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TRENO DELLE DOLOMITI
provare a capire se troviamo un marchio che segua questo payoff, come ha fatto il Trentino che ha legato ai suoi prodotti il concetto di Sud Tirol».
LA REPLICA
«Qualcuno si è chiesto che ragione ci fosse di convocare questa riunione - spiega l'assessore Caner - ma poi nel corso del dibattito è emerso chiaramente che in provincia di Belluno non c'è un'unità di intenti sul futuro del turismo. È emersa chiaramente la spaccatura». A dividere i partecipanti all'incontro il giudizio su Dmo (Destination Management Organization): secondo alcuni ha lavorato bene, secondo altri meno. «È emerso che tra sindaci, Dmo e Provincia non c'era dialogo. Sono uscite le magagne - riprende Caner - la legge regionale prevede però le Dmo e alla Regione spetta l'approvazione. La Provincia è sicuramente un attore importante, perché gestisce Fondi di Confine ma quelli sono soldi che hanno i sindaci. Vogliamo usarli per la Provincia, bene, ma qualsiasi intento di usare i fondi va condiviso con sindaci e Dmo». All'incontro Caner ha anche ribadito che Dmo, compatibilmente con il personale a disposizione, non poteva organizzare il turismo in provincia di Belluno, ma si è concentrata sul marketing «perché era la cosa più urgente».
L'INTEGRAZIONE
La fase due del piano Eurac che vorrebbe attuare la Provincia non ha avuto un disco verde incondizionato. «Se ora si vuole integrare - prosegue Caner - si può fare ma il presupposto è che la Dmo deve essere potenziata. Poi se loro hanno problemi con le persone lo devono gestire loro. Io dico che secondo me la Dmo ha lavorato bene a livello territoriale ma ci vuole maggior dialogo. Puoi fare gli studi che vuoi. Ma se ogni tre anni ripartiamo da capo con qualcuno che non ha la struttura per farlo, rischiamo di perdere tutto. Non piace The Mountain of Venice? Sia chiaro che se l'idea è proporre come alternativa Belluno non se lo fila nessuno. La legge regionale prevede già un brand che è The land of Venice per questo quello indicato per Belluno rappresenta un payoff. Va bene metterlo in discussione ma prima bisogna avere l'alternativa».
L'INTESA
Nessuna pacca sulla spalla all'uscita. Ma in questo hanno giocato un ruolo fondamentale anche le necessità di distanziamento sociale. I protagonisti dell'incontro si sono lasciati con una promessa: «Ragioniamoci attorno a un tavolo». La Regione ha messo a disposizione un dirigente per coordinare i lavori. «L'importante è andare tutti nella stessa direzione, essere tutti d'accordo». Un accordo che, almeno da quello che si è percepito, non sarà così facile da trovare e se non si è trovato in una birreria sarà complicato anche trovarlo altrove. Ma questo è il compito della politica. Andrea Zambenedetti
L’Adige | 23 Dicembre 2020
p. 23
Treno Dolomiti nuovo studio Viabilità Rfi in campo
La Provincia autonoma di Trento e Rete ferroviaria italiana collaboreranno allo svolgimento delle valutazioni preliminari sulla fattibilità tecnico-economica di un collegamento ferroviario tra le due linee commerciali «Primolano - Bassano del Grappa» e «Belluno Montebelluna». Rfi realizzerà lo studio, la Provincia fornirà la documentazione e le informazioni in suo possesso e sosterrà la spesa di 64.500 euro. Sarà anche costituito un gruppo di lavoro. Il tempo previsto per la conclusione dello studio è di 270 giorni. La Giunta provinciale di Trento ha approvato lo schema di convenzione, con un provvedimento proposto dal presidente, Maurizio Fugatti. Nel 2017 era stato approvato lo schema di Protocollo d'intesa tra la Provincia di Belluno, la Provincia autonoma di Trento e la Ragione Veneto per la realizzazione di un collegamento ferroviario sulla direttrice Feltre - Valsugana - Trento. Nel febbraio scorso la Giunta provinciale ha invece approvato lo schema di convenzione tra la Provincia di Belluno e la Provincia autonoma di Trento per l'avvio del progetto «Treno delle Dolomiti - ferrovia bellunese (Sud)».
Trentino | 23 Dicembre 2020
p. 14
Accelera il Treno delle Dolomiti
Trento