La classe IV A della Scuola Primaria “A. Colombo” Istituto Comprensivo “G. Sarto” di Castelfranco Veneto è lieta di presentare
un viaggio tra i sapori, la storia e i racconti di dieci Paesi
Realizzato in collaborazione con la Fondazione Fontana, ASAL, OpenContent per il Progetto Atlante di Unimondo
Indice Indice Cos’è la Carta di Peters? Croazia, tra terra e mare
pag
6
Zuppa di patate e pancetta
primo
7
Carpa alla slovena
secondo
8
Zuppa di pesce
secondo
9
Come diventare ricchi
10
BosniaBosnia-Erzegovina, musica e cucina Cevapcici
12
Bosanki Lonac Tufahije
secondo
13
secondo
14
dessert
15
Il re dei rom e l’asino
16
Kosovo, il più giovane Paese europeo Un Paese “speciale”
Agnello al forno con yogurth
17 18 secondo
19
Pasta sfoglia di Reka
dessert
20
Fli
dessert
21
Ninna nanna
22
Grecia, il suolo di Achille e di Ulisse Moussaka
23 secondo
24
Spezzatino di manzo agrodolce
secondo
26
Spanakopitta
secondo
27
La volpe con la pancia piena
29
Romania, Paese natale di Dracula Fagottini di Tacchino
4
30
Agnolotti di Alessandria Chiftele de Vinete rumenesti
Il portamonete con due soldi
secondo
31
secondo
33
dessert
34 35
2
Egitto, culla della grande dinastia di Faraoni Mulukhija
Stufato egiziano di verdure e pollo Konafa
pag secondo
38
secondo
40
dessert
41
Gli eredi Bajumi e Farag
43
Libano, terra dei Fenici Riso e ananas
44
Musakhan Torta di patate alla frutta secca
primo
45
secondo
46
dessert
47
La formica e la vespa
48
Iraq, terra di Sumeri, Assiri E Babilonesi Makloubeh
49 secondo
50
Tepsi baytinijan
secondo
51
Budino di noci
dessert
53
Sindibad
54
Cina, casa della Grande Muraglia Ravioli cinesi
37
55 primo
56
Involtini primavera
primo
58
Gelato fritto
dessert
59
Paradiso e inferno
60
Australia, tra canguri e koala Australian meat pie
61
secondo
Agnello marinato grigliato Pancakes
62
secondo
63
dessert
64
Ginga, il coccodrillo marino
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Il simbolo indica il titolo di una storia tipica del Paese
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Cos’è la carta di Peters? Arno Peters è uno storico e geografo tedesco che nel 1941 scrisse "La storia del mondo otticamente sincronica". In questa sua storia le vicende dell'Europa avevano lo stesso peso delle grandi culture asiatiche, africane e dell'America precolombiana. In questa sua storia le vicende politiche (dinastie, guerre, conquiste) avevano meno peso dell'arte, della scienza, della religione, della filosofia, del diritto: di tutti gli aspetti culturali che rendono unico ogni popolo. E' stato un libro rivoluzionario nel suo genere. Sui nostri atlanti storici e sui nostri testi scolastici le vicende degli altri continenti vengono sacrificati alla storia europea. I 14/15 della Terra vengono sbrigati in poche pagine. E proprio facendo seguito a questo suo lavoro, Peters pensò di elaborare una carta geografica che rispettasse le effettive dimensioni dei vari paesi e la loro reciproca posizione. Un lavoro non facile ma che, pubblicato nel 1973 trovò subito un immediato successo. La carta di Peters fu scelta come simbolo della Carta dei diritti dei popoli e fu pubblicata in oltre 200 edizioni. La rappresentazione della superficie terrestre, che è tridimensionale, non può mai essere riportata fedelmente in un piano bidimensionale, qualcosa viene perso. I geografi e i cartografi, a seconda delle finalità e dei mezzi tecnici posseduti, hanno scelto quali aspetti privilegiare, rotte marine, coste, ambienti più interessanti per i committenti (mercanti e monarchi). La carta che si è maggiormente imposta è quella di Mercatore (1569, altro cartografo tedesco), che pone l'Europa al centro e che riserva ai Paesi del Nord del pianeta i 3/4 della carta, 4
rimpicciolendo e schiacciando l'emisfero Sud nell'ultima quarto. La carta originale di Mercatore nel corso dei secoli è stata resa più accurata nei particolari e non nel suo difetto originale: nei testi di geografia e negli atlanti l'equatore non si trova a metà del rettangolo, ma molto più giù! Ad un primo sguardo la carta di Peters ci lascia perplessi. Non siamo abituati a vedere un mondo fatto così. Impariamo infatti la geografia del mondo su una carta che non mostra il mondo così com'è. Sul planisfero tradizionale l'Ecuador non si trova al centro, la Scandinavia sembra più grande dell'India quando in realtà è tre volte più piccola, la Russia è il doppio dell'Africa, quando in verità è più piccola; l'America Latina ha meno spazio dell'Europa ed ancor meno degli USA e del Canada messi assieme, quando in realtà il Sud America è il doppio dell'Europa e sensibilmente più grande del Nord America.Certamente la dimensione di un Paese non è il solo aspetto, e neanche il più importante per conoscere una nazione. Ciò non toglie che devono andare rispettate quelle che sono le sue effettive dimensioni. La carta geografica del mondo di Peters è un invito a guardare al nostro pianeta con occhi diversi.
Pasquale Cananzi
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tra terra e mare (a cura di Lorenzo B. e Matteo L.)
La bandiera
Dove si trova
Capitale Area del Paese in Km2 Numero abitanti per Km2 Forma di governo Data dell’Indipendenza Indipendenza da Moneta Religione Lingua Personaggi famosi
Zagabria 56.542 78 Repubblica Parlamentare 25 Giugno 1991 Jugoslavia Kuna, Euro Cattolica, Ortodossa, Islamica Croato, italiano G. Schiavone, pittore
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(Zuppa di patate e pancetta - primo)
INGREDIENTI Patate Margarina Pancetta affumicata Spicchi d’aglio Smetana (panna acida) Spezie miste Maggiorana Alloro Prezzemolo Aceto Sale Pepe Paprika rossa dolce Acqua
700 g 50 g 50 g 2 200 ml 1 cucchiaio 1 foglia
1l
PREPARAZIONE Sbucciate e tagliate le patate a cubetti. Affettate finemente la pancetta. Tritate la cipolla, l’aglio ed il prezzemolo. Scaldate la margarina e saltate la pancetta affettata e la cipolla; cospargete con la paprika rossa dolce e aggiungete le patate preparate, le spezie miste, la maggiorana, la foglia d’alloro, il sale ed il pepe. Date una impolverata con la farina, mescolate bene ed aggiungete una giusta quantità d’acqua. Bollite dolcemente fino a che le patate saranno soffici. Quindi passate la zuppa, aggiungete il smetana, il prezzemolo tritato, l’aglio e l’aceto a piacere. Portate velocemente ad ebollizione e servite.
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(Carpa alla slovena - secondo)
INGREDIENTI Carpa Patate Olio Pancetta affumicata Peperoncino dolce in polvere Prezzemolo Sale Pepe
1 Kg 800 g 3 cucchiai 80 g 1 cucchiaio
PREPARAZIONE Squamate la carpa e rimuovete le interiora, rimuovete la testa, lavate e scolate. Tagliatela in fette spesse. Bollite la testa in un po’ d’acqua. Sbucciate le patate, tagliatele in fette sottili e cospargetele di sale. Tagliate la pancetta in striscioline e tritate il prezzemolo. Ungete una teglia con l’olio, disponete metà delle patate e cospargete con il peperoncino, prezzemolo e pepe bianco. Mettete i pezzi di pesce sopra le patate, cospargete di sale, coprite con le patate rimanenti e cospargete ancora con il peperoncino, prezzemolo e pepe bianco. Friggete velocemente la pancetta e versatela sopra le patate. Versate il liquido nel quale è stata cotta la testa di carpa sul pesce e infornate fino a cottura ultimata e fino a che il pesce diventerà dorato.
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(Zuppa di pesce – secondo)
INGREDIENTI Qualità diverse di pesce Peperoni lunghi (paprika) Cipolla Melanzana Pepe Sale Prezzemolo Aglio tritato
3 Kg 6 1 mezza
PREPARAZIONE Cuocete il pesce al vapore in una casseruola. Toglietegli le spine. Tagliate a dadi i peperoni piccanti, la cipolla e la melanzana e metteteli a cuocere in una pentola con un po’ d’olio d’oliva per fare una sorta di soffritto. Aggiungete al soffritto, fatto con le verdure, l’acqua di cottura del pesce e lasciate cuocere per circa mezz’ora a fuoco lento . Unite quindi il pesce completamente pulito e lasciate bollire il tutto a fuoco lento finché il pesce e la paprika non saranno andati in frantumi fino ad amalgamarsi. Per evitare che la zuppa diventi troppo densa, in corso di cottura si può aggiungere un po’ d’acqua bollente. A cottura quasi ultimata aggiungete il prezzemolo con l’ aglio tritato.
