presenta
obiettivodue
SECONDO OBIETTIVO DEL MILLENNIO Garantire l’istruzione primaria a tutti i bambini e le bambine
La buona scuola cresce
왘 Un obiettivo dedicato
2acceleratore alla scuola Istruzione, di sviluppo
왘
La scuola è una questione di tutti, toc- zioni. Le prove che l’istituto nazionale di ca di combattere la distanza, in altri paesi ca la vita dei bambini e dei giovani, valutazione (Invalsi) periodicamente som- sempre più crescente, tra gli ultimi e i primi. ma anche quella dei genitori, dei non- ministra fanno emergere l’immagine di un Siamo sollecitati a ricercare l’eccellenza, ni, delle comunità. La scuola riguarda il paese frammentato, la cui geografia è acci- ma non vogliamo che questo accada a spese paese, è lo specchio del suo stato di salute, è dentata, con punte di eccellenza e abissi. Se dell’equità. I risultati delle indagini valutative ci foril luogo delle sue speranze di crescita e di poi mettiamo in correlazione i dati che si rifuturo. Ogni mattina, circa dieci milioni di feriscono allo stato dell’edilizia scolastica e niscono l’immagine di un paese internai dati degli apprendimenti sco- mente troppo differenziato, ma per la scuola studenti e insegnanti entrano nelle aule scolastiche. Che Ogni mattina circa 10 priamo che chi è sfortunato, lo veneta le recenti rilevazioni nazionali Invalè due volte: perché corre il ri- si confermano i positivi risultati già consescuola trovano gli studenti? milioni di studenti schio che gli crollino addosso i guiti. In un quadro complessivamente buoChi sono gli insegnanti che no, la scuola veneta presenta non poche sifanno lezione? Quanto sono e insegnanti entrano nelle calcinacci e anche il futuro. Pensare che i risultati non tuazioni di eccellenza, come nel caso delpreparati e motivati, quanto vo- aule scolastiche. Ma non si può parlare di “scuola” brillanti degli alunni dipendano l’istruzione tecnica. La forbice tra risultati lentieri stanno lì? La prima cosa da dire è che al singolare. Il nostro dalla incapacità dei docenti, sa- elevati e risultati scarsi è molto contenuta, a non si può parlare di “scuola” paese è estremamente rebbe un giudizio sommario e testimonianza di come il sistema veneto sia ingeneroso. I bravi insegnanti, sostanzialmente equo. Nessuna realtà italiaal singolare, ma al plurale. Il differenziato però, fanno la differenza, e na è un’isola felice, ma non c’è dubbio che nostro paese è estremamente differenziato. Su circa 42 mila edifici scola- questo lo possiamo constatare sia dove la siamo in presenza di una scuola veneta che stici, oltre la metà non ha prodotto il certifi- scuola sta bene, sia dove è in sofferenza. funziona, al punto che spesso viene additata ad esempio. I fattori della riucato di agibilità, il 33,70 per cento si trova Ma quando un docente si trova scita sono tanti, dal saper utilizin aree a rischio sismico, il 10,67 per cento a fare scuola in un ambiente La buona scuola in aeree ad alto rischio idrogeologico. Le di- difficile e degradato, nel quale non può accontentarsi zare bene le scarse risorse messe a disposizione alla capacità sgrazie non sono egualmente distribuite, nel la scuola non è percepita come centro nord le cose sono molto diverse dal socialmente rilevante, in aule specchiandosi sui propri delle scuole di fare rete tra loro risultati eccellenti. per sviluppare al meglio la loro sud o dalle isole. Ci sono tante diverse scuo- fatiscenti e prive di mezzi, tutto La buona scuola cresce potenzialità, allo spirito imle: quelle di serie A, che ben figurano nelle si fa più difficile. È una grande prenditoriale che favorisce l’incompetizioni europee, e quelle che non pos- ricchezza della nostra scuola la se sa mettersi in presenza diffusa di insegnanti e discussione, confrontarsi, novazione, al valore attribuito sono nemmeno iscriversi alle serie inferiori. La nostra scuola non è sofferente solo di dirigenti scolastici che lavo- apprendere a migliorare alla formazione e alla ricerca. La buona scuola non può però per le carenze degli edifici e l’inadeguatez- rano con passione civica anche za delle aule. C’è un’altra scuola di cui nelle situazioni più difficili o disperate. accontentarsi specchiandosi narcisisticaprendersi cura. L’Italia ha il più alto tasso di Sono loro che si prendono cura anche di mente sui propri eccellenti risultati. La buodispersione scolastica tra i paesi europei, la chi non ce la fa e cercano di infondere fidu- na scuola cresce se sa mettersi in discussiopiù alta percentuale di popolazione tra i 18 e cia ai tanti studenti che sono in credito con ne, confrontarsi, apprendere a migliorare. Forse aver saputo fare questo è il vero se24 anni con solo la licenza media. Nelle va- la vita. Nonostante i risultati eterogenei delle greto dei buoni risultati conseguiti ed è anlutazioni internazionali i risultati conseguiti dalla media dei nostri alunni sono deludenti. valutazioni internazionali, c’è però un dato che la migliore garanzia per il futuro. Anche in questo caso, però, se si analizzano di cui andare fieri, e che induce alla speran왘 Italo Fiorin i dati, ci si accorge che la “media” nazionale za. La nostra scuola è quella che più delle professore di didattica e pedagogia speciale nasconde una grandissima varietà di situa- altre si prende cura di chi non ce la fa, e ceruniversità Lumsa (Roma)
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