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Agricoltura • Agroalimentare • Turismo RURALE
PROTEZIONE CIVILE AGRICOLA? L’idea di Emiliano per gestire situazioni di particolare gravità ed emergenze
agricoltura
Arrivano i robot raccoglitori di mele Testo Unico del Vino approvato alla Camera Uva da tavola, la stagione e le prospettive future AGROALIMENTARE
Ciboacculturarsi e il “Mosto d’uva day” a Castellana Grotte
N° 17 • 1 OTTOBRE 2016
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ditoriale
Uva da tavola, la stagione e le prospettive future
1 ottobre 2016 - n. 17 - Anno 11
Quindicinale di Agricoltura Agroalimentare Turismo RURALE
Iscritto all’Albo Cooperative a Mutualità Prevalente N.A182952 Editrice
G.Ed.A. Giovani Editori Associati Soc. Coop. Via Alcide De Gasperi 11/13 - 70015 - Noci (BA) Direttore responsabile Vito Castellaneta Grafica e impaginazione G.Ed.A. Giovani Editori Associati Hanno collaborato Donato Fanelli, Antonio Resta, Rocco Resta, Nicola Trisolini, Paola Dileo, Nica Ruospo, Rino Pavone, Donatello Fanelli Pubblicità G.Ed.A Rino PAVONE r.pavone@foglie.tv 380 6328672 Stampa Grafica 080 - Modugno (BA) Registrato al Registro Nazionale della Stampa Tribunale di Bari N. 61/06 del 15/11/2006 www.foglie.tv redazione@foglie.tv 347 9040264 Iscritta al Registro Operatori Comunicazione ROC n.26041 TESTATA GIORNALISTICA ACCREDITATA
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ggiustare i conti dell’uva da tavola in una stagione che vede le produzioni italiane penalizzate dalla forte concorrenza di Spagna, Grecia e Turchia. Il mercato è vivace ma i prezzi non sono soddisfacenti. E, dato che L’italia non potrà mai essere più competitiva di altri sul fronte dei costi, dobbiamo per forza concentrarci sulla qualità. Il che significa massima protezione degli impianti per evitare i danni da grandinate e piogge torrenziali, attenta lavorazione, sicurezza al top e , forse soprattutto, maggiore cura nello scaffale. Proprio questo è l’argomento “spinoso” per quanto riguarda la vendita, in generale, di frutta e verdura al supermercato. Nel caso dell’uva da tavola non è solo un problema di formazione degli addetti e di vendita assistita. Come accade anche alle banane, i grappoli subiscono in modo evidente i danni dovuti alla manipolazione; per questo motivo negli Stati Uniti la vendita del prodotto sfuso è proibita, riducendo in modo incisivo gli scarti. Inoltre in alcuni test condotti in supermercati Edeka, in Germania, sono stati i fornitori ad allestire il reparto e le vendite di uva sono aumentate del 50%”. Le nuove varietà seedless del Crea - Presentato al ministero delle Politiche agricole l’accordo per la diffusione presso le aziende aderenti al neonato consorzio NuVaT (Nuove varietà di uva da tavola) – delle varietà di uva da tavola senza semi selezionate dal Crea. “Il programma di ricerca - ha spiegato Donato Antonacci, direttore della Unità di ricerca per l’uva da tavola e la vitivinicoltura in ambiente mediterraneo del Crea di Turi (Bari) - è partito 10 anni fa e, da allora, abbiamo confrontato 10mila semenzali da nuovi incroci, selezionandone prima meno di
500 e arrivando, ora, a meno di cento, che sono in fase avanzata di osservazione. A questa fase seguirà la diffusione finale”. Con la firma dell’accordo, le aziende viticole potranno passare al test commerciale che permetterà di scegliere le varietà apirene con le migliori performance. Le novità della Sun World - Maurizio Ventura, responsabile per l’Europa dello Sviluppo delle licenze Sun World International, fa il punto sul settore dell’uva da tavola, particolarmente vivace in Italia. Innanzitutto, un “appello all’unità”. “Egitto, Marocco, Spagna, Italia e Grecia: con un po’ di coordinamento tra i principali Paesi produttori si potrebbe fare molto di più – osserva Ventura – e organizzare i mercati per qualità e domanda. Ricercando le caratteristiche ideali specifiche per ognuno di essi (ad esempio colore, sapore, finestra di commercializzazione, ndr)”. Allo stand della Sun World al Macfrut di Rimini c’erano il presente e il futuro dell’offerta dell’azienda californiana. Dieci varietà seedless, dieci differenti storie da raccontare. Il futuro per Ventura si chiama Adora Seedless® . “Quando l’abbiamo presentata tre anni fa –dichiara - i grappoli pesanti e gli acini di diametro medio pari a 25-28 mm sembravano un problema, perché fanno pensare all’uso di sostanze chimiche. Al contrario, la varietà Sugrathityfour è così al naturale e ben distinguibile dal consumatore. E’ questo il suo grande punto di forza”.
