Le Venezie, Cultura e Territorio – September 2018

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Anno 14 - Numero 40 - Agosto 2018 - POSTE ITALIANE SPA - SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE - 70% - DCB VERONA

cultura e territorio

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PREMIO MASI 2018: LA ROSA DEI VINCITORI MASI PRIZE 2018 LIST OF WINNERS di Gabriele Colleoni

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COSTASERA CONTEMPORARY ART NEL SEGNO DEI NATIVI AMERICANI COSTASERA CONTEMPORARY ART GOES NATIVE AMERICAN di Daenna Van Mulligen

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LE VENEZIE SULLE ORME DEI GRANDI SCRITTORI VENETIAN TERRITORIES AS VISITED BY THE GREAT WRITERS di Sergio Frigo


sommario contents cultura e territorio

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Pubblicazione realizzata con il contributo di Masi Agricola SpA

Redazionale

Anno 14 - Numero 40 - Agosto 2018 - pubblicazione quadrimestrale Registrata presso il Tribunale di Verona il 24 giugno 2005, n. 1669

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di Isabella Bossi Fedrigotti

Anno 14 - Numero 40 - Agosto 2018 - POSTE ITALIANE SPA - SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE - 70% - DCB VERONA

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PREMIO MASI 2018: LA ROSA DEI VINCITORI MASI PRIZE 2018 LIST OF WINNERS di Gabriele Colleoni

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COSTASERA CONTEMPORARY ART NEL SEGNO DEI NATIVI AMERICANI COSTASERA CONTEMPORARY ART GOES NATIVE AMERICAN di Daenna Van Mulligen

di Gabriele Colleoni

LE VENEZIE SULLE ORME DEI GRANDI SCRITTORI VENETIAN TERRITORIES AS VISITED BY THE GREAT WRITERS

In copertina. Susan A. Point, artista canadese, e l’opera per Masi Contemporary Art Cover photograph. Susan A. Point, the Canadian artist, and her work for Masi Contemporary Art

In redazione

Dora Stopazzolo Cristina Valenza Elisa Venturini

Traduzioni

Stephen Hobley

Impaginazione e stampa La Grafica Vago di Lavagno (Vr)

Masi Contemporary Art: la natura al centro del mondo di Susan A. Point Masi Contemporay Art: nature at the centre of the world for Susan A. Point

di Daenna Van Mulligen

Sapori mediterranei e vini veneti sulla scia di Fenici e Ottomani Mediterranean tastes and Venetian wines in the wake of Phoenicians and Ottomans

di Federica Zoja

Gabriele Colleoni

Premio Masi, la XXXVII edizione si colora di porpora Masi Prize, the XXXVII edition takes on the purple

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di Sergio Frigo

Direttore responsabile

Sui passi di un tesoro letterario unico In the steps of a unique literary treasure

Referenze fotografiche

Arch. Fondazione Masi Archivio Masi Arch. Villa Serego Alighieri Biblioteca Inter. La Vigna Jacopo Salvi Francesco Soletti Taisuke Yoshida

Hanno collaborato

Mario Bagnara Sergio Frigo Daenna Mulligen (van) Alessandra Pon Federica Zoja

La memoria armena di Antonia Arslan tra Dolomiti e Laguna Memories of Armenia for Antonia Arslan, from the Dolomites to the Lagoon

di Sergio Frigo

Preziosità di Masi tra le meraviglie del regno dei desideri Masi style in the kingdom of desires

di Alessandra Pon

Gli agrumi: dal giardino delle esperidi al Lago di Garda Citrus trees: from the gardens of the Hesperides to Lake Garda

di Mario Bagnara

A Verona e a Milano una vetrina per il libro Mister Amarone Book launch for Mister Amarone in Verona and Milan

Redazionale

Il presidente dell’OIV alla Biblioteca “La Vigna” e in Valpolicella The OIV Presidente at the “La Vigna” International Library and in Valpolicella

Redazionale

Il lascito di Lamberto Paronetto alla Fondazione Masi Lamberto Paronetto’s bequest to the Masi Foundation

Redazionale

A Tenuta Canova il concerto finale del “Salieri-Zinetti” The final concert of the “Salieri-Zinetti” Competition at Tenuta Canova

Redazionale

© 2018 – Fondazione Masi Villa Serego Alighieri Gargagnago di Valpolicella (Verona) Testi e immagini possono essere riprodotti, anche parzialmente, con autorizzazione

Ermanno Olmi, maestro di cinema e di poesia Ermanno Olmi, Maestro of cinema and poetry

Redazionale

Addio al conte Pietro, il patron di “Casa Marzotto” Good-bye to Count Pietro, the patron of “Casa Marzotto”

Dalla Fondazione Masi: flash Newsflash from the Masi Foundation


EDITORIALE EDITORIAL

SUI PASSI DI UN TESORO LETTERARIO UNICO IN THE STEPS OF A UNIQUE LITERARY TREASURE di Isabella Bossi Fedrigotti

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uest’anno il Premio Masi Civiltà Veneta torna ad annoverare tra i vincitori uno scrittore, Ferdinando Camon. Un riconoscimento che tra le altre cose serve a ricordare che si scrive molto in tutti gli angoli delle Venezie, si è sempre scritto molto, sia in prosa sia in versi. Meneghello e Rigoni Stern, Parise, Buzzati e Zanzotto, Salgari, Camon e Arslan, tanto per citare i primi che vengono in mente, danno ampia testimonianza di questo notevolmente alto “Pil letterario” che il nostro territorio può vantare. Sulle tracce degli scrittori si è messo Sergio Frigo per farsi guidare alla scoperta dei loro luoghi, città, paesini, contrade, da esplorare a piedi o in bicicletta, tenendo presenti nella mente e nel cuore i loro scritti: per far camminare chi legge e far leggere chi cammina. La sua ricerca è diventata un libro, I luoghi degli scrittori veneti, e a partire da questo numero s’inaugura qui una rubrica che ospita il racconto di una delle località in cui sono vissuti o dei quali hanno scritto i grandi narratori veneti. Saranno gli autori in un certo senso a far da guida al lettore-camminatore, e la prima è Antonia Arslan. Uno dei suoi romanzi, Il rumore delle perle di legno, ci conduce nel Bellunese, a Susin di Suspirolo, dove passava le vacanze in casa dei nonni materni e dove, come lei stessa afferma, «tutto ebbe inizio». Si andrà così componendo una geografia letteraria che corre parallela a una geografia territoriale e nessuna provincia, dal Polesine fino alle Dolomiti, sarà esclusa dal lungo viaggio attraverso le Venezie degli scrittori: un viaggio che, andando alla riscoperta di un vasto patrimonio artistico e culturale, si rivela quasi obbligatorio per una civiltà che non voglia perdere la sua anima.

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his year, there’s a writer, Ferdinando Camon, who’s been chosen as one of the winners of the Masi Civiltà Veneta Prize. Which is a reminder that there’s a great deal of writing that goes on in all the corners of the Venetian territories, both prose and verse, and there always has been. Meneghello, Rigoni Stern, Parise, Buzzati and Zanzotto, Salgari, Camon and Arslan, are just the first names that spring to mind, and they are more than enough to show that the region can boast of a considerable “literary gdp”. It was Sergio Frigo who followed the footsteps of these writers to reveal to us their places: towns, villages and hamlets, to be explored on foot or by bicycle, all the while keeping their writings in mind, and making the reader walk and the walker read. His research has become a book, The places of Venetian writers and, starting from this issue, we begin a series of features on the places where great Venetian writers have lived or about which they have written. In a certain sense, it will be the authors themselves who will act as guide to the reader-walker, and the first is Antonia Arslan. One of her novels, The sound of wooden pearls, leads us to the Belluno area, to Susin di Suspirolo, where she spent her holidays at her maternal grandparents’ house and where, as she herself says, «it all began». In this way literary geography will run parallel to topographical geography, and no province, from the Polesine to the Dolomites, will be excluded from the long journey through the Venetian regions known to the writers. This is a journey in search of a vast artistic and cultural heritage, almost obligatory for a civilisation that does not want to lose its soul. 1


PREMIO MASI MASI PRIZE

PREMIO MASI, LA XXXVII EDIZIONE SI COLORA DI PORPORA MASI PRIZE, THE XXXVII EDITION TAKES ON THE PURPLE di Gabriele Colleoni

Al cardinale Zenari il Grosso d’Oro. Il Civiltà Veneta a Camon, Greco e Nordio The Grosso d’Oro goes to Cardinal Zenari; the Civiltà Veneta to Camon, Greco and Nordio È la figura del cardinale Mario Zenari a spiccare queIt’s the figure of Cardinal Mario Zenari that stands out st’anno tra i vincitori del Premio Masi, giunto alla sua this year among the winners of the Masi Prize, now in 37ma edizione. Al Nunzio apostolico in Siria va, infatits 37th year. The Cardinal receives the Grosso d’Oro ti, il Grosso d’Oro Veneziano. Al porporato, che non ha Veneziano as the Apostolic Nunzio in Syria. Remaining abbandonato Damasco durante il conflitto in atto dal at his post in Damascus since the start of hostilities in 2011, la giuria ha riconosciuto l’altissimo valore di « un’im2011, his prize is in recognition of « an unparalleled work pareggiabile opera di soccorso delle vittime innocenof relief for innocent victims and of denunciation for ti e di denuncia delle atrocità di cui sono oggetto le the atrocites that have been visited on the civilian poppopolazioni civili  di un Paese come la Siulation  in a country which was also one ria che è stata anche una delle culle del of the cradles of Christianity. » Il riconoscimento In the long years of war and in the conCristianesimo ». Nei lunghi anni di guerra e nel contesto text of complex political, religious and Civiltà del Vino di un complesso tessuto politico, religiosocial allegiances, Cardinal Zenari and a Gerard Basset so e sociale, grazie all’attività del cardinale the Nunciature enabled «  the Catholic The Civiltà Zenari e della Nunziatura « la Chiesa catChurch to relieve suffering and loss with tolica si è adoperata e si adopera nell’ala humanitarian spirit that transcends aldel Vino goes leviare sofferenze e lutti con quello spirito to Gerard Basset legiances. » This is the fourth time that, in umanitario che trascende ogni valutazioawarding the annual prize to internationne di appartenenza ». al figures distinguished for their contribuQuesta è la quarta volta che, nell’attribuire l’annuale rition in spreading a message of culture, solidarity and conoscimento a figure internazionali distintesi per il concivil progress in the world, the Masi Foundation has tributo nel diffondere un messaggio di cultura, solidachosen a personality with origins in the Veneto. The rietà e progresso civile nel mondo, la Fondazione Masi choice is also a tribute to a region that in the course of premia una personalità di origini venete: la scelta assuits history has provided thousands of missionaries and me anche il valore di tributo a un territorio che, nel corvolunteers in the service of other peoples. 2


CARDINALE MARIO ZENARI Premio Masi Grosso d’Oro Veneziano International Grosso d’Oro Veneziano Prize so della sua storia, ha donato ad altri popoli il generoso impegno di migliaia di missionari e volontari. I tre riconoscimenti del Premio Civiltà Veneta sono stati invece assegnati a Ferdinando Camon, « singolare esempio di scrittore provinciale ed europeo insieme » come sottolinea la giuria del Premio; al direttore del Museo Egizio Christian Greco, « egittologo e archeologo di fama La Siria devastata da anni di guerr a civile tra il regime di Assad e i suoi oppositori democratici Syria, devasted by the civil war between the Assad regime and its democratic opponents

The three Civiltà Veneta Prizes are awarded to: Ferdinando Camon, « an outstanding example of a writer who is both provincially-rooted and European at the same time », as the prize jury says; to the Director of the Egyptian Museum, Christian Greco, « an internationally famous Egyptologist and archaeologist » and to the judge Carlo Nordio, « a shining example of service to


FERDINANDO CAMON Premio Masi per la Civiltà Veneta Masi Civiltà Veneta Prize the cause of justice, never divorced from humanity, and internazionale » e al magistrato Carlo Nordio, « luminosa a guarantor of constitutional rights. » The great Anglofigura di servitore della giustizia, mai disgiunta da umaFrench sommelier, Gerard Basset, on the other hand, is nità e garanzia dei diritti costituzionali ». Attribuito invethe winner of the Civiltà del Vino Prize.Born in a small ce al grande sommelier anglo-francese, Gerard Basset, village in the Paduan countryside in 1935, Ferdinando il Premio Civiltà del Vino. Camon describes himself as « chronicler of the crisis ». Nato in un piccolo paese nella campagna padovana nel In his novels he recounts the decline and disappear1935, Ferdinando Camon si definisce « narratore della criance of peasant culture, particularly in the book now si ». Nei suoi romanzi ha raccontato il declino e la scomcounted as one of the classics of contemporary Italian parsa della civiltà contadina, in particolare in un libro, orliterature, Un altare per la madre (An altar for mother), mai tra i classici della letteratura italiana contemporanea, Premio Strega in 1978. But his fiction also addresses come Un altare per la madre, Premio Strega nel 1978. other themes such as terrorism, psychoanalysis and the Ma la sua narrativa ha affrontato anche altri temi quaimpact of migrants on our culture and society. «Camon li il terrorismo, la psicanalisi e l’impatto dei migranti sul– explains the citation of the Prize – has la nostra cultura e società. «Camon – spiebeen able to combine the values of anga la motivazione del Premio – ha saputo Nell’albo d’oro cient Venetian peasant culture with those unire nella sua ricca opera letteraria i valori uno scrittore, of an open society that is not uncritically dell’antica civiltà contadina veneta a quelli prone to the illusions of progress. » di una società aperta ma non acriticamenun egittologo At just 43 years old, the Vicenza-born arte prona alle illusioni del progresso ». e un magistrato chaeologist Christian Greco, who has A soli 43 anni l’archeologo vicentino ChriWinners include been Director of the Egyptian Museum in stian Greco, dal 2014 direttore del Museo Turin since 2014, already has several presEgizio di Torino, vanta già nel suo curricua writer, tigious collaborations with important inlum personale prestigiose collaborazioni con an Egyptologist ternational museums under his belt: from importanti istituzioni museali internazionaand a judge the Vatican Museums to the Louvre, to li: dai Musei Vaticani al Louvre, al Rijks4


CHRISTIAN GRECO Premio Masi per la Civiltà Veneta Masi Civiltà Veneta Prize museum Van Oudheden di Leida nei Paesi Bassi. All’estero ha trascorso quasi vent’anni della sua vita, ma ora Greco ha deciso di impegnare il suo talento innovatore in una sfida nel suo Paese, proponendosi come « propugnatore – scrive la giuria del Masi – di una visione nuova dei musei quali luoghi d’incontro e di educazione nell’ambito di una lettura sempre rinnovata del nostro passato ».

