Anno 19 - Numero 56 - Dicembre 2023 - POSTE ITALIANE SPA
cultura e territorio
SOMMARIO CONTENTS
cultura e territorio
1 Un Premio per alimentare la speranza A prize to nourish hope di Gabriele Colleoni
2 “Non ho dubbi: sono i popoli alla fine a fare la storia” “I have no doubt: it is the people who make history in the end” di Giulia Cerqueti
8 “Costruiamo il vocabolario nel cantiere aperto dell’italiano” “We are building a dictionary in the open construction site of Italian” di Elena Di Caro
12 “Questo premio è un omaggio alla civiltà
delle acque nelle Venezie” “This prize is a tribute to the water culture of the Venetian regions” Anno 19 - Numero 56 - Dicembre 2023 - POSTE ITALIANE SPA
di Peppe Aquaro
16 “La nostra etica da 75 anni è onestà,
ascolto e lavorare sodo” “Our ethos for 75 years has been honesty, listening and hard work” di Emily Capozucca
20 Con i Manga fantasia al potere alla scoperta Una copertina del manga Kami no shizuko (Gocce di Dio) concessa in esclusiva per questa pubblicazione.
A cover design for the Kami no shizuko (Drops of God ) manga prepared exclusively for this publication
Direttore responsabile Gabriele Colleoni
In redazione
Dora Stopazzolo Cristina Valenza Elisa Venturini
Traduzioni
Stephen Hobley
Impaginazione e stampa
Tipografia La Grafica Vago di Lavagno (Vr)
Referenze fotografiche
Archivio Fondazione Masi Archivio Masi Marco Malvezzi Jacopo Salvi
Hanno collaborato Peppe Aquaro Richard Baudains Gilberto Bertini Emily Capozucca Giulia Cerqueti Elena Di Caro Sergio Frigo Mario Mazzoleni Sonia Sbolzani Kumiko Yamada
del pianeta vino With Mangas: fantasy about power play and discovering planet wine di Gilberto Bertini
26 L’arte giapponese della lacca per l’etichetta Costasera The Japanese art of lacquer on the Costasera label di Kumiko Yamada
32 Campofiorin 2020: il vino-icona di Masi si rinnova Campofiorin 2020: the iconic Masi wine gets a makeover di Richard Baudains
38 Sulla scia delle fragranze che resero celebre la Serenissima On the track of the fragrances that made the Serenissima famous di Sonia Sbolzani
44 Vajont, la tragedia sessant’anni dopo nelle parole
di Marco Paolini Vajont, the tragedy sixty years later in the words of Marco Paolini di Sergio Frigo
© 2023 – Fondazione Masi, Villa Serego Alighieri, Gargagnago di Valpolicella (Verona) Testi e immagini possono essere riprodotti, anche parzialmente, con autorizzazione
50 Valori, persone e saper ascoltare i pilastri
Pubblicazione realizzata con il contributo di Masi Agricola SpA
di Maro Mazzoleni
Anno 19 - Numero 56 - Dicembre 2023 - pubblicazione quadrimestrale Registrata presso il Tribunale di Verona il 24 giugno 2005, n. 1669
del successo Masi Values, people and knowing how to listen, the pillars of Masi’s success
54 Dalla Fondazione Masi: flash
From the Masi Foundation Flash
EDITORIALE EDITORIAL
UN PREMIO PER ALIMENTARE LA SPERANZA A PRIZE TO NOURISH HOPE di Gabriele Colleoni
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esistere, sapere resistere anche quando tutto sembra andare in senso contrario, è avere speranza e dare speranza. Speranza che le cose possano cambiare coltivando un sogno di libertà e di pace e impegnandosi per esso. Mai come quest’anno è apparso un messaggio appropriato per i tempi drammatici che stiamo vivendo, il tributo del Grosso d’Oro Veneziano “a personalità che hanno contribuito a diffondere un messaggio di cultura, progresso civile e pace”. La destinataria, infatti, la regista iraniana Rakhshan Banietemad, è una convinta sostenitrice della forza dell’arte e del cinema nel dialogo tra le culture e i popoli: se i governi lasciassero liberi tutti di parlare il linguaggio universale dell’arte – dice – sarebbe diverso, poiché esso è un linguaggio che può veicolare un messaggio di pace. Quando in primavera la cineasta venne indicata come vincitrice del premio, nessuno poteva prevedere che la cerimonia alla Pieve di San Giorgio si sarebbe tenuta con un Medio Oriente di nuovo in fiamme per un orribile attacco terroristico ad Israele e l’esplosione di un altro sanguinoso conflitto. Eppure in questi stessi giorni sono arrivati il Nobel per la Pace all’attivista iraniana dei diritti umani Narges Mohammadi e il Premio Sakarov del Parlamento Europeo, alla memoria di Mahsa Jina Amini, il cui sacrificio ha dato il coraggio alle donne iraniane di sfidare il regime e di resistere alle ingiustizie. Due ‘lampi’ che tengono accesa la fiammella di una speranza che anche il Premio Masi vuole contribuire ad alimentare prestandole attenzione e offrendole visibilità.
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o resist, to know how to resist even when everything seems to be going in the other direction, is to have hope and to give hope. Hope that things can change by cultivating a dream of freedom and peace and striving for it. Never has it seemed more appropriate than this year, given the dramatic times we are living through, that the Grosso d’Oro Veneziano Prize should go ‘to personalities who have contributed to spreading a message of culture, civil progress and peace’. This year’s recipient, Iranian filmmaker Rakhshan Banietemad, is a firm believer in the power of art and cinema in the dialogue between cultures and peoples: if governments left people free to speak the universal language of art, she says, things would be different, because this is a language that can convey a message of peace. When Banietemad was announced as the winner of the Prize in the spring, no one could have predicted that the awards ceremony at the Pieve di San Giorgio would be held with a Middle East once again in flames thanks to a horrific terrorist attack on Israel and the outbreak of another bloody conflict. Yet these same days saw the Nobel Peace Prize given to Iranian human rights activist Narges Mohammadi and the European Parliament’s Sakarov Prize awarded in memory of Mahsa Jina Amini, whose sacrifice gave Iranian women the courage to challenge the regime and resist injustice. Two ‘lamps’ that keep the flame of hope burning, which the Masi Prize also wants to nourish by giving them attention and visibility.
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PREMIO MASI MASI PRIZE
“NON HO DUBBI: SONO I POPOLI ALLA FINE A FAR LA STORIA” “I HAVE NO DOUBT: IT IS THE PEOPLE WHO MAKE HISTORY IN THE END” di Giulia Cerqueti
Lo sguardo della cineasta Rakhshan Banietemad sul presente e sul futuro dell’Iran Filmmaker Rakhshan Banietemad’s take on Iran’s present and future “Sono onorata di ricevere il Premio Masi per la mia “I am honoured to receive the Masi Prize for my opera omnia di regista. Questo premio appartiene a lifetime work as a filmmaker. This award belongs to coloro, in primis donne, la cui vita è stata fonte d’ithose whose lives have been a source of inspiration spirazione per le mie opere. Affiderò questo premio for my work, primarily women. I intend to present it al Museo del Cinema iraniano, in onore e in memoto the Cinema Museum of Iran, in honour and memria del maestro del cinema iraniano Dariush Mehrjui, ory of the doyen of Iranian cinema Dariush Mehrjui, violentemente ucciso proprio pochi giorni fa”. who was violently murdered just a fSew days ago.” Con queste parole Rakhshan Banietemad, famosa These were the words the famous Iranian film direcregista iraniana, ha voluto ringraziare la Fondazione tor Rakhshan Banietemad used to thank the Masi Masi e l’azienda Masi per il ‘Premio Grosso d’Oro VeFoundation and Masi itself for the Grosso d’Oro Veneziano’ – riconoscimento assegnato a personalità neziano Prize – an award given to personalities who che hanno contribuito a diffondere un messaggio di have contributed to spreading a message of culture, cultura, progresso civile e pace – da lei ricevuto per civil progress and peace – and that she was given for l’impegno a promuovere i diritti umani e in particoher commitment to promoting human rights and in lare i diritti civili delle donne nel suo Paese. Protagoparticular the civil rights of women in her country. nista del cinema sociale e docuA leading maker of documenmentaristico in Iran, la regista La vincitrice del Grosso d’Oro taries and films about social isvive a Teheran, dove è testimone sues in Iran, Banietemad lives ha fiducia nella capacità del movimento di rivolta popolain Tehran, where she is a witdi comprensione reciproca re contro un regime autoritario ness to uprisings of the people delle condizioni umane che soffoca la libertà e i diritti against an authoritarian regime The winner of the Grosso delle donne. Intervistata in octhat stifles women’s freedom casione del Premio, Banietemad d’Oro has faith in the capacity and rights. Interviewed for the racconta le difficoltà di fare culfor the mutual understanding Masi Prize awards ceremony, tura in Iran, soprattutto se si Banietemad talked about the difof the human condition è donne. E ricorda il coraggio ficulties of working in culture in 2
La regista Rakhshan Banietemad con la targa del Grosso d’Oro Veneziano e il patron dell’evento Sandro Boscaini Filmmaker Rakhshan Banietemad with the Grosso d’Oro Veneziano plaque and the event’s patron Sandro Boscaini
di Narges Mohammadi, attivista iraniana per i diritti umani e i diritti delle donne, rinchiusa in carcere, insignita del Premio Nobel per la Pace 2023. Perché tanti anni fa ha scelto di dedicarsi al cinema? “Sono stata sensibile alle tematiche sociali fin da bambina. Benché avessi deciso di studiare archi-
Il libro delle firme del Premio Masi 2023 conserva pensieri e dediche dei vincitori The autograph book for the Masi Prize 2023 contains the thoughts and wishes of the winners
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Iran, especially for women. And she told us about the courage of Narges Mohammadi, a female Iranian activist for human and women’s rights, imprisoned and awarded the Nobel Peace Prize 2023. Why did you choose a career in cinema so many years ago?
Pagina precedente. I sei premiati del 2023, assieme alla presidente della Fondazione Masi Isabella Bossi Fedrigotti e al vicepresidente Sandro Boscaini Previous page. The six 2023 Prize-winners with Masi Foundation President Isabella Bossi Fedrigotti and Vice-President Sandro Boscaini A lato. Marco Vigevani, segretario della Fondazione Masi, consegna il Grosso d’Oro alla regista iraniana This page. Marco Vigevani, secretary of the Masi Foundation, presents the Grosso d’Oro to the Iranian director
tettura, il miracolo della comunicazione che nasce “I have been sensitive to social issues since childdalle immagini mi ha spinta verso il cinema. In sehood. I had originally decided to study architecture, guito, quando mi sono chiesta cosa mi avesse fatto but the miracle of being able to communicate with prendere questa strada, mi resi conto che era stata images pushed me towards filmmaking. Later, when quella sensibilità a condurmi inconsciamente al ciI asked myself what had made me take this path, I nema documentaristico e alla narrativa di stampo realised that it was precisely that sensitivity that sociale”. had unconsciously led me to documentary cinema I registi iraniani tendono ad autocensurarsi per eviand films about society.” tare la censura del regime? Do Iranian filmmakers tend to self-censor to avoid “A volte, per l’opinione pubblica censurare significa censorship by the regime? meramente cancellare una parte di un film. Tuttavia, “Sometimes, for the public, censorship means meil concetto di censura è più ampio, nel senso che si rely deleting a part of a film. However, the concept tratta di una condizione che porta i cineasti ad archiof censorship is broader in the sense that it is a conviare nella loro mente molte idee e a non poterle readition that leads filmmakers to store many ideas lizzare mai. Quale artista potrebbe mai avere un’incliin their minds and never realise them. What artist nazione ad autocensurarsi? Ma in una situazione socould possibly want to self-censor? But in a social ciale costellata di restrizioni e di pressioni due strade situation riddled with restrictions and pressures, the si presentano all’artista: o seppellire l’idea nella proartist has a clear choice: either to bury ideas in the pria mente per affidarla all’archivio dei films non reaback of the mind and make them part of the list of lizzati, oppure autocensurarsi nella films never made, or to self-censor misura in cui l’essenza originaria to the extent that the original es“Il cinema e il senso dell’idea non venga intaccata. sence of an idea is not affected. If del mio lavoro: Se ripercorro la mia esperienza I think back over my own experidare voce alla speranza” personale, ci sono stati e ci sono ence, there are still many subjects molti soggetti che sono finiti nel that have ended up in my archive “Cinema and the meaning mio archivio di film non realizzati of unmade films because of these of my work: giving voice a causa di queste restrizioni. Inverestrictions. On the other hand, to hope” ce, in quelli effettivamente girati in those that were actually shot, I 5
IL MESSAGGIO DI PACE NEL LINGUAGGIO UNIVERSALE DEL CINEMA
A MESSAGE OF PEACE IN THE UNIVERSAL LANGUAGE OF CINEMA
“Se i governi lasciassero parlare ai popoli la lingua dell’arte, forse la pace sarebbe possibile: la lingua del cinema è internazionale e certo può veicolare un messaggio di pace”. Con queste parole la regista iraniana Rakhshan Banietemad si espresse alla proiezione del suo film Tales al Teatro Nuovo di Verona, nella serata del 25 ottobre, con la quale la Fondazione Masi ha reso omaggio alla vincitrice del Grosso d’Oro Veneziano. In dialogo con il direttore del quotidiano ‘L’Arena’, Massimo Mamoli, in un teatro gremito e attento alle sue parole, la cineasta famosa e apprezzata in tutto il mondo ha sottolineato come questa sua opera – un collage di storie della società iraniana – sia stata ispirata da “una nostalgia per i protagonisti di tutti i miei filmi precedenti: sono degli ‘ultimi’, persone che non hanno voce, cui ho cercato di dare una tribuna da cui farsi sentire. Questo per me è il cinema e il senso del mio lavoro: dare voce alla speranza”. È la stessa ‘immensa speranza’ con cui la regista ha accolto il Nobel per la Pace attribuito il 6 ottobre all’attivista dei diritti umani Narges Mohammadi, in carcere a Teheran. Un riconoscimento cui è seguito il Premio Sakharov del Parlamento Europeo a Jina Mahsa Amini, la giovane iraniana morta nel 2022 per le violenze subite dopo l’arresto per non aver indossato correttamente il velo e al movimento di protesta ‘Donna, vita e libertà’.
“If governments let people speak the language of art, perhaps peace would be possible: the language of cinema is international and can certainly convey a message of peace.” This is what Iranian film director Rakhshan Banietemad said on the evening of 25 October when the Masi Foundation paid tribute to the winner of the Grosso d’Oro Veneziano Prize with the screening of her film Tales at the Teatro Nuovo in Verona. Speaking to the editor of the daily newspaper ‘L’Arena’, Massimo Mamoli, in a packed and attentive theatre, the world-famous and much-loved filmmaker emphasised how her work – a collage of stories about Iranian society – was inspired by “longing for the protagonists of all my previous films: they are the ‘last people’ who have no voice; I have tried to give them a platform so that they can be heard. This for me is cinema and the meaning of my work: to give voice to hope.” This is the same ‘immense hope’ with which the filmmaker welcomed the award of the Nobel Peace Prize on 6th October to human rights activist Narges Mohammadi, imprisoned in Tehran. An award that was followed by the European Parliament’s Sakharov Prize for Jina Mahsa Amini – the young Iranian woman who died from the violence she suffered after being arrested for not wearing her headscarf properly in 2022 – and to the protest movement ‘Women, Life and Freedom’.