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ommario
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uva da Tavola La stagione e le prospettive future
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AGRICOLTURA
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emiliano Protezione Civile Agricola? vino Approvato testo unico alla Camera bio diversità Puglia tra le aree più vocate
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agroalimentare
editoriale
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olio Master dedicato all’olio di oliva
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mele Arrivano i robot raccoglitori
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eventi
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A Roma incontro Cuba-Italia
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ciboacculturarsi Mosto Uva Day a Castellana Grotte
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viva frutta Nuovo sponsor Acquaviva Calcio ambiente
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villaggio verde A Mola di Bari educazione ambientale
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Intervista a Giacomo Suglia
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gricoltura
Da circa un anno al vaglio nuove soluzioni
Emiliano studia protezione civile ad hoc per agricoltura
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’Agenzia regionale per le attività irrigue e forestali potrebbe essere dotata di una sezione con compiti di protezione civile agricola per dare una mano agli agricoltori in momenti di particolare gravità ed emergenza”. Lo ha detto il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, intervenendo alla presentazione dell’indagine Coldiretti sulla “sicurezza per il lavoro nelle campagne”. “Stiamo ragionando da circa un anno su questioni collegate che devono trovare soluzione armonica. Anzitutto c’è la questione della gestione dei Consorzi di bonifica. Non so a chi 20
anni fa - ha spiegato Emiliano - sia venuto in mente di avviare un sistema tale che addossa costi alla fiscalità generale. Occorre riavviare il sistema e raggiungere l’equilibrio economico. Questo va fatto in modo condiviso”. “La proposta fatta da noi, complessa, sui consorzi (presentata nella quarta Commissione del Consiglio regionale, ndr) è molto importante. Necessita di essere ben spiegata ovunque ad iniziare - secondo Emiliano - dai consiglieri regionali che hanno qualche dubbio sulla soluzione individuata”. Emiliano: “Vorrei eliminare vitalizi e stipendi ai politici” - Schierandosi con
i «cittadini italiani che non vogliono il consolidarsi di una casta di professionisti della politica», il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, scrive in un lungo post su Facebook che «bisogna eliminare tutti i vitalizi e tutti gli stipendi dei politici, dai parlamentari ai consiglieri municipali». E rendendosi «conto che anche chi fa politica deve poter vivere ed avere il modo di invecchiare con dignità», lancia alcune proposte che auspica siano condivise dal M5s che in Puglia ha presentato una proposta di legge per l’abolizione dei vitalizi
e il ricalcolo degli stessi in base al sistema contributivo. «Molti politici - scrive Emiliano hanno un loro lavoro e quindi possono permettersi di fare politica gratis, senza percepire stipendi, facendosi al massimo rimborsare le spese del mandato (benzina, aerei, treni, alberghi ecc) previa presentazione di fatture. Poi, essendo titolari di pensione, non hanno alcun bisogno di vitalizi aggiuntivi alla pensione che vanno quindi immediatamente eliminati». «Se però - precisa - l’impegno richiesto al politico è tale da non consen-
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tire di proseguire il proprio lavoro dipendente o autonomo, il politico appena eletto deve poter chiedere di avere un’indennità che sostituisca il suo reddito cessato. Evidentemente con un limite massimo che potrebbe essere dato dallo stipendio del sindaco del capoluogo di provincia, come previsto dalla riforma costituzionale». «In questo modo - rileva - eviteremmo che chi non ha mai lavorato veda nel mandato politico un modo per scansare questo diritto che è anche e soprattutto un dovere». www.foglie.tv
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gricoltura
Semplificazione burocratica mantenendo alti standard qualitativi
TESTO UNICO DEL VINO APPROVATO DALLA CAMERA
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iunge finalmente la tanto attesa approvazione della Camera dei Deputati sul cosiddetto “Testo Unico del Vino”, il disegno di legge sulla “Disciplina organica della coltivazione della vite e della produzione e commercio del vino” suddiviso in otto Titoli e in 90 articoli. Il testo, che passa ora all’esame del Senato, è il risultato di un lavoro parlamentare condiviso tra le varie forze politiche e durato più di due anni. Un passo storico per un settore decisivo per l’agroalimentare italiano e
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che su cui la Puglia punta tantissimo. La nostra regione, infatti, si piazzerà presumibilmente al secondo posto nel 2016 nella produzione vitivinicola, stando alle previsioni, con 8,7 milioni di ettolitri dopo il Veneto (9,3 milioni) e prima dell’Emilia Romagna (8,1 milioni) e il testo unico del vino rappresenta per il settore, dunque, un buon mix tra semplificazione e sicurezza. Oltre ad unificare le disposizioni normative esistenti, infatti, introduce una semplificazione dei procedimenti senza pregiudicare la sicurezza alimentare. Assicurando
comunque alti standard di qualità, viene messa in atto una sburocratizzazione degli adempimenti e delle pratiche a cui le aziende vinicole devono far fronte. Insomma il testo risponde alle esigenze di un settore virtuoso, pregiato, che ha saputo superare lo scandalo del metanolo, risalente a trent’anni fa, e che oggi traina il made in Italy agroalimentare nel mondo. Infine, offre strumenti efficaci proprio alle imprese che competono sui mercati esteri e che sono sempre più minacciate da falsificazioni e frodi.
