4 minute read
Accademia Ambiente Foreste e Fauna del Trentino: puntare all’eccellenza
Il lavoro di Accademia Ambiente Foreste e Fauna del Trentino, come ogni altra attività di formazione, ha subito forti limitazioni e rallentamenti a causa della pandemia, con le misure di prevenzione e controllo conseguenti. L’emergenza ha indotto a proporre, ove possibile e opportuno, dei percorsi formativi in modalità a distanza. Questa forzatura ha comunque generato anche degli effetti postivi, spronando la necessità di immergersi velocemente e con efficienza nell’universo, prima poco esplorato, della formazione a distanza. Con l’urgenza di comprendere e quindi progettare una didattica efficace attraverso strumenti diversi da quelli tradizionali. Da questo punto di vista, si è trattato di un proficuo banco di prova. Delle nuove esperienze e competenze acquisite si cercherà di fare tesoro, mantenendo offerte formative in FAD dove ha senso farlo ma, soprattutto, sviluppando nuovi prodotti digitali e materiale didattico multimediale da utilizzare a supporto del consueto lavoro con le classi, in aula e sul campo.
A ritmo sostenuto
In ogni caso, quando si è riaperta la possibilità di svolgere corsi in presenza, l’attività dell’Accademia è ripartita a ritmi più che sostenuti. Da una parte, insieme alla programmazione regolare, andava fatto quanto rimasto in sospeso, dall’altra si sono percorse nuove strade e presentate nuove esigenze formative. Sin dalla sua istituzione (accordo tra Provincia Autonoma di Trento e Fondazione Edmund Mach del 2009), ad Accademia Ambiente Foreste e Fauna del Trentino è stato affidato il compito di soddisfare specifiche esigenze formative nelle materie ambientali forestali e faunistiche di “utenti sia pubblici che privati della provincia di
ETTORE ZANON Responsabile Accademia Ambiente Foreste e Fauna del Trentino
I daini nelle foreste planizali boeme
Momenti del corso per l’abilitazione al prelivo selettivo degli ungolati. A: foto di Vlaďka Bartošová Trento… nonché il soddisfacimento di richieste formative provenienti da ambiti pubblici o privati esterni alla provincia di Trento”. Con questa mission - formare per conseguire abilitazioni richieste dalla norma ma anche diffondere competenze e sensibilità in un ambito così delicato come quello della gestione faunistica – l’Accademia opera da alcuni anni anche fuori dalla provincia di Trento.
Belluno punta su di noi
Nel tempo, sono stati realizzati numerosi percorsi formativi richiesti, volta per volta, da amministrazioni o associazioni di altre Regioni. Da quest’anno però l’attività fuori provincia si arricchisce di un impegno strutturale: con una convenzione, la provincia di Belluno ha infatti affidato al CIF la programmazione, organizzazione e gestione di percorsi formativi e relativi esami per il conseguimento di abilitazioni in ambito venatorio. Si tratta di una nuova ambiziosa sfida professionale che l’Accademia affronta con motivazione, responsabilità e anche una punta di orgoglio per la fiducia riposta nel suo lavoro. La prima sessione di corsi a Belluno ha preso il via nel luglio scorso.
I corsi residenziali
Alle esigenze formative emergenti fuori provincia sono dedicati anche dei corsi residenziali per l’abilitazione al prelievo selettivo di Ungulati, sviluppati in conformità alle specifiche Linee guida dell’ISPRA e riconosciuti dalle varie Amministrazioni regionali italiane. Si tratta di settimane full immersion organizzate per piccole classi a numero chiuso in strutture didattico/ricettive selezionate, situate in natura, a stretto contatto con popolazioni di Ungulati di agevole percezione, per facilitarne ed ottimizzarne l’osservazione. Ogni giorno gli studenti, oltre a seguire otto ore di
A
lezione, in orario serale o mattutino secondo la stagione, partecipano ad uscite di osservazione e monitoraggio di grande valore didattico. Questo particolare percorso si è svolto sino ad oggi in Val di Rabbi, preso la Malga Monte Sole, nel cuore verde del Parco Nazionale dello Stelvio trentino, nel periodo del bramito del Cervo.
Un fiore all’occhiello boemo
Dal 2021 si è potuta aggiungere un’edizione del Corso per l’abilitazione al prelievo selettivo di Ungulati organizzata in Repubblica Ceca, nelle foreste planiziali boeme. Il corso si è svolto presso la “Kinski dal Borgo As”, un’azienda modello che integra sapientemente agricoltura, gestione forestale e gestione faunistica su un territorio molto vasto, circa 10.000 ettari, con al suo interno anche un sito Natura 2000. L’oculata gestione venatoria produce elevate densità di Ungulati, con conseguente facilità di osservazione. L’eccezionale disponibilità di infrastrutture e spazi rende possibili una serie di esperienze pratiche immediate, per esempio nella gestione in sicurezza delle armi o nelle materie veterinarie di igiene e qualità delle carni di selvaggina, che altrove sarebbero impraticabili. Su queste basi si è riusciti a realizzare un percorso di formazione venatoria con modalità e standard realmente europei, di eccellenza. Potremmo dire che questo corso rappresenta il ”fiore all’occhiello” di un’offerta formativa ormai molto articolata che, in ogni sua declinazione, punta sempre alla qualità. Con oltre un decennio di esperienza, con nuove iniziative di livello, oltre che con il numero importante di studenti che partecipano ai corsi ogni anno, l’Accademia si pone ormai fra i principali attori della formazione faunistico gestionale a livello italiano e non solo.
Momenti del corso per l’abilitazione al prelivo selettivo degli ungolati e foto di gruppo finale dei partecipanti