Al Teatro Nuovo di Verona l’omaggio a Rakhshan Banietemad Tribute to Rakhshan Banietemad at the Teatro Nuovo in Verona
OLTRE IL PREMIO MASI La Targa ‘Giorgio Boscaini’ assegnata dal prefetto di Verona Demetrio Martino a Davide Arrigoni (agenzia di Lecco) e a Ennio e Maurizio De Blasis (agenzia Motta&DeBlasis di Roma) per 25 anni di proficua collaborazione con Masi BEYOND THE MASI PRIZE Verona Prefect Demetrio Martino gives the ‘Giorgio Boscaini’ Plaque to Davide Arrigoni (Lecco agency) and Ennio & Maurizio De Blasis (Motta&DeBlasis agency in Rome) for 25 years of fruitful collaboration with Masi
ho dovuto autocensurarmi e sono comunque incappata in mille ostacoli. Per esempio, il mio ultimo lungometraggio, Tales, è uscito in sala quattro anni dopo averlo girato”. Cosa possiamo fare noi europei, occidentali, per sostenere il movimento di protesta contro il regime in Iran? “La comunità mondiale è una famiglia nella quale ogni Paese influenza inevitabilmente il resto del mondo in base al principio del battito d’ali della farfalla. Più che sperare nel sostegno dei politici dei vari Paesi – i quali, com’è naturale, hanno come priorità gli interessi della propria nazione – confido nella profonda capacità di reciproca comprensione delle condizioni umane che hanno i popoli. Credo nel sostegno popolare. Alla fine, siamo noi, i popoli, a fare la storia”. Ritiene possibile un futuro di democrazia nel suo Paese? “Non ho dubbi sul fatto che ci troviamo in un processo di transizione verso la democrazia. Quanto ci vorrà? Nessuno lo sa”.
Giulia Cerqueti, giornalista, è nata a Fabriano (Ancona) e vive a Milano. Lavora al settimanale ‘Famiglia Cristiana’, occupandosi di esteri, cooperazione, mondo del sociale, diritti umani. Nel 2023 ha pubblicato il libro Cristo sulla linea del fronte. Storie e volti della fede in Ucraina, tra resilienza e speranza (San Paolo edizioni).
had to self-censor and still ran into a thousand obstacles. For example, my last feature film, Tales, was only released four years after I made it.” What can we Europeans, Westerners, do to support the protest movement against the regime in Iran? “The world community is a family in which each country influences the rest of the world quite inevitably – as in the story of the beating of a butterfly’s wings. Rather than hoping for the support of the world’s politicians, who naturally put their own nation’s interests first, I believe in a deep capacity for the mutual understanding of the human condition. I believe in support from the people. In the end, it is we, the peoples of the world, who make history.” Do you think that democracy in your country is a future possibility? “I have no doubt that we are in a process of transition to democracy. How long will it take? Nobody knows.”
Giulia Cerqueti, journalist, was born in Fabriano (Ancona) and lives in Milan. She works at the weekly ‘Famiglia Cristiana’, covering foreign affairs, cooperative movements, social issues and human rights. In 2023 she published the book Christ on the Front Line. Stories and faces of faith in Ukraine – from resilience to hope (San Paolo edizioni).
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PREMIO MASI MASI PRIZE
“COSTRUIAMO IL VOCABOLARIO NEL CANTIERE APERTO DELL’ITALIANO” “WE ARE BUILDING A DICTIONARY IN THE OPEN CONSTRUCTION SITE OF ITALIAN” di Elena Di Caro
Mario Cannella, lessicografo, da quarant’anni è il curatore dello Zingarelli Mario Cannella, lexicographer, has been the editor of the Zingarelli for forty years Una vita al servizio delle parole, la capacità di renderA lifetime at the service of words, the ability to make le chiare e comprensibili fissandole nello strumento them clear and comprehensible by defining their principe di conoscenza che è il vocabolario, l’intelliform in the fundamental tool of knowledge that is genza di considerarne l’evoluzione senza cedere a the dictionary, and the intelligence to think about mode transitorie: è il contributo del professor Mario their evolution without giving in to transitory fashCannella al nostro patrimonio culturale, che spiega ions: this is Professor Mario Cannella’s contribul’attribuzione del Premio Masi per la Civiltà Veneta tion to our cultural heritage, and the reason for the (il cui tema, per questa 42ma edizione, è ‘Radici e award of the Masi Civiltà Veneta Prize (whose theme, Prospettive’) al linguista e lessicografo triestino. for this 42nd edition, is ‘Roots and Views’) to this Tri“Ne sono felicissimo – commenta Cannella, classe estine linguist and lexicographer. 1940 – perché è un riconoscimento alla categoria “I am delighted about this,” commented Cannella, e all’attività che è preziosissima. Mi ha fatto piacere born in 1940, “because this is an award for a type of anche, scorrendo i nomi di altri premiati dalla Fondawork and activity that is invaluable. I was also pleased, zione Masi, ritrovare quelli di letterati come Claudio scrolling through the names of other Masi FoundaMagris, mio compagno di scuola. E poi ne sono onotion award-winners, to find the names of literary figrato perché, da grande amante dei vini, ho conosciuures such as Claudio Magris, my old school friend. to molte cantine e ho curato le voci sul vino, l’enoAnd then I am honoured because, as a great wine lovlogia e tante altre: sono circa 900 er, I have got to know many wineries seguite in prima persona”. and personally looked after the editIl professore ha curato Mario Cannella si è laureato a Trieing of the approximately 900 words anche un Dizionario ste in Letteratura italiana e ha lainvolving wine and winemaking.” cinese-italiano a Pechino vorato alla Zanichelli sin dal 1983 Mario Cannella graduated from Trioccupandosi delle varie edizioni del este with a degree in Italian LiteraThe professor worked vocabolario di Nicola Zingarelli. Priture and has worked at Zanichelli on on a Chinese-Italian ma ancora, però, aveva vissuto in the various editions of Nicola ZinDictionary in Beijing Cina per la creazione del dizionario garelli’s dictionary since 1983. Be8
Mario Cannella: “Il lessicografo si occupa, con dinamismo ma cautela, di introdurre vocaboli o neologismi nuovi, anche stranieri” Mario Cannella: “The lexicographer deals dynamically but cautiously with the introduction of new words or neologisms, foreign ones too”
italiano-cinese. “Io seguivo naturalmente la parte itafore that, however, he lived in China and was involved liana, ero responsabile della scelta delle parole da inin the creation of an Italian-Chinese dictionary. “Of serire e collaboravo con quattro docenti dell’univercourse, I worked on the Italian part and was responsisità di Pechino”. ble for choosing the words to be included, in collaboDopo il Primo Zanichelli per bambini e ragazzi (“mesration with four professors from Beijing University.” so a punto con un criterio particolare: si indicava la After the il Primo Zanichelli dictionary for children parola associandola a un esempio, e si dava la defiand young people (“fine-tuned with a particular fornizione della parola in quell’esempio”), è seguita la mat: the word was picked by associating it with an stagione ininterrotta dello Zingarelli: l’aggiornamenexample of its usage, and its definition was inserted to, il controllo, i neologismi di una creatura in coas part of that example”), there followed a continustante crescita, anno dopo anno. È questo, dunque, ous pattern of work with the Zingarelli dictionary: che fa il lessicografo? E in che cosa si differenzia dal updating and checking the neologisms of an organlessicologo? ism that is constantly growing, year after year. Is this, “Se il lessicologo studia il lessico, dal punto di vithen, what the lexicographer does? And how does he sta accademico, il lessicografo fa altrettanto ma differ from the lexicologist? allo scopo di costruire il vocabolario, ‘traducendo’ “If the lexicologist studies the lexicon from an acail significato dei termini in un linguaggio accessibidemic point of view, the lexicographer does the same le alla maggioranza delle persone. In alcuni casi, ad but with the aim of building the dictionary, ‘translatesempio quando si parla di scienze dure o altri temi ing’ the meaning of terms into a language accessible molto complessi, ci si affida a degli to the majority of people. In some specialisti”. Nato a Trieste, Cannella cases, for instance when talking about L’aggiornamento di un vocabolario pure science or other very complex è stato compagno di tiene conto dell’uso che diventa pretopics, we rely on specialists.” scuola di Claudio Magris valente nella nostra società, che Updating a dictionary means studyvale anche per le parole straniere: ing the development of common Born in Trieste, Mario “Se un’espressione si impone, penusage, which also applies to foreign Cannella was a school so ad esempio a selfie o blackout o friend of Claudio Magris words: “If a term becomes commonlockdown, se ne contempla l’accoplace, I’m thinking for example of 10
Pagina precedente. Il giornalista e scrittore Stefano Lorenzetto consegna il premio al professor Cannella. A fianco Isabella Bossi Fedrigotti e Sandro Boscaini Previous page. The journalist and writer Stefano Lorenzetto presents his Prize to Professor Cannella. Opposite Isabella Bossi Fedrigotti and Sandro Boscaini A lato. Il professor Cannella firma con piacere la botte di Amarone This page. Professor Cannella autographs the barrel of Amarone with alacrity
glimento. Ci sono però dei criteri rigorosi: valutiamo la frequenza, la durata nel tempo e anche la qualità delle parole… cioè, dove compaiono. Il linguaggio dei social lascia perplessi, non crediamo abbia possibilità di sopravvivenza se non affiora nei grandi quotidiani e settimanali; la stampa, soprattutto cartacea, per noi rappresenta un filtro importante. C’è dunque un approccio cauto, ma non una chiusura, un atteggiamento attento e al tempo stesso laico”. Una novità degli ultimi anni, che risponde a un’esigenza diffusa, pur non univoca, è quella dell’uso del femminile per le professioni e i ruoli un tempo di appannaggio maschile. “Noi abbiamo aggiunto ovunque il femminile, anche per i gradi militari. Di solito non ripetiamo la parola: è scritto, ad esempio ‘colonnello, femm. a’. Per quel che riguarda le professioni, a mio giudizio il femminile va esplicitato… all’inizio avevo qualche perplessità su sindaca, notaia, poi la scelta è stata quella di rimandare a una nota d’uso in cui si spiega l’evoluzione. È semplicemente una questione di orecchio: morfologicamente non c’è nulla da dire”. Eliana Di Caro, nata a Matera, è giornalista a ‘Il Sole 24 Ore’ dal 2000, dal 2012 al supplemento della Cultura ‘Domenica’. Fa parte del gruppo di giornaliste e scrittrici Controparola, fondato da Dacia Maraini nel 1992. Scrive della sua terra e dei temi legati alle donne. Il suo ultimo libro è Magistrate finalmente. Le prime giudici d’Italia (il Mulino, 2023).
selfie or blackout or lockdown, its acceptance is floated as a possibility. But there are strict criteria: we assess the frequency, the duration in time and also the quality of the words… that is, exactly where they appear. The language of social media is a problem, we don’t think it has a chance of survival if it doesn’t appear in the major daily and weekly newspapers; the press, especially the printed press, is an important filter for us. So our approach is cautious without being closed off; it’s the careful attitude of a layman.” A recent development, brought about in response to a widespread, if not universally acknowledged need, is the use of the feminine for professions and roles that were once the preserve of men. “We have added the feminine everywhere, even for military ranks. We do not usually repeat the word: it is written, for example ‘colonello, femm. a’. As far as professions are concerned, in my opinion the feminine form should be explicit… at the beginning I had some misgivings about sindaca, and notaia, which a note was made explaining this development. But this is simply a matter of how it sounds: morphologically there is no argument.” Eliana Di Caro, born in Matera, is a journalist at ‘Il Sole 24 Ore’ and edits the ‘Domenica’ culture supplement. She is part of the group of female journalists and writers Controparola, founded by Dacia Maraini in 1992. She writes about her land and women’s issues. Her latest book is Magistrate finalmente. Le prime giudici d’Italia (il Mulino 2023).
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PREMIO MASI MASI PRIZE
“QUESTO PREMIO È UN OMAGGIO ALLA CIVILTÀ DELLE ACQUE NELLE VENEZIE” “THIS PRIZE IS A TRIBUTE TO THE WATER CULTURE OF THE VENETIAN REGIONS” di Peppe Aquaro
Andrea Rinaldo porta nel futuro una scienza dell’acqua che ha radici antiche Andrea Rinaldo brings the science of water, with its ancient roots, into the future Dal ‘Nobel dell’acqua’ al Premio Civiltà Veneta della From the ‘Water Nobel Prize’ to the Masi FoundaFondazione Masi. Entrambi nel 2023: un anno magico tion’s Civiltà Veneta Prize. Both in 2023: a magical per Andrea Rinaldo, 69 anni, professore ordinario di year for Andrea Rinaldo, 69, professor of hydraulic costruzioni idrauliche all’Università di Padova e diretconstruction at the University of Padua and director tore del Laboratorio di Ecoidrologia del Politecnico di of the Ecohydrology Laboratory at Lausanne PolyLosanna. Ma soprattutto veneziano doc, essendo nato technic. Above all, he is a true Venetian, having been in Calle lunga San Barnaba, a due passi da Campo San born in Calle lunga San Barnaba, just a stone’s throw Barnaba: punto di osservazione di un giovanissimo Rifrom Campo San Barnaba: a view point for the young naldo alle prese con le prime tragedie legate all’acqua. Rinaldo as he took in his first water-related calamities. Professore, cosa ricorda dell’Acqua granda a VeneProfessor, what do you remember of the floods in zia nel 1966? Venice in 1966? “Ero un ragazzino, ma la corrente elettrica che saltava, “I was a kid, but I still remember the failure of the il fatto che non si potesse uscire di casa per l’acqua che electricity supply, the fact that you couldn’t leave superava la soglia massima consentita e le immagini the house because the water was so high, and the terrificanti di quel 4 novembre le ricordo ancora oggi. terrifying images of that 4th November. I think Direi che i veneziani sono abituati da sempre ad avere Venetians have always been used to having a parun rapporto con l’acqua: distruttrice o che vivifica”. ticular relationship with water: destructive or lifePer questo ha deciso di dedicare la giving.” sua vita al rapporto tra l’acqua dei Is that why you decided to devote Il docente universitario fiumi e le comunità vive, umane, your life to the relationship beha ricevuto nel 2023 animali o vegetali, che è poi l’Ecoitween river water and living comil ‘Nobel per l’acqua’ drologia? munities – human, animal or veg“Nasco ingegnere idraulico. Poi, i etable – to Ecohydrology? The university professor miei studi mi hanno permesso di awarded the ‘Nobel Prize “I was born a hydraulic engineer. allargare il campo alla distribuzioThen, my studies broadened the for Water’ in 2023 ne delle risorse idriche nel mondo, question to the distribution of wa12
Andrea Rinaldo: “Il Premio Masi Civiltà Veneta e lo Stockholm Water Prize li considero un omaggio alla comunità idraulica veneta” Andrea Rinaldo: “I consider the Masi Civiltà Veneta Prize and the Stockholm Water Prize a tribute to the water community of the Veneto”
studiando come l’acqua controlli o contribuisca alla propagazione delle epidemie. Tornando alle origini veneziane, delle quali sono orgoglioso, così come del premio della Fondazione Masi ricevuto lo scorso 27 ottobre, vorrei ricordare che la civiltà veneta è stata determinante negli studi idraulici. Basti pensare al veneziano Giovanni Poleni, vissuto nel ’700, socio della Royal Society, su proposta di Newton, e dell’Accademia di Berlino per volere di Leibniz. Per questo, lo Stockholm Water Prize e il Civiltà Veneta, li considero un omaggio alla comunità idraulica veneta”. A proposito del Nobel dell’acqua, per poco non causava un incidente diplomatico con l’Accademia reale svedese: come è andata? “Ho detto ciò che ripeto ai miei studenti: nel punto più arido della Terra, a sud del deserto del Sahara, dove non cade una goccia d’acqua da più di 35 anni, se lo osservassimo con immagini satellitari, noteremmo dei solchi di antichi fiumi. Per questo ho ricordato ai reali di Svezia (ma vale per il mondo intero), terra ricchissima di fiumi e laghi: guardate che i privilegi naturali non durano a lungo. E nessuno può prevedere che cosa accadrà domani”. Per la serie, vietato fare previsioni sul clima? “Il clima sta cambiando rapidamente, dobbiamo cambiare anche noi. E se un tipo di irrigazione poteva andare bene qualche decennio fa, adesso non possiamo permettercela. Inoltre, ai ‘Mercanti di dubbi’ che continuano a ripetere che i cambiamenti climatici ci sono sempre stati, si dovrebbe rispondere: è vero, ma mai con questa accelerazione”. Quali potrebbero essere i primi passi da fare per la sicurezza idraulica dell’Italia?
