9 minute read
DOLOMITI IN TV
determinante della realizzazione del secondo.Compito di una rassegna come Oltre le vette è far comprendere che, anche in montagna, le libertà hanno un limite, non possiamo agire come vogliamo, senza tener conto della profonda delicatezza e diversità dell'ambiente che ci circonda. E, ancora, invitare a riflettere sui costi e sui benefici che chi vive in alto sopporta, spesso per un vantaggio che è anche delle pianure e delle città. Per la prima volta, Oltre Le Vette utilizzerà palazzo Bembo come sede di molti eventi: due mostre (una terza si terrà a palazzo Fulcis) e si svolgeranno i numerosi incontri con gli autori per una rassegna nella rassegna, intitolata "Parole di carta e di montagna". Riprende il progetto di allargamento territoriale, già iniziato nelle edizioni precedenti alla pandemia, con l'intento di coinvolgere un pubblico più ampio e far sentire la rassegna patrimonio dell'intera provincia. Quest'anno, altri 5 comuni bellunesi sono coinvolti nel programma di Oltre le Vette e alcuni di essi ospiteranno eventi nei giorni precedenti l'avvio della rassegna. Il calendario è ormai definito e prevede numerosi appuntamenti che saranno pubblicizzati nelle prossime settimane, tutti ad ingresso gratuito con offerta libera: serate di spettacoli e incontri con i protagonisti della montagna, presentazioni di libri, conferenze e convegni. Per informazioni www.oltrelevette.it
Corriere delle Alpi | 25 settembre 2022
p. 39
Il confine tra limite e libertà in montagna È il filo che unisce gli eventi di "Oltre le Vette
Ivan Ferigo BELLUNO La montagna: limite e libertà. Su questo filo conduttore si svilupperà, tra il 7 e il 16 ottobre, la 26ª edizione di "Oltre le Vette". Il festival dedicato ai temi delle terre alte si propone sempre più come punto di riferimento culturale per l'intero territorio. In una decina di giorni si svolgeranno più di 40 eventi tra incontri con alpinisti e scrittori, convegni, mostre, cinema, teatro, musica. Il cuore della manifestazione - che propone molte novità - sarà sempre il capoluogo, ma per la prima volta in essa sono coinvolti altri sei comuni: Sedico, Cesiomaggiore, Ponte nelle Alpi, Agordo, Alpago e Val di Zoldo.Si ragionerà, si diceva, di "limite e libertà". Perché questo titolo? «Nonostante ci sia un'apparente contraddizione tra le due parole», motiva Flavio Faoro, curatore storico della rassegna, «chi vive la montagna sa che pone limiti molto importanti: geografici, territoriali, ambientali, climatici. Nello stesso tempo, però, essa offre la libertà di muoversi in un ambiente dove non ci sono le costrizioni della società contemporanea, dove ognuno può esprimere se stesso, fino addirittura a mettere a repentaglio la propria vita e la serenità dei propri cari. È quindi un terreno privilegiato per questa riflessione».Sarà un'edizione che metterà in campo diverse novità. Una di queste è lo "scrittore in residenza". «Per alcuni giorni», spiega la direttrice Valeria Benni, «sarà in città Tiziano Fratus, che incontrerà la gente e il territorio. Si potrà incontrarlo non solo alle presentazioni di libri, ma anche in una dimensione più quotidiana». Più nel dettaglio, l'autore condurrà tre "meditazioni silvestri" alle 7 del mattino, a villa Montalban, al parco di Mussoi e a Lambioi beach; in collaborazione con il Fai, insieme ad Anacleto Boranga guiderà una passeggiata nel parco della Vena d'Oro; incontrerà gli ospiti della casa di riposo cittadina. Altra nuova proposta è "Parole di carta e di montagna". «Una rassegna nella rassegna, con tanti appuntamenti in cui si parlerà di libri, attraverso incontri con gli autori di fama nazionale».Il programma è vasto e variegato. Si parte con due anteprime. Mercoledì 5 ottobre alla Biblioteca Civica di Sedico aprirà la mostra fotografica "I fotografi di un paese", patrocinata dal Comune di Val di Zoldo; a seguire, un reading da "Libera nos a Malo". Un'altra esposizione verrà inaugurata la sera dopo al Museo Etnografico di Seravella: tema, stavolta, l'emigrazione dalle Dolomiti nel corso del Novecento. Una terza mostra segnerà la vernice ufficiale: a Palazzo Bembo verrà allestita "Alpimagia", un racconto delle tradizioni folkloriche legate al magico sulle Alpi, attraverso le fotografie di Stefano Torrione e i testi di Paolo Cognetti. Poi, fino al 16 ottobre, un ricco susseguirsi di