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Fiaba Serba Come diventare ricchi C'era una volta un povero contadino, che un giorno si disse:- Ne ho abbastanza della mia povertà. Devo andare per il mondo e forse farò fortuna. Detto questo partì. Camminò a lungo, e ad un tratto scorse per terra cinque monete d'oro. - Non è un cattivo inizio, - disse ridendo e raccogliendo le monete d’oro- a ora di sera ne avrò un sacco pieno. Dopo poco giunse in una città ed entrò in un locale per chiedere un caffè. Il proprietario lo guardò sospettoso e gli disse:- Perché dovrei darti un caffè? Si vede subito che sei uno straccione; non credo che tu abbia i soldi per pagarmelo. Il contadino sorrise e mise una moneta d’oro sul tavolo. - Ma come farò a darti il resto? - sorrise di nuovo il contadino. - Tieniti il resto per il tuo disturbo –rispose il contadino. “Questo non è un povero. Sono sicuro che è il figlio del Re, travestito da mendicante” pensò l’oste. E tutti gli altri ospiti del locale furono d'accordo che si trattava sicuramente del figlio del Re travestito da mendicante. Quando il contadino ebbe finito di bere il suo caffè chiamò il proprietario:- Chi è l' uomo più ricco di questa città? - Il padrone dei bagni, Vostro Onore! - Bene, - fece il contadino,- ora andrò nei bagni. Sii così gentile da mandarmi lì a mezzogiorno in punto un caffè e una pipa. Ordina al barbiere che venga a radermi e a tagliarmi i capelli, e all'oste che mi porti un buon pranzo. Il padrone del caffè promise di pensare a tutto e il contadino andò ai bagni. Ma sulla soglia dei bagni c'era il proprietario, che non voleva lasciarlo entrare:- I poveri debbono andare al fiume. Questi bagni sono solo per i ricchi, - disse sgarbatamente, e rientrò sbattendo la porta. Il contadino sorrise e sedette sui gradini dell' ingresso. Poco dopo il
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guardiano dei bagni tornò fuori e gridò rudemente:- I mendicanti non possono star qui. Vattene via! – In quel momento suonò mezzogiorno, ed ecco arrivare di corsa il proprietario del caffè, che portava un vassoio col caffè e la pipa, il barbiere coi suoi strumenti e l'oste con un sontuoso pranzo, e tutti si inchinarono profondamente davanti al contadino. Il custode spalancò gli occhi e il padrone del caffè rapidamente gli sussurrò che il povero contadino era in realtà il figlio del Re, travestito. Udendo ciò il custode invitò il povero contadino ad entrare e corse dal suo padrone a raccontargli quel che stava accadendo. Il proprietario dei bagni fu terribilmente spaventato nell'udire chi fosse colui che aveva scacciato dai bagni:- Oh, povero me! Cosa mi accadrà, ora? Il figlio del Re mi butterà certamente in prigione e forse mi farà tagliare la testa. Perciò corse subito a casa, riempì un sacco di monete d’oro e tornò indietro per chiedere perdono al contadino. Questi aveva fatto il bagno, era stato sbarbato, aveva mangiato, ed ora beveva il caffè e fumava la pipa. Essendo di buon umore, disse al proprietario dei bagni che accettava il suo dono, prese il sacco e tornò a casa. Quando arrivò al posto dove al mattino aveva trovato le monete, ne tolse cinque dal suo sacco e le depose per terra. Ognuno al suo villaggio si meravigliò vedendo con quale rapidità il povero contadino era diventato ricco. - È semplice! - spiegò loro il fortunato - Al mattino uscite dal villaggio, lungo la strada troverete cinque monete, e a sera ne avrete un sacco pieno. Il giorno dopo tutti i contadini uscirono dal villaggio. Ma nessuno di loro trovò per terra una sola moneta e perciò rimasero tutti poveri come prima.
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terra di musica e buona cucina (a cura di Alessia e Selma)
La bandiera
Dove si trova
Capitale Area del Paese in Km2 Numero abitanti per Km2 Forma di governo Data dell’Indipendenza Indipendenza dal Moneta Religione Lingua Personaggi famosi
Sarajevo 51.129 78 Repubblica Federale Semipresidenziale 5 aprile 1992 Jugoslavia Marco Bosniaco, Euro Islamica, Ortodossa, Cattolica Bosniaco, serbo, croato P. Abraham, compositore G. Bregovic’, cantante
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(Rotoli di carne macinata – secondo)
INGREDIENTI (per 4 persone) Carne di manzo tritata Carne di maiale tritata Farina di tipo 00 Cipolla Paprika dolce Sale Pepe
200 g 200 g 100 g 1 1 cucchiaio q.b. q.b.
PREPARAZIONE (tempo 30 minuti) Pulite e tritate finemente la cipolla. Mettetela in un terrina, unite le carni tritate, salate, pepate, aromatizzate con la paprika, mescolate e lavorate l’impasto con le mani per alcuni minuti. Ricavate dall’impasto delle polpette cilindriche lunghe 8cm circa e con un diametro di circa 2 cm. Infarinatele leggermente e lasciatele riposare per almeno 2 ore. Mettete a scaldare una griglia, sistematevi sopra le polpette e cuocete fino a quando saranno ben dorate. Servitele calde accompagnando con salsa hajvar o altra salsa piccante. Vino da abbinare: Schioppettino I cevapcici, nonostante il nome croato, sono polpettine di carne tritata giunte dalla Turchia, attraverso i Balcani,fino alle coste triestine, dove oggi sono diffusissime, soprattutto per le grigliate estive. Si accompagnano agli spiedini (rasnici) o alla salsa hajvar, che si ottiene frullando 2 peperoni, 1 spicchio d’aglio, 1 piccola melanzana, erbe e spezie.
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(Pentola bosniaca – secondo)
INGREDIENTI Carne di manzo Patate Carote Prezzemolo Sedano Cipolla Aglio Peperoni Pomodori freschi Vino bianco Garofano
1 Kg 1 Kg 200 g 200 g 200 g 250 g 3 spicchi 250 g 400 g 1 dal un chiodo
PREPARAZIONE Tagliate a pezzi piuttosto grandi la carne (3-4 pezzi per porzione). Le verdure vanno sciacquate, pulite e tagliate a pezzi, anch’essi grandi. Mettete tutto in una pentola, aggiungendo il vino, il pepe e sale. Alla fine aggiungete il chiodo di garofano. Mescolate lentamente e poi mettete tutto, pezzo per pezzo, in un'altra pentola di terracotta (può essere anche normale). Coprite la pentola con pergamena o con un foglio di alluminio. Se possibile servitela in piatti di terracotta. Concludete la preparazione aggiungendo un po’ di pepe e un po’ di sale.
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(Torta di mele con strato superiore di panna e noci – dessert)
INGREDIENTI Mele Zucchero Noci Albume Limone Acqua Zucchero a velo Panna montata
7 500 g 80 g 1 1 1l 1 bustina
PREPARAZIONE Pelate e togliete il torsolo alle mele e tenete la buccia. Bollite l’acqua con 200g di zucchero, 1 bustina di zucchero a velo e del succo di limone. Nell’acqua bollente cuocete le mele finché diventino morbide. Togliete le mele e aggiungete dello zucchero assieme alla buccia di mela. Bollite il tutto e poi filtrate lo sciroppo. Tenetelo a parte per dopo. Frullate un albume con 1 bustina di zucchero a velo, aggiungete le noci e con questo composto riempite le mele. Cuocete in forno per 15 minuti in forno a 180o. Servite le mele cotte con lo sciroppo e la panna montata. Questo è un dessert bosniaco originario della Persia, probabilmente importato dagli Ottomani.
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Fiaba Bosniaca Il Re dei Rom e l’asino Tempo fa viveva un Re dei rom che era sapiente e possedeva tanti libri di letteratura rom. Questo re teneva in casa anche un asino, legato perché non potesse scappare. Infatti il Re voleva che l'asino imparasse tante cose quante ne aveva imparate lui. Un giorno cominciò a piovere, dal cielo cadde un'enormità d'acqua. L'acqua arrivò fino alle case dei rom. La regina si spaventò molto, andò alla finestra per vedere cosa fosse successo. Salì sul davanzale, ma non si resse bene, perse l'equilibrio e cadde giù. L'acqua la raggiunse e la trascinò via con forza. Stava per annegare quando il Re, vedendo cosa era successo alla moglie, saltò dalla finestra per salvarla dalle onde. Ma per sua sfortuna, anche lui venne trascinato dalla corrente selvaggia. Così il Re sapiente e sua moglie, in pochi minuti, annegarono nelle onde dell'acqua scura. Passarono un giorno e una notte. All'asino venne tanta fame e non aveva niente da mangiare. Così si mise a masticare il libri del Re sapiente, tutta la bellissima letteratura rom che il Re gli aveva dato da leggere e da imparare. Uno dopo l'altro, se li masticava con calma; ogni giorno un po’, finché non mangiò tutto. Poi, quando ormai aveva mangiato tutti i libri e non gli era rimasto altro, morì di fame. Così morì il Re rom sapiente, morì l'asino, morì tutta la letteratura rom. Per questo motivo noi rom non abbiamo libri dai quali si possa imparare la nostra lingua e la nostra scienza.
