Strutture obsolete nel Sito Dolomiti UNESCO

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STRUTTURE OBSOLETE E PAESAGGI ECCEZIONALI

Valori e disvalori nel paesaggio delle Dolomiti e nella gestione del sito UNESCO

SCHEDE DI CATALOGAZIONE DELLE STRUTTURE OBSOLETE

2023



STRUTTURE OBSOLETE E PAESAGGI ECCEZIONALI

Valori e disvalori nel paesaggio delle Dolomiti e nella gestione del sito UNESCO

SCHEDE DI CATALOGAZIONE DELLE STRUTTURE OBSOLETE

-I-

2023


Rete del Patrimonio Paesaggistico e delle Aree Protette

Unità di ricerca CULTLAND - Paesaggi culturali | Cultural landscapes 2016-2018 Progetto di ricerca “STRUTTURE OBSOLETE E PAESAGGI ECCEZIONALI Valori e disvalori nel paesaggio delle Dolomiti e nella gestione del sito UNESCO” 2022-2023 Progetto di ricerca “Strutture obsolete nel sito Dolomiti UNESCO: dalla risignificazione all’esplorazione progettuale” 2023 Contratto di ricerca commissionata con contitolarità dei risultati “Strutture obsolete nel paesaggio delle Dolomiti Patrimonio Mondiale UNESCO, aggiornamento e prefigurazione di scenari per l’ampliamento dello Studio originario” Coordinamento scientifico prof. Viviana Ferrario, prof. Mauro Marzo - II -

Compilazione schede 2018: dott. Chiara Quaglia Aggiornamento schede 2023 dott. Davide Allegri, prof. Viviana Ferrario Progetti di ricerca cofinanziati dal Dipartimento di Culture del progetto dell’Università Iuav di Venezia

Attività del progetto “Valorizzazione del territorio attraverso azioni di gestione e comunicazione integrata del WHS Dolomiti UNESCO” finanziato dal Fondo Comuni Confinanti istituito con Legge 23 dicembre 2009, n.191 e s.m.i.


SOMMARIO V V V

PREMESSA Il Sito UNESCO delle Dolomiti e le “strobs” I progetti di ricerca (2016-2023)

VI VI VI VI VII VIII X X XI XII XIII

OBIETTIVI E CONTENUTI DEL DOCUMENTO Obiettivi Sfaccettature del concetto di “obsolescenza” Base metodologica: le Linee Guida Modifiche e integrazioni Metodologia Attività sul campo Database geografico Struttura delle schede Ordine delle schede Alcune considerazioni conclusive (2016) Strobs tipiche Strobs concentrate Strobs e strumenti di pianificazione territoriale

XV

Aggiornamento 2023. Note metodologiche Il database Eventuali nuove schede Altri sistemi di strobs: le opere del Vallo Alpino

SCHEDE 1 3 9 15 17 23 29 35 41 47 53 59 61 67 73 79 85 91 97 103 109 115 121 127 133 139 145 151 157 163 169 175 181 187 193 199

SISTEMA 1 PELMO, CRODA DA LAGO 1-01 EX SCIOVIA BORCA-VILLANOVA 1-02 PONTE VECCHIO A PEZIÈ DE PARÙ SISTEMA 2 MARMOLADA 2-01 PLINTI VECCHIA SEGGIOVIA FEDAIA-FIACCONI 2-02 RUDERI RIFUGIO COL DE BOUS 2-03 RUDERI PONTE DIVELTO A PASSO FEDAIA 2-04 SCALINI DI CEMENTO A PIAN DEI FIACCONI 2-05 EX RIFUGIO FEDAIA 2-06 EX CAPANNA FISICI 2-07 EDIFICI ABBANDONATI FEDAIA SISTEMA 3 PALE DI SAN MARTINO, SAN LUCANO, DOLOMITI BELLUNESI, VETTE FELTRINE 3-01 TRALICCI ELETTRICI PASSO ROLLE 3-02 EDIFICI MILITARI PRESSO PASSO ROLLE 3-03 HOTEL A PASSO ROLLE 3-04 BAITA SET CINEMATOGRAFICO FILM “MIRKA” 3-05 SITO DI PRELIEVO INERTI A CAMPIGOL VEZZANA 3-06 ANNESSO MALGA VENEGIOTA 3-07 BARACCA A PRA’ OSTIO 3-08 COLONIE A SABBIONADE - CANT DEL GAL 3-09 BARACCA A PRATI CANALI 3-10 EDIFICI A PASSO CEREDA 3-11 RISTORANTE A CAVIOLA 3-12 RUDERI PONTE LOC. CAVIOLA 3-13 TELEFERICA IN VAL GARES 3-14 LINEA ELETTRICA VAL GARES 3-15 EDIFICIO “LA BAITA” 3-16 SEGGIOVIA SCARPA-GUREKIAN 3-17 PARTENZA TELEFERICA RIFUGIO TORRANI 3-18 PARTENZA TELEFERICA RIFUGIO SORA‘L SASS 3-19 PARTENZA TELEFERICA DAL PIAZ 3-20 RUDERI MALGA DUE NEVETE 3-21 CONDOTTA ACQUEDOTTO VAL CANZOI 3-22 EX CAVA AGNELLEZZE BRENDOL 3-23 PRESA IDROLETTRICA VAL MIS 3-24 CENTRALINA IDROLETTRICA VAL MIS

205 211 217 223

3-25 PALI LINEA ELETTRICA VAL DEL MIS 3-26 CASA CANTONIERA VAL CORDEVOLE CENTRO 3-27 CASA CANTONIERA VAL CORDEVOLE SUD 3-28 TRALICCI IN VAL NAGAONI - LOC. VATICANO

229

SISTEMA 4 DOLOMITI FRIULANE E D’OLTRE PIAVE 4-01 BARACCA IN VAL SETTIMANA 4-02 STRUTTURE IN C.A. PRESSO CASERA LODINA 4-03 BARACCA PRESSO CASERA SETTEFONTANE 4-04 BOX IN LAMIERA IN VAL SENONS 4-05 BARACCA E STALLONE CASERA FERRERA 4-06 VILLAGGIO INCOMPIUTO “PINELAND” 4-07 EDIFICIO INCOMPIUTO IN VAL CIMOLIANA

231 237 243 249 253 259 265 271 273 279 285 289 293 299 305 311 315 321 327 331 337 341 347 353 359 365 371 377 383 389 395 401 407 413 419 425 431 433 439 445 449 455 461 467 473 479

SISTEMA 5 DOLOMITI SETTENTRIONALI 5-01 EX CAVA SARÈ IN BADIA 5-02 CAVA ROA DEL CIALDIRES 5-03 CAVO TELEFERICA PRESSO PEDERÙ 5-04 CASERMETTA PRESSO LAGO DI LIMO 5-05 STAGNI DA PESCA MAITE 5-06 CASA CANTONIERA VAL DI LANDRO 01 5-07 CASA CANTONIERA VAL DI LANDRO 02 5-08 LINEA TELEFONICA VAL DI LANDRO 5-09 LINEA ELETTRICA VAL DI LANDRO 5-10 CAVA DI GHIAIA “CASTAGNA” - VAL DI LANDRO 5-11 POLIGONO DI TIRO A DOBBIACO 5-12 ROVINA WILDBAD 5-13 LINEA TELEFONICA VAL DI SESTO 5-14 LINEA ELETTRICA VAL DI SESTO (INTERRATA) 5-15 CASA CANTONIERA SS 51 FELIZON 5-16 EX STAZIONE FERROVIARIA DI OSPITALE 5-17 EX CASELLO SU SS. 51 - CIMABANCHE 5-18 EX DEPOSITO MILITARE A CIMABANCHE 5-19 CASA CANTONIERA SU SS51 - CIMABANCHE 5-20 OVOVIA E SEGGIOVA STAUNIES 5-21 HOTEL P.SSO TRE CROCI 5-22 EX CASA CANTONIERA SU S.R. 48 5-23 EX SCUDERIE PRESSO MISURINA 5-24 EX SCIOVIA MISURINA-DIAVOLO 5-25 CABINA ELETTRICA PRESSO MISURINA 5-26 RISTORANTE LA PINETA IN VAL D’OTEN 5-27 EX BIVACCO FANTON 5-28 CASA CANTONIERA SU SS 52 SISTEMA 7 SCILIAR-CATINACCIO, LATEMAR 7-01 PALA EOLICA PRESSO TIERSER ALPL 7-02 CAPPELLA PRESSO EX RIFUGIO DIALER 7-03 LINEA ELETTRICA E TELEFONICA RIF. MOLIGNON 7-04 BOX IN LAMIERA PASSO COSTALUNGA 7-05 GARAGE PASSO COSTALUNGA 7-06 CAPANNA SOUVENIR PASSO COSTALUNGA 7-07 BARACCA PASSO COSTALUNGA 7-08 HOTEL ABBANDONATO PASSO COSTALUNGA

481 487 493 499

SISTEMA 9 DOLOMITI DI BRENTA 9-01 BARACCA A PRADA 9-02 BARACCA IN VAL DORÈ 9-03 DEPOSITO TELEFERICA RIFUGIO ALIMONTA 9-04 WC A DOSSO DELLE FRATTE

505

STROBS MAPPATE MA NON SCHEDATE

514

CREDITI FOTOGRAFICI

- III -


- IV -


PREMESSA Il Sito UNESCO delle Dolomiti e le “strobs” Le Dolomiti sono state iscritte nella lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO nel 2009: il World Heritage Site (WHS) comprende nove distinti sistemi dolomitici, ciascuno costituito da un’area core e un’area buffer, per una estensione totale di oltre 230000 ettari. I criteri di iscrizione alla lista sono il VII, che riguarda il valore estetico e la bellezza naturalistica, e l’VIII, che riguarda la significatività geologica e geomorfologica. Il WHS è gestito dalla Fondazione Dolomiti - Dolomiten - Dolomites - Dolomitis UNESCO attraverso cinque Reti Funzionali, tra cui la Rete del Patrimonio Paesaggistico e delle Aree Protette (di seguito Rete), con il compito di attuare una strategia di governance comune ed efficace. Da diverso tempo il tema delle strutture obsolete (“strobs”) è oggetto di interesse da parte della Fondazione Dolomiti UNESCO e della Rete. L’impulso iniziale per la ricerca sulle strobs deriva da una specifica richiesta dell’International Union for Conservation of Nature (di seguito IUCN), che già nel 2011 raccomandava di individuarle in quanto elementi di rischio per l’integrità del bene UNESCO. “Linee Guida” per questa catalogazione erano state redatte da un gruppo di lavoro composto da ricercatori delle università di Udine, Padova, Trento e Iuav, nell’ambito di una convenzione tra la Fondazione e l’Università di Udine (2012-2014).

I progetti di ricerca (2016-2023) Il primo progetto di ricerca dal titolo “STRUTTURE OBSOLETE E PAESAGGI ECCEZIONALI. Valori e disvalori nel paesaggio delle Dolomiti e nella gestione del sito UNESCO” si è svolto all’interno del Dipartimento di Culture del Progetto dell’Università Iuav di Venezia, con un cofinanziamento della Fondazione Dolomiti UNESCO e della Provincia di Pordenone, responsabile scientifico la prof.ssa Viviana Ferrario, assegnista di ricerca dott.ssa Chiara Quaglia. Il progetto di ricerca Iuav ha sviluppato ulteriormente i contenuti delle Linee Guida, approfondendone la metodologia ed esplorando più in profondità i temi dei valori e dei disvalori percepiti nel sito UNESCO. Uno dei prodotti della ricerca è l’individuazione e la catalogazione delle strobs che è oggetto di questo documento e di un apposito geodatabase. I dati che hanno permesso di realizzare le schede qui raccolte sono stati raccolti tra il dicembre 2015 e il luglio 2017, sia in forma diretta (sopralluoghi) sia in forma indiretta (interviste, questionari, fonti bibliografiche e web). Nel 2022 il Dipartimento di Culture del progetto ha finanziato sui fondi della call della ricerca 2022 un progetto dal titolo “Strutture obsolete nel sito Dolomiti UNESCO: dalla risignificazione all’esplorazione progettuale”, coordinatori scientifici i professori Viviana Ferrario e Mauro Marzo. Nell’ambito del quale nel dicembre 2023 è stato bandito un assegno di ricerca dal titolo “Strutture obsolete nel paesaggio delle Dolomiti UNESCO. Il contributo dei landscape studies“, vinto dal dott. Davide Allegri. Nel gennaio 2023 la Fondazione Dolomiti UNESCO ha affidato al cluster di ricerca dell’Università Iuav di Venezia CULTLAND - Paesaggi culturali | Cultural landscapes un contratto di ricerca commissionata con contitolarità dei risultati dal titolo “Strutture obsolete nel paesaggio delle Dolomiti Patrimonio Mondiale UNESCO, aggiornamento e prefigurazione di scenari per l’ampliamento dello Studio originario”, nell’ambito del quale sono state aggiornate e schede delle strutture obsolete già catalogate e ne sono state aggiunte alcune di nuove inseguito a segnalazioni da parte di alcuni sostenitori della Fondazione Dolomiti UNESCO.

-V -


OBIETTIVI E CONTENUTI DEL DOCUMENTO Obiettivi In questo documento sono state raccolte le schede delle strobs redatte a partire dal censimento svolto da dicembre 2015 a dicembre 2016 (con alcune puntuali integrazioni terminate a maggio 2018) su tutto il WHS. Il documento è pensato per offrire alla Rete uno strumento di facile consultazione per esaminare le strutture finora censite e selezionare quelle per le quali sarà possibile considerare l’ipotesi della rimozione (come indicato dal Rapporto di monitoraggio dell’IUCN del 2011). Trattandosi di un elenco aperto sarà possibile anche integrare le schede con ulteriori informazioni e nuove segnalazioni. Oltre alle schede contenute in questo documento è stato elaborato un database geografico che consente la consultazione in ambiente GIS e che potrà essere integrato e aggiornato periodicamente nel Sistema Informativo Territoriale del WHS.

Sfaccettature del concetto di “obsolescenza”

- VI -

Fin dalle prime fasi in cui questo tema è stato affrontato è apparsa subito evidente la complessità del concetto di obsolescenza. Il termine “obsoleto” contiene una sfumatura di senso negativo, indica qualcosa che è percepito in contrasto con il contesto in cui si trova. I motivi di questo contrasto però possono essere i più vari: il disturbo visivo, il cattivo stato di conservazione, l’abbandono, l’uso di materiali incongrui. Con quali criteri si può definire obsoleto un oggetto presente nel territorio? L’obsolescenza dipende dal mancato utilizzo, dal degrado, dall’impatto visivo, o da un insieme di diversi caratteri? È una caratteristica propria dell’oggetto, o piuttosto dipende dal contesto? Già durante la stesura delle Linee Guida adottate dalla Rete nel 2014 si erano messe schematicamente in luce le principali articolazioni concettuali dell’obsolescenza. La prima articolazione è relativa al grado di funzionalità ed è quella più intuitiva, legata alla struttura obsoleta intesa come singolo oggetto, la cui obsolescenza deriva principalmente dallo stato di abbandono o dal cattivo stato di conservazione. La seconda è relativa al grado di attualità, che può dipendere non dalla struttura in sè ma dalla sua destinazione d’uso che, divenuta ormai anacronistica, ne pregiudica di conseguenza l’uso e la percezione. La terza è quella relativa al grado di adeguatezza al contesto, e non dipende né dalla struttura in sé né dal suo grado di attualità, ma piuttosto dalle condizioni al contorno; condizioni che si possono intendere in termini fisici (ad esempio, una struttura ancora in buone condizioni può divenire obsoleta per mancanza di vie di comunicazione adeguate alle esigenze contemporanee), ma anche in termini culturali e sociali (ad esempio, una struttura può essere obsoleta perché dimenticata o ignorata dalla collettività, o rifiutata dalla sensibilità comune a causa di un giudizio negativo sul suo valore estetico o ambientale).

Base metodologica: le Linee Guida La base metodologica della catalogazione sperimentale è costituita dalle Linee Guida citate. Pare utile in questa sede richiamare gli aspetti più rilevanti delle Linee Guida ai fini dell’attività di catalogazione concretamente svolta, rimandando alla completa consultazione delle stesse per le riflessioni teoriche e metodologiche generali. Le Linee Guida proponevano una “pre-catalogazione” delle strobs che si basava su una lettura per sistemi (Tabella 1). L’articolazione in sistemi è stata mantenuta nell’attività di


SISTEMI

STRUTTURE/ELEMENTI

Sistema agropastorale

Casera/malga, Stalla, Fienile, Stalla-fienile, Abitazione temporanea, Fontana/abbeveratorio, Pozza d’abbeveraggio, Ricovero, Deposito, Drenaggio/irrigazione, Sistemazione agraria, Recinto/recinzione, … Segheria, Teleferica, Strada, Scivolo, Ricovero/deposito, Chiusa/stua, …

Sistema forestale Sistema turistico

Sistema estrattivo/ industriale

Bivacco, Rifugio/Hotel, Bar/ristorante, Sentiero, Segnaletica/cartellonistica, Pista da sci, Trampolino, Impianto di risalita, Struttura per l’innevamento artificiale, Ferrata/sentiero attrezzato, Attrezzature legate all’escursionismo (chiodi, corde, scale in ferro), Area picnic, Strada, Parcheggio, … Cippo di confine, Trincea, Forte, Baracca/ricovero militare, Strada/percorso, Linea fortificata/muro, Caserma, Casermetta, Gallerie, Bunker, … Miniera, Cava, Mulino, Fornace, Stabilimento industriale, Capannone, ...

Sistema della produzione di energia, della comunicazione e infrastrutture

Centrale idroelettrica, Vasca di carico, Condotta forzata, Diga/bacino idroelettrico, Presa idroelettrica, Traliccio/cavo, Antenna/ripetitore, Casa cantoniera, Paramassi/paravalanghe, Garage, Deposito, Box, ...

Sistema frontaliero/militare

Tabella 1. I sistemi di strobs

catalogazione, e ha costituito una sorta di griglia di riferimento per riflettere non solo sui singoli elementi e strutture, ma anche sui processi generali a scala territoriale e paesaggistica che causano o sono causati dall’obsolescenza. A livello operativo si era posta la questione di come restringere il vastissimo campo delle strobs da catalogare alle sole che avessero effettivamente un impatto sull’integrità del Bene. Per raggiungere questo obiettivo le Linee Guida suggerivano tre criteri (un impatto negativo sull’ambiente e sul paesaggio; un basso valore sociale, storico culturale e affettivo collettivo; l’assenza di qualunque forma di utilizzo possibile presente e futuro) e un discrimine temporale (la seconda metà del Novecento). In aggiunta a questi criteri, la Rete ha successivamente convenuto di dare priorità alle strobs appartenenti a tre dei sei sistemi, e cioè: il sistema turistico/escursionistico, il sistema estrattivo/industriale, il sistema dell’energia e della comunicazione (escludendo quindi i sistemi agropastorale, forestale e frontaliero militare), presumendo che tali sistemi abbiano minore probabilità di presentare un valore storico, simbolico, affettivo, culturale. All’atto pratico la rispondenza a questi criteri restrittivi si è rivelata praticabile solo fino a un certo punto, non essendo in molti casi determinabile in maniera univoca: sono state quindi prese in considerazione in via estensiva anche le strobs soddisfacenti solo uno o due dei criteri. Sarà comunque possibile individuare in un secondo momento un insieme, peraltro molto ristretto, di strobs che rispettano tutti e tre i criteri di cui sopra, risalgono alla seconda metà del Novecento, sono interne al perimetro del WHS e fanno parte dei sistemi prioritari di strobs.

Modifiche e integrazioni rispetto alle indicazioni delle Linee Guida L’avvio dell’attività effettiva di catalogazione ha indotto a fare alcune scelte operative in parziale integrazione e difformità rispetto alle Linee Guida. Si espongono qui di seguito i principali aspetti oggetto di integrazione.

- VII -


La scheda di catalogazione La scheda proposta nelle Linee Guida è stata rivista parzialmente nella forma, accorpando e riordinando le dodici sezioni iniziali in quattro sole sezioni per facilitarne e renderne più immediata la lettura. È stato inoltre dato più spazio a testi esplicativi di media lunghezza: questo perché si è constatato che non è possibile dare conto delle numerose sfaccettature dell’obsolescenza attraverso definizioni univoche, mentre la forma testuale riesce a descrivere meglio i caratteri e la storia di ciascuna struttura.

- VIII -

Le fonti Le Linee Guida suggerivano un elenco di fonti possibili per le strobs: le Carte Tecniche Regionali, le carte IGM e Tabacco, la cartografia storica, gli studi e le ricerche in corso, il confronto con gli stakeholder e la consultazione del web (forum e siti specializzati). Tutte queste fonti sono state utilizzate nel lavoro di mappatura e catalogazione, anche se con diversi gradi di approfondimento per ciascuna struttura e/o ciascun Sistema dolomitico; ciò significa che non è stato fatto un lavoro propriamente a tappeto su tutta la cartografia disponibile per tutte le aree interessate dalla ricerca delle strobs, ma si è proceduto invece da uno screening iniziale sui dati (shapefile) selezionati e forniti direttamente dai soggetti della Rete. Questi dati erano tematismi estrapolati dalle diverse Carte Tecniche Regionali o da altre fonti interne di dati geografici, scelti per la loro pertinenza con i criteri stabiliti nelle Linee Guida. Sulle strutture individuate in base a questi dati e alle altre fonti utilizzate nella ricerca è stata poi fatta una verifica puntuale utilizzando diverse fonti cartografiche (in particolare la serie storica delle IGM e le carte Tabacco).

Metodologia L’uso dei dati geografici disponibili ha presentato fin da subito alcune criticità: nessun database utilizzato infatti permetteva, da solo, di stabilire l’obsolescenza o meno delle strutture. Era necessaria una conoscenza diretta delle strutture e del contesto di riferimento, nonché la disponibilità di immagini fotografiche, ed è emersa pertanto l’importanza di avere maggiori indicazioni da soggetti informatori che conoscessero il territorio. Ciò ha indotto a pianificare già nelle prime fasi della ricerca un confronto diretto con i soggetti della Rete, svolto attraverso incontri dedicati; tali incontri hanno permesso di acquisire direttamente le segnalazioni di strobs. Attraverso la tecnica dello snowball sampling sono stati raggiunti, tramite i soggetti della Rete contattati inizialmente, ulteriori soggetti potenzialmente detentori di informazioni sulle strobs (tecnici comunali, guardie forestali, studiosi, ...), dai quali sono state acquisite ulteriori segnalazioni. Acquisizione delle segnalazioni Le segnalazioni sono state raccolte in tre modalità: la compilazione di un questionario, lo svolgimento di colloqui diretti oppure la tramissione di documenti scritti1. Tutte le segnalazioni sono state man mano inserite in un database geografico: tale inserimento ha richiesto una verifica puntuale di ciascuna segnalazione, che è stata geograficamente collocata in maniera il più precisa possibile (ciò in alcuni casi ha richiesto un approfondimento su diverse fonti cartografiche o un sopralluogo diretto). Per ciascuna segnalazione si è cercato di inquadrare il processo di obsolescenza percepito: in molti casi ciò ha significato ricostruire la storia 1

Nell’elaborato contenente gli allegati alla ricerca, i primi e i terzi sono riportati in forma integrale.


SISTEMA DOLOMITICO

Strobs totali

Strobs in area core

Strobs in area buffer

1. PELMO, CRODA DA LAGO

Superficie (area core) - ha 4.344

5

0

0

Strobs esterne alla buffer 5

2. MARMOLADA

2.208

12

0

0

12

3. PALE DI SAN MARTINO, SAN LUCANO, DOLOMITI BELLUNESI, VETTE FELTRINE 4. DOLOMITI FRIULANE E D’OLTRE PIAVE 5. DOLOMITI SETTENTRIONALI

31.666

69

17

29

23

21.461

8

5

2

1

53.586

99

7

49

43

6. PUEZ-ODLE

7.930

1

0

1

0

7. SCILIAR-CATINACCIO, LATEMAR

9.302

12

3

2

7

8. BLETTERBACH

271

1

1

0

0

9. DOLOMITI DI BRENTA

11.135

8

2

5

1

214

35

87

92

Totali

Tabella 2. Quadro complessivo delle strobs presenti nel database

recente della struttura identificata, anche grazie all’uso di fonti web o articoli di stampa locale. Fondamentale è infine stata la disponibilità di fotografie, che in parte sono state fornite dai segnalatori stessi e in parte sono state raccolte autonomamente attraverso sopralluoghi o ricerche nel web. Vantaggi e criticità nell’uso di segnalazioni Nel lavoro di mappatura e catalogazione ha assunto quindi una sempre maggiore importanza l’acquisizione di informazioni da parte di esperti locali: ciò, in termini metodologici, ha presentato vantaggi e criticità. I vantaggi risiedono principalmente nella presenza di segnalazioni mirate, ben documentate, sovente suggerite da un’esperienza diretta nella gestione del territorio e che possono rispecchiare la percezione, se non della popolazione, almeno di alcune categorie di stakeholder locali (esperti, tecnici, studiosi). Le criticità risiedono nel rischio di disomogeneità nel trattamento di alcuni temi trasversali alla catalogazione, che possono risentire della diversa percezione del soggetto che di volta in volta li considera: può capitare infatti che una stessa strobs, o categoria di strobs, possa essere valutata più o meno rilevante per l’integrità del WHS2 a seconda del soggetto che la considera. In generale, la questione della diversa percezione delle strutture è comunque un fatto ineludibile, ma è la catalogazione stessa che, esplicitandolo, può costituire una base di partenza per la condivisione delle diverse percezioni. 2 A titolo esemplificativo, una stessa linea elettrica che percorre due territori provinciali o comunali diversi può essere giudicata obsoleta o meno dai diversi soggetti (anche istituzionali) del territorio su cui essa ricade: non è tanto problematica l’eterogeneità delle percezioni in sé, che può considerarsi fisiologica, ma piuttosto l’eterogeneità delle azioni conseguenti a tale percezione. Un caso simile è stato affrontato per la linea elettrica che percorre la Valle di Sesto e prosegue in Comelico (scheda 5-14), che nel versante ricadente nella provincia di Bolzano è stata segnalata come strobs ed è stata interrata, mentre nel versante ricadente nella provincia di Belluno non è stata segnalata.

- IX -


VAL DI LANDRO

PASSO CIMABANCHE MISURINA PASSO TRE CROCI

PASSO FALZAREGO PASSO GIAU

MARMOLADA

VAL D’OTEN

VAL FIORENTINA

PASSO NIGRA

PASSO STAULANZA PASSO COSTALUNGA

VAL DE LA GRAVA

BLETTERBACH

VAL DI GARES

PASSO ROLLE

PASSO DURAN

VAL PRAMPER

VAL SETTIMANA VAL CIMOLIANA

VAL DI SAN LUCANO

FORCELLA FRANCHE

VAL CORDEVOLE

VAL MIS

VETTE FELTRINE

Attività sul campo -X-

VAL CANZOI

ITINERARI DEI SOPRALLUOGHI ITINERARI ESTERNI AL WHS ITINERARI INTERNI O TANGENTI AL WHS

Fig. 1. Percorsi seguiti nei sopralluoghi (2o16)

La raccolta delle segnalazioni da parte degli informatori è stata integrata con l’attività di ricerca sul campo. Data l’impossibilità di effettuare sopralluoghi a tappeto sull’intero WHS, ne sono stati svolti alcuni a campione su determinate aree. Tali aree sono state selezionate in base a: - presenza di segnalazioni: in questi casi il sopralluogo è servito per la verifica delle informazioni ricevute dagli informatori, l’acquisizione di immagini fotografiche e la ricerca della collocazione geografica esatta delle segnalazioni; - presenza di aree “sensibili”: anche in assenza di segnalazioni esplicite, alcune aree sono state percorse in via esplorativa alla ricerca di possibili strobs; la scelta di queste aree si è basata sulla consultazione della cartografia, privilegiando le aree con maggiore antropizzazione (es. passi dolomitici, aree di fondovalle, punti di accesso), supponendo che in tali aree potessero trovarsi delle strobs. La scelta di tali aree inoltre ha tenuto conto della possibilità di accesso carrabile o con brevi tratti di cammino, puntando in questo modo a ottimizzare il tempo dedicato ai sopralluoghi, ma anche considerando che nelle aree maggiormente accessibili le strobs avranno più rilevanza in quanto visibili da un maggior numero di persone. I percorsi svolti durante i sopralluoghi sono visibili nella Figura 1.3

Database geografico È stato elaborato un database geografico che raccoglie più di 200 elementi puntuali. Non tutte le strutture desunte dalle segnalazioni o dall’attività di ricerca avevano le caratteristiche per essere catalogate (pertinenza della segnalazione o sufficiente presenza di informazioni). 3 Non sono stati svolti sopralluoghi nel Sistema 9 Dolomiti di Brenta, per il quale ci si è avvalsi delle informazioni del Piano del Parco valide per tutto il territorio del WHS, e che erano ritenute dai soggetti stessi della Rete sufficientemente dettagliate ed esaustive.


Si sono comunque raccolti nel database tutti i dati ricavati dalle segnalazioni e dal lavoro sul campo: la consultazione del database permette quindi di ottenere le informazioni essenziali di tutte le strobs presenti, anche quelle non catalogate. Queste informazioni sono principalmente: posizione geografica, fonte della segnalazione, tipo di struttura, presenza di documentazione fotografica.

Struttura delle schede Ciascuna scheda è articolata in quattro sezioni. Identificazione e inquadramento Questa parte contiene le informazioni essenziali necessarie all’identificazione della struttura, quali il Sistema dolomitico di riferimento (1-9), la collocazione (core, buffer o esterna), le coordinate geografiche, il sistema di strobs di appartenenza, la fonte della segnalazione e le

WHS Dolomiti - area buffer WHS Dolomiti - area core Struttura obsoleta oggetto della scheda Viabilità e infrastrutture Edificato Fig. 2. Legenda delle carte di inquadramento delle schede

informazioni sulla proprietà. È corredata da una cartografia di inquadramento, la cui legenda è consultabile in figura 2. Obsolescenza Questa parte contiene una breve descrizione della strobs (dimensione, aspetto, caratteri costruttivi), un testo che illustra in che termini essa può dirsi obsoleta (facendo dove possibile riferimento alla segnalazione originale e alle motivazioni espresse), e infine le informazioni sulla sua datazione (posteriore o meno alla seconda metà del ‘900). Contesto, visibilità e accessibilità Questa parte contiene le informazioni relative al contesto in cui la strobs si trova, soprattutto in termini di visibilità e accessibilità: queste informazioni servono per capire meglio sia l’impatto della strobs sull’integrità del bene e sia le realistiche possibilità di intervento e relativi costi di realizzazione, in gran parte influenzati dall’accessibilità della struttura stessa. Considerazioni gestionali Questa parte contiene alcuni spunti di riflessione riguardo ai possibili scenari futuri per ciascuna strobs (rimozione, riqualificazione, mitigazione, ecc.).

- XI -


Ordine delle schede Le schede sono proposte secondo l’ordine dei nove sistemi dolomitici che compongono il WHS. 1. Pelmo, Croda Da Lago Nel Sistema dolomitico n.1 sono state catalogate due strutture. La prima proviene da una segnalazione di Mountain Wilderness, la seconda da attività di ricerca. 2. Marmolada Le segnalazioni prese in considerazione per il Sistema n.2 sono state quelle trasmesse dall’associazione Mountain Wilderness e quelle ottenute attraverso intervista con l’esperto del MUSE Christian Casarotto che si è occupato di una ricerca sulla Marmolada nel 2006. Il sopralluogo diretto è stato comunque importante per comprendere la consistenza di questi manufatti.

- XII -

3. Pale di San Martino, San Lucano, Dolomiti Bellunesi, Vette Feltrine Il Sistema dolomitico n.3 è uno dei più estesi e per tale motivo presenta numerose strobs. Interessando Regioni e Province diverse (Veneto e Trentino) presenta anche una certa eterogeneità nelle fonti di dati. Inoltre, la presenza dei due Parchi (Paneveggio-Pale di San Martino e Dolomiti Bellunesi) ha dato la possibilità di ottenere informazioni anche molto dettagliate per le zone in essi ricomprese, mentre si avevano a disposizione meno riferimenti per le zone non ricomprese nei suddetti Parchi. Per il Parco Paneveggio-Pale di San Martino la principale fonte delle segnalazioni è stata proprio la strumentazione di Piano del Parco, integrata con le informazioni fornite dai funzionari del Parco stesso e dalle segnalazioni trasmesse dall’Ufficio tecnico della Comunità di Valle del Primiero. Allo stesso modo, per il Parco Dolomiti Bellunesi ci si è avvalsi delle informazioni fornite dai funzionari del Parco e soprattutto dalle guardie forestali competenti, con cui si sono avuti diversi colloqui. Per le aree non ricadenti nei Parchi si sono integrate le informazioni effettuando sopralluoghi sul campo. 4. Dolomiti Friulane e d’Oltre Piave Il materiale per le schede delle strutture del Sistema n.4 è stato raccolto in collaborazione con alcuni professionisti che, parallelamente a questa ricerca, hanno svolto un lavoro di catalogazione di tutti gli edifici all’interno del Parco (studio Cassol Scariot, BL). Due ulteriori strutture sono state individuate a partire dall’attività di ricerca svolta nel 2012 in fase di redazione delle Linee Guida e da ulteriori ricerce nelle fonti web. 5. Dolomiti Settentrionali Il Sistema dolomitico n.5 è uno dei più estesi e presenta un numero consistente di strobs. Analogamente al Sistema n.3, interessa Province e Regioni diverse (Veneto e Alto Adige) e presenta pertanto una certa eterogeneità nelle fonti delle informazioni relative alle strobs. Per la parte relativa alla provincia di Bolzano, gli uffici provinciali hanno ritenuto opportuno fornire un elenco delle strutture obsolete ricadenti nel proprio territorio, avvalendosi del contributo dei funzionari dei Parchi di sua competenza. Per la parte relativa alla provincia di Belluno, si sono impiegati principalmente questionari e ricerca sul terreno.


6. Puez-Odle Nel Sistema dolomitico n.6 è stata mappata una sola struttura, segnalata dalla provincia di Bolzano (un ripetitore), per la quale tuttavia la provincia stessa non possiede informazioni sull’effettivo utilizzo attuale nè documentazione fotografica. 7. Sciliar-Catinaccio, Latemar Le segnalazioni raccolte per il Sistema n.7 derivano in parte dalla Provincia di Bolzano e, per la parte relativa alla provincia di Trento, dalla attività di ricerca sul terreno. 8 Bletterbach Nel Sistema dolomitico n.8 non è emersa alcuna struttura significativa nè da parte degli informatori nè a seguito del sopralluogo. 9. Dolomiti di Brenta Nel Sistema dolomitico n.9 sono state catalogate quattro strutture segnalate dall’Ente Parco Adamello Brenta sulla base della schedatura degli edifici svolta per il Piano del Parco. Le segnalazioni in origine erano cinque, ma due sono state accorpate in una stessa scheda perché adiacenti.

Alcune considerazioni conclusive (2016) Sembra opportuno concludere questo capitolo introduttivo con tre brevi considerazioni utili per la lettura e l’interpretazione delle schede e per le successive riflessioni gestionali a scala del WHS. La prima è relativa alla presenza di “strobs tipiche” con problemi simili in diverse parti del territorio analizzato, per le quali sarebbe opportuno fare una riflessione che vada oltre le singole strutture e affronti in maniera sistematica alcune questioni ricorrenti. La seconda è relativa all’esistenza di aree dove si verifica una concentrazione di strobs, in cui sembra opportuno considerare non tanto il singolo oggetto, ma piuttosto adottare un approccio progettuale di tipo paesaggistico esteso all’intera area. La terza considerazione, infine, è relativa al rapporto tra la gestione delle strobs ai fini della integrità del WHS e la pianificazione urbanistica e territoriale vigente. Strobs tipiche La ricerca effettuata ha fatto emergere l’esistenza di alcune categorie di strobs tipiche che si ritrovano in maniera diffusa in tutto il WHS e che presentano problematiche simili. Per queste strutture sarebbe opportuno fare una riflessione che vada oltre le singole strutture affrontando in maniera sistematica alcune questioni ricorrenti. L’esempio certamente più evidente sono le case cantoniere, tutte in qualche modo obsolete per il cessare della loro funzione originaria. La serialità di questi edifici e la loro elevata riconoscibilità (colore, caratteri costruttivi, insegne dipinte) lo rendono un oggetto ideale per una riflessione sistematica in tutto il WHS. Ancor prima di ipotizzare interventi sulle singole case cantoniere ritenute obsolete e/o degradate, sarebbe opportuno ricostruire il panorama complessivo delle case cantoniere in tutto il WHS, indagando ad esempio: quante sono ancora usate dall’ANAS e quante sono disponibili sul mercato, quante sono abbandonate e quante sono già state convertite a nuovi usi, e in che modo questi nuovi usi hanno modifcato i caratteri degli edifici o il contesto circostante. Ricostruendo questo quadro si potrebbero anche

- XIII -


individuare esempi di buone pratiche di riutilizzo già attuate, valutare le concrete possibilità di azione, nonché costi e benefici di eventuali interventi. Un’altra categoria ricorrente di strobs sono gli hotel abbandonati, localizzati in prossimità dei passi o lungo strade di collegamento. La presenza di questi edifici è diffusa in tutto il WHS e può essere sintomatica del superamento di un certo modello di ricettività turistica, quello degli hotel di dimensioni medio grandi e situati in luoghi di passaggio, a cui oggi probabilmente gli utenti preferiscono forme di ospitalità alternative come B&B, alberghi diffusi, ospitalità rurale. Altri esempi di strobs ricorrenti sono le linee elettriche e telefoniche, vecchi impianti di risalita dismessi, i box o le baracche provvisorie.

- XIV -

Strobs concentrate Vi sono inoltre dei luoghi dove le strobs, anche di diverse categorie, tendono a presentarsi in maniera più densa: si tratta dei luoghi dove si concentrano le attività antropiche, che possono essere passi dolomitici, piccoli agglomerati, aree di fondovalle comprese nel WHS. Lo testimonia la ricorrenza nelle schede di alcuni toponimi come Passo Rolle, Passo Costalunga, Val di Landro, Val Cordevole. Anche in questi casi sarebbe opportuna, al di là della valutazione di singoli interventi sulle strobs, una riflessione di sistema sulle strategie di gestione complessive di queste aree più sensibili, per le quali si raccomanda un approccio paesaggistico, attento alle relazioni tra gli oggetti tra loro e con gli spazi aperti. Una attenzione specifica alle tematiche della percezione visiva e sociale in questi casi conferirebbe un particolare valore al progetto e alla gestione di queste aree. Strobs e strumenti di pianificazione territoriale Per alcune strobs possono esistere nei PRG, PAT, Piani dei Parchi e altri strumenti di pianificazione, previsioni e/o prescrizioni: è il caso, ad esempio, delle aree maggiormente antropizzate come i passi dolomitici o agglomerati che possono rientrare nei piani in quanto nuclei parzialmente urbanizzati, o delle categorie di edifici e manufatti che possono essere oggetto di norme specifiche. Le Linee Guida non davano indicazioni sull’indagine della relazione tra strobs e strumenti di pianificazione, tuttavia nel corso degli incontri con la Rete il tema è emerso più volte. La questione non è priva di interesse, soprattutto per gli effetti che le indicazioni dei piani potrebbero avere sulle prospettive future delle strobs, e per la necessità di prevedere sulle stesse azioni coordinate che tengano conto dell’integrità del WHS. Per alcune strobs è stato sperimentato un approfondimento in questa direzione, svolgendo un supplemento di indagine sui piani urbanistici4 e constatando in alcuni casi la presenza di indicazioni rilevanti per le trasformazioni delle aree dove ricadono le strobs; per questi pochi casi è già stato inserito nelle schede un riferimento circostanziato alle informazioni raccolte. Estendere questo approfondimento a tutte le strobs (o almeno a quelle più rilevanti) potrebbe essere opportuno non soltanto per prendere atto di ciò che gli strumenti di pianificazione già prevedono per le strobs, ma soprattutto per suggerire possibili integrazioni, nell’ottica del raggiungimento di una coerenza complessiva del quadro pianificatorio nel WHS. Emblematico è il caso dei passi dolomitici, dove accade che lo stesso contesto di passo sia diviso tra due comuni o province diverse e quindi sia soggetto a più strumenti di piano non 4 È stato esaminato un campione di quattro piani urbanistici comunali: Canazei, Cortina d’Ampezzo, Vigo di Fassa, Siror (oggi Primiero San Martino di Castrozza).


necessariamente dialoganti. Nell’ottica di un futuro aggiornamento degli strumenti di pianificazione anteriori al riconoscimento UNESCO o che non tengono sufficientemente in considerazione gli aspetti paesaggistici legati alla presenza del WHS, le schede di catalogazione delle strobs possono fornire, come si vedrà, alcuni spunti significativi. L’esame di tutta la documentazione dei piani per tutte le schede esula dagli scopi della presente indagine; tuttavia si potrebbe valutare insieme alla Rete la possibilità di integrare le schede con un paragrafo relativo alle “Criticità e opportunità delle Previsioni di Piano”. Tale integrazione potrebbe non essere condotta unilateralmente dal gruppo di ricerca, ma piuttosto realizzata in collaborazione con i Comuni interessati. In merito al tema del coordinamento tra strumenti di pianificazione va ricordato che esistono delle “Linee Guida per l’armonizzazione degli strumenti di controllo delle infrastrutture, degli insediamenti e dell’edificato esistente” che fanno parte delle Linee Guida per il paesaggio elaborate dall’Università di Udine e che forniscono già un quadro metodologico per affrontare questo tema.

Aggiornamento 2023. Note metodologiche L’aggiornamento delle schede e del database delle strobs si è svolto nel corso del 2023, in due fasi. In una prima fase desk si è proceduto ad una valutazione preliminare dello stato di fatto delle strobs schedate nel 2016 attraverso fonti online. Sono stati utilizzati diversi strumenti web: Google Street View; la Time Machine di Google Street View (che consente di scorrere indietro nel tempo foto sferiche scattte lungo le strade pubbliche in tempi diversi); il database geolocalizzato delle immagini di Google Maps (che riporta la data di caricamento dello scatto); Google Earth; la Time Machine di Google Earth. Sono state esplorate anche fonti giornalistiche e fonti ufficiali disponibili online (come per esempio i comunicati dell’Ufficio Stampa della Provincia Autonoma di Trento) riferibili alle strobs rilevate o al dibattito creatosi nel croso degli anni intorno a determinate strutture. Per le strobs site nel territorio della Provincia di Bolzano e di Belluno ci si è avvalsi anche di documenti prodotti dalle rispettive Amministrazioni provinciali. In alcuni casi si è provveduto a verifiche con i Parchi competenti. Alla fase desk è seguita una fase di lavoro sul campo, per la verifica dal vivo delle condizioni delle strobs. Il periodo in cui si sono svolti i primi sopralluoghi (1 gennaio - 31 marzo 2023) ha significativamente condizionato i risultati, specialmente nei contesti posti a quote più elevate, in quelli raggiungibili solo a piedi e in generale in quelli più impervi. In alcune aree, come in zona di Pian dei Fiacconi, interessata in passato da valanghe e soggetta a specifici divieti di escursione, si è rinunciato al sopralluogo diretto. In alcuni casi la coltre nevosa ha impedito di leggere correttamente le tracce lasciate dalla demolizione o trasformazione delle strobs, come nel caso dei tralicci rimossi di Passo Rolle o della Caserma Ferrari demolita sempre al Rolle. I sopralluoghi sono proseguiti nel corso dei mesi successivi e hanno permesso di completare l’aggiornamento delle strobs schedate. Le strobs non schedate sono state aggiornate per quanto possibile e ove ritenuto pertinente. L’attività sul campo ha compreso la realizzazione di un reportage fotografico per ciascuna strobs, oltre alla saltuaria raccolta di informazioni da abitanti o testimoni del posto. Nella realizzazione degli scatti fotografici si è cercato il più possibile di replicare le inquadrature delle schede del 2016.

- XV -


Il database Parallelamente alla implementazione delle schede si è proceduto all’aggiornamento del database geografico realizzato nel 2016. Si è ritenuto di inserire alcuni campi nuovi che consentissero di registrare i cambiamenti avvenuti. Un campo è stato dedicato alla valutazione della situazione riferibile all’anno 2023 che individua le strobs “rimaste”, “eliminate” e “trasformate”. Queste tre categorie comprendono sinteticamente l’intero ventaglio di opzioni che possono essere avvenute dal 2016 ad oggi. Sono stati poi inseriti ulteriori campi dedicati al rilevatore, alla data di aggiornamento, alla fonte utilizzata. Si è aggiunto anche un campo note 2023 (tab. 3). Si è provveduto infine ad aggiungere al database alcune ulteriori strobs segnalate nel 2023 da informatori appartenenti al Collegio dei Sostenitori della Fondazione Dolomiti UNESCO.

- XVI -

ID

Nome

Tipo

Nome tipo

Lunghezza

Descrizione

16

STROBS_ID

Testo (stringa)

String

3

2

DENOM

Testo (stringa)

String

100

Identificativo progressivo della segnalazione Denominazione

0

fonte

Testo (stringa)

String

50

Fonte della segnalazione

12

data_segn

Testo (stringa)

String

10

Anno della segnalazione

1

NOTE

Testo (stringa)

String

250

Note 2016

3

precisione

Testo (stringa)

String

50

4

FOTO

Testo (stringa)

String

10

5

sistema

Testo (stringa)

String

10

Livello di precisione della localizzazione Presenza di documentazione fotografica Sistema di strobs

7

sist_dol

Testo (stringa)

String

1

Sistema dolomitico

6

ID_SCHEDA

Testo (stringa)

5

Identificativo scheda

8

AGG_DATA

Data

Date

10

Data di aggiornamento 2023

10

AGG_Rilev

Testo (stringa)

String

10

Rilevatore dell’aggiornamento

9

AGG_Fonte

Testo (stringa)

String

10

Fonte dell’aggiornamento

11

AGG_2023

Testo (stringa)

String

50

Risultato dell’aggiornamento

13

AGG_note

Testo (stringa)

String

200

Note 2023

14

schedata

Testo (stringa)

String

50

17

Comune

Testo (stringa)

String

80

Valutazione alla base della schedatura Comune

15

PRO_COM_T

Testo (stringa)

String

6

Codice ISTAT Tabella 3 - La struttura del database


Di seguito alcuni dati generali • Individuazioni complessive valide: 223 • Individuazioni considerate poco pertinenti: 72 • Strobs schedate: 90 • Schede aggiornate nel 2023: 90 (61 sul terreno, 29 da altre fonti) • Totale strobs aggiornate nel 2023: 134 (di cui 92 da lavoro di terreno) Al termine del presente volume è riportato un estratto del database con le strobs rilevate ma non schedate (p. 517 e ss.). Eventuali nuove schede La riflessione sulla obsolescenza condotta nell’ambito della ricerca 2016-18 ha portato a considerare con attenzione le strobs per il loro potenziale in funzione della gestione del sito WHS. Alla luce di queste considerazioni, sembra meno coerente la scelta di escludere a priori le strutture appartenenti ai sistemi militare e agropastorale, operata a suo tempo. Inoltre, in fase di aggiornamento della situazione delle strobs non catalogate sono emersi alcuni casi che meriterebbero un approfondimento o per il loro potenziale, oppure perché oggetto di rimozione o ricomposizione. Si è arrivati dunque ad individuare alcune strutture già segnalate nel 2016-18 che potrebbero essere schedate. Di seguito un elenco con le rispettive motivazioni (tab. 4). Si fa notare che fin dall’inizio della ricerca la raccolta delle schede delle strobs è stata immaginata come un insieme aperto e implementabile. ID 107 108

Nome Baracca incendiata Cimabanche Cabina elettrica dismessa Cimabanche

Fonte 2016 ricerca sul terreno ricerca sul terreno

109

Casa abbandonata ricerca sul Cimabanche terreno

122

Complesso la Stua

ricerca sul terreno

128

Soletta cemento P.sso Duran

ricerca sul terreno

135

Cava di ghiaia P.sso Staulanza

ricerca sul terreno

NOTE 2016 struttura non troppo evidente per piccole dimensioni non chiaro se ancora in funzione (assenza cavi, ma comunque ben tenuta) forse fa parte del complesso militare già schedato di Cimabanche struttura di valore storico testimoniale - comunque il pessimo stato di conservazione (rudere) può generare una percezione di degrado struttura non troppo evidente - non chiaro quale utilizzo ne viene fatto non è chiaro se utilizzata o meno

Motivazione ev. nuova scheda La struttura è stata rimossa L’analoga cabina di Misurina è stata schedata Potenzialità significative

Potenzialità significative

Sulla soletta è stata posizionata recentemente una baracca È in corso la riqualificazione

Tabella 4 - Le proposte di nuove schede

- XVII -


Altri sistemi di strobs: le opere del Vallo Alpino In chiusura sembra opportuno mettere in luce la presenza di una ulteriore categoria di strobs tipiche che non era stata considerata degna di nota nella prima edizione di questo lavoro e invece ad una più attenta considerazione si rivela di grande interesse e potenzialità. Si tratta delle opere del cosiddetto Vallo Alpino del Littorio, una gigantesca operazione di fortificazione del fronte alpino formato da sbarramenti difensivi volti a impedire l’accesso lungo le zone di transito. Con il termine “sbarramento” si intende un complesso di opere fortificate poste lungo le principali vie di transito, presidiate da appositi reparti militari. Costruite durante il ventennio fascista prima della Seconda guerra mondiale per proteggere il confine italiano dai paesi limitrofi (Francia, Svizzera, Austria e Jugoslavia) le opere vennero riutilizzate durante la Guerra Fredda. Solitamente uno sbarramento difensivo era composto di alcuni elementi fondamentali: • un certo numero di bunker in calcestruzzo armato a forte spessore • un fossato o muro anticarro • alcune postazioni d’artiglieria arretrate rispetto allo sbarramento • osservatori posti sulle cime più alte • ampi ricoveri per truppe, in posizione più arretrata • collegamenti stradali e una rete di collegamenti via cavo o fotofonici - XVIII -

Nella zona delle Dolomiti si dispiegava il settore denominato “Vallo alpino Settentrionale” lungo 724 km lungo il confine con la Svizzera e 420 km lungo il confine con l’Austria, al tempo annessa alla Germania (Vallo alpino in Alto Adige, Cadore, Carnia e Tarvisiano). Le opere sono scavate in caverna, o sono state trattate in modo mimetico, motivo per cui non sono molto visibili anche se spesso sono collocate in vicinanza o dentro le aree core del WHS. Ad una prima ricognizione sulla letteratura disponibile, le zone interessate dalla presenza di manufatti del Vallo Alpino nella zona del WHS sono concentrate nel sistema 5 e sono le seguenti: • Passo Monte Croce Comelico • Passo Tre Croci • Passo Cimabanche • Val di Landro • Valle di Braies • Valdaora Gran parte delle opere realizzate si sono conservate ma sono completamente dismesse. Solo in alcuni rari casi sono state musealizzate e aperte al pubblico, anche in territori vicini al WHS Dolomiti UNESCO. Per esempio a Dobbiaco si può visitare il Bunker Museum (https:// www.provincia.bz.it/arte-cultura/musei/musei-in-alto-adige.asp?mstr_id=1683), al Passo Palade, al confine tra Trentino e Alto Adige, si visita il Gampen Bunker (https://www.provincia. bz.it/arte-cultura/musei/musei-in-alto-adige.asp?mstr_id=1543); a Savogna d’Isonzo è visitabile il Bunker San Michele (https://www.facebook.com/bunkersanmichele). Queste opere sollevano molto interesse tra il pubblico, come testimoniano le numerose fotografie presenti sui siti specializzati e non, scattate non solo da esperti ma anche semplici visitatori.


Durante la ricerca condotta nel 2016-18 erano state raccolte diverse segnalazioni con ogni probabilità relative a opere del Vallo Alpino che sono state inserite nel database, ma non schedate in quanto attribuibili al sistema militare. Sono relative allo sbarramento di passo Tre Croci e agli sbarramenti di Landro Sud (tab. 5). La denominazione delle opere è stata aggiornata sulla base di una ricognizione su fonti web e bibliografiche. SIST. 5

ID 016

5

090

5

091

5

099

5

100

5

101

5

103

5

113

DENOMINAZIONE Postazioni militari Landro Nord Bunker Passo Tre Croci Opera 6 Fossa anticarro e bunker Tre Croci (Opere 2 e 3) Strutture militari (fondazioni, vasca, spelonca) val di Landro Postazioni militari Landro Sud - Opera 2 Postazioni militari Landro Sud - Opera 3 Casermetta Alpini d'arresto val di Landro Postazioni militari Landro Sud - Opera 5

FONTE questionari

NOTE 2023 Vallo Alpino

AGG_2023 Rimasta

ricerca sul terreno ricerca sul terreno ricerca sul terreno

Vallo Alpino

Rimasta

Vallo Alpino

Rimasta

Vallo Alpino?