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groalimentare
Prima edizione
Master dedicato all’olio di oliva e all’arte della ristorazione di Rino PAVONE
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’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”, in collaborazione l’Associazione dei Frantoiani di Puglia (A.F.P.), e l’Unione Regionale Cuochi Puglia, nella prestigiosa sede del Salone degli Affreschi dell’Ateneo di Bari, in Piazza Umberto 1, nella giornata del 27 settembre ha presentato una innovativa offerta didattica rivolta agli chef del territorio Pugliese. È la prima volta in assoluto che una Università, con un approccio bottomup, intende realizzare una offerta formativa tagliata su misura per soddisfare i bisogni espressi dai produttori di olio extravergine di elevata qualità del territorio pugliese. Anche i professionisti della ristorazione hanno accolto con entusiasmo la sfida di diventare profondi conoscitori delle caratteristiche organolettiche che la biodiversità nazionale offre, anche per sperimentare le interazioni delle singole cultivar con le differenti matrici alimentari e tecniche di cottura. Lo Short Master, progettato in collaborazione con la dott.ssa Elisa Deblasi ed il dott. Alfredo Marasciulo, esperti di analisi sensoriale, è rivolto ai titolari di ristoranti, Chef, personale di sala, responsabili acquisti e consulenti della ristorazione. Il corso si realizza attraverso una serie di attività teoriche e pratiche con l’obiettivo di
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acquisire consapevolezza sul valore millenario dell’Olio Extravergine di Oliva di pregio e di comprenderne e comunicarne ai propri clienti il valore salutistico, nutrizionale ed organolettico di uno degli ingredienti principe del menù Mediterraneo. L’offerta formativa prevede anche un corso per assaggiatori diretto da un Capo Panel riconosciuto dal MIPAAF, alla fine del quale ogni partecipante avrà un attestato di idoneità fisiologica all’assaggio degli oli di oliva vergini. “È necessario un cambio di paradigma nel mondo della cultura dell’olio. Molti ristoratori acquistano il prodotto informandosi solo sul prezzo, poiché l’olio, considerato una commodity, non rientra nelle voci di spesa pagate dal cliente. Il che spiega come mai piatti eccezionali siano bistrattati da oli difettosi. Un piatto che richiama i valori di autenticità di un territorio non deve essere condito da un olio proveniente da altre aree geografiche che viola, di per sé, il concetto di tipicità. Anche il consumatore deve essere educato. Nessuno di noi accetterebbe a tavola una bottiglia d’acqua smezzata o un vino già in parte consumato dai clienti del tavolo accanto. Eppure, nel caso dell’olio, purché sia gratis, accettiamo di tutto, oliere anonime, bottiglie unte, rabboccate, provenienza e qualità incerta!” queste le riflessioni della Prof.
ssa Maria Lisa Clodoveo, Direttore dello short master. La giornata di presentazione, intitolata “Sapori di Saperi”, è stata aperta dai saluti istituzionali del Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”, prof Antonio Uricchio, del Direttore del Dipartimento di Scienze Agro Ambientali e Territoriali (DISAAT), prof. Giacomo Scarascia Mugnozza, del Direttore del Dipartimento Agricoltura, sviluppo rurale e tutela dell’ambiente – Regione Puglia, Prof Gianluca Nardone, del Presidente AFP -Associazione Frantoiani di Puglia, Sig. Stefano Caroli, e del Presidente Unione Cuochi Puglia della FIC, Michele D’Agostino. I dettagli tecnici ed organizzativi del master sono stati al centro dell’intervento della Prof.ssa Maria Lisa Clodoveo, del prof. Bernardo De Gennaro, del Prof. Salvatore Camposeo. Le conclusioni sono state affidate al prof. Carlo Franchini, Delegato ai Master Universitari, Corsi di Perfezionamento e Alta Formazione dell’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”. L’evento è patrocinato dall’Accademia dei Georgofili, sezione sud-est, dall’Accademia Pugliese delle Scienze, Dall’Accademia Nazionale dell’Olivo e dell’Olio, dallo spin-off Med&Food, dall’Associazione culturale Passione Extravergine e da Olivehealth.
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groalimentare
In oltre duecento anni poco è cambiato nella modalità di raccolta
Arrivano i robot raccoglitori di mele
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n oltre duecento anni, poco è cambiato nella modalità di raccolta delle mele che, in generale avviene, ancora manualmente. Ma ora, SRI Ventures, una specie di startup all’interno della società di ricerca e sviluppo di Menlo Park, SRI International, sta investendo in una nuova iniziativa imprenditoriale chiamata Abundant Robotics Inc. per automatizzare la raccolta delle mele con robot agricoli attualmente in fase di sviluppo. Secondo il CEO e co-fondatore di Abundant Robotics, Dan Steere, i robot, che ancora non hanno un nome, sono stati progettati per
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essere sufficientemente forti e veloci da prelevare un frutto al secondo da un albero, ma sono anche abbastanza ‘gentili’ da non danneggiare le piante o i frutti. Secondo quanto detto da Steere, i robot utilizzano la visione computerizzata per riconoscere le mele pronte per la raccolta sui rami e una specie di aspiratore per rimuovere i frutti. Per quanto riguarda l’alimentazione, i robot sono collegati a piccoli trattori che venivano già largamente utilizzati nella coltivazione della frutta. Secondo il presidente di SRI Ventures, Manish Kothari, non è stato
possibile automatizzare la raccolta delle mele prima delle ultime svolte tecnologiche nel campo della visione computerizzata ed elaborazione dell’immagine. Kothari ha affermato: “Guidi il robot fino ad un punto del frutteto, gli fai vedere e raccogliere una mela e poi vai avanti così. Si tratta di una sfida ingegneristica assolutamente non banale. Per individuare le mele bisogna avere una vista in tempo reale, di precisione millimetrica. Questo richiede un software, un hardware e circuiti che ti permettano di elaborare l’immagine in tempo reale”.
