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DOLOMITI IN TV
Pietore nel 1973. Era la stessa petizione a chiedere che fossero i nuovi concessionari a demolire e rimuovere tutti i vecchi manufatti nel minor tempo possibile. La richiesta è stata considerata condivisibile da Tonina, «considerato l'obiettivo di riqualificazione anche paesaggistica del massiccio della Marmolada perseguito dal Programma degli interventi», adottato dalla giunta provinciale nel 2015, e che è «in linea con la strategia di riqualificazione paesaggistica dei beni compresi nella rete del paesaggio Dolomiti Unesco». --© RIPRODUZIONE RISERVATA
Gazzettino | 5 Maggio 2021
p. 13, edizione Belluno
“Un passo dal cielo”: il sequel potrebbe affacciarsi anche fuori dal Cadore
Un passo dal cielo 6 - i guardiani va alla grande. E già ci si chiede se è previsto il bis tra lago di Mosigo e Cinque Torri. Ovvero il ritorno di attori, registi e tecnici tra i profili delle nostre Dolomiti, diventate set della serie tivù di Lux Vide. Gioca di prudenza Danilo De Toni, assessore al turismo della Provincia di Belluno. Il suo non suona come un sì netto: «Per un sequel, ancora ambientato in provincia di Belluno, stiamo valutando insieme ai due uffici di cultura e di turismo della Regione. Di certo la volontà è di dare seguito alla fiction che sta facendo conoscere i nostri territori».
AMPLIARE LA LOCATION
Palla in mano anche alla Regione Veneto, quindi. Danilo De Toni, pensando ad un futuro, punterebbe all'apertura su altri scorci: «Tenendo la base a San Vito, sarebbe interessante aprire finestre su Alpago, Valbelluna, Agordino. Un passo dal cielo rappresenta un'opportunità di valorizzazione del territorio e per questo l'auspicio sarebbe l'estensione delle location. Ovviamente nella compatibilità con la sceneggiatura». Dunque non solo Cadore, Comelico, Ampezzo. In effetti un'uscita cittadina della macchina da presa la si è già vista nella scena dedicata alla festa organizzata a Villa Miari di Modolo, prima periferia di Belluno, con tanto di monte Serva inquadrato e citato. Più ottimista il parere di Gildo Trevisan, presidente del Consorzio Cadore Dolomiti: E' sicuro, si continuerà a girare da noi. Tutti qui si sono trovati bene. Torneranno».
PROMOZIONE TURISTICA
Qualcosa di buono può venirne già da questa stagione estiva. C'è voglia di aria aperta, di viaggi. L'invito dell'assessore al turismo va ai tour operator, non solo della provincia di Belluno. L'ha visto con i suoi occhi, un paio d'anni fa, lo stesso De Toni: «In provincia di Ragusa arrivano da tutta Europa per i giri nei luoghi di Motalbano. Negli alberghi e nei villaggi turistici ti propongono escursioni tra Porto Empedocle, la Vigata televisiva, e la barocca Scicli, sede del Commissariato». Perchè non copiare ciò che è accaduto in Sicilia dove i paesi toccati dal Cammilleri sono cult? Da Marinella, frazione di Santa Croce Camerina, dove ha la casa Montalbano, a Porto Empedocle, la Vigata televisiva, fino a Scicli, paese barocco sede del commissariato. «Sarebbe una occasione per gli operatori privati - è il parere di De Toni - creare pacchetti per portare solo alla visita della chiesa dove si è tenuto il matrimonio e alla caserma di polizia, ma anche organizzare escursioni in quota, alle malghe o alla casa di Dafne».
NUOVI PROTAGONISTI
Intanto c'è attesa su cosa accadrà ai protagonisti nelle tre ultime puntate. Di certo entreranno in scena alcuni piccoli attori bellunesi. Dopo il cadorino Diego Castellani, che ha debuttato sul set a soli due mesi, e Alvise Marascalchi, che interpreta il figlio di Carolina, vedremo su Rai 1 in prima serata Dario Zandomeneghi insieme alla sua collega di scuola di arrampicata, Eva Bertagnin. Entrambi segnalati al Centro Mira Project di Mira Topcieva Pozzato, che si è occupato del casting, dalla loro istruttrice Nicoletta Bertoldini. Sempre bellunesi anche i piccoli Joshua Da Pra, Marida De Marzo e un'altra allieva di arrampicata, Agata Hirschstein. Daniela De Donà © riproduzione riservata
Gazzettino | 11 Maggio 2021
p. 11, edizione Belluno
Lago di Mosigo, tutto esaurito per stare a Un passo dal cielo
Sarà che il tempo si è messo al bello, sarà che la voglia di muoversi è cresciuta a dismisura visto l'allentamento delle restrizioni sta di fatto che nel fine settimana sul lago di Mosigo a San Vito di Cadore c'era il tutto esaurito. Il merito in questo caso però è uno solo: Un passo dal cielo, i guardiani.