Rimasta

Vallo Alpino

Rimasta

Vallo Alpino

Rimasta

Vallo Alpino

Rimasta

Vallo Alpino

Rimasta

ricerca sul terreno ricerca sul terreno ricerca sul terreno ricerca sul terreno

COMUNE Dobbiaco/ Toblach Cortina d'Ampezzo Cortina d'Ampezzo Dobbiaco/ Toblach Dobbiaco/ Toblach Dobbiaco/ Toblach Dobbiaco/ Toblach Dobbiaco/ Toblach

Tabella 5 - Le segnalazioni del 2016 relative a opere del Vallo Alpino (denominazioni aggiornate)

A queste si aggiunge la segnalazione 2023 con ID 225, relativa all’Opera 10 presso Passo Monte Croce Comelico. Quest’ultima è un’opera di grande interesse storico-culturale, interamente realizzata in caverna, scavata nella roccia dolomitica e interna all’area core del WHS. L’opera, in corso di acquisizione da parte del Comune di Comelico Superiore, è destinata ad essere aperta al pubblico nel quadro di un progetto di valorizzazione portato avanti dallo stesso Comune. Stante la localizzazione nei pressi e allinterno dell’area buffer e core del sito WHS, il numero, la mole, l’interesse storico-culturale, sembrerebbe opportuno un approfondimento sulle opere del Vallo Alpino conservatesi nell’area delle Dolomiti UNESCO, anche mettendo a sistema ricerche già effettuate. Sono state mappate (ma non inserite nel database) le opere appartenenti agli sbarramenti di Passo Tre Croci, Cimabanche, della valle di Landro e di Passo Monte Croce Comelico. Un esempio della localizzazione delle opere rispetto al perimetro del WHS è visibile nelle pagine successive, assieme ad un’immagine dell’Opera 10 dello sbarramento di Passo Monte Croce, posta ad una quota di circa 1980 m. s.l.m.

- XIX -


- XX -

Fig. 3 - Le opere del Vallo Alpino a Cimabanche (sopra) e a Passo Tre Croci (sotto) in rapporto all’area core e buffer del WHS Dolomiti UNESCO. Durante la campagna 2016-18 erano state individuate e inserite nel database (ma non schedate) l’opera 6 di Passo Tre Croci (ID 090) e il fossato anticarro (ID 091).


Fig. 4 - L’opera 4 dello sbarramento di Braies (foto Luca Lorenzi https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Opera_4.7Braies.JPG)

Fig. 5 - Il fossato anticarro di Passo Tre Croci (CQ)

- XXI -


- XXII -

Fig. 6 - Sbarramento di Passo Monte Croce Comelico, Opera 10 (VF)


SISTEMA 1 PELMO, CRODA DA LAGO

Sistema 1 -1-


Elenco strobs catalogate nel Sistema 1 - Pelmo, Croda da Lago 3 9

Sistema 1 -2-

1-01 EX SCIOVIA BORCA-VILLANOVA 1-02 PONTE VECCHIO A PEZIÈ DE PARÙ


1-01 EX SCIOVIA BORCA-VILLANOVA

[

IDENTIFICAZIONE E INQUADRAMENTO IDENTIFICAZIONE Sistema WHS(1-9): 1 Core/Buffer/esterno: Esterno (2-3 km) Comune: Borca di Cadore (BL) Località: Villanova Coordinate: 46.438050, 12.208751 Quota: 950-1150 m.D slm

CARTOGRAFIA Database della rete: sì IGM: sì - 1961 (precedente 1938) Tabacco: sì Altro: SISTEMI DI STROBS Sistema: turistico D D D Tipo struttura: sciovia D

"

D FONTE SEGNALAZIONE Mountain Wilderness COMPILATORE E DATA Chiara Quaglia (Iuav) 20/06/2016 Davide Allegri (Iuav) 23/03/2023

D

D

D

D

D

D INFORMAZIONI SULLA PROPRIETÀ D Privata

1-01 -3-

D

0

3

"

0,5 km

Source: Esri, DigitalGlobe, GeoEye, Earthstar Geographics, CNES/Airbus DS, USDA, USGS, AEX, Getmapping, Aerogrid, IGN, IGP, swisstopo, and the GIS User Community


[

OBSOLESCENZA (2016) a. Descrizione Dal soprallogo effettuato si è potuta verificare la presenza delle strutture in ferro e cemento di almeno un vecchio impianto di risalita. Dalla consultazione dell’ortofoto si intravedono nella medesima area tracce di un altro impianto a circa 30 metri di distanza e due piste, ormai invase da vegetazione.

1-01 -4-

b. Considerazioni sul livello di funzionalità e stato di conservazione, attualità e adeguatezza al contesto della struttura Dalla consultazione del web (www.funiforum.org) si apprende che le due linee non sono più utilizzate da molto tempo e che la stazione di partenza della seconda linea è ora utilizzata privatamente come deposito attrezzi e fienile. L’obsolescenza di questa

struttura riguarda soprattutto il contesto (ci troviamo a quote non sufficientemente elevate da consentire una adeguata copertura nevosa per lo sci) e le caratteristiche funzionali dell’impianto stesso, probabilmente troppo piccolo e isolato. c. Datazione presunta Un primo tratto di sciovia compare nella cartografia IGM del 1961, lungo circa 200 metri lineari (mentre la consistenza finale doveva essere di almeno 800 metri); la precedente tavoletta consultabile è quella del 1938, pertanto la datazione della struttura si deve collocare tra queste due date. Sembra comunque improbabile una datazione precedente al 1950.

CQ


[

CONTESTO, VISIBILITÀ E ACCESSIBILITÀ (2016) I resti di questo impianto sono visibili a poca distanza dall’abitato di Villanova in comune di Borca di Cadore, sul versante destro del fiume Boite, anche se la percezione delle strutture è ormai ridotta dalla vegetazione cresciuta. L’area è facilmente accessibile anche ai mezzi motorizzati.

1-01 -5-

CQ


[

4. VALUTAZIONI GESTIONALI (2016) Non sembra verosimile un riutilizzo di queste strutture a fini turistici, sia per la loro obsolescenza funzionale sia per l’obsolescenza relativa al contesto (quota non elevata e mancanza di connessione con altri comprensori). La struttura sarebbe facilmente rimovibile, anche se il disturbo arrecato al WHS non è eccessivo (si trova fuori dal perimetro ed è di dimensioni ridotte).

1-01 -6-

CQ


[

AGGIORNAMENTO (2023) a. Situazione attuale I resti dell’impianto si trovano in una situazione analoga al 2016. L’impanto non è contenuto nel Piano Neve della Regione del Veneto vigente. b. Descrizione La struttura non ha subito sostanziali modifiche dopo la schedatura del 2016. Il sopralluogo ha evidenziato la presenza della stazione a valle e di un pilone nelle vicinanze. c. Fonte Sopralluogo. Nota della Provincia di Belluno 28/06/2023

1-01 -7-

DA


[

AGGIORNAMENTO (2023)

1-01 -8-

DA

DA


1-02 PONTE VECCHIO A PEZIÈ DE PARÙ

[

IDENTIFICAZIONE E INQUADRAMENTO

D D D

D

D

D

D DD

D

D

D

D

INFORMAZIONI SULLA PROPRIETÀ D D Pubblica D D D

D

D

D

D

D

D

D

D

D D D D D

D

D

D

D SISTEMI DI STROBS D D Sistema: infrastrutture, energia, comunicaz. D Tipo struttura: ponteDstradale

D D D

D

D

D

D FONTE SEGNALAZIONE Ricerca - sopralluogo COMPILATORE E DATA Chiara Quaglia (Iuav) 20/06/2016 Davide Allegri (Iuav) 23/03/2023

CARTOGRAFIA Database della rete: sì IGM: sì - 1910 Tabacco: sì Altro: -

D D D

D

D

IDENTIFICAZIONE Sistema WHS(1-9): 1 Core/Buffer/esterno: Esterno (1,5 km) Comune: Cortina d’Ampezzo (BL) Località: Peziè de Parù Coordinate: 46.514106, 12.089960 Quota: 1550 m. slm D

D D

3

0

0,5 km Source: Esri, DigitalGlobe, GeoEye, Earthstar Geographics, CNES/Airbus DS, USDA, USGS, AEX, Getmapping, Aerogrid, IGN, IGP, swisstopo, and the GIS User Community

1-02 -9-


[

OBSOLESCENZA (2016) a. Descrizione I resti di questo vecchio ponte si trovano sulla strada che va da Cortina a Passo Giau. Attualmente la strada, per attraversare il corso d’acqua denominato Rù de Fouzargo, passa a pochi metri da questo vecchio ponte.

1-02 - 10 -

b. Considerazioni sul livello di funzionalità e stato di conservazione, attualità e adeguatezza al contesto della struttura Probabilmente il ponte in questione era troppo stretto per gli standard richiesti dalla viabilità sulla strada. Il manufatto è composto dalla struttura di sostegno, costituita da pilastri in blocchi di pietra, e il corpo del ponte, lungo una decina di metri, parzialmente ricoperto da manto erboso e arbusti. c. Datazione presunta

Dalla consultazione delle carte IGM emerge che la strada attraversava il torrente in questa posizione fin dalla prima edizione consultabile (1910). Nell’ultima edizione consultabile (1966) la strada e il ponte sono nel medesimo sedime. Si deduce quindi che tra il 1966 e oggi sia stato costruito il secondo ponte, attualmente in uso.

CQ


[

CONTESTO, VISIBILITÀ E ACCESSIBILITÀ (2016) Questa struttura è direttamente visibile transitando sulla strada, anche se la vegetazione ha già in gran parte contribuito a diminuirne la percepibilità.

1-02 - 11 -

CQ


[

4. VALUTAZIONI GESTIONALI (2016) La struttura sarebbe facilmente rimovibile, considerata la facilità di accesso data dalla vicinanza con la strada. Tuttavia il manufatto non sembra arrecare un eccessivo disturbo, anche perché il processo di rinaturalizzazione già in corso ne attutisce la percezione. Non è da escludere il riconoscimento di un certo valore testimoniale della struttura, che documenta la posizione del sedime stradale anteriore a quello attuale.

1-02 - 12 -


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AGGIORNAMENTO (2023) a. Situazione attuale La struttura è ancora presente. b. Descrizione Il ponte è oggi molto più visibile che nel 2016. Dal sopralluogo è emerso che devono essere stati fatti degli interventi di sicurezza idraulica poco a valle della struttura. Ciò ha comportato un esteso taglio di piante nelle immediate vicinanze, che ha reso il manufatto molto più visibile dalla strada. La spalla posta sulla sinistra orografica del Rù de Fouzargo ha subito un parziale smottamento che ha eroso profondamente il terrapieno. c. Fonte L’area è stata oggetto di sopralluogo.

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AGGIORNAMENTO (2023)

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SISTEMA 2 MARMOLADA

Sistema 2 - 15 -


Elenco strobs catalogate nel Sistema 2 - Marmolada 17 23 29 35 41 47 53

Sistema 2 - 16 -

2-01 PLINTI VECCHIA SEGGIOVIA FEDAIA-FIACCONI 2-02 RUDERI RIFUGIO COL DE BOUS 2-03 RUDERI PONTE DIVELTO A PASSO FEDAIA 2-04 SCALINI DI CEMENTO A PIAN DEI FIACCONI 2-05 EX RIFUGIO FEDAIA 2-06 EX CAPANNA FISICI 2-07 EDIFICI ABBANDONATI FEDAIA


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2-01 PLINTI VECCHIA SEGGIOVIA FEDAIAFIACCONI

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CARTOGRAFIA Database della rete: no IGM: sì - 1959 (precedente 1932) Tabacco: no Altro: Ortofoto

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FONTE SEGNALAZIONE Mountain Wilderness COMPILATORE E DATA Chiara Quaglia (Iuav) 20/06/2016 Davide Allegri (Iuav) 23/03/2023

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SISTEMI DI STROBS Sistema: turistico Tipo struttura: impianti di risalita

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IDENTIFICAZIONE Sistema WHS(1-9): 2 Core/Buffer/esterno: Esterno (50 m-2 km) Comune: Canazei (TN) Località: Fedaia - Pian dei Fiacconi Coordinate: 46.451044, 11.861739 Quota: da 2150 a 2625 m. slm

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INFORMAZIONI SULLA PROPRIETÀ Privata (da fonti web famiglia Graffer)

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D Source: Esri, DigitalGlobe, GeoEye, Earthstar Geographics, CNES/AirbusD DS, USDA, USGS, AEX, Getmapping, Aerogrid, D IGN, D IGP, swisstopo, and the GIS User Community

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OBSOLESCENZA (2016) a. Descrizione della struttura Si tratta di plinti di una vecchia seggiovia costruita per collegare la zona di Fedaia a Pian dei Fiacconi. Fin dagli albori dello sviluppo turistico della Marmolada questa zona è stata oggetto di diversi interventi, e vi si sono stratificati numerosi manufatti legati alla costruzione di impianti di risalita. Dal sopralluogo si sono potuti riconoscere almeno dieci plinti, distribuiti lungo una linea retta che dalla diga del lago Fedaia arriva a Pian dei Fiacconi, per una lunghezza in linea d’aria di circa 1,5 km.

2-01 - 18 -

b. Considerazioni sul livello di funzionalità e stato di conservazione, attualità e adeguatezza al contesto della struttura Attualmente questi resti non hanno alcuna

funzione, e rimangono allo stato di rudere, con un impatto estetico piuttosto negativo sul paesaggio. Tuttavia alcuni di essi vengono usati come segnavia (segni bianchi e rossi CAI) e come supporto per i cosiddetti “ometti” lasciati dagli escursionsti (vedi foto sottostante). Potrebbero rivestire un certo valore testimoniale, sebbene riconoscibile solo da appassionati di reperti funiviari. c. Datazione presunta Un tentativo di ricostruzione cronologica della storia degli impianti in questo tratto si può reperire nel web (http://www.funivie. org). Sembra comunque che il primo impianto di risalita venne cominciato nel 1946 (la prima seggiovia mai costruita in Dolomiti).

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CONTESTO, VISIBILITÀ E ACCESSIBILITÀ (2016) La zona del Passo Fedaia e dell’omonimo lago costituisce il principale accesso alla Marmolada. I plinti in questione sono tutti situati tra la stazione di partenza dell’attuale cestovia in funzione (del 1974), poco sopra il Lago Fedaia e in prossimità della diga e dei vari rifugi presenti, e il Pian dei Fiacconi, e sono ben visibili percorrendo il sentiero CAI 606 che sale allo stesso rifugio o risalendo sulla cestovia. Tutti i plinti sono raggiungibili esclusivamente a piedi.

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VALUTAZIONI GESTIONALI (2016)

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La rimozione è la soluzione auspicata per questi residui, che non presentano alcuna possibilità di rifunzionalizzazione. Sono da valutare tuttavia i costi di un intervento complessivo su tutta la linea, a fronte del beneficio in termini estetico-percettivi che se ne ricaverebbe. Si potrebbero in tal senso individuare alcuni interventi prioritari. Tra la sequenza dei plinti ve ne sono infatti alcuni che presentano un minore impatto (mimetizzandosi con la roccia presente o presentando addirittura una nuova funzione, come il plinto utilizzato come segnavia CAI), mentre altri risultano di maggiore disturbo per la presenza di ulteriori elementi quali ferri, tubi, muri di sostegno in cemento (come quello raffigurato nella foto sottostante). Una riflessione più ampia in relazione alla presenza di questa

struttura merita anche il tema generale delle prospettive future per gli impianti di risalita presenti nella zona della Marmolada, tema che è attualmente oggetto di dibattito.

CQ


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AGGIORNAMENTO (2023) a. Situazione attuale Secondo le informazioni disponibili sul web, la situazione non è significativamente cambiata rispetto al 2016. b. Descrizione La zona è stata teatro nel luglio 2022 di una enorme valanga che ha provocato numerose vittime e il conseguente divieto di accesso all’area per lungo tempo. Il tragico evento era seguito alla valanga che nel 2020 aveva distrutto il Rifugio Pian dei Fiacconi, danneggiando anche la stazione a monte della vecchia cestovia dismessa nel 2019. Nel 2021 si era sviluppato un dibattito sul progetto di una nuova cabinovia che sostituisse la cestovia Fedaia-Fiacconi. A questo proposito diverse erano state le dichiarazioni stampa

sulla necessità della bonifica dei vecchi plinti, tanto che nel 2020 l’allora gestore del Rifugio Pian dei Fiacconi (prima della sua diistruzione) aveva promosso insieme a Mountain Wilderness, al WWF e Legambiente una raccolta firme per “Liberare la Marmolada“ dai ruderi degli impianti (corrierealpi.geolocal.it, 6 agosto 2020). La riattivazione della ex-cestovia Fedaia-Fiacconi dovrà passare obbligatoriamente attraverso la bonifica dei vecchi plinti (corrierealpi.geolocal.it, 16 maggio 2021); questo passaggio potrebbe essere quindi l’occasione per arrivare ad una rimozione ragionata, almeno parziale, della strobs schedata, tenendo in considerazione anche le riflessioni espresse nella schedatura del 2016. I plinti sono cartografati sulla Carta Tecnica della Provincia di Trento ed. 2020.

dolomitireview.com, 12 gennaio 2021

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AGGIORNAMENTO (2023) c. Fonte La struttura è stata oggetto di indagine online. Sarebbe utile un aggiornamento complessivo nell’area del ghiacciaio della Marmolada.

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Carta Tecnica della Provincia di Trento, edizione 2020


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2-02 RUDERI RIFUGIO COL DE BOUS

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CARTOGRAFIA Database della rete: no IGM: no Tabacco: no Altro: -

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FONTE SEGNALAZIONE Mountain Wilderness; MUSE COMPILATORE E DATA Chiara Quaglia (Iuav) 20/06/2016 Davide Allegri (Iuav) 23/03/2023

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SISTEMI DI STROBS Sistema: turistico Tipo struttura: rifugio

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IDENTIFICAZIONE Sistema WHS(1-9): 2 Core/Buffer/esterno: Esterno (900 m) Comune: Canazei (TN) Località: Col de Bous Coordinate: 46.451920, 11.860113 Quota: 2450 m. slm

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INFORMAZIONI SULLA PROPRIETÀ SAT

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D Source: Esri, DigitalGlobe, GeoEye, Earthstar Geographics, CNES/AirbusD DS, USDA, USGS, AEX, Getmapping, Aerogrid, D IGN, D IGP, swisstopo, and the GIS User Community

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OBSOLESCENZA (2016) a. Descrizione Il rifugio si trova oggi allo stato di rudere: si vedono i resti di una muratura massiccia in pietrame su cui poggiano alcune strutture in cemento armato. Alcune notizie di possono ricavare da uno studio di MUSE-MSTN sulla Marmolada: “Il pianoterra era in muratura, mentre il piano superiore era in legno. Esso fu subito meta obbligata per la salita a Punta Penìa, in quanto sorgeva vicino al sentiero che saliva dalla Fedaia” (MUSE, 2005 “Verso un turismo sostenibile per l’area della Marmolada”, Documento 4, p. 304).

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b. Considerazioni sul livello di funzionalità e stato di conservazione, attualità e adeguatezza al contesto della struttura Sempre dallo studio del MUSE si apprende

che “il rifugio fu distrutto da un incendio. I ruderi risultano di proprietà della SAT” (ibid, p.304). Probabilmente fino ad oggi un suo recupero non è stato considerato funzionale. c. Datazione presunta Lo studio svolto dal MUSE - MTSN fa risalire agli anni trenta la costruzione di questo manufatto, tuttavia alcune parti sono da ricondurre a manufatti austriaci della Prima Guerra mondiale: “Fu costruito negli anni trenta da privati [...] usufruendo in parte di baracche militari austriache” (ibid, p.303). Da fonti web si evince che ancor prima era la stazione di arrivo di una teleferica costruita dagli austriaci durante la Prima Guerra mondiale (http://www.fassafront.com).

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CONTESTO, VISIBILITÀ E ACCESSIBILITÀ (2016) Il Col dei Bous è uno sperone roccioso sul versante nord della Marmolada al limite del ghiacciaio, non lontano da Pian dei Fiacconi (sede di arrivo della cestovia in funzione che parte dal lago di Fedaia). I resti in questione si trovano sul lato sud del suddetto sperone. Il luogo è raggiungibile esclusivamente a piedi lungo il sentiero CAI 606 che sale dal Lago di Fedaia al Pian dei Fiacconi, o per il sentiero CAI 619 che sale da Pian Trevisan (località posta lungo la strada che da Canazei sale a Passo Fedaia).

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VALUTAZIONI GESTIONALI (2016) Il manufatto presenta un certo valore storico, perciò è da escludere l’ipotesi di una sua rimozione. Dalle informazioni ottenute tramite l’associazione Mountain Wilderness sembra che ci sia una possibilità di un suo recupero e trasformazione in museo del ghiaccio, anche se è difficile allo stato attuale capire la fattibilità di un tale intervento. In ogni caso, anche in mancanza di un recupero completo, si potrebbero considerare alcuni interventi minimi di riqualificazione e messa in sicurezza, soprattutto delle parti superiori in cemento armato.

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AGGIORNAMENTO (2023) a. Situazione attuale Secondo le informazioni disponibili sul web, la situazione non è significativamente cambiata rispetto al 2016. b. Descrizione La documentazione fotografica più recente disponibile online risale al 2019. c. Fonte La struttura è stata oggetto di indagine online. Sarebbe utile un aggiornamento complessivo nell’area del ghiacciaio della Marmolada.

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Google Maps Images, luglio 2019


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INFORMAZIONI SULLA PROPRIETÀ Pubblica D

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SISTEMI DI STROBS Sistema: energia, comunicaz., infrastrutture Tipo struttura: ponte D

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FONTEDDSEGNALAZIONE Mountain Wilderness DD COMPILATORE E DATA DD DD Chiara Quaglia (Iuav) 18/08/2016 Davide Allegri (Iuav) 01/03/2023

CARTOGRAFIA Database della rete: sì IGM: sì - 1986 (precedente 1959) Tabacco: sì Altro: D

IDENTIFICAZIONE Sistema WHS(1-9): 2 Core/Buffer/esterno: Esterno (2,5 Km) Comune: Canazei (TN) Località: Passo Fedaia Coordinate: 46.468380, 11.842521 DD Quota: 1925 m. slm

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IDENTIFICAZIONE E INQUADRAMENTO

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2-03 RUDERI PONTE DIVELTO A PASSO FEDAIA

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Source: Esri, DigitalGlobe, GeoEye, Earthstar Geographics, CNES/Airbus DS, USDA, USGS, AEX, Getmapping, Aerogrid, IGN, IGP, swisstopo, and the GIS User Community

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OBSOLESCENZA (2016) a. Descrizione Questa struttura è costituita dai ruderi di un vecchio ponte, che consistono in quattro grandi pilastri di cemento armato e parte della vecchia carreggiata.

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b. Considerazioni sul livello di funzionalità e stato di conservazione, attualità e adeguatezza al contesto della struttura Secondo quanto riferito da Mountain Wilderness, nel 1985, dopo una grande nevicata, una valanga colpisce la strada che da Canazei porta a Passo Fedaia e abbatte il ponte in oggetto. In seguito il tratto di strada interessato è stato ricostruito leggermente più a monte. Ad oggi i residui sono ancora sul terreno. L’obsolescenza è quindi relativa alla completa mancanza di funzionalità del

manufatto, dovuta ad un evento straordinario che ne ha compromesso definitivamente l’uso. c. Datazione presunta Una datazione approssimativa può essere desunta dalla consultazione della cartografia IGM. Nella carta del 1959 la strada di collegamento tra versante trentino e versante veneto non compare. Nella successiva IGM del 1986 si vede già la strada che passa nel sedime attuale. La Carta Tecnica riporta la traccia del vecchio sedime accanto all’attuale.

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CONTESTO, VISIBILITÀ E ACCESSIBILITÀ (2016) Questa struttura si trova lungo la strada provinciale 641, nel tratto ricadente in provincia di Trento e che da Canazei conduce a Passo Fedaia. La strada è molto trafficata, essendo la via di accesso principale al sistema dolomitico 2 “Marmolada”, nonché collegamento tra la Val di Fassa in Trentino e la Val Pettorina in Veneto. I resti del ponte sono ben visibili a chiunque percorra la strada: guardando verso valle si possono notare la vecchia carreggiata interrotta e i pilastri in cemento ancora in parte integri. Pur essendo relativamente lontana dal perimetro del WHS (2,5 km in linea d’aria), la struttura in questione ha un impatto visivo significativo sul bene: in quel punto infatti il versante nord della Marmolada è ben visibile.

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VALUTAZIONI GESTIONALI (2016) La funzione originaria del ponte è stata sostituita facendo passare la strada più a monte. Un qualsivoglia utilizzo di questa struttura non sembra verosimile. Considerando anche l’alta visibilità di questi ruderi da parte di chi transita sulla strada provinciale 641, la rimozione sembrerebbe la soluzione più appropriata. I costi di una eventuale rimozione potrebbero essere abbastanza contenuti, considerata la prossimità della strada.

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AGGIORNAMENTO (2023) a. Situazione attuale I resti del ponte sono stati demoliti e la strada è stata coperta con una galleria paravalanghe, i cui lavori di costruzione sono stati iniziati nella primavera del 2017 (www.ufficiostampa.provincia.tn.it, comunicato n. 946 del 26 aprile 2017).

importante per evitare l’interruzione della strada. Nel corso dei lavori i ruderi del ponte sono stati completamente eliminati, sia le spalle, che il pilone superstite. L’opera è stata completata con una rinaturalizzazione con terra vegetale effettuata a monte e sul tetto della struttura. Sulla copertura è presente una canalizzazione delle acque in eccesso del ruscello che interseca la strada. Per la canalizzazione posizionata sulla copertura non è stata usata pietra locale ma lastre di porfido.

b. Descrizione Le fonti giornalistiche disponibili online testimoniano che i lavori sono stati condotti tra la primavera del 2017 e l’estate del 2018 ed è stata costruita una galleria coperta di 120 metri dotata di ampie finestrature verso valle. Il manufatto si colloca più a monte c. Fonte L’area è stata oggetto di sopralluogo. rispetto al ponte in una posizione esposta alle slavine che quindi necessitava un intervento

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AGGIORNAMENTO (2023)

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2-04 SCALINI DI CEMENTO A PIAN DEI FIACCONI

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IDENTIFICAZIONE E INQUADRAMENTO IDENTIFICAZIONE Sistema WHS(1-9): 2 Core/Buffer/esterno: Esterno (20 m) Comune: Canazei (TN) Località: Pian dei Fiacconi Coordinate: 46.445550, 11.860517 Quota: 2650 m. slm

SISTEMI DI STROBS Sistema: energia, comunicaz., infrastrutture Tipo struttura: scalini INFORMAZIONI SULLA PROPRIETÀ Da verificare D D

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FONTE SEGNALAZIONE Mountain Wilderness COMPILATORE E DATA Chiara Quaglia (Iuav) 21/09/2016 Davide Allegri (Iuav) 31/03/2023

CARTOGRAFIA Database della rete: no IGM: no Tabacco: sì Altro: -

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Source: Esri, DigitalGlobe, GeoEye, Earthstar Geographics, CNES/Airbus DS, USDA, USGS, AEX, Getmapping, Aerogrid, IGN, IGP, swisstopo, and the GIS User Community

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OBSOLESCENZA (2016) a. Descrizione Questi scalini sono stati costruiti per facilitare la salita degli escursionisti nel contesto roccioso di Pian dei Fiacconi. La rampa è costituita da sassi e cemento ed è correntemente utilizzata dagli escursionisti.

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b. Considerazioni sul livello di funzionalità e stato di conservazione, attualità e adeguatezza al contesto della struttura Secondo quanto segnalato dall’associazione Mountain Wilderness si tratta di un intervento inappropriato per forme e materiali. Si tratta quindi in questo di una obsolescenza intesa come inadeguatezza al contesto paesaggistico in termini soprattutto estetici.

c. Datazione presunta La struttura in esame non è presente nelle cartografie disponibili. Trattandosi comunque di un intervento di modeste dimensioni, difficilmente cartografabile, utilizzando le sole fonti cartografiche non è possibile stabilire con certezza la data di realizzazione.

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CONTESTO, VISIBILITÀ E ACCESSIBILITÀ (2016) Gli scalini si trovano nel tratto che va da Pian dei Fiacconi al Rifugio Capanna al Ghiacciaio. Sono utilizzati sia dagli escursionisti che percorrono il sentiero 606 sia da chi, una volta sceso dalla bidonvia, voglia raggiungere il Rifugio.

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VALUTAZIONI GESTIONALI (2016) Al di là del condivisibile giudizio estetico negativo, è indubbio che gli scalini vengano usati dagli escursionisti per agevolare la salita. È da valutare se l’onere di un intervento migliorativo sia commisurato al miglioramento che si otterrebbe in termini paesaggistici.

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AGGIORNAMENTO (2023) a. Situazione attuale Secondo le informazioni disponibili sul web, la situazione non è significativamente cambiata rispetto al 2016. b. Descrizione La documentazione fotografica più recente disponibile online risale al 2018. Il rifugio adiacente agli scalini risulta essere stato distrutto da una slavina nel 2020. Nel luglio 2022 la zona è stata anche teatro di una valanga che ha provocato numerose vittime e il conseguente divieto di accesso all’area fino al novembre 2022. Per quanto riguarda la rete di sentieri che portano in vetta, è stato proposto di prevedere una nuova configurazione dei tracciati, affinché non ci siano sovrapposizioni con l’area più

critica e che le eventuali interferenze siano ridotte al minimo. I nuovi tratti di sentiero e quelli dismessi dovranno essere dotati di un’adeguata cartellonistica (www.ufficiostampa.provincia.tn.it, comunicato n. 3556 del 16 novembre 2022). c. Fonte La struttura è stata oggetto di indagine online. Sarebbe utile un aggiornamento complessivo nell’area del ghiacciaio della Marmolada.

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Google Maps Images, luglio 2018


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AGGIORNAMENTO (2023)

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Google Maps Images, luglio 2018


2-05 EX RIFUGIO FEDAIA D

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CARTOGRAFIA Database della rete: sì IGM: sì - 1959 (precedente 1932) Tabacco: sì Altro: D

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SISTEMI DI STROBS Sistema: turismo Tipo struttura: rifugio

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FONTE SEGNALAZIONE MUSE COMPILATORE E DATA Chiara Quaglia (Iuav) 21/09/2016 Davide Allegri (Iuav) 01/03/2023

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INFORMAZIONI SULLA PROPRIETÀ Enel (da verificare)

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IDENTIFICAZIONE Sistema WHS(1-9): 2 Core/Buffer/esterno: Esterno (2 Km) Comune: Canazei (TN) Località: Diga Fedaia Coordinate: 46.462243, 11.862216 Quota: 2050 m. slm

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IDENTIFICAZIONE E INQUADRAMENTO

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Source: Esri, DigitalGlobe, GeoEye, Earthstar Geographics, CNES/Airbus DS, USDA, USGS, AEX, Getmapping, Aerogrid, IGN, IGP, swisstopo, and the GIS User Community

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OBSOLESCENZA (2016) a. Descrizione Il rifugio versa in stato di abbandono. I segni di questo abbandono sono evidenti soprattutto osservando finestre e porte divelte o rotte, grondaie e tetto malridotti. Le parti strutturali tuttavia sembrano ancora in discrete condizioni. b. Considerazioni sul livello di funzionalità e stato di conservazione, attualità e adeguatezza al contesto della struttura Non sono chiari i motivi dell’abbandono di questo rifugio. Esso infatti si colloca in un’area molto frequentata, con un ottimo livello di accessibilità e in buona posizione.

c. Datazione presunta Il rifugio Fedaia risale al primo dopoguerra: “I turisti nei cinque anni successivi alla guerra andavano aumentando considerevolmente [...]. Per questo Lodovico Dantone di Alba costruì un alberghetto chiamato Rifugio Fedaia, nelle vicinanze dei ruderi della vecchia Verrahaus, sul bordo occidentale della Fedaia.” (MUSE, 2006, Documento 4, “Analisi di scenario delle risorse naturalistico ambientali e storico culturali”, p. 303).

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CONTESTO, VISIBILITÀ E ACCESSIBILITÀ (2016) Il Rifugio si trova immediatamente al di sotto della diga del Lago Fedaia, e risulta visibile a chiunque transiti sulla diga stessa a piedi o in macchina. Risulta anche raggiungibile a piedi percorrendo un breve di tratto di strada sterrata al di sotto della diga.

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VALUTAZIONI GESTIONALI (2016) Dal momento che le cattive condizioni in cui si trova il rifugio non sembrano riguardare la parte strutturale, il manufatto potrebbe essere recuperato con investimenti relativamente bassi, considerato anche il buon livello di accessibilità e quindi l’elevato potenziale di fruibilità. Secondo la proposta di MUSEMTSN, potrebbe essere adibito a foresteria e spazi dedicati allo studio e alla ricerca di un possibile Centro Glaciologico per la Marmolada (Documento 5, “Prospettive di Turismo per il territorio della Marmolada”, MUSE, 2006).

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AGGIORNAMENTO (2023) a. Situazione attuale Non si notano significativi cambiamenti rispetto al 2016. b. Descrizione Dal confronto fotografico si evidenzia l’installazione di cancellate e recinzioni al pianterreno sulla parte settentrionale e meridionale volte ad evitare l’ingresso di estranei nella struttura. Rispetto alla schedatura del 2016, la costruzione sembra non aver subito peggioramenti significativi nel degrado degli elementi visibili dall’esterno. c. Fonte L’area è stata oggetto di sopralluogo.

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2-06 EX CAPANNA FISICI D

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CARTOGRAFIA Database della rete: sì IGM: sì - 1959 (precedente 1932) Tabacco: sì Altro: D

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FONTE SEGNALAZIONE MUSE COMPILATORE E DATA Chiara Quaglia (Iuav) 21/09/2016 Davide Allegri (Iuav);01/03/2023

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SISTEMI DI STROBS Sistema: infrastrutture, energia, comunicaz. Tipo struttura: capanna

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INFORMAZIONI SULLA PROPRIETÀ Privata - Università di Padova (da verificare)

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IDENTIFICAZIONE Sistema WHS(1-9): 2 Core/Buffer/esterno: Esterno (2 Km) Comune: Canazei (TN) Località: Diga Fedaia Coordinate: 46.461703, 11.862173 Quota: 2025 m. slm

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IDENTIFICAZIONE E INQUADRAMENTO

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OBSOLESCENZA (2016)

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a. Descrizione A prima vista la capanna può sembrare una semplice baita di legno abbandonata. Si tratta invece della “Capanna fisici”, costruita per iniziativa dell’Università di Padova come luogo di esperimenti basati sui raggi cosmici. Venne costruita proprio in quel luogo perché “poteva disporre - fatto unico tra i laboratori di montagna - di grandi quantità di energia elettrica” (fonte: L’Adige, 1 marzo 2012). Nelle vicinanze si possono scorgere dei piccoli plinti di cemento abbandonati (almeno tre, a distanza di qualche decina di metri l’uno dall’altro, verso il rifugio Fedaia e Castiglioni e verso valle), ma non è dato sapere se fossero legati a questa o ad altre strutture. Vi è anche una più recente recinzione metallica con all’interno un piccolo manufatto tecnologico

(sembra essere una stazione di rilevamento meteo o simili).

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b. Considerazioni sul livello di funzionalità e stato di conservazione, attualità e adeguatezza al contesto della struttura Dopo non molti anni dalla costruzione la capanna fu abbandonata a causa dell’obsolescenza tecnologica degli esperimenti che vi si svolgevano. A questo abbandono legato al contesto storico (cambiamento degli interessi scientifici) non è seguita una rifunzionalizzazione, pertanto essa è andata degradandosi nei decenni. c. Datazione presunta La costruzione risulterebbe avviata nel 1950 (fonte: L’Adige, 1 marzo 2012).


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CONTESTO, VISIBILITÀ E ACCESSIBILITÀ (2016) La capanna si trova immediatamente al di sotto della diga del Lago Fedaia, e risulta visibile a chiunque transiti sulla diga stessa a piedi o in macchina, non molto distante dal Rifugio Fedaia. Risulta anche raggiungibile a piedi percorrendo un breve di tratto di strada sterrata al di sotto della diga.

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VALUTAZIONI GESTIONALI (2016)

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La capanna si trova in uno stato di abbandono e incuria tale da penalizzare fortemente la percezione della stessa e del contesto circostante. È innegabile la presenza di un valore culturale di questo manufatto, che però non è attualmente percepito, mancando una adeguata informazione (anche in loco) sulla sua prestigiosa destinazione d’uso passata. Si potrebbero valutare comunque molteplici ipotesi di riqualificazione e di valorizzazione (Documento 5, “Prospettive di Turismo per il territorio della Marmolada”, MUSE, 2006), che sarebbero anche piuttosto realistiche considerata la facilità di accesso dell’edificio e la sua collocazione nel contesto molto frequentato di Passo Fedaia.

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AGGIORNAMENTO (2023) a. Situazione attuale Non si notano significativi cambiamenti rispetto al 2016. b. Descrizione Rispetto alla schedatura del 2016, la costruzione sembra non aver subito peggioramenti significativi nel degrado degli elementi visibili dall’esterno. c. Fonte L’area è stata oggetto di sopralluogo.

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AGGIORNAMENTO (2023)

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2-07 EDIFICI ABBANDONATI FEDAIA

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CARTOGRAFIA Database della rete: sì IGM: sì - 1959 (precedente 1932) Tabacco: sì Altro: D

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FONTE SEGNALAZIONE Questionari COMPILATORE E DATA Chiara Quaglia (Iuav) 21/09/2016 Davide Allegri (Iuav);31/03/2023

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SISTEMI DI STROBS Sistema: turistico Tipo struttura: edificio

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INFORMAZIONI SULLA PROPRIETÀ Privata

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IDENTIFICAZIONE Sistema WHS(1-9): 2 Core/Buffer/esterno: Esterno (1,2 Km) Comune: Canazei (TN) Località: Fedaia Coordinate: 46.458258, 11.863995 Quota: 2100 m. slm

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IDENTIFICAZIONE E INQUADRAMENTO

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Source: Esri, DigitalGlobe, GeoEye, Earthstar Geographics, CNES/Airbus DS, USDA, USGS, AEX, Getmapping, Aerogrid, IGN, IGP, swisstopo, and the GIS User Community

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OBSOLESCENZA (2016) a. Descrizione Si tratta di due vicini edifici che sembrano chiusi da tempo e non utilizzati; in uno dei due si può notare una sbiadita insegna “bar”, e si presenta con evidenza inutilizzato da diverso tempo. Il secondo edificio, adiacente al primo e di cui non è chiara la funzione, non è in cattive condizioni ma comunque l’aspetto è quello di un edificio chiuso e trascurato.

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Il successivo sopralluogo ha consentito di individuare questi due, che sembrano quelli maggiormente abbandonati. Tuttavia, al di là di questi due casi singoli, tutto il complesso di edifici prossimo alla diga di Fedaia risente di un certo disordine che trasmette un senso di trascuratezza.

c. Datazione presunta La cartografia IGM segnala la presenza b. Considerazioni sul livello di funzionalità di due edifici in muratura nella stessa posizione dei due edifici rilevati, anche se non si e stato di conservazione, attualità e possono escludere successivi ampliamenti e adeguatezza al contesto della struttura L’identificazione di questa coppia di modifiche. strutture si deve a una segnalazione, ancorché non precisata nel dettaglio, acquisita tramite questionario che faceva un generale riferimento agli edifici presso Fedaia.

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CONTESTO, VISIBILITÀ E ACCESSIBILITÀ (2016) Questa coppia di edifici si trova in prossimità della partenza della seggiovia Fedaia - Pian dei Fiacconi e del Museo della Grande Guerra di Passo Fedaia. Si affacciano su di un piccolo piazzale che ospita pochi posti auto ed è frequentato sia dai clienti dei diversi locali e bar del nucleo urbanizzato della zona oltre la diga di Fedaia, sia dagli escursionisti che, dopo aver parcheggiato nell’area ,salgono sul versante nord della Marmolada.

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VALUTAZIONI GESTIONALI (2016)

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Questi due edifici sono inseriti nel piccolo nucleo urbanizzato oltre la diga di Fedaia, costituito quasi esclusivamente da strutture ricettive e attrezzature turistiche. Tenuto conto dell’alta frequentazione di quest’area in tutte le stagioni, sia per la facilità di accesso sia per la notorietà del sito, le strutture qui presenti hanno un elevato potenziale di rifunzionalizzazione. In particolare, il primo edificio (vecchio bar) potrebbe essere facilmente riutilizzato, visto che ne è documentata la precedente funzione ricettiva ed anche la strumentazione urbanistica comunale lo include tra le aree a destinazione d’uso turistico ricettiva. Va sottolineato tuttavia che, anche se i due edifici sono gli unici ad apparire completamente inutilizzati in questo piccolo agglomerato, l’intero

complesso di edifici e spazi di servizio in cui si trovano è penalizzato da un certo disordine (parcheggi, pertinenze, aree di deposito, ...) su cui varrebbe la pena riflettere in maniera sistematica.

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AGGIORNAMENTO (2023) a. Situazione attuale Non si notano significativi cambiamenti rispetto al 2016. b. Descrizione Rispetto alla schedatura del 2016, le costruzioni sembrano non aver subito peggioramenti significativi nel degrado degli elementi visibili dall’esterno. c. Fonte Gli edifici sono stati oggetto di sopralluogo

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AGGIORNAMENTO (2023)

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SISTEMA 3 PALE DI SAN MARTINO, SAN LUCANO, DOLOMITI BELLUNESI, VETTE FELTRINE

Sistema 3 - 59 -


Elenco strobs catalogate nel Sistema 3 - Pale di San Martino, San Lucano, Dolomiti Bellunesi, Vette Feltrine

Sistema 3 - 60 -

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3-01 TRALICCI ELETTRICI PASSO ROLLE 3-02 EDIFICI MILITARI PRESSO PASSO ROLLE 3-03 HOTEL A PASSO ROLLE 3-04 BAITA SET CINEMATOGRAFICO FILM “MIRKA” 3-05 SITO DI PRELIEVO INERTI A CAMPIGOL VEZZANA 3-06 ANNESSO MALGA VENEGIOTA 3-07 BARACCA A PRA’ OSTIO 3-08 COLONIE A SABBIONADE - CANT DEL GAL 3-09 BARACCA A PRATI CANALI 3-10 EDIFICI A PASSO CEREDA 3-11 RISTORANTE A CAVIOLA 3-12 RUDERI PONTE LOC. CAVIOLA 3-13 TELEFERICA IN VAL GARES 3-14 LINEA ELETTRICA VAL GARES 3-15 EDIFICIO “LA BAITA” 3-16 SEGGIOVIA SCARPA-GUREKIAN 3-17 PARTENZA TELEFERICA RIFUGIO TORRANI 3-18 PARTENZA TELEFERICA RIFUGIO SORA‘L SASS 3-19 PARTENZA TELEFERICA DAL PIAZ 3-20 RUDERI MALGA DUE NEVETE 3-21 CONDOTTA ACQUEDOTTO VAL CANZOI 3-22 EX CAVA AGNELLEZZE BRENDOL 3-23 PRESA IDROLETTRICA VAL MIS 3-24 CENTRALINA IDROLETTRICA VAL MIS 3-25 PALI LINEA ELETTRICA VAL DEL MIS 3-26 CASA CANTONIERA VAL CORDEVOLE CENTRO 3-27 CASA CANTONIERA VAL CORDEVOLE SUD 3-28 TRALICCI IN VAL NAGAONI - LOC. VATICANO


3-01 TRALICCI ELETTRICI PASSO ROLLE

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IDENTIFICAZIONE E INQUADRAMENTO IDENTIFICAZIONE Sistema WHS(1-9): 3 Core/Buffer/esterno: Esterno (2 km) Comune: Primiero San Martino di Castrozza (TN) Località: Passo Rolle Coordinate: 46.301792, 11.786149 Quota: 2000 m. slm

CARTOGRAFIA Database della rete: sì IGM: no (ultima disponibile 1959) Tabacco: sì Altro: SISTEMI DI STROBS Sistema: energia, comunicaz., infrastrutture Tipo struttura: traliccio

FONTE SEGNALAZIONE Parco Paneveggio-Pale San Martino COMPILATORE E DATA Chiara Quaglia (Iuav) 20/06/2016 Davide Allegri (Iuav) 27/02/2023

INFORMAZIONI SULLA PROPRIETÀ Pubblica

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Source: Esri, DigitalGlobe, GeoEye, Earthstar Geographics, CNES/Airbus DS, USDA, USGS, AEX, Getmapping, Aerogrid, IGN, IGP, swisstopo, and the GIS User CommunityD

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OBSOLESCENZA (2016) a. Descrizione è quella del 1959). Si ritiene quindi che la Da sopralluogo diretto sono stati rilevati struttura sia posteriore almeno a tale data. almeno tre tralicci evidentemente dismessi (mancano i cavi) visibili non lontano da Passo Rolle, verso nord. La stessa linea poi prosegue verso San Martino di Castrozza, ma non è chiaro se sia ancora attiva o meno (i cavi sono presenti). b. Considerazioni sul livello di funzionalità e stato di conservazione, attualità e adeguatezza al contesto della struttura Non sono noti i motivi della dismissione di questa linea elettrica.

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c. Datazione presunta La linea non è presente in nessuna delle tavolette IGM disponibili (l’ultima disponibile

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CONTESTO, VISIBILITÀ E ACCESSIBILITÀ (2016) Questa struttura è esterna al WHS, trovandosi in prossimità di Passo Rolle. Passo Rolle è uno dei principali punti di accesso al Sistema Dolomitico n.3. Inoltre, collegando il Primiero con le valli di Fiemme e Fassa, è uno dei passi più trafficati del Trentino. Vi transitano anche alcune linee di autobus pubblici. I tralicci non sono direttamente visibili transitando al Passo, ma è sufficiente allontanarsi di qualche decina di metri dalla strada imboccando lo sterrato che conduce a Baita Segantini per vederli nitidamente. La loro altezza, unita all’assenza di vegetazione, ne aumenta la visibilità.

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VALUTAZIONI GESTIONALI (2016) Secondo colloqui con i funzionari del Parco è prevista la rimozione dei tralicci, che non presentano alcuna possibilità di riuso. Tale rimozione è auspicabile data l’elevata visibilità di tali elementi.

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AGGIORNAMENTO (2023) a. Situazione attuale I tralicci sono stati demoliti prima del 2021.

Provincia Autonoma di Trento, comunicato 2158, 12 luglio 2021). È possibile datare la fine dei lavori tra l’ottobre 2019 (www.aziendareti.com, 23 agosto 2019) e l’estate 2021. Durante il sopralluogo la ancora abbondante copertura nevosa e la presenza delle piste da sci non ha consentito di valutare visivamente le eventuali tracce delle strutture eliminate.

b. Descrizione I giornali online locali (l’Adige.it, 28 luglio 2021; laVodedelNordest.eu, 28 luglio del 2021) fanno riferimento al piano di “riqualificazione“ e sistemazione del Passo Rolle voluto dalla Provincia Autonoma di Trento in collaborazione con le amministrazioni locali, di cui fa parte anche l’eliminazione di questi c. Fonte tralicci. L’area è stata oggetto di sopralluogo. L’operazione prosegue il piano di demolizioni e sistemazioni inaugurato nel 2016 con l’abbattimento dell’Albergo Passo Rolle e proseguito con la demolizione della ex-Caserma Ferrari e l’abbattimento dei tralicci dell’alta tensioneiali (Ufficio Stampa della

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AGGIORNAMENTO (2023)

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Google Maps Images, luglio 2022


3-02 EDIFICI MILITARI PRESSO PASSO ROLLE

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IDENTIFICAZIONE E INQUADRAMENTO IDENTIFICAZIONE Sistema WHS(1-9): 3 Core/Buffer/esterno: Esterno (2 km) Comune: Primiero San Martino di Castrozza (TN) Località: Passo Rolle Coordinate: 46.296858, 11.787726 Quota: 2000 m. slm FONTE SEGNALAZIONE Comunità di Valle Primiero COMPILATORE E DATA Chiara Quaglia (Iuav) 02/04/2017 Davide Allegri (Iuav) 27/02/2023

CARTOGRAFIA Database della rete: no IGM: no Tabacco: no Altro: SISTEMI DI STROBS Sistema: frontaliero militare Tipo struttura: caserma INFORMAZIONI SULLA PROPRIETÀ Pubblica

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0,5 km Source: Esri, DigitalGlobe, GeoEye, Earthstar Geographics, CNES/Airbus DS, USDA, USGS, AeroGRID, IGN, and the GIS User Community

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OBSOLESCENZA (2016) a. Descrizione La segnalazione della Comunità di Valle del Primiero fa un riferimento generico a edifici militari abbandonati presso Passo Rolle. A seguito del sopralluogo diretto si è potuta verificare la presenza di questa caserma della Guardia di Finanza che appare particolarmente degradata: le coperture sono arrugginite e pericolanti, intonaci lacerati e alcuni serramenti divelti, oltre a un generale stato di incuria delle pertinenze.

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alla progressiva riduzione delle necessità di sedi decentrate della Guardia di Finanza.

c. Datazione presunta Questo edificio nella sua morfologia attuale non compare nelle carte IGM. Tuttavia nelle edizioni del 1926 e del 1938 si registra la scritta “Cas.ma” (caserma) riferita a un gruppo di edifici in muratura, alcuni sul fronte stradale ed altri più arretrati. Non è semplice capire a quale edificio esattamente si riferisca tale attributo, anche perché attualmente vi è b. Considerazioni sul livello di funzionalità una seconda caserma, utilizzata, proprio sul e stato di conservazione, attualità e fronte stradale. È probabile comunque che la adeguatezza al contesto della struttura caserma in questione sia stata modificata e L’abbandono di questa caserma è da ricon- ampliata nel tempo. durre probabilmente, come del resto quello di molte altre caserme in ambito montano,

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CONTESTO, VISIBILITÀ E ACCESSIBILITÀ (2016) Pur essendo esterna al WHS, questa strut- raggiungibile percorrendo un breve tratto di tura si trova in una posizione di elevata sterrato (20 metri) che si diparte dalla strada visibilità. Passo Rolle è uno dei principali statale 50. punti di accesso al Sistema Dolomitico n.3. Inoltre, collegando il Primiero con le valli di Fiemme e Fassa, vi transitano anche alcune linee di autobus pubblici. Sul passo è situato un piccolo agglomerato di edifici di diversa funzione: prevalgono edifici turistici quali hotel e ristoranti, edifici militari legati alla presenza della Guardia di Finanza e diverse strutture legate ai vicini impianti sciistici. La caserma, non trovandosi direttamente sul fronte stradale, non è visibile a chi transiti velocemente sulla strada, ma si fa comunque notare da chi sosta o dai fruitori a piedi, anche per la posizione elevata sul versante. È

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VALUTAZIONI GESTIONALI (2016)

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La dismissione degli edifici militari è un militari competenti e gli enti territoriali locali tema ricorrente nel contesto alpino e dolo- per una valutazione complessiva degli scenari mitico. Gli scenari possibili per questo tipo di riqualificazione possibili. di edifici sono diversi: dalla riqualificazione alla rifunzionalizzazione, finanche alla dismissione con completa o parziale demolizione. Trattandosi spesso di edifici di grandi dimensioni, la loro riqualificazione può risultare piuttosto impegnativa dal punto di vista economico e funzionale, anche se solitamente, data la versatilità delle strutture, sono adattabili a diversi scenari (turistico, residenziale, ...). Per questa caserma in particolare non si hanno al momento informazioni sufficienti per valutarne realisticamente le prospettive future. Sicuramente un punto di partenza potrebbe essere il confronto tra le autorità

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AGGIORNAMENTO (2023) a. Situazione attuale tralicci dell’alta tensione dismessi e questa La caserma è stata completamente abbat- demolizione. tuta nella primavera-estate del 2022. Stando a fonti ufficiali (Ufficio Stampa della Provincia Autonoma di Trento, comub. Descrizione nicato 2158, 12 luglio 2021) e giornalistiche, I giornali online locali (l’Adige.it, laVodedel- la proprietà dello stabile rimane alla Guardia Nordest.eu, articoli del 28 luglio 2021) hanno di Finanza. Il nuovo edificio sarà costituito da dato ampio spazio alla notizia dell’abbatti- una palestra di roccia e aule per l’attività didatmento della struttura, effettuata a partire dal tica, 14 alloggi e un piano interrato destinato maggio del 2022, inserendola in un più ampio ad autorimessa. Entro la fine di settembre piano di “riqualificazione“ e sistemazione del 2022 è prevista l’approvazione definitiva del Passo Rolle voluto dalla Provincia Autonoma progetto esecutivo del secondo lotto, compodi Trento in collaborazione con le ammini- sto da palestra e i primi 8 alloggi. L’importo strazioni locali. complessivo ammonta a oltre 3,3 milioni In effetti l’operazione prosegue il piano di di euro. A conclusione della demolizione è demolizioni e sistemazioni inaugurato nel stato posato dello “stabilizzante“, elemento 2016 con l’abbattimento dell’Albergo Passo impossibile da verificare data la presenza di Rolle e proseguito con l’eliminazione dei neve.