La serata della consegna del Premio Masi 2017 al Teatro Filarmonico di Verona The awards ceremony for the Masi Prize 2017 at Verona’s Teatro Filarmonico

the Rijksmuseum Van Oudheden in Leiden in the Netherlands. He has spent almost twenty years of his life abroad, but he has now decided to commit his talents as an innovator to a new challenge in his own country, putting himself forward as « the advocator – according to the Prize citation – of a new vision of museums as places for encounters and education in the context of a new reading of our past. »


CARLO NORDIO Premio Masi per la Civiltà Veneta Masi Civiltà Veneta Prize Trevigiano classe 1947, Carlo Nordio ha lasciato da poco la magistratura dopo quattro decenni di servizio « lontano dai riflettori mediatici e disinteressato della carriera e della politica ». In prima fila nella lotta al terrorismo e ai sequestri di persona tra gli anni Settanta e Ottanta e, poi, alla corruzione a tutti i livelli, come « servitore della giustizia » si è sempre battuto « per un’Italia più equa e per una cosa pubblica più trasparente ». Da ex presidente della Commissione Ministeriale per la riforma del

La botte di Amarone in attesa delle firme del Premio Masi 2018 The Amarone barrel waiting for its Masi Prize 2018 autographs

Born in Treviso in 1947, Carlo Nordio has recently left the judiciary after four decades of service « far from the media limelight and with no ulterior considerations for career or politics ». At the forefront of the fight against terrorism and kidnapping between the seventies and eighties, and then against corruption at all levels, as a « servant of justice » he has always fought « for a more equitable Italy and for more transparency in public service. » As a former president of the Ministerial Commis-


GERARD BASSET Premio Internazionale Masi per la Civiltà del Vino International Masi Civiltà del Vino Prize codice penale ha maturato una precisa convinzione: « La corruzione non sarà mai vinta in Italia finché non si semplificheranno le procedure e non si elimineranno tutte le leggi inutili che abbiamo ». Nato in Francia ma inglese d’adozione (in Inghilterra, tra l’altro, ha avviato da una decina d’anni un’esemplare attività di hotellerie) Gerard Basset fa parte del ristrettissimo gruppo che può vantare i titoli di Master of Wine, Master Sommelier, Wine WBA e Master of Sciences dell’Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino. A Basset, eletto nel 2010 « miglior sommelier del mondo », il Premio Masi è stato assegnato per « il fondamentale apporto alla comprensione, all’apprezzamento e alla valorizzazione del vino in tutto il mondo, grazie alla competenza e all’autorevolezza conferitegli da uno straordinario bagaglio di conoscenze e da un approccio ammirato ed empatico con i territori, con le aziende e gli uomini che nel mondo del vino operano ».

Gabriele Colleoni, bergamasco, giornalista, è stato caporedattore de “L’Arena” di Verona ed è ora vicedirettore del “Giornale di Brescia” e direttore della rivista “Le Venezie”. Si è occupato di America Latina e cooperazione internazionale. Ha collaborato anche con Radio Vaticana.

sion for the reform of the penal code, he is convinced that « Corruption will never be conquered in Italy until procedures are simplified and all the useless laws we have are repealed. » Born in France but English by adoption (in England, among other things, he has run an exemplary hotel business for the last ten years), Gerard Basset is part of a very small group of people that can call themselves simultaneously: Master of Wine, Master Sommelier, Wine WBA and Master of Sciences of the International Organisation of Vine and Wine. The Masi Prize was awarded to Basset, already voted « World’s Best Sommelier » in 2010, for « his fundamental contribution to the understanding, appreciation and promotion of wine all over the world. His authority comes from an extraordinary corpus of knowledge and gives him empathy with the world’s wine regions, wine companies and winemakers. »

Gabriele Colleoni, journalist from Bergamo, former editor-in-chief of “L’Arena”, now deputy editor of the “Giornale di Brescia” and editor of the Magazine “Le Venezie”. Has covered Latin America and international co-operation for many years. Has worked in the news service for Vatican Radio.

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VENEZIE ART DE VIVRE VENETIAN ART DE VIVRE

MASI CONTEMPORARY ART: NELLA NATURA IL CENTRO DEL MONDO DI SUSAN A. POINT MASI CONTEMPORARY ART: NATURE AT THE CENTRE OF THE WORLD FOR SUSAN A. POINT di Daenna Van Mulligen

L’artista fa rivivere sull’etichetta del Costasera l’anima visiva dei nativi americani The visual imagination of Native Americans brought to life on Costasera labels Nell’annata 2000 di Costasera Amarone del ValpolicelOn the 2000 vintage of Masi’s Costasera Amarone of la Classico, la Natura si rivela con un’unione di civiltà. Valpolicella Classico, nature unfolds in a collaboration È un matrimonio stupendo. Al vino di una regione preof cultures. It’s a beautiful partnership. A wine from a stigiosa, prodotto da una storica cantina mecenate delle venerable region, made by a house with a history of arti, è giustapposta la narrazione visiva di una rinnovapatronage to the arts, is juxtaposed with the visual narta antica civiltà dall’altra parte del mondo. Nella primarative of a renewed ancient culture located half way vera 2018 è stata svelata la terza edizione del progetto around the world. “Costasera Contemporary Art” della Cantina Masi con le In spring 2018, the third instalment of the Masi Conopere di Susan A. Point. temporary Art project was unveiled; it featured the Proveniente dalla costa incantata e occidentale del Cawork of Susan A. Point. An artist from Canada’s supernada, ma residente a Vancouver, British Columbia, Point natural West Coast, Point resides in Vancouver, Britè discendente dell’etnia nativa dei Musqueam. I Muish Columbia and is a descendant of the First Nations squeam sono figli di una popolazione della civiltà Coast Musqueam peoples. The Musqueam themselves are Salish, i primi abitanti di un vasto territorio che si estenthe children of the cultural group known as the Coast deva nel Nord-Ovest del Pacifico, dall’Oregon, negli StaSalish. They were the first inhabitants of a territoti Uniti, verso il Canada fino alla punry, which originally stretched along ta dello Stretto di Georgia. Un tempo the Pacific Northwest, from Oregon L’incontro con la storica più numerosa, la popolazione Coast in the United States, upward into cantina dell’Amarone Salish era ben conosciuta per le opeCanada, to the tip of the Georgia re artigianali (espresse in strumenti Straight. Once numerous, the Coast mecenate delle arti di lavoro), per gli oggetti ornamentaSalish people were known for their Meeting with an historic li, per gli abiti, per le sculture in ledistinct artwork captured in tools, orAmarone producer, gno e, spesso, per le capanne stesnaments, clothing, and large-scale se. I temi decorativi esprimevano ciò woodcarvings, such as in longhoussponsor of the arts che circondava gli abitanti: la Natura. es. Their work was emblematic of 8


Susan A. Point al lavoro per Traditional legacy, l’opera dedicata all’etichetta dell’Amarone di Masi nella terza edizione del progetto Costasera Contemporary Art Susan A. Point at work on Traditional Legacy, her homage to Masi Amarone for the third edition of the Costasera Contemporary Art project


La realizzazione dell’opera ha richiesto uno studio su elementi realistici e astratti della natura The finished work of art involved both realistic and abstract elements

life around them: nature. As time progressed, the Coast Con il passare del tempo l’arte Coast Salish andò quasi Salish art was nearly lost, but Point was the inspiration perdendosi, ma circa 40 anni fa Susan Point fece rivivere for its revival nearly 40 years ago. questa corrente artistica. Il suo vastissimo lavoro, utilizHer extensive body of work in an endless array of mezando una gamma senza fine di diversi materiali (vetro, diums (glass, wood, metal, jewellery, and fabric, to nalegno, metalli, gioielleria e tessuti, solo per nominarne me a few) and her rare talent made her commission alcuni), unito a un talento eccezionale hanno reso facile, an obvious choice to adorn select 2000 vintage bottles. se non ovvia, la sua scelta come artista per abbellire le With little to no knowledge of the wines of Valpolicella, bottiglie dell’annata 2000. Avendo poca familiarità con la or the Venetian culture, Point had to do some research, Valpolicella e la cultura veneta, l’artista ha dovuto impe«The most challenging aspect to designing the artwork gnarsi in una profonda ricerca, come ella stessa asserifor Masi’s wine label was trying to incorporate imagery sce: «La sfida più grande nel creare la grafica dell’etichetfrom two worlds-Salish art from the Northwest coast of ta per Masi è stata il desiderio di fondere la simbologia Canada, and Northern Italy,» she admits. di due culture: la Salish Art della costa nordoccidentale While finalizing the project, Point found working across del Canada, con quella dell’Italia del Nord». different time zones was equally demanding, but she Lavorare al progetto, anche sistemando le differenze feels the results were well worth it. «I am happy with temporali, non è stato facile, ma ne è valsa sicuramenthe way it all turned out, and, especially, that Raffaele te la pena. «Sono molto soddisfatta del risultato e soBoscaini was very pleased with my prattutto del fatto che Raffaele Boart. Seeing my artwork on the wine scaini abbia così apprezzato la mia «La sfida più grande bottle label is truly a humbling exopera. Osservandola, trasformata in per creare l‘etichetta? perience — and the feedback from etichetta, grazie alla mia umile espepeople thus far has been tremenrienza, i riscontri delle persone sono Fondere le due culture» stati sinora molto positivi!». Nel dipin«The most difficult thing dous!» In the painting, swirls of red ochre are framed with the starkness to stesso originale, vortici rosso ocra about designing of white and black. Point explains sono incorniciati dalla forza del bianthe piece as a path, a representaco e nero. Susan Point spiega l’opethe label? Merging ra come un percorso, la rappresention of a journey. the two cultures» 10


Traditional legacy, Susan A. Point


tazione di un viaggio ideale. «Con l’incrociarsi di segni e spazi, positivi e negativi, ho incorporato motivi realistici e astratti di pesci, orche, uccelli del tuono, il martin pescatore, aquile, insieme a prati e vigne; i cerchi rappresentano acini d’uva, piccole bacche, uova di salmone, il sole, la luna e le stelle. Nella parte in basso compare il salmone che risale il Fraser River, nella fase della deposizione delle uova, in due diversi colori per esprimere il corso della vita, e tutta la vita. Nella parte alta, centrale,

Elementi simbolici e naturali in Valpolicella, l’uva e la vigna Symbolism and nature in Valpolicella, grapes and vines 12

«With the inference of contours and positive and negative space I incorporate many clear and faint references to fish, orca, eagles, thunderbirds, kingfishers, grasses and vines; circles, which symbolize grapes, berries, salmon eggs, the sun, moon and stars. The bottom left depicts salmon leaving and returning to the Fraser River, two different colours to show the life cycle of a spawning salmon, and all life. The top right center and right is the clearest depiction


Da sinistra. La presentazione del progetto in Canada: il coordinatore del progetto Raffaele Boscaini con Susan A. Point; la realizzazione dell’edizione limitata di Costasera Amarone e un dettaglio della speciale etichetta From left. Press conference in Canada: project co-ordinator Raffaele Boscaini with Susan A. Point.; a limited editon of Costasera Amarone and a close-up of the special label

c’è una farfalla, simbolo universale della bellezza del creof a butterfly, a universal symbol of beauty around ato – continua l’artista –, sempre nella parte alta del dithe world.» pinto si nota il volto di una donna Salish, simbolo dell’ePoint continues – near the top of the image there is a terno, madre del nostro popolo e della madre terra». Salishan [Coastal Salish] woman’s face representing È un capolavoro sorprendente, che time immemorial, she is the matriarch traduce in forma grafica e coloristica of our people, and the earth.» It is a Il simbolismo l’etichetta di Costasera, dimostrando striking piece, which translates beautiche non solo l’artista ma tutto il movifully, in form and in hue, to the Costadella Coast Salish Art mento della Coast Salish Art sa parlasera label. Proving not only Point, but è una festa dei sensi re a tutte le culture. Esso raffigura tutalso the Coast Salish art style speaks The symbolism to ciò che ci è veramente caro, ciò to all cultures. It depicts everything we of Coast Salish Art che ci circonda e ci nutre. Il suo simhold dear; that which surrounds and bolismo è cibo per l’anima, come il nourishes us. Its symbolism feeds the provides a feast vino dà nutrimento al corpo. Il risultasoul; wine feeds the body. for the senses to finale è una festa dei sensi che abThe entire package offers a feast for braccia non tanto le nostre originalithe senses and embraces not our tà, ma gli elementi simili che ci fanno un unico popolo. uniqueness but our similarities as one people. «What «Ciò che ha reso indimenticabile questo lavoro per made this wine label commission memorable is that un’etichetta, è la sua originalità, è così diverso da quanit is so unique to what I normally do as an artist. And,» to ho fatto sinora e – aggiunge l’artista – mi ha fatto coPoint adds, «It introduced me to the best wine I ever noscere il più buon vino che io abbia mai assaggiato.» tasted.» Daenna Van Mulligen, giornalista del vino ha creato due siti WineDiva.ca e WineScores.ca. Per una decina d’anni ha contribuito alle riviste VINES e TASTE e recentemente a MONTECRISTO Magazine. È attiva come docente, presentatore e giudice in Canada, Italia, Nuova Zelanda, Portogallo, ed è massimo esperto canadese dei vini della Valpolicella.

Daenna Van Mulligen is a Vancouver wine writer, publisher of WineDiva.ca and WineScores.ca. For a decade, she’s contributed to VINES and to TASTE Magazine: more recently to Montecristo Magazine. She’s a wine educator, judge, presenter in Canada, Italy, New Zealand, Portugal, and is Canada’s only Valpolicella Wine Specialist.

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VENEZIE ART DE VIVRE VENETIAN ART DE VIVRE

SAPORI MEDITERRANEI E VINI VENETI SULLA SCIA DI FENICI E OTTOMANI MEDITERRANEAN TASTES AND VENETIAN WINES IN THE WAKE OF PHOENICIANS AND OTTOMANS Antiche rotte di Fenici e Ottomani nel Mediterraneo Orientale Ancient Phoenician and Ottoman trading routes in the Eastern Mediterranean

di Federica Zoja

Da Malta al Libano, da Cipro a Israele: viaggio tra le delizie del Vicino Oriente From Malta to Lebanon, from Cyprus to Israel: in search of the culinary delights of the Near East The cuisine of the Eastern Mediterranean is an exGenerosa e conviviale, colorata e speziata, mai ripetitiva pression of the cultural pluralism of the zone: generous grazie a un bouquet di proposte fredde e calde, la cuciand convivial, colourful and spicy, but never repetitive, na del Mediterraneo Orientale è espressione del plurathanks to a wide offering of both hot and cold specialilismo culturale dell’area. Un quadrante di mondo in cui ties. This a part of the world where the traditions, cususi, costumi e liturgie religiose di conquistatori e popoli toms and religious liturgies of the conquerors and the conquistati si sono intrecciati a tal punto, loro malgrado, conquered have been interwoven to such an extent da rendere impossibili distinzioni di sorta. that, in spite of themselves, no distinctions are made. E così, un viaggio immaginario nelle delizie del Sharq An armchair tour round the delights of the Sharq elel-Qarib (in lingua araba classica, il Vicino Oriente) non Qarib (“The Near East” in Arabic) might start in Malta. può prescindere da un’esperienza maltese: il ventoso This windy and dazzling archipelago, suspended on e abbagliante arcipelago, sospeso sulle acque fra Libia the waters between Libya and Italy, is a rare example e Italia, è un raro esempio di influenze greco-romane of entwined Greco-Roman, Arabo-Turkish, Christian and e arabo-turche, cristiane e musulmane. Un caleidoscoMuslim influences. Such a kaleidoscope of origins is pio di suggestioni che ben si riflette nella gastronomia well reflected in the local gastronomy, which is very locale, segnata dai generosi doni del mare: è un trionmuch based on the bounty from fo di capesante e gamberi, cozze e the sea. A cornucopia of scallops vongole marinati quello messo in Un quadrante con incroci and shrimps, mussels and maritavola da Il-Mithna, a La Valletta, nated clams adorns the table at Ilpunta di diamante della cuisine audi usi e costumi tra Mithna in Valletta, for example. This toctona sensibile all’abbinamento conquistatori e conquistati is a prime example of local cuisine di pietanze e vini freschi, ma comCultural interchange based on the combination of food plessi. Come il Rosa dei Masi, elewith fresh but complex wines: Rosa gante fruttato in perfetta armonia between conquerors dei Masi, for example, which is elcon sapori e atmosfere esclusivi: il and conquered egantly fruity and in perfect harmoristorante sorge in un antico muli14


TONNO ALBACORE IN SALSA DI CILIEGIA MEDITERRANEAN CHERRY SAUCE CURED ALBACORE Ristorante Selas, Tel Aviv-Jafo, Israele - Chef Or Ginsberg - Abbinamento: Rosa dei Masi Selas Restaurant, Tel Aviv-Jaffa, Israel - Chef Or Ginsberg - Served with Rosa dei Masi Ingredienti. 1 lombata di tonno albacore, circa 400 g. Marinata del pesce: 1 kg sale grosso, 800 g zucchero bianco, 3 c. semi di coriandolo, 2 anice stellato, 50 ml aceto di riso, 3 c. di timo tritato, 2 scorze di limone, 1 scorza di arancia, 1 c. di semi di coriandolo macinato, 1 c. di fiocchi essiccati di peperoncino, 0,5 bicchiere di tequila/sake. Salsa mediterranea: 30 pomodorini gialli, 1 bicchiere di Rosa dei Masi, 5 spicchi d’aglio, 10 capperi, 1 c. di timo, 5 filetti di acciughe, 200 g di burro, 3 c. di zucchero, 1 c. di sale, 0,5 c. di pepe nero, 50 ml liquore di ouzo/anice. Salsa di pomodoro ciliegino caramellato: 30 pomodorini ben colorati, 1 c. di zucchero, sale, 1 lemon grass, ½ c. di timo, 3 c. di olio d’oliva. Preparazione. Marinata: marinare i filetti di pesce nella miscela di spezie sopra per 30 minuti (senza sale). Coprire con sale per 24 ore. Risciacquare attentamente per pulire del sale e asciugare. Salsa mediterranea: cuocere tutti gli ingredienti in una piccola pentola a fuoco basso per 30 minuti. Macinare la salsa e filtrare per una consistenza morbida. Salsa di pomodoro ciliegino caramellato: tagliare una X sopra i pomodori e sbollentare per 20 secondi. Rinfrescare in acqua ghiacciata prima di toglierli delicatamente e appoggiare sulla teglia. Condire con gli ingredienti rimanenti. Cuocere a 110° F per 3 ore. Servire: fette di pesce marinato, 8 filetti di acciughe, 10 olive nere, 40 capperi, salsa di pomodoro ciliegino caramellato, foglie di issopo, 5 okra leggermente carbonizzati, affettati, 1 cucchiaino di olio d’oliva. Disporre i filetti di pesce sui piatti; aggiungere due cucchiai di salsa per piatto. Guarnire con tutti gli altri ingredienti.

