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ditoriale
15 MAGGIO 2020 - N. 9 - ANNO 15
QUINDICINALE DI AGRICOLTURA AGROALIMENTARE TURISMO RURALE
AL VIA IL FONDO COVID-19 DA 100 MLN € PREVISTO DAL CURA ITALIA PER IL COMPARTO PRIMARIO
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Iscritto all’Albo Cooperative a Mutualità Prevalente N.A182952 Editrice
G.Ed.A. Giovani Editori Associati Soc. Coop. Via Alcide De Gasperi 11/13 - 70015 - Noci (BA) Direttore responsabile Vito Castellaneta Grafica e impaginazione G.Ed.A. Giovani Editori Associati Hanno collaborato Donato Fanelli, Antonio Resta, Rocco Resta, Nicola Trisolini, Paola Dileo, Micaela Cavestro, Rino Pavone, Mara Coppola Pubblicità G.Ed.A Rino PAVONE r.pavone@foglie.tv 380 6328672 Stampa Grafica 080 - Modugno (BA) Registrato al Registro Nazionale della Stampa Tribunale di Bari N. 61/06 del 15/11/2006 www.foglie.tv redazione@foglie.tv 347 9040264 Iscritta al Registro Operatori Comunicazione ROC n.26041 TESTATA GIORNALISTICA ACCREDITATA
a Conferenza Stato-Regioni ha trovato l’accordo sul Fondo predisposto nel Cura Italia per far fronte ai danni diretti e indiretti derivanti dall’emergenza sanitaria Covid-19 e per assicurare la continuità aziendale delle imprese agricole, della pesca e dell’acquacoltura. La dotazione è di 100 milioni di euro per il 2020 ed è finalizzata alla copertura totale degli interessi passivi su finanziamenti bancari destinati al capitale circolante e alla ristrutturazione dei debiti, alla copertura dei costi sostenuti per interessi maturati negli ultimi due anni su mutui contratti dalle suddette imprese, nonché per la sospensione dell’attività economica delle imprese del settore della pesca e dell’acquacoltura. “Stiamo accelerando le procedure per poter garantire questo aiuto finanziario alle imprese del comparto primario - dichiara il Sottosegretario alle Politiche Agricole, Giuseppe L’Abbate - Nonostante le tante difficoltà causate dall’emergenza sanitaria Covid-19, con i canali ho.re.ca chiusi e le difficoltà nelle esportazioni, le filiere agroalimentari non si sono fermate garantendo alimenti, lavoro e PIL al
Paese. Abbiamo pertanto l’obbligo di sostenere i loro sforzi in tutti i modi possibili, attraverso diversi strumenti. Il Fondo previsto dal Cura Italia è uno di questi e confido che gli istituti che gestiranno la distribuzione delle risorse, Agea e Ismea, emaneranno a stretto giro le relative circolari per rendere operative le misure”. L’erogazione degli aiuti avverrà sotto forma di contributo finanziario a copertura totale degli interessi passivi su finanziamenti bancari destinati al capitale circolante e alla ristrutturazione dei debiti con un importo massimo ad impresa di 20.000 euro. A questa misura, gestita da Ismea, sono destinati 20 milioni di euro. Il secondo intervento prevede la copertura dei costi sostenuti per interessi maturati e pagati nel biennio 2018-2019 su mutui contratti nell’esercizio delle imprese con un importo erogato da Agea da un minimo di 500 euro ad un massimo di 6.000 euro ad azienda. A questa finalità sono dedicati 60 milioni di euro. L’ultima misura, infine, riguarda la sospensione dell’attività di pesca, anche nelle acque interne del Paese, e dell’acquacoltura: per distribuire i 20 milioni di euro stanziati si procederà con un decreto ad hoc.
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gricoltura
ED IL CONTENIMENTO
CAMPAGNA CILIEGIE: LINEE GUIDA PER LA PREVENZIONE DEL CONTAGIO DA COVID-19 Le seguenti linee guida sono state redatte al solo scopo di fornire un documento di orientamento per la campagna cerasicola 2020 in funzione dell’emergenza Covid 19 e non vogliono assolutamente essere sostitutive di norme e di regolamentazione attualmente in vigore. Le seguenti linee guida, altresì, interessano principalmente gli opifici per la lavorazione, manipolazione e commercializzazione delle ciliegie, i produttori ed i loro dipendenti impegnati nella raccolta, trasporto e vendita delle ciliegie.
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i ricorda che tutte le attività operative hanno l’obbligo di garantire la sicurezza dei lavoratori, attraverso l’applicazione delle misure di prevenzione e protezione. Si ricorda, ancora, che l’occasione principale di contagio è rappresentata dai contatti con i col-
Premessa leghi di lavoro e che le attività produttive del settore agricolo per quanto riguarda il rischio di contagio sono inquadrabili come rischio basso o medio di esposizione. L’azione di informazione, assistenza, promozione di buone prassi verso le piccole e medie imprese, tra cui le agrico-
le, è della massima impor tanza affinché tutte le misure di prevenzione e protezione possibili (igieniche e organizzative) siano efficacemente applicate e osservate, dal distanziamento, alla disponibilità dei DPI adeguati, alla sanificazione dei servizi e spazi comuni.
Informazione L’ azienda informa tutti i lavoratori e chiunque entri circa le disposizioni delle autorità, consegnando e /o affiggendo all’ingresso e nei luoghi maggiormente visibili dei siti, appositi volantini/car telli informativi. Nel caso di presenza di lavoratori stranieri è essenziale verificare che le informazioni siano state comprese. Le informazioni riguardano: • l’obbligo di rimanere al proprio domicilio in presenza di
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febbre (oltre 37.5°) o altri sintomi influenzali (tosse, difficoltà respiratorie) e di chiamare il proprio medico di Medicina generale • l’obbligo di comunicare eventuali contatti avuti con persone positive al virus nei 14 giorni precedenti, rimanendo al proprio domicilio secondo le disposizioni dell’autorità sanitaria • l’obbligo di av visare tempestivamente il datore di lavoro
o il preposto dell’insorgenza, successivamente all’ingresso in azienda, di qualsiasi sintomo influenzale durante l’espletamento della prestazione lavorativa, avendo cura di rimanere ad adeguata distanza dalle persone presenti • le misure cautelative da adottare, nell’accesso in azienda e durante il lavoro: mantenere la distanza di sicurezza, osservare le regole di igiene delle mani, l’utilizzo dei DPI.
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MODALITA’ DI INGRESSO IN AZIENDA (opifici lavorazione ciliegie) Il personale prima dell’ingress o p o t r à e s s e r e s o t to p o s to a l co n t r o l l o d e l l a te m p e r a t u r a : a l r i g u a r d o, a n c h e s e n o n s i è o b b l i g a t i , s i co n s i g l i a v i v a m e n te d i s o t to p o r r e t u t t i i g i o r n i i l p e r s o n a l e a l co n t r o l l o d e l l a te m p e r a t u r a p r i m a d e l l ’ i n g r e s s o. A t a l f i n e è s u f f i c i e n te a l l o s co p o u n te r m o m e t r o co n t a c t l e s s ; c i ò è p a r t i co l a r m e n te i n d i c a to i n c a s o d i n u ov i
afflussi di personale magari a cco m p a g n a t a d a u n ’a n a m n e s i m i r a t a . I n c a s o d i te m p e r a t u r a s u p e r i o r e a i 3 7, 5 ° , n o n s a r à co n s e n t i to l ’a cce s s o a i l u o g h i d i l a vo r o. Le p e r s o n e i n t a l e co n d i z i o n e s o n o m o m e n t a n e a m e n te i s o l a te , n o n d evo n o r ec a r s i a l Pr o n to S o cco r s o e / o n e l l e i n fe r m e r i e d i s e d e , m a d evo n o co n t a t t a r e n e l p i ù b r e ve te m p o p o s s i b i l e i l p r o p r i o
m e d i co c u r a n te e s eg u i r e l e s u e i n d i c a z i o n i . I l d a to r e d i l a vo r o d eve i n fo r m a r e p r eve n t i v a m e n te i l p e r s o n a l e , e c h i i n te n d e f a r e i n g r e s s o i n a z i e n d a , d e l l a p r ec l u s i o n e d e l l ’a cce s s o a c h i , n eg l i u l t i m i 1 4 g i o r n i , a b b i a a v u to co n t a t t i co n s o g g e t t i r i s u l t a t i p o s i t i v i a l CO V I D - 1 9 o p r ove n g a d a zo n e a r i s c h i o s eco n d o l e i n d i c a z i o n i d e l l ’O M S
MODALITA’ DI ACCESSO DEI FORNITORI ESTERNI E CLIENTI (opifici lavorazione ciliegie) Tu t t i g l i a cce s s i n o n i n d i s p e n s a b i l i a l f u n z i o n a m e n to d e l l e a t t i v i t à p r o d u t t i ve d ov r a n n o e s s e r e p e r q u a n to p o s s i b i l e i n te r r o t t i e d ov r a n n o e s s e r e r eg o l a m e n t a te l e m o d a l i t à d i i n g r e s s o, t r a n s i to e u s c i t a a l f i n e d i r i d u r r e l e o cc a s i o n i d i co n t a t to co n p e r s o n a l e i n te r N° 9 - 15 MAGGIO 2020
n o. Pe r l ’a cce s s o d i fo r n i to r i e s te r n i d evo n o e s s e r e i n d i v i d u a te p r o ce d u r e d i i n g r e s s o, t r a n s i to e u s c i t a , m e d i a n te m o d a l i t à , p e r co r s i e te m p i s t i c h e p r e d e f i n i te , a l f i n e d i r i d u r r e l e o cc a s i o n i d i co n t a t to co n i l p e r s o n a l e i n fo r z a n e i r e -
p a r t i / u f f i c i co i n vo l t i . G e n e r a l m e n te b i s o g n a r i d u r r e , p e r q u a n to p o s s i b i l e , l ’a cce s s o a i v i s i t a to r i ; q u a l o r a fo s s e n e ce s s a r i o l ’ i n g r e s s o d i v i s i t a to r i e s te r n i ( i m p r e s a d i p u l i z i e , m a n u te n z i o n e … ) , gli s te s s i s o n o s o t to p o s t i a t u t te l e r e gole aziendali.
