WORLD SOCIAL AGENDA 2012: Obiettivi di Sviluppo del Millennio Meno Quattro SALUTE E BENESSERE DELL’INFANZIA -Diminuire la mortalità infantile-
WORLD SOCIAL AGENDA 2012 - OBIETTIVI di SVILUPPO del MILLENNIO MENO QUATTRO: SALUTE E BENESSERE DELL’INFANZIA Diminuire la mortalità infantile
Relazione sul progetto Descrizione sintetica del progetto La World Social Agenda (WSA) è un percorso culturale che nasce e si sviluppa sul territorio, con particolare attenzione ai giovani, che ne diventano i destinatari ed i protagonisti allo stesso tempo. I gruppi giovanili e gli educatori, in stretto collegamento con il territorio (mondo della scuola, associazionismo, mondo profit, enti locali), diventano infatti i principali beneficiari del percorso. Esso nel corso degli anni si è ampliato e diversificato riuscendo a coniugare mondi di diversa provenienza, e ad innescare un lavoro di rete stabile e costruttivo con numerosi soggetti sui temi dei diritti umani, dell’ambiente, dello sviluppo e della salute. Il fattore di originalità della World Social Agenda non risiede soltanto nella capacità di sensibilizzazione ed educazione su queste tematiche, quanto nell’approccio che anima tutte le attività condotte, che trova le sue radici nella costruzione di relazioni stabili con realtà molto eterogenee. L’edizione 2012 della WSA si inserisce all’interno della programmazione pluriennale 2008-2015 della Fondazione Fontana onlus, dedicata agli Obiettivi di Sviluppo del Millennio. Nell’ottica del conto alla rovescia – giustificata dall’intenzione di partire dall’Obiettivo 8, “creare un partenariato globale per lo sviluppo”, che dà un metodo di azione per il raggiungimento degli altri sette – e in continuità con quanto realizzato nel corso degli scorsi anni (2009: Obiettivo 7 “Assicurare la sostenibilità ambientale”; 2010: Obiettivo 6 “L’accesso alla salute – combattere l’HIV/AIDS, la malaria e le altre malattie”, 2011: Obiettivo 5 “Salute, genere, diversità: migliorare la salute materna”), l’annualità 2012 avrà come focus il Quarto Obiettivo: “Diminuire la mortalità infantile”. L’Obiettivo in oggetto darà lo spunto per riflessioni più ampie sulla salute e sul benessere dei bambini; il diritto dei bambini alla salute; la dimensione internazionale della questione della mortalità infantile; l’accesso alla salute e i determinanti; il tema del benessere dei bambini sotto tutti i punti di vista e l’importanza di un contesto che sia di supporto (a livello di famiglia, comunità, Stato…); le conseguenze demografiche e sociali delle scelte relative alla sopravvivenza e alla salute dei bambini; la disabilità. Da un punto di vista attuativo, il progetto si rivolge in modo particolare al mondo della scuola, comprendendo percorsi e laboratori scolastici realizzati con la collaborazione di numerosi soggetti del territorio, informazione e formazione per docenti, seminari, analisi e ricerca, momenti artistici, iniziative rivolte alla cittadinanza. Tutte le attività verranno ideate, progettate e realizzate in rete con una molteplicità di soggetti (mondo profit, scolastico e no profit). Si mirerà a promuovere il protagonismo dei giovani e a condividere esperienze concrete e buone pratiche che si sono dimostrate efficaci sia a livello locale che internazionale.
Tematica L’Obiettivo 4 ha un solo target: ridurre di due terzi, tra il 1990 e il 2015, il tasso di mortalità infantile, dove per “infantile” si intende fino ai 5 anni di età. I progressi e i risultati relativi a questo Obiettivo vengono misurati attraverso tre indicatori: 1. il tasso di mortalità dei bambini sotto i 5 anni di età; 2. il tasso di mortalità neonatale (sotto 1 anno di età); 3. la proporzione di bambini di un anno che hanno ricevuto il vaccino contro il morbillo (The official United Nations site for the MDG indicators). I dati e le statistiche relativi a questo Obiettivo dimostrano che vi sono stati molti progressi: l’ultimo Rapporto sugli Obiettivi del Millennio (Millennium Development Goals Report 2010) afferma che dal 1990 il tasso di mortalità infantile nei paesi in via