Ingredients. 1 loin of albacore tuna fish about 400 g. Fish Marinade: 1 kg coarse salt, 800 g white sugar, 3 tbsp coriander seeds, 2 star anise, 50 ml rice vinegar, 3 tbsp thyme, chopped, lemons zest from 2, orange zest from 1, 1 tbsp ground coriander seeds, 1 tbps dried chili flakes, 0.5 cup tequila/sake. Mediterranean yellow tomato sauce: 30 yellow cherry tomatoes, 1 glass Rosa dei Masi, 5 garlic cloves, 10 capers, thyme leaves 1 tsp, 5 anchovy fillets, 200 g butter, 3 tsp sugar, 1 tsp salt, 0.5 tsp black pepper, 50 ml ouzo/anise liquor. Cherry tomato candy: 30 colourful cherry tomatoes, 1 tbsp sugar, salt, 1 stick lemongrass, 0.5 tsp thyme, 3 tbsp olive oil. Preparation. Fish marinade: marinade the fish fillets in the above spice mix for 30 minutes (without the salt). Cover with salt for additional 24 hours. Carefully rinse the salt and dry. Mediterranean yellow tomato sauce: cook all ingredients in a small pot on low heat for 30 minutes. Blitz the sauce and strain for a smooth texture. Cherry tomato candy: cut an X on top of the tomatoes and blanch for 20 seconds in boiling water. Refresh in iced water before peeling gently and placing on baking tray. Season with the remaining ingredients. Bake at 110˚F for 3 hours. Plating: slices of the cured fish, 8 anchovy fillets, 10 black olives, 40 capers, candied cherry tomatoes, hyssop leaves, 5 slightly charred okra, sliced, 1 teaspoon olive oil. Place the fish fillets on the plate; cover with two spoons of sauce per dish. Garnish with all the remaining ingredients.


ORZOTTO CON BARBABIETOLA E HALLOUMI

ORZO RISOTTO WITH BEETROOT AND HALLOUMI

Ingredienti: 150 g di orzo, 50 g di lountza, 30 g di cipolle, 30 g di funghi, 2 barbabietole taglia media, 2 cucchiaini di yogurt, 4 cubetti piccoli halloumi, sale, pepe, aceto di mela, rucola. Preparazione: sobbollire le barbabietole fino a cottura, per poi frullare in una pasta/crema. In un’altra padella, saltare i cubetti di halloumi per mezzo minuto per lato. Soffriggere cipolla, funghi e lountza in olio d’oliva in un’altra padella. Aggiungere l’orzo, l’aceto di sidro e l’acqua; portare a ebollizione. Quando l’orzo sarà pronto, aggiungere 2 cucchiaini di crema di barbabietola, sale e pepe. Per servire, versare il composto di orzo su un piatto, aggiungere i cubetti di halloumi, lo yogurt e le foglie di rucola.

Ingredients: 150 g orzo, 50 g lountza, 30 g onion, 30 mushrooms, 2 whole medium-size beetroots, 2 tsp yogurt, 4 small cubes halloumi, salt, pepper, cider vinegar, rocket leaves. Preparation: We boil the beetroots until soft and blend into a creamy paste. In another pan we sauté the halloumi cubes for half minute per side. In a pan, we heat up some olive oil the onion, mushrooms and lountza. We add the orzo, the cider vinegar, and then we add water until it boils. When the orzo is ready, we add 2 tsp of beetroot cream, salt and pepper. We place the orzo in a plate and we add the halloumi cubes, the yogurt and the rocket leaves.

Dionysus Mansion Restaurant, Limassol, Cipro Abbinamento: Rosa dei Masi

Dionysus Mansion Restaurant, Limassol, Cyprus Served with Rosa dei Masi

ny with distinctive flano a vento del 1700 vours and ambiences. (mithna, appunto, in The restaurant, with its lingua araba), ristruttuArabic name, is located rato e ora fulcro del picin an ancient 18th-centucolo villaggio di Mellie-ha. ry windmill, which has now Carni bianche locali, quali cobeen renovated to become the niglio e lepre, profumate di prufocus of the small village of Mellieha. gne e arancio, vanno in scena inveNot far away, white meats, such as rabbit ce nell’isola di Gozo sulle tavole del Porto and hare, flavoured with plums and oranges, are the Vecchio. Un buen retiro capace di sedurre palati amandishes to be found on the tables of Porto Vecchio on ti dell’esotismo, così come viaggiatori nostalgici di casa. the island of Gozo. It’s an excellent backwater, capable Un’incantevole oasi di tranquillità di fronte al mare, da of charming those who like exoticism, as well as travassaporare bicchiere dopo bicchiere, preferibilmente di ellers who want to be reminded of home. All in all, a Amarone Costasera. magical oasis of tranquillity facing the sea, where one Nella contesa isola di Cipro, odorosa di timo ed erica glass follows another with the wine – Costasera Amaselvatica, Europa e Oriente si fronteggiano pure a tavorone, for example, fits the bill nicely. Europe and the la, fra primi piatti tipicamente ellenici e cavalli di battaOrient battle it out at table on the diglia della storia culinaria mediorientale: vided island of Cyprus, perfumed with dai souvlaki (spiedini) di carne di maiaEuropa e Oriente wild thyme and heather. Greek antile, montone o vitello accompagnati con pasti face the classics from the Middle insalata e pita in stile cipriota (pane a si incontrano Eastern culinary repertoire: from souvtasca più sottile e ampio di quello greanche in cucina laki (skewers) of pork, mutton or veal co) agli involtini di foglie di vite con riEurope and the East served with salad and Cypriot-style pita pieno di riso e carne (i koupeipa, tanto simili alle uara ’einab egiziane), dalfind rapprochement bread (thinner and deeper-pocketed than the Greek version), to vine leaves le fette di formaggio halloumi grigliate in their cuisine, too all’opulento pastitsio (maccheroni “pastuffed with rice and meat (koupeipa, 16


A lato. Nell’isola di Gozo, al Ristorante Porto Vecchio, carni bianche locali sono esaltate dal fondo a base di Amarone Costasera This page. On Gozo island at the Porto Vecchio restaurant: local white meats given a lift by a reduction based on Costasera Amarone Sotto. La cucina maltese e i vini veneti rallegrano il palato dei visitatori di Malta (qui uno scorcio di San Giuliano) Below. Maltese cuisine and Venetian wines delight the palate of visitors in Malta (pictured here, a corner of San Giuliano)

sticciati” al forno, generalmente consumati a Pasqua proprio come in alcune aree dell’Italia meridionale), non c’è corposo gusto cipriota che rifiuti lo sposalizio con un buon vino, rosso o rosato. Tanto meno il pollo ripieno servito da Amathus, luxury hotel di Limassol, o il piccione di Adams, ad Aiya Napa: per quest’ultimo, caposaldo della gastronomia nordafricana, semplice e ag-

similar to Egyptian uin ‘einab); from slices of grilled halloumi cheese to opulent pastitsio (baked macaroni, called pasticciati, generally eaten at Easter, just like in some areas of southern Italy). All of these generous Cypriot tastes benefit from the accompaniment of a good wine, red or rosé. Which is also true for the stuffed chicken served at Amathus, the luxury hotel in


graziato, non potrebbe esserci compagno migliore di un Campofiorin, dal carattere forte e schietto. Spingendosi più a Est, poi, l’itinerario ideale alla scoperta di sapori e saperi mediterranei ci si imbatte nei sempre verdi coriandolo e citronella, capperi e pomodori ciliegini: a Tel Aviv, in Israele, un pregiato tonno Albacore in salsa mediterranea, servito nel cuore del mercato di Jaffa, al Ristorante Selas, strizza l’occhio ai freschi rosati veneti. Nel suo dna, però, si ricorda che la cucina israeliana ha genoma mediorientale: hummus (ricca crema di ceci e olio di oliva), falafel (polpette di ceci fritte) e shakshuka

Limassol, or the pigeon served at Adams, in Aiya Napa. The latter is a graceful benchmark of North African gastronomy and could not have a better wine pairing than Campofiorin, with its honesty and strength of character. Going further east, the route to discover Mediterranean flavours and expertise arrives at the land of some perennial favourites: coriander and lemongrass, capers and cherry tomatoes. In Tel Aviv, Israel, a prized Albacore tuna in a Mediterranean dressing, served at the Selas Restaurant in the heart of Jaffa market, winks at the fresh Venetian rosés. Remember that Israeli cuisine has a Middle Eastern genome in its dna: hummus (a


(sformato di cipolla, aglio, uova, pomodoro, prezzemolo e pepe nero), apprezzati protagonisti delle tavole gerosolimitane, rappresentano il ponte culturale verso il vicino Libano. In comune, la patria degli antichi Fenici e le contrade ebree hanno peraltro l’arte vignaiola, antica di millenni e mai tramontata, nonostante l’imperare politico di dominatori di fede islamica: a Beirut, specchio del pluralismo religioso e culturale del Paese dei cedri, brasseries di ispirazione francese e conduzione araba abbinano decine di mezze caldi e freddi (antipasti tipici del quadrante geografico denominato Grande Siria), vegetariani, con

rich chickpea paste with olive oil), falafel (fried chickpea balls) and shakshuka (an onion flan, with garlic, eggs, tomato, parsley and black pepper) are popular in Jerusalem, and also provide the cultural bridge to neighbouring Lebanon. What the homeland of the ancient Phoenicians and the Jewish lands have in common, however, is the art of winegrowing, which dates back millennia and has never declined, despite the Islamic faith of the ruling classes. In Beirut, the cradle of the Lebanon’s religious and cultural pluralism, French-inspired brasseries under Arab management serve dozens of hot and cold, vegetarian, and fish- or meat-based mezze

DOVE GUSTARE I VINI MASI WHERE TO ENJOY MASI WINES LEBANON • Bar Italia Kitchen&Bar, Byblos • Fin Faim French Bistro, Byblos • Baron, Beirut • Toto Cucina Italiana, Beirut • Seray Brasserie Libanaise, Beirut • L’Avenue Du Parc, Beirut • Cocteau, Beirut CYPRUS • Four Season Hotel, Limassol • Dionysus Mansion, Limassol • Amathus Beach Hotel, Limassol • Adams Beach Hotel, Aiya Napa • Capo Bay Beach Hotel, Protaras • Sunrise Hotel, Protaras Paralimni

ISRAEL • Selas Restaurant, Tel Aviv • Shila-Sharon Cohen's Kitchen&Bar, Tel Aviv • M25 Restaurant, Tel Aviv • Turkiz Restaurant, Tel Aviv-Yafo • Mashya Restaurant, Tel Aviv-Yafo • Aria Restaurant, Tel Aviv-Yafo • Dixie Grill Bar, Tel Aviv-Yafo • Hotel Montefiore, Tel Aviv • Hotel The Jaffa, Tel Aviv MALTA • Porto Vecchio, Gozo • Mithna, Mellieha • Zero Sei Trattoria Romana, Valletta • Sciacca Grill, St Julians and Valletta • The Rootz Bar, Valletta • The Chophouse, Sliema • Del Borgo Eatery, Birgu • Qbajjar Restaurant, Gozo • Ta’ Philip Restaurant, Mgarr • Salt Kitchen Lounge, St Paul’s Bay • Sharma Ethnic Cuisines, St Julians


BRASATO DI MAIALE IBERICO, CONFIT DI PATATE, PUREA DI PASTINACA CONDIMENTO DI CHORIZO

BRAISED IBERICO PORK, CONFIT POTATOES, PARSNISP PURÉE CHORIZO CONDIMENT

Four Seasons Hotel, Limassol, Cipro Abbinamenti: Campofiorin o Costasera Amarone

Four Seasons Hotel, Limassol, Cyprus Served with Campofiorin or Costasera Amarone

Ingredienti Brasato di maiale: 650 g di collo di maiale iberico, 150 g di cipolle tritate, 2 spicchi di aglio, 50 g di carote, 80 ml aceto di riso, 2 lt di brodo di pollo. Salsa: 0,5 lt sugo di maiale brasato, 1 stelo di lemon grass, 100 g di cipolle, 2 spicchi di aglio, 1 cucchiaino di spezie, 20 g di miele, 50 g di chorizo, 40 ml aceto di mela. Patate: patate fresche tagliate a cilindri (4 cm di diametro, 1 cm di spessore), erbe fresche, olio d’oliva, purea di pastinaca. Pastinaca: 250 g tagliata a dadini, 60 g burro, 100 ml panna, sale, pepe, condimento al chorizo. Chorizo: 50 g spellato, 30 g pasta di miso, 30 g mostarda di Cremona, 20 ml succo di limone, 30 g peperoni di piquilo, 10 g zenzero.

Ingredients Braised pork: 650 g neck of iberico pork, 150 g onions chopped, 2 gloves garlic, 50 g carrots, 80 ml rice vinegar, 2 lt chicken stock. Sauce: 0.5 lt juices from the braised pork, 1 stem lemon grass, 100 g onions, 2 gloves garlic, 1 tsp spice, 20 g honey, 50 g chorizo sausage, 40 ml apple vinegar. Potatoes: fresh potato cut in cylinder shape, 4 cm diameter and 1 cm thick, fresh herbs, olive oil. Parsnip pure: 250 g dices parsnip, 60 g butter, 100 ml cream, salt, pepper. Chorizo condiment: 50 g chorizo skinned, 30 g miso paste, 30 g Mostarda di Cremona, 20 ml lemon juice, 30 g piquilo peppers, 10 g ginger.

