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INTERVISTE
L'Adige | 11 Luglio 2020
p. 18
Tonina: la Fondazione Dolomiti Unesco deve essere coinvolta
Olimpiadi invernali Su iniziativa del presidente della Fondazione Dolomiti Unesco, il vicepresidente della Provincia Mario Tonina, il cda ha deciso di inviare una lettera all'attenzione dei ministri Costa, De Micheli, Franceschini, Spadafora e D'Incà e al sottosegretario di Stato alla presidenza del Consiglio Riccardo Fraccaro. Oggetto: le future Olimpiadi invernali. Nella nota viene richiesto un adeguato coinvolgimento della Fondazione, con particolare riferimento al Consiglio Olimpico Congiunto, al Forum per la sostenibilità dell'eredità olimpica e paralimpica e alla Società Infrastrutture Milano–Cortina. «L'approvazione della Legge Olimpica 31/2020 - afferma Tonina - recante disposizioni urgenti per l'organizzazione e lo svolgimento dei Giochi olimpici e paralimpici invernali Milano Cortina 2026 rappresenta un forte ed importante segnale di ripartenza dopo l'epidemia. E aggiunge: «Nella certezza che l'utilizzo dello straordinario scenario delle Dolomiti Patrimonio Mondiale avverrà nel pieno rispetto della tutela dei valori paesaggistici e naturalistici che l'Unesco ci ha riconosciuto, la Fondazione dichiara la disponibilità ad ogni approfondimento, al fine di meglio evidenziare il ruolo, l'esperienza, i compiti e la missione della Fondazione rispetto ai territori dolomitici che saranno interessati dagli eventi».
Trentino | 11 Luglio 2020
p. 12
Tonina: «Dolomiti più coinvolte nei Giochi»
TRENTO Lettera al governo. u iniziativa del Presidente della Fondazione Dolomiti Unesco, l'assessore Mario Tonina, il Consiglio d'Amministrazione della Fondazione nella sua ultima seduta ha deciso di inviare una lettera all'attenzione dei Ministri Costa, De Micheli, Franceschini, Spadafora e D'Incà nonché al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Fraccaro. Oggetto: le future Olimpiadi invernali. Nella nota viene richiesto un adeguato coinvolgimento della Fondazione Dolomiti Unesco all'interno degli organi previsti dalla Legge Olimpica: «Apprezziamo il senso di responsabilità del Parlamento, che ha permesso una rapida approvazione della Legge» commenta Mario Tonina. «È risaputo come i grandi eventi sportivi e le relative infrastrutture abbiano un notevole impatto sul sistema territoriale e possano essere un fattore determinante di trasformazione del paesaggio. In questo senso va la nostra richiesta di un adeguato coinvolgimento della Fondazione, l'ente che si occupa da 10 anni della promozione di uno sviluppo sostenibile nonché della gestione del riconoscimento delle nostre bellissime montagne a patrimonio mondiale Unesco».Il dossier di candidatura dei Giochi ha identificato nella sostenibilità ambientale uno dei suoi pilastri fondativi, rendendo quindi i Giochi olimpici e paralimpici un evento più sostenibile, flessibile ed efficiente, sia sotto il profilo operativo che finanziario, liberando al contempo più valore, per le città ospitanti, nell'orizzonte a lungo termine: «Questo aspetto assume particolare rilevanza considerando che buona parte dei Giochi olimpici e paralimpici si svolgerà in un contesto naturalistico di primaria importanza come quello alpino, e in particolare nei territori dolomitici, belli e fragili». Ma per ora il governo non ha inserito le Dolomiti come un soggetto con cui dialogare. Da qui la lettera.