di sviluppo è diminuito del 28%, portando il numero di decessi da 12,5 milioni nel 1990 a 8,8 milioni nel 2010; un ulteriore segno positivo è rappresentato dal fatto che vi è stata un’accelerazione di questo trend dall’anno 2000, con una diminuzione annuale del tasso di mortalità pari al 2,3%. Le statistiche da un lato rivelano quindi un importante progresso –che non è comunque sufficiente a livello globale per raggiungere l’Obiettivo 4- ma dall’altro nascondono una grande complessità e delle enormi differenze. In primo luogo il tasso di mortalità infantile non è uniforme né per fasce di età né per area geografica: degli 8,8 milioni di bambini sotto i 5 anni che muoiono annualmente, infatti, oltre la metà muore nel corso del primo anno di vita. Di questi, il 41% muore durante la prima settimana (circa 3 milioni di bambini) (Worldmapper – dati tratti dalle mappe relative alla mortalità infantile). Il carico più grande di queste morti pesa sui Paesi più poveri (il paese con il tasso di mortalità più alto è il Chad, seguito dall’Afghanistan): il tasso di mortalità infantile (dalla nascita ai 5 anni di età) va da 209 decessi ogni 1.000 nati vivi in 1
WORLD SOCIAL AGENDA 2012 - OBIETTIVI di SVILUPPO del MILLENNIO MENO QUATTRO: SALUTE E BENESSERE DELL’INFANZIA Diminuire la mortalità infantile Chad ai 4 ogni 1.000, per esempio, in Italia, che è uno dei Paesi con il minore tasso in assoluto (dati tratti dal ‘World Bank eAtlas of the Millennium Development Goals’, riferiti all’anno 2008). Non solo il tasso di mortalità infantile, ma anche la sua diminuzione a livello globale nasconde notevoli differenze, sia relativamente alla fascia di età cui si fa riferimento (prima settimana di vita; primo mese; primo anno; età compresa tra 1 e 5 anni) sia all’area geografica. Le statistiche dimostrano che i progressi più importanti sono stati fatti nella fascia 1 – 5 anni, mentre si sono raggiunti risultati molto minori per i bambini sotto l’anno di età. Questo dato è molto indicativo, in quanto è strettamente legato agli scarsi progressi raggiunti nell’ambito dell’Obiettivo sulla salute materna (vd. sotto). Da un punto di vista geografico, si riscontrano grandi differenze tra Paesi nei progressi fatti, con andamenti anche molto diversi: secondo i dati del ‘World Bank eAtlas of the Millennium Development Goals’, tra il 1990 e il 2008 in Malawi il tasso di mortalità infantile si è quasi dimezzato (da 218 a 115 su 1.000 nati vivi); negli Stati Uniti è diminuito, ma molto meno rispetto ad esempio all’Italia (Stati Uniti: da 11 a 8; Italia: da 10 a 4); il Nicaragua è passato da 68 a 27 decessi ogni 1.000 nati. E’ da segnalare inoltre che l’UNICEF, nel suo rapporto “Progress for Children” del 2010, sottolinea che a fronte di una diminuzione generale della mortalità infantile, molto spesso si verifica un contestuale aumento della disuguaglianza fra i più ricchi e i più poveri. Il diritto alla salute dei bambini viene sancito anche dalla Convenzione sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza. Al suo interno, infatti, vi sono due articoli in particolare, il 24 e il 27, specificamente dedicati al tema della salute: l’articolo 24 tratta del “diritto del minore di godere del miglior stato di salute possibile e di beneficiare di servizi medici e di riabilitazione”. Afferma che [gli Stati] si sforzano “di garantire che nessun minore sia privato del diritto di avere accesso a tali servizi” e “di garantire l’attuazione integrale del summenzionato diritto e adottano ogni adeguato provvedimento per […] diminuire la mortalità tra i bambini lattanti e i fanciulli”. Inoltre, l’articolo 24 parla di assistenza medica, malattia, malnutrizione, adeguate cure pre- e post-natali alle madri, informazioni sulla salute e sulla nutrizione dei bambini, sull’igiene e sulla salubrità dell’ambiente. Il comma 1 dell’articolo 27 recita “Gli Stati parti riconoscono il diritto di ogni fanciullo (bambino, bambina ed adolescente) a un livello di vita sufficiente per consentire il suo sviluppo fisico, mentale, spirituale, morale e sociale”.
