NOTIZIE DAI RIFUGI L’Adige | 4 giugno 2022 p. 22 Rifugi aperti in anticipo, allarme acqua barbara goio «Dimentichiamo la stagione canonica 20 giugno - 20 settembre: ormai l'estate in montagna ha ritmi tutti suoi». Roberta Silva, che da molti anni gestisce il rifugio Roda di Vael, e che è la presidente dell'associazione gestori dei rifugi del Trentino, da una parte è contenta perché questo inizio giugno vede buona parte dei presidi già aperti ed in piena attività, «con gli escursionisti stupiti dei prati in fiore a 2300 metri di altezza», dall'altra si devono fare i conti con una situazione climatica molto complessa. «Ci preoccupa - spiega - la disponibilità di acqua: i ghiacciai si sono enormemente ridotti a causa del riscaldamento globale e questo inverno così arido non ha permesso l'accumulo di neve in quota. Alcuni rifugisti hanno già notato la minor potenza dell'acqua e anche chi fa affidamento alle sorgenti in alta montagna ha diversi problemi di approvvigionamento. Chi invece può contare sull'allacciamento all'acquedotto comunale, è più tranquillo. Dobbiamo però aspettare luglio per capire la portata del fenomeno». L'andamento climatico è dunque sempre più aleatorio: durante questa primavera lo zero termico è salito sopra i 3500 metri e se il disgelo non disgela l'acqua immagazzinata nei nevai, la situazione può diventare critica. Intanto però il turismo va a gonfie vele: «Stanno arrivando tantissime richieste e prenotazioni - riprende Silva - anche dall'estero, dalla Germania ma anche dagli Stati Uniti, adesso che sono state riaperte le frontiere. Già per questo fine settimana c'è molto movimento». Dopo due anni di restrizioni a causa della pandemia da Covid, la montagna mostra tutta la sua attrattività. «Restano in vigore alcune precauzioni - riprende la presidente - ma la gente è più rilassata, si muove con più tranquillità». In Trentino i rifugi sono circa 150, molto diversi tra di loro, sa per comfort che per difficoltà ad essere raggiunti.Due sono i fronti su cui l'attività legata ai rifugi si può ancora migliorare: rafforzare l'identità della montagna e dei valori a cui è ancorata, e la sostenibilità. «A noi rifugisti - ammette Silva - piacerebbe che questi nuovi frequentatori, che sono tanti e che ovviamente apprezziamo, conoscessero meglio noi e la nostra storia: troppo spesso ci considerano solo dei ristoratori, ed invece il rifugio è un vero presidio d'alta montagna. Siamo molto di più che solamente dei punti ristoro». «Un altro tema - riprende Silva riguarda l'ambiente: noi facciamo del nostro meglio per essere sostenibili, ma lavorare in quota ha delle esigenze davvero diverse da quelle di un'attività in città. E a volte questi nuovi frequentatori non se ne rendono ben conto».Per avere una panoramica completa e aggiornata di tutti i rifugi aperti in Trentino, basta consultare l'elenco sulla pagina Facebook dell'Associazione Rifugi del Trentino, dove sono anche riportate utili informazioni sullo stato dei sentieri.
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