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OLIMPIADI 2026: GLI AGGIORNAMENTI
Gazzettino | 1 Dicembre 2021
p. 2, edizione Treviso – Belluno
Tempi contingentati per la pista da bob «Pronta per il 2025»
CORTINA La nuova pista di bob di Cortina, per i Giochi olimpici e paralimpici invernali 2026, ricalcherà sostanzialmente la storica Eugenio Monti, ma avrà alcune modifiche. Costerà 61 milioni di euro, garantiti dalla Regione Veneto, ma con un importante sostegno del governo nazionale. Dovrà essere progettata entro un anno, costruita nei due successivi, in modo da averla a disposizione, pronta e collaudata, a inizio 2025, un anno prima delle discese olimpiche. Sono alcune delle conferme e novità, emerse nella riunione tecnica di lunedì, nel municipio ampezzano, convocata dalla Regione Veneto, presenti le componenti coinvolte nel progetto.
FINALITÀ TURISTICHE
Il sindaco Gianpietro Ghedina le ha comunicate, al termine del consiglio comunale di ieri: «Quello che abbiamo avuto lunedì è stato un incontro interlocutorio di allineamento, di tipo tecnico, vista anche la presenza di due federazioni sportive, una per il bob e lo skeleton, l'altra per lo slittino. Il nuovo tracciato sarà coerente con l'esistente, ma ci saranno alcune variazioni. Si devono ridurre le velocità dei mezzi, che non potranno superare 135 chilometri all'ora, per consentire di far scendere anche lo slittino e il bob femminile; in questo modo si terrà conto anche delle finalità turistiche dell'impianto. Altrimenti sul curvone di arrivo potrebbero esserci spinte eccessive, sino a 5G». All'incontro hanno partecipato, fra gli altri, Elisabetta Pellegrini capostruttura della Regione; Alessandra Grosso responsabile unica del procedimento; Anna Za per la Provincia di Belluno; alcuni componenti di Fondazione Milano Cortina 2026, che organizzerà i Giochi; Luigivalerio Sant'Andrea amministratore della società per le opere olimpiche e commissario per la pista di Cortina; Gianfranco Rezzadore presidente del bob club Cortina, con il suo vice; esponenti delle federazioni sportive del bob e dello slittino.
IL COMMISSARIO
In quanto ai tempi e ai costi, il sindaco Ghedina ha precisato: «Il cronoprogramma dell'intervento è già definito. Ora la Regione Veneto si sta occupando della fattibilità tecnica economica. Per la fine di gennaio 2022 questa fase dovrebbe essere completata e trasmessa alla società per le infrastrutture delle Olimpiadi Milano Cortina 2026, che è appena stata costituita. Se ne occuperà l'amministratore Luigivalerio Sant'Andrea, già commissario di governo per le opere dei Mondiali di sci alpino Cortina 2021, ora anche commissario per le opere olimpiche 2026. Egli seguirà il progetto preliminare e convocherà la conferenza di servizi. Poi la società delle infrastrutture olimpiche curerà progetto esecutivo, gare e realizzazione delle opere. La progettazione impegnerà il 2022; i lavori si faranno fra 2023 e 2024. Nei primi mesi del 2025 la pista dovrà essere disponibile, per collaudi e gare test».