In continuità con quanto realizzato nel corso degli scorsi anni e con quanto verrà realizzato nel corso dei prossimi, l’edizione 2012 della World Social Agenda, dedicata al Quarto Obiettivo di Sviluppo del Millennio “diminuire la mortalità infantile”, riflette sull’Obiettivo in oggetto richiamando continuamente gli altri. Ogni Obiettivo infatti è specifico ma viene trattato dalla Fondazione Fontana in relazione a tutti gli altri, ed in relazione agli altri temi centrali nell’attività della Fondazione: il rispetto dei diritti (in particolare delle donne e dell’infanzia), la valorizzazione delle differenze, il dialogo interculturale. La WSA 2012 intende prendere come spunto l’Obiettivo 4, per svolgere insieme a bambini, ragazzi, insegnanti e alla cittadinanza, una riflessione più ampia, relativa alla salute infantile in generale. In particolare, questa edizione chiude il triennio sulla salute che si è aperto con l’Obiettivo 6 (sull’accesso alla salute e le grandi malattie) ed ha preso in esame l’Obiettivo 5 (la salute materna) lo scorso anno. L’approccio sarà simile a quello adottato nelle due passate annualità: il tema verrà affrontato mantenendo alta l’attenzione sulle relazioni tra questo e gli altri Obiettivi di Sviluppo del Millennio; prendendo come fondamento di ogni riflessione i determinanti della salute (economia, società, alimentazione, sanità, istruzione, ambiente); avendo un occhio particolare al tema dell’accesso alla salute; tenendo sempre presente la centralità del diritto alla salute. La World Social Agenda intende aprire finestre e sollevare interrogativi, più che cercare risposte o dare soluzioni: l’approccio adottato è teso a mettere in rilievo la complessità delle tematiche analizzate, attento a cogliere le sfumature e la molteplicità di aspetti degli argomenti trattati e a proporre una riflessione sulla salute infantile che sia originale e che non si sovrapponga alle proposte che già esistono a scuola, relative in particolare all’alimentazione, allo sport e agli stili di vita. Si effettuerà un continuo rimando tra le situazioni vicine agli studenti, proprie del “nostro” mondo, e quelle dei “Sud”, senza esasperare le contrapposizioni ma al contrario sottolineando l’interdipendenza. Dal momento che il tema di questa edizione è la salute infantile, la World Social Agenda intende proporre alle scuole (in particolare primarie e secondarie di primo grado) una riflessione sulla disabilità, tema molto caro alla Fondazione Fontana. La disabilità a scuola è un tema sicuramente presente ma che non sempre viene affrontato con la dovuta cura ed attenzione: all’interno delle classi vi sono spesso alunni con disabilità, e la vita insieme diventa parte del quotidiano, 2
WORLD SOCIAL AGENDA 2012 - OBIETTIVI di SVILUPPO del MILLENNIO MENO QUATTRO: SALUTE E BENESSERE DELL’INFANZIA Diminuire la mortalità infantile ma non vi sono percorsi che aiutino i bambini ad affrontare questa realtà con più consapevolezza. Per questo, la WSA proporrà, alle classi che lo vorranno (in particolare a quelle che hanno al loro interno alunni con disabilità), la possibilità di una visita o di un contatto con realtà che si occupano di questo tema, o di un intervento da parte di operatori che lavorano in questo ambito. La disabilità non sarà l’unico filone affrontato, ma tutti i percorsi che verranno realizzati nelle classi delle scuole primarie e secondarie di I grado saranno pensati e strutturati per essere il più possibile inclusivi, nella convinzione che attività accessibili ai bambini con disabilità diventano automaticamente accessibili a tutti, mentre non sempre è vero il contrario. In continuità con la riflessione proposta nel corso delle scorse due edizioni della World Social Agenda, il punto di partenza per entrare nel tema della salute infantile sarà rappresentato dai determinanti della salute, cioè da tutti quei fattori che influenzano lo stato di salute, in questo caso dei bambini: dalla presenza di servizi sanitari sul territorio e dalla possibilità di accedervi, al livello di reddito, allo stato generale dell’economia di un Paese, alle reti sociali, alla corretta alimentazione, alle condizioni dell’ambiente, alle decisioni che vengono prese a livello governativo in merito alle politiche familiari, e così via. L’accesso alla salute per i bambini dipende in primo luogo dalla possibilità che hanno i genitori, ed in particolare le madri, di accedere ad informazioni e servizi sanitari. Vari studi sottolineano che in questo ambito risulta determinante il livello di istruzione delle donne. Il grado di istruzione dei genitori –in particolare, della madre- influisce in grande misura sullo stato di salute dei figli: si riscontra una notevole differenza non solo tra Paesi, ma anche all’interno dello stesso Paese, soprattutto tra i più e i meno istruiti: sia nei Paesi in Via di Sviluppo sia in quelli più ricchi, infatti, coloro che hanno studiato di più godono di condizioni di salute molto migliori rispetto a chi non ha studiato. Si stima ad esempio che in Bolivia il tasso di mortalità infantile per i bimbi nati da madri che hanno completato il ciclo di istruzione superiore sia meno della metà rispetto a quello riferito ai bambini nati da donne che non hanno potuto andare a scuola (sito dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, sezione