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FORNITORI ESTERNI Prima casistica: Fornitori di mezzi tecnici (imballaggi, ecc.) I fornitori di mezzi tecnici che accedono alla struttura devono essere muniti di mascherina e di guanti e rimanere per quanto possibile all’interno del loro mezzo. Nei casi in cui il fornitore esterno debba necessariamente interfacciarsi con personale dell’azienda, deve essere garantito il rispetto della distanza di almeno 1 metro e i lavoratori dovranno indossare mascherina e guanti. Laddove possibile devono essere individuati/installati servizi igienici dedicati, e bisogna prevedere il divieto di utilizzo di quelli del personale dipendente e garantire una adeguata pulizia giornaliera.
Seconda casistica: Agricoltori fornitori di ciliegie I fornitori di ciliegie devono essere muniti di mascherina e di guanti e scendere dai mezzi di trasporto solo per le operazioni di scarico del prodotto. In nessun caso gli agricoltori produttori di ciliegie potranno sostare all’interno degli opifici di raccolta, lavorazione e manipolazione delle ciliegie per un tempo superiore a quello strettamente necessario per lo scarico del prodotto. I contatti con il personale dell’opificio devono avvenire solo durante le operazioni di scarico: durante tale operazioni deve essere garantito il rispetto della distanza di almeno 1 metro fra tutti i soggetti coinvolti che dovranno indossare mascherina e guanti. Deve essere predisposto e delimitato un percorso stradale di accesso alle operazioni di scarico e di uscita garantendo, con appositi segnalatori, il distanziamento adeguato fra i mezzi di trasporto.
Indicazioni per le aziende agricole durante il trasporto Per le attività di trasporto dei prodotti dalla sede aziendale a siti di conferimento delle ciliegie (mercati ed opifici), effettuati da titolari o lavoratori dell’azienda, si dovrà evitare l’assembramento nel mezzo di trasporto. L’eventuale cambio del conducente deve essere preceduto da disinfezione del locale guida. Se nel locale guida sono presenti il conducente ed un accompagnatore, entrambi devono indossare la mascherina, guanti ed avere nel veicolo i dispenser per l’igiene personale.
PULIZIA E DISINFEZIONE (opifici lavorazione ciliegie) Le operazioni di pulizia devono essere effettuate indossando i DPI (mascherina, guanti, occhiali) e aerando i locali chiusi, individuando il personale dedicato (lavoratori della stessa azienda o personale esterno). Si dovrà provvedere alla effettuazione almeno quotidiana delle operazioni di pulizia utilizzando comuni detergenti, e a periodica sanificazione di tutte
le superfici, in particolare all’interno dei locali spogliatoi, servizi igienici e negli altri luoghi o spazi comuni, . Medesima pulizia giornaliera deve essere effettuata anche sui mezzi di trasporto, sulle macchine (trattori, carri raccoglifrutta,) e sulle attrezzature (banchi di appoggio, bins, carriola, cassette, secchi, coltelli, forbici, scale) utilizzati. Bisogna garantire la pulizia
a fine turno e la sanificazione periodica di tastiere, schermi touch, mouse con adeguati detergenti, sia negli uffici, sia nei reparti produttivi. Spogliatoi, servizi igienici e altri luoghi e spazi comuni devono essere periodicamente disinfettati mediante utilizzo di sostanze contenenti ipoclorito di sodio/ candeggina (0,1-0,5%) o etanolo al 70 %.
PRECAUZIONI IGIENICHE PERSONALI L’ azienda dovrà mettere a disposizione idonei mezzi detergenti e rende disponibili all’interno dei locali i dispenser di gel idroalcolici per le mani. È obbliga-
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torio che le persone presenti in azienda adottino in particolare la frequente pulizia delle mani con acqua e sapone e/o con gel idroalcolici. Per l’attività lavorativa
svolta in campo aperto, il datore di lavoro deve garantire la disponibilità di acqua, detergenti e dispenser di gel idroalcolici per il lavaggio delle mani.
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI E DISTANZA DI SICUREZZA Deve essere mantenuta nelle diverse operazioni lavorative la distanza di almeno 1 metro fra i lavoratori, prevedendo eventualmente anche modifiche all’organizzazione del lavoro e dei turni. Nel caso in cui vi sia la necessità lavorativa di lavorare a stretto contatto devono essere messe in atto le seguenti misure di protezione: • Utilizzo di mascherine; • Utilizzo di guanti. Durante la lavorazione delle ciliegie sono svolte una serie di attività lavorative che non consentono di mantenere sempre adeguate distanze di sicurezza, potendosi concretizzare come occasioni di contagio e perciò sono richieste misure specifiche di contrasto e di contenimento. • Lavorazioni meccanizzate e manuali in campo: l’operatore alla guida del trattore deve trovarsi da solo, sia durante le fasi di spostamento sia durante le fasi di lavorazione. Evitare se possibile l’uso promiscuo di trattori o macchine semoventi cabinate o altri macchinari (muletti/transpallets), se non preliminarmente sottoposte a pulizia e disinfezione della cabina e delle superfici della macchina. • Attività di raccolta manuale: Il trasporto degli addetti alle zone di raccolta deve essere effettuato nel rispetto della sicurezza dei la-
voratori lungo ogni spostamento; nella verosimile impossibilità di rispettare le distanze di sicurezza occorre garantire mascherine, guanti monouso e gel igienizzante. Preferibilmente bisogna dimezzare la presenza di persone rispetto alla capienza del mezzo di trasporto: se il mezzo di trasporto consente massimo 4 persone, è opportuno che ne viaggino solo due. • Attività di lavorazione delle ciliegie Valgono le indicazioni finalizzate al contenimento della trasmissione tra i dipendenti e al mantenimento di un ambiente di lavoro salubre: • Favorire l’alternanza su più turni di lavoro, per ridurre il numero di lavoratori
compresenti. Favorire anche orari di ingresso e di uscita scaglionati, per limitare o evitare condizioni di affollamento negli spogliatoi e nelle aree comuni; • Esporre cartelli esplicativi sulle misure generali di prevenzione e mettere a disposizione acque e sapone o soluzioni idroalcoliche per il lavaggio delle mani; • Effettuare una pulizia regolare frequente degli ambienti di lavoro, mobili e superfici, seguita da una disinfezione; • Garantire sempre un adeguata ventilazione e ricambio d’aria negli ambienti di lavoro; • Per i comportamenti durante le pause e il consumo di cibi e bevande, si rimanda a quanto sopra.