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AGGIORNAMENTO (2023) c. Fonte L’area è stata oggetto di sopralluogo.

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http://www.lavocedelnordest.eu/finanzarolle2022/, ultima consultazione 16 marzo 2023


3-03 HOTEL A PASSO ROLLE

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IDENTIFICAZIONE E INQUADRAMENTO IDENTIFICAZIONE Sistema WHS(1-9): 3 Core/Buffer/esterno: Esterno (2 km) Comune: Primiero San Martino di Castrozza (TN) Località: Passo Rolle Coordinate: 46.296217, 11.787414 Quota: 1975 m. slm FONTE SEGNALAZIONE Parco Paneveggio-Pale di San Martino COMPILATORE E DATA Chiara Quaglia (Iuav) 20/06/2016 Davide Allegri (Iuav) 27/02/2023

CARTOGRAFIA Database della rete: sì IGM: sì - 1959 (precedente 1932) Tabacco: sì Altro: SISTEMI DI STROBS Sistema: turistico Tipo struttura: hotel INFORMAZIONI SULLA PROPRIETÀ Privata

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0,5 km Source: Esri, DigitalGlobe, GeoEye, Earthstar Geographics, CNES/Airbus DS, USDA, USGS, AEX, Getmapping, Aerogrid, IGN, IGP, swisstopo, and the GIS User Community

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OBSOLESCENZA (2016) a. Descrizione Questo hotel appare completamente abbandonato e strutturalmente fatiscente. Lo stato di abbandono si manifesta nel degrado degli intonaci, nelle finestre rotte, nei parapetti delle terrazze parzialmente divelti dal peso della neve, nella copertura pericolante. È circondato da transenne di cemento. La prossimità dell’hotel alla strada causa disagi anche alla percorribilità carrabile, in quanto le transenne restringono notevolmente la carreggiata.

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b. Considerazioni sul livello di funzionalità e stato di conservazione, attualità e adeguatezza al contesto della struttura L’obsolescenza di questo hotel, riscontrabile in altre strutture simili nel contesto

dolomitico, è riconducibile a un generale declino dell’ospitalità di questa specifica tipologia ricettiva (hotel di passo) che oggi presenta segni di crisi: si può quindi parlare di inattualità di questo tipo di manufatti, che ne causa il disuso e l’obsolescenza. c. Datazione presunta L’esame delle tavolette IGM del 1932 e del 1959 evidenzia la presenza in questo luogo di un edificio, ma non permette di stabilire con certezza la corrispondenza con l’attuale. Il suo aspetto tuttavia suggerisce che sia stato ricostruito, o quantomento ampliato e rimodernato, dopo gli anni ‘50.

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CONTESTO, VISIBILITÀ E ACCESSIBILITÀ (2016) Pur essendo esterna al WHS, questa strut- del sistema 3 (Pale di San Martino, in particotura si trova in una posizione di elevata lare il Cimon della Pala). visibilità. Passo Rolle è uno dei principali punti di accesso al Sistema Dolomitico n.3. Inoltre, collegando il Primiero con le valli di Fiemme e Fassa, vi transitano anche alcune linee di autobus pubblici. Sul passo è situato un piccolo agglomerato di edifici di diversa funzione: prevalgono edifici turistici quali hotel e ristoranti, edifici militari legati alla presenza della Guardia di Finanza e diverse strutture legate ai vicini impianti sciistici. L’hotel abbandonato è situato sull’immediato fronte stradale e si impone alla vista di chiunque transiti al Rolle, siano essi abitanti, turisti diretti al WHS o frequentatori di passaggio. Intercetta direttamente la visuale di alcune cime dolomitiche

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VALUTAZIONI GESTIONALI (2016)

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Le fonti web testimoniano la percezione di un certo degrado da parte dei frequentatori dell’area che, oltre all’abbandono dell’hotel, lamentano le cattive condizioni di tutto il Passo (stampa locale, petizioni on line con l’hashtag #saverolle, gruppi su facebook, ...). Lo stato di abbandono in cui versano questa ed altre strutture incide negativamente sulla percezione della qualità del paesaggio dolomitico circostante. Nel caso dell’hotel, la sua scarsa qualità architettonica permette di escludere la presenza di un valore storico. La struttura nelle sue condizioni attuali è del tutto inutilizzabile oltre che pericolosa. Un eventuale riutilizzo potrebbe essere attuato solo a fronte di ingenti investimenti di ristrutturazione; in alternativa si può valutarne la demolizione, con eventuale ricostruzione se

prevista dagli strumenti urbanistici. Da una rapida consultazione del Piano del Parco si apprende che per questo edificio sarebbe previsto il “mantenimento della volumetria attuale e miglioramento della tipologia” (“Schede Altri edifici”, n.328). Il futuro di questo edificio andrebbe comunque considerato, al di là del singolo oggetto architettonico, alla luce di un generale progetto di riqualificazione del passo. Su questa linea già sembra muoversi il Piano del Parco, che prevede alcuni Piani Attuativi per il nucleo di Passo Rolle (tav. 7): si raccomanda che tali Piani prestino particolare attenzione alla qualità paesaggistica degli interventi e prevedano misure di riqualificazione del contesto di passo.

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AGGIORNAMENTO (2023) a. Situazione attuale L’eliminazione dell’edificio ha consentito L’albergo è stato abbattuto nel dicembre l’ampliamento della viabilità nel tratto intedel 2017 (laVocedelNordest.eu, 21 dicembre ressato, la realizzazione di una fermata del 2017). trasporto pubblico e la complessiva riqualificazione dell’area. b. Descrizione Durante il soprallugo abbiamo verificato L’abbattimento della struttura, terminata che sono in corso di svolgimento i lavori di alla fine del 2017 va inserita in un più ampio realizzazione di una nuova struttura destipiano di “riqualificazione“ e sistemazione del nata a svolgere il ruolo di “info-point“ per Passo Rolle voluto dalla Provincia Autonoma gli escursionisti. Stando alle notizie ufficiali di Trento in collaborazione con le ammini- (ufficiostampa.provincia.tn.it, comunicato strazioni locali. 2031, 28 luglio 2021), l’area a lavori ultimati In effetti l’operazione prosegue il piano di disporrà di una fermata autobus, un parchegdemolizioni e sistemazioni inaugurato nel gio per sosta breve, un info-point sospeso, un 2016 con proprio con questo abbattimento ristoro per ciclisti, oltre a due percorsi pedoe proseguito con l’eliminazione dei tralicci nali di collegamento con la chiesetta della dell’alta tensione dismessi e la demolizione Madonna Assunta e un’area giochi a tema, della ex Caserma Ferrari. per un importo di 330mila euro.

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AGGIORNAMENTO (2023) c. Fonte L’area è stata oggetto di sopralluogo.

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Archivio Ufficio Stampa Provincia Autonoma di Trento


3-04 BAITA SET CINEMATOGRAFICO FILM “MIRKA”

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IDENTIFICAZIONE E INQUADRAMENTO IDENTIFICAZIONE Sistema WHS(1-9): 3 Core/Buffer/esterno: Buffer Comune: Primiero San Martino di Castrozza (TN) Località: Val Venegia Coordinate: 46.314307, 11.811608 Quota: 1800 m. slm FONTE SEGNALAZIONE Comunità di Valle Primiero COMPILATORE E DATA Chiara Quaglia (Iuav) 20/06/2016 Davide Allegri (Iuav) 27/02/2023

CARTOGRAFIA Database della rete: sì IGM: no (ultima disponibile 1959) Tabacco: no Altro: SISTEMI DI STROBS Sistema: turistico Tipo struttura: baita INFORMAZIONI SULLA PROPRIETÀ Privata (da verificare)

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OBSOLESCENZA (2016) a. Descrizione Questo edificio è una baita in legno costruita con il sistema costruttivo blockbau e la copertura in guaina e materiale organico (presumibilmente paglia in origine).

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b. Considerazioni sul livello di funzionalità e stato di conservazione, attualità e adeguatezza al contesto della struttura Il manufatto è stato identificato su segnalazione della Comunità di Valle del Primiero (cfr. documento allegato). I funzionari della comunità di valle evidenziano l’incongruità di questo edificio, descrivendolo con queste parole: “Edificio n. 647 del Piano del Parco: Costruzione in blockbau con copertura inappropriata, costruito in occasione del set cinematografico del film Mirka. Con

impatto negativo sul paesaggio, valore storico culturale negativo e non utilizzato”. Si rileva tuttavia che nella corrispondente documentazione del Parco l’edificio non è stato indicato tra quelli obsoleti, e che anzi l’intervento ivi previsto che è di “risanamento conservativo”. c. Datazione presunta Il film è stato girato nel 1999, quindi si può supporre che l’edificio risalga a quell’anno. Sono state comunque consultate anche le tavolette IGM per verificare eventuali preesistenze, che non sono state rinvenute.

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CONTESTO, VISIBILITÀ E ACCESSIBILITÀ (2016) Il manufatto è in posizione di elevata visi- (Malga Venegia e la stessa Venegiota), e in bilità, trovandosi sulla strada sterrata che quanto crocevia di molteplici itinerari a piedi percorre la Val Venegia, circa 200 metri e per mountain bike. prima di Malga Venegiota. Malga Venegiota è situata nel cuore della Val Venegia, conca pascoliva ai piedi delle famose cime che formano il gruppo delle Pale di San Martino (Cimon della Pala, Cima Vezzana e Cima dei Bureloni). La valle è raggiungibile in breve dalla strada che da Paneveggio sale a Passo Valles; dal parcheggio nei pressi di Malga Venegia (che si incontra per prima), Malga Venegiota è accessibile a piedi in circa 2 km lungo la facile strada sterrata che attraversa i pascoli. La zona è molto frequentata nel periodo estivo per la facile accessibilità, la bellezza dei luoghi, la presenza dei due punti di ristoro

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VALUTAZIONI GESTIONALI (2016)

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Come sottolineato nel documento della quali Gérard Depardieu, Barbora Bobulova e Comunità di Valle del Primiero, nelle sue Franco Nero. condizioni attuali la baita appare effettivamente come un manufatto non appropriato al luogo: la copertura è in materiali non adeguati e non emerge la sua natura di manufatto contemporaneo. All’occhio di un osservatore disattento potrebbe essere scambiata per un edificio rurale storico, quale non è. La rimozione potrebbe tuttavia non essere in questo caso l’intervento più appropriato. La baita potrebbe eventualmente essere riutilizzata, anche esplicitandone la funzione originaria di set cinematografico, che comunque presenta un certo valore culturale, benché sia di origine molto recente. Il film in questione (Mirka), anche se non noto ai più, ha avuto infatti interpreti di rilievo

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AGGIORNAMENTO (2023) a. Situazione attuale La baita è stata abbattuta. b. Descrizione Il sopralluogo ha verificato l’assenza dell’edificio. La copertura nevosa non ha permesso di valutare la presenza di resti o tracce sul terreno. Una ricerca effettuata sulle immagini di Google satellite documenta l’assenza dell’edificio già nell’agosto del 2017, notizia confermata da un post del blog babytrekking.it datato dicembre 2018. c. Fonte L’area è stata oggetto di sopralluogo.

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AGGIORNAMENTO (2023)

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Google Earth, 27 ottobre 2022

Google Maps Images, agosto 2017


3-05 SITO DI PRELIEVO INERTI A CAMPIGOL VEZZANA

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IDENTIFICAZIONE E INQUADRAMENTO IDENTIFICAZIONE Sistema WHS(1-9): 3 Core/Buffer/esterno: Buffer Comune: Primiero San Martino di Castrozza (TN) Località: Campigol della Vezzana Coordinate: 46.307329, 11.818481 Quota: 1900 m. slm FONTE SEGNALAZIONE Comunità di Valle Primiero COMPILATORE E DATA Chiara Quaglia (Iuav) 02/09/2016 Davide Allegri (Iuav) 27/02/2023

CARTOGRAFIA Database della rete: no IGM: no Tabacco: no Altro: SISTEMI DI STROBS Sistema: industria Tipo struttura: cava INFORMAZIONI SULLA PROPRIETÀ Pubblica

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Source: Esri, DigitalGlobe, GeoEye, Earthstar Geographics, CNES/Airbus DS, USDA, USGS, AEX, Getmapping, Aerogrid, IGN, IGP, swisstopo, and the GIS User Community

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OBSOLESCENZA (2016) a. Descrizione c. Datazione presunta L’area si presenta come un conoide detritiLa consultazione della cartografia storica co in cui vi sono tracce di asporto di inerti. non permette di capire l’effettivo utilizzo del sito nel tempo: nemmeno la cartografia b. Considerazioni sul livello di funzionalità attuale, infatti, la segnala come utilizzata a e stato di conservazione, attualità e fini estrattivi. L’assenza nella cartografia può adeguatezza al contesto della struttura essere dovuta al fatto che non si tratti di una Secondo quanto segnalato dalla Comunità vera e propria cava, ma più semplicemente di Valle del Primiero si tratta di un “sito un sito di prelievo occasionale di ghiaia. dal quale si effettuano occasionali prelievi di materiali inerti, di impatto negativo su ambiente e paesaggio, con nessun valore sociale, storico culturale e affettivo”. Non è chiaro dalla segnalazione se l’attività di prelievo sia autorizzata oppure no.

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CONTESTO, VISIBILITÀ E ACCESSIBILITÀ (2016) L’area di Campigol della Vezzana si trova alla testata della Val Venegia; è raggiungibile percorrendo una strada forestale il cui accesso è possibile solo ai mezzi autorizzati, mentre i fruitori comuni possono percorrerla a piedi o in bici. Vi si può arrivare sia da Malga Venegia (1 km), sia da baita Segantini (2 km). Il deposito di inerti è ben visibile essendo nelle immediate vicinanze di questa strada, ed ha origine dalla massa detritica accumulata ai piedi delle pareti rocciose soprastanti del Cimon della Pala e Cima Vezzana.

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VALUTAZIONI GESTIONALI (2016) La segnalazione mette in evidenza l’impatto negativo dell’attività di prelievo di inerti in quest’area, anche se va riconosciuto che i segni di tale attività non rappresentano un disturbo eccessivo: non vi è la presenza di strutture fisse per il prelievo e l’attività è intuibile soltanto osservando la disposizione non naturale dei detriti. Rimane da chiarire se l’attività di prelievo effettuata sia autorizzata o meno. Si ritiene comunque che al cessare dell’attività di prelievo possano, col passare del tempo, ripristinarsi spontaneamente le condizioni naturali del sito.

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AGGIORNAMENTO (2023) a. Situazione attuale L’abbondante presenza di neve durante il sopralluogo non ha consentito di effettuare una valutazione accurata. b. Descrizione Il confronto tra foto satellitari (12/10/2019 e 27/10/2022) fa pensare ad un intervento di riordino con spostamento di masse di ghiaia e rettifica della viabilità. c. Fonte L’area è stata oggetto di un sopralluogo.

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AGGIORNAMENTO (2023)

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Google Earth ottobre 2019

Google Earth ottobre 2022


3-06 ANNESSO MALGA VENEGIOTA

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IDENTIFICAZIONE E INQUADRAMENTO IDENTIFICAZIONE Sistema WHS(1-9): 3 Core/Buffer/esterno: Buffer Comune: Primiero San Martino di Castrozza (TN) Località: Malga Venegiota Coordinate: 46.313035, 11.814955 Quota: 1800 m. slm FONTE SEGNALAZIONE Piano Parco Paneveggio-Pale di San Martino COMPILATORE E DATA Chiara Quaglia (Iuav) 20/06/2016 Davide Allegri (Iuav) 27/02/2023

CARTOGRAFIA Database della rete: no IGM: no (ultima disponibile 1959) Tabacco: no Altro: SISTEMI DI STROBS Sistema: agropastorale Tipo struttura: baracca INFORMAZIONI SULLA PROPRIETÀ Pubblica (da verificare)

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Source: Esri, DigitalGlobe, GeoEye, Earthstar Geographics, CNES/Airbus DS, USDA, USGS, AEX, Getmapping, Aerogrid, IGN, IGP, swisstopo, and the GIS User Community


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OBSOLESCENZA (2016) a. Descrizione Questa struttura è un deposito e con le pareti perimetrali di cemento a vista e il tetto di legno e lamiera.

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b. Considerazioni sul livello di funzionalità e stato di conservazione, attualità e adeguatezza al contesto della struttura L’edificio è schedato nella variante del Piano del Parco Paneveggio Pale di San Martino del 2016 (“Schede del Patrimonio Edilizio Tradizionale - Malghe”, scheda n.5). Dalla lettura della scheda emerge che il problema di questo manufatto (che ne rende necessaria la demolizione) consiste nella sua posizione soggetta a rischio valanghe. Tuttavia viene messo in evidenza l’uso di materiali non tradizionali (staccionata, onduline

in copertura, basamento in cemento). Dalla documentazione fotografica si può anche rilevare un certo stato di disordine delle immediate pertinenze, dovuto all’uso come deposito di attrezzi e materiali vari. c. Datazione presunta La dimensione esigua del manufatto e il suo carattere provvisorio non permettono di stabilire con certezza la sua datazione attraverso la consultazione della cartografia IGM. Tuttavia si ritiene, per le caratteristiche costruttive e i materiali impiegati, che esso sia posteriore al 1950.

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CONTESTO, VISIBILITÀ E ACCESSIBILITÀ (2016) Il manufatto è in posizione di elevata visibi- quanto crocevia di molteplici itinerari a piedi lità, trovandosi a poche decine di metri dalla e per mountain bike. Malga Venegiota. Malga Venegiota è situata nel cuore della Val Venegia, conca pascoliva ai piedi delle famose cime che formano il gruppo delle Pale di San Martino (Cimon della Pala, Cima Vezzana e Cima dei Bureloni). La valle è raggiungibile in breve dalla strada che da Paneveggio sale a Passo Valles; dal parcheggio nei pressi di Malga Venegia (che si incontra per prima), Malga Venegiota è accessibile a piedi in circa 2 km lungo la facile strada sterrata che attraversa i pascoli. La zona è molto frequentata nel periodo estivo per la facile accessibilità, la bellezza dei luoghi, la presenza dei due punti di ristoro (Malga Venegia e la stessa Venegiota), e in

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VALUTAZIONI GESTIONALI (2016) Le indicazioni del Piano del Parco prevedono la demolizione e la possibilità di ricostruzione di questo manufatto. Tale prescrizione pare essere dovuta principalmente al rischio nivologico e solo secondariamente alla scarsa qualità del manufatto. Si legge infatti nella scheda di Piano: “L’eventuale ricostruzione dovrà avvenire in luogo sicuro dal punto di vista della caduta di valanghe. Ogni intervento edilizio dovrà essere supportato dalla redazione di una perizia nivologica”. Trattandosi comunque di un manufatto di dubbia qualità architettonica, si suggerisce di valutarne la demolizione anche per ragioni di decoro, con eventuale ricostruzione con materiali e tecniche idonei al contesto.

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AGGIORNAMENTO (2023) a. Situazione attuale Il tetto della struttura risulta essere parzialmente crollato sul lato sud-orientale. b. Descrizione Le foto disponibili online (Google Maps Images) e il sopralluogo hanno individuato la presenza, almeno dal 2020, di una recinzione verde da cantiere che circonda il fabbricato, mentre i materiali e gli attrezzi che erano presenti nei dintorni nel 2016 sembra siano stati sgomberati. c. Fonte L’area è stata oggetto di sopralluogo.

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Google Maps immagini, novembre 2020


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AGGIORNAMENTO (2023)

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3-07 BARACCA A PRA’ OSTIO

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IDENTIFICAZIONE E INQUADRAMENTO IDENTIFICAZIONE Sistema WHS(1-9): 3 Core/Buffer/esterno: Buffer Comune: Primiero San Martino di Castrozza (TN) Località: Pra’ Ostio Coordinate: 46.221136, 11.880575 Quota: 1300 m. slm FONTE SEGNALAZIONE Parco Paneveggio-Pale di San Martino COMPILATORE E DATA Chiara Quaglia (Iuav) 02/09/2016 Davide Allegri (Iuav) 27/02/2023

CARTOGRAFIA Database della rete: no IGM: no Tabacco: no Altro: SISTEMI DI STROBS Sistema: agropastorale Tipo struttura: baracca INFORMAZIONI SULLA PROPRIETÀ Privata

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0,5 km Source: Esri, DigitalGlobe, GeoEye, Earthstar Geographics, CNES/Airbus DS, USDA, USGS, AEX, Getmapping, Aerogrid, IGN, IGP, swisstopo, and the GIS User Community


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OBSOLESCENZA (2023)

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a. Descrizione pertinenze si presentano piuttosto in disordiBaracca in lamiera metallica di esigue ne (deposito di vari materiali da costruzione, dimensioni. tubi e lamiere), aumentando l’aspetto poco decoroso dell’insieme. I materiali utilizzati b. Considerazioni sul livello di funzionalità non sono tradizionali, come invece sarebbe e stato di conservazione, attualità e auspicato dalle indicazioni del Piano del adeguatezza al contesto della struttura Parco per questo tipo di manufatti. Il manufatto è stato segnalato in quanto incluso tra gli edifici “da demolire” nel Piano c. Datazione presunta del Parco di Paneveggio-Pale San Martino. Nessuna delle tavolette IGM della serie La scheda di catalogazione del Parco è la n. storica riporta questa struttura, quindi non è 487 (“Schede Altri Edifici”). possibile datarla con certezza. Ciò che le carte Non si può parlare per questo manufatto di riportano è l’edificio rurale di cui questa strutobsolescenza funzionale, in quanto è corren- tura rappresenta una pertinenza. Comunque temente usata dai proprietari, ma piuttosto si ritiene, per i caratteri e i materiali di cui è di una percezione di inadeguatezza al conte- fatta, che sia certamente posteriore agli anni sto che viene associata all’obsolescenza. ‘50. Al momento del sopralluogo le immediate

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CONTESTO, VISIBILITÀ E ACCESSIBILITÀ (2016) Il manufatto si trova in località Pra’ Ostio, non molto distante dall’area di parcheggi e strutture ricettive di Sabbionade e Cant del Gal. Tale area è un punto di partenza di numerose escursioni, impegnative o meno. Tuttavia la baracca non si trova in una posizione di elevata visibilità: la conca prativa su cui insiste infatti non è attraversata da sentieri importanti, e il manufatto è parzialmente nascosto da vegetazione su tre lati.

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VALUTAZIONI GESTIONALI (2016) Le indicazioni del Piano del Parco prevedono la demolizione di questa struttura, ma non ne specificano nel dettaglio la motivazione. Tale prescrizione sembra comunque riconducibile alla percezione di una incongruità rispetto al contesto.

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AGGIORNAMENTO (2023) a. Situazione attuale c. Fonte Non è stato possibile vericare la rimozione L’area è stata oggetto di sopralluogo. della struttura. b. Descrizione Il sopralluogo si è arrestato fuori dai confini della proprietà privata, da dove non è stato possibile valutare o meno la presenza della struttura. Erano però in corso lavori di ristrutturazione su entrambi gli edifici presenti nelle vicinanze, con accatastamenti di materiale edile vario. L’area è stata pesantemente colpita dalla tempesta Vaia nel 2018; durante il soprallluogo erano in corso tagli di legname schiantato nelle vicinanze.

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AGGIORNAMENTO (2023)

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3-08 COLONIE A SABBIONADE - CANT DEL GAL

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IDENTIFICAZIONE E INQUADRAMENTO IDENTIFICAZIONE Sistema WHS(1-9): 3 Core/Buffer/esterno: Esterno (40 m) Comune: Primiero San Martino di Castrozza (TN) Località: Sabbionade - Cant del Gal Coordinate: 46.218735, 11.876568 Quota: 1200 m. slm FONTE SEGNALAZIONE Comunità di Valle Primiero COMPILATORE E DATA Chiara Quaglia (Iuav) 02/09/2016 Davide Allegri (Iuav) 27/02/2023

CARTOGRAFIA Database della rete: sì IGM: sì - 1959 (precedente 1932) Tabacco: sì Altro: SISTEMI DI STROBS Sistema: turistico Tipo struttura: colonie INFORMAZIONI SULLA PROPRIETÀ Privata

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0,5 km Source: Esri, DigitalGlobe, GeoEye, Earthstar Geographics, CNES/Airbus DS, USDA, USGS, AEX, Getmapping, Aerogrid, IGN, IGP, swisstopo, and the GIS User Community


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OBSOLESCENZA (2016) a. Descrizione Secondo quanto segnalato dalla Comunità di Valle del Primiero si tratta di un “complesso eterogeneo di edifici, tra i quali i due grandi volumi delle colonie ‘Baita Don Bosco’ e ‘Madonna della Neve’, e loro pertinenze”. L’area comprende alcuni spazi per il parcheggio ad uso di escursionisti e fruitori delle strutture turistiche.

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b. Considerazioni sul livello di funzionalità e stato di conservazione, attualità e adeguatezza al contesto della struttura Sempre secondo quanto segnalato dalla Comunità di Valle, il complesso versa “in stato non curato e di complessivo impatto paesaggistico negativo”. Il sopralluogo diretto ha potuto evidenziare che una di queste colonie

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è in vendita e versa in stato di effettivo degrado. A parte questo unico caso di palese inutilizzo, in generale tuttavia si rileva che le strutture e le pertinenze sono ampiamente utilizzate. L’impressione di trascuratezza può derivare dalla spiccata stagionalità dell’uso e dalla tipologia edilizia: i grandi edifici risultano infatti chiusi la maggior parte dell’anno e le loro pertinenze sono poco curate per l’assenza di fruitori. c. Datazione presunta Gli edifici a cui si fa riferimento in questa segnalazione compaiono nell’IGM del 1959, mentre in quella precedente (1932) non sono presenti. Non è possibile tuttavia stabilire con certezza gli anni di costruzione.

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CONTESTO, VISIBILITÀ E ACCESSIBILITÀ (2016) Questa area è un punto nevralgico per l’accesso alla Val Canali e la Val Pradidali. Data questa ottima posizione vi sono diverse strutture ricettive e colonie, nonché aree adibite a parcheggio.

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VALUTAZIONI GESTIONALI (2016) La segnalazione mette in evidenza la mancanza di cura generalizzata a tutta l’area. La natura privata della maggior parte delle proprietà rende tuttavia difficile valutare l’opportunità di un intervento sistematico di riqualificazione. Va peraltro sottolineato che nel suo complesso l’area non appare in condizioni di degrado evidente tale da necessitare di un intervento urgente.

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AGGIORNAMENTO (2023) a. Situazione attuale Non si notano significativi cambiamenti rispetto al 2016. b. Descrizione Le considerazioni espresse nel 2016 possono essere considerate valide, nel senso che nel corso del sopralluogo erano evidenti i segni dell’utilizzo stagionale di questi edifici. La trascuratezza che ha ispirato la segnalazione deriva probabilmente dalla frequentazione discontinua. c. Fonte Le strutture sono state oggetto di un sopralluogo.

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AGGIORNAMENTO (2023)

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3-09 BARACCA A PRATI CANALI

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IDENTIFICAZIONE E INQUADRAMENTO IDENTIFICAZIONE Sistema WHS(1-9): 3 Core/Buffer/esterno: Buffer Comune: Primiero San Martino di Castrozza (TN) Località: Prati Canali Coordinate: 46.219338, 11.881666 Quota: 1250 m. slm FONTE SEGNALAZIONE Parco Paneveggio-Pale di San Martino COMPILATORE E DATA Chiara Quaglia (Iuav) 02/09/2016 Davide Allegri (Iuav) 27/02/2023

CARTOGRAFIA Database della rete: sì IGM: no (ultima disponibile 1959) Tabacco: no Altro: SISTEMI DI STROBS Sistema: agropastorale Tipo struttura: baracca INFORMAZIONI SULLA PROPRIETÀ Privata

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0,5 km Source: Esri, DigitalGlobe, GeoEye, Earthstar Geographics, CNES/Airbus DS, USDA, USGS, AEX, Getmapping, Aerogrid, IGN, IGP, swisstopo, and the GIS User Community


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OBSOLESCENZA (2016)

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a. Descrizione c. Datazione presunta Questa struttura è una baracca in legno La dimensione esigua del manufatto e il aperta su un lato e con il tetto in lamiera. suo carattere provvisorio non permettono di stabilire con certezza la sua datazione attrab. Considerazioni sul livello di funzionalità verso la consultazione della cartografia IGM. e stato di conservazione, attualità e Ad ogni modo, nessuna delle tavolette IGM adeguatezza al contesto della struttura della serie storica lo riporta. Ciò che le carte Il manufatto è stato segnalato in quanto riportano è l’edificio rurale di cui questa strutincluso tra gli edifici “da demolire” nel Piano tura è una pertinenza. Comunque si ritiene, del Parco di Paneveggio-Pale di San Martino. per i caratteri e i materiali di cui è fatta, che La corrispondente scheda di catalogazione sia posteriore agli anni ‘50. del Parco è la n. 491 (“Schede del Patrimonio Edilizio Tradizionale - Baite”). Non si può parlare per questo manufatto di obsolescenza funzionale, in quanto è correntemente usata dai proprietari, ma piuttosto di una percezione di inadeguatezza al contesto che viene associata all’obsolescenza.

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CONTESTO, VISIBILITÀ E ACCESSIBILITÀ (2016) Il manufatto si trova in località Prati Canali, in Val Canali, non molto distante dall’area di parcheggi e strutture ricettive di Sabbionade e Cant del Gal. Tale area è un punto di partenza di numerose escursioni, impegnative o meno. La baracca non è visibile direttamente dalla strada carrabile che percorre la Val Canali, ma risulta visibile a chi percorre un sentiero poco distante, in leggera deviazione rispetto al sentiero principale CAI 709. La baracca si trova in una conca prativa in cui insistono diversi edifici rurali storici, alcuni dei quali ristrutturati di recente. Alle spalle di questa conca sono ben visibili le Pale di San Martino.

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VALUTAZIONI GESTIONALI (2016) Le indicazioni del Piano del Parco prevedono la demolizione di questa struttura ma non ne specificano nel dettaglio la motivazione. Tale prescrizione sembra comunque riconducibile alla percezione di un certo disordine e di una incongruità del manufatto rispetto al contesto, che potrebbe essere risolta anche attraverso la ricostruzione, se compatibile con la strumentazione urbanistica, con materiali e tecnologie idonee.

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AGGIORNAMENTO (2023) a. Situazione attuale Non si notano significativi cambiamenti rispetto al 2016. b. Descrizione Il sopralluogo è stato fatto mantenendosi ad una certa distanza, per evitare conflitti con i proprietari. c. Fonte L’area è stata oggetto di sopralluogo.

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AGGIORNAMENTO (2023)

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3-10 EDIFICI A PASSO CEREDA

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IDENTIFICAZIONE E INQUADRAMENTO

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IDENTIFICAZIONE Sistema WHS(1-9): 3 Core/Buffer/esterno: Esterno (1,5 km) Comune: Primiero San Martino di Castrozza (TN) Località: Passo Cereda Coordinate: 46.194687, 11.904404 Quota: 1375 m. slm FONTE SEGNALAZIONE Comunità di Valle Primiero COMPILATORE E DATA Chiara Quaglia (Iuav) 02/09/2016 Davide Allegri (Iuav) 27/02/2023

CARTOGRAFIA Database della rete: sì IGM: sì in parte - 1959 (precedente 1932) Tabacco: sì Altro: SISTEMI DI STROBS Sistema: turistico Tipo struttura: colonia INFORMAZIONI SULLA PROPRIETÀ Privata

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0,5 km Source: Esri, DigitalGlobe, GeoEye, Earthstar Geographics, CNES/Airbus DS, USDA, USGS, AEX, Getmapping, Aerogrid, IGN, IGP, swisstopo, and the GIS User Community


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OBSOLESCENZA (2016) a. Descrizione Dal sopralluogo effettuato presso Passo Cereda a seguito della segnalazione della Comunità di Valle del Primiero è stato identificato un edificio completamente abbandonato, strutturalmente fatiscente e invaso da vegetazione. A poca distanza da questo vi è un secondo edificio, anch’esso in stato di abbandono, anche se meno evidente rispetto al primo.

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edificio obsoleto, un tempo destinato a colonia”.

c. Datazione presunta Consultando la cartografia IGM si può ricostruire l’evoluzione dell’edificato presso Passo Cereda. Nella prima disponibile (1910) si nota solo un edificio con il toponimo “Osteria” affacciato sulla strada, ed altri edifici sparsi di probabile destinazione rurale. Nel 1926 si aggiunge un “Albergo”, sempre sul fronte b. Considerazioni sul livello di funzionalità stradale. Nel 1959 si aggiungono alcuni e stato di conservazione, attualità e edifici, ma è solo successivamente a questa adeguatezza al contesto della struttura data che i due edifici, assenti nella cartograSecondo quanto segnalato dalla Comunità fia IGM e posti a una maggiore distanza dalla di Valle del Primiero, “in questo contesto, strada, vengono realizzati. segnato da numerosi elementi di disordine, emerge per impatto paesaggistico un grande

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CONTESTO, VISIBILITÀ E ACCESSIBILITÀ (2016) Riportando le parole utilizzate nel documento trasmesso dalla Comunità di Valle del Primiero, l’area del Passo Cereda “ancorché non a immediato ridosso del bene, costituisce uno dei siti di accesso dove la grande “U” del plesso Pale di San Martino – San Lucano – Dolomiti Bellunesi – Vette Feltrine si apre verso la Val di Primiero”. I due edifici maggiormente rilevanti per lo stato di abbandono constatato non si affacciano direttamente sulla strada provinciale 347 di passo, ma su una laterale ad essa, ad una distanza di circa 200 metri, e sono comunque ben visibili a chiunque transiti.

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VALUTAZIONI GESTIONALI (2016)

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Come molti altri contesti di passo, l’area meriterebbe una riflessione complessiva sulla possibilità di riqualificazione di tutte quelle strutture chiuse, sottoutilizzate e trascurate, incluse le pertinenze e le aree di parcheggio. Nel caso specifico di Passo Cereda, a spiccare fra tutti è il primo dei due edifici abbandonati, che risalta per le sue pessime condizioni e per l’elevata visibilità dalla strada. Per questo edificio, che non presenta valore storico, si suggerisce la demolizione con una eventuale ricostruzione, se prevista dagli strumenti urbanistici vigenti. In tal senso sembra muoversi un piano attuativo di recente elaborazione e tuttora in itinere. Si raccomanda che l’eventuale ricostruzione presti particolare attenzione all’inserimento paesaggistico dell’opera, tenendo conto del

rapporto con il fronte stradale principale e valutando attentamente l’assetto planivolumetrico dell’insieme. Il secondo edificio rilevato si presenta in condizioni migliori rispetto al primo, e anche dal punto di vista architettonico-formale sembra avere una migliore qualità compositiva; se ne potrebbe pertanto valutare una riqualificazione.

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AGGIORNAMENTO (2023) a. Situazione attuale Uno dei due edifici, quello situato più a sudovest, è stato demolito nell’estate del 2018 (www.ufficiostampa.provincia.tn.it, comunicato n. 1562 del 22 giugno 2018), mentre l’altro risulta ancora abbandonato.

sono stati installati dei cartelli per il divieto d’accesso sul perimetro della proprietà. Con deliberazione n. 48/2017 del Consiglio Comunale di Primiero San Martino di Castrozza si è data esecutività al “Piano Attuativo Ex-colonia di Passo Cereda che prevedeva la demolizione con ricostruzione di un nuovo volume residenziale. Il documento del 2017 disponeva infatti che a fronte della demolizione a suo carico dei 4100 metri cubi dell’edificio, il proprietario sig. Roberto Zaghetto potesse edificare due unità abitative di complessivi 1400 metri cubi. Lo stesso si è anche reso disponibile ad accollarsi le spese per le opere di urbanizzazione primaria.

b. Descrizione Le fonti web e il sopralluogo mostrano la completa demolizione dell’edificio più fatiscente del complesso. Nell’area dove era presente la struttura rimane visibile solo un muretto di contenimento, mentre sembra sia stata condotta un’opera di sistemazione del terreno e inerbimento. Il secondo edificio invece non mostra variazioni di rilievo, se si eccettua il fatto che è c. Fonte stato recintato con una rete da cantiere e L’area è stata oggetto di un sopralluogo.

https://www.ladige.it/territori/valsugana-primiero/2018/06/22, ultima consultazione 8 marzo 2023

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3-11 RISTORANTE A CAVIOLA

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1. IDENTIFICAZIONE E INQUADRAMENTO IDENTIFICAZIONE Sistema WHS(1-9): 3 Core/Buffer/esterno: Esterno (800 m) Comune: Falcade (BL) Località: Caviola Coordinate: 46.363977, 11.896682 Quota: 1100 m. slm FONTE SEGNALAZIONE Ricerca sul terreno COMPILATORE E DATA Chiara Quaglia (Iuav) 02/09/2016 Davide Allegri (Iuav) 27/02/2023

CARTOGRAFIA Database della rete: sì IGM: sì - 1959 (precedente 1932) Tabacco: sì Altro: SISTEMI DI STROBS Sistema: turistico Tipo struttura: hotel INFORMAZIONI SULLA PROPRIETÀ Privata

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0,5 km Source: Esri, DigitalGlobe, GeoEye, Earthstar Geographics, CNES/Airbus DS, USDA, USGS, AEX, Getmapping, Aerogrid, IGN, IGP, swisstopo, and the GIS User Community


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OBSOLESCENZA (2016) a. Descrizione La struttura è un ristorante/hotel in stato di abbandono. Il degrado riguarda prevalentemente le finiture, i serramenti e soprattutto il piazzale esterno, abbandonato e invaso da vegetazione. Le parti strutturali sembrano invece in buone condizioni.

3-11 - 122 -

risentono del medesimo declino, riconducibile al cambiamento della domanda turistica e alla conseguente necessità di ingenti reinvestimenti di ammodernamento.

c. Datazione presunta L’edificio è presente nella cartografia IGM del 1959, mentre è ancora assente in quella b. Considerazioni sul livello di funzionalità del 1932: deve essere pertanto stato costrue stato di conservazione, attualità e ito in questo lasso di tempo. La tipologia adeguatezza al contesto della struttura edilizia e i materiali suggeriscono comunque La struttura è in vendita almeno dal 2010, una datazione posteriore agli anni ‘50. cosa a cui si può risalire consultando Google Street View di quell’anno. L’aspetto è comunque quello di un’attività chiusa da molti anni; è difficile ipotizzare le cause dell’abbandono per questo caso specifico, anche se molte altre strutture nel contesto dolomitico

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CONTESTO, VISIBILITÀ E ACCESSIBILITÀ (2016) L’hotel ristorante si trova sulla Strada Statale 346 che percorre la valle del Biois tra Canale d’Agordo e Falcade. Il fronte del manufatto e il piazzale antistante affacciano direttamente sulla strada, rendendo l’edificio visibile a chiunque transiti. Il WHS si trova in direzione sud rispetto a questo edificio.

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VALUTAZIONI GESTIONALI L’edificio è ancora in buone condizioni e potrebbe essere riqualificato facilmente. La posizione sul fronte stradale ne aumenta la visibilità e quindi l’impatto sul WHS, ma anche il potenziale di rifunzionalizzazione grazie all’alta frequentazione della strada. Essendo con tutta evidenza una proprietà privata in vendita, è comunque difficile ipotizzare un intervento di riqualificazione che non sia legato all’iniziativa privata di qualche investitore interessato all’acquisto dell’immobile. Tuttavia si potrebbero sollecitare gli attuali proprietari affinché realizzino alcuni minimi interventi per il mantenimento del decoro degli spazi esterni, alquanto trascurati.

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AGGIORNAMENTO (2023) a. Situazione attuale Non si notano significativi cambiamenti rispetto al 2016. b. Descrizione L’edificio è ancora in vendita e nessun intervento sembra essere stato realizzato. C’è qualche elemento esterno che comincia ad essere fatiscente (tendaggi), l’unico cambiamento è rappresentato da tre contenitori metallici posizionati sul piazzale esterno. c. Fonte L’area è stata oggetto di sopralluogo.

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AGGIORNAMENTO (2023)

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3-12 RUDERI PONTE LOC. CAVIOLA

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IDENTIFICAZIONE E INQUADRAMENTO IDENTIFICAZIONE Sistema WHS(1-9): 3 Core/Buffer/esterno: Esterno (650 m) Comune: Falcade (BL) Località: Caviola Coordinate: 46.361700, 11.889014 Quota: 1125 m. slm FONTE SEGNALAZIONE Ricerca sul terreno COMPILATORE E DATA Chiara Quaglia (Iuav) 02/09/2016 Davide Allegri (Iuav) 27/02/2023

CARTOGRAFIA Database della rete: no IGM: sì - 1902 Tabacco: sì Altro: SISTEMI DI STROBS Sistema: energia, comunicaz., infrastrutture Tipo struttura: ponte INFORMAZIONI SULLA PROPRIETÀ Pubblica

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0,5 km Source: Esri, DigitalGlobe, GeoEye, Earthstar Geographics, CNES/Airbus DS, USDA, USGS, AEX, Getmapping, Aerogrid, IGN, IGP, swisstopo, and the GIS User Community


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OBSOLESCENZA (2016) a. Descrizione Di questo vecchio ponte sul torrente Gavone rimangono i due tronconi alle estremità, mentre la parte centrale risulta crollata. È stato sostituito da un nuovo ponte, sul quale passa attualmente la strada provinciale 346.

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c. Datazione presunta Il ponte è presente nella cartografia IGM fin dal 1932. La presenza del nuovo ponte, con accanto i ruderi del vecchio parallelo ponte, è evidente nella cartografia a partire dall’edizione del 1986.

b. Considerazioni sul livello di funzionalità e stato di conservazione, attualità e adeguatezza al contesto della struttura Non è chiaro se il ponte sia crollato per qualche sollecitazione esterna (piene, carichi eccessivi, ecc.) oppure sia stato demolito intenzionalmente per essere sostituito con il nuovo ponte. L’assenza del troncone centrale lo rende comunque inutilizzabile anche per il solo passaggio pedonale o ciclabile alternativo alla strada carrabile.

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CONTESTO, VISIBILITÀ E ACCESSIBILITÀ (2016) Questo vecchio ponte si trova a pochi metri dalla Strada Statale 346, che percorre la valle del Biois tra Canale d’Agordo e Falcade. Il ponte è situato a pochi metri di distanza dal nuovo ponte sul quale attualmente transita la Statale. È parzialmente nascosto dalla vegetazione che negli anni è cresciuta tra le rovine.

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VALUTAZIONI GESTIONALI (2016)

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Il ponte ha perduto la sua funzione in realizzazione di modesti interventi di pulizia seguito alla costruzione del nuovo ponte più dalla vegetazione e dai rifiuti accumulatisi nel tempo. a monte. La struttura potrebbe essere riutilizzata come passaggio pedonale o ciclabile solo intervenendo con l’integrazione del troncone centrale del ponte. In alternativa, potrebbe essere rimossa senza oneri eccessivi. Tuttavia va segnalato che nelle condizioni attuali il ponte non rappresenta un fattore di disturbo di per sè: piuttosto che la struttura portante del ponte sono infatti le strutture accessorie (vecchi guardrail e transenne) a dare un’impressione di tracuratezza. Un intervento di minima entità potrebbe essere la semplice messa in sicurezza della struttura, mediante la sostituzione dei vecchi guardrail con nuove recinzioni, e la


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AGGIORNAMENTO (2023) a. Situazione attuale Non si notano significativi cambiamenti rispetto al 2016. b. Descrizione I resti del ponte sono nelle stesse condizioni del 2016, così come le transenne e le recinzioni provvisorie. Nel corso del sopralluogo era presente una discreta quantità di neve, che però non impediva di valutare adeguatamente le condizioni della struttura. c. Fonte L’area è stata oggetto di sopralluogo.

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AGGIORNAMENTO (2023)

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3-13 TELEFERICA IN VAL GARES

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IDENTIFICAZIONE E INQUADRAMENTO IDENTIFICAZIONE Sistema WHS(1-9): 3 Core/Buffer/esterno: Esterno (350 m) Comune: Canale d’Agordo (BL) Località: Val di Gares Coordinate: 46.323838, 11.887369 Quota: 1250 m. slm FONTE SEGNALAZIONE Ricerca sul terreno COMPILATORE E DATA Chiara Quaglia (Iuav) 02/09/2016 Davide Allegri (Iuav) 27/02/2023

CARTOGRAFIA Database della rete: no IGM: no Tabacco: no Altro: SISTEMI DI STROBS Sistema: forestale Tipo struttura: teleferica INFORMAZIONI SULLA PROPRIETÀ Privata

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0,5 km Source: Esri, DigitalGlobe, GeoEye, Earthstar Geographics, CNES/Airbus DS, USDA, USGS, AEX, Getmapping, Aerogrid, IGN, IGP, swisstopo, and the GIS User Community


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OBSOLESCENZA (2016) a. Descrizione Ciò che resta di questa teleferica è un groviglio di cavi e i residui dei materiali utilizzati per la partenza (copertoni, pali di legno). b. Considerazioni sul livello di funzionalità e stato di conservazione, attualità e adeguatezza al contesto della struttura La struttura è evidentemente dismessa, probabilmente per le cessate esigenze funzionali.

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c. Datazione presunta La teleferica non è presente in nessuna delle cartografie disponibili, per cui non è possibile datarla con certezza. Non si esclude, dati i materiali e il carattere provvisorio della stessa, che possa essere posteriore al 1950.

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CONTESTO, VISIBILITÀ E ACCESSIBILITÀ (2016) I resti della teleferica si possono incontrare percorrendo la Val di Gares in direzione dell’abitato di Gares sul lato destro della strada presso la località Palafachina. La Val di Gares è una laterale della Valle del Biois che, con andamento nord-sud a partire da Canale d’Agordo, si incunea nel gruppo delle Pale di San Martino. La valle è percorsa da una strada carrabile di circa 7 km che termina presso l’abitato di Gares e il sottostante laghetto; la zona è importante punto di partenza di escursioni che si addentrano nel cuore delle Pale.

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VALUTAZIONI GESTIONALI (2016) I resti di questa teleferica non costituiscono una vera e propria struttura ma piuttosto un ammasso di materiale di scarto di modesta entità, che tuttavia conferisce un aspetto poco decoroso al contesto: la rimozione, peraltro molto semplice da attuare in questo caso, è quindi auspicata e doverosa.

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AGGIORNAMENTO (2023) a. Situazione attuale La struttura è stata rimossa. b. Descrizione Le ricerche effettuate online e il sopralluogo hanno confermato l’eliminiazione dei resti della teleferica a partire dal 2019 (Google Street View) sebbene non sia stato possibile capire se l’asportazione sia stata realizzata in concomitanza con i lavori di interramento della vicina linea elettrica o abbia avuto un iter indipendente. c. Fonte L’area è stata oggetto di sopralluogo.

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Google Street View, agosto 2019


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AGGIORNAMENTO (2023)

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Google Street View, luglio 2011

Google Street Viev, agosto 2019


3-14 LINEA ELETTRICA VAL GARES

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IDENTIFICAZIONE E INQUADRAMENTO IDENTIFICAZIONE Sistema WHS(1-9): 3 Core/Buffer/esterno: Esterno (350 m) Comune: Canale d’Agordo (BL) Località: Val di Gares Coordinate: 46.321986, 11.889337 Quota: 1250 m. slm FONTE SEGNALAZIONE Ricerca sul terreno COMPILATORE E DATA Chiara Quaglia (Iuav) 02/09/2016 Viviana Ferrario (Iuav) 31/07/2023

CARTOGRAFIA Database della rete: sì IGM: no (ultima disponibile 1959) Tabacco: no Altro: SISTEMI DI STROBS Sistema: energia, comunicaz., infrastrutture Tipo struttura: linea elettrica INFORMAZIONI SULLA PROPRIETÀ Pubblica

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0,5 km Source: Esri, DigitalGlobe, GeoEye, Earthstar Geographics, CNES/Airbus DS, USDA, USGS, AEX, Getmapping, Aerogrid, IGN, IGP, swisstopo, and the GIS User Community


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OBSOLESCENZA (2016) a. Descrizione Questa sequenza di tralicci elettrici dismessi (senza cavi) è stata rilevata a seguito di sopralluogo diretto. La consistenza del tratto rilevato è di almeno 1 km di lunghezza con almeno una quindicina di tralicci.

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b. Considerazioni sul livello di funzionalità e stato di conservazione, attualità e adeguatezza al contesto della struttura Dal sopralluogo non si è potuto verificare se la linea fosse oggetto di lavori in corso o previsti, ma da fonti web si evince che l’area è oggetto di recenti lavori di elettrificazione che hanno portato a sostituire la vecchia linea con una nuova interrata. I lavori si sarebbero resi necessari a seguito di disagi e danni verificatisi negli inverni scorsi piuttosto abbondanti

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di precipitazioni nevose (fonte: Corriere delle Alpi, 30 dicembre 2015). Si ritiene quindi che questi tralicci siano i resti della linea su cui sono stati avviati i lavori di interramento. c. Datazione presunta La linea non è presente nell’ultima cartografia IGM disponibile (1959). Si ritiene quindi probabile una datazione successiva.

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CONTESTO, VISIBILITÀ E ACCESSIBILITÀ (2016) La Val di Gares è una laterale della Valle sostegni sono visibili dalla strada, altri sono del Biois che, a partire da Canale d’Agor- nascosti da un bosco di abeti. do, si incunea in senso nord-sud nel gruppo delle Pale di San Martino. La valle è percorsa da una strada carrabile di circa 7 km che termina presso l’abitato di Gares e il sottostante laghetto; la zona è importante punto di partenza di escursioni che si addentrano nel cuore delle Pale. Anche se il fondovalle è escluso dal WHS, ci troviamo in un contesto di avvicinamento importante al sito, che interessa entrambi i versanti della valle. La linea elettrica dismessa è ben visibile parallelamente alla strada a una distanza di circa 30 metri sul lato sinistro andando in direzione di Gares, in un tratto piuttosto pianeggiante dopo circa un km dal campeggio presso la località Lastei. Mentre alcuni

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VALUTAZIONI GESTIONALI (2016) Come accennato nella parte della scheda dedicata all’obsolescenza, dalle fonti disponibili si deduce che siano in corso i lavori per interrare questa linea elettrica. È comunque opportuna la rimozione dei tralicci inutilizzati, ed è verosimile che al termine di tali lavori sia già previsto il loro smantellamento.

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AGGIORNAMENTO (2023) a. Situazione attuale La linea elettrica è stata interrata nella primavera del 2017. Con la Determina Provinciale 1203 del 17.07.2015 (pratica 8-2015) veniva approvato il progetto di interramento e demolizione della linea aerea. Istanza, acquisita al prot. Provincia n. 21839 del 15.5.2015, Società ENEL Distribuzione S.p.A.(C.F. e P. IVA 05779711000). Dal sopralluogo, sembra tuttavia che non tutta la linea sia stata interrata.

di sostegno della linea aerea segnalati nel report del 2016. Sembra che l’amministrazione comunale avesse tentato di sfruttare l’esecuzione dei lavori per interrare anche la linea telefonica, ma l’operazione non si si sia concretizzata. La traccia del passaggio dell’infrastruttura è ancora ben visibile per l’assenza di vegetazione. Alla testata della valle un tratto di linea elettrica attraversa ancora il laghetto di Gares, disturbando la vista vicino alle sorgenti.

b. Descrizione c. Fonte Fonti giornalistiche online (www.ilgazSopralluogo. zettino.it, 9 aprile 2017) testimoniano la Nota della Provincia di Belluno 28/06/2023 fine dei lavori di interramento nell’aprile del 2017, compresa l’eliminazione dei pali

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AGGIORNAMENTO (2023)

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3-15 EDIFICIO “LA BAITA”

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IDENTIFICAZIONE E INQUADRAMENTO IDENTIFICAZIONE Sistema WHS(1-9): 3 Core/Buffer/esterno: Buffer Comune: Taibon Agordino (BL) Località: Valle di San Lucano Coordinate: 46.295750, 11.956698 Quota: 800 m. slm FONTE SEGNALAZIONE Ricerca sul terreno COMPILATORE E DATA Chiara Quaglia (Iuav) 02/09/2016 Davide Allegri (Iuav) 25/03/2023

CARTOGRAFIA Database della rete: sì IGM: sì - 1948 Tabacco: sì Altro: SISTEMI DI STROBS Sistema: turistico Tipo struttura: edificio privato INFORMAZIONI SULLA PROPRIETÀ Privata

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0,5 km Source: Esri, DigitalGlobe, GeoEye, Earthstar Geographics, CNES/Airbus DS, USDA, USGS, AEX, Getmapping, Aerogrid, IGN, IGP, swisstopo, and the GIS User Community


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OBSOLESCENZA (2016) a. Descrizione Questo edificio si presenta come un ex bar o ristorante, come suggerisce l’insegna “La Baita”, anche se non è certa la funzione che doveva avere. b. Considerazioni sul livello di funzionalità e stato di conservazione, attualità e adeguatezza al contesto della struttura L’obsolescenza si manifesta nell’aspetto esteriore, che è quello di un fabbricato di qualità architettonica non elevata, abbandonato probabilmente da diversi anni (finestre rotte, pertinenze non curate).

