia che preveda l’applicazione a seguito di un insetticida ad azione abbattente.

Tale strategia oltre a limitare i trattamenti non selettivi in un periodo delicato quale la fioritura della vite, può garantire una accettabile efficacia e, grazie ad una razionale alternanza dei formulati con differente modalità di azione, può prevenire anche il rischio di sviluppo di popolazioni resistenti di F. occidentalis. Di seguito i grafici dei risultati ottenuti nelle 4 prove:

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groalimentare

Issate bandiere a Monopoli e in altre 300 piazze italiane

Slow Food festeggia il 30esimo compleanno

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ONOPOLI - “Il compleanno è nostro, ma il regalo lo facciamo noi”. Con questo slogan Slow Food festeggia 30 anni di attività: un traguardo importante da condividere con oltre 300 piazze italiane. Sabato 16 aprile è stata Monopoli ad ospitare Slow Food Day negli storici ambienti del Castello Carlo V , nel cuore della città antica. Ad issare la bandiera con l’iconica lumachina è toccato alla Condotta Slow Food “Piana degli Ulivi” un’area omogenea, contigua che s’identifica nei comuni di Monopoli, Fasano, Ostuni e Carovigno. Al convegno moderato dall’agronomo Gianfranco Ciola (anche direttore del Parco Regionale delle Dune Costiere) sono intervenuti Francesco Ghionda (fiduciario Condotta Slow Food“Piana degli ulivi”), Marcello Longo (direttore nazionale Sloow Food e responsabile Comunità Cibo Puglia), Giuseppe Barretta (divulgatore enogastronomico Condotta Slow Food Piana degli Ulivi) Massimo Rampacci (biologo marino e presidente A. GE.I ), Giuseppe Campanelli, (Ass. Attività Produttive del Comune di Monopoli), Pierantonio Munno, (presidente GAC Mare degli Ulivi), Salvatore Decrescenzo (comandante Ufficio Circondariale Marittimo di Monopoli) e Mimmo Lavacca dell’Ass. TerraSUD. L’ass. Campanelli nel portare i saluti dell’amministrazione comunale ha ribadito la piena disponibilità a condividere progetti di valorizzazione territoriale in senso ampio, a partire dai nostri prodotti tipici dell’agricoltura e della pesca. In tal senso Francesco Ghionda ha ricordato che è in atto la fase d’istruttoria sulla candidatura del paesaggio agrario “Piana degli

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di Paola DILEO

Ulivi” ai fini del riconoscimento UNESCO. “Tante sono le sfide vincenti lanciate da Sloow Food , si pensi per es. al Parco delle Dune Costiere che rappresenta un indiscusso risultato dal punto di vista della sostenibilità ambientale e sociale”. A sostegno del percorso intrapreso , Giuseppe Barretta ha posto l’accento sulle straordinarie qualità nutrizionali dei nostri prodotti “complice un territorio in cui la fascia costiera e la collina sono unite da una sorta di filo grasso, quello del pesce azzurro , i fatidici Omega3 e quelli altrettanto nobili dell’olio extravergine d’oliva. Se anche noi meridionali , ha lamentato, iniziassimo ad apprezzarli di più, a riconoscerne la qualità e il giusto valore , un po’ come accade già per il vino, sicuramente la nostra salute ne gioverebbe e il sistema sanitario anche”. Mentre una lettura a vasto raggio sulla risorsa ittica mediterranea è stata riservata a Massimo Rampacci che ha evidenziato come “la maggior parte degli stock ittici delle principali specie bersaglio sono eccessivamente sfruttate, l’acquacoltura può essere quindi la risposta del futuro alla progressiva crescita del consumo di pesce” Si perché se in Italia, apprendiamo, il consumo di pesce tende sempre più a diminuire , nel mondo continua a crescere. Tra le specie ittiche più consumate nel nostro Paese, mitili, orate , alici, spigole e al seguito vongole, polpi, trote salmonate, salmone, naselli di merluzzo e calamari. “Ora più che mai urge affrontare la sfida in termini di sanità , quantità e sostenibilità” , ha proseguito Rampacci. “Il pesce va consumato perché ricco di Omega3, grassi polinsaturi , e per l’apporto di diversi minerali come selenio,

