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Nutrire insieme l’oggi e il domani
di Alberto Castelli
Parmalat conferma il sostegno ai progetti Educational de La Toscanini attività dedicate ai bambini e alle loro rispettive famiglie sui temi della corretta alimentazione, del non spreco alimentare e del corretto riciclo dei materiali. Inoltre, con la Fondazione Arturo Toscanini, Parmalat condivide la volontà di crescere e formare adulti sempre più consapevoli delle proprie scelte, che siano esse legate al consumo o alla fruizione dell’arte in tutte le sue forme, partendo dall’importanza della musica classica. Così come ogni giorno Parmalat porta sulle tavole delle famiglie prodotti buoni e salutari, allo stesso modo la musica, specie quella sinfonica, è un elemento in grado di arricchire la vita delle persone, partendo proprio dai bambini. Un esempio concreto è Nidi di Musica, con cui Parmalat, in collaborazione de La Toscanini, si impegna a promuovere laboratori atti a far avvicinare al mondo della musica classica i propri dipendenti e le loro famiglie.
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9 stabilimenti in Italia, 3.000 tonnellate di produzione giornaliera, 4 marchi nazionali (Parmalat, Chef, Zymil e Santal) e 10 marchi locali (Berna, Carnini, Lactis, Oro, Sole, Torvis, Latterie Fruliane, Solac, Silac, Stella). Ma soprattutto 20 milioni di famiglie italiane raggiunte e oltre 200 milioni di consumatori in tutto il mondo. Sono i numeri di Parmalat, azienda del Gruppo Lactalis, che da anni sostiene i progetti Educational de La Toscanini, accompagnando, tra alimentazione e arte, la crescita dei futuri ascoltatori e cittadini. Ne abbiamo parlato con il Dott. Maurizio Bassani, General Manager di Parmalat ed eclettico appassionato di musica.
Parmalat contribuisce in maniera attiva allo sviluppo economico e culturale delle realtà in cui opera, promuovendo i valori di vicinanza e di impegno verso le comunità locali. Interagisce con le amministrazioni e con la collettività anche nello sviluppo di progetti condivisi; a questo proposito possiamo citare il nuovo Parco giochi solidale, inaugurato a Collecchio grazie alla sinergia tra il comune e le aziende del territorio. Inoltre, Parmalat collabora con numerose associazioni no profit, tra le quali possiamo nominare ad esempio: Giocampus, dedicata ai bambini, PMG – Collecchio Impatto Positivo, Legambiente. Inoltre, in Parmalat collaboriamo con numerose associazioni nazionali e locali, mense per i poveri e banche del cibo, per la distribuzione di prodotti fuori tempo di commercializzazione, ma ancora idonei al consumo, per un totale di oltre 1 milione di prodotti donati in beneficienza ogni anno.
Sostenibilità e responsabilità sociale di impresa sono al centro del vostro impegno.
Parmalat è un’azienda responsabile impegnata in uno sviluppo e in una crescita in grado di apportare benefici concreti alle persone, interne ed esterne all’azienda, al territorio e alle comunità locali. Il suo impegno si estende a tutti gli aspetti delle attività, dall’approvvigionamento delle materie prime, lungo l’intero processo produttivo, fino alla distribuzione dei prodotti ai consumatori, e coinvolge anche le comunità in cui il l’azienda opera. Non a caso il nostro pay-off è “Nutriamo insieme l’oggi e il domani”. Consapevoli di questo ruolo locale e globale abbiamo avviato un percorso volto a identificare le nostre priorità che oggi possiamo riassumere in questi tre pilastri: benessere animale, packaging più sostenibili, e la progressiva diminuzione – fino all’azzeramento –delle emissioni di CO2 in atmosfera, obiettivo che vede impegnate pressoché tutte le funzioni aziendali.
Parmalat sostiene da tempo i progetti Educational de La Toscanini. Come nasce questa scelta?
Dal 2008, Parmalat è impegnata sul fronte scolastico – educativo con il progetto Parmalat Educational, supportando il mondo della scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado attraverso
Mi definisco un eclettico della musica. La mia passione per la lirica viaggia in parallelo a quella per il rock e per i cantautori italiani. Il fil rouge che unisce questi diversi generi musicali, per me, è proprio il piacere di ascoltarli dal vivo. Lo scorso anno ho assistito anche ai concerti di Vasco Rossi e dei Rolling Stone, oltre che a una ventina di titoli operistici. Quest’anno non mi lascerò certamente sfuggire l’occasione di essere presente a una prima volta assoluta per la Scala, il concerto di un cantautore italiano: Paolo Conte! Ascolto anche tanta musica online, specie quando sono in auto, ma le sensazioni che provo in quei momenti, “sono solo l’ombra della luce” (citando Franco Battiato), rispetto all’emozione dell’ascolto dal vivo.
Un auspicio per il futuro.
Il futuro sarà sicuramente sempre più caratterizzato dalla fruizione, a basso costo, della musica su piattaforme digitali. Questa però può essere anche una grande opportunità: rispetto a quando tutto passava dall’acquisto dei dischi, la possibilità di sperimentare a basso costo darà la possibilità a più persone di avvicinarsi a un numero crescente di generi musicali. È qui che entra in gioco l’educazione fin da bambini: se stimoliamo nel modo giusto le nuove generazioni a essere curiosi, facendo capire loro che esistono infiniti universi musicali da esplorare, ci troveremo dei ragazzi, e poi degli adulti, desiderosi di accrescere le proprie conoscenze, e così aumenterà in loro il piacere grazie all’amore per l’arte intesa a 360°.