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PRODOTTI BIOCONTROL GOEMAR ABBIAMO INTERVISTATO ANTONELLO RESTA DI AGRIFARMA SRL (CONVERSANO) PARTNER ARYSTA LIFESCIENCE ITALIA. Antonello Resta con il fratello Riccardo gestisce la rivendita sita in Conversano ( Ba ), a lui in qualita’ di distributore ufficiale goemar e responsabile tecnico abbiamo girato qualche domanda: Cosa pensate della linea di fisionutrizionali goemar per quanto concerne la vostra attivita’ di consulenza tecnica? Siamo partner commerciali di arysta lifescience italia per gli agrofarmaci, da questo anno la stessa societa’ si occupa della vendita dei prodotti goemar. Siamo profondi conoscitori dei prodotti goemar largamente utilizzati con successo nella nostra attivita’ di consulenti tecnici sulle diverse colture presenti in zona quali, orticole, vite da tavola e ciliegio. Sono prodotti tecnici ma ognuno dei quali con specifiche attivita’. Abbiamo avuto modo di testare quest’anno il prodotto pollinus ottimo quale sostanza attraente per gli impollinatori, utilizziamo da diversi anni il bm86 prodotto ideale per quanto riguarda l’allungamento del grappolo su vite e migliore impollinazione e quindi produzione di ciliegio ed albicocco. Il prodotto principe della linea e’ il
calibra prodotto specifico per l’ingrossamento delle bacche dell’uva da tavola e ciliegio. Perche’ un agricoltore dovrebbe utilizzare questa tipologia di prodotti? Bene, questi prodotti sono oramai un riferimento per tutti coloro i quali vogliano ottenere prodotti di qualita’, infatti il mercato sia nazionale che estero richiede sempre piu’ prodotti di questa tipologia. Peraltro sono di origine naturale ed utilizzabili anche nel biologico, questo sicuramente e’ un plus in confronto alle sostanze chimiche e comunque un’ottima alternativa. Cosa potete dirci circa il vacciplant antioidico di origine goemar registrato come agrofarmaco?
AZIENDA ALBANESE MARIA AGRO DI BITETTO ( BA ) OLIVA DA TAVOLA TERMITE DI BITETTO (CALIBRA IN POST - FIORITURA)
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UVA DA TAVOLA CV. ITALIA (BM 86 PRE - FIORITURA PER ALLUNGAMENTO DEL GRAPPOLO, CALIBRA POST - FIORITURA PER INGROSSAMENTO DEGLI ACINI, FOLICAL PER APPORTO DI CALCIO)
Sicuramente un’arma tecnica in piu’ per abbassare i residui in modo naturale, sicuramente il posizionamento verso la fine del ciclo colturale ci consente di eliminare o ridurre sensibilmente la presenza di residui di molecole antioidiche chimiche. Si ringrazia la ditta agrifarma s.r.l per il rilascio dell’intervista. RISULTATI IN CAMPO SU UVA DA TAVOLA CV. ITALIA E OLIVA DA TAVOLA CV. TERMITE DI BITETTO
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NUOVE OPPORTUNITÀ DI FORMAZIONE
Corsi ITS di specializzazione tecnica post diploma 2016-18
In 2000 ore di cui 800 di stage, si acquisiscono le competenze richieste dal mondo del lavoro La Fondazione ITS Agroalimentare Puglia è una Scuola speciale di tecnologia nata per contribuire alla diffusione della cultura tecnica e scientifica e per offrire una nuova opportunità di alta formazione post-diploma. Tra i suoi scopi statutari vi è quello di assicurare, con continuità, l’offerta di tecnici superiori a livello post – secondario in relazione a figure che rispondano alla domanda proveniente dal mondo del lavoro pubblico e privato in relazione al settore agroalimentare.
Tecnico Superiore in Agricoltura Biologica FINALITÀ DEL CORSO ITS Obiettivo principale è quello di formare Tecnici Superiori in possesso di conoscenze e competenze professionali per fornire servizi completi di assistenza tecnica. In particolare il tecnico sarà in grado non solo di verificare ma anche di garantire la conformità del processo produttivo delle imprese biologiche e biodinamiche agli obiettivi ambientali, sociali ed economici dell’agricoltura. A tal fine sarà fornita l’opportunità di acquisire tutte le necessarie abilitazioni regolamentate richieste per la conduzione di aziende agricole e di trasformazione sia proprie che condotte da terzi (sicurezza sul lavoro, autorizzazione all’impiego di fitofarmaci, primo soccorso, ecc.). SBOCCHI OCCUPAZIONALI Il Tecnico Superiore in Agricoltura Biologica potrà svolgere la propria professione in qualità di dipendente e/o consulente per aziende agroalimentari biologiche e/o per strutture di assistenza tecnica specializzata e/o Enti di Certificazione. Inoltre, potrà svolgere l’attività di IAP (Imprenditori agricoli a titolo principale) in Agricoltura Biologica. Se in possesso dei titoli abilitanti (diploma scuola superiore in materie agricole) potrà svolgere attività ispettiva ai sensi del Reg. CE 834/07, con la qualifica di Ispettore del Biologico.