CHI PAGA
In quanto ai costi sono emerse alcune novità: «L'attuale studio di fattibilità prevede una spesa di 61 milioni di euro, garantiti dalla Regione Veneto ha ricordato Ghedina ma il governo italiano ha già finanziato 24.5 milioni, in tre anni. Poiché l'intervento assume sempre più un interesse nazionale, stanzierà altre cifre nel bilancio di previsione 2022-2024, a coprire un'ulteriore parte dell'intervento, se non tutto». Da Roma sono infatti arrivati 500 mila euro per il progetto e 12 milioni l'anno, per i primi due anni dell'intervento. L'obiettivo è quello di avere un impianto nuovo, da utilizzare per le gare del febbraio 2026, ma che resti come importante lascito dell'evento, a garantire la ripresa di numerose attività sportive, sociali, turistiche e promozionali, che si sono improvvisamente interrotte nell'autunno 2008, con la chiusura della pista Eugenio Monti e la rinuncia ai Mondiali 2011, che erano già stati assegnati a Cortina. Marco Dibona
Corriere del Veneto | 2 Dicembre 2021
p. 10, edizione Treviso - Belluno
Olimpiadi invernali, sì alla pista da bob: lavori l’anno prossimo, collaudo nel 2025
Dal municipio ampezzano sembrano uscire buone notizie per chi spera di veder realizzare la pista da bob per le Olimpiadi del 2026. Se di fatto, nei giorni scorsi, la notizia dello studio realizzato dalla Dba Pro di Santo Stefano, incaricata dalla Regione, in termini di realizzazione del nuovo impianto sembrava metterne in dubbio la possibilità in fatto di tempi di costruzione, una riunione tecnica assieme al commissario per le infrastrutture delle Olimpiadi Luigi Valerio Sant’Andrea sembra ridare fiducia e slancio. «Una riunione di tipo tecnico, quella con Sant’Andrea - ha fatto sapere Gianpietro Ghedina, sindaco di Cortina - che ci ha permesso di allinearci anche con le federazioni sportive di bob e skeleton. Sul punto ci saranno variazioni in termini di velocità dei mezzi che non potranno
superare i 135 chilometri orari per consentire anche le gare femmini-li». Definito pure il cronoprogramma: progettazione nel 2022, lavori nel 2023 e 2024, nel 2025 il collau-do. Una corsa contro il tempo, una nuova sfida per Cortina. (k.t.)
Corriere delle Alpi | 10 Dicembre 2021
p. 30
Europa Verde contesta i lavori alla pista da bob «Opera troppo costosa»
CORTINA Il solo studio di fattibilità per la pista di bob di Cortina costa 89 mila euro. Una cifra che sollecita Cristina Guarda, consigliera regionale di Europa Verde, ad anticipare che la rifatta "Eugenio Monti" comporterà un investimento ben superiore ai 61 milioni di euro preventivati.Guarda ne ha parlato ieri on line dal consiglio regionale, mentre questa sera salirà a Cortina per trattarne insieme al Comitato Civico Cortina.«Durante l'iniziativa», ha anticipato Guarda, «verrà condiviso anche un documentario su questa pista da bob che rischia di trasformarsi in un incubo per la Regione e per i contribuenti». Un incubo non solo per l'eccessiva spesa ma anche perché l'impianto resterà una "cattedrale nel deserto", ingestibile dopo le Olimpiadi. Ma un incubo soprattutto per l'impatto ambientale, nonostante le rassicurazioni da parte anzitutto della Regione. «Dopo aver avuto accesso allo studio di fattibilità relativo alla pista da bob prevista a Cortina per le Olimpiadi invernali, un documento costato 89 mila euro», ha spiegato la consigliera, «mi è possibile raccontare, nel pieno esercizio del mio mandato di consigliere regionale, le criticità di un progetto che già suscita perplessità e contrarietà in molti cittadini e cittadine di Cortina».La sorpresa, circa i contenuti, è riservata per l'incontro di questa sera, nella casa delle Regole, con inizio alle 20.30. Sarà anche l'occasione - ha sempre anticipato Guarda - per raccogliere e raccontare le perplessità espresse da molti sulle tempistiche e i costi di realizzazione dell'opera, oltre che sulla sostenibilità finanziaria dei relativi costi di gestione di questa pista. --f.d.m.© RIPRODUZIONE RISERVATA