GESTIONE DI UNA PERSONA SINTOMATICA IN AZIENDA Nel caso in cui un lavoratore presente in azienda sviluppi febbre e altri sintomi quali difficoltà respiratorie e/o tosse, lo deve dichiarare immediatamente al Datore di Lavoro, che procederà ad avver tire immediatamente l’Autorità sanitaria per il suo isolamento. L’azienda, anche con il suppor to del medico competente qualora presente, collabora con le Autorità sanitarie per l’individuazione degli eventuali “contatti stretti” di una persona presente in azienda che sia stata riscontrata positiva al tampone COVID-19. N° 9 - 15 MAGGIO 2020
Gli eventuali contatti stretti dovranno lasciare cautelativamente le attività e saranno posti in isolamento fiduciario, secondo le indicazioni dell’Autorità sanitaria, fino al termine del periodo di sorveglianza. Indicazioni sulla documentazione da conservare in caso di controlli – Copia delle fatture di acquisto dei dispositivi di protezione individuale (mascherine, ecc) – Copia delle fatture di acquisto di liquidi e/o gel igienizzanti delle mani
– Copia delle schede sottoscritte dai lavoratori che attestino la consegna dei DPI, dei liquidi e/o gel igienizzanti o altri presidi – Copia delle fatture di acquisto dei termometro per la misurazione della temperatura corporea – Copia delle fatture del servizio di sanificazione dei locali (opifici lavorazione ciliegie) – Copia delle documentazione comprovante l’attività di informazione, formazione e addestramento erogate ai dipendenti per la prevenzione da contagio del virus Covid 19.
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SUBITO VERIFICHE IN CAMPO PER DANNI DA GELATE
CONSUMI: -70% PRIMIZIE CILIEGIE BIGARREAU
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ltre il 70% delle prime ciliegie in raccolta è andato distrutto per effetto del maltempo che ha colpito le primizie Bigarreau, andate quasi completamente in fumo a causa delle gelate di marzo. E’ quanto emerge da un monitoraggio di Coldiretti Puglia dal quale si evidenzia che è il primo frutto della stagione tanto amato dai consumatori ad essere stato colpito dall’improvvisa e persistente gelata di marzo, dopo un inverno bollente, che ha bruciato gli alberi già in fiore, per cui non ci sono
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state ancora le verifiche in campo degli enti preposti ai rilievi per la dichiarazione di stato di calamità, Assessorato regionale all’Agricoltura e tecnici degli uffici territoriali competenti. Dopo un inverno bollente, l’inizio di primavera con neve e gelate e una perdurante siccità – denuncia Coldiretti Puglia - hanno messo a repentaglio grano duro, mandorli, ciliegi e albicocchi e verdure in campo, dagli asparagi alle cicorie, dai carciofi ai cavoli alle bietole, ma anche le primizie come i piselli. Il brusco abbassamento delle temperature fino ad alcuni gradi sotto 0 °C ha fatto registrare – insiste Coldiretti Puglia - le situazioni più gravi nelle province di Bari, Bat e Foggia, con danni non ancora quantificati alle colture orticole e arboree in fiore. La produzione di ciliegie non ha subito gli attacchi della tecnologia, perché è destinata esclusivamente al consumo fresco e per questa ragione – spiega Coldiretti Puglia - devono essere mantenute integre la pezzatura, particolarmente consistente per la ciliegia
Ferrovia, la compattezza ed il sapore. Tutto ciò richiede un’accuratezza nelle fasi di coltivazione e di raccolta facilmente riscontrabile, per cui la mano dell’uomo non può essere sostituita dalle macchine. La produzione regionale pugliese risulta concentrata nella provincia di Bari che da sola rappresenta il 96,4% della produzione totale regionale, riferisce Coldiretti Puglia. Con le sue 47 mila tonnellate la provincia di Bari è la prima provincia italiana per produzione di ciliegie raccogliendo il 34% della produzione nazionale e la produzione di ciliegie in Puglia è pari al 39,8% del totale nazionale. La graduatoria dei prodotti agricoli pugliesi nel contesto nazionale vede al primo posto anche le ciliegie con una superficie di quasi 20.000 ettari, di cui oltre 17.000 della sola provincia di Bari, la quale copre più dell’85% della superficie investita. L’agricoltura pugliese per effetto dei cambiamenti climatici ha perso più di 3 miliardi di euro nel corso del decennio tra produzione agricola, strutture e infrastrutture rurali.
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Dal 3 al 7 febbraio 2021 la 44esima edizione
MECCANICA AGRICOLA: EIMA INTERNATIONAL “RADDOPPIA”
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a grande esposizione della meccanica agricola cambia il proprio calendario e si sposta dal novembre prossimo al febbraio 2021. A causa dell’emergenza sanitaria, infatti, la kermesse bolognese - uno degli eventi di settore più importanti al mondo con quasi 2.000 industrie espositrici e un totale di 320 mila visitatori raggiunto nell’ultima edizione - non potrà svolgersi dall’11 al 15 novembre 2020, come da programma, ma ti terrà, sempre presso il quartiere fieristico di Bologna, dal 3 al 7 febbraio 2021. L’appuntamento di novembre non verrà tuttavia disatteso, perché EIMA International darà vita, negli stessi giorni inizialmente programmati, ad “EIMA DigitalPreview”, il primo evento di meccanica agricola a livello mondiale interamente mediatizzato con piattaforma e tecnologie digitali. Se l’EIMA di febbraio 2021 si presenterà con la sua formula tradizionale per offrire dal vivo, agli operatori economici, ai tecnici e alle imprese agricole, la più vasta scelta di tecnologie per ogni tipo di lavorazione, l’edizione digitale promette di essere un’anteprima di grande fascino, un esperimento unico nel panorama di settore, un’esperienza nuova che proietterà espositori e visitatori in una nuova dimensione. “La scelta di rinviare ai primi del prossimo anno la grande EIMA tradizionale - spiega Alessan-
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dro Malavolti, presidente di FederUnacoma, la federazione dei costruttori italiani che è diretta organizzatrice della rassegna nasce da un’attenta valutazione logistica ed economica, giacché è estremamente probabile che gli eventi fieristici possano essere ancora condizionatiin autunno da specifiche ordinanze del Governo, e che il sistema dei trasporti e dei servizi possa essere ancora rallentato per le misure precauzionali che saranno ancora in atto sia in Italia che all’estero”. “D’altro canto la filiera dell’agricoltura e della meccanica applicata ha necessità urgente di riprendere l’attività - spiega Malavolti - perché c’è grande interesse verso le innovazioni tecnologiche e grande bisogno, soprattutto dopo la fase acuta dell’emergenza virus, di restituire energia e competitività all’economia primaria”. “Ecco perché abbiamo programmato l’anteprima di novembre - conclude il presidente di FederUnacoma che farà da ponte verso l’edizione di febbraio 2021, un evento che rappresenta un caso eccezionale nella storia di EIMA International la quale tornerà dal novem-
bre 2022 nella sua tradizionale collocazione”. “Le adesioni alla 44ma EIMA hanno già riempito il quartiere fieristico bolognese e questo assetto organizzativo viene trasferito in blocco a febbraio - spiega il Direttore Generale di FederUnacoma Simona Rapastella - mentre stiamo già lavorando alla piattaforma digitale che permetterà agli espositori di presentare in anteprima a novembre i propri profili aziendali e la gamma dei prodotti e delle novità. “Stiamo elaborando in sinergia con le istituzioni, le organizzazioni professionali e le case editrici - aggiunge Rapastella - un programma di seminari, convegni ed eventi mediatizzati, che tengano alta l’attenzione sui temi salienti e favoriscano l’incontro fra domanda e offerta di tecnologie per l’agricoltura, la cura del verde e la manutenzione del territorio”. “Particolare impor tanza avranno nella nuova piattaforma gli incontri ‘business-to-business’ con gli operatori esteri - conclude Rapastella - che rappresentano per la nostra rassegna un target strategico e un grande punto di forza”. www.foglie.tv
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Annunciato un Forum internazionale sulla ripartenza dell’agroalimentare il 2 e 3 settembre
CIBUS RINVIATO A MAGGIO 2021
