FOGLIE n.10/2017

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Agricoltura • Agroalimentare • Turismo RURALE

IL PRIMO PASSO

Rinnovi contratti agricoli: a Foggia inserita nuova figura polifunzionale agricoltura

Ciliegie, per riorganizzare la filiera Op e Cun? “Lavoriamo ad un marchio Ciliegie di Puglia” Diritto di prelazione terreni, facciamo chiarezza

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ditoriale

1 giugno 2017 - n.10 - Anno 12

Quindicinale di Agricoltura Agroalimentare Turismo RURALE

Iscritto all’Albo Cooperative a Mutualità Prevalente N.A182952 Editrice

G.Ed.A. Giovani Editori Associati Soc. Coop. Via Alcide De Gasperi 11/13 - 70015 - Noci (BA) Direttore responsabile Vito Castellaneta Grafica e impaginazione G.Ed.A. Giovani Editori Associati Hanno collaborato Donato Fanelli, Antonio Resta, Rocco Resta, Nicola Trisolini, Paola Dileo, Nica Ruospo, Rino Pavone, Donatello Fanelli Pubblicità G.Ed.A Rino PAVONE r.pavone@foglie.tv 380 6328672 Stampa Grafica 080 - Modugno (BA) Registrato al Registro Nazionale della Stampa Tribunale di Bari N. 61/06 del 15/11/2006 www.foglie.tv redazione@foglie.tv 347 9040264 Iscritta al Registro Operatori Comunicazione ROC n.26041 TESTATA GIORNALISTICA ACCREDITATA

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IL PRIMO PASSO

i tratta di una storica intesa che ha visto i sindacati dei lavoratori accogliere responsabilmente per la prima volta la nostra piattaforma contrattuale, utile a favorire una migliore stabilizzazione occupazionale, anche attraverso l’introduzione della nuova figura del ‘lavoratore polifunzionale’. Saranno garantite condizioni migliori ai lavoratori a tempo determinato per più di 51 giornate di lavoro. In ordine ai risultati del negoziato, lo sforzo profuso in sede di trattativa al fine di creare i necessari spazi di rinnovamento e semplificazione, oltre ad aver avuto esito positivo, risultano utili al fine dell’allineamento alle effettive necessità delle imprese, pur riconoscendo le legittime istanze alla controparte sindacale per molta parte legate al sistema di protezione sociale dei lavoratori”. Così il Presidente di Coldiretti Foggia, Giuseppe De Filippo, ha commentato il rinnovo del contratto provinciale per gli operai agricoli, presentato nei giorni scorsi alla stampa. A livello provinciale su Foggia le trattative tra le organizzazioni e i sindacati erano iniziate oltre un anno fa stante le difficoltà per i rinnovi contrattuali territoriali che sia-

no realmente rispondenti alle esigenze del mercato del lavoro. L’aumento del 2% non riguarderà le nuove figure polifunzionali introdotte. Coldiretti Puglia si è fatta promotrice di una proposta contrattuale unica da applicare in tutta la regione Puglia che preveda una nuova figura polifunzionale. Essere riusciti ad inserire tale nuova figura nel contratto provinciale siglato a Foggia rappresenta un grande successo e, soprattutto, una opportunità vera per le imprese agricole sane e per gli stessi operai agricoli. Ora si attende che gli altri rinnovi seguino la linea virtuosa cominciata da Foggia e la fortifichino: il primo passo è stato fatto ma la strada da percorrere è lunga. Resta invece ancora da risolvere la problematica delle visite mediche, un appesantimento che grava sulle imprese agricole pugliesi. Anni fa erano state impostate delle convenzioni con le ASL territoriali di competenza che avrebbero permesso agli operai di sottoporsi alle visite mediche direttamente presso le aziende sanitarie ed alcune organizzazioni agricole, in primis Coldiretti, stanno continuando a lavorare per concretizzare questa opportunità ancora in discussione.



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ommario

5 editoriale

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RINNOVO CONTRATTI AGRICOLI Il Primo passo

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cerasicoltura “Lavoriamo a marchio Ciliegie di Puglia”

29 ASSOCIAZIONI CATEGORIA Nasce Contoterzisti Puglia

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PRIMITIVO DI GIOIA DEL COLLE Il focus sul pregiato vino

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AGRICOLTURA

10 ciliegie

Servono alla filiera OP e CUN?

14 grano

Sopralluogo nei campi a 30 gg dalla raccolta

18 diritto di PrelAzione

Quando l’agricoltore ha la Precedenza

23 CONFAGRICOLTURA

Le dchiarazioni su Misure PSR

agroalimentare

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biodiversità Settimana di eventi in Puglia LOGISTICA ALIMENTARE Piccoli produttori vendono poco SALUTE Educazione alimentare nelle scuole

eventi

25 campagna amica

Al Cala Ponte triweek a Polignano


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groalimentare

Numerosi eventi in Puglia

La settimana della biodiversità

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a Puglia può contare su 251 prodotti riconosciuti tradizionali dal MIPAF, 9 prodotti DOP (5 oli extravergini, Pane di Altamura, canestrato pugliese, mozzarella di bufala e oliva Bella di Cerignola) e 29 vini DOC, oltre a 632 varietà vegetali a rischio estinzione. E’ tra le prime 3 regioni produttrici di cibo biologico con 4.803 produttori e la prima per numero di trasformatori con 1.796 operatori. Sono i dati diffusi da Coldiretti Puglia in occasione della Giornata Mondiale della Biodiversità che si è celebrata in tutto il Pianeta il 22 maggio 2017 per far riflettere sul rischio di estinzione che si estende dalle piante coltivate agli animali allevati. La Puglia può contare su 245mila ettari di aree naturali protette, di cui il 75,8% rappresentato da parchi nazionali - del Gargano e dell’Alta Murgia - e l’8,3% da aree naturali e riserve naturali marine. Le provincie che presentano la più alta percentuale di territorio soggetta a protezione sono quella di Foggia (51,5%) e Bari (27,7%). In questi luoghi protetti la varietà vegetale comprende 2.500 specie. Va rispettato il modello di agricoltura costruito attorno al territorio e alla certezza di sicurezza alimentare e ambientale da garantire ai cittadini-consumatori, perché il territorio è lo strumento per offrire bellezze,