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il più giovane Paese europeo (a cura di Gentrit P. e Matteo R.)
La bandiera
Dove si trova
Capitale Area del Paese in Km2 Numero abitanti per Km2 Forma di governo Data dell’Indipendenza dell’Indipendenza Indipendenza da Moneta Religione Lingua Personaggi famosi
Pristina 10.887 175 Repubblica parlamentare 17 febbraio 2008 Serbia Euro, Dinaro serbo Islamica, Ortodossa, Cattolica ,Protestante Albanese, serbo A. Begaj, calciatore A. Bajrami, cantante
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Un Paese “speciale” Il Kosovo è una Repubblica Parlamentare che non fa parte dell’ ONU. Ufficialmente, secondo il diritto internazionale e l'ONU, in Kosovo vige ancora la Risoluzione numero 1244 che definisce il territorio kosovaro sotto sovranità serba. Attualmente la "questione kosovara" si trova davanti alla Corte Internazionale di Giustizia, che dovrà giudicare se la proclamazione unilaterale d'indipendenza è conforme con il Diritto Internazionale e con lo Statuto dell'ONU. Il Segretario di Stato americano, Hillary Clinton, assieme all'Unione Europea ha affermato che verrà presa in esame anche la possibilità di una eventuale "spartizione" della regione tra nord, a schiacciante maggioranza serba, e il sud, a maggioranza albanese, e che verrà ascoltata la volontà degli altri gruppi etnici presenti in Kosovo (Croati, Bosgnacchi, Rom, Ashkali e Turchi).
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(Agnello al forno con yogurth – secondo)
INGREDIENTI Zampe o spalla d’agnello Pepe Sale Burro Riso Yogurt Uova sbattute Farina.
1,5 Kg
¾ di tazza 2 cucchiai 1 Kg 5 1 cucchiaio
PREPARAZIONE Tagliate la carne in 4 porzioni. Condite con sale e pepe a piacere. Spruzzateci sopra ¼ tazza di burro e infornate a 170°C inumidendola ogni tanto con il sugo che si forma sul fondo della casseruola, per circa 40 minuti o fino a che sarà ben arrostita. Incorporate il riso nella casseruola. Rimuovete la teglia dal forno e mettetela da parte mentre preparate la salsa di yogurt. Miscelate lo yogurt col sale e il pepe a piacere. Incorporate le uova fino ad ottenere un composto omogeneo e mettete da parte. Fate sciogliere ½ tazza del burro rimanente e aggiungetevi la farina. Saltate il composto fino a che diventerà omogeneo e morbido. Aggiungete il composto di yogurt e mescolate fino a che sarà ben incorporato. Versate la salsa di yogurt nella teglia mescolandola ai pezzi di carne e infornate a 190°C per 45 minuti. Servite caldo.
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(dessert)
INGREDIENTI Farina Acqua tiepida Cucchiai di sale Lardo Noci
1 Kg 500 2
PREPARAZIONE Lavorate l’impasto per amalgamarlo ben,e dopodiché dividetelo in 16 palline che coprirete con un telo pulito e lascerete riposare per 10 min. Lavorate le palline con il mattarello e spalmatele con lardo. Mettete 4 paste sfoglia una sopra l’altra su una tovaglia e ottenete un’ unica sfoglia il più grande possibile. Mettete sopra una sfoglia un po’ di olio e le noci tritate, piegatela a forma di quadrato. Stendete la sfoglia successiva, aggiungete un po’ di olio e noci tritate e, in mezzo, mettete la sfoglia precedentemente preparata. Piegate entrambe a forma quadrata. La stessa procedura si ripete con altre due sfoglie, finché non si ottiene la grandezza desiderata (questa ricetta è per una teglia di grande diametro). Mettete in forno alla temperatura di 200o.
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(dessert)
INGREDIENTI (per 4 persone) Farina Acqua Sale Burro Panna Cucchiaini di olio
1 Kg 3-4 bicchieri 200 g 2 tazze 3
PREPARAZIONE 1.
In una terrina mettete la farina, il sale (quanto basta) e l’acqua; mescolate fino ad ottenere una crema. 2. In una padella mettete il burro, la panna, l’olio e un po’ di latte. Mettete sul fuoco e fate sciogliere il tutto. Ungete con il burro una teglia rotonda da forno, prendete con un cucchiaino la crema ottenuta con farina, sale e acqua e formate tanti triangoli con la punta verso il centro; mettete nel forno caldo nella parte superiore per 3-5 minuti a 250o. Estraete la teglia dal forno; appoggiate sopra i triangoli il burro e la panna precedentemente sciolti nella padella. Procedete in questo modo: adagiate negli spazi vuoti la cremina (punto 1) e il burro (punto 2) e mettete in forno per 3-4 minuti. Continuate fino ad esaurire gli ingredienti. Quando la teglia è piena, accendete la parte inferiore del forno e lasciate cuocere per 10 minuti. Servite calda (o anche fredda) con yoghurt, miele, formaggio, marmellata o cioccolata.
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Ninna nanna kosovara Ninna nanna ti sto cullando, al mio bambino viene sonno. Ninna nanna, dormi bambino mio tu diventerai il più bello della città . Io ti renderò bello, tu diventerai il più bello del mondo, tu diventerai il più grande di tutti . Ti farò diventare un militare. Ninna nanna, dormi con le buone i tuoi desideri diventeranno realtà. Ninna nanna, ninna nanna, ninna nanna, buona notte …
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suolo di Achille ed Ulisse (a cura di Maddalena e Gabriela)
La bandiera
Dove si trova
Capitale Area del Paese in Km2 Numero abitanti per Km2 Forma di governo Data dell’Indipendenza dell’Indipendenza Indipendenza da Moneta Religione Lingua Personaggi famosi
Atene 131.940 84 Repubblica parlamentare 25 marzo 1821 Impero Ottomano Euro Cristiana Ortodossa Greco Platone, filosofo M. Theodorakis, compositore
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INGREDIENTI
(secondo)
Melanzane lunghe Cipolla Spalla d’agnello Besciamella densa Concentrato di pomodoro Uovo Prezzemolo Aglio (facoltativo) Brodo vegetale Olio d’oliva Sale Pepe
3 1 750 g 2 cucchiai 2 cucchiai 1 1 ciuffo 1 spicchio mezzo bicchiere
PREPARAZIONE Tritate finemente la cipolla, mettetela a freddo in un tegame con un cucchiaio di olio e qualche cucchiaio di brodo e fatela cuocere per 5 minuti coperta, bagnando eventualmente con altro brodo, perché si mantenga morbida e non prenda colore. Tagliate a pezzi l'agnello; togliete metà del soffritto e nel tegame aggiungete l'agnello, facendolo insaporire; unite un cucchiaio di concentrato di pomodoro e l'aglio, se vi piace; bagnate con brodo caldo, regolate di sale, pepate e fate cuocere l'agnello coperto per circa 20 minuti. Se occorre, durante la cottura bagnate con brodo caldo aggiungendolo poco per volta. Spegnete la fiamma, lasciate intiepidire, disossate la carne e passatela al mixer.
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Preriscaldate il forno a 200 gradi; affettate la melanzana tonda, salate leggermente le fette e mettetele in un colapasta a perdere l'acqua di vegetazione per almeno mezz'ora. Con un pelapatate ad archetto sbucciate le melanzane oblunghe, cercando di ottenere dei nastri di buccia piÚ larghi e lunghi possibile. Sbollentateli per mezzo minuto in acqua bollente salata, scolateli e metteteli ad asciugare su carta assorbente da cucina. Dividete a metà le melanzane sbucciate, incidete per il lungo la polpa dalla parte piatta e poi per il largo formando dei dadini; salateli, trasferiteli sulla placca del forno o in una teglia e fateli cuocere per circa mezz'ora. Quando saranno cotti, tritateli, metteteli in un telo e strizzate bene la polpa. Poi aggiungete il soffritto di cipolla tenuto da parte, l'agnello tritato, la besciamella, un cucchiaio di prezzemolo tritato, il concentrato di pomodoro rimasto, l'uovo; regolate di sale, pepate e mescolate per amalgamare la farcia. Riprendete dal colapasta le fette di melanzana tonda, friggetele rapidamente in abbondante olio, salatele e mettetele a perdere l'unto in eccesso su carta assorbente. Rivestite una pirofila leggermente unta di olio con parte dei nastri di melanzana, mettendo a contatto del contenitore la parte lucida e lasciandoli debordare leggermente dalla pirofila. Proseguite alternando strati di farcia e fette di melanzane fritte. Terminate con uno strato di farcia, ripiegate su di essa la parte debordante dei nastri e ultimate con quelli tenuti da parte. Spennellate di olio, mettete la pirofila in un bagnomaria sulla fiamma per 5 minuti, poi trasferitela in forno regolato a 180o e cuocete per circa un’ ora. Per apprezzare meglio il mix di sapori, servite la moussaka calda o anche leggermente tiepida, ma non bollente. Un consiglio: la carne d'agnello non va cotta a lungo; rispettate i tempi indicati, altrimenti la farcia rischia di risultare troppo asciutta.