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ter resources in the world, studying how water controls or contributes to the spread of epidemics. Returning to my Venetian origins, of which I am proud, as well as being proud of the Masi Foundation award I received on 27 October, I would like to remind you how instrumental the culture of the Veneto region has been in water studies. Just think of the Venetian Giovanni Poleni, who lived in the 18th century and was made a member of the Royal Society at Newton’s suggestion and of the Berlin Academy at Leibniz’s behest. For this reason, I consider both the Stockholm Water Prize and the Civiltà Veneta Prize to be a tribute to the water community of the Veneto.” Speaking of the Nobel Prize for Water, you almost caused a diplomatic incident with the Royal Swedish Academy: how did that happen? “I repeated what I tell my students: in the driest point of Earth, south of the Sahara desert, where not a drop of water has fallen for more than 35 years, if we used satellite images to look down we would see the beds of ancient rivers. That is why I told the royal family of Sweden (which is a land rich in rivers and lakes, but the thought applies to the whole world): beware, natural privileges do not last long. And no one can predict what will happen tomorrow.” Are we allowed to make climate predictions? “The climate is changing rapidly, and we have to change too. If one type of irrigation might have been OK a few decades ago, we cannot allow it now. Moreover, the ‘Nay sayers’ who keep repeating that climate change has always been there, should be answered: yes, that’s true, but never with this acceleration of change.” What can we do to ensure Italy's water safety?
Pagina precedente. Il talk show presso la Pieve di San Giorgio in Valpolicella è stato moderato dal giornalista Alessandro Milan Previous page. The talk show at the Pieve di San Giorgio in Valpolicella was moderated by journalist Alessandro Milan A lato. Andrea Rinaldo riceve la bottiglia di Costasera Amarone del Premio dalle mani di Isabella Bossi Fedrigotti This page. Andrea Rinaldo receives the Prize’s Costasera Amarone bottle from the hands of Isabella Bossi Fedrigotti
“Va ripensata la rete idraulica, ma anche una nuova agricoltura possibile di irrigazione: caso per caso. Perché, come diceva il geografo Lucio Gambi, bisogna guardare al territorio anche al di là del visibile. Insomma, non esiste una ricetta valida per tutti”. La stessa cosa vale per Venezia? “Entro il 2100 il livello delle acque del mare salirà fino a un metro: Venezia sarebbe spacciata. Il Mose? Se funzionasse per 260 giorni all’anno, si risolverebbe il problema: ma la laguna diventerebbe un lago stagnante. Cosa fare? Non lo so. Di sicuro, non possiamo continuare ad essere ostaggio di quasi 30 milioni di turisti ogni anno”. Lei è stato un giocatore di rugby, facendo parte anche della Nazionale: se potesse risolvere i problemi della sua città con una palla ovale? “Ero una terza linea aggiunta. Sono alto 1.90. E questo mi ha aiutato. Che farei? Cercherei di raggiungere lo stesso obiettivo delle mie ricerche: passando da una equa distribuzione dell’acqua nel mondo ad una altrettanto equa distribuzione del gioco”. In attesa del magico ‘Terzo tempo’ ”. Peppe Aquaro, tarantino di Martina Franca, scrive per il ‘Corriere della Sera’ dal 2002. Se gli chiedono di che cosa si occupa in particolare, risponde sempre: “sono un giornalista a tutto campo”. Magari non vuol dire niente, ma gli basta per illudersi di giochicchiare ancora su un campo di calcio, ‘nel mezzo del cammin’ della sua vita.
“The water supply network must be rethought, but also a new form of agriculture, using irrigation, that should be researched case by case. Because, as the geographer Lucio Gambi used to say, you have to look beyond what is visible. In other words, there’s no one single solution for everyone.” Does the same apply to Venice? “By 2100 the sea water level will have risen by up to a metre: Venice will be doomed. The Mose? If it worked for 260 days a year, it would solve the problem: but the Lagoon would become a stagnant lake. What’s the answer? I don’t know. For sure, we cannot continue to be held hostage to almost 30 million tourists every year.” You were a rugby player, part of the national team even: how can an oval ball help? “I was an extra flanker. I am 1.90 metres tall. And that helped me. What would I do? I would try to achieve the same goal as in my research: moving from an equitable distribution of water in the world to an equally equitable distribution of the ball in the game.” Waiting for the magical ‘Third Half’. Peppe Aquaro, from Martina Franca in Taranto, has been writing for ‘Corriere della Sera’ since 2002. If asked what he writes about in particular, he always replies: “I am an all-rounder”. Maybe that doesn’t mean anything, but it is enough for him to delude himself that he is still playing on a football pitch, ‘nel mezzo del cammin’ of his life.
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PREMIO MASI MASI PRIZE
“LA NOSTRA ETICA DA 75 ANNI È ONESTÀ, ASCOLTO E LAVORARE SODO” “OUR ETHOS FOR 75 YEARS HAS BEEN HONESTY, LISTENING AND HARD WORK” di Emily Capozucca
Franco Stevanato oggi guida l’azienda familiare proseguendone la mission Franco Stevanato now leads the family business, continuing its mission “Onorato”. Così si è sentito Franco Stevanato, pre“Honoured”. This is what Franco Stevanato, execusidente esecutivo del consiglio di amministrazione tive chairman of the board of the Stevanato Group, di Stevanato Group, nel ricevere il Premio Masi Cifelt on receiving the Masi Civiltà Veneta Prize. The viltà Veneta. Il riconoscimento, nato nel 1981, viene award, created in 1981, is given to people from the conferito a personaggi originari delle Venezie che Venetian regions who have distinguished themselves si sono distinti in vari campi promuovendo i valori in different fields by promoting the values of the del territorio. Alla società di Piombino Dese (in proterritory. This year it was presented to the compavincia di Padova), quotata a New York e attiva nella ny from Piombino Dese (province of Padua), listed produzione di contenitori in vetro per l’industria farin New York, and active in the production of glass maceutica, il premio è stato consegnato “per il succontainers for the pharmaceutical industry, “for the cesso globale dell’impresa nel segno di una continuicompany’s global success in a spirit of vocational tà vocazionale che attinge alla cultura e alle tecniche continuity that takes its inspiration from the culture delle Venezie”. and practices of the Venetian regions.” In cosa vi sentite portatori dei valori di questa civiltà? In what way do you feel standard bearers for this Masi ha valori simili ai nostri anche se trattiamo setculture? tori merceologici diversi. Il prossimo anno Stevanato Masi has similar values to ours, even though we make compie 75 anni, una vita dedicata al territorio, al cliendifferent products. Next year, Stevanato will be 75 te e ai collaboratori. Gli ingredienyears old, with a life dedicated ti di 75 anni fa sono esattamente to our region, our customers Il Premio Civiltà Veneta gli stessi che abbiamo oggi e che and employees. The ingredients all’impresa che dal Padovano of success 75 years ago are exavremo ancora nei prossimi anni. è sbarcata a Wall Street La nostra è un’azienda familiaactly the same as we have today, re alla terza generazione, basata and will have again in the coming The Civiltà Veneta Prize sull’etica, sull’onestà, sull’ascolto e years. Ours is a family business goes to a company from sul lavorare sodo: abbiamo 18 stain its third generation, based on Padua listed in Wall Street bilimenti in 9 Paesi e lavoriamo 7 ethics, honesty, listening and hard 16
Franco Stevanato e il padre Sergio gustano l’Amarone Costasera Franco Stevanato and his father Sergio enjoy Costasera Amarone
giorni su 7, 24 ore su 24 con un totale di circa 6 mila work: we have 18 plants in 9 countries and we work persone in organico. 7 days a week, 24 hours a day with a total of about Quanto è importante per voi il legame con il terri6,000 people on the payroll. torio e le competenze della lavorazione del vetro How important for you is the link with the region che lo caratterizzano? and its characteristic glass making skills? Generare valore per l’azienda comporta la caduta di Generating value for the company brings benefits to benefici sul territorio. A Venezia c’è sempre stata la the territory. There has always been a culture of glasscultura del vetro. Mentre Murano è più dedicata alle making in Venice. While Murano is dedicated to the lavorazioni artistiche, l’entroterra tra Mestre e Marartistic side of the process, the hinterland between ghera si è specializzata maggiormente sulla lavoraMestre and Marghera has always specialised in makzione di vetri di laboratorio. Stevanato Group è nata ing glass for use in laboratories. The Stevanato Group grazie al nonno Giovanni che nel Dopoguerra aveva was founded by my grandfather Giovanni who, after iniziato a lavorare in un’azienda che produceva artithe war, started working in a company that produced coli in vetro per laboratori chimici. Si era reso conto glassware for chemical laboratories. He saw that hand che lavorando a mano si riuscivano a produrre solo processing could only produce three pieces a day, and tre pezzi al giorno ma ebbe l’intuizione che, inserenrealised that much larger quantities could be made do sistemi di automazione, si sarebbero potuti otteby using machines. So, in 1949 he created ‘Soffienere numeri ben più ampi. Così, nel 1949 creò ‘Soffieria Stella’ (later becoming the Stevanato Group) and ria Stella’ (poi diventata Stevanato Group) iniziando started manufacturing for the pharmaceutical sector. a servire il settore farmaceutico. When was the turning point? Quando arrivò la svolta? La terza generazione In 1971 my father Sergio started workNel 1971 mio padre Sergio ha iniziato ing alongside my grandfather. The ha a cuore il legame ad affiancare mio nonno. La svolta è turning point came when we decided con il territorio arrivata nel decidere insieme di svito develop machines ‘in house’. Beluppare ‘in casa’ le macchine. Prima The third generation fore that there was a German mac’era un produttore tedesco che rinufacturer that supplied glassworks. has the territory forniva le vetrerie. Produrre le nostre Producing our own machines was a at its heart macchine è stata una scelta coraggiocourageous choice and it’s still one of 18
Pagina precedente. I premiati della Civiltà Veneta davanti alla botte di Amarone dedicata al Premio Masi Previous page. Civiltà Veneta Prize-winners in front of the barrel of Amarone dedicated to the Masi Prize A lato. Il giornalista Paolo Possamai consegna il premio a Franco Stevanato This page. The journalist Paolo Possamai presents Franco Stevanato with his prize
sa e tutt’oggi uno dei punti di grande vantaggio nella competitività, in termini di qualità, produttività e velocità. Una mossa che ci ha permesso di essere i primi al mondo nei flaconi e secondi nelle siringhe. Abbiamo un market share dominante e produciamo oltre 11 miliardi di contenitori all’anno. Risultati ottenuti anche grazie a una vita impostata sulla dedizione al lavoro con molti sacrifici. Cos’è diventata Stevanato Group negli anni? Una realtà fortemente italiana radicata nel territorio con una vocazione internazionale che vuole catturare le opportunità che si pongono davanti. Cosa restituisce al territorio in cambio? Abbiamo rapporti con Università e istituti tecnici. Il nonno era una persona semplice che viveva di passione. Quando è venuto a mancare abbiamo scoperto che aveva finanziato gli studi di molti figli dei nostri collaboratori. Questo è stato per noi uno stimolo che ci ha portato ad aprire una fondazione (Fondazione Stevanato) dedicata a restituire una percentuale (circa l’1-2% a seconda della tipologia di progetto) del nostro utile netto per aiutare le categorie più fragili.
our great competitive advantages, in terms of quality, productivity and speed. This move led us to be the world leader in the production of medicine bottles and number two for syringes. We have a dominant market share and produce over 11 billion glass containers per year. These results come from a life based on dedication to work with many sacrifices. What has the Stevanato Group become over the years? A strongly Italian company rooted in its region of origin with an international vocation determined to take advantage of the opportunities that lie ahead. What do you give back to your region in return? We have collaborative relations with universities and technical institutes. Our grandfather was a simple person who lived on his enthusiasm for work. When he passed away, we discovered that he had financed the education of many of our employees’ children. This prompted us to establish the Stevanato Foundation, which gives the disadvantaged a percentage (about 1-2% depending on the type of project) of our net profit in aid.
Emily Capozucca, marchigiana di nascita, milanese di adozione e giornalista del ‘Corriere della Sera’. Lavora in redazione Economia da cinque anni dove scrive soprattutto di moda, sostenibilità e storie di aziende. Ha collaborato con il mensile ‘Trovolavoro’ e il canale online di Corriere.it Animalia.
Emily Capozucca, Marche-born, Milanese by adoption and journalist for Corriere della Sera. Has worked in the Economics section for five years, where she writes mainly about fashion, sustainability and businesses. She has also worked with the monthly ‘Trovolavoro’ and Corriere.it’s online channel Animalia.