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a XX e d i z i o n e d e l S a lone I n te r n a z i o n a l e d e l l ’A l i m e n t a z i o n e C i bus è stata riprogrammata al p r o s s i m o a n n o, d a l 4 a l 7 m a g g i o 2 0 2 1 . La d ec i s i o n e è s t a t a p r e s a d a F i e r e d i Pa r m a e F e d e r a l i m e n t a r e , i n a cco r d o co n Ag e n z i a I C E e l e a z i e n d e d e l l a f i l i e r a a g r o a l i m e n t a r e . A s e tte m b r e d i q u e s t ’a n n o s i te r r à a Pa r m a u n fo r u m i n te r n a z i o n a l e d a l t i to l o “C I B U S F O R U M – F O O D & B E V E RAG E E COV I D : DA L LA T RA N S I Z I O N E A L LA T RAS F O R M AZ I O N E ”. Pa r t i r à i n ve ce i n q u e s t i g i o r n i u n a i n n o v a t i v a p i a t t a fo r m a d i g i t a l e d i S o u r c i n g e B u s i n e s s M a tc h i n g , c h i a m a t a “ M y B u s i n e s s C i b u s ”. Pe r q u a n to r i g u a r d a l o s vo l g i m e n to d i C i b u s , è s t a to co n s t a t a to c h e n o n e s i s to n o l e co n d i z i o n i o g g e t t i ve p e r p o te r g a r a n t i r e u n o s vo l g i m e n to d e l S a l o n e n e l m e s e d i s e t te m b r e , m a n te n e n d o g l i s t a n d a r d q u a l i t a t i v i e q u a n t i t a t i v i d i i n co m i n g , s o p r a t t u t to e s te r o, a l l i ve l l o d e l l e a b i t u a l i a s p e t t a t i ve
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d e l l e a z i e n d e e s p o s i t r i c i , d eg l i s t a ke h o l d e r e d e i p a r t n e r i s t i t u z i o n a l i . N o n s a r e b b e s t a to p o s s i b i l e a cce t t a r e u n ’e d i z i o n e ridotta di Cibus proprio perché i l S a l o n e d e l l ’A l i m e n t a z i o n e r a p p r e s e n t a p e r l a co m m u n i t y i n te r n a z i o n a l e d eg l i o p e r a to r i d e l l ’Ag r o a l i m e n t a r e l ’eve n to d i r i fe r i m e n to a s s o l u to p e r l a p r o m oz i o n e d e l l ’ “A u t h e n t i c I t a l i a n fo o d & b eve r a g e”. “C I B U S F O R U M – F O O D & B E V E RAG E E COV I D : DA L LA T RA N S I Z I O N E A L LA T RA S F O R M AZ I O N E ” s i te r r à d a l 2 a l 3 s e t te m b r e 2 0 2 0 a Pa r m a . Co m e s o n o c a m b i a t i i co m p o r t a m e n t i d e i co n s u m a to r i d o p o l ’e m e r g e n z a Cov i d ? Co m e d ov r à e s s e r e r i o r g a n i z z a to i l l a vo r o ? Co m e s a r à possibile far riprendere prod u z i o n e e d ex p o r t d e l l a f i l i e r a a g r o a l i m e n t a r e ? O p e r a to r i d e l s e t to r e e d e s p e r t i i t a l i a n i e d i n te r n a z i o n a l i s i i n co n t r e r a n n o p e r u n co n f r o n to a p i ù vo c i s u g l i s ce n a r i f u t u r i . S a r à u n eve n to s i a f i s i co s i a d i g i t a l e c h e s i te r r à n e l q u a r t i e r e f i e -
r i s t i co d i F i e r e d i Pa r m a , i n u n p a d i g l i o n e a p p o s i t a m e n te m o d u l a to e s t r u t t u r a to p e r a cco gliere, in maniera sicura e nel r i s p e t to d e i p i ù a v a n z a t i s t a n d a r d s a fe & s ec u r i t y, u n n u m e r o r i s t r e t to d i o s p i t i e key s p e a ke r. C i b u s F o r u m s a r à t r a s m e s so anche in diretta streaming. I n a t te s a d e l l a p r o s s i m a e d i z i o n e d i C i b u s , F i e r e d i Pa r m a e Federalimentare, hanno pred i s p o s to u n a i n n ov a t i v a p i a tt a fo r m a d i g i t a l e , “ M y B u s i n e s s C i b u s ”, c h e co n s e n t i r à a g l i o p e r a to r i co m m e r c i a l i d i co n o s ce r e e s e l ez i o n a r e t u t t i i p r o d o t t i , a n c h e i p i ù n u ov i , delle aziende espositrici di Cib u s . Tu t t i i p r o d o t t i p u b b l i c a t i s u i s i t i we b d e l l e a z i e n d e s o n o s t a t i i n d i c i z z a t i p e r u n a ve l o ce e s e m p l i ce f r u i z i o n e i n teg r a t a d e l l e i n fo r m a z i o n i d a p a r te d e i b u ye r, c h e p o t r a n n o s ce gliere tra quasi 200mila prod o t t i of fe r t i d a 3 m i l a a z i e n d e . La p i a t t a fo r m a è o p e r a t i v a d a l 1 2 m a g g i o 2 0 2 0 ( w w w. m y b u s i ness.cibus.it). www.foglie.tv
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iceviamo e
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ubblichiamo
Non solo Covid – 19
SE CI SONO DUE EMERGENZE IN PUGLIA
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Governatori di Regione sono sempre più politicizzati. Invece di esercitare criteri più restrittivi nelle loro ordinanze, come ahimè abbiamo visto nelle varie regioni, c’è chi utilizza la pratica “fai da Te” per aumentare la propria visibilità. Ci sono Governatori che aprono bar e ristoranti, altri che aprono alle messe, altri ancora che incitano alle gita in barca ed infine chi chiude i confini di determinate isole. Tutti in nome della cittadinanza. Non si era, però, ancora visto chi faceva la graduatoria delle emergenze. Come in Puglia. Dove alla emergenza Xylella si è sovrapposta quella Covid-19. Bene l’ultimo arrivato ha scalzato il primo che pure gode di dignità autorevole visto che per la Xylella non esiste e non è previsto lo studio di un vaccino. Ma la Xylella è un virus che prosciuga non solo l’economia di una regione ma rischia di desertificare un territorio che si fonda sull’agri-
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coltura ed in particolare sulla produzione di Olio, l’oro verde Italiano, oltre al rischio per il mandorlo e le altre colture come sempre dichiarato da Noi dell’Associazione Famiglia Filippo Cea. Alla carenza di mano d’opera, cui si sta sopperendo -primo con l’obbligo di una parte dei fruitori del Reddito di Cittadinanza di andare a sostituire gli indispensabili lavoratori stranieri e -secondo con voli charter dalle nazioni normalmente produttori di tale mano d’opera (Marocco), si aggiunge un altro flagello. Quello di una apocalisse che sta generando l’avanzata della batteriosi importata dal Costa Rica che dissecca ed uccide gli ulivi pugliesi, dove ahimè manca ancora un’agricoltura 4.0. Già il Generale dei Carabinieri Forestali Giuseppe Silletti, commissario delegato dal Governo per il contrasto alla Xylella ma oggi in pensione, aveva redatto una profilassi per combattere tale morbo, che comprendeva entro il 30 Aprile
(termine ultimo) di arare e sfalciare le erbe infestanti che ospitano il vettore della Xylella, la sputacchina. Ma il Governatore della Puglia ha indirizzato tutte le sue attenzioni alla nuova emergenza dimenticandosi della precedente ed anzi permettendo che chi, coscienzioso, si recava nei campi, da solo con il suo trattore alle 5 am, fosse multato fino a 1000 euro perché non adempiente al dcpm di rimanere in casa. Il Meridione, per grazia ricevuta, non è stato impattato come il Nord dal Virus ma l’attenzione sui media era solo per la Pandemia dimenticandosi della prima e critica emergenza pugliese. Se si vuole rimanere protagonisti sui media bisogna concentrarsi sulla Pandemia. Poi, forse, dopo il voto si potrà parlare di carestia. Quella che ci attende se non si aprono gli occhi. Il Presidente dell’ Associazione Famiglia Filippo Cea Giovanni Ceglie www.foglie.tv
A LO SCARTO ALIMENTARE PUÒ DIVENTARE MANGIME PER ANIMALI groalimentare
Progetto partito in Australia
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econdo le stime più recenti, mediamente nel mondo qualcosa come oltre il 40% degli alimenti che acquistiamo finisce nella pattumiera o in discarica. Lo spreco alimentare è aumentato di più del 50% rispetto agli anni ’70, quando le minori disponibilità economiche delle famiglie ci costringevano a più saggi comportamenti. Secondo uno studio condotto dalla FAO nel 2011, intitolato Global Food Losses and Food Waste, ogni anno, nel mondo, vengono sprecati circa 1,3 miliardi di tonnellate di cibo di cui l’80% ancora consumabile e solo il 43% dell’equivalente calorico dei prodotti coltivati a scopo alimentare umano a livello globale viene effettivamente consumato. Le tonnellate di cibo che vengono sprecate nei soli Paesi industrializzati sono circa 250 milioni. Una cifra che, da sola, sarebbe sufficiente a sfamare l’intera popolazione dell’Africa Subsahariana! Nel nostro Paese, nella spazzatura