iodio, fosforo e zinco. In particolare sardine , sgombro e alici ne sono più ricchi e si trovano a costi accessibili. L’ esperto di piscicoltura ha quindi esortato ad un consumo responsabile, a pretendere più informazioni sulle origini del pescato e a diffidare di specie a noi aliene , provenienti dall’est asiatico o dall’Africa come il persico o il pangasio. A fargli eco anche il comandante Decrescenzo:” Il 70% del pesce che arriva sulle nostre tavole proviene dall’estero, dove non ci sono regole restrittive da un punto di vista sanitario. Questo perché non riusciamo ad apprezzare sufficientemente le specie autoctone”. Una tendenza che si vuole invertire già a partire dai consumi locali:a Monopoli con un progetto del GAC Mare degli Ulivi il presidente P. Munno ha confermato che sarà sperimentata la vendita diretta a bordo dei pescherecci. “La Puglia produce quantità ma anche qualità, ha concluso Marcello Longo”. Il riferimento ancora una volta è andato all’olio extravergine d’oliva :”Slow Food non accetta che si possa derubricare la legge per la contraffazione in etichetta con un’ammenda. Noi siamo invece per un’etichetta narrante aggiuntiva”.

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T R urismo

urale

Piano Strategico del Turismo

Puglia365: si parte con la seconda fase

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l termine del primo ciclo di tavoli di discussione in giro per la Puglia del Piano Strategico del Turismo che coinvolge operatori turistici, enti locali, associazioni datoriali e sindacali, stakeholder, università e GAL, si tirano le prime somme con l’Assessore all’Industria Turistica e Culturale, Loredana Capone, insieme agli esperti chiamati in causa da Pugliapromozione, Josè Ejarque Bernet, esperto in politiche turistiche e sviluppo territoriale, Roberta Milano, esperta di turismo e comunicazione digitale e Gabriella Ghigi, esperta di turismo congressuale e MICE. Alla intensa giornata di lavoro hanno partecipato insieme con i coordinatori di Pugliapromozione, il Commissario straordinario di Pugliapromozione, Paolo Verri, il Responsabile del Piano, Luca Scandale, i presidenti dei tavoli, Salvatore Nappi, di TIM per il tavolo INNOVAZIONE, Amedeo Maizza, Università del Salento, per il tavolo PROMOZIONE, Giuseppe Acierno, Amministratore

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unico Aeroporti di Puglia, per il tavolo INFRASTRUTTURE, Alessandro Ambrosi, Presidente di Confcommercio Provincia di Bari/B.A.T., per il tavolo ACCOGLIENZA, l’imprenditore Aldo Melpignano, per il tavolo PRODOTTO, Giuliano Volpe, MIBACT, per il tavolo FORMAZIONE, e i partner del Comitato Promotore del Piano. “Da questo primo giro, a cui si sono registrati 1400 iscritti, e che ha avuto 530 partecipanti e 1100 utenti di streaming, sono già emersi 35 progetti, alcuni più concreti, altri meno , di dimensione, impatto e formato molto diverso fra di loro su cui lavorare – sintetizza Paolo Verri – Una esigenza molto sentita è quella della governante organizzativa e di un coordinamento. Nella seconda fase di discussione che andiamo a cominciare nei prossimi giorni i dipartimenti regionali interessati (Infrastrutture, Internazionalizzazione, Agricoltura, Turismo e Cultura) scandaglieranno tutte le possibili fonti di finanziamento in modo da entrare nel vivo