sui “Social Determinants”). In un articolo de The Lancet (John Cleland, “The benefits of educating women”, The Lancet Volume 376 Issue 9745, 18 Settembre 2010) si afferma che la correlazione tra il livello di istruzione della madre e lo stato di salute dei figli relazione è diretta, e che anche solo pochi anni di istruzione primaria sono sufficienti alle madri perché vi sia un impatto positivo sulla salute dei figli. Le donne che hanno potuto studiare hanno maggiore propensione a cercare servizi preventivi o di cura per i propri figli e a seguire i consigli medici. La centralità di questo tema è anche sottolineata dall’“MDG Progress Chart 2010” (documento ufficiale che sintetizza attraverso grafici e tabelle i dati e i progressi che si registrano relativamente agli Obiettivi di Sviluppo del Millennio), che ‘legge’ gli Obiettivi attraverso la lente delle donne. In questo documento l’unico grafico sul Quarto Obiettivo è riferito all’effetto che ha l’istruzione delle madri sulle possibilità di sopravvivenza dei figli. Il grafico mostra che in 37 Paesi in Via di Sviluppo presi in analisi, si registrano tassi di mortalità infantile pari a 126 su 1.000 per bambini nati da madri che non sono andate a scuola; 97/1.000 per quelli che sono nati da madri che hanno frequentato la scuola primaria; 57/1.000 per quelli che sono nati da madri che hanno completato la scuola secondaria (Millennium Development Goals: Gender Equality and Women's Empowerment _ Progress Chart 2010). L’effetto positivo dell’istruzione delle madri sulla salute dei bambini –e quindi sul livello di mortalità infantile- è molto più forte della relazione che sussiste tra il livello di reddito delle madri e la salute dei figli (John Cleland, “The benefits of educating women”, The Lancet Volume 376 Issue 9745, 18 Settembre 2010). Che l’aspetto economico non sia l’unico determinante della salute infantile è dimostrato anche dal caso della Turchia (Simon Akam, “The Turkish Child Mortality Puzzle”, The Guardian, 14 giugno 2010). In questo Paese, infatti, si registrano tassi di mortalità infantile più alti che in altri Paesi che hanno un livello di sviluppo simile: il basso livello di istruzione delle ragazze e delle donne viene indicato come una delle cause principali di questa differenza. E’ dimostrato inoltre che un livello di istruzione maggiore non ha un’influenza esclusivamente sulla salute dei bambini, ma anche sul livello di fertilità delle donne, sull’utilizzo di contraccettivi e sulla pianificazione familiare, uno dei temi principali dell’Obiettivo 5 relativo alla salute materna, di cui si è occupata la WSA nel corso dell’anno scolastico 20102011. L’Obiettivo 4 –diminuire la mortalità infantile- presenta molti punti di contatto con il Quinto Obiettivo: i mancati progressi soprattutto per quanto riguarda la mortalità neonatale sono strettamente legati alle azioni intraprese nell’ambito della tutela della salute materna. La maggior parte dei decessi neonatali, infatti, sarebbe prevenibile assicurando un continuum di cure a partire dall’inizio della gravidanza fino ai mesi successivi alla nascita: garantendo la corretta nutrizione a mamme e bambini; adeguati controlli pre- e post-natali; parti assistiti da personale qualificato; 3
WORLD SOCIAL AGENDA 2012 - OBIETTIVI di SVILUPPO del MILLENNIO MENO QUATTRO: SALUTE E BENESSERE DELL’INFANZIA Diminuire la mortalità infantile trattamenti per evitare la trasmissione dell’AIDS da madre a figlio; allattamento al seno; servizi di pianificazione familiare. Spesso addirittura i due Obiettivi vengono affrontati insieme, e sono sorti dei programmi sovranazionali specifici per la salute materna e infantile. Tra questi, “Coundown to 2015 - maternal, newborn and child survival” (http://www.countdown2015mnch.org/), iniziativa che riunisce grandi organizzazioni internazionali, università e dipartimenti statali per lo sviluppo; e la “Partnership for maternal, newborn and child health” (http://www.who.int/pmnch/en/) nata all’interno dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. E’ necessario sottolineare tuttavia che gli Obiettivi 4 e 5, in termini di progressi fatti, sono agli antipodi: l’Obiettivo 5, relativo alla salute materna, è in assoluto il meno raggiunto, mentre il 4, sulla mortalità infantile, è l’Obiettivo che riceve la maggiore attenzione, in particolare da parte delle organizzazioni internazionali. Questo fa riflettere relativamente all’immaginario che soprattutto nei Paesi più ricchi si ha nei confronti dei bambini (basta pensare alle campagne di raccolta fondi in favore dei bimbi), e, per converso, delle gestanti. Questo contrasto risulta rilevante anche perché agendo sull’Obiettivo 5, cioè assicurando alle gestanti una serie di misure che ne garantiscano un buono stato di salute, si avrebbero grandi effetti anche sull’Obiettivo 4, soprattutto dal momento che la maggioranza dei decessi è legato a cause pre-, peri- e post-natali. Inoltre, la “sproporzione” fra quanto viene fatto per la salute materna e quanto per la salute infantile è ancora più allarmante in quanto agire sull’Obiettivo 5 ha effetti immediati sulla sopravvivenza della madre, ma agire sull’Obiettivo 4 significa mettere in moto dinamiche a lungo periodo a livello dell’intera società. Questo significa politiche