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finiscono 700 grammi di cibo pro capite a settimana, quasi l’uno per cento del prodotto interno lordo (progetto “Reduce”, 2019). Da più parti si avanzano proposte per “riciclare” quanto viene incoscientemente buttato via con conseguenze negative anche nei riguardi della sostenibilità ambientale, trasformandolo in alimenti per animali. A titolo di esempio, fra gli altri progetti, in Australia la start-up “Food Recycle” di Norm Boyle trasforma gli scarti alimentari, dopo averne recuperata l’acqua, in mangime pellettato per polli da carne e ovaiole e in fertilizzanti liquidi. Da una tonnellata di scarti alimentari si ottengono 390 kg di mangime pellettato, 90 litri di fertilizzanti liquidi e 520 litri di acqua distillata. Il processo industriale si svolge in quattro fasi: a) un trattamento termico ad elevata temperatura in corrente di vapore per la sterilizzazione iniziale; b) la macerazione per consentire l’avvio di processi fermentativi utili; c) la disidratazione attraverso la perco-
lazione seguita da liofilizzazione; d) la pellettatura del materiale disidratato dopo accurata omogeneizzazione. Il percolato viene commercializzato come fertilizzante liquido e l’acqua recuperata a parte. I vantaggi che possono derivare dalla buona pratica di riciclare gli scarti alimentari riguardano, in primo luogo, un importante riduzione della produzione di gas serra: da una tonnellata di scarti alimentari lasciati fermentare in discarica si svolgono 1,9 tonnellate di CO2 equivalenti, sotto forma di metano; si recupera acqua pulita per altri usi; si limita la diffusione di patologie microbiche e virali attraverso l’alimentazione animale con scarti non trattati; si risparmiano risorse economiche. Se si tiene conto che, globalmente, si prevede di dover raddoppiare le produzioni zootecniche per il 2050 (studio FAO, 2013), ben vengano tutte le iniziative che possono contribuire al risparmio di alimenti aiutando, anche, la sostenibilità ambientale.
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Terranostra: “Sfumati sacrifici ed investimenti”
EMERGENZA COVID-19 E AGRITURISMI: URGE LO STATO DI CALAMITÀ di Paola DILEO
L’
emergenza Coronavirus insieme ad altri settori, non ha risparmiato quello agrituristico: il “cavallo di battaglia” dell’aziende agricole, oggi più che mai aperte ai flussi urbani e turistici, sempre più adeguate a nuovi canali commerciali e in grado di rispondere a diverse domande di ospitalità, nell’ottica della multifunzionalità agricola. In questo clima di profonda incertezza, si avverte qualche flebile segnale di ripresa: è di questi giorni una buona notizia, la pubblicazione sul sito del Governo, che le strutture ricettive alberghiere ed extralberghiere, agriturismi inclusi, potranno proseguire la loro attività, ma solo per le persone autorizzate agli spostamenti (coloro che per necessità devono rientrare al proprio luogo di residenza o domicilio, ma anche per lo svolgimento delle attività produttive e 5 industriali, come previsto dal Dpcm del 26 Aprile). In attesa di altri provvedimenti per il comparto, al presidente di Terranostra Puglia (Associazione Nazionale degli Agriturismi di Coldiretti), l’Avv.to Filippo De Miccoli-
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sAngelini, chiediamo: La chiusura per oltre due mesi delle strutture pugliesi, ha procurato a quanto pare, un danno di svariati milioni di euro, tale da spingere Coldiretti a chiedere alla Regione Puglia lo stato di calamità. Ci sono riscontri in merito? L’ ospitalità agrituristica è stato uno dei settori colpiti per primi e più duramente. In pochi anni le nostre aziende hanno visto sfumare anni di sacrifici e investimenti, proprio in un periodo in cui si era riusciti a portare la nostra offerta a livelli di eccellenza internazionale. Lo stato di calamità per questo settore è assolutamente necessario e diviene ogni giorno più impellente, mancando ad oggi alcuna forma di sostegno alle aziende. Esortiamo la Regione a prendere celermente provvedimenti in merito, dando ascolto alle centinaia di aziende agrituristiche pugliesi che vedono azzerato il proprio fatturato. Così come sono state duramente colpite le nostre masserie didattiche. Anch’esse hanno dovuto can-
cellare il 100% delle prenotazioni, con nessuna probabilità di recuperare la stagione. Poi anche in questo momento di difficoltà le nostre aziende si sono distinte per senso di solidarietà ed imprenditorialità, partecipando ad iniziative di beneficienza ed attivando le consegne a domicilio. In attesa di aiuti sul fronte istituzionale, per fronteggiare l’esigenza contingente di liquidità, Coldiretti ha lanciato l’idea di AgriBond. Di cosa si tratta? È un’iniziativa per venire incontro alle esigenze dei consumatori e delle aziende agrituristiche aderenti a Terranostra, l’associazione degli agriturismi di Coldiretti.Trattasi dei voucher che si potranno acquistare a prezzi vantaggiosi dai nostri agriturismi, da utilizzare entro la fine dell’anno (se inutilizzati saranno restituiti) per soggiorni, pasti o prodotti. Uno strumento che può essere di supporto per le imprese e di risparmio per i consumatori. www.foglie.tv
La riapertura degli agriturismi già in fase2, perché situati in aperta campagna e con un numero limitato di coperti e posti letto, può essere concreta? Sostenere il turismo rurale già a partire da maggio, può rappresentare un utile alternativa al turismo balneare per definizione di massa, ad alto rischio di affollamento e quindi di contagio? Sicuramente le nostre aziende hanno la fortuna di disporre di ampi spazi esterni ed interni, ciò facilita la possibilità di ripartire in sicurezza per i nostri ospiti, i nostri dipendenti e i nostri imprenditori. Attendiamo in merito che vengano pubblicati i protocolli ufficiali da seguire per la pulizia e la sanificazione degli ambienti. Abbiamo avviato da tempo un confronto dialettico con le istituzioni ed il mondo scientifico. In occasione del nostro ultimo Consiglio Regionale abbiamo avuto un dialogo proficuo con il prof. Lopalco, circa le modalità operative, le criticità, quindi le istanze e le necessità del mondo agrituristico. Disporre, nel caso di strutture agrituristiche, di ampi spazi open door, può
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rendere più facile rispettare le misure di sicurezza anti virus? Ritengo, anzi, in verità già lo riscontriamo, che il consumatore percepisca l’agriturismo come un luogo in cui sia possibile usufruire di una vacanza con più facilità in questo periodo di emergenza. Naturalmente da parte degli imprenditori ci sarà un’attenzione scrupolosa alle norme di legge e indicazioni sanitarie, ma nella consapevolezza che ampi spazi permettano un più efficace distanziamento sociale. L’agriturismo italiano, ad eccezione del calo pandemia degli ultimi mesi, è un mercato in forte espansione, sia per numero di aziende, di frequentatori che per volumi di affari. Quello pugliese segue il trend nazionale? Se si quali sono i nostri punti di forza? Invece quali i punti di debolezza ancora da risolvere? Purtroppo è stato colpito un settore che stava registrando in Puglia una crescita a due cifre, con il 16,5% di aumento del numero degli agriturismi in Puglia con 850.000 presenze annue. Naturalmente anche suquesto setto-
re pesano la burocrazia e il mancato utilizzo delle risorse disponibili. Basti pensare ai fondi del PSR ancora non distribuiti. In tal senso Coldiretti ha da tempo richiesto che vengano non solo pagate le somme dei bandi in essere, ma che vengano altresì impiegati i fondi ancora non utilizzati. Infondo la nostra Regione non ha mai avuto una visione strategica in materia di agriturismi, usando troppo spesso l’agricoltura come immagine, ma riservando ad essa poca voce in capitolo e poche risorse. Come le aziende agrituristiche hanno valorizzato il tempo di isolamento per Covid-19? Sicuramente è un momento per riorganizzarsi e per cogliere quelle che sono le opportunità del mercato, dall’ecommerce alla consegna a domicilio. Naturalmente i nostri imprenditori sono anzitutto agricoltori e, come è noto la campagna non si ferma, quindi hanno dedicato il loro tempo a curare quel patrimonio agricolo/rurale che costituisce un’attrattiva turistica così apprezzata a livello internazionale.
