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LE DOLOMITI IN TV

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Alto Adige | 5 maggio 2022

p. 28

Bletterbach, cinque milioni per l'ampliamento

ALDINO Via libera della giunta alla ristrutturazione e all'ampliamento del centro visitatori Geoparc Bletterbach nel Comune di Aldino. Per aumentare lo spazio per l'accoglienza del pubblico, che è di 60 mila visitatori all'anno, e per prevedere anche lo spazio per allestimento della mostra sulle Dolomiti patrimonio mondiale dell'Unesco, è stato predisposto l'adeguamento dell'attuale Centro visitatori. La giunta provinciale, su proposta dell'assessore all'edilizia e servizio tecnico, Massimo Bessone, ha approvato la modifica del programma planivolumetrico per l'ampliamento dell'edificio e la sua ristrutturazione. «Il Geoparch Bletterbach è un importante sito Unesco, unico nel suo genere, dove scienziati, escursionisti appassionati di geologia e famiglie con bambini possono studiare la storia della Dolomiti. È giusto valorizzare al meglio questo importante patrimonio altoatesino», ha sottolineato l'assessore. Nell'operazione sono coinvolti il Comune di Aldino, proprietario dell'edificio attuale e delle superfici adiacenti libere che ospitano la struttura e la Provincia di Bolzano. La Ripartizione edilizia e servizio tecnico seguirà le fasi di esecuzione compresa la direzione lavori.Il progetto.Le misure di sistemazione comprendono l'ampliamento della zona per le mostre permanenti e temporanee, della zona di accoglienza dei visitatori e per le conferenze introduttive nonché aree accessorie, di deposito e servizi igienici. La progettazione preliminare dei lavori, degli arredi e del concetto museale è in fase avanzata. Il progetto adatta e prosegue l'approccio del padiglione esistente al fine di creare un'architettura percepita come parte del territorio e che formi un paesaggio artificiale. L'allestimento richiamerà la struttura e i colori delle pareti del canyon per far percepire al visitatore quello che andrà a visitare. Infatti, la gola del Bletterbach, diversamente da altri siti Unesco, è sostanzialmente non visibile dall'esterno. I costi di realizzazione, stimati in poco più di 4,7 milioni di euro, saranno sostenuti da Provincia e Comune di Aldino secondo una convenzione appositamente approvata.©RIPRODUZIONE RISERVATA

Corriere delle Alpi | 14 maggio 2022

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Confini del Parco da ampliare Ipotesi bocciata dal Comune

Laura Milano Sovramonte «I confini del Parco sarebbero da ridurre e non certamente da ampliare se un Comune si deve far carico della sentieristica per non lasciare i percorsi in condizioni di incuria, trascuratezza e degrado». Il vicesindaco di Sovramonte, Maurizio Campigotto, parla a titolo personale ma non le manda a dire né al Parco né al Cai «perché il Parco non è solo il sentiero che da Croce d'Aune porta al rifugio Dal Piaz», evidenzia perentoriamente, ma un reticolo di stradette di montagna con pari dignità per il turista che ama le escursioni.Al "no" categorico su ogni ipotesi di allargamento dei confini del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi «che pone un'infinità di vincoli ai residenti», il vicesindaco Campigotto dimostra con i fatti che per la salvaguardia del territorio il Comune impegna somme significative. «La nostra amministrazione ha fatto uno sforzo finanziario impegnativo, spero che anche il Parco e il Cai facciano altrettanto sulla sentieristica del Sovramontino che non è solo la strada per il Dal Piaz».Così da alcuni giorni, riferisce il vicesindaco, il Comune ha dato in appalto a una cooperativa la cura di alcuni sentieri, uno per frazione quindi 5, per un importo di 10 mila euro. «Cifra non di poco conto considerato il bilancio». L'esordio della cooperativa impegnata nello sfalcio e nella ripulitura complessiva dei tracciati è già prevista per la fine di questo mese. I diecimila euro che il Comune eroga per questa operazione, in tre fasi, sono soldi di spesa corrente. E non è stato facile tirarli fuori, già si era detto in giunta, considerati gli aumenti considerevoli di ogni bene e servizio che impongono agli enti locali la massima oculatezza anche negli investimenti di manutenzione ordinaria.Fra i sentieri che necessitano di manutenzione e sono ricompresi nel piano, ci sono il sentiero di Faller che parte da Cima Loreto per raggiungere la cima del Monte Avena, il sentiero della Resistenza di Croce d'Aune che parte dal centro per Tabioma e ritorno per la strada della Cavalera, quello di Zorzoi che parte dal ristorante Antica Torre e si collega a Val Rosna e al sito archeologico, e l'ultimo che parte da Servo, transita per San Rocco per poi proseguire a Fontana di Lina, alla frazione di Senta, approdare sulle sponde del torrente Ausor che si costeggiano per risalire a Servo, punto di partenza.«I sentieri saranno ripassati tre volte nel corso dell'estate in modo da trovarli sempre percorribili», conclude il vicesindaco Campigotto. zQuesta per l'amministrazione che rappresento è una scommessa che ci auguriamo sia gradita

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