Preparazione Maiale brasato: scottare il collo di maiale, aggiungere le verdure e cuocere per 5 minuti. Aggiungere i liquidi, coprire la padella e cuocere al forno per 3 ore. Una volta ben cotto, togliere la carne e le verdure e conservare i succhi per la salsa. Avvolgere la carne in pellicola trasparente mentre è ancora calda e metterla in frigo. Meglio farlo un giorno prima. Salsa: rosolare le verdure con “cinque spezie“ scelte e il chorizo, aggiungere l’aceto e i succhi di maiale. Ridurre. Patate: mettere le patate, le erbe e l’olio d’oliva nel vuoto; sigillare e cuocere per 45 minuti a bagnomaria a 90° C. Purea di pastinaca: mettere la pastinaca sbucciata e tagliata a cubetti, burro e panna nel vuoto; sigillare e cuocere a bagnomaria a 90° C per 1 ora. Mescolare in un termomixer e passare attraverso un setaccio fine. Condimento: mescolare tutti gli ingredienti in un thermomixer e frullare per 6 minuti a 80° C. Servire: tagliare una porzione di maiale e cuocerla in una padella calda o in una griglia, aggiungere la purea di pastinaca, il maiale, il condimento di chorizo e la salsa. Guarnire con insalata fresca. 20

Preparation For braised pork: pan sear the pork neck, add the vegetables and cook for 5 minutes. Add the liquids, cover the pan and bake in the oven for 3 hours. When well cooked, remove the meat and vegetables and keep the juices for the sauce. Wrap the meat in cling film when still warm and put it in a fridge. It is better to do this a day ahead. For the sauce: sauté the vegetables with the Five Spice seasoning and chorizo, add the vinegar and the juices from the pork. Reduce. For the potatoes: put the potatoes, herbs and olive oil in a vacuum, seal and cook for 45 five minutes in a bain-marie at 90˚C. For parsnip purée: put the peeled and diced parsnip, butter and cream in a vacuum, seal and cookin a bain-marie at 90˚C for 1 hour. Blend in thermomixer and pass through a fine sieve. To serve: mix all the ingredients in a thermomixer and blend for 6 minutes at 80˚C. To set the plate, cut a portion of pork and cook it in a hot pan or a flat gill, add the parsnip purée, the pork, chorizo condiment and the sauce. Garnish with fresh salad.


Il Pinot grigio Masianco risulta essere uno dei più eclettici vini negli abbinamenti con i sapori mediorientali rivisitati Masianco Pinot grigio is one of the most versatile accompaniments for Middle Eastern cuisine

carne o pesce, a bevande alcooliche e non, nel rispetto di gusti e costumi. Ed è proprio l’eclettismo a caratterizzare la cucina turca, erede dell’esperienza delle corti ottomane e mai dimenticata, fra verdure e selvaggina ripiene, torte salate e sformati di legumi, grigliate di pesce e carne. Pochi sanno, però, che le bevande alcooliche, nonostante un presente islamizzato, sono disponibili su tutto il territorio turco, non solo nella moderna Istanbul. Che ci si trovi ad Ankara, Bursa, Izmir o Adana, vini rossi e bianchi locali oppure pregiate proposte straniere accompagnano pietanze succulente, a volte pepate, sempre abbondanti. Gusti naturalmente predisposti a sposarsi con le creazioni dei Masi in connubi melodiosi. Per lasciare il passo, di quando in quando, al “latte di leone”: il rakı, acquavite di patate o mais, uva o prugne, punteggiata di anice e menta. Vestigia ottomana, assediata dai perbenismi radicali, è questa grappa di gradazione mai inferiore ai 40° a rappresentare la Turchia laica, plurale e vigorosa che ancora batte sotto la coltre della propaganda. Federica Zoja, giornalista, arabista, dopo Italia, Belgio, Nord Africa ha vissuto in Egitto. Nel Medioriente ha seguito emergenze politiche ed eventi economico-sociali per Avvenire, Il Sole24Ore, ItaliaOggi, Rsi. Collabora con l’Istituto per gli studi di politica internazionale (Ispi) e con multinazionali attive nei Paesi Mena.

(the appetisers served throughout the area known as Greater Syria). And the beverages served with them are alcoholic or not, depending on local tastes and customs. Eclecticism is what characterizes Turkish cuisine, the heir of long-remembered Ottoman court culture, featuring vegetables and stuffed game, savoury pies and vegetable tarts, grilled fish and meat. Few know, however, that alcoholic beverages are available throughout the country, not just in modern Istanbul, despite a prevalent Islamic culture. Whether you are in Ankara, Bursa, Izmir or Adana, local red and white wines, or fine foreign imports accompany abundant food offerings. These flavours are, of course, ideal for matching with Masi wine, too. The meal is finished, from time to time, with “lion’s milk”: or rakı, an aquavit made of potatoes or sweetcorn, grapes or plums, flavoured with aniseed and mint. It’s a relic of the Ottomans, and utterly respectable, but this is a kind of grappa which is never less than 40° in alcoholic strength and represents the vigorous secular and multi-faceted Turkey that still beats under the blanket of propaganda. Federica Zoja, full-time journalist, Arabist; after education in Italy, Belgium and North Africa has lived in Egypt and travelled in the Middle East covering politics, social and economic affairs for Avvenire, Il Sole24Ore, ItaliaOggi, and Rsi. Collaborates with the Institute for International Policy Studies (ISPI) and with multinational companies in MENA countries.

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VENEZIE SCRITTORI E LUOGHI TRADUZIONE

LA MEMORIA ARMENA DI ANTONIA ARSLAN TRA DOLOMITI E LAGUNA MEMORIES OF ARMENIA FOR ANTONIA ARSLAN, FROM THE DOLOMITES TO THE LAGOON di Sergio Frigo

Sulle orme della scrittrice padovana: gli echi veneti di una civiltà millenaria In the tracks of the author from Padua: echoes of Venice in a millenary culture Coi suoi libri Antonia Arslan ci ha portato in Armenia, a Smirne, ad Aleppo, avanti e indietro per la storia tragica del ’900, passando naturalmente per la sua Padova: il tutto però ha avuto inizio in un piccolo paese della montagna bellunese, Susin di Sospirolo, quando ella era appena una bambina. Fu qui che il nonno Yerwant, come lei racconta ne Il rumore delle perle di legno, iniziò a trasmetterle sistematicamente le memorie della sua origine armena, raccon-

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In her books, Antonia Arslan has taken us to Armenia, to Smyrna, and Aleppo, back and forth through their tragic 20th-century history, via her own home town of Padua, of course. It all began in a little mountain town in the province of Belluno: Susin di Sospirolo, when she was just a child. It was here that her grandfather Yerwant, as she recounts in The Sound of Wooden Pearls, began to tell her stories about their Armenian origins, telling her


tandole la tragedia del genocidio a opera about the tragedy of the genocide by dei Turchi, a ridosso della Prima Guerthe Turks, around the time of the First ra Mondiale, ma anche le vicende allegre World War, and also about the noisy and e chiassose della Masseria delle allodole chaotic events associated with the Mas– il titolo del suo primo romanzo – e delseria delle Allodole (Lark Farm) – the tila cittadina dell’Anatolia dove viveva la tle of her first novel – and of the town in sua colorata famiglia. Anatolia where his colourful family lived. A Susin si radunavano tutte le estati le faThe author’s maternal and paternal famimiglie paterna e materna della scrittrice, lies gathered together in Susin every come molti altri esponenti della borghesummer, like many other members of sia benestante, dell’aristocrazia veneta, the bourgeoisie, the Venetian aristocracy, Il nonno Yerwant Arslanian del mondo delle arti, che fino agli anni and the world of the arts, who until the Grandfather Yerwant Arslanian ’60 avevano fatto del piccolo centro del1960s made this small town in the Val la Val Belluna – col suo splendido alberBelluna – with its beautiful Hotel Dogligo Dogliani e le numerose ville – una “piccola Cortina”. ani and numerous villas – into a “little Cortina”. Ed è qui che idealmente inizia anche il mio libro sui LuoAnd this is where my book on the Places of Venetian ghi degli scrittori veneti, che propone insieme delle writers was conceived. Routes are suggested around

Pagina precedente. Il piccolo paese ai piedi delle montagne bellunesi, Susin di Sospirolo, luogo d’infanzia della Arslan Preceding page. The village at the foot of the Belluno Mountains, Susin di Sospirolo, Arslan’s childhood haunt A lato. Albergo Dogliani, 1913, Sospirolo, luogo di villeggiatura di Buzzati e altri scrittori e nobili veneziani This page. Albergo Dogliani, 1913, Sospirolo, where Buzzati and other writers and aristocrats from Venice spent their holidays in the country

escursioni nel territorio veneto, nella sua letteratura ma anche nella memoria rimossa delle sue comunità: ben pochi, infatti, ricordano ormai la storia della frazione di Sospirolo, ora abitata solo da anziani e pendolari, come è sparito il ricordo di Giovanni Comisso nella sua casa di campagna a Zero Branco, o quello di Ferdinando Camon nella Bassa padovana e di molti altri autori che hanno fatto grande la letteratura veneta nel recente passato. Rileggere le opere degli scrittori e visitare i loro luoghi del cuore significa, infatti, anche far rivivere quel mondo di valori, tradizioni, fatiche e successi che costituiscono

the Veneto region, inspired by its literature and also memories of its inhabitants. Very few now remember the history of the village of Sospirolo, now inhabited only by the elderly and commuters, or anything about Giovanni Comisso in his country house in Zero Branco, or Ferdinando Camon in the Bassa Padovana, or many other authors who have made Venetian literature great in the recent past. Rereading the works of Venetian writers and visiting their favourite places means also reviving that world of values, traditions, struggles and successes that con23


Venezia, Isola di San Lazzaro degli Armeni, «donata dal Doge all’abate Mechitar» come racconta la Arslan in Lettera ad una ragazza in Turchia Venice, Island of San Lazzaro degli Armeni, «donated by the Doge to Abbot Mechitar» as related by Arslan in Letters to a Girl in Turkey


La chiesa dei padri Mekhitaristi, custodi della rinascita culturale armena The church of the Mekhitaristi fathers, guardians of the Armenian cultural renaissance

l’essenza intima della civiltà veneta, nello spirito che anima fin dal suo inizio anche il Premio Masi, assegnato ad Antonia Arslan nel 2007 proprio per il suo lavoro di recupero e riproposizione della memoria. Nel suo caso l’apporto peculiare all’identità di questa regione consiste nel richiamo – sempre presente nelle sue opere – al ricchissimo lascito culturale degli armeni, che hanno avuto in Venezia, nell’Isola di San Lazzaro «donata dal doge all’abate Mechitar – come scrive la Arslan in Lettera a una ragazza in Turchia – uno dei centri della loro rinascita culturale e linguistica», e nei due prestigiosi collegi armeni creati nel centro storico veneziano e a Padova nella prima metà dell’800, la palestra di formazione di una parte significativa dell’intellighenzia e della classe dirigente del Paese e dell’Impero Ottomano, che hanno mantenuto sempre con Venezia un legame privilegiato, «nel nome della comune attitudine a costruire ponti (culturali, mercantili, politici), anche fra civiltà antitetiche, in lotta (o in gara) fra loro». Basti ricordare, tra gli altri, il grande chimico Giacomo Ciamician, la sensibile scrittrice padovanizzata Vittoria Aganoor Pompili, il poeta Daniel Varujan, autore de Il canto del pane, ucciso nel genocidio, o lo stesso non-

stitute the intimate essence of Venetian civilization, the same spirit that has inspired the Masi Prize from its beginning. In fact, the Prize was given to Antonia Arslan in 2007 precisely for her work in the recovery and reconstruction of historical memories. Arslan’s particular contribution to the identity of the Veneto consists in the reference – always present in her works – to the rich cultural legacy of the Armenians. As she writes in Letter to a Girl in Turkey, the Armenians had one of the centres of their cultural and linguistic renaissance on the island of San Lazzaro in Venice, “donated by the Doge to Abbot Mechitar”. There were also two prestigious Armenian colleges, one in Venice and one in Padua, founded in the early19th century, to educate a significant part of the intelligentsia and ruling class of Armenia and of the Ottoman Empire, which always maintained a special link with Venice, « in the name of the common ability to build bridges (cultural, mercantile, and political) between civilizations that competed against each other. » Just remember, among others, the great chemist Giacomo Ciamician, the sensitive writer Vittoria Aganoor Pompili with her adopted roots in Padua, the poet 25


no della scrittrice, Yerwant Arslanian, pioniere dell’otorinolaringoiatria. L’Isola di San Lazzaro, cara anche a Lord Byron, col suo convento, la chiesa d’impianto gotico, i dipinti di Palma il Giovane, vari manufatti arabi, indiani ed egiziani e una mummia (Nehmeket) proveniente da Tebe, ma soprattuto la sua storica tipogra-

Daniel Varujan, author of The Song of Bread, killed in the genocide, or Arslan’s grandfather Yerwant himself, a pioneer of otolaryngology. Dear to the heart of Lord Byron, too, the Island of San Lazzaro, with its monastery, Gothic church, paintings by Palma Il Giovane, various Arab, Indian and Egyptian artefacts, and


BELLUNO

SUSIN DI SOSPIROLO

I luoghi veneti della scrittrice Antonia Arslan e la Basilica di Sant’Antonio, a Padova, dove inizia il best seller La Masseria delle allodole The Venetian places of author Antonia Arslan and Saint Anthony’s Basilica in Padua, where the best-seller, Lark Farm, begins

ISOLA DI SAN LAZZARO

VENEZIA PADOVA

fia e la biblioteca di 170mila volumi (fra cui 4.500 manoscritti, compresi alcuni fogli dell’antichissimo Libro di Munsk) è uno dei poli attorno a cui gravita tutta l’opera di Antonia Arslan. L’altro polo è Padova, con la sua “Casa di cristallo”, in Via Altinate, e la vicina Basilica di Sant’Antonio, il taumaturgo portoghese di cui la scrittrice porta il nome. Da questo luogo si dipana (e poi ha il suo approdo) la narrazione della trilogia armena: «In quel momento – così la scrittrice ricostruisce ne La Masseria la sua prima visita, nel 1943, a quello che rimane il monumento di maggior richiamo religioso, ma anche artistico e turistico della città – il portone centrale si spalancava pian piano. Dietro i due pesanti drappi laterali si aprì l’immensa cavità oscura, da cui si sprigionava un profumo fortissimo di incenso, il brusio indistinto di una grande folla rispettosa e – a tratti – folate di canto…». Sergio Frigo, giornalista, autore de I luoghi degli scrittori veneti, presiede il Premio Rigoni Stern. Al suo attivo numerose collaborazioni e curatele editoriali. Tra i suoi libri: Noi e loro, Il Nordest tra emigrazione e immigrazione e Caro Zaia, vorrei essere leghista ma proprio non ci riesco. Ha vinto i premi Furegon per il giornalismo sociale e Lago per la cultura.

Pagina precedente. A Padova (nella foto il famoso Prato della Valle) gravitano buona parte dei racconti di Antonia Arslan Most of Antonia Arslan’s stories are set in Padua (in the photo: the famous Prato della Valle)

a mummy (Nehmeket) from Thebes, but above all its historic printworks and library of 170,000 books (including 4,500 manuscripts and some pages from the ancient Book of Munsk ) is one of the poles around which all the works of Antonia Arslan gravitate. The other pole is Padua, with its “Casa di Cristallo” in Via Altinate, and the nearby Basilica of Sant’Antonio, dedicated to the Portuguese miracle worker whose name the author bears and still today the artistic, touristic and spiritual centre of the city. This is where the Armenian trilogy has its beginnings: «At that moment – so the author says in The Masseria, talking about her first visit to the Basilica in 1943 – the central door opened slowly. Behind the two heavy side drapes an immense, dark cavity opened out, releasing the strong smell of incense, the indistinct murmuring of a large, respectful crowd and – at times – snatches of song…» Sergio Frigo, journalist, author of I Luoghi degli Scrittori Veneti, chairs the Premio Rigoni Stern. Co-author of a guide to Venice, co-editor of the book series I grandi scrittori del Nordest, author of Noi e loro, Il Nordest tra emigrazione e immigrazione and Caro Zaia, vorrei essere leghista ma proprio non ci riesco. Winner of Premio Furegon for journalism and Premio Lago for culture.

