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GESTIONE DI FLUSSI TURISTICI
il paesaggio più iconico di tutte le Dolomiti. Un servizio che vale 2 milioni e 562 mila euro, persino durante estati, come quella appena trascorsa, in cui il turismo non è stato ai massimi. E che per quella che sta per iniziare (la strada aprirà entro un mese) potrebbe arrivare a quasi tre milioni di euro, per la precisione 2.950.000, grazie al nuovo sistema parzialmente implementato l’anno scorso, utilizzando i fondi dei comuni di confine. Cosa è cambiato? A partire da giugno 2021 si paga anche la notte con una tariffa che, benché invariata (30 euro per le automobili) scatta ogni 24 ore alla mezzanotte. In questo modo, il comune di Auronzo ha cominciato a recuperare i soldi anche da parte di chi - e non erano pochi, soprattutto camperisti - arrivava di notte (dalle 20 alle 6 di mattina), eludendo qualsiasi tariffa e occupando un preziosissimo stallo che avrebbe potuto andare ad altri escursionisti paganti. Ora, un casello di accesso tiene il conteggio di tutti i mezzi che transitano, a tutte le ore del giorno. Ecco spiegato l’aumento dell’introito previsto, tenendo conto che il sistema si applica al resto del tariffario: 20 euro per le moto, 45 per i camper, 60 per gli autobus fino a 30 posti, 120 per quelli oltre i 30 posti.E non è tutto: anche il parcheggio, sottostante, di Misurina, benché molto meno esoso, rappresenta un piccolo tesoretto: 305 mila euro. Da solo vale più dei 251 mila dei trasferimenti in arrivo dallo Stato. «Non è l’unico intervento che abbiamo fatto — spiega il sindaco Tatiana Pais Becher — abbiamo realizzato anche una rotonda allo scopo di agevolare il traffico all’ingresso e all’uscita della frazione di Misurina. L’informatizzazione del casello e l’implementazione della segnaletica sono inoltre stati accompagnati dalla posa di pannelli informativi che avvisano della disponibilità di posti liberi fin dal fondo valle. Quanto alla scelta di estendere il pagamento alla fascia notturna, ricordo che il mancato incasso era doppio: spesso accadeva, infatti, che fosse necessario chiudere i parcheggi per raggiunto numero di posti disponibili, precludendo a tanti la possibilità di accedere alle Tre Cime». Tutti contenti? Pare proprio di no: già l’anno scorso i turisti avevano mostrato di non apprezzare il sistema. e come spesso accade, le critiche arrivano copiose soprattutto sui social. Le recensioni negative su TripAdvisor (pochissime sul totale complessivo) riportano tutte la stessa lamentala: quella dei prezzi esosi. C’è chi definisce i trenta euro necessari per la sosta una «trappola per turisti», mentre un escursionista da Urbana (Padova) sottolinea il fatto di aver pagato il doppio proprio per essersi fermato a fare la foto dell’alba. Arrivato in tarda serata, se n’è andato alle prime luci, dopo essersi fermato in zona una decina di ore: totale 60 euro. Un utente di Milano rincara la dose: «Parcheggi cari come il fuoco che potrete pagare solo se siete in possesso di sufficiente moneta che nessuno dei negozianti vicini sarà disposto a cambiare. Ma la vergogna assoluta è data dai 30 euro a macchina che pagherete anche se probabilmente i parcheggi in cima saranno pieni».
Corriere della Sera | 25 maggio 2022
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Estate a numero chiuso I paradisi da proteggere Da Lampedusa alla Sardegna fino alle Dolomiti «La bellezza si merita un turismo di qualità»
Estate 2022: il post pandemia riporta in Italia il turismo di massa italiano e internazionale. E così i nostri tesori storico-artistici e paesaggistici si proteggono con il numero chiuso. Il modello più famoso è Venezia dove, dal primo luglio 2023, scatterà l’obbligo di un ticket da pagare: nel 2022 — lo ha annunciato il sindaco Luigi Brugnaro — si sperimenterà, primo caso di grande città turistica al mondo, la piattaforma di prenotazione. Idea che piace a Ernesto Abbona, alla guida dell’azienda Marchesi di Barolo, ne ha parlato pochi giorni fa riferendosi alle Langhe: «Venezia ha avuto il coraggio di dire basta. La bellezza merita un turismo di qualità. Anche il Piemonte, nei luoghi più significativi, dovrebbe seguire l’esempio della Laguna». Il numero chiuso evita le resse del turismo mordi e fuggi e tutela il paesaggio. In Sardegna grande stretta per le spiagge: nel 2022, per la prima volta, drastici numeri chiusi sull’Isola di Caprera a Cala Coticcio e Cala Brigantina: un nuovo regolamento prevede un massimo di 60 persone al giorno in quattro turni. Sul litorale di San Teodoro nuove regole per le spiagge di Brandinchi (1.447 bagnanti al giorno) e Lu Impostu (3.300). Si aggiungono a un elenco già consolidato: La Pelosa a Stintino (1.550), Tuerredda a Teulada (1.100), Cala Birìala (300), Cala dei Gabbiani (350) e si potrebbe continuare a lungo, sulle coste sarde. Molti altri paradisi sono già contingentati. Il magico Lago di Braies, rilanciato nella fantasia collettiva dalla fiction Rai A un passo dal cielo, dal 10 luglio al 10 settembre sarà raggiungibile solo con una prenotazione sul sito prags.bz/it per il parcheggio (quando è pieno la strada di accesso viene direttamente chiusa) o per una navetta, nessuna limitazione a chi va a piedi o in bicicletta. Altra icona ambientale, la spiaggia dei Conigli nella riserva naturale dell’Isola di Lampedusa (isoladeiconigli.it). Dal 15 luglio si potrà entrare solo su prenotazione in due fasce orarie 8.30-13.30 e 14.30-19.30 con un tetto di 300 persone a turno su un arenile unico al mondo, senza