1 - 2021
Per Angelo G. Sabatini
(1928-2020)
Testimonianze e ricordi
a. aghemo - a. angeloni - p. arizza g. benvenuto - m. biscuso - g. cantarano e. capuzzo - s. caretti - m. carta a. casu - r. catanoso - m.c. cipullo e. d’auria - m. degl’innocenti - p. de nardis g. di benedetto - e.f.m. emanuele - m. grasso d. limone - l.a. manfreda - g. mastroleo e. mattina - g. melilla - c. modena r. morassut - r. pace - v. pavoncello g. pescosolido - f. salvatori - l. sciuba a. tedesco - g. traversa - s. venditti
FONDAZIONE GIACOMO MATTEOTTI
Quaderni di TEMPO PRESENTE N.
INDICE
Questo libro è un tributo p. 11
Alberto Aghemo Ciao! p. 15
Angelo S. Angeloni Lasciare un segno p. 23
Patrizia Arizza Il Prof e io p. 25 A.G.S., La tua apparizione cadeva p. 28
Giorgio Benvenuto Ricordo di Angelo Sabatini p. 29
Massimiliano Biscuso Nietzsche all’Istituto di Filosofia della Sapienza alla fine degli anni Settanta p. 33
Giuseppe Cantarano Per Angelo p. 39
Ester Capuzzo Angelo Sabatini e le incursioni nella storia p. 41 A.G.S., Il poeta bivacca p. 46
Stefano Caretti L’idea che non muore p. 47
Mario Carta Angelo p. 49
Antonio Casu Considerazioni sulla solitudine nella Scrittura. Tra sanzione e contemplazione p. 51
Rosaria Catanoso La voce del Professore p. 57
Maria Costanza Cipullo
Un breve pensiero in ricordo del Professore p. 61
A.G.S., Se l’evento del commiato p. 62
Elio D’Auria Ricordo di un amico scomparso p. 63
Maurizio Degl’Innocenti Angelo Sabatini p. 69
Paolo De Nardis La tecnica oltre la metafisica p. 73
A.G.S., Vivrò l’incontro p. 76
Giorgio Di Benedetto La parva Grecia di Angelo Sabatini p. 77
Emmanuele Francesco Maria Emanuele Un lungo, condiviso percorso umano e intellettuale p. 81
Mirko Grasso L’amico dei giovani p. 87
Donato Limone
La centralità della “tecnica”. Automi, cibernetica intelligenza artificiale p. 89
Luigi Antonio Manfreda
L’ultima solitudine p. 95
A.G.S., L’ultima solitudine p. 98
Gianvito Mastroleo Angelo Sabatini: socialista, antifascista e Maestro p. 99
A.G.S., Di te, Luciana p. 104
Enzo Mattina
Lo spirito della comunità e l’ideale socialista p. 105
Gianni Melilla
Il Professore, Silone, il socialismo e la terra d’Abruzzo p. 107
A.G.S., Poiché la sentenza della fine p. 110
Claudio Modena
Nel nome di Matteotti p. 111
Roberto Morassut
Angelo e la Matteotti. Un ricordo e un impegno p. 113
A.G.S., Mare mi riporto a te p. 115
A.G.S., Il volger della luna p. 116
Rossella Pace
Il Professore e la Biblioteca della Camera p. 117
A.G.S., Ondeggia con le note di Haydn p. 118
Vittorio Pavoncello
Un ricordo a sipario aperto di Angelo Sabatini p. 119
Guido Pescosolido
Il mio ricordo di Angelo Sabatini e della comune amicizia con Rosario Romeo p. 121
Franco Salvatori
Il gusto per l’agorà p. 127
A.G.S., Dei miei giorni d’infanza p. 130
Lando Sciuba
In ricordo di Angelo Sabatini p. 131
Antonio Tedesco
Il segno dell’intellettuale p. 133
Guido Traversa
Caro Angelo p. 135
A.G.S., Il Golgota della memoria p. 136
A.G.S., Uno scrigno chiuse il suo volto sofferente p. 137
Sergio Venditti
Il ritorno in Abruzzo di un Maestro p. 139
A.G.S., Nel giorno del ricordo p. 142
A.G.S., Agile fuscello p. 143
A.G.S., A Giulia p. 144
A.G.S., Ad Alice p. 145