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bontà e genuinità, quindi, anche occasione di autentico miglioramento della qualità della vita, non sacrificabile sull’altare di uno sviluppo apparente e non sostenibile. Nell’ambito della #settimanadellabiodiversità, promossa dall’Assessorato alle Risorse Agroalimentari della Regione Puglia, Coldiretti ha organizzato tre eventi in provincia di Taranto, presso l’Istituto d’Istruzione Secondaria Superiore “Luigi Einaudi” a Manduria (Viale Paolo Borsellino, 20), presso l’Istituto d’Istruzione Superiore “Mauro Perrone” di Castellaneta (Via Spineto Montecamplo) e presso l’AJPROL - Società Cooperativa Agricola dei Produttori Olivicoli (Km. 641.500, Strada Statale Appia) per approfondire la tematica rispettivamente delle specie viticole, frutticole e olivicole. Quasi un anno fa è stata approvata la legge per la valorizzazione della biodiversità di interesse agricolo e alimentare. La nuova legge prevede l’Istituzione di un Sistema nazionale della biodiversità agraria e alimentare, l’avvio di un Piano nazionale sulla biodiversità di interesse agricolo, l’Istituzione di un Fondo di tutela per sostenere le azioni degli agricoltori e degli allevatori. Inoltre, all’interno del piano triennale di attività del Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria (CREA) sono previsti

interventi per la ricerca sulla biodiversità agraria e alimentare, sulle tecniche necessarie per favorirla, tutelarla e svilupparla. Consumando prodotti locali e di stagione e facendo attenzione agli imballaggi, una famiglia può arrivare ad abbattere fino a 1000 chili di anidride carbonica l’anno. E’ stato ad esempio calcolato che un chilo di prugne dal Cile devono volare 12mila chilometri con un consumo di 7,1 kg di petrolio che liberano 22 chili di anidride carbonica, mentre l’uva dal Peru’ percorre quasi 11mila chilometri con un consumo di 6,5 chili di petrolio e l’emissione di 20,2 chili di anidride carbonica.

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Logistica al servizio del settore alimentare

Trasporti, troppi piccoli produttori vendono quantità limitate

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el mondo della logistica al servizio del settore alimentare si è registrata un’importante acquisizione: la tedesca Dachser ha rilevato tutte le quote di Papp Italia (37 milioni di euro di fatturato nel 2016). Dachser diventa così socio unico dell’impresa con sede a Pradelle di Nogarole Rocca nei pressi di Verona, dove ha un magazzino refrigerato di 17mila metri quadri con celle di varie temperature e 41 rampe. Dachser è un colosso internazionale con

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circa 27.450 dipendenti in 409 sedi in tutto il mondo e lo scorso anno ha raggiunto un fatturato di 5,71 miliardi di euro. Di seguito l’analisi di un dirigente dell’azienda per quanto concerne il rapporto trasporti - mercato agroalimentare italiano: “Il settore alimentare in Italia è molto frammentato, tanti produttori di piccola dimensione vendono quantità piuttosto limitate. Questo fatto influisce anche sul settore trasporti. Il mercato dei trasporti è molto combattuto con un’alta sensibi-

lità al prezzo da parte dei clienti. La più grande sfida è fornire servizi di alta qualità con tempi di consegna brevi a prezzi competitivi e stabili nonostante la variabilità dei costi esterni, come carburanti e pedaggi. Sul mercato, storicamente ci sono tanti piccoli trasportatori, che collaborano direttamente con i piccoli produttori di alimentari. Però vediamo che si rafforza il trend dell’outsourcing di tutti i servizi di logistica e trasporti, soprattutto da parte di produttori di grande dimensione attivi sul mercato internazionale”.

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gricoltura

Con la nuova raccolta emergono i medesimi problemi di sempre

Ciliegie, per riorganizzare la filiera OP e Cun?

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on un crollo del prezzo della qualità “bigarreaux” da 2,2 euro al chilo ad appena 60-70 centesimi, scoppia la crisi cerasicola nella provincia di Bari con relativo allarme speculazione in atto sui mercati a fronte di avversità atmosferiche non rilevanti. Almeno a detta delle stesse associazioni di categoria, come Coldiretti, che denuncia come al nord le ciliegie vengano rivenduta con rincari di oltre il 500%. Alcuni produttori, inoltre, lamentano la mancanza di mediazione, con un vero e proprio “monopolio bello e buono” in atto nel settore, a cui i grandi commercianti replicano asserendo che il crollo dei prezzi è dovuto ai fenomeni atmosferici che danneggiano facilmente le primizie come la “bigarreaux”. Quel che è certo è che gli anni passano ma chi amministra non si adopera affinché le problematiche di sempre vengano superate. Nonostante la nostra sia la prima regione in Italia per produzione di ciliegie, con il

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96,4% concentrato nella provincia di Bari pari al 34% del totale nazionale con ben 47mila tonnellate prodotte e 17mila ettari coltivati, nonché 20 milioni di euro di giro d’affari e circa 10.000 aziende impiegate, si stenta ancora ad attuare quelle necessarie riforme per il futuro del comparto cerasicolo. La filiera agroalimentare riunisce una varietà di operatori (agricoltori, trasformatori, commercianti, grossisti, dettaglianti e grande distribuzione) che operano in un sistema di relazioni fortemente asimmetrico, dove la posizione dei produttori (siano essi agricoltori o allevatori) è tradizionalmente più debole di quella degli acquirenti (industrie di trasformazione e distributori), anche per la possibilità che hanno quest’ultimi di differenziare il prodotto e per il minor grado di concentrazione del settore agricolo rispetto a quelli a valle della filiera. “Questa asimmetria – secondo il deputato del Movimento Cinque Stelle L’Abbate – amplia la sproporzione tra

prezzi alla produzione e prezzi al consumo e favorisce pratiche commerciali sleali. Per questo, come già affermato nel 2015, credo sia indispensabile promuovere e potenziare, così come disposto dalla nuova normativa comunitaria sull’OCM unica (Regolamento UE 1308/2013, le aggregazioni tra produttori e quelle tra gli operatori di filiera al fine di stabilizzare i prezzi, incentivare la produzione, gestire le crisi e migliorare la competitività del settore”. “Inoltre – continua il deputato pugliese pentastellato – gli agricoltori hanno a disposizione un ulteriore strumento: la Cun. La Commissione Unica Nazionale, divenuta legge grazie ad un mio emendamento, permetterebbe di conferire trasparenza, compattezza, prezzi più equi e di mercato all’intera filiera. Tocca però ai produttori richiederne l’istituzione e fare in modo che le prerogative normative vengano poi, di fatto, rispettate nella Cun affinché i loro diritti alla redditività siano garantiti”.