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1961 è segnato con il simbolo di baracca. Probabilmente si tratta di una ricostruzione successiva sul sedime di un edificio preesistente, perché la tipologia costruttiva e i materiali utilizzati suggeriscono una datazione posteriore al 1950.

c. Datazione presunta Edificio già presente nella cartografia IGM del 1948, tuttavia in quella successiva del

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CONTESTO, VISIBILITÀ E ACCESSIBILITÀ (2016) L’edificio affaccia sulla strada carrabile che percorre la Valle di San Lucano e che dall’abitato di Taibon Agordino conduce a Col di Pra. È visibile a chiunque vi transiti.

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VALUTAZIONI GESTIONALI (2016) L’edificio è ancora in buone condizioni e potrebbe essere riqualificato facilmente. La posizione sul fronte stradale ne aumenta la visibilità e quindi l’eventuale impatto sul WHS, ma anche il potenziale di rifunzionalizzazione dovuto alla frequentazione della strada. Essendo con tutta evidenza una proprietà privata è comunque difficile valutare la possibilità di un intervento di riqualificazione che non sia legato all’iniziativa privata dei proprietari stessi o di un ipotetico investitore interessato all’acquisto e alla sua eventuale ristrutturazione.

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AGGIORNAMENTO (2023) a. Situazione attuale Non si notano significativi cambiamenti rispetto al 2016. b. Descrizione L’edificio si presenta in condizioni analoghe alla precedente rilevazione, con l’unica differenza di un danneggiamento della copertura sul lato orientale messo in sicurezza con alcuni puntelli da cantiere. c. Fonte L’area è stata oggetto di sopralluogo.

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AGGIORNAMENTO (2023)

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3-16 SEGGIOVIA SCARPA-GUREKIAN

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IDENTIFICAZIONE E INQUADRAMENTO IDENTIFICAZIONE Sistema WHS(1-9): 3 Core/Buffer/esterno: Esterno (1 - 3 km) Comune: Voltago Agordino (BL) Località: Frassenè Coordinate: 46.259435, 11.962298 Quota: 1100 - 1750 m. slm

CARTOGRAFIA Database della rete: no IGM: sì - 1961 (precedente 1948) Tabacco: sì Altro: SISTEMI DI STROBS Sistema: turistico Tipo struttura: seggiovia INFORMAZIONI SULLA PROPRIETÀ Privata. Società BOSCOPINETA SAS di Martignago Renato & C. (C.F. 01600900276 e P.IVA 02483840241) con sede in via Piroler, 3 a Montebelluna (TV).

FONTE SEGNALAZIONE Ricerca su web COMPILATORE E DATA Chiara Quaglia (Iuav) 02/09/2016 Davide Allegri (Iuav) 28/06/2023

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0,5 km Source: Esri, DigitalGlobe, GeoEye, Earthstar Geographics, CNES/Airbus DS, USDA, USGS, AEX, Getmapping, Aerogrid, IGN, IGP, swisstopo, and the GIS User Community


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OBSOLESCENZA (2016) a. Descrizione La seggiovia parte dal centro dell’abitato di Frassenè per giungere a Malga Losch e al Rifugio Scarpa-Gurekian. Ha uno sviluppo lineare di circa 2,5 km.

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L’impianto, pur essendo ad oggi fermo, non è comunque stato ancora smantellato, anzi recentemente sarebbe stata ridiscussa l’ipotesi dell’acquisizione e manutenzione straordinaria da parte del Comune, a patto che si faccia avanti un futuro gestore disposto b. Considerazioni sul livello di funzionalità a far funzionare l’impianto per cinque anni e e stato di conservazione, attualità e ad accollarsi gli oneri per un eventuale smaladeguatezza al contesto della struttura timento delle parti obsolete (fonte: Corriere Da fonti web si apprende che questo impian- delle Alpi,del 28 ottobre 2015). to è chiuso dal 2012. Sembra che, dopo il cambio di gestione al rifugio Scarpa-Gurekian, c. Datazione presunta la cui titolarità era precedentemente legata L’impianto sembra essere stato costruito alla proprietà dell’impianto di risalita, i nel 1956 e poi sostituito nel 1984 (Corriere successivi gestori della struttura ricettiva in delle Alpi, 13 luglio 2012). quota non fossero interessati all’acquisizione di detto impianto (fonte: Corriere delle Alpi, 13 luglio 2012).

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CONTESTO, VISIBILITÀ E ACCESSIBILITÀ (2016) L’abitato di Frassenè, da cui parte la seggiovia, è ubicato lungo la strada che da Agordo sale a Forcella Aurine e quindi a Gosaldo (e proseguendo a Passo Cereda e Fiera di Primiero), ai piedi dell’Agner, cima alpinistica considerata parte del gruppo montuoso delle Pale di San Martino. Il primo tratto dell’impianto è ben visibile dall’abitato di Frassenè lungo il versante boscato che sale al Rifugio.

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VALUTAZIONI GESTIONALI (2016) Anche se la seggiovia non è più in funzione, come accennato nella parte 2 della scheda, sembrano esistere alcune probabilità di un suo riutilizzo, vincolato però ad investimenti ingenti per l’ammodernamento dell’impianto. Sono pertanto da valutare attentamente la fattibilità e il rapporto costi-benefici, anche a lungo termine, di un progetto di ripristino della seggiovia o in alternativa di una sua definitiva dismissione con rimozione delle strutture.

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AGGIORNAMENTO (2023) a. Situazione attuale La seggiovia è definitivamente chiusa ed in corso di smantellamento. Revocata autorizzazione apertura al pubblico esercizio dell’impianto SEM037 “FRASSENÈ (1116) MALGA LOSCH (1721)” A.7.2M in comune di Voltago Agordino con sospensione dell’autorizzazione all’apertura al pubblico esercizio delle piste da discesa allo stesso asservite, con determina n.436 del 29.03.2016

geolocal.it, 19 agosto 2021) è stata data notizia che la proprietà provvederà alla bonifica completa dell’impianto e nei mesi successivi sono stati messi in vendita le funi ed i seggiolini della struttura. Durante il sopralluogo però si è potuto verificare solo l’asportazione dei cavi e dei seggiolini, mentre non è stata rilevata traccia di interventi di bonifica sugli elementi strutturali dell’impianto (piloni, traliccio di partenza, stazione a valle). In alcuni tratti il tracciato dell’impianto è ancora occupato da schianti boschivi.

b. Descrizione La chiusura dell’impianto e la sua dismissione sono stati al centro di un lungo dibattito c. Fonte durato diversi anni. Nel 2019 sembra che si Sopralluogo. costituisca un comitato per l’abbattimento Nota della Provincia di Belluno 28/06/2023 (www.ilgazzettino.it, 31 agosto 2019). Nell’estate 2021 (www.corrieredellealpi.

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AGGIORNAMENTO (2023)

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3-17 PARTENZA TELEFERICA RIFUGIO TORRANI

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IDENTIFICAZIONE E INQUADRAMENTO D

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SISTEMI DI STROBS Sistema: turistico Tipo struttura: teleferica D

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INFORMAZIONI SULLA PROPRIETÀ Privata (da verificare)

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FONTE SEGNALAZIONE Ricerca sul terreno COMPILATORE E DATA Chiara Quaglia (Iuav) 02/09/2016 Viviana Ferrario (Iuav) 31/10/2023

CARTOGRAFIA Database della rete: no IGM: no Tabacco: no Altro: D

IDENTIFICAZIONE Sistema WHS(1-9): 3 Core/Buffer/esterno: Buffer Comune: Val di Zoldo (BL) Località: Forcella de la Grava Coordinate: 46.370240, 12.080840 Quota: 1825 m. slm

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0,5 km Source: Esri, DigitalGlobe, GeoEye, Earthstar Geographics, CNES/Airbus DS, USDA, USGS, AEX, Getmapping, Aerogrid, IGN, IGP, swisstopo, and the GIS User Community


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OBSOLESCENZA (2016) a. Descrizione La teleferica è funzionante ed utilizzata per il trasporto di materiali, viveri e bagagli verso il rifugio Torrani. Ha uno sviluppo lineare di circa 3 km.

si può ricostruire comunque una datazione: il rifugio infatti risulterebbe inaugurato nel 1938 e restaurato negli anni ‘70, mentre la teleferica sarebbe stata installata nel 1978 (fonte: Corriere delle Alpi, 17 agosto 2014)

b. Considerazioni sul livello di funzionalità e stato di conservazione, attualità e adeguatezza al contesto della struttura La teleferica è utilizzata correntemente dal Rifugio e risponde alle esigenze funzionali di trasporto, tuttavia nel punto di partenza si presenta poco curata nei materiali e nelle pertinenze.

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c. Datazione presunta La teleferica non è segnata in nessuna delle cartografie storiche disponibili. Da fonti web

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CONTESTO, VISIBILITÀ E ACCESSIBILITÀ (2016) Questa struttura si trova nei pressi della Forcella de la Grava, al termine della omonima valle. È una valle laterale alla Val di Zoldo ed è raggiungibile percorrendo la strada che da Forno di Zoldo sale al passo Duran, sotto la parete est della Moiazza. La partenza della teleferica è leggermente discosta dal tracciato della pista forestale segnata CAI 557, trovandosi a circa 200 metri da questa, pertanto la sua visibilità al fruitore di passaggio non è elevata.

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VALUTAZIONI GESTIONALI (2016) Con poco sforzo questa struttura di modeste dimensioni potrebbe essere sottoposta a riordino. Ciò dovrebbe essere reso ancora più semplice dai lavori previsti per il Rifugio Torrani, per il quale esiste un progetto già in fase avanzata di ristrutturazione. Sicuramente nell’ambito di tale progetto sarà possibile intervenire anche sulle strutture accessorie al rifugio, come ad esempio la teleferica.

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AGGIORNAMENTO (2023) a. Situazione attuale Non si notano significativi cambiamenti rispetto al 2016. b. Descrizione La partenza della teleferica si presenta oggi in modo non troppp dissimile dalla prima catalogazione, salvo un leggero riordino degli delle pertinenze. Dall’analisi delle fonti online (www.caiconegliano.it, verbale assemblea dei soci del 24 marzo 2022) si ricava che è prevista una ristrutturazione dell’impianto già finanziata con un importo di 68 mila euro. c. Fonte L’area è stata oggetto di sopralluogo.

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Google Earth, 18 ottobre 2022


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3-18 PARTENZA TELEFERICA RIFUGIO SORA‘L SASS

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IDENTIFICAZIONE E INQUADRAMENTO IDENTIFICAZIONE Sistema WHS(1-9): 3 Core/Buffer/esterno: Buffer Comune: Val di Zoldo (BL) Località: Val Pramper Coordinate: 46.321693, 12.168369 Quota: 1200 m. slm

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FONTE SEGNALAZIONE Ricerca sul terreno COMPILATORE E DATA Chiara Quaglia (Iuav) 02/09/2016 Viviana Ferrario (Iuav) 31/10/2023

CARTOGRAFIA Database della rete: no IGM: no Tabacco: no Altro: SISTEMI DI STROBS Sistema: turistico Tipo struttura: teleferica

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INFORMAZIONI SULLA PROPRIETÀ Privata (da verificare)

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0,5 km Source: Esri, DigitalGlobe, GeoEye, Earthstar Geographics, CNES/Airbus DS, USDA, USGS, AEX, Getmapping, Aerogrid, IGN, IGP, swisstopo, and the GIS User Community

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OBSOLESCENZA (2016) a. Descrizione La teleferica è attualmente utilizzata per il trasporto di materiali, viveri, bagagli per l’attività del rifugio Angelini Sora’l Sass. Ha uno sviluppo lineare di circa 1 km. b. Considerazioni sul livello di funzionalità e stato di conservazione, attualità e adeguatezza al contesto della struttura La teleferica è utilizzata dal Rifugio e risponde alle esigenze funzionali di trasporto, tuttavia nel punto di partenza presenta un aspetto poco curato nei materiali e nelle pertinenze.

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il rifugio venne infatti costruito negli anni ‘70 sul sedime di un precedente, ormai diroccato, ricovero per boscaioli e pastori (fonte: www. caiveneto.it): si può dunque ipotizzare che la teleferica sia almeno posteriore a questo periodo.

c. Datazione presunta La teleferica si può datare con una certa sicurezza dopo il 1950. L’edificio che ospita

CQ


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CONTESTO, VISIBILITÀ E ACCESSIBILITÀ (2016) La teleferica è ben visibile transitando lungo la carrabile che percorre la Val Pramper, che dall’abitato di Forno di Zoldo si incunea tra gli Spiz di Mezzodì e il gruppo Tamer San Sebastiano. La Val Pramper è frequentata da escursionisti diretti al Rifugio Sora’l Sass e Pramperet.

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VALUTAZIONI GESTIONALI (2016) Alcuni minimi interventi di riqualificazione e sistemazione di questa struttura potrebbero essere attuati senza grandi difficoltà logistica, in tempi brevi e con investimenti relativamente bassi, migliorando considerevolmente il decoro dell’area.

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AGGIORNAMENTO (2023) a. Situazione attuale La stazione di partenza della teleferica è stata oggetto di riordino. b. Descrizione La teleferica che serve il rifugio Angelini Sora l Sass è tuttora in funzione. L’area è stata riordinata, recintata e si presenta ora in condizoni di suffficiente decoro. Anche il parcheggio di Pian c. Fonte L’area è stata oggetto di sopralluogo.

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AGGIORNAMENTO (2023)

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3-19 PARTENZA TELEFERICA DAL PIAZ

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IDENTIFICAZIONE E INQUADRAMENTO IDENTIFICAZIONE Sistema WHS(1-9): 3 Core/Buffer/esterno: Buffer Comune: Sovramonte (BL) Località: Col dei Cavai Coordinate: 46.078057, 11.842093 Quota: 1625 m. slm FONTE SEGNALAZIONE Ricerca sul terreno COMPILATORE E DATA Chiara Quaglia (Iuav) 24/08/2016 Davide Allegri (Iuav) 25/03/2023

CARTOGRAFIA Database della rete: no IGM: no (ultima disponibile 1959) Tabacco: no Altro: SISTEMI DI STROBS Sistema: turistico Tipo struttura: teleferica INFORMAZIONI SULLA PROPRIETÀ Privata (CAI - da verificare)

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3

0

0,5 km " "

Source: Esri, DigitalGlobe, GeoEye, Earthstar Geographics, CNES/Airbus DS, USDA, USGS, AEX, Getmapping, Aerogrid, IGN, IGP, swisstopo, and the GIS User Community


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OBSOLESCENZA (2016) a. Descrizione La teleferica serviva al trasporto di materiali al Rifugio Dal Piaz. Oggi si possono vedere i resti in cemento della base di partenza e, meno evidenti, un palo di ferro all’arrivo presso il Rifugio.

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b. Considerazioni sul livello di funzionalità e stato di conservazione, attualità e adeguatezza al contesto della struttura La teleferica è stata abbandonata perché attualmente i rifornimenti al rifugio sono possibili tramite la strada carrabile, il cui accesso è limitato ai gestori e al personale autorizzato. La piattaforma di cemento è stata utilizzata come base per i segnavia bianchi e rossi del CAI.

c. Datazione presunta Dalle informazioni a disposizione non è possibile datare precisamente il manufatto, anche se presumibilmente esso è coevo o di poco successivo alla costruzione del rifugio, risalente al 1962. Secondo alcune testimonianze locali la teleferica è rimasta attiva fino alla fine degli anni ‘70 e successivamente dismessa e smantellata.

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CONTESTO, VISIBILITÀ E ACCESSIBILITÀ (2016) La base di partenza si trova in località Col dei Cavai a poco più di 1600 metri di quota, lungo la strada militare che da Passo Croce d’Aune, valico di collegamento tra Pedavena e Feltre con Sovramonte, sale al detto rifugio. Presso il manufatto il sentiero CAI 801, che sale anch’esso da Croce d’Aune, incrocia la suddetta strada militare, comunque chiusa al traffico, eccetto per i mezzi di servizio al rifugio e alle vicine malghe. La località, ricadente nel Comune di Sovramonte, si trova all’interno del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi.

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CQ


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VALUTAZIONI GESTIONALI (2016) La struttura non presenta alcuna possibilità di riutilizzo immediato. Un intervento di rimozione potrebbe essere relativamente facile da attuare. Tuttavia si potrebbe considerare l’ipotesi di lasciarla in loco, dato il non eccessivo disturbo e la presenza di forme spontanee di rifunzionalizzazione presenti (segnavia CAI). Inoltre, da colloqui con escursionisti della zona, la struttura sembra essere diventata un di punto di riferimento e appoggio per la sosta in quanto si presta ad essere usata come una sorta di seduta. Tenendo conto di questo, un semplice intervento di sistemazione e pulizia potrebbe essere sufficiente.

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CQ


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AGGIORNAMENTO (2023) a. Situazione attuale Secondo quanto visibile dalle foto satellitari più recenti (18/10/2022), la situazione non è significativamente cambiata rispetto al 2016. b. Descrizione La struttura sembra avere la stessa posizione e la stessa dimensione già rilevata nel 2016. c. Fonte Indagine online.

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Google Earth 3D, 27 ottobre 2022


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3-20 RUDERI MALGA DUE NEVETE

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IDENTIFICAZIONE E INQUADRAMENTO IDENTIFICAZIONE Sistema WHS(1-9): 3 Core/Buffer/esterno: Buffer Comune: Cesiomaggiore (BL) Località: Due Nevete Coordinate: 46.139211, 11.911425 Quota: 1600 m. slm FONTE SEGNALAZIONE Informatori - CFS COMPILATORE E DATA Chiara Quaglia (Iuav) 2o/08/2016 Viviana Ferrario (Iuav) 31/10/2023

CARTOGRAFIA Database della rete: sì IGM: sì, dal 1959 (precedente 1932) Tabacco: sì Altro: SISTEMI DI STROBS Sistema: agropastorale Tipo struttura: malga INFORMAZIONI SULLA PROPRIETÀ Pubblica (da verificare)

3-20 - 175 -

3

0

0,5 km Source: Esri, DigitalGlobe, GeoEye, Earthstar Geographics, CNES/Airbus DS, USDA, USGS, AEX, Getmapping, Aerogrid, IGN, IGP, swisstopo, and the GIS User Community

3


[

OBSOLESCENZA (2016)

3-20 - 176 -

a. Descrizione modo di effettuare un sopralluogo diretto). Ciò che rimane della malga è un ammasso di lamiere arrugginite e assi di legno. c. Datazione presunta Dalla consultazione della cartografia IGM b. Considerazioni sul livello di funzionalità si nota che il toponimo “Due Nevete”, con e stato di conservazione, attualità e due edifici distintamente segnalati, compare adeguatezza al contesto della struttura solo nella tavoletta del 1959; nelle tavolette I ruderi della malga sono stati segnalati precedenti il toponimo è “C. Neveta”, riferito dai funzionari del CFS. La segnalazione, pur a un edificio soltanto. Non è possibile stabiavendo come oggetto una struttura appar- lire con certezza quale dei due sia l’edificio tenente al sistema agropastorale (uno dei identificato. sistemi esclusi da questa indagine) è stata comunque tenuta in considerazione in quanto i resti presenti conferiscono un aspetto piuttosto degradato al contesto. Non è chiaro se il contesto di malga comprenda altre strutture oltre a questa (le fotografie ricevute non rappresentano altri edifici e non si è avuto

CFS


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CONTESTO, VISIBILITÀ E ACCESSIBILITÀ (2016) La località Due Nevete è raggiungibile solo a piedi. Esistono due itinerari alternativi per arrivarvi, uno dalla Val Noana, in provincia di Trento, e uno dalla Val Canzoi, in provincia di Belluno. Nel primo caso, in corrispondenza del Lago Noana bisogna imboccare il versante sinistro della Val Nagaoni presso il rifugio Fonteghi e salire fino al termine dello sterrato proseguendo successivamente lungo il sentiero. Nel secondo caso è necessario imboccare il sentiero CAI 805 in corrispondenza della località Case Guarda e poi, superato il Passo di Finestre, seguire il sentiero 801 fino alla località Due Nevete.

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CFS


[

VALUTAZIONI GESTIONALI (2016) Per questa struttura sarebbe auspicabile la rimozione dei materiali residui presenti, che non sembrano presentare alcun valore. Sarebbe da verificare se, rimossi questi, vi siano resti di strutture murarie che possano costituire la base per una eventuale ricostruzione, che andrebbe comunque valutata sulla base delle indicazioni degli strumenti urbanistici e pianificatori in vigore e dell’effettiva possibilità di utilizzo del manufatto.

3-20 - 178 -

CQ


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AGGIORNAMENTO (2023) a. Situazione attuale Non si notano significativi cambiamenti rispetto al 2016. b. Descrizione L’analisi delle più recenti fotografie satellitari disponibili e il confronto con quelle risalenti al 2015 conferma la presenza dei ruderi, ma fa supporre che le lamiere possano essere state asportate. c. Fonte La struttura è stata oggetto di indagine online.

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Google Earth, 27 ottobre 2022


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AGGIORNAMENTO (2023)

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Google Earth, 1 novembre 2015

Google Earth, 27 ttobre 2022


3-21 CONDOTTA ACQUEDOTTO VAL CANZOI

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IDENTIFICAZIONE E INQUADRAMENTO IDENTIFICAZIONE Sistema WHS(1-9): 3 Core/Buffer/esterno: Buffer Comune: Cesiomaggiore (BL) Località: Val Canzoi Coordinate: 46.121748, 11.936257 Quota: 650 m. slm FONTE SEGNALAZIONE Funzionari CFS COMPILATORE E DATA Chiara Quaglia (Iuav) 2o/08/2016 Viviana Ferrario (Iuav) 31/10/2023

CARTOGRAFIA Database della rete: sì IGM: no Tabacco: no Altro: SISTEMI DI STROBS Sistema: energia, comunicaz, infrastrutture Tipo struttura: acquedotto INFORMAZIONI SULLA PROPRIETÀ Pubblica (da verificare)

3-21 - 181 -

3

0

0,5 km Source: Esri, DigitalGlobe, GeoEye, Earthstar Geographics, CNES/Airbus DS, USDA, USGS, AEX, Getmapping, Aerogrid, IGN, IGP, swisstopo, and the GIS User Community


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OBSOLESCENZA (2016) a. Descrizione La struttura consiste in un tratto di tubazione di acquedotto lunga circa 50 metri a un’altezza di circa 1-3 metri dalla quota di campagna.

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b. Considerazioni sul livello di funzionalità e stato di conservazione, attualità e adeguatezza al contesto della struttura Secondo quanto riferito durante le interviste con i funzionari del Corpo Forestale dello Stato, questa condotta risulta essere stata dismessa e pertanto andrebbe smantellata. La linea dell’acquedotto, tutt’ora presente, sembra infatti essere stata sostituita per un tratto indefinito alcuni anni fa, ma la rimozione della vecchia condotta non è mai stata portata a termine.

c. Datazione presunta Nessuna delle tavolette IGM della serie storica riporta questa linea, quindi non è possibile datarla con certezza. Tuttavia si ritiene probabile, per i caratteri e i materiali di cui è fatta, che sia posteriore al 1950.

CFS


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CONTESTO, VISIBILITÀ E ACCESSIBILITÀ (2016) I resti di questa condotta si rinvengono lungo la strada sterrata segnata come sentiero CAI 805 diretto al Rifugio Boz passando per Passo Finestra, che si diparte sulla sinistra della strada principale che sale la Val Canzoi in direzione del lago (nei pressi della partenza del sentiero vi è una centralina ENEL sul lato opposto della strada). La tubazione si intravede appena 300 metri dopo aver imboccato tale sentiero (percorribile soltanto a piedi). La Val Canzoi è una profonda valle che si incunea nel territorio del Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi da Cesiomaggiore (BL) fino al bacino artificiale del Lago della Stua, dai pressi del quale si dipartono numerosi itinerari per escursioni all’interno del Parco.

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CFS


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VALUTAZIONI GESTIONALI (2016) Nel caso sia confermato l’effettivo inutilizzo della condotta, come segnalato verbalmente dagli informatori, l’intervento auspicato sarebbe sicuramente la rimozione, che non dovrebbe risultare nemmeno troppo onerosa trattandosi di una struttura di dimensioni non eccessive.

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CQ


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AGGIORNAMENTO (2023) a. Situazione attuale Non si notano significativi cambiamenti rispetto al 2016. b. Descrizione La tubazione rilevata nel 2016 è ancora in situ. In alcuni punti il rivestimento in bitume è rovinato e sta venendo allo scoperto l’isolamento (in lana di vetro?). c. Fonte L’area è stata oggetto di sopralluogo.

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AGGIORNAMENTO (2023)

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3-22 EX CAVA AGNELLEZZE BRENDOL

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IDENTIFICAZIONE E INQUADRAMENTO IDENTIFICAZIONE Sistema WHS(1-9): 3 Core/Buffer/esterno: Core Comune: Cesiomaggiore (BL) Località: Agnellezze Brendol Coordinate: 46.162855, 11.971359 Quota: 1900 m. slm FONTE SEGNALAZIONE funzionari CFS COMPILATORE E DATA Chiara Quaglia (Iuav) 24/08/2016 Viviana Ferrario (Iuav) 31/10/2023

CARTOGRAFIA Database della rete: no IGM: no Tabacco: no Altro: SISTEMI DI STROBS Sistema: estrattivo industriale Tipo struttura: cava INFORMAZIONI SULLA PROPRIETÀ Pubblica (da verificare)

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3

0

0,5 km Source: Esri, DigitalGlobe, GeoEye, Earthstar Geographics, CNES/Airbus DS, USDA, USGS, AEX, Getmapping, Aerogrid, IGN, IGP, swisstopo, and the GIS User Community


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OBSOLESCENZA (2016) a. Descrizione L’area di cava è riconoscibile per l’ingente quantità di pietrame estratto ancora presente, sagomato e non, e per la presenza di strutture provvisorie (una baracca in legno, assi di legno e una vasca in plastica per la raccolta dell’acqua).

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c. Datazione presunta La cava non è presente in nessuna delle cartografie storiche consultate. Non è stato possibile con i dati disponibili ricostruire la storia di questa struttura.

b. Considerazioni sul livello di funzionalità e stato di conservazione, attualità e adeguatezza al contesto della struttura Questa struttura è stata segnalata dai funzionari del Corpo Forestale dello Stato durante interviste di ricerca. È emerso che la cava è ferma da diversi anni e le sue condizioni sono rimaste tali da quando è inutilizzata. Non sembra possibile un suo ulteriore sfruttamento a fini estrattivi.

CFS


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CONTESTO, VISIBILITÀ E ACCESSIBILITÀ (2016) L’ex cava in località Agnelezze Brendol La ex cava quindi è accessibile solo a piedi si trova nei pressi di Casera Brendol (1686 da parte di escursionisti di media abilità. m) e Malga Erera, all’interno del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi nel Comune di Cesiomaggiore (BL), sull’altopiano dei Piani Eterni racchiuso tra il gruppo del Cimonega e del Pizzoc. La zona è accessibile dalla Val di Canzoi, profonda valle che si incunea nel territorio del Parco; dai pressi del Lago della Stua, bacino artificiale per la produzione di energia idroelettrica, si dipartono numerosi itinerari, tra cui la strada forestale con segnavia CAI 802 che conduce proprio ai Piani Eterni e alle citate casere, dopo un dislivello di circa 1000 metri. Tale pista risulta chiusa al traffico e comunque transitabile solo ad idonei mezzi di servizio all’attività delle malghe, in particolare di Malga Erera.

CFS

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VALUTAZIONI GESTIONALI (2016) Dal momento che una ulteriore attività estrattiva non è prevista per questa cava, sarebbe opportuno operare degli interventi di riordino, anche minimi, come ad esempio la rimozione della baracca e degli altri materiali non lapidei (assi di legno, cisterna d’acqua). Inoltre, dal momento che questo tipo di lastre lapidee erano tradizionalmente utilizzate per costruire muri o coperture, è da valutare un eventuale utilizzo delle lastre già tagliate e giacenti in loco per il restauro di edifici storici e malghe.

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CFS

CFS


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AGGIORNAMENTO (2023) c. Fonte a. Situazione attuale Indagine online. Secondo quanto visibile dalle foto satellitari più recenti (18/10/2022), la situazione non è significativamente cambiata rispetto al 2016. La baracca lignea potrebbe aver subito un cedimento strutturale. b. Descrizione Si segnala che la cava è situata sopra una balza rocciosa e pertanto non è visibile dalle malghe Brendol ed Erera ai Piani Eterni, meta escursionistica molto nota nel Parco delle Dolomiti Bellunesi. La cava non è visibile neanche dal sentiero attrezzato 851 che passa in una forra poco più a nord-est. Nelle immediate vicinanze si nota la presenza di un rudere, forse di un edificio o di un recinto pastorale.

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Google Earth, 18 ottobre 2022


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AGGIORNAMENTO (2023)

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Google Earth, 1 novembre 2015

Google Earth, 18 ottobre 2022

Ex cava

Pendana e casera Brendòl

Google Earth 3D, 18 ottobre 2022


3-23 PRESA IDROLETTRICA VAL MIS

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IDENTIFICAZIONE E INQUADRAMENTO

D D

IDENTIFICAZIONE Sistema WHS(1-9): 3 Core/Buffer/esterno: Buffer Comune: Gosaldo (BL) Località: Bitti Coordinate: 46.211760, 11.988718 Quota: 600 m. slm D D

FONTE SEGNALAZIONE Questionari COMPILATORE E DATA Chiara Quaglia (Iuav) 2o/08/2016 D D D D Davide Allegri (Iuav) 27/02/2023

CARTOGRAFIA Database della rete: no IGM: no Tabacco: no Altro: SISTEMI DI STROBS Sistema: energia, comunicaz, infrastrutture Tipo struttura: presa idroelettrica

D D

D

D

INFORMAZIONI SULLA PROPRIETÀ Valsabbia Energia (da verificare)

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3

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0,5 km Source: Esri, DigitalGlobe, GeoEye, Earthstar Geographics, CNES/Airbus DS, USDA, USGS, AEX, Getmapping, Aerogrid, IGN, IGP, swisstopo, and the GIS User Community


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OBSOLESCENZA (2016) a. Descrizione Si tratta del cantiere interrotto della costruzione dell’opera di presa della cosiddetta “centralina del Mis”, assurta all’onore delle cronache perché oggetto di un contenzioso che risale al 2010, prima ancora dell’avvio dei lavori, sollevato da alcune associazioni. La Cassazione, con sentenza del novembre 2012, ha bloccato i lavori e invitato al ripristino dei luoghi. La controversia attualmente si sarebbe spostata da un lato sulle modalità di esecuzione del ripristino stesso, dall’altro sul risarcimento dei danni chiesto dall’impresa contro vari Enti che avrebbero autorizzato l’esecuzione dell’opera (fonte: Corriere delle Alpi e Atlante italiano dei conflitti ambientali).

b. Considerazioni sul livello di funzionalità e stato di conservazione, attualità e adeguatezza al contesto della struttura Pur trattandosi di un intervento molto recente, l’obsolescenza di questa struttura è motivata dalla condizione di illegittimità che ne impedisce qualsiasi utilizzo. Tale condizione è associabile al riconoscimento di un’obsolescenza relativa all’inadeguatezza al contesto (dimostrata anche dalle intense proteste che di fatto innescarono il blocco del cantiere). c. Datazione presunta Le opere sono state realizzate a partire dal 2012.

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CONTESTO, VISIBILITÀ E ACCESSIBILITÀ (2016) Questa struttura è facilmente accessibile strada provinciale n. 2 della Valle del Mis nel essendo collocata lungo la strada provincia- tratto sopra indicato. le 2 che percorre la Valle del Mis. Questa è una lunga e stretta incisione che si sviluppa in senso sud-nord per circa 15 km all’interno del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi, tra i Monti del Sole ad est e il gruppo del Pizzoc ad ovest, a partire da Sospirolo (BL) fino a Gosaldo (BL) e Sagron Mis (TN). Il cantiere della presa idroelettrica è situato laddove la valle si apre sotto la zona di Gosaldo e la strada inizia a salire in direzione di Forcella Franche. Un deposito di materiali inerti, apparentemente connesso a queste opere, è situato più a monte (circa 300 metri dopo l’opera di presa) lungo la strada che sale a Forcella Franche. Tutte le opere sono ben visibili percorrendo la

CQ

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4. VALUTAZIONI GESTIONALI (2016) L’intervento auspicato in questo caso è la rimozione della struttura, a cui va aggiunto il ripristino delle condizioni dei luoghi precedenti l’avvio dei lavori, così come disposto ai sensi di legge. L’attuale condizione di stallo dei lavori è legata tuttavia alle complicate vicende legali riassunte precedentemente, e fa temere che il processo di rimessa in pristino non si concluderà a breve. È inoltre da considerare che la semplice rimozione in questo caso può non essere sufficiente: le caratteristiche dell’intevento e dei luoghi interessati richiedono infatti una particolare attenzione, anche progettuale, per un corretto recupero complessivo dell’area.

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AGGIORNAMENTO (2023) a. Situazione attuale Non sono visibili tracce di eventuali cantieri Non si notano significativi cambiamenti di demolizione. rispetto al 2016.. c. Fonte b. Descrizione L’area è stata oggetto di sopralluogo. I resti della struttura sono ancora ben evidenti. Nel 2021 un articolo online (www. newsinquota.it, 20 maggio 2021) ricostruendo la vicenda, segnalava una sentenza del 2016 del Tribunale Superiore delle Acque che aveva condannato la ditta proprietaria della centrale, la Eva Valsabbia, alla demolizione dell’opera e al ripristino dei luoghi. Un articolo successivo del Gazzettino (www.ilgazzettino.it, 2 agosto 2022) annunciava il prossimo inizio del cantiere per lo smantellamento delle strutture grazie ad uno stanziamento di fondi da parte della Regione del Veneto.

DA

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AGGIORNAMENTO (2023)

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3-24 CENTRALINA IDROLETTRICA VAL MIS

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IDENTIFICAZIONE E INQUADRAMENTO

D

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IDENTIFICAZIONE Sistema WHS(1-9): 3 Core/Buffer/esterno: Buffer Comune: Gosaldo (BL) Località: Col dei Corf Coordinate: 46.206523, 12.001484 Quota: 550 m. slm FONTE SEGNALAZIONE Questionari COMPILATORE E DATA Chiara Quaglia (Iuav) 2o/08/2016 Davide Allegri (Iuav) 27/02/2023

CARTOGRAFIA Database della rete: no IGM: no Tabacco: no Altro: SISTEMI DI STROBS Sistema: energia, comunicaz., infrastrutture Tipo struttura: centralina idroelettrica INFORMAZIONI SULLA PROPRIETÀ Valsabbia Energia (da verificare)

3-24 - 199 -

3

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0,5 km Source: Esri, DigitalGlobe, GeoEye, Earthstar Geographics, CNES/Airbus DS, USDA, USGS, AEX, Getmapping, Aerogrid, IGN, IGP, swisstopo, and the GIS User Community


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OBSOLESCENZA (2016) a. Descrizione Si tratta del cantiere interrotto della costruzione della cosiddetta “centralina del Mis”, assurta all’onore delle cronache perché oggetto di un contenzioso che risale al 2010, prima ancora dell’avvio dei lavori, sollevato da alcune associazioni. La Cassazione, con sentenza del novembre 2012 ha bloccato i lavori e invitato al ripristino dei luoghi. La controversia attualmente si è spostata da un lato sulle modalità di esecuzione del ripristino stesso, dall’altro sul risarcimento dei danni chiesto dalla stessa impresa contro vari Enti che avrebbero autorizzato l’esecuzione dell’opera (fonte: Corriere delle Alpi e Atlante italiano dei conflitti ambientali).

b. Considerazioni sul livello di funzionalità e stato di conservazione, attualità e adeguatezza al contesto della struttura Pur trattandosi di un intervento molto recente, l’obsolescenza di questa struttura è motivata dalla condizione di illegittimità che ne impedisce qualsiasi utilizzo. Tale condizione è associabile al riconoscimento di un’obsolescenza relativa all’adeguatezza al contesto (dimostrata anche dalle intense proteste che di fatto innescarono il blocco del cantiere). c. Datazione presunta Le opere sono state realizzate a partire dal 2012.

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CONTESTO, VISIBILITÀ E ACCESSIBILITÀ (2016) Questa struttura è facilmente accessibile essendo collocata lungo la strada provinciale 2 che percorre la Valle del Mis. Questa è una lunga e stretta incisione che si sviluppa in senso sud-nord per circa 15 km all’interno del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi tra i Monti del Sole ad est e il gruppo del Pizzoc ad ovest, a partire da Sospirolo (BL) fino a Gosaldo (BL) e Sagron Mis (TN). Queste opere sono collocate circa 500 metri più a valle rispetto alle opere di presa illustrate nella scheda precedente. Nei dintorni del manufatto, dall’altro lato della strada, vi sono detriti di cantiere e inerti, tutti apparentemente riconducibili ai lavori della centralina. Il manufatto è ben visibile percorrendo la strada provinciale n.2 della Valle del Mis.

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VALUTAZIONI GESTIONALI (2016) L’intervento auspicato in questo caso è la rimozione della struttura, a cui va aggiunto il ripristino delle condizioni dei luoghi precedenti l’avvio dei lavori, così come disposto ai sensi di legge. L’attuale condizione di stallo dei lavori è legata tuttavia alle complicate vicende legali riassunte precedentemente, e fa temere che il processo di rimessa in pristino non si concluderà a breve. È inoltre da considerare che la semplice rimozione in questo caso può non essere sufficiente: le caratteristiche dell’intevento e dei luoghi interessati richiedono infatti una particolare attenzione, anche progettuale, per un corretto recupero complessivo dell’area.

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AGGIORNAMENTO (2023) a. Situazione attuale Non si notano significativi cambiamenti rispetto al 2016. b. Descrizione I resti della struttura sono ancora evidenti lungo la strada della valle del Mis. Secondo quanto risulta dalla stampa, la Regione del Veneto anticiperà i fondi della demolizione disposta dalla Magistratura, a cui sono tenute le società Eva Valsabbia di Brescia e Alpenbau di Terento. c. Fonte L’area è stata oggetto di sopralluogo.

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AGGIORNAMENTO (2023)

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DA

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3-25 PALI LINEA ELETTRICA VAL DEL MIS

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IDENTIFICAZIONE E INQUADRAMENTO IDENTIFICAZIONE Sistema WHS(1-9): 3 Core/Buffer/esterno: Buffer Comune: Sospirolo (BL) Località: Val del Mis Coordinate: 46.187665, 12.042551 Quota: 475 m. slm FONTE SEGNALAZIONE Ricerca sul terreno COMPILATORE E DATA Chiara Quaglia (Iuav) 2o/08/2016 Davide Allegri (Iuav) 27/02/2023

CARTOGRAFIA Database della rete: no IGM: no Tabacco: no Altro: SISTEMI DI STROBS Sistema: energia, comunicaz., infrastrutture Tipo struttura: linea elettrica INFORMAZIONI SULLA PROPRIETÀ Pubblica (da verificare)

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3

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0,5 km Source: Esri, DigitalGlobe, GeoEye, Earthstar Geographics, CNES/Airbus DS, USDA, USGS, AEX, Getmapping, Aerogrid, IGN, IGP, swisstopo, and the GIS User Community


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OBSOLESCENZA (2016) a. Descrizione Questa struttura è composta da almeno 5 pali della luce e un piccolo traliccio metallico inserito nella parete rocciosa, tutti privi di fili.

storia di questa struttura. Dai colloqui con gli informatori (CFS) sembra comunque che questa linea sia stata dismessa dopo l’alluvione del 1966.

b. Considerazioni sul livello di funzionalità e stato di conservazione, attualità e adeguatezza al contesto della struttura Secondo quanto riportato da alcuni funzionari del Corpo Forestale dello Stato durante le interviste, questa linea dovrebbe essere la vecchia linea che serviva la valle prima dell’alluvione del 1966.

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c. Datazione presunta La linea non è presente in nessuna delle cartografie storiche consultate. Non è stato possibile con i dati disponibili ricostruire la

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CONTESTO, VISIBILITÀ E ACCESSIBILITÀ (2016) Questi pali sono visibili appena imboccata la strada che sale a Gena; questa strada si diparte dalla Strada Provinciale 2 che percorre la valle del Mis, una volta superato il lago provenendo da Sospirolo. Si possono vedere almeno cinque pali di cemento e un supporto in ferro ancorato alla roccia; la sequenza di questi oggetti riesce a restituire l’idea del vecchio tracciato di questa linea, che doveva seguire il corso della strada.

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VALUTAZIONI GESTIONALI (2016) Date le esigue dimensioni, le strutture di questa vecchia linea sarebbero facilmente rimovibili con risorse economiche non eccessive.

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AGGIORNAMENTO (2023) a. Situazione attuale Non si notano significativi cambiamenti rispetto al 2016. b. Descrizione I pali sono ancora tutti presenti. c. Fonte L’area è stata oggetto di sopralluogo.

3-25 - 209 -

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AGGIORNAMENTO (2023)

3-25 - 210 -

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3-26 CASA CANTONIERA VAL CORDEVOLE CENTRO

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IDENTIFICAZIONE E INQUADRAMENTO IDENTIFICAZIONE Sistema WHS(1-9): 3 Core/Buffer/esterno: Buffer Comune: Sedico (BL) Località: Val Cordevole - La Stanga Coordinate: 46.229925, 12.113841 Quota: 450 m. slm FONTE SEGNALAZIONE Questionari - funzionari CFS COMPILATORE E DATA Chiara Quaglia (Iuav) 24/08/2016 Davide Allegri (Iuav) 27/02/2023

CARTOGRAFIA Database della rete: sì IGM: sì - 1926 (precedente 1910) Tabacco: no Altro: SISTEMI DI STROBS Sistema: energia, comunicaz., infrastrutture Tipo struttura: casa cantoniera INFORMAZIONI SULLA PROPRIETÀ Pubblica (da verificare)

3-26 - 211 -

3

0

0,5 km Source: Esri, DigitalGlobe, GeoEye, Earthstar Geographics, CNES/Airbus DS, USDA, USGS, AEX, Getmapping, Aerogrid, IGN, IGP, swisstopo, and the GIS User Community


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OBSOLESCENZA (2016) a. Descrizione Lo stato in cui versa questa casa cantoniera è di notevole degrado: parte del tetto risulta pericolante, il perimetro è invaso da vegetazione ed è circondata da una rete da cantiere che ne preclude l’accesso.

3-26

b. Considerazioni sul livello di funzionalità e stato di conservazione, attualità e adeguatezza al contesto della struttura Come per molte case cantoniere, l’obsolescenza di questo manufatto è dovuta al cessare della funzione originaria. Le case cantoniere sono ad oggi in gran parte inutilizzate o sottoutilizzate come mero deposito. Questa in particolare risulta attualmente del tutto inagibile.

c. Datazione presunta Dalla lettura della cartografia IGM si può identificare un edificio nella medesima posizione della casa cantoniera fin dal 1926, anche se non è corredato dalla consueta dicitura “Casa Cantoniera”. È presente invece la sigla “C.lo” (casello) probabilmente connessa con la presenza, all’epoca, della ferrovia Bribano-Agordo, attiva dal 1925 al 1955.

- 212 -

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CONTESTO, VISIBILITÀ E ACCESSIBILITÀ (2016) Questa casa cantoniera è situata lungo la strada regionale 203 “Agordina” che percorre la Val Cordevole nella sua interezza. La Val Cordevole, attraversata dall’omonimo torrente che costituisce uno dei più importanti affluenti del fiume Piave, è una delle principali valli delle Dolomiti Bellunesi. Dalla zona di Sedico – Belluno, si addentra verso nord ed è il principale collegamento con le località di Agordo, Cenceniche e Alleghe. La casa si trova nel tratto compreso tra Peron di Sedico e Agordo, tra le località La Stanga e Muda, ricade nel territorio del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi ed è visibile a chiunque transiti.

3-26 - 213 -

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VALUTAZIONI GESTIONALI (2016)

3-26 - 214 -

Le case cantoniere rappresentano un patrimonio storico seriale con una elevata potenzialità di riuso e rifunzionalizzazione. La funzione turistico ricreativa sembra essere quella più plausibile, anche se si possono prestare anche ad altre funzioni (residenziale, commerciale, ...). La serialità stessa di questa tipologia di edifici e la loro alta riconoscibilità (colore, caratteri costruttivi, insegne dipinte) lo rendono un oggetto ideale per una riflessione sistematica in tutto il WHS. Ancor prima di ipotizzare interventi sulla singola casa cantoniera ritenuta obsoleta e/o degradata, sarebbe opportuno ricostruire il panorama complessivo delle case cantoniere in tutto il WHS, indagando ad esempio: quante sono ancora usate dall’ANAS e quante sono

disponibili sul mercato, quante sono abbandonate e quante sono già state convertite a nuovi usi, e in che modo questi nuovi usi hanno modifcato i caratteri degli edifici o il contesto circostante. Ricostruendo questo quadro si potrebbero anche individuare esempi di buone pratiche di riutilizzo già attuate, valutare le concrete possibilità di azione, nonché costi e benefici di eventuali interventi. Va infine ricordato che esiste un piano per la concessione di 30 case cantoniere su tutto il territorio nazionale; la casa in questione non è inclusa in questo piano.

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AGGIORNAMENTO (2023) a. Situazione attuale stato stimato avere un valore di 25 mila euro La struttura è nelle stesse condizioni del ed esiste una proposta irrevocabile di acqui2016, con alcuni ammaloramenti. sto di 17 mila euro. Questa, qualora l’asta andasse deserta, verrebbe dichiarata offerta b. Descrizione vincitrice. L’edificio risulta essere ancora abbandonato, con alcuni danneggiamenti dovuti c. Fonte all’incuria ed al trascorre del tempo. Nel 2016 L’area è stata oggetto di sopralluogo. si era registrato un crollo parziale della copertura, il quale è progredito anche nella porzione più meridionale. Persiste una recinzione da cantiere sul perimetro e la vegetazione infestante che ne impediscono l’accesso. Esiste un decreto del 2022 della Regione Veneto da cui si ricava che l’immobile è stato messo in vendita all’asta (www.bur.regioneveneto.it, decreto n. 69 della Regione del Veneto del 24 maggi0 2022). Stando al decreto l’immobile è

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3-26 - 215 -


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AGGIORNAMENTO (2023)

3-26 - 216 -

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3-27 CASA CANTONIERA VAL CORDEVOLE SUD

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IDENTIFICAZIONE E INQUADRAMENTO IDENTIFICAZIONE Sistema WHS(1-9): 3 Core/Buffer/esterno: Buffer Comune: Sedico (BL) Località: Val Cordevole, Peron di Sedico Coordinate: 46.189220, 12.123189 Quota: 425 m. slm FONTE SEGNALAZIONE Questionari - funzionari CFS COMPILATORE E DATA Chiara Quaglia (Iuav) 24/08/2016 Davide Allegri (Iuav) 27/02/2023

CARTOGRAFIA Database della rete: sì IGM: sì - 1926 (precedente 1910) Tabacco: no Altro: SISTEMI DI STROBS Sistema: energia, comunicaz., infrastrutture Tipo struttura: casa cantoniera INFORMAZIONI SULLA PROPRIETÀ Pubblica (da verificare)

3-27 - 217 -

3

0

0,5 km Source: Esri, DigitalGlobe, GeoEye, Earthstar Geographics, CNES/Airbus DS, USDA, USGS, AEX, Getmapping, Aerogrid, IGN, IGP, swisstopo, and the GIS User Community


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OBSOLESCENZA (2016) a. Descrizione Questa struttura si trova ormai allo stato di rudere. Rimangono soltanto i muri perimetrali e parte della copertura. La vegetazione la ricopre quasi completamente, nascondendone quasi del tutto la vista soprattutto nel periodo estivo, quando il verde del fogliame è rigoglioso.

3-27 - 218 -

inagibile. c. Datazione presunta Dalla lettura della cartografia IGM si può identitficare un edificio nella medesima posizione della casa cantoniera fin dal 1926, anche se non è corredato dalla consueta dicitura “Casa Cantoniera”.

b. Considerazioni sul livello di funzionalità e stato di conservazione, attualità e adeguatezza al contesto della struttura Come molte case cantoniere, l’obsolescenza di questo manufatto è dovuta al cessare della funzione originaria. Le case cantoniere sono ad oggi in gran parte inutilizzate o sottoutilizzate. Questa casa in particolare è in gran parte crollata e comunque del tutto

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CONTESTO, VISIBILITÀ E ACCESSIBILITÀ (2016) Questa casa cantoniera è situata lungo la strada regionale 203 “Agordina” che percorre la val Cordevole nella sua interezza. La Val Cordevole, attraversata dall’omonimo torrente che costituisce uno dei più importanti affluenti del fiume Piave, è una delle principali valli delle Dolomiti Bellunesi. Dalla zona di Sedico – Belluno, si addentra verso nord ed è il principale collegamento con le località di Agordo, Cenceniche e Alleghe. La casa si trova nel tratto compreso tra Peron di Sedico e Agordo, nel territorio del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi, ed è visibile a chiunque transiti.

3-27 - 219 -

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VALUTAZIONI GESTIONALI (2016)

3-27 - 220 -

Le case cantoniere rappresentano un patrimonio storico seriale con una elevata potenzialità di riuso e rifunzionalizzazione. La funzione turistico ricreativa sembra essere quella più plausibile, anche se si possono prestare anche ad altre funzioni (residenziale, commerciale, ...). La serialità stessa di questa tipologia di edifici e la loro alta riconoscibilità (colore, caratteri costruttivi, insegne dipinte) lo rendono un oggetto ideale per una riflessione sistematica in tutto il WHS. Ancor prima di ipotizzare interventi sulla singola casa cantoniera ritenuta obsoleta e/o degradata, sarebbe opportuno ricostruire il panorama complessivo delle case cantoniere in tutto il WHS. Ricostruendo questo quadro si potrebbero anche individuare esempi di buone

pratiche di riutilizzo già attuate, valutare le concrete possibilità di azione, nonché costi e benefici di eventuali interventi. Questa casa cantoniera in particolare, dato il pessimo stato in cui versa, necessiterebbe di un intervento ingente di ristrutturazione, se non addirittura di demolizione, con o senza ricostruzione. Da valutare attentamente, in caso di ricostruzione, se l’investimento necessario a una sua rifunzionalizzazione sia commisurato all’effettiva sostenibilità economica a lungo termine dell’intervento. Va infine ricordato che esiste un piano per la concessione di 30 case cantoniere su tutto il territorio nazionale; la casa in questione non è inclusa in questo piano.


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AGGIORNAMENTO (2023) a. Situazione attuale Non si notano significativi cambiamenti rispetto al 2016. b. Descrizione L’edificio permane allo stato di rudere, non si evidenziano ulteriori crolli rispetto alla rilevazione precedente. c. Fonte L’area è stata oggetto di sopralluogo.

3-27 - 221 -

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AGGIORNAMENTO (2023)

3-27 - 222 -

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3-28 TRALICCI IN VAL NAGAONI - LOC. VATICANO

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IDENTIFICAZIONE E INQUADRAMENTO IDENTIFICAZIONE Sistema WHS(1-9): 3 Core/Buffer/esterno: Esterno (1,5 km) Comune: Primiero San Martino di Castrozza (TN) Località: Val Nagaoni - loc. Vaticano Coordinate: 46.135916, 11.886255 Quota: 1200 m. slm FONTE SEGNALAZIONE Informatori - CFS COMPILATORE E DATA Chiara Quaglia (Iuav) 02/09/2016 Viviana Ferrario (Iuav) 31/10/2023

CARTOGRAFIA Database della rete: no IGM: no Tabacco: no Altro: SISTEMI DI STROBS Sistema: energie Tipo struttura: tralicci INFORMAZIONI SULLA PROPRIETÀ Privata

3-28 - 223 -

3

0

0,5 km Source: Esri, DigitalGlobe, GeoEye, Earthstar Geographics, CNES/Airbus DS, USDA, USGS, AeroGRID, IGN, and the GIS User Community


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OBSOLESCENZA (2016) a. Descrizione quindi che la struttura sia almeno posteriore Dal sopralluogo effettuato presso la loca- a tale data. lità Vaticano in Val Nagaoni, a seguito della segnalazione da parte dei funzionari del Corpo Forestale dello Stato di Feltre, sono stati individuati almeno quattro tralicci dismessi. b. Considerazioni sul livello di funzionalità e stato di conservazione, attualità e adeguatezza al contesto della struttura Non sono noti i motivi della dismissione di questa linea elettrica.

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c. Datazione presunta La linea dismessa non è presente in nessuna delle tavolette IGM disponibili consultate (l’ultima disponibile è del 1959). Si ritiene

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CONTESTO, VISIBILITÀ E ACCESSIBILITÀ (2016) Questa struttura è esterna al WHS; i tralicci La visibilità dei tralicci è parzialmente identificati durante il sopralluogo si trovano ridotta dalla vegetazione che negli anni è nei pressi della strada escursionistica segnata cresciuta nelle immediate pertinenze. CAI 727, che dal Rif. Fonteghi, situato nei pressi del Lago Noana, sale lungo la Val Nagaoni e permette di raggiungere Malga Neva e il rifugio Boz. Durante il sopralluogo sono stati identificati quattro tralicci, anche se non è escluso che ve ne siano altri meno visibili o visibili nella parte più alta del sentiero (il sopralluogo infatti si è limitato alla prima parte della valle). I tralicci sono visibili solo da escursionisti a piedi e in bici, poichè l’accesso alla strada è consentito solo ai mezzi autorizzati. L’itinerario è comunque abbastanza frequentato, dato che al termine del sentiero vi è la presenza del Rifugio Boz.