A.G.S., Cara Luciana p. 146
A.G.S., Sprofonda nel letto d’un fiume p. 148
A.G.S., Un pizzico di follia p. 149
A.G.S., La notte attraversa il giorno p. 150
A.G.S., Non chiedetemi ragione p. 152 A.G.S., Nascere è semplice p. 154
Appendice p. 155
A.G.S., L’ultima firma p. 157
Editoriale di «Tempo Presente» n. 1-1980 p. 163
Unitelma Sapienza - Ricordo del Prof. Angelo G. Sabatini p. 169
Università Tor Vergata - In memoria p. 173
Lettera della Presidenza del Consiglio dei Ministri p. 176
Bibliografia generale delle opere p. 181
Questo libro è un tributo
Questo libro è una testimonianza e, soprattutto, un tributo. Un tributo grato e affettuoso a un amico carissimo, Angelo G. Sabatini, che ci ha lasciati. Ma, come solo i grandi sanno fare, Angelo non ci ha in realtà abbandonati: dietro di sé ha proiettato una lunga scia di rimpianti e di progetti, di memorie e di affetti, di promesse mantenute e di sogni condivisi.
È proprio questa scia di parole perdute che inseguono i ricordi e i racconti che qui, nel suo nome, abbiamo raccolto. Sono scritti di amici, di colleghi, di allievi che nell’arco di una vita hanno avuto con Angelo Sabatini un rapporto vissuto sotto il segno del suo carisma intellettuale, della sua amabile umanità, della sua solida amicizia.
Per molti di noi era “il Professore”, per altri AGS, ma mai soltanto il docente, l’accademico: piuttosto il maestro, guida intellettuale e civile di generazioni di giovani che con lui si sono formati alla Sapienza e alla scuola di Perfezionamento nelle Scienze morali e sociali dello Studium Urbis; poi alla seconda Università di Roma – Tor Vergata, e al Master in giornalismo e comunicazione pubblica e alla Scuola di specializzazione in analisi e gestione della Comunicazione che per anni vi ha diretto; fino all’ultima esperienza in Unitelma Sapienza, dove è stato professore straordinario ancora lucido dispensatore di saperi e di curiosità sino alla soglia dei novant’anni. Docente – di volta in volta, di generazione in generazione – di filosofia morale, di filosofia della storia, di filosofa politica, di etica medica: su tutto, maestro di un ethos della conoscenza che sempre ha associato l’umanità al sapere, coniugando con rara efficacia le ragioni della scienza con una generosa capacità di condivisione che catturava l’interlocutore non meno dello studioso.
Su questa rara capacità di attrarre, di piacere, Sabatini ha costruito la sua fama di seduttore – nell’accezione di Kierkegaard – e la sua fortuna non solo accademica: è stato grande e sensibile poeta non meno che manager di successo, sommando all’attività di docente la pluriennale conduzione di programmi Rai sia in televisione che in radio. Attivo per molti anni nella Commissione nazionale italiana dell’Unesco, è stato amministratore delegato dell’Agenzia Giornalistica Italia e vicepresidente del quotidiano «Il Giorno». Suscitatore di slanci intellettuali e instancabile animatore culturale, a lui si devono importanti e durature iniziative editoriali come la rivista di studi filosofici «il cannocchiale» e la Nuova serie di «Tempo Presente», il periodico fondato da Ignazio Silone e Nicola Chiaromonte, da lui diretto dal 1980 sino alla morte.
