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MOBILITA’
che tutto sia accaduto invano (o quasi) è forte.Non c'è solo la Marmolada, comunque, nella variante al Prg definitivamente adottata. Vengono infatti confermate le scelte relative alla estensione delle aree sciabili Belvedere -Val Salei con un nuovo impianto a fune che collegherà la testata dell'abitato di Canazei con la pista in Val Salei che dal Col Rodella scende verso Pian de Frataces. «Un nuovo punto di arroccamento - scrive Niccolini -, che potrà essere di grande utilità per i residenti e gli ospiti della parte storica dell'abitato di Canazei che non avranno bisogno di spostarsi con mezzi pubblici o privati per raggiungere gli impianti di risalita e immettersi nella skiarea Belvedere - Col Rodella. È eventualmente ipotizzabile un servizio di skibus in grado di collegare tale nuovo impianto con i parcheggi presenti tra la strada statale e l'Avisio. Inoltre, il nuovo impianto potrà alleggerire la cabinovia Belvedere che nelle mattine delle giornate d'alta stagione risulta notevolmente congestionata dagli sciatori che vogliono salire in quota».E confermato è anche l'ampliamento dell'area sciabile Ciampac - Campo scuola «che permette la realizzazione di alcuni nuovi interventi tra i quali un impianto a fune, una pista blu a supporto del campo scuola, uno skiweg di collegamento tra Canazei e la zona Ciampac, alcuni eventuali tratti di skiweg per permettere il rientro sci ai piedi dalla zona Ciampac al campo scuola, altri interventi accessori quali un ascensore inclinato a servizio della località Alba, una pista da slittino e una zipline».
L’Adige | 1 settembre 2022
p. 32
Brt, sull'autobus da Trento a Penia
FIEMME E FASSA Oggi sono 900mila, dal 2026 saranno 1,8 milioni: parliamo di km percorsi ogni anno da autobus a metano/biometano o elettrici sulla tratta Ora-Penia di Canazei. E' questa la cifra più significativa contenuta nelle 150 pagine della relazione tecnico descrittiva depositata da qualche giorno negli uffici dei Comuni interessati, della Comunità della Val di Fiemme e del Comun General de Fascia, territori in cui sarà realizzato il BRT, il Bus Rapid Transit diventato uno dei tasselli fondamentali delle Olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026 (60 milioni finanziati), che l'8 settembre sarà presentato pubblicamente in due incontri a Pozza di Fassa e a Cavalese.La filosofia. E' quella di ripensare la mobilità nelle due valli interessate dove il traffico rappresenta un elemento di impatto notevole. Il BRT punta a estendere la rete del trasporto pubblico locale, rendere i mezzi pubblici competitivi rispetto a quelli privati, riducendo i tempi di percorrenza e il carico di emissioni. Come? Puntando su autobus a emissioni ridotte o zero, corsie preferenziali, sistemi di reimmissione su strada prioritari (semafori), parcheggi di attestamento. Ecco quindi i punti salienti del progetto.Tre linee. Il modello di esercizio è strutturato in tre linee (Rossa, Verde, Blu) con rinforzi-estensioni nel periodo estivo (articolo a fianco). La capacità dei mezzi. Lo studio BRT prevede l'intensificazione delle frequenze delle corse al fine di garantire un numero di passeggeri trasportati di 1.100 persone/ora nella direzione scelta nelle ore di punta del mattino, dove solitamente sono effettuati gli spostamenti dagli alberghi alle varie località turistiche dei clienti mentre i ritorni sono più distribuiti nel corso della giornata. Il servizio offerto prevede il raddoppio delle percorrenze rispetto allo stato attuale, passando come detto dai 900.000 km/anno a 1.800.000 km/anno con un sistema di cadenzamento che risulterà attrattivo per la clientela pendolare e turistica. Il modello di servizio prevede 11 passaggi all'ora per direzione.La flotta. Si prevede l'acquisto di autobus nuovi per 20 milioni di euro di cui il 45% a metano o biometano e il 53% a trazione elettrica. Sulla Linea rossa Trento/Ora - Penia viaggeranno 10 bus extraurbani da 12 metri alimentato a metano/biometano; sulla Linea verde Cavalese/Castello/Penia 9 bus elettrici a pianale ribassato da 12 metri; sulla Linea blu Moena/Predazzo/Penia 18 bus elettrici a pianale ribassato da 12 metri elettrico e 6 bus elettrici a pianale ribassato da 18 metri.Le fermate. Saranno 32 di tre tipi, Gold, Silver e Bronze, per una spesa prevista di 15.705.842 euro. Le fermate Gold (servite da linea rossa, verde e blu) sono in golfo o all'interno di autostazioni, dotate di marciapiedi larghi minimo 2 metri e pensilina per autobus da 18 metri, informazioni all'utenza, emettitrici di biglietti, sistemi di ausilio per la mobilità dei passeggeri con problemi e sistemi semaforici per dare priorità al mezzo pubblico nella reimmissione in carreggiata. Le fermate Silver, strutturate come le Gold, sono in punti ad alta frequentazione turistica, servite dalla linea verde e blu e nella stagione estiva sono servite anche dalla linea Rossa. Le stazioni Bronze servite da linea verde e blu avranno marciapiede e pensilina corti, generalmente in carreggiata. Il percorso. I mezzi seguiranno sostanzialmente la statale 48 delle Dolomiti, ma si prevedono interventi di allargamento su 12,5 km di statale per la creazione di una corsia dedicata larga 3,5 metri. I costi previsti sono di 19.453.990 euro (dettagli in basso).Parcheggi. Il sistema comprende 10 parcheggi che, in tutto o in parte, sono dedicati agli utenti che effettuano interscambio auto- BRT: Fiemme est, Predazzo Latemar, Mezzavalle, Moena Ovest, Soraga Sud, Soraga Nord, Pozza Pucia, Pozza Ciampedie, Campestrin e Campitello Ovest. Posti totali, 3.104; superficie occupata, 49.600 mq. G.Car.