delle possibili azioni che saranno selezionate per il Piano. Un primo dato importante, oltre a quello della partecipazione, è quello del rispetto dei tempi che ci siamo dati. Chiuderemo il Piano alla fine di giugno e lo presenteremo al Ministro Franceschini a Luglio”. Nel corso della riflessione sul primo round di discussione sono state individuate alcune parole chiave dai vari tavoli fra cui intermodalita, ciclovie e cammini, biglietteria unica, pedonalizzazione dei centri storici, wifi e banda larga negli alberghi, snellimento delle procedure burocratiche, coordinamento territoriale, promocommercializzazione, club di prodotto, allargamento del prodotto mare, azioni di sistema, creazione di piattaforme tecnologiche e di comunicazione, rafforzamento degli educational, rafforzamento della Fiera del levante come prodotto Mice, azioni di comarketing per la promozione, potenziamento dell’ analisi della domanda, incentivazione dei T.O in comarketing.

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groalimentare

Impegnate insieme nella promozione e divulgazione dell’eccellenza enologica del Sud

Radici del Sud, deGusto Salento e Le Donne del Vino per la promozione del nostro vino

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avoreranno a braccetto nei prossimi mesi le tre realtà impegnate nella promozione e divulgazione dei vini meridionali uniti alla natura dei territori di produzione: Radici del Sud, deGusto Salento e le Donne del Vino. Si comincia con Rosèxpo, il Salone internazionale dei vini rosati, occasione in cui deGusto Salento, associazione di produttori di Negroamaro, ospiterà Radici del Sud - Lecce dal 3 al 5 giugno nella prestigiosa location del Castello Carlo - con “La via di Radici”, un seminario di degustazione tecnica con un confronto

tra rosati di Sicilia e Calabria in programma domenica 5 giugno alle ore 20.30. In occasione dell’undicesima edizione del Salone del Vino da Vitigno Autoctono Meridionale, in programma a Bari dal 7 al 13 giugno 2016, Radici del Sud e deGusto Salento si occuperanno dell’organizzazione del press tour riservato agli ospiti stranieri della manifestazione, alla scoperta delle cantine produttrici di Negroamaro aderenti ad entrambe le due associazioni. Con Le Donne del Vino, Radici del Sud invece organizzerà un’intera

giornata dedicata ai vitigni minori della Valle d’Itria e al relativo approfondimento, attraverso la formula OnetoOne, degli incontri previsti tra wine-writer e giornalisti con le aziende produttrici che fanno capo all’associazione tutta al femminile. La Puglia del vino attraverso l’impegno sinergico delle tre associazioni, Radici del Sud, deGusto Salento e le Donne del Vino, viene così proposta agli addetti ai lavori e ai consumatori italiani ed esteri in una visione d’insieme capace di esprimere l’impronta autentica e il pregio delle produzioni vitivinicole locali.

Con il portale Amazon

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Albano Carrisi consegna il proprio vino ai milanesi

lbano Carrisi non è solo un popolare cantante, ma un produttore di autentici sapori pugliesi nella sua azienda agroalimentare e vinicola. Dal Rosso Don Carmelo, all’olio, al tonno ai sottoli. Attento al web ha scelto Amazon pri-

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me per distribuire le sue prelibatezze in meno di 24 ore ai clienti milanesi : in occasione del lancio della categoria Autentici sapori di Puglia, Al Bano in persona ha consegnato i prodotti della selezione a tre fortunati clienti. Grazie alla nuova categoria Autentici

sapori di Puglia è possibile ricevere in un’ora o all’interno di finestre di due ore prodotti freschi come mozzarelle e burrate e articoli confezionati come vino, olio, taralli, pasta, la tradizionale frisa e anche i vini dell’azienda vitivinicola Tenute Al Bano Carrisi.