Corriere delle Alpi | 12 Dicembre 2021
p. 28
Guarda e la pista da bob: «Le criticità sono tante» Ghedina: «Andiamo avanti»
CORTINA Lo studio di fattibilità che ha portato alla scelta di fare svolgere a Cortina le gare di bob, parabob, slittino e skeleton dei Giochi 2026, sulla riqualificata pista "Eugenio Monti", resta ancora riservato. Lo studio, che è negli uffici della Regione e del Comune, ha dimostrato, in sostanza, che vale la pena sistemare il tracciato di Cortina per un investimento di 61 milioni. Una scelta che, ovviamente, non è piaciuta a tutti. Ad ogni modo, ad anticipare alcuni dei contenuti dei documenti salirà a Cortina Cristina Guarda, consigliera regionale di Europa Verde. Venerdì 17 (alle 20.30, Casa delle Regole) è stato infatti organizzato un incontro intitolato "Pista da bob: facciamo chiarezza". L'appuntamento è promosso dal Comitato civico Cortina.«Durante la serata», anticipa Guarda, «verrà condiviso anche un mini documentario su questa pista da bob, che rischia di trasformarsi in un incubo per la Regione e per i contribuenti. Assieme al Comitato Civico di Cortina parlerò di ciò che la Regione avrebbe dovuto spiegare su questo progetto, ma che non ha ancora fatto. Analizzeremo le criticità legate ai tempi, ai costi e all'impatto economico, ambientale e sociale su Cortina e sulle sue attività; aspetti che ho appreso dopo aver avuto accesso al documento di valutazione di fattibilità della pista: costato peraltro ben 89 mila euro per un "investimento a perdere" da 61 milioni». «I cittadini di Cortina, così come tutti i veneti», conclude Guerra, «meritano di sapere, di avere chiarezza su ciò che li aspetta. Avrebbero dovuto essere coinvolti fin dal principio, perché calare dall'alto scelte che influiranno tanto sul loro territorio, su infrastrutture e attività, è un metodo politico sbagliato, specie se da Venezia decidono senza aver mai visto quei luoghi».L'incontro è organizzato proprio per fare chiarezza e sarà trasmesso in diretta sulle pagine Facebook di "Voci di Cortina" e di Cristina Guarda.«Era stato detto che il documento sarebbe stato reso pubblico», spiega in una nota il Comitato Civico, «ma, ad oggi, è ancora riservato. I dubbi sul progetto aumentano e abbiamo voluto organizzare un appuntamento per spiegare tutte le criticità».All'incontro è stato invitato anche il sindaco Gianpietro Ghedina. «Probabilmente non sarò presente», ammette, «in quanto sarò a Venezia proprio per una riunione tecnica con le Federazioni sul progetto del bob. Il documento di fattibilità verrà presentato dalla Regione nelle prossime settimane. Sarà una presentazione tecnica, basata su dati, e non politica e critica sul progetto. Il documento è un'analisi molto importante che sottolinea ancora una volta come la scelta di riqualificare la pista di Cortina sia la migliore. Noi andiamo avanti su questa strada tracciata da anni, da quando ci siamo candidati ai Giochi anche per avere le gare di bob, slittino e skeleton». --alessandra segafreddo© RIPRODUZIONE RISERVATA
Corriere delle Alpi | 16 Dicembre 2021
p. 34
Eventi culturali per le Olimpiadi Patto tra Ministero e Fondazione 2026
Francesco Gottardi Cortina Immagini, suoni e territorio. Prende forma il profilo promozionale di Milano Cortina 2026. I cinque cerchi olimpici in cinque punti programmatici: «Sarà un processo di larga partecipazione», ha spiegato ieri a Venezia Vincenzo Novari, Ceo della Fondazione Milano Cortina 2026, assieme al governatore Zaia e al presidente del Coni, Malagò, dopo la firma del protocollo d'intesa con il ministro della Cultura Dario Franceschini .