L’Adige | 4 settembre 2022
p. 31
Trento - Penia, "rispunta" la rotaia
FIEMME E FASSA L'orizzonte 2026 è coperto dal Brt, il sistema di trasporto pubblico su gomma strutturato su tre linee, corsie riservate, semafori che danno priorità agli autobus, parcheggi dedicati (l'Adige di giovedì 1 settembre). Ma l'orizzonte più lungo non esclude che alla gomma si affianchi la rotaia. Tanto che la Provincia di Trento ha chiesto che nel Documento strategico della mobilità ferroviaria di passeggeri e merci (Dsmf), venga inserito lo studio di fattibilità del nuovo collegamento ferroviario Trento-Canazei, a seguito della disponibilità di Rfi spa a realizzare lo stesso studio.L'integrazione si riferisce al documento della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome trasmesso al Ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili in data 28 marzo 2022: «Il Documento strategico della mobilità ferroviaria di passeggeri e merci (Dsmf) costituisce una novità nel processo di programmazione e definizione degli interventi infrastrutturali nel campo e costituisce un importante quadro di riferimento per la programmazione e il finanziamento delle infrastrutture ferroviarie che interessano il Paese e i nostri territori, elementi qualificanti per lo sviluppo economico e sociale e in grado di garantire e migliorare la sostenibilità ambientale», spiega Massimo Girardi, presidente di Transdolomites che si batte da anni per la realizzazione della ferrovia Trento-Penia.«I contenuto positivi dello studio di fattibilità per la proposta di un collegamento ferroviario per la RoveretoMori-Riva del Garda hanno spinto ad ufficializzare la prosecuzione dell'iter di progettazione dell'opera e di questo ci rallegriamo prosegue Girardi. - Ma lo stesso possiamo dire per il futuro della Ferrovia delle Valli dell'Avisio: infatti, in seguito al parere verbale di Rfi favorevole ad impegnarsi allo studio di fattibilità per il collegamento Trento-Penia via Val di Cembra, la Pat ha ufficializzato la richiesta attraverso la richiesta di iscrizione nel Documento strategico della mobilità ferroviaria».A seguito di ciò Transdolomites annuncia di aver già concesso alla Provincia e a Rete ferroviaria italiana il consenso a titolo gratuito ad utilizzare gli studi realizzati dal 2009 ad oggi, ultimo tra questi lo studio di valutazione della Ferrovia Avisio realizzato dall'ingegnere Willi Hüsler di Zurigo che promuove a pieni voti la sostenibilità economica della gestione della Trento-Penia.«Assieme agli studi abbiamo istruito e trasmesso una memoria strutturata e propositiva in termini di linee guida funzionali allo studio di fattibilità. Ora il nostro auspicio è che la richiesta ufficializzata dalla Provincia sia stata recepita dal Contratto firmato nei giorni scorsi tra Ministero delle infrastrutture e mobilità sostenibile e Rfi, del quale si attende la pubblicazione. Se ciò fosse confermato darebbe la certezza della realizzazione dello studio della Trento-Penia da parte di Rfi il che rappresenterebbe un evento storico per le valli dell'Avisio».
L’Adige | 14 settembre 2022
p. 32
«Mobilità sostenibile, la ferrovia rimane la soluzione migliore»
FIEMME E FASSA « Il Brt (in foto) è il risultato di un fallimento della politica che negli anni addietro si è costantemente sottratta al proprio dovere quello indicato dalla mozione n° 38 del 14 giugno 2012 votata all'unanimità dal Consiglio provinciale di Trento che impegnava la giunta di allora a redigere nel più breve tempo lo studio di fattibilità della Ferrovia Avisio».Con queste parole Massimo Girardi, presidente di Transdolomites, interviene nel dibattito che si è aperto sulla realizzazione del Bus Rapid Transit, il sistema di trasporto pubblico su gomma messo a punto dalla Provincia di Trento. «Non c'è dubbio - rileva - che l'efficienza del servizio pubblico passa attraverso la fluidificazione del servizio svincolandolo ove possibile dalle interferenze con il traffico privato. Per questo motivo l'idea del Brt si propone con l'intervento viabilistico delle corsie preferenziali che però hanno la pesante contropartita della necessità di allagare strade proporre nuovo asfalto». Per questo viene accolta con favore l'ipotesi di ridurre i chilometri di corsie preferenziali in Val di Fassa. «Del pacchetto Brt - aggiunge - valutiamo in modo positivo l'acquisto dei nuovi pullman a basse e zero emissioni». Una nota positiva, che non scalfisce però l'idea che il Brt sia una soluzione al ribasso. «Siamo schietti; nessuno ha chiesto il Brt. Pensare di comparare la qualità del trasporto su gomma con il ferro è impensabile. Il ferro, non per partito preso ma perché dimostrato dai fatti, è nettamente vincente». E anche se l'ipotesi di un collegamento ferroviario tra Trento e Penia appare realisticamente ancora lontana, Girardi assicura: «L'impegno di Transdolomites a sostegno dell'idea della ferrovia Avisio andrà aumentando d'intensità. Il nostro invito alla politica è di crederci e di avere il coraggio di mettersi in gioco. Noi ci siamo».