Un cenno a sé merita poi la Fondazione Giacomo Matteotti, della quale è stato segretario generale sin dai tempi della sua istituzione, sotto la presidenza di Giuseppe Saragat, e poi lo storico, autorevole, instancabile presidente, sino a ieri.
Quanto al profondo legame di Angelo Sabatini con la sua terra, l’Abruzzo, molte delle testimonianze qui riprese possono attestare quanto sia stato intimo, profondo, radicato. Un amore, del resto, ampiamente ricambiato: il Premio Internazionale Silone ricevuto nel 2002 ha suggellato un rapporto profondo e fertile di iniziative culturali e di rapporti umani, coronato una rete di relazioni intensa e appassionata stesa, fin all’ultimo, ad abbracciare una regione rocciosa quanto generosa.
Agli affetti della terra – segnati dalle radici che in particolare lo legavano a Casalanguida, e poi a Chieti e a Tagliacozzo – si mescolano, altrettanto radicati e decisivi nella vita del Nostro, quelli familiari, a partire dal sodalizio intellettuale e affettivo condiviso per una lunga vita con Luciana, compagna di un percorso condiviso anche nella pratica poetica, ai figli Marco e David e ai numerosi, amatissimi nipoti. Perché, divenuto precocemente bisnonno, Angelo era anche un patriarca: a testimoniare questo aspetto valgano, oltre ad alcune affettuose testimonianze raccolte nel volume, anche le significative immagini che corredano la pubblicazione e integrano il mosaico della memoria.
Eccoli dunque i ricordi: ramificati e diversi come i sentieri interrotti dell’amato Heidegger. Sono oltre trenta i contributi di studiosi, accademici, discepoli, compagni di percorsi di vita e di ricerca, semplicemente amici. Li abbiamo raccolti e messi in fila così, in rigoroso ordine alfabetico, senza indicare titoli o qualifiche degli Autori, perché insieme componessero una memoria condivisa, polifonica e coesa nella sua coralità, nella molteplicità degli accenti, nella diversità degli affetti. Si ritrovano, in questo tributo collettivo, accurate ricostruzioni della vita intellettuale di un Paese che non c’è più, testimonianze di un recente passato, attimi fuggenti o rocciose memorie, antiche e care consuetudini, brevi ma intensi saluti, velati rimpianti: tutto un mondo di affetti che il sentimento dell’amicizia per Angelo ha preservato e che, nel suo nome, gli sopravvive.
Sono intervallati, ricordi e contributi, da poesie inedite: sono solo alcune delle ultime prove del Sabatini poeta, cui si devono numerose, fortunate raccolte pubblicate negli anni. Liriche brevi, com’era nella sua più autentica vena: versi potentemente evocativi nei quali vibrano con pari intensità la riflessione filosofica sul senso della vita, la tensione estetica di un inesauribile desiderio, il languore del rimpianto, la vertigine della fine.
In Appendice, da ultimo, sono state raccolte poche ma significati ve testimonianze in memoriam: dalle colonne dell’amato «Tempo Presente» e dal mondo dell’università e delle istituzioni. Un’ampia bbliografia generale delle opere di Angelo G. Sabatini, per la prima volta qui integralmente pubblicata, dà conto della ricchezza del suo contributo scientifico e della vastità dei sui interessi culturali.
Ciao AGS, e grazie. Ci congediamo da te con le parole che Agostino di Ippona riserva, nelle Confessioni, alla scomparsa dell’amico più amato: il dolore d’averti perduto è lenito dal privilegio di averti conosciuto. A.A.
Angelo G. Sabatini, Autoritratto a penna, s.d.
Angelo nella sua terra d’Abruzzo
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EDITOR E PROGETTO GRAFICO Patrizia Arizza
STAMPATO IN ITALIA nel mese di dicembre 2021
da Fratelli Pittini Snc Viale Ippocrate, 65 - 00161 ROMA (RM) tel. 06 44246855, 06 44243404
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ISBN 978-88-940861-8-8
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