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INGREDIENTI
(secondo)
Petto di manzo a cubetti Cipolle finemente tritate Passata di pomodoro Olio Aglio Chiodi di garofano Alloro Rosmarino Aceto bianco Zucchero Sale e pepe Peperoncino
1 Kg 1 Kg 700 ml mezzo bicchiere 1 spicchio 2 1 foglia 1 rametto mezzo bicchiere 2 cucchiai rasi q.b. q.b.
PREPARAZIONE Soffriggete nell’olio le cipolle e la carne, coprite con un bicchiere di acqua e la passata di pomodoro. Salate e pepate, versate gli aromi e fate cuocere per un’ ora circa. Aggiungete l’aceto e lo zucchero e continuate la cottura per altri 5 minuti. Servite subito accompagnandolo con del riso pilaf o purè di patate.
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INGREDIENTI
(secondo)
Pasta fillo o pasta surgelata Spinacini Formaggio feta Ricotta Uova sbattute Aneto tritato Noce moscata Sale pepe Olio di oliva
450 gr 1 Kg 200 gr 200 gr 4 q.b. q.b. 100 ml
PREPARAZIONE Lavate bene gli spinacini e lessateli con la sola acqua rimasta loro aderente dal lavaggio, salandoli leggermente e mescolandole continuamente affinché non si attacchino al fondo della casseruola. Dopo circa dieci minuti, versateli in uno scolapasta, fateli intiepidire e strizzateli molto bene. Rimetteteli nella pentola e fateli asciugare ulteriormente su fuoco abbastanza forte stando attenti a non farli bruciare. Tritateli abbastanza grossolanamente e versateli in una ciotola dove avete schiacciato con una forchetta i 2 formaggi. Aggiungete le uova, l’aneto, il pepe e un pizzico di noce moscata. Date un’ ultima mescolata aiutandovi con un cucchiaio di legno e aggiustate il sale. Dividete la pasta sfoglia in almeno 14 parti e tiratele con l’aiuto di un matterello in modo da ottenere 14 sfoglie sottilissime. Se usate la pasta fillo, non dovete fare questa operazione in quanto le sfoglie sono già della giusta misura e spessore. Oliate una pirofila rettangolare e disponete le 7 sfoglie, una sopra l’altra, spennellando ognuna con olio e facendo in modo che sbordino dai lati. Ricopritele con il ripieno di spinaci che
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ricoprirete con le sfoglie restanti spennellando ognuna, compresa l’ultima, con l’olio e che sormonterete coi lembi sporgenti ai lati in modo che chiudano bene la torta. Infornate a 180o per circa 45 minuti il tempo necessario a che la torta rimanga bella croccante e dorata. Servite subito.
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Favola greca La volpe con la pancia piena (Esopo) L'inverno era ormai alle porte. Gli alberi privi di foglie non offrivano più alcun riparo ed i piccoli animali si erano già preparati ad affrontare il freddo. Una giovane volpe vagava solitaria in cerca di un po' di cibo con il quale placare quella fame terribile che l'aveva colpita. Erano molti giorni che non mangiava. Le sue abituali prede si erano rifugiate in caldi ripari nutrendosi con le scorte alimentari raccolte durante l'estate ed era impossibile stanarli. Così, il povero animale camminava sconsolato pensando che la fame era veramente una brutta nemica. All'improvviso, un profumo delizioso le stuzzicò le narici. La volpe si avvicinò al punto da cui si propagava l'inaspettata fragranza e finalmente vide un enorme pezzo d'arrosto premurosamente sistemato nell'incavo di una quercia. Sicuramente era il pranzo dimenticato da qualche pastore. L'animale si intrufolò nella cavità della pianta, riuscendo ad entrarvi con molta fatica. Quando si trovò all'interno del buco poté placare la propria irresistibile fame, divorando la carne in un boccone. Trascorsi alcuni minuti, la volpe con la pancia spaventosamente piena, decise di uscire dall'incavo per tornare all'aperto. Ma appena tentò di oltrepassare il buco dal quale era entrata scoprì di non essere più in grado di superarlo! Aveva mangiato troppo ed era diventata molto più grossa rispetto a prima. Spaventatissima si sforzò cosi tanto per uscire che alla fine rimase irreparabilmente incastrata nella fenditura! Lo sfortunato animale iniziò a gridare finché una seconda volpe passando la vide e saputo quanto accaduto disse: "E' inutile strillare. Avresti dovuto avere pazienza ed aspettare tranquilla all'interno della pianta fino a quando la tua pancia non sarebbe diminuita. Invece l'impulsività ti ha ridotto in questa condizione e dovrai comunque aspettare finché non smaltirai ciò che hai mangiato". Così, la povera volpe rimase incastrata nella cavità per più di un giorno, rimpiangendo il calduccio che avrebbe trovato se avesse aspettato paziente all'interno della quercia.
Morale: La pazienza e il tempo sono degli ottimi alleati per affrontare qualsiasi difficoltà
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il paese natale di Dracula (a cura di Alice e Mihaela)
La bandiera
Dove si trova
Capitale Area del Paese in Km2 Numero abitanti per Km2 Forma di governo Data dell’Indipendenza Indipendenza Indipendenza da Moneta Religione Lingua Personaggi famosi
Bucarest 238.391 90, 68 Repubblica semipresidenziale 13 luglio 1878 Impero Ottomano Leu romeno, euro Ortodossa, Cattolina, Protestante Romeno L. Blaga, poeta, filosofo e drammaturgo Dracula, personaggio di letteratura
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INGREDIENTI
(secondo)
Tacchino a fette sottili Spinaci surgelati Prosciutto cotto di Praga Arancia Sale, pepe Aglio in camicia Olio extra vergine di oliva
500 g 500 g 200 g 1 1 spicchio 3 cucchiai
PREPARAZIONE Mettete a bollire gli spinaci in poca acqua per un paio di minuti dalla ripresa del bollore; scolateli e metteteli da parte. Sistemate sopra ad ogni fetta di carne un paio di fette di prosciutto e un po’ di spinaci, piegate la fetta in 2 e chiudete con degli stecchini di legno. Prendete una padella, metteteci l’olio e l’aglio, fate scaldare e aggiungetevi i fagottini.
Fateli rosolare a fuoco vivo su entrambi i lati, salate e pepate ed infine aggiungetevi il succo di mezza arancia; cuocete per altri 5-10 minuti finché il sugo si sarà un po’ ristretto.
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Servite ben caldo con delle fette di arancia per guarnire il piatto.
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(secondo)
INGREDIENTI Per il ripieno: ripieno: Stufato di manzo Insalata scarola Formaggio parmigiano Animelle Salsiccia Salame cotto Uova Farina Per la sfoglia: sfoglia: Uova Uovo Farina sale
500 g 1 150 g alcune 150 g 150 g 5 500 g 3 3 tuorli 500 g
PREPARAZIONE Lessate, strizzate e triturate la scarola. Unitela carne di manzo stufato, salsiccia e salame cotto, insieme alle animelle (sbollentate), tutto triturato. Unite 3 uova, 2 tuorli, il parmigiano. Amalgamate. Fate una sfoglia sottile. Ritagliate strisce larghe 10 cm. e ponete il ripieno a distanza di 1 cm. Coprite con un’altra striscia, lavorate la pasta con le dita e separate gli agnolotti con la rotella. Servite con sugo di stufato.
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(dessert)
INGREDIENTI Melanzane Uova Prezzemolo tritato Origano Pane Farina Olio d’oliva Pinoli tritati Uvetta sultanina Per la salsa Pomodori freschi Cipolla Prezzemolo Basilico Olio d’oliva, sale e pepe
6 2 3 cucchiai 1 presa una fetta bagnata nel latte 2 cucchiai 3 cucchiai una manciata un pugno 500 g 1 1 cucchiaio alcune foglie q.b.
PREPARAZIONE Lavate le melanzane, arrostitele sul fuoco e toglietene la pelle. Mettete la polpa ben cotta in un piatto e schiacciatela con la forchetta. Ponete la poltiglia in una terrina e aggiungetevi il pane strizzato, l’uovo sbattuto, i pinoli, l’uvetta, una parte della farina, il prezzemolo, l’origano in polvere e poco olio. Ricavate dalle polpette, passatele nella farina rimanente e friggetele nell’olio. In precedenza avrete già preparato la salsa di pomodoro con gli aromi. Disponete quindi le polpette di melanzane in un tegame, versatevi sopra la salsa e lasciatele andare per alcuni minuti, a fuoco moderato.