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PREMIO MASI MASI PRIZE
CON I MANGA: FANTASIA AL POTERE ALLA SCOPERTA DEL PIANETA VINO WITH MANGAS: FANTASY ABOUT POWER PLAY AND DISCOVERING PLANET WINE di Gilberto Bertini
I fratelli Kibayashi: l’idea di Gocce di Dio ci è venuta degustando una bottiglia The Kibayashi siblings: the idea for Drops of God came to us while tasting wine Per unire mondi lontani è utilissima la fantasia. Esiste Fantasy is a very useful tool for bringing distant lands un trait d’union tra culture apparentemente distantogether. There is a link between the apparently disti ed antitetiche, l’occidentale e l’asiatica, e consiste tant and antithetical cultures of East and West that nella contaminazione di usi e costumi. Il Sol Levante, lies in the cross-cultural adoption of customs and il Giappone dei Bonzi o la Cina della dinastia dei Ming, artefacts. The Rising Sun, Japanese Bronzes, and hanno affascinato un tempo le opulente corti eurothe China of the Ming dynasty have fascinated opupee dal Medio Evo al Seicento e anche successivalent European courts from the Middle Ages to the mente. Spezie, polveri, pregiata chincaglieria, il pro17th century and beyond. Spices, powders, precious filo di una vita avvolta nell’eleganza di vestiti di rara e trinkets, lifestyles defined by elegant dresses made preziosa seta indossati dalle geishe dai piedi fasciati e of rare and precious silks, worn by geishas with their compressi all’inverosimile. Là i broccati, qua i merletfeet wrapped up and compressed to the limit. Here ti di Venezia. there are the brocades, there the lace from Venice. Oggi che fiorisce la rete e i commerci sono planetaToday, in the era of the Internet and world-wide ri, anche se convivono purtroppo con le guerre, protrade, even if sadly there are wars too, storytellers tagoniste della fantasia e della narrazione sono cose have a function like wine, and can tell the story of come il vino, che sa raccontare un territorio in modo a region in a way that everyone can understand. universale, e cose come i ‘manga’, i fumetti giappoWhich is what ‘manga’, the Japanese comic books nesi che spopolano tra le giovani that are so popular with the younggenerazioni. Può sorprendere aner generation, does. It may surprise Shin e Yuko, creatori che il sommelier più avventato, ma even the most daring sommelier, del manga sul vino vino e fumetti possono comunicare but wine and comics can also comche spopola in Giappone anche tra loro, specialmente se poi municate with each other, especialsi scopre che c’è un manga scritto ly if the manga in question is writShin and Yuko, creators da due sceneggiatori giapponesi ten by two Japanese scriptwriters of the wine manga that totalmente ambientato nel magico and totally set in the magical world is all the rage in Japan mondo del vino. of wine. 20
Shin e Yuko Kibayashi, creatori e sceneggiatori della serie di successo Kami no shizuko (Gocce di Dio), affascinati visitatori dell’appassimento di Masi Shin e Yuko Kibayashi, creators and scriptwriters of the hit series Kami no shizuko (Drops of God), were intrigued to visit Masi’s appassimento facilities
È il caso dei fratelli Yuko e Shin Kibayashi, i ‘Tadashi Agi’, e del loro piccolo capolavoro che ha già venduto milioni di copie, il manga Kami no shizuko (Gocce di Dio) già tradotto in inglese e francese. Un ricco alternarsi di emozioni, colpi di scena, suspence, un linguaggio coinvolgente i lettori più giovani e il mondo del vino reso protagonista. “Siamo stati ispirati dal vino stesso, di cui siamo grandi collezionisti e possediamo circa quattromila bottiglie” – i fratelli Kibayashi
La pieve romanica di San Giorgio di Valpolicella ha ospitato il talk show del Premio Masi, guidato dal giornalista Alessandro Milan
This is the case of the sister and brother Yuko and Shin Kibayashi, the ‘Tadashi Agi’, and their small masterpiece that has already sold millions of copies, the manga Kami no shizuko (Drops of God). It’s already been translated into English and French. Wine is the protagonist in stories full of a rich diet of excitement and suspense, emotions and plot twists, couched in a language that engages younger readers and the wine world alike.
The Romanesque parish church of San Giorgio di Valpolicella hosted the Masi Prize talk show, moderated by journalist Alessandro Milan
non hanno dubbi o esitazioni sotto i “We were inspired by wine itself; “Nel degustare un vino loro occhiali scuri – “Quando assagwe’re great collectors and own ci vengono in mente giamo un vino, automaticamente ci about four thousand bottles” – the vengono in mente delle immagini, immagini e suggestioni” Kibayashi siblings have no doubts delle suggestioni che abbiamo vohidden behind their dark glasses – “Tasting wine makes luto tradurre in fumetto nel caso di “When we taste a wine, images auimages and feelings Drops of God. Il vino fa parte della tomatically come to mind, which we come to our minds” nostra cultura da sempre e giriamo translate into graphics for Drops of il mondo in cerca delle bottiglie che God. Wine has always been a part ci piacciono di più, con un occhio sempre attento of our culture and we travel the world in search alle novità”. of the bottles we like best, with one eye always Ecco il senso del manga: la storia di due fratelli che open for novelty.” si sfidano a colpi di degustazione e che si mettono The story related in the manga is this: two brothers alla ricerca di dodici bottiglie definite ‘Apostoli del challenge each other to a wine-tasting duel and set vino’, con l’ardire di portare nelle strisce dei fumetti out to find the twelve bottles they call the ‘Aposetichette mitologiche come il Barolo di Bruno Giatles of Wine’, with the idea of finding such legendcosa o il Brunello di Montalcino di Poggio di Sotto. ary examples as Bruno Giacosa’s Barolo or Poggio Il successo di Drops of God è stato così importante di Sotto’s Brunello di Montalcino. The success of da essere poi tradotto in una serie tv. “La cosa bella Drops of God was so great that it was later adapted è che l’ispirazione per la trama di Drops of God ci è as a TV series. “The great thing is that the inspiravenuta in un’ora, proprio mentre degustavamo una tion for the plot of Drops of God came to us in an bottiglia. Di conseguenza il linguaggio che abbiamo hour, while we were tasting wine. As a result, the lanusato è proprio quello delle suggestioni; non abbiaguage we used was image-led; we didn’t look for inmo avuto suggerimenti o cercato consulti tecnici spiration anywhere special or seek technical advice per scrivere il fumetto, abbiamo usato solo farina del on wine, we just used what we already had and our nostro sacco e la nostra immaginazione”. Linguaggio own imagination.” dunque da fumetto, da strada, ‘pulp’, molto semplice, Which is the language of the comic strip, street lanfatto di emozioni e sospiri, una lezione per la nostra guage or ‘pulp’ language, very simple, made up of
La teca contenente i Premi: le bottiglie di Amarone Costasera incise in oro dai maestri di Murano e la targa con la moneta Grosso d’Oro Veneziano The display case containing the Prizes: bottles of Costasera Amarone engraved in gold by the masters of Murano and the plaque with the Grosso d’Oro Veneziano coin 24
Federico Castellucci, della Commissione selezionatrice del Premio Civiltà del Vino, consegna il premio ai fratelli Kibayashi Federico Castellucci, from the Civiltà del Vino Prize Jury, presents the Kibayashi siblings with their prize
comunicazione vitivinicola, spesso autoreferenziale e a volte compiacente se stessa. Giusto, dunque, che la Fondazione Masi abbia scelto i fratelli Kibayashi per il Premio Internazionale Masi Civiltà del Vino. Hanno esaltato la capacità di comunicare il vino con un linguaggio originale nell’epoca dei nuovi mezzi di comunicazione digitale e di un diverso comunicare delle nuove generazioni. E c’è qualcosa che riguarda il nostro vecchio caro Veneto. “Noi conoscevamo già l’Amarone Masi Costasera” – riportano i due fratelli Kibayashi in veste di originali e attenti osservatori del vino in Giappone – “ma non immaginavamo quanto il vino veneto sarebbe diventato popolare negli anni con ancora ampi margini di crescita. Quando si parla di vini famosi in Giappone, la Toscana è al primo posto, anche se ultimamente a noi piace particolarmente approfondire i vini d’Abruzzo. Ricevere questo premio da Fondazione Masi è molto bello ed è un onore, perché riconosce l’unione tra le nostre passioni più grandi: il vino, in una cantina storica e prestigiosa, e l’arte del fumetto. Un po’ la realizzazione di un sogno”.
excitement and emotion, a lesson for our own wine communicators who are often self-referential and sometimes complacent. So it’s quite right that the Masi Foundation chose the Kibayashi siblings for the Masi International Civiltà del Vino Prize. It’s all about the ability to talk about wine in a new language in the era of new digital media using the language of the new generation. And there is something in it about our dear old Veneto. “We already knew about Masi Costasera Amarone,” say the two Kibayashis in their role as attentive observers of the wine scene in Japan, “but we did not imagine how popular wine from the Veneto would become over the years, with ample room for growth. When it comes to the popularity of Italian wines in Japan, Tuscany comes first, though we have also learned recently to try the wines of Abruzzo. This prize from the Masi Foundation is great, and a real honour, because it recognises the union of our two greatest passions: wine, in a historic and prestigious winery, and the art of the comic book. A bit like a dream come true.”
Gilberto Bertini, fiorentino, classe 1990, ha iniziato a lavorare nella comunicazione a ventuno anni e dal 2015 ha iniziato a occuparsi di vino, collaborando con ‘Winenews’ di cui oggi è inviato ufficiale. Ha lavorato con i principali Consorzi del vino della Toscana e si occupa di scrivere, fotografare e fare video d’autore.
Gilberto Bertini: Florentine, born in 1990, began working in communications at the age of 21 and began covering wine in 2015 by collaborating with Winenews, for which he is now an official correspondent. Has worked with Tuscany’s main wine consortia and enjoys writing, photography and making art videos.
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VENEZIE ART DE VIVRE EDITORIALE VENETIAN ARTEDITORIAL DE VIVRE
L’ARTE GIAPPONESE DELLA LACCA PER L’ETICHETTA DI COSTASERA THE JAPANESE ART OF LACQUER ON THE COSTASERA LABEL di Kumiko Yamada
Il giovane artista Yasuhiro Asai per il progetto Costasera Contemporary Art The young Japanese artist Yasuhiro Asai for the Costasera Contemporary Art Project Il mio primo incontro con Yasuhiro Asai avvenne in My first meeting with Yasuhiro Asai was a chance modo molto casuale. Un fotografo, mio amico da 30 affair. A photographer who has been a friend of anni, fa parte di un gruppo di giovani artisti e ogni mine for 30 years now is part of a group of young tanto porta a cena, a casa nostra, uno di loro. Asai artists and occasionally brings one of them to our arrivò una sera, il giorno dopo aver tenuto una mohouse for dinner. Asai arrived one evening the day stra personale a Tokyo. Mi colpì il modo in cui i suoi after holding a solo exhibition in Tokyo. I was struck occhi guardavano dritto davanti a sé e non si allonby the way his eyes looked straight ahead and never tanavano mai. L’arte della lacca è un campo in cui la wavered. maggior parte degli artisti ha una certa età, mentre The art of lacquer making is a field in which most egli è uno dei più giovani in assoluto. L’amico fotoartists are of a certain age, whereas he is one of the grafo, invece, è specializzato nel ritrarre persone in youngest. My photographer friend, on the other movimento, in particolare gli attori del teatro Kabuki. hand, specialises in shots of people in motion, parHa fotografato anche attori famosi e atleti, ma i suoi ticularly Kabuki theatre actors. He has also photoprincipali soggetti sono gli artigiani impegnati in lavographed famous actors and athletes, but his main ri manuali con tecniche tradizionali. Asai è una delle subjects are craftsmen engaged in manual labour uspersone che ci ha presentato. Dopo il primo inconing traditional techniques. Asai is one of them. After tro è venuto a cena da noi molte altre volte. All’inithe first meeting, he came for dinner several more zio non beveva molto, ma ora ama il times, and while at first he did not vino. Molte delle sue opere sono di drink much, he now loves wine. Intarsi e ceselli piccole dimensioni e i disegni sartoMany of his works are small in scale di un’arte antica riali Maki-e sono delicati e moderni. and his tailor-made maki-e designs per la vite e l’uva L’aspetto più attraente è la luce che are delicate and modern. The most emettono. In pochissimo tempo Asai The inlays and chasing attractive aspect is the light they si è fatto un nome, vincendo numeemit. Asai made a name for himof an ancient art, rosi premi. I motivi decorativi seppur self very quickly, winning numerous for winee moderni, riprendono però quelli traawards. The decorative motifs he 26
Il bruciatore di incenso realizzato da Yasuhiro Asai con l’antica tecnica della lacca ‘Urushi’ e disegni ‘Maki-e’ The incense burner made by Yasuhiro Asai using the ancient ‘Urushi’ lacquer technique with ‘maki-e’ designs
mandati dall’antichità in Giappone, rappresentando una fusione tra tradizione e innovazione, un concetto chiave comune anche ad aziende vinicole di lunga tradizione. L’opera selezionata per il ‘Costasera Contemporary Art Project 2023’ è un ‘Bruciatore di incenso’. E al proposito l’artista afferma che “realizzare un bruciatore di incenso è come una preghiera in sé. Le parti delicate vengono fustellate, appiattite e incollate insieme, e tutto questo lavoro, che si ripete per più di otto ore ogni giorno, è incentrato sulle
uses are modern, but reference those handed down from antiquity in Japan, representing a fusion of tradition and innovation, which is a key concept also common to long-established wineries. The work selected for the ‘Costasera Contemporary Art Project 2023’ is an ‘Incense Burner’. Talking about this, the artist states that “making an incense burner is like a prayer in itself. Delicate parts are die-cut, flattened and glued together. All this work, which is repeated for more than eight hours every
Il lungo lavoro di cesello dell’artista Yasuhiro Asai, fatto di respiro e vibrazioni, “è come una preghiera in sé, simile alla meditazione”, ispirandosi all’etichetta dell’Amarone Costasera Artist Yasuhiro Asai’s long chiselling work, inspired by the Costasera Amarone label and full of regular breathing and vibration, “is like a prayer in itself, similar to meditation”
vibrazioni e sul respiro, quasi commovente. Porta a uno stato mentale simile alla meditazione”. Con tutto il rispetto, ho apprezzato i momenti che abbiamo trascorso insieme davanti a un bicchiere di vino, cosa che si è verificata più volte finora. Così, quando Masi e l’importatore giapponese mi hanno chiesto un artista da proporre per questo progetto, mi è subito venuto in mente il suo volto: egli sarebbe stato perfetto per la filosofia di Masi. Fin dal primo
day, is focused on vibration and breathing, it’s almost emotive. It leads to a state of mind similar to meditation.” Full of respect for the person, I have enjoyed the moments we have spent together over a glass of wine, which has happened quite often now. So when Masi and their Japanese importer asked me to recommend an artist for this project, his face came to mind immediately: he would be perfect for the Masi phi-
EDIZIONE 2013 2013 EDITION
COSTASERA 1998
ERNST BILLGREN
EDIZIONE 2015 2015 EDITION
COSTASERA 1999
MAYA VON MOSS
EDIZIONE 2017 2017 EDITION
EDIZIONE 2019 2019 EDITION
COSTASERA 2000
COSTASERA 2001
SUSAN A. POINT
momento della selezione la sua risposta è stata eccellente per la rapidità con cui ha lavorato. Asai è nato a Tottori, nel nord della regione di Chugoku, di fronte al Mar del Giappone, un luogo famoso per coltivare le pere giapponesi Nashi. Il padre e i nonni coltivavano un vasto frutteto, ma espiantarono tutti gli alberi di Nashi sostituendoli con quelli della lacca. L’urushi, oggi utilizzato per la lacca, è una vernice prodotta da resina naturale ricavata dall’urushi (lacca, nome scientifico: Toxicodendron vernicifluum), albero deciduo della famiglia delle Urushi Anacardiacea presente in Giappone, Cina e Corea. La linfa da cui viene estratto è chiamata urusciolo. Oggi circa il 90% della lacca utilizzata nella produzione di oggettistica in Giappone è importata dalla Cina ed è molto raro che venga utilizzata lacca giapponese pura. Ma la quantità importata è diminuita costantemente negli ultimi anni, così come il numero di raschiatori di lacca, fatto che rende difficile perpetuare questa tradizione culturale. Quando Asai mi raccontò della decisione di smettere di coltivare il frutteto di Nashi, mi sono venute le lacrime agli occhi. Gli al30
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EDIZIONE 2021 2021 EDITION
COSTASERA 2003
MISHA LIBERTEE
losophy. From the very first moment when he was selected, his response and the rapidity of his work have been excellent. Asai was born in Tottori, in the northern region of Chugoku facing the Sea of Japan, a place famous for growing Japanese Nashi pears. His father and grandparents cultivated a large orchard, but uprooted all the Nashi trees and replaced them with lacquer trees. Urushi, now used for lacquer, is a varnish made from the natural resin of the lacquer or Urushi tree (scientific name: Toxicodendron Vernicifluum, part of the Urushi Anacardiacea family) found in Japan, China and Korea. The sap from which it is extracted is called urushiol. Today, about 90 per cent of the lacquer used in works of art in Japan is imported from China, and it is very rare that pure Japanese lacquer is used. But the amount imported has steadily decreased in recent years, as has the number of lacquer tappers, which makes it difficult to keep this cultural tradition alive. When Asai told me about his decision to stop cultivating the Nashi orchard, tears
Pagina precedente. Le diverse edizioni del progetto Costasera Contemporary Art e la bottiglia 2023 in primo piano Previous page. The various editions of the Costasera Contemporary Art project and the 2023 bottle in the foreground A lato. Elementi chiave del lavoro di Asai sono il maki-e e il raden (intarsio di madreperla) This page. Key elements of Asai’s work are maki-e design and raden (mother-of-pearl inlay)
beri della lacca non producono linfa subito dopo l’impianto, bisogna aspettare circa 10 anni. Esattamente come per la vite. Ho conosciuto Masi poco dopo il mio ingresso nel mondo del vino e non posso fare a meno di essere colpita da tutti gli incontri avvenuti grazie al mio amico fotografo e da come si siano incrociati con la strada del vino che ho scelto. Il maki-e e il raden (intarsio di madreperla), elementi chiave del lavoro di Asai, sono utilizzati in una varietà di arti tradizionali. Ad esempio, nel mondo della cerimonia del the, vengono spesso applicati a strumenti chiamati natsume (contenitore da the). Il Giappone è anche rinomato per le spade; anche le parti delle spade possono essere decorate con maki-e, per dimostrare lo status della famiglia. Il Maki-e insomma è parte inseparabile della cultura giapponese. Le opere di Asai a lui sono valse un’ottima reputazione in Giappone e non solo: ne sono state esposte (e vendute a prezzi elevati) alle aste di Christie’s di New York nel 2021 e nel 2023 un bruciatore d’incenso, diverso per design da quello selezionato per Masi: sarà conservato al British Museum. Kumiko Yamada, wine expert e communicator, ha contribuito a diffondere lo stile di vita e la cultura enogastronomica italiani sposandoli alla cucina giapponese tramite eventi e programmi televisivi. Consulente di cantine e hotel di lusso dal 2007 al 2016 è stata responsabile del dipartimento di pubbliche relazioni della Japan Sommelier Association in Italia.