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Dal sondaggio de “La Puglia è servita” emerge un turismo enogastronomico spaccato a metà
RISTORAZIONE, IL 45,8% VUOLE RIAPRIRE NEL 2021 MA IL 41,7% VUOL RIPARTIRE AL PIÙ PRESTO
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l brusco arresto dell’impetuosa crescita della Puglia, provocato dal covid-19, richiede un dialogo ancora più intenso fra operatori del settore della ristorazione e del turismo enogastronomico con il Governo. Con lo scopo di proporre soluzioni, il direttore del Consorzio “La Puglia è Servita” Vittoria Cisonno ha realizzato un sondaggio rivolto ai 70 associati con n. 5 domande che vanno al cuore delle maggiori criticità in vista dell’aper tura prevista per l’1 giugno. “In Puglia è emerso un mondo della ristorazione spaccato in due sull’aper tura, ma tutti sono d’accordo su un punto: subiranno molti danni per il taglio dei posti a sedere. I ristoratori del nostro Consorzio - fa notare il direttore Vittoria Cisonno - basano la loro attività sul convivio, sulla condivisione a tavola di una esperienza, che va ben oltre del semplice cibo. Non solo nutrimento, ma piacevolezza”.
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Ed ecco le risposte emerse dal sondaggio della Puglia, regione in vetta ai sogni del turismo italiano e internazionale, come sottolinea il Consorzio “La Puglia è Servita”. APRIRE IL 18 MAGGIO (O L’1 GIUGNO) è GIUSTO? Per il 45,8% servirebbe un piano di riaper tura con data fissata al prossimo anno, con finanziamenti pubblici di sostegno”. C’è invece un 41, 7% più ottimista che ha voglia di verificare se vi sono condizioni effettive per ripar tire. QUALE SARA’ LA SITUAZIONE ECONOMICA DELLA SUA IMPRESA? Chi aprirà non sa se riuscirà a restare aper to (41,7%). Mentre il (29,2%) ipotizza di ridurre costi e quindi anche il personale, c’è invece chi pur nella grande difficoltà prevede che
non ridurrà il personale e i costi (12,5%). Infine, c’è chi punta alla diversificazione come elemento di compensazione (16,7%). COSA FARA’ PERDERE PIU’ REDDITO? Per l’83% non ci saranno clienti a sufficienza per reggere i costi. L’AZIENDA PUO’ AT TUARE IL DISTANZIAMENTO? Anche qui due blocchi quasi contrapposti. Il 29,2 % ha già procurato i DIP e sta formando lo staff. Un su 8 subirà un danno sostenibile dovuto alla riduzione dei posti a sedere (12,5%). Un37,5% teme soprattutto le disposizioni “sottintese” quindi non espressamente indicate nei provvedimenti legislativi. Molto delicata la situazione di chi (1 su 5) dichiara che il protocollo di distanziamento non è sostenibile con il tipo di ristorazione offer ta. www.foglie.tv
Q U A N T I PO S T I A S E D E R E A N D RA N N O P E R S I ? Alcune strutture (12%) raggiungono una riduzione di olt r e i l 7 0 % d e i co p e r t i m e n t r e solo l’8% dichiara una riduzion e d e i co p e r t i i n fe r i o r e a l 5 0 % . CHE MISURE CHIEDETE AL GOVERNO? “ A l p r i m o p o s to ( 3 7, 5 % ) d a l s o n daggio è emersa la richiesta di a cce s s o r a p i d o a s t r u m e n t i d i liquidità finanziaria garantiti d a l l o s t a to co n i n te r e s s i b a s s i o a t a s s o ze r o, co n l e n t a r e s t i tuzione - risponde Beppe Schin o, p r e s i d e n te d e “ La Pu g l i a è Servita” - . Il 29,2% chiede l a c a n ce l l a z i o n e d i i m p o s te e t a s s e p e r t u t to i l 2 0 2 0 p e r ché chi non incassa non può p a g a r e l e t a s s e . Co m e a n d a r e a v a n t i ? I l 2 0 , 8 % i n d i c a , co m e u n i co m o d o, l a c a s s a i n teg r a z i o n e f i n o a f i n e a n n o”. C ’è u n a b e l l a d i f fe r e n z a co n q u a n to, i n q u e s te o r e , s eco n d o l e p r i m e i n d i s c r ez i o n i i l G ove r n o vo r r e b b e f a r e : c a s s a i n teg r a z i o n e s o l o f i n o a d o t to b r e . M a co n u n a m a g r a s t a g i o n e e s t i v a , co m e p o t r a n n o s o p r a v v i ve r e l e a z i e n d e d e l l a r i s to r a z i o n e e d e l t u r i s m o e n o g a s t r o n o m i co ? A l t r o c a p i to l o d e l i c a t i s s i m o, p r o s eg u e i l p r e s i d e n te B e p p e S c h i n o, è q u e l l o d e l c r e d i to d ’ i m p o s t a : i l 1 2 , 5 % d eg l i o p e r a to r i c h i e d e c h e i l 6 0 % d e l l ’a m m o n t a r e ve n g a r i co n o s c i u to a l p r o p r i e t a r i o f i n o a l 3 1 . 1 2 . 2 0 2 0 co n u n 4 0 % d e l l ’ i m p o s t a a c a r i co d e l l o c a t a r i o”. I r i s u l t a t i d e l s o n d a g g i o co n d o t to d a l Co n s o r z i o La Pu g l i a è s e r v i t a d a n n o u n a fo to g r a f i a p u n t u a l e s u l l a s i t u a z i o n e a t t u a l e d e l l a r i s to r a z i o n e e , i l d o c u m e n to f i n a l e , è s t a to co n d i v i s o e s o t to s c r i tto d a B u o n a Pu g l i a e Ag r i to u r i s t Pu g l i a . Le s te s s e e s i g e n ze , e p r eo cc u p a z i o n i , ve n g o n o d a l l ’ i n d o t to e c i o è d a A I S Pu g l i a , F I S Pu g l i a , B u o n a te r r a - M ov i m e n to Tu r i s m o d e l l ’o l i o Pu g l i a , M ov i m e n to Tu r i s m o d e l V i n o Pu g l i a . N° 9 - 15 MAGGIO 2020
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OSSERVATORIO VINITALY-NOMISMA WINE MONITOR
VINO: DAZI E INIZIO COVID-19 DECISIVI SU EXPORT EXTRA-UE NEL TRIMESTRE
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a r zo s p a r t i a cq u e p e r i l co m m e r c i o m o n d i a l e d e l v i n o, co n l ’ I t a l i a p r o t a g o n i s t a i n p o s i t i vo n e i primi 2 mesi del 2020 ma in rit i r a t a a m a r zo, d o p o l a f i n e d e l l e s co r te a n t i - d a z i s t a t u n i te n s i e i n co r r i s p o n d e n z a co n l ’ i n i z i o d e l l o c k d ow n d a Co r o n a v i r u s . È q u a n to r i l ev a l ’O s s e r v a to r i o V i n i t a l y - N o m i s m a W i n e M o n i to r n e l fo c u s r i l a s c i a to s u l l e ve n d i te d i v i n o n e i Pa e s i ex t r a - U e nel primo trimestre 2020. N e l co m p l e s s o, l e e l a b o r a z i o n i s vo l te s u b a s e d o g a n a l e s e g n a n o u n a n d a m e n to g l o b a l e a d u e f a cce t r a i to p b u ye r m o n d i a l i . Co n g l i S t a t i U n i t i c h e , i n p r ev i s i o n e d e l l ’a u m e n to d e i d a z i a g g i u n t i v i , f a n n o p r ec a u z i o n a l m e n te i n ce t t a d i p r o d o tto e c h i u d o n o i l t r i m e s t r e co n l e i m p o r t a z i o n i d a l r e s to d e l mondo a +10,9% a valore, ment r e l a C i n a – i n p i e n a e m e r g e n z a Cov i d - 1 9 – s eg n a u n d ec r e m e n to d e l l e i m p o r t a z i o n i c h e
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s f i o r a i l 2 0 % r i s p e t to a l p a r i p e r i o d o 2 0 1 9 . S eg u e , s t a b i l e , la domanda mondiale di vino d a Ca n a d a e G i a p p o n e e , i n r o s s o, d a l l a S v i z ze r a (- 1 0 , 8 % ) . I n t u t to c i ò l ’ I t a l i a p e r d e d i m e n o i n C i n a (- 1 3 , 3 % ) e g u a d a g n a d i p i ù n eg l i U s a ( + 1 6 , 8 % ) , co n l e ve n d i te i n Ca n a d a e G i a p p o n e a n co r a i n te r r e n o p o s i t i vo d o p o g l i ex p l o i t d e l 2 0 1 9 , e co n l a d o m a n d a s v i zze r a s t a b i l e . “ D u e f a t to r i e s o g e n i co m e i dazi e la pandemia hanno prim a f a vo r i to e p o i p e n a l i z z a to la crescita delle nostre esport a z i o n i d i v i n o – h a d e t to i l d i r e t to r e g e n e r a l e d i Ve r o n a f i e r e , G i ov a n n i M a n tov a n i –. B a s t i p e n s a r e co m e n eg l i S t a t i U n i t i s i s i a p a s s a t i d a u n i n c r e m e n to r eco r d a v a l o r e d e l 4 0 % d e l p r i m o b i m e s t r e a u n a co n t r a z i o n e d e l 1 7, 4 % a m a r zo. N e i p r o s s i m i m e s i – h a p r o s eg u i to M a n tov a n i – l ’ i m p a t to d e l l a p a n d e -