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3-28 - 225 -


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VALUTAZIONI GESTIONALI (2016) La totale assenza di uso dei tralicci ne suggerirebbe la rimozione, e la relativa vicinanza alla strada dovrebbe rendere più facile un’operazione di smantellamento. Tuttavia l’urgenza dell’intervento è mitigata dal parziale effetto di mascheramento svolto dalla vegetazione e dalla relativamente scarsa frequentazione dell’area (che differenzia questo caso da quello molto simile dei tralicci presenti a Passo Rolle).

3-28 - 226 -

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AGGIORNAMENTO (2023) c. Fonte a. Situazione attuale L’area è stata oggetto di sopralluogo. Non si notano significativi cambiamenti rispetto al 2016. b. Descrizione I tralicci sono ancora in situ. Oltre ai tralicci, poco visibili perché nascosti dalla vegetazione, lungo la strada forestale che porta verso il rifugio Boz si nota la presenza di pali dimessi e di fili a terra. la Carta tecnica della Provincia di Trento riporta la linea come esistente. Tuttavia la linea è stata rimossa fino al traliccio posto in località El Belo. Presumibilmente in occasione della dismissione della linea gli ultimi 6 tralicci verso la testata della valle non sono stati rimossi e sono quelli che si vedono attualmente.

3-28 - 227 -

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AGGIORNAMENTO (2023)

3-28 - 228 -

Provincia di Trento, Carta Tecnica Provinciale, edizione 2020

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SISTEMA 4 DOLOMITI FRIULANE E D’OLTRE PIAVE

Sistema 4 - 229 -


Elenco strobs catalogate nel Sistema 4 - Dolomiti Friulane e d’Oltre Piave 231 237 243 249 253 259 263

Sistema 4 - 230 -

4-01 BARACCA IN VAL SETTIMANA 4-02 STRUTTURE IN C.A. PRESSO CASERA LODINA 4-03 BARACCA PRESSO CASERA SETTEFONTANE 4-04 BOX IN LAMIERA IN VAL SENONS 4-05 BARACCA E STALLONE CASERA FERRERA 4-06 VILLAGGIO INCOMPIUTO “PINELAND” 4-07 EDIFICIO INCOMPIUTO IN VAL CIMOLIANA


4-01 BARACCA IN VAL SETTIMANA

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IDENTIFICAZIONE E INQUADRAMENTO IDENTIFICAZIONE Sistema WHS(1-9): 4 Core/Buffer/esterno: Buffer Comune: Claut (FVG) Località: Val Settimana Coordinate: 46,2613 12,5142 (rev. 2023) Quota: 650 m. slm FONTE SEGNALAZIONE Studio Cassol Scariot per Parco Dol. Friulane COMPILATORE E DATA Chiara Quaglia (Iuav) 20/06/2016 Viviana Ferrario (Iuav) 22/10/2023

CARTOGRAFIA Database della rete: no IGM: no Tabacco: no Altro: SISTEMI DI STROBS Sistema: agropastorale Tipo struttura: baracca INFORMAZIONI SULLA PROPRIETÀ Privata

4-01 - 231 -

3

0

0,5 km Source: Esri, DigitalGlobe, GeoEye, Earthstar Geographics, CNES/Airbus DS, USDA, USGS, AEX, Getmapping, Aerogrid, IGN, IGP, swisstopo, and the GIS User Community


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OBSOLESCENZA (2016) a. Descrizione La struttura in questione è una baracca di natura precaria e in condizioni fatiscenti. I tamponamenti e la copertura sono fatti con materiali di recupero (lamiere e pannelli metallici di varie tipologie e dimensioni, assi e travetti di legno). La funzione sembra quella di mero deposito attrezzi o altri materiali, e sembra essere utilizzata saltuariamente.

4-01 - 232 -

b. Considerazioni sul livello di funzionalità e stato di conservazione, attualità e adeguatezza al contesto della struttura Il manufatto nel complesso è di bassissima qualità e conferisce un aspetto degradato al contesto: l’obsolescenza in questo caso riguarda pertanto soprattutto l’impatto negativo sul contesto.

c. Datazione presunta Non è possibile una datazione certa di questa struttura, ma la sua stessa natura provvisoria suggerisce una datazione posteriore rispetto agli anni ‘50 del Novecento. Non si può del tutto escludere tuttavia che si tratti di una costruzione precaria fatta sul sedime di qualche struttura precedente (tutta la Val Settimana è costellata di edifici rurali di piccole e medie dimensioni)

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CONTESTO, VISIBILITÀ E ACCESSIBILITÀ (2016) La baracca è ben visibile sul lato destro della strada carrabile che percorre la Val Settimana, a circa due km dopo l’abitato di Claut. La Val Settimana è una profonda valle incisa tra le cime del Turlon – Pramaggiore e il Cornaget e che si immerge nel cuore del Parco Dolomiti Friulane. Gran parte della valle è percorribile da una strada carrabile asfaltata e aperta al traffico, che dall’abitato di Claut in circa una decina di km conduce al Rifugio Pussa.

4-01 - 233 -

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VALUTAZIONI GESTIONALI (2016) Alle condizioni attuali l’intervento più opportuno sembrerebbe la demolizione. Questa baracca non sembra presentare valore storico, simbolico o affettivo collettivo. Rimane da valutare la possibilità, una volta verificatane la reale necessità e fattibilità, di una sua ricostruzione con materiali più idonei.

4-01 - 234 -


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AGGIORNAMENTO (2023) a. Situazione attuale Non si notano significativi cambiamenti rispetto al 2016. b. Descrizione La baracca si trova nelle stesse condizioni precarie e fatiscenti della prima rilevazione. Se ne suggerisce la demolizione. c. Fonte Immagini satellitari e sopralluogo. Sulla base del sopralluogo e delle immagini satellitari è stata corretta la geolocalizzazione GIS, afflitta da un errore comune a tutte le strutture obsolete rilevate in val Settimana.

4-01 - 235 -

Google Earth, 18 ottobre 2022


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AGGIORNAMENTO (2023)

4-01 - 236 -

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4-02 STRUTTURE IN C.A. PRESSO CASERA LODINA

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IDENTIFICAZIONE E INQUADRAMENTO IDENTIFICAZIONE Sistema WHS(1-9): 9 Core/Buffer/esterno: Core Comune: Cimolais (FVG) Località: Casera Lodina Coordinate: 46.307097, 12.424640 Quota: 1575 m. slm

CARTOGRAFIA Database della rete: no IGM: sì - dal 1910 Tabacco: sì Altro: -

FONTE SEGNALAZIONE Studio Cassol Scariot per Parco Dol. Friulane COMPILATORE E DATA Chiara Quaglia (Iuav) 20/08/2016 Davide Allegri (Iuav) 25/03/2023

SISTEMI DI STROBS Sistema: agropastorale Tipo struttura: ricovero bestiame INFORMAZIONI SULLA PROPRIETÀ Da verificare

4-02 - 237 -

3

0

0,5 km Source: Esri, DigitalGlobe, GeoEye, Earthstar Geographics, CNES/Airbus DS, USDA, USGS, AEX, Getmapping, Aerogrid, IGN, IGP, swisstopo, and the GIS User Community


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OBSOLESCENZA (2016) a. Descrizione Si tratta di strutture edilizie in cemento armato probabilmente costruite per recuperare lo storico ricovero dei bovini. Oltre alla muratura in pietra, ascrivibile alla struttura originale, vi sono infatti dei più recenti pilastrini in cemento armato che testimoniano l’avvio di lavori di recupero dell’edificio successivamente abbandonati.

4-02 - 238 -

ferri di armatura esposti.

c. Datazione presunta La consultazione della serie storica delle carte IGM restituisce situazioni diverse nell’arco del XX secolo. Fin dalla prima carta disponibile (1910) si può riconoscere la presenza di quattro edifici in muratura, che sono presenti anche nelle carte seguenti del 1926, 1932, 1948, anche se in quest’ultima b. Considerazioni sul livello di funzionalità tre di essi sono rappresentati come baracche e stato di conservazione, attualità e anzichè come edifici in muratura. Nella tavoadeguatezza al contesto della struttura letta del 1966 rimangono rappresentati solo L’obsolescenza di questa struttura è ricondi- due edifici, quello principale in muratura e lo cibile allo stato incompiuto degli interventi di stallone come baracca. La cartografia attuale recupero. Questo stato conferisce un aspetto digitale mantiene questa rappresentazione. generale di incuria al luogo, oltre ad avere un certo grado di pericolosità dovuto ad alcuni

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CONTESTO, VISIBILITÀ E ACCESSIBILITÀ (2016) Casera Lodina è situata in Comune di Cimolais (PN) sulla destra idrografica della Val Cimoliana, stretta e lunga valle che si addentra nel cuore del sistema dolomitico 4 - Dolomiti Friulane proprio a partire dall’abitato di Cimolais. La casera si trova sotto il Monte Lodina su un balcone panoramico a 1567 m di quota, da cui si possono ammirare il Duranno e la Cima dei Preti. È raggiungibile esclusivamente a piedi lungo il sentiero CAI 374 che parte da Ponte Compol, circa 2 km dopo aver imboccato la rotabile della Val Cimoliana (circa 800 metri di dislivello).

4-02 - 239 -

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VALUTAZIONI GESTIONALI (2016) Se i lavori di ristrutturazione non dovessero essere portati a termine, in alternativa potrebbe essere valutata la rimozione mirata dei pilastrini in cemento armato, pur mantenendo allo stato di rudere i resti delle strutture originali. Sarebbe auspicabile comunque un intervento minimo di messa in sicurezza delle parti più critiche (ferri di armatura esposti).

4-02 - 240 -

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AGGIORNAMENTO (2023) a. Situazione attuale Non si notano significativi cambiamenti rispetto al 2016. b. Descrizione Le immagini satellitari più recenti documentano la permanenza delle strutture catalogate. c. Fonte La struttura è stata oggetto di indagine online.

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Google Maps Images, giugno 2021


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AGGIORNAMENTO (2023)

4-02 - 242 -

Google Earth, 18 ottobre 2022


4-03 BARACCA PRESSO CASERA SETTEFONTANE

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IDENTIFICAZIONE E INQUADRAMENTO IDENTIFICAZIONE Sistema WHS(1-9): 4 Core/Buffer/esterno: Core Comune: Claut (FVG) Località: Val Settimana - Settefontane Coordinate: 46,2178 12,5112 (rev. 2023) Quota: 875 m. slm FONTE SEGNALAZIONE Studio Cassol Scariot per Parco Dol. Friulane COMPILATORE E DATA Chiara Quaglia (Iuav) 20/08/2016 Viviana Ferrario (Iuav) 22/10/2023

CARTOGRAFIA Database della rete: no IGM: no Tabacco: no Altro: SISTEMI DI STROBS Sistema: agropastorale Tipo struttura: baracca INFORMAZIONI SULLA PROPRIETÀ Privata

4-03 - 243 -

3

0

0,5 km Source: Esri, DigitalGlobe, GeoEye, Earthstar Geographics, CNES/Airbus DS, USDA, USGS, AEX, Getmapping, Aerogrid, IGN, IGP, swisstopo, and the GIS User Community


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OBSOLESCENZA (2016) a. Descrizione provvisoria suggerisce una datazione posteLa struttura è una baracca fatta con mate- riore rispetto agli anni ‘50 del Novecento. riali di recupero. Non è possibile definire il suo attuale stato di uso, probabilmente è stata in passato utilizzata come deposito o ricovero, ma attualmente sembra inutilizzata. b. Considerazioni sul livello di funzionalità e stato di conservazione, attualità e adeguatezza al contesto della struttura La struttura si presenta come un manufatto non gradevole alla vista e inappropriato al luogo, per la scarsa qualità dei materiali e l’aspetto provvisorio.

4-03 - 244 -

c. Datazione presunta Non è possibile una datazione certa di questa struttura, ma la sua stessa natura

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CONTESTO, VISIBILITÀ E ACCESSIBILITÀ (2016) Questa baracca si trova in prossimità di Casera Settefontane, lungo la Val Settimana, a circa 5 km dopo l’abitato di Claut. La Val Settimana è una profonda valle incisa tra le cime del Turlon – Pramaggiore e il Cornaget e che si immerge nel cuore del Parco delle Dolomiti Friulane. Gran parte della valle è percorribile da una strada carrabile asfaltata e aperta al traffico, che dall’abitato di Claut in circa una decina di km conduce al Rifugio Pussa.

4-03 - 245 -


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VALUTAZIONI GESTIONALI (2016) Alle condizioni attuali l’intervento più opportuno sembrerebbe la demolizione. Questa baracca non sembra presentare valore storico, simbolico o affettivo collettivo. Rimane da valutare la possibilità, una volta verificatane la reale necessità e fattibilità, di una sua ricostruzione con materiali più idonei.

4-03 - 246 -


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AGGIORNAMENTO (2023) dal momento che la baracca è facilmena. Situazione attuale Non si notano significativi cambiamenti te accessibile dai visitatori della Casera rispetto al 2016, salvo un cedimento struttu- Settefontane. rale della copertura della baracca. c. Fonte L’area è stata oggetto di sopralluogo.Sulla b. Descrizione La baracca si trova in condizioni veramen- base del sopralluogo e delle immagini satellite precarie. La copertura è crollata all’interno tari è stata corretta la geolocalizzazione GIS, della struttura, trascinando con sé il telaio afflitta da un errore comune a tutte le strutture obsolete rilevate in val Settimana. metallico posto sul tetto. Se ne raccomanda la demolizione, anche in considerazione dell’estrema prossimità alla Casera Settefontane, un complesso agropastorale tradizionale di pregio, oggetto di un intervento di recupero di una certa qualità e che presenta segni d’uso. La demolizione è raccomandata anche in considerazione della sicurezza delle persone,

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4-03 - 247 -


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AGGIORNAMENTO (2023)

4-03 - 248 -

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4-04 BOX IN LAMIERA IN VAL SENONS

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IDENTIFICAZIONE E INQUADRAMENTO IDENTIFICAZIONE Sistema WHS(1-9): 4 Core/Buffer/esterno: Core Comune: Claut (FVG) Località: Val Senons Coordinate: 46,3296 12,6041 (rev. 2023) Quota: 1175 m. slm FONTE SEGNALAZIONE Studio Cassol Scariot per Parco Dol. Friulane COMPILATORE E DATA Chiara Quaglia (Iuav) 20/08/2016 Viviana Ferrario (Iuav) 22/10/2023

CARTOGRAFIA Database della rete: no IGM: no Tabacco: no Altro: SISTEMI DI STROBS Sistema: forestale Tipo struttura: baracca INFORMAZIONI SULLA PROPRIETÀ Privata

4-04 - 249 -

3

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0,5 km Source: Esri, DigitalGlobe, GeoEye, Earthstar Geographics, CNES/Airbus DS, USDA, USGS, AEX, Getmapping, Aerogrid, IGN, IGP, swisstopo, and the GIS User Community


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OBSOLESCENZA (2016) a. Descrizione provvisoria suggerisce una datazione posteLa struttura è un box in lamiera di caratte- riore rispetto agli anni ‘50 del Novecento. re temporaneo. Secondo quanto riportato da chi ha segnalato la struttura, il box sembra essere stato costruito come supporto all’attività forestale (deposito attrezzi). b. Considerazioni sul livello di funzionalità e stato di conservazione, attualità e adeguatezza al contesto della struttura La struttura si presenta come un manufatto non gradevole alla vista e inappropriato al luogo, per la scarsa qualità dei materiali e l’aspetto provvisorio.

4-04 - 250 -

c. Datazione presunta Non è possibile una datazione certa di questa struttura, ma la sua stessa natura

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CONTESTO, VISIBILITÀ E ACCESSIBILITÀ (2016) Il box si trova lungo la Val Senons, una laterale della Val Settimana, presso la località Pian de Mio. La Val Senons è attraversata da una strada che è percorribile solo da mezzi autorizzati o a piedi. Il box è visibile dalla strada.

VALUTAZIONI GESTIONALI (2016) Una volta verificato l’effettivo uso del box, che attualmente ha un aspetto poco curato, è da valutare una sua riqualificazione, comunque non impegnativa, mediante l’uso di materiali più idonei. Nel caso in cui esso non sia utilizzato, si suggerisce la rimozione.

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AGGIORNAMENTO (2023) a. Situazione attuale La baracca è stata demolita. b. Descrizione Nella presunta posizione occupata dalla baracca rimane un cumulo di tavole di legno, forse residuo della demolizione. c. Fonte L’area è stata oggetto di sopralluogo. Sulla base del sopralluogo e delle immagini satellitari è stata corretta la geolocalizzazione GIS, afflitta da un errore comune a tutte le strutture obsolete rilevate in val Settimana.

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4-05 BARACCA E STALLONE CASERA FERRERA

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IDENTIFICAZIONE E INQUADRAMENTO IDENTIFICAZIONE Sistema WHS(1-9): 4 Core/Buffer/esterno: Core Comune: Erto e Casso (FVG) Località: Val Zemola Coordinate: 46.303430, 12.370983 Quota: 1250 m. slm FONTE SEGNALAZIONE Studio Cassol Scariot per Parco Dol. Friulane COMPILATORE E DATA Chiara Quaglia (Iuav) 20/08/2016 Davide Allegri (Iuav) 25/03/2023

CARTOGRAFIA Database della rete: no IGM: no Tabacco: no Altro: SISTEMI DI STROBS Sistema: agropastorale Tipo struttura: baracca INFORMAZIONI SULLA PROPRIETÀ Da verificare

4-05 - 253 -

3

0

0,5 km

Source: Esri, DigitalGlobe, GeoEye, Earthstar Geographics, CNES/Airbus DS, USDA, USGS, AEX, Getmapping, Aerogrid, IGN, IGP, swisstopo, and the GIS User Community


[

OBSOLESCENZA (2016) a. Descrizione La scheda riguarda due strutture vicine. La prima è un box in lamiera attualmente utilizzato e di recente installazione adiacente a Casera Ferrera. La seconda è a poca distanza ed è un intervento di copertura di aspetto provvisorio sul vecchio “stallone” storico.

4-05 - 254 -

b. Considerazioni sul livello di funzionalità e stato di conservazione, attualità e adeguatezza al contesto della struttura Le strutture sono state segnalate per il loro generale aspetto inappropriato rispetto al contesto. Non si tratta certamente di obsolescenza funzionale, in quanto esse sembrano utilizzate come deposito e ricovero attrezzi e materiali. Tuttavia nell’insieme il contesto risulta penalizzato da questi interventi che

conferiscono una sensazione di incuria e inadeguatezza al contesto in cui sono inserite. c. Datazione presunta Il box in lamiera è certamente posteriore alla seconda metà del ‘900. Anche l’intervento di copertura sullo stallone è molto recente, benché sia evidente che è stato fatto sul sedime dell’edificio storico presente nella cartografia IGM fin dalla prima edizione disponibile (1910).

CS


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CONTESTO, VISIBILITÀ E ACCESSIBILITÀ (2016) Queste due strutture adiacenti si trovano presso Casera Ferrera in Val Zemola, a circa 5 km dall’abitato di Erto lungo un strada sterrata il cui accesso carrabile è consentito solo ai mezzi autorizzati. La Val Zemola fa parte del gruppo Duranno-Preti.

4-05 - 255 -

CS


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CONSIDERAZIONI GESTIONALI (2016)

4-05 - 256 -

La presenza di questi due interventi nelle rimozione. vicinanze dell’edificio di Casera Ferrera può Nel primo caso sarebbe opportuno valutare essere percepita come inappropriata rispet- comunque la rimozione con la ricostruzione to al valore storico culturale della Casera mediante tecnologie e materiali più consoni. stessa. Sia la baracca in lamiera che la tettoia precaria inserita sopra i resti dello stallone sembrano interventi spontanei realizzati senza un progetto coerente con il contesto. Questa spontaneità indica tuttavia che gli spazi della Casera sono largamente utilizzati. Per lo stallone si suggerisce di valutare la rimozione della copertura ed eventualmente una sua ricostruzione con tecnologie e materiali più idonei. Per la baracca rimane da comprendere se la sua funzione di deposito è necessaria alla normale fruizione della casera o se si tratta di un intervento provvisorio destinato alla

CS


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AGGIORNAMENTO (2023) a. Situazione attuale Il box in lamiera è stato abbattuto, mentre la struttura sopra lo stallone è ancora presente. b. Descrizione L’analisi delle immagini disponibili online ha confermato l’abbattimento della struttura in lamiera adiacente alla Casera, mentre le immagini satellitari più recenti mostrano ancora la presenza della copertura provvisoria dello “stallone” storico. c. Fonte La struttura è stata oggetto di indagine online.

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Google Maps Images, luglio 2021


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AGGIORNAMENTO (2023)

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Google Earth, 18 ottobre 2022


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4-06 VILLAGGIO INCOMPIUTO “PINELAND”

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IDENTIFICAZIONE E INQUADRAMENTO

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IDENTIFICAZIONE Sistema WHS(1-9): 4 Core/Buffer/esterno: Esterno ( 1 km) Comune: Forni di Sopra (FVG) Località: Andrazza Coordinate: 46.407369, 12.595744 Quota: 900 m. slm

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D D D

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FONTE SEGNALAZIONE Ricerca - internet COMPILATORE E DATA Chiara Quaglia (Iuav) 03/10/2016 Davide Allegri (Iuav) 25/03/2023

CARTOGRAFIA Database della rete: sì IGM: no (ultima disponibile 1960) Tabacco: no Altro: SISTEMI DI STROBS Sistema: turistico Tipo struttura: hotel - villaggio turistico INFORMAZIONI SULLA PROPRIETÀ Privata (da verificare)

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4-06

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- 259 -

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3

0

0,5 km Source: Esri, DigitalGlobe, GeoEye, Earthstar Geographics, CNES/Airbus DS, USDA, USGS, AEX, Getmapping, Aerogrid, IGN, IGP, swisstopo, and the GIS User Community


[

OBSOLESCENZA (2016) a. Descrizione Questa struttura, progettata dall’architetto Marcello D’Olivo, è costituita dai resti di un edificio incompiuto che “doveva essere una residenza turistico alberghiera, commissionata da una società di Londra nel 1964, che venne bruscamente interrotta a causa del fallimento dell’impresa” (Il Piccolo, 16 dicembre 2015). Della struttura più imponente (un edificio ad arco lungo circa 100 metri) rimane soltanto lo scheletro in cemento armato, mentre delle case singole è stato realizzato un solo prototipo, che è tuttora utilizzato (foto in basso a destra).

b. Considerazioni sul livello di funzionalità e stato di conservazione, attualità e adeguatezza al contesto della struttura La struttura non è mai stata ultimata. L’obsolescenza è quindi riconducibile allo stato di incompiutezza dell’opera, che si è poi trasformato negli anni in uno stato di completo abbandono.

GM

CQ

c. Datazione presunta Stando alle fonti disponibili il progetto risale al 1964 (Moccia, “Censimento impianti abbandonati in Friuli”, 2013; Il Piccolo, 16 dicembre 2015). Nella cartografia IGM non ve n’è traccia.

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CONTESTO, VISIBILITÀ E ACCESSIBILITÀ (2016) Questa struttura si trova vicina alla SS 52 che conduce al Passo della Mauria. Tuttavia è quasi completamente nascosta dalla vegetazione e non risulta percepibile al viaggiatore distratto. Diventa visibile soltanto una volta imboccato e percorso, per alcune centinaia di metri, un sentiero che si inoltra nel bosco. Sulla statale è invece direttamente affacciato l’unico edificio del complesso che venne ultimato e oggi è ancora in uso.

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GM


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CONSIDERAZIONI GESTIONALI (2016)

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Da un certo punto di vista questa può essere considerata una struttura con un impatto negativo (viene indicato un “indice di gravità” di 3 punti su 5 secondo il giudizio di Mountain Wilderness espresso nel lavoro di catalogazione svolto nel 2013 per tutto il territorio friulano), ma da un altro punto di vista se ne può cogliere anche il valore culturale: quest’opera incompiuta può rimanere come testimonianza dell’architettura organica di Marcello D’Olivo, e come tale essere valorizzata. A dispetto della sua mole imponente, questa struttura non risulta comunque visibile al frequentatore di passaggio, ragion per cui il potenziale conflitto tra i diversi valori e disvalori attribuiti è attenuato.


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AGGIORNAMENTO (2023) a. Situazione attuale Non si notano significativi cambiamenti rispetto al 2016. b. Descrizione Le indagini svolte online hanno documentato una situazione analoga a quella del 2016. Tuttavia il riconoscimento della paternità illustre della struttura, anche in seguito alle celebrazioni del centenario della nascita di Marcello D’Olivo nel 2021, hanno richiamato l’attenzione su questa struttura, sulla quale le amministrazioni locali hanno avviato delle riflessioni. c. Fonte La struttura è stata oggetto di indagine online.

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Pinterest


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AGGIORNAMENTO (2023)

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Google Earth, 17 ottobre 2022


4-07 EDIFICIO INCOMPIUTO IN VAL CIMOLIANA

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IDENTIFICAZIONE E INQUADRAMENTO IDENTIFICAZIONE Sistema WHS(1-9): 4 Core/Buffer/esterno: Buffer Comune: Cimolais (FVG) Località: Cimolais Coordinate: 46.309582, 12.443977 Quota: 700 m. slm FONTE SEGNALAZIONE ricerca sul terreno COMPILATORE E DATA Chiara Quaglia (Iuav) 28/04/2016 Viviana Ferrario (Iuav) 30/10/2023

CARTOGRAFIA Database della rete: sì IGM: sì (1966; precedente 1948) Tabacco: sì Altro: SISTEMI DI STROBS Sistema: turistico Tipo struttura: edificio incompiuto INFORMAZIONI SULLA PROPRIETÀ Privata

4-07 - 265 -

3

0

0,5 km Source: Esri, DigitalGlobe, GeoEye, Earthstar Geographics, CNES/Airbus DS, USDA, USGS, AeroGRID, IGN, and the GIS User Community


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OBSOLESCENZA (2016) a. Descrizione Questa struttura è uno scheletro di un edificio di tre piani incompiuto che, secondo la testimonianza del proprietario (intervistato durante un sopralluogo svolto nel 2012 durante la redazione delle schede tipo delle Linee Guida) doveva diventare una struttura ricettiva per gruppi. Accanto alla struttura vi è la casa di abitazione del proprietario.

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fa; negli anni 90, siccome versava in cattive condizioni, l’ha fatta demolire con l’intenzione di costruire un ostello o albergo. c. Datazione presunta Nell’IGM del 1966 si riconosce un edificio in muratura sullo stesso sedime dell’attuale, corredato dalla dicitura “Fornace”.

b. Considerazioni sul livello di funzionalità e stato di conservazione, attualità e adeguatezza al contesto della struttura I lavori sono fermi da tempo alla struttura portante e al tetto; ad un pilastro è affisso il cartello “ in vendita”. Il proprietario ha riferito che prima di questo edificio vi era una fornace, che è stata da lui acquistata 40 anni

CQ


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CONTESTO, VISIBILITÀ E ACCESSIBILITÀ (2016) Questa struttura si trova lungo la val Cimoliana, una delle principali vie di accesso al sistema 4 e particolarmente nota per portare al Campanile di Val Montanaia. La struttura si trova a lato della strada sterrata che percorre la valle, circa un chilometro dopo l’abitato di Cimolais. La strada è aperta al transito dei mezzi motorizzati. Anche se parzialmente nascosta dalla vegetazione e posta a una quota leggermente inferiore rispetto alla quota della strada, la struttura è ben visibile percorrendola.

4-07 - 267 -

CQ


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CONSIDERAZIONI GESTIONALI (2016) Lo stato di cronica stasi in cui versano i lavori per il completamento di questa struttura fanno immaginare che non ci siano molte possibilità di utilizzo dell’edificio. Sarebbe opportuno sbloccare in qualche modo la situazione, valutando l’opportunità di ripresa dei lavori o in alternativa di demolizione dello scheletro oggi presente. La valutazione tuttavia non è semplice, essendo ovviamente in gran misura influenzata dalla disponibilità dei proprietari dell’immobile.

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La fornace demolita sul cui sedime è stato costruito l’attuale edificio incompiuto; CQ


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AGGIORNAMENTO (2023) c. Fonte a. Situazione attuale L’are è stata oggetto di soprallugo. La struttura è ora utilizzata da una azienda agricola. b. Descrizione L’edificio non ha subito trasformazioni significative, ma oggi è utilizzato come deposito di foraggio, materiali e attrezzature dall’azienda agricola Clautana, come recita il cartello installato a poca distanza. Sono visibili solai in laterocemento non intonacati e i tamponamenti della struttura sono in gran parte realizzati con materiali di recupero. Benché la struttura sia oggi utilizzata, rimane il problema di decoro tipico degli edifici incompiuti.

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Foto Lucia Montefiori, ottobre 2023


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AGGIORNAMENTO (2023)

4-07

Foto Lucia Montefiori, ottobre 2023

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Google Earth, 26 ottobre 2015

Google Earth, 18 ottobre 2022


SISTEMA 5 DOLOMITI SETTENTRIONALI

Sistema 5 - 271 -


Elenco strobs catalogate nel Sistema 5 - Dolomiti Settentrionali

Sistema 5 - 272 -

273 279 285 289 293 299 305 311 315 321 327 331 337 341 347 353 359 365 371 377 383 389 395 401 407 413 419 425

5-01 EX CAVA SARÈ IN BADIA 5-02 CAVA ROA DEL CIALDIRES 5-03 CAVO TELEFERICA PRESSO PEDERÙ 5-04 CASERMETTA PRESSO LAGO DI LIMO 5-05 STAGNI DA PESCA MAITE 5-06 CASA CANTONIERA VAL DI LANDRO 01 5-07 CASA CANTONIERA VAL DI LANDRO 02 5-08 LINEA TELEFONICA VAL DI LANDRO 5-09 LINEA ELETTRICA VAL DI LANDRO 5-10 CAVA DI GHIAIA “CASTAGNA” - VAL DI LANDRO 5-11 POLIGONO DI TIRO A DOBBIACO 5-12 ROVINA WILDBAD 5-13 LINEA TELEFONICA VAL DI SESTO 5-14 LINEA ELETTRICA VAL DI SESTO (INTERRATA) 5-15 CASA CANTONIERA SS 51 FELIZON 5-16 EX STAZIONE FERROVIARIA DI OSPITALE 5-17 EX CASELLO SU SS. 51 - CIMABANCHE 5-18 EX DEPOSITO MILITARE A CIMABANCHE 5-19 CASA CANTONIERA SU SS51 - CIMABANCHE 5-20 OVOVIA E SEGGIOVA STAUNIES 5-21 HOTEL P.SSO TRE CROCI 5-22 EX CASA CANTONIERA SU S.R. 48 5-23 EX SCUDERIE PRESSO MISURINA 5-24 EX SCIOVIA MISURINA-DIAVOLO 5-25 CABINA ELETTRICA PRESSO MISURINA 5-26 RISTORANTE LA PINETA IN VAL D’OTEN 5-27 EX BIVACCO FANTON 5-28 CASA CANTONIERA SU SS 52


5-01 EX CAVA SARÈ IN BADIA

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IDENTIFICAZIONE E INQUADRAMENTO IDENTIFICAZIONE Sistema WHS(1-9): 5 Core/Buffer/esterno: Buffer Comune: Badia/ Abtei (BZ) Località: Sarè Coordinate: 46.558191, 11.973412 Quota: 1700 m. slm FONTE SEGNALAZIONE Provincia di Bolzano COMPILATORE E DATA Chiara Quaglia (Iuav) 20/09/2016 Davide Allegri (Iuav) 25/03/2023

CARTOGRAFIA Database della rete: sì IGM: sì - 1960 (precedente 1938) Tabacco: sì Altro: SISTEMI DI STROBS Sistema: industriale Tipo struttura: cava INFORMAZIONI SULLA PROPRIETÀ Privata

5-01 - 273 -

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0

0,5 km

3


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OBSOLESCENZA (2016)

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a. Descrizione Si tratta di una cava di discrete dimensioni (almeno tre ettari) per l’estrazione di ghiaia e pietrisco; dalle fotografie messe a disposizione dagli uffici della Provincia di Bolzano si può notare la presenza di strutture, fisse e mobili, per l’attività di cava. Da quanto si apprende sul sito web della ditta proprietaria, vi si troverebbe anche “un impianto per il riciclaggio di materiale da demolizione, come calcestruzzo, mattoni, calcinacci, asfalto” (www.impianticolfosco.com). La cava, con i suoi impianti di lavorazione, è all’esterno del WHS e continua a svolgere funzioni di lavorazione. L’area di estrazione che insisteva nel WHS, nonché parco naturale, è quella posta sulla orografica destra della valle, sopra la quota dei 1.700 m. In questo settore l’attività

estrattiva si è conclusa e l’area è in corso di progressivo riempimento con materiale di scavo, cui succederà la fase di rinaturalizzazione (in parte già avviata). b. Considerazioni sul livello di funzionalità e stato di conservazione, attualità e adeguatezza al contesto della struttura L’obsolescenza riferita è relativa all’impatto negativo sull’ambiente e sul paesaggio, mentre non viene fatto riferimento all’assenza di uso o al basso valore. La cava svolge ancora attività di lavorazione ed è una importante realtà economica locale. c. Datazione presunta La cava è segnalata come “Cava di Sabbia” nella cartografia IGM a partire dal 1960.

BZ


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CONTESTO, VISIBILITÀ E ACCESSIBILITÀ (2016) Questa cava si trova presso un conoide alluvionale nella Valle di San Cassiano, che mette in connessione la Val Badia con il Passo Falzarego. La cava si raggiunge dalla località Punt de Sciarè, procedendo vero la Capanna Alpina. Gli impianti di lavorazione si trovano a valle della strada che porta alla Capanna Alpina, mentre l’ex area di estrazione si colloca a monte.

5-01 - 275 -

Google

Google


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CONSIDERAZIONI GESTIONALI (2016) Secondo quanto segnalato dalla Provincia di Bolzano, le attività estrattive dentro il sito UNESCO e Parco naturale sono terminate da qualche anno e l’area è già sottoposta a interventi di riempimento e ripristino ambientale, come si può intuire dalle fotografie fornite, dalle quali si notano alcune aree rinverdite. Gli impianti della cava posti all’esterno del sito esercitano attività di lavorazione di materiale. Essa risulta una importante realtà economica locale che, soddisfacendo il fabbisogno di materiale per edilizia della valle, consente di ridurne i trasporti dall’esterno (Val Pusteria e Valle Aurina), con positivi riflessi in termini di riduzione di emissioni di gas serra e di contenimento del traffico pesante.

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BZ


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AGGIORNAMENTO (2023) a. Situazione attuale c. Fonte La strobs è da considerarsi trasformata. Indagine online. La parte di cava che insiste all’interno del Nota della Provincia di Bolzano 29/06/2023. sito UNESCO e del parco naturale non è più attiva ed è stata assoggettata ad intervento di rinaturalizzazione (progetto VIA 2021/122 “Progetto di variante per la definitiva sistemazione della cava di sabbia e ghiaia Rio Sarè nel Comune di Badia di data 29/04/2021 - comunicazione di fine lavori con prot. n. 555665 del 28/06/2023). Il processo di rinaturalizzazione è stato quindi avviato. b. Descrizione Gli impianti di lavorazione, situati all’esterno dell’area anzidetta e non interessati dal provvedimento, rimangono in funzione.

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5-02 CAVA ROA DEL CIALDIRES

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IDENTIFICAZIONE E INQUADRAMENTO IDENTIFICAZIONE Sistema WHS(1-9): 5 Core/Buffer/esterno: Core Comune: Marebbe/Enneberg (BZ) Località: Cialdires Coordinate: 46.660902, 11.997728 Quota: 1425 m. slm FONTE SEGNALAZIONE Provincia di Bolzano COMPILATORE E DATA Chiara Quaglia (Iuav) 14/10/2016 Davide Allegri (Iuav) 25/03/2023

CARTOGRAFIA Database della rete: no IGM: no Tabacco: no Altro: SISTEMI DI STROBS Sistema: industriale Tipo struttura: cava INFORMAZIONI SULLA PROPRIETÀ Pubblica

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3

0

0,5 km


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OBSOLESCENZA (2016) a. Descrizione La struttura è una cava di inerti inattiva. b. Considerazioni sul livello di funzionalità e stato di conservazione, attualità e adeguatezza al contesto della struttura Secondo quanto segnalato dalla Provincia di Bolzano, questa cava non è più utilizzata. L’obsolescenza riferita è relativa sia all’impatto negativo sull’ambiente e sul paesaggio, sia all’assenza di qualsiasi forma di utilizzo presente o futura, sia al basso valore sociale, storico culturale e affettivo collettivo.

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c. Datazione presunta Dalla consultazione della cartografia storica non è stato possibile capire in che anni fosse cominciata l’attività estrattiva.

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CONTESTO, VISIBILITÀ E ACCESSIBILITÀ (2016) Questa ex cava si trova nella Val di Rudo, valle che si sviluppa in senso sud-est nordovest e che è raggiungibile dall’abitato di San Vigilio di Marebbe. Gran parte della valle è compresa nel Parco Naturale di Fanes-SenesBraies. La cava si trova a poca distanza dalla strada carrabile che percorre la valle conducendo al rifugio Pederù ed è percepibile transitandovi.

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Google

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CONSIDERAZIONI GESTIONALI (2016) Secondo quanto segnalato dalla Provincia di Bolzano, questa cava sarà soggetta a interventi di rinaturalizzazione. Le continue colate detritiche che interessano l’area stanno già comunque facendo riacquistare alla zona un carattere di naturalità. Il processo di riqualificazione di questa cava interessa in particolare l’argine artificiale parzialmente rinverdito e che dovrebbe essere oggetto di demolizione e rinaturalizzazione.

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AGGIORNAMENTO (2023) a. Situazione attuale La Provincia di Bolzano conferma che all’interno dell’area non viene svolta alcuna attività estrattiva. b. Descrizione L’area viene utilizzata per il deposito di materiale; la Provincia Autonoma di Bolzano ha avviato contatti con l’amministrazione comunale locale per individuare soluzioni ad hoc in termini di recupero e/o utilizzo parziale dell’area, ma cmq solo per depositi temporanei. c. Fonte Nota della Provincia di Bolzano 29/06/2023.

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5-03 CAVO TELEFERICA PRESSO PEDERÙ

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IDENTIFICAZIONE E INQUADRAMENTO IDENTIFICAZIONE Sistema WHS(1-9): 5 Core/Buffer/esterno: Core Comune: Marebbe/Enneberg (BZ) Località: Pederù Coordinate: 46.639550, 12.041504 Quota: 1650 m. slm

CARTOGRAFIA Database della rete: no IGM: no Tabacco: no Altro: SISTEMI DI STROBS Sistema: Energia, comunicaz., infrastrutture Tipo struttura: cavo

FONTE SEGNALAZIONE Provincia di Bolzano COMPILATORE E DATA Chiara Quaglia (Iuav) 29/09/2016 Davide Allegri (Iuav) 25/03/2023

INFORMAZIONI SULLA PROPRIETÀ Da verificare

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3

0

0,5 km


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OBSOLESCENZA (2016)

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a. Descrizione c. Datazione presunta Questa struttura è una teleferica di modeste Dalla lettura delle fonti cartografiche dispodimensioni non più in funzione. nibili non è stato possibile datare questa struttura. b. Considerazioni sul livello di funzionalità e stato di conservazione, attualità e adeguatezza al contesto della struttura La segnalazione della Provincia mette in evidenza il fatto che la teleferica non sia più utilizzata. L’obsolescenza riferita è quella relativa all’assenza di qualsiasi uso e al basso valore sociale, storico culturale e affettivo collettivo. Non viene messo in evidenza un impatto negativo sul paesaggio. Non è chiaro. dal materiale fotografico trasmesso, se la struttura in legno sia la partenza della teleferica oggi adibita ad altri usi.

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BZ


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CONTESTO, VISIBILITÀ E ACCESSIBILITÀ (2016) Questa struttura si trova nella Val di Rudo, valle che si sviluppa in senso sud-est nordovest e che è raggiungibile dall’abitato di San Vigilio di Marebbe. Gran parte della valle è compresa nel Parco Naturale di Fanes-SenesBraies. La partenza della teleferica in disuso si trova a poca distanza (500 m) dal Rifugio Pederù.

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4. CONSIDERAZIONI GESTIONALI (2016) Secondo la Provincia di Bolzano, che ha segnalato la struttura, è necessario, qualora la teleferica non venga riattivata in futuro, rimuovere il cavo della teleferica ormai logoro e non più in funzione. L’impatto sul paesaggio della cabina a valle, ristrutturata e in legno, è invece trascurabile. Secondo la Provincia di Bolzano, che ha segnalato la struttura, è necessario, qualora la teleferica non venga riattivata in futuro, rimuovere il cavo della teleferica ormai logoro e non più in funzione. L’impatto sul paesaggio della cabina a valle, ristrutturata e in legno, è invece trascurabile.

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AGGIORNAMENTO (2023) a. Situazione attuale La teleferica è nuovamente funzionante, seppur saltuariamente. b. Descrizione La “casetta” in legno che viene utilizzata quale stazione a valle della teleferica, di recente costruzione, è situata al margine del parcheggio auto di Pederú. Secondo la nota della Provincia Autonoma di Bolzano del 28/06/29023 “non vi è, complessivamente, alcun impatto negativo sul paesaggio”. c. Fonte Nota della Provincia di Bolzano 29/06/2023.

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5-04 CASERMETTA PRESSO LAGO DI LIMO

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IDENTIFICAZIONE E INQUADRAMENTO IDENTIFICAZIONE Sistema WHS(1-9): 5 Core/Buffer/esterno: Core Comune: Marebbe/Enneberg (BZ) Località: Lago di Limo Coordinate: 46.603435, 12.021439 Quota: 2165 m. slm FONTE SEGNALAZIONE Provincia di Bolzano COMPILATORE E DATA Chiara Quaglia (Iuav) 20/02/2017 Davide Allegri (Iuav) 25/03/2023

CARTOGRAFIA Database della rete: sì IGM: sì - 1984 (precedente 1964) Tabacco: sì Altro: SISTEMI DI STROBS Sistema: frontaliero militare Tipo struttura: caserma INFORMAZIONI SULLA PROPRIETÀ Pubblica. Esercito.

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3

0

0,5 km

Source: Esri, DigitalGlobe, GeoEye, Earthstar Geographics, CNES/Airbus DS, USDA, USGS, AeroGRID, IGN, and the GIS User Community


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OBSOLESCENZA (2016) a. Descrizione stato omesso nella cartografia precedente a Si tratta di una casermetta a due piani di causa della censura militare. modeste dimensioni. b. Considerazioni sul livello di funzionalità e stato di conservazione, attualità e adeguatezza al contesto della struttura Secondo quanto segnalato dalla Provincia di Bolzano, la casermetta si presenta in cattivo stato di conservazione, ma è ancora occasionalmente utilizzata dall’esercito.

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c. Datazione presunta La caserma è databile tra il 1964 e il 1984: è infatti nell’IGM del 1984 che compare in cartografia, mentre in quella precedente (del 1964) non ve n’è traccia. Non è tuttavia da escludere la possibilità che il manufatto fosse

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CONTESTO, VISIBILITÀ E ACCESSIBILITÀ (2016) La caserma si trova nelle immediate vicinanze del Lago di Limo presso l’Alpe di Fanes: una volta raggiunto il lago, la caserma è ben visibile a circa 200 metri a lato della strada sterrata. Pur essendo raggiungibile solo a piedi, il luogo è molto frequentato dagli escursionisti: si tratta di una conca adibita a pascolo immersa nel Parco Naturale Fanes-Senes -Braies e circondata da ampi panorami sulle vette dolomitiche. Il luogo è raggiungibile in circa tre ore di cammino partendo da San Cassiano in Val Badia seguendo il sentiero numero 11. Può anche essere raggiunta da Pederù in tempi sostanzialmente analoghi.

5-04

CONSIDERAZIONI GESTIONALI (2016) L’edificio non si presenta in condizioni di grave dissesto, tuttavia la sua collocazione nella zona Core, nonché la posizione di visibilità relativamente elevata, inducono a suggerire un intervento di recupero. Secondo quanto segnalato dalla Provincia di Bolzano, un possibile uso alternativo, qualora la struttura non venisse più utilizzata dalle forze armate, potrebbe essere quello di foresteria.

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AGGIORNAMENTO (2023) a. Situazione attuale Non si notano significativi cambiamenti rispetto al 2016. b. Descrizione Secondo quanto riportato nella nota della Provincia Autonoma di Bolzano, vista la natura del manufatto (struttura dell’esercito), risulta particolarmente complesso chiedere la realizzazione di interventi di manutenzione / rimozione o comunque un intervento “sostanziale” di recupero / valorizzazione della medesima. c. Fonte Nota della Provincia di Bolzano 29/06/2023.

5-04 - 292 -


5-05 STAGNI DA PESCA MAITE

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IDENTIFICAZIONE E INQUADRAMENTO IDENTIFICAZIONE Sistema WHS(1-9): 5 Core/Buffer/esterno: Buffer Comune: Braies/Prags (BZ) Località: Prati Camerali Coordinate: 46.698197, 12.150667 Quota: 1400 m. slm FONTE SEGNALAZIONE " Provincia di Bolzano COMPILATORE E DATA Chiara Quaglia (Iuav) 13/10/2016 Davide Allegri (Iuav) 25/03/2023

CARTOGRAFIA Database della rete: no IGM: no Tabacco: sì Altro: SISTEMI DI STROBS Sistema: agropastorale Tipo struttura: laghi da pesca INFORMAZIONI SULLA PROPRIETÀ Privata

5-05 - 293 -

3

0

0,5 km


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OBSOLESCENZA (2016)

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a. Descrizione recinzioni e passerelle, che conferiscono un Questa struttura consiste in un insieme di aspetto trascurato all’insieme. piccoli stagni da pesca di origine naturale ma attrezzati con alcune passerelle e recinzioni c. Datazione presunta di legno per renderne possibile la fruizione. Consultando la serie storica della cartografia IGM si rileva che nella zona non sono b. Considerazioni sul livello di funzionalità segnalati gli stagni come specchi d’acqua e stato di conservazione, attualità e areali. Tuttavia nelle carte del 1938 e del adeguatezza al contesto della struttura 1959 sono rappresentati quattro punti con il Gli stagni sono stati segnalati dalla simbolo di sorgente. Provincia di Bolzano. Il tipo di obsolescenza riferito è legato al basso valore sociale, storico culturale e affettivo collettivo, mentre non vengono menzionati né impatti negativi sull’ambiente e sul paesaggio e nemmeno l’assenza di uso. Dal materiale fotografico trasmesso, si nota comunque un certo deterioramento in strutture accessorie quali

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CONTESTO, VISIBILITÀ E ACCESSIBILITÀ (2016) Questi stagni si trovano nella Val di Braies Vecchia e sono facilmente raggiungibili percorrendo una breve distanza a piedi dalla strada carrabile che da località Bagni di Braies Vecchia conduce a Ponticello e Prato Piazza.

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CONSIDERAZIONI GESTIONALI (2016) Secondo la Provincia di Bolzano, che ha segnalato la struttura, l’area è da sottoporre a “riqualificazione funzionale ed ecologica”.

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AGGIORNAMENTO (2023) a. Situazione attuale I cosiddetti “stagni da pesca Maite” in Val di Braies vecchia, di proprietà privata, sono stati recentemente assoggettati ad un intervento di manutenzione nel corso del quale sono stati asportati due pontili. La nota della Provincia di Bolzano rileva che la situazione generale é indubbiamente migliorata; le superfici lacustri vengono regolarmente utilizzate e non sono più in stato di abbandono. b. Descrizione Si osserva un’avvenuta riqualificazione funzionale che ha effetti diretti anche sulla qualità ecologica. c. Fonte Nota della Provincia di Bolzano 29/06/2023.

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5-06 CASA CANTONIERA VAL DI LANDRO 01

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IDENTIFICAZIONE E INQUADRAMENTO IDENTIFICAZIONE Sistema WHS(1-9): 5 Core/Buffer/esterno: Esterno (50 m) Comune: Dobbiaco/Toblach (BZ) Località: Val di Landro Coordinate: 46.623897, 12.190964 Quota: 1525 m. slm FONTE SEGNALAZIONE Provincia di Bolzano COMPILATORE E DATA Chiara Quaglia (Iuav) 20/06/2016 Davide Allegri (Iuav) 23/03/2023

CARTOGRAFIA Database della rete: sì IGM: sì - 1964 (precedente 1938) Tabacco: sì Altro: SISTEMI DI STROBS Sistema: energia, comunicaz., infrastrutture Tipo struttura: casa cantoniera INFORMAZIONI SULLA PROPRIETÀ Pubblica (ANAS)

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3

0

0,5 km


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OBSOLESCENZA (2016) a. Descrizione Si tratta di una casa cantoniera di dimensioni notevoli, in stato di evidente abbandono, con annesso un garage che invece si presenta in condizioni leggermente migliori.

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saltuariamente o, comunque, di essere stato abbandonato da meno tempo rispetto alla casa.

c. Datazione presunta Questa struttura è indicata come Casa b. Considerazioni sul livello di funzionalità Cantoniera nelle carte IGM a partire dall’edie stato di conservazione, attualità e zione del 1961. Nell’edizione del 1919 si rileva adeguatezza al contesto della struttura la presenza di due edifici, quella del 1924 Come molte case cantoniere, l’obsolescen- riporta un solo edificio, mentre l’edizione del za di questo manufatto è dovuta al cessare 1938 riporta nuovamente due edifici. della funzione originaria. Le case cantoniere sono ad oggi in gran parte inutilizzate o sottoutilizzate. Il degrado in cui versa questa casa cantoniera nello specifico non sembra essere di tipo strutturale, ma limitato solo alle finiture (tetto, serramenti, intonaci). Il garage dà l’impressione di essere utilizzato

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CONTESTO, VISIBILITÀ E ACCESSIBILITÀ (2016) La casa cantoniera occupa un’area a ridosso della strada statale 51 (Alemagna) che collega Cortina a Dobbiaco. Questa strada è una delle vie di comunicazione principali che attraversano il Sistema Dolomitico n.5. Superato il Passo Cimabanche, la casa cantoniera è ben visibile dopo circa un km. Davanti alla casa cantoniera c’è un ampio piazzale che viene utilizzato anche come parcheggio e area di sosta da visitatori di passaggio.

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CONSIDERAZIONI GESTIONALI (2016)

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Le case cantoniere rappresentano un patrimonio storico seriale con una elevata potenzialità di riuso e rifunzionalizzazione. La funzione turistico ricreativa sembra essere quella più plausibile, benché si possano prestare anche ad altre funzioni (residenziale, commerciale, ...). La serialità stessa di questa tipologia di edifici e la loro alta riconoscibilità (colore, caratteri costruttivi, insegne dipinte) lo rendono un oggetto ideale per una riflessione sistematica in tutto il WHS. Ancor prima di ipotizzare interventi sulla singola casa cantoniera ritenuta obsoleta e/o degradata, sarebbe opportuno ricostruire il panorama complessivo delle case cantoniere in tutto il WHS, indagando ad esempio: quante sono ancora usate dall’ANAS e quante sono

disponibili sul mercato, quante sono abbandonate e quante sono già state convertite a nuovi usi, e in che modo questi nuovi usi hanno modificato i caratteri degli edifici o il contesto circostante. Ricostruendo questo quadro si potrebbero anche individuare esempi di buone pratiche di riutilizzo già attuate, valutare le concrete possibilità di azione, nonché costi e benefici di eventuali interventi. In particolare tra Cortina e Dobbiaco, come si è visto nelle schede precedenti, sono numerose le case cantoniere inutilizzate. Va infine ricordato che esiste un piano per la concessione di 30 case cantoniere su tutto il territorio nazionale; la casa in questione non è inclusa in questo piano.

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AGGIORNAMENTO (2023) a. Situazione attuale Non si notano significativi cambiamenti rispetto al 2016. Con Deliberazione della G.P. n. 914 d.d. 17/10/2023, la proprietà dell’immobile in oggetto è stata trasferita al Comune di Dobbiaco per un progetto di valorizzazione turistica e culturale della Valle del Boite e della Val di Landro.

c. Fonte Nota della Provincia di Belluno 28/06/2023. Note della Provincia di Bolzano 29/06/2023 e 10/01/2024. Sopralluogo.

b. Descrizione Trattasi delle: p.ed. 201 C.C. Dobbiaco Provincia di Bolzano – demanio pubblico – beni culturali e p.ed. 202 C.C Dobbiaco Provincia di Bolzano – patrimonio disponibile. Si raccomanda una valutazione in termini di strobs seriale (vedi introduzione). In questo specifico caso si veda anche la progettualità FCC ciclabile Cortina-Dobbiaco.