appuntamenti. Da mettere in evidenza gli incontri con gli alpinisti, da quello a cura dalla sezione Cai di Belluno con l'alpinista Denis Urubko, scalatore di 26 ottomila, a quelli con Anselmo Cagnati, Nick Bullock e i giovani camminatori di Va' Sentiero.Due importanti eventi vedranno la collaborazione di Dolomiti Unesco. Oltre a quelle già citate, apriranno altre due mostre: a Palazzo Fulcis si entrerà "Dentro la creazione" di Dino Buzzati, al Bembo si avrà una mostra didattica sulla biodiversità nel Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi. Per gli amanti della lettura, in città arriveranno Franco Faggiani, Matteo Melchiorre, Matteo Righetto, Paolo Malaguti. Diversi gli eventi dedicati a scienza, antropologia, sociologia, da una conferenza - spettacolo di Stefano Caserini sul cambiamento climatico ad un convegno coordinato da Diego Cason sul tema del festival. Tra gli spettacoli, da segnalare alcune proiezioni dal Trento Film Festival, la trasposizione teatrale in prima nazionale del romanzo di Antonio Giacomo Bortoluzzi "Come si fanno le cose", un concerto dedicato a Loris Tormen. --© RIPRODUZIONE RISERVATA
Corriere delle Alpi | 7 settembre 2022
p. 31
Un Passo dal Cielo, ciak si gira La troupe è alle Cinque Torri
il caso Ciack si gira. Terminata una prima serie di pose attorno allo chalet sul lago di Mosigo, quello che nella fiction diventa la sede del commissariato di Polizia, la troupe della settima serie di Un Passo dal Cielo è salita ai 2.250 metri delle Cinque Torri per alcune scene con Giusy Buscemi e Enrico Iannello, per il pubblico affezionato Manuela Nappi e il fratello Vincenzo, commissario di polizia. Daniele Liotti, alias Francesco Neri, è invece uscito definitivamente dal cast, mentre è arrivato l'attore Marco Rossetti, volto noto anche per aver interpretato il ruolo di Damiano Cesconi in "Doc - Nelle tue mani". Confermatissimo nei panni della piccola peste Paolo, il quattordicenne Alvise Marascalchi, di Ponte nelle Alpi. Alle Cinque Torri è tornata la capanna di legno, realizzata da artigiani locali, che fungeva da casa dell'agente forestale Lotti. Attori e personale hanno possono utilizzare la funivia che collega baita Bai de Dones con il rifugio Scoiattoli , mentre i materiali salgono e scendono con i pick-up lungo la strada forestale che sale dalla Regionale 48, passando per il rifugio Cinque Torri. I permessi rilasciati alla troupe prevedono anche la chiusura della sterrata agli escursionisti che, sopra, possono passare sul prato. La settima stagione di Un Passo dal Cielo mantiene il sottotitolo "I guardiani" che ha segnato il saluto all'Alto Adige per girare interamente in questa provincia. Le riprese sono concentrate tra San Vito, Cortina, Borca, Vodo, ma sono previste anche altre location bellunesi. La fiction è prodotta da Matilde e Luca Bernabei per Lux Vide, società del gruppo Fremantle, in collaborazione con Rai FictionLa regia è affidata a Enrico Ianniello e Lazlo Barbo. La nuova serie si compone di otto puntate che saranno trasmesse in prima serata su Rai1, nella primavera del 2023, anche se c'è chi immagina che possano essere viste già a cavallo dell'anno. Più corretto dire che lo spera. --© RIPRODUZIONE RISERVATA
Gazzettino | 10 settembre 2022
p. 3, edizione Belluno
Ritorna anche il cinepanettone: «La tv, una pubblicità infinita»
CORTINA «Con le Dolomiti un feeling speciale: è stato bellissimo lavorare lì». Così Diego Abatantuono promuove a pieni voti le Dolomiti di San Vito e Cortina come set cinematografico. Al punto che tornerà per un sequel del cinepanettone Improvvisamente Natale. «Un set ideale: ci torneremo» ha sottolineato il comico e attore milanese. Quelle Dolomiti sconosciute che diventano set. Non c'è solo Cortina, ma oggi i filmaker hanno puntato l'occhio anche su San Vito di Cadore e la valle di Zoldo. L'intero comprensorio sta crescendo grazie al cineturismo e ai nuovi set. I risultati di un anno di produzioni e le prospettive future sono state presentate ieri alla 79° Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia nello Spazio Regione del Veneto/Veneto Film Commission, all'Hotel Excelsior. Il sindaco di San Vito di Cadore Emanuele Caruzzo e il sindaco di Val di Zoldo Camillo De Pellegrin insieme al direttore della Dmo Dolomiti Michele Basso hanno spiegato, in numeri, quel è stato l'impatto dei set sul territorio.