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Storia rumena Il portamonete con con due soldi C'erano una volta un vecchio e una vecchia. Il vecchio aveva un gallo e la vecchia aveva una gallina che faceva le uova tutti giorni. Un giorno il vecchio disse:- Ti prego, mi dai un uovo? Lei rispose:- Picchia anche tu il tuo gallo e vedrai che ti farà le uova! Il vecchio prese il gallo per picchiarlo, ma questo scappò e uscì nella strada. Lì trovò un portamonete con due soldi d'oro. Mentre ritornava indietro, incontrò un calesse. Sopra c'erano un ricco e un cocchiere. Il ricco vide il gallo che aveva nel becco qualcosa e disse al cocchiere: - Guarda che cos'ha quel gallo nel becco! Il cocchiere si fermò e scese dal calesse, afferrò il gallo e gli prese il portamonete. Il gallo rincorse il calesse cantando:- Chicchirichì, chicchiricò, restituiscimi il mio portamonete! Allora il ricco disse al cocchiere:- Prendi quel gallo e mettilo in quella fontana piena d'acqua. Il cocchiere lo fece. Il gallo bevve tutta l'acqua e uscì fuori, poi inseguì il calesse. Cantò ancora:- Chicchirichì, chicchiricò, dammi il mio portamonete! Quando il ricco arrivò a casa disse al cocchiere:- Prendi quel gallo e mettilo nel forno, così morirà e ci libereremo di lui" Il gallo, con l'acqua che aveva bevuto prima, spense il fuoco e uscì dal forno. Poi si avvicinò alla finestra del ricco:- Chicchirichì, chicchiricò, ridammi il mio portamonete! Il ricco uscì di casa, prese il gallo e lo mise nella stalla per farlo calpestare dalle mucche. Anche da lì scappò insieme a tutti gli animali della fattoria e ritornò dal ricco cantando:-Chicchirichì, chicchiricò, restituiscimi il mio portamonete! Il ricco prese il gallo e lo mise in un cofanetto pieno di soldi. Il gallo li inghiottì tutti e uscì dal cofanetto cantando ancora la sua frase. Il ricco, stanco, gli restituì il portamonete. Il gallo con tutti gli animali ritornò dal vecchio e gli disse:- Stendi una coperta nel cortile.
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Così lui fece e il gallo riversò sulla coperta i soldi che aveva inghiottito. Quando il vecchio vide tutti quei soldi e tutti quegli animali fu molto felice. La vecchia assistette alla scena e chiese al vecchio di prestarle un po' di soldi. Il vecchio le rispose:- Non ti do niente, perché tu non mi hai dato neanche un uovo! La vecchia prese la gallina, la picchiò e le disse:- Vai anche tu sulla strada e portami tante monete, come ha fatto il gallo! La gallina scappò sulla strada e trovò una perla, la inghiottì, poi tornò a casa. Si accovacciò nel suo nido cantando:- Coccodè! La vecchia la sentì e corse per vedere quello che aveva portato. Quando vide la perla, delusa e piena di rabbia, con un colpo uccise la gallina. Così la vecchia rimase senza niente e, per aiutarla a guadagnare il cibo quotidiano, il vecchio la assunse come guardiana di tutti i suoi animali.
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culla della grande dinastia dinastia dei faraoni (a cura di Lorenzo P. e Marco Z.)
La bandiera
Dove si trova
Capitale Area del Paese in Km2 Numero abitanti per Km2 Forma di governo Data dell’Indipendenza Indipendenza da da Moneta Religione Lingua Personaggi famosi
Il Cairo 1.001.449 77 Repubblica presidenziale 1922 Gran Bretagna Lira egiziana Islamica, Ortodossa copta Arabo T. Al Hakim, scrittore Carpocrate, filosofo
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(secondo)
INGREDIENTI Mulukhiya fresca Cipolla tagliata a metà Alloro Cardamomo Polli Coriandolo in polvere Succo di limone Olio, sale
2 Kg 1 4-5 chicchi 2 da 1 Kg l’uno 1 cucchiaio 1 cucchiaio
PREPARAZIONE Il Mulukhiya è una verdura estiva che si presenta in foglie ed è molto popolare in tutto il medio- oriente. È disponibile sia fresca, che essiccata e surgelata. Quando si usa il mulukhiya fresco è necessario raccogliere le foglie, lavarle diverse volte quindi disporle al sole essiccarle. Il mulukhiya viene preparato in questo modo anche per quando lo si vuole conservare una volta essiccato; in questo caso, però, è necessario farlo essiccare a tal punto che si sbricioli e formi subito una polvere. Il mulukhiya surgelato viene sempre venduto tritato finemente. In modo più comune di preparare il mulukhiya è di tritarlo con il “makhrata” o mezzaluna. Ammucchiate il mulukhiya su di un piano di legno e, tenendo le mani sulle impugnature malakhrata, muovete le sue lame avanti e indietro sulle foglie fino a che risultino essere tritate molto finemente. C’è un altro modo per prepararlo ma è più difficile ottenere un buon risultato quindi viene meno utilizzato. Prendete una manciata di foglie in una mano e tagliate il mulukhiya in striscioline lunghe e sottili con un
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coltello molto affilato. I conoscitori amano questo procedimento. Il mulukhiya essiccato viene ridotto in polvere, quindi cosparso nell’acqua bollente. Se usate il mulukhiyia fresco, tiratelo e ricopritelo fino al momento in cui dovete utilizzarlo. Togliete la borsa di mussola e schiacciate le cipolle. Bollite la zuppa, aggiungete il mulukhiya, aggiustate il sapore e sobbollite per 3-5 minuti. Miscelate l’aglio schiacciato, il sale e il coriandolo. Friggete questo composto fino a doratura, quindi versatelo nel mulukhiya bollente e servitelo a tavola.
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(secondo)
INGREDIENTI Acqua Cardamomo Pollo stufato Cipolla tagliata a metà Alloro Spinaci freschi Olio d’ oliva Coriandolo macinato Sale Aglio schiacciato Succo di limone fresco Riso caldo cotto
8 tazze 2 baccelli 500 g 1 grossa 1 foglia 200 g 1 cucchiaino 2 cucchiaini q.b. 10 spicchi 3 cucchiai 2 tazze
PREPARAZIONE Miscelate i primi 5 ingredienti in una casseruola da 8 litri e portate ad ebollizione. Riducete il fuoco a medio e cuocete , a casseruola scoperta, per un’ora. Rimuovete dal fuoco, togliete il pollo dalla casseruola e lasciatelo raffreddare. Filtrate il brodo di pollo usando un canovaccio o un colino a maglie fini. Rimettete il brodo nella casseruola. Rimuovete le ossa dal pollo, buttatele e tagliate il pollo a pezzettini. Mantenetelo caldo. Mettete la cipolla in una ciotola e schiacciatela con una forchetta o uno schiaccia patate. Aggiungete la cipolla al brodo e portate ad ebollizione. Aggiungete gli spinaci al brodo un po’ alla volta cuocendo fino a che siano appassiti. Scaldate l’olio in una piccola padella dal fondo antiaderente a fuoco medio-alto. Aggiungete il coriandolo, il sale e l’aglio, saltate per 30 secondi o fino a che l’aglio inizi ad imbrunirsi. Aggiungete il composto agli spinaci e incorporate il succo di limone. Servite il pollo e il composto di spinaci sopra il riso.
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(dessert)
INGREDIENTI Per la crosta: crosta: Pasta fillo tagliata a pezzetti Burro sciolto Per il ripieno cremoso: cremoso: Crema di riso Zucchero Zucchero Latte Latte Panna Per lo sciroppo: sciroppo: Zucchero acqua Succo di limone Acqua di rosa o di fiori d’ arancio
500 g 2 panetti 4 cucchiai 2 cucchiai mezza tazza mezza tazza 2 tazze mezza tazza ¼ di tazza mezza tazza 1 cucchiaio 1 cucchiaio
PREPARAZIONE Preparate il ripieno cremoso miscelando la crema di riso, lo zucchero e mezza tazza di latte per creare una pasta morbida. Portate 2 tazze di latte ad ebollizione, quindi aggiungete la pasta di riso appena preparata mescolando continuamente. Lasciate sobbollire continuando a mescolare fino a che otterrete un composto molto denso. Assicuratevi che non si creino grumi o che non s’attacchi al fondo della pentola. Lasciate raffreddare il composto di latte quindi aggiungetevi la panna. Miscelate bene. Preparate, ora, lo sciroppo mescolando continuamente lo zucchero, l’acqua e il succo di limone a fuoco medio fino a che non s’addensi al punto tale che il composto s’incolli al cucchiaio di metallo. Aggiungete l’ acqua di rose e cuocete mescolando per qualche altri minuto fino a che
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sia ben incorporato. Rimuovete dal fuoco e lasciate raffreddare leggermente in frigorifero. Per preparare il Kanfa, prendete metĂ della pasta fillo, versate metĂ del burro fuso sulla pasta e lavoratela in modo tale che sia ben amalgamata al burro. Cospargete la pasta sul fondo di una teglia da 22x22x5 cm, quindi versateci sopra il ripieno cremoso. Coprite il ripieno con il resto della pasta fillo usando lo stesso procedimento descritto sopra. Infornate a 170o per circa 10-15 minuti, o fino a che sarĂ leggermente dorato. Rimuovete dal forno versateci sopra immediatamente lo sciroppo freddo. Servite caldo o freddo, a piacere.