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groalimentare

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SALUTE: EDUCAZIONE ALIMENTARE NELLE SCUOLE

SUBITO LEGGE MENSE SCOLASTICHE

’attenzione a come si alimentano i ragazzi al di fuori delle mura domestiche è un preciso dovere di tutti, a partire dagli enti locali - Comuni, Province e Regioni - delle istituzioni scolastiche che dovrebbero preferire i prodotti tipici e tradizionali non solo per i pranzi somministrati agli alunni, ma anche per i brevi momenti di ristoro, dei pediatri che dovrebbero consigliare, sin dai primi anni di vita dei bambini una corretta alimentazione, magari indirizzando le mamme verso cibi che siano costruiti il meno possibile ‘in laboratorio’, piuttosto in casa. In Puglia negli ultimi 10 anni sono stati coinvolti nel progetto delle masserie didattiche 90mila bambini e 270 scuole. L’obiettivo è ‘culturale’ e consiste nel tentare di cambiare abitudini di consumo sbagliate che si sono diffuse ovunque, formando consumatori consapevoli sui principi della sana alimentazione e della stagionalità dei prodotti. Le prevalenze di sovrappeso ed obesità tra i mi-

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di Rino PAVONE nori aumentano, significativamente, passando dal Nord al Sud del Paese (33,0% al Sud rispetto al 19,7% del Nord-Ovest, al 22,5% del Nord-Est, al 23,8% del Centro e al 24,8% delle Isole), con percentuali elevate in Puglia (31,4%). L’effetto nefasto di una cattiva alimentazione non è solo l’obesità perché il 35% dei tumori, secondo i dati della Lilt, si sviluppa a seguito di una alimentazione scorretta. Ciò dimostra l’importanza prioritaria di formare una vera e propria cultura della ‘buona e sana tavola’, educazione che deve partire necessariamente dall’età scolare per vivere meglio e più a lungo. I prodotti tradizionali e tipici rispondono all’esigenza di garantire sicurezza alimentare, tutela ambientale e salvaguardia della storia e del patrimonio di tradizioni del territorio. Alla luce di queste considerazioni e numeri ci si aspetta la piena condivisione del Presidente della Regione Puglia Emiliano e dell’intero Consiglio Regionale sulla delicata que-

stione ancora aperta del DdL sull’uso dei prodotti agricoli regionali nelle mense pubbliche da approvare in Consiglio regionale, che dovrà prevedere stringenti protocolli di controllo di tutte le fasi dalla produzione alla somministrazione. Vanno date risposte serie e concrete ai genitori pugliesi, convinto che le mense dovrebbero offrire cibi più sani anche per educare le nuove generazioni alla sana e corretta alimentazione e tutelare la salute dei bambini. Secondo gli ultimi dati meno della metà (45%) dei giovani di età compresa tra i 12 e i 19 anni consuma frutta tutti i giorni, come conferma il Rapporto sulla condizione dell’infanzia e dell’adolescenza, realizzato da Eurispes in collaborazione con Telefono Azzurro, che per l’occasione ha intervistato oltre cinquemila ragazzi: è necessario (e l’approvazione della nuova legge è un passaggio fondamentale)che nei prossimi anni la frutta “raggiunga” almeno i due terzi di tale fascia d’età arrivando al 70%.

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gricoltura

PER DARE CORSO ALL’ACCORDO CON I PASTAI

COLDIRETTI PUGLIA : A 30 GG DA RACCOLTA SOPRALLUOGO NEI CAMPI DI GRANO di Rino PAVONE

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opralluogo nei campi di grano delle province di Bari e Foggia di Coldiretti Puglia, con i tecnici del Consorzio agrario del Centro – Sud e di Francesco Divella dell’omonimo pastificio per accertarsi del buon andamento della campagna cerealicola e della qualità del grano duro che gli industriali di Rutigliano utilizzeranno per fare la pasta 100% ‘made in Italy’ e dare seguito all’accordo di filiera. “Da qui la necessità di accelerare l’iter di entrata in vigore della legge sull’etichettatura obbligatoria del grano usato per fare la pasta – spiega il Presidente di Coldiretti Puglia, Gianni Cantele – che risponde alle richieste di 8 italiani su 10 che la ritengono necessaria per smascherare l’inganno del prodotto straniero spacciato per italiano in una

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situazione in cui un pacco di penne e spaghetti su tre contiene prodotto straniero senza che si sappia. Il “grano giramondo” ha contribuito a far crollare del 48% i prezzi del grano pugliese che continua così ad essere colpito da una speculazione da 145 milioni di euro che sono le perdite subite dagli agricoltori del ‘granaio d’Italia’ per il crollo dei prezzi rispetto allo scorso anno, senza alcun beneficio per i consumatori”. Fare pasta con grano 100% italiano evidentemente si può, come ampiamente testimoniato dalla concreta volontà espressa dal gruppo Divella e dalla proliferazione di marchi che fanno pasta con grano 100% italiano. Parliamo di un percorso iniziato nei primi anni della crisi sotto la spinta dell’iniziativa del progetto di Filiera degli Agricoltori

Italiani (FdAI) che si è esteso ad alcune catene della grande distribuzione, ai marchi più prestigiosi quali Ghigi, Valle del grano Jolly Sgambaro, Granoro, Armando, fino all’annuncio del marchio napoletano “Voiello” del Gruppo Barilla che ora vende solo pasta fatta da grano italiano al 100% di varietà ‘aureo’. Oltre all’etichettatura obbligatoria della pasta, del pane e dei prodotti da forno in genere, Coldiretti chiede il blocco delle importazioni a dazio 0 e il 100% dei controlli sul grano importato, la moratoria bancaria ed interventi finanziari per le imprese cerealicole, l’attivazione immediata della CUN nazionale cerealicola con base logistica a Foggia, il granaio d’Italia, e sostegni pubblici solo alle imprese che lavorano grano italiano.