«La prima sfida è l'inno dei Giochi olimpici invernali: una grande gara che ha abbracciato i Conservatori nazionali insieme alle bande di paese, quindi l'anima alta e popolare dell'Italia. Sotto la direzione artistica del maestro Peppe Vessicchio, nel 2022 verranno selezionati due brani e poi presentati al pubblico, a cui spetterà la decisione definitiva», ha spiegato. Così com'era avvenuto per la scelta dell'emblema ufficiale.Il secondo progetto è lo Short film contest, «dedicato ai cortometraggi a tema sport e montagna: sarà patrocinato dal ministero della Cultura e ogni anno gli autori delle migliori proposte saranno ospiti di alcune serate speciali che si terranno a Roma». Quindi, ha continuato Novari, «la locandina ufficiale: sarà il risultato di un "poster contest" internazionale che attraverso una campagna social dedicata presenterà 226 artisti - 126 italiani e 100 stranieri, uno per ogni paese partecipante ai Giochi - che si giocheranno l'idea vincente. Il bando sarà attivo dal 2022 al 2024». Verrà anche allestita una mostra con i migliori progetti in esposizione.Numero quattro: Open theaters, l'iniziativa dedicata alle compagnie teatrali del nostro paese. Anche in questo caso è previsto un processo di selezione «dei migliori spettacoli che abbiano sport e terre alte al centro del racconto. Le proposte scelte saranno poi messe in scena, a cura della Fondazione Milano Cortina 2026, per tutto il territorio attorno ai Giochi. E dunque faranno parte dei contenuti itineranti dell'evento». Ci sarà anche l'offerta museale flessibile: sempre nella giornata di ieri, il ministro Dario Franceschini ha annunciato che in vista delle Olimpiadi saranno previsti accessi gratuiti o agevolati.«Ma la parte più ambiziosa e il cuore del nostro progetto culturale», ha concluso Novari, «sarà il Programma Heritage: un ente creato appositamente dalla Fondazione, che attraverso una commissione di esperti e direttori artistici patrocinerà le proposte più meritevoli nel campo dello sport, dei suoi valori e del suo racconto. Anche grazie a contributi economici da parte del ministero della Cultura: verrà stanziato un budget e questo garantirà fermento culturale in qualsiasi tipo di disciplina, ciò che fece la fortuna delle precedenti edizioni».L'obiettivo è alzare ulteriormente l'asticella: «Ai Giochi di Londra, ad esempio, ci sono stati più di 10 mila progetti che all'epoca ricevettero il patrocinio del Comitato organizzatore. Il regolamento sarà definito nel corso di questi mesi ed è il cuore di tutto il nostro programma: avremo 3 miliardi di spettatori, 200 broadcaster, 3.500 giornalisti». Numeri da Olimpiadi.«Grazie alla sinergia tra l'offerta culturale e quella sportiva dei Giochi», ha commentato Franceschini, «si avrà un'occasione in più per scoprire le bellezze dei territori coinvolti». -© RIPRODUZIONE RISERVATA
Corriere del Veneto | 19 Dicembre 2021
p. 15, edizione Treviso – Belluno
Effetto-Giochi sugli impianti da sci Oggi debutta la seggiovia a Ra Valles
cortina d’ampezzo Le Olimpiadi invernali del 2026 Milano-Cortina portano nuovi impianti per lo sci o il restyling degli attuali. Stamattina altra inaugurazione con la nuova seggiovia quadriposto — già realizzata nel 2020, ma ferma a causa della pandemia — detta «Bus Tofana» che giunge ai 2.470 metri di quota di Ra Valles. Seguirà l’affissione di una targa per i 50 anni della «Freccia nel Cielo». Intanto la nuova cabinovia che collegherà, dal prossimo 24 dicembre, i due versanti della vallata di Cortina, mettendo in comunicazione le Tofane con il comprensorio delle Cinque Torri-Passo Falzarego si chiama «Cortina Skyline». Un’opera attesa da dieci anni che si è poi inserita nel Piano infrastrutturale delle opere per i Mondiali di Sci del 2021. Sempre in ottica di rinnovamenti degli impianti, a sostegno della crescita della montagna veneta, l’assessore regionale al Turismo Federico Caner ha evidenziato le ultime decisioni del consiglio regionale. «Finanzieremo altri due impianti di risalita con 8 milioni di euro — spiega Caner — per la realizzazione della nuova cabinovia ad agganciamento automatico GD10, per il collegamento “CortinaSocrapes”, proposto dall’azienda “Dolomiti Rete Srl”. E daremo un contributo per l’acquisto e l’installazione della nuova funivia bifune del tipo speciale Funifor-Valgrandestaunies che verrà realizzata dall’azienda Faloria Spa».