LA CACCIA
Si è scatenata la caccia alle location rese celebri dalla fortunata serie televisiva che, in onda ora, è stata girata lo scorso anno fra Cadore e Cortina. E così ecco la posa per i selfie davanti alla sede del commissariato di Vincenzo Nappi, l'edificio è quello della pizzeria che si affaccia sul lago che in questi giorni ha potuto accontentare i tanti accorsi grazie alla bella terrazza, ma per il tavolo si è dovuto fare la coda. Effetto fiction. Del resto anche per l'ultima puntata, giovedì scorso 6 maggio, Un Passo dal Cielo ha fatto ancora una volta il pieno: 21.8% di share, il programma più visto, sbaragliando la concorrenza, sono stati 4.860.000 gli spettatori. Se il buongiorno si vede dal mattino, e se l'estate sarà quella in cui la montagna spera, dopo il disastroso inverno, saranno in tanti a scegliere le località immortalate dalla serie di Lux Vide siano esse in Ampezzo, in Cadore, in Comelico o in valle del Boite. Ha avuto grande visibilità Cibiana con il nucleo storico di Masarè dove i murales raccontano la storia del paese ma c'è stato spazio anche per il laghetto delle tose a Lagole, altro angolo ambientale d'incanto in comune di Calalzo.
IL PROTAGONISTA
Si registra ancora una grande interpretazione per il giovane Alvise Marascalchi, 13 anni di Ponte nelle Alpi; interpreta Paolo il figlio di Carolina, l'attrice Serena Iansiti, che si impegna per contrastare le avance del commissario Vincenzo Nappi alla madre. I fans della serie si stanno già muovendo sul territorio, una volta trovato il sito reso famoso dalle riprese lo immortalano per poi pubblicare le foto sui social dove è tutto un rincorrersi a chiedere notizie, indicazioni per arrivare sui posti dove si è girata questa o quella scena. Insomma sarà un'estate... ad un passo dal cielo per tanti turisti, anche nuovi, per le Dolomiti dell'alto bellunese; la visibilità che la serie garantisce è straordinaria, non resta che raccoglierne i frutti. È questa la sesta stagione della fiction girata sulle Dolomiti, sono ancora due le puntate in programma; ha un valore aggiunto, è stata realizzata durante il Covid. (GB) © riproduzione riservata
Gazzettino | 13 Maggio 2021
p. 5, edizione Belluno
Selfie e tour della fiction, la sosta al lago ora si paga
SAN VITO DI CADORE Nessun timore per il troppo affollamento conseguenza dell'effetto fiction. Non potrà che giovare all'andamento turistico il richiamo che Un passo dal celo, i guardiani sta suscitando sul pubblico, che anche stasera sarà incollato al televisore per la fortunata fiction firmata Lux Vide. A dimostrazione del successo lo share sempre positivo, Rai Uno con le storie narrate sulle Dolomiti di Ampezzo e Cadore batte sempre la concorrenza. Ed effetto positivo anche per i luoghi dove è stata girata: il lago di Mosigo a San Vito ha fatto il tutto esaurito lo scorso fine settimana. «È andata benissimo - assicura il sindaco Emanuele Caruzzo - speriamo che continui così, non possiamo prevedere quanta gente arriverà per vedere il nostro lago, ma il risultato è già ottimo, siamo convinti che sarà un'invasione pacifica e positiva per tutto il paese, non solo per Mosigo».