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Gabriele Lippolis, 39 anni

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Nuovo Presidente per i giovani di Confindustria Puglia

abriele Menotti Lippolis è il nuovo Presidente del Comitato Giovani Imprenditori di Confindustria Puglia per il triennio 2017-2020. Lippolis è stato eletto dai componenti il Comitato, cui hanno preso parte i Presidenti e i Delegati dei Comitati Giovani Imprenditori delle Associazioni territoriali del sistema confindustriale regionale. Lippolis entra di diritto a far parte del Consiglio di Presidenza di Confindustria Puglia. Lippolis, 39 anni, laureato in giurisprudenza, imprenditore di prima generazione, dal 2001 è rappresentante legale dell’azienda 2LD.it, agenzia di eventi e comunicazione con due sedi operative una a Francavilla Fontana, in provincia di Brindisi, e l’altra a Milano. Dal 2013 ha diversificato nel settori food & beverage e dell’intrattenimento dando vita a locali come il White Ostuni Beach Club ed il Gran

Caffè Ristorante Tito Schipa. Iscritto a Confindustria dal 2010, ha ricoperto la carica di Presidente del Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Brindisi dal 2015 ad oggi. Nel ringraziare il Comitato per la fiducia espressagli, il neo presidente ha sottolineato la volontà di continuare nell’operato del suo predecessore, Francesco Frezza, alla guida del Comitato Regionale dei Giovani Imprenditori pugliesi cui ha rivolto parole di sincera stima, riconoscendogli il merito di aver consolidato il ruolo e il prestigio del Comitato. “La Puglia ha dimostrato di essere una regione moderna e con importanti energie imprenditoriali – ha dichiarato Lippolis. Il nostro Gruppo di Giovani Imprenditori ha una visione unitaria e lungimirante in questa direzione a tutti i livelli. Quando il governo italiano ha presentato la via verso l’INDUSTRIA 4.0, noi eravamo già

convinti di questo ed in tale direzione continueremo nei prossimi anni. Il nostro programma vuole contribuire a rendere forte e competitivo il sistema produttivo pugliese valorizzando l’importanza del sistema industriale della nostra regione, le sue imprese e la sua forza verso i mercati internazionali, accrescendo il peso della Puglia nella considerazione e nelle decisioni del Governo nazionale”.


Rassegna Stampa da Italia FruitNews – di Maicol Mercuriali

Per la filiera ortofrutticola la marca è prima di tutto strategica La marca è un tema che appassiona la filiera ortofrutticola. Prodotti brandizzati si stanno facendo spazio nei punti vendita, grandi imprese investono importanti risorse in campagne di marketing, ma anche realtà più piccole coltivano il loro marchio cercando di ritagliarsi uno spazio negli acquisti quotidiani del consumatore. Il tema della marca, dunque, è trasversale.

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il forte interesse che suscita nella filiera è emerso anche nel sondaggio “Secondo Voi” lanciato la scorsa settimana su Italiafruit News. Vi avevamo coinvolti per capire cosa rappresentasse per i nostri lettori la marca e i risultati indicano chiaramente che la marca è prima di tutto strategica per la filiera.

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Frutta e verdura brandizzate sono soprattutto un elemento di fidelizzazione del cliente e, solo in seconda battuta, una garanzia di qualità. Perseguire politiche di marca, però, comporta anche dei rischi: il 16% dei lettori, per esempio, considera la marca dispersiva sottolineando che per attuare un’azione di branding seria ed efficace ser-

ve un budget sostanzioso. Altrimenti il rischio è di creare confusione nella mente del consumatore. La marca, infatti, per la filiera ortofrutticola serve soprattutto a creare distintività e a sviluppare valori emozionali che si aggiungono a quelli tangibili del prodotto. Due elementi che dovrebbero stimolare l’acquisto..

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gricoltura

Spesso causa di controversie

Diritto di prelazione: quando l’agricoltore ha la precedenza

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a legge impone obblighi e vincoli alla proprietà terriera privata con lo scopo di conseguire il razionale sfruttamento dei fondi e stabilire equi rapporti sociali. La prelazione agraria rappresenta, per l’appunto, un limite che l’Ordinamento impone alla facoltà del proprietario di un fondo di disporre liberamente del suo bene per un interesse di natura pubblicistica. L’istituto è stato spesso causa di controversie e la giurisprudenza ha avuto occasione di pronunciarsi molte volte sull’argomento. La normativa stabilisce, innanzitutto, un diritto di prelazione a favore dell’affittuario coltivatore. Questa previsione è diretta a favorire la riunione, nella stessa persona, della qualità di proprietario del fondo e di lavoratore della terra, cioè a collegare la proprietà del fondo agricolo con il soggetto che con la sua opera determina lo sfruttamento del suolo. In subordine, è prevista la prelazione a favore del proprietario coltivatore confinante. Lo scopo è quello di ampliare le dimensioni territoriali delle aziende diretto-coltivatrici per consentire loro di essere più efficienti sotto il profilo tecnico ed economico. La prelazione è il diritto a essere preferito rispetto ad altri, a parità di condizioni, nella conclusione dell’acquisto di un terreno agricolo, quando il proprietario decide di venderlo. Il diritto spetta al coltivatore diretto o alla società agricola in cui almeno