di ampio respiro, pensate in prospettiva, per garantire un buon livello di vita a tutti i bambini che vengono sottratti alla morte per malnutrizione, malattie prevenibili e così via. Non si può agire sull’Obiettivo 4 prescindendo dalla demografia; non si può diminuire la mortalità infantile senza contemporaneamente intervenire in maniera più ampia a livello di istruzione, di occupazione, di sistema sanitario. Una politica accorta in termini di investimenti sulla salute e sullo sviluppo infantile determina un investimento nel futuro per l’intera società: è dimostrato infatti che il periodo tra la nascita e gli otto anni di età è fondamentale nello sviluppo della persona, e che curare gli aspetti della salute, dello sviluppo fisico, sociale, emotivo e dell’area cognitiva nei primi anni di vita del bambino influenza la partecipazione, il contributo economico alla società, e lo stato di salute nell’età adulta (Early Child Development – A Powerful Equalizer). Un investimento in questo senso è possibile se la famiglia è inserita in un contesto politico che la sostiene; a livello globale le società che investono nei bambini e nelle famiglie godono del migliore stato di salute e hanno i livelli più bassi di diseguaglianza nel campo della salute. Per quanto riguarda il legame tra l’Obiettivo 4 e gli altri Obiettivi, si sottolinea che i bambini, oltre ad essere il target diretto dell’Obiettivo 2 relativo all’istruzione primaria, sono la categoria più esposta ai problemi ambientali e alle condizioni abitative (Ob.7), alle malattie (Ob.6), alla povertà e alla fame (Ob.1), alle dinamiche di genere (Ob.3). In particolare, la denutrizione infantile, a cui è attribuibile un terzo delle morti (Millennium Development Goals Report 2010), e che complica tutte le situazioni sanitarie, è uno degli indicatori dell’Obiettivo 1, “sradicare la povertà estrema e la fame”. (Si segnala a questo proposito il Rapporto “Progress for Children 2010” dell’UNICEF, che analizza tutti gli Obiettivi dal punto dei vista dei bambini: i dati sono sintetizzati in italiano alla pagina: http://www.unicef.it/doc/1730/scheda-dati.htm). *La denutrizione infantile è uno dei fattori da cui non si può prescindere quando si parla di mortalità infantile. I dati dimostrano che più di un terzo della mortalità è attribuibile alla denutrizione, che anche quando non porta alla morte complica ogni altra situazione sanitaria e può portare a ritardi nello sviluppo fisico e mentale dei bambini, con conseguenze enormi nella loro vita adulta. La denutrizione infantile, tuttavia, è uno degli indicatori dell’Obiettivo 1: per questo, sicuramente sarà inclusa nei percorsi proposti agli studenti in questa edizione della WSA, ma per evitare sovrapposizioni sarà oggetto di riflessione approfondita solo in occasione del lavoro sul primo Obiettivo. In questa edizione, invece, l’attenzione sarà focalizzata sui molteplici altri spunti che l’Obiettivo 4 propone. Inoltre, l’alimentazione e la nutrizione sono uno dei temi più trattati nelle scuole. Verrà quindi adottato un approccio originale che non vada ad aggiungersi ad attività ed approfondimenti che già vengono proposti ad insegnanti e studenti. Dal momento che gli Obiettivi sono strettamente legati l’uno all’altro, la WSA intende focalizzarsi su alcuni temi centrali per l’Obiettivo in oggetto, senza approfondirne altri magari rilevanti ma che costituiscono il cuore degli altri Obiettivi. Così è nel caso del tema dell’istruzione (a cui è dedicato l’Obiettivo 2), che sicuramente è centrale nell’ambito della salute infantile ma che tratteremo in profondità tra due anni; o del lavoro minorile, di cui si parlerà sempre a proposito dell’Obiettivo 2 (per esempio attraverso l’esperienza dei NATs, che fanno del lavoro degno, che comunque garantisca ai bambini degli spazi per giocare, andare a scuola e svilupparsi in modo equilibrato).
Un intervento importante nell’ambito della lotta alla mortalità infantile è rappresentato dalle vaccinazioni: il tasso di bimbi vaccinati contro il morbillo è uno degli indicatori con cui si misurano i progressi dell’Obiettivo 4. 4
WORLD SOCIAL AGENDA 2012 - OBIETTIVI di SVILUPPO del MILLENNIO MENO QUATTRO: SALUTE E BENESSERE DELL’INFANZIA Diminuire la mortalità infantile Questo aspetto sottolinea il fortissimo contrasto esistente fra il “Sud” e il “Nord” del mondo: mentre nei Paesi più poveri le vaccinazioni salvano molte vite (le campagne di vaccinazione infantile sono tra gli interventi sanitari con il più alto grado di efficacia relativamente all’impegno economico che richiedono), nei Paesi ricchi molti mettono in discussione l’effettiva utilità dei vaccini, sottolineando i rischi e gli effetti collaterali sulla salute dei bambini. Inoltre, il tema delle vaccinazioni è strettamente legato anche alle politiche e agli interessi economici delle case farmaceutiche che li producono. Si sottolinea infine che in caso di gravi emergenze socio-sanitarie o in caso di guerra tutti i criteri e le dinamiche fin qui illustrate non funzionano più in maniera lineare, ma vengono completamente modificate; questo accade soprattutto nel caso dei bambini, che sono la categoria più vulnerabile. Situazioni di questo tipo non generano solo conseguenze immediate, ma hanno ripercussioni a lungo termine sulla vita dei bambini.