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SERVIZI FEATURES

PREZIOSITÀ DI MASI TRA LE MERAVIGLIE DEL REGNO DEI DESIDERI MASI STYLE IN THE KINGDOM OF DESIRES Il Palazzo Reale, nel cuore di Milano Palazzo Reale, in the centre of Milan

di Alessandra Pon

A Milano la mostra “Luxus. Lo stupore della bellezza” curata da Stefano Zecchi The exhibition in Milan: “Luxus - Amazing Beauty” curated by Stefano Zecchi A big golden cage, the Emperor’s cloak, amber vases, Una grande gabbia d’oro, il mantello dell’Imperatore, vaa garden of delights where the fountains spout wine si d’ambra, un giardino di delizie dove le fontane sgorgaand herons are pearly pink… No, not the depiction of no vino e si posano aironi rosa di perle… No, non sono our deepest desires, or a long-lost Wonderland, even if le proiezioni oniriche delle nostre più recondite voluttà o the “LUXUS - Amazing Beauty” exhibition is exactly that, la geografia incantata di un ritrovato Paese delle Meraviin all its imagery: a voyage through dreams and history glie, anche se la mostra “LUXUS - Lo Stupore della Belin search of the concept of luxury. The exhibition began lezza” – inaugurata l’11 luglio nelle Stanze del Principe di on 11 July in the Stanze del Principe at the Palazzo RePalazzo Reale a Milano – altro non è che questo, in senale in Milan and is curated by Stefano Zecchi, Professo proprio e immaginifico: un viaggio nei sogni (degli sor of Aesthetics at the city’s Università degli Studi. The uomini) e nel tempo (della storia) del concetto di lustheme is taken from Zecchi’s recent academic paper so. Curata da Stefano Zecchi, professore di Estetica all’U– Lusso. Eterno desiderio di voluttà e bellezza (Luxury. niversità degli Studi di Milano, che al tema ha restituito The eternal desire for voluptuousness and beauty) tutta la sua dignità accademica con un recente saggio (Il – pub. Mondadori. Spread over ten rooms in an epilusso. Eterno desiderio di voluttà e bellezza, ed. Mondasodic story-book fashion, styling is by dori), l’esibizione si articola in dieci sale the Chief Set Designer at La Scala di – quasi un racconto filmico in altrettanIn dieci sale, Milano, Angelo Sala. Each room is dete sequenze, grazie alla consulenza del dieci parole chiave voted to an emblematic keyword (from Maestro Scenografo del Teatro alla ScaTreasure to Light to Vanity) – 10 words la di Milano, Angelo Sala – ognuna rivedel regno Lusso to open the magic doors of the kinglatrice di preziose keyword (da Tesoro a Ten rooms, dom of Luxury to the visitor. Luce, a Vanità), dieci parole chiave ed and ten key words « I have tried to present the complex emblematiche che apriranno al visitatore and controversial idea that is luxury le porte magiche del regno Lusso. in the kingdom with prestigious loans from museums « Ho cercato di rappresentare, sia con of Luxury such as the Poldi Pezzoli and Palazzo prestiti prestigiosi da musei come il Poldi 28


Nella “Sala delle Quattro Colonne” il lusso è rappresentato come luce e come lussuria, il piacere della vita: la tavola imperiale esibisce il risotto con la foglia d’oro di Gualtiero Marchesi e si illumina di oro rosso con l’Amarone Riserva di Costasera In the “Room of the Four Columns” luxury is represented as light and as desire, or lust for life. On the imperial table there’s Gualtiero Marchesi’s risotto with gold leaf, illuminated by the red gold of Riserva di Costasera Amarone


Morando, with multi-media presentaPezzoli e Palazzo Morando, sia con sugtions and with objects of high craftsgestioni multimediali e oggetti di alto armanship,  » explains Stefano Zecchi. tigianato, quell’idea complessa e con« Luxury is eternal, and can unleash troversa che è il lusso », spiega Stefano passion or disdain, but it also involves Zecchi. « Capace di attraversare la storia the search for beauty in the desire dell’uomo e scatenare passioni o reprifor the absolute. In this sense, a visit mende, ma anche di incarnare, nel deto the exhibition, as well as being a siderio di assoluto, la ricerca della belmulti-sensory experience, should be lezza. In questo senso la visita, oltre che MILANO | PALAZZO REALE 12 LUGLIO | 30 SETTEMBRE 2018 a path of aesthetic education, beun’esperienza multisensoriale, vuole escause if there is no understanding of sere un percorso di educazione estetibeauty, there is only expensive vulgarity. Luxury withca: perché, se non c’è comprensione della bellezza, c’è out beauty is not luxury. » solo volgarità costosa. Il lusso, senza bellezza, non è lusCleverly, the last room – which has no name or numso ». Sapientemente, l’ultima stanza – che non ha nome ber and is housed in the Hall of the Four Columns of né numero ed è ospitata nella sala delle quattro colonne the Palazzo Reale – rather than being the natural condi Palazzo Reale – più che essere la naturale conclusioclusion of the exhibition is in fact its real beginning, takne della mostra ne è l’ideale inizio svelando, della parola ing the word “luxury” and examining its paradoxical stessa lusso, la radice e la doppia anima: ora Lux, “Luce” double root: both Lux, “Light” that illuminates a harche illumina la conoscenza di un cosmo armonico momonious cosmos ordered with beauty, taste, and style; dulato in bellezza, gusto, stile; ora invece Luxuria, “Eccesand, on the other hand, Luxuria, “Excess”, that is flauntso” che si ostenta e si abbandona alla sensualità dei piaed and indulged in the sensuality of life’s pleasures. ceri della vita. Secondo la più classica delle dicotomie, In the spirit of that most classical of dichotomies, the l’apollineo e il dionisiaco congedano il visitatore con un Apollonian versus the Dionysian, the visitor finds a sonson-et-lumière di magnifiche tentazioni ed eccentricità, et-lumière presentation of magnificent temptations and qui un sontuoso banchetto, là una parete che si accende eccentricities: here a sumptuous banquet, there a wall di storie fantastiche o, in astuta attesa nella sua prigione that lights up with fantastic stories or, cunningly waiting dorata, il serpente biblico. Eppure non è per tributo sconin his golden prison, the biblical serpent. tato a Dioniso che i visitatori percepiranno a questo punYet it is not mere tribute to Dionysus that makes the to il sottile fil rouge che, per la prima volta in veste esposubtle link between wine and luxury. Wine is on dissitiva e identitaria, intreccia il vino al concetto di lusso: lo play: Vintage sparkling wine, Conte Federico Riserva Spumante millesimato Conte Federico Riserva di Boswww.palazzorealemilano.it | www.mostraluxusmilano.it

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Pagina precedente. Le foto della celebre artista anglosassone Kirsty Mitchell nella “Stanza del Giardino Segreto”, suggestiva rappresentazione del Paese delle Meraviglie Preceding page. Photos by the celebrated British artist Kirsty Mitchell in the “Room of the Secret Garden”, providing beautiful images of Wonderland A lato. Palazzo Reale: la scalinata neoclassica di accesso alla Stanza del Principe, che ospita la mostra “LUXUS - Lo stupore della bellezza” (12 luglio - 30 settembre), curata da Stefano Zecchi This page. Palazzo Reale: the neoclassical entrance stairs to the Prince’s Room, location for the exhibition called “LUXUS - Amazing beauty” (12 July - 30 September), curated by Stefano Zecchi

si Fedrigotti nella Stanza della Vanità, la bottiglia di 9 liby Bossi Fedrigotti in the Room of Vanity, the 9-litre tri di Costasera Amarone in quella del Giardino Segreto e bottle of Costasera Amarone in the Secret Garden, la Riserva di Costasera Amarone sulla tavola imperiale in and Riserva di Costasera Amarone on the imperial taepilogo, tutte e tre bottiglie firmate Cantine Masi. ble at the finish, all produced by Cantine Masi. Una presenza e un connubio che possono forse stupiThe link may not be obvious to newcomers, but it’s re i neofiti, ma non certo Sandro Boscaini, settima geneclear enough for Sandro Boscaini, seventh generation razione alla guida di Masi Agricola. « Una delle più efficaof the family at the head of Masi Agricola. « One of the ci definizioni di Lusso, nonché la mia preferita », confessa clearest definitions of Luxury, as well as being my fainfatti, « è – non a caso – quella data da Matt Kramer su vourite, » he confesses, « is – not surprisingly – the one “Wine Spectator”, rispondendo all’ambiguo dilemma “falgiven by Matt Kramer in “Wine Spectator” when he talks so lusso o verità?”: “Il lusso travalica l’utile, non è indiabout the ambiguous relationship between Luxury as spensabile – non è qualcosa di cui abbiamo bisogno – Falsehood and Truth. « Luxury goes beyond utility, it is trascende il quotidiano, solletica il nostro immaginario e i not essential; » he said, « it is not something we need – nostri sogni”. A chi sbandiera un lusso “quotidiano”, ribatit transcends daily life, excites our imagination and our to che se è routine, se è abitudine, allora non è più lusdreams ». To those who talk about a ‘daily’ luxury, I say so. Così come a chi si fregia dell’etichetta di esclusività that if it is routine, if it is a habit, then it is no longer luxconferita più per operazione di marketing e artificiose liury. This is just as false as the ‘exclusivity’ that is a prodmited edition che non per l’espeuct of marketing alone and ‘limited’ rienza che racchiude  ». In ognuna editions rather than the experience Da Tempo a Conoscenza: delle declinazioni Luxus presentapertaining to the product. » l’Amarone offre te nella mostra, da Tempo a ConoIn each of the Luxus declinations scenza a Pregio, il patròn di Masi ripresented in the exhibition, from un’epicurea sintesi trova il “suo” vino; anzi, l’Amarone Time to Knowledge to Value, MaFrom Time to Knowledge: ne sarebbe, in epicurea sintesi, la si’s patron finds ‘his’ wine. Actually, Amarone offers summa. « Quale lusso più contemin Epicurean terms, Amarone is poraneo e antico di quello del Temthe ultimate. « What more eternal an Epicurean synthesis po?  », continua Boscaini. «  E dove, luxury is there than that of time it31


Nella “Stanza della Vanità”, allestita con la scenografia della Manon Lescaut rappresentata al Teatro alla Scala per la regia di Liliana Cavani, lo spumante millesimato riserva Conte Federico dei Conti Bossi Fedrigotti è esibito in un sontuoso banchetto In the “Room of Vanity”, decorated with the set for Liliana Cavani’s production of Manon Lescaut at Teatro alla Scala, there’s a sumptous banquet laid out with the vintage reserve Conte Federico from Conti Bossi Fedrigotti



Nello splendido Eden della “Stanza del Giardino Segreto”, una fontana getta vino di fronte a una bottiglia da 9 litri di Amarone Costasera In the splendid Eden of the “Room of the Secret Garden” a fountain spouts wine opposite a 9-litre bottle of Costasera Amarone


Un’installazione di maschere di fattura artigiana fluttua nello spazio purpureo e onirico della “Stanza della Maschera” An installation of artisan-made masks flutters in the dreamlike purple of the “Room of the Mask”

se non in un vino – come l’Amarone che “attendi” per 28-30 mesi – può trovarvi espressione?». E ancora, «Conoscenza: il fattore determinante che discrimina il lusso “inventato”, esteriore, da quello connaturato, frutto di un processo di consapevolezza; di nuovo, pochi “oggetti” come il vino, riescono a spiegarci con nettezza la differenza tra quel primo lusso “futile”, e il lusso autentico, che nasce da ricerca, selezione, sapienza. Il Pregio, alla fine, è il valore intrinseco, l’equilibrio assoluto dato da Tempo e Conoscenza: quanto di più lontano, per non dire opposto, alla deriva odierna del must have ». E se qualche snob volesse anche revocare il suo passato di «vino forte da puerpere», tradizional-popolare, come era conosciuto l’Amarone fino agli anni ’70, la risposta li attende lì, proprio in quell’ultima sala della mostra: l’Amarone è semplicemente tornato sulla tavola che gli spetta. Come raccontava già Cassiodoro, raffinato ministro di Teodorico, circa 1500 anni fa: «Solo il meglio che il mondo possa produrre si addice al desco dell’imperatore, e quel vino di cui ora vi dirò il nome lo troverete solo sulle colline di Verona…». Alessandra Pon è giornalista professionista, caporedattrice Lifestyle e Servizi speciali di ELLE Italia. Nata a Firenze, studi classici all’Università di Pisa, ha iniziato la sua carriera a Parigi, nel canale culturale franco-tedesco Arte, e lavorato come inviato in Africa equatoriale e Australia.

self? » asks Boscaini. « And where, if not in a wine like Amarone that ‘waits’ for 28-30 months – can you find its expression? There’s more – think of Knowledge: the determining factor that differentiates between a false luxury and a real one, the fruit of a process of awareness. Again, there are few objects like wine that can clearly demonstrate the difference between false and authentic luxury, the latter being the product of research, selection and expertise. Worth, in the end, is the ultimate value, the perfect balance between Time and Knowledge, as well as being furthest away, not to say the opposite to today’s desire for the ‘must have’. » And if some snobs also want to ignore its past as a “tonic wine”, as Amarone was known until the 1970s, the answer awaits them here, right in the last hall of the exhibition: Amarone has simply returned to its rightful place in the world. As Cassiodorus, Theodoric’s cultured minister said 1500 years ago: « Only the best that the world can produce is good enough for the Emperor’s table, and that wine whose name I will now tell you can be found only in the hills of Verona… » Alessandra Pon, journalist, Lifestyle Editor and Special Services Editor of ELLE Italia. Born in Florence, degree in classical studies at Pisa University. Began her career in Paris with the Franco-German Arte cultural channel and has worked as a correspondent in Equatorial Africa and Australia.

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IL MESTIERE DEI CAMPI E DELLA CANTINA THE ART OF CULTIVATION AND OF THE CELLARS

GLI AGRUMI: DAL GIARDINO DELLE ESPERIDI AL LAGO DI GARDA CITRUS TREES: FROM THE GARDENS OF THE HESPERIDES TO LAKE GARDA di Mario Bagnara

Le limonaie, testimoni di una coltura presente nel Nord Italia già dal XIII secolo The Lemonaries, witness to a North Italian culture dating back at least to the XIII century Reference to citrus trees in ancient times comes in the Nell’avvincente storia degli agrumi che trova importanBible, but also through classical authors, such as Heti testimonianze, oltre che nelle fonti bibliche, anche negli siod (Theogony) and Pliny the Elder (Naturalis Historia). autori classici come Esiodo (Teogonia) e Plinio il Vecchio One source of particular interest is the legend of the (Naturalis Historia), di particolare fascino è la leggenda Hesperides, the Daughters of the mitologica delle Esperidi. Figlie delNight, who inhabited an island on la Notte, vivevano in un’isola oceathe western borders of the earth, nica ai confini occidentali della terin a type of Paradise given over to ra, in una specie di Paradiso ove, singing and dancing, especially as soprattutto al calar del sole, cantathe sun set. vano e danzavano. Loro compito Their particular task was to guard specifico era custodire un albero a tree that produced golden fruit, dai frutti d’oro, donato dalla Terra ad the gift of Earth to Era and Zeus on Era e Zeus in occasione delle loro their wedding day. No-one knows nozze. Il loro numero era variabile, how many Hesperides there wema l’indicazione più ricorrente alre, but there were reputedly at lude a tre o quattro ninfe dai nomi least three or four nymphs with un po’ diversi tra cui dominante è distinctive names, and their chief Egle. Ad un certo punto, come racwas called Egle. In his book “The conta Francesco Soletti nel volucitrus trees of the great Lombard metto Gli agrumi dei grandi laghi lakes” (2014) Francesco Soletti takes lombardi del 2014, traendo spunto Fig. 2. Cedratier de Salo/ Cedro di Salò, his inspiration from Giovanni Batanche dall’Hesperidum historia et cromolitografia Tab. n. 101, da Histoire Naturelle tista Ferrari’s 1646 work Hesperiallegoria di Giovanni Battista Ferrari des orangers, op. cit. dum historia et allegoria to recount del 1646, sarebbero fuggite, portanFig. 2. Cedratier de Salò / Cedar of Salò, chromolithography Tab. n. 101, from Histoire how the Hesperides fled, taking do con sé gli aurea mala e riparanNaturelle des Orangers, op. cit.