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la metà dei soci sia coltivatore diretto che conduce in affitto, da almeno due anni, il terreno offerto in vendita. Se, invece, il terreno non è affittato a uno di questi soggetti, sono titolari del diritto i coltivatori diretti, le società agricole confinanti e, dal 2016, anche agli imprenditori agricoli professionali (Iap) iscritti nella previdenza agricola. L’imprenditore agricolo professionale ha diritto di prelazione nel caso in cui venga venduto un fondo agricolo confinante con quello di sua proprietà, ma non in caso di vendita del fondo da lui condotto in affitto. Anche in seguito all’estensione del diritto di prelazione all’imprenditore agricolo professionale, rimangono ferme le regole già previste per la prelazione agraria del confinante. Pertanto può esercitare il diritto chi sia iscritto nella previdenza agricola, sia proprietario, anche per quota indivisa, di un fondo agricolo confinante, lo conduca direttamente da almeno due anni e non abbia venduto nel biennio precedente terreni agricoli con un imponibile fondiario superiore € 0,52. E’, altresì, necessario che il fondo per il quale si intende esercitare la prelazione, in aggiunta ad altri eventualmente posseduti in proprietà, non superi il triplo della superficie corrispondente alla capacità lavorativa propria e della famiglia e che il fondo in vendita non sia condotto in affitto da un coltivatore diretto. Se il terreno si trova in zona

edificabile la prelazione è esclusa. Inoltre si deve tenere presente che il diritto in questione è riconosciuto solo nel caso di compravendita. E’ pertanto escluso quando il terreno agricolo è oggetto di donazione, permuta, vendita forzata, liquidazione coatta, fallimento, espropriazione per pubblica utilità. Il proprietario che intende vendere il terreno è tenuto a notificare la proposta di vendita, con lettera raccomandata, all’affittuario o ai confinanti, allegando il contratto preliminare di compravendita con l’indicazione del nome dell’acquirente, il prezzo e le altre condizioni stabilite per la cessione. Questi ha trenta giorni di tempo dalla notifica per esercitare il diritto di prelazione. Se comunica la sua intenzione di esercitarlo, il contratto si intende concluso, e il prezzo deve essere pagato entro tre mesi. Decorso il termine senza risposta in tal senso, il terreno può essere liberamente ceduto alle condizioni indicate nel preliminare di vendita. Se il venditore non effettua la comunicazione, quale rimedio per la violazione del diritto, la legge attribuisce al prelazionario un diritto di riscatto o retratto. Se il terreno viene venduto senza la notificazione, oppure quando il prezzo indicato nel preliminare è superiore a quello reale, l’avente diritto alla prelazione può riscattare il terreno dall’acquirente entro un anno dalla trascrizione della vendita nei registri immobiliari.

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A MILANO

“CHIOSTRO IN FIERA” CON COLTURA&CULTURA DI BAYER Il chiostro del Museo Diocesano Carlo Maria Martini, inserito nel complesso museale Chiostri di Sant’Eustorgio, ha ospitato la sedicesima edizione di Chiostro In Fiera, la mostra mercato di alto artigianato, con la sua variegata proposta di laboratori e scambi, nata col fine di raccogliere fondi da destinare al finanziamento e allo sviluppo dei progetti culturali e didattici del Museo.

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ra i protagonisti di Chiostro in Fiera con una serie di attività, i laboratori di Coltura & Cultura di Bayer CropScience: I Grandi artisti disegnano i prodotti della terra! “Questo evento - afferma Daniele Rosa Head of Communications Bayer in Italia - ci permette di avvicinare grandi e piccoli al mondo dell’agricoltura per dare

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un contributo concreto come azienda socialmente responsabile. Con www.colturaecultura.it vogliamo essere il punto di riferimento per il mondo della nuova agricoltura, attenta alla salvaguardia dell’ambiente ed alla salute di uomini, piante e animali”. Ricco anche il programma di dimostrazioni e degustazioni di prodotti enogastronomici del territorio

con il gazebo giallo di “Ricola” (azienda partner di Bayer in queste iniziative) che è stato dedicato agli herb lovers e alla nuova caramella Herb-Caramel, un mix di gusto che unisce la cremosità del caramel alle fresche note delle 13 erbe benefiche coltivate sulle montagne svizzere secondo i principi dell’agricoltura biologica, senza l’impiego di fitofarmaci.

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groalimentare

Il focus sul pregiato vino

Primitivo di Gioia del Colle Wine Tasting

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o scorso 27 maggio si è tenuto all’interno del Chiostro delle Clarisse a Turi l’evento-degustazione che ha segnato il momento clou del Puglia Press Tour® Terre del Primitivo, iniziativa dedicata al Primitivo di Gioia del Colle, ai suoi produttori e al territorio dove nasce. Una panoramica, organizzata in collaborazione con il Consorzio Vini DOC “Gioia del Colle”, per scoprire e apprezzare le diverse interpretazioni della Dop Primitivo di Gioia del Colle con 15 aziende che hanno offerto il meglio delle loro produzioni. Presenti Domenico Coppi, sindaco del Comune di Turi; Sebastiano de Corato, presidente del Movimento Turismo del Vino Puglia; Donato Giuliani, presidente del Consorzio Vini DOC “Gioia del Colle” e i rappresentanti delle aziende produttrici di Dop Primitivo di Gioia del Colle aderenti che hanno aderito all’iniziativa: Tenute Chiaromonte -

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Acquaviva delle Fonti (Ba); Coppi Turi (Ba); Giuliani Vito Donato - Turi (Ba); Tenuta Viglione - Santeramo in Colle (Ba); Pietraventosa - Gioia del Colle (Ba); Plantamura - Gioia del Colle (Ba); Azienda Agricola Tre Pini Cassano Murge (Ba); Cantine Imperatore - Adelfia (Ba); Tenute Patruno Perniola - Gioia del Colle (Ba); Terre Carsiche - Castellana Grotte (Ba); Vini Fatalone - Gioia del Colle (Ba); Terra Jovia - Gioia del Colle (Ba); Agricola Cannito - Grumo Appula (Ba); Cardone - Locorotondo (Ba); Botromagno Gravina in Puglia (Ba). Alla manifestazione hanno preso parte la stampa locale e gli otto autorevoli giornalisti di prestigiose testate del food, wine, travel e lifestyle, ospiti del Puglia Press Tour® Terre del Primitivo, finanziato dal Programma operativo Regionale FESRFSE 2014–2020 “Attrattori culturali, naturali e turismo” Asse VI – Tutela dell’ambiente e promozione delle risorse naturali e culturali – Azione