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Tecnico Superiore della Gestione del post-raccolta della filiera ortofrutticola FINALITÀ DEL CORSO ITS Il Corso mira a formare professionisti con un’elevata conoscenza e abilità di applicazione delle principali tecniche di conservazione in post-raccolta, salvaguardando la salubrità dei prodotti e ridurne gli sprechi, capace di promuovere il consumo di una più ampia gamma varietale che comprenda il ricco giacimento della biodiversità regionale e la valorizzazione di prodotti di nicchia e di relazionarsi con gli altri tecnici che si occupano dei diversi segmenti della filiera. SBOCCHI OCCUPAZIONALI La figura tecnica formata potrà svolgere attività in qualità di dipendente e/o consulente presso imprese e centrali ortofrutticole, magazzini di condizionamento, piattaforme logistiche di distribuzione, nonché per la GDO (ipermercati e supermercati). Altresì, il Tecnico potrà operare presso imprese di progettazione e costruzione di impianti di condizionamento oltre che di aziende specializzate nella loro manutenzione ed assistenza tecnica.
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groalimentare
Tra rievocazioni, saperi, sapori e colori
Ciboacculturarsi e il “Mosto d’uva day” a Castellana Grotte di Paola DILEO
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al grappolo al mosto: un percorso “di vino” che ha inebriato tutti sensi, quello del 25 settembre scorso a Castellana Grotte. Singolare teatro del “Mosto d’uva day”, promosso dall’ Ass. CiboAcculturarsi, è stato l’Agriturismo “Apuliense” della famiglia Colucci - dell’Erba. Grazie alla complicità di una giornata di sole si è rievocata la tradizionale pigiatura dell’uva, a piedi nudi, che ha regalato momenti di condivisa emozione. Al presidente dell’ Ass. CiboAcculturarsi, il prof. Pasquale Montemurro il compito di commentare in diretta le fasi di lavorazione dell’uva, in particolare della diraspatura e pigiatura (di ieri e di oggi) con accenni alla fermentazione del mosto. “Sarà la prematura più o meno intensa dell’uva a determinare il
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colore del vino, rosso, rosato o bianco; colore che denota la maggiore o minore presenza di tannini. Il vino rosso è decisamente più tannico”- ha evidenziato l’agronomo - . Alla degustazione del mosto fresco è seguito, come da programma, un inedito excursus divulgativo sulla vite e l’uva. In premessa, una parentesi sugli aspetti storici e mitologici è stata aperta dal prof. Montemurro che si è soffermato sul rapporto tra l’uomo e la vite “risale a tempi remotissimi, probabilmente alla fine del Neolitico in Asia, per essere poi diffusa da Sumeri,Fenici, Egizi lungo le terre del Mediterraneo e trovare la più estesa coltivazione nella colonizzazione greco- romana “. Sebbene si è precisato,la storia della vite in Puglia ha radici antichissime e sembrerebbe risalire ai tempi dei japigi, già pri-
ma dell’arrivo dei greci. Saranno comunque quest’ultimi a propagarne la diffusione in Europa e a divinizzare il vino, caricandolo di significati simbolici. “Il vino fa parte del DNA della nostra cultura e se bevuto con moderazione può aiutare la buona salute” – ha concluso il professore -. Conferme sulle proprietà benefiche dell’uva sono giunte dalla dott.ssa Laura dell’Erba .”Già in epoca repubblicana si conoscevano gli effetti salutistici dell’uva fresca da vino. Ai tempi di Ippocrate si era soliti ricorrere al cosiddetto lavaggio d’uva , ossia l’assunzione parziale o esclusiva d’uva ai pasti per tre ,cinque giorni; una pratica ricorrente perché già note le caratteristiche rigeneranti, dimagranti e rimineralizzanti di questo frutto”. Infatti apprendiamo,è ricco di polifenoli, potassio, zuccheri semplici (è un
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ottimo energizzante ), acqua, vit. A, B,C, E. L’uva nera in particolare è ricca di resveratrolo e quercetina, antiossidanti che migliorano la funzionalità cardiocircolatoria e del sistema nervoso centrale, contrastano il colesterolo , le malattie oculari , prevengono inoltre neoplasie e stress. Altrettanto sorprendenti sono i benefici estetici dell’uva e dei suoi derivati. “L’alto contenuto di enzimi,selenio, resveratrolo, combatte efficacemente i radicali liberi e il danno cellulare, svolgendo un’azione riparatrice sulla pelle”- ha aggiunto la dott.ssa Karoline Pantaleo. Particolarmente intensiva nell’industria cosmetica è l’uso di acido glicolico (ottenuto dalla spremitura di
acini verdi) dalla conclamata azione rigenerante dei tessuti; di olio da vinaccioli (dall’elevato potere antiossidante); di statine vegetali; di acqua d’uva (distillata dal mosto e ricca di sali minerali e vitamine per le creme). A suggello dei contributi informativi/formativi dispensati dai vari relatori, il dr. Giuseppe Colucci nella doppia veste di padrone di casa e viticoltore, ha annunciato ufficialmente l’Aglianico Campano Pugliese di Castellana Grotte. Una denominazione che rimanda alla doppia matrice del vitigno in questione “ perché trattasi di Aglianico Campano, in particolare di due qualità rare, l’Aglianicone e l’Aglianico di Borbone o di Somma Vesuviana,
giunte in Puglia 120 anni fa”. A impiantare le talee più di un secolo fa, in quella che sarebbe diventata l’az. Agricola Apuliense, è stato il Luigi dell’Erba, prof. di Geologia all’Università di Napoli, nonché bisnonno di Laura dell’Erba. Il recupero di esemplari superstiti ha consentito l’infittimento di due ettari e mezzo di vigneto. Non si esclude che i vitigni del Cilento dimoranti nelle colline castellanesi, siano stati interessati negli anni da mutazioni genetiche da caratterizzare . In attesa, i nobili Borboni “adottivi” hanno prodotto Ruggero Re (Aglianico Rosato) e Ladislao (Aglianico Rosso) trovando pieno confort nella città delle grotte.