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gricoltura

FATTURATO IN PUGLIA – 1,89%

QUANDO LA GRANDE DISTRIBUZIONE ORGANIZZATA PREFERISCE L’ESTERO

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Grande scelta di prodotti ortofrutticoli comunitari ed extracomunitari sui banchi degli ipermercati pugliesi. In una sola mattinata di spesa siamo riusciti ad acquista uva indiana, pesche, insalate e nespole spagnole, clementine e fagiolini del Marocco. Ci chiediamo se siano più fidati in termini di sicurezza alimentare ed eticità dei rapporti di lavoro i prodotti indiani e marocchini che quelli pugliesi. Nella settimana dall’11 al 17 aprile il fatturato della GDO è tornato a scendere soprattutto al Sud, con il - 1,89% segnato anche in Puglia secondo i dati Nielsen. Evidentemente le politiche esterofile attuate sinora non sono riuscite a stimolare adeguatamente i consumi, nonostante le ‘offerte’ di prodotti civetta. L’enorme quantitativo di prodotto proveniente

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dall’estero ha trovato molto spazio sui banchi delle catene della grande distribuzione organizzata ed essendo ormai gli ipermercati il veicolo maggiore di commercializzazione dei prodotti ortofrutticoli, sono determinanti nella formazione del prezzo del prodotto agricolo dal campo alla tavola. Il Presidente di Coldiretti Puglia, Gianni Cantele fa notare che “ i prodotti stranieri vengono venduti sui banchi degli ipermercati pugliesi, proprio nelle ore in cui si stanno rifiutando di ritirare ciliegie pugliesi in mancanza dell’adesione volontaria alla ‘Rete del Lavoro agricolo di qualità’. Crollo dei consumi, forbice dei prezzi dal campo alla tavola letteralmente dilatata, invasione di prodotti dall’estero: sono questi, in sintesi, gli elementi con cui devono scontrarsi i produttori pugliesi di ortofrutta.

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M G ondo

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A Castellana Grotte il primo incontro di ascolto

Il GAL Terra dei Trulli e del Barsento e il nuovo Programma di Azione Locale di Paola DILEO

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ASTELLANA GROTTE - Al via l’azione di pianificazione del Gal Terra di Trulli e del Barsento che annette i comuni di Alberobello, Castellana Grotte, Gioia del Colle, Noci, Putignano, Sammichele di Bari, Turi e una possibile new entry Monopoli. In vista della definizione del nuovo Piano di Azione Locale per la programmazione 2014-2020, è stato il Comune di Castellana Grotte ad ospitare il primo incontro di ascolto per tracciare le prossime strategie di sviluppo. Erano presenti il sindaco di Castellana Grotte Francesco Tricase, l’Ass. Alle Attività Produttive Antonio Campanella, il direttore Coldiret-

ti Lecce dott. Benedetto De Serio, il presidente del GAL Trulli e Barsento Stefano Genco, con il direttore tecnico dott. Matteo Antonicelli e i dott. ri Raffaele Santoro e Vito Pellegrino dello staff tecnico – amministrativo. Nell’ambito del PSR 2014-2020 la regione Puglia intende finanziare i GAL solo attraverso le Strategie di Sviluppo Locale e quindi la misura 19 LEADER , che si concretizza nella programmazione dal basso degli interventi necessari alla rivitalizzazione dei contesti rurali. Quindi uno sviluppo locale partecipato , legato al contributo dei suoi attori come imprenditori agricoli, operatori turistici,

artigiani, operatori della ricettività, commercianti o semplici cittadini. Tra le altre novità per la programmazione 2014-2020 c’è l’approccio multi fondo, ovvero la possibilità di ampliare le risorse finanziarie a disposizione del territorio e diversificare le linee d’intervento. Al FEASR (Fondo Europeo per l’Agricoltura e lo Sviluppo Rurale) potrà aggiungersi il FEAMP (Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca), di qui l’interesse del GAL ad ampliare il territorio di riferimento con l’area costiera , in particolare con il Comune di Monopoli, territorio affine per caratteristiche paesaggistiche e vocazione turistica.