IL TOUR
Sono altre infatti le zone dove si è girato a cominciare da notturni in pieno centro, quando il commissario Vincenzo Nappi incontra per la prima volta Carolina, o sui ghiaioni sotto la Croda Marcora con gli spettacolari panorami sul Pelmo. Ma è evidente che il lago, che le riprese rendono ancora più straordinario dell'originale, resta il luogo di maggior richiamo ed è per questo che, prima dell'estate, si metterà in ordine la zona. Ancora il sindaco Caruzzo: «Mosigo non è grande come Braies, dobbiamo accogliere al meglio ma mettendo ordine pensando anche all'arrivo del Venezia calcio per il ritiro estivo». Avanti dunque con la cartellonistica che informi chi per la prima volta arriva a San Vito dove trovare le location della fiction ma anche con l'installazione di parcometri: la sosta in zona Mosigo non sarà più libera come è sempre stata ma a pagamento e questo anche per evitare parcheggi selvaggi. Per dirla come l'assessore al turismo sanvitese Alfonso Sidro: «Siamo certi che molti telespettatori saranno attirati verso il nostro territorio e le sue bellezze naturalistiche, per questo dobbiamo tutti fare la nostra parte e trasformare il ritorno di immagine in un successo duraturo».
L'INTERESSE
Non ha dubbi sulle buone conseguenze della serie il presidente del Consorzio Dolomiti Cadore Gildo Trevisan: «Anche Un passo dal cielo' aiuterà la stagione estiva che già si annuncia promettente, il ritorno di immagine è già positivo visto che sul motore di ricerca di Google San Vito ha avuto un notevole incremento di visualizzazioni dopo l'avvio della serie, la gente lo cerca». Dopo la puntata di giovedì scorso si è scatenata la caccia al lago dove Enrico ed Isabella, i due giovanissimi della serie, hanno fatto il bagno. Ed è il sindaco di Calalzo che svela il luogo, Luca De Carlo: «Da sempre siamo intervenuti per curare ed abbellire Lagole e il laghetto delle tose'. Prima abbiamo predisposto un percorso storico ma anche leggendario, e poi abbiamo continuato con un costante, continuo miglioramento con disboscamento e pulizie, tutte operazioni che hanno portato alla luce anche un altro piccolo laghetto che abbiamo chiamato dei maschi'. Lagole è un posto incantevole, in passato anche mitico dove gli antichi veneti e poi i romani avevano le terme». Orgoglioso De Carlo di poter mostrare al grande pubblico uno dei luoghi incantati del suo territorio, luogo delicato al quale si deve il massimo rispetto. A Cibiana il sindaco Mattia Gosetti è decisamente soddisfatto dell'eco mediatico che il paese dei murales ha avuto, soprattutto l'antica frazione di Masariè.
CORTINA
L'effetto fiction non ha ancora raggiunto Cortina che ha offerto alla produzione scorci mozzafiato a cominciare dalle 5 Torri dove l'ex forestale Francesco Neri vive in una baita; è stata costruita per girare e subito demolita a riprese finite. Il territorio non ha subito danno alcuno, certo chi salirà pensando di vederla resterà deluso ma potrà sempre godere dello straordinario spettacolo delle 5 Torri. Roberta Alverà, presidente degli albergatori di Cortina: «Sicuramente le bellissime immagini del nostro straordinario territorio stimoleranno la voglia di vedere di persona. Ancora non c'è stato un ritorno; maggio non è stagione per la montagna, le strutture sono ancora chiuse
e c'è tanta incertezza per il Covid. Ma noi attendiamo un'ondata lunga perché questa fiction funziona come promozione più di altre iniziative». A Cortina, in frazione Col, c'è il condominio dove vive il commissario Nappi, una residenza di classe risultato della recente ristrutturazione di una vecchia casa ampezzana. Altro luogo magico è quello dove vive Dafne con la piccola Lara, una baita in Pian de Loa, a nord di Cortina nel Parco Naturale delle Dolomiti d'Ampezzo. Il Cason de Rozes, splendido esempio di costruzione alpina di proprietà delle Regole d'Ampezzo, è la casa del burbero Cristofh. Luoghi tanto belli quanto preziosi perché ambientalmente unici, incontaminati, troppa visibilità potrebbe nuocere? «Il rischio potrebbe esserci se arrivano troppi curiosi ma vigileremo. Abbiamo bisogno di lavorare, il movimento legato ad Un passo dal cielo' è importante», assicura la presidente degli albergatori. Giuditta Bolzonello
Gazzettino | 15 Maggio 2021
p. 13, segue dalla prima
Chiesa da fiction: l'ultima cartolina?