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sagra uva rutigliano
Corso ITS
Tecnico Superiore in Agricoltura Biologica”
modelli di comunicazione per l’uva da tavola
Tecnico Superiore della Gestione del post-raccolta”
Obiettivo principale del Corso è quello di formare Tecnici Superiori in possesso di conoscenze e competenze professionali per fornire servizi completi di assistenza tecnica agronomica, gestionale e commerciale alle aziende di produzione e trasformazione biologiche e biodinamiche.
In occasione della 52^ sagra dell’uva , il comune di Rutigliano ha organizzato un seminario tecnico promozionale, sui modelli di comunicazione e strumenti di valorizzazione dell’uva da tavola.
Obiettivo principale del Corso è quello di formare Tecnici Superiori specializzati nella gestione del post-raccolta della filiera ortofrutticola, assicurando il mantenimento della qualità del prodotto, dalla raccolta al momento di esposizione sul bancone di vendita..
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Corso ITS
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Nell’ottica di sviluppo del territorio
“Vivafrutta” sponsor dell’Acquaviva Calcio di Rino PAVONE
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ell’ ottica di sviluppo del territorio della cipolla rossa la Vivafrutta Op sigla un accordo di sponsorizzazione con l’Asd Atletico Acquaviva calcio, militante nel campionato regionale di prima categoria. VIVAFRUTTA è una società cooperativa agricola pugliese. E’ caratterizzata da una vasta gamma di prodotti di qualità e di produzioni, frutto di ricchi terreni situati vicino al mare, garanzia di un prodotto eccellente. La cooperativa Vivafrutta si avvale di soci e di collaboratori altamente specializzati, che per tutto l’anno curano l’attività produttiva in modo che nei mesi
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di commercializzazione il consumatore possa mangiare il meglio della frutta e della verdura che si può produrre in Puglia. Vivafrutta ha una produzione propria di uva da tavola sia con semi che senza che si sviluppa intorno ai 100 ettari solo nella provincia di Bari. Grazie alla collaborazione col CONSORZIO di promozione, tutela e valorizzazione delle QUALITA’ TIPICA DI PUGLIA, che riunisce le aziende agricole delle produzioni tipiche e le aziende di trasformazione , è importante il progetto di commercializzazione in esclusiva presso la grande distribuzione italiana ed estera della cipolla rossa di Acquaviva
prodotta in seno al consorzio da 70-80 produttori per una superficie superiore a 100 ettari. Per completare la gamma delle produzioni Vivafrutta per valorizzare territorio e soci, fanno parte del comparto frutta: -Fragole (Policoro), -Albicocche (Policoro, Putignano, Turi), -Pesche e nettarine (Policoro, Metaponto, Rutigliano), - Fioroni (Terlizzi, Ruvo, Bisceglie), Per il comparto verdura:-Patate (Polignano, Monopoli), Lolli rosso/ verde (Monopoli, Polignano), Scarola riccia/liscia (Monopoli, Polignano), Sedano ( Monopoli, Polignano), Prezzemolo liscio/riccio (Monopoli, Polignano), Finocchi (Monopoli/Polignano).
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IL PRESIDENTE VENTRICELLI AL VERTICE CON I MINISTRI CALENDA E MALMIERCA
“DIALOGOI” A ROMA PER LA SESSIONE DEL COMITATO IMPRENDITORIALE CUBA-ITALIA
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Il presidente del Distretto Dialogoi Sergio Ventricelli ha partecipato alla V Sessione del Comitato Imprenditoriale Cuba-Italia, che si è tenuto nella sede dell’ICE a Roma. Il vertice, al quale hanno partecipato l’ambasciatrice di Cuba in Italia Alba Beatriz Soto Pimental, il presidente della Camera di Commercio di Padova Fernando Zilio e il presidente della Camera di Com-
mercio di Cuba Orlando Hernandez Guillén, ha registrato l’incontro tra il ministro italiano allo Sviluppo Economico Carlo Calenda e quello cubano del Commercio Estero Rodrigo Malmierca. L’appuntamento segue le due missioni istituzionali a L’Avana di maggio e luglio e conferma gli ottimi rapporti diplomatici tra i due Paesi. In tal senso è prevista un’ampia partecipazione di aziende italiane – soprattutto
pmi – alla Fiera Internazionale di L’Avana (31 ottobre – 4 novembre), con focus nel settore agro-alimentare, dei materiali da costruzione e delle auto. Un’occasione importante per le aziende che aderiscono al Distretto Dialogoi e che accompagnano i propri clienti in progetti di internazionalizzazione. Cuba resta
un Paese strategico anche per il 2017, con l’Italia secondo partner commerciale in Europa. Non solo turismo e cultura, ma anche energie rinnovabili, costruzioni e agroindustria. Ad accompagnare le nostre imprese c’è il contributo di Sace, col governo cubano che si è impegnato a convertire 88,6 milioni di euro di
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debiti commerciali dovuti proprio a Sace in un fondo in valuta locale destinato a finanziare progetti strategici per lo sviluppo dell’isola caraibica in cui siano coinvolte imprese italiane o joint-venture italocubane. In tal senso, Dialogoi sì è proposto per realizzare un evento proprio con Sace in Puglia.