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AGGIORNAMENTO (2023)

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5-07 CASA CANTONIERA VAL DI LANDRO 02

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IDENTIFICAZIONE E INQUADRAMENTO IDENTIFICAZIONE Sistema WHS(1-9): 5 Core/Buffer/esterno: Esterno (30 m) Comune: Dobbiaco/Toblach (BZ) Località: Val di Landro Coordinate: 46.664128, 12.222813 Quota: 1350 m. slm FONTE SEGNALAZIONE Provincia di Bolzano COMPILATORE E DATA Chiara Quaglia (Iuav) 20/06/2016 Davide Allegri (Iuav) 23/03/2023

CARTOGRAFIA Database della rete: sì IGM: sì - 1924 Tabacco: sì Altro: SISTEMI DI STROBS Sistema: energia, comunicaz., infrastrutture Tipo struttura: casa cantoniera INFORMAZIONI SULLA PROPRIETÀ Pubblica (ANAS)

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0,5 km


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OBSOLESCENZA (2016) a. Descrizione Si tratta di una casa cantoniera leggermente scostata rispetto alla strada; si trova in stato di evidente abbandono, anche se le pertinenze sembrano comunque utilizzate; sul retro della casa vi è un altro stabile adibito a deposito.

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strutturale, ma limitato alle finiture (manto di copertura, serramenti, intonaci). c. Datazione presunta L’edificio è segnalato con la funzione di casa cantoniera fin dalla cartografia IGM del 1924.

b. Considerazioni sul livello di funzionalità e stato di conservazione, attualità e adeguatezza al contesto della struttura Come molte case cantoniere, l’obsolescenza di questo manufatto è dovuta al cessare della funzione originaria. Le case cantoniere sono ad oggi in gran parte inutilizzate o sottoutilizzate. Il degrado in cui versa questa casa cantoniera con deposito non sembra essere di tipo

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CONTESTO, VISIBILITÀ E ACCESSIBILITÀ (2016) La casa cantoniera occupa un’area a ridosso della strada statale 51 (Alemagna) che collega Cortina a Dobbiaco. Questa strada è una delle vie di comunicazione principali che attraversano il Sistema Dolomitico n.5. Superato il Passo Cimabanche, la casa cantoniera è ben visibile dopo circa 9 km.

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CONSIDERAZIONI GESTIONALI (2016)

5-07 - 308 -

Le case cantoniere rappresentano un patrimonio storico seriale con una elevata potenzialità di riuso e rifunzionalizzazione. La funzione turistico ricreativa sembra essere quella più plausibile, benché si possano prestare anche ad altre funzioni (residenziale, commerciale, ...). La serialità stessa di questa tipologia di edifici e la loro alta riconoscibilità (colore, caratteri costruttivi, insegne dipinte) lo rendono un oggetto ideale per una riflessione sistematica in tutto il WHS. Ancor prima di ipotizzare interventi sulla singola casa cantoniera ritenuta obsoleta e/o degradata, sarebbe opportuno ricostruire il panorama complessivo delle case cantoniere in tutto il WHS, indagando ad esempio: quante sono ancora usate dall’ANAS e quante sono

disponibili sul mercato, quante sono abbandonate e quante sono già state convertite a nuovi usi, e in che modo questi nuovi usi hanno modifcato i caratteri degli edifici o il contesto circostante. Ricostruendo questo quadro si potrebbero anche individuare esempi di buone pratiche di riutilizzo già attuate, valutare le concrete possibilità di azione, nonché costi e benefici di eventuali interventi. In particolare tra Cortina e Dobbiaco, come si è visto nelle schede precedenti, sono numerose le case cantoniere inutilizzate. Va infine ricordato che esiste un piano per la concessione di 30 case cantoniere su tutto il territorio nazionale; la casa in questione non è inclusa in questo piano.

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AGGIORNAMENTO (2023) a. Situazione attuale c. Fonte Nel resoconto della Provincia di Bolzano Nota della Provincia di Belluno 28/06/2023 del 29 giugno 2023 si conferma che la strutNota della Provincia di Bolzano 29/06/2023. tura è sempre presente e che non sono stati Sopralluogo. effettuati interventi di manutenzione / recupero trattandosi di un edificio di proprietà dell’Anas. b. Descrizione Trattasi delle: p.ed. 192/1 C.C. Dobbiaco Provincia di Bolzano – patrimonio disponibile e della p.ed. 192/2 C.C. Dobbiaco Provincia di Bolzano – patrimonio disponibile. Si raccomanda una valutazione in termini di strobs seriale (vedi introduzione). In questo specifico caso si veda anche la progettualità FCC ciclabile Cortina-Dobbiaco.

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AGGIORNAMENTO (2023)

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5-08 LINEA TELEFONICA VAL DI LANDRO

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IDENTIFICAZIONE E INQUADRAMENTO IDENTIFICAZIONE Sistema WHS(1-9): 5 Core/Buffer/esterno: Buffer Comune: Dobbiaco/Toblach (BZ) Località: Val di Landro Coordinate: 46.668385, 12.224014 Quota: 1200 - 1400 m. slm FONTE SEGNALAZIONE Provincia di Bolzano COMPILATORE E DATA Chiara Quaglia (Iuav) 13/10/2016 Davide Allegri (Iuav) 23/03/2023

CARTOGRAFIA Database della rete: no IGM: no Tabacco: no Altro: SISTEMI DI STROBS Sistema: energia, comunicaz., infrastrutture Tipo struttura: linea telefonica INFORMAZIONI SULLA PROPRIETÀ Pubblica

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0,5 km


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OBSOLESCENZA (2016) a. Descrizione Questa linea telefonica percorre tutta la val di Landro, per una lunghezza di circa 12 km. b. Considerazioni sul livello di funzionalità e stato di conservazione, attualità e adeguatezza al contesto della struttura La linea è stata segnalata dalla Provincia di Bolzano. Il tipo di obsolescenza riferito è legato esclusivamente all’impatto visivo negativo della linea sull’ambiente e sul paesaggio, mentre ne viene riconosciuto il valore e la funzionalità.

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c. Datazione presunta Questa linea telefonica non è rappresentata nella serie storica delle cartografie IGM. Non è quindi possibile datarla con certezza.

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CONTESTO, VISIBILITÀ E ACCESSIBILITÀ (2016) La Valle di Landro, percorsa in tutta la sua lunghezza da questa infrastruttura, è una valle situata nella provincia di Bolzano e che collega Dobbiaco a Cortina prendendo il nome dall’omonimo lago. La linea telefonica è visibile percorrendo la strada statale 51.

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4. CONSIDERAZIONI GESTIONALI (2016) Secondo la Provincia di Bolzano, che ha segnalato la struttura, questa linea è da interrare nella sua interezza. Secondo la Provincia di Bolzano, che ha segnalato la struttura, questa linea è da interrare nella sua interezza.

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AGGIORNAMENTO (2023) a. Situazione attuale La Provincia di Bolzano segnala che è stato recentemente elaborato un progetto che prevede l’interramento della linea telefonica in questione. b. Descrizione Sono in corso le trattative con i proprietari privati dei terreni per ottenere il loro benestare agli scavi e per avviare le operazioni. c. Fonte Nota della Provincia di Bolzano 29/06/2023.

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5-09 LINEA ELETTRICA VAL DI LANDRO

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IDENTIFICAZIONE E INQUADRAMENTO IDENTIFICAZIONE Sistema WHS(1-9): 5 Core/Buffer/esterno: Buffer Comune: Dobbiaco/Toblach (BZ) Località: Val di Landro Coordinate: 46.558191, 11.973412 Quota: 1200 - 1400 m. slm FONTE SEGNALAZIONE Provincia di Bolzano COMPILATORE E DATA Chiara Quaglia (Iuav) 13/10/2016 Viviana Ferrario (Iuav) 23/03/2023

CARTOGRAFIA Database della rete: sì IGM: sì - 1984 (precedente 1959) Tabacco: no Altro: SISTEMI DI STROBS Sistema: energia, comunicaz., infrastrutture Tipo struttura: linea elettrica INFORMAZIONI SULLA PROPRIETÀ Pubblica

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OBSOLESCENZA (2016) a. Descrizione 1984; compare infatti nella cartografia IGM Questa struttura consiste in una doppia del 1984, mentre nella precedente edizione linea elettrica (alta e media tensione) che del 1959 non c’è ancora. percorre tutta la Val di Landro, per una lunghezza di circa 12 km. b. Considerazioni sul livello di funzionalità e stato di conservazione, attualità e adeguatezza al contesto della struttura La linea è stata segnalata dalla Provincia di Bolzano. Il tipo di obsolescenza riferito è legato esclusivamente all’impatto visivo negativo della linea sull’ambiente e sul paesaggio, mentre ne viene riconosciuto il valore funzionale.

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c. Datazione presunta La linea elettrica è databile tra il 1959 e il

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CONTESTO, VISIBILITÀ E ACCESSIBILITÀ (2016) La Val di Landro, percorsa in tutta la sua lunghezza da questa infrastruttura, è una valle situata nella provincia di Bolzano e che collega Dobbiaco a Cortina prendendo il nome dall’omonimo lago. La doppia linea elettrica è visibile a tratti percorrendo la strada statale 51: in alcuni tratti infatti corre vicino alla strada, mentre in altri tratti è nascosta dalla vegetazione.

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CONSIDERAZIONI GESTIONALI (2016) Secondo la Provincia di Bolzano, che ha segnalato la struttura, questa linea è da interrare nella sua interezza. Secondo la Provincia di Bolzano, che ha segnalato la struttura, questa linea è da interrare nella sua interezza.

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AGGIORNAMENTO (2023) c. Fonte a. Situazione attuale Nota della Provincia di Bolzano 29/06/2023. La doppia line elettrica è tuttora in situ. Sopralluogo. La Provincia di Bolzano segnala che è stato avviato un procedimento per l’interramento nel tratto dalla località Segheria a Dobbiaco fino all’ ex stazione ferroviaria nella località Sorgenti.

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b. Descrizione L’interramento dell’infrastruttura principale è stato inserito nel PUC, Piano Urbanistico Comunale (Costruzione di infrastrutture sovracomunali per la rete di alimentazione della centrale elettrica di Dobbiaco Spa / Modifica dei piani regolatori dei comuni di Dobbiaco, San Candido e Sesto - Nuove linee elettriche interrate da 20 kV).

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AGGIORNAMENTO (2023) Durante il sopralluogo del luglio 2023, sono stati notati i resti di una ulteriore linea elettrica dismessa, posta ad ovest della SS di Alemagna.

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5-10 CAVA DI GHIAIA “CASTAGNA” - VAL DI LANDRO

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IDENTIFICAZIONE E INQUADRAMENTO IDENTIFICAZIONE Sistema WHS(1-9): 5 Core/Buffer/esterno: Buffer Comune: Dobbiaco/Toblach (BZ) Località: Val di Landro Coordinate: 46.684412, 12.226717 Quota: 1350 m. slm FONTE SEGNALAZIONE Ricerca sul terreno COMPILATORE E DATA Chiara Quaglia (Iuav) 20/06/2016 Davide Allegri (Iuav) 25/03/2023

CARTOGRAFIA Database della rete: sì IGM: sì - 1959 (precedente 1938) Tabacco: sì Altro: SISTEMI DI STROBS Sistema: estrattivo industriale Tipo struttura: cava INFORMAZIONI SULLA PROPRIETÀ Privata

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OBSOLESCENZA (2016) a. Descrizione c. Datazione presunta Questa struttura è una cava di discrete La cava è segnalata nella cartografia IGM dimensioni da cui venivano estratti ghiaia e del 1959 con il toponimo “Cava di Ghiaia”. pietrisco; sono presenti anche alcune struttu- L’IGM precedente, del 1938, non riporta tale re, fisse e mobili, per l’attività di lavorazione toponimo. del materiale detritico.

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b. Considerazioni sul livello di funzionalità e stato di conservazione, attualità e adeguatezza al contesto della struttura La Provincia di Bolzano segnala che vi è un procedimento in corso a seguito dello scadere della concessione che verte sul ripristino/valorizzazione dell’area residua (*). L’obsolescenza riferita è quella relativa agli effetti sull’ambiente e sul paesaggio e al basso valore sociale, storico e culturale.

(*) Come si legge nel testo trasmesso dalla Provincia di Bolzano, “trattasi nello specifico di una richiesta di modifica degli strumenti urbanistico/paesaggistici da parte del comune territorialmente competente al fine di escludere una parte dell’area, ovvero quella destinata alla lavorazione del materiale inerte, che periodicamente si deposita nel fondo valle (Valle di Landro), anche in prossimità della Strada Statale 51 e che dev’essere prelevato sia per motivi idraulici che di sicurezza. La parte della ex cava restante verrebbe invece sottoposta ad interventi di rinaturalizzazione e ripristino ambientale. La procedura è comunque ancora in atto.”

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CONTESTO, VISIBILITÀ E ACCESSIBILITÀ (2016) L’ex cava occupa un’area consistente a ridosso della strada statale 51 (Alemagna) che collega Cortina a Dobbiaco. Le dimensioni della cava sono notevoli (circa 10 ettari da una lettura delle foto aeree).

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CONSIDERAZIONI GESTIONALI (2016) Il rinnovo della concessione per estrazione del materiale all’interno del Parco Tre Cime e nell’area buffer del WHS non è più possibile così come previsto dalla legislazione provinciale vigente. Va comunque segnalato che la vicenda della chiusura della cava ha acceso un intenso dibattito politico e civile tra favorevoli e contrari a tale attività (Corriere dell’Alto Adige, 4 settembre 2015).

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AGGIORNAMENTO (2023) a. Situazione attuale necessari per giungere ad un risultato visivaLa cava è ancora in funzione con alcuni mente apprezzabile. limiti sulle attività (www.provinz.bz.it). In base alle modifiche apportate agli stru- c. Fonte menti di pianificazione, l’area di lavorazione Nota della Provincia di Bolzano 29/06/2023. di inerti con macchinari e strutture è stata estromessa dall’area a parco. b. Descrizione L’area di cava resterà attiva anche in futuro e non è per ora ipotizzabile alcuna dismissione. Per il restante areale, ove non viene più effettuata alcuna estrazione, è stato avviato un processo per il recupero/rinaturalizzazione (Deliberazioni della Giunta Provinciale n. 155 dei 03/03/2020 e n. 403 dei 09/06/2020) che necessiterà comunque dei tempi

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Dalla nota della Provincia di Bolzano 29/06/2023


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AGGIORNAMENTO (2023)

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5-11 POLIGONO DI TIRO A DOBBIACO

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IDENTIFICAZIONE E INQUADRAMENTO IDENTIFICAZIONE Sistema WHS(1-9): 5 Core/Buffer/esterno: Buffer Comune: Dobbiaco/Toblach (BZ) Località: Dobbiaco Coordinate: 46.723475, 12.242396 Quota: 1200 m. slm FONTE SEGNALAZIONE Provincia di Bolzano COMPILATORE E DATA Chiara Quaglia (Iuav) 13/10/2016 Davide Allegri (Iuav) 25/03/2023

CARTOGRAFIA Database della rete: no IGM: no Tabacco: no Altro: SISTEMI DI STROBS Sistema: energia, comunicaz., infrastrutture Tipo struttura: poligono di tiro INFORMAZIONI SULLA PROPRIETÀ Pubblica (militare)

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OBSOLESCENZA (2016) a. Descrizione c. Datazione presunta Questa struttura è un poligono di tiro ad Il poligono non è segnalato nella cartografia uso militare e civile di notevoli dimensioni. IGM, ma ciò può essere dovuto alla censura militare. Nelle cartografie del 1915, 1919, b. Considerazioni sul livello di funzionalità 1924 è segnalata come cava di pietra. e stato di conservazione, attualità e adeguatezza al contesto della struttura Il poligono è stato segnalato dalla Provincia, pur essendo ancora utilizzato. Si interpreta tale segnalazione come indizio di un potenziale conflitto tra l’attività di tiro e l’integrità del WHS. L’obsolescenza messa in evidenza dalla segnalazione è riferita sia all’impatto negativo sull’ambiente e sul paesaggio sia al basso valore sociale, culturale, affettivo collettivo.

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CONTESTO, VISIBILITÀ E ACCESSIBILITÀ (2016) Il poligono si trova a circa 2 km dall’abitato di Dobbiaco, accessibile alle auto attraverso un breve tratto di sterrato (circa 500 metri) che si diparte dalla Strada Statale 49. La visibilità dell’area è comunque attutita dalla vegetazione che circonda interamente il perimetro del poligono.

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CONSIDERAZIONI GESTIONALI (2016) La segnalazione della Provincia di Bolzano non individua quali interventi siano opportuni per questa struttura. È probabile che la segnalazione derivi dalla percezione di un’esigenza di interventi di mitigazione dell’impatto della struttura sul WHS, che andrebbe peraltro discussa con le autorità militari competenti.

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AGGIORNAMENTO (2023) a. Situazione attuale Il poligono è ancora presente e attivo. b. Descrizione Secondo il resoconto della Provincia di Bolzano Il poligono in questione viene utilizzato regolarmente per esercitazioni militari. Non si ravvisano quindi allo stato attuale elementi tali da poterne chiederne una chiusura /rimozione. c. Fonte Nota della Provincia di Bolzano 29/06/2023.

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Documentazione trasmessa dalla Provincia Autonoma di Bolzano il 29 giugno 2023


5-12 ROVINA WILDBAD

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IDENTIFICAZIONE E INQUADRAMENTO IDENTIFICAZIONE Sistema WHS(1-9): 5 Core/Buffer/esterno: Buffer Comune: San Candido/Innichen (BZ) Località: Bagni San Candido Coordinate: 46.717577, 12.294580 Quota: 1325 m. slm FONTE SEGNALAZIONE Provincia di Bolzano COMPILATORE E DATA Chiara Quaglia (Iuav) 20/06/2016 Viviana Ferrario (Iuav) 31/07/2023

CARTOGRAFIA Database della rete: sì IGM: sì - 1915 Tabacco: sì Altro: SISTEMI DI STROBS Sistema: turistico Tipo struttura: hotel INFORMAZIONI SULLA PROPRIETÀ Privata. Ditta “Kaiserwasser“ di InnichenSan Candido

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OBSOLESCENZA (2016) a. Descrizione Questa struttura, segnalata dalla Provincia di Bolzano, consiste di un complesso di edifici oggi in stato di rovina che un tempo ospitava una importante struttura ricettiva e termale denominata “Grand Hotel Wildbad”.

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c. Datazione presunta Questa struttura è presente in tutta la serie storica delle cartografia IGM a partire dall’edizione del 1915 (la prima disponibile alla consultazione). Da fonti web si evince che l’utilizzo delle sorgenti termali che sgorgano nelle vicinanze è testimoniato fin dal b. Considerazioni sul livello di funzionalità Medioevo, ma è nel 1856 che venne costruita e stato di conservazione, attualità e questa imponente struttura termale, prima adeguatezza al contesto della struttura sanatorio e poi hotel di lusso, finché non Non è in discussione il valore storico e cultu- venne venduta all’asta nel 1939 e poi abbanrale che questo edificio riveste, tuttavia la donata (www.tre-cime.info). segnalazione della Provincia mette in evidenza lo stato di cattiva conservazione in cui questo versa, e il conseguente impatto negativo sul contesto circostante, evidenziando nel contempo la difficoltà a breve termine di un intervento adeguato.

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CONTESTO, VISIBILITÀ E ACCESSIBILITÀ (2016) Le Rovine Wildbad sono facilmente raggiungibili, trovandosi a poca distanza dall’abitato di San Candido. Si possono raggiungere percorrendo un breve sterrato che dopo circa 2 km da San Candido si diparte dalla strada statale 52 Carnica che percorre l’Alta Val Pusteria in direzione di Sesto.

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CONSIDERAZIONI GESTIONALI (2016) La segnalazione mette in evidenza il difficile grado di realizzabilità di un intervento complessivo di ristrutturazione e valorizzazione per questa struttura. Tuttavia è evidente che questo complesso di edifici presenta un elevato valore storico culturale; le potenzialità di rifunzionalizzazione sono con tutta evidenza elevate, per cui sarebbe opportuno valutare l’opportunità di una ristrutturazione dell’intero complesso anche attraverso l’utilizzo di fondi pubblici.

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AGGIORNAMENTO (2023) a. Situazione attuale La struttura è tuttora in stato ruderale. Le parti affacciate alla strada sono state messe in sicurezza tramite sbadacchiature. b. Descrizione La struttura, soggetta a provvedimento di tutela (provvedimento DGP-LAB 1708 del 06/04/1987) non potrà essere assoggetta ad interventi di ricostruzione ma dovrà venir mantenuta come “rovina”. c. Fonte Sopralluogo. Nota della Provincia di Bolzano 29/06/2023.

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AGGIORNAMENTO (2023)

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5-13 LINEA TELEFONICA VAL DI SESTO

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IDENTIFICAZIONE E INQUADRAMENTO IDENTIFICAZIONE Sistema WHS(1-9): 5 Core/Buffer/esterno: Esterno (200 - 700 m) D Comune: Sesto/Sexten (BZ) D D D Località: Sesto D DD Coordinate: 46.704131, 12.345718 Quota: 1200 - 1300 m. slm D

CARTOGRAFIA Database della rete: no IGM: no Tabacco: no Altro: SISTEMI DI STROBS Sistema: energia, comunicaz., infrastrutture Tipo struttura: linea telefonica

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INFORMAZIONI SULLA PROPRIETÀ D Pubblica D D

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FONTE SEGNALAZIONE Provincia di Bolzano COMPILATORE E DATA Chiara Quaglia (Iuav) 13/10/2016 Davide Allegri (Iuav) 25/03/2023

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OBSOLESCENZA (2016) a. Descrizione c. Datazione presunta Questa linea telefonica percorre la Valle di La linea non è rappresentata in nessuna Sesto in Alta Val Pusteria per una lunghezza delle carte IGM disponibili. di circa 10 km. b. Considerazioni sul livello di funzionalità e stato di conservazione, attualità e adeguatezza al contesto della struttura La linea è stata segnalata dalla Provincia di Bolzano. Il tipo di obsolescenza riferito è legato esclusivamente all’impatto visivo negativo della linea sull’ambiente e sul paesaggio, mentre ne viene riconosciuto il valore e la funzionalità.

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CONTESTO, VISIBILITÀ E ACCESSIBILITÀ (2016) La Valle di Sesto, percorsa interamente da questa linea, va da San Candido al Passo di Monte Croce Comelico. Per gran parte del suo percorso la linea costeggia la Strada Statale 52 Carnica.

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CONSIDERAZIONI GESTIONALI (2016) Secondo la Provincia di Bolzano, che ha segnalato la struttura, questa linea è da interrare completamente.

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AGGIORNAMENTO (2023) a. Situazione attuale Non si notano significativi cambiamenti rispetto al 2016. b. Descrizione La linea telefonica risulta essere presente e non sono ad oggi previsti lavori di interramento. c. Fonte Nota della Provincia di Bolzano 29/06/2023.

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5-14 LINEA ELETTRICA VAL DI SESTO (INTERRATA)

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IDENTIFICAZIONE E INQUADRAMENTO IDENTIFICAZIONE Sistema WHS(1-9): 5 Core/Buffer/esterno: Buffer/Esterno Comune: Sesto/Sexten (BZ) Località: Sesto Coordinate: 46.657130, 12.415849 Quota: 1400 - 1600 m. slm

CARTOGRAFIA Database della rete: sì IGM: no Tabacco: no Altro: SISTEMI DI STROBS Sistema: energia, comunicaz., infrastrutture Tipo struttura: linea elettrica

FONTE SEGNALAZIONE Provincia di Bolzano COMPILATORE E DATA Chiara Quaglia (Iuav) 13/10/2016 Viviana Ferrario (Iuav) 25/03/2023

INFORMAZIONI SULLA PROPRIETÀ Pubblica

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OBSOLESCENZA (2016) a. Descrizione c. Datazione presunta Questa linea elettrica percorreva la valle di La linea non è segnalata nella cartografia Sesto in Alta Val Pusteria per una lunghezza IGM. di circa 10 km.

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b. Considerazioni sul livello di funzionalità e stato di conservazione, attualità e adeguatezza al contesto della struttura La linea elettrica è stata segnalata dalla Provincia di Bolzano, in quanto considerata da interrare. I lavori di interramento sono stati portati a termine durante il periodo della ricerca, quindi ad oggi la linea è interrata fino a 500 metri oltre il confine della Provincia di Bolzano, mentre nella Provincia di Belluno è ancora in sede.

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CONTESTO, VISIBILITÀ E ACCESSIBILITÀ (2016) La Valle di Sesto, percorsa interamente da questa linea, va da San Candido al Passo di Monte Croce Comelico. Per alcuni tratti del suo percorso la linea elettrica è visibile dalla Strada Statale 52 Carnica.

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CONSIDERAZIONI GESTIONALI (2016)

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La segnalazione può ritenersi superata, essendo già stato effettuato l’intervento di rimozione e interramento auspicato. Tuttavia si può comunque fare una riflessione sullo spazio lasciato vuoto dalla linea tra la vegetazione, che rimane ancora come segno evidente nel territorio anche se la linea fisicamente non si vede più: non è chiaro in che misura la vegetazione tornerà a riempire quel vuoto in quanto il passaggio della linea, interrata ma comunque ancora presente nello stesso sedime, necessiterà per ragioni di manutenzione di mantenere una certa fascia di spazio libero. Una considerazione va fatta anche in merito all’opportunità di agire in maniera coordinata nel tratto della medesima linea che ricade nella provincia di Belluno, che non

è stato segnalato. Sarebbe opportuno verificare se anche nel territorio bellunese la linea presenta un impatto per il WHS e se è possibile procedere all’interramento.


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AGGIORNAMENTO (2023) a. Situazione attuale La linea elettrica risulta interrata nel tratto della Provincia di Bolzano e fino a 500 metri in territorio della Provincia di Belluno. b. Descrizione La linea prosegue a sud del Passo di Monte Croce, nel territorio del Comune di Comelico Superiore (vedi foto). L’interramento della linea oltre il Passo d Monte Croce, in territorio veneto, è previsto nel quadro del progetto STACCO promosso dal Comune di Comelico Superiore. c. Fonte Nota della Provincia di Bolzano 29-6-2023 Nota della Provincia di Belluno 28/06/2023 Sopralluogo.

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AGGIORNAMENTO (2023)

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5-15 CASA CANTONIERA SS 51 FELIZON

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IDENTIFICAZIONE E INQUADRAMENTO IDENTIFICAZIONE Sistema WHS(1-9): 5 Core/Buffer/esterno: Buffer Comune: Cortina D’Ampezzo (BL) Località: Val Felizon Coordinate: 46.599576, 12.113764 Quota: 1475 m. slm FONTE SEGNALAZIONE Ricerca sul terreno COMPILATORE E DATA Chiara Quaglia (Iuav) 20/06/2016 Davide Allegri (Iuav) 23/03/2023

CARTOGRAFIA Database della rete: sì IGM: sì (1938) Tabacco: sì Altro: SISTEMI DI STROBS Sistema: energia, comunicaz., infrastrutture Tipo struttura: casa cantoniera INFORMAZIONI SULLA PROPRIETÀ Pubblica (ANAS)

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0,5 km


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OBSOLESCENZA (2016) a. Descrizione c. Datazione presunta Questa casa cantoniera è un edificio piuttoLa struttura è già presente nella cartografia sto grande, di tre piani. Il degrado in cui versa IGM del 1938. non sembra essere di tipo strutturale ma limitato solo alle finiture (manto di copertura, serramenti, intonaci, pertinenze).

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b. Considerazioni sul livello di funzionalità e stato di conservazione, attualità e adeguatezza al contesto della struttura Come molte case cantoniere, l’obsolescenza di questo manufatto è dovuta al cessare della funzione originaria. Le case cantoniere sono ad oggi in gran parte inutilizzate o sottoutilizzate. Questa casa cantoniera versa genericamente in buone condizioni, anche se appare inutilizzata da tempo.

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CONTESTO, VISIBILITÀ E ACCESSIBILITÀ (2016) La casa cantoniera occupa un’area a ridosso della Strada Statale 51 (Alemagna) che collega Cortina a Dobbiaco. Questa strada è una delle vie di comunicazione principali che attraversano il Sistema Dolomitico n.5. La casa cantoniera è ben visibile sul lato destro della strada, salendo da Cortina verso il passo Cimabanche, nel punto in cui, dopo due tornanti consecutivi, la strada riprende un andamento rettilineo.

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CONSIDERAZIONI GESTIONALI (2016)

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Le case cantoniere rappresentano un patrimonio storico seriale con una elevata potenzialità di riuso e rifunzionalizzazione. La funzione turistico ricreativa sembra essere quella più plausibile, benché si possano prestare anche ad altre funzioni (residenziale, commerciale, ...). La serialità stessa di questa tipologia di edifici e la loro alta riconoscibilità (colore, caratteri costruttivi, insegne dipinte) lo rendono un oggetto ideale per una riflessione sistematica in tutto il WHS. Ancor prima di ipotizzare interventi sulla singola casa cantoniera ritenuta obsoleta e/o degradata, sarebbe opportuno ricostruire il panorama complessivo delle case cantoniere in tutto il WHS, indagando ad esempio: quante sono ancora usate dall’ANAS e quante sono

disponibili sul mercato, quante sono abbandonate e quante sono già state convertite a nuovi usi, e in che modo questi nuovi usi hanno modifcato i caratteri degli edifici o il contesto circostante. Ricostruendo questo quadro si potrebbero anche individuare esempi di buone pratiche di riutilizzo già attuate, valutare le concrete possibilità di azione, nonché costi e benefici di eventuali interventi. Dal momento che questa casa cantoniera non versa in condizioni di degrado eccessivo, e considerata la buona posizione lungo la strada statale Alemagna, potrebbe essere facilmente rifuzionalizzata. Va infine ricordato che esiste un piano per la concessione di 30 case cantoniere su tutto il territorio nazionale; la casa in questione non è inclusa in questo piano.


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AGGIORNAMENTO (2023) a. Situazione attuale Non si notano significativi cambiamenti rispetto al 2016. b. Descrizione Non sono stati rilevate differenze sostanziali con la catalogazione effettuata nel 2016. Nei dintorni sono presenti materiali utilizzati in cantieri stradali, quindi è probabile che le pertinenze esterne della struttura vengano usate come deposito. c. Fonte L’area è stata oggetto di sopralluogo.

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AGGIORNAMENTO (2023)

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5-16 EX STAZIONE FERROVIARIA DI OSPITALE

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IDENTIFICAZIONE E INQUADRAMENTO IDENTIFICAZIONE Sistema WHS(1-9): 5 Core/Buffer/esterno: Buffer Comune: Cortina D’Ampezzo (BL) Località: P.sso Cimabanche Coordinate: 46.601370, 12.137274 Quota: 1475 m. slm FONTE SEGNALAZIONE Ricerca sul terreno COMPILATORE E DATA Chiara Quaglia (Iuav) 20/06/2016 Davide Allegri (Iuav) 23/03/2023

CARTOGRAFIA Database della rete: sì IGM: sì (1924) Tabacco: sì Altro: SISTEMI DI STROBS Sistema: energia, comunicaz., infrastrutture Tipo struttura: stazione ferroviaria INFORMAZIONI SULLA PROPRIETÀ Pubblica

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OBSOLESCENZA (2016) a. Descrizione stazione viene indicata a partire da quella del La piccola stazione intermedia della ex 1924. Nell’IGM del 1964 la linea è già rappreFerrovia delle Dolomiti si presenta oggi fati- sentata come “ferrovia in disarmo”. scente, con finestre murate e molte parti degradate. b. Considerazioni sul livello di funzionalità e stato di conservazione, attualità e adeguatezza al contesto della struttura L’ex stazione di Ospitale è abbandonata almeno dal 1964, anno di dismissione della Ferrovia. All’evidente obsolescenza di tipo funzionale si associa però la presenza di un indubbio valore storico, culturale e simbolico.

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c. Datazione presunta Sebbene la linea ferroviaria sia riconoscibile fin dalla prima carta IGM disponibile (1919), la

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CONTESTO, VISIBILITÀ E ACCESSIBILITÀ (2016) L’ex stazione ferroviaria di Ospitale si trova lungo la ex Ferrovia, ora adibita a pista ciclabile nel periodo estivo e pista di fondo nel periodo invernale, che collegava Calalzo di Cadore (BL) con Dobbiaco (BZ). Salendo da Cortina, il manufatto si trova a circa 4 km da Cimabanche, l’ampio valico di collegamento tra Ampezzano e Val Pusteria. La stazione di Ospitale è facilmente raggiungibile anche percorrendo la Strada Statale 51 (Alemagna): non è direttamente visibile dalla strada, ma è sufficiente imboccare sul lato destro un breve sterrato vietato ai mezzi motorizzati che scende leggermente e conduce in circa 200 metri alla sottostante pista ciclabile e quindi all’ex stazione abbandonata.

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CONSIDERAZIONI GESTIONALI (2016) Il manufatto merita una valorizzazione e una rifunzionalizzazione connessa al passaggio della ciclabile delle Dolomiti. Dato il valore storico e culturale di questo edificio, un eventuale intervento dovrebbe essere attuato in ottica di restauro conservativo. Non solo questa ex stazione abbandonata, ma anche i numerosi altri manufatti presenti sul suo tracciato rappresentano un patrimonio in parte già rifunzionalizzato e in parte ancora da valorizzare in ottica sistemica.

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AGGIORNAMENTO (2023) a. Situazione attuale dell’infrastruttura ferroviaria. L’edificio è ancora presente ma ha subito alcune operazioni di consolidamento. c. Fonte L’area è stata oggetto di sopralluogo. b. Descrizione Anche grazie a testimonianze raccolte sul posto, è stato possibile sapere che la struttura era giudicata a rischio crollo. Conseguentemente è stata dunque recintata (non si sa quando) e interessata a una serie di lavori di puntellamento sul perimetro e sulla facciata. Nelle immediate vicinanze sono state raccolti una discreta quantità di binari. Sarebbe interessante pensare di conservarne un paio, che potrebbero tornare utili qualora si procedesse ad una riqualificazione dell’immobile. Potrebbero essere infatti posati nelle vicinanze a ricordare visivamente la presenza

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AGGIORNAMENTO (2023)

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5-17 EX CASELLO SU SS. 51 - CIMABANCHE

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IDENTIFICAZIONE E INQUADRAMENTO IDENTIFICAZIONE Sistema WHS(1-9): 5 Core/Buffer/esterno: Buffer Comune: Cortina d’Ampezzo (BL) Località: Cimabanche Coordinate: 46.613277, 12.164712 Quota: 1525 m. slm FONTE SEGNALAZIONE Ricerca sul terreno COMPILATORE E DATA Chiara Quaglia (Iuav) 17/09/2016 Davide Allegri (Iuav) 23/03/2023

CARTOGRAFIA Database della rete: sì IGM: sì - 1924 Tabacco: sì Altro: SISTEMI DI STROBS Sistema: energia, comunicaz., infrastrutture Tipo struttura: casello INFORMAZIONI SULLA PROPRIETÀ Pubblica

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OBSOLESCENZA (2016) a. Descrizione Questo edificio è di esigue dimensioni e si trova tra la strada e il sedime della vecchia Ferrovia delle Dolomiti. Non è chiara la funzione originaria, ma sembra essere stato un deposito, casello o comunque un manufatto di servizio legato alla vecchia linea ferroviaria o alla strada, che in questo punto corrono quasi adiacenti.

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Dolomiti, dismessa dal 1964, spiegherebbe l’assenza di utilizzo di questo manufatto. c. Datazione presunta Questo edificio è presente nella cartografia IGM del 1924 e seguenti.

b. Considerazioni sul livello di funzionalità e stato di conservazione, attualità e adeguatezza al contesto della struttura La presenza delle finestre murate al piano terra e l’assenza dei vetri nell’unica modesta apertura nel sottotetto sono indizi della mancanza di utilizzo della struttura. Il probabile legame funzionale con la Ferrovia delle

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CONTESTO, VISIBILITÀ E ACCESSIBILITÀ (2016) L’edificio si trova sulla Strada Statale 51 (Alemagna) che collega Cortina a Dobbiaco nei pressi del passo Cimabanche. Questa strada è una delle vie di comunicazione principali che attraversano il Sistema n.5. La zona di passo Cimabanche è un punto di partenza di diverse escursioni: a sud verso il Cristallo e a nord verso la Croda Rossa d’Ampezzo. Anche i fruitori della ciclabile Dobbiaco-Cortina, che costeggia la strada, passano nelle vicinanze di questa struttura.

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CONSIDERAZIONI GESTIONALI (2016) Il manufatto meriterebbe una valorizzazione e una rifunzionalizzazione, anche in relazione alle opportunità offerte dal passaggio della ciclabile delle Dolomiti. I numerosi altri manufatti presenti sul suo tracciato rappresentano infatti un patrimonio in parte già rifunzionalizzato e in parte ancora da valorizzare in ottica sistemica. Le possibilità di riuso di questo edificio sono da valutare anche in relazione alla sua dimensione molto esigua, che limita lo spettro delle funzioni possibili. Si raccomanda comunque che un’eventuale intervento di riqualificazione e riuso non alteri la volumetria e i caratteri tipologici del manufatto.

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AGGIORNAMENTO (2023) a. Situazione attuale Non si notano significativi cambiamenti rispetto al 2016, salvo il crollo dell’annesso addossato a Nord Est.

della struttura da parte della Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le province di Venezia Belluno Padova e Treviso (www.catalogo.beniculturali.it, codice di catalogo nazionale n. 0500365316).

b. Descrizione Il piccolo annesso posizionato su un c. Fonte lato dell’edificio ha subito un crollo quasi L’area è stata oggetto di sopralluogo. completo. Molto probabilmente la parziale distruzione è dovuta ai lavori di esbosco del legname effettuati nel 2019 in seguito alla Tempesta Vaia, quando la zona venne utilizzata come area di deposito temporaneo. I danni non sono estesi al corpo principale dell’edificio, ad eccezione di un foro sul muro perimetrale dove si appoggiava la copertura del casotto. Nel 2015 è stato emesso un decreto di tutela

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AGGIORNAMENTO (2023)

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5-18 EX DEPOSITO MILITARE A CIMABANCHE

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IDENTIFICAZIONE E INQUADRAMENTO IDENTIFICAZIONE Sistema WHS(1-9): 5 Core/Buffer/esterno: Buffer Comune: Cortina D’Ampezzo (BL) Località: P.sso Cimabanche Coordinate: 46.616403, 12.168709 Quota: 1580 m. slm FONTE SEGNALAZIONE Ricerca sul terreno COMPILATORE E DATA Chiara Quaglia (Iuav) 20/06/2016 Davide Allegri (Iuav) 23/03/2023

CARTOGRAFIA Database della rete: sì IGM: no (ultima disponibile 1984) Tabacco: sì Altro: SISTEMI DI STROBS Sistema: militare Tipo struttura: deposito INFORMAZIONI SULLA PROPRIETÀ Pubblica

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OBSOLESCENZA (2016) a. Descrizione Il complesso militare di Cimabanche è di notevoli dimensioni: è composto da numerosi manufatti che insistono su un’area di diversi ettari. Le condizioni generali degli edifici sono buone, tuttavia lo stato di inutilizzo ne compromette l’aspetto esteriore (intonaci e serramenti degradati, recinzioni in cattive condizioni) da cui deriva una generale percezione di incuria e abbandono.

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eclatante, l’impatto sul contesto è piuttosto negativo, principalmente a causa del cattivo stato di conservazione degli edifici prospicienti alla strada. Meno visibile ma più insidioso è il rischio connesso alla presenza di materiali pericolosi, dovuti all’uso di uno o più edifici con funzione di deposito e polveriera.

c. Datazione presunta Il complesso militare non è visibile in nessuna cartografia IGM, ma ciò può essere b. Considerazioni sul livello di funzionalità dovuto all’applicazione della censura militare e stato di conservazione, attualità e alla zona. Negli anni ‘50 l’area sarebbe stata adeguatezza al contesto della struttura espropriata alle Regole per costruire un depoLe ultime notizie di un utilizzo militare di sito di munizioni e a partire da quel momento questa struttura risalgono ai primi anni ‘2000 sarebbero stati man mano costruiti gli edifici (forum di appassionati di esercito e alpini (fonte: Corriere delle Alpi 17 gennaio 2016). www.vecio.it). Anche se il degrado non è

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CONTESTO, VISIBILITÀ E ACCESSIBILITÀ (2016) Il complesso militare occupa un’area a rimane nascosta dalla vegetazione e protetridosso della strada statale 51 (Alemagna) ta da recinzioni, ma è comunque facilmente che collega Cortina a Dobbiaco in corrispon- accessibile a piedi. denza del passo Cimabanche. Questa strada è una delle vie di comunicazione principali che attraversano il sistema n. 5. La zona di passo Cimabanche è un punto di partenza di diverse escursioni: a sud verso il Cristallo e a nord verso la Croda Rossa d’Ampezzo. Anche i fruitori della ciclabile Dobbiaco-Cortina, che costeggia la strada, passano nelle vicinanze di questa struttura. Transitando sulla strada risultano immediatamente visibili solo alcuni degli edifici che compongono il complesso militare, ma anche lo sguardo veloce dell’automobilista riesce a coglierne facilmente lo stato di incuria. La maggior parte del complesso

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CONSIDERAZIONI GESTIONALI (2016) A dispetto delle condizioni di abbandono, il complesso è percepito dalla comunità per il suo valore e per le opportunità di riuso che potrebbe avere. In proposito, sarebbe già prevista una bonifica e una riqualificazione di tutta l’area. Infatti le Regole d’Ampezzo, nell’ambito della concessione ventennale firmata nel 2016 con il Ministero della difesa, prevedono la bonifica dell’area e la sua riqualificazione per finalità compatibili con quelle del Parco (Corriere delle Alpi, gennaio 2016).

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AGGIORNAMENTO (2023) c. Fonte a. Situazione attuale L’area è stata oggetto di sopralluogo. Non si notano significativi cambiamenti rispetto al 2016. b. Descrizione Il sopralluogo effettuto ha documentato la conduzione di un’attività di bonifica degli ordigni bellici all’interno del perimetro della ex base militare. Fonti di stampa confermano l’esecuzione delle operazioni nel 2018-2019 e il completamento delle stesse nel febbraio del 2019 (corrierealpi.geolocal.it, 14 febbraio 2019). Negli ultimi tempi la struttura è stata al centro del dibattito pubblico poiché sono state avanzate diverse proposte di collocarvi il villaggio olimpico nell’ambito dei giochi olimpici invernali del 2026 (ilgazzettino.it, 23 marzo 2023).

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AGGIORNAMENTO (2023)

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5-19 CASA CANTONIERA SU SS51 - CIMABANCHE

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IDENTIFICAZIONE E INQUADRAMENTO IDENTIFICAZIONE Sistema WHS(1-9): 5 Core/Buffer/esterno: Buffer Comune: Cortina D’Ampezzo (BL) Località: P.sso Cimabanche Coordinate: 46.620009, 12.182246 Quota: 1550 m. slm FONTE SEGNALAZIONE Ricerca sul terreno COMPILATORE E DATA Chiara Quaglia (Iuav) 20/06/2016 Davide Allegri (Iuav) 23/03/2023

CARTOGRAFIA Database della rete: sì IGM: sì - 1964 (precedente 1938) Tabacco: sì Altro: SISTEMI DI STROBS Sistema: energia, comunicaz., infrastrutture Tipo struttura: casa cantoniera INFORMAZIONI SULLA PROPRIETÀ Pubblica (ANAS)

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OBSOLESCENZA (2016) a. Descrizione Questa casa cantoniera è un edificio piuttosto grande, di tre piani, e nelle sue pertinenze è inclusa una piccola baracca di legno. Il degrado in cui versa non sembra essere di tipo strutturale ma limitato solo alle finiture (manto di copertura, serramenti, intonaci, pertinenze).

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non consente di escludere un uso almeno parziale. c. Datazione presunta La struttura è databile nell’intervallo di tempo che intercorre tra la carta IGM del 1938, in cui non è presente, e quella del 1964, in cui invece compare.

b. Considerazioni sul livello di funzionalità e stato di conservazione, attualità e adeguatezza al contesto della struttura Come molte case cantoniere, l’obsolescenza di questo manufatto è dovuta al cessare della funzione originaria. Le case cantoniere sono ad oggi in gran parte inutilizzate o sottoutilizzate. Nel caso specifico, la presenza di una parabola di installazione recente

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CONTESTO, VISIBILITÀ E ACCESSIBILITÀ (2016) La casa cantoniera occupa un’area a ridosso della Strada Statale 51 (Alemagna) che collega Cortina a Dobbiaco. Questa strada è una delle vie di comunicazione principali che attraversano il Sistema Dolomitico n.5. La casa cantoniera è ben visibile sul lato destro della strada, salendo da Cortina verso il passo Cimabanche, in corrispondenza del passo stesso.

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CONSIDERAZIONI GESTIONALI (2016)

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Le case cantoniere rappresentano un patrimonio storico seriale con una elevata potenzialità di riuso e rifunzionalizzazione. La funzione turistico ricreativa sembra essere quella più plausibile, benché si possano prestare anche ad altre funzioni (residenziale, commerciale, ...). La serialità stessa di questa tipologia di edifici e la loro alta riconoscibilità (colore, caratteri costruttivi, insegne dipinte) lo rendono un oggetto ideale per una riflessione sistematica in tutto il WHS. Ancor prima di ipotizzare interventi sulla singola casa cantoniera ritenuta obsoleta e/o degradata, sarebbe opportuno ricostruire il panorama complessivo delle case cantoniere in tutto il WHS. Ricostruendo questo quadro si potrebbero anche individuare esempi di buone pratiche di riutilizzo già attuate, valutare le

concrete possibilità di azione, nonché costi e benefici di eventuali interventi. È da sottolineare che questa casa cantoniera era stata inclusa nel progetto di recupero delle case cantoniere avviato a livello nazionale dall’ANAS, che prevede l’affidamento in gestione tramite bando di 30 case cantoniere in tutto il territorio nazionale. Ad una ulteriore consultazione del sito internet del bando ANAS si apprende che la casa è stata tolta dal piano (aprile 2017). In ogni caso ciò significa che era già stata fatta una valutazione in merito al suo potenziale di rifunzionalizzazione, maggiore rispetto ad altre case cantoniere non incluse in detto bando, ma che per qualche motivo non risulta in questa fase attuabile.

ANAS


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AGGIORNAMENTO (2023) a. Situazione attuale di poter ottenere l’utilizzo della struttura. La Non si notano significativi cambiamenti Casa Cantoniera di Cimabanche è rientrata rispetto al 2016. successivamente nel anche nel Bando Case Cantoniere N° ACQCC 01-21, per l’assegnab. Descrizione zione di 100 di queste strutture nel marzo Il sopralluogo ha documentato una situa- 2021. La scadenza era prevista per 15 giugno zione del tutto analoga al 2016, sebbene la 2021. Stando alla documentazione disponiraccolta informazioni sul campo abbia portato bile, una società di Alleghe (la 5R Experience nuovi elementi di riflessione. Sentendo infatti srl) si è aggiudicata il bando il 2 febbraio gli esercenti dei dintorni, la casa cantoniera 2022, offrendo un canone annuale di poco più era stata oggetto di un bando nel 2017 (come di 100 mila euro per 20 anni di concessione. confermato nella precedente schedatura) ma il processo sarebbe stato bloccato dalle c. Fonte Regole d’Ampezzo poiché l’edificio insisteL’area è stata oggetto di sopralluogo. rebbe su terreni gravati da uso civico. Gli informatori si sono detti disponibili ad accettare anche un vincolo sull’aspetto esteriore, sulla colorazione e sulle scritte originali pur

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AGGIORNAMENTO (2023)

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5-20 OVOVIA E SEGGIOVA STAUNIES

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IDENTIFICAZIONE E INQUADRAMENTO IDENTIFICAZIONE Sistema WHS(1-9): 5 Core/Buffer/esterno: Buffer Comune: Cortina d’Ampezzo (BL) Località: Canalone Staunies Coordinate: 46.578163, 12.189339 Quota: 2300 - 2900 m. slm

CARTOGRAFIA Database della rete: sì IGM: sì - 1966 (precedente 1954) Tabacco: sì Altro: SISTEMI DI STROBS Sistema: turistico Tipo struttura: ovovia

FONTE SEGNALAZIONE Ricerca COMPILATORE E DATA Chiara Quaglia (Iuav) 17/10/2016 Davide Allegri (Iuav) 15/03/2023

INFORMAZIONI SULLA PROPRIETÀ Privata. Società Faloria S.p.A. con sede in Via Ria de Zeto, 10 a Cortina d’Ampezzo.

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OBSOLESCENZA (2016) a. Descrizione Questo impianto ha una duplice funzionalità, ovovia biposto in estate e seggiovia in inverno, e ha uno sviluppo lineare di circa due km.

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nel 2011 e si è andati avanti con le proroghe anche grazie ai lavori di ammodernamento svolti sull’impianto, ma adesso il problema non riguarderebbe tanto la vita tecnica dell’impianto [...] quanto piuttosto ulteriori lavori necessari per la sicurezza dell’impianto b. Considerazioni sul livello di funzionalità [...]” (www.funiforum.it). La sua chiusura ha e stato di conservazione, attualità e condizionato anche il rifugio Lorenzi, posto adeguatezza al contesto della struttura all’arrivo della linea, accessibile solo con la L’impianto è stato dismesso nell’estate seggiovia/ovovia o affrontando 700 m di disli2016 per questioni legate alle autorizzazioni vello a piedi: infatti anche il rifugio risulta “dopo diverse concessioni e proroghe, vista chiuso da luglio 2016. anche l’età dell’impianto, in data 25 luglio 2016 è stato respinto definitivamente l’ulc. Datazione presunta timo ricorso con il quale i gestori speravano Secondo le fonti web l’impianto sarebbe di avere l’autorizzazione per continuare a stato costruito in occasione delle Olimpiadi rimanere aperti” (www.planetmountain. del 1956. com). “L’ultima concessione era scaduta

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CONTESTO, VISIBILITÀ E ACCESSIBILITÀ (2016) Questo impianto corre lungo il Canalone Staunies ai piedi del Monte Cristallo. Si snoda tra il Rifugio Son Forca e il Rifugio Lorenzi. La partenza dell’impianto si può raggiungere per via escursionistica, percorrendo diverse alternative (da Passo Tre Croci, da Ospitale attraverso la Val Padeon, o da Cortina- Rio Gere) oppure utilizzando la seggiovia che parte da Rio Gere. Una strada sterrata permette di raggiungere ai mezzi autorizzati il rifugio Son Forca, punto di partenza dell’impianto.

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CONSIDERAZIONI GESTIONALI (2016)

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La chiusura recentissima dell’impianto non permette al momento di fare previsioni ponderate sul suo futuro. Da quanto si apprende dalla stampa la sua chiusura ha creato un certo disagio e sembrano essere già in atto iniziative per una prossima riapertura, che però dovrà essere subordinata a significativi lavori di riqualificazione di tutto l’impianto, che probabilmente dovrebbe essere interamente sostituito. È da considerare comunque il fatto che questa struttura, anche se risalente alla seconda metà del ‘900, ha un certo valore storico culturale o quantomeno simbolico per la comunità della Conca, come testimonierebbe il recente interesse di appassionati e collezionisti per l’acquisto degli storici “ovetti” (Corriere delle Alpi, aprile

2017): questa è già una forma di rifunzionalizzazione spontanea, e potrebbe anche indurre a considerare l’ipotesi di effettuare interventi di ripristino dell’esistente, piuttosto che di mera dismissione. In entrambi i casi (rimozione con possibilità di ricostruzione ex novo o ripristino dell’esistente), come tutte le altre strutture di questo tipo, la valutazione di un’eventuale riattivazione va comunque fatta considerando la sostenibilità a lungo termine di un tale intervento. 1

1 Da approfondimenti posteriori alla prima stesura del presente documento sembrerebbe che sia in corso di progettazione una nuova funivia con tecnologie innovative (fonte: Il Gazzettino, 2 febbraio 2018)

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AGGIORNAMENTO (2023) a. Situazione attuale La seggiovia è in corso di smantellamento .

problematiche di stabilità dei piloni. Gran parte di questi verranno quindi eliminati e saranno rinnovate le stazioni di partenza e di arrivo per un costo preventivato (nel 2019) di 9 milioni di euro. Il nuovo impianto risulta finanziato dalla Regione Veneto con counicato dicembre 2021 (www.bur.regioneveneto.it, deliberazione della Giunta Regionalen. 1797 del 15 dicembre 2021). Attualmente le vecchie stazioni ed i piloni versano in un stato di progressivo degrado. Attualmente la pratica è sospesa in Conferenza dei Servizi, in attesa di integrazioni entro il 27.07.2023

b. Descrizione Dopo la chiusura del 2016, nel corso del 2019 è stato presentato un progetto per il rinnovo dell’impianto (Istanza datata 18.9.2018, acquisita al prot. Provincia n. 38494 del 20.9.2018, progetto per la realizzazione di una funivia va e vieni di tipo speciale denominata “VALGRANDE - FORCELLA STAUNIES” in sostituzione dell’omonima seggiovia nel comune di Cortina d’Ampezzo). Verrà realizzato un “funifor“, ossia una grande telecabina dotata di due funi parallele e con un solo pilone mediano. Questa c. Fonte soluzione tecnica consentirebbe di dimiIndagine online. nuire la sensibilità al vento e di risolvere le Nota della Provincia di Belluno 28/06/2023

Google Maps Images, agosto 2021

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AGGIORNAMENTO (2023)

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funiforum.org, ultima visita 15 marzo 2023

funivie.org, ultima visita 15 marzo 2023


5-21 HOTEL P.SSO TRE CROCI

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IDENTIFICAZIONE E INQUADRAMENTO CARTOGRAFIA Database della rete: sì IGM: sì - 1938 (successiva 1954) Tabacco: sì Altro: -

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IDENTIFICAZIONE Sistema WHS(1-9): 5 Core/Buffer/esterno: Esterno (170 m) Comune: Cortina d’Ampezzo (BL) Località: Passo Tre Croci Coordinate: 46.556559, 12.202066 Quota: 1800 m. slm

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INFORMAZIONI SULLA PROPRIETÀ Privata (Tre Croci srl) fino al 2017 Privata (B&B Hotels Italia spa) dal 2019

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FONTE SEGNALAZIONE Ricerca sul terreno COMPILATORE E DATA Chiara Quaglia (Iuav) 17/09/2016 Davide Allegri (Iuav) 23/03/2023

SISTEMI DI STROBS Sistema: turistico Tipo struttura: hotel

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OBSOLESCENZA (2016) a. Descrizione L’Hotel Tre Croci è di dimensioni notevoli (5 piani con pertinenze, campi da gioco, chiesetta, parcheggio). La struttura si fa notare per la copertura della veranda sul fronte principale, crollata probabilmente per il peso della neve.