Ancora una serata da record per la serie televisiva Un passo dal cielo 6, i guardiani. Giovedì sera la penultima puntata della fiction con protagonista Daniele Liotti, nei panni dell'ex forestale Francesco Neri, ha registrato l'attenzione di 5.015.000 spettatori pari al 23.2% di share. È il record stagionale di ascolti per la serie: il risultato più alto della sesta stagione, ma potrebbe fare addirittura meglio nel gran finale della prossima settimana. Ancora una volta la programmazione di Rai Uno si è imposta su tutti i concorrenti e per il Cadore è stata ancora una vetrina dove mostrare le bellezze del territorio. Protagonista della puntata la splendida, ma sfortunata per la condizione in cui si trova, chiesa di San Martino Vescovo di Valle di Cadore.
LA STORIA
Fin dalle prime immagini la silhouette inconfondibile della parrocchiale simbolo del Cadore si è ben prestata al racconto, al buio, in alto a dominare la vallata dove si consumava la tragedia. E poi con la luce del giorno, con immagini da tutte le angolazioni, anche con riprese fatte dai droni dall'alto, ad evidenziare la bellezza dell'edificio sacro. Edificio che solo qualche mese dopo le riprese, fatte ad ottobre 2020, avrebbe manifestato tutte le proprie criticità. L'erosione continua del movimento franoso che ha scoperto la palizzata realizzata una ventina d'anni fa, opera che ha salvato San Martino fino ad oggi, ha costretto alla chiusura della chiesa e delle pertinenze dal 12 febbraio, in questa fase sono in corso i rilievi degli esperti alla ricerca, nel sottosuolo, di roccia dove poter ancorare le strutture di salvataggio. Le splendide immagini della puntata a qualcuno sono sembrate il canto del cigno per San Martino, una sorta di lascito in caso di crollo. Fra le sequenze molto spettacolare quella di Francesco che, in sella al cavallo, sale dal basso raggiungendo il sagrato dove si erge la bella facciata; ma anche le scene girate sul campanile, la parte attualmente più compromesse, hanno un loro perché.
LO SPETTACOLO
Con la speranza che Un passo dal cielo sia scaramantico per il pubblico lo spettacolo è stato veramente unico grazie a prospettive mai viste in precedenza. Grande consenso per i protagonisti sui social, Francesco e Vincenzo su tutti ma anche i giovani piacciono. Giovedì è stata l'ultima interpretazione di Luca Chikovani, l'Enrico della serie Lux Vide, giovane con grossi problemi fisici che trova il modo di insegnare a non arrendersi di fronte agli ostacoli. Ecco cosa scrive Luca ai suoi fans: «Enrico ha avuto grandi dubbi e problemi interiori e aveva capito che forse per Isabella era meglio vivere una vita normale e andare in America, ma alla fine Isa ha deciso di rimanere. Una grande puntata che voleva spiegare che bisogna combattere per l'amore e non lasciare andare quando tutto sembra difficile. Ho sempre pensato che quando troviamo delle difficoltà in qualcosa significa che queste sono cose importanti e che bisogna affrontarle, sempre».
LA VETRINA
È ormai cosa certa che si continuerà a girare fra Cadore e Cortina, e intanto a San Vito si raccolgono i risultati ma si lavora per accogliere i turisti incuriositi dai luoghi delle riprese. L'altra sera è stato svelato un altro angolo del paese, una malga secondo la trama ripulita da Nappi ed Huber; in realtà è una abitazione a ridosso del bosco sulla destra orografica del torrente Boite. San Vito ha trovato un'ottima vetrina di promozione che fa ben sperare. Tra i vari indicatori positivi, che suggeriscono un probabile effetto anche sul turismo, le ricerche Google con oggetto proprio San Vito di Cadore sono aumentate di un quasi incredibile più 1.567% nei primi giorni dello scorso aprile, dopo la prima messa in onda, ma l'interesse continua a rimanere alto. «Così come tutto il paese, l'amministrazione comunale è particolarmente felice di poter ammirare San Vito e più in generale il nostro territorio in prima serata ogni giovedì sera», commenta il sindaco Emanuele Caruzzo. «Ci vediamo giovedì prossimo con un finale di stagione incredibile», e questo è l'invito della produzione della fortunata serie affidato ai social. E proprio sui social media sono stati numerosissimi i commenti dei telespettatori durante la puntata: «Si conferma una stagione fortunata e fatta davvero bene, chapeau», hanno scritto in molti. Giuditta Bolzonello