6.8 Interventi per il riposizionamento competitivo delle destinazioni turistiche dell’Assessorato all’Industria Turistica e Culturale della Regione Puglia, in collaborazione con il Comune di Turi. “È un vero onore per Turi ospitare un evento così attrattivo, nel periodo dell’anno più importante per l’intera comunità - dichiara Domenico Coppi, sindaco di Turi. Turi, infatti, oltre a vantare una notevole produzione vitivinicola, si distingue per la cerasicoltura, in particolare per la ciliegia ferrovia, sulla cui produzione è leader nazionale e la cui raccolta si svolge proprio in questi giorni. Focus sul Primitivo di Gioia del Colle dunque, sulle tracce di questo vitigno autoctono pugliese che deve la sua scoperta al sacerdote Francesco Filippo Indelicati, che verso la fine del XVIII secolo compì studi approfonditi su questa varietà ora apprezzata in tutto il mondo.

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gricoltura

PSR MISURE A SUPERFICIE , LE DICHIARAZIONI DI CONFAGRICOLTURA

“LE GIUSTIFICAZIONI DELL’ASSESSORE SONO PARZIALI ED INADEGUATE”

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rendiamo atto delle dichiariazioni dell’assessore alle Risorse agroalimentari della Regione Puglia, Leonardo di Gioia, sulla non colpevolezza degli Uffici regionali per il ritardo nei pagamenti dei premi relativi alle misure a superficie attivati nel corso della campagna 2016 (Misura 10 “Agricoltura Integrata” e Misura 11 “Agricoltura Biologica”) e sulle responsabilità dell’Organismo Pagatore Agea nella predisposizione e gestione del sistema informatico Sian. - Restano alla Regione Puglia le re-

sponsabilità riguardanti le Misure strutturali, bloccate da oltre un anno da virtuosismi informatici e dei nuovi bandi agroambientali che vanno avanti a colpi di Determine di modifica ogni settimana. Auspichiamo, pertanto, un celere risveglio della macchina amministrativa, ormai dormiente dalla fine della passata legislatura, e l’individuazione di quei “piloti” che, accettando la responsabilità che ciò comporta, siano in grado di portarla al traguardo di una spesa completa, corretta e consapevole – ha dichiarato

il presidente di Confagricoltura Bari Michele Lacenere.

Sospensione annullata

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Firmato l’accordo Inps Caf su Isee

a firma dell’accordo quadro tra INPS e Consulta Nazionale dei CAF ha permesso di arrivare alla revoca della sospensione di un servizio, ISEE, molto attesa dai cittadini. I CAF in tutta Italia avevano ricevuto una significativa espressione di solidarietà, manifestata anche attraverso il #CAFDAY, iniziativa promossa lo scorso 10 maggio dalla Consulta dei CAF, ma anche raccolto la preoccupazione di coloro che avrebbero subito, oltre ad un’ingiustizia, un notevole danno economico. In particolare le fasce più deboli. Anche sulla spinta di questa solidarietà, che lega gli stessi operatori dei CAF ai cittadini, la Consulta

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Nazionale si è impegnata fino in fondo insieme all’INPS, nella ricerca di soluzioni reali. La disponibilità dell’INPS ad aumentare di 6 milioni di euro il plafond di spesa per l’attività ISEE e quella dei CAF ad accettare una tariffa comunque inferiore al costo sostenuto, proprio per la funzione sociale attribuita a questo strumento, permette di mantenere il servizio gratuito verso i richiedenti ISEE. I CAF, che fino ad oggi non hanno mai sospeso il servizio, continueranno a fornirlo con la vicinanza e l’assistenza necessarie, in tutto il Paese. L’attenzione della Consulta dei CAF non si arresta: il rapporto con il Governo, in particolare per la manovra prevista a giugno, il peso delle Amministrazioni e

Istituzioni Pubbliche che usufruiscono dell’ISEE per garantire ai cittadini una equità economica nei servizi che offrono, verranno costantemente monitorati dai rappresentanti dei CAF per non ritrovarsi ancora in questa inopportuna situazione. La necessità di norme che prevedano in forma strutturale il sostegno ad un servizio indispensabile è evidente. Non si possono risolvere attraverso misure tampone. Ne con altre soluzioni che rischierebbero di vanificare gli sforzi fin qui fatti per assicurare l’esercizio di questo diritto a tutti i cittadini svolto, in qualsiasi qualsiasi angolo del nostro Paese, attraverso gli sportelli dei CAF con migliaia di figure professionali competenti ed affidabili.

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venti

CON CAMPAGNA AMICA

ALIMENTAZIONE, SALUTE E SPORT AL CALA PONTE TRIWEEK A POLIGNANO

è

stato contraddistinto da alimentazione, salute e sport il Cala Ponte Triweek al porto turistico di Polignano, evento olimpico di triathlon disputato il 27 e 28 maggio scorsi. Gustoso il cibo offerto dalle aziende agricole di Campagna Amica Oltre: oltre alle orecchiette al pomodoro, offerte ai 550 atleti iscritti alle gare, il pubblico di spettatori ha potuto assaggiare pesce fritto e arrostito, panini vegani ai sottoli di Puglia, panini del Gargano e alla salsiccia di cinghiale, oltre ai piatti degustazione a base di formaggi e salumi tipici, il tutto ‘innaffiato’ con birra artigianale. Coldiretti Puglia e Campagna Amica stan-

