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COLLEGAMENTO COMELICO – PUSTERIA
Corriere delle Alpi | 1 Marzo 2023 p. 27
Collegamento sciistico: per gli ambientalisti il piano è da ripensare
Comelico Superiore
L'impianto che sale al passo Monte Croce Comelico porterà visitatori alle trincee della Grande guerra. Una novità, questa, considerata positivamente dagli ambientalisti, rispetto alla originaria impostazione. Ambientalisti che con Italia Nostra, Lipu e Mountain Wilderness si dicono ancora contrari al collegamento sciistico con la Val Pusteria. Si sa, infatti, che da dove arriva l'impianto bellunese ne dovrà essere realizzato un altro con la struttura di Croda Rossa. Ecco perché in una nota diffusa ieri, le associazioni sostengono che «il progetto del collegamento sciistico, che recentemente ha ottenuto un pre-parere positivo con prescrizioni da parte della Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per l'area metropolitana di Venezia e le province di Belluno, Padova e Treviso, è ben lungi dall'essere approvato. Infatti sarà oggetto di una procedura di valutazione che si articola in diversi passaggi, tra cui la Valutazione di impatto ambientale e quella di incidenza, il parere definitivo della Soprintendenza e l'approvazione da parte del Comune». Le associazioni sono inoltre convinte che la Via «inciderà sulla valutazione del progetto l'esito del monitoraggio degli habitat e delle specie minacciate dall'intervento, della durata minima di tre anni, prescritto nel parere motivato di Vas della Regione Veneto». Gli ambientalisti non annunciano, peraltro, la presentazione di un nuovo ricorso ma invitano a «ripensare a questo progetto nella responsabilità verso il nostro pianeta e verso le generazioni future». Le associazioni, pur apprezzando l'inserimento di aspetti culturali, che valorizzano i luoghi da un punto di vista storico, denunciano però, insistono però gli ambientalisti, «che il progetto rimane altamente impattante sull'ambiente per diversi motivi. Fermo restando le perplessità già espresse in merito al complessivo intervento e al suo impatto sulla zona sotto i profili paesaggistico, ambientale e naturalistico, che sono oggetto dei giudizi pendenti davanti al giudice amministrativo, le associazioni rimarcano la loro contrarietà al progetto anche perché è in totale contrasto con la lotta ai cambiamenti climatici». fdm©
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