PER IL PSR 2014-2020

GLI INCONTRI DEL GAL TERRA DEI TRULLI E DI BARSENTO CON GLI OPERATORI LOCALI

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IOIA DEL COLLE - Buona la risposta dal Comune di Gioia del Colle all’evento tenuto dal GAL Terra dei Trulli e di Barsento con l’obiettivo di costruire insieme al territorio le linee di sviluppo della nuova programmazione Leader 2014 2020. All’interno del suggestivo chiostro del Comune di Gioia del Colle, lo staff tecnico del GAL, preceduto dal saluto del consigliere di amministrazione GAL Vito Laterza, ha illustrato tutte le

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attività preliminari necessarie a tracciare la linea di indirizzo del nuovo Piano di Azione Locale . Anche questo secondo importante incontro sul territorio è stato fondamentale per ascoltare le opinioni e le idee dei convenuti. La buona presenza di operatori locali e di giovani professionisti legati al proprio territorio ha permesso di avere i primi riscontri. Interessanti gli interventi di operatori agrituristici locali, di allevatori e agricoltori ma anche di rappresentanti della cit-

tadinanza gioiese impegnati attivamente per lo sviluppo del territorio. Lo staff del GAL lavora intensamente anche in vista della pubblicazione dell’ Avviso Pubblico dedicato al sostegno preparatorio per la definizione della nuova strategia di sviluppo locale di natura partecipativa dei GAL e chiede, a tutti gli operatori, di dare il proprio contributo per definire al meglio la strategia di sviluppo per il nostro territorio compilando il questionario scaricabile dal sito GAL.

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gricoltura

Primo posto tra le ragioni italiane per superfici investite

Fragola, eccellenza sempre più lucana

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ocazionalità del territorio, cultivar adeguate, tecniche di coltivazione profondamente rinnovate, difesa fitosanitaria sostenibile, buona organizzazione commerciale. Sono questi i principali fattori che stanno facendo crescere le superfici investite a fragola nel Metapontino e che quest’anno, con circa 850 ettari, hanno portano la Basilicata al

primo posto tra le regioni fragolicole italiane. E’ anche per questo che nello scorso mese si sono tenuti nel Metapontino due importanti incontri tra i principali attori della fragolicoltura europea e nazionale. A Scanzano Jonico, si è riunito il “Gruppo di contatto europeo” composto da delegazioni di Italia, Spagna e Francia che hanno discusso di strategie comuni per

affrontare i mercati e per richiedere regole certe nell’impiego di principi attivi per la difesa fitosanitaria della coltura. A Policoro, invece, nel corso di un workshop, tecnici e operatori della filiera hanno tracciato le linee guida per la crescita non solo della fragolicoltura ma anche del settore affine dei “berries”, in Basilicata ed in Italia.

“UN PUNTO DI RITROVO PER UNA CATEGORIA ASSEDIATA DA VEGANI E AMBIENTALISTI ESTREMISTI”

NASCE IL PRIMO SISTEMA DI AGGREGAZIONE GRATUITO PER I MACELLAI D’ITALIA

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ssediati dai vegetariani oltranzisti, vilipesi dai Vegani, la categoria dei macellai è - mai come oggi nel mirino di chi li vorrebbe estinti, se non obbligati a vendere solo tofu e cereali. In Italia ci sono circa ventisettemila macellerie e molte di loro, tra calo dei consumi e violente campagne stampa da parte di associazioni pseudo animaliste, non nascondono preoccupazioni per il futuro. Per lenire in parte queste preoccupazioni, e cercare di aiutare in modo concreto una categoria laboriosa, Braciamiancora - unico giornale online italiano ad essere incentrato sul mondo della carne a 360°- ha deciso di aprire