came to my eyes. Lacquer trees do not produce sap immediately after planting, one has to wait about 10 years. Exactly the same as for the vine. I got to know Masi shortly after my entry into the world of wine, and I can’t help but be impressed by all the encounters that took place thanks to my photographer friend and how they intersected with my adventures with wine. Maki-e and raden (mother-of-pearl inlay) are key elements of Asai’s work and are used in a variety of traditional arts. For example, in the world of the tea ceremony, they are often used in the making of natsume, or tea caddies. Japan is also famous for its swords, and even parts of swords can be decorated with maki-e to demonstrate family status. Maki-e, in short, is an inseparable part of Japanese culture. Asai’s works have earned him an excellent reputation in Japan and beyond: they were exhibited (and sold at high prices) at Christie’s in New York in 2021 and 2023. And one of the incense burners, different in design from the one selected for Masi, will be kept at the British Museum. Kumiko Yamada, wine expert and communicator, has helped spread the Italian lifestyle and food and wine culture by marrying them with Japanese cuisine through events and television programmes. A consultant for wineries and luxury hotels from 2007 to 2016, she was formerly head of the public relations department of the Japan Sommelier Association in Italy.
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UN VINO UNA STORIA WINE STORIES
CAMPOFIORIN 2020 IL VINO-ICONA DI MASI SI RINNOVA CAMPOFIORIN 2020 THE ICONIC MASI WINE GETS A MAKEOVER
di Richard Baudains
Lo stile sofisticato di un classico ancor più vicino al gusto contemporaneo The sophisticated style of a classic now even closer to contemporary taste Tra tutte le novità di quest’anno dell’ampia gamma Of all the new releases this year from Masi’s extenMasi, ce n’è una che spicca, ovvero la nuova annata sive range, there is one that stands out, and that is 2020 di Campofiorin. La bottiglia bordolese a spalla the new look 2020 vintage of Campofiorin. The highalta, la capsula color vermiglio e il brillante restyling shouldered Bordeaux bottle, the vermilion capsule della sua iconica etichetta catturano immediatamenand bright restyling of its iconic label immediately te lo sguardo, mentre nel bicchiere i sapori fruttati, catch the eye, while in the glass the smooth, round morbidi e rotondi, testimoniano una messa a punto fruit flavours are evidence of a fine-tuning of the vindella vinificazione che rappresenta l’ultima tappa di ification which represents the latest stage in an evoun percorso evolutivo, un viaggio iniziato incredibillutionary journey which began, incredibly, almost 60 mente quasi 60 anni fa. years ago. La storia del supervenetian Campofiorin di Masi è The story of Masi’s ‘Super Venetian’ Campofiostata raccontata tante volte. È la storia della trasforrin has been told many times. It is the story of the mazione di un vino locale, unico, nato dalla geniale transformation of a unique, local wine born of the improvvisazione dei contadini delle colline della Valgenial improvisation of the contadini of the hills of policella, in una delle icone della moderna enologia the Valpolicella into one of the icons of modern italiana. È stato Guido Boscaini, padre dell’attuale preItalian winemaking. It was Guido Boscaini, father of sidente Sandro, a far rivivere la pratica tradizionale rithe current president Sandro, who revived the trafacendo fermentare un Valpolicella ditional practice of refermenting di nuova annata sulle vinacce frea new vintage Valpolicella on the Il fascino attuale del vino sche e umide dell’Amarone conofresh, moist pommace of Amar“semplice ma geniale” sciuta come ‘ripasso’. La complessa one known as ‘ripasso’. The comdel nonno Guido trasformazione seguente produce plex transformation that follows un vino che acquisisce struttura The contemporary appeal produces a wine that acquires e profumo dalle vinacce pigiate structure and aroma from the of grandfather Guido’s dell’Amarone, pur conservando la pressed skins of the Amarone, “simple but brilliant” wine freschezza e la piacevole bevibilità while retaining the freshness and 32
Per l’annata 2020 una sofisticata rivisitazione dei temi barocchi dell’etichetta Campofiorin su uno sfondo di moderno design The 2020 vintage sees sophisticated reworking of the baroque design on the Campofiorin label laid over a modern background
di un Valpolicella giovane. “Semplice ma allo stesso tempo geniale” così descrive il processo Sandro Boscaini. Lo studioso di vino americano Burton Anderson lo illustrò come “un prototipo per un nuovo stile di rosso veronese” e, in effetti, così si dimostrò il tanto emulato Campofiorin negli anni successivi. Ma negli anni ’80 era giunto il momento di voltare pagina. Il Ripasso ha i suoi limiti. I tannini delle vinacce dell’Amarone donano struttura e longevità, ma anche un certo tono rustico che non era al passo con la rivoluzione enologica che stava investendo l’Italia negli anni ’80 e la conseguente evoluzione del
Negli anni, Campofiorin è divenuto un’icona dello stile italiano, con profonde radici venete, apprezzato in tutto il mondo Over the years, Campofiorin has become an icon of Italian style, with deep roots in the Veneto region it’s loved all over the world
toothsome drinkability of a young Valpolicella. “Simple but at the same time ingenious” is how Sandro Boscaini describes the process. American wine writer Burton Anderson described it as “a prototype for a new style of Veronese red” and in fact that is what the much emulated Campofiorin proved to be in the years that followed. But by the 1980s it was time to move on. Ripasso has its limitations. The tannins from the pommace of the Amarone give structure and longevity, but also a certain rustic tone which was out of step with the oenological revolution which was sweeping through
gusto. La sfida era mantenere il carattere autentico del Campofiorin in un vino più raffinato. Il leggendario enologo di Masi Nino Franceschetti trovò la soluzione facendo rifermentare il giovane Valpolicella su uve parzialmente appassite anziché sulle vinacce dell’Amarone, una tecnica che divenne nota come la ‘doppia fermentazione di Masi’. È da questa base ormai consolidata da tempo che il Gruppo Tecnico di Masi ha lavorato alla realizzazione del Campofiorin 2020. Tecnicamente, la nuova annata rappresenta non tanto una rivoluzione quanto un aggiornamento, orientato a soddisfare il gusto contem-
Italy in the 1980s and the consequent evolution of taste. The challenge was to maintain the authentic Campofiorin character in a more refined wine. Masi’s legendary winemaker Nino Franceschetti found the solution by refermenting young Valpolicella on partially dried grapes rather than the pommace of Amarone, a technique which became known as the ‘Masi’s double fermentation’. It is from this long-consolidated base that the Masi technical team worked in the creation of the 2020 Campofiorin. Technically, the new vintage represents not so much a revolution as an update, which aims
poraneo per sapori di frutta matura e at meeting contemporary tastes for Campofiorin 2020 morbida consistenza. La messa a punripe fruit flavours and smooth textures. complesso, intenso, to della vinificazione sposta l’equilibrio Fine-tuning of the winemaking shifts tra la freschezza del Valpolicella giovathe balance between the freshness of di grande appeal ne e la ricchezza dell’uva parzialmente the young Valpolicella and the richness Campofiorin 2020 appassita verso quest’ultima. C’è un of the partially dried grape in the direccomplex, intense, piccolo aumento della percentuale di tion of the latter. There is a small invery appealing Corvina nel blend, il vino base viene crease in the percentage of Corvina in vendemmiato un po’ più tardi per un’athe blend, the base wine is harvested a cidità leggermente inferiore e tannini più morbidi e little later for slightly lower acidity and softer tannins la percentuale di uva, parzialmente appassita nel peand the percentage of partially dried grape in the reriodo di rifermentazione, passa dal 25% al 30%. fermentation period passes from 25% to 30%. Il vino ha un colore luminoso, concentrato, rubiThe wine has a bright, concentrated, mid-ruby cenno mediamente intenso con unghia chiara e al naso tre with a pale rim and on the nose it is immediè immediatamente espressivo, con le prugne scuately expressive, with the dark plums, mulberry and re, il gelso e la confettura di ciliegia in primo piano, cherry jam in the foreground backed up by delicate supportate da delicate note di spezie dolci, carruba notes of sweet spices, carob and a hint of vanilla e un accenno di baccello di vaniglia. Al palato offre pod. On the palate there is intense fruit, refined, suun frutto intenso, tannini raffinati e morbidissimi e per-soft tannins and a finish with the authentic bitun finale con l’autentico sapore dolce-amaro di tutti ter-sweet tang of all great Veronese reds. The label, i grandi rossi veronesi. L’etichetta, ridisegnata apporedesigned specifically for the launch of the 2020, sitamente per il lancio della vendemmia 2020, è una is a sophisticated revisitation of an Italian classic sofisticata rivisitazione di un classico italiano che riwhich reframes the charm of the original baroque propone il fascino dei motivi barocchi originali e del motifs and the Latin motto ‘Nectar Angelorum hom-
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Pagina precedente. Sin dalle prime annate Campofiorin ha dimostrato una straordinaria longevità Pagina precedente. From the very first vintages, Campofiorin has shown extraordinary ageing power A lato. Natura, vitigni, tecnica, design, moda, gusto… tanti i motivi del suo successo globale This page. Nature, vines, technique, design, fashion, taste... so many reasons for its global success
motto latino ‘Nectar Angelorum hominibus’ (‘Nettare degli angeli per agli uomini’) su uno sfondo grafico moderno, con la scritta ‘Campofiorin’ sottolineata da un delicato contorno dorato e stampata in un’elegante scritta in rilievo. Se dovessi chiedere a un appassionato di vino di tutto il mondo quale vino associa più immediatamente a Masi, quasi sicuramente sarebbe Campofiorin. Il segreto del suo straordinario successo globale (è attualmente distribuito in 140 paesi nel mondo) risiede in parte nell’appeal internazionale dell’elegante stile di vita italiano che rappresenta, con tutti i suoi riferimenti alla moda e al design. Nel calice comunica fedelmente il suo terroir a metà strada tra i sapori freschi e asciutti di un giovane Valpolicella e il maestoso peso e complessità di un Amarone, che lo rendono un vino facilmente abbinabile con il cibo. Il fatto che il suo valore superi notevolmente il suo prezzo è sicuramente un fattore che contribuisce, ma forse la chiave della sua popolarità duratura è che è perennemente contemporaneo, evolvendosi con i tempi rimanendo sempre fedele a se stesso. Richard Baudains, giornalista esperto di vino, contribuisce alla rivista Decanter dal 1989 con particolare riguardo al vino italiano. È membro della giuria regionale del prestigiosi Decanter World Wine Awards, cura la guida Slow Wine del Friuli Venezia Giulia. È docente all’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo e alla Cambridge University.
inibus’ (‘Nectar of angels for men’ ) against a modern graphic background, with ‘Campofiorin’ picked out by a delicate gold outline and printed in an elegant raised lettering. If you were to ask a wine lover around the world which wine they associated most immediately with Masi, it would almost certainly be Campofiorin. The secret of its extraordinary global success (it is currently distributed in 140 countries worldwide) lies in part with the international appeal of the elegant Italian lifestyle that it represents, with all its associations with fashion and design. In the glass it faithfully communicates its terroir in the middle ground between the fresh, dry flavours of a young Valpolicella and the majestic weight and complexity of an Amarone, all of which make it a highly adaptable food wine. The fact that it generously over-achieves for its price point is definitely a contributing factor, but possibly the key to its enduring popularity is that it is perennially contemporary, evolving with the times while always remaining true to itself. Richard Baudains, journalist and wine expert, contributor on Italian wine for Decanter magazine since 1989. Regional jury member for the prestigious Decanter World Wine Awards, curates the Slow Wine guide for Friuli Venezia-Giulia. Lecturer at the University of Gastronomic Sciences at Pollenzo and at Cambridge University.