Se in vetta fiocca l’entusiasmo c’è chi più a valle, per il progetto della nuova pista di bob ampezzana, solleva preoccupazioni: è il caso della consigliera regionale Cristina Guarda di «Europa Verde» e del Comitato Civico Cortina, che l’ha invitata per un sopralluogo sulla vecchia pista «Eugenio Monti» dando vita venerdì sera a un incontro pubblico. Precisa la Guarda: «I cittadini sono preoccupati perché non sanno nulla del progetto. Io accedendo alle carte l’ho potuto condividere. Preoccupano i tempi che vedono già un ritardo per la consegna dello studio di fattibilità e le perdite annuali che sono sottostimate. Da progetto inoltre, la pista andrebbe a tagliare parte del parco giochi e dei campi da tennis». E sul punto si fa sentire anche Andrea Mantegazza, amministratore unico del Tennis Country Club di Cortina. «Siamo anche noi sportivi — chiarisce — Non ci opponiamo alla pista e non vogliamo fare la guerra a un’altra disciplina, purché non si sacrifichi un impianto sportivo come il nostro in continua crescita. Si trovi spazio e modo per la convivenza».
Gazzettino | 21 Dicembre 2021
p. 11, edizione Belluno
Pista da bob, oggi la presentazione del nuovo studio
La pista di bob Eugenio Monti è la prima urgenza, in vista dei Giochi invernali Milano Cortina 2026. C'è la necessità di completare l'iter burocratico, progettuale e delle autorizzazioni, nel corso del 2022, per avviare i lavori nel 2023 e completarli in 2 anni, così da avere l'impianto pronto a fine 2024 e poter organizzare gare che siano prove generali per l'evento di febbraio 2026. Di questa situazione parlerà oggi Luca Zaia, presidente della Regione Veneto, in un incontro convocato alle 12 a Palazzo Balbi, per presentare lo studio di fattibilità, che è stato condotto per scegliere come e dove svolgere le gare di bob, slittino e skeleton dei Giochi olimpici 2026. Assieme a Zaia interverrà Ivo Ferriani, in passato pilota di bob, poi dirigente sportivo, oggi presidente della Federazione internazionale di bob e skeleton, oltre che membro del Comitato olimpico internazionale (Cio). L'urgenza di attivarsi per rifare la pista Eugenio Monti è stata espressa sabato da alcuni degli intervenuti alla presentazione della nuova cabinovia Cortina Skyline. «Fra breve saremo a Pechino per le Olimpiadi 2022; alla fine ci sarà consegnata la bandiera del Cio e a quel punto avremo, a tutti gli effetti, onore e onere di organizzare i prossimi Giochi 2026 ha spiegato Giovanni Malagò, presidente del Coni nel dossier della candidatura abbiamo scritto che il 90 per cento delle opere necessarie per la disputa delle gare è già esistente, grazie all'allargamento territoriale». Saranno infatti coinvolte le Regioni Lombardia e Veneto e le province di Bolzano e Trento. «Ma dall'assegnazione, avvenuta nel giugno 2019, a questo mese di dicembre, sono trascorsi due anni e mezzo ha puntualizzato Malagò ci siamo mangiati la dote: adesso dobbiamo correre, per realizzare quella parte piccola di opere necessarie per le gare. Il Cio mi chiede periodicamente a che punto siamo, cosa sta accadendo. Io rispondo che a Cortina vedo grande fermento, entusiasmo, desiderio di fare». Sul ritardo accumulato interviene Roberto Padrin, presidente confermato della Provincia di Belluno: «Per la pista di bob di Cortina dobbiamo sicuramente velocizzare i tempi. Dicono sempre che fra qualche settimana ci sarà l'ufficialità dell'incarico, dato al commissario di governo Luigivalerio Sant'Andrea, per guidare l'Agenzia che avrà il compito