I RISULTATI
Nel 2022 entrambi i Comuni hanno ospitato importanti produzioni: a San Vito di Cadore dopo il successo di Un passo dal cielo 6 stanno girando in questi giorni Un passo dal cielo 7 (le riprese si concluderanno a fine ottobre), ma la novità è stato il film Improvvisamente Natale una produzione Notorious Pictures per la regia di Francesco Patierno. Le Dolomiti bellunesi, e nello specifico San Vito di Cadore, sono state protagoniste accogliendo la produzione nelle 5 settimane di lavorazione (fine maggio 2022-inizio luglio 2022). La commedia verrà distribuita su Prime Video. Nel cast Diego Abatantuono, protagonista, e al suo fianco volti noti al pubblico italiano: Violante Placido, Lodo Guenzi, Anna Galiena, Antonio Catania, Sara Ciocca, Michele Foresta, Gloria Guida e Luca Vecchi, con la partecipazione di Nino Frassica. «La Regione Veneto è una delle mie preferite - ha confermato Diego Abatantuono, protagonista del film - ci ho fatto tantissimi film, mi piace la sua tradizione, la cultura, poi S. Vito di Cadore, dove abbiamo girato questo film, è un posto splendido con una natura incantevole. Le persone sono state molto ospitali, ci hanno dimostrato dal primo momento collaborazione e di essere contenti che fossimo lì, che è la situazione ideale quando si gira un film».
IMPROVVISAMENTE NATALE 2
Il titolo avrà un sequel, ha spiegato il sindaco di San Vito di Cadore Emanuele Caruzzo: «Nel primo quadrimestre 2023 partiranno due nuove produzioni: la prima è Improvvisamente Natale 2, sequel di Improvvisamente Natale. Tornano gli stessi protagonisti per un secondo capitolo che dimostra che c'è stata un'ottima sinergia fra il luogo, lo staff della produzione e il cast. E la seconda è che ci sarà anche il remake in lingua inglese Suddenly Christmas con attori internazionali, sempre girato sulle Dolomiti bellunesi». Un dato da solo chiarisce il ritorno sul territorio delle produzioni tv: le ricerche su Google per San Vito di Cadore dopo la messa in onda della serie Un passo dal cielo 6 hanno registrato +1567%. Su Facebook il gruppo dei fan conta oltre 30.000 followers e molti di loro sono in questi
giorni a San Vito e nell'area del Cadore per seguire i loro beniamini creando un nuovo turismo destagionalizzato. In Val di Zoldo la produzione di Snow è rimasta quattro mesi sul territorio con un cast di circa 100 persone per una serie tv in lingua tedesca che verrà trasmessa in Austria su Orf e in Germania il prossimo inverno.
L'ENTUSIASMO
«E' stata un'esperienza bellissima, così bella che se potessi tornerei ogni giorno a Coi (la piccola frazione che ha ospitato parte delle riprese) ha voluto sottolineare la main producer Gabriela Bacher. Il sindaco di Zoldo Camillo De Pellegrin ha confermato la bontà del progetto. Lo Zoldo potrà diventare set per altre produzioni, a patto che si osservi la giusta attenzione verso la sostenibilità dell'ambiente. Perché le nostre valli- ha concluso-hanno equilibri delicati e vanno preservate e curate anche in queste occasioni».