Tutti i temi fin qui descritti saranno trattati in maniera trasversale nelle diverse attività poste in atto nell’ambito del progetto: in primo luogo costituiranno l’ambito di lavoro della ricerca e del dossier per insegnanti. Il dossier raccoglierà materiali di varia provenienza e tipologia (articoli di quotidiani e riviste; documenti internazionali; capitoli di saggi specializzati; suggerimenti bibliografici, sitografici, di spettacoli teatrali e così via), che verranno utilizzati per inquadrare le tematiche in oggetto con un’attenzione particolare agli argomenti sopracitati. Allo stesso modo, i tre incontri di formazione rivolti a docenti ed educatori sul Quarto Obiettivo di Sviluppo del Millennio avranno l’obiettivo di fornire agli insegnanti degli strumenti per comprendere meglio i vari aspetti del tema di questa edizione della WSA e per poterli trasferire alle classi: in particolare, gli incontri daranno rispettivamente: un inquadramento generale sulla questione della salute infantile, a livello anche di dati, progressi, risultati raggiunti a livello internazionale; un’analisi degli aspetti demografici legati al tema della mortalità infantile; un approfondimento sul tema della disabilità. I percorsi realizzati nelle scuole di ogni ordine e grado saranno diversificati in quanto a metodologia e contenuti, ma riproporranno ad ogni livello le tematiche sopradescritte, in maniera trasversale. Ugualmente, il sito internet che accompagnerà lo svolgimento del progetto (www.worldsocialagenda.org/quartoobiettivo), e che raccoglierà il dossier con link e materiali di approfondimento sull’Obiettivo 4, materiali didattici, ricerche, link relativi al Sesto Obiettivo di Sviluppo del Millennio, riprenderà in maniera organica tutti gli argomenti fin qui descritti. L’evento conclusivo della WSA 2012 sarà costituito da uno spettacolo teatrale tematico. L’obiettivo dell’evento è di dare una diffusione quanto più ampia delle tematiche affrontate all’interno del progetto, e di coinvolgere la cittadinanza nelle riflessioni elaborate nel corso di un anno di attività. La mostra delle opere degli studenti delle scuole superiori coinvolte nel progetto sarà una rielaborazione in chiave artistica (in ambiti diversi: arti visive, video arte) delle tematiche del progetto. In continuità con quanto realizzato nel corso della scorsa edizione della WSA, la mostra sarà itinerante: questo permetterà una più ampia diffusione dei lavori degli studenti coinvolti. Infine, nell’ambito della WSA verranno coinvolte realtà del territorio della città e della provincia di Padova. In particolare, per la progettazione e la realizzazione dei percorsi nelle scuole primarie e secondarie di I grado la WSA lavorerà insieme ad associazioni che lavorano nell’ambito educativo e, visto il tema affrontato dalla WSA 2012, ad enti e organizzazioni che si occupano di bambini con disabilità. Si prevede inoltre di coinvolgere alcune Amministrazioni comunali della provincia di Padova in particolare nell’attivazione di tavoli di lavoro sul Quarto Obiettivo e nella diffusione della mostra delle opere degli studenti.
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WORLD SOCIAL AGENDA 2012 - OBIETTIVI di SVILUPPO del MILLENNIO MENO QUATTRO: SALUTE E BENESSERE DELL’INFANZIA Diminuire la mortalità infantile Obiettivi Obiettivo generale Obiettivo generale della World Social Agenda 2012 è avvicinare il mondo giovanile e la cittadinanza agli Obiettivi di Sviluppo del Millennio al fine di ampliare la riflessione sui temi legati all'Obiettivo 4, "diminuire la mortalità infantile”.
Obiettivi specifici • Promuovere informazione e formazione sui temi della salute e del benessere dei bambini, affinché possano essere maggiormente compresi alcuni aspetti specifici ad essi relativi quali: il diritto dei bambini alla salute; la dimensione internazionale della questione della mortalità infantile; l’accesso alla salute e i determinanti; il tema del benessere dei bambini sotto tutti i punti di vista e l’importanza di un contesto che sia di supporto (a livello di famiglia, comunità, Stato…); le conseguenze demografiche e sociali delle scelte relative alla sopravvivenza e alla salute dei bambini; la relazione tra l’Obiettivo 4 e gli altri Obiettivi. • Promuovere informazione e formazione sugli Obiettivi di Sviluppo del Millennio. • Promuovere la formazione di una nuova coscienza nei giovani cittadini in modo che ciascuno possa dare il proprio contributo per realizzare gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio. • Diffondere la conoscenza delle situazioni di violazione dei diritti della donna e dell’infanzia e delle situazioni di mancata promozione degli stessi. • Sperimentare e perfezionare nuovi strumenti didattici e pedagogici, orientati agli Obiettivi di Sviluppo del Millennio. • Promuovere e diffondere esperienze del “Sud” del mondo nell’ambito della promozione della salute e del diritto alla salute.