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Storia egiziana Gli eredi Baiumi e Farag Due fratelli orfani, Baiumi e Farag, vivevano in un paese dell'alto Egitto, situato nella valle del Nilo. Un giorno Baiumi, il fratello maggiore, chiamò Farag per parlargli:- Ho deciso di dividere l'eredità dei nostri genitori, cosa ne pensi? Farag gli rispose:- Ho fiducia in te, Baiumi; dimmi, come verrà divisa? -Come tu ben sai, abbiamo in eredità una casa, una mucca e un campo di angurie. Tutto verrà diviso così: io prenderò la casa e tu la porta; la parte superiore della mucca sarà mia, le zampe saranno tue; la parte interna delle angurie naturalmente sarà mia e tu prenderai le bucce. Il fratello gli disse che era d'accordo, ma con questa divisione Baiumi dormiva tranquillamente nella casa e Farag restava fuori; Baiumi beveva il latte della mucca e l'altro con le zampe poteva fare ben poco; Baiumi mangiava il cocomero, scartando le bucce che poi doveva prendersi Farag. Farag, davanti alla casa, pensava al loro padre e sul suo viso apparvero segni di tristezza e di sofferenza. Era sdraiato sotto un albero e all'improvviso una mano gli sfiorò la spalla e si sentì dire:- Povero figliolo, che cos'hai? Posso aiutarti? Era un vecchio che, uscito dal nulla, dopo aver ascoltato la storia di Farag, gli diede dei consigli. Il giorno dopo Baiumi, al mattino, si svegliò presto per andare nel campo, ma trovò la porta della casa chiusa a chiave. Chiese perciò a Farag:- Perché hai chiuso a chiave? Il fratello rispose:- lo faccio ciò che voglio con la mia porta! Uscito di casa, andò nella stalla e trovò la mucca con le zampe legate. Chiese ancora al fratello il perché e la risposta fu la stessa di prima. Baiumi non poteva neppure tagliare il cocomero, perché la scorza era di Farag. Fu così che Baiumi si rese conto dei suoi errori, si recò dal fratello e gli disse:- Ti chiedo scusa, per favore aprimi che cambiamo la condivisione. Da quel momento Baiumi capì che l'egoismo non va a buon fine. Questa storia ci insegna che spesso la pazienza e la saggezza sono le chiavi della soluzione dei problemi.
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patria dei Fenici (a cura di Anna ed Ilaria)
La bandiera
Dove si trova
Capitale Area del Paese in Km2 Numero abitanti per Km2 Forma di governo Data dell’Indipendenza Indipendenza da Moneta Religione Lingua Personaggi Personaggi famosi
Beyrut 10.452 358 Repubblica semipresidenziale 22 novembre 1943 Francia (governo di Vichy) Lira libanese Islamica, Cristiana Arabo, francese K. Gibran poeta, pittore e filosofo H. Yammine, compositore e musicologo
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(primo)
INGREDIENTI Riso Ananas Fresco Prosciutto Cotto Limone Succo d’arancia Olio D’oliva Sale Pepe
250 g 1 150 g 1 2 cucchiai
PREPARAZIONE Lessate il riso in acqua salata a bollore, scolatelo al dente, passatelo sotto l’acqua fredda, sgocciolatelo. Ricavate dall’ananas quattro fette e tagliatele a pezzetti. Tagliate a dadini il prosciutto. Unite ananas e prosciutto al riso, condite con il succo di limone e arancia passati da un colino e emulsionati con olio, sale e pepe. Tenete in frigorifero alcune ore, passate su un piatto da portata, contornate con altre fettine di ananas e servite.
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INGREDIENTI
(secondo)
Cipolle Grandi Pane Olio per friggere Pollo Sale Pepe Spezie
6 1 pagnotta 25 cl 1
PREPARAZIONE Pulite il pollo e tagliatelo in 4-6 pezzi. Tagliate una cipolla in piccoli pezzi e fatela soffriggere in una pentola in cui avrete versato un filo d’olio. Aggiungetevi il pollo, il sale, il pepe e tutte le spezie. Coprite con acqua e fate cuocere finché la carne diventerà tenera. Tagliate quattro cipolle in pezzi medi. Fatele friggere fino a farle diventare dorate. Quando il pollo è cotto, scolatelo dall’acqua di cottura e mettetelo in una teglia aggiungendo una cipolla tagliata. Fatelo scaldare in forno. Nel frattempo preparate il pane su cui adagerete il pollo pronto per essere servito. Tagliate il pane in fette e sfregatele con le cipolle fritte. Quindi, posatevi il pollo e servite.
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(dessert)
INGREDIENTI Patate Zucchero Burro Mandorle Nocciole Pistacchi Uova Zucchero a velo Arancia ( scorza grattugiata )
600 g 150 g 30 g 30 g 30 g 30 g 2 1
PREPARAZIONE Preparate il purè, mettetelo in una ciotola e unitevi la frutta secca tritata, lo zucchero, il burro sciolto a bagnomaria e la scorza di un’ arancia grattugiata. Sempre mescolando delicatamente incorporate le uova, una alla volta. Versate il composto in una tortiera imburrata e infarinata e cuocete in forno a 180o per circa mezz’ora. Sformate su un piatto di portata, fate raffreddare. Cospargete la superficie con lo abbondante zucchero a velo. Volendo, servite questa torta con una crema all’arancia a parte.
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Favola libanese La formica e la vespa
Un bel mattino d’estate, una formica interrogò una vespa che svolazzava spensierata. "Perché sei così felice?" chiese. La vespa rispose: "Sono libera di andare dove voglio, di posarmi dove preferisco e di mangiare quello che mi piace. Diversamente da te, non ho motivi per essere triste." Dopo aver detto queste parole, continuò felice il suo volo, ed entrò in una macelleria. Ma proprio mentre cominciava il suo pasto, su di un enorme pezzo di carne, venne tranciata in due dal coltello del macellaio. Sul pavimento dove cadde c’era la formica. "Quelli che fanno solo ciò che vogliono di solito finiscono male. Superficialità, presunzione e orgoglio fanno fare una brutta fine" disse, mentre portava via il corpo agonizzante della vespa.
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terra di Sumeri, Sumeri, Assiri e Babilonesi ( a cura di Marco B. e Dario)
La bandiera
Dove si trova
Capitale Area del Paese in Km2 Numero abitanti per Km2 Forma di governo Data dell’Indipendenza Indipendenza da Moneta Religione Lingua Personaggi famosi
Baghdad 437.072 62 Repubblica 1932 Gran Bretagna Dinar iracheno Islamica, Ortodossa, Cattolica Arabo e curdo H. A. Al Nassar, poeta K. El-Saher, cantante
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(secondo)
INGREDIENTI Cavolfiore (o melanzana) Sale, pepe e spezie a piacere Olio per friggere Brodo di carne Pinoli Cipolla Cannella Carne di agnello, tagliata a dadini Riso Basmati
1 (o 3) q.b. 2 tazze 2 cucchiai 1 2 pezzi 1 Kg 450 g
PREPARAZIONE
Fate bollire in acqua la carne, sfiorando la schiuma come appare in superficie. Aggiungete sale e spezie. Coprite. Lasciate sobbollire la base di carne a fuoco medio. Estraete il brodo e collocatelo in una ciotola, riservando la base di carne per un uso successivo. Rompete il cavolfiore in fiorellini di medie dimensioni. Cospargeteli di sale. Friggere in olio bollente, fino a doratura. Scolateli su carta assorbente. In una pentola mettete la cipolla e rosolate la carne. Coprite la carne con il cavolfiore, poi il riso. Aggiungete il brodo per coprire il riso. Portare ad ebollizione e poi abbassate la fiamma per far cuocere a fuoco basso. Trasferire la carne in una teglia da forno, versate sopra le melanzane ed il riso, cuocete per un’ora a 180o. Lasciate raffreddare per mezz’ora ora, poi rovesciate il contenuto su un grande piatto.