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all’interno del proprio sito una sezione all’interno della quale ogni macelleria potrà creare la sua vetrina virtuale. “Non tutti i macellai hanno un sito internet e, tolte le associazioni di categoria che però si rivolgono esclusivamente agli addetti ai lavori, non esiste un punto di aggregazione generalista e che dia la possibilità ad ogni singolo macellaio di descrivere il suo lavoro. Per questo Braciamiancora, in modo del tutto gratuito, permetterà ad ogni singolo macellaio italiano di avere una vetrina virtuale all’interno del portale. In Italia il consumo di carne è di-

ventato sempre più responsabile, il consumatore chiede, si informa, vuole sapere molti dettagli del prodotto che sta per acquistare e consumare e il nostro giornale si propone come punto di incontro tra domanda e offerta”, spiega Michele Ruschioni direttore editoriale della testata. Con oltre mezzo milione di fan su Facebook e una media di duecentomila lettori mensili Braciamiancora è diventato negli anni un punto di riferimento per tutti coloro che amano cucinare e consumare cibi cotti alla brace o al barbecue. I Macellai, e i consumatori di carne, rappresentano lo zoccolo duro della comunità che anima le pagine social del giornale.

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gricoltura

Divulgazione ed approfondimento delle tecnologie

Unacma protagonista alla Fiera Internazionale dell’Agricoltura e Zootecnia di Foggia

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OGGIA - UNACMA (Unione Nazionale Commercianti Macchine Agricole), in collaborazione con FederUnacoma e CNRIMAMOTER, ha accolto la richiesta della Fiera Internazionale dell’Agricoltura e Zootecnica di Foggia di attivare una serie di iniziative volte ad aumentare l’offerta al pubblico dell’evento. La Provincia di Foggia rappresenta uno dei principali centri per la cerealicoltura e per l’orticultura nel nostro Paese, in particolare per quanto riguarda la produzione di pomodori. La Fiera ha quindi costituito un interessante momento di

divulgazione ed approfondimento delle tecnologie, tecniche ed esperienze per tali coltivazioni. Unacma ha partecipato alla Fiera con uno stand istituzionale collocato nel Pad.71. facendo da polo di riferimento per le diverse attività delle Associazioni della filiera ed inoltre ha organizzato dimostrazioni di macchine e attrezzature per l’orticultura. Tutti i giorni ci sono state dimostrazioni e corsi divulgativi sull’utilizzo corretto ed in sicurezza delle macchine agricole, tramite prove di guida in percorsi appositamente studiati e lezioni teoriche in

aula. Unacma ha tenuto una serie di workshop di orientamento alle professioni collegate al mondo delle macchine agricole, rivolte soprattutto agli studenti degli ultimi anni degli Istituti Tecnici e Agrari all’interno del progetto Mech@ Agri Jobs. Una giornata è stata dedicata alla comunicazione sul tema dei nuovi PSR, nonché al previsto incontro in Fiera di tutti gli assessori all’Agricoltura delle diverse Regioni Italiane, organizzato dalla Regione Puglia nell’ambito delle attività della Conferenza Stato-Regioni.

WWW.FOGLIE.TV l’informazione sul mondo agricolo e rurale a portata di click.

SPECIALE VINITALY 2016

Gal Terra dei Trulli e di Barsento

presenta il concime organico Furia

Cipolla Rossa d’ Acquaviva protagonista del Vinitaly

incontro con il territorio a Castellana Grotte

ICAS è una società creata da persone che lavorano da più di venti anni nel mercato delle agroforniture. Le diverse esperienze maturate, la conoscenza del mercato, delle tecniche produttive, dei processi industriali, condivisi all’interno della nuova compagnia ci consentono di interpretare al meglio i nuovi orientamenti del mercato italiano e internazionale.

Cipolla Rossa di Acquaviva protagonista al Vinitaly a Verona. Lo chef di fama internazionale Tino Vettorello ha infatti inserito il prezioso alimento nel piatto speciale che, in occasione della cinquantesima edizione della rassegna veronese, ha voluto dedicare a Red Canzian, il bassista e cantante trevigiano dei Pooh.

Primo incontro di animazione del GAL “Terra dei Trulli e di Barsento” con gli attori del proprio territorio tenutosi a Castellana Grotte, con la nutrita e competente partecipazione di operatori locali.