m i a s u i m e r c a t i i n te r n a z i o n a l i s a r à a n co r a p i ù ev i d e n te , m a a u s p i c h i a m o c h e q u e s to a u t u n no l’Italia possa essere la prima a ripartire proprio in Cina, l a d d ove è i n i z i a to co n e f fe t to d o m i n o i l l o c k d ow n s u l l ’o n t r a d e d e l v i n o. I n p r o g r a m m a , l a p r i m a e d i z i o n e d e l W i n e to A s i a d i S h e n z h e n ( 9 - 1 1 n ove m b r e ) , o l t r e a g l i eve n t i d i V i n i t a l y H o n g Ko n g ( 5 - 7 n ove m b r e ) , e C h e n g d u ”. Pe r i l r e s p o n s a b i l e d e l l ’O s s e r v a to r i o Vinitaly-Nomisma W i n e M o n i to r, D e n i s Pa n t i n i : “ Le ve n d i te d i v i n i fe r m i i t a l i a n i n e l l ’of f - t r a d e (g d o e l i q u o r s to r e ) s t a t u n i te n s e h a n n o r a g g i u n to i 9 4 m i l i o n i d i l i t r i , che rappresentano solo il 40% d e l l e i m p o r t a z i o n i to t a l i d e l l a t i p o l o g i a . O r a i l q u e s i to s i p o n e s u c h e f i n e f a r à l ’a l t r o 6 0 % d i v i n o fe r m o i t a l i a n o e s o p r a t t u t to s e l ’o n - t r a d e s a r à i n g r a d o d i r i p a r t i r e co n i r i t m i p r ece d e n t i . www.foglie.tv
Da qui la necessità, specie per la fascia premium che è maggiormente penalizzata, di lavorare su un mix di canali che vedano protagonis t i a n c h e q u e l l i d e l l ’e - c o m merce, in for te crescita non s o l o n e g l i U s a ”. E s o n o p r o p r i o i v i n i d i q u a lità superiore che sembrano accusare maggiormente la variazione negativa di marzo: in Svizzera il lockdown della ristorazione ha infatti por tato a una contrazione del prezzo medio all’import del 14,6% rispetto allo stesso mese dello scorso anno, negli Stati Uniti un calo del 10,5%, nella Cina del 9,5%, in Norvegia dell’11,5%. Una tendenza al ribasso, come riscontrato anche nella gdo italiana con la recente anal i s i v o l u t a d a V i n i t a l y, c h e vede in crescita i vini di fascia medio-bassa allo scaffale ma un progressivo ridimensionamento del valore medio alla bottiglia. Q u a n t o a i c o m p e t i t o r, s e l ’o f f - t r a d e è u n t e r r e n o d i agguerrita concorrenza con i vini australiani, cileni e statunitensi, la market lead e r F r a n c i a s e m b r a a c c u s a r e
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la congiuntura con maggiori difficoltà rispetto all’Italia, c o m p l i c e l ’a c u i r s i d e l l e d i f f i c o l t à i n C i n a ( - 3 7, 2 % n e l trimestre), la forte perdita in Svizzera (-24,6%) e la vi-
rata in negativo del Giappone. Bene invece, grazie agli sparkling, negli Usa, dove il timore dei dazi al 100% ha fatto lievitare le impor tazioni di Champagne a +93%.
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ivaismo
Cia Levante: “Ora il rilancio”
TERLIZZI, RIAPERTO IL MERCATO DEI FIORI
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l Mercato dei Fiori all’ingrosso di Terlizzi ha finalmente riaperto. “E’ un primo passo”, ha dichiarato Giuseppe De Noia, responsabile associativo della CIA Levante. “Il sindaco Ninni Gemmato e il Prefetto di Bari Antonia Bellomo hanno accolto le nostre sollecitazioni e, a seguito dell’incontro che si è svolto con i rappresentanti delle associazioni di categoria, hanno dato l’ok finale”. Gli operatori hanno organizzato gli stalli all’esterno, nell’area destinata a parcheggio che è stata appositamente attrezzata in tempi record per la vendita. Già da giovedì 7 maggio, la vendita è ripresa all’interno della struttura. Le misure di prevenzione e sicurezza sono precise e puntuali, con tutti gli operatori rigorosamente monitorati attraverso la misurazione della temperatura, protetti dalle mascherine e distanziati l’uno dall’altro. “I nostri operatori sono pronti a commercializzare ogni tipo di fiore”, ha proseguito De Noia. “Facciamo in modo che i fiori di questo mercato tornino a colorare le nostre città, le nostre case, ad adornare le lapidi dei nostri cari defunti” ha esortato De Noia. “Ricominciamo da questa apertura per rilanciare tutto il settore”, ha aggiunto Felice Ardito, presidente provinciale di CIA Levante. “Il comparto del florovivaismo è stato tra i più colpiti dalla emergenza sanitaria. La stragrande maggioranza delle aziende ha dovuto in questo periodo
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destinare al macero la produzione”. Il comparto, in Puglia, è concentrato nei due poli di Terlizzi in provincia di Bari e Taviano in provincia di Lecce. Rappresenta un settore di tutto rispetto che a livello nazionale supera il 5% della Plv agricola. Il florovivaismo pugliese, con un valore complessivo di circa 185
milioni di euro, costituisce circa l’11% della produzione nazionale, il cui maggiore volume si realizza dalla primavera all’inizio dell’estate. Il lockdown legato all’emergenza Covid 19 ha bloccato tutto. Il comparto del fiore reciso sta andando tutto al macero. Il settore florovivaistico pugliese con circa 1500 aziende, quasi 5.000 addetti diretti, per una superficie di circa 1500 ettari e una Plv pari al 6% di quella agricola regionale totale ha un’importanza considerevole nel sistema produttivo regionale. Notevole è l’indotto dei beni strumentali e dei servizi logistici e finanziari. Il comparto sviluppa inoltre una distribuzione capillare, con grandi e piccoli intermediari che garantiscono il trasferimento della merce deperibile in tempi brevi. “Salutiamo positivamente il provvedimento della giunta regionale pugliese per l’istituzione di un fondo di 2 milioni di euro da destinare agli indennizzi dei floricoltori che hanno dovuto interrare il proprio raccolto”, ha concluso Felice Ardito. www.foglie.tv
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ootecnia
Esclusa definitivamente dal Ministero Politiche Agricole
NESSUN ALLUNGAMENTO DI SCADENZA PER IL LATTE FRESCO ITALIANO
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e complicazioni nei consumi comportate dall’epidemia Covid-19 avevano paventato l’allungamento della scadenza del latte fresco pastorizzato dal sesto giorno successivo a quello del trattamento termico sino al dodicesimo giorno. Le perdite nel canale ho.re.ca (hotel, ristorazione, bar) e delle esportazioni sempre più difficoltose, in parte coperte dalla grande distribuzione organizzata e dai negozi di vicinato, hanno comportato un crollo, da taluni ritenuto ingiustificato, del prezzo al litro pagato agli allevatori. Da qui l’ipotesi dell’allungamento della scadenza che ha visto, però, sin da subito la protesta dei produttori locali e che ora viene scongiurata definitivamente anche dal Ministero delle Politiche Agricole, ribadita in una risposta ad una interrogazione svoltasi al Senato. “Il latte fresco italiano è un’eccellenza unica in Europa, vanto nazionale invidiato anche da altri Paesi – dichiara il Sottosegretario alle Politiche Agrico-