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INGREDIENTI
(secondo)
Melanzana Sale Olio vegetale Carote medie, pelate Cipolle medie, pelate Agnello Spicchi d’aglio schiacciato Pepe Cumino Pepe di Caienna Pomodori medi, tagliati Acqua
1 2 cucchiaini mezza tazza 3 (tagliate a rondelle ) 2 (tagliate a rondelle) 1 4 cucchiaio 1 cucchiaio 1 pizzico 3(tagliati a pezzi piccoli) 1 tazza
PREPARAZIONE Sbucciate le melanzane, poi dimezzate la lunghezza e tagliatele a rondelle di circa 1 cm di spessore. Ponetele su un vassoio e cospargere con mezzo cucchiaino di sale. Mettetele da parte. Scaldate l’ olio in una padella, poi friggere a fuoco medio le fette di melanzana per circa 6 minuti o fino a quando saranno leggermente dorate, aggiungendo altro olio se necessario. Scolate su carta assorbente. Nello stesso olio, aggiungendone sempre di più, se necessario, e mescolando di tanto in tanto, fate rosolare carote e cipolle, a fuoco medio, per 10 minuti. Nel frattempo unire la carne, la metà dei aglio, mezzo cucchiaino di sale, di pepe, di cumino, il pepe di cayenna e, quindi formate delle palline. Friggete nella stessa padella a fuoco medio per 10 minuti, aggiungendo altro olio se necessario e mescolando di tanto in tanto, poi mettetele da parte. Mescolate l’ acqua, il sale rimanente, l’ aglio, il pepe e il cumino.
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Disponete i pezzi di melanzane sul fondo di una casseruola, quindi adagiate, in modo uniforme e alternato, carote e fette di pomodoro. Versate la miscela di acqua sulla parte superiore. Cuocete in forno preriscaldato a 170 o -180o per 45 minuti, massimo un’ora.
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(dessert)
INGREDIENTI Zucchero Acqua Polpa di zucca Succo di limone Panna Noci tritate
120 g 120 ml 500 g 1 cucchiaio 250 ml 40 g
PREPARAZIONE Nello stampo da budino, sciogliete a bagnomaria lo zucchero in poca acqua tiepida. Cuocetelo per 15 minuti, fino a quando otterrete un composto denso, ma non ancora caramellato. Tuffate la zucca a dadini nello sciroppo e cuocete per 5 minuti tenendo lo stampo chiuso con un coperchio. Mescolate fino a quando la zucca sarà ammorbidita e avrà assorbito quasi tutta l’acqua. Schiacciate la zucca con la forchetta fino a ridurla in purea. Aggiungete al composto il succo di limone e le noci tritate. Cuocete per altri 5 minuti, poi sformate e guarnite con la panna.
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Fiaba irachena Sindibad C’era una volta un ragazzo che si chiamava Sindibad e abitava a Bagdad. Era un ragazzo generoso. Spendeva tanto soldi per i suoi amici. Un giorno però tutti i suoi soldi finirono. Sindibad pensò: “Come faccio adesso? Sono senza soldi e ho una famiglia da mantenere!”. Finalmente ebbe un’idea: “Devo prendere una nave e andare in India con i mercanti!”. Una settimana dopo partì. Il viaggio stava andando bene, ma un giorno ci fu una grande onda e dal mare uscì un genio. Il genio disse:- Vi sottoporrò un indovinello. Se risponderete bene vi farò passare. Se invece non indovinerete, affonderò la vostra nave! L’indovinello è il seguente: C’è una cosa che prima cammina con quattro piedi, poi con due e poi con tre. Che cos’è? Nessuno indovinò, ma Sindibad sapeva la risposta:- È l’uomo! Nasce e cammina a gattoni, cresce e cammina con due piedi e da vecchi si aiuta con il bastone. Così Sindibad salvò tutto l’equipaggio della nave, perché dando la risposta esatta fece sparire il genio. La nave continuò il viaggio, arrivarono in India e fecero ottimi affari. Così, quando tornarono a Bagdad, Sindibad era un uomo ricco. La cosa che lo rese più felice era di aver scoperto il mondo e così continuò a viaggiare per tutta la vita. In ogni viaggio imparò qualcosa. Sindibad, infatti, non era solo generoso, ma anche intelligente.
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casa della Grande Muraglia (a cura di Filippo e Damir)
La bandiera
Dove si trova
Capitale Area del Paese in Km2 Numero abitanti per Km2 Forma di governo Data dell’Indipendenza Indipendenza dal Moneta Religione Lingua Personaggi famosi
Pechino 9.596.960 137 Stato socialista 1 Ottobre 1949 Repubblica di Cina Renminbi Confuciana, Taoista, Buddhista, Cristiana Cinese mandarino, inglese, portoghese Mao Tse-tung, rivoluzionario e politico Confucio, filosofo
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(primo)
INGREDIENTI (per 4 persone) Per la pasta: pasta: Farina Strutto Acqua bollente Per il ripieno: ripieno: Lombo di maiale Pancetta Cipolloto Salsa di soia Zenzero Sesamo Sale Pepe Per la decorazione: decorazione: Piselli Carota Aceto Salsa di soia Aglio Peperoncino
500 g 1 cucchiaio q.b. 300 g 200 g 1 2 cucchiai 1 pezzetto 1cucchiaio q.b q.b 1 manciata 1 6cucchiai 2cucchiai 1 spicchio q.b
PREPARAZIONE (tempo 40 min) Innanzitutto preparate la pasta. In una terrina versate la farina e lo strutto ed impastateli aggiungendo tanta acqua bollente quanta ne serve a raggiungere una consistenza liscia ed elastica.
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Avvolgete l’impasto in un foglio di pellicola e fatelo riposare per circa 30 minuti. Fate sbollentare per qualche minuto i piselli e la carota necessari alla decorazione, metteteli in un piatto e lasciateli raffreddare. Nel frattempo preparate il ripieno. Mondate lo zenzero ed il cipollotto, privando quest’ultimo delle radici e della parte più dura, e tritateli finemente. Tritate anche il lombo e la pancetta, metteteli in una terrina ed aggiungete lo zenzero ed il cipollotto, l’olio di sesamo, un pochino di erba cipollina, sale e pepe. Lavorate con le mani fino a che il composto non sarà omogeneo (aggiustandone la morbidezza con qualche goccia d’acqua, nel caso divenisse troppo solido). Togliete l’impasto dalla pellicola, stendete una sfoglia sottile e ricavate dei dischetti di 3,5/4 cm di diametro (potete usare il bordo di un bicchiere). Appoggiate un dischetto sul palmo della mano sinistra e poneteci al centro un po’ di ripieno. Chiudete la mano e pressate i bordi del raviolo, come a formare un piccolo vulcano. Se avete tempo e voglia potete richiuderli a balze, altrimenti una semplice pressatura, è comunque perfetta, solo un po’ meno scenografica. Terminata la preparazione dei ravioli decoratene la cima, utilizzando la carota tagliata a dadini piccoli quanto un pisello, ed i piselli, inserendoli nella cavità superiore. A questo punto adagiate le foglie di verza nel fondo dell’apposito cestello di bambù o in un normale cestello per la cottura a vapore. Disponetevi sopra i ravioli e fateli cuocere per 15/20 minuti. Durante la cottura, in una scodella, mescolate l’aceto con la salsa di soia, l’aglio schiacciato ed un pizzico di peperoncino. Portate i ravioli in tavola su un piatto scaldato, conditi con la salsina appena preparata.
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(primo)
INGREDIENTI Farina Acqua Sale Carote Fagioli Germogli di soia Cavolo Cipolla Aglio Salsa di soia
300 g 300 g 1 100 g 100 g 100 g 200 g 1 2 q.b
PREPARAZIONE Impastate la farina con l'acqua e mezzo cucchiaino di sale; dovendo diventare solida, mettetela in una ciotola e copritela di acqua, lasciate tutta una notte in frigo. Scolate l'acqua in eccesso e prendete la pasta in mano; passatela velocemente su di una padella antiaderente ben calda, formate delle crepes molto sottili. Tagliate le carote e il cavolo cinese, saltatelo velocemente in padella con olio cipolla e aglio, unite i germogli di soia e i fagiolini lessati. Insaporite il tutto e condite con soia e peperoncino. Mettete su ogni crepe una cucchiaiata di impasto e chiudete ad involtino. Friggete in abbondante olio di arachide. Servite con soia o salsa in agrodolce oppure salsa piccante.
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(dessert)
INGREDIENTI Gelato alla Vaniglia Uovo Farina Acqua Olio
2 palline 1 1 tazza ¾ di tazza 5 tazze
PREPARAZIONE Formate 6 grosse palline di gelato e mettetele nel congelatore. Fate una densa pastella con l’uovo, l’acqua e la farina. Immergete le palline nella pastella, avvolgetele e ponetele nel freezer per alcuni giorni. Riscaldate l’olio e immergetevi le palline per qualche secondo. Servitele immediatamente.