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Pagina precedente. Fig. 1. Giardino del Sig. Conte Giusti, incisione tav. LXXX da Ville, Giardini e Paesaggi del Veneto, Edizioni Il Polifilo, a cura di Ennio Concina, con un’introduzione di Lionello Puppi, Milano 1979. Facing page. Fig. 1. Giardino del Sig. Conte Giusti, engraving, plate LXXX from Ville, Giardini e Paesaggi del Veneto, Edizioni Il Polifilo, edited by Ennio Concina, with introduction by Lionello Puppi, Milan 1979. Fig. 3. Limonier sauvage / Limone sylvatico, cromolitografia Tab. n. 70, da Histoire Naturelle des orangers, op. cit. Fig. 3. Limonier sauvage / undomesticated lemon tree, chromolithography Tab. no. 70, from Histoire Naturelle des Orangers, op. cit.


do in varie regioni d’Italia: più precithe Golden Apple with them, to various locations in Italy – Egle, samente Egle sulle rive del Benaco. for example, fled a s f ar a s t he In effetti, passando dalla mitolobanks of Lake Garda. gia alla realtà storica, è da notare che la coltura degli agrumi, originaHistory tells us that the cultivaria dalla Cina e dall’India, trovò un tion of citrus trees started in Chihabitat favorevole anche sulle rive na and spread to India, but the del Lago di Garda, grazie alle partibanks of Lake Garda are also colari condizioni climatiche e geoa favourable habitat, thanks to morfologiche: il primo insediamenits particular climate and geoto risalirebbe ai frati francescani morphology. The first trees were già nel 1226 con la costruzione del planted by Franciscan brothers loro primo convento a San Gargnain 1226 when they built their no sulla riva bresciana, come atmonastery at San Gargnano, on testano i bassorilievi raffiguranti i l the Brescian side, as can be frutto sui capitelli delle colonne del seen by the bas-reliefs of the chiostro. A partire poi dal XV secofruit that can be found on the Fig. 4. Cedratier de Florence/ Cedro di Firenze, lo l’agrumicoltura benacense e vecapitals of the columns in the cromolitografia Tab. n. 102, da Histoire Naturelle neta assume un’importanza semcloister. des orangers, op. cit. pre maggiore dal punto di vista sia Citrus cultivation became more Fig. 4. Cedratier de Florence / Cedar of Florence, chromolithography Tab. no. 102, produttivo sia ornamentale. Neland more important, both from from Histoire Naturelle des Orangers, op. cit. le costruzioni delle ville dell’epoca the ornamental and productive moderna la cura dei giardini, compoint of view in Lake Garda and prendenti in alcuni casi anche le limonaie, viene consithe Veneto, starting in the XV century. Gardens and in gliata da illustri architetti/scrittori come lo stesso Pallasome cases limonaie, or lemonaries, were planned dio che in riferimento alla Villa Malcontenta, costruita sul by leading architects, such as Palladio himself, who Brenta, precisa che « si potranno adacquare… i giardini wrote, in connection with the Brenta’s Villa Malcone i bruoli, che sono l’anima e diporto della villa ». tenta, that « the gardens and villa grounds, which pro-

Fig. 5. Complesso di Villa Guarienti, veduta aerea con la limonaia Fig. 5. Villa Guarienti, aerial view of complex including lemonary

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Fig. 6. Limonaia di Villa Serego Alighieri a Gargagnago di Sant’Ambrogio di Valpolicella Fig. 6. Lemonary at Villa Serego Alighieri in Gargagnago di Sant’Ambrogio di Valpolicella

E nell’area del Garda e in generale in tutto il Veneto, novide the soul and the amusement of the villa, can be nostante il decremento di tale coltura il quale, come per watered ». gli altri laghi prealpini, si verifica dopo l’Unità d’Italia a In fact, it is in the area of Lake Garda and the Veneto causa della concorrenza della più spontanea produzione generally that lemonaries remain today, despite their meridionale, permangono ancora interessanti limonaie. decrease after the Unification of Italy here and in the A Punta San Vigilio, la perla del Lago di Garda per la sua pre-Alpine lake region, thanks to competition from othincantevole posizione sulla gardeer more readily prolific areas in sana orientale, in provincia di Vethe south of Italy. rona, non passa inosservata la belAt Punta San Vigilio in the provlezza anche paesaggistica di Villa ince of Verona, the pearl of Lake Guarienti, costruita nella prima meGarda for its sublime position tà del ’500 su disegno dell’archion the eastern shore, the beauty tetto Sanmicheli. Nel giardino all’iof Sanmiceli’s early 16th-century taliana da ammirare ancor oggi, Villa Guarienti is a joy to behold. oltre ai cipressi e agli olivi, anche The Italian Garden can still be una limonaia (fig. 5). Poco più a admired today and, as well as Nord, a Torri del Benaco, più sorcypresses and olive trees, it conprendente è la serra del Castello tains a lemonary (fig. 5). Scaligero (fig. 9) non solo perché, A little further north, at Torri forse coeva alla costruzione della del Benaco, there’s an unexpectfortezza alla fine del ’300, è stata ed glasshouse connected to the rinnovata intorno al 1760, ma anCastello Scaligero (fig. 9), part che perché presenta una grande of the original building from the Fig. 7. Orange de la Chine/Arancio Fino, varietà di agrumi coltivati. end of the 14th century, restored cromolitografia Tab. n. 4, da Histoire Naturelle Nell’anfiteatro morenico gardesain 1760, and containing a wide des orangers, op. cit. Fig. 7. Orange de la Chine / Fine Orange, no veronese un’altra antica limovarietry of citrus trees. There‘s chromolithography Tab. no. 4, from naia si trova anche nel complesanother ancient lemonary in the Histoire Naturelle des Orangers, op. cit. 39


morainic amphitheatre on the so, pure di origini trecentesche, Verona side of Lake Garda in di Villa Serego Alighieri (fig. 6) di the 14th century complex of Villa Gargagnago di Sant’Ambrogio di Serego Alighieri (fig. 6) at GarValpolicella. Il tour panoramico gagnago di Sant’Ambrogio di delle limonaie veronesi non può Valpolicella. non concludersi in centro a VeThe best place to finish a tour rona ove una sorprendente scoof Veronese lemonaries is in Veperta è il Giardino rinascimentarona itself with the amazing le di Palazzo Giusti (fig. 10). Tra i Renaissance garden at Palazsuoi ospiti illustri anche Goethe zo Giusti (fig. 10). Its illustriche non a caso nel romanzo Gli ous visitors included Goethe, anni di apprendistato di Wilhelm who gave Mignon the lines, Meister del 1795 fa dire a Mi«Know’st thou the land where gnon: « Conosci tu il paese dove lemon-trees do bloom / And fioriscono i limoni?/ Brillano tra oranges like gold in leafy gloom» le foglie cupe le arance d’oro ». in his book Wilhelm Meister’s Ma prima di Goethe fra i protaFig. 8. Bigaradier à fruit sans graines / Melangolo Apprenticeship (1795). One of gonisti del Grand Tour che visitaa frutto senza seme, cromolitografia Tab. n. 41, da the protagonists of the Grand vano le bellezze architettoniche Histoire Naturelle des orangers op. cit. Tour before Goethe was Johan e paesaggistiche italiane, descriFig. 8. Bigaradier à fruit sans graines / Seville orange fruiting without pips, chromolithography Tab. Christoph Volkamer of Nüremvendole poi con affascinanti inn. 41, from Histoire Naturelle des Orangers op. cit. burg (1644-1720), who visited cisioni, da ricordare è soprattutto Italy’s architectural and natural Johan Christoph Volkamer di Nobeauties to draw them for engravings. rimberga (1644-1720). Appassionato botanico, dopo aver After visiting many Italian gardens in 1660 and learnvisitato dal 1660 in poi molti parchi italiani, con particolaing how to cultivatre citrus trees at home he published re attenzione verso le piante di agrumi che impara a colNürbergisches Hesperides… (those legendary nymphs tivare nel suo giardino, pubblica nel 1708 Nürbergisches get everywhere!) in 1708, and then in 1713 ContinuaHesperides… (indimenticabili le mitiche ninfe!) e poi

Fig. 9. Serra di limoni, aranci, cedri e mandarini, l’unica del Garda aperta al pubblico: Castello Scaligero di Torri del Benaco Fig. 9. Glasshouse with lemon trees, orange trees, cedars and mandarins – the only one on Garda open to the public: Castello Scaligero at Torri del Benaco


Fig. 10. Limonaia del Giardino Giusti, in centro a Verona Fig. 10. Lemonary at Giardino Giusti, inside Verona

nel 1713 Continuation der Nürbergischen Hesperidum… Beschreibung der edlen Citronat, Citronen und Pomeranzen nelle cui tavole sono immortalati paesaggi e ville del nord-est italiani. E nella galleria delle affascinanti incisioni è ovviamente presente il Giardino Giusti la cui eccezionalità è bene interpretata anche nell’anastatica della tavola LXXX di Ville, Giardini e Paesaggi del Veneto del 1979, con un’introduzione di Lionello Puppi (fig. 1: in risalto un «Aranzo con foglia rizza acuminata»). Ma un panorama ancor più esaltante soprattutto dei vari frutti degli agrumi lo si può ammirare in un’altra opera monumentale, arricchita da 109 cromolitografie nell’Histoire Naturelle des orangers, Paris, 1818-1822. Dopo due tavole introduttive con le quali Antoine Risso, uno degli autori, illustra il suo progetto di fare chiarezza nella classificazione e nomenclatura degli agrumi, con l’ausilio di 109 figure «peintes d’après nature», descrive scientificamente, senza dimenticare il cedro di Salò (fig. 2) e di Firenze (fig. 4), molti altri frutti di agrumi francesi (figg. 8, 3); senza però dimenticare l’origine cinese (fig. 7).

Mario Bagnara è presidente della Biblioteca Internazionale « La Vigna » di Vicenza. È accademico olimpico. È stato docente e preside nei licei, assistente universitario, assessore alla Cultura nel Comune di Vicenza e presidente dell’Associazione nazionale delle città e siti Unesco italiani. È pubblicista e saggista, autore di varie monografie.

tion der Nürbergischen Hesperidum… Beschreibung der edlen Citronat, Citronen und Pomeranzen whose illustrations are the countryside and villas of North East Italy. Of course, Giardino Giusti is included and its outstanding quality can also be seen in plate LXXX of Ville, Giardini e Paesaggi del Veneto (1979), with an introduction by Lionello Puppi (fig. 1: detail of «Orange with ridged leaf»). But it is the wide range of chromolithographs in the monumental Histoire Naturelle des Orangers (Paris, 18181822) that provide an even more splendid overview of the various types of citrus trees. After two introductory plates which map co-author Antoine Risso’s mission to explain the classifications and nomenclature of citrus trees with the help of 109 illustrations «peintes d’après nature», the book describes many French varieties (figs. 8, 3) without forgetting the Cedar of Salò (fig. 2) and the Cedar of Florence (fig. 4), and their Chinese precursors (fig. 7).

Mario Bagnara is president of the Biblioteca Internazionale « La Vigna ». He is an accademico olimpico. His career includes posts as a lecturer, school head, university assistant, town councillor for culture in Vicenza and president of the Association of unesco Cities and Sites in Italy. He is a publicist and writer, as well as the author of various historical and scientific monographs.

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DALLA FONDAZIONE MASI: APPROFONDIMENTI FROM THE MASI FOUNDATION: INSIGHTS

A VERONA E A MILANO UNA VETRINA PER IL LIBRO MISTER AMARONE BOOK LAUNCH FOR MISTER AMARONE IN VERONA AND MILAN

Due eventi speciali alla Società Letteraria e in Galleria Vittorio Emanuele II Two special events at the Literary Society and in the Galleria Vittorio Emanuele II «Un vino moderno dal cuore antico» che è riuscito a proiettarsi dal territorio d’origine nel mondo: l’Amarone è diventato in poco più di un quarto di secolo un simbolo internazionale ormai indiscusso del Made in Italy che in modo originale sa coniugare tradizione e innovazione.

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«A modern wine with an ancient heart» that has managed to project itself from the land of its origins out into the world. In little more than a quarter of a century, Amarone has become an undisputed international icon of Italy, balancing tradition with innovation. It was therefore vital that Verona, the land it sprang


from and which so generously conEra dunque d’obbligo che fossero Vetinues to produce it, and Milan, the rona, la terra che lo ha generato e La storia e l’attività capital of Italian commerce, should continua generosamente a produrdella famiglia Boscaini host the official presentations of lo, e Milano, capitale del Made in e dell’azienda Masi Mr. Amarone. The Making of an ItalItaly, a ospitare le presentazioni ufHistory of the Boscaini ian Wine Phenomenon, the book ficiali di Mister Amarone. Un Uomo of interviews published last April by e un Vino dal Veneto al Mondo, il lifamily and their actions Mondadori Electa and dedicated bro-intervista edito lo scorso apriwith the Masi company to the symbol of Italian excellence le da Mondadori Electa e dedicato that is Valpolicella. Together with the a questa eccellenza italiana espresbook’s author, the British journalist Kate Singleton, the sa dalla Valpolicella. Insieme all’autrice del volume, la protagonist of the two events that took place on May giornalista inglese Kate Singleton, protagonista dei due 19th at the Literary Society in Verona and on May 30th eventi che si sono tenuti il 19 maggio in Società Letteat the Rizzoli Library in the Galleria Vittorio Emanuele II raria a Verona e il 30 maggio alla Libreria Rizzoli in Galin Milan, was “co-author” Sandro Boscaini. leria Vittorio Emanuele II di Milano, è stato il “coautore“ The President of Masi Agricola and FederVini, Boscaini Sandro Boscaini, presidente di Masi Agricola e di Federhas become identified as “Mr Amarone”, thanks to beVini, ma soprattutto produttore storico di questo vino e

A lato. Alla Libreria Rizzoli in Galleria, Milano, il giornalista di Radio 24 Alessandro Milan, ha presentato il volume di Kate Singleton This page. Alessandro Milan, journalist for Radio 24, presented Kate Singleton’s book at the Rizzoli in Galleria bookshop in Milan Pagina precedente. Il direttore di Telearena Mario Puliero, dialoga con gli autori alla Società Letteraria di Verona Preceding page. The director of Telearena, Mario Pulieri, talking with the authors at the Literary Society of Verona

suo autorevole ambasciatore nel mondo tanto da meritarsi, appunto, il titolo di “Mister Amarone”. «Sì, mi sento Mister Amarone», ha ammesso Boscaini di fronte al pubblico accorso numeroso a Verona e a Milano, sottolineando il legame profondo di questo vino, che trae unicità e originalità dall’antico metodo dell’appassimento, con il territorio della Valpolicella e con la storia e l’attività della sua famiglia e dell’azienda Masi. Oggi produce cinque diversi Amaroni, la gamma più ampia e qualificata offerta sul mercato internazionale.