di garantire una semplificazione burocratica delle autorizzazioni. Ora i tempi cominciano davvero a stringersi. Mi associo alle parole del presidente Malagò, con grande preoccupazione. Queste opere non possono avere ritardi, perché ci saranno i test preolimpici nel 2025. La scadenza dei Giochi è tassativa, va rispettata. È ora di trovare il modo di far partire questo intervento». Il comitato civico Cortina ha organizzato un incontro pubblico, sulla pista di Ronco, con l'intervento di Cristina Guarda, consigliera regionale di Europa Verde, che ha ripercorso le tappe dell'intervento regionale, per realizzare quest'opera, sino all'impegno di 61 milioni di euro. Dalle tre opzioni iniziali ne è stata scelta una: rifare la pista esistente, per accogliere le gare a Cortina, senza spostarle a Innsbruck, come proponeva lo stesso Cio. «Ora siamo in grande ritardo ha spiegato Guarda da 40 mesi a disposizione per i lavori siamo passati a 19 e questo non dà margini di sicurezza». Nell'incontro cortinese la consigliera di opposizione ha lamentato la carenza di informazione su questo intervento e ha auspicato una rapida presentazione dello studio di fattibilità. Quello che farà oggi il presidente Zaia. Marco Dibona
Corriere delle Alpi | 22 Dicembre 2021
p. 30
Pista da bob, al governo il conto da 60 milioni
CORTINA La pista da bob, skeleton e slittino «è irrinunciabile» per Cortina. Ma quanto costa? 61 milioni, secondo l'ultimo progetto. Più la gestione successiva, 400/500 mila euro l'anno per 20 anni. L'altra notte, nel dibattito sulla manovra economica, il ministro Daniele Franco ha autorizzato un emendamento che prevede la copertura di una parte delle spese di realizzazione.«La somma sarà finanziata da fondi
dello Stato per circa 60 milioni, in attesa di ulteriori fondi della Regione (5 milioni?, ndr) e con un contributo del Comune e della Provincia», ha specificato ieri il presidente Luca Zaia, illustrando il progetto insieme al membro del Cio, Ivo Ferriani, presidente della Federazione internazionale di bob e skeleton. Ma quel mezzo milione che sarà da pagare ogni anno chi lo mette?La riqualificata "Eugenio Monti" sarà utilizzata per le attività federali delle tre specialità. Anzitutto per gli allenamenti. Ma sono solo 15 - è l'obiezione per Ferriani - gli atleti della nazionale di bob.«15 o 20, d'accordo; ma poi ci sono tutti i club. E quelli dello slittino sono numerosissimi», è stata la sua risposta. Poi ci sono le gare che portano indotto. Ferriani già assicura la Coppa del mondo del 2027 e, se Cortina avanza la candidatura, anche i Mondiali del 2028. «E poi il taxi bob», è l'idea dello stesso Zaia, «sia d'inverno che d'estate». Lo fa già Innsbruck a 50 euro a discesa con il bob a 2, a 70 euro con il bob a 4. Ma quanti vorranno provare quest'emozione? Ben 6500 gli ingressi l'anno ad Innsbruck? Un migliaio a Cortina, si prevede. «Saranno ben più numerosi col tempo», assicura un esperto del settore, l'ingegner Franco Gidoni, «e, in ogni caso, un servizio pubblico quando mai va a pareggio?».Servizio pubblico? Sì, perché quella di Cortina sarà anche una pista paralimpica. Anzi, proprio ieri Zaia ha chiesto al commissario Ferriani di inserisce il bob paralimpico tra le discipline dei Giochi 2026, tanto più che Verona accoglierà l'inaugurazione delle paralimpiadi. La risposta subito è stata positiva. Secondo Ferriani c'è da considerare, infine, l'indotto turistico e commerciale a 360 gradi, perché la pista sarà molto attrattiva. «Sarà una pista