Beneficiari del progetto Il percorso, dall’ideazione alla elaborazione e realizzazione delle attività, nel corso degli anni si è ampliato e diversificato riuscendo a innescare un lavoro di rete stabile e costruttivo con numerose realtà territoriali sui temi della pace, dello sviluppo e dei diritti umani. La World Social Agenda, per quanto riguarda sia le attività rivolte al mondo della scuola (studenti e docenti) sia quelle realizzate in collaborazione con gli Enti Locali, opera in stretta collaborazione con una molteplicità di soggetti della società civile organizzata –associazioni, cooperative sociali, realtà del Terzo Settore- che divengono beneficiari diretti e allo stesso tempo protagonisti degli interventi. Tali soggetti vengono coinvolti in quanto elementi fondamentali per promuovere nel tessuto cittadino iniziative volte al raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio ed in particolare, in questa edizione, al Quarto Obiettivo. E’ molto stretta ad esempio la collaborazione fra la World Social Agenda e i soggetti che realizzano i laboratori nelle classi della scuola primaria e secondaria di primo grado, collaborazione che spazia dall’ideazione e progettazione dei percorsi, alla realizzazione, alla successiva valutazione. Allo stesso modo vi è uno stretto legame tra la WSA e i soggetti che sul territorio si occupano di salute e nello specifico di salute infantile e di bambini con disabilità, e che vengono coinvolti nella progettazione fin dalle prime riflessioni sul progetto. I primi beneficiari del progetto sono i giovani, in particolare gli studenti della scuola primaria e della scuola secondaria di I e II grado: il progetto ha obiettivi essenzialmente educativi, che sono strettamente legati al grado di diffusione raggiungibile nell’ambito giovanile ed in generale in ambiti non circoscritti ai “soli addetti ai lavori”. Quanto più il processo di sensibilizzazione investe le fasce più giovani della popolazione e riesce con queste ad innescare dei momenti di scambio partecipato e consapevole, tanto maggiori saranno le possibilità di produrre effetti moltiplicatori e rendere durature queste azioni educative. Il progetto incoraggia una maggiore partecipazione sulle tematiche degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio ed in particolare su quelle relative alla salute e al benessere dell’infanzia e alle tematiche ad essa relative proposte dal Quarto Obiettivo: il diritto dei bambini alla salute; la dimensione internazionale della questione della mortalità infantile; l’accesso alla salute e i determinanti; il tema del benessere dei bambini sotto tutti i punti di vista e l’importanza di un contesto che sia di supporto (a livello di famiglia, comunità, Stato…); le conseguenze demografiche e sociali delle scelte relative alla sopravvivenza e alla salute dei bambini; la relazione tra l’Obiettivo 4 e gli altri Obiettivi.
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WORLD SOCIAL AGENDA 2012 - OBIETTIVI di SVILUPPO del MILLENNIO MENO QUATTRO: SALUTE E BENESSERE DELL’INFANZIA Diminuire la mortalità infantile Un’attenzione particolare viene dedicata a rendere protagonisti gli stessi destinatari dei percorsi, che sono non solo i beneficiari ma divengono i principali attori del progetto. Saranno essi stessi infatti a darne comunicazione e diffusione, attraverso un processo che dalla formazione e dall’approfondimento delle tematiche proposte porta i ragazzi a rielaborare gli stimoli ricevuti in forme diverse e innovative. Inoltre, in ambito scolastico, grande attenzione viene dedicata alla formazione dei docenti degli ordini delle scuole coinvolte, in modo che i percorsi proposti non rimangano ‘esterni’ al mondo della scuola, estemporanei e quindi di impatto limitato, ma divengano parte dei curricula scolastici, patrimonio degli insegnanti, che hanno l’opportunità di trasferire le conoscenze ricevute attraverso la formazione proposta e di utilizzare le metodologie presentate nel corso del progetto. Un’altra componente della World Social Agenda è quella territoriale. Le azioni di sensibilizzazione e soprattutto di attivazione sul territorio sono una parte molto rilevante del progetto. Crediamo fortemente nella collaborazione con altre realtà del territorio, dalle organizzazioni della società civile agli enti locali, dal mondo profit al no-profit. E’ la stessa Organizzazione delle Nazioni Unite ad indicare la necessità di collaborare con la società civile e con il settore privato per il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio: l’attenzione a questo ambito viene sottolineata sia nella stessa Dichiarazione del Millennio del 2000, con cui vennero lanciati ufficialmente gli Obiettivi, sia ad esempio nel Documento Finale dell’UN Summit del 2010, che si è tenuto lo scorso settembre a New York in occasione dei 10 anni dei MDGs (Millennium Development Goals). Verranno in primo luogo attivati intorno al tema della salute infantile quei territori in cui la WSA è già presente nelle scuole, promuovendo reti e collaborazioni con le realtà interessate. Per approfondire il coinvolgimento territoriale si intende, ove possibile, attivare anche le amministrazioni locali della cintura urbana di Padova: l’importanza della collaborazione pubblico-privato è ribadita ad esempio nel documento della Campagna del Millennio “Gli Enti Locali contro la Povertà Globale”, in cui si sottolinea che le amministrazioni locali sono in una posizione cardine in quanto mediano tra le grandi istituzioni e i cittadini, in un dialogo che si sviluppa in entrambe le direzioni. La collaborazione con il mondo profit diviene estremamente importante nel momento in cui non si vuole che l’azione di sensibilizzazione e formazione rimanga confinata ai soli “addetti ai lavori” o al mondo della scuola o del sociale. Molte realtà profit condividono i contenuti e i messaggi della World Social Agenda, e ne diventano parte integrante in varie parti del progetto. La Fondazione Fontana può contare su una rete via via crescente di imprese sensibili alle tematiche che affronta e ai progetti che realizza, che sostengono le sue attività sia dal punto di vista finanziario sia attraverso contributi di altro tipo. Infine, un'altra categoria di beneficiari della World Social Agenda è rappresentata dalla cittadinanza in generale, cui la WSA si rivolge attraverso i seminari aperti al pubblico, le iniziative promosse insieme agli Enti Locali, le conferenze, gli incontri tematici, la comunicazione sui media locali e via web, l’evento finale e la mostra delle opere degli studenti. Riteniamo che una comprensione più approfondita dei diritti umani e dei legami di questi con gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio e con la salute –in particolare, in questa edizione, con la salute infantile- e una maggiore attivazione dei cittadini in questo senso sia fondamentale ai fini del raggiungimento degli Obiettivi.