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VENEZIE ART DE VIVRE EDITORIALE VENETIAN ARTEDITORIAL DE VIVRE
SULLA SCIA DELLE FRAGRANZE CHE RESERO CELEBRE LA SERENISSIMA ON THE TRACK OF THE FRAGRANCES THAT MADE THE SERENISSIMA FAMOUS di Sonia Sbolzani
A Palazzo Mocenigo un’esposizione permanente sull’arte dei profumi e delle spezie A permanent exhibition on the art of perfumes and spices at Palazzo Mocenigo “Il profumo ha una forza di persuasione più convin“Perfume has a more convincing persuasive force cente delle parole, dell’apparenza, del sentimento than words, appearance, feelings and willpower” e della volontà” scriveva Patrick Süskind nel suo cewrote Patrick Süskind in his famous novel ‘Perfume’. lebre romanzo Il profumo. Il legame tra il profumo e The link between perfume and Venice is ancient and Venezia è antico e solido, tanto che Palazzo Mocenireal, so much so that Palazzo Mocenigo (the famous go (celebre museo e sede del Centro Studi di Storia museum that houses the Centre for the Study of the del Tessuto e del Costume) ha concepito un raffinato History of Textiles and Clothing) has constructed a percorso museale dedicato al profumo con ben 5 sale delightful visitor route dedicated to perfume with espositive, di cui una evoca il laboratorio rinascimenno fewer than five exhibition rooms, one of which tale di un ‘muschiere’ (così era chiamato il profumiere is a reproduction of the Renaissance workshop of per il fatto di utilizzare tra gli ingredienti il costosisa muschiere (or ‘musk man’ as the perfumer was simo muschio animale, estratto dalla ghiandola di un called, because his ingredients included costly animal piccolo cervide). La storia profumiera della Serenismusk extracted from the glands of a small deer). sima, i cui scambi commerciali sin dalle origini coinThe perfumery history of the Serenissima, whose volsero la cosmesi orientale e bizantina, è millenaria e trading patterns always included Oriental and Byzaffascinante. Attraverso il sistema delle mude – caroantine cosmetics, is thousands of years old and quite vane navali che periodicamente venivano organizzafascinating. Through the system of the mude – naval te per i trasporti delle merci convoys that were periodically tra Oriente e Occidente – VeUna storia millenaria che affonda organised to transport goods nezia divenne rapidamente la between East and West – Venle proprie radici nei commerci capitale delle essenze: nuove ice rapidly became the capital veneziani con l’Oriente tecniche di produzione, come of essences. New production quella di diluire le sostanze techniques, such as diluting A thousand-year history oleose in acquavite per renoily substances in aqua-vitae rooted in Venetian trade derle vaporizzabili, portarono to make them vaporisable, with the Orient a un’evoluzione del mercato in led to a commercial evolu38
senso ‘capitalistico’, al punto che tion of the market to the point Nella sala delle ‘muschiere’ i profumi veneziani conquistathat Venetian perfumes went le essenze e la mappa olfattiva rono tutte le corti europee. Nel on to conquer all the courts of della Via delle Spezie 1555, in particolare, venne pubbliEurope. The publication of Secato Secreti nobilissimi dell’arte creti nobilissimi dell’arte profuEssences and an olfactory profumatoria, celebre ricettario matoria in 1555 saw the advent map of the Spice Route di Giovanventura Rosetti con of Giovanventura Rosetti’s fain the ‘musk man’ room oltre 300 formule per prodotmous book with more than 300 ti di bellezza, tra cui saponi, acrecipes for beauty products, que odorifere per la casa e ciprie. Il volume, che è il including soaps, perfumed waters for the home and primo catalogo in Occidente a essere compilato con powders. This book, which is the first western cataapproccio scientifico, è da sempre proprietà della falogue-style publication to be compiled with a scienmiglia Vidal (quella del ‘Pino silvestre’), la cui società tific approach, has always been the property of the Mavive ha stipulato un accordo di partnership con la Vidal family (of ‘Pino Silvestre’ fame), whose compaFondazione dei musei civici veneziani. ny Mavive also works in partnership with the VeneAl piano nobile di Palazzo Mocenigo, che una decina tian Civic Museums Foundation. On the piano nobile di anni fa è stato oggetto di una squisita ristrutturaof Palazzo Mocenigo, which was sensitively restored zione orchestrata dal grande Pier Luigi Pizzi, le cinque some ten years ago by the great Pier Luigi Pizzi, five
Pagina precedente. Un’incredibile collezione di flaconi e boccette attraverso i secoli e gli stili Preceding page. An incredible collection of bottles and flasks through the centuries and styles A lato. Essenze di diversa origine alla base dell’alchemia dei profumi This page. Essences of different origins at the basis of the alchemy of perfumery
sale consacrate al profumo vedono l’alternarsi di strumenti multimediali e di esperienze sensoriali per offrire un’innovativa formula di informazioni e allo stesso tempo di emozioni e suggestioni. Un video illustra il ruolo di Venezia nella storia essenziaria, mentre nell’atelier ‘alchemico’ di un ‘muschiere’, perfettamente riprodotto, vengono illustrati materie prime e procedimenti; quindi, una mappa olfattiva, descrive le ‘Vie delle Spezie’ percorse dagli antichi veneziani. Viene presentata, poi, una straordinaria collezione di flaconi e boccette della Collezione Monica Magnani, com-
rooms with multimedia equipment and sensory experiences dedicated to perfume provide an innovative mixture of explanatory information with exciting interactive material at the same time. A video illustrates the role of Venice in perfumery history, while in the perfectly reproduced ‘alchemical’ atelier of a muschiere there’s a display of raw materials and production methods. Then an olfactory map describes the ‘Spice Routes’ travelled by the ancient Venetians. Next comes a fine array of bottles and flasks from the Monica Magnani 39
Il Museo di Palazzo Mocenigo, sede del Centro Studi di Storia del Tessuto, del Costume e del Profumo, fa parte della Fondazione Musei Civici di Venezia The Palazzo Mocenigo Museum, seat of the Centre for Research into the History of Fabrics, Costumes and Perfumes, is part of the Foundation of Civic Museums in Venice
posta da portaprofumi di diverse epoche, materiali, provenienze e tipologie. Infine, l’inebriante visita si conclude con la possibilità di sperimentare le grandi ‘famiglie olfattive’ dalle quali hanno origine le varie fragranze. Ci piace ricordare qui una recente iniziativa di Palazzo Mocenigo, che ha proposto con successo un ciclo di conferenze su ‘Il profumo e le donne nell’arte dal 1500 al 1900’, che hanno visto dialogare tra loro Anna Messinis (autrice del volume Storia del
Collection, consisting of perfume containers from different eras, made of different materials, with different origins and types. Finally, the perfume laden visit ends with the opportunity to discover the great ‘olfactory families’ which are the origin of the various fragrances. In this context, we would like to mention Palazzo Mocenigo’s recent series of successful conferences on ‘Perfume and Women in Art from 1500 to 1900’. Speakers included: Anna
Profumo a Venezia 2017), Érika Wicky (storica dell’arMessinis (author of the book Storia del Profumo a te presso la Bibliotheca Hertziana, Roma-Max Planck Venezia 2017), Érika Wicky (art historian at the BibInstitute for Art History), Sara Tonelli (responsabile liotheca Hertziana - Max Planck Institute for Art Hisdel gruppo di ricerca in Digital Humanities, Fondaziotory in Rome), Sara Tonelli (head of the research ne Bruno Kessler, Trento), Elena Granuzzo (docente group in Digital Humanities, Fondazione Bruno Kesdell’Accademia di Belle Arti di Venezia), Pasquale Lisler, Trento), Elena Granuzzo (lecturer at the Accasena (ricercatore nel campo della data science presso demia di Belle Arti in Venice), Pasquale Lisena (reEurecom), Sophia Antipolis (Francia), Stefano Menini searcher in the field of data science at Eurecom), (ricercatore del gruppo di Digital Humanities, FondaSophia Antipolis (from France), Stefano Menini (rezione Bruno Kessler, Trento) e Misearcher in the Digital Humanities chela Martina Nardi (fondatrice di Group, Fondazione Bruno Kessler, Essenziarte e curatrice di eventi). Trento) and Michela Martina Nardi Il percorso di narrazione tra sto(events curator and founder of Esria del profumo e artiste donne ha senziarte).The link between the hispreso il via dal desiderio di raccontory of perfume and female artists tare la tradizione di un elemento originates with the desire to tell intangibile come il profumo che the story of an intangible product oggi è pienamente entrato nella that is now fully part of our lives, nostra vita, al punto che quasi non so much so that we hardly notice ce ne accorgiamo, ma che in realtà it, but which is also actually the reè frutto di mutamenti sociali, etici, sult of social, ethical and lifestyle di stili di vita tali da avere accomchanges that have gone with the pagnato l’evoluzione della socieevolution of society. So the epic tà. Quindi l’epopea del profumo e of perfume and the epic of womquella delle donne nell’arte sono en in art are two stories that are due storie che si intrecciano ineinexorably intertwined, united by sorabilmente, accomunate dalla the female passion for something Un’originale profumiera da tavolo passione femminile per ciò che è An old table-top perfume carrier that is ethereal, immaterial, and 42
Pagina precedente. Il percorso dell’arte profumiera è una full immersion tra le sale con arredi originali restaurati Preceding page. The itinerary of the art of perfumery is a full immersion in the subject held in rooms with restored original furnishings A lato. Esperienze sensoriali per sollecitare il riconoscimento di aromi e fragranze This page. Sensory experiences to stimulate the recognition of aromas and fragrances
etereo, immateriale, emozionale, ovvero per i pensieri e i sentimenti che un’essenza o una forma artistica possono suscitare nell’animo umano. Allo stesso tempo, le due vicende sono espressione di grande forza di volontà, ossia determinazione a ideare e creare, anche andando contro l’ordine precostituito. Fra i temi trattati, ciascuno dei quali declinato in vari modi e da punti di vista diversi, Il XVI e XVII secolo: l’inizio della sperimentazione e la nascita dei profumieri, Il XVIII secolo: la ricerca della cura del corpo attraverso il profumo e l’avvento della presenza femminile nell’arte, Il XIX secolo: la riscoperta dell’acqua, il ruolo del profumo nella società e l’affermazione della presenza femminile nell’arte, Il XX secolo: il profumo verso la modernità e le icone artistiche femminili. Non dimentichiamo che il primo profumiere della storia fu proprio una donna, la mesopotamica Tapputi, vissuta intorno al 1200 a.C., che fu tenuta in grande considerazione al punto da essere nominata supervisore di palazzo e membro della ristretta cerchia del re di Babilonia. “Colui che dominava gli odori, dominava il cuore degli uomini” (Patrick Süskind).
emotional. Or rather, for the thoughts and feelings that an essence or an artistic expression can arouse in the human soul. At the same time, the two stories are proof of strong emotions and of creative fervour, even when challenging the status quo. Different themes were covered in the conferences from different points of view, including: The 16th and 17th centuries: the beginning of experimentation and the birth of perfumers, The 18th century: the search for body care through perfume and the advent of the female presence in art, The 19th century: the rediscovery of water, the role of perfume in society and the affirmation of the female presence in art, and The 20th century: perfume approaches modernity and female artistic icons. Let us not forget that the first perfumer in history was a Mesopotamian woman, called Tapputi, who lived around 1200 BC and was held in such high regard that she was appointed palace supervisor and advisor to the King of Babylon. “He who mastered smells, mastered the hearts of men” (Patrick Süskind).
Sonia Sbolzani è un’economista di matrice bocconiana, saggista e giornalista culturale, con una solida esperienza nei settori della gioielleria e del lusso made in Italy. Ha pubblicato numerosi articoli e libri di arte, moda, economia, costume e società. Da cinque anni collabora con Fondazione Altagamma.
Sonia Sbolzani is a Bocconi-trained economist, writer and cultural journalist with in-depth experience of the Italian jewellery and luxury goods sectors. Author of numerous articles and books on art, fashion, economics, events and society. She has worked with Fondazione Altagamma for five years.
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EDITORIALE SERVIZI EDITORIAL FEATURES
VAJONT, LA TRAGEDIA SESSANT’ANNI DOPO NELLE PAROLE DI MARCO PAOLINI VAJONT, THE TRAGEDY SIXTY YEARS LATER IN THE WORDS OF MARCO PAOLINI di Sergio Frigo
Il disastro del 1963 rivisitato oggi con un’azione corale di teatro civile The 1963 disaster revisited today with a choral theatre performance 9 ottobre 1997: la tragedia del Vajont viene restituita 9th October 1997: the Tragedy of Vajont is restored – 34 anni dopo l’evento – alla memoria e all’indignato collective memory and protest – 34 years after zione collettiva grazie all’indimenticabile ‘orazione cithe event – thanks to Marco Paolini’s unforgettable vile’ di Marco Paolini su Raidue. ‘public address’ on Raidue. 9 ottobre 2023: nel sessantesimo della catastrofe il 9th October 2023: on the 60th anniversary of the monologo viene riproposto in 184 teatri e quasi 800 catastrophe, the address is repeated in 184 thealetture pubbliche, di cui 56 all’estero, in Europa, Asia tres with almost 800 public readings, including 56 e America. Non si tratta però della mera rievocazione abroad, in Europe, Asia and America. However, this di una catastrofe e dell’opera teatrale che l’ha racconis not merely the re-evocation of a catastrophe and tata, scrivendo una nuova pagina del teatro e della tea theatre play that tells its story, writing a new chaplevisione: VajontS 23, rigorosamente al plurale, curata ter in theatre and television. VajontS 23, strictly in ancora da Paolini con la collaborazione di Marco Marthe plural, again curated by Paolini with the help of tinelli per La Fabbrica del Mondo, realizzata da JoleMarco Martinelli from La Fabbrica del Mondo, and film con la Fondazione Vajont, è invece un’ “azione produced by Jolefilm with the Vajont Foundation, is corale di teatro civile”, in cui migliaia di voci ridanno instead a “choral theatre production”, in which thouattualità a una tragica lezione della natura, che l’uomo sands of voices bring to life a tragic lesson of Nature, pervicacemente si rifiuta di imparare.Ma riavvolgiamo which man stubbornly refuses to learn. il nastro, e sentiamo dal protagoBut let’s rewind the tape, and nista (vincitore del Premio Masi hear from the protagonist (winNel 1997 lo spettacolo nel 2000) come sia nato lo spetner of the Masi Prize in 2000) aveva aperto una nuova tacolo del 1997, e quale sia il senso about the story of the 1997 adlettura della catastrofe di riproporlo oggi. dress, and why it’s important to “Io, nell’anno del Vajont avevo setrecreate it today. “I was seven In 1997, the play introduced te anni, ma sono cresciuto ignoyears old in the year of the Traga new way of looking rando quella storia, archiviando edy of Vajont, but I grew up takat the catastrophe come tutti il disastro come opera ing no notice of the story, filing it 44
della Natura. Quando cominciai a comprendere le vere cause della tragedia mi assalì una grande rabbia per l’oblio in cui essa era caduta, e il desiderio di ribellarmi. L’ho fatto con gli strumenti della scrittura e del teatro. C’era alla base una forte voglia di risarcimento e giustizia per le vittime, tanto che durante la performance era difficile tenere a bada l’emozione. Qualcosa di tutto questo è arrivato anche attraverso la televisione”.
away like everyone else as the work of Nature. When I began to understand the true causes of the disaster, I became angry at how it had been forgotten and wanted to make a protest. Which I did with the pen and the stage. There was a strong desire for reparation and justice for the victims underlying it all, so much so that it was difficult to keep emotions at bay when performing. Some of this also came through because of television.”