no ‘coltivando’ un dialogo continuo e diretto tra le imprese agricole ed i consumatori per una sana e corretta alimentazione ed il consumo consapevole e gli eventi sportivi sono un target assolutamente da seguire per realizzare l’obiettivo di coinvolgere più persone e target possibili. Polignano ha visto una due giorni di gare con il Campionato pugliese (5 Km) di nuoto, in collaborazione con la Federazione, valido anche per il circuito di Gran prix nazionale di nuoto in acque libere e il Cala Ponte Open water trophy (1,5 km), prova valida per la classifica combinata con la gara di triathlon; gli atleti, immergendosi nelle trasparenti acque di Polignano, hanno nuotato tra il por-

to turistico e lo scoglio dell’Eremita. Domenica 28 maggio, con partenza alle 9, si è invece disputato l’evento clou, la gara di triathlon olimpico (1.500 m di nuoto, 40 km in bici e 10 km di corsa) che ha assegnato punteggio per il rank nazionale, oltre ai titoli regionali individuali di specialità. Presenti grandi campioni italiani e internazionali come gli australiani Ryan Bailie, Tyler Mislawchuk, Charlotte McShane e l’ungherese Zsofia Kovacs. L’evento è stato patrocinato da Comune di Polignano a Mare, Regione Puglia, PugliaPromozione, GAC Mare degli Ulivi, SAC Mari tra le mura, GAL Sud Est Barese, Coni Puglia, Fitri Puglia.

La 6° edizione

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Florfauna Puglia, il bello della natura

resso il vivaio Casanatura si è rinnovato l’appuntamento con Florfauna Puglia, manifestazione arrivata quest anno alla 6° edizione, incentrata sugli aspetti insoliti e curiosi della natura e rivolta ad appassionati e famiglie. Grande rinnovamento per il format: in questa edizione oltre a trovare espositori con rettili, serpenti, anfibi, pesci, roditori da compagnia, bonsai, piante carnivore e tanto altro, sono state allestite N° 10 - 1 giugno 2017

diverse postazioni dove il pubblico ha potuto assistere gratuitamente a dimostrazioni e piccoli laboratori, per avvicinarsi con i giusti consigli a questi animali e queste piante particolari. Ampio spazio anche all’intrattenimento, con giocolieri, trucco artistico professionale e animazione per bambini con spettacoli, mascotte e un grande gonfiabile. Le dimostazioni gratuite hanno coperto tutti i settori della fiera: rinvaso e

cura delle piante carnivore; allestimento e tenuta dei terrari per rettili; manutenzione dei bonsai; allevamento e gestione di sauri, ofidi e piccoli mammiferi. Anche il divertimento è stato assicurato con, come ogni anno, gli esperti Damiano e Luana che hanno consentito a bambini e non di farsi scattare una fotografia indimenticabile con i loro magnifici serpenti.

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A

gricoltura

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E’ l’unico modo per competere nel mercato globale

“Lavoriamo ad un marchio Ciliegie di Puglia”

gregio Direttore, nei primi giorni di Maggio, con il mio amico Walter Monari Direttore del Consorzio della Ciliegia di Vignola, abbiamo visitato una zona di produzione di ciliegie posta a sud di Barcellona nella Valle dell’Ebro. Pensavo di aver visto parecchio nel mondo, invece ho assistito a delle realtà spaventosamente avanti sotto l’aspetto delle varietà e dei sistemi colturali del ciliegio: onestamente inesistente l’attività promozionale e poco entusiasmante quella commerciale. Quali altre indicazioni ho ricavato dal viaggio in Spagna? Ampiezza media delle aziende di ciliegio visitate 70 ettari. Costi di manodopera pari a circa i 2/3 dei nostri. Possiamo continuare a fare la battaglia sui prezzi e sulle quantità? Direi proprio di no! Quattro giorni in auto con una persona conosciuta nel mondo per l’attività di promozione della ciliegia, uniti alla mia poca discrezione, mi hanno fatto assistere ad una serie di colloqui telefonici con persone che chiamavano da tutto il mondo: ero esterrefatto dalle rinunce a contratti con prezzi che a me sembravano più che accettabili. La risposta alle mie domande era “io non svendo il marchio prima che inizi la campagna”. Come nostra abitudine, al ritorno, ci fermiamo in un ipermercato in Francia: prezzo di una ciliegia Bigarreaux allo scaffale pari a 4,5 euro al kg ed era solo il 3 Maggio. Ci siamo detti sarà “una campagna difficile”. Torno a Bisceglie ed era da poco iniziata la campagna delle ciliegie e dopo qualche giorno prime grosse difficoltà di prezzo per la ciliegia Bigarreaux. Comincia la solita, classica guerra fra i poveri con articoli sui giornali dove i produttori accusano i commercianti di fare cartello sul prezzo, i commercianti dichiarano che il prodotto era guasto, qualcuno si inventa che la soluzione dei problemi potrebbe essere una bella promozione nei mercatini locali di vendita diretta che come è ampiamente noto riescono a toccare solo la quota del 5% del venduto rispetto alla massa prodotta. Ogni giorno sento Walter Monari da Vignola per scambiarci dati sui prezzi e due giorni fa mi dice: “è una campagna complessa, a Vignola

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dal prodotto bellissimo oggi si ricavano solo 6 euro, da quello bello 5 euro e da quello non bello 2,5/3 euro”. Io sto bleffando al rialzo quando racconto dei nostri prezzi perché mi vergogno. Ma questi di Vignola come fanno anche in una campagna difficile a spuntare dei prezzi sensibilmente più alti dei nostri? è pura fortuna o, forse, anni di attività promozionale, di insistenza su un marchio unico territoriale servono a qualcosa? Ho la sensazione che i prossimi giorni saranno disastrosi per le nostre ciliegie. Una lunga premessa nella descrizione di alcuni fatti per andare a conclusioni che, probabilmente, in tanti hanno già capito. Se la guerra ai nostri competitor non possiamo farla sulla quantità, se non possiamo farla sui costi e poi non facciamo nulla sulle politiche di valorizzazione e di promozione congiunta, allora la nostra cerasicoltura rischia seriamente di morire. Nel 2003 abbiamo costituito il Consorzio della Ciliegia di Bisceglie con l’obiettivo di fare un semplice copia-incolla di quello di Vignola, dove quasi tutto il prodotto viene commercializzato con un unico marchio praticamente ignorando quello della cooperativa o del commerciante che lo confeziona. Abbiamo rivoluzionato il mercato inventandoci un sistema informatizzato di aste all’olandese per tentare di intercettare la più vasta platea di acquirenti garantendo un sistema di tutela della qualità di alto livello. Sono uscito esausto da un po’ di anni di lavoro sull’argomento ed ho concluso che, da me per primo, non siamo ancora culturalmente pronti per queste cose. Tutti pensiamo ancora che la nostra etichetta è la migliore del mondo, molti produttori si lasciano ancora ammaliare da un centesimo in più spuntato per strada, gli operatori del mercato si lasciano convincere dalla vendita del quotidiano e rinunciano ad un progetto a più lungo termine sicuramente più faticoso, i tecnici (o presunti tali come me) preferiscono le consulenze che danno redditi immediati. Lo dico anche agli amici del sud barese che nemmeno ci hanno provato: a mio parere non andiamo da nessuna parte! Il progetto Consorzio della Ciliegia unico per la Puglia, il progetto del binomio prodotto-territo-