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b. Considerazioni sul livello di funzionalità e stato di conservazione, attualità e adeguatezza al contesto della struttura Dalle fonti web si apprende che sarebbe chiuso dal 2002 per complicate vicende legali (fonte: Voci di Cortina, 26 luglio 2011; Corriere delle Alpi, 23 novembre 2014). La presenza del cantiere potrebbe far pensare a dei lavori in corso, ma dalla consultazione di Google Street View si può verificare che il cantiere è

presente dal 2010 senza miglioramenti; dalla stessa fonte si nota che il crollo della veranda è avvenuto tra il 2010 e il 2015, dopo l’avvio del cantiere: un segno evidente di come il cantiere sia abbandonato e nel frattempo la struttura deperisca di anno in anno. c. Datazione presunta Già nelle cartografie IGM del 1910 e del 1917 è presente un toponimo “Osp.o Tre Croci” riferito a un piccolo edificio in muratura. Nelle IGM del ‘24, ‘38 e ‘54 il toponimo muta in “Alb.o Tre Croci” e l’edificio sembra aumentare di dimensioni. Nelle IGM del ‘66 e ‘84 assume le proporzioni attuali. Quasi certamente quindi la struttura attuale è un ampliamento di un edificio più vecchio.

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CONTESTO, VISIBILITÀ E ACCESSIBILITÀ (2016) L’hotel è visibile da chiunque arrivi al Passo Tre Croci, punto di transito importante tra Cortina e Misurina per l’accesso al sistema dolomitico 5 nella sua parte meridionale.

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CONSIDERAZIONI GESTIONALI

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La struttura non sembra necessitare di interventi strutturali importanti, ad eccezione della copertura della veranda crollata, e potrebbe essere facilmente riqualificata. Sono tuttavia le complesse vicende legali, piuttosto che lo stato di conservazione dell’edificio, a ostacolare il riutilizzo di questa struttura. L’edificio sarebbe infatti sottoposto a sequestro conservativo a seguito di azioni legali da parte di alcuni titolari della multiproprietà contro la società che gestisce l’hotel e se ne prospetterebbe la vendita all’asta (Corriere delle Alpi, 16 maggio 2016). Inoltre, come per altre strutture ricettive situate nei passi dolomitici, si evidenzia anche in questo caso la crisi di un modello, l’hotel di passo, superato da altri modelli di ricettività.

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AGGIORNAMENTO (2023) a. Situazione attuale L’hotel è stato riaperto nel 2021. b. Descrizione Il sopralluogo ha documentato l’apertura dell’hotel, ora funzionante come struttura ricettiva a tre stelle. Dalla stampa online (ilgazzettino.it, articolo del 27 febbraio 2021 ) si apprende che lo sblocco dei lavori è avvenuto attorno all’ottobre 2019 e che l’attuale proprietà è la B&B Hotels Italia.L’operazione dovrebbe essere costata circa 10 milioni di euro e ha portato alla realizzazione di 240 posti letto. c. Fonte L’area è stata oggetto di sopralluogo.

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AGGIORNAMENTO (2023)

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5-22 EX CASA CANTONIERA SU S.R. 48

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IDENTIFICAZIONE E INQUADRAMENTO D D

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SISTEMI DI STROBS Sistema: energia, comunicaz., infrastrutture Tipo struttura: casa cantoniera

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FONTE SEGNALAZIONE Ricerca sul terreno COMPILATORE E DATA Chiara Quaglia (Iuav) 17/09/2016 Davide Allegri (Iuav) 23/03/2023

CARTOGRAFIA Database della rete: sì IGM: sì (1924) Tabacco: sì Altro: -

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IDENTIFICAZIONE Sistema WHS(1-9): 5 Core/Buffer/esterno: Esterno (50 m) Comune: Cortina d’Ampezzo (BL) Località: Crepe di Rudavoi Coordinate: 46.560928, 12.237473 Quota: 1675 m. slm

INFORMAZIONI SULLA PROPRIETÀ Pubblica (da verificare) D

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OBSOLESCENZA (2016) a. Descrizione Questa struttura è un edificio in muratura di due piani con copertura in lamiera. Nelle cartografie IGM è indicato come “casa cantoniera”, anche se dall’aspetto esteriore non è subito riconducibile a questa tipologia.

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b. Considerazioni sul livello di funzionalità e stato di conservazione, attualità e adeguatezza al contesto della struttura Come molte case cantoniere, l’obsolescenza di questo manufatto è dovuta al cessare della funzione originaria. Tuttavia in questo caso l’aspetto esteriore dell’edificio, diverso da quello classico della casa cantoniera, potrebbe far pensare che abbia avuto altri usi diversi successivi a quello di casa cantoniera: è possibile che sia stato acquistato da privati

e da questi modificato. Le cattive condizioni della copertura e le imposte delle finestre chiuse fanno comunque pensare a un edificio chiuso da tempo. c. Datazione presunta Questo edificio è presente nelle cartografie IGM dal 1924 in poi con la dicitura “Casa Cantoniera”.

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CONTESTO, VISIBILITÀ E ACCESSIBILITÀ (2016) Questo edificio si trova lungo la Strada Regionale 48 che da Misurina sale al Passo Tre Croci. È ben visibile sul lato sinistro della strada, provenendo da Misurina, e si fa notare essendo l’unico edificio che si incontra per i tre chilometri di strada che dal bivio successivo a Misurina conducono al Passo.

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CONSIDERAZIONI GESTIONALI (2016)

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Le case cantoniere rappresentano un patrimonio storico seriale con una elevata potenzialità di riuso e rifunzionalizzazione. La funzione turistico ricreativa sembra essere quella più plausibile, benché si possano prestare anche ad altre funzioni (residenziale, commerciale, ...). La serialità stessa di questa tipologia di edifici e la loro alta riconoscibilità (colore, caratteri costruttivi, insegne dipinte) lo rendono un oggetto ideale per una riflessione sistematica in tutto il WHS. Ancor prima di ipotizzare interventi sulla singola casa cantoniera ritenuta obsoleta e/o degradata, sarebbe opportuno ricostruire il panorama complessivo delle case cantoniere in tutto il WHS, indagando ad esempio: quante sono ancora usate dall’ANAS e quante sono

disponibili sul mercato, quante sono abbandonate e quante sono già state convertite a nuovi usi, e in che modo questi nuovi usi hanno modifcato i caratteri degli edifici o il contesto circostante. Ricostruendo questo quadro si potrebbero anche individuare esempi di buone pratiche di riutilizzo già attuate, valutare le concrete possibilità di azione, nonché costi e benefici di eventuali interventi. Per questo edificio in particolare, dato l’aspetto difforme dalle consuete caratteristiche delle case cantoniere, è incerta l’ultima effettiva destinazione d’uso; pertanto andrebbe verificata l’effettiva titolarità della proprietà per valutare le eventuali prospettive di riutilizzo.


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AGGIORNAMENTO (2023) a. Situazione attuale Non si notano significativi cambiamenti rispetto al 2016. b. Descrizione Il sopralluogo ha documentato una situazione del tutto analoga al 2016. Si è potuto anche notare un notevole esbosco effettuato nei dintorni della struttura,dovuto probabilmente alla devastazione della Tempesta Vaia del 2018. Ciò ha liberato una prospettiva panoramica notevole, la quale potrebbe rendere ancora più appetibile la struttura per un riutilizzo commerciale. c. Fonte L’area è stata oggetto di sopralluogo.

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AGGIORNAMENTO (2023)

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5-23 EX SCUDERIE PRESSO MISURINA

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IDENTIFICAZIONE E INQUADRAMENTO IDENTIFICAZIONE Sistema WHS(1-9): 5 Core/Buffer/esterno: Esterno (700 m) Comune: Auronzo di Cadore (BL) Località: Misurina Coordinate: 46.577797, 12.250595 Quota: 1750 m. slm FONTE SEGNALAZIONE Ricerca sul terreno COMPILATORE E DATA Chiara Quaglia (Iuav) 17/09/2016 Davide Allegri (Iuav) 23/03/2023

CARTOGRAFIA Database della rete: sì IGM: sì - 1961; precedente 1938 Tabacco: sì Altro: SISTEMI DI STROBS Sistema: turistico Tipo struttura: casa "

INFORMAZIONI SULLA PROPRIETÀ Privata

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OBSOLESCENZA (2016) a. Descrizione Questa struttura è un edificio in muratura a due piani più un sottotetto parte degli annessi del celebre complesso della casa di Cura Pio XII destinata alla cura dell’asma infantile tramite soggiorno climatico, per cui Misurina è nota.

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Considerazioni sul livello di funzionalità e stato di conservazione, attualità e adeguatezza al contesto della struttura Vistose crepe percorrono il fronte principale dell’edificio. Anche le condizioni delle finiture (intonaci, copertura, serramenti) denotano un certo degrado. Dalla consultazione della vista più recente di Google Street View sembra comunque che le pertinenze vengano regolarmente sfalciate (foto

Google, in alto). Sempre da Google Street View si vede che nel 2010 l’edificio era chiuso ma le sue condizioni erano leggermente migliori rispetto alle attuali (foto Google in basso). c. Datazione presunta La consultazione della serie storica delle carte IGM permette di identificare chiaramente la presenza di questo edificio almeno dal 1961; nelle cartografie precedenti (a partire dall’edizione del 1902) sono rappresentati alcuni edifici in muratura con il toponimo “Scuderie”. La tipologia di edificio sembra confermare questo utilizzo: la parte inferiore come stalla e la parte superiore per lo stoccaggio del fieno.

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CONTESTO, VISIBILITÀ E ACCESSIBILITÀ (2016) Misurina è una località turistica situata nel Comune di Auronzo e nota per il suo lago circondato dalle cime del Cristallo a ovest, delle Tre Cime di Lavaredo e del M. Piana a nord, dei Cadini di Misurina a est e dei Sorapiss a sud. La zona è molto frequentata sia d’estate che d’inverno per la facile accessibilità sia da Cortina per il p.sso Tre Croci, sia da Auronzo per la Val d’Ansiei. La struttura in esame si trova sulla sponda ovest del lago, quella maggiormente urbanizzata, ed è ben visibile trovandosi isolata su un versante in lieve pendenza e libero da vegetazione.

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CONSIDERAZIONI GESTIONALI (2016) L’elevato valore testimoniale dell’edificio, legato al Grand Hotel Misurina e Savoia, descritto nella guida Brentari del 1908, induce a raccomandarne il restauro conservativo. Inoltre la notorietà e la facilità di accesso dell’area di Misurina aumentano sicuramente il potenziale di rifunzionalizzazione di questo edificio.

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AGGIORNAMENTO (2023) a. Situazione attuale Non si notano significativi cambiamenti rispetto al 2016, salvo un aggravarsi delle condizioni di degrado. b. Descrizione La facciata verso la strada riporta ancora le tracce di una scritta murale che recita “SCUDERIE”. c. Fonte L’area è stata oggetto di sopralluogo.

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AGGIORNAMENTO (2023)

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5-24 EX SCIOVIA MISURINA-DIAVOLO

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IDENTIFICAZIONE E INQUADRAMENTO IDENTIFICAZIONE Sistema WHS(1-9): 5 Core/Buffer/esterno: Buffer e Esterno (700m) Comune: Auronzo di Cadore (BL) Località: Misurina Coordinate: 46.585367, 12.267121 Quota: 1775-2150 m. slm

CARTOGRAFIA Database della rete: sì IGM: sì - 1984 (precedente 1960) Tabacco: sì Altro: SISTEMI DI STROBS Sistema: turistico Tipo struttura: sciovia

FONTE SEGNALAZIONE Questionari COMPILATORE E DATA Chiara Quaglia (Iuav) 20/06/2016 Davide Allegri (Iuav) 23/03/2023

INFORMAZIONI SULLA PROPRIETÀ Privata (da verificare)

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OBSOLESCENZA (2016) a. Descrizione Dal sopralluogo effettuato si è potuta verificare la presenza della cabina di partenza nei pressi del lago di Misurina (fuori area buffer). Dall’analisi della cartografia si può evincere che l’infrastruttura (cavi e tralicci) è stata rimossa, anche se il tracciato è ancora evidente per l’assenza di vegetazione. Non si è potuta verificare tramite sopralluogo la presenza o meno di altri manufatti in quota all’arrivo; dalla cartografia si rileva comunque la presenza di un edificio all’arrivo.

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Secondo quanto riportato in un forum di appassionati (www.funiforum.org) la funivia è stata disattivata per mancanza di frequentatori. c. Datazione presunta La sciovia non è presente fino alla carta IGM del 1960, mentre è presente nell’IGM del 1984: si deduce quindi che la sua costruzione è databile in quest’intervallo di tempo.

b. Considerazioni sul livello di funzionalità e stato di conservazione, attualità e adeguatezza al contesto della struttura La sciovia saliva fin quasi alla Torre del Diavolo nel gruppo dei Cadini di Misurina.

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CONTESTO, VISIBILITÀ E ACCESSIBILITÀ (2016) Misurina è una nota località turistica del Comune di Auronzo (BL), famosa per il suo lago circondato dalle note cime del Cristallo, dei Cadini di Misurina, delle Tre Cime di Lavaredo, del Monte Piana e del Sorapiss. La stazione di partenza è tuttora ben visibile sul lato destro della strada che, appena dopo il lago in direzione Dobbiaco, sale verso le Tre Cime di Lavaredo nei pressi di un campeggio.

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CONSIDERAZIONI GESTIONALI (2016) La sciovia Misurina – Torre del Diavolo, risulterebbe smantellata dal 2009. Esistono proposte embrionali di intervento sull’intera area sciistica di Misurina che prevedrebbero il ripristino di questo impianto in collegamento con quello di Col de Varda e con le aree sciistiche di Auronzo e Cortina d’Ampezzo (fonti: Corriere delle Alpi, 6 giugno 2009; Gazzettino, 31 ottobre 2015), ma naturalmente sono da valutare le opportunità e i rischi connessi a un tale tipo di intervento rispetto al WHS. In particolare, sarebbe opportuno considerare la sostenibilità a lungo termine di un tale intervento, anche alla luce dei cambiamenti clmatici in atto e della scarsità di neve a quote medio-basse.

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AGGIORNAMENTO (2023) a. Situazione attuale c. Fonte Non si notano significativi cambiamenti Sopralluogo. rispetto al 2016. b. Descrizione Il sopralluogo ha documentato una situazione del tutto analoga al 2016, anche se in questi anni è documentata una peculiare rifunzionalizzazione del sito dell’impianto. Da alcuni anni il tracciato della ex sciovia viene utilizzato per una sky race sprint che si tiene sia in periodo estivo che invernale (trecimeexperience.com, ultima visita 28 marzo 2023). La stazione a valle funge da base di partenza per la competizione, oltre che da appoggio per il banner pubblicitario durante tutto l’anno.

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AGGIORNAMENTO (2023)

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5-25 CABINA ELETTRICA PRESSO MISURINA

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IDENTIFICAZIONE E INQUADRAMENTO IDENTIFICAZIONE Sistema WHS(1-9): 5 Core/Buffer/esterno: Esterno (500 m) Comune: Auronzo di Cadore (BL) Località: Misurina Coordinate: 46.581171, 12.250686 Quota: 1750 m. slm FONTE SEGNALAZIONE Ricerca sul terreno COMPILATORE E DATA Chiara Quaglia (Iuav) 17/09/2016 Davide Allegri (Iuav) 23/03/2023

CARTOGRAFIA Database della rete: sì IGM: sì - 1961 (precedente 1938) Tabacco: sì Altro: SISTEMI DI STROBS Sistema: energia, comunicaz., infrastrutture Tipo struttura: cabina elettrica INFORMAZIONI SULLA PROPRIETÀ Pubblica? ENEL Distribuzione S.p.A. (C.F. e P. IVA 05779711000 "

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OBSOLESCENZA (2016)

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a. Descrizione di manutenzione temporaneo o se effettivaUna cabina elettrica in buone condizioni ma mente il manufatto sia inutilizzato. con i cavi tagliati. A circa 20 metri di distanza dalla cabina si vede un piccolo traliccio, anche c. Datazione presunta esso senza cavi. Dalla consultazione della cartografia IGM si deduce che la linea elettrica di cui questa b. Considerazioni sul livello di funzionalità cabina fa parte è stata installata tra il 1938 e e stato di conservazione, attualità e il 1961. adeguatezza al contesto della struttura I due oggetti rilevati (cabina e traliccio) fanno pensare a un tratto di linea elettrica che è stato interrato oppure dismesso. Non è stato possibile verificare l’estensione del tratto oltre ai due oggetti menzionati. Comunque la cabina si presenta in buone condizioni, anzi l’apparenza è quella di un manufatto recentemente manutenuto: non è chiaro quindi se la mancanza dei cavi sia dovuta a un intervento

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CONTESTO, VISIBILITÀ E ACCESSIBILITÀ (2016) Misurina è una località turistica situata nel Comune di Auronzo e nota per il suo lago circondato dalle cime del Cristallo a ovest, delle Tre Cime di Lavaredo e del Monte Piana a nord, dei Cadini di Misurina a est e del Sorapiss a sud. La zona è molto frequentata sia d’estate che d’inverno per la facile accessibilità sia da Cortina, per il passo Tre Croci, sia da Auronzo per la val d’Ansiei. La cabina in esame è situata sulla sponda ovest del lago, quella maggiormente urbanizzata. La sua visibilità dalla strada non è comunque elevata, trovandosi in secondo piano rispetto agli edifici di medie dimensioni affacciati sulla strada.

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4. CONSIDERAZIONI GESTIONALI (2016) Qualora fosse confermato l’effettivo inutilizzo di questa struttura, se ne potrebbe considerare la rimozione.

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AGGIORNAMENTO (2023) a. Situazione attuale con tratti di tecnologia a maggior resilienza Non si notano significativi cambiamenti alle perturbazioni nel comune di Auronzo di rispetto al 2016. Cadore”. Istanza, acquisita al prot. Provincia di Belluno n. 56178 del 16.12.2014, Società b. Descrizione ENEL Distribuzione S.p.A. (C.F. e P. IVA Il sopralluogo ha documentato una situa- 05779711000). zione del tutto analoga al 2016, con l’edificio in ottime condizioni seppur dismesso. c. Fonte La linea elettrica sottesa era stata Sopralluogo. già interrata in seguito a Determina Nota della Provincia di Belluno 28/06/2023 n.418 del 06.03.2015 (Pratica n.14-1999) Autorizzazione alla Società Enel Distribuzione S.p.A. per la sostituzione di un tratto di linea elettrica a 20kV aerea con linea in cavo sotterraneo tra cabine esistenti denominate ”PAUSA MARZA” e “HOTEL MISURINA”, con derivazioni BT fino a 1000V, per ricostruzione della rete di distribuzione di energia elettrica

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5-26 RISTORANTE LA PINETA IN VAL D’OTEN

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IDENTIFICAZIONE E INQUADRAMENTO IDENTIFICAZIONE Sistema WHS(1-9): 5 Core/Buffer/esterno: Buffer Comune: Calalzo di Cadore (BL) Località: Praciadelan Coordinate: 46.472122, 12.338082 Quota: 1050 m. slm FONTE SEGNALAZIONE Comune di Calalzo COMPILATORE E DATA Chiara Quaglia (Iuav) 17/09/2016 Davide Allegri (Iuav) 25/03/2023

CARTOGRAFIA Database della rete: sì IGM: sì -1984 (precedente 1961) Tabacco: sì Altro: SISTEMI DI STROBS Sistema: turistico Tipo struttura: ristorante INFORMAZIONI SULLA PROPRIETÀ Privata

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0,5 km Source: Esri, DigitalGlobe, GeoEye, Earthstar Geographics, CNES/Airbus DS, USDA, USGS, AEX, Getmapping, Aerogrid, IGN, IGP, swisstopo, and the GIS User Community


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OBSOLESCENZA (2016)

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a. Descrizione c. Datazione presunta Il ristorante è costituito da un edificio di due Il ristorante è sicuramente presente nella piani con una veranda adibita a plateatico e cartografia del 1984, e sicuramente assente in un’area esterna abbastanza ampia adibita a quella del 1938. Nella cartografia intermedia parcheggio e deposito. del 1961 è segnato un edificio in muratura in posizione lievemente scostata e di dimensiob. Considerazioni sul livello di funzionalità ne più piccola rispetto all’attuale ristorante: e stato di conservazione, attualità e non è chiaro se sia già il ristorante in questioadeguatezza al contesto della struttura ne, rappresentato in maniera imprecisa, o un Dal sopralluogo effettuato si è constatato altro edificio in muratura successivamente che questa struttura, segnalata dal Comune, demolito. In ogni caso i caratteri costruttivi è attiva e funzionante. L’edificio è in buone dell’edificio sembrano suggerire una dataziocondizioni, anche se di qualità architetto- ne posteriore agli anni ‘50 del ‘900. nica non elevata. Un aspetto che potrebbe destare un’impressione di disordine sono le pertinenze esterne, in cui sono accostate in maniera piuttosto caotica baracche, macchinari, antenne, materiali vari.

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CONTESTO, VISIBILITÀ E ACCESSIBILITÀ (2016) La località Praciadelan si trova nel comune di Calalzo. Salendo lungo la strada che corre di fianco al torrente Oten il ristorante si trova a circa quattro km dall’abitato di Calalzo. Nell’area del ristorante termina la strada carrabile e si dipartono diversi itinerari che percorrono la Val d’Oten. È pertanto un punto nevralgico per lo stazionamento delle macchine e la partenza degli escursionisti.

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CONSIDERAZIONI GESTIONALI (2016) La struttura non necessita di interventi importanti. Si potrebbero valutare alcuni interventi di riordino, comunque di lieve entità, alle pertinenze. La natura privata dell’edificio rende comunque difficile valutare le modalità di un intervento non legato all’iniziativa volontaria dei proprietari.

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AGGIORNAMENTO (2023) a. Situazione attuale Non si notano significativi cambiamenti rispetto al 2016. b. Descrizione L’analisi delle fonti online (datate tra giugno 2022 e febbraio 2023) sembra testimoniare la prosecuzione dell’attività senza nessuna modifica degli esterni della struttura. c. Fonte L’area è stata oggetto di indagine online.

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Google Maps Images, febbraio 2023


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Google Maps Images, giugno 2022


5-27 EX BIVACCO FANTON

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IDENTIFICAZIONE E INQUADRAMENTO IDENTIFICAZIONE Sistema WHS(1-9): 5 Core/Buffer/esterno: Core Comune: Auronzo di Cadore (BL) Località: Val Baion Coordinate: 46.514677, 12.365276 Quota: 1750 m. slm FONTE SEGNALAZIONE Ricerca COMPILATORE E DATA Chiara Quaglia (Iuav) 17/09/2016 Davide Allegri (Iuav) 15/03/2023

CARTOGRAFIA Database della rete: no IGM: no Tabacco: sì Altro: SISTEMI DI STROBS Sistema: turistico Tipo struttura: bivacco INFORMAZIONI SULLA PROPRIETÀ Privata (CAI Auronzo)

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0,5 km Source: Esri, DigitalGlobe, GeoEye, Earthstar Geographics, CNES/Airbus DS, USDA, USGS, AEX, Getmapping, Aerogrid, IGN, IGP, swisstopo, and the GIS User Community


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OBSOLESCENZA (2016) a. Descrizione Il bivacco Fanton è un classico bivacco in lamiera di colore giallo, che si trova oggi in condizioni fatiscenti, a quota 1750 m. slm. La quota non molto elevata di questo bivacco rispetto agli altri delle Marmarole (tutti sopra i 2000 metri) si giustifica col fatto che la collocazione dello stesso non è quella originariamente prevista. La struttura avrebbe dovuto essere collocata infatti presso Forcella Marmarole a 2600 metri di quota, ma le condizioni meteo precarie non consentirono il volo fino a tale altezza all’elicottero che doveva effettuare il trasporto. Il bivacco fu quindi collocato in alta Val Baion, ove tuttora si trova.

b. Considerazioni sul livello di funzionalità e stato di conservazione, attualità e adeguatezza al contesto della struttura La struttura, di proprietà del CAI di Auronzo, è andata degradandosi progressivamente nel tempo, finchè il CAI ne ha deciso la definitiva dismissione e sostituzione con un nuovo bivacco. c. Datazione presunta Secondo quanto riportato nel web, il bivacco è stato installato nel 1963 (www.aku. it).

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CONTESTO, VISIBILITÀ E ACCESSIBILITÀ (2016) Il bivacco si trova nel versante nord del cammino lungo il sentiero CAI 270 (circa 600 gruppo delle Marmarole, a cui si accede della metri di dislivello). Val d’Ansei. Se nel suo versante sud questo gruppo si caratterizza per la presenza di numerosi rifugi variamente accessibili, a nord l’area montuosa appare piuttosto selvaggia e poco frequentata. In quota sono comunque presenti alcuni bivacchi come punti d’appoggio; tra questi il Bivacco Fanton, ormai dismesso, si trova a circa 1750 metri di quota nell’alta Val Baion, prosecuzione della Val da Rin che, dalla località di Orsolina di Auronzo di Cadore, si addentra verso le Marmarole. La prima parte di questa valle è percorsa da una strada asfaltata fino ai pressi di un punto di ristoro (“La Primula” posto a circa 1100 metri di quota); da qui il bivacco è raggiungibile esclusivamente a piedi in circa 1,5 ore di

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CONSIDERAZIONI GESTIONALI (2016)

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Nell’autunno del 2014 il CAI di Auronzo ha lanciato un concorso di idee, conclusosi nel marzo 2015, per la progettazione del nuovo Bivacco Fanton che dovrà essere realizzato nella collocazione originariamente prevista a Forcella Marmarole. La costruzione del nuovo bivacco presuppone - anche se non vi sono espliciti riferimenti al riguardo - il definitivo smantellamento del precedente bivacco (fonti: Corriere delle alpi, www.montagna.tv www.aku.it; www.banff.it). Nelle condizioni attuali il bivacco è effettivamente inutilizzabile, anche se permane un certo valore affettivo collettivo, come testimonia il registro delle firme che è stato riposizionato spontaneamente dagli escursionisti all’interno del vecchio bivacco nonostante l’inagibilità del manufatto. Una

eventuale rimozione del bivacco dovrebbe comunque tenere in considerazione i problemi di accessibilità (solo a piedi) oppure la possibilità di intervenire con elicottero.

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AGGIORNAMENTO (2023) a. Situazione attuale c. Fonte I resti del Bivacco Fanton sono stati portati La struttura è stata oggetto di indagine a valle e sono in corso di restauro. online. b. Descrizione Nel mese di settembre 2020 la struttura è stata smontata e portata a valle a Longarone, dove gli studenti della locale scuola ENAIP, con il supporto economico della Fondazione Dolomiti UNESCO e la supervisione del Cai di Auronzo. Dagli articoli reperiti sul web (dolomitireview.com, 16 marzo 2021; montagna. tv, 18 marzo 2021) che il restauro è andato avanti almeno fino al marzo 2021, dopo di che le notizie si interrompono. Al posto del vecchio bivacco, è stata realizzata una nuova moderna struttura posizionata più in alto presso Forcella Marmarole.

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dolomitireview.com/ ,ultima consultazione 15 marzo 2023


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AGGIORNAMENTO (2023)

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dolomitireview.com, ultima visita 15 marzo 2023

dolomitireview.com, ultima visita 15 marzo 2023


5-28 CASA CANTONIERA SU SS 52

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IDENTIFICAZIONE E INQUADRAMENTO IDENTIFICAZIONE Sistema WHS(1-9): 5 Core/Buffer/esterno: Esterno (3 km) Comune: Comelico Superiore (BL) Località: ss 52 Carnica Coordinate: 46.647019, 12.450729 Quota: 1540 m. slm FONTE SEGNALAZIONE Ricerca sul terreno COMPILATORE E DATA Chiara Quaglia (Iuav) 29/03/2017 Davide Allegri (Iuav) 25/03/2023

CARTOGRAFIA Database della rete: sì IGM: sì - 1960; precedente 1938 Tabacco: sì Altro: SISTEMI DI STROBS Sistema: energia, comunicaz., infrastrutture Tipo struttura: casa cantoniera INFORMAZIONI SULLA PROPRIETÀ Pubblica (ANAS) - da verificare

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0,5 km Source: Esri, DigitalGlobe, GeoEye, Earthstar Geographics, CNES/Airbus DS, USDA, USGS, AeroGRID, IGN, and the GIS User Community


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OBSOLESCENZA (2016) a. Descrizione Questa casa cantoniera è un edificio piuttosto grande, di tre piani, e nelle sue pertinenze è incluso un piccolo box di lamiera. Il degrado in cui versa non sembra essere di tipo strutturale ma limitato solo alle finiture (serramenti, intonaci, pertinenze).

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Considerazioni sul livello di funzionalità e stato di conservazione, attualità e adeguatezza al contesto della struttura Come molte case cantoniere, l’obsolescenza di questo manufatto è dovuta al cessare della funzione originaria. Le case cantoniere sono ad oggi in gran parte inutilizzate o sottoutilizzate. Questa casa in particolare appare inutilizzata da tempo: il caratteristico colore rosso e le insegne dipinte sono compromessi,

molte finestre sono rotte e le pertinenze versano in stato di incuria. c. Datazione presunta La casa cantoniera è presente nella cartografia IGM solo a partire dal 1960, corredata dalla consueta dicitura “Casa Cantoniera”. L’edizione precendente (1938) non riporta alcun edificio in questa posizione.

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CONTESTO, VISIBILITÀ E ACCESSIBILITÀ (2016) Questa casa cantoniera è situata lungo la Strada Statale 52 “Carnica” in prossimità del passo di Monte Croce Comelico (4 chilometri prima del passo procedendo dal Comelico in direzione di Sesto). Affacciandosi direttamente sul fronte stradale, l’edificio risulta ben visibile a chiunque transiti; la collocazione in corrispondenza di un tornante ne accentua ancora di più la visibilità.

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CONSIDERAZIONI GESTIONALI (2016)

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Le case cantoniere rappresentano un patrimonio storico seriale con una elevata potenzialità di riuso e rifunzionalizzazione. La funzione turistico ricreativa sembra essere quella più plausibile, benché si possano prestare anche ad altre funzioni (residenziale, commerciale, ...). La serialità stessa di questa tipologia di edifici e la loro alta riconoscibilità (colore, caratteri costruttivi, insegne dipinte) lo rendono un oggetto ideale per una riflessione sistematica in tutto il WHS. Ancor prima di ipotizzare interventi sulla singola casa cantoniera ritenuta obsoleta e/o degradata, sarebbe opportuno ricostruire il panorama complessivo delle case cantoniere in tutto il WHS, indagando ad esempio: quante sono ancora usate dall’ANAS e quante sono

disponibili sul mercato, quante sono abbandonate e quante sono già state convertite a nuovi usi, e in che modo questi nuovi usi hanno modificato i caratteri degli edifici o il contesto circostante. Ricostruendo questo quadro si potrebbero anche individuare esempi di buone pratiche di riutilizzo già attuate, valutare le concrete possibilità di azione, nonché costi e benefici di eventuali interventi. Questa casa in particolare può avere un buon potenziale di rifunzionalizzazione, sia per la collocazione su una strada piuttosto trafficata, sia per le sue notevoli dimensioni. Va infine ricordato che esiste un piano per la concessione di 30 case cantoniere su tutto il territorio nazionale; la casa in questione non è inclusa in questo piano.

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AGGIORNAMENTO (2023) a. Situazione attuale c. Fonte Non si notano significativi cambiamenti La struttura è stata oggetto di indagine rispetto al 2016. online. b. Descrizione L’analisi delle fonti online ha testimoniato che la struttura è rimasta complessivamente simile alle condizioni del 2016, con la significativa eccezione dell’abbattimento della baracca in lamiera posta sul lato sudorientale dell’edificio. La colorazione con toni molto accesi del portone a nordovest invece era già presente nel 2016, ed è comune (con tonalità diverse) ad altri edifici della zona (si veda per esempio la scheda 5-17).

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Google Street View, giugno 2022


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AGGIORNAMENTO (2023)

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Google Street View, giugno 2022


SISTEMA 7 SCILIAR-CATINACCIO, LATEMAR

Sistema 7 - 431 -


Elenco strobs catalogate nel Sistema 7 - Sciliar-Catinaccio, Latemar 433 439 445 449 455 461 467 473

Sistema 7 - 432 -

7-01 PALA EOLICA PRESSO TIERSER ALPL 7-02 CAPPELLA PRESSO EX RIFUGIO DIALER 7-03 LINEA ELETTRICA E TELEFONICA RIF. MOLIGNON 7-04 BOX IN LAMIERA PASSO COSTALUNGA 7-05 GARAGE PASSO COSTALUNGA 7-06 CAPANNA SOUVENIR PASSO COSTALUNGA 7-07 BARACCA PASSO COSTALUNGA 7-08 HOTEL ABBANDONATO PASSO COSTALUNGA


7-01 PALA EOLICA PRESSO TIERSER ALPL

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IDENTIFICAZIONE E INQUADRAMENTO D

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SISTEMI DI STROBS Sistema: energia, comunicaz., infrastrutture Tipo struttura: pala eolica D

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INFORMAZIONI SULLA PROPRIETÀ Privata. D

FONTE SEGNALAZIONE Provincia di Bolzano COMPILATORE E DATA Chiara Quaglia (Iuav) 10/09/2016 Davide Allegri (Iuav) 22/03/2023

CARTOGRAFIA Database della rete: no IGM: no Tabacco: no Altro: -

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IDENTIFICAZIONE Sistema WHS(1-9): 7 Core/Buffer/esterno: Core Comune: Tires/Tiers (BZ) Località: Rifugio Tierser Alpl Coordinate: 46.496898, 11.633831 Quota: 2450 m. slm

7-01 - 433 -

3

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0,5 km Source: Esri, DigitalGlobe, GeoEye, Earthstar Geographics, CNES/Airbus DS, USDA, USGS, AEX, Getmapping, Aerogrid, IGN, IGP, swisstopo, and the GIS User Community


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OBSOLESCENZA (2016) a. Descrizione Questo manufatto è una pala eolica di c. Datazione presunta notevoli dimensioni disposta su una strutLa pala eolica è sicuramente posteriore al tura a traliccio e fissata al terreno da tiranti 1950. metallici. b. Considerazioni sul livello di funzionalità e stato di conservazione, attualità e adeguatezza al contesto della struttura Secondo quanto segnalato dalla Provincia di Bolzano questa pala eolica non è più funzionante da diversi anni. All’obsolescenza funzionale si associa anche la percezione di una obsolescenza legata all’impatto negativo sul paesaggio e al basso valore storico, culturale, affettivo collettivo.

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CONTESTO, VISIBILITÀ E ACCESSIBILITÀ (2016) La pala eolica è a poche decine di metri dal Rifugio Alpe di Tires - Tierser Alpl. Il Rifugio si trova ai piedi dei Denti di Terrarossa, nel gruppo montuoso del Catinaccio. La località è raggiungibile da parte dei mezzi motorizzati ed autorizzati lungo una strada sterrata, oppure a piedi seguendo diversi itinerari (dall’Alpe di Siusi, Tires o Campitello di Fassa) tutti non inferiori alle 2,5 ore di cammino.

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CONSIDERAZIONI GESTIONALI (2016) Nel caso sia confermato l’effettivo e definitivo inutilizzo della pala, l’intervento più opportuno è la sua rimozione e/o sostituzione. L’ accessibilità relativamente facile dei mezzi motorizzati al rifugio può facilitare la rimozione, a patto che gli elementi della struttura siano smontabili (cosa che sembra verosimilie osservando le fotografie).

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AGGIORNAMENTO (2023) a. Situazione attuale La pala risulta essere stata abbattuta prima del settembre del 2020. b. Descrizione La pala era stata segnalata nel report del 2016 come inattiva. L’abbattimento e il ripristino dei luoghi sono stati effettuati dal proprietario stesso della struttura. c. Fonte Nota della Provincia di Bolzano 29/06/2023.

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Google Images


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AGGIORNAMENTO (2023)

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Google Maps Images, agosto 2022


7-02 CAPPELLA PRESSO EX RIFUGIO DIALER

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IDENTIFICAZIONE E INQUADRAMENTO D

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SISTEMI DI STROBS Sistema: turistico Tipo struttura: cappella

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INFORMAZIONI SULLA PROPRIETÀ Privata (da verificare)

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FONTE SEGNALAZIONE Provincia di Bolzano COMPILATORE E DATA Chiara Quaglia (Iuav) 10/10/2016 Davide Allegri (Iuav) 25/03/2023

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CARTOGRAFIA Database della rete: sì IGM: sì - 1924 Tabacco: sì D Altro: D

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IDENTIFICAZIONE Sistema WHS(1-9): 7 Core/Buffer/esterno: Buffer Comune: Castelrotto/Kastelruth (BZ) Località: Ex Rifugio Dialer Coordinate: 46.500579, 11.650585 Quota: 2125 m. slm

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3

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0,5 km Source: Esri, DigitalGlobe, GeoEye, Earthstar Geographics, CNES/Airbus DS, USDA, USGS, AEX, Getmapping, Aerogrid, IGN, IGP, swisstopo, and the GIS User Community


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OBSOLESCENZA (2016)

7-02 - 440 -

a. Descrizione il valore simbolico e la possibilità di essere Questa struttura è una piccola cappella visitata. di legno in stile alpino a poca distanza dal Rifugio Dialer oggi demolito. c. Datazione presunta La cappella è presente nella cartografia b. Considerazioni sul livello di funzionalità IGM dal 1924. e stato di conservazione, attualità e adeguatezza al contesto della struttura Al momento della prima stesura delle schede di catalogazione, la struttura era stata segnalata dagli uffici della Provincia di Bolzano in quanto versava in cattive condizioni. Nel frattempo ne è stata eseguita la ristrutturazione. L’obsolescenza in questo caso era associata al cattivo stato di conservazione, che conferiva un aspetto trascurato alla struttura. La recente ristrutturazione ha permesso di salvaguardarne

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CONTESTO, VISIBILITÀ E ACCESSIBILITÀ (2016) L’edificio si trova nel sito dove sorgeva il rifugio Dialer nell’Alpe di Siusi, all’interno del Parco Naturale Sciliar-Catinaccio, tra Passo Duron (a sud) e i Denti di Terra Rossa (a nord-ovest). È raggiungibile percorrendo, con mezzi autorizzati, la carreggiata che conduce sino al Rifugio Alpe di Tires o percorrendo diversi itinerari a piedi e in bici (Rifugio Alpe di Tires e Rifugio Molignon). La zona è’ raggiungibile sia dalla Val di Fassa (Campitello di Fassa e Val di Duron), sia da Castelrotto, Compaccio.

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CONSIDERAZIONI GESTIONALI (2016)

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Secondo quanto segnalato dalla Provincia di Bolzano, sono già stati effettuati gli interventi di ristrutturazione della cappella. Anche dalla consultazione del web (aprile 2017) risulta che il recupero sia già stato effettuato, come si nota dal raffronto fotografico nella pagina precedente. Merita comunque un cenno la vicenda della demolizione del vicino rifugio Dialer, a cui la cappella era molto vicina, come si può vedere nella foto in questa pagina in basso. Il rifugio è stato demolito intorno al 2010 per recuperarne la cubatura in favore dell’hotel Alpina Dolomites situato a Compaccio, area esterna al Parco Naturale e al sito UNESCO. È possibile che l’assenza del rifugio, con la conseguente diminuzione del numero dei

frequentatori della cappella e una probabile minore disponibilità nella manutenzione della stessa, avesse favorito il progressivo deterioramento dell’edificio.

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AGGIORNAMENTO (2023) a. Situazione attuale La struttura è stata restaurata. b. Descrizione c. Fonte Nota della Provincia di Bolzano 29/06/2023.

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7-03 LINEA ELETTRICA E TELEFONICA RIF. MOLIGNON

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IDENTIFICAZIONE Sistema WHS(1-9): 7 Core/Buffer/esterno: Core Comune: Castelrotto/Kastelruth (BZ) Località: Rifugio Molignon Coordinate: 46.508235, 11.651333 Quota: 2050 m. slm

CARTOGRAFIA Database della rete: sì IGM: no Tabacco: no Altro: SISTEMI DI STROBS Sistema: energia, comunicaz., infrastrutture Tipo struttura: linea elettrica D

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INFORMAZIONI SULLA PROPRIETÀ D D Pubblica D D

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FONTE SEGNALAZIONE Provincia di Bolzano COMPILATORE E DATA Chiara Quaglia (Iuav) 10/10/2016 Davide Allegri (Iuav) 25/03/2023 D

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IDENTIFICAZIONE E INQUADRAMENTO

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0,5 km Source: Esri, DigitalGlobe, GeoEye, Earthstar Geographics, CNES/Airbus DS, USDA, USGS, AEX, Getmapping, Aerogrid, IGN, IGP, swisstopo, and the GIS User Community


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OBSOLESCENZA (2016) a. Descrizione c. Datazione presunta Questa struttura è una linea telefonica che, La linea non è rappresentata in nessuna dall’analisi della cartografia, ha una consi- delle carte IGM disponibili. stenza di circa 600 m lineari senza apparenti collegamenti con altre linee (probabilmente un tratto è già stato interrato).

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b. Considerazioni sul livello di funzionalità e stato di conservazione, attualità e adeguatezza al contesto della struttura La struttura è stata segnalata dagli uffici della Provincia di Bolzano, che ne ha messo in evidenza l’obsolescenza relativa all’impatto negativo sull’ambiente e sul paesaggio in termini visivi, quindi non direttamente associata all’assenza di uso o al basso valore percepito.

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CONTESTO, VISIBILITÀ E ACCESSIBILITÀ (2016) La linea corre su un versante erboso in pendio nelle vicinanze del Rifugio Molignon, che si trova all’interno del Parco Naturale Sciliar-Catinaccio. La zona è molto frequentata, con una buona rete sentieristica e di strade sterrate, ma l’accesso carrabile è consentito solo ai titolari del permesso di transito. La presenza del Rifugio garantisce l’accessibilità della zona anche d’inverno, quantomeno agli ospiti dello stesso, mediante servizi di navetta con motoslitta.

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CONSIDERAZIONI GESTIONALI (2016) Secondo quanto segnalato dalla Provincia di Bolzano è già previsto l’interramento di questo tratto di linea aerea. Secondo quanto segnalato dalla Provincia di Bolzano è già previsto l’interramento di questo tratto di linea aerea.

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AGGIORNAMENTO (2023) a. Situazione attuale La struttura è stata interrata nel corso del 2020. b. Descrizione I pali sono state asportati e i relativi cavi sono stati interrati. Il progetto si è concluso nel novembre 2020. c. Fonte Nota della Provincia di Bolzano 29/06/2023.

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7-04 BOX IN LAMIERA PASSO COSTALUNGA

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IDENTIFICAZIONE E INQUADRAMENTO IDENTIFICAZIONE Sistema WHS(1-9): 7 Core/Buffer/esterno: Esterno (300 m) Comune: San Giovanni di Fassa/Sèn Jan (TN) Località: Passo Costalunga Coordinate: 46.404755, 11.608669 Quota: 1750 m. slm D

CARTOGRAFIA Database della rete: no IGM: no Tabacco: no Altro: -

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SISTEMI DI STROBS Sistema: energia, comunicaz., infrastrutture Tipo struttura: box

FONTE SEGNALAZIONED Ricerca sul terrenoD D D D COMPILATORE E DATA Chiara Quaglia (Iuav) 10/10/2016 Davide Allegri (Iuav) 01/03/2023 D

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INFORMAZIONI SULLA PROPRIETÀ Privata ( da verificare)

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0,5 km Source: Esri, DigitalGlobe, GeoEye, Earthstar Geographics, CNES/Airbus DS, USDA, USGS, AEX, Getmapping, Aerogrid, IGN, IGP, swisstopo, and the GIS User Community

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OBSOLESCENZA (2016) a. Descrizione Questa struttura è un box in lamiera con probabile funzione di garage o deposito ridotto allo stato di rudere e circondato da una rete arancione da cantiere, anch’essa ormai deteriorata e accasciata a terra.

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fino al 2010 e 2011 (data di riferimento delle viste disponibili on line e riportate nelle immagini alla pagina seguente) era ancora integra.

c. Datazione presunta Questa struttura non è identificabile in b. Considerazioni sul livello di funzionalità cartografia, anche per le sue esigue dimene stato di conservazione, attualità e sioni e la sua natura provvisoria. Si ritiene adeguatezza al contesto della struttura comunque, data la tipologia di struttura e i Questa baracca in lamiera sembra aver materiali, che la sua datazione sia posteriore avuto una funzione di deposito, anche se non al 1950. è chiaro se sia un annesso di qualcuna tra le strutture vicine (in gran parte strutture turistiche) o se sia indipendente. È comunque evidente lo stato di fatiscenza in cui versa e l’impossibilità di qualsiasi uso. Dalle immagini di Google Street View si evince che almeno

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CONTESTO, VISIBILITÀ E ACCESSIBILITÀ (2016) Questa baracca si trova a Passo Costalunga, valico posto tra il gruppo del Catinaccio e il gruppo del Latemar; il Passo è molto frequentato dai turisti per essere punto di partenza per molte escursioni in questi due gruppi. La baracca, anche se non direttamente affacciata sulla strada, è ben visibile da parte di chiunque transiti o stazioni nell’ampio piazzale del Passo.

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CONSIDERAZIONI GESTIONALI L’aspetto completamente fatiscente oltre che pericolante di questa struttura ne suggerisce la rimozione.

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AGGIORNAMENTO (2023) a. Situazione attuale La situazione si presenta peggiorata rispetto al 2016. b. Descrizione La baracca versa in uno stato di degrado aumentato rispetto alla precedente rilevazione. Il tetto della struttura è infatti completamente ceduto e le lamiere della copertura sono state sfondate. Si raccomanda la demolizione, anche per ragioni di sicurezza. c. Fonte L’area è stata oggetto di sopralluogo.

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AGGIORNAMENTO (2023)

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7-05 GARAGE PASSO COSTALUNGA

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IDENTIFICAZIONE E INQUADRAMENTO IDENTIFICAZIONE Sistema WHS(1-9): 7 Core/Buffer/esterno: Esterno (300 m) Comune: San Giovanni di Fassa/Sèn Jan (TN) Località: Passo Costalunga Coordinate: 46.404178, 11.608565 Quota: 1750 m. slm D

CARTOGRAFIA Database della rete: sì IGM: sì - 1959 (precedente 1931) Tabacco: no Altro: -

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SISTEMI DI STROBS Sistema: energia, comunicaz., infrastrutture Tipo struttura: garage

D FONTE SEGNALAZIONE D D Ricerca sul terreno D D COMPILATORE E DATA Chiara Quaglia (Iuav) 10/09/2016 Davide Allegri (Iuav) 01/03/2023

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INFORMAZIONI SULLA PROPRIETÀ Privata (da verificare)

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0,5 km Source: Esri, DigitalGlobe, GeoEye, Earthstar Geographics, CNES/Airbus DS, USDA, USGS, AEX, Getmapping, Aerogrid, IGN, IGP, swisstopo, and the GIS User Community

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OBSOLESCENZA (2016)

7-05 - 456 -

a. Descrizione immagine pubblicitaria e manufatto degraLa struttura è composta da tre depositi- dato risulta quantomeno curiosa, se non garage affiancati fatiscenti che presentano addirittura grottesca. anche una certa pericolosità statica. Anche le pertinenze circostanti (piazzale per manovra c. Datazione presunta e parcheggio) risultano poco curate. Dall’analisi delle tavolette IGM risulta la presenza di un edificio nella stessa posiziob. Considerazioni sul livello di funzionalità ne di questa struttura a partire dall’edizione e stato di conservazione, attualità e del 1959. I caratteri costruttivi e i materiali adeguatezza al contesto della struttura utilizzati confermerebbero una datazione Questa struttura è evidentemente abban- posteriore al 1950. donata, anche se non sono chiari i motivi e la dinamica di tale abbandono. La facciata principale è stata utilizzata per posizionare uno striscione pubblicitario della Val di Fassa, forse con l’intenzione di nascondere il cattivo stato di conservazione dell’edificio: certamente l’effetto di questa giustapposizione tra

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CONTESTO, VISIBILITÀ E ACCESSIBILITÀ (2016) L’edificio si trova a Passo Costalunga, valico posto tra il gruppo del Catinaccio e il gruppo del Latemar; il passo è molto frequentato dai turisti per essere punto di partenza per molte escursioni in questi due gruppi. Il garage si affaccia sulla strada ed è quindi immediatamente visibile a chiunque transiti.

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CONSIDERAZIONI GESTIONALI (2016)

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Le pessime condizioni in cui si trova questo edificio ne suggeriscono la demolizione con eventuale ricostruzione, se compatibile con il quadro pianificatorio dell’area. Gli scenari futuri di questo edificio andrebbero comunque considerati, al di là del singolo oggetto architettonico, alla luce di un generale progetto di riqualificazione di tutta l’area di passo. Da una rapida consultazione della strumentazione urbanistica (variante al PRG 2013) si apprende che l’area è qualificata come “area alberghiera tradizionale” e che vi è previsto un piano di lottizzazione (denominato PL5A). Si tratta di un piano di lottizzazione di iniziativa privata che prende atto delle condizioni di degrado del contesto: nelle norme tecniche si legge infatti che è “finalizzato

alla riqualificazione di un ambito urbano caratterizzato dalla presenza di un edificio fortemente degradato”. Si raccomanda che tale Piano, qualora venga attuato, presti particolare attenzione all’inserimento paesaggistico delle opere.

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AGGIORNAMENTO (2023) a. Situazione attuale limitava parzialmente la lettura dettagliata L’edificio è stato demolito, insieme ad una delle tracce lasciate sul terreno. costruzione posta a breve distanza a sud-est. c. Fonte b. Descrizione L’area è stata oggetto di sopralluogo. Attraverso ricerche effettuate sulle immagini disponibili online si è potuto ricostruire che nel corso del 2018 è stata abbattuta la costruzione in legno adiacente ai garage, nel 2019 la struttura in muratura dei garage rendendo lo spazio liberato un parcheggio, mentre tra giugno 2021 e maggio 2022 è stato edificato uno sporthotel in parte sull’area che era occupata dall’edificio ligneo. Il fondo si presenta livellato e privo di resti di demolizione, sebbene durante il sopralluogo ci fosse una leggera copertura nevosa che

7-05 - 459 -

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AGGIORNAMENTO (2023)

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7-06 CAPANNA SOUVENIR PASSO COSTALUNGA

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IDENTIFICAZIONE E INQUADRAMENTO IDENTIFICAZIONE Sistema WHS(1-9): 7 Core/Buffer/esterno: Esterno (300 m) Comune: San Giovanni di Fassa/Sèn Jan (TN) Località: Passo Costalunga Coordinate: 46.404585, 11.608555 Quota: 1750 m. slm D

CARTOGRAFIA Database della rete: sì IGM: no Tabacco: no Altro: -

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SISTEMI DI STROBS Sistema: turismo Tipo struttura: edificio in legno

FONTE SEGNALAZIONED D Ricerca sul terrenoD D D COMPILATORE E DATA Chiara Quaglia (Iuav) 10/09/2016 Davide Allegri (Iuav) 01/03/2023 D

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INFORMAZIONI SULLA PROPRIETÀ Privata

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0,5 km Source: Esri, DigitalGlobe, GeoEye, Earthstar Geographics, CNES/Airbus DS, USDA, USGS, AEX, Getmapping, Aerogrid, IGN, IGP, swisstopo, and the GIS User Community

- 461 -


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OBSOLESCENZA (2016) a. Descrizione Questa struttura è una capanna di legno dipinta di bianco e verde, su cui campeggiano le scritte “foto souvenirs” e “souvenirs bazar”.

costruttivi e dei materiali non consente una datazione precisa, ma non è da escludere che si tratti di un edificio d’epoca anteriore agli anni ‘50 del ‘900.

b. Considerazioni sul livello di funzionalità e stato di conservazione, attualità e adeguatezza al contesto della struttura Lo stato di questo manufatto suggerisce che non sia utilizzato da molto tempo (tenda strappata, vernici sbiadite e scrostate). Dalla consultazione di Google Street View appare in tali condizioni almeno dal 2010.