ing a historic producer of the wine and its authoritative ambassador in the world, «Yes, I do feel like I am Mr Amarone», Boscaini admitted in front of the large audiences in Verona and Milan, underlining the deep connection of Amarone, the unique wine made according to the ancient appassimento (grape drying) method, with the Valpolicella region and with the history and activities of the Boscaini family. Today, the Masi company produces no fewer than five different Amarones, the widest and most expert range on the international market. 43


DALLA FONDAZIONE MASI: APPROFONDIMENTI FROM THE MASI FOUNDATION: INSIGHTS

IL PRESIDENTE DELL’OIV ALLA BIBLIOTECA “LA VIGNA” E IN VALPOLICELLA THE OIV PRESIDENT AT THE “LA VIGNA” INTERNATIONAL LIBRARY AND IN VALPOLICELLA Jean-Marie Aurand e Mario Bagnara, alla Biblioteca “La Vigna”, Vicenza Aurand and Bagnara, at “La Vigna” International Library, Vicenza

Nella sua due-giorni veneta Jean-Marie Aurand ha visitato le cantine Serego e Masi On a two day trip to the Veneto: Jean-Marie Aurand at Serego and Masi wineries Intensa due-giorni veneta per il direttore generale dell’Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino (OIV), il francese Jean-Marie Aurand. Alla Biblioteca Internazionale « La Vigna » di Vicenza e in Valpolicella i due appuntamenti principali per l’autorevole esponente del-

The Veneto has had a packed two-day visit by the Director General of the International Organisation of Vine and Wine, Frenchman Jean-Marie Aurand. Two main events were organised for this leading representative of world winemaking, who has been head of the


la vitivinicoltura mondiale che dal intergovernmental body bringing 2014 guida l’organismo intergovertogether 46 countries in matters «Stabile sui 242 milioni nativo (riunisce 46 Paesi) a caratscientific and technical related to di ettolitri il consumo tere scientifico e tecnico al servizio wine production since 2014. mondiale di vino» della filiera vitivinicola. Nella confeOne was held at the International «World wine consumption: renza “Prospettive del mercato viLibrary « La Vigna » in Vicenza and nicolo mondiale”, organizzata nella one in Valpolicella at the Serego stable, at 242 million città berica il 2 maggio in collaboAlighieri and Masi Estates. Auhectoliters» razione con la Fondazione Masi e rand spoke on “Perspectives on patrocinata da vari enti locali e nathe world wine market” at a conzionali, Aurand ha fatto il punto sulla situazione vinicoference held on 2nd May in Vicenza and sponsored by la nel mondo evidenziando che dal 2000 si è registrata, the Masi Foundation together with various local and dopo una diminuzione, una stabilizzazione delle supernational bodies. The year 2000, he said, saw a stabilisation of vineyard surface area in Europe, after a dip fici vitate in Europa mentre in Cina c’è una crescita. beforehand, and an increase in China. Anche il consumo mondiale di vino si è stabilizzato inWorld consumption of wine also stabilised at 242 miltorno ai 242 milioni di ettolitri, dopo la crisi globale del lion hectolitres after the 2008 economic crisis. For 2008: da tre anni si assiste a un rialzo dei consumi,

A lato. La delegazione internazionale che ha accompagnato il presidente dell’OIV alle Cantine Masi di Gargagnago in Valpolicella This page. The international delegation who accompanied the OIV president to the Masi cellars at Gargagnago in Valpolicella Pagina precedente. Vigneti Masi nelle Venezie: qui Tenuta Canova nell’area Bardolino Classico Preceding page. Masi vineyards in the Veneto: here, Tenuta Canova in the Bardolino Classico area

con gli Stati Uniti al primo posto e a seguire Francia, Italia, Germania e Cina. Principali esportatori di vino restano Spagna (22,1%), Italia (21,4%) e Francia (15,4%), ma è quest’ultima a svettare sotto il profilo economico, seguita dall’Italia. La giornata del 3 maggio è stata dedicata invece alla visita dei vigneti nel cuore della DOCG Valpolicella, nel Veronese: qui a fare gli onori di casa al direttore generale è stato il presidente di Masi Agricola e di FederVini, Sandro Boscaini.

three years now there has been an increase in consumption, led by USA and followed by France, Italy, Germany and China. The principal exporters remain Spain (22.1%), Italy (21.4%) and France (15.4%), while the leaders in value terms are France followed by Italy. The 3rd May was devoted to vineyard visits in the heart of DOCG Valpolicella in the Verona area, where Aurand was shown the Masi winery by the President of Masi Agricola and of FederVini, Sandro Boscaini. 45


DALLA FONDAZIONE MASI: APPROFONDIMENTI FROM THE MASI FOUNDATION: INSIGHTS

IL LASCITO DI LAMBERTO PARONETTO ALLA FONDAZIONE MASI LAMBERTO PARONETTO’S BEQUEST TO THE MASI FOUNDATION

Una donazione che rappresenta un riconoscimento di grande valore simbolico: è il fondo librario di Lamberto Paronetto, tecnico di levatura internazionale, umanista e storico della vite e del vino, con il quale il figlio Lanfranco, enologo e consulente del Gruppo Tecnico Masi, ha voluto omaggiare la biblioteca della Fondazione Masi. Scomparso nel 1999 a 83 anni, Paronetto ha lasciato una vasta e qualificata produzione di scritti, ricerche e studi. «Tre figure hanno definito negli anni Sessanta una nuova cultura per i vini veronesi: Zeffiro Bocci, Giuseppe Morsiani e, più di tutti, Lamberto Paronetto» spiega Sandro Boscaini. «Grande è stato il loro contributo alla comprensione delle tante potenzialità dei nostri territori: Soave, Valpolicella e Bardolino». Paronetto ha riscoperto e codificato la lunga storia e le tradizioni che danno autorevolezza a denominazioni, uve autoctone, territori e in particolare all’unicità del processo dell’appassimento per il Recioto e l’Amarone. I suoi Verona, antica terra di vini pregiati e Valpolicella, splendida contea del vino restano testi fondamentali. A lui si deve anche la traduzione e l’edizione italiana de Le goût du vin di Emile Peynaud, Premio Civiltà del Vino 1989: Il gusto del vino è considerato uno dei pilastri della tecnica e dell’arte della degustazione dei vini. 46

A bequest with a huge symbolic value: the literary incunabula put together by Lamberto Paronetto, a winemaker of international standing, humanist and historian of viticulture and winemaking. His son, Lanfranco, oenologist and consultant to the Masi Technical Group, passed the collection on as a gift to the Masi Foundation library. Lamberto Paronetto died in 1999 at the age 83 and left a vast and uniquely informed collection of notes, research and studies. «Three figures delineated a new culture for Veronese wines in the sixties: Zeffiro Bocci, Giuseppe Morsiani and most of all. Lamberto Paronetto,» explains Sandro Boscaini. «Their contribution to the understanding of the huge potential of our local wine regions: Soave, Valpolicella and Bardolino, was enormous.» Paronetto rediscovered and codified the long history and traditions that validated denominations, native grapes, regions and, in particular, the uniqueness of the appassimento (grape-drying) process used to make Recioto and Amarone. His Verona, the ancient land of fine wines and Valpolicella, the splendid county of wine, remain fundamental texts. He is also responsible for the translation and editing of the Italian edition of Le goût du vin by Emile Peynaud (Civiltà del Vino Prize 1989). The taste of wine is considered one of the fundamental works about the technique and the art of wine tasting.


DALLA FONDAZIONE MASI: APPROFONDIMENTI FROM THE MASI FOUNDATION: INSIGHTS

A TENUTA CANOVA IL CONCERTO FINALE DEL “SALIERI-ZINETTI” THE FINAL CONCERT OF THE “SALIERI-ZINETTI” COMPETITION AT TENUTA CANOVA

La musica è una delle espressioni più caratterizzanti delMusic is one of the most typical expressions of Venela cultura veneta. Nei secoli le Venezie hanno proposto tian culture. Over the centuries the Venetians have proal mondo musicisti e compositori eccelsi, da Tomaso Alvided the world with some outstanding musicians and binoni a Evaristo Felice Dall’Abaco, da Antonio Vivaldi a composers, from Tomaso Albinoni to Evaristo Felice Benedetto Marcello e altri grandi interpreti del periodo Dall’Abaco, from Antonio Vivaldi to Benedetto Marcello aureo del Barocco, ma non solo. and other great performers of the golden period of the Da ormai diciassette anni, con la co-promozione del Baroque, and beyond. Concorso Internazionale di Musica da Camera “SalieriFor the past seventeen years, with the co-promotion of Zinetti” e l’istituzione di un “Premio Discografico Fonthe “Salieri-Zinetti” International Chamber Music Compedazione Masi per la Civiltà Veneta”, la Fondazione Matition and the institution of the “Masi Foundation Discogsi intende valorizzare il talento dei migliori giovani inraphy Award for Venetian Culture”, the Masi Foundation terpreti del repertorio musicale veneto o che al Veneto has highlighted the talent of the best young interprete alle sue genti si ispirano. ers of the Venetian musical repertoire or those who are Il Premio consiste nella registrazione di un cd con eseinspired by the Veneto and its people. The Award is a cuzioni originali, talvolta con strumenti d’epoca, tallive recording on cd with original performances, somevolta reinterpretazioni in chiave times with period instruments, moderna o jazz, e di una borsa or sometimes in a modern verdi studio per la realizzazione di sion or as a jazz performance, concerti. and a scholarship to make conDomenica 9 settembre nella corcerts possible. On Sunday 9 Sepnice della Tenuta Canova a Latember ​ the grand finale of the zise, il gran finale del concorso: competition took place at Tenuta con il Concerto conclusivo dei Canova in Lazise. This was the fivincitori dell’edizione 2018, selenal concert by the 2018 winners, zionati nei giorni precedenti con selected following concerts in audizioni a Verona e Mantova, e Verona and Mantua, and simulil contemporaneo annuncio del taneously, the announcement of vincitore del Premio Discografi- La collezione di cd Espressioni delle Venezie (qui il 2017) the winner of the Masi FoundaThe Expressions of the Venetian Regions series (here co Fondazione Masi. tion Discography Award. the cd for 2017)

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DALLA FONDAZIONE MASI: APPROFONDIMENTI FROM THE MASI FOUNDATION: INSIGHTS

ERMANNO OLMI, MAESTRO DI CINEMA E DI POESIA ERMANNO OLMI, MAESTRO OF CINEMA AND POETRY

Ermanno Olmi, Premio Masi Civiltà Veneta nel 1994 Ermanno Olmi, Masi Civiltà Veneta Prize 1994

Ermanno Olmi died on 7th May up there, in the woodErmanno Olmi è morto il 7 maggio lassù, tra i boschi di ed region of Asiago where he, from Bergamo, had Asiago, dove, lui bergamasco d’origine, aveva scelto di chosen to live, near his friend Mario Rigoni Stern, bevivere, vicino all’amico Mario Rigoni Stern, perché il cuocause he needed to live in communion with nature. re non perdesse la sintonia con la natura. «I could survive the disappearance of all the cathe«Potrei sopravvivere alla scomparsa di tutte le cattedradrals, but I could never survive the disappearance of li, non potrei mai sopravvivere alla scomparsa del bosco the woods that I see from my window every morning,» che vedo ogni mattina dalla mia finestra», diceva. he said. A self-taught film director with a style all of Regista autodidatta, con un suo originale linguaggio his own from the very beginning, with works like I regià dalle prime opere come I recuperanti, appassionacuperanti, he was an enthusiastic experimenter, who to sperimentatore, nel 1978 portò sul grande schermo il brought dialect to the screen as a linguistic tool, for exdialetto come lingua con L’albero degli zoccoli. ample, in 1978 with L’albero degli zoccoli. His cinematic Il suo cinema ha provato a indagare e raccontare il senworks dealt with the meaning of life in a style in which so della vita con uno stile in cui la sobrietà si unisce a sobriety mixed with acute un’acuta sensibilità e a uno sensitivity and a poetic visguardo poetico. Nel 1994 il sion. In 1994, maestro Olmi, Maestro che, a Bassano del who had just founded the Grappa aveva da poco fonworkshop-school Ipotesi Cidato con Paolo Valmarana la nema with Paolo Valmarascuola-laboratorio Ipotesi Cina in Bassano del Grappa, nema, ricevette il Premio Ciwas awarded the Civiltà viltà Veneta. «Senza il calore Veneta Prize. «Without sensidel cuore non c’è civiltà», aftivity there is no civilisation,» fermò Olmi nell’occasione. said Olmi at the time. Se n’è andato a 86 anni laHe left us at the age of 86, sciandoci come promemoria with the thought that «simche «la semplicità è la necesplicity involves separating sità di distinguere sempre, the essential from the suogni giorno, l’essenziale dal Il grande regista riceve il Premio da Demetrio Volci c’ perfluous, every day.» superfluo». The great film director receives his Prize from Demetrio Volcic’ 48


DALLA FONDAZIONE MASI: APPROFONDIMENTI FROM THE MASI FOUNDATION: INSIGHTS

ADDIO AL CONTE PIETRO, IL PATRON DI “CASA MARZOTTO” GOOD-BYE TO COUNT PIETRO, THE PATRON OF “CASA MARZOTTO” Il conte Pietro Marzotto, Premio Masi Civiltà Veneta nel 1983 Count Pietro Marzotto, Masi Civiltà Veneta Prize 1983

Count Pietro Marzotto passed away on 26 April. « I’m Si è spento il 26 aprile il conte Pietro Marzotto. « Delhappy with the life I have lived », he said recently at la vita, di come sono vissuto, sono contento », aveva dihis estate by the sea in the eastern Veneto, where chiarato di recente dalla sua tenuta nel Veneto orientahe retired after ceasing work with the family’s textile le, a due passi dal mare, dove si era ritirato dopo l’addio business. al gruppo tessile della famiglia. With a degree in Jurisprudence, he started his career Laureato in Giurisprudenza, era entrato in azienda in the family business as a simple workman in 1968. nel 1968 dopo un apprendistato da semplice operaio. Once he rose to the head of the business he stayed Giunto al vertice del gruppo di Valdagno, vi rimase for 16 years to oversee its transforper 16 anni trasformandolo in una mation into a multinational and multinazionale e accompagnandotake it towards flotation on the lo verso la quotazione in Borsa avBourse, which happened in 2004, venuta nel 2004, poco dopo la sua just after he left the company. It uscita. Sua fu l’intuizione di diverwas his decision to diversify from sificare le attività dal tessile alla textile manufacturing to tailoring. confezione. Nel 1983 a Marzotto He was awarded the Masi Civiltà fu assegnato il Premio Masi CivilVeneta Prize in 1983. tà Veneta. Il vicepresidente della Sandro Boscaini, Vice-President of Fondazione Masi, Sandro Boscaithe Masi Foundation, remembers ni, ricorda l’incontro per dargli la Marzotto’s response: « His immenotizia: « La sua spontanea reaziodiate reaction was to say “Don’t ne fu “Non me dovete premiare give me the prize, give it to Casa ma Casa Marzotto”, casa come siMarzotto”, casa here meaning the nonimo più ricco e composito di family.» After his award he was alfamiglia  ». ways close to the Foundation, and Da allora fu sempre vicino alla he liked telling people how the Fondazione e amava ricordare coIl grande imprenditore veneto, Pietro Marzotto, Amarone of the Prize was «  his  » me l’Amarone del Premio fosse il con Nini Vicentini wine from the Veneto, for special “ suo ” vino veneto per gli ospiti di Pietro Marzotto, the great entrepreneur from the Veneto, with Nini Vicentini guests. riguardo. 49


DALLA FONDAZIONE MASI: FLASH NEWSFLASH FROM THE MASI FOUNDATION

A FEDERICO FAGGIN IL PREMIO MARCONI PER LA CREATIVITÀ Lo scorso 25 aprile a Villa Griffone, storica residenza di Guglielmo Marconi nel Bolognese, Federico Faggin, il fisico considerato l’inventore del microprocessore e Premio Civiltà Veneta nel 1997, è stato insignito del Premio Marconi per la Creatività 2018.