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Nella categoria “agrofarmaci e fertilizzanti”
MEDAGLIA D’ORO AL 3LOGY ALL’INNOVATION AWARD DI MACFRUT
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L’innovazione di 3LOGY, il nuovo antibotritico di Sipcam Italia, è stata premiata, ottenendo la medaglia d’Oro nella categoria “Agrofarmaci e Fertilizzanti” del Macfrut Innovation Award 2016, promosso da L’Informatore Agrario e Cesena Fiera. Dopo il successo riscontrato nell’edizione 2015, anche quest’anno il Macfrut Innovation Award ha selezionato le innovazioni più interessanti fra quelle esposte durante la manifestazione che si è tenuta a Rimini dal 14 al 16 settembre. Una giuria qualificata di esperti ha valutato l’impatto delle novità sulla sostenibilità ambientale ed economica e sul miglioramento della qualità delle produzioni. 3LOGY conquista la medaglia d’oro grazie alla sua esclusiva tecnologia formulativa GO-ETM che racchiude i suoi principi attivi in microcapsule che attivano il rilascio modulato e graduale in presenza di umidità, fattore che favorisce lo sviluppo della botrite Per maggiori informazioni sul prodot-
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to: www.smartagro.it Sipcam Italia è una società controllata dal gruppo Sipcam Oxon, multinazionale italiana, privata e indipendente fondata nel 1946 e che nel 2016 celebra i suoi primi 70 anni di attività. Il gruppo ha elevate competenze nello sviluppo, formulazione, registrazione, produzione e vendita di soluzioni per la protezione delle colture e di intermedi chimici. Maggiori informazioni su Sipcam Oxon sono disponibili sul sito web sipcam-oxon. com. Sipcam Italia sviluppa e commercializza agrofarmaci provenienti in particolare dal gruppo Sipcam Oxon e da primarie società giapponesi, fertilizzanti speciali e sementi di soia con marchio Asgrow. Maggiori informazioni su Sipcam Italia sono disponibili sul sito web sipcamitalia.it. ASGROW® ed i loghi ASGROW® sono marchi registrati di proprietà della Monsanto Technology LLC ed utilizzati su licenza Monsanto; 3LOGY® è un marchio registrato di una società del gruppo Sipcam Oxon.
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Abbiamo Intervista Giacomo Suglia presidente APEO
Anche questo anno apeo a fruit attraction di madrid
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uali sono le principali novità di quest’anno?
- Per le novità abbiamo 2 da prendere in considerazione, la prima è l’abbondante acqua caduta sulla Puglia negli ultmi giorni, causando notevoli danni all’intera ortofrutta, dall’uva da tavola, uva da vino, ortaggi, olive, mandorle etc. Una regione come la Puglia, tra le prime in Italia per ortofrutta, l’agricoltura riveste una importante rilevanza sia occupazionale ed economica per tu) e i settori che mette in moto, manodopera, trasporti, industria chimica, banche, etc. con questi eventi nefasti siamo molto preoccupati, anche per la latitanza della politica, molto avvezza nel fare proclami e poco consolante e costruttiva! L’altra novità positiva riguarda la costituzione del Consorzio Nu.Va.U.T. per l’utilizzo delle varietà di uva da tavola apirene, esistenti presso il C.R.E.A. di Turi. Durante la fiera Macfrut di Rimini della seFma scorsa, abbiamo concordato con il Ministro Martina, il Commissario del C.R.E.A. Dott. Parlato e il Direttore Dott. Antonacci, che appena avremo ultimato la documentazione con tuF le aziende interessate, firmeremo la convenzione a Roma presso il Ministero dell’Agricoltura alla presenza del Ministro Martina, entusiasta nell’avere uva apirena tutta ITALIANA! Quale è il significato della vostra presenza a Madrid? - La presenza di noi operatori alle diverse fiere, come Madrid dal 5 al 7 o)obre p.v. serve a capire le esigenze dei consumatori e produttori in continua evoluzione, sia per il confezionamento e sia per le tecniche di produzioni. Oltre a fare incontri tecnici per
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migliorare la qualità e contenere i costi. Il tutto per stare in questo mercato globale, sempre più esigente. Quale è la situazione del mercato ? - L’attuale situazione di mercato è molto confusa, per via delle piogge incessanti che stiamo avendo che condiziona la raccolta, mentre altri Paesi come Spagna e Grecia stanno avendo condizioni climatiche favorevoli e possono fare programmi settimanali con la G.D.O. europea. Si affronterà il tema dell’internazionalizzazione? - L’internazionalizzazione ormai è un argomento a cui non si può prescindere per noi operatori commerciali, le nostre produzioni varcano tutti i confini possibili, la settimana scorsa il Ministero ci ha confermato dell’avvenuta consegna della articolata documentazione al Ministero della Sanità Canadese per riprendere la esportazione dell’uva da tavola italiana bloccato da circa 10 anni. Questo evento è stato possibile grazie alla sensibilità e all’impegno economico di alcune aziende aderenti all’ A.P.E.O. e alla stretta e professionale impegno dei Dott. Schito e D’Angelico delll’Assessorato Regionale Pugliese. I principali convegni presenti - Circa l’argomento convegni, siamo sazi, ma un convegno con la partecipazione dall’inizio alla fine, di rappresentanti politici in grado di capire i problemi di noi produttori ed operatori sarebbe auspicabile! Giacomo SUGLIA Presidente APEO
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gricoltura
AL TOP FOGGIA (51,5%) E BARI (27,7%)
245MILA ETTARI DI AREE NATURALI PROTETTE