molto tecnica, sicura. Come Federazione controlleremo che tutto sia fatto al meglio, con dei costi contenuti, senza impatto, con poche emissioni di CO2 e una struttura accessibile a tutti. Creeremo un impianto nuovo, più naturale, più essenziale».I dubbi del Cio su questa pista? Acqua passata, perché la Regione ha fatto riconsiderare l'opera. Dba Group, ad esempio, ha riscontrato, nella sua consulenza, che il parco giochi era superfluo, anzi costoso. «Quindi», dice Zaia, «l'abbiamo tolto. E, pertanto, il Golf club avrà ancora più spazio».Quanto ai tempi, i ritardi di realizzazione sono chiari.«Ma c'è margine per concludere i lavori entro fine 2024», assicura Ferriani, «proprio per questo ci metto la faccia». --Francesco Dal Mas© RIPRODUZIONE RISERVATA
Corriere delle Alpi | 22 Dicembre 2021
p. 30
Sostegno convinto da Roma «Pronti a stanziare altri fondi»
CORTINA Se la notizia dal peso specifico maggiore è quella dell'okay del ministro bellunese Franco alla copertura dell'intera spesa (o quasi) della pista da bob, skeleton e slittino, c'è un altro dettaglio che merita certamente di non passare inosservato. Mentre ieri Zaia, a Palazzo Balbi, dava la notizia del via libera di Franco a 60 milioni, da Roma si veniva a sapere dell'endorsement di Mario Draghi ai Giochi del 2026. Il Governo - ha detto il premier - è «totalmente impegnato per rendere i Giochi di Milano Cortina 2026 un successo»; e, lodando la leadership del presidente del Coni Giovanni Malagò, Draghi ha aggiunto di essere disponibile ad ulteriori interventi, qualora fossero necessari. Ieri mattina, infatti, c'è stata una riunione da remoto tra lo stesso premier e il presidente del Comitato olimpico internazionale (Cio), Thomas Bach. E proprio Bach ha ribadito, a proposito delle Olimpiadi Milano-Cortina, che questi saranno «i Giochi invernali di una nuova era».Ma, si sa, come ha ammesso lo stesso Malagò nei giorni scorsi a Cortina, a Roma arrivano spesso richieste del Cio per avere informazione sul rispetto del cronoprogramma. E Malagò, anche questo è risaputo, si è detto preoccupato per i ritardi.«La riqualificazione della pista è in effetti operazione complessa», ammette il presidente Luca Zaia, «si stima costerà 61 milioni di euro, cifra che comprende anche la demolizione e lo smaltimento dell'attuale e le opere di mitigazione. Si dovrà accelerare, per realizzarla in tempo utile, entro dicembre 2024, per poi poter procedere a tutte le operazioni di collaudo da parte delle Federazioni».Per questo, conferma Zaia, lo Stato ha già previsto la nomina di un commissario e di un subcommissario, che avranno il compito di monitorare costantemente l'iter realizzativo e avranno poteri acceleratori non tanto eliminando passaggi obbligatori previsti dalla normativa, ma piuttosto con riduzione dei tempi sui singoli passaggi amministrativi.Quindi, da parte del governatore, arriva la garanzia che ci sarà la massima attenzione ambientale.Il Comitato Civico Cortina, contrario alla nuova pista, ha promosso un sondaggio la scorsa estate, i cui risultati sono ben noti al presidente Zaia. Da qui l'incarico a Dba di riconsiderare lo studio progettuale che era stato predisposto. A quel sondaggio risposero 1. 216 persone: il 60 per cento ebbe a dire che l'impatto ambientale sarebbe troppo elevato e che gli atleti sono troppo pochi per giustificare l'investimento; il 70 per cento dichiarò anche di essere favorevole allo spostamento delle gare in una pista già funzionante. --f.d.m.© RIPRODUZIONE RISERVATA