rio, è l’unico che può salvarci, ma tutta la filiera deve dimenticare il passato e lavorare compatta ed all’unisono per il futuro. Agli amici commercianti, ed anche a quelli del sud barese, mi permetto di dire che non basta avere la calibratrice più bella del mondo e, forse, non è nemmeno molto simpatico fare freddamente il commercio ignorando il territorio. Non per noi stessi perché i risultati non li vedremo noi, ma per lasciare qualcosa di serio ai nostri figli e non il solito “purtroppo il sud è questo”. Potremo lasciare delle bellissime aziende avviate, ma l’emozione per una cosa fatta per tutta la filiera e che rimanga nel tempo non ha prezzo!! La Puglia produce il 40% delle ciliegie prodotte su scala nazionale: dobbiamo lavorare immediatamente ad un progetto a MARCHIO CILIEGIE DI PUGLIA nel quale tutti rinunciano alla loro etichetta per uscire con un marchio unico, controllato, garantito e che racconti la storia. I commercianti, gli esportatori ne devono essere i primi promotori!!!! Vi prego e prego tutti quanti: basta con le lamentale, basta con i personalismi, basta con i corporativismi. Lavoriamo tutti insieme senza schieramenti ed a fine di questa campagna convochiamo un incontro degli “stati maggiori della ciliegia di Puglia” nel quale confrontarsi per uscire con un progetto condiviso. Gianni Porcelli Presidente Consorzio Ciliegia di Bisceglie e vicedirettore Confagricoltura Bari

www.foglie.tv




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gricoltura

Presidente Nicola Salatino, si conferma la partnership tra Uncai e Confagricoltura

Nasce Contoterzisti Puglia

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l 24 maggio scorso è stata costituita l’associazione Contoterzisti Puglia, presieduta da Nicola Salatino e con sede a Bari, in via Amendola 166/5, presso gli uffici regionali di Confagricoltura. Hanno tenuto a battesimo l’associazione che riunirà gli agromeccanici di Bari, Foggia, Barletta -Andria-Trani, Taranto, Brindisi e Lecce il presidente di UNCAI Aproniano Tassinari e il presidente di Confagricoltura Puglia Donato Rossi. Per il presidente Uncai Aproniano Tassinari è motivo di grande soddisfazione inaugurare la nuova associazione: “Con il Consiglio Nazionale di Uncai mi sono sempre battuto in favore della creazione di accordi tra le diverse organizzazioni sindacali. Anziché tempio di individualità, dove ognuno combatte contro l’altro, l’agricoltura deve essere la squadra che unisce imprese, professionisti e organizzazioni del settore. Da qualche anno Uncai e Confagricoltura stanno dimostrando che questo è possibile e Contoterzisti Puglia è l’ultimo frutto di questa visione, che vede nella collaborazione, nello scambio di informazioni, nel supporto e nel riconoscimento reciproco di agricoltori e contoterzisti il punto di partenza per ottenere un maggiore controllo economico e migliori margini, nonostante i chiaridiluna del mercato”. La nascita di Contoterzisti Puglia non può prescindere dalla partnership tra Uncai e Confagricoltura. “La Puglia aveva la necessità di una presenza sindacalizzata dei contoterzisti – ha aggiunto il presidente di Confagricoltura Puglia Donato Rossi –. Aver contribuito e facilitato la nascita dell’associazione Contoterzisti N° 10 - 1 giugno 2017

Puglia è per noi un altro importante punto di arrivo perché avrà il compito di rappresentare un asse portante dell’economia agricola pugliese. Ci auguriamo che anche altre regioni seguano l’esempio della Puglia, riconoscendo e integrando i Contoterzisti, un’entità sindacale e produttiva di servizi agromeccanici sempre più strategici per le nostre produzioni”. Dopo l’atto costitutivo, i soci della nuova associazione, le figure più preminenti del contoterzismo dell’Alta e della Bassa Puglia, della cerealicoltura così come della viticoltura, hanno nominato all’unanimità presidente Nicola Salatino originario di Sammichele di Bari: “Un progetto ambizioso ma necessario, che ha riscontrato subito un grande interesse e adesioni nel mondo del contoterzismo pugliese. Tra le

priorità individuate ci sono una migliore regolamentazione dell’utilizzo del carburante agricolo, il riconoscimento della nostra categoria da parte della Regione attraverso un albo degli agromeccanici e rilanciare la cooperazione tra agricoltori e terzisti con un prezzario regionale delle lavorazioni. Per rendere sempre più efficiente il comparto promuoveremo, inoltre, assemblee mirate al tipo di terzismo svolto nelle diverse aree della Puglia”. È stato eletto vice presidente dell’associazione Antonio Loconte, mentre i consiglieri sono Angelo Gerardo Intermite, Angelo Loconte, Vito Vincenzo Giandomenico, Fernando Innocente, Antonvito Salatino, Luca Tarantino, Antonio Simone Tarantino, Vincenzo Rubillo e Carlo Cisternino.

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