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Fiaba cinese Paradiso e inferno Dopo una lunga e coraggiosa vita, un valoroso samurai giunse nell'aldilà e fu destinato al paradiso. Era un tipo pieno di curiosità e chiese di poter dare prima un'occhiata anche all'inferno. Un angelo lo accontentò. Si trovò in un vastissimo salone che aveva al centro una tavola imbandita con piatti colmi di pietanze succulente e di golosità inimmaginabili. Ma i commensali, che sedevano tutt'intorno, erano smunti, pallidi, lividi e scheletriti da far pietà. - Com'è possibile che siano così patiti, con tutto quel ben di Dio davanti?- chiese il samurai alla sua guida. - Ci sono posate per mangiare, solo che sono lunghe più di un metro e devono essere rigorosamente impugnate all'estremità. Solo così possono portarsi il cibo alla bocca- rispose la guida. Il coraggioso samurai rabbrividì. Era terribile la punizione di quei poveretti che, per quanti sforzi facessero, non riuscivano a mettersi neppure una briciola sotto i denti. Non volle vedere altro e chiese di andare subito in paradiso. Qui lo attendeva una sorpresa. Il paradiso era un salone assolutamente identico all’inferno! Dentro l’immenso salone c’era un’infinita tavolata di gente seduta davanti ad un’identica sfilata di piatti deliziosi. Non solo: tutti i commensali erano muniti degli stessi bastoncini lunghi più di un metro, da impugnare all’estremità per portarsi il cibo alla bocca. C’era una sola differenza: qui la gente intorno al tavolo era allegra, ben pasciuta, sprizzante di gioia. -Ma com’è possibile?- chiese stupito il coraggioso samurai. L’angelo sorrise:- All’inferno ognuno si affanna ad afferrare il cibo e portarlo alla propria bocca, perché così si sono sempre comportati nella loro vita. Qui al contrario, ciascuno prende il cibo con i bastoncini e poi si preoccupa di imboccare il proprio vicino. Paradiso e inferno sono nelle tue mani. Oggi.
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tra canguri e koala (a cura di Nicola e Luca)
La bandiera
Dove si trova
Capitale Area del Paese in Km2 Numero abitanti per Km2 Forma di governo Data dell’Indipendenza Indipendenza dal Moneta Religione Lingua Personaggi famosi
Canberra 7.617.930 2,79 Monarchia parlamentare federale 1 gennaio 1901 Regno Unito Dollaro australiano Cattolica, Anglicana Inglese D. Vaughan, direttore d’orchestra K. Minogue e N. Imbruglia, cantanti H.Ledger, H. Jackman, E. Bana, attori
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(Torta di carne – secondo)
INGREDIENTI Carne tritata Pasta sfoglia pronta Patate Latte Fontina Cipolla Carota Concentrato di pomodoro Pepe, paprika, cannella, moscata e zenzero in polvere
500 g 2 rotoli 6 1 bicchiere 50 g mezza mezza noce
a piacere
PREPARAZIONE Tritate finemente cipolla e carota e mettetele a soffriggere in una pentola con un filo d’olio. Unite la carne tritata e fate rosolare bene aggiungendo le spezie a piacere (se non piace il piccante si può evitare la paprika). Sciogliete un po’ di concentrato di pomodoro in mezzo bicchiere d’acqua e unitela alla carne. Lasciate raffreddarle. Cuocete in una pentola a pressione le patate finché non saranno lessate. Sbucciatele e mettetele in un recipiente, poi schiacciatele con una forchetta. Tagliate la fontina a pezzetti piccoli e unitela alle patate. Amalgamate il tutto con il latte intiepidito. Stendete in una tortiera rivestita di carta da forno uno dei rotoli di pasta. Ricoprite il fondo con uno strato di purea di patate. Fate uno strato centrale con la carne tritata e ricoprite con il resto della purea. Coprite il tutto con il secondo rotolo di pasta e chiudete bene ai bordi. In un recipiente sbattete l’uovo e spalmate la superficie della torta con un pennello. Infornate a 170o per 30 minuti circa o finché non è dorata. Servite tiepida.
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(secondo)
INGREDIENTI Agnello disossato Tapini Aglio tritato Menta fresca Olio extravergine Pepe nero pestato grossolanamente Aceto rosso Peperoncino secco tritato Limoni
1 cosciotto Mezza tazza 2 spicchi 1 tazza 2 dl 1 cucchiaio 1 cucchiaio 1 3
PREPARAZIONE Frullate nel mixer gli ingredienti della marinata a velocità massima con 4 cucchiai di acqua. Tagliate e aprite a libro il cosciotto disossato. Trasferitelo in una terrina capiente e versatevi sopra la marinata. Fate marinare a temperatura ambiente per almeno un’ ora o in frigorifero per una notte intera (prima di cuocere il cosciotto riportatelo a temperatura ambiente se è stato lasciato marinare in frigorifero). Portate la griglia a temperatura media. Scolate il cosciotto dalla marinata e cuocetelo per 12-16 minuti prima di girarlo. Cuocete per altri 12-16 minuti o fino a quando, inserendo un termometro nella parte più spessa del cosciotto, noterete che avrà raggiunto la temperatura di 140o (media cottura). Trasferite il cosciotto su un tagliere e lasciate riposare 5 minuti prima di tagliarlo. Nel frattempo grigliate le fette di limone che si utilizzano per guarnire l’agnello. Tagliate l’agnello a fette spesse mezzo centimetro e disponetele su un piatto caldo con la menta fresca. La stessa marinata si può utilizzare per altri tagli, come le costolette o le puntine, purché vengano sempre cotte alla griglia o alle brace.
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(dessert)
INGREDIENTI (per 5-6 Pancakes) Farina 00 Lievito per dolci Sale Latte Uova Olio di oliva Burro Cannella Sciroppo d’acero, miele o marmellata
200 g mezza bustina 1 pizzico q.b. 1 1 cucchiaio per ungere la padella una spolverata a piacere per guarnire
PREPARAZIONE In un contenitore versate la farina ed il lievito, aggiungete l’olio, il sale, l’uovo e mescolate; aggiungete il latte a filo, fino ad ottenere un impasto omogeneo, morbido e abbastanza consistente. Ungete con un po’ di burro una padella antiaderente e scaldatela; versate una quantità di impasto tale da formare Pancakes di circa 10 cm di diametro. Dopo un paio di minuti girateli e lasciateli cuocere per altri due o tre minuti finché saranno ben cotti all’interno. Versateli nel piatto e guarniteli a piacimento.
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Storia australiana Ginga, il coccodrillo marino Nell'inizio della creazione, Ginga era un uomo. Un giorno stava dormendo, scaldato da un fuoco fatto vicino ad un "billabong", nome con il quale gli aborigeni indicavano un corso o specchio d'acqua generalmente secco durante l'inverno. All'improvviso Ginga prese fuoco sulla schiena e allora si gettò in acqua. Il fuoco e l'acqua formarono delle vesciche sul suo dorso e si trasformò in un coccodrillo gigante. Ancora oggi questi lembi di pelle logora si possono vedere spuntare dal pelo dell'acqua quando i coccodrilli nuotano nei corsi d'acqua. Ginga contribuì al paesaggio del Kakadu intagliando le rocce al suo passaggio e creando il letto del fiume, East Alligator, grazie al suo largo muso che è il segno di distinzione dei coccodrilli marini rispetto quelli di acqua dolce. Dopo la creazione del fiume si trasformò in una cresta rocciosa che ancora adesso si può ammirare in un luogo sacro chiamato Djirringbal.
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Ringraziamenti Grazie a Marco B., Lorenzo B., Maddalena, Filippo, Alessia, Alice, Matteo L., Anna, Gabriela, Mihaela, Nicola, Selma, Damir, Dario, Lorenzo, Gentrit, Ilaria, Matteo R., Luca e Marco Z. per aver partecipato, con gioia ed entusiasmo, alla realizzazione di questo progetto. Grazie ai genitori, che hanno sopportato pazientemente ricerche su Internet, domande, richieste di informazioni, esaudendo la spiccata curiosità che tanto contraddistingue i bambini, e che tanto piace a noi insegnanti! Grazie di cuore a mamma Sandra, che con grande disponibilità ha accettato di insegnare a tutti noi come si eseguono dei Pancakes molto gustosi! Grazie infinite alla Signora Duvlahe, mamma di Fisnik, alunno di III B, per averci tradotto “l’intraducibile” ricetta kosovara “Fli”. Infine, ma non ultimo, un grazie particolare a Sara e Tamara della Fondazione Fontana, per averci aiutato e consigliato, sostenendoci con il loro modo di fare, competente ed affabile. Speriamo che questo libretto vi piaccia e che possa essere utile a chiunque desideri gustare qualche piatto particolare. Buon appetito! Loretta e Rosa
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4 maggio 2010
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Mangiare è uno dei quattro scopi della vita... quali siano gli altri tre, nessuno lo ha mai saputo. (proverbio cinese)
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