FEDERICO FAGGIN WINS MARCONI PRIZE FOR CREATIVITY On 25 April this year, Federico Faggin, winner of the Masi Civiltà Veneta Prize in 1997 and the physicist credited with the invention of the microprocessor, was awarded the Marconi Prize for Creativity 2018 in a ceremony held at Villa Griffone, the historic home of Guglielmo Marconi in the province of Bologna.

IL “VIAGGIO SENTIMENTALE” DI GIOSETTA FIORONI IN MOSTRA Dal 6 aprile al 26 agosto il Museo del Novecento di Milano ha ospitato la mostra “Giosetta Fioroni. Viaggio sentimentale”, la prima antologica che il capoluogo lombardo ha dedicato all’artista che fu compagna dello scrittore Goffredo Parise e che nel 2016 ha ricevuto il Premio Masi Civiltà Veneta.

GIOSETTA FIORONI’S “PASSIONATE JOURNEY” ON SHOW From 6 April to 26 August, the Museum of the 20th Century in Milan presented: “Giosetta Fioroni. Viaggio sentimentale”, the first omnibus exhibition put on in the Lombard capital on the artist who was the writer Goffredo Parise’s partner and who received the Masi Civiltà Veneta Prize in 2016.

LE COPERTINE DI LORENZO MATTOTTI PER IL NEW YORKER Lorenzo Mattotti, tra i più noti e amati illustratori e fumettisti mondiali, Premio Civiltà Veneta 2016, presenta con l’editrice Logos Covers for the New Yorker, in cui ripercorre i suoi 20 anni di collaborazione con la prestigiosa rivista Usa con 32 copertine e inediti schizzi e disegni preparatori.

LORENZO MATTOTTI’S COVERS FOR THE NEW YORKER One of the world’s best-loved and most famous illustrators and cartoonists, Lorenzo Mattotti (Civiltà Veneta 2016) has published Covers for the New Yorker (Logos) reproducing his 32 front covers and their preparatory drawings, made during his 20 years of working with this prestigious American title.

IL PREMIO CUCINA VENETA AD ARRIGO CIPRIANI All’Antica Trattoria Ballotta di Torreglia (Padova), il patron dell’Harry’s Bar di Venezia, Arrigo Cipriani, Premio Civiltà Veneta 2011, ha ricevuto con i giornalisti Stefano Edel e Riccardo Malaman il Premio Cucina Veneta per l’impegno nella divulgazione dei valori dell’enogastronomia veneta.

THE CUCINA VENETA PRIZE GOES TO ARRIGO CIPRIANI Arrigo Cipriani (Masi Civiltà Veneta Prize 2011), the patron of Harry’s Bar in Venice, has been awarded the Cucina Veneta Prize for his work in furthering the cause of Venetian gastronomy by journalists Stefano Edel and Riccardo Malaman in a ceremony at the Antica Trattoria Ballotta di Torreglia (Padova).

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DALLA FONDAZIONE MASI: FLASH NEWSFLASH FROM THE MASI FOUNDATION

ROSSI E AGOSTINI INAUGURANO L’ARCHIVIO DAINESE C’erano i campioni di motociclismo Valentino Rossi e Giacomo Agostini l’8 giugno all’inaugurazione di Dar, il Dainese Archivio, l’esposizione permanente voluta a Vicenza da Lino Dainese (Premio Civiltà Veneta 2009), per documentare oltre quarant’anni di storia dell’azienda. Dal 27 luglio è aperto al pubblico.

ROSSI AND AGOSTINI INAUGURATE THE DAINESE MUSEUM Motorcycle champions Valentino Rossi and Giacomo Agostini opened DAR, the Archivio Dainese in Vicenza, set up as a permanent exhibition by Lino Dainese (Civiltà Veneta Prize 2009) on 8 June. On show is more than forty years of history of the company. Open to the public since 27 July.

OLTRE LO SGUARDO, RETROSPETTIVA POSTUMA PER DORFLES Con la retrospettiva “Oltre lo sguardo”, Castellabate, nel suo amato Cilento, ha reso omaggio a Gillo Dorfles, Premio Civiltà Veneta 2005. Tra le opere del poliedrico critico d’arte triestino, morto a 107 anni lo scorso marzo, anche le etichette per il vino Aglianico disegnate per un viticoltore amico della zona.

BEYOND THE GAZE, POSTUMOUS RETROSPECTIVE FOR DORFLES Castellabate, in the author’s beloved Cilento region, has honoured Gillo Dorfles (Civiltà Veneta 2005), with a retrospective called “Oltre lo sguardo” (Beyond the gaze). Works by the polyglot art critic from Trieste, who died this March at 107 years old, include labels for the Aglianico produced by a winemaker friend in the area.

PREMIO INDUSTRIA FELIX ALLA MASI AGRICOLA Nell’esclusiva cornice del Belmond Hotel Cipriani di Venezia, la Masi Agricola, rappresentata nell’occasione dall’amministratore delegato Federico Girotto, ha ricevuto il Premio Industria Felix all’Eccellenza imprenditoriale veneta per le performances gestionali registrate nel bilancio 2016.

MASI AGRICOLA WINS INDUSTRIA FELIX PRIZE In the exclusive setting of Venice’s Belmond Hotel Cipriani, Masi Agricola, represented by managing director Federico Girotto, was awarded the Industria Felix all’Eccellenza Prize, Veneto entrepreneur category, for its management achievement as shown in its figures for 2016.

MARX, UN FILOSOFO EBREO-TEDESCO DI AGNES HELLER Una delle massime filosofe contemporanee, l’89enne Agnes Heller, Premio Grosso d’Oro 2016, ha pubblicato con l’editore Castelvecchi Marx, un filosofo ebreo-tedesco, volume che raccoglie quattro saggi inediti che introducono a una lettura controcorrente del pensiero e delle opere di Marx.

MARX, A GERMAN-JEWISH PHILOSOPER BY AGNES HELLER One of the greatest contemporary philosophers, 89-year-old Agnes Heller, Grosso d’Oro Prize 2016, has had the book Marx, a German-Jewish Philosopher published by Castelvecchi. The book is a collection of four hitherto unpublished essays giving a controversial interpretation of Marx’s works and thoughts.

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DALLA FONDAZIONE MASI: FLASH NEWSFLASH FROM THE MASI FOUNDATION

ROGER SCRUTON PUBBLICA CONFESSIONI DI UN ERETICO Considerato uno dei massimi esponenti del pensiero conservatore mondiale, Sir Roger Scruton, Premio Civiltà del Vino 2016, ha dato alle stampe in italiano con D’Ettoris, una raccolta di otto saggi pubblicata in Inghilterra nel 2016. Con Bloomsbury Publishing ha invece in uscita Music as an Art.

ROGER SCRUTON PUBLISHES CONFESSIONI DI UN ERETICO Considered one of the world’s leading conservative philosophers, Sir Roger Scruton (Civiltà del Vino Prize 2016), has come out with an Italian translation (pub. D’Ettoris) of eight essays published in England in 2016, while Music as an Art is the title of his new book with Bloomsbury Publishing.

LA MEMORIA DI CAPORETTO SECONDO MARIO ISNENGHI È uscito da Marsilio Oltre Caporetto. La memoria in cammino, voci dai due fronti, volume in cui Mario Isnenghi, tra i più autorevoli storici della Grande Guerra e Premio Civiltà Veneta 2014, rilegge un evento che ha segnato a fondo la storia del nostro Paese, facendone il punto sulle interpretazioni.

MEMORIES OF CAPORETTO BY MARIO ISNENGHI One of the most authoritative historians of the Great War, Mario Isnenghi (Civiltà Veneta 2014), has published Beyond Caporetto. Memories and voices from the two fronts (Marsilio), giving a new interpretation of an event that was a defining moment in Italy’s history, putting it centre stage.

IN AUDIOLIBRO L’ORDINE DEL TEMPO DI CARLO ROVELLI Con L’Ordine del tempo riletto da Carlo Rovelli, Emons Edizioni ha curato la pubblicazione in audiolibro del fortunato volume del fisico veronese (Premio Civiltà Veneta 2015), ora uscito anche in inglese con il titolo The order of Time, da Penguin che ne offre pure la versione in audiolibro.

CARLO ROVELLI’S THE ORDER OF TIME AS AN AUDIOBOOK Emons Edizioni has brought our L’Ordine del Tempo riletto da Carlo Rovelli as the audio version of the Veronese physicist’s successful book. A Civiltà Veneta winner in 2015, Carlo Rovelli has also seen his book published in English by Penguin with the title The Order of Time; this too has an audio version.

IN UN VOLUME LA SCENEGGIATURA DEL FILM LORO Il regista Paolo Sorrentino, Premio Oscar 2014, e il suo storico collaboratore alla sceneggiatura Umberto Contarello, Civiltà Veneta 2014, hanno pubblicato per Feltrinelli la sceneggiatura dell’ultima opera del cineasta napoletano, il film Loro ispirato alla figura di Silvio Berlusconi.

SCREENPLAY PUBLISHED FOR FILM LORO Film director Paolo Sorrentino, Oscar winner in 2014, and his longstanding scriptwriter colleague Umberto Contarello (Civiltà Veneta 2014), have published the screenplay for the Neapolitan director’s latest film, Loro (Them), which takes its theme from the figure of Silvio Berlusconi.

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ALBO D’ONORE DEL PREMIO MASI MASI PRIZE ROLL OF HONOUR CIVILTÀ VENETA 1981 1982 1983 1984

Elio Bartolini Biagio Marin Giulio Nascimbeni Alvise Zorzi I Solisti veneti Uto Ughi Casa Marzotto Bruno Visentini Antonio Cibotto Gianfranco De Bosio Anna Proclemer 1986 Casa Benetton Ottavio Missoni Luciano Vistosi 1988 Gaetano Cozzi Giancarlo Ligabue Pilade Riello Fulvio Tomizza 1990 Claudio Magris Zoran Musić Hugo Pratt 1992 Fernando Bandini Giuseppe Gozzetti Demetrio Volcić 1994 Pier Giuseppe Cevese Renato Olivieri Ermanno Olmi Apollinare Veronesi 1995 Isabella Bossi Fedrigotti Cecilia Danieli Paul Girolami Lucia Valentini Terrani Giuseppe Zigaina 1996 Ivano Beggio Don Antonio Mazzi Pierre Rosenberg 1997 Enzo Bettiza Pierre Cardin Federico Faggin 1998 Carlo Guarienti Paola Malanotte Luigi Meneghello 1999 Tullio Kezich Cleto Munari Giorgio Zanotto 2000 Fondazione Giorgio Cini Tommaso Padoa-Schioppa Marco Paolini Giuseppe Sinopoli 2001 Mario Rigoni Stern Renzo Rossetti Wolfgang Wolters Andrea Zanzotto 2002 Silvia Bertoldi Ilvo Diamanti Fulvio Roiter Susanna Tamaro 2003 Gabriella Belli

Novello Finotti Cesare Montecucco 2004 Ferruccio De Bortoli Nadia Santini Ettore Sottsass 2005 Guido Bertolaso Gillo Dorfles Francesco Macedonio Alessandro Mazzucco 2006 Pino Castagna Fondazione Cariverona Marsilio Editori 2007 Antonia Arslan Gianni Berengo Gardin Milo Manara 2008 Bepi De Marzi Lionello Puppi Giovanni Maria Vian 2009 Lino Dainese Carlo Mazzacurati Paolo Rumiz 2010 Diana Bracco De Silva Mario Brunello Francesco Tullio-Altan 2011 Giuseppe Battiston Arrigo Cipriani Massimo Marchiori 2012 Andrea Battistoni Giovanni Radossi Gian Antonio Stella 2013 Giovanni Bonotto Giacomo Rizzolatti Sergio Romano 2014 Umberto Contarello Mario Isnenghi Alberto Passi 2015 Massimiliano Alajmo Carlo Rovelli Elisa Toffoli 2016 Natalino Balasso Giosetta Fioroni Lorenzo Mattotti 2017 Emilio Franzina Paola Marini Elisa Zambon CIVILTÀ DEL VINO 1987 Angelo Betti 1989 Emile Peynaud 1991 Zelma Long 1993 Hugh Johnson 1995 Noris Siliprandi 1996 Philippine de Rothschild 1998 Ezio Rivella 1999 Mondavi & Frescobaldi [Luce Joint Venture] 2000 Sirio Maccioni 2001 Fratelli Torres

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DELLA FONDAZIONE MASI MASI FOUNDATION EXECUTIVE BOARD

2002 Famiglia Krug 2003 Nicolò Incisa della Rocchetta 2004 Andrea Muccioli [Comunità di S. Patrignano] 2005 Federico Castellucci 2006 Antonio Carluccio 2007 Peter Hayes 2008 Donald Ziraldo 2009 George Sandeman [Wine in moderation] 2010 Sergi di Nekresi 2011 Jacques Orhon 2012 Lynne Sherriff [Masters of wine] 2013 Gianluca Bisol Flavio Franceschet Michel Thoulouze 2014 Andrea Bocelli 2015 Giuseppe Martelli 2016 Roger Scruton 2017 Luigi Moio GROSSO D’ORO VENEZIANO 2003 Milan Kucan 2005 Vartan Oskanian 2006 Alvise Zorzi 2007 Hans-Dietrich Genscher 2008 Sanjit Bunker Roy 2009 Luigi Luca Cavalli-Sforza 2010 Peter Esterhazy 2011 Mons. Luigi Mazzucato 2012 Kuki Gallmann 2013 Marjane Satrapi 2014 Svetlana Aleksiević 2015 Giuseppe De Giorgi [Marina Militare Italiana] 2016 Ágnes Heller 2017 Yolande Mukagasana

Presidente / President Isabella Bossi Fedrigotti Presidente Onorario Honorary President Demetrio VolciĆ Vicepresidente Vice-President Sandro Boscaini Consiglieri / Board Members Michele Bauli Francesco Benedetti Bruno Boscaini Giuseppe Brugnoli Franca Coin Maurizio Marino Ezio Rivella Pieralvise di Serego Alighieri Marco Vigevani Revisore / Accountant Giovanni Aspes COMMISSIONE DEL “PREMIO MASI PER LA CIVILTÀ VENETA” “MASI CIVILTÀ VENETA PRIZE” COMMISSION

Gabriella Belli Ulderico Bernardi Sandro Boscaini Isabella Bossi Fedrigotti Marzio Breda Giuseppe Brugnoli Franca Coin Gabriele Colleoni Ilvo Diamanti Antonio Di Lorenzo Massimo Ferro Francesco Giavazzi Stefano Lorenzetto Piergaetano Marchetti Pilade Riello Pieralvise di Serego Alighieri Roberto Stringa Marco Vigevani Demetrio VolciĆ Stefano Zecchi Filiberto Zovico COMMISSIONE DEL “PREMIO INTERNAZIONALE MASI PER LA CIVILTÀ DEL VINO” “INTERNATIONAL MASI CIVILTÀ DEL VINO PRIZE” COMMISSION

Relatore / Speaker Ezio Rivella Piero Antinori Sandro Boscaini Federico Castellucci Luciano Ferraro Angelo Gaja Jens Priewe Alessandro Torcoli Demetrio VolciĆ dati al 31.07.2018 PER INFORMAZIONI

www.fondazionemasi.com


CAMPAIGN FINANCED ACCORDING TO (EU) REGULATION NO. 1308/2013

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