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WORLD SOCIAL AGENDA 2012 - OBIETTIVI di SVILUPPO del MILLENNIO MENO QUATTRO: SALUTE E BENESSERE DELL’INFANZIA Diminuire la mortalità infantile Attività Attività
Corso formativo
nr
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Manifestazione e/o spettacolo, 7 convegno, seminario
denominazione
- Corso per docenti ed educatori sulla tematica Quarto Obiettivo di Sviluppo del Millennio e sui percorsi scolastici strutturato in tre incontri SEMINARI - Seminario di presentazione dei percorsi scolastici per docenti delle scuole primarie e secondarie di I grado - Seminario di presentazione dei percorsi scolastici per docenti delle scuole secondarie di II grado - Seminario di valutazione percorsi scuole rivolto ai docenti delle scuole primarie e secondarie di I grado - Seminario di valutazione percorsi scuole rivolto ai docenti delle scuole secondarie di II grado MANIFESTAZIONE / SPETTACOLO - Reading teatrale sul Quarto Obiettivo di Sviluppo del Millennio - Serata-evento sul Quarto Obiettivo di Sviluppo del Millennio - Mostra sul Quarto Obiettivo di Sviluppo del Millennio
Pubblicazione multimediale)
(cartacea
Ricerca
o 2
- Sito internet “www.worldsocialagenda.org/quartoobiettivo” - DVD
1
- Dossier sul Quarto Obiettivo di Sviluppo del Millennio
Altro: Percorsi scuole
100 Percorsi nelle scuole primarie, secondarie di I grado e secondarie di II grado sul Quarto Obiettivo di Sviluppo del Millennio
Iniziative / progetti di coinvolgimento ed attivazione territoriale
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Iniziative / progetti di coinvolgimento ed attivazione territoriale
Diffusione / divulgazione
Diffusione e divulgazione del progetto e dei suoi contenuti ed attività tramite ufficio stampa. Pubblicazione di un inserto speciale sul progetto su un quotidiano/periodico locale.
Creazione di un gruppo di coordinamento del progetto
Creazione di un gruppo di coordinamento del progetto integrato da vari soggetti del territorio che si occupano di tematiche legate alla salute.
Lavoro territoriale di condivisione con il tessuto locale
Creazione di una rete di soggetti attivi nel territorio per l’ideazione e la realizzazione della World Social Agenda 2012.
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WORLD SOCIAL AGENDA 2012 - OBIETTIVI di SVILUPPO del MILLENNIO MENO QUATTRO: SALUTE E BENESSERE DELL’INFANZIA Diminuire la mortalità infantile
Cronogramma Attività
Luogo di svolgimento
Tempi
1. Elaborazione del dossier tematico
Padova
Luglio – Ottobre 2011
2. Costituzione/attività del gruppo di coordinamento progettuale
Padova
Luglio 2011 – Giugno 2012
3. Lavoro territoriale di condivisione con il tessuto locale
Veneto
Luglio 2011 – Giugno 2012
4. Informazione docenti
Padova e provincia
Settembre – Ottobre 2011
5. Formazione docenti
Padova e provincia
Ottobre 2011 – Febbraio 2012
6. Progetti / iniziative territoriali
Provincia di Padova
Ottobre 2011 – Maggio 2012
7. Diffusione / divulgazione
Italia
Ottobre 2011 – Giugno 2012
8. Realizzazione percorsi scuole primarie e secondarie di I grado
Padova e provincia
Novembre 2011 – Maggio 2012
9. Realizzazione percorsi scuole secondarie di II grado
Padova e provincia
Novembre 2011 – Maggio 2012
10. Produzione di materiale video / sito internet
Padova
Novembre 2011 – Giugno 2012
12. Serata-evento aperta alla cittadinanza
Padova
Maggio 2012
13. Mostra
Padova
Maggio – Giugno 2012
14. Seminari di valutazione percorsi scuole
Padova e provincia
Maggio – Giugno 2012
11. Reading teatrale
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