Marco Paolini, scrittore, drammaturgo, regista, già Premio Masi Civiltà Veneta 2000, artefice di uno straordinario evento corale riproposto in 184 teatri, 800 letture pubbliche, di cui 56 all’estero, in Europa, Asia e America Marco Paolini, writer, playwright, director, Masi Civiltà Veneta Prize 2000, creator of an extraordinary choral event staged in 184 theatres, with 800 public readings, including 56 abroad, in Europe, Asia and America
Il tuo racconto in effetti suscitò ovunque commoIn fact, your story upset people everywhere. Did zione e turbamento. Te lo aspettavi? you expect this? “Si. Prima che nascesse il progetto avevo condiviso “Yes. Before I even started, I told people about the la narrazione della tragedia in diverse situazioni e mi tragedy on various occasions, and I realised right at ero reso conto fin dal primo momento che succedethe beginning that it was strong stuff. You have to va quella roba lì. Bisogna aver fiducia nelle storie che have trust in your narrative, surprises come to those racconti, le sorprese sono di chi non ha esperienza”. who lack experience.” Torniamo all’oggi: come mai avete deciso di riproGoing back to today: why did you decide to call porre lo spettacolo col nome “VajontS 23”? your repeat performance “VajontS 23”? “Da qualche anno studio i report sul clima e analizzo le “For a few years now, I have been studying climate strategie del negazionismo che cavalca luoghi comureports and analysing the strategies of denialism, ni che contrastano il quadro scientifico, giustificando which rides on commonplaces that contradict the un’inerzia diffusa alla transizione ecologica. All’inizio scientific picture, justifying widespread inertia to di quest’anno ho ripreso in mano la storia del Vajont ecological transition. At the beginning of this year, e ho capito che alla sua origine c’è lo stesso meccaI took up the Vajont story again and realised that nismo, fatto di negligenze, inerzie, rischi mal calcolati the same mentality applied then, made up of neglio scartati perché inconcepibili, non perché impossigence, inertia, and risks never calculated or ignored bili. Anche i segni della crisi climatica sono urgenti e because they were inconceivable, not because they gravi, non possiamo non imparare la lezione, ripetewere impossible. The signs of the climate crisis re gli stessi errori, questo il senso dei are also urgent and serious, and we Vajont oggi. Non si racconta ciò che cannot fail to learn the lesson, we VajontS, dove la S è accaduto sessant’anni fa, ma quello cannot repeat the same mistakes, è un allarme per l’oggi this is the meaning of Vajont today. che potrebbe accadere a noi su scala e il domani diversa, in un tempo assai più breve”. It is not about what happened sixty Hai voluto che il tuo monologo diyears ago, but what could happen VajontS, where the S ventasse un coro, “una partitura to us on a different scale, in a much is an alarm for today eseguita da centinaia di artisti in conshorter time.” and tomorrow temporanea”: perché? You wanted your monologue to be46
Pagina precedente. Immagine della diga del Vajont, in provincia di Pordenone Previous page. The Vajont dam, in the province of Pordenone A lato. Il triste ricordo della tragedia nel paese azzerato dal fango This page. A sad relic from the tragedy of the town wiped out by mud Sotto. Secondo Paolini il teatro può convincere ciascuno ad uno stile di vita diverso, per evitare altri VajontS Below. According to Paolini, theatre can convince everyone to live differently, and avoid other VajontS
“Un bravo artista da solo non va da nessuna parte se non riesce a fare il salto di scala dal singolare al plurale. La crisi climatica che stiamo vivendo non è un’emergenza transitoria, ma un cambio epocale. Dobbiamo disegnare un altro mondo, che ancora non vediamo, come abbiamo scritto nel manifesto della Fabbrica del mondo, un cantiere di storie sulla
come a chorus, “a score performed by hundreds of artists at the same time”: why? “A good artist by himself goes nowhere if he cannot make the leap in scale from the singular to the plural. The climate crisis we are experiencing is not a transitory emergency but an epochal change. We must plan another world, which is still unclear to us,
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Pagina precedente. L’immane tragedia che causò quasi 2.000 morti rimane ingiustificabile e non ancora chiarita nelle responsabilità (foto d’epoca) Previous page. The immense tragedy that caused almost 2,000 deaths remains without resolution, and responsibility has not yet been attributed (contemporary photos) A lato. Per Marco Paolini “anche i giovani devono sapere” This page. For Marco Paolini “young people must know about this too”
Terra che si è inceppata, costituito assieme a Telmo Pievani, Carlo Petrini, Ersilia Vaudo Scarpetta, Paolo Gubitta, Marco Aime e Luca De Biase. Per questo serve un pensiero condiviso, da costruttori di cattedrali medievali, qualcosa che vada oltre l’impegno del singolo individuo e che duri un po’ di più di noi. Un progetto che nasce e si modifica nel tempo, a cui mettano mano diverse generazioni”. Gli studi sul riscaldamento globale sono inequivocabili, i dati sullo scioglimento dei ghiacci, sulla siccità e le alluvioni ricorrenti sono tantissimi e a disposizione di tutti. Cosa può aggiungere il teatro? “I dati e gli appelli servono a poco, solo le esperienze lasciano il segno, cicatrici tanto più profonde quanto più è vicina l’esperienza vissuta. Ora, senza augurare del male a nessuno, sappiamo che solo l’arte è in grado di produrre esperienze simili a quelle dirette e traumatiche, e quindi parlare alla mente e al cuore degli uomini. Il Teatro può convincere le persone che vale la pena provarci, cercare insieme soluzioni che promuovano il cambiamento, a partire dal nostro stile di vita”. Sergio Frigo, giornalista, autore de I luoghi degli scrittori veneti, presiede il Premio Rigoni Stern. Al suo attivo numerose collaborazioni e curatele editoriali. Tra i suoi libri: Noi e loro, Il Nordest tra emigrazione e immigrazione e Caro Zaia, vorrei essere leghista ma proprio non ci riesco. Ha vinto i premi Furegon per il giornalismo sociale e Lago per la cultura.
as we have written about in the manifesto of the ‘La Fabbrica del Mondo’. It’s going to be a building site of stories about the Earth, with contributions from Telmo Pievani, Carlo Petrini, Ersilia Vaudo Scarpetta, Paolo Gubitta, Marco Aime and Luca De Biase. For this we need a shared mentality, just like the builders of medieval cathedrals, something that goes beyond the job of the individual and that lasts a little longer than us. A project that is born and changes over time, that successive generations will have a hand in.” Research on global warming is unequivocal, the data on melting ice, droughts and recurring floods is abundant and available to all. What can theatre add to this? “Data and appeals are of little use, only first-hand experience leaves a mark, and the closer the experience the deeper the scar. Now, without wishing harm to come to anyone, we know that only art can produce similar direct and searing experiences, and thus speak to people’s minds and hearts. Theatre can convince people that it is worth us trying to look together for solutions that promote change, starting with our way of life.” Sergio Frigo, journalist, author of I Luoghi degli Scrittori veneti, chairs the Premio Rigoni Stern. Co-author of a guide to Venice, co-editor of the book series I grandi scrittori del Nordest, author of Noi e loro, Il Nordest tra emigrazione e immigrazione and Caro Zaia, vorrei essere leghista ma proprio non ci riesco. Winner of Premio Furegon for journalism and Premio Lago for culture.
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LETTERA AL DIRETTORE LETTER TO THE EDITOR
VALORI, PERSONE E SAPER ASCOLTARE I PILASTRI DEL SUCCESSO MASI VALUES, PEOPLE AND KNOWING HOW TO LISTEN, THE PILLARS OF MASI’S SUCCESS di Mario Mazzoleni
Le ‘lezioni’ imprenditoriali suggerite da Amarone e oltre e dalla storia dei Boscaini The business ‘lessons’ suggested by Amarone and Beyond and the Boscaini story Da questo numero ‘Le Venezie’ apre una nuova rubrica – Lettera al Direttore – che ospiterà periodicamente gli interventi inviati da persone e amici che hanno incontrato la Fondazione Masi e hanno ‘qualcosa da dire’ sul mondo delle Venezie e del vino, e sulle culture dei territori. A inaugurare questo spazio è il professor Mario Mazzoleni, docente di Economia aziendale e direttore della Smae-Scuola di Alta Formazione dell'Università degli Studi di Brescia, che lo scorso aprile ha partecipato alla presentazione del libro Amarone e oltre di Sandro Boscaini, presso il ‘Giornale di Brescia’.
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aro Direttore, ho avuto l’opportunità di essere coinvolto in un incontro di presentazione del libro di Sandro Boscaini Amarone e oltre (ed. Egea). Avevo il compito di stimolare qualche considerazione sulle componenti imprenditoriali e aziendali che emergono dal volume. Si tratta di un libro scritto molto bene, che in prima battuta si potrebbe definire un bel romanzo sull’Amarone e sui territori, sulla cultura e sui valori che caratterizzano il contesto in cui il grande vino della Valpolicella viene prodotto. Una sostanza valoriale e narrativa che ho ritrovato poi nel confronto diretto con l’autore i cui studi classici contribuiscono a 50
This edition of ‘Le Venezie’ sees the beginning of a new column – Letter to the Editor – which will periodically print contributions sent in by people who have come across the Masi Foundation and have ‘something to say’ about the world of the Venetian regions and its wines, or the culture of its various territories. Our first contribution comes from Professor Mario Mazzoleni, Professor of Business Economics and Director of the SMAE (School of Management and Advanced Education) at the University of Brescia, who took part in the presentation of the book Amarone e oltre (Amarone and Beyond) by Sandro Boscaini at the ‘Giornale di Brescia’ last April.
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ear Editor, I was lucky enough to have the opportunity to be involved in the launch of Sandro Boscaini’s publication Amarone and Beyond (Bocconi University Press). My task was to stimulate some response about the entrepreneurial and business issues that emerge from the book. It is very well written book, and on the most obvious level, an excellent work about Amarone and its region of origin, plus the culture and values that are the context for the production of this great wine from the Valpolicella region. Its worth became quite evident when I met the au-
fornire ‘ottima benzina’ al modo con cui sviluppa le sue considerazioni anche (ma non solo) sul mondo aziendale. Sono letture manageriali e imprenditoriali che possono estendersi oltre l’esperienza della Masi, anche in altri ambiti e settori imprenditoriali e aziendali. Un primo aspetto da sottolineare è legato alla consapevolezza di quanto la ‘coltivazione’ di alcuni valori da tramandarsi di generazione in generazione, sia la prima cartina al tornasole che porta ad associare lo stupore della 250ma vendemmia della storia della cantina (un indicatore efficace della capacità
“Coltivare valori di generazione in generazione è anche la salvezza dei nostri territori” “Passing down values from generation to generation is also the salvation of our territories”
thor himself, whose classical education helped fuel the way he develops his considerations when talking about the business world. These are managerial and entrepreneurial observations that can be applied beyond the world of Masi, in other business fields. The first point to underline is how much the ‘cultivation’ of certain values
di un’azienda di durare nel temto be handed down from generaLa trasparenza: fattore po) a un’immediata comprensione tion to generation is a litmus padecisivo per un’impresa del perché sia stato possibile ragper test that links the amazement giungere questo traguardo. Valori, in reaching the 250th harvest in sostenibile nel tempo dunque, che con forza emergono the winery’s history (an effective Transparency: a crucial nel rappresentare il senso di apindicator of a company’s ability factor for the long-term partenenza sia territoriale sia, con to last) with an immediate undersustainability of a company standing of why it was even possiorgoglio, alla categoria delle imprese familiari. Due valori dalla rable to reach this milestone. These dice comune (azienda e famiglia), raccontati seconare values that combine the sense of belonging to a do la grande potenzialità che entrambi esprimono: il region with the pride of being a family business. Two riconoscere il valore dell’accudimento non difeso da values with common roots (the company and the barriere impenetrabili di chiusura relazionale e culfamily) are expressed according to the great potenturale, ma aperto e sostenuto dalla consapevolezza tial that they both encapsulate. Being able to work del significato che nasce dalla condivisione di questo without impenetrable barriers in family or cultural principio nella vita dei territori. terms, and being supported by an awareness of what A questo riferimento sulla centralità delle persone e this means when the values are shared at a territorial della loro realizzazione, se ne affianca un altro che, level is a significant asset. spesso, nei manuali di management ci si dimentica di Alongside this reference to the centrality of people sottolineare e che fa riferimento a chi, proprio suland their actions, there is another theme that manla base di pilastri culturali forti e condivisi, non teme agement manuals often forget to mention: those di mettersi in discussione anche in modo radicale. La who share strong cultural roots are not afraid to grande capacità di ascolto che emerge sia dallo scritquestion their own actions, even radically. The great to sia dal confronto diretto con l’autore, evidenzia capacity to listen that emerges from a meeting with come l’umiltà del ‘sapere di non sapere’ e di essere the author or from reading his work highlights how grati, quindi, a chi aiuta a immaginare percorsi e sothe humility that comes from ‘knowing that one does luzioni diverse da quelle che comunque hanno pornot know’, and of being grateful to those who can tato alla storia di successo. Da qui le premesse di una imagine alternative viewpoints, helps create an opencontinuità in prospettiva futura che sono percepibili ness to possibilities that could have been different to anche oggi. Questa disponibilità a immaginare perwhat actually happened and created a success all the corsi diversi (anche sul piano tecnico e manageriale) same. Which means that the success of tomorrow chiarisce perché la storia raccontata sia anche una can be seen even today. This ability to imagine differ-
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Pagina precedente. Mario Mazzoleni, Sandro Boscaini e Gabriele Colleoni alla presentazione del volume presso la Sala Libretti del Giornale di Brescia Previous page. Mario Mazzoleni, Sandro Boscaini and Gabriele Colleoni at the book launch held at the Sala Libretti of the Giornale di Brescia A lato. “Solo con il rispetto e la cura della natura si è in grado di generarne con sistematicità nel tempo i frutti” This page. “It is only with respect and care for nature that it is possible to systematically benefit from its fruits over time”
storia di successi generati da decisioni strategiche e gestionali. Questo vale sul fronte della qualità del prodotto come su quello della gestione della supply chain, e lo si ritrova nella grande attenzione alla comunicazione, in un sistema di agire orientato al concetto di glocalizzazione. Ma è evidente anche nella scelta coraggiosa, in una visione imprenditoriale di lungo periodo, della quotazione in Borsa. La cura e il rispetto della natura propri di chi se ne occupa da due secoli e mezzo, generano la consapevolezza dell’importanza e del valore di quella che oggi definiamo sostenibilità. Perché solo con il rispetto e la cura della natura si è in grado di generarne con sistematicità nel tempo i frutti. Rispetto e cura significano comportamenti adeguati che rinuncino a qualsiasi scorciatoia che possa mettere a rischio la sostenibilità, nel tempo, del rapporto persona-terra. E per essere sostenibilmente orientati, bisogna riconoscere anche un altro valore, la trasparenza. Il che significa raccontarsela giusta e rifuggire da qualsiasi alibi, anche quando suggerito da politiche efficientiste o, peggio, speculative.
ent ways forward (also at a technical and managerial level) shows why the story is also about success generated by strategic managerial decisions. This is just as true for product quality as it is for supply chain management, and it’s found again in the great attention paid to communications in the context of declared glocalisation. It is also evident in the courageous and long-term entrepreneurial choice of listing the company on the stock exchange. The care and respect for nature that comes naturally to those who have been dealing with it for two and a half centuries generates knowledge of the importance and the value of what we now call sustainability. Because it is only with respect and care for nature that it is possible to systematically benefit from nature’s fruits over time. Respect and care mean avoiding shortcuts that could jeopardise the sustainability of the human relationship with the land. And to be sustainable, one more value is needed: transparency. This means acknowledging what is really happening and shunning excuses, even when efficiency or, worse, speculation, might suggest otherwise.