Corriere delle Alpi | 20 Maggio 2021
p. 18
Effetto "Un passo dal cielo" La fiction lancia il turismo
Gianluca De Rosa
PIEVE di cadore Il consorzio Cadore Dolomiti aspira ad incentivare le presenze turistiche estive puntando forte sul richiamo offerto dalla fiction "Un passo dal cielo". La sesta edizione del fortunato format televisivo, proposto in prima serata da Rai Uno e giunto all'atto finale, ha incollato al piccolo schermo una media di poco inferiore ai 5 milioni di telespettatori a puntata; potenziali turisti che il territorio cadorino ora mira ad invogliare con una serie di azioni coordinate dal consorzio turistico Cadore Dolomiti.«Tutto nasce dalla collaborazione instaurata con la Lux Vide durante il periodo delle riprese, nei difficili mesi estivi dell'anno scorso», spiega il presidente Gildo Trevisan. «Ci siamo prodigati per garantire alla troupe, composta da un centinaio di persone, il giusto supporto logistico nonostante le oggettive difficoltà. In quel contesto è nata l'idea di proseguire la collaborazione attraverso una serie di azioni volte a trasformare il telespettatore in un nuovo turista del Cadore. Abbiamo chiesto alla produzione di fornirci pannelli e layout utili ad identificare i luoghi protagonisti della fiction e la risposta è stata subito affermativa. Questo ci permette di intraprendere, nell'immediato, una campagna promozionale dei siti scelti da "Un passo dal cielo" per i quali già stiamo ricevendo numerose richieste di informazioni».C'è un problema di marchi registrati, il cui utilizzo non è permesso a chiunque. «Avere la possibilità di disporre del materiale ufficiale della fiction rappresenta per noi il miglior bigliettino da visita, attraverso il quale convogliare sul territorio cadorino visitatori da ogni angolo d'Italia. I fans club della fiction sono tantissimi, la nostra idea è quella di affiancare all'installazione dei pannelli una serie di visite guidate nei luoghi. Si tratta di luoghi già strettamente collegati all'offerta turistica locale», precisa Trevisan. «Penso al parco Roccolo di Pieve, scelto dalla fiction e sede di un importante polo culturale. C'è da dire che se la fiction registra un grande successo non è solo perché la trama è interessante o perché gli attori sono bravi, ma anche perché le location scelte mirano dritte al cuore dello spettatore ammaliandolo al primo impatto».L'installazione dei pannelli promozionali dei luoghi di Un passo dal cielo sarà completata entro l'estate. «Si tratta di una cartellonista d'effetto», anticipa Trevisan, «sono pannelli molto grandi e ben visibili a tutti. Verranno installati in punti strategici come ad esempio la pista ciclopedonale delle Dolomiti». Detto della cabina di regia promossa dal consorzio turistico Cadore Dolomiti, anche i Comuni interessati dalla fiction si stanno muovendo per non farsi cogliere impreparati dall'arrivo di turisti.SAN VITO di cadoreLa parte del leone interessa il Comune di San Vito che ospita il lago di Mosigo, scelto dalla produzione per sostituire il "mostro sacro" Braies. L'interesse attorno al lago situato nella parte bassa del paese e mai troppo sviluppato dal punto di vista dell'offerta turistica locale si appresta ora a registrare un punto di svolta, tanto che la nuova amministrazione del sindaco Emanuele Caruzzo ha già annunciato una serie di interventi strutturali volti a migliorarne aspetto e vivibilità oltre ad una profonda opera di manutenzione. VALLE DI CADOREProtagonista della penultima puntata, Valle ha richiamato l'attenzione dei fan con la chiesa di San Martino. Gli amministratori comunali sono già al lavoro per trasformare il sito in rinnovata attrazione turistica, per nulla scoraggiati dall'inaccessibilità per motivi di sicurezza.