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a Puglia è tra le prime 3 regioni produttrici di cibo biologico con 4.803 produttori e la prima per numero di trasformatori con 1.796 operatori. Un primato raggiunto anche grazie al fatto che la Puglia può contare su 245mila ettari di aree naturali protette, di cui il 75,8% rappresentato da parchi nazionali - del Gargano e dell’Alta Murgia - e l’8,3% da aree naturali e riserve naturali marine. Le provincie che presentano la più alta percentuale di territorio soggetta a protezione sono quella di Foggia (51,5%) e Bari (27,7%). In questi luoghi protetti la varietà vegetale comprende 2.500 specie. Quasi un anno fa è stata approvata la legge per la valorizzazione della biodiversità di interesse agricolo e alimentare. La nuova legge
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prevede l’Istituzione di un Sistema nazionale della biodiversità agraria e alimentare, l’avvio di un Piano nazionale sulla biodiversità di interesse agricolo, l’Istituzione di un Fondo di tutela per sostenere le azioni degli agricoltori e degli allevatori. Inoltre, all’interno del piano triennale di attività del Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria (CREA) sono previsti interventi per la ricerca sulla biodiversità agraria e alimentare, sulle tecniche necessarie per favorirla, tutelarla e svilupparla. Per questo per i consumatori il KM0 garantisce l’impatto 0. A livello globale è stimato che un pasto medio percorre più di 1.900 chilometri per camion, nave o aeroplano prima di arrivare sulla vostra tavo-
la e spesso ci vuole più energia per portare il pasto al consumatore di quanto il pasto stesso provveda in termini nutrizionali, senza contare gli effetti sull’atmosfera e sui cambiamenti climatici provocati dall’emissione di gas ed effetto serra. Consumando prodotti locali e di stagione e facendo attenzione agli imballaggi, una famiglia può arrivare ad abbattere fino a 1000 chili di anidride carbonica l’anno. E’ stato ad esempio calcolato che un chilo di prugne dal Cile devono volare 12mila chilometri con un consumo di 7,1 kg di petrolio che liberano 22 chili di anidride carbonica, mentre l’uva dal Peru’ percorre quasi 11mila chilometri con un consumo di 6,5 chili di petrolio e l’emissione di 20,2 chili di anidride carbonica.
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mbiente
Educazione ambientale, dagli eventi di piazza alla formazione nelle scuole
“Villaggio Verde” a Mola di Bari
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ttività didattiche e laboratoriali nelle scuole: continua così il percorso di educazione ambientale a Mola di Bari, promosso da Ercav e Comune. Grazie alla preziosa collaborazione degli istituti scolastici del territorio, sono stati coinvolti nelle attività di sensibilizzazione anche gli studenti delle scuole primarie e dell’infanzia, dando il via ad una buona pratica che continuerà nei prossimi mesi all’interno degli stessi istituti. Le attività nelle scuole primarie saranno realizzate da un team di educatori ambientali che insegneranno a bambini dai 6 ai 10 anni principi di ecologia e rispetto dell’ambiente, attraverso l’organizzazione di lezioni frontali e divertenti attività manuali. Questi i principali temi che saranno affrontati durante gli incontri: • principi di ecologia come i concetti di impronta ecologica; • le esperienze dirette di riduzione, riciclaggio e raccolta differenziata attivabili anche a scuola; • le diverse tipologie di rifiuti e i cicli di vita dei materiali; • la separazione dei rifiuti in casa; • la cultura del riuso in opposizione al paradigma dell’usa e getta. Il percorso di educazione nelle scuole si pone sulla scia dell’evento dello scorso 17 settembre al quale hanno partecipato centinaia di persone.
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Un Villaggio Verde delle Fiabe, organizzato da ERCAV con il patrocinio dell’Assessorato all’Ambiente ed Ecologia e del Comando di Polizia Municipale, interamente dedicato alle famiglie. I partecipanti, piccoli e grandi, hanno dimostrato sensibilità nei confronti delle tematiche ambientali e discreta conoscenza delle buone pratiche da seguire in ambito domestico e finalizzate alla riduzione a monte della produzione di rifiuti, oltre che alla corretta separazione degli stessi. Il dato è emerso a seguito della somministrazione di oltre cinquecento questionari durante l’evento, grazie ai quali è stato possibile sia verificare la conoscenza del funzionamento del servizio di igiene urbana da parte delle utenze domestiche e commerciali, che informare le stesse circa gli errori più comuni da evitare in fase di separazione e conferimento dei rifiuti. Ha partecipato all’evento anche l’Assessore comunale all’Ambiente e all’Ecologia Niki Bufo, che ha commentato positivamente l’esito della giornata: ”Credo che la grande partecipazione delle famiglie molesi attesti la validità di una formula studiata per unire il divertimento all’educazione ambientale. Dobbiamo continuare il lavoro di coinvolgimento dei più piccoli, per abituarli al rispetto del territorio in cui vivono, attraverso i semplici gesti di vita quotidiana e le buone prassi
della raccolta differenziata. Gli sforzi ci stanno premiando visto che, pur essendo i mesi estivi i più complicati nella gestione dei rifiuti, luglio e agosto scorsi hanno registrato la più alta percentuale di raccolta differenziata da quando è stato avviato il servizio di porta a porta a Mola. Per me è una grande soddisfazione. Non posso che ringraziare tutti i concittadini virtuosi che hanno contribuito a questo risultato e che attuano correttamente tale pratica ogni giorno”.
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