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Icas International

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groalimentare

Il CREA-UTV di Turi ha avviato dal 5 aprile le visite delle scolaresche presso la struttura

Il programma Crea “Misure di accompagnamento a Frutta e Verdura nelle scuole”

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ome noto, il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali è il Ministero di riferimento per il programma europeo “Frutta e verdura nelle scuole”, introdotto dal regolamento (CE) n.1234 del Consiglio del 22 ottobre 2007 e dal egolamento (CE) n. 288 della Commissione del 7 aprile 2009, finalizzato ad aumentare il consumo di frutta e verdura da parte dei bambini e ad attuare iniziative che supportino più corrette abitudini alimentari e una nutrizione maggiormente equilibrata, nella fase in cui si formano le loro abitudini alimentari (www.fruttanellescuole.gov.it). Il CREA - con D.M. 69569 del 15 ottobre 2015 - è stato incaricato dal Ministero di competenza, ad effettuare un programma di Misure di Accompagnamento (MA) al Programma comunitario Frutta e verdura nelle scuole, per l’anno scolastico 2015-2016. Le Misure di accompagnamento al programma comunitario del CREA sono coordinate dalla Sede centrale CREA insieme al Centro di ricerca per gli alimenti e la nutrizione di Roma, e la Rete territoriale delle strutture CREA di competenza, sul territorio nazionale. Le MA predisposte dal CREA si compongono di una serie di attività atte a coinvolgere alunni, insegnanti e genitori degli alunni, per favorire la conoscenza

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del valore di una sana e corretta alimentazione dove il consumo di frutta e verdura rappresenta una abitudine imprescindibile per la salute umana. Il CREA si rivolge quindi alle Scuole aderenti al Programma Frutta e Verdura nelle scuole, per offrire: - Incontri con insegnanti, alunni e genitori presso la scuola, tenuti da personale altamente qualificato associato al personale CREA – rappresentato da dietisti e/o nutrizionisti. - Visite delle scolaresche presso le strutture CREA che aderiscono alla Rete territoriale in azione sul programma, dove gli alunni avranno la possibilità di vedere e vivere orti didattici allestiti appositamente, anche in funzione di esercizi didattici e giochi che saranno predisposti. - Le “Olimpiadi della frutta”. Si tratta di attività interattive con le classi, condotte via mail dal Centro di ricerca per gli alimenti e la nutrizione del CREA e tramite una piattaforma predisposta ed organizzata, in diretto contatto con l’insegnante. A questo scopo vengono inviati alle classi iscritte materiali di approfondimento con giochi, quiz e lavori da svolgere sia in classe che a casa e da rinviare entro un limite di tempo di volta in volta stabilito. Il campionato interscolastico avviene su base nazionale e le classi vincitrici, selezionate per macro -regioni (nord, cen-

tro, sud e isole), avranno diritto a veder pubblicati i propri lavori su un volume finale, che sarà inviato non solo all’insegnante, ma a tutti gli alunni delle classi vincitrici. - Predisposizione e rilascio di materiali didattici per gli insegnanti. Per le visite delle scuole presso le strutture CREA territoriali, il CREA ha predisposto una accoglienza con distribuzione di frutta, spremute e ortaggi freschi, in accordo a quanto indicato dal Ministero di competenza. Infine, è offerto dal CREA il trasporto delle scolaresche in visita alle proprie strutture. In particolare, il CREA-UTV di Turi, come le altre strutture CREA che aderiscono alla Rete territoriale in azione sul programma, ha avviato dal 5 aprile le visite delle scolaresche presso la struttura, nelle quali gli alunni hanno la possibilità di vedere e vivere l’orto didattico allestito appositamente, di eseguire esercizi didattici e giochi mirati. In totale, è in programma di accogliere un numero di circa 2400 bambini provenienti dalle scuole delle diverse province di Puglia e Basilicata. In tale contesto lo scorso 28 aprile, v’è stato un evento presso il CREA-UTV per presentare alla stampa tali Misure di Accompagnamento, al quale ha partecipato la D.ssa Elisabetta Lupotto, coordinatrice del Programma.

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