«Stiamo predisponendo una segnaletica ad hoc per invogliare i cicloturisti in transito sulla ciclabile per andare a conoscere da vicino la frazione di Costa che offre uno scorcio unico sulla chiesa di San Martino. Anche per il ponte di Rualan abbiamo pensato ad una serie di azioni mirate volte a conoscerne da vicino storia e fruibilità», fa sapere il sindaco Marianna Hofer che a proposito delle riprese girate a Valle racconta un curioso retroscena: «Le immagini andate in onda non riguardano l'interno della chiesa anche se quando sono state girate non c'era ancora l'ordinanza di chiusura dell'area. Quel giorno c'era brutto tempo ed il forte vento ha fatto suonare un sensore installato sul campanile della chiesa mandando per un attimo tutti nel panico».CIBIANA DI CADORE«Aspettiamo di vedere come andranno le cose durante l'estate in termini di presenze turistiche prima di avere un quadro delineato», dice il sindaco di Cibiana e presidente dell'Unione Montana della val Boite Mattia Gosetti, «siamo felici di essere stati selezionati per le riprese che hanno riguardato sia il centro del paese che il monte Rite. A proposito di monte Rite, abbiamo ottenuto di recente un finanziamento che ci permetterà di riqualificarne la strada d'accesso».CALALZO DI CADORE«Una fiction come "Un passo dal Cielo" rappresenta uno straordinario strumento di marketing turistico che va incentivato e non osteggiato», afferma il sindaco di Calalzo Luca De Carlo, interessato per le riprese girate a Lagole. «A livello istituzionale, sarebbe importante garantirsi periodicamente risorse da investire in progetti di questo tipo. Il ritorno di immagine è garantito, lo conferma il fatto che in questi giorni abbiamo ricevuto numerosi feedback su Lagole. --© RIPRODUZIONE RISERVATA
Corriere delle Alpi | 20 Maggio 2021
p. 18
I tour di Raika Fagherazzi per i fan «C'è interesse a scoprire i luoghi»
l'iniziativa In visita sui luoghi della fiction. Sabato arriverà in provincia, da Monselice, il primo gruppo di fan di "Un passo dal cielo". Alcuni tour sono già pronti: merito di Raika Fagherazzi, guida turistica bellunese, che ha guardato e riguardato le puntate della fiction, individuato uno per uno i luoghi della storia e organizzato dei tour che presto saranno messi a disposizione di chiunque voglia vedere di persona il commissariato di Vincenzo Nappi, il lago in cui Enrico e Isabella coronano il loro amore e tutti i luoghi della storia.«Questa fiction è un'occasione per il nostro territorio», racconta Raika Fagherazzi, titolare dell'agenzia viaggi Agoghè Travel. «Le riprese sono spettacolari. Abbiamo davanti un'opportunità da cogliere, per far conoscere la nostra provincia, le nostre montagne». Lei si è messa subito al lavoro e ha approntato alcuni tour a tema. Il primo comprende la villa di Modolo e Belluno, «perché il capoluogo fa da sfondo a tutta la fiction. Viene nominato spesso, perché è a Belluno che Manuela dovrebbe venire a lavorare per esempio». C'è poi il tour che racconta la storia d'amore fra Enrico e Isabella (Lagole, il parco del Roccolo a Pieve di Cadore), e il clou: lago di Mosigo (dove si trova il commissariato di polizia) e Cortina, con la casa dove vivono Vincenzo e Carolina. E poi c'è Cibiana, protagonista di un'intera puntata. Fagherazzi sta anche valutando un itinerario più naturalistico, tra le 5 Torri e Pian de Loa (dove si trova il maso di Dafne), «ma bisogna
prima capire se è fattibile per i gruppi», continua.Intanto sabato arrivano i primi turisti organizzati. Visiteranno Lagole, Pieve di Cadore e il lago di Mosigo. E l'8 agosto arriverà un secondo gruppo. «C'è grande interesse a conoscere i luoghi della fiction», continua la guida turistica bellunese. Che si è rivolta ad alcune agenzie del padovano e del vicentino per proporre i suoi itinerari, ma è pronta ad organizzare delle visite anche per i bellunesi: «Tanti mi hanno contattata quando ho avvisato sui miei canali social che stavo preparando questi tour», continua. «Penso di mettere qualche data fissa a giugno, per il momento».I tour saranno presto inseriti anche nel sito di agoghè travel, l'agenzia viaggi di cui Raika Fagherazzi è titolare. Il sito si è arricchito di recente con la sezione dedicata alle Dolomiti, e sotto questa voce si troveranno gli itinerari sui luoghi di Un passo dal cielo. --Alessia Forzin
Corriere delle Alpi | 22 maggio 2021
p. 33
Messaggio ambientalista degli attori: visitate i luoghi delle riprese rispettandoli Si incrociano le dita in attesa della conferma della settima edizione "Un passo dal cielo" record In 5 milioni davanti alla tivù
