già questi temi, è nata l'idea di mettere intorno ad un tavolo tutti i protagonisti della montagna trentina - ha detto Roberta Silva -. Verranno creati contenuti video per spiegare il concetto di prudenza e generare un richiamo forte sulla necessità di adottare comportamenti consapevoli che rendano possibile la diminuzione del rischio». «È cambiato il ruolo del rifugio che ora è diventato la meta - commenta Mauro Mazzola -, e i frequentatori della montagna si dividono in due grosse categorie: alpinisti/escursionisti e turisti. Occorre andare in montagna con prudenza, soprattutto ora con l'incidenza sempre più marcata di certi fenomeni meteorologici. Non vogliamo assolutamente limitarne la frequentazione, ma rendere gli utenti consapevoli: la montagna è un ambiente naturale di per sé rischioso per chiunque, che va affrontato con rispetto e, appunto, prudenza». Info e iscrizioni: associazione gestori rifugi del Trentino, 0461.923666- info@trentinorifugi.com.
PELMO D’ORO 2022: PREMIO SPECIALE DOLOMITI UNESCO Corriere delle Alpi | 12 giugno 2022 p. 31 Il Pelmo d'oro "Dolomiti Unesco" per la partecipazione ad alta quota CALALZO "Buongiorno, parlo col presidente? ". È iniziata così la telefonata che lo scorso anno ha sancito l'assegnazione del Pelmo d'Oro al rifugio Galassi. Dal presidente Padrin al presidente Bonaldo, accomunando idealmente centinaia, forse migliaia di volontari che dal 1970 ad oggi sono stati uniti dall'esperienza di gestione in modalità volontaria del rifugio Galassi a forcella Piccola sotto l'Antelao. Un momento di orgoglio ed emozione che ancora oggi rivive lucidamente tra i corridoi di un'ex caserma militare di proprietà del demanio. Del resto le motivazioni dell'assegnazione del Pelmo d'Oro rispecchiano fedelmente quanto portato avanti dal Cai di Mestre nel progetto Galassi. Il premio ha lo scopo di riconoscere particolari meriti acquisti da privati, enti pubblici, associazioni e sodalizi nell'ambito dell'alpinismo e della solidarietà alpina, della tutela e valorizzazione dell'ambiente e delle risorse montane, della conoscenza e promozione della cultura, della storia e delle tradizioni della comunità che abita le Dolomiti bellunesi. Specificatamente, nell'ambito del Pelmo d'Oro, alla sezione Cai di Mestre è stato assegnato il premio speciale Dolomiti Unesco 2021 con la seguente motivazione: "Una grande montagna, un grande rifugio ed un raro esempio di partecipazione. È iniziato il secondo mezzo secolo di autogestione del rifugio Galassi dove veterani e nuove leve, con opera totalmente gratuita, garantiscono ogni anno l'apertura e la complessa gestione di un rifugio con novanta posti letto e una sala multimediale destinata ad incontri, convegni e corsi". «Obiettivi futuri? Avere gestori sempre più giovani», risponde Francesco Abbruscato, membro della commissione di gestione. --Dierre© RIPRODUZIONE RISERVATA
Corriere delle Alpi | 22 giugno 2022 p. 19 L'uomo del Pelmo e giovani atleti: sette volti della montagna più vera Marcella Corrà BELLUNO Pietro Sommavilla "l'uomo del Pelmo", l'esperto di neve e ghiacciai Anselmo Cagnati, due grandi scialpinisti come Francesco Vascellari e Loris De Barba. E poi uno scalatore tra i più rappresentativi delle Dolomiti, Mauro Valmassoi, e due atleti medagliati alle recenti Olimpiadi di Pechino, Stefania Constantini e Renè De Silvestro. Sono questi i vincitori del Premio Pelmo d'oro, giunto alla 24ª edizione, ed istituito dalla Provincia come riconoscimento per la valorizzazione alpina e alpinistica delle Dolomiti bellunesi. La consegna avverrà sabato 30 luglio nell'Arena di Laggio a Vigo di Cadore. Tre i premi principali, all'alpinismo in attività (Vascellari e De Barba), alla carriera alpinistica (Valmassoi), alla cultura alpina (Sommavilla). Infine sono stati assegnati un premio speciale Dolomiti Unesco (Cagnati) e due premi speciali della Provincia (Constantini e De Silvestro). Non c'è quest'anno il premio in memoria di Giuliano De Marchi per una scelta della giuria, presieduta dal presidente della Provincia Padrin, per non affollare la cerimonia di troppi riconoscimenti. Quasi per caso tutti i premiati sono bellunesi, mentre è una scelta precisa il riconoscimento a due scialpinisti, una specialità che ha ottenuto di essere inserita tra quelle delle prossime Olimpiadi Milano Cortina, anche se le gare si terranno in Valtellina. «Abbiamo fatto pressioni perché lo scialpinismo olimpico venisse assegnato al Bellunese, in Alpago o a Cortina. Ma non ci siamo riusciti», ha spiegato Federico
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