Mario Mazzoleni, docente universitario di Economia aziendale, è attualmente direttore della Scuola di Alta Formazione dell’Università di Brescia, membro di diversi Consigli d’Amministrazione e presidente dell’azienda vitivinicola Bersi Serlini in Franciacorta.
Mario Mazzoleni, university lecturer in Business Economics, is currently Director of the School of Higher Education at the University of Brescia, a board director for several companies, and President of the Bersi Serlini winery in Franciacorta.
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FLASH DALLA FONDAZIONE MASI FROM THE MASI FOUNDATION FLASH
PREMIO DI ‘CULTURA ITALIAE’ A FRANCA COIN
Il Premio Presidio culturale italiano 2023 dell’associazione ‘Cultura Italiae’ è stato assegnato da Stefano Zecchi a Franca Coin, membro del Consiglio di Fondazione Masi, fondatrice e presidente onoraria di Venice International Foundation, per il suo impegno per la salvaguardia del patrimonio storico e artistico di Venezia.
‘CULTURA ITALIAE’ AWARD FOR FRANCA COIN
The ‘Cultura Italiae’ association’s 2023 Italian Cultural Presidium Award has been presented by Stefano Zecchi to Franca Coin, a member of the Masi Foundation Board, also founder and honorary president of the Venice International Foundation, for her commitment to the safeguarding of Venice’s historical and artistic heritage.
FESTA PER I 50 ANNI DELLA FONDAZIONE LIGABUE
I 100 anni del Museo di Storia Naturale di Venezia e i 50 anni della Fondazione veneziana intitolata a Giancarlo Ligabue, Premio Civiltà Veneta 1988, sono stati festeggiati in ottobre con una serie di incontri con i grandi protagonisti della ricerca e divulgazione scientifica, su temi di medicina, antropologia, meteorologia, paleontologia ed etnografia.
CELEBRATIONS FOR 50 YEARS OF THE LIGABUE FOUNDATION
The 100th anniversary of the Natural History Museum in Venice and the 50th anniversary of the Venetian Foundation named after Giancarlo Ligabue – Civiltà Veneta Prize 1988 – were celebrated in October with a series of conferences involving leaders in scientific research and its communication, on topics in the fields of medicine, anthropology, meteorology, palaeontology and ethnography.
A ROBERTO BATTISTON IL PREMIO ‘INQUIETO DELL’ANNO’
Il fisico Roberto Battiston, ordinario di fisica sperimentale a Trento, Premio Civiltà Veneta 2021, ha ricevuto in novembre a Finale Ligure il ‘Premio Inquieto dell’Anno’, assegnato dall’omonimo Circolo per il suo desiderio mai del tutto soddisfatto d’intendere il conosciuto e il conoscibile, affiancando alla ricerca la divulgazione scientifica.
BATTISTON RECEIVES THE ‘UNQUIET MAN OF THE YEAR’ AWARD
The physicist Roberto Battiston, Professor of Experimental Physics at Trento and winner of the Civiltà Veneta Prize 2021, received the ‘Premio Inquieto dell’Anno’ (Unquiet Man of the Year) in Finale Ligure in November. The prize comes from the Circolo degli Inquieti for his unceasing search for understanding of the known and the knowable, combining research with the popularisation of science.
ELEVATO A CARDINALE IL VERONESE CLAUDIO GUGEROTTI
Il veronese Claudio Gugerotti, prefetto per le Chiese orientali, formatosi nella Pia Società Don Mazza, è tra i 21 nuovi cardinali creati da papa Francesco il 30 settembre. È stato docente negli atenei, tra gli altri, di Venezia e Padova. Nel 2021 su questa rivista ha rivisitato la figura e l’opera del sacerdote veronese san Giovanni Calabria.
CLAUDIO GUGEROTTI FROM VERONA ELEVATED TO CARDINAL
Verona-born Claudio Gugerotti, prefect for Churches in the Orient, educated in the Pia Società Don Mazza, is one of the 21 new cardinals created by Pope Francis on 30 September this year. He has held the post of professor at the universities of Venice and Padua, among others. In 2021, he wrote a feature on the Veronese priest Saint Giovanni Calabria for this magazine.
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FLASH DALLA FONDAZIONE MASI FROM THE MASI FOUNDATION FLASH
NASCE IN VAL PUSTERIA L’ULTIMO MUSEO DI MESSNER
È in costruzione a Monte Elmo, a Sesto di Pusteria, ‘MMM Roca’, il sesto e ultimo ‘Messner Mountain Museum’ dedicato all'arrampicata, che sarà aperto nell’aprile 2024. ‘MMM Roca’ completa il progetto di Reinhold Messner, Premio Civiltà Veneta 2020, di creare in Alto Adige, nell’arco di 30 anni, sei luoghi speciali dedicati alla storia dell’alpinismo.
MESSNER’S LAST MUSEUM BUILT IN THE PUSTERIA VALLEY
Under construction at Monte Elmo in Sesto di Pusteria, ‘MMM Roca’, the sixth and last ‘Messner Mountain Museum’ dedicated to climbing, will open in April 2024. 'MMM Roca' completes the project by Reinhold Messner, winner of the Civiltà Veneta Prize 2020, designed to establish six special places dedicated to the history of mountaineering in South Tyrol over a period of 30 years.
IL NOME DELLA ROSA NARRATO A FUMETTI DA MILO MANARA
È in libreria Il nome della rosa (Vol 1 di 2, Oblomov Edizioni, 2023) del grande fumettista veronese Milo Manara, Premio Civiltà Veneta 2007, che con un gran lavoro di stile ha trasformato in fumetti il romanzo-cult di Umberto Eco. La sintesi del disegno rimane fedele al testo, con ambientazioni medievali e personaggi ispirati a volti attuali.
MILO MANARA CREATES CARTOON THE NAME OF THE ROSE
The Name of the Rose (Vol 1 of 2, Oblomov Edizioni, 2023) formulated by the great Veronese cartoonist Milo Manara, winner of the Civiltà Veneta Prize 2007, is now available in bookshops. Manara has transformed Umberto Eco’s cult novel into comic book form in great style. His cartoons remain faithful to the text, with a medieval setting and present-day faces used for the characters.
A BRESCIA UNA MOSTRA ANTOLOGICA DI LORENZO MATTOTTI
‘Lorenzo Mattotti. Storie, ritmi, movimenti’ è la mostra dedicata all’artista, Premio Civiltà Veneta 2016, dall’opera poliedrica e autorevole firma dell’illustrazione contemporanea mondiale. Musica, cinema e danza sono i tre mondi che hanno maggiormente influenzato il suo lavoro. Al Museo di Santa Giulia di Brescia fino al 28 gennaio 2024.
EXHIBITION OF LORENZO MATTOTTI’S WORK IN BRESCIA
‘Lorenzo Mattotti. Stories, rhythms, movements' is the exhibition dedicated to the artist who is a former winner of the Civiltà Veneta Prize 2016. His multifaceted work is a supreme example of contemporary illustration at an international level. Music, cinema and dance are the three worlds that have most influenced his work. At the Museo di Santa Giulia in Brescia until 28 January 2024.
ROVELLI PUBBLICA LO SAPEVO, QUI, SOPRA IL FIUME HAO
È uscito per Solferino Lo sapevo, qui, sopra il fiume Hao, raccolta degli articoli scritti più recenti dal fisico Carlo Rovelli, Premio Civiltà Veneta 2015. Un viaggio contro pigrizia e ipocrisia: cambiare prospettiva è il suo invito, a partire da un dialogo con Maestro Zhuang, “figura centrale della filosofia del taoismo”, vissuto nel IV secolo a.C.
ROVELLI PUBLISHES LO SAPEVO, QUI, SOPRA IL FIUME HAO
Lo sapevo, qui, sopra il fiume Hao (I knew it, here, by the Hao River), is a collection of recent articles written by physicist Carlo Rovelli, winner of the Civiltà Veneta Prize 2015, and published by Solferino. A diatribe against laziness and hypocrisy, he invites us to change our viewpoints, starting with a dialogue with 4th century BC Master Zhuang, “a central figure in the philosophy of Taoism”. 55
Andrea Mantegna, Adorazione dei Magi, 1497-1500 circa, Getty Museum, Los Angeles, Stati Uniti Andrea Mantegna, Adoration of the Magi, ca. 1497-1500, Getty Museum, Los Angeles, United States
Dalla Fondazione Masi il più sincero augurio di un Buon Natale che doni serenità nei cuori e un Nuovo Anno che riporti la pace e la solidarietà tra i popoli From the Masi Foundation, our most sincere wishes for a Merry Christmas that brings serenity to our hearts and a Happy New Year that brings peace and goodwill to all mankind
ALBO D’ONORE DEL PREMIO MASI MASI PRIZE ROLL OF HONOUR CIVILTÀ VENETA 1981 Elio Bartolini Biagio Marin Giulio Nascimbeni Alvise Zorzi 1982 I Solisti veneti Uto Ughi 1983 Casa Marzotto Bruno Visentini 1984 Antonio Cibotto Gianfranco De Bosio Anna Proclemer 1986 Casa Benetton Ottavio Missoni Luciano Vistosi 1988 Gaetano Cozzi Giancarlo Ligabue Pilade Riello Fulvio Tomizza 1990 Claudio Magris Zoran Musić Hugo Pratt 1992 Fernando Bandini Giuseppe Gozzetti Demetrio Volcić 1994 Pier Giuseppe Cevese Renato Olivieri Ermanno Olmi Apollinare Veronesi 1995 Isabella Bossi Fedrigotti Cecilia Danieli Paul Girolami Lucia Valentini Terrani Giuseppe Zigaina 1996 Ivano Beggio Don Antonio Mazzi Pierre Rosenberg 1997 Enzo Bettiza Pierre Cardin Federico Faggin 1998 Carlo Guarienti Paola Malanotte Luigi Meneghello 1999 Tullio Kezich Cleto Munari Giorgio Zanotto 2000 Fondazione Giorgio Cini Tommaso Padoa-Schioppa Marco Paolini Giuseppe Sinopoli 2001 Mario Rigoni Stern Renzo Rossetti Wolfgang Wolters Andrea Zanzotto 2002 Silvio Bertoldi Ilvo Diamanti Fulvio Roiter Susanna Tamaro 2003 Gabriella Belli Novello Finotti Cesare Montecucco
2004 Ferruccio De Bortoli Nadia Santini Ettore Sottsass 2005 Guido Bertolaso Gillo Dorfles Francesco Macedonio Alessandro Mazzucco 2006 Pino Castagna Fondazione Cariverona Marsilio Editori 2007 Antonia Arslan Gianni Berengo Gardin Milo Manara 2008 Bepi De Marzi Lionello Puppi Giovanni Maria Vian 2009 Lino Dainese Carlo Mazzacurati Paolo Rumiz 2010 Diana Bracco De Silva Mario Brunello Francesco Tullio-Altan 2011 Giuseppe Battiston Arrigo Cipriani Massimo Marchiori 2012 Andrea Battistoni Giovanni Radossi Gian Antonio Stella 2013 Giovanni Bonotto Giacomo Rizzolatti Sergio Romano 2014 Umberto Contarello Mario Isnenghi Alberto Passi per Associazione Ville Venete 2015 Massimiliano Alajmo Carlo Rovelli Elisa Toffoli 2016 Natalino Balasso Giosetta Fioroni Lorenzo Mattotti 2017 Emilio Franzina Paola Marini Elena Zambon 2018 Ferdinando Camon Christian Greco Carlo Nordio 2019 Roberto Citran Pietro Luxardo Nando Pagnoncelli 2020 Ilaria Capua Reinhold Messner Andrea Rigoni 2021 Roberto Battiston Jane da Mosto Paolo Fazioli 2023 Mario Cannella Andrea Rinaldo Gruppo Stevanato
CONSIGLIO DELLA FONDAZIONE MASI MASI FOUNDATION BOARD
CIVILTÀ DEL VINO 1987 Angelo Betti 1989 Emile Peynaud 1991 Zelma Long 1993 Hugh Johnson 1995 Noris Siliprandi 1996 Philippine de Rothschild 1998 Ezio Rivella 1999 Mondavi & Frescobaldi [Luce Joint Venture] 2000 Sirio Maccioni 2001 Fratelli Torres 2002 Famiglia Krug 2003 Nicolò Incisa della Rocchetta 2004 Andrea Muccioli [Comunità di S. Patrignano] 2005 Federico Castellucci 2006 Antonio Carluccio 2007 Peter Hayes 2008 Donald Ziraldo 2009 George Sandeman [Wine in moderation] 2010 Metropolita Sergi di Nekresi 2011 Jacques Orhon 2012 Lynne Sherriff [Masters of Wine Institute] 2013 Progetto Le Vigne di Venezia 2014 Andrea Bocelli 2015 Giuseppe Martelli 2016 Roger Scruton 2017 Luigi Moio 2018 Gerard Basset 2019 Jeannie Cho Lee 2020 Gruppo Riedel Glass 2021 Attilio Scienza 2023 Yuko e Shin Kibayashi GROSSO D’ORO VENEZIANO 2003 Milan Kucan 2005 Vartan Oskanian 2006 Alvise Zorzi 2007 Hans-Dietrich Genscher 2008 Sanjit Bunker Roy 2009 Luigi Luca Cavalli-Sforza 2010 Péter Esterházy 2011 Mons. Luigi Mazzucato 2012 Kuki Gallmann 2013 Marjane Satrapi 2014 Svetlana Aleksievič 2015 Marina Militare Italiana 2016 Ágnes Heller 2017 Yolande Mukagasana 2018 Cardinale Mario Zenari 2019 Alain Finkielkraut 2020 Filippo Grandi 2021 Elena Cattaneo 2022 Procuratoria di San Marco 2022 Great Wine Capitals 2023 Rakhshan Banietemad
Presidente / President Isabella Bossi Fedrigotti Vicepresidente / Vice-President Sandro Boscaini Segretario / Secretary Marco Vigevani Consiglieri / Board Members Michele Bauli Francesco Benedetti Bruno Boscaini Marzio Breda Franca Coin Massimilla di Serego Alighieri Federico Girotto Maurizio Marino Revisore / Auditor Giovanni Aspes COMMISSIONE DEL ‘PREMIO MASI PER LA CIVILTÀ VENETA’ ‘MASI CIVILTÀ VENETA PRIZE’ COMMISSION
Sandro Boscaini Isabella Bossi Fedrigotti Marzio Breda Franca Coin Gabriele Colleoni Ilvo Diamanti Massimilla di Serego Alighieri Massimo Ferro Francesco Giavazzi Stefano Lorenzetto Piergaetano Marchetti Paola Marini Pilade Riello Paolo Possamai Giovanni Maria Vian Marco Vigevani Stefano Zecchi Filiberto Zovico COMMISSIONE DEL ‘PREMIO INTERNAZIONALE MASI PER LA CIVILTÀ DEL VINO’ ‘INTERNATIONAL MASI CIVILTÀ DEL VINO PRIZE’ COMMISSION
Relatore / Speaker Federico Castellucci Piero Antinori Sandro Boscaini Luciano Ferraro Angelo Gaja Jens Priewe Ezio Rivella Alessandro Torcoli dati al 25.11.2023
PER INFORMAZIONI FURTHER INFORMATION
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