Gianluca De Rosa SAN VITO "Un passo dal cielo" si congeda con una puntata da record: 5 milioni 246 mila sono stati i telespettatori (24. 1 di share) che giovedì sera hanno seguito l'atto finale della fiction di Rai Uno, la cui sesta edizione è stata girata interamente tra Cortina ed il Cadore con "base" sulle rive del lago di Mosigo a San Vito. Un successo andato ben oltre le più rosee aspettative, tanto che la Lux Vide si è già mossa, seppur a fari spenti, nel reperimento dei fondi necessari per garantirsi le riprese della settima edizione. La domanda ricorrente, nel day after, è legata proprio al futuro della fiction: ci sarà oppure no un seguito? Nessuna conferma ufficiale, almeno per il momento, da parte di mamma Rai eppure quell'"arrivederci" con cui gli attori hanno salutato i propri fans sui social lascia ben sperare. In attesa delle nuove riprese, il Cadore si appresta ad accogliere i "turisti della televisione", seguaci assidui della fiction che non vedono l'ora di raggiungere quei luoghi conosciuti sul piccolo schermo attraverso le riprese. È stato così in passato con il lago di Braies, prima e storica sede di "Un passo dal cielo" divenuto col trascorrere degli anni un "luogo di culto": pienone garantito durante la stagione estiva non senza caos e polemiche. Quello che non dovrà succedere per i luoghi, la maggior parte dei quali immacolati dal punto di vista naturalistico, scelti per le riprese della sesta edizione e situati tra Cortina e il Cadore. A tal proposito, il grido d'allarme volto alla salvaguardia dell'ambiente è arrivato, giovedì sera, proprio prima della messa in onda dell'ultima puntata, da parte degli stessi attori protagonisti. Attraverso una diretta Facebook, gli attori della fiction hanno rammentato ai fans «di prestare attenzione, raggiungendo sì i luoghi delle riprese evitando però comportamenti ritenuti pericolosi e compromettenti per la tutela naturalistica ed ambientalistica». L'appello porta la firma del commissario Vincenzo Nappi, all'anagrafe Enrico Ianniello, della sua nuova fiamma Carolina, all'anagrafe Serena Iansiti, e di Giusy Buscemi, già Miss Italia nel 2012, che dopo l'esperienza di "Un passo dal cielo" tornerà presto sul piccolo schermo con un'altra fiction di successo di Rai Uno, "Doc", con Luca Argentero. Archiviate le puntate, otto in totale che hanno fatto registrare una media di telespettatori di poco inferiore ai 5 milioni, ed in attesa di capire se presto o tardi riprenderanno le riprese (quelle della sesta edizione sono state concentrate tra luglio ed agosto del 2020), il Cadore punta a sfruttare l'onda del successo in vista della stagione turistica estiva. Una cartellonistica ad hoc interesserà tutti i luoghi scelti per le riprese. L'installazione, concordata con i vertici della Lux Vide, sarà completata nel giro di qualche settimana.
Corriere delle Alpi | 22 maggio 2021
p. 33
L'amministrazione di San Vito fa lavori per valorizzare la zona a scopo turistico Lavori in corso e park a pagamento al lago di Mosigo Le ricadute
di Alessandra Segafreddo SAN VITO Una totale rivisitazione dell'area del lago di Mosigo: è questo che ha in progetto di fare l'amministrazione comunale sull'onda del successo della fiction che ha acceso i riflettori sulle bellezze turistiche del territorio. «In queste settimane, San Vito si sente davvero "A un passo dal cielo"», commenta il sindaco Emanuele Caruzzo, «e vogliamo farci trovare pronti all'arrivo di tutti coloro che vorranno venire a vedere dove è stata girata la fiction». «Ora la palla è nella nostra metà campo: dobbiamo farci trovare pronti e accogliere al meglio i turisti che vorranno scoprire e vivere i luoghi della fiction. In particolare, la nostra amministrazione ha in progetto una totale rivisitazione dell'area del lago di Mosigo, da realizzarsi nei prossimi anni come promesso anche in campagna elettorale, ma già oggi dobbiamo far sì che il lago sia particolarmente curato. Per questo, già abbiamo avviato alcuni lavori per la manutenzione dell'area, la demolizione di una struttura in legno e la creazione di nuove tabelle informative che pubblicizzeranno i luoghi della serie, come già annunciato». «Ma non è tutto», sottolinea Caruzzo, «perché è già stato predisposto anche un servizio aggiuntivo di manutenzione,