7-06 - 462 -

c. Datazione presunta Nella cartografia IGM questo edificio non è riportato, ma ciò può essere dovuto alle sue dimensioni contenute. L’esame dei caratteri

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CONTESTO, VISIBILITÀ E ACCESSIBILITÀ (2016) La capanna si trova a Passo Costalunga, valico posto tra il gruppo del Catinaccio e il gruppo del Latemar, molto frequentato dai turisti per essere punto di partenza per molte escursioni in questi due gruppi dolomitici. La capanna si affaccia sulla strada ed è quindi immediatamente visibile a chiunque transiti.

7-06 - 463 -

CQ


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CONSIDERAZIONI GESTIONALI (2016) Il cattivo stato di conservazione di questo manufatto potrebbe suggerirne la rimozione. Tuttavia, non essendo possibile in base ai dati a disposizione una datazione precisa, rimane la possibilità che si tratti di un manufatto d’epoca con un certo valore testimoniale. In particolare, se fosse confermata una datazione anteriore agli anni ‘50 del ‘900, si potrebbe valutare un intervento di restauro conservativo.

7-06 - 464 -


[

AGGIORNAMENTO (2023) a. Situazione attuale Non si notano significativi cambiamenti rispetto al 2016. b. Descrizione Il sopralluogo ha evidenziato un vistoso ammaloramento del tamponamento in legno sul lato orientale della capanna, in prossimità del suolo. c. Fonte L’area è stata oggetto di sopralluogo.

7-06 - 465 -

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AGGIORNAMENTO (2023)

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7-07 BARACCA PASSO COSTALUNGA

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IDENTIFICAZIONE E INQUADRAMENTO IDENTIFICAZIONE Sistema WHS(1-9): 7 Core/Buffer/esterno: Core Comune: San Giovanni di Fassa/Sèn Jan (TN) Località: Passo Costalunga Coordinate: 46.404422, 11.614567 Quota: 1750 m. slm D

CARTOGRAFIA Database della rete: no IGM: no Tabacco: no Altro: -

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SISTEMI DI STROBS Sistema: turistico Tipo struttura: baracca

D FONTE SEGNALAZIONE D D Ricerca sul terreno D D COMPILATORE E DATA Chiara Quaglia (Iuav) 10/10/2016 Davide Allegri (Iuav) 01/03/2023

INFORMAZIONI SULLA PROPRIETÀ Privata

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7-07

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0,5 km Source: Esri, DigitalGlobe, GeoEye, Earthstar Geographics, CNES/Airbus DS, USDA, USGS, AEX, Getmapping, Aerogrid, IGN, IGP, swisstopo, and the GIS User Community

- 467 -


[

OBSOLESCENZA (2016) a. Descrizione Questa struttura consiste in una proprietà interamente recintata con all’interno un’abitazione, in gran parte nascosta dalla vegetazione, e, in prossimità della strada carrabile, una baracca di legno in mediocre stato di conservazione. L’aspetto generale di tutta la proprietà è abbandonato, anche se non sembra da molti anni.

7-07 - 468 -

completamente abbandonata o semplicemente poco curata.

c. Datazione presunta Fin dal 1924 è segnalato nella cartografia un edificio in muratura, che si ritiene possa corrispondere all’abitazione principale oggi nascosta dalla vegetazione (o più probabilmente a una sua ricostruzione sul medesimo sedime). La baracca invece non è segnab. Considerazioni sul livello di funzionalità lata nella cartografia. Si ritiene comunque e stato di conservazione, attualità e probabile, per i caratteri costruttivi e i mateadeguatezza al contesto della struttura riali utilizzati, una sua datazione posteriore al L’aspetto poco curato di questa struttura è 1950. dato soprattutto dai manufatti prospicienti la strada: la recinzione di legno, il cancello d’ingresso e la baracca di legno. Non è chiaro se si tratti di una proprietà

CQ


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CONTESTO, VISIBILITÀ E ACCESSIBILITÀ (2016) L’edificio si trova nelle immediate vicinanze di Passo Costalunga,sul versante verso la Val di Fassa. La proprietà affaccia direttamente sulla Strada Statale 241 che scende a Vigo di Fassa ed è ben visibile a chiunque transiti.

7-07 - 469 -


[

CONSIDERAZIONI GESTIONALI (2016) Trattandosi con tutta evidenza di una proprietà privata, è difficile ipotizzare la possibilità di un intervento al di fuori della iniziativa spontanea dei proprietari. Si potrebbe comunque sollecitare un riordino dell’area, o quantomeno della parte prospiciente la strada.

7-07 - 470 -

CQ


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AGGIORNAMENTO (2023) a. Situazione attuale Non si notano significativi cambiamenti rispetto al 2016. b. Descrizione Sebbene durante il sopralluogo fosse ancora presente una discreta quantità di neve, appare evidente come la struttura non sia stata interessata da nessun intervento. c. Fonte L’area è stata oggetto di sopralluogo.

7-07 - 471 -

DA


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AGGIORNAMENTO (2023)

7-07 - 472 -

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7-08 HOTEL ABBANDONATO PASSO COSTALUNGA

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IDENTIFICAZIONE E INQUADRAMENTO IDENTIFICAZIONE Sistema WHS(1-9): 7 Core/Buffer/esterno: Buffer Comune: San Giovanni di Fassa/Sèn Jan (TN) Località: P.sso Costalunga Coordinate: 46.402350, 11.624293 Quota: 1750 m. slm

D D D D

FONTE SEGNALAZIONE Ricerca sul terreno COMPILATORE E DATA Chiara Quaglia (Iuav) 20/06/2016 Davide Allegri (Iuav);01/03/2023

CARTOGRAFIA Database della rete: sì IGM: sì - 1924 Tabacco: sì Altro: SISTEMI DI STROBS Sistema: turistico Tipo struttura: hotel INFORMAZIONI SULLA PROPRIETÀ Privata

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7-08

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0

0,5 km Source: Esri, DigitalGlobe, GeoEye, Earthstar Geographics, CNES/Airbus DS, USDA, USGS, AEX, Getmapping, Aerogrid, IGN, IGP, swisstopo, and the GIS User Community


[

OBSOLESCENZA (2016) a. Descrizione Il manufatto è un hotel di dimensioni considerevoli, che appare del tutto abbandonato (finestre rotte e/o murate, lamiere, staccionate divelte) anche se la parte strutturale è complessivamente ancora in buone condizioni. b. Considerazioni sul livello di funzionalità e stato di conservazione, attualità e adeguatezza al contesto della struttura L’obsolescenza di questo hotel, riscontrabile in molte altre strutture simili nel contesto dolomitico, è ascrivibile a un generale declino dell’ospitalità di questa specifica tipologia (grandi hotel di passo).

c. Datazione presunta Dall’analisi delle tavolette IGM risulta la presenza di un manufatto corredato dalla scritta “Alb.o” (albergo) nella stessa posizione dell’attuale hotel. Un edificio nella stessa posizione è presente a partire dall’IGM del 1924. Non è possibile però stabilire con certezza se l’attuale edificio corrisponda a quello segnato in cartografia o sia stato ricostruito o ampliato successivamente.

7-08 - 474 -

CQ


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CONTESTO, VISIBILITÀ E ACCESSIBILITÀ (2016) Questo edificio si trova sulla strada che da Vigo di Fassa porta al Passo Costalunga. Questo tratto di strada corre a mezzacosta attraversando ambiti prativi con costruzioni sparse, anche di uso rurale, e boschi di larice e abete, offrendo interessanti scorci panoramici sulle vette dolomitiche circostanti e sul fondovalle. L’hotel è visibile sul lato a monte dalla strada, ed è messo ancora maggiormente in evidenza dal fatto di trovarsi in curva: transitando in macchina si possono vedere tre lati su quattro di questo edificio.

7-08 - 475 -

CQ


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CONSIDERAZIONI GESTIONALI (2016) L’aspetto obsoleto di questo hotel potrebbe essere facilmente migliorato con interventi di piccola entità. Il ripristino della funzione originaria sembra il più plausibile, peraltro in coerenza con la strumentazione urbanistica che, da una rapida consultazione (variante al PRG 2013), assegna a quest’edificio e alle sue pertinenze la qualifica di “zona alberghiera tradizionale”. Prioritario tuttavia sarebbe un approfondimento sulla disponibilità (che coinvolge proprietari, investitori, enti pubblici) a intervenire direttamente oppure a rimettere sul mercato questo edificio.

7-08 - 476 -

CQ


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AGGIORNAMENTO (2023) a. Situazione attuale Non si notano significativi cambiamenti rispetto al 2016. b. Descrizione Rispetto al 2016 è comparsa una recinzione da cantiere attorno alla struttura, probabilmente per evitare intrusioni all’interno dell’edificio. Anche i resti della baracca posta a oriente della struttura sono rimasti nelle stesse condizioni. c. Fonte L’area è stata oggetto di sopralluogo.

7-08 - 477 -

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AGGIORNAMENTO (2023)

7-08 - 478 -

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SISTEMA 9 DOLOMITI DI BRENTA

Sistema 9 - 479 -


Elenco strobs catalogate nel Sistema 9 - Dolomiti di Brenta 481 487 493 499

Sistema 9 - 480 -

9-01 BARACCA A PRADA 9-02 BARACCA IN VAL DORÈ 9-03 DEPOSITO TELEFERICA RIFUGIO ALIMONTA 9-04 WC A DOSSO DELLE FRATTE


9-01 BARACCA A PRADA [

IDENTIFICAZIONE E INQUADRAMENTO IDENTIFICAZIONE Sistema WHS(1-9): 9 Core/Buffer/esterno: Core Comune: San Lorenzo Dorsino (TN) Località: Prada Coordinate: 46.106622, 10.922836 Quota: 1575 m. slm FONTE SEGNALAZIONE Piano Parco Adamello Brenta COMPILATORE E DATA Chiara Quaglia (Iuav) 20/06/2016 Davide Allegri (Iuav) 25/03/2023

CARTOGRAFIA Database della rete: no IGM: no Tabacco: no Altro: SISTEMI DI STROBS Sistema: agropastorale Tipo struttura: baracca INFORMAZIONI SULLA PROPRIETÀ Privata (da verificare)

9-01 - 481 -

3

0

0,5 km Source: Esri, DigitalGlobe, GeoEye, Earthstar Geographics, CNES/Airbus DS, USDA, USGS, AEX, Getmapping, Aerogrid, IGN, IGP, swisstopo, and the GIS User Community


[

OBSOLESCENZA (2016) a. Descrizione Questa struttura è una baracca in assi di legno con la copertura a falda unica in lamiera. Affiancata a una parete vi è una lamiera appoggiata al terreno a formare una sorta di riparo di fortuna per materiali vari.

9-01 - 482 -

b. Considerazioni sul livello di funzionalità e stato di conservazione, attualità e adeguatezza al contesto della struttura Nel Piano del Parco viene catalogato come “Manufatto di uso saltuario in cattivo stato di manutenzione” e “Manufatto di forte disturbo visivo del libero godimento del paesaggio circostante” (Elenco Manufatti del Piano del Parco, pag. 39). Anche se la struttura non è del tutto fatiscente, la copertura in lamiera, le pareti in tavolato di legno di scarsa qualità,

nonché alcuni dettagli (grondaie divelte, assi di legno mancanti) contribuiscono a dare un aspetto generale di trascuratezza. c. Datazione presunta I materali utilizzati e la scarsa qualità architettonica di questo manufatto ne indicano il carattere provvisorio e suggeriscono una datazione posteriore agli anni ‘50 del ‘900.

PAB


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CONTESTO, VISIBILITÀ E ACCESSIBILITÀ (2016) La baracca si trova in località Prada, in un terreno destinato a pascolo in posizione di medio pendio. È raggiungibile a piedi in circa un’ora e trenta di cammino a partire dalla strada carrabile. L’aspetto è quello di una baracca utilizzata, seppur saltuariamente, come deposito, anche se nella scheda descrittiva del Piano del Parco (Scheda AP025) viene catalogato come “non utilizzato”. Il punto in cui si trova è notevolmente panoramico, e la sua posizione isolata lo rende molto visibile a chiunque transiti lungo la strada.

9-01 - 483 -

PAB


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CONSIDERAZIONI GESTIONALI (2016) Secondo quanto segnalato dal Parco, sarebbe opportuna la demolizione di questa struttura.

9-01 - 484 -

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AGGIORNAMENTO (2023) a. Situazione attuale Non si notano significativi cambiamenti rispetto al 2016, salvo un rivestimento in telo di nailon bianco che non migliora l’aspetto precario del manufatto. b. Descrizione La baracca appare saltuariamente utilizzata, forse per attività di pastorizia come punto d’appoggio. Nei dintorni esistono strutture con funzione simile, ma sono state in gran parte sistemate e ristrutturate. A Sud del manufatto esiste un perimetro murario antico che probabilmente costituiva il precedente riparo. c.Fonte L’area è stata oggetto di sopralluogo.

9-01 - 485 -

DA


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AGGIORNAMENTO (2023)

9-01 - 486 -

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9-02 BARACCA IN VAL DORÈ

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IDENTIFICAZIONE E INQUADRAMENTO IDENTIFICAZIONE Sistema WHS(1-9): 9 Core/Buffer/esterno: Core Comune: San Lorenzo Dorsino (TN) Località: Val Dorè Coordinate: 46.112072, 10.918709 Quota: 1850 m. slm FONTE SEGNALAZIONE Piano Parco Adamello Brenta COMPILATORE E DATA Chiara Quaglia (Iuav) 20/06/2016 Davide Allegri (Iuav) 25/03/2023

CARTOGRAFIA Database della rete: no IGM: no Tabacco: no Altro: SISTEMI DI STROBS Sistema: agropastorale Tipo struttura: baracca INFORMAZIONI SULLA PROPRIETÀ Privata (da verificare)

9-02 - 487 -

3

0

0,5 km Source: Esri, DigitalGlobe, GeoEye, Earthstar Geographics, CNES/Airbus DS, USDA, USGS, AEX, Getmapping, Aerogrid, IGN, IGP, swisstopo, and the GIS User Community


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OBSOLESCENZA (2016) a. Descrizione datazione quasi certamente posteriore agli Questa struttura è composta da un box anni ‘50 del ‘900. interamente in lamiera a cui è accostata una baracca in assi di legno. b. Considerazioni sul livello di funzionalità e stato di conservazione, attualità e adeguatezza al contesto della struttura Nel Piano del Parco questa struttura viene catalogata come “Manufatto di uso saltuario in mediocre stato di manutenzione” nonché “Manufatto in stridente contrasto con l’ambiente montano circostante” (Elenco Manufatti del Piano del Parco, pag. 38).

9-02 - 488 -

c. Datazione presunta I materiali usati e la scarsa qualità costruttiva di questo manufatto ne suggeriscono una

PAB

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CONTESTO, VISIBILITÀ E ACCESSIBILITÀ (2016) La baracca si trova in Val Dorè, in un’area di pascolo in posizione di medio pendio. La Val Dorè si apre subito dopo i prati in località Prada. La baracca è raggiungibile a piedi in circa due ore e trenta di cammino a partire dalla strada carrabile. Nella scheda descrittiva del Piano del Parco (Scheda AP022) viene segnalato che la baracca è utilizzata, seppur saltuariamente, come deposito e ricovero per attività di pastorizia.

9-02 - 489 -

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CONSIDERAZIONI GESTIONALI (2016) Secondo quanto segnalato dal Parco, sarebbe opportuna la demolizione di questa struttura.

9-02 - 490 -

PAB


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AGGIORNAMENTO (2023) a. Situazione attuale Non si notano significativi cambiamenti rispetto al 2016. b. Descrizione La baracca è stata parzialmente modificata con la demolizione dell’annesso ligneo posizionato a Nord della struttura. Le tracce presenti all’interno sembrano suggerire un parziale utilizzo da parte dei pastori dei dintorni. Si trova in una zona di difficile accesso, ma molto vicina ad un sentiero escursionistico di pregio. c. Fonte L’area è stata oggetto di sopralluogo.

9-02 - 491 -

DA


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AGGIORNAMENTO (2023)

9-02 - 492 -

DA

Google Earth, 19 ottobre 2022


9-03 DEPOSITO TELEFERICA RIFUGIO ALIMONTA

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IDENTIFICAZIONE E INQUADRAMENTO D

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IDENTIFICAZIONE Sistema WHS(1-9): 9 Core/Buffer/esterno: Buffer Comune: Ragoli (TN) Località: Prada Coordinate: 46.189066, 10.852155 Quota: 1350 m. slm FONTE SEGNALAZIONE Piano Parco Adamello Brenta COMPILATORE E DATA Chiara Quaglia (Iuav) 12/06/2016 Davide Allegri (Iuav) 25/03/2023

CARTOGRAFIA Database della rete: no IGM: no Tabacco: no Altro: -

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SISTEMI DI STROBS Sistema: energia, comunicaz., infrastrutture Tipo struttura: deposito

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INFORMAZIONI SULLA PROPRIETÀ Privata

9-03 - 493 -

3

0

0,5 km Source: Esri, DigitalGlobe, GeoEye, Earthstar Geographics, CNES/Airbus DS, USDA, USGS, AEX, Getmapping, Aerogrid, IGN, IGP, swisstopo, and the GIS User Community

D

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[

OBSOLESCENZA (2016) a. Descrizione suggeriscono quasi certamente una datazioQuesta struttura è un box interamente in ne posteriore agli anni ‘50 del ‘900. lamiera con copertura a semibotte e verniciato di colore verde. b. Considerazioni sul livello di funzionalità e stato di conservazione, attualità e adeguatezza al contesto della struttura Nel Piano del Parco viene catalogato come “Box di uso stagionale in discreto stato” nonché “Manufatto incongruo, che necessita di essere sostituito con un altro più compatibile tipologicamente con l’ambiente” (Elenco Manufatti del Piano del Parco, pag. 32).

9-03

c. Datazione presunta Le caratteristiche di questo manufatto

- 494 -

PAB


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CONTESTO, VISIBILITÀ E ACCESSIBILITÀ (2016) Il deposito si trova a poca distanza dalla strada carrabile che parte da fondovalle, tra Madonna di Campiglio e Sant’Antonio di Mavignola. La scheda descrittiva corrispondente del Piano del Parco è la num AO006.

9-03 - 495 -

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CONSIDERAZIONI GESTIONALI (2016) Secondo quanto segnalato dal Parco, sarebbero opportune la demolizione e la successiva sostituzione di questa struttura.

9-03 - 496 -

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AGGIORNAMENTO (2023) a. Situazione attuale La struttura è stata ristrutturata.

un intervento di rinnovamento dalla ditta “Fostini Giorgio“ di Pinzolo (fostinicostruzioni.com, ultima visita 25 marzo 2023), indicativamente tra il 2020 e il 2021.

b. Descrizione I rifugi Brentei-Alimonta sono due mete molto frequentate l’estate e sono alimen- c. Fonte tati da una peculiare “linea“ di teleferiche. Il L’area è stata oggetto di sopralluogo. primo impianto parte in corrispondenza della strobs schedata e arriva al rifugio Brentei, dove viene scaricato il materiale trasportato, ed eventualmente portato ad un secondo impianto che lo invia al rifugio Alimonta posizionato a quota superiore. Le fonti online e il sopralluogo non ci consentono di stabilire con esattezza quando gli impianti sono stati ristrutturati, ma è evidente che dopo il 2016 è stato realizzato

9-03 - 497 -

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AGGIORNAMENTO (2023)

9-03 - 498 -

DA

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9-04 WC A DOSSO DELLE FRATTE [

IDENTIFICAZIONE E INQUADRAMENTO IDENTIFICAZIONE Sistema WHS(1-9): 9 Core/Buffer/esterno: Buffer Comune: San Lorenzo Dorsino Località: Dosso delle Fratte Coordinate: 46.084850, 10.875892 Quota: 1250 m. slm

CARTOGRAFIA Database della rete: no IGM: no Tabacco: no Altro: SISTEMI DI STROBS Sistema: agropastorale Tipo struttura: wc

FONTE SEGNALAZIONE Piano Parco Adamello Brenta COMPILATORE E DATA Chiara Quaglia (Iuav) 12/06/2016 Davide Allegri (Iuav) 25/03/2023

INFORMAZIONI SULLA PROPRIETÀ Privata

9-04 - 499 -

3

0

0,5 km Source: Esri, DigitalGlobe, GeoEye, Earthstar Geographics, CNES/Airbus DS, USDA, USGS, AEX, Getmapping, Aerogrid, IGN, IGP, swisstopo, and the GIS User Community


[

OBSOLESCENZA (2016) a. Descrizione c. Datazione presunta Questa struttura consiste in una baracca in Le caratteristiche di questo manufatto legno di piccole dimensioni, probabilmente suggeriscono quasi certamente una dataziodestinata a wc di pertinenza dell’edificio che ne posteriore agli anni ‘50 del ‘900. si trova a poca distanza. b. Considerazioni sul livello di funzionalità e stato di conservazione, attualità e adeguatezza al contesto della struttura Nel Piano del Parco viene catalogato come “Manufatto di uso stagionale in buono stato di conservazione” e “Manufatto brutto di disturbo visivo” (Elenco Manufatti del Piano del Parco, pag. 32).

9-04 - 500 -

PAB


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CONTESTO, VISIBILITÀ E ACCESSIBILITÀ (2016) Questa struttura si trova in località Dosso delle Fratte. La scheda descrittiva corrispondente del Piano del Parco è la AG050. La sua visibilità non è elevata, trattandosi di un manufatto di piccole dimensioni parzialmente nascosto dalla vegetazione.

9-04 - 501 -

PAB


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CONSIDERAZIONI GESTIONALI (2016) Secondo quanto segnalato dal Parco, sarebbe opportuna la demolizione e la successiva sostituzione di questa struttura.

9-04 - 502 -

PAB


[

AGGIORNAMENTO (2023) a. Situazione attuale c. Fonte Non si notano significativi cambiamenti L’area è stata oggetto di sopralluogo. rispetto al 2016. b. Descrizione Il manufatto si trova in un’area che è raggiungibile con una strada-sentiero a fortissima pendenza. Si colloca in un insediamento di strutture agricole sparse, oggetto in tempi recenti di importanti lavori di sistemazione e ristrutturazione. Il sentiero che percorre questi spazi passa molto vicino al manufatto, anche se questo non è molto visibile trovandosi all’interno della boscaglia. Rispetto al 2016, sembra essere stato convertito a deposito della legna.

9-04 - 503 -

DA


[

AGGIORNAMENTO (2023)

9-04 - 504 -

DA

DA


STROBS MAPPATE MA NON SCHEDATE In questa parte del lavoro è possibile consultare l’elenco delle strobs che sono state censite ma per le quali non si è proceduto alla redazione di una scheda puntuale per i motivi già accennati nelle pagine introduttive di questo documento (scarsa significatività o pertinenza della segnalazione, ridotte dimensioni, poca visibilità, distanza elevata dal WHS, appartenenza ai sistemi agropastorale, forestale, militare). Esse sono comunque

state mappate: sono quindi presenti nel database geografico generale delle strobs e sono state documentate, per quanto possibile, anche attraverso immagini fotografiche. La tabella qui riportata è un estratto della tabella attributi del database geografico, mentre le rispettive fotografie sono state raccolte in formato digitale nella documentazione relativa al progetto.

SIST.

ID

DENOMINAZIONE

FONTE

NOTE

AGG_2023

COMUNE

1

047

Casera Corotto

informatori - comune di Borca

la casera non esiste più, nemmeno tracce.

-

Borca di Cadore

1

134

Area con recinzione interamente divelta P.sso Staulanza

ricerca sul terreno

struttura non troppo evidente

Trasformata

Borca di Cadore

1

135

Cava di ghiaia P.sso Staulanza

ricerca sul terreno

non è chiaro se utilizzata o meno

Trasformata

Selva di Cadore

2

007

Parcheggi Passo Fedaia

questionari

struttura che può disturbare, ma è indubbiamente funzionale e utilizzata

-

Canazei

2

021

Bidonvia Fedaia Fiacconi

questionari

struttura che può disturbare, ma è indubbiamente funzionale e utilizzata

-

Canazei

3

000

Ripetitore Dol. Bell. 1 Vallazza

questionari

struttura che può disturbare, ma è indubbiamente funzionale e utilizzata

-

Sovramonte

3

001

Ripetitore Dol. Bell. 3

questionari

struttura che può disturbare, ma è indubbiamente funzionale e utilizzata

-

Gosaldo

3

002

Ripetitore Dol. Bellunesi 2 - Ramezza

questionari

struttura che può disturbare, ma è indubbiamente funzionale e utilizzata

-

Feltre

3

005

Bivacco Valdo

questionari

struttura ancora utilizzata, ma eventualmente (come molti altri bivacchi peraltro) da riqualificare

-

Sospirolo

3

010

Passo Rolle - generico

questionari

intende genericamente tutto il contesto di Passo Rolle, degradato. Non specifica quali manufatti

-

Primiero San Martino di Castrozza

3

019

Casera Scarnia

questionari

edificio storico con valore testimoniale

-

Cesiomaggiore

3

025

Casera Cimonega

informatori - CFS Pian d'Avena

segnalata in quanto, pur avendo un valore testimoniale e rientrando nel sistema agropastorale, è abbandonata e necessiterebbe di riqualificazione, a maggior ragione in quanto di proprietà pubblica (Parco)

Rimasta

Cesiomaggiore

3

027

Immobile abbandonato Croce d'Aune

informatori - CFS Pian d'Avena

ricade fuori dal sito e non è direttamente percebile da strade o sentieri

-

Sovramonte

3

033

Fortino di Moschesin

informatori - comune La Valle Agordina

edificio militare 1' Guerra in stato di rudere, con presenza di valore storico

-

La Valle Agordina

3

081

Struttura servizio ex seggiovia punta Rolle

ricerca piano parco paneveggio

struttura schedata come da demolire nel Piano del Parco (scheda 646 "altri edifici") ma non segnalata dal Parco - forse già demolita (da sopralluogo non è stata rilevata)

-

Primiero San Martino di Castrozza

3

116

Vecchia ferrata Tissi

ricerca - libro "Dolomiti Escursioni scelte"

la ferrata è stata sostituita. sarebbe da verificare se la vecchia ferrata è stata smantellata

-

Val di Zoldo

- 505 -


7

- 506 -

8

9


5 6

1 2 4 3

- 507 -


- 508 -

SIST.

ID

DENOMINAZIONE

FONTE

NOTE

AGG_2023

COMUNE

3

117

Teleferica boschiva val mis 1

ricerca sul terreno

struttura non troppo evidente - non chiaro se ancora utilizzata

-

Sospirolo

3

118

Teleferica boschiva val mis 2

ricerca sul terreno

struttura non troppo evidente per piccole dimensioni

Rimasta

Sospirolo

3

119

Teleferica val mis - Gena Bassa

ricerca sul terreno

struttura non troppo evidente - non chiaro se ancora utilizzata

Rimasta

Sospirolo

3

120

vecchio passaggio stradale Mis (presso cascate Soffia)

ricerca sul terreno

struttura non troppo evidente in quanto si mimetizza con il greto del fiume

Rimasta

Sospirolo

3

121

Vecchie strutture per fruizione turistica delle cascate della Soffia

ricerca sul terreno

struttura non troppo evidente

Rimasta

Sospirolo

3

122

Complesso la Stua

ricerca sul terreno

struttura di valore storico testmoniale comunque il pessimo stato di conservazione (rudere) può generare una percezione di degrado

Rimasta

Gosaldo

3

123

Strada di cantiere lavori per idroelettrico bloccato val del Mis -

ricerca sul terreno

struttura inclusa in schede id 017 e 125 su idroelettrico sospeso in val Mis

-

Gosaldo

3

124

Detriti di cantiere lavori per idroelettrico bloccato val del Mis -

ricerca sul terreno

struttura inclusa in schede id 017 e 125 su idroelettrico sospeso in val Mis

-

Gosaldo

3

126

Deposito inerti - lavori per idroelettrico bloccato Mis (?)

ricerca sul terreno

struttura inclusa in schede id 017 e 125 su idroelettrico sospeso in val Mis

-

Gosaldo

3

127

Cava Forcella Franche

dati di partenza sopralluogo

presente nei data base forniti come base di lavoro come cava attiva, da sopralluogo effettuato non si ritiene abbia un impatto sul bene

-

Rivamonte Agordino

3

128

Soletta cemento P.sso Duran

ricerca sul terreno

struttura non troppo evidente - non chiaro quale utilizzo ne viene fatto

Rimasta

La Valle Agordina

3

129

Baracca lamiera presso Chiesa - Zoldo Alto

ricerca sul terreno

struttura non troppo evidente

Rimasta

Val di Zoldo

3

130

Baracche presso ChiesaZoldo Alto

ricerca sul terreno

struttura non troppo evidente

Rimasta

Val di Zoldo

3

133

Bacino idroelettrico

ricerca sul terreno

struttura utiizzata

Rimasta

Val di Zoldo

3

141

Strada vecchia Listolade primo tratto

ricerca sul terreno

vecchia strada non transitabile, ma sembra comunque avere funzione di servizio

-

Taibon Agordino

3

142

Strada vecchia Listolade secondo tratto

ricerca sul terreno

vecchia strada non transitabile, ma sembra comunque avere funzione di servizio

-

Taibon Agordino

3

144

Cava vecchia valle San Lucano

dati di partenza sopralluogo

presente nei data base forniti come base di lavoro sotto la dicitura "cave vecchie", da sopralluogo effettuato non si ritiene abbia un impatto sul bene

-

Taibon Agordino

3

146

Rudere bruciato valle San Lucano

ricerca sul terreno

struttura non troppo evidente

-

Taibon Agordino

3

147

Vecchia presa acqua Cascate della Soffia

ricerca sul terreno

struttura non troppo evidente

Rimasta

Sospirolo

3

150

Campeggio val Gares

ricerca sul terreno

si percepisce una certa incuria ma non può dirsi obsoleto

Rimasta

Canale d'Agordo

3

163

Baracca legna fatiscente Norcenadego

ricerca sul terreno

struttura non troppo evidente

-

Sovramonte

3

165

Blocchi di cemento rif. Dal Piaz

ricerca sul terreno

struttura non troppo evidente

-

Sovramonte

3

166

Palo arrivo teleferica rif. Dal Piaz (dismessa)

ricerca sul terreno

struttura non troppo evidente

-

Sovramonte


SIST.

ID

DENOMINAZIONE

FONTE

NOTE

AGG_2023

COMUNE

3

167

Recinzione divelta presa acqua busa Cavaren

ricerca sul terreno

struttura non troppo evidente

-

Sovramonte

3

193

Pertinenze rifugio Pradidali

informatori cv Primiero

cit. da segnalazione:"area con presenza di diversi elementi di disordine dove è in atto un progetto di sistemazione e riqualificazione che dovrebbe ovviare agli impatti negativi"

-

Primiero San Martino di Castrozza

3

195

Paravalanghe dissestati Passo Rolle

informatori cv Primiero

cit. da segnalazione:"presenza di strutture paravalanghe dissestate altamente visibile a chi transita lungo la ss 50"

-

Primiero San Martino di Castrozza

3

204

Cristo Pensante M.te Castellaz

informatori - MW

la segnalazione mette in evidenza la "bruttezza" della statua, anche se è evidente che la percezione della stessa può essere soggettiva

-

Primiero San Martino di Castrozza

3

207

Partenza teleferica rifugio Treviso

informatori cv primiero

cit.: "di bassa qualità architettonica e penalizzante dal punto di vista paesaggistico"

-

Primiero San Martino di Castrozza

3

218

Annessi Malga Canali

informatori cv primiero

cit.: "annessi di bassa qualità architettonica che causano un'impressione complessiva di disordine"

-

Primiero San Martino di Castrozza

4

217

Sciovia Col de Medol Domegge

informatori - MW

da fonti web si evince che non vi sono più tracce (http://www.funiforum.org/funiforum/ showthread.php?t=6616); segnalazione comunque piuttosto distante dal sito (3,5 km)

-

Domegge di Cadore

5

006

Parcheggi Tre Cime

questionari

struttura che può disturbare, ma è indubbiamente funzionale e utilizzata

-

Auronzo di Cadore

5

016

Postazioni militari Landro Nord

questionari

dicitura generica. non confermata dalla successiva individuazione della provincia - da ricerca bibliografica si individuano numerose strutture militari in tutta la valle

-

Dobbiaco/Toblach

- 509 -

5

034

Edificio rurale Valle di Cadore - scheda 1 comunale

informatori - comune di Valle di Cadore

edifici rurali segnalati dal comune sulla base di un rilievo del 1988 - appartenenti al sistema agropastorale (escluso dai sistemi prioritari per la ricerca) - foglio 4 mapp. 25

-

Valle di Cadore

5

035

Edificio rurale Valle di Cadore - scheda 5 comunale

informatori - comune di Valle di Cadore

edifici rurali segnalati dal comune sulla base di un rilievo del 1988 - appartenenti al sistema agropastorale (escluso dai sistemi prioritari per la ricerca)- foglio 4 mapp. 19

-

Valle di Cadore

5

036

Edificio rurale Valle di Cadore- scheda 6 comunale

informatori - comune di Valle di Cadore

edifici rurali segnalati dal comune sulla base di un rilievo del 1988 - appartenenti al sistema agropastorale (escluso dai sistemi prioritari per la ricerca)- foglio 4 mapp. 131

-

Valle di Cadore

5

037

Edificio rurale Valle di Cadore - scheda 7 comunale

informatori - comune di Valle di Cadore

edifici rurali segnalati dal comune sulla base di un rilievo del 1988 - appartenenti al sistema agropastorale (escluso dai sistemi prioritari per la ricerca)- foglio 4 mapp. 131

-

Valle di Cadore

5

038

Edificio rurale Valle di Cadore - scheda 9 comunale

informatori - comune di Valle di Cadore

edifici rurali segnalati dal comune sulla base di un rilievo del 1988 - appartenenti al sistema agropastorale (escluso dai sistemi prioritari per la ricerca) - foglio 4 mapp. 15

-

Valle di Cadore

5

039

Edificio rurale Valle di Cadore- scheda 8 comunale

informatori - comune di Valle di Cadore

edifici rurali segnalati dal comune sulla base di un rilievo del 1988 - appartenenti al sistema agropastorale (escluso dai sistemi prioritari per la ricerca) - foglio 4 mapp. 15

-

Valle di Cadore

5

040

Edificio rurale Valle di Cadore- (senza scheda comunale)

informatori - comune di Valle di Cadore

edifici rurali segnalati dal comune sulla base di un rilievo del 1988 - appartenenti al sistema agropastorale (escluso dai sistemi prioritari per la ricerca) - foglio 4 mapp. 6

-

Valle di Cadore

5

041

Edificio rurale Valle di Cadore - scheda 11 comunale

informatori - comune di Valle di Cadore

edifici rurali segnalati dal comune sulla base di un rilievo del 1988 - appartenenti al sistema agropastorale (escluso dai sistemi prioritari per la ricerca) - foglio 4 mapp. 5

-

Valle di Cadore


SIST.

ID

DENOMINAZIONE

FONTE

NOTE

AGG_2023

COMUNE

5

042

Edificio rurale Valle di Cadore - scheda 14 comunale

informatori - comune di Valle di Cadore

edifici rurali segnalati dal comune sulla base di un rilievo del 1988 - appartenenti al sistema agropastorale (escluso dai sistemi prioritari per la ricerca) - foglio 5 mapp. 26

-

Valle di Cadore

5

043

Edificio rurale Valle di Cadore - scheda 10 comunale

informatori - comune di Valle di Cadore

edifici rurali segnalati dal comune sulla base di un rilievo del 1988 - appartenenti al sistema agropastorale (escluso dai sistemi prioritari per la ricerca) - foglio 4 mapp. 16

-

Valle di Cadore

5

044

Edificio rurale Valle di Cadore - scheda 3 comunale

informatori - comune di Valle di Cadore

edifici rurali segnalati dal comune sulla base di un rilievo del 1988 - appartenenti al sistema agropastorale (escluso dai sistemi prioritari per la ricerca) - foglio 4 mapp. 21

-

Valle di Cadore

5

045

Edificio rurale Valle di Cadore - scheda 4 comunale

informatori - comune di Valle di Cadore

edifici rurali segnalati dal comune sulla base di un rilievo del 1988 - appartenenti al sistema agropastorale (escluso dai sistemi prioritari per la ricerca) - foglio 4 mapp. 20

-

Valle di Cadore

5

046

Edificio rurale Valle di Cadore - scheda 2 comunale

informatori - comune di Valle di Cadore

edifici rurali segnalati dal comune sulla base di un rilievo del 1988 - appartenenti al sistema agropastorale (escluso dai sistemi prioritari per la ricerca) - foglio 4 mapp. 25

-

Valle di Cadore

5

048

Bivacco Brunetta

informatori - comune di Borca

il bivacco non esiste più; è stato distrutto da una slavina nel 1990

-

Borca di Cadore

5

049

Teleferica rif. Galassi

informatori - comune di Calalzo

segnalata dal Comune ma sembra essere funzionante - anche se ha subito danni nel 2014 per valanghe

-

Calalzo di Cadore

5

050

Edifici a Praciadelan

informatori - comune di Calalzo

edificio evidentemente utilizzato

-

Calalzo di Cadore

5

051

Vasche raccolta Enel a Taunia

informatori - comune di Calalzo

struttura che può disturbare, ma è indubbiamente funzionale e utilizzata

-

Calalzo di Cadore

5

052

Edifici a Praciadelan

informatori - comune di Calalzo

edificio evidentemente utilizzato

-

Calalzo di Cadore

5

053

VIlla Nantes

informatori - comune di Calalzo

edificio evidentemente utilizzato

-

Calalzo di Cadore

5

055

Edificio loc. Etola

informatori - comune di Calalzo

edificio evidentemente utilizzato

-

Calalzo di Cadore

5

056

Edificio presso Malga Pian D'Oten

informatori - comune di Calalzo

attualmente non reperita documentazione fotografica

-

Calalzo di Cadore

5

057

Malga Pian D'Oten

informatori - comune di Calalzo

attualmente non reperita documentazione fotografica

-

Calalzo di Cadore

5

058

Ex bar alpino loc. Caravaggio

informatori - comune di Calalzo

edificio evidentemente utilizzato

-

Calalzo di Cadore

5

059

Casello cacciatori loc. Roccolo

informatori - comune di Calalzo

attualmente non reperita documentazione fotografica

-

Calalzo di Cadore

5

060

Teleferica Rif. Chiggiato

informatori - comune di Calalzo

struttura che può disturbare, ma è indubbiamente funzionale e utilizzata

-

Calalzo di Cadore

5

061

Vasche di presa rist. La Pineta

informatori - comune di Calalzo

struttura che può disturbare, ma è indubbiamente funzionale e utilizzata

-

Calalzo di Cadore

- 510 -


SIST.

ID

DENOMINAZIONE

FONTE

NOTE

AGG_2023

COMUNE

5

062

Edificio loc. Paè

informatori - comune di Calalzo

edificio evidentemente utilizzato

-

Calalzo di Cadore

5

063

Centrale idroelettrica Ciampato

informatori - comune di Calalzo

struttura che può disturbare, ma è indubbiamente funzionale e utilizzata

-

Calalzo di Cadore

5

064

Edificio loc. Monte

informatori - comune di Calalzo

attualmente non reperita documentazione fotografica

-

Calalzo di Cadore

5

065

Sciovia piani di Danta

informatori - MW

risulta che i plinti siano stati rimossi

-

Danta di Cadore

5

066

Sciovia Pian dei Buoi

informatori - MW

attualmente non reperita documentazione fotografica

-

Lozzo di Cadore

5

067

Sciovia Laggio di Cadore (Sella Campigotto)

informatori - MW

segnalazione molto distante dal sito (6 km)

-

Vigo di Cadore

5

068

Sciovia al Monte Ferro

informatori - MW

segnalazione molto distante dal sito (16 km)

-

Sappada

5

069

Sciovia Santo Stefano

informatori - MW

segnalazione molto distante dal sito (7 km)

-

Santo Stefano di Cadore

5

084

Seggiovia Taiarezze Fedo - Auronzo

ricerca internet indagine fotografica G. Moccia

da verificare - attualmente non reperita documentazione fotografica

Eliminata

Auronzo di Cadore

5

085

Blocchi di cemento abbandonati - presso centrale Ciampato

ricerca sul terreno

struttura non troppo evidente

Eliminata

Calalzo di Cadore

5

087

Paramassi divelto Praciadelan

ricerca sul terreno

struttura non troppo evidente

-

Calalzo di Cadore

5

088

Hotel dismesso Molinà - Calalzo

ricerca sul terreno

struttura distante dal sito (4 km) ma in area di elevato passaggio

Rimasta

Domegge di Cadore

5

089

Blocco di cemento - probabile origine militare - Passo Tre Croci

ricerca sul terreno

struttura non troppo evidente

-

Cortina d'Ampezzo

5

090

Bunker Passo Tre Croci Opera 6

ricerca sul terreno

edificio militare di valore storico culturale; meriterebbe comunque in intervento di valorizzazione

Rimasta

Cortina d'Ampezzo

5

091

Fossa anticarro e bunker - Tre Croci (Opere 2 e 3)

ricerca sul terreno

struttura non troppo evidente

Rimasta

Cortina d'Ampezzo

5

092

Piattaforma cemento - probabile postazione militare su ss. 48

ricerca sul terreno

struttura non troppo evidente

-

Cortina d'Ampezzo

5

094

Casa cantoniera garage Misurina

ricerca sul terreno

struttura utilizzata, anche se in stato di conservazione mediocre

Rimasta

Auronzo di Cadore

5

098

Forte Landro

ricerca sul terreno

edificio militare di valore storico culturale

Rimasta

Dobbiaco/Toblach

5

099

Strutture militari (fondazioni, vasca, spelonca) val di Landro

ricerca sul terreno

struttura non troppo evidente

Rimasta

Dobbiaco/Toblach

5

100

Postazioni militari Landro Sud - Opera 2

ricerca sul terreno

edificio militare di valore storico culturale; meriterebbe comunque in intervento di valorizzazione

Rimasta

Dobbiaco/Toblach

5

101

Postazioni militari Landro Sud - Opera 3

ricerca sul terreno

edificio militare di valore storico culturale; meriterebbe comunque in intervento di valorizzazione

Rimasta

Dobbiaco/Toblach

5

103

Casermetta Alpini d'arresto val di Landro

ricerca sul terreno

struttura non troppo evidente

Rimasta

Dobbiaco/Toblach

5

104

Due pali linea elettrica dismessi val di Landro

ricerca sul terreno

struttura non troppo evidente per piccole dimensioni

Rimasta

Dobbiaco/Toblach

- 511 -


- 512 -

SIST.

ID

DENOMINAZIONE

FONTE

NOTE

AGG_2023

COMUNE

5

106

Blocchi di cemento abbandonati Cimabanche - greto fiume

ricerca sul terreno

struttura non troppo evidente per piccole dimensioni

Eliminata

Dobbiaco/Toblach

5

107

Baracca incendiata Cimabanche

ricerca sul terreno

struttura non troppo evidente per piccole dimensioni

Eliminata

Cortina d'Ampezzo

5

108

Cabina elettrica dismessa Cimabanche

ricerca sul terreno

non chiaro se ancora in funzione (assenza cavi, ma comunque ben tenuta)

Rimasta

Cortina d'Ampezzo

5

109

Casa abbandonata Cimabanche

ricerca sul terreno

forse fa parte del complesso militare già schedato di Cimabanche

Rimasta

Cortina d'Ampezzo

5

113

Postazioni militari Landro Sud - Opera 5

ricerca sul terreno

edificio militare di valore storico culturale;

Rimasta

Dobbiaco/Toblach

5

137

Hotel o casa abbandonata P.sso Falzarego

ricerca sul terreno

apparenza abbandonata ma non è chiaro se utilizzata o meno

Rimasta

Cortina d'Ampezzo

5

139

Paravalanghe divelti (solo prima fila) P.sso Valparola

ricerca sul terreno

struttura non troppo evidente

Rimasta

Cortina d'Ampezzo

5

140

Edificio a Pian Falzarego

ricerca sul terreno

apparenza abbandonata ma non è chiaro se utilizzata o meno

Rimasta

Livinallongo del Col di Lana

5

179

Plinti catenaria ferrovia Cortina Dobbiaco

ricerca sul terreno

struttura non troppo evidente per piccole dimensioni

Rimasta

Dobbiaco/Toblach

5

200

Briglia e vasche Enel loc. Ciampato

informatori - comune di Calalzo

struttura che può disturbare, ma è indubbiamente funzionale e utilizzata

-

Calalzo di Cadore

5

206

Traliccio valico Forcella Grande

informatori privato

segnalazione pervenuta a seguito della pubblicazione dell'articolo su Dolomiti Premiere - sig. Paolo Frasson; non chiaro se il traliccio sia in funzione

-

San Vito di Cadore

5

208

Skilift Lacedel Pocol

informatori - MW

segnalazione piuttosto distante dal sito (3 km); l'impianto sembra chiusodal 2010 per rischio di frana (http://www.skiforum.it/forum/ showthread.php?t=40415)

-

Cortina d'Ampezzo

5

209

Funivia Cortina Pocol

informatori - MW

segnalazione piuttosto distante dal sito (3,5 km). cit: "dismissione anche questa storica, era forse l’unico impianto valido da mantenere, dato che eliminava il traffico automobilistico di trasferimento x accedere alle piste di Pocol, Tofana ecc.)"

-

Cortina d'Ampezzo

5

210

Seggiovia Ronco - Col Drusciè

informatori - MW

segnalazioni vaga; attualmente non reperita documentazione fotografica

-

Cortina d'Ampezzo

5

211

Seggiovia Coltondo Mietres

informatori - MW

da fonti web si evince che è chiusa dal 2016 per motivi economici (corriere delle alpi , ottobre 2016)

-

Cortina d'Ampezzo

5

212

Sciovia di Staulin e sciovia di Grava

informatori - MW

segnalazione molto distante dal sito (3 km)

-

Cortina d'Ampezzo

5

213

Sciovia e pista del Col de la Roa - S. Vito

informatori - MW

da fonti web si evince che vi sono solo tracce (http://www.funiforum.org/funiforum/ showthread.php?t=7597)

-

San Vito di Cadore

5

214

Impianti abbandonati Pieve - Pozzale

informatori - MW

segnalazione piuttosto distante dal sito (4 km); composta da seggiovia Pieve-Col Contras, sciovia forcella X; sciovia Due Baite

-

Pieve di Cadore

5

215

Sciovia e pista di Tai di Cadore

informatori - MW

segnalazione molto distante dal sito (5,5 km)

-

Pieve di Cadore

5

216

Sciovia Vallina - Parco del Roccolo

informatori - MW

segnalazione molto distante dal sito (4,5 km)

-

Pieve di Cadore

5

220

Edificio di servizio ANAS

ricerca sul terreno

-

Rimasta

Comelico Superiore


SIST.

ID

DENOMINAZIONE

FONTE

NOTE

AGG_2023

COMUNE

5

221

Baracca

ricerca sul terreno

-

Eliminata

Comelico Superiore

6

174

Ripetitore

provincia BZ

non chiaro se ancora in funzione; non presente documentazione fotografica

Rimasta

Ortisei/St. Ulrich

7

155

Casa non finita e abbandonata Carezza

ricerca sul terreno

piuttosto distante dal sito (3 km) e non direttamente visibile da strada di transito

-

Nova Levante/ Welschnofen

7

156

Piloni impianto sci dismesso (visibili 2) P.sso Nigra

ricerca sul terreno

struttura da confermare da parte della Provincia (forse già demolita nel frattempo)

Eliminata

Nova Levante/ Welschnofen

7

205

"Costruzioni presenti in Gardeccia e a Ciampiediè"

informatori - MW

la segnalazione fa un riferimento troppo vago agli edifici presenti in zona. Viene citata la Charta del Cadenac, strumento per il ripristino paesaggistico della zona.

-

San Giovanni di Fassa / Sèn Jan

8

153

Resti di staccionata in metallo Bletterbach

ricerca sul terreno

struttura non troppo evidente

-

Aldino/Aldein

9

008

Baracca presso Rifugio Brentei

questionari

non chiaro a che baracca si riferisce; esiste una baracca nei pressi del rifugio ma sembra essere funzionale alla gestione

Eliminata

Tre Ville

9

009

Tettoia Val de le Seghe uso teleferica

questionari

attualmente non reperita documentazione fotografica

-

Molveno

9

014

Piloni vecchi impianti Paganella; loc. Santel

questionari

segnalazione molto distante dal sito (9 km)

-

Fai della Paganella

9

075

Baracca in val Dore AP_023

dati di partenza piano parco adamello brenta

schedata insieme a scheda 9-02 (in quanto adiacente)

-

San Lorenzo Dorsino

- 513 -

In seguito alle segnalazioni pervenute dal socio sostenitore Fondazione Comelico Dolomiti - Centro Studi Transfrontaliero, sono state aggiunte al database cinque strobs afferenti al sistema 5, di cui va valutata una eventuale schedatura. SIST.

ID

DENOMINAZIONE

FONTE

NOTE 2023

AGG_2023

COMUNE

5

223

Linea elettrica Passo Monte Croce Comelico

informatori Fondazione Comelico

Previsto l'interramento nell'ambito del progetto STACCO

SCHEDARE?

Comelico Superiore

5

224

Casermetta di cima Collesei

informatori Fondazione Comelico

Vallo Alpino. SCHEDARE? Struttura di cui non si conosce quasi nulla. Verrà recuperata nell'ambito del progetto STACCO

SCHEDARE?

Comelico Superiore

5

225

Vallo Alpino - Passo Monte Croce Opera 10

informatori Fondazione Comelico

Vallo Alpino. SCHEDARE? Struttura militare in caverna, di elevato valore storico-culturale: è previsto il recupero nell'ambito del progetto STACCO

SCHEDARE?

Comelico Superiore

5

225

Vallo Alpino - Caserma Passo Monte Croce

informatori Fondazione Comelico

Vallo Alpino. Struttura militare in caverna, di elevato valore storico-culturale: è previsto il recupero nell’ambito del progetto STACCO

SCHEDARE?

Comelico Superiore

5

227

Ex Caserma “Guido Corsi” a Rinbianco

informatori Fondazione Comelico

Restaurato. Catalogo Generale dei Beni Culturali n. 0500364921.

SCHEDARE?

Auronzo di Cadore


CREDITI FOTOGRAFICI

- 514 -

ANAS: www.anas.it (schede delle case cantoniere incluse nel bando per l’affidamento della gestione) AT: Andrea Tarozzi, da Panoramio BI: bicitalia.org BZ: Provincia di Bolzano, Ufficio Parchi CdA: Corriere delle Alpi CFS: Corpo Forestale dello Stato CQ: Chiara Quaglia CS: Studio Cassol Scariot DA:Davide Allegri FU: Funivie.org GC: Geocaching.org GK: www.gipfelkraxler.at GM: Giuseppe Moccia Google: Google Street View LC: Luigi Casanova per Mountain Wilderness LI: Luca Ianeselli, da Panoramio LL: Luca Lorenzi, da Wikimedia Commons MW: Mountain Wildenrness PAB: Parco Adamello Brenta PPP: Parco Paneveggio Pale S. Martino SA: www.seiser-alm.it SF: skiforum SP: summitpost.org VF: Viviana Ferrario


- 515 -

Elaborato redatto nel marzo 2017 all’interno del progetto di ricerca: “Strutture obsolete e paesaggi eccezionali. Valori e disvalori nel paesaggio delle Dolomiti e nella gestione del sito UNESCO” (2016-2017). Revisione: luglio 2018 Responsabile scientifico: prof.ssa Viviana Ferrario Assegnista di ricerca: dott.ssa Chiara Quaglia Aggiornato nel 2023 nell’ambito del contratto di ricerca commissionata con contitolarità dei risultati “Strutture obsolete nel paesaggio delle Dolomiti Patrimonio Mondiale UNESCO, aggiornamento e prefigurazione di scenari per l’ampliamento dello Studio originario” commissionato dalla Fondazione Dolomiti UNESCO all’Università Iuav di Venezia, unità di ricerca CULTLAND - Paesaggi culturali | Cultural landscapes. Revisione: ottobre 2023 Coordinamento scientifico: prof. Viviana Ferrario, prof. Mauro Marzo Assegnista di ricerca: dott. Davide Allegri


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