Corriere delle Alpi | 10 Luglio 2020
p. 15, segue dalla prima
Il monito della Fondazione Unesco «Attenti ai grandi afflussi in zone fragili»
Francesco Dal Mas BELLUNO «La lezione del Covid è stata dura. Ci ha insegnato che i grandi numeri non sono possibili neppure nell'attività turistica». Quindi? «Dobbiamo usare il rallentatore». A dirlo, con tutte le conseguenze del caso, è il presidente della Fondazione Dolomiti Unesco, Mario Tonina. Le conseguenze ci sono già: la Provincia di Bolzano, su indicazione dell'Unesco, ha detto «basta riprese di "Un passo dal cielo" al lago di Braies". Presidente Tonina, Belluno ovviamente ringrazia.«Prego, prego. Ma, attenzione: anche il Bellunese comprende le Dolomiti Unesco. Mi auguro che i Comuni di San Vito di Cadore e di Auronzo, e gli altri che saranno la location della fortunata fiction, sappiano essere prudenti» Prudenti fino a che punto? «Al lago di Braies ci sono stati eccessi di 15 mila visitatori al giorno. Decisamente troppi per un contesto ambientale così fragile, per cui interviene la protezione Unesco». Consiglia, dunque, ai sindaci coinvolti di prendere, anticipatamente, i necessari provvedimenti? «Il tema non riguarda solo le location di questa e di altre possibili serie televisive. In consiglio di amministrazione della Fondazione ci siamo posti il tema di come garantire la sostenibilità dei nostri ambienti per poterne consentire l'integrità in modo che possano apprezzarli anche le future generazioni. È il tema, specificatamente, del disordinato afflusso automobilistico ai passi dolomitici». Ci risiamo? Intendete chiuderli di nuovo? «Qualche misura la dovremo adottare, già dal prossimo anno. Abbiamo attivato una serie di telecamere che controllano l'accesso ai passi, fin dalle valli. Misureremo il traffico d'estate e d'inverno, magari per più anni. Intanto, però, introdurremmo qualche iniziative di contenimento». Il Veneto vuole discuterne. «Abbiamo già rassicurato il presidente Luca Zaia e l'assessore Federico Caner, che tra l'altro fa parte del nostro cda. E anche Caner ha convenuto che in determinate giornate, soprattutto estive, il traffico è esorbitante».Gli operatori turistici hanno un diavolo per capello. «È anche nei loro interessi che si eviti di omologare le terre più alte a quelle più basse. Altrimenti in futuro il nuovo turismo, o meglio i nuovi turisti volteranno le spalle a queste località. Il covid ha appunto insegnato che tante cose si possono fare: per lasciare la macchina in garage».Anche lei vede un'alternativa negli impianti di risalita? E quindi è d'accordo con gli impiantisti che ne vorrebbero l'implementazione? «Intanto bisogna usare al meglio quelli che ci sono, proprio per togliere auto dalle strade. Proprio in questi giorni stiamo immaginando, come Fondazione Dolomiti Unesco, il modo più opportuno di garantire il godimento di questa bellezza anche ai disabili o ad altre categorie di concittadini meno fortunate. È obbligatorio usare dappertutto l'auto».Non si sta esagerando con la costruzione di nuovi impianti? Gli ambientalisti ed il Cai hanno severamente redarguito la Fondazione Cortina 2021 per come si sono sviluppati determinati lavori. «Non conosco specificatamente la situazione. Ho letto il rapporto degli ambientalisti. Se le notizie riportate corrispondono a verità, la Fondazione Unesco non può che essere preoccupata». Il Cai di Cortina ha chiesto alla vostra Fondazione di vigilare in modo più puntuale. Siete stati un po' distratti? «Distratti? Assolutamente no. Sappiamo che a suo tempo è stata sottoscritta da tutte le parti in causa la "Carta di Cortina". Eravamo certi che sarebbe stata rispettata. Avevamo piena fiducia nella governance deputata ad organizzare i Mondiali. Verificheremo se quella Carta è stata rispettata». Gigi Casanova, anima del movimento ambientalista, dice di no. «Gigi è persona che stimo, anche se talvolta ci confrontiamo in modo pesante. Proprio per questo la Fondazione Unesco verificherà quanto è stato fino ad oggi realizzato. E per quanto riguarda le Olimpiadi...». Vi siete lamentati perché la Legge Olimpica di fatto non vi coinvolge. «È un fatto grave, perché fin dalla candidatura si è detto che quelli del 2026 saranno i Giochi della sostenibilità, proprio perché si svolgono per una parte sulle Dolomiti Unesco. Bene, la Fondazione non è stata coinvolta. Abbiamo il diritto di dire la nostra, dal momento che ad essere coinvolto è il territorio che noi abbiamo il compito istituzionale di tutelare, di proteggere». Teme che si possa ripetere quanto accaduto con i Mondiali? «Ancora non so, lo ripeto, se ci sono stati scempi per i mondiali. Conosco alcuni amministratori di Cortina e mi sentirei di escluderlo. Approfondiremo. Ma per quanto riguarda le Olimpiadi, queste non potranno essere sostenibili senza il nostro coinvolgimento. Questo sia chiaro. Proprio ieri abbiamo scritto una lettera in tal senso al Governo. Vogliamo partecipare». –