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le, Giuseppe L’Abbate – Si tratta di un prodotto facilmente deperibile la cui qualità è garantita non solo attraverso i severi disciplinari di produzione che ne preservano le qualità organolettiche ma anche mediante costanti verifiche sulla tracciabilità. Non è, pertanto, in discussione l’apporto di alcuna modifica alla legge n. 204 del 2004 e, a salvaguardia del prezzo del latte e del reddito degli allevatori – prosegue L’Abbate – invitiamo i produttori ad aiutarci a contrastare gli eventuali fenomeni distorsivi di mercato connessi all’emergenza epidemiologica Covid-19 segnalandolialla casella email pratichesleali@politicheagricole.it. Il sistema di controlli sono eseguiti costantemente e ininterrottamente dall’ICQRF”. Scongiurati, dunque, i pericoli connessi all’allungamento della scadenza del latte fresco pastorizzato come l’incentivo all’ingresso di prodotti dall’estero, instaurando una pericolosa concorrenza economica a danno degli alle-
vatori italiani proprio in un momento in cui il legame con i prodotti del territorio andrebbero valorizzati e sostenuti. “Inoltre – continua il Sottosegretario L’Abbate – si rischierebbe di confondere il consumatore che non lo distinguerebbe più dal latte a lunga conservazione o microfiltrato. È necessario agire su altri fronti per sostenere il comparto lattiero-caseario e lo stiamo facendo attraverso gli stanziamenti di 14,5 milioni di euro per i formaggi DOP/IGP e 6 milioni di euro per il latte a lunga conservazione del Fondo Indigenti, utilizzando gli strumenti dell’ammasso privato per formaggi ad indicazione geografica, formaggi generici e cagliate sino ad un massimo di 12,654 tonnellate e – conclude Giuseppe L’Abbate – con una maggiore trasparenza nella tracciabilità della filiera, prevista in un decreto in discussione in Conferenza StatoRegioni. Nel frattempo, stiamo anche chiedendo ulteriori misure all’Ue per interventi ancor più incisivi per il comparto”.
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“Servono subito aiuti a fondo perduto (non prestiti)”
IL COMPARTO DI EVENTI ED ALLESTIMENTI IN GINOCCHIO
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igliaia di posti di lavoro a rischio anche in Puglia nel comparto degli eventi e degli allestimenti. Dal mese di febbraio il Covid-19 ha imposto il rinvio, se non addirittura l’annullamento, di tutte le fiere, gli eventi, le manifestazioni culturali, mettendo in ginocchio l’intero comparto ed in seria difficoltà tutto il suo indotto. A lanciare l’allarme in Puglia è
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Vittorio Rinaldi, presidente di FederEventi Bari-BAT : “Alla stregua del turismo e della ricettività, anche il nostro settore sarà uno degli ultimi a ripar tire. Una stagnazione che mette in serio pericolo il posto di lavoro di centinaia di architetti, falegnami, elettricisti, tecnici, fabbri, grafici, stampatori, montatori, magazzinieri, commerciali e traspor tatori che ne costituiscono l’anima e l’ope-
ratività. – continua Rinaldi- Nessun decreto del Governo cita le nostre aziende, che si ritrovano da due mesi a fatturato zero. Progettiamo e produciamo stand fieristici e scenografie, li montiamo e smontiamo, siamo coloro che con grande professionalità rendono possibile la realizzazione di fiere, manifestazioni culturali, eventi, congressi e concerti, ma di noi il Governo sembra essersi dimenticato”. Numeri che rendono bene la drammaticità della situazione, ancor più se considerati su scala nazionale: sono 150mila i posti di lavoro a rischio per un settore che fattura oltre 2 miliardi di euro l’anno. “Siamo letteralmente in ginocchio e per questo chiediamo al Governo aiuti a fondo perduto immediatamente erogabili. Con circa l’80% di fatturato in meno previsto nel 2020, i prestiti non serviranno molto. Bisogna far presto e rendere disponile liquidità a fondo perduto per sopravvivere durante questa crisi senza precedenti" conclude Rinaldi. www.foglie.tv
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groalimentare
LE MISURE DI SOSTEGNO DEL GOVERNO
AGROALIMENTARE: L’ITALIA DI QUALITÀ NON SI FERMA
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ressata nella morsa dell’esportazioni in calo e dei consumi azzerati in bar e ristoranti chiusi per fronteggiare l’epidemia sanitaria Covid-19, l’Italia agroalimentare non ha però fermato la sua produzione neppure durante il lockdown. Sotto la vigilanza dell’ICQRF, l’Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi, le filiere nazionali di qualità hanno continuato le proprie produzioni in questi tre mesi, facendo registrare 1,86 milioni di cosce di prosciutto marchiate; 3,8 milioni di vaschette di prosciutto; 1,35 milioni di forme di formaggio marchiate e 6,27 milioni di kg di formaggio grattugiato; oltre un milione di litri di olio; quasi 15 milioni di litri di aceto balsamico di Modena; 500mila kg di riso e 1,3 milioni di kg di ortofrutta. Anche il settore vitivinicolo ha continuato a produrre qualità in misura importante: nel bimestre marzo-aprile, quindi in piena pandemia, sono stati certificati 2,12 milioni di ettolitri di vino di qualità, l’equivalente di circa 283 milioni di bottiglie con il Prosecco che, su tre denominazioni, è stato il vino più
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di Rino PAVONE
certificato: 580mila ettolitri pari a quasi 77 milioni di bottiglie. Non si è fermata neppure la filiera del biologico che ha visto l’ingresso, in questo periodo, di 998 nuovi operatori per una superficie pari a 26.960 ettari. “Con i 150 milioni di euro stanziati nel Cura Italia per il Piano di promozione integrata rilanceremo all’estero i consumi delle nostre produzioni agroalimentari di qualità, vanto del Made in Italy, non appena le misure anti-Covid19 lo permetteranno – dichiara il Sottosegretario alle Politiche Agricole, Giuseppe L’Abbate – Nel frattempo, non posso che ringraziare il lodevole lavoro svolto dall’ICQRF che, nonostante la drammatica crisi epidemica, ha effettuato oltre 21.000 controlli antifrode sulla filiera agroalimentare garantendo i consumatori italiani e le produzioni nazionali di qualità. Oltre un terzo dei controlli si è svolto nelle regioni del Nord, il 17% in Lombardia e Veneto a garanzia del mantenimento degli standard delle due maggiori indicazioni geografiche al mondo in termini quantitativi: il Grana Pada-
no (5,2 milioni di forme) e il Sistema Prosecco con oltre 600 milioni di bottiglie nel 2019. I 6 laboratori dell’ICQRF – prosegue L’Abbate – hanno esaminato 2.705 campioni per 69.779 determinazioni analitiche. I tassi di irregolarità, sia per le attività ispettive che per quanto concerne le attività analitiche, sono stati in linea con gli indici registrati prima dello stato emergenziale. Con il Cura Italia abbiamo sostenuto l’importante lavoro dell’Ispettorato con uno stanziamento ulteriore di 2 milioni di euro, impegnato a fronteggiare anche eventuali richieste di certificazioni non obbligatorie riferite al Covid-19 che, sempre con questa legge, abbiamo reso pratica commerciale sleale, aumentando le sanzioni. Infine sulle eventuali speculazioni sui prezzi agricoli – conclude il Sottosegretario alle Politiche Agricole, Giuseppe L’Abbate – è attiva dal 30 marzo la casella di posta elettronica pratichesleali@politicheagricole dove le organizzazioni agricole, le associazioni di produttori e altri soggetti aggregati possono inviare segnalazioni che saranno vagliate dall’ICQRF”.
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